Unione della Romagna Faentina - venerdì, 29 maggio 2020 - Unione Romagna Faentina
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Unione della Romagna Faentina venerdì, 29 maggio 2020 Prime Pagine 29/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna 4 Prima pagina del 29/05/2020 29/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) 5 Prima pagina del 29/05/2020 29/05/2020 Il Sole 24 Ore 6 Prima pagina del 29/05/2020 29/05/2020 Italia Oggi 7 Prima pagina del 29/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 29/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49 Beppe Sangiorgi 8 Prima pagina Faenza Lugo 29/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49 Beppe Sangiorgi 9 I politici e gli effetti dell' aria di Roma 29/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50 10 Operatrice sanitaria uccisa dal virus Una raccolta fondi per la famiglia 29/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50 11 Inseguimento per eseguire un tso 29/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50 12 Dalla peste ad Aids e coronavirus, in un libro 'Le epidemie nella storia di Faenza' 29/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 51 13 Travolto da un' auto, paura per un ragazzo 29/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 51 14 Cane di famiglia attacca due bimbe Paura a Castel Bolognese 29/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 51 15 Donna cade mentre pedala in via Granarolo: ferita 29/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 52 16 Il Luna Park tornerà, ma nell' area della Fiera 29/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 52 18 La Rocca riapre per il ponte del 2 giugno Poi sarà visitabile nei prefestivi e festivi 29/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 53 19 «Ospedale, mantenere le promesse» 29/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 63 20 E-Work, colpo in cabina di regia: da Campobasso arriva Porcu 29/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 64 21 La corsa della Fenix riparte con Serattini e il suo staff 29/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 64 22 La piscina di Faenza è tornata a pieno regime: gli atleti del Club 2000 di nuovo in acqua Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 29/05/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 7 Gianni Trovati 23 Conte ai sindaci: fino a 3 miliardi extra e nuovo deficit
29/05/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 7 25 IL CONTO DELLA CRISI 29/05/2020 Italia Oggi Pagina 37 FRANCESCO CERISANO 26 Recovery Fund, 3 mld agli enti 29/05/2020 Italia Oggi Pagina 37 MATTEO BARBERO 28 Tassare le prime case per curare la finanza locale dal Covid 29/05/2020 Italia Oggi Pagina 38 MATTEO BARBERO E FRANCESCO CERISANO 30 Fondi, ecco i primi 900 milioni 29/05/2020 Italia Oggi Pagina 38 MATTEO BARBERO 32 Rinegoziazioni al rush finale 29/05/2020 Italia Oggi Pagina 39 SERGIO TROVATO 33 Tributi locali, termini incerti 29/05/2020 Italia Oggi Pagina 40 35 Protezione dati personali, servizi affidati a rotazione 29/05/2020 Italia Oggi Pagina 40 37 L' adesione successiva è una clausola legittima 29/05/2020 Italia Oggi Pagina 40 PAGINA A CURA DI ANDREA MASCOLINI 38 Appalti in modalità tecnologica 29/05/2020 Italia Oggi Pagina 41 PAGINA A CURA DI MASSIMILIANO FINALI 40 Fondi per i piccoli comuni 2.0 29/05/2020 Italia Oggi Pagina 41 42 Lazio, 5,2 milioni per valorizzare i luoghi culturali 29/05/2020 Italia Oggi Pagina 41 43 Veneto, 13 milioni per ridurre i divari digitali tra territori 29/05/2020 Italia Oggi Pagina 42 44 Bellezza (Infratel): accelerare sulla Bul 29/05/2020 Italia Oggi Pagina 42 45 Autonomie locali a congresso 29/05/2020 Italia Oggi Pagina 42 BRUNO MANZI 47 P.a., ripartire restituendo alle persone flessibilità e autonomia 29/05/2020 Italia Oggi Pagina 42 49 Vincere l' odio, riflessione sull' intolleranza di oggi 29/05/2020 Italia Oggi Pagina 43 50 Fondi, premi solo a unioni e fusioni 29/05/2020 Italia Oggi Pagina 43 51 I piccoli comuni alzano la voce 29/05/2020 Italia Oggi Pagina 43 53 Limite di mandato, appello firmato già da 321 sindaci 29/05/2020 Italia Oggi Pagina 43 54 Riso amaro 29/05/2020 Italia Oggi Pagina 43 FRANCA BIGLIO 55 Un Covid hospital modello per l' Italia
[ § 1 § ] venerdì 29 maggio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 4
[ § 2 § ] venerdì 29 maggio 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 5
[ § 3 § ] venerdì 29 maggio 2020 Il Sole 24 Ore Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 6
[ § 4 § ] venerdì 29 maggio 2020 Italia Oggi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 7
[ § 1 5 9 1 4 1 5 2 § ] venerdì 29 maggio 2020 Pagina 49 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima pagina Faenza Lugo Beppe Sangiorgi Prima pagina Faenza Lugo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 8
[ § 1 5 9 1 4 1 5 1 § ] venerdì 29 maggio 2020 Pagina 49 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Detti romagnoli I politici e gli effetti dell' aria di Roma Beppe Sangiorgi Secondo un luogo comune tanti politici di oggi non godono di molta stima tra il popolo. Di sicuro, per i romagnoli di un tempo, se qualche politico in patria godeva di considerazione, la perdeva quando, eletto in Parlamento, andava a Roma. Come affermava un vecchio detto: «L' êria d' Róma la cunfónd agl' idèj», l' aria di Roma confonde le idee. Nel senso che, una volta assaporate le dolcezze della capitale, i politici dimenticano le promesse. Un altro era «Basta chi véga a Róma, che i völta gabâna», è sufficiente che vadano a Roma che cambiano idea e partito. Così circolava una raccomandazione tra il popolino: «S' avì un galantóm n' u-n mandêl a Róma», se avete tra voi un galantuomo non mandatelo a Roma. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 9
[ § 1 5 9 1 4 1 4 9 § ] venerdì 29 maggio 2020 Pagina 50 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Operatrice sanitaria uccisa dal virus Una raccolta fondi per la famiglia L' iniziativa nata dallo staff del reparto di Chirurgia di Faenza in memoria di Donatella Brandi Morì il 28 aprile a 64 anni per le complicazioni dovute alla malattia. Era residente a Fognano Una raccolta fondi per sostenere la famiglia di Donatella Brandi, la 64enne di Fognano, Operatrice socia sanitaria all' ospedale di Faenza, morta il 28 aprile dopo aver contratto il coronavirus. Sono passati ormai quasi tre mesi dalla dichiarazione da parte dell' organizzazione mondiale della sanità dello stato di pandemia da coronavirus e l' Italia, con più di 230mila casi e quasi 33mila morti ufficiali, ha pagato uno dei prezzi più alti tra gli stati europei. Anche nell' azienda sanitaria Romagna sono stati tanti gli operatori che hanno contratto l' infezione. Tra queste Donatella Brandi in servizio al reparto di Chirurgia dell' ospedale di Faenza. «E' stato un dramma per ognuno di noi - racconta Gian Paolo Ugolini, primario del reparto dell' ospedale degli Infermi di Faenza - e soprattutto per suo figlio a cui Donatella era legatissima e a cui dedicava le sue energie dopo il lavoro. Niente e nessuno potrà restituire Donatella all' affetto dei suoi cari e dei colleghi è certo però che il coronavirus non potrà cancellare la dedizione, la dignità e la professionalità che Donatella dimostrava nell' assistere i pazienti del nostro reparto. Medici ed infermieri chiamati in prima linea nella battaglia contro il Covid-19 sono stati acclamati come eroi, ma troppo spesso ci si è dimenticati degli operatori socio sanitari, identificati dalla sigla Oss». «In ogni ospedale - prosegue Ugolini), ogni giorno queste figure sono il primo volto incontrato dai pazienti e per loro si occupano dei bisogni più immediati: l' igiene personale, la vestizione, la mobilizzazione, l' assunzione dei pasti sono possibili per il loro prezioso lavoro e spesso sono anche i più esposti al rischio di contagi. Niente e nessuno potrà restituire Donatella all' affetto dei suoi cari e dei suoi colleghi è certo però che il coronavirus non potrà mai cancellare la dedizione, la dignità e la professionalità che Donatella ha sempre dimostrato nell' assistere i pazienti del nostro reparto. Proprio per questo, non appena vi saranno le condizioni, abbiamo deciso di ricordarla nel reparto con una cerimonia per far si che ogni suo gesto e parola di conforto rivolto ai tanti pazienti di cui si è presa cura negli anni non vada dimenticato». Per sostenere la sua famiglia proprio dal reparto di chirurgia è stata promossa una raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe dove si può dare una mano. Questo l' indirizzo: https://www.gofundme.com/f/continuiamo-a-far-vivere-il-sorriso-di-donatella). «Non abbiamo la pretesa di colmare un vuoto affettivo -conclude Ugolini- ma proporre un aiuto ai suoi cari». Antonio Veca © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 10
[ § 1 5 9 1 4 1 4 5 § ] venerdì 29 maggio 2020 Pagina 50 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) POLIZIA LOCALE Inseguimento per eseguire un tso Inseguimento in auto per bloccare una donna che, in stato di evidente alterazione psico-fisica, rischiava di farsi del male. Intervento della polizia locale di Faenza mercoledì notte, concluso con un trattamento sanitario obbligatorio. La pattuglia ha rintracciato la donna, di circa 50 anni, nei pressi del bar Linux. La stavano cercando perché su richiesta dell' Ausl era stata firmata dal sindaco un' ordinanza per il trattamento sanitario obbligatorio. La donna si era infatti allontanata da casa in condizioni preoccupanti. Grazie a un lavoro investigativo di incrocio dati dei vari varchi della città, la polizia municipale è riuscita a rintracciare alle 23 l' auto della donna che girava senza meta. Non si è però fermata all' alt e dopo un breve inseguimento è stata raggiunta e la polizia locale le ha sbarrato la strada intraversando l' auto di servizio. La signora si è però chiusa in auto così sono dovuti intervenire, oltre al 118, anche i vigili del fuoco. La donna è stata poi portata all' ospedale di Ravenna senza aver riportato danni fisici. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 11
[ § 1 5 9 1 4 1 4 1 § ] venerdì 29 maggio 2020 Pagina 50 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Dalla peste ad Aids e coronavirus, in un libro 'Le epidemie nella storia di Faenza' Scritto da Mattia Randi e Gabriele Albonetti Proventi in beneficenza È un instant-book tutto dedicato alle epidemie nella storia di Faenza quello che Mattia Randi e Gabriele Albonetti hanno presentato ieri sera, virtualmente, sui canali social del circolo Prometeo. Pubblicato per le edizioni de 'Il Ponte Vecchio', e intitolato appunto 'Le epidemie nella storia di Faenza', il volume - i cui proventi verranno devoluti alla Pubblica assistenza di Faenza - fa luce sulle grandi pandemie della storia che hanno toccato la città dai tempi della Peste antonina, in epoca imperiale (che più probabilmente fu un' epidemia di vaiolo o di morbillo) fino a quelle più recenti di Aids e Covid-19. La scelta di evocare nel titolo la Peste antonina non è casuale: «Pare infatti sia stata la malattia ad uccidere l' imperatore Lucio Vero, la cui madre, Avidia Plautia, si ritiene fosse nata e cresciuta a Faenza», spiega Mattia Randi». Non è la sola volta che la città si trova direttamente protagonista della cronaca pandemica: «le misure draconiane imposte dal prelato Gaspare Mattei per contrastare la peste del 1630 (quella narrata dal Manzoni, ndr) sono passate alla storia. Accorgimenti drastici, che contemplavano un coprifuoco dove non si esitava a ricorrere ai rimedi più estremi, ma che effettivamente raccontano di un contagio che fu bloccato in questa parte d' Italia». In Toscana, infatti, la peste uccise in proporzione di gran lunga minore che in pianura padana. Una benevolenza non mostrata dal bacillo appena tre secoli prima: «La Peste del '300 (quella del Boccaccio), che da queste parti era curiosamente denominata 'la gangola', forse con riferimento all' ingrossamento ghiandolare, fu una vera ecatombe anche da questo lato dell' Appennino, benché la percentuale di due terzi di popolazione deceduta in città sia probabilmente da rivedere al ribasso». Ad essere rimaste piuttosto simili sono le parole d' ordine messe in campo dalle autorità per fronteggiare l' emergenza: «Oro, fuoco e forca, come recita il sottotitolo del volume», conclude Randi. «Quelli che oggi prenderebbero la forma di finanziamenti a pioggia, igienizzazioni e multe. In passato si adottavano pratiche oggi impensabili: venivano premiati i medici, ma anche i delatori». Il volume disegna pure una geografia del rapporto della comunità con le pandemie, quasi accompagnando il lettore nei due lebbrosari a lungo attivi fuori dalle mura cittadine o nelle segrete stanze dove venivano imposte visite mediche, volte a scongiurare la sifilide, alle donne che esercitavano «l' attività di meretricio». Filippo Donati. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 12
[ § 1 5 9 1 4 1 5 0 § ] venerdì 29 maggio 2020 Pagina 51 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Travolto da un' auto, paura per un ragazzo Sedicenne in bici investito da una Yaris, finisce sotto la macchina. Portato all' ospedale Bufalini di Cesena, cosciente «Una scena raccapricciante». Così commenta uno dei testimoni l' incidente avvenuto ieri pomeriggio in Borgo, all' intersezione tra via Fratelli Rosselli e via Sant' Umiltà. Fortunatamente, anche se la scena dell' incidente a davvero impressionante, un ragazzo di sedici anni travolto e trascinato da un' auto mentre pedalava sulla sua bicicletta, L' incidente è avvenuto verso le 16,50. Un ragazzino, che compirà 17 anni la prossima settimana, residente poco distante, si trovava in sella a una bici gialla da donna con direzione di marcia dal Borgo verso il centro città. Non è chiaro se la bici avesse appena svoltato da via Sant' Umiltà o stesse provenendo da via Forlivese, sta di fatto che nella stessa direzione di marcia sopraggiungeva una 65enne al volante di una Toyota Yaris. Per cause in corso di accertamento da parte della polizia locale della Romagna faentina il ragazzino, dopo essere stato colpito nel posteriore della bici è finito per una fatalità sotto all' auto che si è arrestata solo dopo una ventina di metri, con il 17enne trascinato incastrato tra la ruota anteriore destra e il sottoscocca del mezzo fino praticamente all' incrocio con via Cesarolo. «E' stata una scena davvero straziante» ha raccontato una persona che ha assistito alla scena, pensavamo fosse morto. «Assieme a un residente - continua l' uomo - abbiamo tentato di prestare i primi soccorsi». Sul posto è arrivata una squadra dei vigili del fuoco del distaccamento manfredo di viale delle Ceramiche che hanno provveduto a estrarre il ferito da sotto l' auto che urlava per il male. Una volta estratto da sotto l' auto, il personale di Romagna Soccorso, che aveva fatto avvicinare l' eliambulanza dall' ospedale di Ravenna, ha valutato il quadro clinico del ragazzino che è stato stabilizzato e poi accompagnato, cosciente, al pronto soccorso dell' ospedale Bufalini di Cesena con un codice giallo, quello che indica i casi senza un pericolo immediato di morte. L' incidente in una strada molto trafficata, transennata per permettere i soccorsi e i rilievi, ha attirato l' attenzione di tantissimi residenti e passanti che si sono affollati per capire cosa fosse accaduto. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 13
[ § 1 5 9 1 4 1 4 0 § ] venerdì 29 maggio 2020 Pagina 51 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Cane di famiglia attacca due bimbe Paura a Castel Bolognese Secondo la ricostruzione una delle piccole ha aperto un cancellino, facendo uscire l' animale che l' ha aggredita Cane azzanna due bambine e la madre, in tre finiscono all' ospedale. Momenti di paura ieri pomeriggio in una villetta di Castel Bolognese. Essendo coinvolte minorenni non forniremo altri dettagli. Al centro della vicenda un esemplare maschio di Rotweiler. Secondo una primissima ricostruzione, tutta da verificare, verso le 15 le due bambine, una di circa tre anni e l' altra più piccola erano arrivate a casa della nonna paterna accompagnate dalla madre. Nel giardino e sul retro, dove si trova un cortile, in quel momento c' erano il rotweiler e un altro cane più piccolo. Prudentemente il cane di taglia maggiore è stato rinchiuso in una parte del cortile recintato, dietro un cancello. Le bambine verosimilmente sono rimaste in cortile a giocare e sembra che la più grande, l' unica per altezza in grado arrivare al meccanismo di apertura, sia riuscita ad arrivare alla maniglia del cancello senza che gli adulti la vedessero. Sono stati momenti concitati. Nessuno sa esattamente cosa sia successo esattamente in quei momenti solo che le urla delle bambine, aggredite dall' animale hanno attirato l' attenzione dei parenti presenti, oltre alla nonna e alla mamma anche una zia delle bimbe. La madre, nel tentativo di difendere le bimbe è stata azzannata a sua volta dal cane, riportando due profondi morsi al braccio sinistro. Scattato l' allarme sul posto sono arrivati due mezzi di Romagna Soccorso con l' automedica e due pattuglie della polizia locale dell' Unione, una dalla sezione di Castel Bolognese e l' altra da Faenza. Dopo una prima valutazione delle ferite le due bambine e la loro madre sono state portate al pronto soccorso dell' ospedale di Faenza,tutte con ferite di media gravità. Pare che il cane in passato si sia già mostrato aggressivo non solo nei confronti di altri cani ma anche delle persone e per questo era stato attenzionato da parte del personale dell' ufficio di igiene e ambulatorio veterinario dell' ausl. La Regione ha al suo attivo un vero e proprio programma per cani aggressivi. Dopo episodi di attacchi a cani o persone il medico veterinario dell' ausl effettua un sopralluogo per capire il grado di pericolosità dell' animale e lo classifica collocandolo in una scala da 0 (animale non pericoloso) a 4 (molto pericoloso) decidendo poi le misure più idonee da attuare». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 14
[ § 1 5 9 1 4 1 4 2 § ] venerdì 29 maggio 2020 Pagina 51 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Donna cade mentre pedala in via Granarolo: ferita Pedala lungo il Naviglio e rovina per terra. L' incidente è avvenuto attorno alle 11.30 in via Granarolo, all' altezza della rotatoria di via Corgin. Qui una 74enne in sella a una bici da uomo stava pedalando da Faenza verso Bagnacavallo. La donna aveva appena superato la rotatoria e si era immessa sul rettifilo che porta verso il casello dell' autostrada. In quel momento è sopraggiunta una Mercedes classe A condotta da un 55enne. Non è chiaro se la donna sia stata colpita dall' auto o se abbia tentato di evitare una buca sull' asfalto, sta di fatto che il coinducente dell' auto ha sentito un tonfo provenire dalla fiancata destra verso il parafango posteriore. La donna è rovinata per terra e malgrado fosse cosciente a un primo intervento del personale di Romagna Soccorso e del medico del pronto soccorso dell' ospedale di Faenza è apparsa disorientata. Per questo motivo è stato fatto arrivare l' elicottero del 118 decollato dall' ospedale di Ravenna e atterrato in un campo al lato della provinciale Naviglio. Dopo aver caricato la donna l' eliambulanza è decollata trasportando la donna all' ospedale di Cesena per sottoporla a una serie di accertamenti diagnostici. Sul posto per i rilievi gli agenti della polizia locale della Romagna faentina. I soccorsi e i rilievi si sono protratti per oltre un' ora e il pesante traffico dalla città verso Bagnacavallo è stato deviato nella controstrada mentre quello dall' autostrada verso il centro ha potuto proseguire sulla sua direzione di marcia a senso unico alternato. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 15
[ § 1 5 9 1 4 1 4 4 § ] venerdì 29 maggio 2020 Pagina 52 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Luna Park tornerà, ma nell' area della Fiera Per quest' anno la tradizionale manifestazione non si svolgerà in piazzale Pancrazi. Accessi contingentati e misure contro l' epidemia Luna Park di Faenza alla Fiera «ripartiremo in piena sicurezza». È infatti tra le attività che nella Fase 2 potranno ripartire, dopo che la Regione ha stilato le linee guida per i divertimenti viaggianti. Un settore, spesso gestito da intere famiglie, che attira tanti giovanissimi e impiega molto personale che, nella fase di ripartenza, teme per la sua tenuta economica. Ne abbiamo parlato con Riccardo Farneti, inventore e gestore della pista del ghiaccio che viene realizzata da dieci anni nella Molinella, attrazione tanto amata dai faentini nel periodo natalizio. Ci ha spiegato come coniugare divertimento e sicurezza in questa fase di emergenza sanitaria. «Finalmente - spiega Farneti - abbiamo ricevuto le linee guida per ciò che riguarda il nostro settore. L' obbiettivo ovviamente è quello di riportare a piazzale Pancrazi la manifestazione storicamente legata alla città a giugno. Ci è stata concesso, eccezionalmente solo per quest' anno lo spazio della Fiera di Faenza così da poter contingentare gli accessi, una soluzione che a noi va più che bene. Le indicazioni sono quelle di cominciare nella seconda settimana di giugno indicativamente, dal 12 al 28». «Negli incontri avuti con gli uffici del Comune preposti alle alla gestione delle attività abbiamo evidenziato la nostra completa disponibilità - continua Farneti - per operare su alcuni punti per offrire il massimo della sicurezza per i fruitori delle nostre attrazioni. Il luna park sarà un ambiente sicuro con tutte le precauzioni, adottando misure contro il virus, partendo dalla sanificazione a norma per le singole attrazioni per arrivare alla cura costante dell' area della Fiera. Chiederemo l' obbligatorietà, per i clienti, di indossare le mascherine e il rispetto degli standard di distanziamento sociale. Inoltre ci impegneremo, anche se non richiesto dalle linee guida, a rapportarci con le associazioni di volontariato per avere un aiuto, con personale addetto, per evitare assembramenti, non solo nel piazzale ma anche nelle aree esterne alla Fiera stessa». Per Farneti poter ripartire ha anche una funzione di socialità. «Tornare alla normalità o quasi per i bambini che dopo mesi chiusi in casa, con l' occasione di potersi divertire, potrebbe essere un momento per socializzare, tornare a sorridere e a vivere una loro dimensione ludica. Ci sono tante aziende, per lo più famiglie, che non lavorano da ottobre dello scorso anno e che vedono la loro sopravvivenza nella possibilità di ripartire da Faenza con tutta la nostra disponibilità per far si che questo evento sia possibile in piena sicurezza. Sappiamo che i gestori di attività che si trovano attorno ai luoghi dei luna park sono sempre molto favorevoli del nostro arrivo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 16
[ § 1 5 9 1 4 1 4 4 § ] venerdì 29 maggio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) perché chi li frequenta poi porta benefici anche a loro». Proprio oggi è in programma una riunione tra i gestori dei divertimenti e l' amministrazione per stabilire gli adempimenti e mettere a punto gli accorgimenti che dovranno essere adottati durante la nostra attività. Antonio Veca. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 17
[ § 1 5 9 1 4 1 4 7 § ] venerdì 29 maggio 2020 Pagina 52 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) La Rocca riapre per il ponte del 2 giugno Poi sarà visitabile nei prefestivi e festivi La Rocca di Brisighella riapre per il ponte del 2 giugno, da sabato a martedì. Naturalmente ci saranno alcune norme di sicurezza: mascherina dai 6 anni in più, controllo della temperatura, uso di gel e guanti e mantenimento delle distanze. L' itinerario di visita si percorrerà in gruppi scaglionati e distanziati, a senso unico. Il percorso darà comunque la possibilità di visitare parte degli interni già sede del piccolo Museo 'L' uomo e il gesso'. A seguito di questa prima apertura al pubblico che interesserà le giornate del 30, 31 Maggio e 2 Giugno, la Rocca sarà aperta, di norma e fino a nuovo ed eventuale aggiornamento, nei giorni festivi e prefestivi dalle ore 10 alle ore 12.30/ dalle ore 15 alle ore 19. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 18
[ § 1 5 9 1 4 1 3 9 § ] venerdì 29 maggio 2020 Pagina 53 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Liverani (Lega) «Ospedale, mantenere le promesse» «L' ospedale di Lugo ha chiuso il reparto Covid-19 e torna gradualmente alla normalità. è una bella notizia che da lunedì prossimo, primo giugno, si possa anche riattivare l' ambulatorio di urgenze pediatriche dell' Umberto I, che era stato sospeso nel periodo dell' emergenza. A tutto il personale che si è prodigato in questi mesi e che ancora in prima linea va il mio ringraziamento. Ma non dimentichiamo le promesse del Presidente Bonaccini che ha più volte annunciato risorse nella sanità in particolare agli ospedali Covid-19». Sono le parole del consigliere regionale leghista Andrea Liverani che preannuncia un' interpellanza in merito. «Lugo e aggiungo Faenza devono ricevere quanto promesso per rimodernare i reparti e garantire migliori terapie. Lo ricorderò a Bonaccini», conclude Liverani. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 19
[ § 1 5 9 1 4 1 4 3 § ] venerdì 29 maggio 2020 Pagina 63 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Basket femminile serie A2 E-Work, colpo in cabina di regia: da Campobasso arriva Porcu L' arrivo della regista classe 1997 porta alla partenza di Arianna Meschi Colpo grosso dell' E-Work. A sorpresa le faentine si sono assicurate Rachele Porcu, una delle migliori playmaker della serie A2, nelle ultime due stagioni a Campobasso: un innesto che conferma le ambizioni delle romagnole. Classe 1997, Porcu è la classica regista che fa giocare la squadra (nelle ultime tre stagioni è stata la migliore passatrice dell' A2 chiudendo quella 2019/20 con 6.3 assist di media), prendendosi però anche la licenza di attaccare, soprattutto con i tiri da tre. Il suo arrivo, dovuto anche al certo ripescaggio di Campobasso in A1, regala all' E- Work una coppia di playmaker con qualità differenti: se infatti Porcu abbina qualità a intelligenza cestistica, Schwienbacher ha fisicità e grinta. «Sono molto soddisfatto di questo acquisto - spiega coach Paolo Rossi -, perché ci porta delle caratteristiche tecniche che mancavano alla squadra. Abbiamo cercato Porcu ancora prima dell' emergenza Coronavirus e il fatto che lei abbia deciso di scegliere Faenza, dimostra quanto le sia piaciuto il nostro progetto». L' arrivo di Porcu porta alla partenza di Arianna Meschi e fa salire a otto il numero delle giocatrici del roster faentino. A completarlo sarà Caccoli non appena avrà ricevuto l' ok dai medici (per problemi fisici è stata fuori per tutta la scorsa stagione) e un' altra lunga. «Cerchiamo un' ala grande che giochi anche da pivot e che possa stare in campo con Soglia occupando una posizione più lontana dal canestro e con Morsiani ricoprendo il ruolo di centro. Stiamo valutando il profilo che faccia al caso nostro stando sempre attenti al budget». Nel taccuino del presidente Fermi ci sono nomi di giovani italiane, ma anche di straniere che vogliono mettersi in mostra. l.d.f. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 20
[ § 1 5 9 1 4 1 4 6 § ] venerdì 29 maggio 2020 Pagina 64 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Volley femminile serie B2 La corsa della Fenix riparte con Serattini e il suo staff L' allenatore avrà al suo fianco di nuovo Manca e Calubani «Il Covid ha interrotto una cavalcata trionfale» Squadra che vince non si cambia. È questo lo slogan della Fenix Faenza per la prossima stagione di B2, anche se lo scenario della pallavolo italiana (tanti club non si iscriveranno) le permetterebbe di chiedere il ripescaggio in B1. La dirigenza confermerà infatti in toto o quasi il gruppo di giocatrici che da neopromosse ha condotto la squadra al primo posto, marcia fermata solo dallo stop del campionato dovuto al Covid. Alla guida ci sarà ancora Maurizio Serattini, alla quarta stagione in terra manfreda, che riavrà al suo fianco il vice Angelo Manca e l' assistente Massimiliano Calubani. Un terzetto che ha conquistato la storica promozione in serie B2 nel 2019. «Abbiamo lasciato il lavoro a metà lo scorso febbraio con lo stop al campionato e cercheremo di completarlo nella prossima stagione - spiega Serattini -. L' emergenza Coronavirus ci ha fatto interrompere una stagione fantastica che stavamo vivendo da protagonisti nonostante fossimo neopromossi e ora il nostro obiettivo è ripeterci. Con questa società mi sono tolto tante soddisfazioni in questi tre anni e non vedo l' ora di ricominciare a lavorare in palestra con le ragazze. Oltre ai risultati, il dato più importante è che partita dopo partita siamo sempre cresciuti e sono orgoglioso di quello che ha fatto questo grande gruppo. Purtroppo al momento sappiamo soltanto che il campionato inizierà a novembre, ma sono certo che ci faremo trovare pronti per l' inizio della nuova stagione, perché abbiamo tutti voglia di ritornare a giocare e di divertirci insieme ai nostri tifosi». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 21
[ § 1 5 9 1 4 1 4 8 § ] venerdì 29 maggio 2020 Pagina 64 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Nuoto La piscina di Faenza è tornata a pieno regime: gli atleti del Club 2000 di nuovo in acqua FAENZA Si sono riaperte le porte della piscina comunale di Faenza, permettendo la ripresa dell' attività a gran parte degli atleti del Centro Sub Nuoto Club 2000, ma per quanto riguarda le gare nulla è cambiato: sia quelle federali che quelle organizzate dagli enti promozionali sono infatti tutte state annullate. Il dato positivo è che comunque i tre nuotatori di interesse nazionale Michele Busa, Gaia Gionta e Massimo Resta non si allenano più da soli e l' attività è ritornata a pieno regime. «Stiamo lavorando intensamente per cercare di tornare alla normalità al più presto - spiega il presidente Antonio Marcelli -, ovvero avere vicini i nostri 3.200 soci dei quali 272 sono gli agonisti di nuoto, pallanuoto, nuoto sincronizzato e fotografia subacquea, assieme alla quarantina di Master ed alla sessantina di persone tra allenatori, istruttori e collaboratori. I contatti fra noi sono stati costanti negli ultimi due mesi, ma ritrovarci nella nostra casa acquatica è stato meraviglioso». Sono tornate in piscina anche le syncronette del nuoto artistico, che dopo aver lavorato fuori dall' acqua ora si possono dedicare alla preparazione della nuova stagione che inizierà nella seconda metà di agosto, i ragazzi della pallanuoto, che però non scenderanno in campo dopo la sospensione del campionato di Promozione e di quelli giovanili, e i nuotatori Master, che hanno le prime gare in calendario ad ottobre. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 22
[ § 1 5 9 1 4 1 5 5 § ] venerdì 29 maggio 2020 Pagina 7 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Conte ai sindaci: fino a 3 miliardi extra e nuovo deficit Vertice a Palazzo Chigi. Gli enti locali ottengono la promessa di più fondi e aperture su vincoli di bilancio e opere pubbliche. Possibile una nuova richiesta di disavanzo al Parlamento Gianni Trovati ROMA Un altro finanziamento aggiuntivo fino a 3 miliardi, che potrebbe poggiare su una nuova richiesta al Parlamento per rivedere gli obiettivi di deficit. Suona così il cuore delle promesse con cui il premier Conte ha chiuso ieri le tre ore di confronto con gli amministratori locali. Un' apertura decisa. Che serve al premier a evitare un problema politico, mantenendo aperto quell' asse con i sindaci che hanno lavorato con il governo fianco a fianco nei passaggi più delicati dell' emergenza nonostante le tensioni crescenti sui bilanci, ma prova a scacciare soprattutto un problema pratico: perché una paralisi generalizzata delle città manderebbe all' aria la prima linea nella gestione della crisi. «Non possiamo permettere che i Comuni italiani vadano in dissesto», ha detto Conte nel corso del vertice. Con altri tre miliardi, si arriverebbe a 7 nell' ombrello complessivo anti-Covid per i Comuni. La quadra tecnica con la Ragioneria è ancora tutta da trovare, ma l' impegno è chiaro (per il Mef erano presenti al vertice i viceministri Castelli e Misiani). Anche perché l' allarme è diventato presto rosso nel corso di un confronto a tratti duro con i sindaci delle Città metropolitane, da Sala a Merola e Nardella, da Raggi a De Magistris e Orlando. Che si sono collegati con Palazzo Chigi poche ore dopo che l' Anci, in audizione alla Camera sulla manovra anticrisi, aveva ribadito le cifre del problema: i 3 miliardi messi dal decreto (900 milioni arriveranno oggi sui conti dei Comuni, e 150 su quelli delle Province) nascono per coprire un buco che ne può valere fino a 8. Per la tariffa rifiuti mancano previsioni specifiche, ma la crisi può costare fino a 1,5 miliardi: lo stop al turismo farebbe perdere almeno 400 milioni all' imposta di soggiorno, ma in manovra ce ne sono 100, per il trasporto pubblico locale servono almeno 800 milioni contro i 500 del fondo già approvato, per l' Imu degli alberghi la copertura va raddoppiata a 150 milioni, e così via. Non tutto si può fare subito. Ma non tutto può aspettare i tempi, ancora indefiniti, degli aiuti europei. Di qui l' ipotesi di un intervento in due tappe: i primi correttivi come emendamento al decretone, magari anticipando la chiusura del monitoraggio sulla distribuzione del primo fondo e utilizzando parte della dote parlamentare su cui però la concorrenza è spietata. E poi una seconda mossa, sulla quale Conte ha ipotizzato il nuovo ricorso al deficit anche sulla base del fatto che enti locali e Regioni non sono gli unici a premere. Ma non basta. Perché per evitare un blocco della spesa che darebbe altro fiato alla recessione proprio Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 23
[ § 1 5 9 1 4 1 5 5 § ] venerdì 29 maggio 2020 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali mentre il governo lavora a un rilancio degli investimenti pubblici serve una rinfrescata alle regole per adattarle alla crisi. I Comuni chiedono «vincoli finanziari più flessibili», che si può tradurre con la possibilità di chiudere in deficit anche i bilanci preventivi (quelli che autorizzano la spesa), e poteri commissariali sulle opere «di interesse strategico locale» (Sole 24 Ore di lunedì) sulla falsariga di quanto deciso per l' edilizia scolastica con un emendamento approvato al decreto Scuola. E su questi punti hanno ottenuto l' impegno di Conte, come sulla sospensione per quest' anno dei piani di rientro e delle verifiche sul riequilibrio dei Comuni in pre-dissesto e sulla previsione di fondi diretti per cultura, turismo, mobilità e welfare. Vasto programma, su cui «all' impegno del presidente ora devono seguire i fatti», come dichiara alla fine del match il presidente dell' Anci Antonio Decaro con cauta soddisfazione.Ma il lavoro non sarà né facile né breve, al punto che all' orizzonte si profila un possibile rinvio dal 31 luglio al 30 settembre del termine per chiudere i bilanci preventivi, che trascina con sé le decisioni sulle aliquote dell' Imu e degli altri tributi locali. A complicare il quadro c' è anche il fatto che quello dedicato agli enti locali non è ovviamente l' unico capitolo critico del kolossal anticrisi. Che secondo la Corte dei conti, come scritto dai magistrati contabili nella memoria depositata ieri alla Camera, ha bisogno anche di «risorse aggiutive» sugli investimenti «per ampliare il volume di opere da realizzare e potenziare le strutture tecniche della Pa da cui dipende il recupero della capacità progettuale». gianni.trovati@ilsole24ore.com © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 24
[ § 1 5 9 1 4 1 5 9 § ] venerdì 29 maggio 2020 Pagina 7 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali IL CONTO DELLA CRISI «Perdite» fino a 8 miliardi I 3 miliardi attribuiti ai Comuni dal decreto servono per coprire un buco nei bilanci locali che può valere fino a 8 miliardi. Per la tariffa rifiuti mancano previsioni specifiche, ma la crisi legata al coronavirus può costare alle casse comunali fino a 1,5 miliardi. Lo stop al turismo farebbe perdere almeno 400 milioni all' imposta di soggiorno, ma in manovra ce ne sono 100 Trasporto pubblico locale servono almeno 800 milioni contro i 500 del fondo già approvati La copertura dell' Imu degli alberghi va raddoppiata a 150 milioni. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 25
[ § 1 5 9 1 4 1 6 3 § ] venerdì 29 maggio 2020 Pagina 37 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali GUIDA MANAGERIALE ALL' EMERGENZA VIRUS/ La promessa di Conte ai sindaci Recovery Fund, 3 mld agli enti Per i conti e per aiutare cultura, turismo, mobilità, welfare FRANCESCO CERISANO Per gli enti locali sono in arrivo altri tre miliardi. Non nel decreto Rilancio che in parlamento potrà aggiungere forse un miliardo scarso ai 55 già stanziati. Le nuove risorse arriveranno con i prossimi provvedimenti del governo, finanziati attraverso il Recovery Fund europeo che metterà a disposizione del nostro Paese fino a 100 miliardi a fondo perduto. I nuovi contributi agli enti locali (2,5 miliardi ai comuni e 500 milioni alle province) andranno a compensare le ulteriori perdite che inevitabilmente si produrranno nei bilanci locali nei prossimi mesi. Ma finanzieranno anche il ruolo delle autonomie nella Fase 2, riconoscendo risorse dirette per cultura, turismo, mobilità e welfare. A rassicurare i sindaci è stato il presidente del consiglio Giuseppe Conte nell' incontro di ieri con i primi cittadini delle 13 città metropolitane (Roma, Milano, Bari, Genova, Firenze, Napoli, Torino, Catania, Reggio Calabria, Bologna, Palermo, Cagliari, Venezia) a cui hanno partecipato anche il ministro degli affari regionali Francesco Boccia e la viceministra dell' economia Laura Castelli. «Non permetterò il vostro dissesto», ha assicurato il premier al presidente dell' Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro. «Ci può essere insoddisfazione e anche preoccupazione da parte vostra», ha aggiunto, «ma dovete darci atto che non c' è stata mai una sottovalutazione sul grande ruolo che hanno concretamente espletato comuni e sindaci in questa emergenza». Ai sindaci delle 13 città metropolitane che mercoledì avevano inviato al premier una lettera definita «un' esortazione nell' interesse del Paese», Conte ha promesso presto correttivi contabili per rendere più flessibili i vincoli finanziari adeguandoli alla realtà emergenziale della pandemia da Covid 19. Come richiesto dall' Anci in audizione proprio sul dl Rilancio (si veda altro pezzo a pag.38) sono in arrivo norme straordinarie per la gestione degli squilibri di bilancio per il 2020. Non solo. Da palazzo Chigi è arrivato il via libera anche alla sospensione dei piani di rientro per tutti i comuni per il 2020, unitamente alla sospensione dei procedimenti riguardanti la verifica dei piani di riequilibrio pluriennali. Tra le richieste dell' Anci anche un ulteriore e più ampio allentamento dei vincoli, in particolare per quanto concerne gli avanzi «destinati», la liberalizzazione dell' uso della cassa vincolata e il libero utilizzo di altre entrate vincolate (alienazioni, multe, vincoli minori). Infine, i sindaci hanno incassato l' impegno del governo a riconoscere loro «poteri commissariali» per la semplificazione nella realizzazione di opere «prioritarie e urgenti». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 26
[ § 1 5 9 1 4 1 6 3 § ] venerdì 29 maggio 2020 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Semplificazione è la parola d' ordine per la sindaca di Roma, Virginia Raggi che ha chiesto al governo di essere messa nelle condizioni di spendere velocemente i fondi in modo da dare risposte rapide a cittadini e imprese. «Perché», ha aggiunto, «dare più poteri e strumenti ai comuni significa far ripartire l' Italia». Incassato l' impegno del premier, ora i sindaci restano alla finestra. «Ci aspettiamo che seguano i fatti», ha chiosato Decaro. «Chiediamo al più presto il ministero delle Finanze di individuare norme e risorse per metterci a disposizione i tre miliardi indispensabili a far fronte ai servizi essenziali per i cittadini». © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 27
[ § 1 5 9 1 4 1 6 6 § ] venerdì 29 maggio 2020 Pagina 37 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali proposta choc della corte conti nel rapporto 2020 sulla finanza pubblica Tassare le prime case per curare la finanza locale dal Covid MATTEO BARBERO La crisi delle finanze locali innescata dal Covid 19 impone di rivedere il sistema di finanziamento dei comuni, non escludendo il ritorno della tassazione sulle prime case. È una delle indicazioni contenute nel «Rapporto 2020 di coordinamento sulla finanza pubblica» approvato dalle Sezioni in sede di controllo della Corte dei conti che contiene la valutazione dell' Istituto sulle prospettive di economia e conti pubblici del Paese alla prova di una crisi inaspettata e di dimensioni globali. Nel corposo documento si analizza la forte riduzione del gettito locale a fronte dell' emergenza sanitaria e le modalità che dovrà assumere l' intervento centrale a sostegno delle realtà territoriali ripropongono con forza il tema del sistema di finanziamento. La Corte propone un' analisi delle criticità e delle prospettive del sistema di tassazione decentrata in Italia. Esso deve tenere conto di numerosi fattori. In primo luogo, non si dovrebbe prescindere da ciò che le risorse debbono finanziare. In questa prospettiva, l' imposizione immobiliare presenta il vantaggio di conformarsi al principio del beneficio come criterio di ripartizione dei tributi, dato che è ragionevole presumere che il valore dei servizi comunali - o la loro assenza - abbia un riflesso importante sui valori immobiliari. In questo modo beneficiari e finanziatori dei servizi tendono a coincidere. Con l' esenzione dell' abitazione principale questa relazione viene meno e la principale imposta comunale finisce per colpire numerosi soggetti per i quali il virtuoso circuito tra tassazione e rappresentanza politica si interrompe. Appaiono, infine, piuttosto incerti i meccanismi perequativi finora predisposti, per ciò che riguarda sia le modalità di distribuzione, che l' estensione della perequazione dei livelli essenziali e delle capacità fiscali. In una certa misura, la maggiore debolezza consiste nella difficoltà di tracciare una netta linea di demarcazione tra funzioni che rispondono a logiche diverse e pongono problematiche differenziate. Le funzioni fondamentali implicano, generalmente, la definizione, a livello centrale, di livelli essenziali di servizio, con l' obiettivo di garantire una sostanziale uniformità tra enti locali a prescindere dagli specifici orientamenti territoriali. Per le funzioni non fondamentali, invece, il tipo e il livello di erogazione del servizio dovrebbero essere rimessi alla libera determinazione degli enti territoriali sulla base del sistema di preferenze e dei bisogni locali. Su queste funzioni, il governo centrale si può limitare a garantire una adeguata dotazione di risorse in tutti i territori. A questo riguardo, nell' esperienza italiana, non sembra essersi delineata una tendenza netta - e forse opportuna - verso la separazione del finanziamento e della perequazione delle funzioni Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 28
[ § 1 5 9 1 4 1 6 6 § ] venerdì 29 maggio 2020 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali fondamentali, dal finanziamento e dalla perequazione di quelle non fondamentali. L' assenza di questa scelta riflette anche la difficile interazione tra le forme di prelievo destinate al finanziamento degli enti territoriali e la necessità, da più parti manifestata, di procedere a una revisione complessiva del sistema tributario nazionale, almeno nelle sue componenti quantitativamente più rilevanti. Una revisione che dovrebbe logicamente precedere la definizione della struttura di finanziamento degli enti territoriali, per garantire il necessario equilibrio sia in termini di separazione delle fonti tributarie, sia in termini di coordinamento tra prelievi centrali, regionali e comunali. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 29
[ § 1 5 9 1 4 1 5 6 § ] venerdì 29 maggio 2020 Pagina 38 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Oggi in pagamento il 30% dei 3 mld stanziati dal dl Rilancio. Il saldo entro il 10 luglio Fondi, ecco i primi 900 milioni Anci: i rimborsi non si limitino alle funzioni fondamentali MATTEO BARBERO E FRANCESCO CERISANO Fondo di emergenza, rebus sui criteri di riparto. I comuni si interrogano su come il governo dividerà la torta dei 3 miliardi (più 500 milioni alle province) stanziati dal decreto Rilancio (art.106 del dl 34/2020) per compensare le minori entrate sofferte a causa del Coronavirus. Oggi, come annunciato nei giorni scorsi (si veda ItaliaOggi del 27 maggio) dal ministro dell' economia Roberto Gualtieri, dovrebbe essere disposto il pagamento dell' acconto pari al 30% (pari a 900 milioni) del Fondo. L' acconto sarà erogato in proporzione alle entrate al 31 dicembre 2019 di cui al titolo I e alle tipologie 1 e 2 del titolo III, come risultanti dal Siope. Ciascun ente è stato quindi in grado fin da subito, mediante una semplice proporzione, di calcolare la propria assegnazione. Al riguardo, tuttavia, è bene chiarire che si tratta di criteri che nulla hanno a che fare con quelli che verranno utilizzati a regime e che sono rinviati a un decreto del ministero dell' interno da adottare entro il 10 luglio 2020, di concerto con il Mef e previa intesa in Conferenza stato città ed autonomie locali, sulla base degli effetti determinati dall' emergenza Covid- 19 sui fabbisogni di spesa e sulle minori entrate (calcolate al netto delle minori spese, e tenendo conto delle risorse assegnate a vario titolo a ristoro delle predette minori entrate e delle maggiori spese), come valutati dall' apposito Tavolo tecnico istituito dalla stessa norma, che sarà composto da rappresentanti del Mef, del Viminale e di Anci e Upi. È ragionevole pensare che difficilmente l' assegnazione definitiva sarà inferiore al 30% anticipato subito, perché altrimenti gli enti dovrebbero restituire le somme incassate in eccesso. Ma è evidente che, per fare qualsiasi ragionamento sugli equilibri, occorra attendere il riparto, evitando facili tentazioni di calcolare il 100% riproporzionando il 30%. Al momento, inoltre, non si sa come saranno stimati le minori entrate e le maggiori o minori spese. Un esempio vale per tutti: le economie derivanti dalle rinegoziazioni e dalle sospensioni dei mutui impatteranno sul calcolo o meno? La risposta può cambiare di molto la situazione di ogni ente, in base al scelte da compiere sostanzialmente al buio. Il dl Rilancio prevede una verifica a consuntivo della effettiva perdita di gettito e dell' andamento delle spese, da effettuare entro il 30 giugno 2021. Ma si tratta di un orizzonte temporale troppo lungo. Proprio ieri in audizione in parlamento sul dl Rilancio, i rappresentanti dell' Anci hanno chiesto un monitoraggio continuo e di medio periodo della dinamica delle risorse che, pur mantenendo ferma la data del 10 luglio, stabilisca un' ulteriore fase intermedia di verifica entro la fine di ottobre, per Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 30
[ § 1 5 9 1 4 1 5 6 § ] venerdì 29 maggio 2020 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali valutare le modalità di interventi aggiuntivi. Non solo. L' Anci contesta la riduzione dell' intervento compensativo statale alle sole funzioni fondamentali, posto che, nel caso dei comuni, la spesa per funzioni fondamentali è valutabile intorno al 70% della spesa totale e le spese per cultura, ambiente, sviluppo locale e sport, ad esempio, non sono considerate «fondamentali» nell' ordinamento vigente. Di qui la richiesta di ulteriori 2 miliardi (più altri 500 milioni alle province). Sulla Tari che rischia di creare un ulteriore buco di bilancio di 400 milioni dopo l' intervento dell' Arera, l' Anci chiede al governo di predisporre «uno schema ragionevole e uniforme di agevolazione nazionale». Un' agevolazione parametrata sui tre mesi di difficoltà per le aziende sottoposte a lockdown (evitando distinzioni tra «quota variabile» e «quota fissa» della tariffa) nonché estesa alle famiglie in maggiore difficoltà, costerebbe secondo le stime dell' Anci 1,5 mld. di euro. Di questa cifra almeno 400 mln dovrebbero servire a coprire le esenzioni che l' Arera ha chiesto ai comuni di riconoscere alle utenze commerciali rimaste chiuse durante il lockdown. Per l' Anci il costo delle agevolazioni indicate da Arera non dovrà essere scaricato sulle famiglie e sulle aziende non direttamente colpite dalla chiusura delle attività produttive. Le province, anch' esse audite ieri nelle commissioni bilancio di Camera e Senato, oltre a lamentare un miliardo di perdite a causa della crisi del mercato automobilistico che ha fatto crollare Ipt e imposta sull' Rc auto, hanno chiesto risorse mirate per gli investimenti e semplificazioni per dare una spinta nell' immediato all' apertura dei cantieri. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 31
[ § 1 5 9 1 4 1 6 4 § ] venerdì 29 maggio 2020 Pagina 38 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Ultimi giorni per i mutui della Cdp Rinegoziazioni al rush finale MATTEO BARBERO Ultimi giorni per completare l' iter della rinegoziazione dei mutui Cdp. In realtà, il 27 maggio scorso è scaduto il termine per aderire o meno alla maxi operazione avviata dal cda di via Goito e disciplinata nei suoi aspetti operativi dalla circolare n. 1300/2020 (che in corso d' opera è stata rimaneggiata per aprire agli enti in esercizio provvisorio sulla scorta del decreto Rilancio). Dal punto di vista procedurale, nulla vieta di deliberare anche dopo il 27 maggio, purchè ovviamente entro il 3 giugno, data limite per inviare alla Cassa tutta la documentazione. Tuttavia, in tal caso occorre mettere in conto il rischio che la giunta o il consiglio cambi idea e modifichi l' elenco delle posizioni da rinegoziare. Gli enti, peraltro, hanno dovuto scegliere al buio se e quali posizioni rinegoziare, in mancanza di riferimenti certi sull' entità dei fondi statali compensativi (si veda l' altro pezzo). Non si tratta però dell' unico problema. Per i mutui con scadenza anteriore al 2043 viene previsto l' allungamento a tale data. Spesso si tratta di posizioni già rinegoziate in passato a quindi a volte molto risalenti. In tali casi, occorre chiedersi se la durata del mutuo sia pari o inferiore alla vita utile dell' investimento finanziato, come imposto dalla legge 243/2012. Secondo Cdp, il problema non si pone alla luce del comma 537 della legge 190/2014, ma tale norma consente solo di superare la durata massima delle operazioni di indebitamento, fissata in 30 anni dall' articolo 62, comma 6, del dl 112/2008. L' operazione, inoltre, oltre a generare indubbi risparmi nell' immediato, potrebbe far lievitare i costi complessivi a carico degli enti, spalmandoli su un orizzontale temporale più lungo. Sotto questo profilo, l' Anci in una nota ha affermato che è possibile prevedere che gli aggravi cumulativi in termini di maggior importo degli interessi complessivi, dovuti in particolare all' allungamento del periodo di ammortamento dei mutui Cdp, saranno rivisti completamente dalla ristrutturazione/rinegoziazione con il meccanismo di accollo allo Stato di cui all' art. 39 della legge n.160/2019. Tuttavia le prime bozze di decreto attuativo avevano evidenziato come l' operazione non fosse esente da costi per gli enti, che dovrebbero comunque farsi carico delle penali. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 32
[ § 1 5 9 1 4 1 6 7 § ] venerdì 29 maggio 2020 Pagina 39 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Le norme del decreto legge Rilancio non sono in linea con quelle del dl Cura Italia Tributi locali, termini incerti Per la decadenza degli accertamenti e delle riscossioni SERGIO TROVATO Dubbi interpretativi e incertezze sui termini per l' accertamento e la riscossione dei tributi locali. Le norme del dl «Rilancio» (34/2020) non sono in linea con le disposizioni contenute nel dl «Cura Italia» (18/2020) e questa situazione darà luogo a un notevole contenzioso nei prossimi anni se il legislatore non interverrà, precisando entro quali termini gli enti locali potranno recuperare le somme non versate dai contribuenti, atteso che entrambi i decreti sopra citati hanno sospeso le attività spostando più avanti i termini di decadenza. Le attività di accertamento dovrebbero essere svolte entro il termine di decadenza stabilito dalla legge, cui si aggiunge il periodo di sospensione di 85 giorni, che va dall' 8 marzo al 31 maggio di quest' anno. Ad eccezione dell' annualità per cui maturerà a fine anno il termine di decadenza, per il quale l' articolo 157 del dl «Rilancio» impone l' emissione degli atti entro il 31 dicembre 2020, ma consente la notifica entro il 31 dicembre del 2021. Ma sull' applicazione di questa norma ai tributi locali non ci sono certezze. L' articolo 154 dello stesso decreto ha prorogato dal 31 maggio al 31 agosto il periodo di sospensione delle attività di riscossione, tramite cartella o ingiunzione, che in realtà non sono mai state sospese. La sospensione era prevista solo per i versamenti. Dunque, è necessario che già in sede di conversione del dl 34 si provveda a chiarire, anche con una norma di interpretazione autentica, in modo puntuale quali norme sono applicabili ai tributi amministrati dagli enti locali e entro quali termini devono essere svolte le attività di accertamento e riscossione. Il citato articolo 157 dispone che gli atti di accertamento, di contestazione e irrogazione delle sanzioni, per i quali i termini di decadenza, calcolati senza tener conto del periodo di sospensione (8 marzo-31 maggio), scadono tra l' 8 marzo e il 31 dicembre 2020, «sono emessi entro il 31 dicembre 2020 e sono notificati nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2021». Non sono comunque dovuti gli interessi per ritardato pagamento nel periodo compreso tra il 1 gennaio 2021 e la data di notifica dell' atto. Pertanto, non possono essere conteggiati gli interessi nel corso del 2021. Che un atto di accertamento venga notificato nel mese di gennaio o nel mese di giugno, è irrilevante ai fini del calcolo degli interessi, che non maturano durante l' anno in questione. È evidente che per il 2015, soggetto alla decadenza, il legislatore ha concesso, in deroga ai principi dello Statuto del contribuente, un termine più ampio per notificare gli avvisi di accertamento. Mentre, per le annualità successive gli atti potranno essere notificati aggiungendo gli 85 giorni del periodo di sospensione al termine ordinario. Per esempio, entro il 26 marzo 2022 o 2023, rispettivamente, per gli anni d' imposta 2016 e 2017. Tuttavia, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 33
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