Unione della Romagna Faentina - martedì, 28 gennaio 2020 - Unione Romagna Faentina

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Unione della Romagna Faentina - martedì, 28 gennaio 2020 - Unione Romagna Faentina
Unione della Romagna Faentina
    martedì, 28 gennaio 2020
Unione della Romagna Faentina - martedì, 28 gennaio 2020 - Unione Romagna Faentina
Unione della Romagna Faentina
                                                 martedì, 28 gennaio 2020

Prime Pagine

 28/01/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna                   5
 Prima pagina del 28/01/2020

 28/01/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)                        6
 Prima pagina del 28/01/2020
 28/01/2020   Il Sole 24 Ore                                                 7
 Prima pagina del 28/01/2020
 28/01/2020   Italia Oggi                                                    8
 Prima pagina del 28/01/2020

Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

 28/01/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 35                   9
 Il Pd ravennate decisivo nel bis di Bonaccini
 28/01/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 36                  11
 Da Volt al M5s, il valzer delle preferenze
 28/01/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 37                  13
 Rontini è l' asso pigliatutto: 7198 voti
 28/01/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 37                  15
 Sorpresa Fratelli d' Italia Percentuali quasi raddoppiate
 28/01/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 39                  16
 Faenza, bene il test per il Pd

 28/01/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 39                  17
 Bosi: «Il voto disgiunto non mi stupisce»

 28/01/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 39                  18
 Piroddi resta fuori dal consiglio «Ma siamo la quarta forza»

 28/01/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 39                  19
 Ortolani: «Per noi un gran risultato»
 28/01/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 39                  20
 Liverani, volata senza vittoria «Ora serve una ristrutturazione»
 28/01/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 43                  21
 La testimonianza di Roberto Matatia
 28/01/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45                  22
 Tecnologia a due facce: utile, ma pericolosa
 28/01/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45                  24
 I diritti umani... che spettacolo!
 28/01/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 47                  25
 Il Partito chiama e il suo popolo risponde
 28/01/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49                  26
 Prima pagina Faenza-Lugo
 28/01/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50                  27
 Note degli studenti per la Memoria

 28/01/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50                  28
 Le terme di Riolo celebrano i 150 anni dalla fondazione
Unione della Romagna Faentina - martedì, 28 gennaio 2020 - Unione Romagna Faentina
28/01/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50                                                                   29
 Il vescovo Toso affida nuovi incarichi a Don Alberto Luccaroni
 28/01/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 51                                                                   30
 Pinacoteca senza Casadio Attesa per le telecamere
 28/01/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 51                                                                   32
 Lezioni di disegno con Papini
 28/01/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 51                                                                   33
 Commercio e bevande, il corso
 28/01/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 51                                                                   34
 Da Tonino Guerra alla ceramica, tutti i colori della Molinella
 28/01/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 57                                                                   35
 'Niente è stato più come prima' Cesare Moisè Finzi alla Bertaccini presenta il suo libro sull' Olocausto
 28/01/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 57                                                                   36
 Quartetto Guadagnini e de Palma tra note di Franck e Mozart al Ridotto del Masini
 28/01/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 64                                                                   37
 Salgono Fornace e San Zaccaria

 28/01/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 65                                                                   38
 E -Work, scacco alla capolista E ora sotto con La Spezia

 28/01/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 66                                                                   39
 Fenix, la striscia si ferma a 5

Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

 28/01/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 5                                                               40
 A Faenza il tributo degli studenti alle vittime della Shoah
 28/01/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 47                                               CHIARA BISSI   41
 Alta affluenza, voto disgiunto e Sardine smorzano le ambizioni del centrodestra
 28/01/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 50                                                              43
 Boom Rontini: «Grazie Faenza» Bessi supera Corsini in città «Grande gioco di squadra»
 28/01/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 50                                                              44
 Ora si gioca la partita degli assessorati
 28/01/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 52                                               CHIARA BISSI   46
 La Lega incalza ma non espugna la roccaforte del centrosinistra
 28/01/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 58                                                              48
 Molinella: dodici mesi in compagnia di ceramica, pittura, scultura
 28/01/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 58                                                              49
 Pieve Corleto, Basiago, S.Giovannino e S.Barnaba Nominato nuovo parroco
 28/01/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 58                                                              50
 Corso per abilitare alla somministrazione di alimenti e bevande

 28/01/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 58                                                              51
 Mic, workshop e ingressi a S.Valentino

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 28/01/2020    Italia Oggi Pagina 27                                                                        MATTEO BARBERO    52
 Fcde, riduzioni fai-da-te
 28/01/2020    Italia Oggi Pagina 27                                                                         DARIO FERRARA    54
 Chi non fa ferie le perde
 28/01/2020    Italia Oggi Pagina 29                                                                                          55
 Appalti illeciti, p.a. salve
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28/01/2020   Italia Oggi Pagina 36                                EMANUELA MICUCCI    57
Telematiche, lauree nel caos
28/01/2020   Italia Oggi Pagina 37                                   MARCO NOBILIO    59
Concorsi, graduatorie valide
28/01/2020   Italia Oggi Pagina 39                               ANTIMO DI GERONIMO   61
Dottorato di ricerca possibile senza aspettativa per i precari
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[ § 1 § ]

     martedì 28 gennaio 2020
                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna

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[ § 2 § ]

            martedì 28 gennaio 2020
                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)

                                         Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 6
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[ § 3 § ]

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                                                       Il Sole 24 Ore

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[ § 4 § ]

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                                                          Italia Oggi

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                          Pagina 35

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Il Pd ravennate decisivo nel bis di Bonaccini
                          Affluenza al top e consensi oltre al 50%: i Dem recuperano 6mila voti rispetto alle Europee 2019. E aumenta il
                          vantaggio sulla Lega

                          Cinque a quattro. Le province di Ravenna, Bologna, Modena, Reggio
                          Emilia e Forlì-Cesena con Stefano Bonaccini e il centrosinistra, Rimini,
                          Ferrara, Parma e Piacenza con Lucia Borgonzoni e il centrodestra. La
                          vittoria del candidato Pd non è stata una passeggiata, per quanto
                          Bonaccini abbia incassato il 51,42% dei consensi contro il 43,63% della
                          Borgonzoni. Più risicato il margine nel confronto delle coalizioni: quella
                          di centrosinistra è arrivata al 48,12%, quella di centrodestra al 45,41%,
                          meno di 3 punti percentuali sotto. L' appeal del presidente uscente e il
                          voto disgiunto hanno fatto la differenza. In un quadro simile il voto di
                          Ravenna ha avuto un peso determinante nel successo del riconfermato
                          governatore. La nostra provincia entra nel club delle over 50%, le aree
                          dove il candidato è andato meglio in assoluto, appunto con Bologna,
                          Modena, Reggio Emilia, Forlì-Cesena. E questo avrà più di un risvolto
                          positivo per i vincitori. Ravenna conferma tre consiglieri Pd e Andrea
                          Liverani della Lega. Per il centrosinistra sono stati eletti Manuela Rontini
                          con 7.198 preferenze. Ha fatto il pieno di voti a Faenza città con 3200 preferenze nel solo comune. Andrea Corsini
                          arriva a 6.271 preferenze: i voti li ha presi in parte a Ravenna, a Cervia ed è andato molto bene nella Bassa Romagna.
                          Gianni Bessi arriva a 4119 consensi personali, per la maggior parte a Ravenna. Il fatto che lui e Corsini concorressero
                          nello stesso bacino elettorale ha certamente sottratto preferenze a entrambi. Tutti e tre, comunque, dovrebbero
                          tornare a Bologna. Il quadro che si prefiguravede Corsini tornare nella squadra di Bonaccini, lasciando così il seggio
                          in Consiglio regionale. Questa mossa consentirà a Gianni Bessi di fare il secondo mandato da consigliere. Per la
                          Rontini, visto l' importante risultato personale ottenuto, si aprirebbero le porte per il ruolo di capogruppo Pd o di
                          presidente dell' Assemblea regionale. Completano il positivo risultato ravennate del Pd anche altri fattori locali.
                          Prendendo le Europee di un anno fa come parametro, si allarga la forbice tra Pd, primo partito provinciale e nel
                          comune capoluogo, e Lega: rispettivamente + 6,5% e più 7,2%. Per valutare lo spostamento di voti, si possono
                          raffrontare i consensi provinciali di ogni partito dalle Regionali del 2014 a quelle di domenica, passando per le
                          Europee di un anno fa. Il Pd, rispetto al 2014 quando la percentuale dei votanti fu quasi del 30% in meno, incassa
                          16mila voti in più (72.720 due giorni fa, 56.420 sei anni fa) ma anche 6mila in più rispetto alle Europee del 2019
                          quando prese 66.759 voti. Tra il 2014 e il 2020, la Lega ha incassato 37mila voti in più (da 23.356 a 60.135), mentre
                          cede 3mila voti sulle Europee. Notevole il balzo in avanti di Fratelli d' Italia. Nel 2014 non era presente

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 9
Unione della Romagna Faentina - martedì, 28 gennaio 2020 - Unione Romagna Faentina
[ § 1 5 3 3 4 8 9 1 § ]

                          martedì 28 gennaio 2020

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          alla contesa elettorale. Alle Europee prese 8.025 voti, domenica è salita a quota 15.600, con 7.500 consensi in più
                          a discapito di Forza Italia. Debacle per il M5s 14.658 voti nel 2014, addirittura 25.280 alle Europee, domenica un crollo
                          fino a 9961. Soddisfatta la lista +Europa Psi Pri. Per il vice segretario del Pri Eugenio Fusignani «una conferma della
                          centralità dell' edera e del pensiero laico». Lorenzo Tazzari © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 10
[ § 1 5 3 3 4 8 8 5 § ]

                          martedì 28 gennaio 2020
                          Pagina 36

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Da Volt al M5s, il valzer delle preferenze
                          Come sarà composta la nuova assemblea legislativa dell' Emilia-Romagna. Ecco chi ha preso più voti e chi meno

                          In base alle elaborazioni in corso in Regione, la nuova assemblea
                          legislativa dell' Emilia-Romagna vede 29 seggi alla maggioranza di
                          centrosinistra (compreso il presidente confermato, Stefano Bonaccini) e
                          21 all' opposizione. Al Pd vanno 22 seggi, di cui cinque a Bologna, tre
                          rispettivamente a Modena e Reggio Emilia, due a Parma, Ferrara,
                          Ravenna, Forli'-Cesena e Rimini, uno a Piacenza. La Lega conquista
                          invece 14 seggi, due rispettivamente a Bologna, Modena, Reggio Emilia,
                          Parma e Piacenza e uno nelle rimanenti circoscrizioni provinciali. In base
                          all' elaborazione statistica diffusa da Cronacabianca, la testata della
                          Regione, nel centrosinistra tre seggi vanno alla lista Bonaccini Presidente
                          (uno a Bologna, uno a Modena e il terzo a Reggio Emilia), due seggi a
                          Emilia-Romagna Coraggiosa (Bologna e Reggio) e un seggio a Europa
                          Verde (a Bologna). Nella coalizione di centrodestra vengono assegnati
                          tre seggi a Fdi (Bologna, Modena e Piacenza), mentre un seggio, a
                          Bologna, è appannaggio sia di Fi sia della lista Borgonzoni presidente.
                          Infine, il M5s ottiene due seggi, uno a Bologna e uno a Modena. La palma della più votata, nella Circoscrizione
                          elettorale di Ravenna, va a Manuela Rontini che ottiene 7.198 preferenze, seguita da Andrea Corsini (6271) e Gianni
                          Bessi (4119). La quarta candidata del Pd, Mirella Dalfiume della Bassa Romagna arriva a 1993 consensi personali.
                          Nella Lega vince Andrea Liverani con 3045 preferenze: sarà lui a sedere in Consiglio regionale per il secondo
                          mandato. Samantha Gardin raccoglie 2018 preferenze, mentre Gianfilippo Rolando si ferma a 1500 e Maria Marabini
                          a 241. Buon risultato personale per Luca Ortolani (1500 voti personali) della lista 'Emilia Romagna coraggiosa,
                          ecologista, progressista'. In questa lista buona anche la performance di Francesca Federica Vicari (994). Il successi
                          di Fratelli d' Italia è invece suggellato dalle 1162 preferenze di Alberto Ferrero. Domizio Piroddi (Lista Bonaccini), al
                          centro di polemiche nelle settimane precedenti la formazione delle liste, non supera le 750 preferenze, al secondo
                          posto nella stessa lista troviamo Pietro vandini che si ferma a 187 voti personali. Alberto Ancarani di Forza Italia
                          paga la batosta degli azzurri, anche se ottiene 631 consensi personali. +Europa Psi Pri giudica favorevolmente l'
                          esito elettorale. Stefano Ravaglia ha raccolto 441 preferenze, il cervese Gabriele Armuzzi 311, Laura Beltrami 242 e
                          Eleonota Tazzari 237. Nel M5s la più votata è Cinzia Pasi con 276 preferenze, Giancarlo Schiano ne raccoglie 167,
                          Igor Gallonetto 133 e Mariarosa Capirossi 58. Linda Maggiori di Europa Verde arriva a 419 preferenze e Roberto
                          Papetti 168. La più votata della lista Borgonzoni Presidente è Roberta Bravi (163). Rudi Capucci, storico fondatore
                          della Lega, ora con Fratelli d' Italia non va oltre le 133 preferenze, Stefano Donati (Borgonzoni presidente) si blocca a
                          101 e Fabio

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                          martedì 28 gennaio 2020

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                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Baroncini (Popolo della Famiglia) a 93. Francesco Vuotolo della lista Volt è stato votato da 75 elettori, ferma a74,
                          invece, Maria Livia Ballardini di Giovani per l' Ambiente, a sostegno di Borgonzoni. Nella parte bassa della classifica
                          troviamo i candidati di Potere al Popolo e L' Altra Emilia Romagna. Chiudono l' elenco delle preferenze Maria Luisa
                          Rinaldi Biolcati di Movimento 3V con 9 preferenze, Ugo D' Alberto della stessa lista con 6, e Pietro Bassi del Popolo
                          della Famiglia-Cambiamo con 3. lo. tazz.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 12
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                                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Rontini è l' asso pigliatutto: 7198 voti
                          La valanga di consensi per la consigliera uscente faentina del Pd: «Sono la prima essere sorpresa. Il segreto? Andare
                          nei mercati»

                          Mesi fa era sembrato che a queste elezioni regionali la consigliera
                          uscente Manuela Rontini non dovesse neppure ripresentarsi, per tentare
                          invece la corsa alla poltrona di sindaco della sua Faenza in primavera. Le
                          cronache raccontano di una notte assai tesa, trascorsa al quartier
                          generale del Pd faentino, in cui tramontò l' opzione di candidarsi allo
                          scranno più alto di palazzo Manfredi in favore di un nuovo arrembaggio
                          al consiglio regionale. «Sin dalla scorsa estate il Pd mi ha chiesto di
                          ripresentarmi», dice Manuela Rontini. «Si era parlato di una mia
                          disponibilità a candidarmi a sindaco, è vero - ammette -. Ma la nostra
                          comunità è stata chiara nel chiedermi l' impegno a portare le nostre
                          istanze in regione». Renziana della prima ora che però ha scelto di
                          restare nel Partito democratico dopo lo 'strappo' dell' ex segretario,
                          Manuela Rontini ha incassato addirittura 7.198 preferenze al termine di
                          una campagna elettorale che l' ha vista battere in lungo e in largo tutta la
                          provincia. I l t e s o r e t t o d i s e t t e m i l a p r e f e r e n z e c h e l a v e d o n o
                          addirittura davanti ad Andrea Corsini, tra cui 3200 conquistate sui 10mila voti faentini andati al Pd - la
                          proietteranno come favorita per una promozione su uno scranno più alto di quello occupato ora? «Mi sono
                          candidata per rappresentare il mio territorio e sarà felice di farlo. Ammetto che il numero di preferenze ha sorpreso
                          me per prima. Ho visitato tutti i mercati dei nostri comuni, e il numero di eventi cui ho preso parte in questi cinque
                          anni è diventato ben presto nell' ordine delle migliaia, prima che smettessi di contarli, ma non avrei comunque
                          scommesso su un risultato come questo. A commuovermi di più è l' affetto dei miei concittadini: la percentuale di
                          preferenze sul voto al Pd, a Faenza, è superiore al 30%. Non accade spesso di assistere a qualcosa di simile. Lo
                          stesso Bonaccini, in nottata, è rimasto sorpreso dagli ottimi risultati in arrivo dai nostri seggi». E pensare che c' era
                          chi pensava che tra i dem alcuni le avrebbero voltato le spalle, votando nel segreto dell' urna Mirella
                          Dalfiume anziché lei. Che è successo? «Nel Pd ognuno ha fatto la propria parte. C' è stato un ricompattamento in
                          vista della portata della sfida cui eravamo chiamati». E' presumibile che abbia ricevuto voti anche da
                          sostenitori di altre realtà con una sensibilità affine

                                                                         Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 13
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                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          alla sua come Italia Viva o Azione di Carlo Calenda, giusto? «E' altamente probabile. Ma non parlerei di voti arrivati
                          da fuori: mi piace pensare che provengano da elettori che sono tornati a votare per il Pd». Il prossimo candidato
                          sindaco a Faenza sarà un volto della sua cerchia? «Non è importante che sia un candidato vicino a me, quanto
                          piuttosto che si stagli come una figura autorevole, carismatica, preferibilmente giovane, capace di rendere
                          protagonista quel tessuto associativo che è il vero patrimonio della nostra città». Filippo Donati © RIPRODUZIONE
                          RISERVATA.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 14
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                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Il boom

                          Sorpresa Fratelli d' Italia Percentuali quasi raddoppiate
                          Conquistato il 9.1% a Ravenna Alberto Ferrero a quota 1200 «Buon risultato, ma certe strategie sono da rivedere»

                          «Fratelli d' Italia è il partito che nella nostra provincia ha visto il maggior
                          aumento percentuale e si impone come la terza forza politica del
                          territorio. Pur nella sconfitta della coalizione, raddoppia i voti» dichiara
                          Roberto Petri, dirigente nazionale di Fratelli d' Italia. Il 9,1% della città di
                          Ravenna e il 13,6% di Brisighella «sono le punte di un risultato crescente.
                          Anche il successo personale di Alberto Ferrero, con quasi 1.200
                          preferenze, conferma il radicamento che stiamo acquisendo. Come
                          seconda, solida gamba del centrodestra ci attende un compito non
                          facile, ma importante: contribuire alla crescita di tutta la coalizione e
                          indicare la giusta scelta dei candidati che dovranno rappresentarci a
                          cominciare dalle elezioni comunali di Faenza di maggio, non tralasciando
                          che nel 2021 si rinnoverà il sindaco di Ravenna, convinti che in entrambi i
                          casi, individuando il candidato giusto, la competizione può essere
                          vincente». Alberto Ferrero, coordinatore ravennate di FdI e candidato,
                          vede «il bicchiere mezzo pieno». «Vincere in Emilia Romagna - afferma -
                          sarebbe stato un mezzo miracolo. Il Pd è riuscito a portare al voto chi non ci andava da 20 anni». Il tipo di campagna
                          elettorale del centrodestra desta però qualche perplessità in Ferrero. «C' è stata molta personalizzazione di Salvini, e
                          questo può essere andato a discapito della candidata Lucia Borgonzoni. Inoltre, questa politica elettorale non ha
                          portato il risultato auspicato». Il coordinatore di FdI giudica, comunque, il risultato di Fratelli d' Italia «al di sopra di
                          ogni più rosea aspettativa. Nel comune di Ravenna abbiamo raggiunto il 9%, alle Europee eravamo al 4%.
                          Personalmente ho ricevuto 1164 preferenze, un risultato che mi inorgoglisce e per il quale ringrazio tutta la squadra.
                          Adesso ci prepariamo con entusiasmo per i prossimi due appuntamenti: Faenza a maggio e Ravenna il prossimo
                          anno». lo.tazz.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 15
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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Faenza, bene il test per il Pd
                          In città si guarda già alle comunali. Ok i Verdi (2,6%). Solo a Brisighella prevale nettamente il centrodestra

                          È una Faenza bipolare quella risvegliatasi ieri mattina dopo la più attesa
                          notte elettorale della storia emiliano romagnola. Il dato forse più
                          significativo - ancor più dell' incremento dei voti del Partito Democratico
                          rispetto alle ultime elezioni europee (36% contro 34%) e alla
                          contemporanea diminuzione di quelli della Lega (29% contro 31%) - è il
                          voto disgiunto tra i 1400 elettori del Movimento 5 Stelle: appena mille
                          hanno votato il candidato presidente Simone Benini; prova di una
                          tendenza che in vista delle amministrative costringerà probabilmente a
                          riprendere le fila di un dialogo interrotto bruscamente. Chi ha conquistato
                          sul campo il diritto di presentarsi alle prossime elezioni amministrative
                          sono i Verdi: arrivati al voto molto provati, hanno comunque incassato il
                          2,6% dei consensi sul territorio comunale. Un risultato oltre ogni
                          aspettativa considerando la campagna elettorale low-cost. Non prende il
                          volo la creatura alla sinistra del Pd: Emilia Romagna Coraggiosa,
                          nonostante lo spiegamento di mezzi - la candidatura di due consiglieri
                          comunali di primissimo piano, il sostegno diretto di Vasco Errani, l' arrivo a Faenza di Pier Luigi Bersani e Silvia Prodi -
                          totalizza il 4,78% dei voti, sopra la media regionale e provinciale ma in linea con il 4,93% ottenuto da Liberi e Uguali
                          alle politiche 2018. Le probabilità che il prossimo candidato sindaco del centrodestra appartenga a un profilo di
                          chiara sensibilità 'sovranista', giudicato naturale conseguenza di un' eventuale vittoria di Lucia Borgonzoni, perdono
                          dunque quota. Eppure la coalizione non potrà che ripartire da loro: il 29% della Lega e il 7% di Fratelli d' Italia hanno
                          letteralmente cannibalizzato il centrodestra moderato: quella di Forza Italia è una débâcle senza appello. Il
                          modestissimo 2,11% non è neppure imputabile alla presenza del volto d' area Vincenzo Lega nella lista Borgonzoni,
                          fermatasi all' 1,2%, o ai civici in quota Bonaccini, bloccati al 5,8%. Negli altri comuni dell' Unione faentina spicca il
                          risultato di Brisighella dove non si spegne il vento di centrodestra che ha portato Massimiliano Pederzoli sullo
                          scranno di sindaco: nel comune collinare vince Borgonzoni 49,8 a 46,1%. Anche a Castel Bolognese un risultato di
                          rilievo: la Lega arriva in sostanziale pareggio col Pd con 34,3% rispetto al 34,5 dem. f. d.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 16
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                          martedì 28 gennaio 2020
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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Movimento 5 stelle

                          Bosi: «Il voto disgiunto non mi stupisce»

                          I tanti voti disgiunti tra gli elettori dei 5 Stelle (400 su 1400) non
                          sorprendono nel movimento. «Davanti a un' elezione così polarizzata non
                          mi stupisce che molti abbiano preferito Bonaccini pur votando la nostra
                          lista», ammette il consigliere comunale pentastellato Massimo Bosi. «Il
                          nostro è un elettorato dalla sensibilità progressista. Lo conferma la storia
                          recente: il voto online su questo governo fu molto più partecipato di
                          quello per il precedente. Un' alleanza col centrosinistra alle comunali?
                          Prima dobbiamo verificare le indicazioni dagli Stati Generali del
                          movimento, tra poche settimane. Mi auguro che a Faenza ci si confronti
                          sui temi che tutti giudichiamo importanti, tenendo presente che la destra
                          qui ha il volto di Salvini e Meloni. Se arriverà il via libera a un eventuale
                          accordo dovrà comunque essere il nostro gruppo locale a dare l' ok».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 17
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                          martedì 28 gennaio 2020
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                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
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                          I civici

                          Piroddi resta fuori dal consiglio «Ma siamo la quarta forza»
                          L' ex assessore e leader di 'Insieme per cambiare' ha corso con la lista 'Bonaccini presidente'

                          Il 20% dell' elettorato che i civici radunatisi attorno a Domizio Piroddi fino
                          a qualche mese fa si sentivano certi di poter raggiungere si è rivelato un
                          più modesto 5,85 per cento. La performance della lista Bonaccini
                          Presidente a Faenza è leggermente al di sotto della percentuale che
                          Insieme per cambiare conquistò alle ultime elezioni comunali, così come
                          le 584 preferenze di Domizio Piroddi conquistate a Faenza ( 750 quelle
                          totali) sono lontane dalla soglia che si era immaginata. «Dobbiamo
                          renderci conto che per una lista puramente civica come la nostra è più
                          difficile, rispetto a realtà strutturate come Pd, Lega e Coraggiosa, portare
                          i cittadini ad esprimere la preferenza», ammette Piroddi. «Ritengo sia un
                          errore pensare che gli elettori della nostra realtà civica si riducano a
                          quelli che hanno espresso la preferenza nei miei confronti. Penso anzi
                          che quei 1700 voti siano per la quasi totalità di nostra provenienza. Da
                          queste parti chi si riconosce in Italia Viva ha dato il proprio voto ai
                          candidati Pd di sensibilità più prossima, e lo stesso ha fatto chi si rivede
                          nelle posizioni di Azione di Carlo Calenda». Il riferimento è in entrambi i casi a elettori che anche alle regionali di
                          domenica hanno scelto Manuela Rontini, con la quale non c' è stato nessun derby in quel di Faenza come
                          prospettato mesi fa. Per Insieme per cambiare, approdata tra le fila dell' opposizione poche settimane fa, la strada è
                          ora in salita. I rapporti con buona parte del Pd appaiono compromessi, mentre tra chi nel centrodestra ha fatto il
                          pieno di voti - e cioè la Lega e Fratelli d' Italia - la volontà di scendere a patti con formazioni civiche a lungo alleate
                          della sinistra è prossima allo zero. «La nostra è comunque la quarta forza politica della città», analizza Piroddi.
                          «Siamo una realtà che andrà ancora presa in considerazione». f.d.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 18
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                          'CORAGGIOSA'

                          Ortolani: «Per noi un gran risultato»

                          È senz' altro uno dei vincitori morali della contesa: 1500 preferenze sul
                          territorio provinciale fanno di Luca Ortolani il terzo faentino più votato, all'
                          interno di una lista - Emilia Romagna Coraggiosa - che ha sì totalizzato a
                          Faenza percentuali maggiori che in regione e in provincia ma comunque
                          senza sfondare, rimanendo in linea coi numeri di Liberi e Uguali del 2018.
                          «Non mi aspettavo una percentuale più corposa», rivela lui. «C' è stata
                          grande polarizzazione, quello di una lista come la nostra è un gran
                          risultato. Abbiamo combattuto a testa alta sui temi dell' ambiente e delle
                          diseguaglianze. A Faenza ci sono i presupposti per costruire una
                          coalizione di centrosinistra che mi auguro capace di risposte altrettanto
                          coraggiose, che sappia includere la nostra esperienza, quella del Pd e i
                          civici. Da tempo dico che occorre un dialogo con i 5 Stelle: da loro sono
                          arrivate aperture, dalle quali dobbiamo ripartire».

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 19
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                          Lega

                          Liverani, volata senza vittoria «Ora serve una ristrutturazione»
                          Il consigliere uscente rieletto con 3045 preferenze «Ma ero certo che Lucia arrivasse prima»

                          La loro fuga si è fermata prima del traguardo, riagguantati dalla valanga
                          Pd troppo presto, nel corso della notte elettorale, perché le speranze
                          riposte nel colpaccio dai leghisti facessero in tempo a concretizzarsi. Le
                          tremila preferenze che lo confermano in consiglio regionale non
                          leniscono il dolore per una vittoria di cui Andrea Liverani, il più votato in
                          casa Lega, si era convinto. «Lo ammetto: ero certo che Lucia Borgonzoni
                          avrebbe vinto». Il rettilineo finale era parso sorridergli: nel tappeto rosso
                          steso a lui e all' europarlamentare leghista Bizzotto in varie realtà del
                          mondo cooperativo molti avevano letto un riposizionamento poi non
                          avvenuto. Lo sguardo d' insieme lanciato a colline e pianure solcate in
                          bici nel suo tour elettorale - la maturazione politica di Liverani è stata
                          riconosciuta anche dagli avversari - non è forse riuscito a spingersi
                          sufficientemente in profondità. A mancare alla Lega, accusano dal
                          quartier generale di Reda, è stata una classe dirigente che rimanesse a
                          presidiare i vari territori anche quando la bici di Liverani aveva ormai fatto
                          rotta altrove. E forse è stata pure la chiamata alle armi diramata dal Pd a chiunque sui territori potesse portare
                          ossigeno prezioso - vari sindaci ed ex-sindaci come Sagrini, Missiroli, Iseppi e Meluzzi sono apparsi in presidio delle
                          posizioni come un plotone di pretoriani - uno degli elementi decisivi allo sprint finale. «Nella Lega della provincia di
                          Ravenna è senz' altro necessaria una ristrutturazione», attacca Liverani, «che personalmente ritengo sarebbe già
                          dovuta avvenire dopo la delusione del voto del 2019, in cui vincemmo alle europee e riuscimmo a perdere in tutti i
                          comuni tranne uno. Ora non sarà facile trovare qualcuno con il coraggio di lanciarsi nella sfida delle amministrative
                          faentine, lo riconosco. Il gruppo di cui facciamo parte io e Gabriele Padovani ha dimostrato in ogni occasione chi ha i
                          voti da queste parti nel centrodestra. Saremo collaborativi, ma non accetteremo imposizioni». f. d.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 20
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                          OLIVETTI-CALLEGARI La testimonianza di Roberto Matatia

                          La testimonianza di Roberto Matatia

                          «Spero tanto di riuscire a far comprendere a quanti più adulti e giovani
                          possibile l' importanza che deve avere la Memoria storica». A dirlo è lo
                          scrittore Roberto Matatia, autore del libro 'I vicini scomodi' (Casa editrice
                          Giuntina), che domani sarà ospite all' istituto Olivetti - Callegari. Matatia,
                          imprenditore, laureato in Giurisprudenza, scrittore e giornalista, nasce a
                          Faenza nel 1956, dove risiede, alle 11 incontrerà gli alunni delle classi
                          prime per un momento di confronto e condivisione sulle tematiche
                          riguardanti la Shoah.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 21
[ § 1 5 3 3 4 9 0 5 § ]

                          martedì 28 gennaio 2020
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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Tecnologia a due facce: utile, ma pericolosa
                          Internet, se usato nel modo giusto e con moderazione, è una grande risorsa. Ma bisogna prestare attenzione ai
                          cyberbulli

                          Oggi la tecnologia è usata dappertutto, dalle scuole ai posti di lavoro.
                          Questa importante risorsa non c' è da sempre. Basti pensare alla vita dei
                          nostri genitori e nonni quando erano bambini: niente computer, niente
                          telefonini. L' unico modo per intrattenersi era giocare con bambole,
                          palloni, giocattoli di legno e oggetti trovati in giro. Oggi potrà sembrare
                          strano, ma anche quello era un bel passatempo. Con la tecnologia, le
                          cose sono cambiate. Con l' arrivo del primo computer il mondo ha
                          cominciato a rivoluzionarsi. Arrivarono i primi telefoni, videogiochi, e il
                          famigerato Internet. Tutto questo ha avuto lati positivi, ma ovviamente
                          anche negativi: uno di questi è la dipendenza. All' inizio computer e
                          telefoni erano usati nei posti di lavoro e per comunicare con le altre
                          persone. Ora invece sono usati da tutti. E con tutti, intendiamo tutti.
                          Anche i bambini di 2 anni ne fanno uso. Al giorno d' oggi tutti possiedono
                          uno smartphone o un computer. Questo può creare dipendenza e,
                          quando è troppa, la gente diventa asociale e non interagisce più con il
                          mondo esterno. Un altro problema è lo schermo. Infatti, oltre a danneggiare la mente delle persone, stancandole e
                          consumandole, incide anche sulla vista. Esistono anche degli occhiali contro queste 'luci blu', ma comunque l'
                          occhio assorbe una piccola percentuale di esse. Anche l' arrivo di internet e dei social ha causato diversi problemi.
                          Prendiamo un esempio semplice. Immaginiamo internet come un iceberg: la punta è l' internet che conosciamo,
                          quindi Google, YouTube, Facebook, Twitter, ecc. La parte immersa nell' acqua è il Deep Web. È un insieme di dati e
                          script che compongono internet, a cui nessuno può accedere: solo gli hacker ci riescono. Ancora più sotto c' è il
                          Dark Web. Non staremo a descrivervi cosa ci si può trovare dentro, ma sappiate solo che non è un posto da visitare.
                          Infatti è anche sorvegliato dalla polizia. Internet e i social presentano anche un problema abbastanza grave: il
                          cyberbullismo. Non stiamo parlando di semplici haters, che offendono solo persone famose, ma dell' azione con cui
                          alcuni offendono gravemente e in modo pesante altre persone tramite social network. I cyberbulli possono augurare
                          la morte, paragonare le vittime a brutte cose o anche di peggio. Se si è vittima di questo atteggiamento è consigliato
                          farsi aiutare da un adulto, che sia un parente o un insegnante ed eventualmente rivolgersi alla polizia. Inoltre bisogna
                          rispettare la privacy delle persone e soprattutto la propria. In molti mandano o ricevono foto proprie o altrui.
                          Attenzione: possono essere inoltrate, condivise e finire anche su internet. Bisogna

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 22
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                          martedì 28 gennaio 2020

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                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          fare attenzione a chi si mandano. Quindi un consiglio per i ragazzi: prudenza nell' uso dei social. Finora abbiamo
                          parlato di difetti della tecnologia, ma ha portato anche molti benefici. Nella nostra scuola, per esempio, abbiamo
                          Edmodo, una piattaforma in cui professori e studenti possono interagire e comunicare, scambiandosi compiti,
                          esercizi, tabelle da ripassare È molto utile anche per gli assenti, per recuperare i compiti, così come il registro
                          elettronico, infatti in esso i professori possono scrivere i voti, i compiti, le attività svolte in classe, ecc. Internet, se lo
                          si usa in modo appropriato, può diventare una grande risorsa, dalla quale si possono ottenere molte informazioni, ma
                          va usato con moderazione e prudenza. In sintesi, la tecnologia e internet sono state invenzioni rivoluzionarie, sia in
                          positivo sia in negativo. Luca Rossini e Filippo Fraschetti 2ª B scuola media 'G. da Riolo' di Riolo Terme.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 23
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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          I diritti umani... che spettacolo!
                          Le classi 2ª A e 2ª B hanno partecipato a quattro incontri del progetto 'Educare ai diritti umani'

                          Durante i mesi di novembre e dicembre la nostra classe, 2ª A, insieme
                          alla 2ª B, ha partecipato al progetto 'Educare ai diritti umani' organizzato
                          dal Teatro del Drago di Ravenna. Si tratta di un progetto di cittadinanza
                          attiva che ci ha coinvolti e ci ha fatto riflettere sulle basi del vivere
                          insieme, nel rispetto reciproco delle diversità. Abbiamo svolto quattro
                          incontri di due ore ciascuno. Nel primo incontro abbiamo lavorato sui
                          diritti umani: abbiamo scritto alla lavagna quelli che secondo noi sono i
                          diritti, abbiamo ragionato sul loro significato e sul concetto di dignità. L'
                          esperta ci ha parlato della Dichiarazione dei diritti umani e abbiamo visto
                          come in molti paesi del mondo non siano ancora rispettati. Abbiamo poi
                          concluso con un gioco: ogni angolo dell' aula è stato numerato, da uno a
                          quattro; la conduttrice ci leggeva delle situazioni, dovevamo scegliere
                          quella che secondo noi era la più giusta e posizionarci nell' angolo con il
                          numero corrispondente. Nel secondo incontro invece abbiamo riflettuto
                          sulle parole che feriscono. L' esperta ha diviso la lavagna in cinque
                          colonne: parole scherzose, poco offensive, abbastanza offensive, molto offensive, estremamente offensive.
                          Ognuno di noi ha scritto delle parole su un foglio, poi a turno le abbiamo inserite nella colonna, secondo noi
                          appropriata. Da questa attività abbiamo imparato che a volte le parole che diciamo per scherzare possono far
                          soffrire. Il terzo incontro ha affrontato la parità di genere e tutti insieme abbiamo discusso sugli stereotipi legati al
                          genere maschile e femminile. Il quarto incontro è stato il più divertente perché abbiamo lavorato con i burattini,
                          guidati da Roberta Colombo. Ci siamo divisi in gruppi e abbiamo realizzato la scena di una fiaba in cui c' era un diritto
                          umano violato, poi all' interno del gruppo abbiamo cercato una soluzione perché il diritto fosse rispettato e abbiamo
                          rifatto la scenetta con una nuova situazione. Alla fine del progetto abbiamo svolto una breve indagine intervistando
                          gli studenti che hanno partecipato alle attività. La maggioranza si è dichiarata soddisfatta, aggiungendo di aver
                          imparato molto sui diritti umani e di aver preso consapevolezza che le parole hanno un peso diverso per ognuno di
                          noi e possono far star male. L' attività che è piaciuta di più è stata quella di rappresentare il diritto violato in una fiaba
                          perché si doveva collaborare con i compagni sia per fare la scenetta che per trovare il modo di ripristinare il diritto.
                          Classe 2ª A scuola media 'G. da Riolo' di Riolo Terme.

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                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          IL COMMENTO

                          Il Partito chiama e il suo popolo risponde

                          Continua dalla prima ...tutta giocata sull' elevata qualità della vita in
                          Emilia-Romagna. Una terra dove si vive bene con servizi ancora buoni,
                          anche se costretti a una cura dimagrante imposta dall' infinita crisi
                          economica. Su questo e su altri temi molto 'pop' aveva puntato il
                          centrodestra, con Salvini che aveva trasformato il voto regionale in
                          nazionale, nella speranza di mandare a casa il governo Pd-5Stelle. Niente
                          da fare. Ha vinto la persona, Stefano Bonaccini. Ma ha vinto anche la
                          gente, perché l' eterna macchina elettorale del Pd ancora una volta ha
                          funzionato egregiamente. La chiamata alle armi ha trovato una
                          massiccia risposta in un popolo pronto a battersi casa per casa e a
                          schierarsi sulla linea del Piave per ribadire nell' urna il concetto cardine
                          della campagna del governatore: l' Emilia-Romagna è una delle regioni
                          migliori d' Italia, perché cambiare? C' è la firma di Ravenna nel bis di
                          Bonaccini: in Romagna nessuna città ha offerto un contributo
                          paragonabile, una cambiale che si dovrà far valere sui tavoli bolognesi.
                          Chiaramente qualcosa non ha funzionato nel centrodestra, a partire dalla candidata, Lucia Borgonzoni, oscurata da
                          Salvini, poco nota da queste parti ma che nulla ha fatto per farsi conoscere. Si è vista per la prima volta a Ravenna il
                          10 gennaio, a 16 giorni dal voto: un po' tardi. E la campagna della Lega, così aggressiva, ha spaventato molti a
                          sinistra, inducendoli ad andare a votare. Questo verdetto è anche destinato ad allungare la propria ombra sulle
                          prossime elezioni locali: in primavera a Faenza, dove nel 2015 il Pd si salvò per poco, nel 2021 a Ravenna, col
                          sindaco de Pascale che da tempo sta assemblando la più ampia coalizione civica possibile proprio per evitare
                          sorprese. La volata è già lanciata, sarà lunghissima. Ma per ora il Pd parte in testa. Andrea Degidi.

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                                                           Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Prima pagina Faenza-Lugo

                          Prima pagina Faenza-Lugo

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                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Note degli studenti per la Memoria
                          Letture, musica e la testimonianza di Cesare Moisè Finzi sul lungofiume. Oggi altre iniziative

                          «Ero un bambino italiano o no?». È quello che si è chiesto Cesare Moisè
                          Finzi, nel ricordare i giorni terribili dei suoi otto anni quando in Italia
                          vennero promulgate dal regime fascista le leggi in difesa della razza.
                          Come ogni anno, in occasione del 27 gennaio, giorno durante il quale l'
                          Armata russa varcò il cancello di Auschwitz, Faenza ha celebrato la
                          Giornata della memoria con un cerimonia sul Lungofiume Amalia Flasher
                          al Tempietto eretto per non dimenticare gli orrori dell' olocausto. «Mai
                          come in questo momento - ha detto il sindaco Giovanni Malpezzi-
                          occorre tenere bene a mente quanto accaduto perché ancora oggi c' è
                          chi non ha bene a mente quanto accaduto in quegli anni e che un popolo
                          possa sopraffare altri». La cerimonia, alla quale hanno partecipato in
                          tanti però ha visto al centro il ricordo di Cesare Moisè Finzi, ebreo
                          perseguitato. «Fino a ottobre del 1943 - ha raccontato Finzi - pur
                          perseguitati avevamo una certa libertà; dopo solo l' orrore, eravamo
                          carne da macello. Di tanti deportati non si è mai più saputo nulla fino a
                          quando non si scoprirono i campi di concentramento mentre la nostra famiglia si salvò grazie alla collaborazione di
                          tanti italiani». Dopo i saluti del sindaco Malpezzi e le parole di Finzi, che venerdì riceverà la cittadinanza onoraria di
                          Ravenna, alcuni scolari delle elementari Carchidio hanno letto brani di lettere e libri di Calvino, e Anna Frank; in
                          chiusura gli studenti del corso musicale delle Strocchi hanno suonato alcuni brani. Oggi le celebrazioni continuano al
                          Seminario ddi viale Stradone dove studenti del Torricelli-Ballardini propongono (dalle 17) 'Il nodo della memoria, il filo
                          che ci orienta, cinque stanze per pensare'. Alle 21 poi, al Cinema Europa in via S. Antonino, la proiezione aperta al
                          pubblico del film 'Anna Frank, vite parallele' e incontro dibattito con lo scrittore Roberto Matatia. Domani alle 17.30
                          alla Bottega Bertaccini di corso Garibaldi Cesare Moisè Finzi presenterà il suo libro 'Qualcuno si è salvato ma niente
                          è stato più come prima'. Conduce Roberto Matatia. Alle 20.30, al Nove100 Caffè, proiezione dedicata alla Giornata
                          della Memoria. a.v.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 27
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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Le terme di Riolo celebrano i 150 anni dalla fondazione

                          Compiono 150 anni le Terme di Riolo. «Per le Terme di Riolo - esordisce il
                          direttore sanitario Andrea Flamigni - la stagione che si è appena avviata,
                          con la riapertura del Centro del Benessere e terapia riabilitativa, sarà una
                          stagione particolare dove andremo a festeggiare un anniversario
                          importante: il parco termale e i padiglioni di cura furono infatti fondati nel
                          lontano 1870». Le terme erano però note già da molti secoli e nel
                          Rinascimento furono dedicati i primi studi alle acque di Riolo. « L a
                          notorietà delle proprietà curative delle acque e dei fanghi si diffuse in
                          tutta Europa e ospiti illustri soggiornarono a Riolo tra i quali Lord Byron,
                          Gioacchino Murat e i principi Bonaparte, Pellegrino Artusi, Carducci»,
                          ricordano dalle Terme di Riolo. Tante le iniziative che verranno
                          presentate nelle prossime settimane per celebrare i 150 anni dalla
                          fondazione. «La prima novità sarà l' apertura di un centro di estetica
                          termale all' interno del centro del benessere. Le nostre acque solfuree e
                          salsobromoiodiche unite al nostro fango sorgivo vergine - prosegue il
                          dottor Flamigni - si prestano in maniera egregia a trattamenti estetici termali viso e corpo fruibili durante tutto l' anno
                          uniti alla nostra piscina termale e al Thermarium».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 28
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                          Il vescovo Toso affida nuovi incarichi a Don Alberto Luccaroni
                          Sarà parroco anche a Basiago, Pieve Corleto, S. Barnaba e S. Giovannino

                          Il vescovo Mario Toso ha nominato nuovo parroco di Pieve Corleto,
                          Basiago, San Giovannino e S. Barnaba don Alberto Luccaroni che resta
                          anche parroco di Reda. Don Luccaroni sostituisce don Antonio Samorì,
                          che resta amministratore parrocchiale di Ronco e presterà servizio come
                          confessore e officiante a Reda. Don Alberto Luccaroni nace a Faenza
                          nel 1976 e viene ordinato presbitero il 20 ottobre 2001. Dal maggio 2003
                          è vicario parrocchiale della parrocchia di S. Giovanni Battista a
                          Fusignano. Ruolo ricoperto a S. Maria Maddalena prima di diventare
                          parroco di Reda nel 2016. Assistenze unitario dell' azione cattolica è
                          segretario generale della curia. È il fratello dell' assessore Andrea
                          Luccaroni.

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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Pinacoteca senza Casadio Attesa per le telecamere
                          Il direttore della struttura comunale va in pensione. Tra le necessità dell' ente faentino c' è quella di un impianto di
                          videosorveglianza

                          Andrà in pensione entro il prossimo maggio il direttore della pinacoteca
                          comunale Claudio Casadio. Non proprio un fulmine a ciel sereno, ma
                          quasi: Casadio usufruirà di una delle cosiddette finestre spalancate nella
                          legislazione pensionistica dalle più recenti norme, anticipando di circa un
                          anno quello che altrimenti sarebbe stato il suo regolare congedo dal
                          luogo dove ha trascorso gran parte degli ultimi due decenni. Casadio è
                          arrivato allo scranno più alto dello scrigno artistico in cui è custodito il
                          San Girolamo ligneo di Donatello nel 2006: quasi quindici anni che lo
                          hanno visto in plancia di comando nel mare magnum in cui si dibattono
                          musei e gallerie italiane, costretti a misurarsi con la quadratura dei conti,
                          oltre che con quadri e sculture. Amico di alcuni dei volti più noti del
                          panorama museale nazionale e del mondo della critica d' arte - come
                          Vittorio Sgarbi e Antonio Paolucci, che è stato felice di accompagnare
                          più volte lungo le sale dove sono ospitate le collezioni, in alcuni casi
                          anche a notte fonda - Casadio lascia una pinacoteca protagonista del
                          dibattito culturale nazionale (ne è un esempio il recente viaggio a Roma del volume di disegni di Valadier, in
                          occasione della mostra dedicatagli alla Galleria Borghese), benché tuttora gravata da traversie di lunga data. L' ente
                          è ancora nel limbo per quanto riguarda le effettive chance di musealizzazione di molte opere conservate nei depositi
                          e la possibilità di espandersi nell' ala di palazzo Studi, oggi occupata dal liceo classico (un' opzione di cui si dibatte
                          da decenni, ma per la quale difficilmente si faranno passi avanti nel prossimo futuro, ndr). Senza contare la
                          necessità di dotare i locali di un impianto di videosorveglianza, atteso da quando, nel febbraio 2018, fu sottratta la
                          trecentesca 'Crocifissione e discesa al limbo', ritrovata fortunatamente dalle forze dell' ordine alcuni mesi dopo. La
                          pinacoteca non è l' unico istituto di cultura guidato da Casadio, che dal luglio 2002 al settembre 2005 è stato anche
                          direttore pro tempore del Museo internazionale delle ceramiche. Un dualismo, quello tra il Mic e la pinacoteca, in cui
                          è superfluo segnalare il suo schierarsi in favore della seconda, complice l' amore sconfinato per la pittura italiana, in
                          nome della quale soggiornò a Roma per alcuni anni in gioventù. Casadio è però stato anche altro nella storia della
                          città: ha fatto parte del consiglio comunale tra le fila della sinistra - curiosamente negli stessi anni in cui vi sedette il
                          suo omonimo diventato poi sindaco, di soli due anni più giovane di lui - ed è stato direttore della sezione faentina del
                          Wwf dal 1985 al 1990. Una passione, quella per la natura e gli animali, che condivise con Roberto Bucci, storico
                          patron della Cisa e ideatore del parco che tuttora porta il suo

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                          martedì 28 gennaio 2020

                                                          Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          nome. Filippo Donati © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                         Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 31
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                          martedì 28 gennaio 2020
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                                                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          FAENZA

                          Lezioni di disegno con Papini

                          Per gli aspiranti illustratori o per quelli che già lo sono ma vogliono
                          approfondire la materia, è in programma un workshop con l' illustratrice
                          Arianna Papini al Fontanone- dissetante culturale di Faenza, il 29 febbraio
                          e 1 marzo. Iscrizioni info.rigenerazioni@gmail.com.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 32
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                          martedì 28 gennaio 2020
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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          FAENZA

                          Commercio e bevande, il corso

                          Confcommercio Ascom Faenza organizza un corso per l' ottenimento
                          del requisito professionale per il commercio e la somministrazione di
                          alimenti e bevande con inizio il 10 febbraio, in orario serale, nella sede di
                          viale Ceramiche 35. Info. 0546.21355 o www.ascomfaenza.it.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 33
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                          martedì 28 gennaio 2020
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                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Faenza, la presentazione degli eventi della nuova stagione alla galleria comunale

                          Da Tonino Guerra alla ceramica, tutti i colori della Molinella
                          Tra i tanti appuntamenti in programma spicca la mostra dedicata all' artista di Santarcangelo nella prima metà di
                          marzo

                          Da Tonino Guerra a Buongiorno Ceramica, per passare dalla biennale di
                          pittura agli esotismi di Yuki Kondo. Mentre oggi si conclude la prima
                          mostra dell' anno alla Molinella, 'Eventi cosmici' di Felice Samorè, ieri è
                          stata presentata la nuova stagione della galleria comunale, contenitore d'
                          arte nel cuore della città, diventato uno dei poli culturali più frequentati e
                          ambìti. Si partirà già domani con Alfonso Talotta che proporrà, fino al 12
                          febbraio, 'Forma unica', ventidue lavori, prevalentemente olio su tela. Dal
                          15 febbraio al 2 marzo torna 'Artegatto Artefatto Artevini' per la 15esima
                          edizione con oltre cento opere dedicate a felini e vini. Guest star di
                          questa edizione sarà l' artista giapponese Yuki Kondo. La prima metà di
                          marzo sarà invece dedicata a Tonino Guerra. Nel centenario dalla
                          nascita del poeta, scrittore e sceneggiatore di Santarcangelo, l'
                          associazione 'Il lavoro dei contadini' propone, dal 3 al 17 marzo, '100 anni
                          di Tonino Guerra: tracce indelebili in terra di Romagna', mostra di opere di
                          artisti romagnoli che collaborarono con il maestro. In esposizione
                          disegni, ceramiche, tele stampate e ferro lavorato. Tra le oltre venti mostre in programma, dal 13 al 17 maggio per
                          'Buongiorno Ceramica!', la galleria ospiterà iniziative tra cui laboratori didattici e piccoli progetti espositivi. Se dal 18
                          al 25 maggio tornerà la mostra dedicata alla ultramaratona del Passatore, con foto e documenti, la fine del mese e
                          quello successivo saranno dedicati alla pittura del territorio. La Pro Loco organizza la nona edizione della 'Biennale
                          di pittura Città di Faenza' (29 maggio-7 giugno), che porterà alla Molinella decine di espressioni su tela. Il 10 giugno
                          sarà la volta degli acquerellisti con 'La città', mostra dedicata al compianto presidente dell' associazione Silvano
                          Drei. L' Ente ceramica tornerà alla Molinella per Argillà (dal 4 al 6 settembre); dal 18 al 21 settembre la galleria
                          ospiterà una mostra dove la ceramica dialogherà con il contemporaneo. Dal 18 novembre a fine mese, Daniele
                          Albatici porterà invece 'La divina parola', mostra che prende spunto dalla Commedia di Dante. L' anno alla Molinella si
                          concluderà con Ayano Tanesini Yamamoto che proporrà 'Retrogressive'. «Per gli eventi del 2019 - ha sottolineato il
                          vicesindaco Massimo Isola - la galleria comunale è stata meta di 12mila spettatori, segno che il lavoro fatto sta
                          portando i suoi frutti. La galleria è diventato così uno spazio culturale importante della città». Antonio Veca ©
                          RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 34
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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          FAENZA

                          'Niente è stato più come prima' Cesare Moisè Finzi alla Bertaccini presenta il suo libro sull'
                          Olocausto

                          Nell' ambito delle iniziative organizzate per il Giorno della Memoria 2020,
                          domani pomeriggio alle 17.30 alla Bottega Bertaccini di corso Giuseppe
                          Garibaldi 4 a Faenza Cesare Moisè Finzi (nella foto) presenta il suo libro
                          'Qualcuno si è salvato ma niente è stato più come prima' (Il Ponte
                          Vecchio). Finzi è nato a Ferrara nel 1930 e vive a Faenza. Dopo aver
                          lavorato una vita come cardiologo e aver creato nella nostra città la
                          prima unità coronarica della Romagna, negli ultimi anni si è posto come
                          obiettivo quello di parlare ai ragazzi, di raccontare la storia di un bambino
                          che a 8 anni scopre improvvisamente di essere 'diverso' in quanto ebreo
                          e quindi escluso dalle scuole. Nel libro 'Qualcuno si è salvato'
                          ricostruisce la propria vicenda familiare attraverso una attenta
                          documentazione storica. L' ingresso è libero.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 35
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                          martedì 28 gennaio 2020
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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          FAENZA

                          Quartetto Guadagnini e de Palma tra note di Franck e Mozart al Ridotto del Masini

                          Al Ridotto del teatro Masini di Faenza domani sera alle 21 si esibirà il
                          talentuoso Quartetto Guadagnini (nella foto), tra le formazioni
                          cameristiche più promettenti d' Italia, insieme a Sandro de Palma al
                          pianoforte, altro artista visionario, eclettico e creativo, considerato"uno
                          degli interpreti più interessanti del panorama europeo". L' ensemble
                          eseguirà brani di Silvia Colasanti, che ha già lavorato con il Quartetto,
                          César Franck e Mozart. Biglietti 12 euro intero, 10 ridotto, gratis fino a 10
                          anni. Per informazioni e prenotazioni tel. 0542.25747 (dal lunedì al
                          venerdì ore 9-13 e 14.30-18.30) o www.vivaticket.it.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 36
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