Unione della Romagna Faentina - martedì, 28 gennaio 2020 - Unione Romagna Faentina
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Unione della Romagna Faentina martedì, 28 gennaio 2020 Prime Pagine 28/01/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna 5 Prima pagina del 28/01/2020 28/01/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) 6 Prima pagina del 28/01/2020 28/01/2020 Il Sole 24 Ore 7 Prima pagina del 28/01/2020 28/01/2020 Italia Oggi 8 Prima pagina del 28/01/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 28/01/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 35 9 Il Pd ravennate decisivo nel bis di Bonaccini 28/01/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 36 11 Da Volt al M5s, il valzer delle preferenze 28/01/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 37 13 Rontini è l' asso pigliatutto: 7198 voti 28/01/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 37 15 Sorpresa Fratelli d' Italia Percentuali quasi raddoppiate 28/01/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 39 16 Faenza, bene il test per il Pd 28/01/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 39 17 Bosi: «Il voto disgiunto non mi stupisce» 28/01/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 39 18 Piroddi resta fuori dal consiglio «Ma siamo la quarta forza» 28/01/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 39 19 Ortolani: «Per noi un gran risultato» 28/01/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 39 20 Liverani, volata senza vittoria «Ora serve una ristrutturazione» 28/01/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 43 21 La testimonianza di Roberto Matatia 28/01/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45 22 Tecnologia a due facce: utile, ma pericolosa 28/01/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45 24 I diritti umani... che spettacolo! 28/01/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 47 25 Il Partito chiama e il suo popolo risponde 28/01/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49 26 Prima pagina Faenza-Lugo 28/01/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50 27 Note degli studenti per la Memoria 28/01/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50 28 Le terme di Riolo celebrano i 150 anni dalla fondazione
28/01/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50 29 Il vescovo Toso affida nuovi incarichi a Don Alberto Luccaroni 28/01/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 51 30 Pinacoteca senza Casadio Attesa per le telecamere 28/01/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 51 32 Lezioni di disegno con Papini 28/01/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 51 33 Commercio e bevande, il corso 28/01/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 51 34 Da Tonino Guerra alla ceramica, tutti i colori della Molinella 28/01/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 57 35 'Niente è stato più come prima' Cesare Moisè Finzi alla Bertaccini presenta il suo libro sull' Olocausto 28/01/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 57 36 Quartetto Guadagnini e de Palma tra note di Franck e Mozart al Ridotto del Masini 28/01/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 64 37 Salgono Fornace e San Zaccaria 28/01/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 65 38 E -Work, scacco alla capolista E ora sotto con La Spezia 28/01/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 66 39 Fenix, la striscia si ferma a 5 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 28/01/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 5 40 A Faenza il tributo degli studenti alle vittime della Shoah 28/01/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 47 CHIARA BISSI 41 Alta affluenza, voto disgiunto e Sardine smorzano le ambizioni del centrodestra 28/01/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 50 43 Boom Rontini: «Grazie Faenza» Bessi supera Corsini in città «Grande gioco di squadra» 28/01/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 50 44 Ora si gioca la partita degli assessorati 28/01/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 52 CHIARA BISSI 46 La Lega incalza ma non espugna la roccaforte del centrosinistra 28/01/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 58 48 Molinella: dodici mesi in compagnia di ceramica, pittura, scultura 28/01/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 58 49 Pieve Corleto, Basiago, S.Giovannino e S.Barnaba Nominato nuovo parroco 28/01/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 58 50 Corso per abilitare alla somministrazione di alimenti e bevande 28/01/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 58 51 Mic, workshop e ingressi a S.Valentino Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 28/01/2020 Italia Oggi Pagina 27 MATTEO BARBERO 52 Fcde, riduzioni fai-da-te 28/01/2020 Italia Oggi Pagina 27 DARIO FERRARA 54 Chi non fa ferie le perde 28/01/2020 Italia Oggi Pagina 29 55 Appalti illeciti, p.a. salve
28/01/2020 Italia Oggi Pagina 36 EMANUELA MICUCCI 57 Telematiche, lauree nel caos 28/01/2020 Italia Oggi Pagina 37 MARCO NOBILIO 59 Concorsi, graduatorie valide 28/01/2020 Italia Oggi Pagina 39 ANTIMO DI GERONIMO 61 Dottorato di ricerca possibile senza aspettativa per i precari
[ § 1 § ] martedì 28 gennaio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 5
[ § 2 § ] martedì 28 gennaio 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 6
[ § 3 § ] martedì 28 gennaio 2020 Il Sole 24 Ore Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 7
[ § 4 § ] martedì 28 gennaio 2020 Italia Oggi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 8
[ § 1 5 3 3 4 8 9 1 § ] martedì 28 gennaio 2020 Pagina 35 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Pd ravennate decisivo nel bis di Bonaccini Affluenza al top e consensi oltre al 50%: i Dem recuperano 6mila voti rispetto alle Europee 2019. E aumenta il vantaggio sulla Lega Cinque a quattro. Le province di Ravenna, Bologna, Modena, Reggio Emilia e Forlì-Cesena con Stefano Bonaccini e il centrosinistra, Rimini, Ferrara, Parma e Piacenza con Lucia Borgonzoni e il centrodestra. La vittoria del candidato Pd non è stata una passeggiata, per quanto Bonaccini abbia incassato il 51,42% dei consensi contro il 43,63% della Borgonzoni. Più risicato il margine nel confronto delle coalizioni: quella di centrosinistra è arrivata al 48,12%, quella di centrodestra al 45,41%, meno di 3 punti percentuali sotto. L' appeal del presidente uscente e il voto disgiunto hanno fatto la differenza. In un quadro simile il voto di Ravenna ha avuto un peso determinante nel successo del riconfermato governatore. La nostra provincia entra nel club delle over 50%, le aree dove il candidato è andato meglio in assoluto, appunto con Bologna, Modena, Reggio Emilia, Forlì-Cesena. E questo avrà più di un risvolto positivo per i vincitori. Ravenna conferma tre consiglieri Pd e Andrea Liverani della Lega. Per il centrosinistra sono stati eletti Manuela Rontini con 7.198 preferenze. Ha fatto il pieno di voti a Faenza città con 3200 preferenze nel solo comune. Andrea Corsini arriva a 6.271 preferenze: i voti li ha presi in parte a Ravenna, a Cervia ed è andato molto bene nella Bassa Romagna. Gianni Bessi arriva a 4119 consensi personali, per la maggior parte a Ravenna. Il fatto che lui e Corsini concorressero nello stesso bacino elettorale ha certamente sottratto preferenze a entrambi. Tutti e tre, comunque, dovrebbero tornare a Bologna. Il quadro che si prefiguravede Corsini tornare nella squadra di Bonaccini, lasciando così il seggio in Consiglio regionale. Questa mossa consentirà a Gianni Bessi di fare il secondo mandato da consigliere. Per la Rontini, visto l' importante risultato personale ottenuto, si aprirebbero le porte per il ruolo di capogruppo Pd o di presidente dell' Assemblea regionale. Completano il positivo risultato ravennate del Pd anche altri fattori locali. Prendendo le Europee di un anno fa come parametro, si allarga la forbice tra Pd, primo partito provinciale e nel comune capoluogo, e Lega: rispettivamente + 6,5% e più 7,2%. Per valutare lo spostamento di voti, si possono raffrontare i consensi provinciali di ogni partito dalle Regionali del 2014 a quelle di domenica, passando per le Europee di un anno fa. Il Pd, rispetto al 2014 quando la percentuale dei votanti fu quasi del 30% in meno, incassa 16mila voti in più (72.720 due giorni fa, 56.420 sei anni fa) ma anche 6mila in più rispetto alle Europee del 2019 quando prese 66.759 voti. Tra il 2014 e il 2020, la Lega ha incassato 37mila voti in più (da 23.356 a 60.135), mentre cede 3mila voti sulle Europee. Notevole il balzo in avanti di Fratelli d' Italia. Nel 2014 non era presente Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 9
[ § 1 5 3 3 4 8 9 1 § ] martedì 28 gennaio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) alla contesa elettorale. Alle Europee prese 8.025 voti, domenica è salita a quota 15.600, con 7.500 consensi in più a discapito di Forza Italia. Debacle per il M5s 14.658 voti nel 2014, addirittura 25.280 alle Europee, domenica un crollo fino a 9961. Soddisfatta la lista +Europa Psi Pri. Per il vice segretario del Pri Eugenio Fusignani «una conferma della centralità dell' edera e del pensiero laico». Lorenzo Tazzari © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 10
[ § 1 5 3 3 4 8 8 5 § ] martedì 28 gennaio 2020 Pagina 36 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Da Volt al M5s, il valzer delle preferenze Come sarà composta la nuova assemblea legislativa dell' Emilia-Romagna. Ecco chi ha preso più voti e chi meno In base alle elaborazioni in corso in Regione, la nuova assemblea legislativa dell' Emilia-Romagna vede 29 seggi alla maggioranza di centrosinistra (compreso il presidente confermato, Stefano Bonaccini) e 21 all' opposizione. Al Pd vanno 22 seggi, di cui cinque a Bologna, tre rispettivamente a Modena e Reggio Emilia, due a Parma, Ferrara, Ravenna, Forli'-Cesena e Rimini, uno a Piacenza. La Lega conquista invece 14 seggi, due rispettivamente a Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza e uno nelle rimanenti circoscrizioni provinciali. In base all' elaborazione statistica diffusa da Cronacabianca, la testata della Regione, nel centrosinistra tre seggi vanno alla lista Bonaccini Presidente (uno a Bologna, uno a Modena e il terzo a Reggio Emilia), due seggi a Emilia-Romagna Coraggiosa (Bologna e Reggio) e un seggio a Europa Verde (a Bologna). Nella coalizione di centrodestra vengono assegnati tre seggi a Fdi (Bologna, Modena e Piacenza), mentre un seggio, a Bologna, è appannaggio sia di Fi sia della lista Borgonzoni presidente. Infine, il M5s ottiene due seggi, uno a Bologna e uno a Modena. La palma della più votata, nella Circoscrizione elettorale di Ravenna, va a Manuela Rontini che ottiene 7.198 preferenze, seguita da Andrea Corsini (6271) e Gianni Bessi (4119). La quarta candidata del Pd, Mirella Dalfiume della Bassa Romagna arriva a 1993 consensi personali. Nella Lega vince Andrea Liverani con 3045 preferenze: sarà lui a sedere in Consiglio regionale per il secondo mandato. Samantha Gardin raccoglie 2018 preferenze, mentre Gianfilippo Rolando si ferma a 1500 e Maria Marabini a 241. Buon risultato personale per Luca Ortolani (1500 voti personali) della lista 'Emilia Romagna coraggiosa, ecologista, progressista'. In questa lista buona anche la performance di Francesca Federica Vicari (994). Il successi di Fratelli d' Italia è invece suggellato dalle 1162 preferenze di Alberto Ferrero. Domizio Piroddi (Lista Bonaccini), al centro di polemiche nelle settimane precedenti la formazione delle liste, non supera le 750 preferenze, al secondo posto nella stessa lista troviamo Pietro vandini che si ferma a 187 voti personali. Alberto Ancarani di Forza Italia paga la batosta degli azzurri, anche se ottiene 631 consensi personali. +Europa Psi Pri giudica favorevolmente l' esito elettorale. Stefano Ravaglia ha raccolto 441 preferenze, il cervese Gabriele Armuzzi 311, Laura Beltrami 242 e Eleonota Tazzari 237. Nel M5s la più votata è Cinzia Pasi con 276 preferenze, Giancarlo Schiano ne raccoglie 167, Igor Gallonetto 133 e Mariarosa Capirossi 58. Linda Maggiori di Europa Verde arriva a 419 preferenze e Roberto Papetti 168. La più votata della lista Borgonzoni Presidente è Roberta Bravi (163). Rudi Capucci, storico fondatore della Lega, ora con Fratelli d' Italia non va oltre le 133 preferenze, Stefano Donati (Borgonzoni presidente) si blocca a 101 e Fabio Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 11
[ § 1 5 3 3 4 8 8 5 § ] martedì 28 gennaio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Baroncini (Popolo della Famiglia) a 93. Francesco Vuotolo della lista Volt è stato votato da 75 elettori, ferma a74, invece, Maria Livia Ballardini di Giovani per l' Ambiente, a sostegno di Borgonzoni. Nella parte bassa della classifica troviamo i candidati di Potere al Popolo e L' Altra Emilia Romagna. Chiudono l' elenco delle preferenze Maria Luisa Rinaldi Biolcati di Movimento 3V con 9 preferenze, Ugo D' Alberto della stessa lista con 6, e Pietro Bassi del Popolo della Famiglia-Cambiamo con 3. lo. tazz. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 12
[ § 1 5 3 3 4 9 0 3 § ] martedì 28 gennaio 2020 Pagina 37 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Rontini è l' asso pigliatutto: 7198 voti La valanga di consensi per la consigliera uscente faentina del Pd: «Sono la prima essere sorpresa. Il segreto? Andare nei mercati» Mesi fa era sembrato che a queste elezioni regionali la consigliera uscente Manuela Rontini non dovesse neppure ripresentarsi, per tentare invece la corsa alla poltrona di sindaco della sua Faenza in primavera. Le cronache raccontano di una notte assai tesa, trascorsa al quartier generale del Pd faentino, in cui tramontò l' opzione di candidarsi allo scranno più alto di palazzo Manfredi in favore di un nuovo arrembaggio al consiglio regionale. «Sin dalla scorsa estate il Pd mi ha chiesto di ripresentarmi», dice Manuela Rontini. «Si era parlato di una mia disponibilità a candidarmi a sindaco, è vero - ammette -. Ma la nostra comunità è stata chiara nel chiedermi l' impegno a portare le nostre istanze in regione». Renziana della prima ora che però ha scelto di restare nel Partito democratico dopo lo 'strappo' dell' ex segretario, Manuela Rontini ha incassato addirittura 7.198 preferenze al termine di una campagna elettorale che l' ha vista battere in lungo e in largo tutta la provincia. I l t e s o r e t t o d i s e t t e m i l a p r e f e r e n z e c h e l a v e d o n o addirittura davanti ad Andrea Corsini, tra cui 3200 conquistate sui 10mila voti faentini andati al Pd - la proietteranno come favorita per una promozione su uno scranno più alto di quello occupato ora? «Mi sono candidata per rappresentare il mio territorio e sarà felice di farlo. Ammetto che il numero di preferenze ha sorpreso me per prima. Ho visitato tutti i mercati dei nostri comuni, e il numero di eventi cui ho preso parte in questi cinque anni è diventato ben presto nell' ordine delle migliaia, prima che smettessi di contarli, ma non avrei comunque scommesso su un risultato come questo. A commuovermi di più è l' affetto dei miei concittadini: la percentuale di preferenze sul voto al Pd, a Faenza, è superiore al 30%. Non accade spesso di assistere a qualcosa di simile. Lo stesso Bonaccini, in nottata, è rimasto sorpreso dagli ottimi risultati in arrivo dai nostri seggi». E pensare che c' era chi pensava che tra i dem alcuni le avrebbero voltato le spalle, votando nel segreto dell' urna Mirella Dalfiume anziché lei. Che è successo? «Nel Pd ognuno ha fatto la propria parte. C' è stato un ricompattamento in vista della portata della sfida cui eravamo chiamati». E' presumibile che abbia ricevuto voti anche da sostenitori di altre realtà con una sensibilità affine Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 13
[ § 1 5 3 3 4 9 0 3 § ] martedì 28 gennaio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) alla sua come Italia Viva o Azione di Carlo Calenda, giusto? «E' altamente probabile. Ma non parlerei di voti arrivati da fuori: mi piace pensare che provengano da elettori che sono tornati a votare per il Pd». Il prossimo candidato sindaco a Faenza sarà un volto della sua cerchia? «Non è importante che sia un candidato vicino a me, quanto piuttosto che si stagli come una figura autorevole, carismatica, preferibilmente giovane, capace di rendere protagonista quel tessuto associativo che è il vero patrimonio della nostra città». Filippo Donati © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 14
[ § 1 5 3 3 4 9 0 4 § ] martedì 28 gennaio 2020 Pagina 37 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il boom Sorpresa Fratelli d' Italia Percentuali quasi raddoppiate Conquistato il 9.1% a Ravenna Alberto Ferrero a quota 1200 «Buon risultato, ma certe strategie sono da rivedere» «Fratelli d' Italia è il partito che nella nostra provincia ha visto il maggior aumento percentuale e si impone come la terza forza politica del territorio. Pur nella sconfitta della coalizione, raddoppia i voti» dichiara Roberto Petri, dirigente nazionale di Fratelli d' Italia. Il 9,1% della città di Ravenna e il 13,6% di Brisighella «sono le punte di un risultato crescente. Anche il successo personale di Alberto Ferrero, con quasi 1.200 preferenze, conferma il radicamento che stiamo acquisendo. Come seconda, solida gamba del centrodestra ci attende un compito non facile, ma importante: contribuire alla crescita di tutta la coalizione e indicare la giusta scelta dei candidati che dovranno rappresentarci a cominciare dalle elezioni comunali di Faenza di maggio, non tralasciando che nel 2021 si rinnoverà il sindaco di Ravenna, convinti che in entrambi i casi, individuando il candidato giusto, la competizione può essere vincente». Alberto Ferrero, coordinatore ravennate di FdI e candidato, vede «il bicchiere mezzo pieno». «Vincere in Emilia Romagna - afferma - sarebbe stato un mezzo miracolo. Il Pd è riuscito a portare al voto chi non ci andava da 20 anni». Il tipo di campagna elettorale del centrodestra desta però qualche perplessità in Ferrero. «C' è stata molta personalizzazione di Salvini, e questo può essere andato a discapito della candidata Lucia Borgonzoni. Inoltre, questa politica elettorale non ha portato il risultato auspicato». Il coordinatore di FdI giudica, comunque, il risultato di Fratelli d' Italia «al di sopra di ogni più rosea aspettativa. Nel comune di Ravenna abbiamo raggiunto il 9%, alle Europee eravamo al 4%. Personalmente ho ricevuto 1164 preferenze, un risultato che mi inorgoglisce e per il quale ringrazio tutta la squadra. Adesso ci prepariamo con entusiasmo per i prossimi due appuntamenti: Faenza a maggio e Ravenna il prossimo anno». lo.tazz. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 15
[ § 1 5 3 3 4 8 8 7 § ] martedì 28 gennaio 2020 Pagina 39 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Faenza, bene il test per il Pd In città si guarda già alle comunali. Ok i Verdi (2,6%). Solo a Brisighella prevale nettamente il centrodestra È una Faenza bipolare quella risvegliatasi ieri mattina dopo la più attesa notte elettorale della storia emiliano romagnola. Il dato forse più significativo - ancor più dell' incremento dei voti del Partito Democratico rispetto alle ultime elezioni europee (36% contro 34%) e alla contemporanea diminuzione di quelli della Lega (29% contro 31%) - è il voto disgiunto tra i 1400 elettori del Movimento 5 Stelle: appena mille hanno votato il candidato presidente Simone Benini; prova di una tendenza che in vista delle amministrative costringerà probabilmente a riprendere le fila di un dialogo interrotto bruscamente. Chi ha conquistato sul campo il diritto di presentarsi alle prossime elezioni amministrative sono i Verdi: arrivati al voto molto provati, hanno comunque incassato il 2,6% dei consensi sul territorio comunale. Un risultato oltre ogni aspettativa considerando la campagna elettorale low-cost. Non prende il volo la creatura alla sinistra del Pd: Emilia Romagna Coraggiosa, nonostante lo spiegamento di mezzi - la candidatura di due consiglieri comunali di primissimo piano, il sostegno diretto di Vasco Errani, l' arrivo a Faenza di Pier Luigi Bersani e Silvia Prodi - totalizza il 4,78% dei voti, sopra la media regionale e provinciale ma in linea con il 4,93% ottenuto da Liberi e Uguali alle politiche 2018. Le probabilità che il prossimo candidato sindaco del centrodestra appartenga a un profilo di chiara sensibilità 'sovranista', giudicato naturale conseguenza di un' eventuale vittoria di Lucia Borgonzoni, perdono dunque quota. Eppure la coalizione non potrà che ripartire da loro: il 29% della Lega e il 7% di Fratelli d' Italia hanno letteralmente cannibalizzato il centrodestra moderato: quella di Forza Italia è una débâcle senza appello. Il modestissimo 2,11% non è neppure imputabile alla presenza del volto d' area Vincenzo Lega nella lista Borgonzoni, fermatasi all' 1,2%, o ai civici in quota Bonaccini, bloccati al 5,8%. Negli altri comuni dell' Unione faentina spicca il risultato di Brisighella dove non si spegne il vento di centrodestra che ha portato Massimiliano Pederzoli sullo scranno di sindaco: nel comune collinare vince Borgonzoni 49,8 a 46,1%. Anche a Castel Bolognese un risultato di rilievo: la Lega arriva in sostanziale pareggio col Pd con 34,3% rispetto al 34,5 dem. f. d. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 16
[ § 1 5 3 3 4 8 8 1 § ] martedì 28 gennaio 2020 Pagina 39 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Movimento 5 stelle Bosi: «Il voto disgiunto non mi stupisce» I tanti voti disgiunti tra gli elettori dei 5 Stelle (400 su 1400) non sorprendono nel movimento. «Davanti a un' elezione così polarizzata non mi stupisce che molti abbiano preferito Bonaccini pur votando la nostra lista», ammette il consigliere comunale pentastellato Massimo Bosi. «Il nostro è un elettorato dalla sensibilità progressista. Lo conferma la storia recente: il voto online su questo governo fu molto più partecipato di quello per il precedente. Un' alleanza col centrosinistra alle comunali? Prima dobbiamo verificare le indicazioni dagli Stati Generali del movimento, tra poche settimane. Mi auguro che a Faenza ci si confronti sui temi che tutti giudichiamo importanti, tenendo presente che la destra qui ha il volto di Salvini e Meloni. Se arriverà il via libera a un eventuale accordo dovrà comunque essere il nostro gruppo locale a dare l' ok». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 17
[ § 1 5 3 3 4 9 0 1 § ] martedì 28 gennaio 2020 Pagina 39 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) I civici Piroddi resta fuori dal consiglio «Ma siamo la quarta forza» L' ex assessore e leader di 'Insieme per cambiare' ha corso con la lista 'Bonaccini presidente' Il 20% dell' elettorato che i civici radunatisi attorno a Domizio Piroddi fino a qualche mese fa si sentivano certi di poter raggiungere si è rivelato un più modesto 5,85 per cento. La performance della lista Bonaccini Presidente a Faenza è leggermente al di sotto della percentuale che Insieme per cambiare conquistò alle ultime elezioni comunali, così come le 584 preferenze di Domizio Piroddi conquistate a Faenza ( 750 quelle totali) sono lontane dalla soglia che si era immaginata. «Dobbiamo renderci conto che per una lista puramente civica come la nostra è più difficile, rispetto a realtà strutturate come Pd, Lega e Coraggiosa, portare i cittadini ad esprimere la preferenza», ammette Piroddi. «Ritengo sia un errore pensare che gli elettori della nostra realtà civica si riducano a quelli che hanno espresso la preferenza nei miei confronti. Penso anzi che quei 1700 voti siano per la quasi totalità di nostra provenienza. Da queste parti chi si riconosce in Italia Viva ha dato il proprio voto ai candidati Pd di sensibilità più prossima, e lo stesso ha fatto chi si rivede nelle posizioni di Azione di Carlo Calenda». Il riferimento è in entrambi i casi a elettori che anche alle regionali di domenica hanno scelto Manuela Rontini, con la quale non c' è stato nessun derby in quel di Faenza come prospettato mesi fa. Per Insieme per cambiare, approdata tra le fila dell' opposizione poche settimane fa, la strada è ora in salita. I rapporti con buona parte del Pd appaiono compromessi, mentre tra chi nel centrodestra ha fatto il pieno di voti - e cioè la Lega e Fratelli d' Italia - la volontà di scendere a patti con formazioni civiche a lungo alleate della sinistra è prossima allo zero. «La nostra è comunque la quarta forza politica della città», analizza Piroddi. «Siamo una realtà che andrà ancora presa in considerazione». f.d. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 18
[ § 1 5 3 3 4 8 9 9 § ] martedì 28 gennaio 2020 Pagina 39 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 'CORAGGIOSA' Ortolani: «Per noi un gran risultato» È senz' altro uno dei vincitori morali della contesa: 1500 preferenze sul territorio provinciale fanno di Luca Ortolani il terzo faentino più votato, all' interno di una lista - Emilia Romagna Coraggiosa - che ha sì totalizzato a Faenza percentuali maggiori che in regione e in provincia ma comunque senza sfondare, rimanendo in linea coi numeri di Liberi e Uguali del 2018. «Non mi aspettavo una percentuale più corposa», rivela lui. «C' è stata grande polarizzazione, quello di una lista come la nostra è un gran risultato. Abbiamo combattuto a testa alta sui temi dell' ambiente e delle diseguaglianze. A Faenza ci sono i presupposti per costruire una coalizione di centrosinistra che mi auguro capace di risposte altrettanto coraggiose, che sappia includere la nostra esperienza, quella del Pd e i civici. Da tempo dico che occorre un dialogo con i 5 Stelle: da loro sono arrivate aperture, dalle quali dobbiamo ripartire». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 19
[ § 1 5 3 3 4 8 9 6 § ] martedì 28 gennaio 2020 Pagina 39 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Lega Liverani, volata senza vittoria «Ora serve una ristrutturazione» Il consigliere uscente rieletto con 3045 preferenze «Ma ero certo che Lucia arrivasse prima» La loro fuga si è fermata prima del traguardo, riagguantati dalla valanga Pd troppo presto, nel corso della notte elettorale, perché le speranze riposte nel colpaccio dai leghisti facessero in tempo a concretizzarsi. Le tremila preferenze che lo confermano in consiglio regionale non leniscono il dolore per una vittoria di cui Andrea Liverani, il più votato in casa Lega, si era convinto. «Lo ammetto: ero certo che Lucia Borgonzoni avrebbe vinto». Il rettilineo finale era parso sorridergli: nel tappeto rosso steso a lui e all' europarlamentare leghista Bizzotto in varie realtà del mondo cooperativo molti avevano letto un riposizionamento poi non avvenuto. Lo sguardo d' insieme lanciato a colline e pianure solcate in bici nel suo tour elettorale - la maturazione politica di Liverani è stata riconosciuta anche dagli avversari - non è forse riuscito a spingersi sufficientemente in profondità. A mancare alla Lega, accusano dal quartier generale di Reda, è stata una classe dirigente che rimanesse a presidiare i vari territori anche quando la bici di Liverani aveva ormai fatto rotta altrove. E forse è stata pure la chiamata alle armi diramata dal Pd a chiunque sui territori potesse portare ossigeno prezioso - vari sindaci ed ex-sindaci come Sagrini, Missiroli, Iseppi e Meluzzi sono apparsi in presidio delle posizioni come un plotone di pretoriani - uno degli elementi decisivi allo sprint finale. «Nella Lega della provincia di Ravenna è senz' altro necessaria una ristrutturazione», attacca Liverani, «che personalmente ritengo sarebbe già dovuta avvenire dopo la delusione del voto del 2019, in cui vincemmo alle europee e riuscimmo a perdere in tutti i comuni tranne uno. Ora non sarà facile trovare qualcuno con il coraggio di lanciarsi nella sfida delle amministrative faentine, lo riconosco. Il gruppo di cui facciamo parte io e Gabriele Padovani ha dimostrato in ogni occasione chi ha i voti da queste parti nel centrodestra. Saremo collaborativi, ma non accetteremo imposizioni». f. d. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 20
[ § 1 5 3 3 4 8 9 3 § ] martedì 28 gennaio 2020 Pagina 43 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) OLIVETTI-CALLEGARI La testimonianza di Roberto Matatia La testimonianza di Roberto Matatia «Spero tanto di riuscire a far comprendere a quanti più adulti e giovani possibile l' importanza che deve avere la Memoria storica». A dirlo è lo scrittore Roberto Matatia, autore del libro 'I vicini scomodi' (Casa editrice Giuntina), che domani sarà ospite all' istituto Olivetti - Callegari. Matatia, imprenditore, laureato in Giurisprudenza, scrittore e giornalista, nasce a Faenza nel 1956, dove risiede, alle 11 incontrerà gli alunni delle classi prime per un momento di confronto e condivisione sulle tematiche riguardanti la Shoah. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 21
[ § 1 5 3 3 4 9 0 5 § ] martedì 28 gennaio 2020 Pagina 45 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Tecnologia a due facce: utile, ma pericolosa Internet, se usato nel modo giusto e con moderazione, è una grande risorsa. Ma bisogna prestare attenzione ai cyberbulli Oggi la tecnologia è usata dappertutto, dalle scuole ai posti di lavoro. Questa importante risorsa non c' è da sempre. Basti pensare alla vita dei nostri genitori e nonni quando erano bambini: niente computer, niente telefonini. L' unico modo per intrattenersi era giocare con bambole, palloni, giocattoli di legno e oggetti trovati in giro. Oggi potrà sembrare strano, ma anche quello era un bel passatempo. Con la tecnologia, le cose sono cambiate. Con l' arrivo del primo computer il mondo ha cominciato a rivoluzionarsi. Arrivarono i primi telefoni, videogiochi, e il famigerato Internet. Tutto questo ha avuto lati positivi, ma ovviamente anche negativi: uno di questi è la dipendenza. All' inizio computer e telefoni erano usati nei posti di lavoro e per comunicare con le altre persone. Ora invece sono usati da tutti. E con tutti, intendiamo tutti. Anche i bambini di 2 anni ne fanno uso. Al giorno d' oggi tutti possiedono uno smartphone o un computer. Questo può creare dipendenza e, quando è troppa, la gente diventa asociale e non interagisce più con il mondo esterno. Un altro problema è lo schermo. Infatti, oltre a danneggiare la mente delle persone, stancandole e consumandole, incide anche sulla vista. Esistono anche degli occhiali contro queste 'luci blu', ma comunque l' occhio assorbe una piccola percentuale di esse. Anche l' arrivo di internet e dei social ha causato diversi problemi. Prendiamo un esempio semplice. Immaginiamo internet come un iceberg: la punta è l' internet che conosciamo, quindi Google, YouTube, Facebook, Twitter, ecc. La parte immersa nell' acqua è il Deep Web. È un insieme di dati e script che compongono internet, a cui nessuno può accedere: solo gli hacker ci riescono. Ancora più sotto c' è il Dark Web. Non staremo a descrivervi cosa ci si può trovare dentro, ma sappiate solo che non è un posto da visitare. Infatti è anche sorvegliato dalla polizia. Internet e i social presentano anche un problema abbastanza grave: il cyberbullismo. Non stiamo parlando di semplici haters, che offendono solo persone famose, ma dell' azione con cui alcuni offendono gravemente e in modo pesante altre persone tramite social network. I cyberbulli possono augurare la morte, paragonare le vittime a brutte cose o anche di peggio. Se si è vittima di questo atteggiamento è consigliato farsi aiutare da un adulto, che sia un parente o un insegnante ed eventualmente rivolgersi alla polizia. Inoltre bisogna rispettare la privacy delle persone e soprattutto la propria. In molti mandano o ricevono foto proprie o altrui. Attenzione: possono essere inoltrate, condivise e finire anche su internet. Bisogna Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 22
[ § 1 5 3 3 4 9 0 5 § ] martedì 28 gennaio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) fare attenzione a chi si mandano. Quindi un consiglio per i ragazzi: prudenza nell' uso dei social. Finora abbiamo parlato di difetti della tecnologia, ma ha portato anche molti benefici. Nella nostra scuola, per esempio, abbiamo Edmodo, una piattaforma in cui professori e studenti possono interagire e comunicare, scambiandosi compiti, esercizi, tabelle da ripassare È molto utile anche per gli assenti, per recuperare i compiti, così come il registro elettronico, infatti in esso i professori possono scrivere i voti, i compiti, le attività svolte in classe, ecc. Internet, se lo si usa in modo appropriato, può diventare una grande risorsa, dalla quale si possono ottenere molte informazioni, ma va usato con moderazione e prudenza. In sintesi, la tecnologia e internet sono state invenzioni rivoluzionarie, sia in positivo sia in negativo. Luca Rossini e Filippo Fraschetti 2ª B scuola media 'G. da Riolo' di Riolo Terme. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 23
[ § 1 5 3 3 4 8 8 9 § ] martedì 28 gennaio 2020 Pagina 45 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) I diritti umani... che spettacolo! Le classi 2ª A e 2ª B hanno partecipato a quattro incontri del progetto 'Educare ai diritti umani' Durante i mesi di novembre e dicembre la nostra classe, 2ª A, insieme alla 2ª B, ha partecipato al progetto 'Educare ai diritti umani' organizzato dal Teatro del Drago di Ravenna. Si tratta di un progetto di cittadinanza attiva che ci ha coinvolti e ci ha fatto riflettere sulle basi del vivere insieme, nel rispetto reciproco delle diversità. Abbiamo svolto quattro incontri di due ore ciascuno. Nel primo incontro abbiamo lavorato sui diritti umani: abbiamo scritto alla lavagna quelli che secondo noi sono i diritti, abbiamo ragionato sul loro significato e sul concetto di dignità. L' esperta ci ha parlato della Dichiarazione dei diritti umani e abbiamo visto come in molti paesi del mondo non siano ancora rispettati. Abbiamo poi concluso con un gioco: ogni angolo dell' aula è stato numerato, da uno a quattro; la conduttrice ci leggeva delle situazioni, dovevamo scegliere quella che secondo noi era la più giusta e posizionarci nell' angolo con il numero corrispondente. Nel secondo incontro invece abbiamo riflettuto sulle parole che feriscono. L' esperta ha diviso la lavagna in cinque colonne: parole scherzose, poco offensive, abbastanza offensive, molto offensive, estremamente offensive. Ognuno di noi ha scritto delle parole su un foglio, poi a turno le abbiamo inserite nella colonna, secondo noi appropriata. Da questa attività abbiamo imparato che a volte le parole che diciamo per scherzare possono far soffrire. Il terzo incontro ha affrontato la parità di genere e tutti insieme abbiamo discusso sugli stereotipi legati al genere maschile e femminile. Il quarto incontro è stato il più divertente perché abbiamo lavorato con i burattini, guidati da Roberta Colombo. Ci siamo divisi in gruppi e abbiamo realizzato la scena di una fiaba in cui c' era un diritto umano violato, poi all' interno del gruppo abbiamo cercato una soluzione perché il diritto fosse rispettato e abbiamo rifatto la scenetta con una nuova situazione. Alla fine del progetto abbiamo svolto una breve indagine intervistando gli studenti che hanno partecipato alle attività. La maggioranza si è dichiarata soddisfatta, aggiungendo di aver imparato molto sui diritti umani e di aver preso consapevolezza che le parole hanno un peso diverso per ognuno di noi e possono far star male. L' attività che è piaciuta di più è stata quella di rappresentare il diritto violato in una fiaba perché si doveva collaborare con i compagni sia per fare la scenetta che per trovare il modo di ripristinare il diritto. Classe 2ª A scuola media 'G. da Riolo' di Riolo Terme. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 24
[ § 1 5 3 3 4 8 9 0 § ] martedì 28 gennaio 2020 Pagina 47 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) IL COMMENTO Il Partito chiama e il suo popolo risponde Continua dalla prima ...tutta giocata sull' elevata qualità della vita in Emilia-Romagna. Una terra dove si vive bene con servizi ancora buoni, anche se costretti a una cura dimagrante imposta dall' infinita crisi economica. Su questo e su altri temi molto 'pop' aveva puntato il centrodestra, con Salvini che aveva trasformato il voto regionale in nazionale, nella speranza di mandare a casa il governo Pd-5Stelle. Niente da fare. Ha vinto la persona, Stefano Bonaccini. Ma ha vinto anche la gente, perché l' eterna macchina elettorale del Pd ancora una volta ha funzionato egregiamente. La chiamata alle armi ha trovato una massiccia risposta in un popolo pronto a battersi casa per casa e a schierarsi sulla linea del Piave per ribadire nell' urna il concetto cardine della campagna del governatore: l' Emilia-Romagna è una delle regioni migliori d' Italia, perché cambiare? C' è la firma di Ravenna nel bis di Bonaccini: in Romagna nessuna città ha offerto un contributo paragonabile, una cambiale che si dovrà far valere sui tavoli bolognesi. Chiaramente qualcosa non ha funzionato nel centrodestra, a partire dalla candidata, Lucia Borgonzoni, oscurata da Salvini, poco nota da queste parti ma che nulla ha fatto per farsi conoscere. Si è vista per la prima volta a Ravenna il 10 gennaio, a 16 giorni dal voto: un po' tardi. E la campagna della Lega, così aggressiva, ha spaventato molti a sinistra, inducendoli ad andare a votare. Questo verdetto è anche destinato ad allungare la propria ombra sulle prossime elezioni locali: in primavera a Faenza, dove nel 2015 il Pd si salvò per poco, nel 2021 a Ravenna, col sindaco de Pascale che da tempo sta assemblando la più ampia coalizione civica possibile proprio per evitare sorprese. La volata è già lanciata, sarà lunghissima. Ma per ora il Pd parte in testa. Andrea Degidi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 25
[ § 1 5 3 3 4 9 1 3 § ] martedì 28 gennaio 2020 Pagina 49 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima pagina Faenza-Lugo Prima pagina Faenza-Lugo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 26
[ § 1 5 3 3 4 8 9 8 § ] martedì 28 gennaio 2020 Pagina 50 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Note degli studenti per la Memoria Letture, musica e la testimonianza di Cesare Moisè Finzi sul lungofiume. Oggi altre iniziative «Ero un bambino italiano o no?». È quello che si è chiesto Cesare Moisè Finzi, nel ricordare i giorni terribili dei suoi otto anni quando in Italia vennero promulgate dal regime fascista le leggi in difesa della razza. Come ogni anno, in occasione del 27 gennaio, giorno durante il quale l' Armata russa varcò il cancello di Auschwitz, Faenza ha celebrato la Giornata della memoria con un cerimonia sul Lungofiume Amalia Flasher al Tempietto eretto per non dimenticare gli orrori dell' olocausto. «Mai come in questo momento - ha detto il sindaco Giovanni Malpezzi- occorre tenere bene a mente quanto accaduto perché ancora oggi c' è chi non ha bene a mente quanto accaduto in quegli anni e che un popolo possa sopraffare altri». La cerimonia, alla quale hanno partecipato in tanti però ha visto al centro il ricordo di Cesare Moisè Finzi, ebreo perseguitato. «Fino a ottobre del 1943 - ha raccontato Finzi - pur perseguitati avevamo una certa libertà; dopo solo l' orrore, eravamo carne da macello. Di tanti deportati non si è mai più saputo nulla fino a quando non si scoprirono i campi di concentramento mentre la nostra famiglia si salvò grazie alla collaborazione di tanti italiani». Dopo i saluti del sindaco Malpezzi e le parole di Finzi, che venerdì riceverà la cittadinanza onoraria di Ravenna, alcuni scolari delle elementari Carchidio hanno letto brani di lettere e libri di Calvino, e Anna Frank; in chiusura gli studenti del corso musicale delle Strocchi hanno suonato alcuni brani. Oggi le celebrazioni continuano al Seminario ddi viale Stradone dove studenti del Torricelli-Ballardini propongono (dalle 17) 'Il nodo della memoria, il filo che ci orienta, cinque stanze per pensare'. Alle 21 poi, al Cinema Europa in via S. Antonino, la proiezione aperta al pubblico del film 'Anna Frank, vite parallele' e incontro dibattito con lo scrittore Roberto Matatia. Domani alle 17.30 alla Bottega Bertaccini di corso Garibaldi Cesare Moisè Finzi presenterà il suo libro 'Qualcuno si è salvato ma niente è stato più come prima'. Conduce Roberto Matatia. Alle 20.30, al Nove100 Caffè, proiezione dedicata alla Giornata della Memoria. a.v. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 27
[ § 1 5 3 3 4 8 9 4 § ] martedì 28 gennaio 2020 Pagina 50 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Le terme di Riolo celebrano i 150 anni dalla fondazione Compiono 150 anni le Terme di Riolo. «Per le Terme di Riolo - esordisce il direttore sanitario Andrea Flamigni - la stagione che si è appena avviata, con la riapertura del Centro del Benessere e terapia riabilitativa, sarà una stagione particolare dove andremo a festeggiare un anniversario importante: il parco termale e i padiglioni di cura furono infatti fondati nel lontano 1870». Le terme erano però note già da molti secoli e nel Rinascimento furono dedicati i primi studi alle acque di Riolo. « L a notorietà delle proprietà curative delle acque e dei fanghi si diffuse in tutta Europa e ospiti illustri soggiornarono a Riolo tra i quali Lord Byron, Gioacchino Murat e i principi Bonaparte, Pellegrino Artusi, Carducci», ricordano dalle Terme di Riolo. Tante le iniziative che verranno presentate nelle prossime settimane per celebrare i 150 anni dalla fondazione. «La prima novità sarà l' apertura di un centro di estetica termale all' interno del centro del benessere. Le nostre acque solfuree e salsobromoiodiche unite al nostro fango sorgivo vergine - prosegue il dottor Flamigni - si prestano in maniera egregia a trattamenti estetici termali viso e corpo fruibili durante tutto l' anno uniti alla nostra piscina termale e al Thermarium». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 28
[ § 1 5 3 3 4 8 9 2 § ] martedì 28 gennaio 2020 Pagina 50 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il vescovo Toso affida nuovi incarichi a Don Alberto Luccaroni Sarà parroco anche a Basiago, Pieve Corleto, S. Barnaba e S. Giovannino Il vescovo Mario Toso ha nominato nuovo parroco di Pieve Corleto, Basiago, San Giovannino e S. Barnaba don Alberto Luccaroni che resta anche parroco di Reda. Don Luccaroni sostituisce don Antonio Samorì, che resta amministratore parrocchiale di Ronco e presterà servizio come confessore e officiante a Reda. Don Alberto Luccaroni nace a Faenza nel 1976 e viene ordinato presbitero il 20 ottobre 2001. Dal maggio 2003 è vicario parrocchiale della parrocchia di S. Giovanni Battista a Fusignano. Ruolo ricoperto a S. Maria Maddalena prima di diventare parroco di Reda nel 2016. Assistenze unitario dell' azione cattolica è segretario generale della curia. È il fratello dell' assessore Andrea Luccaroni. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 29
[ § 1 5 3 3 4 9 0 0 § ] martedì 28 gennaio 2020 Pagina 51 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pinacoteca senza Casadio Attesa per le telecamere Il direttore della struttura comunale va in pensione. Tra le necessità dell' ente faentino c' è quella di un impianto di videosorveglianza Andrà in pensione entro il prossimo maggio il direttore della pinacoteca comunale Claudio Casadio. Non proprio un fulmine a ciel sereno, ma quasi: Casadio usufruirà di una delle cosiddette finestre spalancate nella legislazione pensionistica dalle più recenti norme, anticipando di circa un anno quello che altrimenti sarebbe stato il suo regolare congedo dal luogo dove ha trascorso gran parte degli ultimi due decenni. Casadio è arrivato allo scranno più alto dello scrigno artistico in cui è custodito il San Girolamo ligneo di Donatello nel 2006: quasi quindici anni che lo hanno visto in plancia di comando nel mare magnum in cui si dibattono musei e gallerie italiane, costretti a misurarsi con la quadratura dei conti, oltre che con quadri e sculture. Amico di alcuni dei volti più noti del panorama museale nazionale e del mondo della critica d' arte - come Vittorio Sgarbi e Antonio Paolucci, che è stato felice di accompagnare più volte lungo le sale dove sono ospitate le collezioni, in alcuni casi anche a notte fonda - Casadio lascia una pinacoteca protagonista del dibattito culturale nazionale (ne è un esempio il recente viaggio a Roma del volume di disegni di Valadier, in occasione della mostra dedicatagli alla Galleria Borghese), benché tuttora gravata da traversie di lunga data. L' ente è ancora nel limbo per quanto riguarda le effettive chance di musealizzazione di molte opere conservate nei depositi e la possibilità di espandersi nell' ala di palazzo Studi, oggi occupata dal liceo classico (un' opzione di cui si dibatte da decenni, ma per la quale difficilmente si faranno passi avanti nel prossimo futuro, ndr). Senza contare la necessità di dotare i locali di un impianto di videosorveglianza, atteso da quando, nel febbraio 2018, fu sottratta la trecentesca 'Crocifissione e discesa al limbo', ritrovata fortunatamente dalle forze dell' ordine alcuni mesi dopo. La pinacoteca non è l' unico istituto di cultura guidato da Casadio, che dal luglio 2002 al settembre 2005 è stato anche direttore pro tempore del Museo internazionale delle ceramiche. Un dualismo, quello tra il Mic e la pinacoteca, in cui è superfluo segnalare il suo schierarsi in favore della seconda, complice l' amore sconfinato per la pittura italiana, in nome della quale soggiornò a Roma per alcuni anni in gioventù. Casadio è però stato anche altro nella storia della città: ha fatto parte del consiglio comunale tra le fila della sinistra - curiosamente negli stessi anni in cui vi sedette il suo omonimo diventato poi sindaco, di soli due anni più giovane di lui - ed è stato direttore della sezione faentina del Wwf dal 1985 al 1990. Una passione, quella per la natura e gli animali, che condivise con Roberto Bucci, storico patron della Cisa e ideatore del parco che tuttora porta il suo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 30
[ § 1 5 3 3 4 9 0 0 § ] martedì 28 gennaio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) nome. Filippo Donati © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 31
[ § 1 5 3 3 4 8 9 5 § ] martedì 28 gennaio 2020 Pagina 51 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) FAENZA Lezioni di disegno con Papini Per gli aspiranti illustratori o per quelli che già lo sono ma vogliono approfondire la materia, è in programma un workshop con l' illustratrice Arianna Papini al Fontanone- dissetante culturale di Faenza, il 29 febbraio e 1 marzo. Iscrizioni info.rigenerazioni@gmail.com. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 32
[ § 1 5 3 3 4 8 8 3 § ] martedì 28 gennaio 2020 Pagina 51 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) FAENZA Commercio e bevande, il corso Confcommercio Ascom Faenza organizza un corso per l' ottenimento del requisito professionale per il commercio e la somministrazione di alimenti e bevande con inizio il 10 febbraio, in orario serale, nella sede di viale Ceramiche 35. Info. 0546.21355 o www.ascomfaenza.it. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 33
[ § 1 5 3 3 4 8 8 4 § ] martedì 28 gennaio 2020 Pagina 51 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Faenza, la presentazione degli eventi della nuova stagione alla galleria comunale Da Tonino Guerra alla ceramica, tutti i colori della Molinella Tra i tanti appuntamenti in programma spicca la mostra dedicata all' artista di Santarcangelo nella prima metà di marzo Da Tonino Guerra a Buongiorno Ceramica, per passare dalla biennale di pittura agli esotismi di Yuki Kondo. Mentre oggi si conclude la prima mostra dell' anno alla Molinella, 'Eventi cosmici' di Felice Samorè, ieri è stata presentata la nuova stagione della galleria comunale, contenitore d' arte nel cuore della città, diventato uno dei poli culturali più frequentati e ambìti. Si partirà già domani con Alfonso Talotta che proporrà, fino al 12 febbraio, 'Forma unica', ventidue lavori, prevalentemente olio su tela. Dal 15 febbraio al 2 marzo torna 'Artegatto Artefatto Artevini' per la 15esima edizione con oltre cento opere dedicate a felini e vini. Guest star di questa edizione sarà l' artista giapponese Yuki Kondo. La prima metà di marzo sarà invece dedicata a Tonino Guerra. Nel centenario dalla nascita del poeta, scrittore e sceneggiatore di Santarcangelo, l' associazione 'Il lavoro dei contadini' propone, dal 3 al 17 marzo, '100 anni di Tonino Guerra: tracce indelebili in terra di Romagna', mostra di opere di artisti romagnoli che collaborarono con il maestro. In esposizione disegni, ceramiche, tele stampate e ferro lavorato. Tra le oltre venti mostre in programma, dal 13 al 17 maggio per 'Buongiorno Ceramica!', la galleria ospiterà iniziative tra cui laboratori didattici e piccoli progetti espositivi. Se dal 18 al 25 maggio tornerà la mostra dedicata alla ultramaratona del Passatore, con foto e documenti, la fine del mese e quello successivo saranno dedicati alla pittura del territorio. La Pro Loco organizza la nona edizione della 'Biennale di pittura Città di Faenza' (29 maggio-7 giugno), che porterà alla Molinella decine di espressioni su tela. Il 10 giugno sarà la volta degli acquerellisti con 'La città', mostra dedicata al compianto presidente dell' associazione Silvano Drei. L' Ente ceramica tornerà alla Molinella per Argillà (dal 4 al 6 settembre); dal 18 al 21 settembre la galleria ospiterà una mostra dove la ceramica dialogherà con il contemporaneo. Dal 18 novembre a fine mese, Daniele Albatici porterà invece 'La divina parola', mostra che prende spunto dalla Commedia di Dante. L' anno alla Molinella si concluderà con Ayano Tanesini Yamamoto che proporrà 'Retrogressive'. «Per gli eventi del 2019 - ha sottolineato il vicesindaco Massimo Isola - la galleria comunale è stata meta di 12mila spettatori, segno che il lavoro fatto sta portando i suoi frutti. La galleria è diventato così uno spazio culturale importante della città». Antonio Veca © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 34
[ § 1 5 3 3 4 8 9 7 § ] martedì 28 gennaio 2020 Pagina 57 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) FAENZA 'Niente è stato più come prima' Cesare Moisè Finzi alla Bertaccini presenta il suo libro sull' Olocausto Nell' ambito delle iniziative organizzate per il Giorno della Memoria 2020, domani pomeriggio alle 17.30 alla Bottega Bertaccini di corso Giuseppe Garibaldi 4 a Faenza Cesare Moisè Finzi (nella foto) presenta il suo libro 'Qualcuno si è salvato ma niente è stato più come prima' (Il Ponte Vecchio). Finzi è nato a Ferrara nel 1930 e vive a Faenza. Dopo aver lavorato una vita come cardiologo e aver creato nella nostra città la prima unità coronarica della Romagna, negli ultimi anni si è posto come obiettivo quello di parlare ai ragazzi, di raccontare la storia di un bambino che a 8 anni scopre improvvisamente di essere 'diverso' in quanto ebreo e quindi escluso dalle scuole. Nel libro 'Qualcuno si è salvato' ricostruisce la propria vicenda familiare attraverso una attenta documentazione storica. L' ingresso è libero. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 35
[ § 1 5 3 3 4 9 0 2 § ] martedì 28 gennaio 2020 Pagina 57 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) FAENZA Quartetto Guadagnini e de Palma tra note di Franck e Mozart al Ridotto del Masini Al Ridotto del teatro Masini di Faenza domani sera alle 21 si esibirà il talentuoso Quartetto Guadagnini (nella foto), tra le formazioni cameristiche più promettenti d' Italia, insieme a Sandro de Palma al pianoforte, altro artista visionario, eclettico e creativo, considerato"uno degli interpreti più interessanti del panorama europeo". L' ensemble eseguirà brani di Silvia Colasanti, che ha già lavorato con il Quartetto, César Franck e Mozart. Biglietti 12 euro intero, 10 ridotto, gratis fino a 10 anni. Per informazioni e prenotazioni tel. 0542.25747 (dal lunedì al venerdì ore 9-13 e 14.30-18.30) o www.vivaticket.it. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 36
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