Media Monitoring per 31-10-2018 - Rassegna stampa del 30-10-2018 - Azienda Ospedaliera Universitaria ...
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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1 "Luigi Gallo" nega accoglienza ................................................................................................ 1 Al ‘Ruggi’ la Giornata mondiale dell’Ictus dedicata alla qualità della vita ...................... 2 Giornata Mondiale dell'Ictus, la campagna di sensibilizzazione del Ruggi. .................... 4 L'AOU Ruggi di Salerno riferimento regionale per il progetto 'Ictus fare presto'. Ascolta l'intervista ............................................................................................................................ 6 Sanità Salerno e provincia .............................................................................................................. 7 Ospedale arriva la Tac ma manca il personale ..................................................................... 7 Sanità Campania ............................................................................................................................... 8 A Pozzuoli 107 interventi contro il tumore al colon retto ................................................... 8 Abuso di antibiotici nuovo giro di vite ................................................................................. 10 «Il cancro non fa paura non arrendetevi mai» .................................................................... 12 «Innovazione endoscopica» l' interazione Asl-territorio ................................................... 14 Bonaguro " Tumore al fegato al via il vaccino terapeutico" ............................................. 15 Castiello al ministro Grillo «La Sanità in Campania meglio se commissariata» ............ 17 Chirurgo licenziato, il caso al Moscati ................................................................................. 19 De Luca: «In cinque -sei anni un vaccino contro il cancro» .............................................. 20 Dipendenti dell' Asl testimonial di salute ........................................................................... 22 Furbetti del cartellino: in 33 davanti al giudice per truffa e falso .................................. 23 Medici e veterinari flash -mob di protesta .......................................................................... 24 Ospedale, l' allarme del sindaco al ministro ....................................................................... 25 Presidio fisso dei genitori di bambini trapiantati .............................................................. 26 Pronto soccorso proroga di un mese alle attività h24 ...................................................... 27 Tumori, sos tiroide la diagnosi precoce per battere il male ............................................ 29 Sanità nazionale ............................................................................................................................. 31 "La battaglia per sconfiggere il fegato grasso" ................................................................. 31 Gemelli, inaugurato il centro studi sul pancreas ............................................................... 33 Il coach diventa digitale e il medico controlla il suo malato di diabete ......................... 34 Influenza che virus sarà ......................................................................................................... 35 Istituto europeo di oncologia, il consiglio resta diviso sul piano di Del Vecchio .......... 37 La frontiera è nel sistema immunitario ............................................................................... 38 Miliardi spesi male .................................................................................................................. 40 Per combattere il cancro serve l' Europa ............................................................................ 41 Per salvarsi il cuore basta una puntura ............................................................................... 42 Prima che sia tardi La prevenzione potrebbe eliminare un terzo dei tumori_ .............. 44 Pronto l' oncochip che analizza 500 geni ............................................................................ 46 Prostata, la prima emergenza è il tabù ............................................................................... 47 Sfida all' epatite C Ora i super-farmaci eliminano il virus ................................................ 49 Spazio all' oncologia di precisione ........................................................................................ 51 Subito un miliardo e poi altri 3,5 per il biennio 2020-2021, ma su ticket e personale rinvio al Patto .................................................................................................................... 52 Sui «bambini bolla» lezione del San Raffaele al Parlamento europeo ........................... 53 Tumori, in Italia i farmaci costano sempre di più .............................................................. 55 Un tavolo sulla legge Lorenzin .............................................................................................. 57
29/10/2018 cronachesalerno.it EAV: € 381 Lettori: 900 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web "Luigi Gallo" nega accoglienza Casa “Luigi Gallo” nega accoglienza Scritto da Tommaso D'Angelo , 29 ottobre 2018 Il Ruggi E’ affetto da neoplasia e da altre gravi patologie per le quali gli era stato consigliato di vivere in zone di mare e nei pressi di una struttura ospedaliera. Dall’altra sera si è ritrovato senza un posto dove poter vivere. E’ stato messo alla porta dai responsabili della casa di accoglienza Lions “Luigi Gallo” ubicata all’interno dell’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno. U.B., novantenne, originario della costiera, dopo aver trascorso alcune ore in auto, è stato ospitato da alcuni salernitani che hanno preso a cuore la sua situazione. A nulla è servito l’intervento dei carabinieri. U.B. separato e con un rapporto difficile con le figlie, da cinque anni viveva presso la Casa di Accoglienza “Luigi Gallo” pagando regolarmente il dovuto (circa venti euro a notte, anche se sembra che siano previste solo offerte e non tariffe fisse). La struttura in questione è gestita da una onlus quindi non sarebbe da considerarsi un albergo. Al novantenne è stato diagnosticato un tumore, inoltre ha diverse patologie che gli comportano crisi improvvise per le quali è necessario un tempestivo intervento dei medici . Per tali motivi nel 2013 aveva deciso di trasferirsi nella struttura presente all’interno del Ruggi. U.B. anziano e solo ha pensato che in caso di malore improvviso poteva chiedere il tempestivo intervento dei sanitari. Dalla scorsa settimana all’anziano è stato detto che doveva lasciare la struttura a causa di lavori di ammodernamento all’impianto di climatizzazione. Ma U.B. non aveva dove andare così è restato nella sua stanza. Ad un tratto sembra che gli sia stata staccata anche l’energia elettrica a causa dei lavori da eseguire. L’assenza di corrente ha fatto si che venisse richiesto l’intervento dei carabinieri i quali avrebbero accertato il perfetto funzionamento del quadro elettrico. Nel corso di questi giorni l’anziano, attraverso il suo legale, ha anche presentato alcune denunce. Venerdì sera, sulla porta della Casa di Accoglienza è spuntato un cartello con suscritto: “albergo chiuso per lavori”. Lui è dovuto andar via senza vestiti e senza i farmaci di cui necessita. Dopo aver trascorso qualche ora in auto è stato accolto da alcuni conoscenti. Sabato mattina è stata presentata una nuova denuncia. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
29/10/2018 ilgiornaledisalerno.it EAV: € 513 Lettori: 1.000 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Al ‘Ruggi’ la Giornata mondiale dell’Ictus dedicata alla qualità della vita Oggi 29 ottobre 2018, si celebra la XIV Giornata mondiale dell’ictus dedicata, quest’anno, all’ “Up Again after Stroke”. La World Stroke Organization (Organizzazione Mondiale dell’Ictus Cerebrale) ha voluto sottolineare l’importanza della qualita’ della vita che si cerca di salvaguardare garantendo cure adatte e tempestive. Il percorso assistenziale più idoneo viene tracciato dal personale altamente specializzato della Stroke Unit (Unità urgenza ictus) presente h24, per il territorio Salernitano, solo nell’AOU “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona” di Salerno. Il PDTA (Percorso diagnostico terapeutico assistenziale) attivato al Ruggi di Salerno nell’ambito del Progetto “Ictus, fare presto” è divenuto un modello per l’intero territorio campano. Il PDTA prevede che una equipe medica multidisciplinare esegua tutti gli esami diagnostici necessari e decida il trattamento terapeutico più indicato già all’arrivo del paziente al Pronto Soccorso. Alla base di tutto, la velocità d’intervento e la perfetta e sincrona collaborazione tra i vari specialisti che devono stabilire quale trattamento praticare, il fibrinolitico per via endovenosa o la tromboectomia meccanica per via endovascolare, in un arco di tempo che varia, dall’insorgenza della sintomatologia, da 6 ore per il circolo anteriore e di alcune ore in più per il circolo posteriore. A portare avanti questa macchina perfettamente funzionante, i medici e personale del comparto del Pronto Soccorso, della Neuroradiologia interventistica, della Neurologia e della Stroke Unit, della Anestesia e Rianimazione, della Chirurgia Vascolare, della Neurochirurgia, nonché i tecnici e professionisti della riabilitazione. Dopo gli accertamenti, e l’eventuale trattamento, segue il ricovero nella “Stroke Unit”, reparto specializzato e dedicato alla gestione dell’attacco ischemico in fase acuta da cui poi il paziente uscirà per essere trasferito al centro di Riabilitazione dell’AOU di Salerno ubicato presso l’Ospedale Giovanni da Procida o, quando fortunatamente gli esiti debilitanti sono ridotti perché il trattamento è stato eseguito con tempestività, a casa con una terapia riabilitativa domiciliare. Importanti i dati registrati all’AOU di Salerno, unico Centro Stroke Hub di 2° livello della Regione Campania insieme all’Ospedale Cardarelli di Napoli, che offre risposte adeguate e tempestive ai cittadini di tutta la provincia salernitana ma anche di quelle limitrofe. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Infatti, nei primi 8 mesi del 2018 sono giunti 325 casi di emorragia intracranica o infarto cerebrale; nei casi di Stroke Ischemico acuto 55 sono stati trattati con agenti trombolitici e 62 con fibrinolisi meccanica per via endoarteriosa; nei casi di Stroke emorragico 19 aneurismi cerebrali sono stati curati in fase acuta con trattamento endovascolare, 2 emorragie da aneurismi sono state trattate in neurochirurgia, 5 MAV (malformazione artero-venosa) sono state trattate in sinergia tra neuroradiologi, anestesisti-rianimatori e neurochirurghi, così come sono state prese in carico 8 emorragie sub aracnoidee senza materia e 60 ematomi parenchimali. Per i restanti casi, essendo l’ictus una patologia tempo-dipendente, non è stato possibile eseguire il trattamento specifico, perché i pazienti sono giunti all’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona dopo oltre 12 ore dall’evento emorragico o dall’infarto cerebrale, motivo per cui sono stati curati con le metodiche tradizionali. Punto di forza di tutto il percorso attivo nell’AOU di Salerno è il progetto “Percorso unico integrato della persona con ictus” che ruota intorno ad un modello organizzativo basato su uno specifico software, “Clic (Cloud ictus)” ideato per gestire il governo dei percorsi assistenziali dei pazienti affetti da ictus cerebrale (Stroke), consentendo di ridurne, in alcuni casi financo dimezzarne, i tempi di ricovero grazie alla possibilità di mettere immediatamente a disposizione dei sanitari le schede di valutazione clinica e neurologica, con la possibilità inoltre di memorizzare gli accertamenti clinici, nonché l’opportunità di organizzare le modalità di trasferimento alle strutture riabilitative, in primo luogo presso il presidio ospedaliero “G.Da Procida”. Considerato, infine, che tutto ruota intorno alla tempestività, i borsisti del progetto “Ictus, Fare presto” hanno realizzato uno spot con la gentile collaborazione dei Neri per Caso e dell’attore Claudio Lardo. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
29/10/2018 gazzettadisalerno.it EAV: € 242 Lettori: 167 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Giornata Mondiale dell'Ictus, la campagna di sensibilizzazione del Ruggi. Lunedì, 29 ottobre 2018, si celebra la XIV Giornata mondiale dell’ictus dedicata, quest’anno, all’ “Up Again after Stroke”. La World Stroke Organization (Organizzazione Mondiale dell’Ictus Cerebrale) ha voluto sottolineare l’importanza della qualita’ della vita che si cerca di salvaguardare garantendo cure adatte e tempestive. Il percorso assistenziale più idoneo viene tracciato dal personale altamente specializzato della Stroke Unit (Unità urgenza ictus) presente h24, per il territorio Salernitano, solo nell’AOU “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona” di Salerno. Il PDTA (Percorso diagnostico terapeutico assistenziale) attivato al Ruggi di Salerno nell’ambito del Progetto “Ictus, fare presto” è divenuto un modello per l’intero territorio campano. Il PDTA prevede che una equipe medica multidisciplinare esegua tutti gli esami diagnostici necessari e decida il trattamento terapeutico più indicato già all’arrivo del paziente al Pronto Soccorso. Alla base di tutto, la velocità d’intervento e la perfetta e sincrona collaborazione tra i vari specialisti che devono stabilire quale trattamento praticare, il fibrinolitico per via endovenosa o la tromboectomia meccanica per via endovascolare, in un arco di tempo che varia, dall’insorgenza della sintomatologia, da 6 ore per il circolo anteriore e di alcune ore in più per il circolo posteriore. A portare avanti questa macchina perfettamente funzionante, i medici e personale del comparto del Pronto Soccorso, della Neuroradiologia interventistica, della Neurologia e della Stroke Unit, della Anestesia e Rianimazione, della Chirurgia Vascolare, della Neurochirurgia, nonché i tecnici e professionisti della riabilitazione. Dopo gli accertamenti, e l’eventuale trattamento, segue il ricovero nella “Stroke Unit”, reparto specializzato e dedicato alla gestione dell’attacco ischemico in fase acuta da cui poi il paziente uscirà per essere trasferito al centro di Riabilitazione dell’AOU di Salerno ubicato presso l’Ospedale Giovanni da Procida o, quando fortunatamente gli esiti debilitanti sono ridotti perché il trattamento è stato eseguito con tempestività, a casa con una terapia riabilitativa domiciliare. Importanti i dati registrati all’AOU di Salerno, unico Centro Stroke Hub di 2° livello della Regione Campania insieme all’Ospedale Cardarelli di Napoli, che offre risposte adeguate e tempestive ai cittadini di tutta la provincia salernitana ma anche di quelle limitrofe. Infatti, nei primi 8 mesi del 2018 sono giunti 325 casi di emorragia intracranica o infarto cerebrale; nei casi di Stroke Ischemico acuto 55 sono stati trattati con agenti trombolitici e 62 con fibrinolisi meccanica per via endoarteriosa; nei casi di Stroke emorragico 19 aneurismi cerebrali sono stati curati in fase acuta con trattamento endovascolare, 2 emorragie da aneurismi sono state trattate in neurochirurgia, 5 MAV (malformazione artero-venosa) sono state trattate in sinergia tra neuroradiologi, anestesisti-rianimatori e neurochirurghi, così come Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
sono state prese in carico 8 emorragie sub aracnoidee senza materia e 60 ematomi parenchimali. Per i restanti casi, essendo l’ictus una patologia tempo-dipendente, non è stato possibile eseguire il trattamento specifico, perché i pazienti sono giunti all’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona dopo oltre 12 ore dall’evento emorragico o dall’infarto cerebrale, motivo per cui sono stati curati con le metodiche tradizionali. Punto di forza di tutto il percorso attivo nell’AOU di Salerno è il progetto “Percorso unico integrato della persona con ictus” che ruota intorno ad un modello organizzativo basato su uno specifico software, “Clic (Cloud ictus)” ideato per gestire il governo dei percorsi assistenziali dei pazienti affetti da ictus cerebrale (Stroke), consentendo di ridurne, in alcuni casi financo dimezzarne, i tempi di ricovero grazie alla possibilità di mettere immediatamente a disposizione dei sanitari le schede di valutazione clinica e neurologica, con la possibilità inoltre di memorizzare gli accertamenti clinici, nonché l’opportunità di organizzare le modalità di trasferimento alle strutture riabilitative, in primo luogo presso il presidio ospedaliero “G.Da Procida”. Considerato, infine, che tutto ruota intorno alla tempestività, i borsisti del progetto “Ictus, Fare presto” hanno realizzato uno spot con la gentile collaborazione dei Neri per Caso e dell’attore Claudio Lardo. Si confida, pertanto, nella collaborazione anche della stampa per far girare tale importante messaggio e permettere di diffondere sempre più questa importante campagna di sensibilizzazione. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
29/10/2018 radioalfa.fm EAV: € 201 Lettori: 233 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web L'AOU Ruggi di Salerno riferimento regionale per il progetto 'Ictus fare presto'. Ascolta l'intervista Il Percorso diagnostico terapeutico assistenziale attivato al Ruggi di Salerno nell’ambito del Progetto “Ictus, fare presto” è un modello di riferimento per l’intero territorio campano. Il dato viene evidenziato oggi in occasione della Giornata mondiale dell’ictus dedicata, quest’anno, alla qualità della vita che si cerca di salvaguardare garantendo cure adatte e tempestive. Il percorso assistenziale più idoneo viene tracciato dal personale altamente specializzato della Stroke Unit (Unità urgenza ictus) presente h24, per il territorio Salernitano, solo nell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona” di Salerno. La velocità d’intervento e la perfetta e sincrona collaborazione tra i vari specialisti che devono stabilire quale trattamento praticare, in un arco di tempo che varia, dall’insorgenza della sintomatologia, da 6 ore per il circolo anteriore e di alcune ore in più per il circolo posteriore. A portare avanti questa macchina perfettamente funzionante, medici e personale di più reparti a cominciare dal Pronto Soccorso. A Radio Alfa questa mattina ne abbiamo parlato con il direttore dell’Unità complessa di Neuroradiologia, Interventistica e Diagnostica, Renato Saponiero. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
30/10/2018 Pagina 31 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 3.681 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Salerno e provincia Ospedale arriva la Tac ma manca il personale POLLA Pasquale Sorrentino Lavori infiniti per gli ospedali di Polla e Sant' Arsenio: insorgono Cgil e comitato cittadino Curto. «Non si soddisfano - scrivono - le richieste di cura e assistenza sanitaria sempre più impellenti nella popolazione per la maggioranza anziana, in considerazione dell' esodo che affligge la nostra utenza costretta a rivolgersi a strutture sanitarie di altre regioni». Sindacati e comitato denunciano «l' impossibilità di assicurare una prestazione diagnostica e assistenziale adeguata agli standard richiesti nei presidi pubblici, sia per la lungaggine delle liste d' attesa sia per l' impossibilità del trattamento dei pazienti con disturbi della personalità». La buona notizia dell' installazione di una tac di ultima generazione e del mammografo con tomosintesi viene offuscata dalla cronica carenza di personale medico nei reparti del nosocomio. E ancora: «Non riusciamo a capire - scrivono - le motivazioni del ritardo accumulato nell' esecuzione del progetto definitivo di riqualificazione ed adeguamento del presidio di Sant' Arsenio». Altro problema, l' avvio delle attività del servizio psichiatrico a Polla. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
30/10/2018 Pagina 8 EAV: € 53.224 Lettori: 704.603 Argomento: Sanità Campania A Pozzuoli 107 interventi contro il tumore al colon retto GIUSEPPE DEL BELLO L' ospedale Santa Maria delle Grazie Ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli e San Raffaele di Milano, strutture alla pari? Si stenta a crederci, ma è così. Lo certificano i numeri. Almeno per quelli che caratterizzano la chirurgia del tumore al colon- retto. A permettere di raggiungere la quota di centri eccellenti è stato il nuovo primario Felice Pirozzi con la sua équipe. A ottobre lo staff ha infatti festeggiato ben 107 interventi eseguiti in soli sei mesi. Il neo primario è approdato ad aprile scorso a Pozzuoli, dopo aver lasciato a San Giovanni Rotondo la direzione della chirurgia generale dell' ospedale San Pio. Ma diamo un occhio alle cifre in Italia. Il San Raffaele o l' Ieo di Milano nel 2016 avevano realizzato 237 interventi di colon retto in 12 mesi. In Campania, nel 2016 il Pascale ne ha effettuato 317 (qualificandosi come secondo centro in Italia per numero di interventi, mentre il Monaldi aveva fatto registrare 134 operazioni in questo ambito). Ma la chirurgia colon- rettale rappresenta solo una parte dell' attività del reparto. Sempre negli ultimi sei mesi sono stati effettuati 375 interventi di cui il 55 per cento per via laparoscopica ( senza aprire l' addome) e con il supporto del sistema 3D che permette una visione tridimensionale. In alcuni casi, le tecniche mini- invasive sono state utilizzate anche per trattare pazienti in emergenza o soggetti sottoposti a reintervento per complicanze post-operatorie. Pirozzi è soddisfatto. E commenta: « A Pozzuoli, in Chirurgia e nelle altre discipline, ho trovato colleghi e collaboratori di grande valore, umano e professionale. Sono anche loro che ci hanno permesso di festeggiare questo traguardo». Ma siccome non si dorme sugli allori, sono già stati fissati i prossimi obiettivi: diventare polo di riferimento regionale per il trattamento delle patologie oncologiche colo- rettali e dell' apparato gastroenterico: « Per raggiungerli si sta già programmando l' incremento del personale, l' ampliamento delle strutture e il miglioramento della dotazione tecnologica » . D' altronde sono proprio i numeri del Santa Maria delle Grazie a spiegare quanto forte sia la domanda di assistenza qualificata sul territorio Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
a nord di Napoli. E il tumore del colon- retto è tra i più diffusi sul territorio della Napoli 2 Nord: per frequenza al secondo posto tra le donne e al quarto tra gli uomini. Antonio d' Amore, manager dell' Asl: « L' attività del reparto si è inserita perfettamente nel percorso di prevenzione e trattamento delle patologie oncologiche. L' ospedale di Pozzuoli vanta oggi livelli di assistenza di assoluto rilievo negli ambiti dell' Urologia, della Cardiologia, della Radiologia, della Neurochirurgia, dell' Ortopedia e della Rianimazione». Nei piani di sviluppo del Santa Maria delle Grazie è previsto l' arrivo, a breve, del robot operatorio Da Vinci che rappresenterà un ulteriore ausilio alle attività in sala operatoria sia della Chirurgia che dell' Urologia. © RIPRODUZIONE RISERVATA Il chirurgo Felice Pirozzi è lo specialista formatosi al Monaldi È approdato al Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli dopo aver diretto la divisione di chirurgia generale e laparoscopica dell' ospedale Opera di San Pio a San Giovanni Rotondo. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
30/10/2018 Pagina 29 EAV: € 12.043 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania Abuso di antibiotici nuovo giro di vite Ettore Mautone Uso improprio degli antibiotici, impiego eccessivo e non corretto dai farmaci necessari per debellare le infezioni in ospedale e sui territori. E poi uso massiccio in zootecnia, nell' industria agroalimentare e nell' acquacoltura. La conseguenza di tutto ciò è la progressiva selezione di ceppi batterici resistenti ai principali antibiotici che pone un serissimo problema di salute pubblica. La Campania da fanalino di coda in Italia quanto a uso e abuso di antibiotici volta pagina e diventa Regione capofila nella lotta all' antibiotico resistenza. Allo scenario da allarme rosso la Campania ha risposto serrando i ranghi e i risultati non sono mancati: il consumo di antibiotici di uso sistemico sul territorio, è passato da 32,3 dosi al giorno ogni mille abitanti nel 2013 a 29 nel 2017 con un calo del 5,1%. LA STRETTA «Dopo aver invertito la marcia con un trend in discesa nei consumi di antibiotici sul territorio - avverte Ettore Novellino, direttore del dipartimento di Farmacia della Federico II e responsabile del Ciff (Centro regionale di farmacoeconomia e farmacodinamica) nei primi 6 mesi del 2018 il consumo si attesta su 28,3 dosi di antibiotici ogni 1000 abitanti». Ora, dal 1° novembre, scatta un nuovo giro di vite impresso dalla Regione sui prescrittori (ospedalieri e medici di famiglia) per educare al buon uso di questi preziosi farmaci alleati nella lotta alle infezioni. Obiettivo, raggiungere il minimo del punteggio attribuito dai Lea (Livelli essenziali di assistenza) alle buone pratiche cliniche che prevede un massimo di 23 dosi al giorno per mille abitanti. La delibera di giunta approvata di recente, poi recepita da un decreto commissariale ad hoc, prende le mosse dall' accordo siglato con tutti i sindacati della medicina di famiglia e prevede ad ogni prescrizione corrisponda un codice attraverso cui risalire alla patologia che ha richiesto la ricetta. «Al paziente sarà sempre consegnata una notula anonima - avverte Pina Tommasielli, medico di medicina generale che segue questa materia per conto della Regione - ma dalla scrivania del medico in remoto partirà un flusso Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
dati che giungerà alla piattaforma informatica regionale Saniarp da cui sarà possibile esaminare la appropriatezza prescrittiva. Ogni due o tre mesi - continua Tommasielli - andremo a capire medico per medico, se la prescrizione è giustificata e nel caso non lo sia il medico sarà convocato dal distretto di appartenenza, non per sanzionarlo ma per formarlo al corretto uso del farmaco. Il fine infatti non è persecutorio ma educativo». Coinvolti dal progetto anche farmacisti e medici ospedalieri: i primi dovranno evitare di erogare i farmaci col sospeso da coprire con la ricetta del medico e gli altri, all' atto delle dimissioni, saranno in collegamento anch' essi con la piattaforma regionale di monitoraggio. I DATI ALLARMANTI «Da circa 4 anni - racconta Giovanni Arpino, presidente del Consorzio nazionale cooperative mediche - in collaborazione con la Società Italiana di Medicina Generale e le due Università di Milano e di Napoli, abbiamo studiato in modo dettagliato e continuo la gestione della terapia antibiotica nel territorio e abbiamo attivato un percorso informativo e formativo per i medici associati». Diversi i dati citati dal medico: «Per le sole malattie dell' apparato respiratorio più comuni - spiega - abbiamo riscontrato percentuali di prescrizioni del 17,6 % per malattie di origine sicuramente virale e del 62% per patologie solo probabilmente batteriche, contro il rimanente 19,6 % erogato per malattie sicuramente di origine batterica. Nel corso del recente summit regionale sull' emergenza delle resistenze batteriche agli antibiotici, per la prima volta abbiamo avuto la possibilità di presentare i dati del Progetto Ocra, la banca dati delle cooperative dei medici, l' organizzazione, le finalità. Allo staff regionale e a circa 400 funzionari e medici provenienti dalle Asl di tutta la Campania sono stati illustrati,infatti, i dati di prescrizionidegli antibiotici. Abbiamo avuto la lungimiranza di allestire un sistema di ricerca e sorveglianza affidabilecon grande anticipo e che ora torna utile con report individuali (da Saniarp) del tipo di quelli che dadieci anni produciamo. Non è poco in una situazione pericolosa quale può diventare la resistenza agli antibiotici per la vita umana». Infine, s ta per partire una campagna a tappeto per vaccinazione contro lo prenumococco, per abbattere l' incidenza di polmoniti, meningiti e otiti. Tra le azioni previste favorire percorsi che facilitino la tempestività della diagnosi e, di conseguenza, terapie mirate potenziando negli ospedali i servizi di diagnostica microbiologica. Infine l' indicazione è a limitare il più possibile l' utilizzo degli antibiotici di ultima generazione (carbapenemici) ricorrendo a regimi terapeutici alternativi. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
30/10/2018 Pagina 28 EAV: € 10.408 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania «Il cancro non fa paura non arrendetevi mai» Rossella Grasso Ha gli occhi grandi e un sorriso enorme che dicono più di mille parole. Loredana Simioli, attrice, ieri mattina è arrivata nell' aula Mediterraneo dell' ospedale Cardarelli per la presentazione del suo video «Io non ho vergogna» sfoggiando un bel paio di decolletè dai tacchi vertiginosi, colorati e ironici, proprio come lei. Da un anno combatte contro il tumore sottoponendosi a operazioni e chemioterapie che le hanno portato via i capelli ma non la voglia di vivere e di scherzare. Ed è proprio questo che vuole dire, anzi gridare, a tutti: «Non lasciatevi intimorire dalla malattia. Bisogna reagire con forza e con il sorriso». L' EVENTO Accanto a Loredana alla presentazione hanno partecipato Ciro Verdoliva, direttore generale del Cardarelli, Giacomo Cartenì, dirigente del reparto di Oncologia dell' ospedale, e Claudio Sant' Angelo, il chirurgo che in tutti questi mesi ha accompagnato l' attrice nella sua lotta contro la malattia. In platea gli amici, la famiglia e membri del personale del Cardarelli che hanno preso parte all' allegro videoclip musicale ideato da Loredana Simioli, gli stessi che ogni giorno mettono le loro competenze a disposizione dei malati di tumore. «L' idea di fare un video mi è venuta mentre facevo la chemio - ha raccontato commossa l' attrice - Sono una visionaria, mentre la facevo mi guardavo intorno e immaginavo che tutti ballassero e cantassero. Invece di tenermelo per me oggi voglio offrirlo a tutti. Speriamo che si legga quello che voglio offrire». IL VIDEOCLIP Così, prima nella fantasia di Loredana, poi nel videoclip, medici, infermieri e pazienti iniziano a ballare sul ritmo rock di «Music» di Assaf Ayalon. Loredana indossa una parrucca fucsia e al suo fianco un' altra paziente balla attraversando il reparto pieno di colori e palloncini. I supporti per le flebo diventano pali per la lap dance con un ritmo che travolge tutti. L' allegro corteo si spinge fin fuori all' ospedale dove ad accoglierlo c' è un gruppo di passanti che inizia a ballare. Loredana toglie la parrucca mentre balla e la lancia in aria con un gesto quasi liberatorio perché «non bisogna vergognarsi Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
della malattia, bisogna affrontarla», dice. Poi sale sul balcone della facciata del Cardarelli e grida: «Cancro, tumore e malattia hè schiattà». Nei titoli di coda ci sono le foto del backstage, delle persone che Loredana incontra quando va all' ospedale a farsi le terapie, dei sorrisi e dei bei momenti passati insieme durante le riprese per combattere la paura a suon di risate. «Di solito ho timore degli aghi e i giorni prima di andare a fare la chemio faccio i capricci come una bambina - ha detto l' attrice - ma mercoledì prossimo andrò a farla con una capa nuova, con la gioia di vivere. Se una è leonessa, è leonessa sempre». E ha ringraziato tutti quelli che le sono vicini sottolineando l' importanza che hanno le persone care quando si vive un momento delicato come questo. «Sono grata alle mie figlie che hanno tanto coraggio - ha continuato - e ai medici che non mi hanno mai guardata con compassione». LA PREVENZIONE L' evento è stato l' occasione per parlare di prevenzione. «Dice bene Loredana, non bisogna vergognarsi della malattia ma bisogna affrontarla - ha commentato Verdoliva - Oggi le chance di guarire ci sono, la medicina ha fatto passi da gigante. Mi rivolgo soprattutto alle donne: gli screening sono importanti e la prevenzione è fondamentale per capire se ci sono dei problemi da subito». L' opera video di Loredana Simioli vuole sensibilizzare a questi temi e anche trasmettere l' importanza di una buona comunicazione sanitaria tra medici e pazienti. «Combattiamo tutti i giorni per creare un' alleanza terapeutica - ha detto Giacomo Cartenì - È questa la parola d' ordine. I pazienti devono sentire l' empatia che si deve instaurare tra noi e loro. Il video di Loredana dimostra che con lei questo è avvenuto. Ci dice che bisogna vivere la vita, tutti i giorni, riempirli di contenuti, fare in modo che ogni giorno sia come l' ultimo. Questo è un insegnamento di vita valido per tutti». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
30/10/2018 Pagina 26 Il Mattino (ed. Benevento) EAV: € 5.927 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania «Innovazione endoscopica» l' interazione Asl-territorio LA SANITÀ Luella De Ciampis Ieri pomeriggio, nella sala convegni di palazzo Paolo V si è svolto l' incontro scientifico dal titolo «Innovazione endoscopica, clinica e territorio», organizzato dall' Asl, insieme all' Isse (società italiana endoscopia digestiva area chirurgica). Il convegno, che durerà tre giorni, è stato introdotto dalla gastroenterologa, Rosamaria Bozzi, a cui hanno fatto seguito i saluti del sindaco di Benevento, Clemente Mastella, gli interventi del direttore generale e del direttore sanitario dell' azienda sanitaria, Franklin Picker e Vincenzo D' Alterio, del presidente dell' Ordine dei Medici, Giovanni Ianniello, del presidente Isse, Luca Benedettini. Nel corso dell' evento, Giovanni Massimiliano Claar, Giovanni Viceconte e Massimo Augusto Bozzi, hanno ricordato Angelo Raffaele Crafa, pilastro della chirurgia beneventana. «La vera innovazione ha detto la dottoressa Bozzi è rappresentata dall' integrazione attraverso il territorio, con la partecipazione attiva dei medici di famiglia, mirata alla massima sensibilizzazione dei cittadini. Le nuove tecnologie meno invasive, insieme a quelle tradizionali e un' informazione capillare sono gli strumenti necessari per la riuscita del progetto di screening, promosso dall' Asl in sinergia con l' azienda ospedaliera San Pio, di cui si parlerà dopodomani con i maggiori esponenti della Gastroenterologia provenienti da ospedali e università di varie città italiane». Si traccerà dunque l' intero percorso medico e organizzativo dello screening. «Secondo la Costituzione ha commentato il direttore generale Franklin Picker il diritto alla salute deve essere garantito a tutti indistintamente, sia che risiedano in città, dove esiste una maggiore quantità di strutture sanitarie, che in provincia». In quest' ottica, l' Asl sta lavorando con rigore sugli screening, tra i quali, quello del colon retto. «Abbiamo realizzato questo progetto ha detto il direttore sanitario, Vincenzo D' Alterio importantissimo per la prevenzione». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
30/10/2018 Pagina 8 EAV: € 51.158 Lettori: 704.603 Argomento: Sanità Campania Bonaguro " Tumore al fegato al via il vaccino terapeutico" IMAGE_13_47_62 L' intervista Lo chiamano vaccino terapeutico perché serve a trattare i pazienti già affetti da una patologia. Ed è il primo del genere in tutto il mondo a essere sperimentato contro il tumore primitivo del fegato, l' epatocarcinoma. In questo ambito, capofila è il Pascale con il suo coordinatore scientifico Luigi Bonaguro: «Il progetto Hepavac è stato finanziato dalla Comunità europea nel 2013 con 6 milioni di euro». Meno di 10 giorni fa è stata somministrata la prima dose a un paziente ottantenne napoletano: con quale obiettivo? «Dobbiamo distinguere. Stiamo parlando di vaccino come di una terapia adiuvante, cioè che si aggiunge ad altri trattamenti alla fine dei quali non deve esserci presenza di malattia. L' obiettivo finale, il più ambìto, è impedire che la neoplasia si ripresenti». Quindi la prima cosa da fare, appena c' è la diagnosi, è l' intervento chirurgico o i trattamenti loco-regionali (per esempio radiofrequenza o termoablazione). Poi, una volta rimosso il tumore, si passa alla sperimentazione, è così? «Esatto. I pazienti con tumore in stadio molto avanzato non sono arruolabili nell' attuale protocollo sperimentale. Si può partire in definitiva solo dopo la certificazione di assenza di malattia, con lo schema che consiste in 9 somministrazioni di vaccino distanziate nel tempo. Prima di iniziare il ciclo, i pazienti ricevono un' unica dose di ciclofosfamide per ridurre la componente cellulare immunitaria inibitoria intratumorale». In questo momento lo studio è in sperimentazione di fase I/II, cosa significa? «Che al di là del risultato finale a cui si spera di arrivare, rimangono per ora gli obiettivi dello studio che stiamo conducendo: verificare assenza di effetti tossici e valutare la risposta immunitaria, oltre, ovviamente, registrare il tempo di assenza di malattia dopo la somministrazione del vaccino. Tuttavia, il numero di pazienti arruolati e la mancanza di un braccio di controllo, non ci consentirà di avere dati statistici significativi». Mentre ne gli altri step cosa accade? «La fase successiva di sperimentazione è la terza a cui si arriverà se l' osservazione dei dati e dei risultati raggiunti ce lo Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
consentiranno». Quali sono gli altri centri coinvolti? «Oltre al nostro Istituto tumori, ci sono i centri clinici di Negrar (Verona), Tubinga (Germania), Anversa (Belgio), Pamplona (Spagna), Birmingham (Gran Bretagna). In tutto sono stati intervistati e arruolati 50 pazienti. Di questi, cinque sono arrivati alla fase di vaccinazione. Altri sette potrebbero cominciare il protocollo nelle prossime settimane». Ma prima di quest' ultimo vaccino terapeutico, per il tumore del fegato ce ne sono stati altri? «Sì. In tutto il mondo se ne sono sperimentati meno di dieci, ma non hanno mostrato risultati soddisfacenti tali da giustificare una sperimentazione di fase III di efficacia». © RIPRODUZIONE RISERVATA Ricercatore Luigi Bonaguro è coordinatore scientifico di Hepavac, lo studio che coinvolge sei centri in tutta Europa, ed è anche responsabile della ricerca applicata dell' Istituto tumori Pascale. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
30/10/2018 Pagina 4 EAV: € 1.151 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania Castiello al ministro Grillo «La Sanità in Campania meglio se commissariata» A. A. Il caso NAPOLi Se sul tavolo di Vincenzo De Luca è comparsa una proiezione di misurazione dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) secondo la quale a fine anno la Campania potrebbe addirittura volare intorno ai 170 punti (dai 105 del 2015), inducendo il governatore ad affermare con particolare entusiasmo che «finalmente cominciamo ad acchiappare le prime tre regioni d' Italia e se si continua così, con una organizzazione tedesca, nel giro di due anni saremo la prima sanità d' Italia per la griglia Lea», c' è chi, invece, chiede di prolungare il regime commissariale nella sanità campana. È il sottosegretario per il Sud e deputata della Lega, Pina Castiello, la quale in una interrogazione al ministro della Salute,Giulia Grillo, espone la drammatica condizione dell' organizzazione sanitaria regionale. Ora, alla Castiello si aggiungono anche medici, veterinari e dirigenti sanitari che hanno promosso una iniziativa di protesta, all' insegna dell' hashtag #io ci sarò, contro «turni di lavoro massacranti, piante organiche colabrodo, sicurezza sul lavoro non rispettata, rinnovo del contratto al palo». Ieri si sono, infatti, svolte assemblee per iniziativa di tutte le sigle sindacali della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria, presso le aziende sanitarie della regione. Un simbolico flash-mob che ha mobilitato le équipe di tutti gli ospedali della Campania e impegnato anche i rappresentanti sindacali di categoria presso le rispettive sedi. Protesta che culminerà con lo sciopero nazionale di 24 ore venerdì 9 novembre. Data in cui, in Campania, è previsto un sit in dei camici bianchi sotto la sede della Regione a Palazzo Santa Lucia in vista dell' assemblea nazionale di Roma del 14 novembre. Nella sua interrogazione, il sottosegretario Castiello spiega che «sono evidenti le gravi disfunzioni organizzative della sanità nella Regione Campania, che penalizzano soprattutto la parte più debole della popolazione, quella che versa in condizione di Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
povertà e che non può procurarsi, utilizzando risorse proprie, le prestazioni che il sistema sanitario regionale non fornisce se non con il pieno accollo delle spese all' utenza». Insomma, per il sottosegretario «la gestione commissariale è ben lungi dall' avere risolto le criticità della sanità regionale, rivelandosi prive di fondamento le vanterie del commissario-governatore De Luca, novello miles gloriosus ». Da qui, il giudizio finale: «Non sussistono i presupposti per la conclusione del commissariamento della sanità della Regione Campania, la quale, per molteplici, gravi e persistenti disfunzioni, merita di essere prolungata». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
30/10/2018 Pagina 10 EAV: € 569 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania Chirurgo licenziato, il caso al Moscati La questione approderà in commissione regionale con Borrelli AVERSA (ac) - Sanità, Borrelli porta in Consiglio regionale la storia del chirurgo licenziato perché aveva denunciato un presunto caso di malaffare nell' ospedale di Aversa. "Ho deciso di portare in Consiglio regionale l' assurda storia di Nazario Di Cicco raccontata da Gaetano Pecoraro de Le Iene con un' interrogazione e con un' audizione in commissione sanita'". Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione sanità, per il quale "bisogna fare chiarezza sulla vicenda del chirurgo ortopedico che da 18 anni non può più operare perché ha denunciato alcune presunte irregolarità nell' ospedale di Aversa dove lavorava". "Tra le cose denunciate c' erano la presenza di un primario che non aveva mai operato e carenze nelle sale operatorie" ha aggiunto Borrelli per il quale "visto che, in seguito alle denunce del medico, l' As l ha dovuto pagare risarcimenti da centinaia di migliaia di euro oltre a reintegrare il dottor Di Cicco, vogliamo capire fino in fondo chi è il responsabile di questa vicenda e se ci sono danni erariali per le somme che s' è dovuto pagare anche perché l' avevano descritto come malato di una patologia nei fatti inesistente". Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
30/10/2018 Pagina 29 EAV: € 9.365 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania De Luca: «In cinque -sei anni un vaccino contro il cancro» AVELLINO Gianni Colucci De Luca lancia un appello sui vaccini: «I ragazzi che vanno a scuola, devono vaccinarsi. E basta. Non lo decide il ministro. A furia di fare gli imbecilli rivedremo poliomielite e tubercolosi; abbiamo focolai di morbillo e continuiamo a scherzare». E poi il progetto per un vaccino campano contro il cancro: «Abbiamo investito 157 milioni». Ad Avellino per la presentazione dei dati del registro tumori dell' Asl, il governatore coglie l' occasione per ricostruire la sua attività a capo della sanità campana da commissario. A cominciare proprio dal tema dei tumori. «In un anno e mezzo da commissario siamo riusciti a portare la Campania tra le prime tre regioni italiane per i livelli essenziali di assistenza nella sanità. Significa che rispettiamo in gran parte le 48 ore per il trattamento delle fratture del femore e abbiamo portato intorno al 30 per cento del totale i parti cesarei nel pubblico e nel privato». L' OBIETTIVO Quindi il riferimento alla ricerca: «Siamo impegnati a trovare in cinque- sei anni un vaccino tumorale per alcuni tipi di neoplasie, siamo alla fase sperimentale. Sarebbe per la Campania e i nostri ricercatori il segnale di un riscatto». L' investimento della Regione è di 157 milioni di euro per la ricerca contro il cancro, se si mettono insieme i finanziamenti a Biogem di Ariano, al Ceinge, alle università, a Telethon. L' Aifa, l' agenzia sul farmaco, ha a disposizione 17 milioni. «Siamo impegnati per un vaccino antitumorale. E ora con i registri possiamo avere una fotografia della situazione di tre anni in tre anni. Con l' accreditamento a fine anno del registro tumori della Asl Napoli 1 avremo la copertura totale per tutta la popolazione residente». LA PREVENZIONE Per De Luca tuttavia bisogna fare di più sulla prevenzione, a cominciare dagli screening per il tumore al seno, alla cervice e al retto. «Facciamo uno sforzo di responsabilità, anche perchè il test è gratuito», dice. Ma De Luca ammette che c' è un problema di comunicazione e non sempre è chiaro dove e come accedere alle Asl per gli screening tumorali. Poi ancora i Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
disservizi: controlli in tempo reali già attivi sulle prescrizioni per limitare la sovraprescrizione, il duello con alcune sigle dei laboratori di analisi privati che lamentano lo sforamento dei tetti di spesa. «In alcuni casi ci sono veri delinquenti che non garantiscono le prestazioni. Ma non siamo noi a dover comunicare ai privati lo sforamento. Sono loro che conoscono bene fin dove possono arrivare e dunque pianifichino». Di anno in anno tra ottobre e novembre i laboratori privati non garantiscono più l' assistenza con copertura del servizio sanitario a chi va a fare esami. «Si tratta di una speculazione sulla Regione che deve finire», dice. Fa ammenda sull' emergenza: «A Napoli era rimasto solo il Cardarelli. Ma oggi dall' Ospedale del Mare a Giugliano, a Pozzuoli, sono diventati una rete». «Le barelle al terzo e al quarto piano del Cardarelli erano la conseguenza di quelle alzate di ingegno di chi chiuse il pronto soccorso al Cto, ad esempio». Infine l' impegno sulle assunzioni che finalmente riprendono, sui concorsi a primario senza influenza della politica. Il recupero della premialità fino a 1,3 miliardi per l' edilizia sanitaria: «Oggi ci mancano ingegneri e architetti che fanno progetti. Assumeremo facendo scorrere la graduatoria regionale». Infine la promessa: debito residuo subito a 1,3 milioni e azzeramento del debito corrente nel 2019. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
30/10/2018 Pagina 36 Il Mattino (ed. Circondario Nord) EAV: € 3.292 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania Dipendenti dell' Asl testimonial di salute Un aperitivo per sconfiggere il cancro. Parte questa mattina l' iniziativa dell' asl Napoli 2 nord Noi per primi, rivolta ai 4000 dipendenti dell' azienda sanitaria, chiamati ad essere testimonial di salute, ed invitati a sottoporsi allo screening per l' individuazione precoce del cancro alla cervice, alla mammella e al colon retto. La presentazione avverrà questa mattina alle 12.30 presso la sede dell' azienda sanitaria in via padre Mario Vergara 228 di Frattamaggiore, nel corso di un aperitivo. «Non possiamo convincere gli altri se non siamo convinti noi per primi - dice Antonio d' Amore DG dell' asl Napoli 2 nord - per questo il nostro servizio di educazione alla salute ha organizzato aperitivi che, dopo il lavoro, permetteranno ai colleghi di stare insieme e di acquisire consapevolezza circa il proprio ruolo di testimonial di salute». Gli aperitivi di salute insieme questo il nome dell' iniziativa faranno tappa nei tredici distretti sanitari e nei quattro ospedali aziendali. m.d.c. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
30/10/2018 Pagina 8 EAV: € 633 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania Furbetti del cartellino: in 33 davanti al giudice per truffa e falso AVELLINO. Sono accusati di truffa e falso i 33 dipendenti dell' Asl di Avellino, medici, paramedici, amministrativi e dirigenti, che il 16 marzo 2016 furono arrestati o denunciati per aver abbandonato il posto di lavoro pur aven to timbrato o fatto timbrare il cartellino. Ieri mattina sono comparsi di fronte al giudice del Tribunale di Avellino Pierpaolo Calabrese per l prima udienza del processo. Alcuni furono ripresi da telecamere ben nascoste dagli agenti della squadra mobile vicino all' apparecchio marcatempo. E dalle immagini venne l' abitudine diffusa tra i dipendenti a strisciare più di un badge per conto dei colleghi. Altri si presentavano spesso in ufficio, registrare la presenza e allontanarsi per faccende non legate al lavoro. Nelle immagini riprese dalle telecamere nascoste si vede uno dei dipen denti che mostra il dito medio in segno di disprezzo. In un altro fotogramma, un dipendente tenta addirittura di manomettere la telecamera per impedire le riprese. Tra gli imputati anche l' ex assessore al Comune di Avellino Arturo Iannaccone, ex dirigente dell' Asl irpina. Il processo riprenderà il 3 dicembre prossimo con la testimonianza del capo della squadra mobile Marcello Castello. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
30/10/2018 Pagina 29 EAV: € 2.559 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania Medici e veterinari flash -mob di protesta Turni di lavoro massacranti, piante organiche colabrodo, sicurezza sul lavoro non rispettata, rinnovo del contratto al palo: all' insegna dell' hashtag #io ci sarò, continua la protesta di medici, veterinari e dirigenti sanitari in rivolta in tutte le Aziende sanitarie della Campania. Assemblee si sono tenute ieri per iniziativa di tutte le sigle sindacali della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria, presso le aziende sanitarie della regione. Un simbolico flash-mob che ha mobilitato le equipe di tutti gli ospedali della Campania e impegnato anche i rappresentanti sindacali di categoria presso le rispettive sedi. La protesta che culminerà con lo sciopero nazionale di 24 ore venerdì 9 novembre. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
30/10/2018 Pagina 33 EAV: € 821 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania Ospedale, l' allarme del sindaco al ministro CASTELLAMMARE DI STABIA. «Una situazione allarmante, ai limiti dell' emergenza sanitaria». Gaetano Cimmino (nella foto) lo dice chiaro e tondo: l' ospedale di Castellammare di Stabia versa in condizioni ai limiti dell' insostenibilità. Almeno è questa la situazione che i sindacati hanno rappresentato al primo cittadino di Castellammare di Stabia nel corso dell' incontro avuto poco più di due settimane fa. Una situazione che ha convinto il primo cittadino stabiese a scrivere direttamente al ministro della Salute, Giulia Grillo. Ad annunciarlo è stato lo stesso Cimmino, che ha spiegato di aver inviato la missiva «per esporle diverse problematiche riguardanti l' ospedale "San Leonardo" di Castellammare di Stabia. Ogni giorno ci pervengono segnalazioni sullo stato della struttura sanitaria». Tra le varie denunce dei sindacati, oltre alla cronica mancanza di personale, i sindacati hanno puntato il dito contro il servizio di endoscopia interna che è stato trasferito a Torre del Greco, le sale operatorie in numero ridotto e il dirottamento in altri ospedali dei pazienti che devono subire interventi oculistici. Problemi che i sindacati interni al San Leonardo denunciano già da tempo, ma che ora sembrano aver subito un' ulteriore peggioramento. «Pochi giorni fa - spiega il sindaco di Castellammare di Stabia - ho ricevuto i sindacati dell' ospedale che mi hanno descritto una situazione allarmante, ai limiti dell' emergenza sanitaria. In particolare, nella lettera - aggiunge Cimmino - ho chiesto di approfondire le condizioni del pronto soccorso, dell' Obi, dei lavori ancora da avviare riguardanti l' emodinamica ed altro. Sono certo che il ministro avrà la sensibilità di effettuare approfondite verifiche». In ogni caso, ha assicurato il primo cittadino stabiese, «sul nostro ospedale terremo costantemente alta l' attenzione». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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