Unione della Romagna Faentina - venerdì, 27 marzo 2020 - Unione Romagna Faentina

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Unione della Romagna Faentina - venerdì, 27 marzo 2020 - Unione Romagna Faentina
Unione della Romagna Faentina
     venerdì, 27 marzo 2020
Unione della Romagna Faentina - venerdì, 27 marzo 2020 - Unione Romagna Faentina
Unione della Romagna Faentina
                                                    venerdì, 27 marzo 2020

Prime Pagine

 27/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna                                             5
 Prima pagina del 27/03/2020

 27/03/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)                                                  6
 Prima pagina del 27/03/2020
 27/03/2020    Il Sole 24 Ore                                                                           7
 Prima pagina del 27/03/2020
 27/03/2020    Italia Oggi                                                                              8
 Prima pagina del 27/03/2020

Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

 27/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 31                                             9
 Boom di contagi. E altri due morti Positive tre fra infermiere e Oss
 27/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 31                                            11
 Ben 64 positivi, 13 sono ricoverati
 27/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 31                                            12
 In provincia fra i colpiti anche sette minorenni
 27/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 33                                            13
 Ecco l' unità speciale di medici che vanno a casa dei malati con il Coronavirus
 27/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 37                                            15
 Clinica Santa Teresa: «Anche noi dentisti abbiamo deciso di sospendere il lavoro»

 27/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 43                                            16
 Prima pagina Faenza Lugo

 27/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 43                          Beppe Sangiorgi   17
 La sacralità del pane fatto in casa

 27/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44                                            18
 «Attività e orari, ecco i nostri giorni»
 27/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44                                            20
 «Aiuto alle imprese»
 27/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44                                            21
 Nuova raccolta fondi
 27/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45                                            22
 La corsa era prevista per il 23 e il 24 maggio
 27/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45                                            23
 «La Cento tornerà nel 2021, ancora più bella»
 27/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 46                                            25
 Epidemia, lo stop della Ortolani: «Non me la sento di allenarmi»
 27/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 46                                            26
 Regione, chiesto lo stato di calamità
 27/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 55                                            27
 Anche l' Alpha Tauri invita a stare a casa

Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

 27/03/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 2                                        28
 Il virus uccide ancora: due morti Contagiati anche cinque bambini
Unione della Romagna Faentina - venerdì, 27 marzo 2020 - Unione Romagna Faentina
27/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 28                                                                                30
 «Non so fino a quando potrò resistere Si sente la fatica, sono distrutta»
 27/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 28                                                                                32
 Attenzione ai falsi volontari: si spacciano per "ragazzi dei rioni"
 27/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 28                                                                                33
 «Aiuti economici concreti alle attività produttive»
 27/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 30                                                           MICHELE DONATI       34
 Forte diminuzione delle richieste d' aiuto di donne maltrattate
 27/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 30                                                                                36
 Alberghiero, «serve assistenza tecnica informatica a distanza»
 27/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 30                                                                                37
 Su Facebook la Biblioteca di Castel Bolognese
 27/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 31                                                                                38
 La comunità senegalese di Cotignola dà una mano all' Ausl Romagna

 27/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 25                                                                                39
 Atleti e artisti si raccontano in streaming

 27/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 19                                                           VINCENZO BENINI      40
 La faentina Serena Ortolani sceglie di non allenarsi e lascia Monza

Stampa Locale

 27/03/2020   Corriere di Bologna Pagina 14                                                                             di Piero Di Domenico   41
 Reading, arte in streaming Un weekend in digitale

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 27/03/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 4                                                                                    Celestina Dominelli   43
 Bollette giù da aprile: elettricità -18,3% e gas -13,5% Besseghini: «Puntare su interventi differenziati»
 27/03/2020   Italia Oggi Pagina 37                                                                                                            45
 Sanificazione delle strade, un rebus
 27/03/2020   Italia Oggi Pagina 37                                                                                      MATTEO BARBERO        46
 Strada in salita per gli enti in esercizio provvisorio
 27/03/2020   Italia Oggi Pagina 37                                                                                                            47
 Dirigenti p.a. centrale, ok al Ccnl
 27/03/2020   Italia Oggi Pagina 37                                                                                  FRANCESCO CERISANO        48
 Tasse locali, si valuta lo stop
 27/03/2020   Italia Oggi Pagina 38                                                                                                            50
 Permessi 104 ammessi in smart working

 27/03/2020   Italia Oggi Pagina 38                                                                          PAGINA A CURA DI LUIGI OLIVERI    52
 Conte silenzia regioni e sindaci

 27/03/2020   Italia Oggi Pagina 40                                                                                       SERGIO TROVATO       54
 Immobili merce, Imu limitata

 27/03/2020   Italia Oggi Pagina 42                                                                                                            56
 Consigli e giunte, sedute in videocall sicure grazie alla blockchain
 27/03/2020   Italia Oggi Pagina 42                                                                                                            58
 Info Covid, bussola per gli enti
 27/03/2020   Italia Oggi Pagina 43                                                                                                            60
 5 per mille da restituire
 27/03/2020   Italia Oggi Pagina 43                                                                                                            61
 Anpci-Uncem: non andate nelle seconde case
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27/03/2020   Italia Oggi Pagina 43                   62
Assistenza gratuita ai municipi
27/03/2020   Italia Oggi Pagina 43                   63
Piccoli comuni, bilanci a rischio
27/03/2020   Italia Oggi Pagina 43   FRANCA BIGLIO   65
Riscoperti i mini-enti
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[ § 1 § ]

     venerdì 27 marzo 2020
                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna

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[ § 2 § ]

            venerdì 27 marzo 2020
                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)

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[ § 3 § ]

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                                                     Il Sole 24 Ore

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[ § 4 § ]

            venerdì 27 marzo 2020
                                                        Italia Oggi

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[ § 1 5 6 1 0 3 6 1 § ]

                          venerdì 27 marzo 2020
                          Pagina 31

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Boom di contagi. E altri due morti Positive tre fra infermiere e Oss
                          De Pascale: «L' incremento è dovuto dall' accumularsi di analisi in laboratorio». Al Maria Cecilia hospital un altro
                          operatore trovato con il virus: salgono a 14 totali, 26 invece le persone positive legate alla clinica

                          Altri 64 contagi e due morti: Saturno Carnoli, 79 anni, di Ravenna, e
                          Ottavio Massarenti, 75 anni, di Lugo. Il Coronavirus non accenna a
                          mollare la presa, specialmente sul nostro territorio, dove ieri il numero dei
                          positivi - che negli ultimi due giorni era stato contenuto - ha segnato un'
                          altra cifra preoccupante, anche se in realtà è meno di quel che sembra.
                          «A Ravenna siamo sopra alla media regionale d' incremento», ha
                          commentato ieri anche il Commissario regionale ad acta per il
                          Coronavirus Sergio Venturi. Ma va specificato, come ribadito anche dal
                          sindaco di Ravenna e presidente della Provincia Michele De Pascale, che
                          «questi scostamenti, a rialzo o a ribasso, non sono determinati dall'
                          evoluzione della patologia, ma dalle dinamiche del laboratorio di analisi.
                          Quindi dobbiamo perseverare con impegno nelle misure di contenimento
                          che fino ad ora, nel nostro territorio, hanno dato risultati molto
                          importanti». Alcuni tamponi del giorno prima sono stati analizzati ieri, e
                          questo ha alzato il dato dei positivi. I 64 contagiati di ieri sono 32 uomini
                          e 32 donne: sono perlopiù tamponi eseguiti dall' Igiene pubblica a casa delle persone già in quarantena per essere
                          entrate in contatto con pazienti già positivi. 'Solo' una decina tra i casi di ieri, infatti, sono persone che si sono
                          presentate in Pronto soccorso con i sintomi: si tratta perlopiù di anziani che sono stati ricoverati. Per queste persone
                          l' indagine epidemiologica non dà ancora risposte certe circa dove siano state contagiate. Nessuno tra i nuovi casi è
                          comunque grave: 51 persone sono a casa, mentre gli altri 13 sono ricoverati in condizioni comunque serie, ma
                          nessuno in Terapia intensiva. Tra le positività emerse c' è un altro operatore del Maria Cecilia hospital di Cotignola:
                          salgono così a 26 le persone trovate positive e legate all' ospedale privato, in cui attualmente sono ricoverati 7
                          pazienti contagiati. Altri 5 pazienti purtroppo sono morti, mentre gli operatori contagiati dall' inizio dell' emergenza
                          sono 14. Ieri sono risultate positive anche tre operatrici dell' Ausl: si tratta di tre fra infermiere e oss che lavoravano
                          nei tre ospedali della provincia, due di loro in particolare a Faenza. Le tre donne ovviamente sono ora a casa, e per
                          fortuna il loro quadro clinico non è grave: rientrano tra i casi in isolamento domiciliare. Tra le positività emerse ci
                          sono anche quelle di diversi minori, e per fortuna nessuno è grave. Con la giornata di ieri i contagiati risultati positivi
                          al tampone nella nostra provincia sono saliti a 451. Dei 64 nuovi casi ci sono 26 persone che abitano nel comune di
                          Ravenna, 1 a Russi, 8 a Cervia, 12 a Faenza, 1 a Castel Bolognese, 1 a Riolo Terme, 1 a Solarolo, 4 a Lugo,

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 9
Unione della Romagna Faentina - venerdì, 27 marzo 2020 - Unione Romagna Faentina
[ § 1 5 6 1 0 3 6 1 § ]

                          venerdì 27 marzo 2020

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          3 a Bagnacavallo, 2 a Cotignola e 1 a Sant' Agata sul Santerno. Altre 4 persone risultano residenti fuori provincia.
                          Attualmente nel Ravennate sono venute a mancare 18 persone a causa del Coronavirus: si tratta perlopiù di anziani
                          in cui la malattia ha esasperato quadri clinici già delicati, legati a patologie pregresse o all' età avanzata. Resta
                          comuqnue valido l' invito, per tutti, di tenere alta la guardia e uscire di casa solo se necessario. Sara Servadei.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 10
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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          il bilancio

                          Ben 64 positivi, 13 sono ricoverati
                          A metà uomini e donne, nessuno di questi ricoverato in Rianimazione

                          Dei nuovi 64 casi positivi al Coronavirus, 32 sono donne e altrettanti
                          uomini: 51 sono in isolamento domiciliare, 13 sono ricoverati non in
                          terapia intensiva. In massima parte si tratta di pazienti già in isolamento
                          o che hanno avuto contatti stretti con casi già accertati.
                          Complessivamente in provincia i casi di positività sono 451, così ripartiti:
                          197 a Ravenna 66 a Faenza 38 a Cervia 36 a Lugo 13 ciascuno a
                          Bagnacavallo e Castel Bolognese 12 a Cotignola 11 ad Alfonsine 9 a
                          Russi 7 a Conselice 6 a Massa Lombarda 5 ciascuno a Solarolo e Riolo
                          Terme 3 ciascuno a Fusignano e Brisighella 2 a Sant' Agata sul Santerno
                          1 a Casola Valsenio 24 infine quelli residenti al di fuori della provincia.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 11
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                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          I dati dell' epidemia

                          In provincia fra i colpiti anche sette minorenni
                          Hanno tutti sintomi lievi e sono in isolamento a casa Tre i casi a Faenza e due a Cervia

                          La giornata di ieri ha ribadito che nemmeno i bambini, purtroppo, sono
                          immuni al Coronavirus. Ieri si sono registrati altri casi di minorenni
                          contagiati nella nostra provincia dopo quelli dei giorni scorsi: nessuno di
                          loro fortunatamente è grave. Il più piccolo ha 5 anni e vive a Faenza:
                          «Purtroppo, per la prima volta, e questo mi preoccupa, tra i casi
                          compaiono anche dei bambini, ben tre, rispettivamente di 5, 11 e 13 anni,
                          per fortuna tutti a casa, in isolamento domiciliare» ha scritto ieri sul suo
                          profilo Facebook il sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi, riferendosi al
                          suo Comune. Altri due casi sono avvenuti a Cervia: due adolescenti,
                          contagiati assieme alle loro famiglie. Un altro paio di casi si sono poi
                          registrati nel resto della provincia. Va specificato che nessun minorenne
                          è ricoverato: sono tutti in isolamento domiciliare con sintomi lievi, e tutti
                          sono stati contagiati per essere stati a contatto con parenti già risultati
                          positivi nei giorni scorsi. Il caso che più ha preoccupato i medici , una
                          settimana fa, è stato quello di una bambina di 20 giorni, ricoverata in
                          Pediatria dopo aver contratto il virus dal padre: è stata dimessa, e i suoi sintomi sono sempre stati lievi. Il ricovero era
                          stato motivato dall' età delicata. sa.ser.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 12
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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Ecco l' unità speciale di medici che vanno a casa dei malati con il Coronavirus
                          Partito il servizio di continuità assistenziale. Il personale è dotato dei massimi dispositivi per evitare il contagio: ogni
                          giorno saranno visitati 15 pazienti

                          di Annamaria Corrado Da mercoledì mattina è operativa l' Unità speciale
                          di continuità assistenziale rivolta ai pazienti affetti da Covid 19 che si
                          trovano a casa. La prima giornata è servita a testare tempi, luoghi,
                          comunicazione, da questo fine settimana si entra a pieno regime. A
                          illustrare il servizio è Mauro Marabini, direttore del Dipartimento cure
                          primarie dell' Ospedale di Ravenna. Dottor Marabini, come vi siete
                          organizzati in questa prima giornata? «Siamo partiti con i primi due
                          turni, dalle 8 del mattino alle 20. E' stato una sorta di rodaggio, per testare
                          la logistica, i mezzi di trasporto, la comunicazione, i dispositivi sanitari e
                          quelli per la messa in sicurezza. Sono stati visitati i primi due pazienti,
                          entrambi di Ravenna, il primo in condizioni stabili, l' altro monitorato per
                          malattie connesse al Covid-19». Quanti pazienti verranno visitati ogni
                          giorno? «Da questo fine settimana contiamo di arrivare a una quindicina
                          di pazienti al giorno». Cosa significa essere a pieno regime? «I medici
                          coinvolti sono ventidue e la centrale del servizio ha sede a Russi. Ogni
                          giorno ci sono quattro unità al lavoro: una per Faenza, una per Lugo e due per Ravenna. Sono assolutamente
                          complementari e, in caso di necessità, non ci sono limiti di territorio. Il numero dei pazienti è anche legato a quanto
                          lontano devono andare i medici». Di quali tipi di dispositivi di sicurezza individuale sono dotati i medici?
                          «Sono dotati del massimo dei dispositivi previsti dal protocollo per poter visitare un malato affetto da Covid-19.
                          Quindi tuta intera, visiera, mascherina ffp2, calzari, guanti». Il commissario regionale straordinario all' emergenza.
                          Sergio Venturi ,aveva annunciato nuovi dispositivi di sicurezza, come le mascherine. Sono arrivate nei
                          presidi ravennati? «Sul territorio abbiamo una prima consegna domani (oggi, ndr)». Sempre Venturi ha parlato sì, di
                          un rallentamento dei contagi, ma meno veloce delle previsioni. «Se avessimo avuto certezze sul virus sarebbe stato
                          tutto più semplice, ma diversi fattori non potevano

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 13
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                          venerdì 27 marzo 2020

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                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          essere previsti. Di positivo qui c' è che, pur aumentando il numero dei tamponi, diminuisce leggermente quello dei
                          contagiati. Ma l' andamento rimane preoccupante». Come sta vivendo chi lavora nella sanità questo momento
                          così drammatico? «Ognuno vive questa emergenza a modo suo, ma non ci sono dispositivi di sicurezza per la
                          mente umana. Sentiamo ogni giorno decine di operatori, a partire dai medici di base. Ogni struttura ha una sua storia,
                          una sua capacità di reagire, anche se spesso la situazione è al limite. E non solo dove ce lo si aspetta». Può
                          spiegarsi meglio? «La pressione può essere massima anche per chi ha mansioni apparentemente più tranquille. Si
                          manifesta grande solidarietà in questi momento per chi è impegnato in corsia, per chi assiste i malati, ma anche chi
                          si occupa degli acquisti, per fare l' esempio più lampante, in questo momento è sotto pressione. Perché magari non
                          ha a disposizione materiale di cui abbiamo estremo bisogno ed è il bersaglio delle nostre proteste». ©
                          RIPRODUZIONE RISERVATA.

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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Salute

                          Clinica Santa Teresa: «Anche noi dentisti abbiamo deciso di sospendere il lavoro»
                          La titolare, Monica Pezzi: «Per le emergenze abbiamo attivato un numero verde»

                          Un invito a sensibilizzare i cittadini sul prezioso lavoro degli operatori
                          sanitari in quest' emergenza sanitaria da Covid-19, arriva dalla Clinica
                          Dentale 'Santa Teresa' di Ravenna che ha chiuso i battenti lo scorso 11
                          marzo. «Nel rispetto delle nuove misure contenute del decreto - racconta
                          la titolare Monica Pezzi -, per limitare gli spostamenti delle persone,
                          abbiamo deciso di sospendere il servizio delle nostre tre sedi, a Ravenna,
                          Cesena e Faenza, riservandolo esclusivamente a reali urgenze. Il servizio
                          telefonico è comunque operativo (risponde al numero verde
                          800.557798) da lunedì al venerdì, dalle 9 alle 18 e il sabato dalle 9 alle 13.
                          In pratica, effettuiamo una sorta di triage telefonico in modo da valutare
                          la reale urgenza. Certo, se un paziente ha un dolore insopportabile, ci
                          attrezziamo per accoglierlo, organizzando per tempo la sanificazione
                          degli ambienti. Diversamente, si offrono consigli telefonici». Pezzi
                          ricorda tutti le fasi della diffusione del Coronavirus e ricorda che, dopo la
                          notizia del primo caso in Italia intorno al 21 febbraio, si era subito
                          preoccupata di procurarsi una scorta di mascherine. Non immaginando certo che sarebbe stato solo l' inizio. «Il
                          nostro è un lavoro molto a rischio - spiega - perché, lavorando nella bocca del paziente, siamo a stretto contatto con
                          l' aerosol che provoca la diffusione del virus. Il secondo passo è stato quello di far compilare un questionario ai
                          pazienti che, pur rispettoso della privacy, serviva per capire la provenienza e la presenza di eventuali sintomi negli
                          ultimi 15 giorni. Devo dire che tutti sono stati collaborativi. Siamo andati avanti così per due settimane, rallentando gli
                          appuntamenti, finché siamo arrivati al completo stop. D' altra parte, non potendo lavorare in sicurezza, era
                          inevitabile». Nelle tre sedi lavorano 25 dipendenti e altrettanti collaboratori, ora tutti a casa. «Quando riprenderemo -
                          conclude Pezzi -, non sarà più tutto come prima. Stiamo già pensando come adottare nuovi protocolli, in linea con le
                          indicazioni del ministero, per poter svolgere il nostro lavoro in sicurezza». Per le donazioni alla Protezione civile
                          regionale, con causale 'Insieme si può Emilia Romagna contro Coronavirus', l' Iban è
                          IT69G0200802435000104428964. ro.be.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 15
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                                                           Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Prima pagina Faenza Lugo

                          Prima pagina Faenza Lugo

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                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Tradizioni

                          La sacralità del pane fatto in casa

                                                                                                                            Beppe Sangiorgi

                          In questo periodo c' è chi si fa il pane in casa. È un' operazione ricca di
                          soddisfazione ma priva della sacralità che un tempo accompagnava la
                          preparazione e la cottura del pane. Si faceva una volta la settimana, ma
                          mai di venerdì, ritenuto infausto perché segnato dalla morte del Signore.
                          Si preparava il lievito, l' alvadur, formando con l' impasto una palla
                          schiacciata, sulla quale si tracciava una croce con il coltello seguita da
                          un segno di croce fatto con la mano. Si lasciava riposare tutta la notte ed
                          il giorno dopo, aggiunto a farina ed acqua salata, formava e' spas poi
                          diviso in pezzi, Che s' infornavano facendo una croce sulla lastra che
                          chiudeva il forno, dal quale uscivano poi le tiere con il «garofano fiorito»,
                          il taglio aperto del pane.

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                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Attività e orari, ecco i nostri giorni»
                          Il racconto di come si è organizzata una famiglia normale ritrovatasi, come quasi tutti, a dover reinventare le proprie
                          giornate

                          «Facciamo ginnastica, curiamo il giardino che abbiamo la fortuna di
                          avere e leggiamo assieme». La convivenza forzata a causa delle
                          restrizioni del Covid-19 ha portato a una nuova dimensione la vita
                          familiare, più lenta e con tanto tempo a disposizione. Questo ancor di più
                          se entrambi i genitori sono fermi anche dal lavoro. Come già facciamo
                          con le 'cronache da casa mia', raccontiamo oggi come si è organizzata
                          una famiglia faentina. Storia simile a quella che si sta vivendo in tante
                          altre case. Mattia Baccarini gestisce, assieme alla compagna Sara
                          Valentini, il Bar Sport in via Ravegnana, attività che a causa delle
                          restrizioni per evitare la diffusione della pandemia è stata chiusa come
                          tutte le altre del settore della ristorazione. Mamma Sara e papà Mattia
                          hanno due figli, Lorenzo di 11 e Matteo di 6 anni. «Per forza di cose, da
                          un giorno all' altro - spiegano Sara e Mattia- - ci siamo ritrovati con l'
                          attività chiusa e in questa convivenza 'forzata'. Reinventare la giornata,
                          abituati ai ritmi frenetici a cui eravamo abituati prima dell' emergenza
                          sanitaria sul momento non è stato semplicissimo. Non c' era più da dividersi e affrettarsi per accompagnare i bimbi a
                          scuola, ai vari corsi pomeridiani e così via. Avevamo tutto il tempo a disposizione e anche di più. Ovviamente i primi
                          giorni sono stati di assestamento, anche perchè pensavamo che tutto si risolvesse in breve tempo. Quando ci siamo
                          resi conto che la cosa sarebbe continuata anche nelle settimane successive abbiamo deciso che era il momenti di
                          organizzarci». La situazione 'classica' della famiglia 'ai domiciliari' ha portato a dover stilare dei veri e propri orari con
                          attività di intrattenimento. «Lasciare i bimbi a loro stessi avrebbe significato piazzarli davanti la televisione o in balia
                          dei videogiochi. Così in base anche alle nostre inclinazioni abbiamo iniziato a organizzare in diversi momenti le
                          attività». Sfruttando le tante possibilità di spazi disponibili nella casa, la famiglia ha stilato un vero e proprio piano con
                          momenti e laboratori da svolgere assieme. «In base ai giorni - continuano Sara e Mattia - oltre allo svolgimento dei
                          compiti scolastici, cerchiamo di trovare il tempo per diverse esperienza che possano coinvolgerci tutti così da non
                          annoiarci e in maniera tale da non far pesare troppo questi momenti. Così tra le tante attività ad esempio ci
                          dedichiamo a mezz' ora di yoga con tutorial da You Tube, pratichiamo ginnastica; abbiamo il giardino da curare e
                          ovviamente abbiamo realizzato anche noi il nostro cartello '#andratuttobene'; la sera, dopo cena, cerchiamo di
                          leggere tutti assieme alcuni libri mentre per la

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                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          festa del papà, ad esempio, saputa dell' iniziativa di Martina Scarpa, figlia della ceramista Carla Lega, ci siamo fatti
                          recapitare dell' argilla e con quella i bimbi hanno realizzato il regalo per Mattia». Ma le attività della famiglia
                          Baccarini-Valentini non si esauriscono qui. «Cerchiamo di creare delle favole e organizziamo laboratori di cucina»
                          dicono ancora Sara e Mattia. «Sicuramente la situazione e la preoccupazione di queste giornate è tanta e il tutto va
                          calibrato tra le incombenze da svolgere anche con il 'mondo esterno' non dimenticando di avere un' attività, nostro
                          unico sostentamento economico, che in questo momento è chiusa. Questo però non vogliamo debba riflettersi
                          anche sui nostri figli e così cerchiamo di vivere il più serenamente possibile questi giorni che speriamo possano
                          terminare quanto prima. Non saremo la famiglia felice del Mulino Bianco ma ce la mettiamo tutta affinchè Lorenzo e
                          Matteo non si annoino troppo». Antonio Veca.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 19
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                          La politica

                          «Aiuto alle imprese»
                          Cavina (Ixc) chiede l' intervento del Comune

                          «Andrà tutto bene? Speriamo. Ma chiediamo che l' amministrazione
                          comunale si attivi subito per deliberare aiuti economici concreti alle
                          attività produttive e commerciali della città». La richiesta arriva dal
                          presidente di Insieme per cambiare Paolo Cavina: «L' emergenza
                          sanitaria dovuta al coronavirus, purtroppo, ha imposto delle giuste
                          limitazioni e ora se anche le più ottimistiche previsioni auspicano la
                          riapertura delle attività a metà aprile, sarà comunque un anno
                          economicamente compromesso per tantissime attività, in particolare
                          quelle commerciali quali bar, ristoranti e negozi. Ci auguriamo che
                          possano resistere, ma non ne siamo così sicuri». Cavina chiede l'
                          intervento del Comune: «Bisogna pertanto che l' amministrazione faccia
                          la sua parte e stanzi immediatamente risorse concrete con
                          provvedimenti volti a ridurre l' addizionale irpef, dimezzare le tassazioni
                          relative agli immobili non residenziali, dimezzare la tassa dei rifiuti per le
                          partite Iva, azzerare la tassa di occupazione suolo pubblico per tutte le
                          attività commerciali e dimezzare la tassazione sulla pubblicità (ICA)». Cavina chiede di dare «qualche barlume di
                          speranza a tutti i nostri operatori commerciali. Insieme ce la faremo, ma servoo atti concreti!».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019    Pagina 20
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                          Solidarietà

                          Nuova raccolta fondi
                          Partita un' iniziativa su internet per l' Ausl

                          Nuova iniziativa di solidarietà nell' ambito dell' emergenza Coronavirus.
                          La Round Table 38 di Faenza ha infatti avviato una nuova campagna di
                          raccolta fondi a favore dell' Azienda Usl Romagna denominata: «Attivi e
                          Solidali con i nostri Ospedali». L' obiettivo è quello di fronteggiare l'
                          emergenza Covid-19, attraverso un gesto concreto di solidarietà: i fondi
                          raccolti saranno destinati all' acquisto di attrezzature e dispositivi medici
                          per i malati, dando così supporto a tutti gli operatori sanitari del nostro
                          territorio. La Round Table .38 di Faenza, oltre a farsi promotrice di questo
                          progetto, avvia la raccolta facendo una prima donazione di 500 euro. «L'
                          obiettivo - spiegano dall' associazione - è quello di raccogliere almeno
                          3.000 euro: con il piccolo contributo di tutta la cittadinanza si può
                          raggiungere e superare». Ieri sera era già stato superato il 'muro' dei
                          duemila euro grazie alla generosità dei faentini Donare è molto semplice
                          - fa sapere Round table - basterà utilizzare il seguente link:
                          www.gofundme.com/f/sosteniamo-l039ausl-romagna .

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 21
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                          La gara

                          La corsa era prevista per il 23 e il 24 maggio

                          L' ultima edizione del Passatore, nel 2019, aveva contato ben 3281
                          iscritti. L' edizione di quest' anno - la numero 48 dell' ultramaratona
                          Firenze-Faenza - si sarebbe dovuta correre fra 23 e 24 maggio. A lato Pirì
                          Crementi con i vincitori 2019 Marco Menegardi e Nikolina Sustic e
                          Giorgio Calcaterra, trionfatore di 12 Cento consecutive.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 22
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                          «La Cento tornerà nel 2021, ancora più bella»
                          'Pirì' racconta la sofferta decisione: prima volta che viene annullata: «Un atto di responsabilità. L' anno prossimo sarà
                          una grande festa»

                          di Antonio Veca Effetto Covid19, la notizia era nell' aria, ma già da
                          qualche giorno le voci si rincorrevano. Una decisione era attesa per il 3
                          aprile ma l' eventualità che si potesse correre sembrava sempre più
                          remota: ora arriva la conferma che la mitica 'Cento' del Passatore dovrà
                          saltare un anno a causa dell' emergenza Coronavirus. «L' edizione del
                          2021 sarà ancora più grande e bella» promettono gli organizzatori. È la
                          prima volta che succede nella storia dell' ultramaratona che unisce
                          Firenze a Faenza, nata nel 1973. Ne abbiamo parlato col fondatore
                          storico della manifestazione, l' anima di questa splendida cavalcata
                          attraverso dell' Appennino Tosco-Romagnolo che parte dalla piazza del
                          Duomo della città di Firenze e si conclude in piazza del Popolo a Faenza,
                          Pietro Crementi, per tutti Pirì. D u n q u e P i r ì , a n c h e l a 1 0 0 k m d e l
                          Passatore deve arrendersi al virus? «Purtroppo si; ancora non l'
                          abbiamo ufficializzata anche se qualche giorno fa avevamo comunicato
                          che dopo il 3 aprile avremmo preso una decisione. Bisogna considerare
                          che le ordinanze restrittive decretate dal Governo con limitazioni ben precise rispetto alle manifestazioni di ogni
                          genere che prevedono raggruppamenti di persone, arrivano già agli inizi di aprile. Vista la situazione arrivare a maggio
                          è un attimo. In piazza del Duomo a Firenze si accalcano oltre tremila concorrenti da tutto il mondo quindi, anche se
                          non ci fosse stato un Decreto, l' annullamento della corsa sarebbe stato un atto di responsabilità verso tutti».
                          Dunque la decisione è presa? «Certamente la 48esima edizione della 100 km del Passatore quest' anno non si
                          correrà. E non era possibile neanche spostarne la data». Come mai? «L' organizzazione della manifestazione è
                          particolarmente complessa. Oltre alle migliaia di atleti comprende centinaia di volontari, decine di associazioni di
                          volontariato. Spostarne la data, anche senza un' ordinanza del Governo, sarebbe stato comunque uno sforzo
                          enorme per tutti, atleti e volontari in primis. Pensi alle centinaia di atleti, da ogni parte d' Italia anche da Sicilia,
                          Calabria e Sardegna e quelli che arrivano da ogni angolo del mondo, abbiamo maratoneti provenienti dal Giappone,
                          che fra ottobre del 2019 e gennaio di quest' anno, prima dell' arrivo della pandemia, si erano iscritti e che

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                          venerdì 27 marzo 2020

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                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          avevano già iniziato a organizzare il viaggio e la permanenza. Rimandare la gara avrebbe messo tutti nel caos più
                          totale». A questo poi si devono aggiungere le donne e gli uomini addetti alla logistica. «Certo, centinaia di volontari
                          che da Firenze fino a Faenza assicurano il buon andamento della corsa». Le dispiace questo annullamento?
                          «Certo, sono anni, che come società sportiva dilettantistica viviamo per il Passatore; iniziamo a lavorare per l'
                          edizione successiva già all' indomani dell' arrivo in piazza del Popolo a Faenza quindi può ben immaginare cosa
                          significhi per noi questo». Cosa possiamo dire a tutti quelli che aspettavano la Cento? «La manifestazione, per
                          così come è stata pensata e cosa è diventata negli anni, non è semplicemente un momento sportivo, ma una festa e
                          che unisce due città. Ed è per questo che con questo clima a causa della pandemia anche se si fosse riusciti a
                          correre sarebbe stata comunque una festa a metà. A questo punto diamo appuntamento a tutti gli appassionati e
                          volontari della 100 km del Passatore all' edizione del 2021 che sono sicuro sarà una doppia festa per tutti, convinto
                          che la piazza di Faenza ci riserverà un caloroso benvenuto». Il 5 aprile l' annullamento della 48esima edizione del
                          Passatore verrà ufficializzato sul sito www.100kmdelpassatore.it attraverso un comunicato indirizzato a tutti, atleti e
                          volontari; le iscrizioni versate per questa edizione varranno per l' edizione del 2021. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 24
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                          venerdì 27 marzo 2020
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                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Epidemia, lo stop della Ortolani: «Non me la sento di allenarmi»
                          La redese, azzurra e pluricampionessa della pallavolo, ha chiesto la risoluzione del contratto con Monza La sua
                          squadra prosegue l' attività nel rispetto delle norme: «Una settimana fa ero d' accordo, ora no»

                          Serena Ortolani, redese, 33enne azzurra della pallavolo che vanta due ori
                          Europei e un argento mondiale dice basta agli allenamenti per i timori
                          legati all' epidemia, a costo di dover rinunciare al contratto con la
                          Saugella Monza: ha infatti chiesto la risoluzione del contratto per poter
                          stare a casa. «Non me la sento di continuare, non è il momento», dice
                          Ortolani, pensando in particolare alla famiglia. Lo stop che, a 33 anni, non
                          è escluso che possa anche trasformarsi in un ritiro definitivo: mai infatti l'
                          opposto - tre volte vincitrice della Champions league - ha nascosto il
                          desiderio di dare la gioia di un secondo figlio al marito, il ct azzurro
                          Davide Mazzanti. Monza non ha mai fermato gli allenamenti nonostante
                          lo stop forzato al campionato: «Ho condiviso l' idea di allenarmi - ha
                          spiegato Ortolani al sito della società di Monza - fino alla scorsa
                          settimana nel pieno rispetto delle norme e di tutte le precauzioni prese e
                          previste per questa eccezionale situazione. Non me la sono sentita,
                          invece, di mantenere la stessa decisione e di continuare in questo
                          momento e, quindi, ho richiesto alla società la risoluzione del contratto». Alessandra Marzari, medico al Niguarda e
                          presidente del Consorzio Vero Volley, fa chiarezza su quanto accaduto «Lunedì mi ha chiamato - ha spiegato Marzari
                          all' agenzia Ansa - e mi ha comunicato la scelta di non allenarsi più. Io le ho offerto alcuni giorni liberi per stare in
                          famiglia e riflettere ma lei mi ha assicurato che non era un problema di tempo. Era spaventata, non se la sentiva più.
                          A quel punto mi sono tutelata». Vero Volley Monza non ha mai interrotto gli allenamenti, in regola con le norme, ma in
                          evidente controtendenza con il resto dello sport, moltissime squadre hanno fermato completamente gli allenamenti.
                          «Mi preme - evidenzia Marzari - sottolineare una cosa. Non siamo fuori legge. Il dpcm del 9 marzo e la successiva
                          ordinanza 514 della Regione Lombardia permettono agli atleti di rilievo nazionale di allenarsi. Noi siamo molto attenti
                          alla sicurezza dei nostri atleti. Da oltre un mese vivono isolati e percorrono solo i 400 metri tra le case e la Candy
                          Arena, sanifichiamo il palazzetto almeno due volte al giorno e i palloni, monitoriamo ogni sintomo. Io faccio il
                          medico, se qualcuno pensa che io possa aumentare il rischio del contagio è fuoristrada. Altri club si allenano nei
                          parchi e nessuno dice nulla». La possibile ripresa del campionato è però tutt' altro che certa: per undici club su
                          quattordici della A1 femminile infatti il campionato va annullato.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 25
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                          venerdì 27 marzo 2020
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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          GELATA

                          Regione, chiesto lo stato di calamità
                          Coldiretti: «Soddisfatti per l' accoglimento delle nostre istanze»

                          Oltre alla procedura semplificata e completamente on line, la Regione sta
                          attivando anche una raccolta massiva dei danni per il tramite dei Caa o
                          delle organizzazioni professionali, per una mappatura completa delle
                          gelate a sostegno della richiesta al ministero delle Politiche agricole del
                          riconoscimento dell' eccezionalità dell' evento calamitoso. E l' assessore
                          Mammi fa sapere: «Saremo al fianco degli agricoltori». Soddisfazione
                          della Coldiretti, che nei giorni scorsi, come altre associazioni di
                          agricoltori, aveva sollecitato interventi per la gelata: «Appare chiaro - ha
                          detto il presidente regionale di Coldiretti, Nicola Bertinelli - che anche le
                          verifiche da parte dei tecnici procederanno a rilento sempre a causa dell'
                          epidemia di covid-19. Ci troviamo di fronte a una situazione mai
                          affrontata prima dove anche le normali e usuali pratiche burocratiche
                          hanno incontrato molto ostacoli a causa del coronavirus. Per questo
                          apprendiamo con favore l' accoglimento delle nostre istanze».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 26
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                          venerdì 27 marzo 2020
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                                                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          FORMULA UNO

                          Anche l' Alpha Tauri invita a stare a casa

                          L' inizio del campionato mondiale di Formula 1 appare sempre più
                          distante, ma in questo anche il mondo dell' automobilismo è concentrato
                          sulla emergenza Coronavirus. Così, la scuderia faentina Alpha Tauri di
                          Formula 1, invita a resistere e stare a casa per evitare il contagio da
                          Covid-19. "Adesso è tempo di stare a casa!" scrive su twitter la scuderia
                          faentina, ex Toro Rosso. "Supereremo questo momento, distanti ma
                          uniti".

                                                             Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 27
[ § 1 5 6 1 0 3 7 4 § ]

                          venerdì 27 marzo 2020
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Il virus uccide ancora: due morti Contagiati anche cinque bambini
                          Continuano a crescere i decessi legati al covid-19. I casi positivi toccano quota 451 Spiragli per il futuro. Ma il
                          commissario regionale avverte: «Non usciremo di casa subito»

                          RAVENNA Altre due vittime. Che portano il computo totale a 19. Al decesso di
                          Ottavio Massarenti, 75enne di Lugo, nella serata di ieri si è aggiunto quello di
                          Saturno Carnoli, dai più chiamato Nino, 79 anni, volto noto del panorama
                          culturale ravennate (altri servizi a pagina 3). NUMERI IN CRESCITA A proseguire
                          è anche la crescita dei contagi secondo un' altalena di numeri che può
                          disorientare. L' ultimo bollettino fa trasparire un' impennata di casi, 64 in più, per
                          un totale complessivo di 451 contagi in tutta la Provincia. Tra questi rientrano
                          anche due sorelle di Cervia di 11 e 13 anni colpite da covid-19 in ambito
                          familiare: l' esito dei lori tamponi risultati positivi si inserisce negli 8 in più
                          accertati ieri e relativi a un gruppo di parenti cervesi. E altri tre minori, di 5,11 e
                          13 anni, sono risultati positivi a Faenza. Ma, come spiega una nota dell'
                          Amministrazione, le 64 positività comunicate fanno riferimento a un arco
                          temporale di 48 ore. «Questi scostamenti al rialzo o al ribasso - ha spiegato
                          Michele De Pascale sindaco di Ravenna e presidente della Provincia - non sono
                          determinati dall' evoluzione della patologia, ma dalle dinamiche del laboratorio
                          di analisi. Quindi - osserva - dobbiamo perseverare con impegno nelle misure di
                          contenimento che finora nel nostro territorio hanno dato risultati molto importanti». SPIRAGLI DI OTTIMISMO L'
                          emergenza quindi continua, ma analizzando i dettagli non si possono trascurare particolari in qualche misura
                          positivi. Ad esempio il fatto che sui 64 nuovi casi, 51 pazienti siano in isolamento domiciliare perché privi di sintomi o
                          alle prese con una sintomatologia lieve, mentre nessuno dei 13 ricoverati si trova in terapia intensiva ma in cura nel
                          reparto di malattie infettive. E nonostante in Regione i contagiati sfiorino gli 11mila casi, l' andamento dei contagi
                          lascia sperare che il picco, se non superato, sia quantomeno vicino. Mercoledì il commissario per l' emergenza
                          Sergio Venturi aveva dichiarato che, seppur ancora negativo e più lento di come si vorrebbe, il trend appare in in
                          diminuzione. Effetto della reclusione imposta ai cittadini, con gli spostamenti limitati a ragioni di urgenza. MA LE
                          RESTRIZIONI RESTERANNO Se la curva dei contagi pare stia iniziando a flettere lo si deve alle misure adottate, non
                          al fatto che sia stato raggiunto il picco epidemiologico della malattia. Per questo, ammonisce Venturi, il coprifuoco
                          non verrà tolto da un giorno all' altro nemmeno di fronte a dati consolidati.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 28
[ § 1 5 6 1 0 3 7 4 § ]

                          venerdì 27 marzo 2020

                                                         Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                   Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          La strada verso il mondo di prima, insomma, sarà lunga e faticosa. «Questa situazione - ha detto ieri Venturi nel
                          consueto punto giornaliero sulla situazione - vogliamo che migliori giorno dopo giorno, con tutta la nostra volontà e
                          tutta la nostra applicazione, perché sappiamo quanti sacrifici stiamo facendo. Ma non ci illudiamo che se migliora,
                          improvvisamente usciremo dalle case, ci abbracceremo e faremo festa per un mese, perché non sarà così. Lo dico
                          prima. Ci saranno da sopportare sacrifici anche quando la situazione si consoliderà se non vogliamo riprendere un
                          falò che invece vogliamo spegnere per bene». Il rischio, proprio come accade per gli incendi, è che da un focolaio
                          non del tutto spento le fiamme possano propagarsi nuovamente. «E dopo saremmo doppiamente sconfortati».

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019         Pagina 29
[ § 1 5 6 1 0 3 6 9 § ]

                          venerdì 27 marzo 2020
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          PARLA UN' INFERMIERA IN PRIMA LINEA

                          «Non so fino a quando potrò resistere Si sente la fatica, sono distrutta»
                          «Ad ogni turno si aggirano sui sette/otto i contatti di ciascun operatore con nuovi contagiati»

                          FAENZA In prima linea fin dal primo giorno, immersa tra i positivi al coronavirus,
                          a stretto contatto con chi soffre. Sottoposta ad un continuo rischio contagio in
                          una situazione pesante da reggere a livello sia fisico che mentale, tanto che non
                          è affatto limitativo parlare per tutti quelli come lei, di eroi, finora senza medaglia,
                          mossi solo da un profondo spirito di servizio. Lei è un' infermiera operativa in
                          provincia di Ravenna, di quelle che affrontano i contagiati nel rispetto di tutti i
                          protocolli ma tra mille difficoltà, tra situazioni non solo pericolose, ma spesso
                          assurde e al limite dell' umanamente sostenibile. Il suo racconto è saturo di
                          commozioni, paure, preoccupazioni, ma anche rabbia, senso di impotenza che
                          comunque non scalfiscono la forte volontà di dare un contributo alla salvezza
                          di chi viene colpito. PROCEDURE DA INCUBO «Sentiamo la fatica - afferma - ne
                          portiamo ormai i segni sui nostri corpi, sul viso ma anche dentro nel cuore, nella
                          psiche. Ad ogni turno si aggirano sui sette/otto i contatti di ciascun operatore
                          come me con nuovi contagiati, e ogni volta è una procedura da incubo: metti i
                          guanti, la tuta, la mascherina la visiera, butta tutto con cautela, e alla fine
                          veniamo pure annaffiati a spruzzo con una soluzione disinfettante. Fallo oggi,
                          fallo domani, non so fino a quando si potrà resistere. Ci sono momenti che sono molto avvilita, distrutta». TRE ALLA
                          VOLTA IN AMBULANZA Dal suo racconto emergono realtà che fino ad un mese fa erano impensabili e non solo per
                          quanto riguarda lei personalmente ma inerenti le varie pratiche dal momento che un paziente chiama il 118, fino al
                          ricovero, alla degenza, e purtroppo fino alla morte per chi non ce la fa. «È successo che le ambulanze ne abbiano
                          caricati addirittura tre alla volta. Penso a chi li ha dovuti gestire, sì perché non si opera in serenità: ci sono i bagagli
                          che si portano dietro, i saluti ai parenti tra le lacrime e il dolore, chi sta male, starnutisce, tossisce, sputacchia,
                          annaspa. Chiedono dove vengono portati, poi c'è chi prega e chi impreca. Siamo messi così. Finora non abbiamo
                          letti nei corridoi, ci sono posti a sufficienza, tant'è che continuano ad arrivare anche da fuori, soprattutto da
                          Piacenza. A Lugo hanno adibito tre reparti. Non si lascia indietro nessuno, compresi gli oncologici all'ulti - mo
                          stadio». PROTEZIONI E TAMPONI «I turni sono come prima, gli straordinari li fa solo chi vuole, non sei obbligato
                          continua il racconto . I Dpi (dispositivi di protezione individuali, tipo mascherine o guanti, ndr) sono richiesti in
                          continuazione: può capitare di essere a corto allora ci si mette ciò che c'è». Si era parlato di fare i tamponi a tutto il
                          personale sanitario: «No, finora niente: non lo

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 30
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                          venerdì 27 marzo 2020

                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                   Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          sappiamo quanti di noi siano ammalati, asintomatici, il fatto è che abbiamo famiglie e quando torniamo a casa i
                          pensieri sono allucinanti, abbiamo ansia, panico. Anche tra i pazienti, c'è chi dopo aver fatto il tampone positivo,
                          viene mandato a casa con moglie e figli. Secondo me c'è un'altissima percentuale di gente positiva». Da non
                          trascurare sono pure gli effetti collaterali che sono in aumento: ad esempio paura, panico, ipocondria, claustrofobia
                          anche tra chi non ha contratto il virus. GENTE IMPAURITA, DEPRESSI «Capitano casi di gente impaurita, di persone
                          straniere che non riescono a spiegarsi, e purtroppo aumentano i depressi e chi lo era già, peggiora. Non mancano le
                          situazioni paradossali: liti famigliari, problemi di tenuta mentale, in ospedale è arrivata gente che stava male per la
                          paura di morire». Cosa si può prevedere per i prossimi giorni? «Non lo sappiamo, dicono che il virus si modifica in
                          continuazione, non bisogna abbassare la guardia. Speriamo bene».

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 31
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                          venerdì 27 marzo 2020
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Attenzione ai falsi volontari: si spacciano per "ragazzi dei rioni"
                          Si vuole precisare che «il servizio di spesa a domicilio offerto avviene solamente su chiamata»

                          FAENZA Il rione Rosso già impegnato coni sui volontari nella consegna a
                          domicilio di spesa e medicinali alle persone bisognose segnala episodi di
                          vendita porta a porta, effettuata da sconosciuti che si spacciano per "ragazzi
                          dei rioni". A seguito di tali spregevoli casi il rione Rosso, insieme al Giallo e
                          Borgo Durbecco, anch' essi impegnati per la medesima missione, precisano che
                          «il servizio di spesa a domicilio offerto avviene solamente su chiamata e non
                          con tentate vendite porta a porta». Pertanto «onde evitare episodi di questo
                          genere, i volontari autorizzati sono riconoscibili, oltre che dal fazzoletto rionale,
                          tramite tesserino di riconoscimento e sono in possesso dell' autorizzazione
                          rilasciata dal Comune di Faenza».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 32
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                          venerdì 27 marzo 2020
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                        Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          «Aiuti economici concreti alle attività produttive»

                          FAENZA «Chiediamo che l' amministrazione comunale si attivi subito per
                          deliberare aiuti economici concreti alle attività produttive e commerciali della
                          città». A chiederlo è Paolo Cavina, presidente di Insieme per Cambiare Faenza.
                          «Se anche le più ottimistiche previsioni auspicano la riapertura delle attività a
                          metà aprile, sarà comunque un anno economicamente compromesso per
                          tantissime attività, in particolare quelle commerciali quali bar, ristoranti e
                          negozi- riferisce Ca vina -. Ci auguriamo che possano resistere, ma non ne
                          siamo così sicuri. Bisogna pertanto che l' amministrazione comunale faccia la
                          sua parte e stanzi immediatamente risorse concrete con provvedimenti volti a
                          ridurre l' addizionale irpef, dimezzare le tassazioni relative agli immobili non
                          residenziali, dimezzare la tassa dei rifiuti per le partite Iva, azzerare la tassa di
                          occupazione suolo pubblico per tutte le attività commerciali e dimezzare la
                          tassazione sulla pubblicità». Insieme per Cambiare si fa portavoce per emanare
                          questi provvedimenti «al più presto e per dare qualche barlume di speranza a
                          tutti i nostri operatori commerciali».

                                                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 33
[ § 1 5 6 1 0 3 7 3 § ]

                          venerdì 27 marzo 2020
                          Pagina 30

                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          EMERGENZA CORONAVIRUS

                          Forte diminuzione delle richieste d' aiuto di donne maltrattate
                          Oriani: «Ci telefonano solo quando sono da sole, in auto, dopo avere fatto la spesa. È una situazione molto brutta»

                                                                                                                              MICHELE DONATI

                          FAENZA Il periodo di clausura forzata necessario a ridurre i contagi da
                          coronavirus rischia di trasformarsi in un calvario amplificato per tutte le donne
                          che subiscono violenza domestica. «Nelle ultime due settimane - spiega
                          Antonella Oriani, presidente di Sos Donna Faenza - si è registrato un pesante
                          calo delle richieste d' aiuto da parte di donne maltrattate, solo una telefonata da
                          parte di una nuova utente. Nella gran parte dei casi le donne sono in casa con
                          chi le maltratta ed è difficile fare anche solo una chiamata». Proprio per questa
                          ragione è importante sottolineare che il centro antiviolenza resta aperto, con
                          tutte le precauzioni necessarie e prediligendo i contatti telefonici, ed è
                          contattabile al numero 0546 22060: l' accoglienza telefonica è garantita il lunedì
                          e venerdì dalle 14.30 alle 18.30, il martedì, mercoledì, giovedì, sabato e
                          domenica dalle 9 alle 13. Negli orari di chiusura è attiva una segreteria
                          telefonica h24, così come resta operativo l' intervento in emergenza tramite
                          attivazione da parte di forze dell' ordine, servizi sociali o pronto soccorso. «Le
                          donne - prosegue Oriani - non devono mai restare da sole. Sos Donna è
                          presente, i centri antiviolenza sono ritenuti servizi essenziali e continuiamo ad
                          essere a disposizione. Nessun problema con l' autocertificazione, che può anche essere compilata insieme alle
                          forze dell' ordine durante il controllo». LE CASE PER L'EMERGENZA Più critica la situazione che vede praticamente
                          sature - ad eccezione di quattro posti letto disponibili in convivenza-le strutture d' alloggio come la case di pronto
                          emergenza, le tre case rifugio e la casa d' autonomia: «Nel caso dovesse entrare una donna - specifica Oriani - va
                          posta in quarantena prima dell' inizio effettivo della convivenza. Per le donne che si trovano già all' interno di queste
                          strutture vengono osservate le prescrizioni emanate dai Dpcm. Stamane (ieri, n dr) abbiamo fatto richiesta alla
                          prefettura per avere una fornitura di mascherine. Inoltre, la Regione e i prefetti, su sollecitazione del ministro degli
                          interni Lamorgese e del ministro delle pari opportunità Bonetti, si stanno impegnando per trovare strutture
                          alberghiere o altri immobili utilizzabili». VIOLENZA DOMESTICA Parallelamente proseguono i percorsi già intrapresi
                          da Sos Donna con le vittime di violenza: «Noi continuiamo, male difficoltà sono diverse - afferma Oriani -. Spesso ci
                          telefonano o video chiamano solo quando riescono a trovare un attimo di tempo da sole, ad esempio dopo avere
                          fatto la spesa, mentre si trovano in auto. È una situazione molto brutta». Difficoltà che evidenziano una realtà da
                          tempo risaputa, e cioè che la violenza è quasi sempre domestica

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 34
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                          venerdì 27 marzo 2020

                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          e a commetterla sono specialmente mariti e compagni. Uno spunto di riflessione potrebbe arrivare dal caso della
                          procura di Trento, dove si è stabilito che ad allontanarsi dalle abitazioni debbano essere gli uomini maltrattanti e non
                          le donne con i figli: «Una decisione che ci sembra giusta - conclude Oriani -. Speriamo che anche altre procure
                          seguano questa linea».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 35
[ § 1 5 6 1 0 3 7 0 § ]

                          venerdì 27 marzo 2020
                          Pagina 30

                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Alberghiero, «serve assistenza tecnica informatica a distanza»
                          Per le videolezioni chiesti anche contratti telefonici illimitati per gli studenti e i docenti

                          RIOLO TERME Dopo la collaborazione con la locale Protezione Civile per
                          rifornire di computer "riciclati" gli studenti sprovvisti, consentendo loro di
                          seguire le videolezioni da casa, il progetto "IoUso e RiUso" attivo presso l'
                          Istituto Alberghiero "Pellegrino Artusi" ha messo in campo anche altre iniziative
                          di solidarietà sociale. Da qualche giorno è stato infatti organizzato un servizio di
                          controllo contratti telefonici in collaborazione con le associazioni dei
                          consumatori affinché siano garantite le migliori condizioni sulle offerte
                          telefoniche, e che non vi siano speculazioni di mercato. «Vogliamo evitare ai
                          nostri ragazzi e alle loro famiglie- spiega Eleonora Laghi, coordinatrice del
                          progetto - di incorrere in scelte sbagliate o sottoscrivere offerte sconvenienti.
                          Succede infatti che gli operatori telefonici dopo aver promesso "solidarietà
                          sociale" per contratti illimitati, la realtà sia spesso diversa. I contratti sono
                          limitati e facciamo addirittura fatica ad ottenere chiarimenti. Per seguire le
                          lezioni da casa ci sarebbe bisogno di avere internet illimitato per gli studenti, ma
                          a volte anche per i genitori perchè ci sono ragazzi che si connettono con
                          smartphone, tablet o pc del padre o della madre. E anche il personale docente
                          avrebbe bisogno di tali offerte illimitate altrimenti non si riescono a fare le videolezioni perchè si resta presto a secco
                          col credito o con i giga». Sempre per garantire ai ragazzi il miglior servizio si sta cercando un tecnico o un team di
                          tecnici (in volontariato gratuito) per la risoluzione di problemi informatici a distanza. Un help desk a cui rivolgersi in
                          caso di necessità. Per aiutare i ragazzi dell' Alberghiero, per donazioni, adesioni e informazioni , rivolgersi a Pierluigi
                          Conti e-mail: pierluigi.conti@alberghieroriolo.edu.it oppure a Eleonora Laghi tel. 329 8155260.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 36
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