Media Monitoring per 08-11-2019 - Rassegna stampa del 08-11-2019 - Ruggi
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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1 08/11/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Denuncia le paghe d'oro «Al Ruggi mi minacciano» ............................................................... 1 08/11/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Pronto soccorso sguarnito, parte il reclutamento di 13 specialisti ........................................ 3 08/11/2019 - CRONACHE DI SALERNO Ruggi e Da Procida al collasso, mancano fisioterapisti e logopedisti ..................................... 5 07/11/2019 - WWW.CRONACHESALERNO.IT Carenza di personale al reparto di ostetricia e ginecologia ................................................... 7 07/11/2019 - WWW.ONDANEWS.IT Trapianto di organi. All’ospedale “Ruggi” di Salerno due importanti donazioni in 48 ore ..... 8 06/11/2019 - WWW.ISTITUZIONI24.IT Salerno | L’azienda ospedaliera sottoscrive convenzione per garantire l’autosufficienza di unità di sangue ...................................................................................................................... 9 06/11/2019 - WWW.SALERNOCITTA.COM Salerno: al Ruggi sottoscritta convenzione con le Associazioni Donatori di Sangue ............ 11 06/11/2019 - WWW.LAREDAZIONE.EU Sangue: protocollo tra il “Ruggi” e 10 Associazioni Donatori salernitane ........................... 13 Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 14 08/11/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Budget esauriti, analisi solo a pagamento si inizia da esami del sangue e radiografie ........ 14 08/11/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO Operatori sanitari vittime di violenza «Subito la legge» ...................................................... 16 Sanità Campania ............................................................................................................................. 17 08/11/2019 - IL SANNIO Asl, un programma per sfoltire le liste di attesa .................................................................. 17 08/11/2019 - IL MATTINO (ED. AVELLINO) Distretto Asl, la minoranza: «No ai tagli» ............................................................................. 19 08/11/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO) Donna morta rinviati a giudizio tre medici ........................................................................... 21 08/11/2019 - CRONACHE DI NAPOLI I precari del 118 figli di un dio minore ................................................................................. 23 08/11/2019 - IL MATTINO (ED. CIRCONDARIO NORD) Medici cinesi in visita al S. Maria delle Grazie ...................................................................... 25 08/11/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO) Medici del servizio 118 dell' Asl ecco la graduatoria per i 21 posti ...................................... 26 08/11/2019 - IL MATTINO (ED. AVELLINO) Pulizia ospedali, scatta l' ultima proroga ............................................................................. 28 08/11/2019 - IL ROMA Servizio pasti, pecche e inadempienze ................................................................................ 30 Sanità nazionale ............................................................................................................................. 31 08/11/2019 - LA STAMPA " Pronti a tutto per salvare l' ex Ilva Non può chiudere" ...................................................... 31 08/11/2019 - LA STAMPA "Il tumore si adatta Cambia per resistere alle nuove terapie" ............................................. 33 08/11/2019 - IL GIORNO Bebè malato e rifiutato I limiti dell' eterologa ..................................................................... 35 08/11/2019 - IL GIORNO Dna modificato negli Usa «Così ho fermato il cancro» ......................................................... 37 08/11/2019 - IL MESSAGGERO Emorragia durante il parto mamma perde la vita Medici sotto indagine ............................. 39 08/11/2019 - IL MESSAGGERO Febbre e vomito, muore bimba di 3 anni .............................................................................. 41 08/11/2019 - IL GIORNO Il 'gioco di squadra' per i pazienti oncologici ....................................................................... 43
08/11/2019 - ITALIA OGGI In Francia sarà sperimentata la cannabis per uso medico ................................................... 45 08/11/2019 - LA REPUBBLICA L' Ocse boccia l' Italia per gli antibiotici "Consumo eccessivo" ............................................ 46 08/11/2019 - LA STAMPA La Regione aumenta tariffe e budget per i privati ............................................................... 47 08/11/2019 - IL FATTO QUOTIDIANO Mr Sanità veneta a capo dell' Aifa, l' incidente e il referto: "Infarto" ................................... 49 08/11/2019 - LIBERO Pochi medici nei Pronto Soccorso Ora arrivano quelli a partita Iva ...................................... 51 08/11/2019 - IL GIORNO Una boccata d' ossigeno per frenare le fibrosi ..................................................................... 53 08/11/2019 - LIBERO Una modifica al Dna per curare il cancro: funziona .............................................................. 55
08/11/2019 Pagina 25 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 5.549 Lettori: 107.296 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Denuncia le paghe d'oro «Al Ruggi mi minacciano» Sabino Russo «Negli ultimi due giorni sono stato avvicinato già diverse volte e minacciato per le mie denunce». Non si sente più al sicuro in ospedale il sindacalista dalle cui segnalazioni è partita la vicenda della Corte dei Conti, che ha chiesto a tutto il management del Ruggi degli ultimi 10 anni di restituire le somme concesse per indennità in busta paga non dovute ai dipendenti. «Mi arrivano minacce e offese personali da varie parti, in particolar modo dall' interno dell' azienda - denuncia - Non mi sento al sicuro. Credo di aver toccato troppi interessi». Non è la prima volta che il rappresentante sindacale è oggetto di intimidazioni da parte di suoi colleghi. Anche all' indomani di un' altra inchiesta giudiziaria che interessò l' azienda ospedaliera fu avvicinato, più volte, da alcuni sconosciuti all' interno del nosocomio, che lo minacciarono ripetutamente. A scatenare l' ira dei colleghi, stavolta, invece, è la segnalazione contro l' attribuzione delle posizioni organizzative. LE SEGNALAZIONI Il sindacalista, ad aprile 2018, segnalò l' improprio pagamento delle indennità, da diversi anni, a dipendenti a cui non sarebbe spettata, perché nel frattempo sarebbero stati trasferiti ad altro ufficio o settore, continuando però a percepire le somme aggiuntive. Questo portò, nel mese di ottobre dello stesso anno, le fiamme gialle a far visita agli uffici di via San Leonardo per acquisire tutti gli atti relativi a un nuovo esposto denuncia che lo stesso sindacalista aveva presentato. Parliamo di somme che in alcuni casi raggiungono i 9mila euro per ciascun beneficiario. I fatti Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
contestati risalgono addirittura alla gestione dell' allora direttore generale Attilio Bianchi, che individuò 68 posizioni organizzative, per un importo quantificato in 281mila euro all' anno. Da allora, però, alcuni dipendenti, che nel corso degli anni avevano perso la carica di vertice organizzativo, avrebbero continuato a percepire indebitamente l' indennità. Questo perché, stando alla denuncia, tra tutti i dirigenti che si sono succeduti nessuno avrebbe provveduto a predeterminare gli obiettivi da raggiungere per conseguire l' assegnazione della posizione organizzativa, né ad eseguire le verifiche degli eventuali obiettivi richiesti posti a condizione dell' indennità. In questo modo uno strumento rivolto alla valorizzazione della cultura del lavoro per obiettivi e progetti sarebbe stato distorto in un beneficio personale concesso ad nutum dall' azienda, procurando, di conseguenza, un danno erariale. I NOMI Ad essere coinvolti nella vicenda, quindi, ci sarebbero, con Attilio Bianchi, anche i manager Elvira Lenzi, Vincenzo Viggiani, Nicola Cantone e Giuseppe Longo, insieme ai relativi direttori sanitari e amministrativi, oltre al direttore medico Angelo Gerbasio e ad altri direttori, capidipartimento, dove era presente una posizione organizzativa. LE CIFRE Anche nell' ottobre del 2016 le fiamme gialle furono chiamate a far luce su un' altra denuncia relativa a stipendi d' oro al Ruggi. Nell' occasione la Guardia di Finanza verificò i redditi dichiarati dal personale negli anni che andavano dal 2013 al 2015. In alcuni casi i dipendenti sarebbero riusciti a portare a casa, tra straordinario e altre indennità, anche il triplo di quanto sarebbe stato possibile percepire. Nello specifico si faceva riferimento alle retribuzioni di impiegati, caposala e addetti alle pulizie. Il plotone più cospicuo riguardava gli amministrativi appartenenti alle categorie ds e c, che nel 2013, stando alla denuncia, avrebbero presentato cud che raggiungevano, rispettivamente, 73mila e 53mila euro, a fronte di un guadagno annuo lordo che poteva arrivare massimo tra i 39mila e i 29mila euro. Retribuzioni, poi, dimagrite nel 2014 a 56mila e 49mila euro. Nel secondo caso, invece, alcuni caposala appartenenti alla categoria d, avrebbero percepito stipendi che raggiungevano, nei casi limite, i 52mila euro nel 2014 e i 55mila euro nel 2015, a fronte di un tetto massimo di 32mila. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/11/2019 Pagina 25 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 3.124 Lettori: 107.296 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Pronto soccorso sguarnito, parte il reclutamento di 13 specialisti Al via un nuovo tentativo per reclutare i medici che mancano in pronto soccorso al Ruggi. Dopo il concorso di fine gennaio scorso per 16 camici bianchi, dalla cui graduatoria finale, però, l' azienda ospedaliera universitaria è riuscita ad assumere solo tre dottori, è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il nuovo bando per gli altri 13 specialisti di medicina e chirurgia d' accettazione e d' urgenza che mancano ancora all' appello. A Salerno, tra pronto soccorso, osservazione breve intensiva, che insieme formano una sola struttura complessa, e medicina d' urgenza, sono presenti in organico 17-18 camici bianchi. Tenendo presente solo pronto soccorso e Obi, però, stando agli standard minimi richiesti, i medici dovrebbero essere almeno 25. La speranza è che questi altri 13 camici bianchi possano, finalmente, dare una boccata d' ossigeno a tutti gli operatori, dopo che anche lo scorso anno era stato già indetto un concorso e assunto dieci medici, molti dei quali, però, avevano preferito altre strade, perché la vita del pronto soccorso è davvero difficile. Il pronto soccorso di Salerno, come dimostrano anche i numeri, negli ultimi anni è diventato molto ambito dall' utenza. A testimoniarlo sono anche i dati Agenas, che pongono il Ruggi, con 95mila accessi annui in via San Leonardo (17mila in più rispetto al 2017) e 140mila complessivi tra tutti i plessi, addirittura al di sopra del Cardarelli di Napoli. Quella che da poco il reparto di via San Leonardo si Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
è messa alle spalle è stata l' ennesima estate bollente sul fronte dell' assistenza e alle porte si prospetta un nuovo periodo natalizio da bollino rosso. Per dare una fotografia della situazione basta riavvolgere il rullino a ferragosto, quando sono stati raggiunti, in soli tre giorni, intorno ai 1150 accessi, che tradotti nell' arco delle 24 ore significano quasi 400 arrivi al giorno. sa.ru. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/11/2019 Pagina 5 EAV: € 1.022 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Ruggi e Da Procida al collasso, mancano fisioterapisti e logopedisti di Erika Noschese Aumentare i posti letto per la riabilitazione chirurgica «Una situazione ingestibile a causa della carenza di fisioterapisti». Parla così Margaret Cittadino, tra i membri del Tribunale per i diritti del malato e coordinatrice di Cittadinanza Attiva che punta l'attenzione sulle problematiche che si verificano, quotidianamente, sia presso l'ospedale Da Procida sia presso il Ruggi di Salerno. Una carenza di organico, quella denunciata dalla Cittadino, che riguardano figure professionali importanti e non facilmente sostituibili, men che meno improvvisabili: fisioterapisti e logopedisti. A suscitare polemica la notizia lanciata su queste colonne circa la chiusura della piscina terapeutica dell'ospedale Da Procida, unica in provincia di Salerno. Dopo una prima decisione dei responsabili di bloccare le assunzioni sarebbe però giunto il via libera non solo per il reclutamento delle figure professionali ma anche per cambiare gli orari di lavoro, inserendo anche il sabato. «Non possiamo permettere che i pazienti subiscano due giorni di stop forzato», ha infatti attaccato la Cittadino che punta l'attenzione proprio sulla riabilitazione e il conseguente aumento dei posti letto, disposto dai vertici aziendali che non avrebbero però tenuto conto dell'organico attuale. Intanto, è stato bandito il concorso per le assunzioni ma, sottolinea la responsabile di Cittadinanza Attiva «manca una programmazione relativa alle esigenze dei pazienti». Necessario, invece, predisporre un aumento dei posti letto nel reparto di cardiologia, per quei Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
pazienti che - dopo un'operazione - necessitano di riabilitazione cardiologica che può durare dai 30 ai 60 giorni. Attualmente, infatti, i posti letto disponibili per la riabilitazione chirurgica sono solo quattro, troppo pochi per il numero di pazienti che necessitano di terapia post operatoria. Attualmente, all'ospedale Da Procida sono due le infermiere con formazione spefica, ragion per cui se una delle due dovesse ammalarsi, non potrebbe essere sostituita. «Bisogna ricavarsi un pezzo, in termini di riabilitazione, nel settore pubblico perchè altrimenti si rischia di dirottare tutto sul privato», ha detto l'ex sindacalista del Ruggi, attualmente membro del tribunale per i diritti del Malato secondo cui è necessario intervenire, tra le altre cose, anche sul reparto di neurochirurgia. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
07/11/2019 cronachesalerno.it EAV: € 358 Lettori: 900 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Carenza di personale al reparto di ostetricia e ginecologia di Erika NoscheseCarenza di personale che attanaglia il reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale Ruggi d’Aragona. E’ quanto denunciano i delegati Rus della Cisl Fp degli stabilimenti dell’azienda ospedaliera universitaria locale Raffaele Iannone, Giovanni Lopez e Antonio Napoli che sottolineano come la dotazione organica non sia coerente al fabbisogno assistenziale della figura del Cps Ostetrica. Secondo i sindacalisti della Cisl Fp, infatti, il reparto è ormai al collasso nonostante la decisione del direttore dell’Uoc Gru che – nel corso di un incontro sindacale dei giorni scorsi – ha dato segnali di apertura con lo scorrimento della gratuatoria. Una situazione di disagio soprattutto per le ostetriche che – a causa della carenza di personale – sono chiamate a svolgere le proprie funzioni nel reparto assegnato, ossia la Uoc di Ostetricia e Ginecologia, Pronto Soccorso ginecologico e la sala operatoria, ma anche a praticare assistenza attiva del Roomin In. «Da premettere, fin da subito, la forte raccomandazione per quest’ ultima procedura, in quanto è buona pratica per assicurare una forte ed efficace creazione del legame madre- bambino e per sviluppare un efficace allattamento al seno, con la garanzia del supporto sanitario, in primis delle ostetriche e degli infermieri pediatrici, ma deve essere altrettanto forte la preoccupazione nel predisporre un adeguamento dell’organico con personale aggiuntivo a quello già in essere, per poter attivare e mettere a disposizione un’assistenza virtuosa, efficiente ed efficace, nel nostro plesso ospedaliero», hanno dichiarato Iannone, Lopez e Napoli che sollecitano la direzione strategica dell’azienda ospedaliera Ruggi d’Aragona a dare un impulso determinante per mettere in atto tutto quanto in suo potere e dare mandato immediato al Direttore Sgru a velocizzare lo scorrimento di graduatoria della mobilità Cps Ostetriche, «attesa la conclamata carenza, e dall’altro si chiede di reclutare Cps Infermieri Pediatrici per gestire i neonati nella Uocdi Ostetricia e Ginecologia – hanno poi aggiunto i sindacalisti – Con la speranza che venga fatto tutto il possibile per garantire alle neo mamme e ai neonati un’adeguata assistenza a 360°, si richiede un confronto urgente al fine di poter mettere in sicurezza operatori sanitari ed utenti». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
07/11/2019 ondanews.it EAV: € 663 Lettori: 5.833 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Trapianto di organi. All’ospedale “Ruggi” di Salerno due importanti donazioni in 48 ore Due donazioni di organi in 48 ore all’ospedale “Ruggi d’Aragona” di Salerno.La prima è avvenuta nella notte tra lunedì e martedì e il donatore è stato un 59enne giunto al pronto soccorso a seguito di un ictus cerebrale. Le condizioni sono apparse subito drammaticamente gravi al personale medico che, con delicatezza, ha chiesto ai familiari se fossero a conoscenza delle volontà dell’uomo. I familiari non hanno esitato a dare l’assenso per la donazione degli organi facendo così partire la macchina organizzativa e, dopo l’osservazione di morte è stato dato il via alla procedura di prelievo organi durata tutta la notte.Prelievo multiorgano anche su un 37enne giunto al pronto soccorso diversi giorni fa a seguito di un grave incidente stradale. Sopraggiunta la morte cerebrale, i genitori, con un atto di grandissima umanità, hanno acconsentito al prelievo degli organi. Al termine dell’osservazione di morte il Centro Regionale Trapianti Campano ha dato il via alle varie èquipe che hanno raggiunto l’ospedale ed effettuato il prelievo degli organi.Da sottolineare l’importante supporto ricevuto dalla Polizia Stradale di Salerno che in entrambe le donazioni ha reso disponibili i propri mezzi per consentire che gli organi prelevati potessero giungere in tempi brevi a destinazione.La Direzione Strategica ha ringraziato le famiglie per il gesto di grande amore avuto nei confronti del prossimo ed il personale che si è prodigato per la buona riuscita dei due interventi ricordando che non si deve mai abbassare la guardia sul tema della donazione degli organi e che occorre continuare a fare opera di sensibilizzazione ed informazione per poter continuare a dare una speranza a tutti coloro che vivono la loro vita nell’attesa di una telefonata.– Claudia Monaco – Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
06/11/2019 istituzioni24.it EAV: € 531 Lettori: 1.667 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Salerno | L’azienda ospedaliera sottoscrive convenzione per garantire l’autosufficienza di unità di sangue SALERNO. Sottoscritta questa mattina, mercoledì 6 novembre, nel plesso Ruggi dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, una convenzione con le Associazioni Donatori di Sangue operanti sul territorio provinciale per garantire l’obiettivo dell’autosufficienza aziendale di unità di sangue ed emoderivati.Presenti nell’Aula Trotula De Ruggiero il commissario straordinario Vincenzo D’Amato, il sub commissario amministrativo Ferdinando Memoli e tutte le associazioni che hanno inoltrato istanza per sottoscrivere il nuovo protocollo che garantirà un numero complessivo di 10.000 sacche da raccogliere presso i centri accreditati e 7000 sacche da raccogliere presso il centro Trasfusionale del Ruggi di Salerno grazie all’intervento dei donatori fidelizzati. A tutto ciò, naturalmente, si aggiungeranno le donazioni che comunque la popolazione quotidianamente offre presso il nostro centro trasfusionale e quelle raccolte sul territorio provinciale utilizzando l’autoemoteca.La convenzione, della validità di tre anni, prevede che ogni tre mesi i legali rappresentanti delle associazioni debbano relazionare al Direttore Generale dell’AOU di Salerno sulla quantità di donazioni effettuate dai loro iscritti, corredando la documentazione con una certificazione analitica rilasciata dal Direttore della UOC di Medicina Trasfusionale del Ruggi, Responsabile della Convenzione.L’avvio della convenzione assume un valore molto importante, considerati i risultati già ottenuti negli ultimi mesi per effetto di una collaborazione avviata con alcune Associazioni di Donatori: da gennaio ad agosto, quando erano attive solo le vecchie convenzioni, sono state raccolte in totale 8000 sacche di sangue; a settembre ed ottobre, con l’avvio di alcune nuove convenzioni, sono state raccolte 3000 sacche, facendo già registrare un incremento di circa 500 donazioni al mese. Con l’avvio della nuova convenzione, che vede aderire dieci associazioni, si prevede di non dover più registrare periodi di Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
emergenza per la carenza di sangue.Queste le associazioni che hanno sottoscritto il protocollo: Donatori nati “Polizia di Stato”; Associazione Donatori VOSS; Associazione Croce Rossa Italiana; Consociazione Nazionale dei Donatori Sangue Fratres; Avis Comunale Angri; Avis Comunale Salerno; Avis Comunale Casoria; Avis Comunale Agropoli; Avis Comunale Sarno; Avis Comunale Nocera Inferiore. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
06/11/2019 salernocitta.com Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Salerno: al Ruggi sottoscritta convenzione con le Associazioni Donatori di Sangue Sottoscritta questa mattina nel plesso Ruggi dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, una convenzione con le Associazioni Donatori di Sangue operanti sul territorio provinciale per garantire l’obiettivo dell’autosufficienza aziendale di unità di sangue ed emoderivati.Presenti nell’Aula Trotula De Ruggiero il Commissario Straordinario dottor Vincenzo D’Amato, il Sub Commissario Amministrativo dottor Ferdinando Memoli e tutte le Associazioni che hanno inoltrato istanza per sottoscrivere il nuovo protocollo che garantirà un numero complessivo di 10.000 sacche da raccogliere presso i centri accreditati e 7000 sacche da raccogliere presso il centro Trasfusionale del Ruggi di Salerno grazie all’intervento dei donatori fidelizzati. A tutto ciò, naturalmente, si aggiungeranno le donazioni che comunque la popolazione quotidianamente offre presso il nostro centro trasfusionale e quelle raccolte sul territorio provinciale utilizzando l’autoemoteca.La convenzione, della validità di tre anni, prevede che ogni tre mesi i legali rappresentanti delle Associazioni debbano relazionare al Direttore Generale dell’AOU di Salerno sulla quantità di donazioni effettuate dai loro iscritti, corredando la documentazione con una certificazione analitica rilasciata dal Direttore della UOC di Medicina Trasfusionale del Ruggi, Responsabile della Convenzione.L’avvio dell’odierna convenzione assume un valore molto importante, considerati i risultati già ottenuti negli ultimi mesi per effetto di una collaborazione avviata con alcune Associazioni di Donatori: da gennaio ad agosto, quando erano attive solo le vecchie convenzioni, sono state raccolte in totale 8000 sacche di sangue; a settembre ed ottobre, con l’avvio di alcune nuove convenzioni, sono state raccolte 3000 sacche, facendo già registrare un incremento di circa 500 donazioni al mese. Con l’avvio della nuova convenzione, che vede aderire 10 Associazioni, si prevede di non dover più registrare periodi di emergenza per la carenza di sangue.Queste le Associazioni Donatori sangue che hanno sottoscritto il protocollo:Donatorinati “Polizia di Stato”Associazione Donatori VOSSAssociazione Croce Rossa ItalianaConsociazione Nazionale dei Donatori Sangue FratresAvis Comunale AngriAvis Comunale SalernoAvis Comunale CasoriaAvis Comunale AgropoliAvis Comunale SarnoAvis Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Comunale Nocera Inferiore Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
06/11/2019 laredazione.eu EAV: € 214 Lettori: 567 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Sangue: protocollo tra il “Ruggi” e 10 Associazioni Donatori salernitane Autosufficienza unità di sangue ed emoderivati, sottoscritto protocollo tra il Ruggi e le Associazioni Donatori di Sangue salernitane AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno: sottoscritta la convenzione con le Associazioni Donatori di Sangue operanti sul territorio provinciale per garantire l’obiettivo dell’autosufficienza aziendale di unità di sangue ed emoderivati. Presenti nell’Aula Trotula […] L'articolo Sangue: protocollo tra il “Ruggi” e 10 Associazioni Donatori salernitane proviene da laRed. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/11/2019 Pagina 25 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 4.946 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Salerno e provincia Budget esauriti, analisi solo a pagamento si inizia da esami del sangue e radiografie L' ASSISTENZA L' ASSISTENZA Ultimo giorno per effettuare gli esami del sangue e quelli radiologici usufruendo delle convenzioni. All' inizio della prossima settimana, invece, tocca a quelli cardiologici. Stando alle proiezioni comunicate dall' Asl alle strutture convenzionate, infatti, sono stati raggiunti i tetti di spesa assegnati per questo trimestre alle branche della specialistica ambulatoriale. La speranza è che dopo la trasmissione dei dati ufficiali che tutti i centri devono inviare entro il 10 novembre ci possa essere qualche modifica alle date presunte di sforamento, anche se parliamo di cambiamenti di pochi giorni. «Questi dati sono una specie di exit poll elettorale ed hanno la stessa attendibilità - spiega Gennaro Lamberti, presidente di Federlab Italia - Tuttavia, pur con tutti i suoi limiti di attendibilità, vista la conclamata insufficienza di dati su cui poggia, questa comunicazione la ritengo verosimile». Se dovessero essere confermate queste date, dunque, per gli utenti salernitani, fino alla fine dell' anno, le uniche alternative possibili saranno solo quelle di pagare interamente l' importo delle prestazioni sanitarie richieste o inserirsi nelle lunghe liste d' attesa delle strutture pubbliche. Il monitoraggio trimestrale della spesa, introdotto quest' anno anche a Salerno, che doveva finalmente evitare il consueto blocco estivo agli esami e alle visite in convenzione, mantenendo sotto controllo la spesa, si è rilevato finora un fallimento, Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
contribuendo solo ad anticipare le criticità. IL NODO Se negli anni passati, infatti, la linea di confine temporale dello sforamento dei budget assegnati alla specialistica ambulatoriale privata convenzionata era fissato tra i mesi di agosto e settembre, lasciando scoperto tutto il periodo che va da ottobre al 31 dicembre, la novità di quest' anno ha creato un continuo stop and go, che rende evidente la necessità di interventi strutturali e organizzativi. Lo scorso trimestre, attraverso una mail inviata ai laboratori d' analisi, che indicava la ridefinizione della data di presunto sforamento del tetto di spesa assegnato, l' Asl comunicò la sospensione anticipata al 17 agosto, rispetto a quella prevista la settimana precedentemente del 23 agosto. La branca dei laboratori di analisi andò a unirsi a quelle per le quali gli esami diagnostici e le visite specialistiche erano già sold out, come cardiologia e radiologia (9 agosto), oltre medicina nucleare (20 luglio) e radioterapia (23 agosto). All' orizzonte, a questo punto, come già anticipato la scorsa settimana, potrebbero esserci mesi particolarmente duri per tanti utenti salernitani, soprattutto per quelli appartenenti alle fasce più deboli, impossibilitati a pagare l' intero importo delle prestazioni necessarie. Parliamo di anziani ed esenti, un esercito di oltre 100mila over 65enni, che vive con una pensione al di sotto di 800 euro al mese. Per queste persone l' esaurimento dei tetti di spesa per le prestazioni sanitarie in regime convenzionato diventa un vero problema. A dimostrarlo anche i diversi problemi registratisi in alcuni ambulatori pubblici nei mesi scorsi, non pronti a soddisfare l' aumento della richiesta. sa.ru. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/11/2019 Pagina 9 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia Operatori sanitari vittime di violenza «Subito la legge» #rispettachitiaiuta: è lo slogan che la Federazione Nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche ha adottato, dopo una campagna di sensibilizzazione, partita dall'Ordine delle Professioni Infermieristiche di Arezzo per la violenza sugli operatori sanitari. «Gli infermieri, da tempo impegnati in prima linea, sono quelli che maggiormente subiscono aggressioni - afferma Cosimo Cicia , presidente Opi Salerno e componente della Federazione Ordini delle Professioni Infermieristiche - La violenza è un fenomeno odioso che lede il patto di fiducia tra operatori sanitari e pazienti, crea caos nei pronto soccorso e mette a rischio la continuità delle cure ». Cicia sottolinea come da tempo si attende l'approvazione di una legge «che tuteli gli operatori sanitari e non solo i medici». Una Legge «fortemente voluta dall'ex ministro della Sanità, Grillo, «approvata all'unanimità al Senato e ferma alla Camera - osserva Cicia - Da pochi giorni il testo è in esame nelle commissioni Affari Sociali e Giustizia, e per evitare eventuali modifiche che non siano migliorative, vanno ascoltati gli Ordini Professionali e le forze sociali». «In Campania e specialmente nel Napoletano - sottolinea il presidente Opi Salerno troppi sono gli episodi di aggressioni non ultimo quello del Santobono. È arrivato il momento di dire basta. Bene le nuove leggi, ma non si può immaginare di militarizzare gli ospedali. La soluzione è l'istituzione dell'infermiere di famiglia/ comunità». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/11/2019 Pagina 5 Il Sannio EAV: € 819 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania Asl, un programma per sfoltire le liste di attesa Il nuovo protocollo attuativo voluto dal direttore Volpe Si punterà su monitoraggio e interconnessione con ospedali e strutture private E' stata revocata una vecchia delibera del 2012 per uniformare l' Asl ai nuovi criteri con l' adozione del programma attuativo aziendale di Governo Liste di attesa. Una manovra in linea con la disciplina contenuta nel Dca n.52 del 4 Luglio 2019. L' atto di programmazione fortemente voluto dal direttore Gennaro Volpe per rilanciare ed efficientare l' offerta sanitaria teritoriale in termini di prestazioni specialistiche e liste di attesa relative punta sulla interconessione in termini di monitoraggio e programmazione con l' azienda ospedaliera San Pio, il nosocomio Fatebenefratelli e le strutture sanitarie private sul terri torio onde assicurare in tempi brevi prestazioni fondamentali quali ad esempio esami e approfondimenti relativi a sospette patologie tumorali come ad esempio tumore alla mammella e al colon retto, stabilendo tempi massimi. Lo snellimento punta sull' implementazione del monitoraggio e di accorgimenti quali rilievi recall per evitare che restino nei database prenotazioni che gli utenti interessanti in realtà non hanno più intenzione di utilizzare. Nelle pieghe dell' atto progammatorio si prevede nel caso in cui al recall l' utente interessato non risponda in tempo utile annullando la prenotazione la possibilità di misure di penalizzazione eventualmente pari all' ammontare del ticket. Nell' atto programmatorio sono allegati i valori di riferimento per i tempi massimi di attesa per le diverse tipologie di prestazioni specialistiche cui uniformarsi. Evidente dunque un forte impegno del direttore Gennaro Volpe per Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
snellire le procedure ed efficientare la macchina della sanità territoriale puntando su una razionalizzazione ed efficientamento del Cup e del relativo data base, e sulla relazionalità con le strutture ospedaliere e sanitarie private. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/11/2019 Pagina 32 EAV: € 3.849 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Distretto Asl, la minoranza: «No ai tagli» ATRIPALDA Alfonso Parziale L' opposizione incalza la maggioranza sul Distretto Asl di Atripalda a rischio smobilitazione. Dopo l' appello del medico di base Raffaele Piscopo al sindaco Spagnuolo, il gruppo consiliare Noi Atripalda presenta un' interrogazione al primo cittadino. Presso il presidio sanitario di via Manfredi si sta da mesi assistendo ad una riduzione dei servizi, con la riduzione del Laboratorio Analisi e di quello di Radiologia funzionanti solo due giorni a settimana. Una smobilitazione che preoccupa non poco utenti, medici e pazienti. I cinque consiglieri comunali del gruppo di minoranza Domenico Landi, Francesco Mazzariello, Maria Picariello, Fabiola Scioscia, guidati dall' ex sindaco Paolo Spagnuolo, hanno già sollevato la questione nell' ultimo Consiglio comunale: «Premesso che la stampalocale mesi fa ha dato ampio e condivisibile spazio all' appello rivolto dal noto medico Raffaele Piscopo, preoccupato dal progressivo ridimensionamento dei servizi offerti dal distretto Asl di Atripalda - scrivono i cinque consiglieri - che, rispetto alla radiologia, si potrebbe parlare già di smobilitazione e visto che il distretto sanitario, oltre a rappresentare una eccellenza del sistema sanitario campano, costituisce un importante ed irrinunciabile supporto per svariate famiglie, non solo atripaldesi, chiedono di conoscerequali provvedimenti sono stati adottati per evitare l' ulteriore indebolimento del servizio sanitario territoriale». Era stato proprio il medico di base, mesi fa, ad accendere i riflettori sulla struttura: «C' è Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
un fondato motivo di pensare che si stia andando incontro ad un ridimensionamento del Distretto di Atripalda, che è un presidio importante e che serve un bel numero di comuni aveva esordito il cardiologo e medico di base, Raffaele Piscopo - Il Laboratorio di analisi è aperto a singhiozzo, due soli giorni alla settimana, con i prelievi che vengono mandati presso l' ospedale di Sant' Angelo dei Lombardi per essere analizzati. A rischio anche il servizio di Radiologia, molto utile per noi medici, perché fa diagnostica, con ecografie e radiografie che sono molto importanti per una prima diagnosi e approccio a tutte la patologie. Un lavoro che viene svolto in modo eccellente qui, in loco, e molto rapidamente. Una qualità anche per altri servizi ambulatoriali e specialistici che fornisce il Distretto dell' Asl». Sempre l' opposizione infine richiede all' Amministrazione un intervento di manutenzione e controllo di via Vincenzo Vitale, strada privata aperta al pubblico transito, che si presenta completamente dissestata e abbandonata a causa della presenza sul manto stradale di molteplici buche. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/11/2019 Pagina 27 Il Mattino (ed. Benevento) EAV: € 3.200 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Donna morta rinviati a giudizio tre medici IL PROCESSO Rinviati a giudizio con l' accua di omicidio colposo tre medici della clinica Santa Rita di Benevento. Si tratta di Dino Di Palma, 69 anni, responsabile del reparto di chirurgia della struttura sanitaria, Simonetta Zecca, 55 anni, e Fulvio Perrotti, 54 anni, medici di guardia che erano stati impegnati nei turni pomeridiano e serale tra il 20 e il 21 febbraio del 2014 quando si aggravarono le condizioni di una paziente 89enne di San Lorenzello, poi deceduta. A disporre il rinvio a giudizio dei tre sanitari è stato il Gup Loredana Camerlengo al termine dell' udienza svoltasi ieri mattina. Nel corso dell' udienza il sostituto procuratore della Repubblica Marialia Capitanio ha chiesto il rinvio a giudizio dei sanitari. I difensori Angelo Leone e Carmen Esposito avevano chiesto il proscioglimento dei camici bianchi. Del resto i sanitari hanno sempre sostenuto di aver agito correttamente e senza alcuna negligenza. La parte civile, i familiari della donna, sono stati assistiti dall' avvocato Alessandro della Rata che ha ribadito la richiesta di rinvio a giudizio. Il processo partirà il 7 luglio del 2020. Le indagini sono scaturite dopo una denuncia presentata dai familiari della donna. L' anziana era stata ricoverata il 18 febbraio e il giorno successivo era stata sottoposta a un esame endoscopico alle vie biliari per una colicisti. A distanza di ventiquattro ore manifestò un stato emorragico rispetto al quale a parere dell' accusa la paziente non avrebbe ricevuto l' assistenza necessaria. In particolare, secondo l' accusa, un esame endoscopico, il monitoraggio Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
clinico delle condizioni emorragiche, il ricorso a un numero adeguato di trasfusioni, ritenendo insufficienti le due che le venivano praticate. Le condizioni della pensionata con il passare delle ore peggiorarono al punto da disporre il ricovero presso l' ospedale «Rummo» dove avvenne il decesso. In un primo momento la Procura aveva chiesto l' archiviazione per i tre medici. Di fronte a una opposizione dei legali di parte civile il gip Cusani dispose una nuova perizia affidata al medico legale Massimo Esposito. Da qui la richiesta e poi il rinvio a giudizio. e.m. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/11/2019 Pagina 8 EAV: € 873 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania I precari del 118 figli di un dio minore OPERATORI SANITARI INDISPENSABILI, MA PRIVI DI DIRITTI Scognamiglio (Cimo): assunzioni ferme per chi non ha anche i titoli per la medicina generale NAPOLI (ren.cas.) - La luce alla fine del tunnel non si vede ancora per i precari dell' emergenza in sanità. Lo nota l' esponente del sindacato medico Cimo Ermanno Scognamiglio. "La stabilizzazione dei precari cosiddetti atipici - dichiara il sindacalista - ha procedure più complesse rispetto ad altre categorie e non è ancora completata, come ad esempio al Santobono, a Caserta o al Pascale. C' è tuttavia una sacca di precariato che é inaccettabile e paradossale. Si tratta dei precari dell' emergenza territoriale in possesso del titolo per fare l' emergenza ma non di quello di medicina generale, per cui da oltre 25 anni sono come dei fantasmi". Questi operatori "sono indispensabili per il sistema del Il sindacalista dei Cimo Scognamiglio l' emergenza, ma restano nel limbo senza diritti. Per loro bisogna urgentemente trovare una soluzione". Peraltro, in questi giorni diversi operatori sanitari (soprattutto infermieri e Oss) rimasti tagliati fuori dai bandi delle aziende sanitarie per la copertura di posti a tempo indeterminato nel comparto sanità stanno ricorrendo al tribunale amministrativo regionale. Questi bandi sono basati sugli atti emanati l' anno scorso dalla Regione Campania per la stabilizzazione dei precari. Fra i requisiti di ammissione: essere stato titolare di un contratto di lavoro flessibile, dopo il 28 agosto 2015, pres so l' azienda, e aver maturato al 31 dicembre 2017 almeno 3 anni di contratto negli ultimi 8 anni, anche non continuativi, presso la Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
stessa azienda (sono esclusi i contratti di somministrazione di lavoro). Alla fine del 2018 i sindacati di categoria Anaao Assomed, Aaroi Emac, Cimo, Cgil Fp Medici, Cisl Medici, Cgil Fp Spta, Uil Fp Medici, Fvm, Fassid, Fedirets, Fesmed, Aupi, Sinafo, Snr, Sidirss e Ugl Medici hanno chiesto al governatore Vincenzo De Luca di fare pressione sui direttori generali delle aziende sanitarie, ospedaliere, Irccs, policlinici universitari e Istituto zooprofilattico, affinché le aziende attivassero i concorsi per le assunzioni. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/11/2019 Pagina 37 Il Mattino (ed. Circondario Nord) EAV: € 1.609 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Medici cinesi in visita al S. Maria delle Grazie Una delegazione di 10 direttori di Unità di Farmacia e Medicina di ospedali cinesi ha visitato per un workshop l' ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli. Quello con l' Asl Napoli 2 Nord è stato il primo di una serie di incontri che si terranno fino al 14 novembre presso varie realtà mediche della Campania. Alla delegazione sono stati mostrati i percorsi di gestione e approvvigionamento dei farmaci e degli strumenti utili a garantire il funzionamento della struttura ospedaliera, con particolare riferimento a strumentazioni complesso come il Robot Da Vinci, le strumentazioni per la Neurochirurgia, i presidi per il laboratorio di Emodinamica. La scelta di visitare il Santa Maria delle Grazie è nata dai livelli di efficienza e di innovazione evidenziati dall' ospedale di Pozzuoli negli ultimi anni. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/11/2019 Pagina 30 Il Mattino (ed. Benevento) EAV: € 4.278 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Medici del servizio 118 dell' Asl ecco la graduatoria per i 21 posti LA PROVINCIA LA PROVINCIA Luella De Ciampis È in via di soluzione definitiva l' annosa carenza di medici da destinare al servizio 118, gestito dall' Asl. È stata infatti stilata la graduatoria ufficiale costituita da 36 medici che hanno i requisiti per ottenere l' incarico a tempo indeterminato per la copertura dei 21 posti vacanti del servizio di emergenza sanitaria territoriale dell' azienda sanitaria. Nella pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione, per l' individuazione delle zone carenti, mancavano all' appello, 2 medici presso la centrale operativa, 3 a Benevento città, 1 a Vitulano, 3 ad Airola, 1 a San Salvatore Telesino, 1 a Morcone, 3 a San Bartolomeo in Galdo, da destinare al Saut e al Psaut, 1 a San Giorgio del Sannio, 3 a Cerreto Sannita sempre per Saut e Psaut e 3 a Ginestra degli Schiavoni, per un totale di 21 medici dell' emergenza sanitaria territoriale. Una condizione, ufficializzata negli ultimi mesi, ma più volte evidenziata negli anni. L' azienda sanitaria, attualmente dispone di 60 medici dell' emergenza, per ricoprire i turni quotidiani ai quali saranno aggiunte altre 21 unità da attingere dalla graduatoria resa pubblica nella giornata di ieri dall' ente. C' è, inoltre, una classifica a parte che comprende tre medici ammessi per trasferimento da aziende di altre regioni e quella di quattro medici inscritti al corso di formazione specifica di medicina generale, istituito dalla Regione. Un gruppo di partecipanti in esubero, rispetto alle effettive Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
esigenze dell' ente, costituito da candidati del Sannio e di altre regioni che potrebbero non accettare l' incarico, e dare la possibilità a un maggior numero di residenti di entrare nell' organico del 118. La fase successiva all' approvazione delle graduatorie, sarà quella di convocazione dei candidati, in ordine di priorità, per il punteggio ottenuto. La carenza di medici dell' emergenza era stata denunciata in più occasioni, sia dagli stessi medici del 118, che dai vertici dell' Asl, consapevoli delle difficoltà di gestione del servizio, che da Valeria Ciarambino, capogruppo del M5s e componente della Commissione Sanità che, a maggio del 2017, aveva rivolto un' interrogazione al governatore Vincenzo De Luca, denunciando l' emergente necessità di dover costringere i medici a proseguire l' attività per 18/24 ore consecutive. «Esprimiamo la massima solidarietà al lavoratore del servizio 118 licenziato nei giorni scorsi», sottolinea in una nota il segretario territoriale della Uil Fpl, Giovanni De Luca. «L' accaduto continua De Luca rischia di creare delle tensioni assolutamente evitabili. L' auspicio è che alla pubblicazione del nuovo bando da parte dell' Asl per la gestione del Servizio 118 conclude Giovanni De Luca si arrivi in una condizione di maggiore serenità». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/11/2019 Pagina 33 EAV: € 4.898 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Pulizia ospedali, scatta l' ultima proroga ARIANO IRPINO Vincenzo Grasso Contenziosi all' orizzonte. I 99 addetti alle pulizie negli ospedali di Ariano Irpino e Sant' Angelo dei Lombardi, nel Psaut di Bisaccia e al Distretto Sanitario di Ariano Irpino continueranno a rimanere alle dipendenze della Cooperativa Gesap anche dopo il 15 novembre prossimo. Per questa data, individuata dall' Asl di Avellino come quella del passaggio definitivo di consegne alle due nuove imprese che si sono aggiudicate nel settembre scorso la gara di appalto per il servizio di pulizie per i prossimi due anni, non succederà nulla. Anzi, si va verso una nuova proroga alla Gesap; probabilmente fino al mese di febbraio del 2020. La cooperativa Gesap, infatti, contrariamente a quanto si immaginava e dopo aver già inviato( e successivamente ritirato) ai suoi dipendenti le lettere di licenziamento, manifestando un comprensibile disinteresse a continuare a gestire il servizio in regime di proroga , si è rivolta al Tar per contestare l' esito della gara di affidamento del servizio di pulizie alle due nuove imprese aggiudicatarie. I motivi addotti sono diversi, ma in prevalenza fanno riferimento ad un presunto irregolare sdoppiamento dei lotti e alla mancante indicazione delle garanzie per i livelli occupazionali. In teoria l' Asl di Avellino potrebbe anche procedere all' affidamento del servizio alle nuove imprese, ma di fronte al rischio di rimanere impigliata in un contenzioso complesso, opterà sicuramente per un' altra proroga alla cooperativa Gesap. D' altra parte c' è qualcosa che non quadra in questa vicenda. Basta Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
considerare che la Gesap avrebbe dovuto passare la mano il primo ottobre scorso. C' è stato, insomma, tutto il tempo perché i nuovi affidatari, già nel mese di settembre scorso, portassero a termine gli adempimenti richiesti, «compresi quelli delle verifiche dei requisiti legali e dei sopralluoghi presso le strutture aziendali per verificare le superfici oggetto della gara d' appalto, alla luce dei nuovi ambienti inseriti nelle aree oggetto di contratto». I nuovi affidatari non hanno neanche avviato con le organizzazioni sindacali un confronto sulle modalità di reimpiego del personale attualmente in servizio, il quale deve essere distribuito tra gli ospedali di Ariano Irpino e Sant' Angelo dei Lombardi e il Distretto Sanitario. Non ci possono essere, insomma, licenziamenti. Di fronte a questa situazione alquanto strana l' Asl di Avellino ritiene meno rischiosa la strada che porta ad una proroga alla Gesap, in attesa del pronunciamento del Tar previsto per il mese di febbraio del nuovo anno. Sempre che successivamente non ci sia un ricorso anche al Consiglio di Stato. Le organizzazioni sindacali seguono non senza qualche preoccupazione questa vicenda. «Non vogliamo trovarci - spiega Michele Caso della Uil Avellino-Benevento- con il personale allo sbaraglio. Siano interessati a sapere chi è il gestore del servizio. Anche perché una parte del personale sarà occupata presso le strutture ospedaliere e un' altra parte presso uffici e distretto sanitario. Faremo davvero insieme questa scelta? E siano certi che non ci saranno differenze salariali tra gli occupanti? Non a caso da tempo lanciamo messaggi preoccupati. I 99 addetti alle pulizie hanno già subito nel tempo una decurtazione degli emolumenti. Non vogliamo trovarci nella condizione di discutere di salari, ma unicamente di condizioni di sicurezza dei lavoratori e di efficienza del servizio. Tra l' altro siamo interessati a sapere anche come verranno organizzati i turni di lavoro». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/11/2019 Pagina 13 EAV: € 577 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania Servizio pasti, pecche e inadempienze NAPOLI. La denuncia è dei sindacati della Cgil, Cisl, Uil e Fials ma la cassa di risonanza è stata data dalla community "Noi contro la malasanità" che su facebook ha una pagina. Si tratta di un' obiezione che trova spazio nell' affidamento del servizio di ristorazione all' ospedale Cardarelli affidato alla ditta Serenissima Ristorazione Spa. Secondo i sindacati, infatti, non viene rispettato il capitolato d' appalto in quanto il servizio pecca in diversi punti. Prima di tutto non risulta che al Cardarelli "ci siano ordini personalizzati -con tanto di tablet e vassoi personalizzati-nè che i pasti vengano serviti constandar qualitativi" sottolineano i sindacati. Inoltre la mancata somministrazione ai degenti, il mancato ritiro dei vassoi comporta «l' utilizzo di centinaia di ore di lavoro per gli operatori sociosanitari dell' ospedale che potrebbero essere impiegati per altre man sioni». Le mancate verifiche degli organiaziendali, hanno insistito i vertivi del gruppo "Noi contro la malasanità", ma soprattutto la mancata informazione ai coordinatore responsabili dell' aspetto alberghiero, sulle prestazioni espone gli stessi a gravi responsabilità amministrative». Secondo i sindacati ci si trova di fronte a inadempienze contattuali e per questo informeranno i vertici ospedalieri e dell' Asl Napoli 1. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/11/2019 Pagina 4 EAV: € 24.863 Lettori: 418.324 Argomento: Sanità nazionale " Pronti a tutto per salvare l' ex Ilva Non può chiudere" FRANCESCA SCHIANCHI francesca schianchi roma «Se l' Italia vuole continuare a essere una grande potenza industriale non può rinunciare alla sua acciaieria più importante». Da questa premessa parte il ministro della Salute Roberto Speranza, capodelegazione di LeU, per ragionare di Ilva. Mercoledì, per tre ore e mezza, ha incontrato insieme al presidente Conte e altri quattro ministri il presidente Mittal e il figlio, «molto garbati ma altrettanto determinati a chiedere condizioni inaccettabili: la diminuzione della produzione e l' esubero di cinquemila persone». Il governo ha dato loro 48 ore per meditare una nuova proposta: se dai Mittal arrivasse invece la stessa richiesta, cosa resta da fare? «C' è un contratto e va rispettato. Nessuno li ha obbligati a partecipare alla gara, ora ci sono degli impegni da mantenere: il governo è molto fermo su questo». Il punto è che anche i Mittal sono sembrati fermi. Qual è l' alternativa? «Una cosa deve essere chiara: non permetteremo mai la chiusura delle acciaierie di Taranto. Vorrei che fosse una battaglia comune a tutte le forze politiche e sociali del Paese». L' alternativa è la nazionalizzazione? Il premier non lo esclude. «La strada ora è l' interlocuzione con Mittal. Ma bisogna fare di tutto per salvare le acciaierie, nessuna ipotesi può essere esclusa. La soluzione peggiore sarebbe la chiusura: per evitarlo, anche una partecipazione pubblica è possibile nell' interesse del Paese». Sarebbe economicamente sostenibile? «Oggi la nostra discussione parte dal confronto con Mittal. Poi vedremo. Ma di certo lo Stato non deve avere paura di fare fino in fondo Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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