Comune di Russi venerdì, 21 giugno 2019

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Comune di Russi venerdì, 21 giugno 2019
Comune di Russi
venerdì, 21 giugno 2019
Comune di Russi venerdì, 21 giugno 2019
Comune di Russi
                                                    venerdì, 21 giugno 2019

Prime Pagine

 21/06/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna)                                                                               4
 Prima pagina del 21/06/2019
 21/06/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)                                                                              5
 Prima pagina del 21/06/2019

Cultura e Turismo

 21/06/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 39                                    ALESSANDRO FOGLI           6
 Enzo Avitabile e Francesco De Gregori Musica e umanità "attraverso l' acqua"

 21/06/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 64                                                                    7
 Enzo Avitabile: «Canto Lampedusa, insieme a De Gregori»

 20/06/2019   Ravenna Today                                                                                                   9
 Boccali pieni e tribute band al Russi Rock Beer
 20/06/2019   Ravenna Today                                                                                                   10
 Weekend pirotecnico: Frecce Tricolori, legioni romane, De Gregori, Niballo e influencer

Economia e Lavoro

 21/06/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 8                                                                12
 Mercatone Uno: dopo la cassa "ridotta", l' assemblea nella sala del consiglio di Russi

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 21/06/2019   Il Sole 24 Ore Pagina 10                                                     Barbara FiammeriGianni Trovati     13
 Sull' autonomia la Lega accelera Di Maio frena: «Piano per il Sud»
 21/06/2019   Il Sole 24 Ore Pagina 14                                                                     Ilaria Vesentini   14
 Maggioli, terza acquisizione in Spagna nel giro di tre anni
 21/06/2019   Il Sole 24 Ore Pagina 24                                                                     Giovanni Negri     15
 Respinti i ricorsi delle Regioni sul decreto sicurezza

 21/06/2019   Italia Oggi Pagina 31                                                                                           16
 Prima rata Imu non versata Rebus per alcuni operatori

 21/06/2019   Italia Oggi Pagina 34                                                            FRANCESCO CERISANO             17
 Enti sotto tutela, no della Corte

 21/06/2019   Italia Oggi Pagina 34                                                                  DEBORA ALBERICI          18
 Il pagamento dell' Imu spetta al trustee e non al proprietario
 21/06/2019   Italia Oggi Pagina 34                                                                 CRISTINA BARTELLI         19
 Prove di matrimonio Imu-Tasi. Gusmeroli: non ci saranno aumenti
 21/06/2019   Italia Oggi Pagina 35                                                                                           20
 Nuovi fondi in arrivo per i piccoli comuni
 21/06/2019   Italia Oggi Pagina 35                                                                                           21
 Sul rinvio della contabilità serve più chiarezza
Comune di Russi venerdì, 21 giugno 2019
21/06/2019   Italia Oggi Pagina 35                                  PAGINA A CURA DI MATTEO BARBERO      22
Un dl omnibus per i comuni
21/06/2019   Italia Oggi Pagina 36                                                       LUIGI OLIVERI   23
Forniture, affidamenti limitati
21/06/2019   Italia Oggi Pagina 38                                                                       25
Convocazioni, atti dovuti

21/06/2019   Italia Oggi Pagina 39                                                                       26
L' Emilia-Romagna riqualifica le località costiere

21/06/2019   Italia Oggi Pagina 39                                PAGINA A CURA DI MASSIMILIANO FINALI   27
Asili nido, in campo le regioni

21/06/2019   Italia Oggi Pagina 39                                                                       29
Bando da 1,8 milioni per finanziare servizi socio-assistenziali
Comune di Russi venerdì, 21 giugno 2019
[ § 1 § ]

            venerdì 21 giugno 2019
                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                                       Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 4
Comune di Russi venerdì, 21 giugno 2019
[ § 2 § ]

     venerdì 21 giugno 2019
                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 5
Comune di Russi venerdì, 21 giugno 2019
[ § 1 4 2 6 4 0 5 8 § ]

                          venerdì 21 giugno 2019
                          Pagina 39

                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                                Cultura e Turismo

                          RAVENNA FESTIVAL. Il concerto a Palazzo San Giacomo di Russi

                          Enzo Avitabile e Francesco De Gregori Musica e umanità "attraverso l' acqua"
                          Con il musicista e la sua band anche l' ensemble di fiati Scorribanda Tony Esposito e I Bottari di Portico

                                                                                                                            ALESSANDRO FOGLI
                          RUSSI Il conservatorio. Il pop. Il ritmo afro -americano. La musica antica
                          della "pastellessa" e della "zeza", il canto sacro. Enzo Avitabile ha
                          sempre vissuto nella ricerca di un suono inedito, non solamente originale
                          ma vitale ed essenziale. Splendido esempio ne sarà stasera (ore 21.30) a
                          Palazzo San Giacomo di Russi "Attraverso l' acqua", concerto del
                          Ravenna festival in cui il musicista e compositore napoletano attraverserà
                          tutti i confini fra generi, culture e mari, in un canto di accoglienza che
                          vuole essere anche una riflessione sulla natura migratoria di ognuno di
                          noi. Il tutto insieme-oltre alla band di Avitabile e all' ensemble di fiati
                          Scorribanda - a ospiti del calibro di Francesco De Gregori (con cui
                          Avitabile ha duettato proprio nel brano che dà il titolo alla serata, tratto
                          dall' album "Lotto infinito"), il percussionista Tony Esposito e I Bottari di
                          Portico, inusuale ensemble che costruisce i ritmi con falci e botti,
                          traghettando le arcaiche tradizioni della Campania conta dina nel futuro.
                          «Quello di stasera-sottolinea Avitabile-sarà un mix dove niente prevale,
                          con una grande attenzione al suono ma anche alla parola, al gesto, alla
                          danza, per viaggiare con la musica, mantenendola indefinita: vogliamo
                          essere il genere, non vogliamo rappresentare un genere». Un concerto
                          dunque che racconterà l' amore per le differenze e la condivisione,
                          unendo voci e suoni in una dedica a tutti coloro che arrivano attraverso l'
                          acqua ma anche a quel grande "mare della vita" con cui tutti dobbiamo
                          misurarci. World music, canzone napoletana, jazz fusion, soul, Enzo
                          Avitabile si è mosso con disinvoltura e perizia, fino a modellare una
                          propria inconfondibile cifra stilistica. Nato a Marianella, quartiere popolare
                          di Napoli, e quindi inevitabilmente legato a orizzonti marini, il musicista ha
                          all' attivo collaborazioni e concerti con artisti pop e rock di tutto il mondo, da James Brown, Tina Turner, Baba
                          Sissoko e Hugh Masekela a un' intera costellazione di artisti italiani, tra cui Bennato, Guccini, Battiato e Giorgia. Ha
                          ricevuto il premio Ubu per "Vangelo" con Pippo Delbono e due David di Donatello per la colonna sonora del film
                          "Indivisibili" di Edoardo De Angelis. Non sorprende quindi che il regista americano Jonathan Demme gli abbia
                          dedicato un documentario, "Music life", dedicato ai suoi percorsi artistici e umani. È nel 2004 che Avitabile decise di
                          incontrare, con un nuovo progetto musicale, l' ensemble dei Bottari di Portico che, guidati dal capopattuglia Carmine
                          Romano, proporranno indiavolati e incessanti pattern. Ingresso 20 euro. Info: 0544 249244.

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Comune di Russi venerdì, 21 giugno 2019
[ § 1 4 2 6 4 0 5 9 § ]

                          venerdì 21 giugno 2019
                          Pagina 64

                                                            Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                                Cultura e Turismo

                          RAVENNA FESTIVAL DAL VIVO A RUSSI

                          Enzo Avitabile: «Canto Lampedusa, insieme a De Gregori»

                          di ROBERTA BEZZI CI SARANNO le parole e la musica di Enzo
                          Avitabile (foto), insieme alla sua band, ma anche Francesco De Gregori
                          con cui non mancheranno coinvolgenti duetti, l' ensemble di fiati
                          Scorribanda, il percussionista napoletano Tony Esposito e I Bottari di
                          Portico, suggestivo gruppo che costruisce i ritmi con falci e botti, stasera
                          alle 21.30 nello spazio open-air di Palazzo San Giacomo a Russi. Titolo
                          della serata 'Attraverso l' acqua' che non è altro che il titolo di una
                          canzone di Avitabile: un' immagine che sembra confezionata su misura
                          per la trentesima edizione del Ravenna Festival, dedicato a 'Per l' alto
                          mare aperto' (Inferno, XXVI, v. 100). Enzo Avitabile, come le è venuta l'
                          idea per questa coinvolgente serata? «Dalla canzone scritta a
                          Lampedusa in occasione della presentazione di 'Music Life', film
                          documentario di Jonathan Demme sulla mia vita. Un brano che racconta
                          non solo il dramma di chi approda su quest' isola, ma anche la migrazione
                          del nostro io interiore, un canto di accoglienza che è una riflessione sulla
                          realtà intorno a noi». Sarà dunque un concerto di incontro? «Sì, e
                          anche di crocevia di forme espressive diverse come il suono, la parola, il
                          gesto, la danza, vale a dire i quattro strumenti della comunicazione.
                          Viaggiamo con la musica, mantenendola indefinita: vogliamo essere il
                          genere, non vogliamo rappresentare un genere. Un concerto che racconta
                          l' amore per le differenze e la condivisione, unendo voci e suoni in una dedica a tutti coloro che arrivano attraverso l'
                          acqua ma anche a quel grande 'mare della vita', con cui tutti dobbiamo misurarci». Le sorprese non mancheranno.
                          Può svelarne qualcuna? «Con Francesco, proporrò 'Attraverso l' acqua' in forma acustica e suonerò una specie di
                          lira jazz ricostruita apposta. Grande novità sarà la banda di fiati con melodie ispirate al venerdì santo del sud,
                          incentrate su temi processionali molto incisivi». Lei che è considerato il simbolo della world music, come si è
                          avvicinato alla musica? «Ascoltando al jukebox brani di James Brown, Tina Turner, Baba Sissoko e Hugh Masekela,
                          autori con cui ho poi avuto la fortuna di suonare. Nel tempo sono arrivati anche molti altri, tra cui Bennato, Guccini,
                          Battiato, Giorgia e molti altri. Una mia caratteristica? Ho suonato con tutti e più di tutti, probabilmente ho un karma
                          speciale». Qual è l' artista che più di altri non può dimenticare? «James Brown con cui ho iniziato a sperimentare l'
                          uso del dialetto e a destrutturare». Lei è anche considerato il padre putativo del rap napoletano «Sì. Nel 1984 ho
                          portato gli Afrika Bambaataa in Italia e con loro ho avuto il piacere di suonare brani a metà strada tra rap e
                          tammurriata, dal Bronx a Scampia». Ha vinto anche numerosi premi, fra cui due volte il Tenco e due volte il Ciak
                          d' Oro. Qual è il segreto

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 7
Comune di Russi venerdì, 21 giugno 2019
[ § 1 4 2 6 4 0 5 9 § ]

                          venerdì 21 giugno 2019

                                                          Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                              Cultura e Turismo

                          del suo successo? «Probabilmente una sorta di inquietudine che mi porta sempre a toccare più generi e a spaziare
                          in diverse direzioni».

                                                             Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019        Pagina 8
Comune di Russi venerdì, 21 giugno 2019
[ § 1 4 2 6 4 0 5 7 § ]

                          giovedì 20 giugno 2019

                                                                               Ravenna Today
                                                                                  Cultura e Turismo

                          Boccali pieni e tribute band al Russi Rock Beer
                          I giardini della Rocca e la fantastica Arena di Russi, per 3 giorni diventano il luogo ideale per incontrarsi, divertirsi all'
                          insegna di buon cibo, diverse...

                          I giardini della Rocca e la fantastica Arena di Russi, per 3 giorni diventano
                          il luogo ideale per incontrarsi, divertirsi all' insegna di buon cibo, diverse
                          varietà di birre eottima musica. Questo è il programma di Russi Rock
                          Beer 2019. Per l' edizione del "Lustro" il programma dei concerti, come
                          sempre molto originale, prevede: giovedì 27/6 "The Ladders", tribute
                          band dei Beatles venerdì 28/6 "The Strut", tribute band di Lenny Kravitz
                          sabato 29/6 "Drink Day", tribute band dei Green Day. Il sabato
                          pomeriggio alle 17.30 ha luogo anche la "Color Vibe - la Corsa più Birra
                          della Romagna": 5 km di corsa, colori e allegria aperta a tutti per sfilare
                          lungo le via del paese. (http://www.colorvibe.it/localita/russi19) Gallery.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 9
Comune di Russi venerdì, 21 giugno 2019
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                          giovedì 20 giugno 2019

                                                                              Ravenna Today
                                                                                 Cultura e Turismo

                          Weekend pirotecnico: Frecce Tricolori, legioni romane, De Gregori, Niballo e
                          influencer
                          Emozioni nel fine settimana con le Frecce Tricolori, il corteo romano, Il Niballo, Enzo Avitabile con Francesco De
                          Gregori, le voci di X Factor, la Sagra della Tagliata, il labirinto horror e La Sabri

                          Il weekend propone forti emozioni su nel cielo, in terra e perfino sull'
                          acqua. Da venerdì a domenica lo spettacolo dell' aviazione e il
                          patriottismo si incrociano con lo show delle Frecce Tricolori a Punta
                          Marina: sabato ci sono le prove, domenica l' esibizione, ma già da
                          venerdì arriva a Porto Corsini il cacciatorpediniere Andrea Doria. Per
                          tutto il fine settimana Ravenna ritorna al suo passato, all' epoca romana,
                          con Ravenna Historia Mundi . Venerdì le legioni romane sfilano nel centro
                          storico della città, mentre sabato e domenica si accampano al Museo
                          Classis per far rivivere usi e costumi dei tempi antichi. A Cervia fino a
                          domenica invece ci sono concerti, mostre e spettacoli con il Festival della
                          Romagna . Per tutto il fine settimana ad Alfonsine si festeggia l' Estate in
                          piazza con musica, presentazioni di libri, viaggi e street food. Domenica
                          poi è il grande momento del Palio di Faenza: si parte con il corteo storico
                          da Piazza del Popolo verso lo stadio Neri dove di disputa la Giostra del
                          Niballo . Sabato invece con Brisighella Romantica il borgo si riempie di
                          musica e danze suggestive. Il divertimento a quattro zampe vi attende al
                          Dog Day di domenica a Marina di Ravenna, mentre sabato vespe e
                          lambrette d' epoca si radunano nello spazio di Kirecò a Ravenna per the
                          Furrow scooter party . Di sagra in sagra Il tempo dei sapori non si
                          esaurisce mai. Al Parco Pertini di Cotignola, fino a lunedì, c' è da saziarsi
                          alla Sagra della Tagliata . Si mangia e si sta assieme alla Festa dei Vicini
                          che fino a sabato si sposta di quartiere in quartiere. Avitabile e De
                          Gregori, Dune Rats, X Factor e orde di musicisti La grande musica
                          attraversa ancora la nostra provincia con tanti show da non perdere. Venerdì a Palazzo San Giacomo di Russi c' è
                          Enzo Avitabile con Francesco De Gregori e Tony Esposito , cento musicisti si scatenano sul palco nel giardino del
                          Teatro Binario a Cotignola, Funk Shui Project & Davide Shorty di X Factor portano la loro "Terapia di gruppo" alla
                          cascina San Bernardino nel Faentino, ci sono gli allievi della Scuola Malerbi e i Quintorigo per le strade di Lugo, la
                          Festa della Musica porta concerti e spettacoli nel centro di Bagnacavallo, band, cori e giovani artisti portano la musica
                          dal vivo nel borgo di Brisighella, ci sono varie band in gara nella finale regionale dell' Arezzo Wave Festival a Darsena
                          Pop Up di Ravenna e l 'Osteria del Mandolino celebra la musica del passato all' ex Cava Marana di Brisighella.
                          Sabato i folli Dune Rats ci trascinano a colpi di punk al bagno Hanabi di Marina di Ravenna, a Palazzo San Giacomo
                          di Russi si balla con l' Orchestrona di Forlimpopoli , l' energia dei Last Cavemen arriva al bagno Caesar di Lido
                          Adriano e la finalista di X Factor Gaia Gozzi incanta la spiaggia di Milano Marittima. LaSabri, Cristina D' Avena, il
                          Labirinto horor e altri incontri Personaggi e intrattenimenti curiosi ci accompagnano lungo il weekend. Venerdì l'
                          esperto Graziano Pozzetto presenta l' Enciclopedia enogastronomica della Romagna al Villaggio dei Pini di Punta
                          Marina e al Museo Classis giungono con i Lego i progetti per costruire l' Europa del futuro . Sabato la celebre
                          youtuber LaSabri e Cristina D' Avena fanno un salto da Burger King a Ravenna per incontrare i fan, al Labirinto
                          Dedalo di Savio si affrontano gli zombie . Domenica Faenza celebra i suoi cittadini meritevoli nella Giornata del
                          Faentino Lontano . Beach volley, yoga, sup e tanto altro sport Sulla spiaggia del Fantini Club di Cervia nel weekend si
                          entra nel vivo delle sfide organizzate per celebrare i 35 anni del beach volley in Italia . Ci si sposta a Milano Marittima
                          per corsi di yoga, prove di sup e tanti altri sport da testare all' interno dell' Emporio Armani Sportour che vi intrattiene
                          sabato e domenica. Al sipario: Giovani artisiti e burattini Freschi spettacoli per l' estate. Proseguono agli Antichi
                          Chiostri Francescani di Ravenna

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 10
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                          giovedì 20 giugno 2019

                                                                              Ravenna Today
                                                                                 Cultura e Turismo

                          gli spettacoli dei Giovani artisti per Dante . Fino a venerdì continuano gli spettacoli sui lidi di Burattini alla Riscossa .
                          Itinerario spettacolari fra i monumenti Spazio anche alle visite, venerdì, con uno spettacolo itinerante che ci porta Alla
                          ricerca della bellezza fra i monumenti di Ravenna, mentre un percorso musicale ci accompagna fra le sale di Palazzo
                          Milzetti a Faenza. Mercanti d' arte e antichità Si passeggia e si mercanteggia. Venerdì arte e musica vi attendono a
                          Marinara con le bancarelle di Garage Sale . Tesori antichi e vintage vi aspettano invece sabato e domenica alla
                          mostra d' antiquariato L' antico e le Palme di Milano Marittima. Vi mostro le mostre Care mostruosità, vediamo cosa
                          vi propone il weekend. Da poco è arrivata a Lugo la mostra I nostri avi al Museo Baracca , invece venerdì si inaugura
                          la grande tela di Nanni Balestrini per il ciclo Ascoltare Bellezza alla Biblioteca Classense. Sabato inoltre arrivano alla
                          Chiesa del Suffragio di Bagnacavallo la mostra dedicata a Giulio Galassi e alla Classense l' esposizione Il Purgatorio
                          degli italiani . Se ne vanno tra non molto: le opere della popolare influencer Lilly Meraviglia al Magazzeno Art Gallery
                          di Ravenna, la mostra sui 60 anni del Palio del Niballo al Palazzo delle Esposizioni di Faenza e l' esposizione che
                          celebra il centenario del Club Atletico Faenza alla Galleria comunale d' arte manfreda. Proseguono: Oliviero Toscani.
                          Più di 50 anni di magnifici fallimenti al Mar di Ravenna, le irriverenze di Tinin Mantegazza al Museo Civico delle
                          Cappuccine di Bagnacavallo, la ceramica di Miquel Barcelò al Mic di Faenza, a Palazzo Rasponi i Diamanti nascosti
                          di Fabrizio De André, alla sala La Cassa di Russi la personale Terra e Acqua di Maria Rita Eusepi, alla Galleria
                          Ronchini di Faenza ci sono tanti artisti in mostra con Rendez vous a Faience , alla Biblioteca Classense di Ravenna
                          una mostra sulla ludopatia e a Palazzo Rasponi 2 le Storie di un attimo di Elena Guidi. E allora cinema! Se avete
                          ancora del tempo, andate al cinema .

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 11
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                          venerdì 21 giugno 2019
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                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                                Economia e Lavoro

                          Mercatone Uno: dopo la cassa "ridotta", l' assemblea nella sala del consiglio di
                          Russi

                          RAVENNA Mercoledì la firma al ministero che certifica la partenza dell'
                          ammortizzatore sociale, oggi l' assemblea dei lavoratori che si terrà in
                          Comune, nella sala del Consiglio comunale, alla presenza della sindaca di
                          Russi, Valentina Palli. Non si ferma l' attività degli addetti e delle addette
                          del Mercatone Uno, i cui rappresentanti tornano da Roma con un verbale
                          che assegna anche per gli occupati del punto vendita di Russi la cassa
                          integrazione straordinaria (altro articolo a pagina 50) fino alla fine del
                          2019 ma per il quale le sigle sindacali si dicono "assolutamente non
                          soddisfatte" di quanto finora ottenuto al tavolo che ha visto partecipare il
                          sottosegretario del Ministero dello sviluppo economico Davide Crippa,
                          ilvice capo di gabinetto Giorgio Sorial, i tre commissari Giuseppe Far
                          chione, Luca Gratteri e Antonio Cattaneo e i rappresentanti sindacali, a
                          partire dai vertici nazionali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil.
                          Daniele Casa dio, rappresentante locale della Filcams, esprime tutta l'
                          insoddisfazione dei sindacati per «una firma che è stata posta, lo
                          sottolineo, non su un accordo, ma sopra un verbale. Che se non aves
                          simo siglato avrebbe potuto negare la possibilità ai lavoratori di accedere
                          alla Cigs, lasciandoli alla sola Naspi. Ma che assolutamente non ci
                          rappresenta». Casadio sottolinea come «sin dall' inizio di questa triste
                          vicenda, cioè da quando Shernon Holding è stata dichiarata fallita dal
                          Tribunale di Milano, abbiamo detto una cosa ben chiara: non hanno
                          rispettato mai rispettato gli accordi, sulla base dei quali gli addetti
                          accettarono un ridimensionamento orario». Un monte ore sul quale ora
                          verrà ovviamente calcolato l' ammontare della cassa integrazione: «La
                          retrocessione alle condizioni ante-Shernon vari conosciuta integralmente
                          e gli accordi stipulati con la Holding andrebbero fatti decadere - specifica Casadio -. Per alcuni lavoratori infatti non è
                          una condizione troppo svantaggiosa perché erano chiamati a lavorare anche oltre agli orari strettamente contrattuali
                          ed è sulla base dell' ultima busta paga che si calcola la Cigs. Per altri è una condizione decisamente sfavorevole». Per
                          questo Casadio non esclude ulteriori iniziative «delle quali parleremo domani (oggi per chi legge ndr) con lavoratrici e
                          lavoratori», durante l' incontro a Piazza Farini: «Sentiamo la città di Russi, l' Amministrazione e la Regione, che ieri
                          era presente con un proprio rappresentante, vicini e solidali. Non ci fermeremo qui». (AN.TA. )

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 12
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                          venerdì 21 giugno 2019
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                                                                                Il Sole 24 Ore
                                                                   Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          FEDERALISMO

                          Sull' autonomia la Lega accelera Di Maio frena: «Piano per il Sud»
                          Vertice Salvini-Zaia al Viminale: il Ddl in Cdm la prossima settimana Resta incerto l' iter parlamentare: a decidere
                          saranno Fico e Casellati

                                                                                                                             Barbara FiammeriGianni Trovati
                          roma Matteo Salvini smentisce l' ipotesi dello scambio. Che l' annuncio
                          dell' imminente via libera all' autonomia differenziata di Lombardia,
                          Veneto ed Emilia Romagna sia il "prezzo" pagato dal M5s per lo stralcio
                          (avvenuto ieri)dell' emendamento al decreto crescita con cui si trasferiva
                          alle regioni la gestione dei fondi di coesione espropriando il ministero per
                          il Sud guidato dalla pentastellata Barbara Lezzi. Fatto sta che dopo giorni
                          di silenzio, il pacchetto autonomia è tornato alla ribalta. La ministra per gli
                          Affari regionali, la leghista Erika Stefani, ha fatto sapere che è stata
                          decisa la road map con il presidente del Consiglio. Contemporaneamente
                          Salvini si faceva fotografare al Viminale assieme al governatore veneto
                          Luca Zaia al grido di «indietro non si torna». La strada tuttavia non è
                          affatto in discesa. Luigi Di Maio ha messo le mani avanti avvertendo che
                          l' autonomia deve andare di pari passo a «un grande piano per il Sud»
                          perché «all' Italia tutto serve tranne un ulteriore divario tra Nord e Sud».
                          Una presa di posizione utile anche a calmare chi nel Movimento ritiene il
                          vicepremier pentastellato troppo accondiscendente verso Salvini. Ma il
                          vero ostacolo resta il passaggio parlamentare. I grillini vogliono un esame
                          vero da parte delle Camere ovvero l' emendamendabilità delle intese.
                          Ipotesi ritenuta impercorribile dalla lega, convinta che si tratterebbe dell'
                          ennesimo escamotage per bloccare il percorso autonomista. Non
                          essendoci precedenti, toccherà ai presidenti di Camera e Senato
                          indivuare l' iter. L' ultimo incontro tra il pentastellato Roberto Fico e la
                          forzista Elisabetta Casellati risale ad oltre un mese fa ed era stato interlocutorio. Adesso però una decisione andrà
                          presa. E sarà inevitabilmente una decisione politica dove peseranno e non poco le prospettive di durata della
                          legislatura. Per questa ragione è atteso a inizio settimana prossima un vertice fra il premier Conte, i due vice e la
                          ministra Stefani. A Conte toccherà il compito anche di sciogliere i nodi politici su istruzione (Lombardia e Veneto
                          chiedono i ruoli regionali), ambiente, beni culturali (il ministro M5s Bonisoli ha messo in cantiere una riforma giudicata
                          centralista) e infrastrutture. Il consiglio dei ministri della prossima settimana gli darà il mandato di chiudere la partita.
                          Con una pre-intesa con i governatori da mandare in Parlamento. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                     Pagina 13
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                          venerdì 21 giugno 2019
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                                                                   Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          DIGITALE

                          Maggioli, terza acquisizione in Spagna nel giro di tre anni
                          Il gruppo italiano compra la madrilena Atm Sl, business per gli enti locali

                                                                                                                                     Ilaria Vesentini
                          Tre acquisizioni in Spagna nel giro di tre anni, l' ultima due settimane fa, e
                          un' imminente apertura in Colombia per coprire il bacino sudamericano:
                          prende forma il piano di internazionalizzazione del Gruppo Maggioli,
                          partito da Santarcangelo di Romagna nei primi del Novecento come
                          fornitore di attrezzature per la pubblica amministrazione e diventato in un
                          secolo di attività uno dei maggiori player italiani per la trasformazione
                          digitale di enti pubblici, professionisti e aziende. Una realtà che l' anno
                          scorso ha fatturato tra editoria, informatica, modulistica, contabilità,
                          formazione e service tecnologici 140 milioni di euro con un team di 1.900
                          collaboratori e che ora parte alla conquista dei mercati internazionali con l'
                          obiettivo di arrivare al 30% di business all' estero entro il 2022. «Le
                          operazioni nei mercati latini sono solo un punto di inizio del nostro piano
                          di sviluppo oltreconfine. Abbiamo giù individuato altre possibilità di
                          acquisizioni nell' area iberica e stiamo studiando aperture in nuovi
                          mercati, sfruttando la posizione di leadership che abbiamo conquistato in
                          termini di vastità del catalogo di servizi e informatica per la Pa», anticipa l'
                          amministratore delegato Paolo Maggioli. Che si prepara a lanciare entro
                          la prima settimana di luglio Maggioli Latam, a Bogotà, newco controllata
                          al 70% assieme a soci colombiani che guarda con fiducia alle potenzialità
                          di sviluppo non solo nella repubblica tra Oceano e Pacifico sotto il nuovo
                          governo di Iván Duque Márquez (grazie a stabilità politica) ma in tutto il
                          Sudamerica. In Spagna, invece, dopo l' ingresso a fine 2016 con una
                          quota di controllo nella Galileo Sa, con sede alle Canarie, azienda specializzata nella gestione del catasto e dei dati
                          territoriali degli enti locali e nei software gestionali, con un raggio di azione che si estende dall' area mediterranea fino
                          a Messico, Venezuela, Panama, Guatemala, Maggioli ha acquisito lo scorso novembre il 51 % di Infaplic Sa. Azienda
                          basata a Getafe, nella periferia di Madrid, attiva da 25 anni nell' ambito dei tributi locali (software e soluzioni in cloud,
                          ma anche consulenza in gestione) per province e comuni. Poche settimane fa è stata invece la volta di Atm Sl,
                          quartier generale a Madrid e sedi in tutta la penisola, competitor diretto ma su scala ridotta del gruppo riminese con
                          business ampi per gli enti locali, dall' editoria alla consulenza, dalla gestione contabile allo sviluppo software, fornitore
                          storico del Dipartimento di Madrid. «Per ora parliamo di numeri piccoli, nell' ordine dei 10 milioni di euro di fatturato e
                          180 dipendenti tra le tre società spagnole - precisa l' ad - , ma ci sono tutte le premesse per raddoppiarli in tempi
                          rapidi. A capo di ogni azienda acquisita abbiamo lasciato i soci storici di riferimento per salvaguardare il patrimonio di
                          know-how e di relazioni». Entro fine anno Galileo, Infaplic e Atm saranno fuse in un' unica società di cui Maggioli sarà
                          l' azionista di riferimento e i partner spagnoli soci di minoranza. «Nel frattempo l' analisi di possibili nuovi M&A va
                          avanti - conclude Maggioli - forti dell' esperienza di crescita per linee esterne maturata in Italia in questi ultimi cinque
                          anni, per entrare in aree merceologiche attigue in cui non eravamo presenti e garantirci una crescita costante, fatta di
                          piccoli passi, senza picchi ma neppure cadute». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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                          venerdì 21 giugno 2019
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                                                                                  Il Sole 24 Ore
                                                                     Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Corte costituzionale

                          Respinti i ricorsi delle Regioni sul decreto sicurezza

                                                                                                                                        Giovanni Negri
                          Inammissibili. La Corte costituzionale "boccia" i numerosi ricorsi
                          presentati dalle Regioni sul decreto sicurezza. Non sono state
                          compromesse le competenze regionali. Discorso diverso per il potere
                          sostitutivo dei prefetti rispetto alle prerogative di Comuni e Province: in
                          questo caso la violazione esiste e la norma (articolo 28 del decreto n. 113
                          del 2018) è incostituzionale. Le motivazioni della pronuncia arriveranno
                          solo tra qualche settimana, tuttavia, nel comunicato diffuso ieri sera, la
                          Corte annuncia il verdetto contrario ai ricorsi presentati dalle Regioni
                          Calabria, Emilia Romagna, Marche Toscana e Umbria che contestavano
                          la violazione diretta o indiretta delle loro competenze. La Consulta, che
                          precisa come resta «impregiudicata» qualsiasi valutazione sulla legittimità
                          costituzionale dei contenuti delle norme impugnate, ha ritenuto che lo
                          Stato ha rispettato invece le proprie competenze in materia di asilo,
                          immigrazione, condizione giuridica dello straniero e anagrafi. Nel mirino
                          delle Regioni erano infatti finite le disposizioni del decreto su permessi di
                          soggiorno, iscrizione all' anagrafe dei richiedenti asilo e Sprar. In
                          particolare, a non convincere, c' era la sostituzione del permesso di
                          soggiorno per motivi umanitari con una pluralità di fattispecie individuate
                          in maniera meticolosa: le previsioni specifiche di permesso di soggiorno
                          per "casi speciali", circoscritti e tassativi, sarebbero cioè insufficienti, per
                          le Regioni, «ad assicurare la copertura dell' intera area di accoglienza
                          dovuta in esecuzione degli obblighi costituzionali, sovranazionali e
                          internazionali di tutela». Come pure, nel riformare il sistema Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e
                          rifugiati), gestito dagli enti locali, il decreto sicurezza ha escluso i richiedenti asilo, destinandoli ai centri di accoglienza
                          a gestione governativa. La nuova disciplina avrebbe compromesso così le facoltà delle Regioni di disciplinare le
                          forme dell' assistenza. E ancora, le Regioni avevano denunciato la previsione per cui il permesso di soggiorno per
                          richiesta di asilo costituisce documento di riconoscimento ma non anche titolo per l' iscrizione anagrafica. Ne
                          deriverebbe, affermavano i ricorsi, il divieto di accesso ai servizi erogati da Regioni ed enti locali per i quali la
                          residenza costituisce invece un presupposto indispensabile. Accolte invece le perplessità sulla sostituzione dei prefetti
                          agli amministratori locali nel porre rimedio alle situazioni illecite gravi e ripetute nel tempo in quegli enti locali sospettati
                          di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata ma per i quali non è stato decreto lo scioglimento. ©
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                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 15
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                          venerdì 21 giugno 2019
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                                                                   Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Prima rata Imu non versata Rebus per alcuni operatori

                          Diversi operatori agricoli non hanno potuto ottemperare al pagamento
                          della prima rata Imu, il cui termine è scaduto lunedì. Secondo quanto
                          risulta a ItaliaOggi, ciò è avvenuto principalmente in alcuni territori del Sud
                          Italia, specie in Puglia, in cui le grandinate, abbattutesi nelle domeniche
                          del 12 maggio e due giugno 2019, hanno devastato interi frutteti. Vero è
                          che coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, in quanto
                          esercitano l' attività agricola in via prevalente e sono iscritti nella relativa
                          previdenza, sono esentati dall' imposta (ma solo se conducono
                          direttamente il terreno), ma è altrettanto vero che ci sono operatori del
                          settore che per svariati motivi (mancanza di requisiti in primis, tra cui,
                          appunto, l' assenza della prevalenza dell' attività agricola) non soddisfano
                          questa condizione. In ogni caso, in queste ore, in alcuni territori, si fanno
                          pressanti le richieste di agricoltori e associazioni di categoria ai sindaci
                          per chiedere la sospensione o il differimento del termine di pagamento.
                          Alcuni comuni, in virtù della potestà che gli viene riconosciuta dall' art. 52
                          del dlgs n. 446/1997, hanno previsto con apposito regolamento Iuc o delle
                          entrate tributarie la possibilità di sospendere o differire i termini di
                          pagamento, nonché la rimessione in termini a causa di gravi calamità
                          naturali mediante deliberazione della giunta comunale. Tuttavia, le
                          scadenze annuali del 16 giugno e 16 dicembre sono previste dall' art. 9
                          del dlgs n. 23/2011 e appaiono di carattere perentorio senza alcuna
                          possibilità di deroga, se non la facoltà del contribuente di versare l'
                          imposta in unica soluzione entro il 16 giugno di ogni anno. Peraltro la
                          legge n. 212/2000 (Statuto del Contribuente), le cui disposizioni costituiscono principi generali dell' ordinamento
                          tributario che possono essere derogate o modificate solo espressamente e mai da leggi speciali, prevede con l' art. 9
                          la «rimessione in termini». Trattasi della possibilità di rimettere in termini i contribuenti il cui tempestivo adempimento
                          di obblighi tributari sia impedito da cause di forza maggiore. Tuttavia tale possibilità, qualora concerna il versamento
                          di tributi, può essere concessa a seguito di emanazione di decreto adottato dal ministro delle finanze. Inoltre, il
                          ministro, in forza della medesima norma, potrebbe sospendere o differire il termine per l' adempimento tributario in
                          caso di eventi eccezionali e imprevedibili, disponendo la ripresa dei versamenti, senza l' applicazione di interessi,
                          sanzioni ed oneri accessori, anche mediante dilazione di pagamento in un numero massimo di diciotto rate mensili.
                          Per poter dar respiro agli agricoltori, la strada che appare percorribile in maniera del tutto legittima è quella illustrata
                          dallo Statuto del contribuente. Tuttavia, anche a voler attribuire piena legittimità alla potestà regolamentare degli enti
                          locali, sembra dover sussistere a monte un atto ministeriale di portata generale, quale la dichiarazione dello stato di
                          emergenza o dello stato di calamità naturale. Francesco Giuseppe Carucci.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 16
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                          venerdì 21 giugno 2019
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                                                                   Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Consulta: il decreto sicurezza non lede le competenze delle regioni. Ma l' art.28 è illegittimo

                          Enti sotto tutela, no della Corte
                          Il potere sostitutivo dei prefetti viola l' autonomia comunale

                                                                                                                             FRANCESCO CERISANO
                          Niente superprefetto nei comuni. La Consulta ha dichiarato
                          costituzionalmente illegittima la norma (art.28) del primo decreto
                          sicurezza voluto dal ministro dell' interno Matteo Salvini (dl 113/2018) che
                          avrebbe portato a un commissariamento di fatto degli uffici comunali ad
                          opera del prefetto anche nelle ipotesi in cui non sussistano i presupposti
                          per lo scioglimento del consiglio comunale. La Corte, riunita ieri in camera
                          di consiglio per esaminare i ricorsi contro il decreto legge presentati dalle
                          regioni Calabria, Emilia-Romagna, Marche, Toscana e Umbria, ha
                          ritenuto in contrasto con l' autonomia garantita a comuni e province dalla
                          Costituzione, la disposizione che consentiva ai prefetti di entrare a
                          gamba tesa nella macchina amministrativa degli enti qualora in uno o piu'
                          settori emergessero «situazioni sintomatiche di condotte illecite gravi e
                          reiterate, tali da determinare un' alterazione delle procedure e da
                          compromettere il buon andamento e l' imparzialita' delle amministrazioni,
                          nonche' il regolare funzionamento dei servizi». In base alla norma
                          censurata i prefetti «per far cessare le situazioni riscontrate e ricondurre
                          alla normalita' l' attivita' amministrativa», avrebbero avuto un' ingerenza
                          invasiva nell' attività dell' ente, dovendo individuare «i prioritari interventi di
                          risanamento» e gli atti da assumere in un termine prestabilito, decorso il
                          quale sarebbe scattata prima una messa in mora di 20 giorni e, in caso di
                          ulteriore inadempimento, la nomina del commissario ad acta. Insomma,
                          un potere sostitutivo estremamente penetrante che avrebbe fatto
                          diventare sorvegliati speciali non solo i politici ma anche tutti i tecnici e i
                          dirigenti. La disposizione, infine, concludeva ponendo a carico dei bilanci dei comuni gli oneri per l' applicazione della
                          norma. Nella camera di consiglio di ieri, la Consulta ha dichiarato inammissibili i ricorsi dei governatori contro il
                          decreto Salvini per violazione, diretta o indiretta delle prerogative regionali. Secondo la Corte Corte costituzionale le
                          nuove regole su permessi di soggiorno, iscrizione all' anagrafe dei richiedenti asilo e Sprar sono state adottate nell'
                          ambito delle competenze riservate in via esclusiva allo Stato in materia di asilo, immigrazione, condizione giuridica
                          dello straniero e anagrafi (articolo 117, secondo comma, lettere a, b, i, della Costituzione), senza che vi sia stata
                          incidenza diretta o indiretta sulle competenze regionali. La decisione di inammissibilità, presa ieri dalla Corte, non
                          pregiudica ovviamente il giudizio sulla legittimità costituzionale delle norme del decreto sicurezza. La Corte, infatti,
                          non essendosi pronunciata per l' infondatezza del ricorso ma per la sua inammissibilità, non è entrata nel merito. ©
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                          venerdì 21 giugno 2019
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                          Il pagamento dell' Imu spetta al trustee e non al proprietario

                                                                                                                                 DEBORA ALBERICI
                          Il pagamento dell' Imu spetta al trustee e non al proprietario degli
                          immobili. Ciò perché è un tributo di natura patrimoniale. È quanto
                          affermato dalla Corte di cassazione che, con la sentenza n. 16550 del 20
                          giugno 2019, ha respinto il ricorso del titolare di un trust traslativo. La
                          sezione tributaria ha quindi confermato il verdetto con il quale la Ctr di
                          Venezia ha imputato l' Imu al trustee e non al proprietario dell' immobile.
                          Infatti, hanno scritto gli Ermellini con una dettagliata motivazione, può dirsi
                          che l' Ici (oggi Imu), è un tributo di natura patrimoniale, che considera
                          come base imponibile il valore del bene immobile, a prescindere, in linea
                          generale, da qualsivoglia condizione personale del titolare del diritto e dall'
                          uso che si faccia del bene. Di conseguenza individuarne il soggetto
                          passivo nel trustee, al quale sia stato trasferito il bene dal disponente, e
                          che pertanto riveste la qualità di proprietario, ai sensi dell' art. 3 del dlgs
                          504/1992, non viola di per sé il principio della segregazione patrimoniale,
                          non componendo aggressione dei beni in trust da parte dei creditori
                          personali dei trustee e gravando l' imposta sullo specico bene di cui il
                          trustee ha il possesso ed alla cui amministrazione e gestione egli è
                          tenuto, il che comporta anche dovere di assolvere agli oneri gravanti sulla
                          proprietà. Il regime delle spese di gestione, delle anticipazioni, dei
                          rendiconti e degli (eventuali) rimborsi è poi regolato in conformità al titolo
                          e alla legge applicabile, dati che in ricorso non sono stati esplicitati. In
                          sostanza, spiegano gli Ermellini, nel caso dell' Imu, il legislatore non è
                          intervenuto per attribuire al trust una soggettività tributaria, non essendovi
                          alcuna ragione giustificatrice di ricorrere a una simile fictio. Il presupposto impositivo dell' Ici, infatti, come dispone l'
                          art.1 del dlgs 504/1992, è il possesso di beni immobili nel territorio dello Stato a qualsiasi uso destinati, e il soggetto
                          passivo è individuato ai sensi dell' art. 3, nel proprietario o titolare di altro diritto reale, e ciò consente di esercitare la
                          potestà impositiva senza margini di incertezze, anche se i beni sono stati trasferiti ad un trustee. © Riproduzione
                          riservata.

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                          Prove di matrimonio Imu-Tasi. Gusmeroli: non ci saranno aumenti

                                                                                                                               CRISTINA BARTELLI
                          Prove di matrimonio tra Imu e Tasi. A officiare è il vicepresidente della
                          commissione finanze della camera dei deputati, il leghista Alberto
                          Gusmeroli che ieri ha presentato in commissione il progetto di legge che
                          stabilisce, a invarianza di gettito, la fusione tra i due tributi locali. Con l'
                          obiettivo di un percorso accelerato della legge tanto da chiedere che le
                          riunioni della commissione siano in chiave legislativa. Alberto Gusmeroli
                          spiega la proposta di legge come un primo passo verso la
                          semplificazione della giungla di aliquote esistente con l' impianto
                          normativo attuale. «Una proposta a neutralità totale», rassicura
                          Gusmeroli, «ossia senza nuovi oneri. La somma delle due imposte,
                          infatti, non aumenterà la tassazione e, dall' altra, taglierà un' infinità di
                          aliquote. Semplificare oggi per ridurre l' imposta domani è un mix
                          virtuoso, ridurre la tassazione e semplificare i sistemi è il modo migliore
                          per far emergere il sommerso e far crescere l' economia. Nello specifico,
                          la proposta definisce a regime l' aliquota massima al 10,6 per mille come
                          attuale somma delle due imposte » La proposta di legge si articola in 13
                          disposizioni. La prima sancisce la nascita della nuova Imu, l' imposta che
                          nasce dalla fusione di Imu e Tasi. Nel progetto di legge il possesso di un'
                          abitazione principale o assimilata non costituisce il presupposto
                          impositivo (mantenendo l' esenzione dunque per le prime case) salvo che
                          si tratti di una unità abitativa classificata nelle categorie A/1, A78 e A79.
                          Un' altra novità presente è quella che obbligherà i comuni a inviare al
                          contribuente un bollettino già premarcato con gli importi da versare come
                          avviene per il tributo relativo ai rifiuti. Per porre un freno alla giungla delle aliquote, in ottica di semplificazione, nella
                          proposta di legge si stabilisce che i comuni possono diversificare le aliquote nei limiti e nei casi previsti dalla legge. ©
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                          venerdì 21 giugno 2019
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                          Nuovi fondi in arrivo per i piccoli comuni

                          Nuovi fondi in arrivo per i mini enti. È quanto previsto dai correttivi
                          introdotti alla norma «Fraccaro», già contenuta nel testo iniziale e che
                          assegna 500 milioni di euro per la realizzazione di progetti di
                          efficientamento energetico e di sviluppo territoriale sostenibile. Nel corso
                          dell' esame in sede referente, è stato specificato che tra i progetti
                          finanziabili rientrano, oltre agli interventi volti all' efficientamento dell'
                          illuminazione pubblica nonché all' installazione di impianti per la
                          produzione di energia da fonti rinnovabili e al risparmio energetico degli
                          edifici di proprietà pubblica, anche quelli di edilizia residenziale pubblica.
                          Ma, come detto, le novità più interessanti riguardano i comuni fino a
                          1.000 abitanti. Il comma 14-bis dell' art. 30, introdotto in sede referente,
                          dispone, dall' anno 2020, l' implementazione di un programma mirato per i
                          municipi di minore dimensione, con un rinvio a un decreto del ministero
                          dello sviluppo economico per la ripartizione delle effettive disponibilità
                          finanziarie, tra i comuni con popolazione inferiore ai 1.000 abitanti. Il
                          comma prevede che i comuni beneficiari di tali contributi siano tenuti a
                          iniziare l' esecuzione dei lavori entro il 15 maggio di ciascun anno. Il
                          successivo comma 14-ter, anch' esso di nuova introduzione, prevede l'
                          assegnazione annuale, sempre a decorrere dal 2020, di contributi ai
                          comuni con meno di 1.000 abitanti per la messa in sicurezza di scuole,
                          strade, edifici pubblici, patrimonio comunale e abbattimento delle barriere
                          architettoniche a beneficio della collettività. A tale finalità è destinato il
                          60% della metà delle risorse previste dal comma 14-quater. Il restante
                          40% è invece destinato, per quanto disposto dai periodi ottavo e nono, a promuovere l' adozione di specifiche
                          strategie di intervento sulla situazione di inquinamento dell' aria presente nella Pianura padana. © Riproduzione
                          riservata.

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                          Sul rinvio della contabilità serve più chiarezza

                          Per i piccoli comuni rinvio della contabilità economico-patrimoniale con
                          giallo. La formulazione dell' emendamento al decreto «Crescita» rischia di
                          riproporre una querelle che già in passato ha diviso gli interpreti. La
                          vicenda si inquadra nella complessa riforma che da circa un decennio si
                          propone di uniformare il linguaggio contabile di tutti i livelli di governo, in
                          modo da rendere i rispettivi bilanci facilmente confrontabili e aggregabili e
                          fare in modo che i conti siano più trasparenti, disinnescando la prassi
                          (diffusa) di nascondere le magagne finanziarie sotto il tappeto. I principi
                          ispiratori di tali provvedimenti trovano origine nella normativa comunitaria
                          che, fra le altre cose, impone l' introduzione di schemi e regole ispirate al
                          principio della competenza economica attraverso «l' affiancamento al
                          sistema di contabilità finanziaria di un sistema e di schemi di contabilità
                          economico-patrimoniale». Il debutto di quest' ultima è avvenuto, per la
                          generalità degli enti sopra i 5.000 abitanti, nel 2016, mentre quelli più
                          piccoli potevano procrastinarlo di un anno. Ma nel 2017 è arrivato il primo
                          rinvio in zona Cesarini, grazie a un' interpretazione fantasiosa che legge
                          tale riferimento temporale come se fosse operato al 2018. Tale lettura ha
                          trovato una parziale conferma nella Faq 30 della Commissione Arconet,
                          dopo che la stessa Commissione aveva espresso in precedenza la tesi
                          opposta. Tutto nasce dalla incerta formulazione dell' art. 232 del Tuel, che
                          autorizza i mini enti a non tenere la contabilità economico patrimoniale
                          fino a un esercizio attualmente identificato, appunto, con il 2017. Ora il
                          correttivo estende la deroga fino all' esercizio 2019. Con quali
                          conseguenze? Se valesse la stessa chiave di lettura, si dovrebbe intendere che il primo rendiconto nel quale sarà
                          obbligatorio inserire conto economico e stato patrimoniale sarà quello del 2020, da approvare entro il 30 aprile 2021.
                          Il che pare confermato dal fatto che l' emendamento precisi come gli enti che si avvalgono della facoltà di
                          procrastinare l' adempimento debbano comunque allegare al rendiconto 2019 una situazione patrimoniale aggiornata.
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                          venerdì 21 giugno 2019
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                          DECRETO CRESCITA/ Tutte le modifiche inserite nel corso dell' iter parlamentare

                          Un dl omnibus per i comuni
                          Tributi, finanze, contabilità: per gli enti è una manovra bis

                                                                                                               PAGINA A CURA DI MATTEO BARBERO
                          Anche per gli enti locali il decreto Crescita (dl n. 34/2019 su cui oggi sarà
                          votata la fiducia in aula alla Camera) è divenuto una sorta di omnibus.
                          Nella versione uscita dalle commissioni parlamentari il testo ha inglobato
                          molte novità. Rinviando alla tabella in pagina per maggiori dettagli,
                          spiccano fra le altre le norme che allungano nuovamente i termini di
                          adeguamento dei piccoli comuni agli obblighi di tenere la contabilità
                          economico-patrimoniale, ovvero l' ennesimo restyling della disciplina sul
                          pre-dissesto che fa il paio con l' allargamento del «salva Roma» agli altri
                          comuni capoluogo di città metropolitane in dissesto. Corposo anche il
                          pacchetto in materia di tributi, che include anche la norma che posticipa i
                          termini per la presentazione della dichiarazione Imu/Tasi. Essi vengono
                          spostati dal 30 giugno al 31 dicembre dell' anno successivo a quello in cui
                          si è verificato l' evento che dà origine alla dichiarazione stessa. Una
                          misura, questa (contenuta nella proposta di legge sulle semplificazioni
                          fiscali che il governo ha deciso di recepire nel ddl di conversione del
                          decreto crescita in modo da accelerarne l' approvazione), già criticata
                          dall' Anci, secondo cui, con la nuova tempistica, le amministrazioni
                          comunali si troverebbero a subire un ulteriore effetto negativo sui termini
                          di accertamento per omessa dichiarazione, che si ridurrebbero di sei
                          mesi. Gli avvisi di accertamento in rettifica e d' ufficio devono infatti
                          essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto
                          anno successivo a quello in cui la dichiarazione o il versamento sono stati
                          o avrebbero dovuto essere effettuati. Il nuovo termine determinerebbe,
                          pertanto, che l' avvio dei controlli sulle dichiarazioni ritarderebbe di sei mesi, fermo restando il termine ultimo fissato
                          dalla legge per l' invio degli accertamenti. © Riproduzione riservata.

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                                                                    Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Solo i lavori (fino a 150 mila euro) possono essere affidati previa acquisizione dei preventivi

                          Forniture, affidamenti limitati
                          Procedura negoziata sopra i 40 mila euro di valore

                                                                                                                                      LUIGI OLIVERI
                          Niente affidamenti diretti per forniture e servizi di valore superiore ai 40
                          mila euro e fino alla soglia comunitaria. La riscrittura dell' articolo 36,
                          comma 2, lettera b), del codice dei contratti operata dal decreto sblocca-
                          cantieri genera non poca confusione e potrebbe indurre le
                          amministrazioni a ritenere che basti acquisire 5 preventivi per acquistare
                          un bene o ordinare un servizio. Il nuovo testo della norma è il seguente:
                          «per affidamenti di importo pari o superiore a 40 mila euro e inferiore a
                          150 mila euro per i lavori, o alle soglie di cui all' articolo 35 per le forniture
                          e i servizi, mediante affidamento diretto previa valutazione di tre
                          preventivi, ove esistenti, per i lavori, e, per i servizi e le forniture, di
                          almeno cinque operatori economici individuati sulla base di indagini di
                          mercato o tramite elenchi di operatori economici, nel rispetto di un criterio
                          di rotazione degli inviti. I lavori possono essere eseguiti anche in
                          amministrazione diretta, fatto salvo l' acquisto e il noleggio di mezzi, per i
                          quali si applica comunque la procedura di cui al periodo precedente. L'
                          avviso sui risultati della procedura di affidamento contiene l' indicazione
                          anche dei soggetti invitati». Rispetto al precedente testo è sparito l'
                          espresso riferimento alle procedure negoziate e rimane solo, invece, l'
                          inciso secondo il quale l' aggiudicatario è individuato mediante appunto
                          «affidamento diretto». Tuttavia, questa espressione è espressamente
                          riferita solo ai lavori: sono sicuramente i lavori compresi tra 40 mila euro
                          e i 149.999 euro a poter essere assegnati previa acquisizione dei
                          preventivi. Per quanto riguarda forniture e servizi, la previsione normativa
                          regola una «previa valutazione», sì, ma non di «tre preventivi», bensì di «cinque operatori economici individuati sulla
                          base di indagini di mercato o tramite elenchi di operatori economici, nel rispetto del criterio di rotazione degli inviti».
                          Poiché la lettera b) novellata dell' articolo 36 per forniture e servizi richiede la valutazione non di preventivi, ma di
                          «operatori economici», scelti sulla base delle indagini di mercato, è chiaro che pur mancando l' espresso riferimento
                          alla procedura negoziata è esattamente una procedura negoziata quella che viene attivata. Infatti, sul punto l' articolo
                          63, comma 6, è chiarissimo: «le amministrazioni aggiudicatrici individuano gli operatori economici da consultare sulla
                          base di informazioni riguardanti le caratteristiche di qualificazione economica e finanziaria e tecniche e professionali
                          desunte dal mercato, nel rispetto dei principi di trasparenza, concorrenza, rotazione, e selezionano almeno cinque
                          operatori economici, se sussistono in tale numero soggetti idonei». Il richiamo della necessità di selezionare almeno 5
                          operatori economici, presente tanto nell' articolo 36, comma 2, lettera b) per forniture e servizi, quanto nell' articolo
                          63, comma 6, dimostra (pur nella laconicità della novella legislativa) che questi ultimi sono affidati necessariamente
                          mediante procedura negoziata: altrimenti, non si comprenderebbe perché il legislatore abbia richiesto esattamente la
                          soglia di «almeno» 5 operatori economici, per altro richiesta dalle direttive Ue per attivare le procedure negoziate.
                          Semmai, si pone un problema di coordinamento tra l' affidamento diretto mediante acquisizione di 3 preventivi per i
                          lavori e l' ultimo periodo dell' articolo 36, comma 2, lettera b), ove si richiede la pubblicazione dell' avviso sui risultati
                          della procedura di affidamento, stabilendo che contenga «l' indicazione anche dei soggetti invitati».

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 23
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                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Propriamente, infatti, l' invito riguarda solo appunto la procedura negoziata per forniture e servizi, ma non i
                          preventivi. L' affidamento diretto mediante tre preventivi non è una gara vera e propria, da tenere con una seduta nella
                          quale aprire «offerte». Si tratta, invece, di una procedura del tutto informale, nella quale i preventivi sono acquisiti
                          senza invito ad offrire: la stazione appaltante può negoziare distintamente con ciascun operatore economico. ©
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                          Spetta all' assemblea decidere sull' ammissibilità degli argomenti

                          Convocazioni, atti dovuti
                          Insindacabili dal presidente del consiglio

                          Può il presidente del consiglio negare la convocazione dell' assemblea
                          richiesta da un quinto dei consiglieri ai sensi dell' art. 39, comma 2, del
                          decreto legislativo n. 267/00 perché l' argomento oggetto della
                          richiesta era stato già esaminato in altra seduta consiliare? L' articolo
                          39, comma 2, del decreto legislativo n. 267/00 prevede l' obbligo di
                          convocazione del consiglio, con inserimento nell' ordine del giorno delle
                          questioni proposte, quando venga richiesto, tra gli altri, da un quinto dei
                          consiglieri. La giurisprudenza prevalente in materia si è da tempo
                          espressa affermando che, in caso di richiesta di convocazione del
                          consiglio da parte di un quinto dei consiglieri, «al presidente del consiglio
                          comunale spetta soltanto la verifica formale che la richiesta provenga dal
                          prescritto numero di soggetti legittimati, mentre non può sindacarne l'
                          oggetto, poiché spetta allo stesso consiglio nella sua totalità la verifica
                          circa la legalità della convocazione e l' ammissibilità delle questioni da
                          trattare, salvo che non si tratti di oggetto che, in quanto illecito,
                          impossibile o per legge manifestamente estraneo alle competenze dell'
                          assemblea in nessun caso potrebbe essere posto all' ordine del giorno»
                          (si veda, in particolare, Tar Piemonte, sez. Il, 24 aprile1996, n. 268). Nel
                          caso specifico, ai sensi dell' art. 39, comma 1, del regolamento sul
                          funzionamento del consiglio comunale è previsto che l' assemblea possa
                          pronunciarsi sull' eventuale richiesta di ritiro di un argomento all' ordine del
                          giorno (c.d. «questione pregiudiziale»). Ciò posto, il presidente del
                          consiglio è tenuto ad attenersi alla vigente disciplina regolamentare,
                          spettando al potere sovrano dell' assemblea decidere, in via pregiudiziale, sull' ammissibilità della discussione degli
                          argomenti inseriti nell' ordine del giorno.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 25
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