Comune di Russi venerdì, 21 giugno 2019
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Comune di Russi venerdì, 21 giugno 2019 Prime Pagine 21/06/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 4 Prima pagina del 21/06/2019 21/06/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 5 Prima pagina del 21/06/2019 Cultura e Turismo 21/06/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 39 ALESSANDRO FOGLI 6 Enzo Avitabile e Francesco De Gregori Musica e umanità "attraverso l' acqua" 21/06/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 64 7 Enzo Avitabile: «Canto Lampedusa, insieme a De Gregori» 20/06/2019 Ravenna Today 9 Boccali pieni e tribute band al Russi Rock Beer 20/06/2019 Ravenna Today 10 Weekend pirotecnico: Frecce Tricolori, legioni romane, De Gregori, Niballo e influencer Economia e Lavoro 21/06/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 8 12 Mercatone Uno: dopo la cassa "ridotta", l' assemblea nella sala del consiglio di Russi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 21/06/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 10 Barbara FiammeriGianni Trovati 13 Sull' autonomia la Lega accelera Di Maio frena: «Piano per il Sud» 21/06/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 14 Ilaria Vesentini 14 Maggioli, terza acquisizione in Spagna nel giro di tre anni 21/06/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 24 Giovanni Negri 15 Respinti i ricorsi delle Regioni sul decreto sicurezza 21/06/2019 Italia Oggi Pagina 31 16 Prima rata Imu non versata Rebus per alcuni operatori 21/06/2019 Italia Oggi Pagina 34 FRANCESCO CERISANO 17 Enti sotto tutela, no della Corte 21/06/2019 Italia Oggi Pagina 34 DEBORA ALBERICI 18 Il pagamento dell' Imu spetta al trustee e non al proprietario 21/06/2019 Italia Oggi Pagina 34 CRISTINA BARTELLI 19 Prove di matrimonio Imu-Tasi. Gusmeroli: non ci saranno aumenti 21/06/2019 Italia Oggi Pagina 35 20 Nuovi fondi in arrivo per i piccoli comuni 21/06/2019 Italia Oggi Pagina 35 21 Sul rinvio della contabilità serve più chiarezza
21/06/2019 Italia Oggi Pagina 35 PAGINA A CURA DI MATTEO BARBERO 22 Un dl omnibus per i comuni 21/06/2019 Italia Oggi Pagina 36 LUIGI OLIVERI 23 Forniture, affidamenti limitati 21/06/2019 Italia Oggi Pagina 38 25 Convocazioni, atti dovuti 21/06/2019 Italia Oggi Pagina 39 26 L' Emilia-Romagna riqualifica le località costiere 21/06/2019 Italia Oggi Pagina 39 PAGINA A CURA DI MASSIMILIANO FINALI 27 Asili nido, in campo le regioni 21/06/2019 Italia Oggi Pagina 39 29 Bando da 1,8 milioni per finanziare servizi socio-assistenziali
[ § 1 § ] venerdì 21 giugno 2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 4
[ § 2 § ] venerdì 21 giugno 2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 5
[ § 1 4 2 6 4 0 5 8 § ] venerdì 21 giugno 2019 Pagina 39 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Cultura e Turismo RAVENNA FESTIVAL. Il concerto a Palazzo San Giacomo di Russi Enzo Avitabile e Francesco De Gregori Musica e umanità "attraverso l' acqua" Con il musicista e la sua band anche l' ensemble di fiati Scorribanda Tony Esposito e I Bottari di Portico ALESSANDRO FOGLI RUSSI Il conservatorio. Il pop. Il ritmo afro -americano. La musica antica della "pastellessa" e della "zeza", il canto sacro. Enzo Avitabile ha sempre vissuto nella ricerca di un suono inedito, non solamente originale ma vitale ed essenziale. Splendido esempio ne sarà stasera (ore 21.30) a Palazzo San Giacomo di Russi "Attraverso l' acqua", concerto del Ravenna festival in cui il musicista e compositore napoletano attraverserà tutti i confini fra generi, culture e mari, in un canto di accoglienza che vuole essere anche una riflessione sulla natura migratoria di ognuno di noi. Il tutto insieme-oltre alla band di Avitabile e all' ensemble di fiati Scorribanda - a ospiti del calibro di Francesco De Gregori (con cui Avitabile ha duettato proprio nel brano che dà il titolo alla serata, tratto dall' album "Lotto infinito"), il percussionista Tony Esposito e I Bottari di Portico, inusuale ensemble che costruisce i ritmi con falci e botti, traghettando le arcaiche tradizioni della Campania conta dina nel futuro. «Quello di stasera-sottolinea Avitabile-sarà un mix dove niente prevale, con una grande attenzione al suono ma anche alla parola, al gesto, alla danza, per viaggiare con la musica, mantenendola indefinita: vogliamo essere il genere, non vogliamo rappresentare un genere». Un concerto dunque che racconterà l' amore per le differenze e la condivisione, unendo voci e suoni in una dedica a tutti coloro che arrivano attraverso l' acqua ma anche a quel grande "mare della vita" con cui tutti dobbiamo misurarci. World music, canzone napoletana, jazz fusion, soul, Enzo Avitabile si è mosso con disinvoltura e perizia, fino a modellare una propria inconfondibile cifra stilistica. Nato a Marianella, quartiere popolare di Napoli, e quindi inevitabilmente legato a orizzonti marini, il musicista ha all' attivo collaborazioni e concerti con artisti pop e rock di tutto il mondo, da James Brown, Tina Turner, Baba Sissoko e Hugh Masekela a un' intera costellazione di artisti italiani, tra cui Bennato, Guccini, Battiato e Giorgia. Ha ricevuto il premio Ubu per "Vangelo" con Pippo Delbono e due David di Donatello per la colonna sonora del film "Indivisibili" di Edoardo De Angelis. Non sorprende quindi che il regista americano Jonathan Demme gli abbia dedicato un documentario, "Music life", dedicato ai suoi percorsi artistici e umani. È nel 2004 che Avitabile decise di incontrare, con un nuovo progetto musicale, l' ensemble dei Bottari di Portico che, guidati dal capopattuglia Carmine Romano, proporranno indiavolati e incessanti pattern. Ingresso 20 euro. Info: 0544 249244. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 6
[ § 1 4 2 6 4 0 5 9 § ] venerdì 21 giugno 2019 Pagina 64 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Cultura e Turismo RAVENNA FESTIVAL DAL VIVO A RUSSI Enzo Avitabile: «Canto Lampedusa, insieme a De Gregori» di ROBERTA BEZZI CI SARANNO le parole e la musica di Enzo Avitabile (foto), insieme alla sua band, ma anche Francesco De Gregori con cui non mancheranno coinvolgenti duetti, l' ensemble di fiati Scorribanda, il percussionista napoletano Tony Esposito e I Bottari di Portico, suggestivo gruppo che costruisce i ritmi con falci e botti, stasera alle 21.30 nello spazio open-air di Palazzo San Giacomo a Russi. Titolo della serata 'Attraverso l' acqua' che non è altro che il titolo di una canzone di Avitabile: un' immagine che sembra confezionata su misura per la trentesima edizione del Ravenna Festival, dedicato a 'Per l' alto mare aperto' (Inferno, XXVI, v. 100). Enzo Avitabile, come le è venuta l' idea per questa coinvolgente serata? «Dalla canzone scritta a Lampedusa in occasione della presentazione di 'Music Life', film documentario di Jonathan Demme sulla mia vita. Un brano che racconta non solo il dramma di chi approda su quest' isola, ma anche la migrazione del nostro io interiore, un canto di accoglienza che è una riflessione sulla realtà intorno a noi». Sarà dunque un concerto di incontro? «Sì, e anche di crocevia di forme espressive diverse come il suono, la parola, il gesto, la danza, vale a dire i quattro strumenti della comunicazione. Viaggiamo con la musica, mantenendola indefinita: vogliamo essere il genere, non vogliamo rappresentare un genere. Un concerto che racconta l' amore per le differenze e la condivisione, unendo voci e suoni in una dedica a tutti coloro che arrivano attraverso l' acqua ma anche a quel grande 'mare della vita', con cui tutti dobbiamo misurarci». Le sorprese non mancheranno. Può svelarne qualcuna? «Con Francesco, proporrò 'Attraverso l' acqua' in forma acustica e suonerò una specie di lira jazz ricostruita apposta. Grande novità sarà la banda di fiati con melodie ispirate al venerdì santo del sud, incentrate su temi processionali molto incisivi». Lei che è considerato il simbolo della world music, come si è avvicinato alla musica? «Ascoltando al jukebox brani di James Brown, Tina Turner, Baba Sissoko e Hugh Masekela, autori con cui ho poi avuto la fortuna di suonare. Nel tempo sono arrivati anche molti altri, tra cui Bennato, Guccini, Battiato, Giorgia e molti altri. Una mia caratteristica? Ho suonato con tutti e più di tutti, probabilmente ho un karma speciale». Qual è l' artista che più di altri non può dimenticare? «James Brown con cui ho iniziato a sperimentare l' uso del dialetto e a destrutturare». Lei è anche considerato il padre putativo del rap napoletano «Sì. Nel 1984 ho portato gli Afrika Bambaataa in Italia e con loro ho avuto il piacere di suonare brani a metà strada tra rap e tammurriata, dal Bronx a Scampia». Ha vinto anche numerosi premi, fra cui due volte il Tenco e due volte il Ciak d' Oro. Qual è il segreto Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 7
[ § 1 4 2 6 4 0 5 9 § ] venerdì 21 giugno 2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Cultura e Turismo del suo successo? «Probabilmente una sorta di inquietudine che mi porta sempre a toccare più generi e a spaziare in diverse direzioni». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 8
[ § 1 4 2 6 4 0 5 7 § ] giovedì 20 giugno 2019 Ravenna Today Cultura e Turismo Boccali pieni e tribute band al Russi Rock Beer I giardini della Rocca e la fantastica Arena di Russi, per 3 giorni diventano il luogo ideale per incontrarsi, divertirsi all' insegna di buon cibo, diverse... I giardini della Rocca e la fantastica Arena di Russi, per 3 giorni diventano il luogo ideale per incontrarsi, divertirsi all' insegna di buon cibo, diverse varietà di birre eottima musica. Questo è il programma di Russi Rock Beer 2019. Per l' edizione del "Lustro" il programma dei concerti, come sempre molto originale, prevede: giovedì 27/6 "The Ladders", tribute band dei Beatles venerdì 28/6 "The Strut", tribute band di Lenny Kravitz sabato 29/6 "Drink Day", tribute band dei Green Day. Il sabato pomeriggio alle 17.30 ha luogo anche la "Color Vibe - la Corsa più Birra della Romagna": 5 km di corsa, colori e allegria aperta a tutti per sfilare lungo le via del paese. (http://www.colorvibe.it/localita/russi19) Gallery. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 9
[ § 1 4 2 6 4 0 6 1 § ] giovedì 20 giugno 2019 Ravenna Today Cultura e Turismo Weekend pirotecnico: Frecce Tricolori, legioni romane, De Gregori, Niballo e influencer Emozioni nel fine settimana con le Frecce Tricolori, il corteo romano, Il Niballo, Enzo Avitabile con Francesco De Gregori, le voci di X Factor, la Sagra della Tagliata, il labirinto horror e La Sabri Il weekend propone forti emozioni su nel cielo, in terra e perfino sull' acqua. Da venerdì a domenica lo spettacolo dell' aviazione e il patriottismo si incrociano con lo show delle Frecce Tricolori a Punta Marina: sabato ci sono le prove, domenica l' esibizione, ma già da venerdì arriva a Porto Corsini il cacciatorpediniere Andrea Doria. Per tutto il fine settimana Ravenna ritorna al suo passato, all' epoca romana, con Ravenna Historia Mundi . Venerdì le legioni romane sfilano nel centro storico della città, mentre sabato e domenica si accampano al Museo Classis per far rivivere usi e costumi dei tempi antichi. A Cervia fino a domenica invece ci sono concerti, mostre e spettacoli con il Festival della Romagna . Per tutto il fine settimana ad Alfonsine si festeggia l' Estate in piazza con musica, presentazioni di libri, viaggi e street food. Domenica poi è il grande momento del Palio di Faenza: si parte con il corteo storico da Piazza del Popolo verso lo stadio Neri dove di disputa la Giostra del Niballo . Sabato invece con Brisighella Romantica il borgo si riempie di musica e danze suggestive. Il divertimento a quattro zampe vi attende al Dog Day di domenica a Marina di Ravenna, mentre sabato vespe e lambrette d' epoca si radunano nello spazio di Kirecò a Ravenna per the Furrow scooter party . Di sagra in sagra Il tempo dei sapori non si esaurisce mai. Al Parco Pertini di Cotignola, fino a lunedì, c' è da saziarsi alla Sagra della Tagliata . Si mangia e si sta assieme alla Festa dei Vicini che fino a sabato si sposta di quartiere in quartiere. Avitabile e De Gregori, Dune Rats, X Factor e orde di musicisti La grande musica attraversa ancora la nostra provincia con tanti show da non perdere. Venerdì a Palazzo San Giacomo di Russi c' è Enzo Avitabile con Francesco De Gregori e Tony Esposito , cento musicisti si scatenano sul palco nel giardino del Teatro Binario a Cotignola, Funk Shui Project & Davide Shorty di X Factor portano la loro "Terapia di gruppo" alla cascina San Bernardino nel Faentino, ci sono gli allievi della Scuola Malerbi e i Quintorigo per le strade di Lugo, la Festa della Musica porta concerti e spettacoli nel centro di Bagnacavallo, band, cori e giovani artisti portano la musica dal vivo nel borgo di Brisighella, ci sono varie band in gara nella finale regionale dell' Arezzo Wave Festival a Darsena Pop Up di Ravenna e l 'Osteria del Mandolino celebra la musica del passato all' ex Cava Marana di Brisighella. Sabato i folli Dune Rats ci trascinano a colpi di punk al bagno Hanabi di Marina di Ravenna, a Palazzo San Giacomo di Russi si balla con l' Orchestrona di Forlimpopoli , l' energia dei Last Cavemen arriva al bagno Caesar di Lido Adriano e la finalista di X Factor Gaia Gozzi incanta la spiaggia di Milano Marittima. LaSabri, Cristina D' Avena, il Labirinto horor e altri incontri Personaggi e intrattenimenti curiosi ci accompagnano lungo il weekend. Venerdì l' esperto Graziano Pozzetto presenta l' Enciclopedia enogastronomica della Romagna al Villaggio dei Pini di Punta Marina e al Museo Classis giungono con i Lego i progetti per costruire l' Europa del futuro . Sabato la celebre youtuber LaSabri e Cristina D' Avena fanno un salto da Burger King a Ravenna per incontrare i fan, al Labirinto Dedalo di Savio si affrontano gli zombie . Domenica Faenza celebra i suoi cittadini meritevoli nella Giornata del Faentino Lontano . Beach volley, yoga, sup e tanto altro sport Sulla spiaggia del Fantini Club di Cervia nel weekend si entra nel vivo delle sfide organizzate per celebrare i 35 anni del beach volley in Italia . Ci si sposta a Milano Marittima per corsi di yoga, prove di sup e tanti altri sport da testare all' interno dell' Emporio Armani Sportour che vi intrattiene sabato e domenica. Al sipario: Giovani artisiti e burattini Freschi spettacoli per l' estate. Proseguono agli Antichi Chiostri Francescani di Ravenna Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 10
[ § 1 4 2 6 4 0 6 1 § ] giovedì 20 giugno 2019 Ravenna Today Cultura e Turismo gli spettacoli dei Giovani artisti per Dante . Fino a venerdì continuano gli spettacoli sui lidi di Burattini alla Riscossa . Itinerario spettacolari fra i monumenti Spazio anche alle visite, venerdì, con uno spettacolo itinerante che ci porta Alla ricerca della bellezza fra i monumenti di Ravenna, mentre un percorso musicale ci accompagna fra le sale di Palazzo Milzetti a Faenza. Mercanti d' arte e antichità Si passeggia e si mercanteggia. Venerdì arte e musica vi attendono a Marinara con le bancarelle di Garage Sale . Tesori antichi e vintage vi aspettano invece sabato e domenica alla mostra d' antiquariato L' antico e le Palme di Milano Marittima. Vi mostro le mostre Care mostruosità, vediamo cosa vi propone il weekend. Da poco è arrivata a Lugo la mostra I nostri avi al Museo Baracca , invece venerdì si inaugura la grande tela di Nanni Balestrini per il ciclo Ascoltare Bellezza alla Biblioteca Classense. Sabato inoltre arrivano alla Chiesa del Suffragio di Bagnacavallo la mostra dedicata a Giulio Galassi e alla Classense l' esposizione Il Purgatorio degli italiani . Se ne vanno tra non molto: le opere della popolare influencer Lilly Meraviglia al Magazzeno Art Gallery di Ravenna, la mostra sui 60 anni del Palio del Niballo al Palazzo delle Esposizioni di Faenza e l' esposizione che celebra il centenario del Club Atletico Faenza alla Galleria comunale d' arte manfreda. Proseguono: Oliviero Toscani. Più di 50 anni di magnifici fallimenti al Mar di Ravenna, le irriverenze di Tinin Mantegazza al Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo, la ceramica di Miquel Barcelò al Mic di Faenza, a Palazzo Rasponi i Diamanti nascosti di Fabrizio De André, alla sala La Cassa di Russi la personale Terra e Acqua di Maria Rita Eusepi, alla Galleria Ronchini di Faenza ci sono tanti artisti in mostra con Rendez vous a Faience , alla Biblioteca Classense di Ravenna una mostra sulla ludopatia e a Palazzo Rasponi 2 le Storie di un attimo di Elena Guidi. E allora cinema! Se avete ancora del tempo, andate al cinema . Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 11
[ § 1 4 2 6 4 0 6 0 § ] venerdì 21 giugno 2019 Pagina 8 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Economia e Lavoro Mercatone Uno: dopo la cassa "ridotta", l' assemblea nella sala del consiglio di Russi RAVENNA Mercoledì la firma al ministero che certifica la partenza dell' ammortizzatore sociale, oggi l' assemblea dei lavoratori che si terrà in Comune, nella sala del Consiglio comunale, alla presenza della sindaca di Russi, Valentina Palli. Non si ferma l' attività degli addetti e delle addette del Mercatone Uno, i cui rappresentanti tornano da Roma con un verbale che assegna anche per gli occupati del punto vendita di Russi la cassa integrazione straordinaria (altro articolo a pagina 50) fino alla fine del 2019 ma per il quale le sigle sindacali si dicono "assolutamente non soddisfatte" di quanto finora ottenuto al tavolo che ha visto partecipare il sottosegretario del Ministero dello sviluppo economico Davide Crippa, ilvice capo di gabinetto Giorgio Sorial, i tre commissari Giuseppe Far chione, Luca Gratteri e Antonio Cattaneo e i rappresentanti sindacali, a partire dai vertici nazionali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil. Daniele Casa dio, rappresentante locale della Filcams, esprime tutta l' insoddisfazione dei sindacati per «una firma che è stata posta, lo sottolineo, non su un accordo, ma sopra un verbale. Che se non aves simo siglato avrebbe potuto negare la possibilità ai lavoratori di accedere alla Cigs, lasciandoli alla sola Naspi. Ma che assolutamente non ci rappresenta». Casadio sottolinea come «sin dall' inizio di questa triste vicenda, cioè da quando Shernon Holding è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Milano, abbiamo detto una cosa ben chiara: non hanno rispettato mai rispettato gli accordi, sulla base dei quali gli addetti accettarono un ridimensionamento orario». Un monte ore sul quale ora verrà ovviamente calcolato l' ammontare della cassa integrazione: «La retrocessione alle condizioni ante-Shernon vari conosciuta integralmente e gli accordi stipulati con la Holding andrebbero fatti decadere - specifica Casadio -. Per alcuni lavoratori infatti non è una condizione troppo svantaggiosa perché erano chiamati a lavorare anche oltre agli orari strettamente contrattuali ed è sulla base dell' ultima busta paga che si calcola la Cigs. Per altri è una condizione decisamente sfavorevole». Per questo Casadio non esclude ulteriori iniziative «delle quali parleremo domani (oggi per chi legge ndr) con lavoratrici e lavoratori», durante l' incontro a Piazza Farini: «Sentiamo la città di Russi, l' Amministrazione e la Regione, che ieri era presente con un proprio rappresentante, vicini e solidali. Non ci fermeremo qui». (AN.TA. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 12
[ § 1 4 2 6 4 0 7 3 § ] venerdì 21 giugno 2019 Pagina 10 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali FEDERALISMO Sull' autonomia la Lega accelera Di Maio frena: «Piano per il Sud» Vertice Salvini-Zaia al Viminale: il Ddl in Cdm la prossima settimana Resta incerto l' iter parlamentare: a decidere saranno Fico e Casellati Barbara FiammeriGianni Trovati roma Matteo Salvini smentisce l' ipotesi dello scambio. Che l' annuncio dell' imminente via libera all' autonomia differenziata di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna sia il "prezzo" pagato dal M5s per lo stralcio (avvenuto ieri)dell' emendamento al decreto crescita con cui si trasferiva alle regioni la gestione dei fondi di coesione espropriando il ministero per il Sud guidato dalla pentastellata Barbara Lezzi. Fatto sta che dopo giorni di silenzio, il pacchetto autonomia è tornato alla ribalta. La ministra per gli Affari regionali, la leghista Erika Stefani, ha fatto sapere che è stata decisa la road map con il presidente del Consiglio. Contemporaneamente Salvini si faceva fotografare al Viminale assieme al governatore veneto Luca Zaia al grido di «indietro non si torna». La strada tuttavia non è affatto in discesa. Luigi Di Maio ha messo le mani avanti avvertendo che l' autonomia deve andare di pari passo a «un grande piano per il Sud» perché «all' Italia tutto serve tranne un ulteriore divario tra Nord e Sud». Una presa di posizione utile anche a calmare chi nel Movimento ritiene il vicepremier pentastellato troppo accondiscendente verso Salvini. Ma il vero ostacolo resta il passaggio parlamentare. I grillini vogliono un esame vero da parte delle Camere ovvero l' emendamendabilità delle intese. Ipotesi ritenuta impercorribile dalla lega, convinta che si tratterebbe dell' ennesimo escamotage per bloccare il percorso autonomista. Non essendoci precedenti, toccherà ai presidenti di Camera e Senato indivuare l' iter. L' ultimo incontro tra il pentastellato Roberto Fico e la forzista Elisabetta Casellati risale ad oltre un mese fa ed era stato interlocutorio. Adesso però una decisione andrà presa. E sarà inevitabilmente una decisione politica dove peseranno e non poco le prospettive di durata della legislatura. Per questa ragione è atteso a inizio settimana prossima un vertice fra il premier Conte, i due vice e la ministra Stefani. A Conte toccherà il compito anche di sciogliere i nodi politici su istruzione (Lombardia e Veneto chiedono i ruoli regionali), ambiente, beni culturali (il ministro M5s Bonisoli ha messo in cantiere una riforma giudicata centralista) e infrastrutture. Il consiglio dei ministri della prossima settimana gli darà il mandato di chiudere la partita. Con una pre-intesa con i governatori da mandare in Parlamento. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 13
[ § 1 4 2 6 4 0 6 7 § ] venerdì 21 giugno 2019 Pagina 14 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali DIGITALE Maggioli, terza acquisizione in Spagna nel giro di tre anni Il gruppo italiano compra la madrilena Atm Sl, business per gli enti locali Ilaria Vesentini Tre acquisizioni in Spagna nel giro di tre anni, l' ultima due settimane fa, e un' imminente apertura in Colombia per coprire il bacino sudamericano: prende forma il piano di internazionalizzazione del Gruppo Maggioli, partito da Santarcangelo di Romagna nei primi del Novecento come fornitore di attrezzature per la pubblica amministrazione e diventato in un secolo di attività uno dei maggiori player italiani per la trasformazione digitale di enti pubblici, professionisti e aziende. Una realtà che l' anno scorso ha fatturato tra editoria, informatica, modulistica, contabilità, formazione e service tecnologici 140 milioni di euro con un team di 1.900 collaboratori e che ora parte alla conquista dei mercati internazionali con l' obiettivo di arrivare al 30% di business all' estero entro il 2022. «Le operazioni nei mercati latini sono solo un punto di inizio del nostro piano di sviluppo oltreconfine. Abbiamo giù individuato altre possibilità di acquisizioni nell' area iberica e stiamo studiando aperture in nuovi mercati, sfruttando la posizione di leadership che abbiamo conquistato in termini di vastità del catalogo di servizi e informatica per la Pa», anticipa l' amministratore delegato Paolo Maggioli. Che si prepara a lanciare entro la prima settimana di luglio Maggioli Latam, a Bogotà, newco controllata al 70% assieme a soci colombiani che guarda con fiducia alle potenzialità di sviluppo non solo nella repubblica tra Oceano e Pacifico sotto il nuovo governo di Iván Duque Márquez (grazie a stabilità politica) ma in tutto il Sudamerica. In Spagna, invece, dopo l' ingresso a fine 2016 con una quota di controllo nella Galileo Sa, con sede alle Canarie, azienda specializzata nella gestione del catasto e dei dati territoriali degli enti locali e nei software gestionali, con un raggio di azione che si estende dall' area mediterranea fino a Messico, Venezuela, Panama, Guatemala, Maggioli ha acquisito lo scorso novembre il 51 % di Infaplic Sa. Azienda basata a Getafe, nella periferia di Madrid, attiva da 25 anni nell' ambito dei tributi locali (software e soluzioni in cloud, ma anche consulenza in gestione) per province e comuni. Poche settimane fa è stata invece la volta di Atm Sl, quartier generale a Madrid e sedi in tutta la penisola, competitor diretto ma su scala ridotta del gruppo riminese con business ampi per gli enti locali, dall' editoria alla consulenza, dalla gestione contabile allo sviluppo software, fornitore storico del Dipartimento di Madrid. «Per ora parliamo di numeri piccoli, nell' ordine dei 10 milioni di euro di fatturato e 180 dipendenti tra le tre società spagnole - precisa l' ad - , ma ci sono tutte le premesse per raddoppiarli in tempi rapidi. A capo di ogni azienda acquisita abbiamo lasciato i soci storici di riferimento per salvaguardare il patrimonio di know-how e di relazioni». Entro fine anno Galileo, Infaplic e Atm saranno fuse in un' unica società di cui Maggioli sarà l' azionista di riferimento e i partner spagnoli soci di minoranza. «Nel frattempo l' analisi di possibili nuovi M&A va avanti - conclude Maggioli - forti dell' esperienza di crescita per linee esterne maturata in Italia in questi ultimi cinque anni, per entrare in aree merceologiche attigue in cui non eravamo presenti e garantirci una crescita costante, fatta di piccoli passi, senza picchi ma neppure cadute». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 14
[ § 1 4 2 6 4 0 7 1 § ] venerdì 21 giugno 2019 Pagina 24 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Corte costituzionale Respinti i ricorsi delle Regioni sul decreto sicurezza Giovanni Negri Inammissibili. La Corte costituzionale "boccia" i numerosi ricorsi presentati dalle Regioni sul decreto sicurezza. Non sono state compromesse le competenze regionali. Discorso diverso per il potere sostitutivo dei prefetti rispetto alle prerogative di Comuni e Province: in questo caso la violazione esiste e la norma (articolo 28 del decreto n. 113 del 2018) è incostituzionale. Le motivazioni della pronuncia arriveranno solo tra qualche settimana, tuttavia, nel comunicato diffuso ieri sera, la Corte annuncia il verdetto contrario ai ricorsi presentati dalle Regioni Calabria, Emilia Romagna, Marche Toscana e Umbria che contestavano la violazione diretta o indiretta delle loro competenze. La Consulta, che precisa come resta «impregiudicata» qualsiasi valutazione sulla legittimità costituzionale dei contenuti delle norme impugnate, ha ritenuto che lo Stato ha rispettato invece le proprie competenze in materia di asilo, immigrazione, condizione giuridica dello straniero e anagrafi. Nel mirino delle Regioni erano infatti finite le disposizioni del decreto su permessi di soggiorno, iscrizione all' anagrafe dei richiedenti asilo e Sprar. In particolare, a non convincere, c' era la sostituzione del permesso di soggiorno per motivi umanitari con una pluralità di fattispecie individuate in maniera meticolosa: le previsioni specifiche di permesso di soggiorno per "casi speciali", circoscritti e tassativi, sarebbero cioè insufficienti, per le Regioni, «ad assicurare la copertura dell' intera area di accoglienza dovuta in esecuzione degli obblighi costituzionali, sovranazionali e internazionali di tutela». Come pure, nel riformare il sistema Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), gestito dagli enti locali, il decreto sicurezza ha escluso i richiedenti asilo, destinandoli ai centri di accoglienza a gestione governativa. La nuova disciplina avrebbe compromesso così le facoltà delle Regioni di disciplinare le forme dell' assistenza. E ancora, le Regioni avevano denunciato la previsione per cui il permesso di soggiorno per richiesta di asilo costituisce documento di riconoscimento ma non anche titolo per l' iscrizione anagrafica. Ne deriverebbe, affermavano i ricorsi, il divieto di accesso ai servizi erogati da Regioni ed enti locali per i quali la residenza costituisce invece un presupposto indispensabile. Accolte invece le perplessità sulla sostituzione dei prefetti agli amministratori locali nel porre rimedio alle situazioni illecite gravi e ripetute nel tempo in quegli enti locali sospettati di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata ma per i quali non è stato decreto lo scioglimento. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 15
[ § 1 4 2 6 4 0 6 9 § ] venerdì 21 giugno 2019 Pagina 31 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Prima rata Imu non versata Rebus per alcuni operatori Diversi operatori agricoli non hanno potuto ottemperare al pagamento della prima rata Imu, il cui termine è scaduto lunedì. Secondo quanto risulta a ItaliaOggi, ciò è avvenuto principalmente in alcuni territori del Sud Italia, specie in Puglia, in cui le grandinate, abbattutesi nelle domeniche del 12 maggio e due giugno 2019, hanno devastato interi frutteti. Vero è che coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, in quanto esercitano l' attività agricola in via prevalente e sono iscritti nella relativa previdenza, sono esentati dall' imposta (ma solo se conducono direttamente il terreno), ma è altrettanto vero che ci sono operatori del settore che per svariati motivi (mancanza di requisiti in primis, tra cui, appunto, l' assenza della prevalenza dell' attività agricola) non soddisfano questa condizione. In ogni caso, in queste ore, in alcuni territori, si fanno pressanti le richieste di agricoltori e associazioni di categoria ai sindaci per chiedere la sospensione o il differimento del termine di pagamento. Alcuni comuni, in virtù della potestà che gli viene riconosciuta dall' art. 52 del dlgs n. 446/1997, hanno previsto con apposito regolamento Iuc o delle entrate tributarie la possibilità di sospendere o differire i termini di pagamento, nonché la rimessione in termini a causa di gravi calamità naturali mediante deliberazione della giunta comunale. Tuttavia, le scadenze annuali del 16 giugno e 16 dicembre sono previste dall' art. 9 del dlgs n. 23/2011 e appaiono di carattere perentorio senza alcuna possibilità di deroga, se non la facoltà del contribuente di versare l' imposta in unica soluzione entro il 16 giugno di ogni anno. Peraltro la legge n. 212/2000 (Statuto del Contribuente), le cui disposizioni costituiscono principi generali dell' ordinamento tributario che possono essere derogate o modificate solo espressamente e mai da leggi speciali, prevede con l' art. 9 la «rimessione in termini». Trattasi della possibilità di rimettere in termini i contribuenti il cui tempestivo adempimento di obblighi tributari sia impedito da cause di forza maggiore. Tuttavia tale possibilità, qualora concerna il versamento di tributi, può essere concessa a seguito di emanazione di decreto adottato dal ministro delle finanze. Inoltre, il ministro, in forza della medesima norma, potrebbe sospendere o differire il termine per l' adempimento tributario in caso di eventi eccezionali e imprevedibili, disponendo la ripresa dei versamenti, senza l' applicazione di interessi, sanzioni ed oneri accessori, anche mediante dilazione di pagamento in un numero massimo di diciotto rate mensili. Per poter dar respiro agli agricoltori, la strada che appare percorribile in maniera del tutto legittima è quella illustrata dallo Statuto del contribuente. Tuttavia, anche a voler attribuire piena legittimità alla potestà regolamentare degli enti locali, sembra dover sussistere a monte un atto ministeriale di portata generale, quale la dichiarazione dello stato di emergenza o dello stato di calamità naturale. Francesco Giuseppe Carucci. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 16
[ § 1 4 2 6 4 0 6 5 § ] venerdì 21 giugno 2019 Pagina 34 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Consulta: il decreto sicurezza non lede le competenze delle regioni. Ma l' art.28 è illegittimo Enti sotto tutela, no della Corte Il potere sostitutivo dei prefetti viola l' autonomia comunale FRANCESCO CERISANO Niente superprefetto nei comuni. La Consulta ha dichiarato costituzionalmente illegittima la norma (art.28) del primo decreto sicurezza voluto dal ministro dell' interno Matteo Salvini (dl 113/2018) che avrebbe portato a un commissariamento di fatto degli uffici comunali ad opera del prefetto anche nelle ipotesi in cui non sussistano i presupposti per lo scioglimento del consiglio comunale. La Corte, riunita ieri in camera di consiglio per esaminare i ricorsi contro il decreto legge presentati dalle regioni Calabria, Emilia-Romagna, Marche, Toscana e Umbria, ha ritenuto in contrasto con l' autonomia garantita a comuni e province dalla Costituzione, la disposizione che consentiva ai prefetti di entrare a gamba tesa nella macchina amministrativa degli enti qualora in uno o piu' settori emergessero «situazioni sintomatiche di condotte illecite gravi e reiterate, tali da determinare un' alterazione delle procedure e da compromettere il buon andamento e l' imparzialita' delle amministrazioni, nonche' il regolare funzionamento dei servizi». In base alla norma censurata i prefetti «per far cessare le situazioni riscontrate e ricondurre alla normalita' l' attivita' amministrativa», avrebbero avuto un' ingerenza invasiva nell' attività dell' ente, dovendo individuare «i prioritari interventi di risanamento» e gli atti da assumere in un termine prestabilito, decorso il quale sarebbe scattata prima una messa in mora di 20 giorni e, in caso di ulteriore inadempimento, la nomina del commissario ad acta. Insomma, un potere sostitutivo estremamente penetrante che avrebbe fatto diventare sorvegliati speciali non solo i politici ma anche tutti i tecnici e i dirigenti. La disposizione, infine, concludeva ponendo a carico dei bilanci dei comuni gli oneri per l' applicazione della norma. Nella camera di consiglio di ieri, la Consulta ha dichiarato inammissibili i ricorsi dei governatori contro il decreto Salvini per violazione, diretta o indiretta delle prerogative regionali. Secondo la Corte Corte costituzionale le nuove regole su permessi di soggiorno, iscrizione all' anagrafe dei richiedenti asilo e Sprar sono state adottate nell' ambito delle competenze riservate in via esclusiva allo Stato in materia di asilo, immigrazione, condizione giuridica dello straniero e anagrafi (articolo 117, secondo comma, lettere a, b, i, della Costituzione), senza che vi sia stata incidenza diretta o indiretta sulle competenze regionali. La decisione di inammissibilità, presa ieri dalla Corte, non pregiudica ovviamente il giudizio sulla legittimità costituzionale delle norme del decreto sicurezza. La Corte, infatti, non essendosi pronunciata per l' infondatezza del ricorso ma per la sua inammissibilità, non è entrata nel merito. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 17
[ § 1 4 2 6 4 0 6 6 § ] venerdì 21 giugno 2019 Pagina 34 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Il pagamento dell' Imu spetta al trustee e non al proprietario DEBORA ALBERICI Il pagamento dell' Imu spetta al trustee e non al proprietario degli immobili. Ciò perché è un tributo di natura patrimoniale. È quanto affermato dalla Corte di cassazione che, con la sentenza n. 16550 del 20 giugno 2019, ha respinto il ricorso del titolare di un trust traslativo. La sezione tributaria ha quindi confermato il verdetto con il quale la Ctr di Venezia ha imputato l' Imu al trustee e non al proprietario dell' immobile. Infatti, hanno scritto gli Ermellini con una dettagliata motivazione, può dirsi che l' Ici (oggi Imu), è un tributo di natura patrimoniale, che considera come base imponibile il valore del bene immobile, a prescindere, in linea generale, da qualsivoglia condizione personale del titolare del diritto e dall' uso che si faccia del bene. Di conseguenza individuarne il soggetto passivo nel trustee, al quale sia stato trasferito il bene dal disponente, e che pertanto riveste la qualità di proprietario, ai sensi dell' art. 3 del dlgs 504/1992, non viola di per sé il principio della segregazione patrimoniale, non componendo aggressione dei beni in trust da parte dei creditori personali dei trustee e gravando l' imposta sullo specico bene di cui il trustee ha il possesso ed alla cui amministrazione e gestione egli è tenuto, il che comporta anche dovere di assolvere agli oneri gravanti sulla proprietà. Il regime delle spese di gestione, delle anticipazioni, dei rendiconti e degli (eventuali) rimborsi è poi regolato in conformità al titolo e alla legge applicabile, dati che in ricorso non sono stati esplicitati. In sostanza, spiegano gli Ermellini, nel caso dell' Imu, il legislatore non è intervenuto per attribuire al trust una soggettività tributaria, non essendovi alcuna ragione giustificatrice di ricorrere a una simile fictio. Il presupposto impositivo dell' Ici, infatti, come dispone l' art.1 del dlgs 504/1992, è il possesso di beni immobili nel territorio dello Stato a qualsiasi uso destinati, e il soggetto passivo è individuato ai sensi dell' art. 3, nel proprietario o titolare di altro diritto reale, e ciò consente di esercitare la potestà impositiva senza margini di incertezze, anche se i beni sono stati trasferiti ad un trustee. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 18
[ § 1 4 2 6 4 0 7 0 § ] venerdì 21 giugno 2019 Pagina 34 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Prove di matrimonio Imu-Tasi. Gusmeroli: non ci saranno aumenti CRISTINA BARTELLI Prove di matrimonio tra Imu e Tasi. A officiare è il vicepresidente della commissione finanze della camera dei deputati, il leghista Alberto Gusmeroli che ieri ha presentato in commissione il progetto di legge che stabilisce, a invarianza di gettito, la fusione tra i due tributi locali. Con l' obiettivo di un percorso accelerato della legge tanto da chiedere che le riunioni della commissione siano in chiave legislativa. Alberto Gusmeroli spiega la proposta di legge come un primo passo verso la semplificazione della giungla di aliquote esistente con l' impianto normativo attuale. «Una proposta a neutralità totale», rassicura Gusmeroli, «ossia senza nuovi oneri. La somma delle due imposte, infatti, non aumenterà la tassazione e, dall' altra, taglierà un' infinità di aliquote. Semplificare oggi per ridurre l' imposta domani è un mix virtuoso, ridurre la tassazione e semplificare i sistemi è il modo migliore per far emergere il sommerso e far crescere l' economia. Nello specifico, la proposta definisce a regime l' aliquota massima al 10,6 per mille come attuale somma delle due imposte » La proposta di legge si articola in 13 disposizioni. La prima sancisce la nascita della nuova Imu, l' imposta che nasce dalla fusione di Imu e Tasi. Nel progetto di legge il possesso di un' abitazione principale o assimilata non costituisce il presupposto impositivo (mantenendo l' esenzione dunque per le prime case) salvo che si tratti di una unità abitativa classificata nelle categorie A/1, A78 e A79. Un' altra novità presente è quella che obbligherà i comuni a inviare al contribuente un bollettino già premarcato con gli importi da versare come avviene per il tributo relativo ai rifiuti. Per porre un freno alla giungla delle aliquote, in ottica di semplificazione, nella proposta di legge si stabilisce che i comuni possono diversificare le aliquote nei limiti e nei casi previsti dalla legge. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 19
[ § 1 4 2 6 4 0 6 8 § ] venerdì 21 giugno 2019 Pagina 35 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Nuovi fondi in arrivo per i piccoli comuni Nuovi fondi in arrivo per i mini enti. È quanto previsto dai correttivi introdotti alla norma «Fraccaro», già contenuta nel testo iniziale e che assegna 500 milioni di euro per la realizzazione di progetti di efficientamento energetico e di sviluppo territoriale sostenibile. Nel corso dell' esame in sede referente, è stato specificato che tra i progetti finanziabili rientrano, oltre agli interventi volti all' efficientamento dell' illuminazione pubblica nonché all' installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili e al risparmio energetico degli edifici di proprietà pubblica, anche quelli di edilizia residenziale pubblica. Ma, come detto, le novità più interessanti riguardano i comuni fino a 1.000 abitanti. Il comma 14-bis dell' art. 30, introdotto in sede referente, dispone, dall' anno 2020, l' implementazione di un programma mirato per i municipi di minore dimensione, con un rinvio a un decreto del ministero dello sviluppo economico per la ripartizione delle effettive disponibilità finanziarie, tra i comuni con popolazione inferiore ai 1.000 abitanti. Il comma prevede che i comuni beneficiari di tali contributi siano tenuti a iniziare l' esecuzione dei lavori entro il 15 maggio di ciascun anno. Il successivo comma 14-ter, anch' esso di nuova introduzione, prevede l' assegnazione annuale, sempre a decorrere dal 2020, di contributi ai comuni con meno di 1.000 abitanti per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici, patrimonio comunale e abbattimento delle barriere architettoniche a beneficio della collettività. A tale finalità è destinato il 60% della metà delle risorse previste dal comma 14-quater. Il restante 40% è invece destinato, per quanto disposto dai periodi ottavo e nono, a promuovere l' adozione di specifiche strategie di intervento sulla situazione di inquinamento dell' aria presente nella Pianura padana. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 20
[ § 1 4 2 6 4 0 7 2 § ] venerdì 21 giugno 2019 Pagina 35 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Sul rinvio della contabilità serve più chiarezza Per i piccoli comuni rinvio della contabilità economico-patrimoniale con giallo. La formulazione dell' emendamento al decreto «Crescita» rischia di riproporre una querelle che già in passato ha diviso gli interpreti. La vicenda si inquadra nella complessa riforma che da circa un decennio si propone di uniformare il linguaggio contabile di tutti i livelli di governo, in modo da rendere i rispettivi bilanci facilmente confrontabili e aggregabili e fare in modo che i conti siano più trasparenti, disinnescando la prassi (diffusa) di nascondere le magagne finanziarie sotto il tappeto. I principi ispiratori di tali provvedimenti trovano origine nella normativa comunitaria che, fra le altre cose, impone l' introduzione di schemi e regole ispirate al principio della competenza economica attraverso «l' affiancamento al sistema di contabilità finanziaria di un sistema e di schemi di contabilità economico-patrimoniale». Il debutto di quest' ultima è avvenuto, per la generalità degli enti sopra i 5.000 abitanti, nel 2016, mentre quelli più piccoli potevano procrastinarlo di un anno. Ma nel 2017 è arrivato il primo rinvio in zona Cesarini, grazie a un' interpretazione fantasiosa che legge tale riferimento temporale come se fosse operato al 2018. Tale lettura ha trovato una parziale conferma nella Faq 30 della Commissione Arconet, dopo che la stessa Commissione aveva espresso in precedenza la tesi opposta. Tutto nasce dalla incerta formulazione dell' art. 232 del Tuel, che autorizza i mini enti a non tenere la contabilità economico patrimoniale fino a un esercizio attualmente identificato, appunto, con il 2017. Ora il correttivo estende la deroga fino all' esercizio 2019. Con quali conseguenze? Se valesse la stessa chiave di lettura, si dovrebbe intendere che il primo rendiconto nel quale sarà obbligatorio inserire conto economico e stato patrimoniale sarà quello del 2020, da approvare entro il 30 aprile 2021. Il che pare confermato dal fatto che l' emendamento precisi come gli enti che si avvalgono della facoltà di procrastinare l' adempimento debbano comunque allegare al rendiconto 2019 una situazione patrimoniale aggiornata. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 21
[ § 1 4 2 6 4 0 7 4 § ] venerdì 21 giugno 2019 Pagina 35 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali DECRETO CRESCITA/ Tutte le modifiche inserite nel corso dell' iter parlamentare Un dl omnibus per i comuni Tributi, finanze, contabilità: per gli enti è una manovra bis PAGINA A CURA DI MATTEO BARBERO Anche per gli enti locali il decreto Crescita (dl n. 34/2019 su cui oggi sarà votata la fiducia in aula alla Camera) è divenuto una sorta di omnibus. Nella versione uscita dalle commissioni parlamentari il testo ha inglobato molte novità. Rinviando alla tabella in pagina per maggiori dettagli, spiccano fra le altre le norme che allungano nuovamente i termini di adeguamento dei piccoli comuni agli obblighi di tenere la contabilità economico-patrimoniale, ovvero l' ennesimo restyling della disciplina sul pre-dissesto che fa il paio con l' allargamento del «salva Roma» agli altri comuni capoluogo di città metropolitane in dissesto. Corposo anche il pacchetto in materia di tributi, che include anche la norma che posticipa i termini per la presentazione della dichiarazione Imu/Tasi. Essi vengono spostati dal 30 giugno al 31 dicembre dell' anno successivo a quello in cui si è verificato l' evento che dà origine alla dichiarazione stessa. Una misura, questa (contenuta nella proposta di legge sulle semplificazioni fiscali che il governo ha deciso di recepire nel ddl di conversione del decreto crescita in modo da accelerarne l' approvazione), già criticata dall' Anci, secondo cui, con la nuova tempistica, le amministrazioni comunali si troverebbero a subire un ulteriore effetto negativo sui termini di accertamento per omessa dichiarazione, che si ridurrebbero di sei mesi. Gli avvisi di accertamento in rettifica e d' ufficio devono infatti essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione o il versamento sono stati o avrebbero dovuto essere effettuati. Il nuovo termine determinerebbe, pertanto, che l' avvio dei controlli sulle dichiarazioni ritarderebbe di sei mesi, fermo restando il termine ultimo fissato dalla legge per l' invio degli accertamenti. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 22
[ § 1 4 2 6 4 0 7 5 § ] venerdì 21 giugno 2019 Pagina 36 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Solo i lavori (fino a 150 mila euro) possono essere affidati previa acquisizione dei preventivi Forniture, affidamenti limitati Procedura negoziata sopra i 40 mila euro di valore LUIGI OLIVERI Niente affidamenti diretti per forniture e servizi di valore superiore ai 40 mila euro e fino alla soglia comunitaria. La riscrittura dell' articolo 36, comma 2, lettera b), del codice dei contratti operata dal decreto sblocca- cantieri genera non poca confusione e potrebbe indurre le amministrazioni a ritenere che basti acquisire 5 preventivi per acquistare un bene o ordinare un servizio. Il nuovo testo della norma è il seguente: «per affidamenti di importo pari o superiore a 40 mila euro e inferiore a 150 mila euro per i lavori, o alle soglie di cui all' articolo 35 per le forniture e i servizi, mediante affidamento diretto previa valutazione di tre preventivi, ove esistenti, per i lavori, e, per i servizi e le forniture, di almeno cinque operatori economici individuati sulla base di indagini di mercato o tramite elenchi di operatori economici, nel rispetto di un criterio di rotazione degli inviti. I lavori possono essere eseguiti anche in amministrazione diretta, fatto salvo l' acquisto e il noleggio di mezzi, per i quali si applica comunque la procedura di cui al periodo precedente. L' avviso sui risultati della procedura di affidamento contiene l' indicazione anche dei soggetti invitati». Rispetto al precedente testo è sparito l' espresso riferimento alle procedure negoziate e rimane solo, invece, l' inciso secondo il quale l' aggiudicatario è individuato mediante appunto «affidamento diretto». Tuttavia, questa espressione è espressamente riferita solo ai lavori: sono sicuramente i lavori compresi tra 40 mila euro e i 149.999 euro a poter essere assegnati previa acquisizione dei preventivi. Per quanto riguarda forniture e servizi, la previsione normativa regola una «previa valutazione», sì, ma non di «tre preventivi», bensì di «cinque operatori economici individuati sulla base di indagini di mercato o tramite elenchi di operatori economici, nel rispetto del criterio di rotazione degli inviti». Poiché la lettera b) novellata dell' articolo 36 per forniture e servizi richiede la valutazione non di preventivi, ma di «operatori economici», scelti sulla base delle indagini di mercato, è chiaro che pur mancando l' espresso riferimento alla procedura negoziata è esattamente una procedura negoziata quella che viene attivata. Infatti, sul punto l' articolo 63, comma 6, è chiarissimo: «le amministrazioni aggiudicatrici individuano gli operatori economici da consultare sulla base di informazioni riguardanti le caratteristiche di qualificazione economica e finanziaria e tecniche e professionali desunte dal mercato, nel rispetto dei principi di trasparenza, concorrenza, rotazione, e selezionano almeno cinque operatori economici, se sussistono in tale numero soggetti idonei». Il richiamo della necessità di selezionare almeno 5 operatori economici, presente tanto nell' articolo 36, comma 2, lettera b) per forniture e servizi, quanto nell' articolo 63, comma 6, dimostra (pur nella laconicità della novella legislativa) che questi ultimi sono affidati necessariamente mediante procedura negoziata: altrimenti, non si comprenderebbe perché il legislatore abbia richiesto esattamente la soglia di «almeno» 5 operatori economici, per altro richiesta dalle direttive Ue per attivare le procedure negoziate. Semmai, si pone un problema di coordinamento tra l' affidamento diretto mediante acquisizione di 3 preventivi per i lavori e l' ultimo periodo dell' articolo 36, comma 2, lettera b), ove si richiede la pubblicazione dell' avviso sui risultati della procedura di affidamento, stabilendo che contenga «l' indicazione anche dei soggetti invitati». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 23
[ § 1 4 2 6 4 0 7 5 § ] venerdì 21 giugno 2019 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Propriamente, infatti, l' invito riguarda solo appunto la procedura negoziata per forniture e servizi, ma non i preventivi. L' affidamento diretto mediante tre preventivi non è una gara vera e propria, da tenere con una seduta nella quale aprire «offerte». Si tratta, invece, di una procedura del tutto informale, nella quale i preventivi sono acquisiti senza invito ad offrire: la stazione appaltante può negoziare distintamente con ciascun operatore economico. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 24
[ § 1 4 2 6 4 0 6 4 § ] venerdì 21 giugno 2019 Pagina 38 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Spetta all' assemblea decidere sull' ammissibilità degli argomenti Convocazioni, atti dovuti Insindacabili dal presidente del consiglio Può il presidente del consiglio negare la convocazione dell' assemblea richiesta da un quinto dei consiglieri ai sensi dell' art. 39, comma 2, del decreto legislativo n. 267/00 perché l' argomento oggetto della richiesta era stato già esaminato in altra seduta consiliare? L' articolo 39, comma 2, del decreto legislativo n. 267/00 prevede l' obbligo di convocazione del consiglio, con inserimento nell' ordine del giorno delle questioni proposte, quando venga richiesto, tra gli altri, da un quinto dei consiglieri. La giurisprudenza prevalente in materia si è da tempo espressa affermando che, in caso di richiesta di convocazione del consiglio da parte di un quinto dei consiglieri, «al presidente del consiglio comunale spetta soltanto la verifica formale che la richiesta provenga dal prescritto numero di soggetti legittimati, mentre non può sindacarne l' oggetto, poiché spetta allo stesso consiglio nella sua totalità la verifica circa la legalità della convocazione e l' ammissibilità delle questioni da trattare, salvo che non si tratti di oggetto che, in quanto illecito, impossibile o per legge manifestamente estraneo alle competenze dell' assemblea in nessun caso potrebbe essere posto all' ordine del giorno» (si veda, in particolare, Tar Piemonte, sez. Il, 24 aprile1996, n. 268). Nel caso specifico, ai sensi dell' art. 39, comma 1, del regolamento sul funzionamento del consiglio comunale è previsto che l' assemblea possa pronunciarsi sull' eventuale richiesta di ritiro di un argomento all' ordine del giorno (c.d. «questione pregiudiziale»). Ciò posto, il presidente del consiglio è tenuto ad attenersi alla vigente disciplina regolamentare, spettando al potere sovrano dell' assemblea decidere, in via pregiudiziale, sull' ammissibilità della discussione degli argomenti inseriti nell' ordine del giorno. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 25
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