CSV FC - Assiprov martedì, 03 marzo 2020
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CSV FC - Assiprov martedì, 03 marzo 2020 Prime Pagine 03/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) 4 Prima pagina del 03/03/2020 03/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) 5 Prima pagina del 03/03/2020 03/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) 6 Prima pagina del 03/03/2020 ambiente e protezione civile 02/03/2020 Cesena Today 7 Condizioni di mare mosso nelle prossime ore, chiudono le Porte Vinciane 03/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 3 ELEONORA VANNETTI 8 «Non possiamo controllare tutti: rispettate le regole» 03/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 5 ALESSANDRO MONTANARI 9 Il prezzo del Coronavirus: l' Ausl investe quasi mezzo milione in mascherine 03/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 9 M.M. 11 Colletta di duemila euro per un cittadino sfortunato 03/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 9 MATTEO MISEROCCHI 12 Tanti volontari al lavoro per tenere pulito il paese 02/03/2020 Forli Today 14 Alluvione a Villafranca e rimborso danni: prorogati i termini per presentare domanda 03/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 35 Fabio Gavelli 15 «Le strutture sanitarie non devono andare in tilt» csv e scenario locale 02/03/2020 Cesena Today VALENTINA CHIARA 16 Cesenatico, volontari in azione per ripulire la spiaggia libera di Zadina 03/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 6 17 Raccolti oltre 50mila euro per il progetto Margherita 02/03/2020 Forli Today 18 Parrucche alle pazienti oncologiche, il trionfo della solidarietà: stracciato l' obiettivo minimo, raccolti oltre 51mila euro 03/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 40 20 Campagna per le parrucche, raccolti ventimila euro 03/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 41 21 Dal Comune 7mila euro per l' inclusione di genere 03/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 19 Anna Bogoni 22 La rete delle giovani donne: cambiamo l' Italia 03/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 40 Matteo Bondi. 24 I volontari del quartiere ripuliscono Bussecchio 03/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 45 Oscar Bandini 25 Una squadra per ripulire i sentieri di Biserno
volontariato 03/03/2020 Avvenire Pagina 11 EUGENIO FATIGANTE 26 Bonetti: «Donazioni ora più facili Per ripartire con la solidarietà» 03/03/2020 Corriere della Sera Pagina 13 29 Donazioni, studiare per raccoglierle 03/03/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 24 Gabriele Sepio 30 Ampliata la gamma dei beni che le aziende possono donare 03/03/2020 Italia Oggi Pagina 31 DANIELE CIRIOLI 32 Volontario ma non lavoratore 02/03/2020 Redattore Sociale 34 Coronavirus. Bassetti (Cei): 'Occasione per ritrovare una solidarietà che affratella'
[ § 1 § ] martedì 03 marzo 2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 4
[ § 2 § ] martedì 03 marzo 2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 5
[ § 3 § ] martedì 03 marzo 2020 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 6
[ § 1 5 5 0 1 3 6 9 § ] lunedì 02 marzo 2020 Cesena Today ambiente e protezione civile Condizioni di mare mosso nelle prossime ore, chiudono le Porte Vinciane A dare notizia della nuova disposizione è il sindaco di Cesenatico Matteo Gozzoli "A causa del mare mosso, viste le previsioni meteo marine, le porte vinciane saranno chiuse dalle 19 di oggi, lunedì 2 marzo, fino alle ore 10 di domani martedì 3 marzo". A darne notizia il sindaco di Cesenatico Matteo Gozzoli. Nella giornata di domenica è stata emessa una nuova allerta meteo della Protezione Civile Regionale di grado giallo per vento fino alla mezzanotte del 3 febbraio. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 7
[ § 1 5 5 0 1 3 8 2 § ] martedì 03 marzo 2020 Pagina 3 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) ambiente e protezione civile «Non possiamo controllare tutti: rispettate le regole» L' appello del prefetto Antonio Corona. Il bilancio dell' Ausl: eseguiti venti tamponi, positivo solo il paziente ricoverato ELEONORA VANNETTI «Onde evitare la diffusione del Covid-19 è estremamente importante attenersi alle misure di igiene e al nuovo decreto del Consiglio dei Ministri che contiene indicazioni particolareggiate e ben chiare. Non possiamo collocare forze dell' ordine in ogni locale o angolo di strada, è bene entrare nella logica che queste restrizioni sono state fatte nell' interesse di ciascuno di noi. Osservarle è dimostrazione di senso civico da parte di tutti». È il prefetto di Forlì -Cesena, Antonio Corona, a fare il punto della situazione all' indomani delle nuove disposizioni. Infatti restano chiuse scuole, cinema e teatri mentre riaprono da oggi biblioteche e musei ovviamente con filtri e la regola della distanza di un metro. Principio che vale anche per la ristorazione, i bar e pub a condizione che il servizio sia espletato per isoli posti a sedere e che, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali, gli avventori siano messi nella condizione di rispettare tra loro la distanza di un metro. Intanto a Forlì la situazione aggiornata per quanto riguarda la diffusione del Coronavirus è la seguente: sono stati effettuati 20 tamponi in 10 giorni, di cui uno solo è positivo. Si tratta dell' unico paziente dellaprovincia Forlì -Cesena, attualmente ricoverato al Morgani-Pierantoni. «Il paziente si trova nel reparto di rianimazione, le sue condizioni sono stabili precisa il direttore del nosocomio forlivese, Paolo Masperi-. Stiamo monitorando l' evoluzione della malattia per le prossime ore, i restanti pazienti sottoposti a tampone sono già domiciliati alle proprie abitazioni in quanto gli esiti dell' esame hanno dato rispo sta negativa». Al momento, quindi, resta a quota uno il numero dei pazienti affetti da Coronavirus nella provincia. «Non c' è stata una evoluzione peggiorativa con un aumento esponenziale dei casi - continua Masperi -. Ci troviamo davanti ad una situazione che è sotto controllo, continuo a ricordare ai cittadini che avessero sintomi riconducibili al Corona virus che si devono rivolgere telefonicamente ai medici di base o ai numeri indicati così che possano essere indirizzati per capire se ci sono eventuali estremi. In questo modo siamo in grado di limitare i contatti e la stessa diffusione del virus. Siamo in contatto costante con la Protezione Civile per predisporre il montaggio di strutture extra per il nosocomio in caso di bisogno». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 8
[ § 1 5 5 0 1 3 8 4 § ] martedì 03 marzo 2020 Pagina 5 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) ambiente e protezione civile Il prezzo del Coronavirus: l' Ausl investe quasi mezzo milione in mascherine Sono sessantamila i dispositivi di protezione individuale dotati di filtro e acquistati dall' azienda ALESSANDRO MONTANARI FORLÌ Verrà il tempo in cui si faranno i conti precisi su quanto sia costato al territorio l' emergenza Corona virus, con il calo dei fatturati, le imprese che lavorano a rilento e gli imprenditori in difficoltà. Per ora una prima cifra certa la possiamo dare: all' Ausl Romagna ilvirus è già costato almeno 475.800 euro, Iva inclusa. Tanto è stato speso perle 60mila mascherine FFP3 ordinate dall' azienda sanitaria romagnola ad un' azienda con sede a Chiasso, in Svizzera. Il prezzo di una singola mascherina è di 6,5 euro, esclusa l' imposta sul valore aggiunto pari al 22 per cento. Totale: 390mila euro più Iva, con un valore totale che arriva appunto a quasi mezzo milione di euro. Procedura di somma urgenza Una bella commessa, attivata con le procedure della "somma urgenza" dovuto ad esigenze di protezione civile: il 28 febbraio scorso il direttore della Farmacia Centralizzata dell' Ausl ha fatto pervenire alla direzione aziendale la necessità di acquistare un congruo numero di dispositivi di protezione individuale. L' indagine di mercato ha poi portato fino in Svizzera, dove le mascherine sono state acquistate. Le 60mila mascherine acquistate sono solo una fetta del milione di dispositivi di protezione individuale di cui la giunta dell' Emilia- Romagna ha detto di volere dotare le aziende sanitarie locali. Cosa significa FFP3 I dispositivi in questione sono quelli con l' apposito filtro, le uniche utili per non subire un eventuale contagio. Da più parti è stato infatti evidenziato quanto siano poco utili ai fini della prevenzione le classiche mascherine chirurgiche che - hanno spiegato i medici - semmai servono per non contagiare ed è per questo che vengono utilizzate in sala operatoria dal personale medico. Esistono tre tipi di maschere con filtro, di tre classi diverse. Le sessantamila ordinate dall' Ausl sono ovviamente quelle con la classe più alta di tutte e offrono un' altissima protezione contro le particelle molto fini e particolarmente pericolose. A differenza degli altri modelli, questo tipo di mascherine devono obbligatoriamente possedere una valvola, la quale, oltre a facilitare la respirazione, evita la formazione della condensa interna. Le speculazioni sul web Su Amazon, il sito leader nelle vendite online, la mascherina più venduta è la FFP2, con un prezzo molto alto: 27,9 euro. Va detto che negli ultimi giorni i prezzi di questi dispositivi sono saliti alle stelle, così come quelli dei gel igienizzanti a base di amuchina o altre sostanze. Una speculazione che nei giorni scorsi aveva portato il sito americano a scrivere ai rivenditori una mail che suonava in sostanza così: "Se esagerate, saremo costretti ad eliminarvi dal vostro sito". Si Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 9
[ § 1 5 5 0 1 3 8 4 § ] martedì 03 marzo 2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) ambiente e protezione civile trovavano in effetti annunci che per 60 mascherine FFP3 - chiedevano 859 euro, oltre 14 euro a pezzo. Ma in alcuni casi si era arrivate anche a chiedere un centinaio di euro per un singolo dispositivo di protezione. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 10
[ § 1 5 5 0 1 3 8 3 § ] martedì 03 marzo 2020 Pagina 9 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) ambiente e protezione civile Colletta di duemila euro per un cittadino sfortunato M.M. BERTINORO La colletta per aiutare un cittadino sfortunato ha totalizzato 2mila euro. Nel fine settimana, Gilberto Zanetti presidente dell' associazione "Il Molino -Protezione civile di Bertinoro" ha consegnato poco più di 2mila euro al bertinorese che, nella sera del 5 gennaio scorso, aveva visto bruciare il tetto della propria abitazione, nella centralissima via Mazzini. In totale sono stati rac colti e consegnati 2mila e 46 euro, così ripartiti: 1.060 dall' associazione "Il Molino -Protezione civile di Bertinoro", 606 raccolti a "Edicolidea" ed altri 380 nel bar enoteca "L' alternativa", su sostegno anche della Pro loco. «Avremmo voluto raccogliere anche di più - spiega Zanetti-perchè il nostro concittadino ha subito un danno ingente. Diciamo comunque grazie alla Pro loco, alle altre associazioni cittadine ed a tutti i bertinoresi che hanno partecipato a questa iniziativa. Si sono mossi in tanti». L' incendio, sviluppatosi verso sera, aveva provocato danni ingenti alla copertura dell' immobile. M.M. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 11
[ § 1 5 5 0 1 3 8 5 § ] martedì 03 marzo 2020 Pagina 9 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) ambiente e protezione civile Tanti volontari al lavoro per tenere pulito il paese Fabbri: «Il Comune li sta seguendo, è un modo per contribuire alla bellezza e all' ordine della propria città» MATTEO MISEROCCHI BERTINORO I volontari stanno rendendo più bella Bertinoro. Nelle scorse settimane si sono moltiplicati gli interventi di associazioni o privati cittadini per garantire il decoro del Balcone di Romagna, in accordo con il Municipio. Chi sale sul Colle per un giro, nei fine settimana, può così incontrare gruppi di cittadini al lavoro. Il progetto è "vecchio" di un anno, ma continua a crescere e moltiplicarsi. In origine furono un gruppo di bertinoresi residenti in viale Carducci a manifestare la volontà di poter fare qualche cosa per migliorare l' aspesso della strada che corre dal monumento al vignaiolo in direzione del territorio cesenate, costeggiata da un viale alberato con spazio per aiuole. «Adesso - spiega Davide Fabbri, presiden te del Consiglio di zona Bertinoro- Ospedaletto - sono diverse le iniziative che vengono realizzate. Tutto è partito dai cittadini, a cui noi abbiamo cercato di dare voce nel rapporto con l' Amministrazione del sindaco Gabriele Fratto. Fu proprio il vice Mirko Capuano a suggerirci l' idea, come Consiglio di zona, di promuovere la creazione di una associazione che potesse diventare interlocutore con il Municipio, proprio per organizzare queste attività. Nacque, quindi, la Pro loco (presieduta ora dal giovane Gabriele Lolli ndr) e gli uffici comunali competenti hanno provveduto a preparare un bando per organizzare e normare l' intervento dei volontari». In questo modo è stato consentito alla neonata Pro loco di provvedere alla manutenzione ed all' abbellimento di viale Carducci, compreso il Parco della Resistenza (proprio in questi giorni si sta lavorando alla piantumazione di fiori e aiuole ed al posizionamen to di un punto per lo "Scambio dei libri"), di piazza Garibaldi e della Terrazza Mira stelle. Altre associazioni, come "Bertinoro cammina" o " Il Molino -Protezione civile di Bertinoro" hanno poi provveduto a ripulire varie parti della cinta mura ria che circonda l' abitato e che era infestata da piante che la nascondevano quasi interamente. Proprio l' associazione "Il Molino" ha riportato a splendere la Porta del Soccorso. Giovedì sera, i soci della Pro loco, si riuniranno per capire quali altri interventi realizzare, cercando l' apporto di quanti più volontari possibili. «Tante associazioni e cittadini si stanno muovendo - prosegue Fabbri - e il Comune li sta se guendo in modo positivo. E' un modo per contribuire alla bellezza e all' ordine della propria città. Può essere anche una strada per insegnare ai più giovani l' importanza del rispetto della "cosa pubblica". Non possiamo, quindi, che essere favorevoli a tutto ciò, sperando che i volontari non siano sempre gli stessi, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 12
[ § 1 5 5 0 1 3 8 5 § ] martedì 03 marzo 2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) ambiente e protezione civile ma ci sia una condivisione ampia di questi compiti e di queste fatiche». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 13
[ § 1 5 5 0 1 3 6 8 § ] lunedì 02 marzo 2020 Forli Today ambiente e protezione civile Alluvione a Villafranca e rimborso danni: prorogati i termini per presentare domanda Le domande di contributo dovranno essere presentate entro il 4 maggio (proroga firmata dal presidente della Regione il 27 febbraio) Sono stati prorogati al 4 maggio i termini per la presentazione delle domande di contributi economici ai privati cittadini e alle attività economiche e produttive, per i danni causati dagli eventi calamitosi di maggio e novembre del 2019 . Con Decreto del Presidente della Regione Emilia-Romagna numero 5 del 15 gennaio, pubblicato sul Buret-T numero 10 del 16 gennaio, sono state approvate le direttive per le domande, i criteri e le modalità per la concessione di contributi, in favore di soggetti privati ed attività economiche e produttive, per i danni occorsi in relazione agli eventi verificatisi sul territorio regionale nei mesi di maggio e novembre. Lavori sull' argine del Montone Il racconto della drammatica giornata di alluvione a Villafranca Il Decreto, unitamente alla modulistica, è scaricabile sul sito internet della Protezione Civile della Regione Emilia-Romagna. Le domande di contributo dovranno essere presentate entro il 4 maggio (proroga firmata dal presidente della Regione il 27 febbraio). Potranno essere presentate in formato cartaceo all' Ufficio Protocollo del Comune di Forlì nei relativi orari di apertura oppure spedite via posta al Comune di Forlì con raccomandata con ricevuta di ritorno o anche inviate in formato digitale tramite PEC all' indirizzo mail comune.forli@pec.comune.forli.fc.it. VIDEO - Via Lughese era un fiume e nel fiume guizzava anche una carpa Alluvione a Villafranca, la visita di Bonaccini Per ulteriori informazioni (esclusivamente negli orari d' ufficio) è possibile rivolgersi al Servizio Ambiente e Protezione Civile (via delle Torri 13, secondo piano, 0543.712733) oppure allo stesso ufficio, ma in via delle Torri 15, secondo piano (0543.712334). Il paese finisce sott' acqua: le immagini dall' alto col drone Video dell' alluvione L' alluvione vista dall' elicottero dei Vigili del Fuoco: un disastro Il giorno dopo: la Lughese è un fiume in piena Si rompe l' argine sotto il ponte dell' A14 La rabbia: "Non è cambiato nulla da 4 anni fa" Il dramma dell' alluvione a Villafranca, 14-05-2019 L' alluvione, lo speciale di quei giorni Partiti i lavori per sanare l' argine: servono 24 ore "Cercheremo i responsabili" Il presidente della Regione chiede lo stato di emergenza Il giorno più drammatico: centinaia di alluvionati La situazione dei fiumi dopo la piena Di Maio: "Non dividersi, subito lo stato di calamità" Morrone: "E' un disastro" "In 24 ore tutta la pioggia di maggio" Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 14
[ § 1 5 5 0 1 3 7 5 § ] martedì 03 marzo 2020 Pagina 35 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) ambiente e protezione civile «Le strutture sanitarie non devono andare in tilt» Il prefetto: «Possiamo gestire anche cento casi, ma non tutti insieme» L' Ausl: «Venti i tamponi negativi, per ora l' epidemia non progredisce» Fabio Gavelli Nessun nuovo caso di Covid-19 in provincia di Forlì-Cesena. L' unico che ha contratto il virus, per ora, è l' uomo di 59 anni, residente a Savignano, ricoverato all' ospedale di Forlì. «Le sue condizioni sono stazionarie, non particolarmente critiche», dice il dottor Paolo Masperi, direttore del Morgagni-Pierantoni. Nel pomeriggio di ieri, precauzionalmente, è stato portato in Rianimazione per un monitoraggio continuo delle sue difficoltà respiratorie. «Negli ultimi dieci giorni abbiamo eseguito una ventina di tamponi: tutti negativi, tranne il caso in oggetto - prosegue Masperi - . Dal punto di vista della progressione del virus, non notiamo un' evoluzione peggiorativa. Ma siamo prudenti, le cose potrebbero cambiare da un giorno all' altro, speriamo di no». Il direttore dell' ospedale parla a fianco del prefetto Antonio Corona, al termine di una riunione svoltasi ieri pomeriggio in Prefettura per fare il punto della situazione con i sindaci, la Protezione Civile, l' Ausl e le forze dell' ordine. Il prefetto insiste sulla priorità: «Limitare la diffusione del virus. Possono anche capitare cento casi nel nostro territorio, ma un conto è che si verifichino in un mese, tutt' altro è che scoppino in un solo giorno - sottolinea -. La malattia è gestibile, fondamentale è che non vadano in tilt le strutture sanitarie». C' è un costante contatto con la Protezione civile, che è in grado di mettere a disposizione in tempi rapidi due tende pneumatiche attrezzate, da sistemare nelle aree ospedaliere di Forlì e di Cesena. «Per ora non sono necessarie», aggiunge Masperi. L' appello ancora una volta è rivolto all' osservanza scrupolosa delle misure igieniche, a partire dal lavarsi bene le mani. «Chiediamo alla stampa di diffondere questo messaggio», continua il prefetto Corona, che richiama al rispetto del decreto emesso l' altro ieri dal governo. Il punto spinoso è quello che riguarda i bar, dove si richiede che «il servizio sia espletato per i soli posti a sedere» e che «gli avventori siano messi nelle condizioni di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro». Come farlo osservare? «Non possiamo mettere un poliziotto davanti a ogni bar - conclude Corona - . Ma è interesse di tutti rispettarlo». Fabio Gavelli © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 15
[ § 1 5 5 0 1 3 7 0 § ] lunedì 02 marzo 2020 Cesena Today csv e scenario locale Cesenatico, volontari in azione per ripulire la spiaggia libera di Zadina VALENTINA CHIARA Nota - Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di CesenaToday I volontari dell' associazione no-profit "La Via della Felicità", da anni attivi in campo sociale per migliorare le condizioni ambientali domenica pomeriggio si sono dedicati alla pulizia della spiaggia libera di Zadina. I volontari hanno rinvenuto plastica, vetro, mozziconi, cartacce, bottiglie e lattine. Oltre a rendere più piacevole e pulita la zona frequentata dai turisti ed abitanti della zona, l' iniziativa ha lo scopo di sensibilizzare le persone ed essere più partecipi nel mantenere la città pulita, utilizzando gli appositi contenitori per rifiuti e più educazione nel vivere in società. Questo grazie anche alla distribuzione dell' opuscolo gratuito La Via della Felicità: una guida al buon senso per una vita migliore. Il valore che queste aree ricoprono per il gradevole aspetto, e l' ambiente che creano, sono tutti ingredienti molto apprezzati dalle migliaia di persone, che vivono la città e la spiaggia in occasione dell' arrivo della stagione estiva. Gli interventi di pulizia dei volontari si ripeteranno, a zone alterne, fino alla fine della stagione estiva. Gallery. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 16
[ § 1 5 5 0 1 3 8 6 § ] martedì 03 marzo 2020 Pagina 6 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) csv e scenario locale Raccolti oltre 50mila euro per il progetto Margherita FORLÌ È terminata la terza edizione della campagna di crowdfunding "La Mia Mamma è Bellissima", organizzata dall' Istituto Oncologico Romagnolo per sostenere la diffusione del Progetto Margherita su tutto il territorio. Progetto che fornisce gratuitamente parrucche oncologiche alle pazienti che affrontano l' effetto collaterale più temuto e riconoscibile delle terapie: la caduta dei capelli. Anche quest' anno la raccolta fondi è andata oltre ogni più rosea aspet tativa: partita per raggiungere un obiettivo di 10.000 euro, si è conclusa arrivando addirittura a superare i 50.000 euro, precisamente 51.170 euro. Una vera e propria mobilitazione popolare romagnola da record, che ha coinvolto più di 2.000 donatori. La provincia di Forlì-Cesenasi è dimostrata particolarmente sensibile al tema, grazie agli eventi organizzati sul territorio da volontari e parrucchieri la raccolta ha superato i 20.000 euro. Il successo della raccolta fondi, infine, è sicuramente legato anche alla partecipazione di un volto noto del forlivese: l' ex campionessa mondiale di pugilato Simona Galassi, che ha prestato gratuitamente il suo volto alla causa. Nel corso 2019 sono state 471le parrucche oncologiche donate su tutta la Romagna, 241 solo nellaprovincia di Forlì -Cesena. «Due anni fa, nel 2017, le donne che hanno usufruito del Progetto Margherita erano 353 - spiega Fabrizio Miserocchi, Direttore Generale Ior - questo significa un aumento del 33%. Penso sia la più bella testimonianza del fatto che la solidarietà, il bene che si fa al prossimo, sia la moneta che ripaga nella maniera più soddisfacente di ogni sforzo che produciamo. La Romagna, questa lezione, dimostra ogni giorno di averla interiorizzata». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 17
[ § 1 5 5 0 1 3 7 1 § ] lunedì 02 marzo 2020 Forli Today csv e scenario locale Parrucche alle pazienti oncologiche, il trionfo della solidarietà: stracciato l' obiettivo minimo, raccolti oltre 51mila euro La provincia di Forlì-Cesena si è dimostrata particolarmente sensibile al tema: grazie agli eventi organizzati sul territorio da volontari e parrucchieri la raccolta ha superato i 20mila euro È ufficialmente conclusa la terza edizione della campagna di crowdfunding "La Mia Mamma è Bellissima", organizzata dall' Istituto Oncologico Romagnolo per sostenere la diffusione del Progetto Margherita su tutto il territorio. Il progetto fornisce gratuitamente parrucche oncologiche alle pazienti che affrontano l' effetto collaterale più temuto e riconoscibile delle terapie : la caduta dei capelli, un momento che possiede forti ripercussioni psicologiche e sociali per chi lo vive. Anche quest' anno la raccolta fondi è andata oltre ogni più rosea aspettativa: partita per raggiungere un obiettivo di 10.000 euro, corrispondenti circa a 100 pazienti in più da aiutare, la campagna si è conclusa arrivando addirittura a superare i 50.000 euro, precisamente 51.170 euro . Una vera e propria mobilitazione popolare romagnola da record, che ha coinvolto più di 2000 donatori: le precedenti edizioni, pur di successo, si erano fermate rispettivamente a 26.000 euro il primo anno e 38.000 euro il secondo. La provincia di Forlì-Cesena si è dimostrata particolarmente sensibile al tema: grazie agli eventi organizzati sul territorio da volontari e parrucchieri la raccolta ha superato i 20mila euro . Tra queste iniziative van sicuramente citate la doppia edizione di "Una Piega per lo IOR" di Forlì, tenutesi il 17 novembre e il 26 gennaio; o la "Camminata Solidale" di Gambettola, cui hanno partecipato circa 500 persone. In generale 53 parrucchieri ed esercizi commerciali hanno esposto altrettanti salvadanai a sostegno dell' iniziativa, sensibilizzando i propri clienti ad effettuare piccole offerte a sostegno delle donne che soffrono. Il successo della raccolta fondi, infine, è sicuramente legato anche alla partecipazione di un volto noto del forlivese : l' ex campionessa mondiale di pugilato Simona Galassi , che ha prestato gratuitamente il suo volto per testimoniare la lotta che ogni giorno le pazienti sono costrette a combattere non solo contro la malattia ma anche, a volte, contro gli occhi puntati delle persone. D' altronde anche i dati raccolti confermano quanto sia sentito il problema della caduta dei capelli per le donne in chemioterapia: nel corso del solo 2019 sono state 471 le parrucche oncologiche donate su tutta la Romagna, 241 solo nella provincia di Forlì-Cesena. "Due anni fa, nel 2017, le donne che hanno usufruito del Progetto Margherita erano 353 - spiega Fabrizio Miserocchi , direttore generale Ior - questo significa un aumento del 33%. Per questo "La Mia Mamma è Bellissima" è tanto importante, avendo una duplice valenza: quella di raccogliere fondi per fronteggiare i costi dell' erogazione di un servizio in forte crescita e avvertito come fondamentale dalle pazienti, di modo che chi lotta contro il cancro non debba affrontare i costi di una parrucca oncologica, spesso piuttosto elevati; e quella di informare la cittadinanza sulla possibilità di usufruire del Progetto Margherita, visto che non è sempre facile recuperare determinate informazioni. Il ricavato Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 18
[ § 1 5 5 0 1 3 7 1 § ] lunedì 02 marzo 2020 Forli Today csv e scenario locale dell' edizione 2019/2020 della campagna è stato davvero incredibile, ed è in gran parte merito delle persone che si sono attivate per organizzare eventi in suo favore . Sono sempre più i professionisti che dedicano una o più giornate di riposo in maniera assolutamente gratuita per la buona riuscita di iniziative volte a sostenere "La Mia Mamma è Bellissima": penso sia questa la più bella testimonianza del fatto che la solidarietà, il bene che si fa al prossimo, sia la moneta che ripaga nella maniera più soddisfacente di ogni sforzo che produciamo. La Romagna, questa lezione, dimostra ogni giorno di averla interiorizzata". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 19
[ § 1 5 5 0 1 3 7 6 § ] martedì 03 marzo 2020 Pagina 40 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) csv e scenario locale Istituto oncologico romagnolo Campagna per le parrucche, raccolti ventimila euro È ufficialmente conclusa la terza edizione della campagna di crowdfunding 'La Mia Mamma è Bellissima', organizzata dall' Istituto Oncologico Romagnolo per sostenere la diffusione del Progetto Margherita su tutto il territorio. Progetto Margherita fornisce gratuitamente parrucche oncologiche alle pazienti che affrontano l' effetto collaterale più temuto e riconoscibile delle terapie: la caduta dei capelli. La campagna si è conclusa arrivando a superare i 50.000 euro, precisamente 51.170 euro. Una vera e propria mobilitazione popolare romagnola da record, che ha coinvolto più di 2000 donatori. La provincia di Forlì-Cesena si è dimostrata particolarmente sensibile al tema: grazie agli eventi organizzati sul territorio da volontari e parrucchieri la raccolta ha superato i 20.000 euro. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 20
[ § 1 5 5 0 1 3 7 7 § ] martedì 03 marzo 2020 Pagina 41 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) csv e scenario locale NOI CESENATI Dal Comune 7mila euro per l' inclusione di genere Dalla giunta un pacchetto di 7 mila euro per le associazioni femminili del territorio, da usare per la realizzazione di progetti culturali e sociali sulla parità di genere, con il coinvolgimento del Forum delle Donne e delle altre realtà associative. «È un' occasione propizia - spiega l' Assessore ai Diritti e Politiche delle differenze Carlo Verona - per confrontarci con progetti o iniziative culturali, proposte da associazioni femminili, di promozione sociale o di volontariato, che operano sul territorio comunale, volte a sensibilizzare la popolazione sui temi di genere o delle differenze. Si tratta di iniziative che andranno ad arricchire l' offerta culturale su tematiche di genere riducendo le disparità di opportunità tra uomini e donne». Tutte le iniziative e i progetti dovranno essere realizzati tra il Primo maggio e il 31 dicembre. Le domande dovranno essere presentate fino al 31 marzo tramite posta elettronica certificata o consegna a mano. Per tutte le altre informazioni e per presentare la propria domanda si consiglia di consultare il sito del Comune, nella sezione Bandi. Nel corso degli ultimi mesi due sono stati i progetti a favore delle donne che hanno consentito al Comune di aggiudicarsi rispettivamente 32 mila euro e 33 mila euro. Si tratta del progetto "Lavorare tutte, lavorare meglio" (consistente in 6 azioni: corsi di informatica e social media marketing per donne; corso di formazione per orientatori dei servizi; Effe- lab / Effe-Net network dedicati all' inserimento lavorativo e al miglioramento della comunicazione sulle opportunità per le donne; corsi di cucito per professionalizzare competenze hobbistiche e creazione di spazio di coworking per l' avviamento di giovani professioniste) e del progetto "Pianeta genere: mappe e traiettorie alla scoperta di un nuovo femminile e di nuove rappresentazioni del maschile": 17 azioni di sensibilizzazione e campagne culturali destinate a genitori, insegnanti, studenti, donne e alla generalità dei cittadini. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 21
[ § 1 5 5 0 1 3 7 9 § ] martedì 03 marzo 2020 Pagina 19 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) csv e scenario locale La rete delle giovani donne: cambiamo l' Italia Martina Rogato, 35 anni, a lungo attivista di Amnesty, è presidente di Young Women Network che si dedica a ragazze tra i 25 e i 35 anni Anna Bogoni di Anna Bogoni L' anno scorso Start up Italia l' ha nominata tra le mille donne che stanno cambiando l' Italia; quest' anno è tra gli innovatori scelti da Papa Francesco per ridisegnare una nuova economia sostenibile durante il summit che si terrà ad Assisi il 21 novembre (l' evento previsto a marzo è stato appena ricalendarizzato). Lei è Martina Rogato, 35 anni, calabrese di nascita, poi a Roma per studiare relazioni internazionali, una lunga militanza come attivista in Amnesty International e oggi presidente e co-fondatrice di Young Women Network, un' associazione non profit che ha fondato con altre 4 ragazze nel 2012, dedicata alle donne tra i 25 e i 35 anni. In cosa consiste questo network? «Abbiamo 400 associate tra Roma e Milano a cui proponiamo tra le altre attività, quella del mentoring: affianchiamo figure apicali, uomini o donne non fa la differenza, che diventano le persone di riferimento all' interno di un percorso professionale. Quest' anno abbiamo esteso l' opportunità anche a 10 uomini con meno di 35 anni: ci piaceva pensare che potessero avere come modello di carriera una figura femminile». Cosa altro proponete alle vostre associate? «Organizziamo incontri di formazione sulla abilità cosiddette soft, come parlare in pubblico o la negoziazione, in più creiamo una preziosa rete tra loro, sui social. Come associazione, cerchiamo inoltre di sensibilizzare le istituzioni sui temi della parità di genere». Lei guida la delegazione italiana di Women 20, che dà indicazioni al G20 sui temi della parità di genere: a che punto siamo in Italia? «Sicuramente c' è più consapevolezza da parte delle donne e degli uomini sui temi della parità di genere ma siamo ben lontani dall' averla raggiunta. Non sempre ci indigniamo nel modo dovuto rispetto a comportamenti sessisti; tutti, invece, dovremmo essere femministi, perché il femminismo significa parità di genere ed è una conquista per l' umanità». Una curiosità, ma nella vita di tutti i giorni, qual è il suo lavoro? Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 22
[ § 1 5 5 0 1 3 7 9 § ] martedì 03 marzo 2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) csv e scenario locale «Vivo a Milano e sono consulente nelle aziende sui temi della sostenibilità: aiuto le organizzazioni a seguire profitti senza creare danni all' ambiente ma anche ai diritti umani. Poi insegno anche nei master dedicati al lusso e alla moda sempre sui temi della sostenibilità, a partire dallo spreco. A questi impegni affianco il mio volontariato a favore delle giovani donne con Young Women Network». Se avesse una bacchetta magica, quale sarebbe la sua prima iniziativa? «Innanzitutto renderei l' intero congedo di maternità obbligatorio anche per i padri, anche nell' ottica di una valorizzazione del maschile nelle nostre famiglie. In Italia, su questo tema oggi abbiamo solo la legge Golfo Mosca, quella che prevede le quote rosa nei cda delle aziende, ma ovviamente riguarda solo una minoranza, cioè le posizioni apicali». L' organizzazione del lavoro in Italia è ancora pensata al maschile? «Assolutamente sì. Sono convinta che bisognerebbe cambiare il modus operandi delle aziende, che dovrebbero sostituire l' obbligo della presenza fisica delle persone sul posto di lavoro con la loro performance, cioè con il raggiungimento degli obiettivi fissati per ciascuno. Questo darebbe molta più libertà alle persone di essere ciò che si vuole nella vita e le rimetterebbe in gioco, a parità con gli uomini». Ha senso, allora, festeggiare ancora l' 8 marzo? «Sì, ce n' è ancora molto bisogno, così come della giornata mondiale del 25 novembre, dedicata alla violenza sulle donne. È triste che sia così, ma sono ancora utilissime per fare un punto e aiutarci a riflettere». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 23
[ § 1 5 5 0 1 3 7 8 § ] martedì 03 marzo 2020 Pagina 40 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) csv e scenario locale L' iniziativa I volontari del quartiere ripuliscono Bussecchio La squadra ha raccolto i rifiuti abbandonati e si è dedicata alla potatura degli alberi: «Abbiamo solo fatto la nosta parte» Matteo Bondi. Tante facce sorridenti, gilet giallo d' ordinanza, pinze alla mano e sacchi dove riporre i rifiuti: sono partiti così i venti volontari del quartiere Bussecchio che sabato pomeriggio hanno pulito aiuole, aree verdi e piste ciclabili lungo le strade del quartiere. «Abbiamo suddiviso il nostro quartiere in otto zone - spiega il referente del servizio, Enzo Samorì -, a seconda di quanti siamo presenti quando si fanno queste giornate ci dividiamo in squadre da due o tre e andiamo a pulirle». Quella di sabato era già la quarta giornata dedicata alla pulizia. «Ci ritroviamo con la frequenza di una volta al mese circa - spiega il coordinatore del quartiere Bussecchio, Renzo Camprini -. Nel mese di luglio del 2019, abbiamo firmato un accordo con il Comune di Forlì per la cura delle aree verdi. Eravamo una decina i firmatari dell' accordo, ma nel corso delle varie giornate organizzate siamo diventati sempre di più e questo è proprio un gran bel segnale. Inoltre si sono avvicinate molte giovani coppie e famiglie». In particolare, sabato una squadra si è dedicata alla potatura degli alberi da frutta delle aree verdi del quartiere. «Nell' accordo è previsto, infatti - spiega Samorì - che noi ci si possa interessare anche degli alberi da frutto. Certo, poi cerchiamo di dare un occhio anche a eventuali siepi secche o altro, per segnalarli all' ufficio Verde pubblico del Comune di Forlì». Nel corso delle due ore successive le squadre si sono recate nelle rispettive zone di competenza e con un lavoro certosino hanno raccolto vari sacchi pieni di rifiuti abbandonati da altri cittadini evidentemente dotati di molto meno senso civico. «È stata una bella esperienza - raccontano tre volontari che per la prima volta hanno partecipato all' iniziativa -. Ne siamo venuti a conoscenza attraverso il passaparola qui in quartiere e abbiamo deciso di aderirvi. Siamo tutti padroni di cani e vediamo ogni giorno quanto possano essere incivili le persone, un vero peccato perché il nostro è sicuramente uno dei quartieri più belli di Forlì e basterebbe veramente poco per tenerlo al meglio. Abbiamo solo fatto la nostra parte». I sacchi raccolti sono stati poi presi in carico da Alea Ambiente. «Grazie all' accordo firmato con il Comune - spiega Samorì -, è sufficiente segnalare l' iniziativa tre giorni prima e ci pensano poi gli uffici comunali». Il prossimo appuntamento per i gilet gialli di Bussecchio è per il 18 aprile. Matteo Bondi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 24
[ § 1 5 5 0 1 3 8 0 § ] martedì 03 marzo 2020 Pagina 45 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) csv e scenario locale Una squadra per ripulire i sentieri di Biserno I volontari hanno anche installato un cartello con il nome delle località: «Non vogliamo che si perda la memoria legata a questi luoghi» Oscar Bandini BISERNO Il Coronavirus non ferma i volontari di Biserno di Santa Sofia. Nelle settimane infatti Marisa Mantini e il marito Giorgio, insieme ad alcuni amici, hanno dato il via alle operazione di pulizia dei sentieri attorno a Biserno. «Biserno è alle porte del Parco nazionale, a pochi chilometri dalla diga di Ridracoli - commenta Marisa, soprannominata da tutti 'la sindaca di Biserno' - ed è frequentata in tutte le stagioni da migliaia di persone, ragion per cui per venire incontro alle esigenze di tutti abbiamo deciso di pulire i sentieri che partono dalla piazzetta di fronte alla chiesa di Sant' Andrea e che vi ritornano dopo una bella e facile escursione». Grazie alla positiva esperienza dell' anno scorso che ha visto un gruppo di volontari ripulire l' area del 'Castellaccio o Castellina' dove era ubicato il medievale castello i cui resti, nel 1906, furono riconvertiti in due oratori dedicati a S. Antonio da Padova e a S. Vincenzo Ferrari, il gruppo si è buttato in questa nuova operazione. «Ci hanno dato una mano l' ufficio demanio regionale dell' Unione dei Comuni della Romagna forlivese - aggiunge Marisa - che si è incaricata di realizzare una bacheca in legno con tanto di cartina topografica dei sentieri posizionata nel centro della frazione ed installata dalla ditta edile del pro sindaco Goffredo Pini. Giorni fa sono arrivati a darci una mano anche gli amici Giulia Caselli, Stefano e Marco Tempesti e Andrea Ghirelli dell' associazione 'Tour de Bosch' che opera nel campo della gestione dei rifugi e delle visite guidate nel Parco nazionale. Abbiamo anche installato i pali con tanto di cartello con il nome della casa per non perdere la memoria di questi luoghi». I volontari di Tour de Bosch si scherniscono: «abbiamo solo dato un piccolissimo aiuto a chi da tempo ha ideato lavorato e reso possibile tutto questo cioè gli abitanti di Biserno. Quindi un plauso va a tutti loro che, semmai ce ne fosse bisogno, dimostrano ogni giorno di più quanto siano legati alla loro terra. La nostra speranza è che il loro entusiasmo e la loro voglia di fare sorridendo siano quanto più possibile contagiose per tutto il nostro territorio». Ma Marisa, Giorgio e le famiglie di Biserno guardano oltre, perché dopo la pulizia e la messa in sicurezza del' Castellaccio', ora puntano a fare nuovi lavori di sistemazione di questo manufatto da cui si spazia a 360° sull' appennino forlivese. «Peccato che i proprietari - conclude Marisa - ovvero l' Opera Madonnina del Grappa di Firenze - non risponda ai nostri sollecit, anche se la nostra intenzione è quella di intonacare gli interni» Oscar Bandini © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 25
[ § 1 5 5 0 1 3 8 1 § ] martedì 03 marzo 2020 Pagina 11 Avvenire volontariato Bonetti: «Donazioni ora più facili Per ripartire con la solidarietà» EUGENIO FATIGANTE La ministra: è un''altra' risposta all' emergenza virus. Allo studio un aiuto specifico per i nuclei Nell' ufficio con vista su una via del Corso meno affollata del solito Elena Bonetti, ministra (di Italia Viva) delle Pari opportunità e della Famiglia, ragiona sull' emergenza coronavirus che ormai da dieci giorni sta attanagliando il Paese. «Sa cosa mi ha colpito in particolare in queste giornate frenetiche? Che stavolta non abbiamo visto ancora attivarsi quei canali di solidarietà visti in passato per altri fenomeni. Non succede perché, con evidenza, in questo caso prevale un sentimento di paura, che è sempre un elemento di blocco. Per questa ragione già nell' emergenza abbiamo voluto dare un segnale». Bonetti tiene sulla scrivania l' ultimo decreto- legge del governo, quello varato venerdì scorso per venire incontro alle prime esigenze delle regioni colpite. E di quel testo sottolinea un articolo di cui finora si è parlato poco, il 26. «Abbiamo dato una prima risposta urgente - dice il ministro -, per così dire di 'ottimizzazione vincolata'. Da un lato di sostegno alle famiglie e alle imprese, dall' altro di prospettiva per sostenere le filiere danneggiate, in modo da avere già schierati elementi per la riattivazione futura della fiducia, che deve andare di pari passo con la dimensione di sostegno e di custodia». E cosa contiene questo art. 26? Un ampliamento della legge anti-spreco rispetto ai generi alimentari e ai farmaci originariamente previsti. Non a caso vi ho lavorato con Maria Chiara Gadda, deputata che a quel provvedimento ha dato il nome. L' idea è che un' azienda con un' eccedenza di beni di consumo non più commercializzati possa ora donarli in modo più semplice e senza carico fiscale. È una norma che di fatto alimenta l' economia circolare a fini di solidarietà sociale. Perché farlo proprio adesso? Perché accanto agli investimenti economici è importante investire in legami di solidarietà, convinti come siamo che essa sia un volano di bene e di valore sociale. L' economia sociale, con i circuiti di dono e gratuità, è una ricchezza del Paese. Si riparte anche da qui. Penso all' appello del cardinal Bassetti, che ha invitato a fare di questa vicenda anche un' occasione per una solidarietà più forte. Ed è una norma che veniva chiesta dalle associazioni del Terzo settore. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 26
[ § 1 5 5 0 1 3 8 1 § ] martedì 03 marzo 2020 Avvenire volontariato Dal suo osservatorio come valuta questa crisi sanitario-economica? Abbiamo visto che il tema dell' epidemia si combatte anche invitando a diminuire le relazioni fra le persone. Sono impedite persino le funzioni religiose in alcune zone, ed è una scelta che addolora. Questa esperienza ci obbliga a sperimentare forme di umanità e di relazioni differenti, che però ci possono insegnare una cura reciproca. Non stiamo chiedendo alle persone di rimanere da sole perché le abbandoniamo, ma perché si sentano parte di una comunità in modo differente. Pensa anche a misure concrete? Stiamo a esempio valutando assieme al Tesoro, in vista del secondo decreto, una forma di sostegno a quelle famiglie in cui i genitori, in queste giornate, sono costretti a non lavorare o a chiamare una baby-sitter perché i loro figli stanno a casa con le scuole chiuse. Vedremo se ci saranno spazi per farlo. Senta, con la nuova manovra da 4,5 miliardi a cui sta lavorando il ministro Gualtieri non teme che si richiudano gli spazi per il suo Family act? No, io sono ancora più fermamente convinta che vada portato avanti. Se dobbiamo ripartire dobbiamo mettere in campo le energie migliori del Paese, e le famiglie sono tra queste. Ed è sbagliato contrapporre le esigenze delle imprese a quelle dei nuclei familiari, su questo punto c' è una conciliazione di interessi specifici. L' obiettivo finale è chiaro: ci salviamo se ci salviamo tutti insieme, non c' è alternativa. Però l' iter è sospeso, inoltre si parlava di nuove frizioni col Pd che privilegia la legge delega sull' assegno unico ai figli. Ci siamo fermati non per mancanza di volontà, solo come gesto di responsabilità in questa fase. Accanto alle misure necessarie, però, io rilancio la necessità di un incentivo alla valorizzazione delle famiglie perché sono un fattore sociale che già ci ha consentito di far fronte alla crisi economica del 2008. E il presidente Conte aveva proposto a tutti di farsi interpreti di un' azione sinergica sul tema. D' altronde, al tavolo col Pd c' è stata condivisione sull' universalità dell' assegno, senza legarlo a un tetto di reddito, e sulla maggiorazione dal 3° figlio in poi. Quanto sarà alla fine l' assegno universale: 3mila euro annui o di più? L' entità la decideremo insieme al Tesoro, dovendo andare a toccare anche le detrazioni per i carichi familiari. È chiaro che l' importo non deve andare a ridurre quanto le famiglie ricevono già oggi, ma anzi ad aumentare. M5s lamenta: non siamo stati coinvolti negli annunci di Gualtieri. Dobbiamo puntare ora ad azioni il più possibile condivise e costruite insieme. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 27
[ § 1 5 5 0 1 3 8 1 § ] martedì 03 marzo 2020 Avvenire volontariato Per questo ora serve un pieno dialogo non solo dentro la maggioranza, ma anche con le opposizioni, ognuno deve fare la sua parte. Fra una settimana valuteremo se, con le misure adottate, la curva ha iniziato a decrescere o meno. Ci sarà però - e ne sono consapevole - un' onda molto lunga di impatto economico. Una domanda personale. Lei ha due bambini, come sta vivendo questi giorni da madre? Li vivo da madre spesso lontana, purtroppo. Con Tommaso e Chiara, 14 e 10 anni, ho aumentato il dialogo a distanza. Oggi hanno fatto la loro prima lezione on-line. Ma mi ha colpito soprattutto il loro timore di contagiare i nonni, il loro farsi carico di questa responsabilità. Un piccolo esempio anche per noi grandi. RIPRODUZIONE RISERVATA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 28
[ § 1 5 5 0 1 3 8 7 § ] martedì 03 marzo 2020 Pagina 13 Corriere della Sera volontariato The FundRaising School, aperte le iscrizioni ai corsi Donazioni, studiare per raccoglierle la solidarietà degli italiani dopo tre anni di crescita ha segnato una battuta d' arresto: nel 2017, come emerge da un' indagine di Vita, le donazioni effettuate si sono fermate a 5,320 miliardi di euro, con un calo dello 0,87 per cento rispetto all' anno precedente. Anche la raccolta fondi è un mestiere, ma spesso nelle organizzazioni non profit manca una cultura manageriale. In questo scenario nasce l' esigenza di una maggior competenza e professionalità nel promuovere le proprie cause. «È indispensabile - spiega Paolo Venturi, direttore The FundRaising School - formare professionisti della raccolta fondi capaci di tenere insieme competenze e significati. Le tecniche infatti appartengono alla categoria dei "mezzi" e diventano utili soltanto se i "fini" sono coerenti e trasformativi». La scuola ha aperto le iscrizioni ai corsi del 2020. Per informazioni: www.fundraisingschool.it. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 29
[ § 1 5 5 0 1 3 7 2 § ] martedì 03 marzo 2020 Pagina 24 Il Sole 24 Ore volontariato legge antisprechi Ampliata la gamma dei beni che le aziende possono donare A favore di enti pubblici e non profit con agevolazioni fiscali Gabriele Sepio Tra le misure di sostegno all' economia per far fronte all' emergenza Coronavirus troviamo anche le donazioni per finalità sociale. Con il decreto legge approvato dal governo lo scorso 28 febbraio viene infatti considerevolmente ampliata la gamma dei prodotti che le aziende potranno donare a favore di enti pubblici e non profit beneficiando delle agevolazioni fiscali previste dalla legge 166/16, cosiddetta legge antisprechi. A fronte dell' emergenza sanitaria infatti si stanno già registrando rimanenze di magazzino di prodotti invenduti, collegati in parte anche al blocco dell' export che sta colpendo alcuni settori importanti dell' economia italiana. Con la modifica legislativa si agevola dunque la donazione di beni in luogo della distruzione con l' obiettivo di incentivare l' economia circolare per finalità sociale e dare fiducia alla rete di solidarietà specie nei momenti di emergenza. La legge antisprechi garantiva finora vantaggi fiscali alle imprese in caso di donazioni riguardanti solo alcune categorie di beni di prima necessità come farmaci e alimenti, ai quali si sono aggiunti prodotti per l' igiene della persona e della casa, gli articoli di cartoleria e da ultimo i libri. Con l' ultimo decreto del governo si amplia il paniere facendo spazio a ulteriori beni importanti per il sostegno degli indigenti e per le strutture operative degli stessi enti non profit. Si incentivano anche le cessioni gratuite dei prodotti tessili, per l' abbigliamento e per l' arredamento, dei giocattoli, dei materiali per l' edilizia e degli elettrodomestici. A questi si aggiungono anche dispositivi elettronici come personal computer, tablet, e-reader e altri dispositivi non più commercializzati o non idonei alla commercializzazione per imperfezioni, alterazioni, danni o vizi che non ne modificano l' idoneità all' utilizzo o per altri motivi similari. Una gamma piuttosto ampia, dunque, che potrà essere ceduta gratuitamente dall' impresa fruendo delle medesime agevolazioni fiscali previste in caso di distruzione dei beni. La donazione per fini di solidarietà sociale, infatti, non sconta l' Iva e non genera ricavi ai fini delle imposte dirette secondo il valore normale dei beni (articolo 16 legge 166/16). Per assicurare l' effettiva destinazione delle merci alle finalità di interesse generale occorrerà osservare alcuni adempimenti. Nella maggior parte dei casi è sufficiente per il donante emettere un documento di trasporto o atto equipollente, mentre il donatario sarà tenuto a rilasciare una dichiarazione trimestrale con l' indicazione analitica dei beni ricevuti e l' attestazione dell' impegno ad utilizzarli per scopi sociali. Solo per le cessioni che non riguardano eccedenze alimentari facilmente deperibili o che, singolarmente considerate, superino 15mila euro, è necessario trasmettere telematicamente una comunicazione riepilogativa Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 30
[ § 1 5 5 0 1 3 7 2 § ] martedì 03 marzo 2020 Il Sole 24 Ore volontariato mensile all' amministrazione finanziaria. Con la modifica da ultimo approvata inoltre viene previsto espressamente che le operazioni di cessione possono essere delegate a terzi (si pensi alle merci in conto vendita) ferme restando, in capo al donatore o all' ente donatario, l' obbligo di rispettare gli adempimenti sopra indicati. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 31
[ § 1 5 5 0 1 3 7 4 § ] martedì 03 marzo 2020 Pagina 31 Italia Oggi volontariato I chiarimenti del ministero sugli aspetti giuslavoristici della riforma del Terzo settore Volontario ma non lavoratore Incompatibilità assoluta tra i due status nello stesso ente DANIELE CIRIOLI L' incompatibilità tra status di volontario e status di lavoratore presso lo stesso ente è assoluta e non ammette deroghe, sia con riferimento ai rapporti di lavoro (autonomi e subordinati) che al tipo di volontariato (occasionale o stabile). Inoltre, il limite massimo per escludere che una maggiorazione retributiva sia ritenuta una distribuzione indiretta di utili è sempre il 40% delle retribuzioni dei contratti collettivi (tutti i livelli), sia per i dipendenti sia per gli autonomi compresi co.co.co., ma vale solo per i rapporti costituiti dal 3 agosto 2017. Se si sfora, a pagare è l' amministratore con la sanzione da 5 mila a 20 mila euro. Lo precisa, tra l' altro, il ministero del lavoro nella nota prot. n. 2088/2020 rispondendo a quesiti relativi a profili giuslavoristici della riforma del Terzo settore. Riforma Terzo settore. In particolare sono stati chiesti chiarimenti su: decorrenza del divieto della distribuzione di utili (art. 8, comma 2); ambito soggettivo e oggettivo di applicazione della norma «anti-frode» sugli utili (art. 8, comma 3, lett. b), per cui è ritenuta distribuzione indiretta di utili «la corresponsione a lavoratori subordinati o autonomi di retribuzioni o compensi superiori del 40% rispetto a quelli previsti, per le medesime qualifiche, dai contratti collettivi () salvo comprovate esigenze attinenti alla necessità di acquisire specifiche competenze»; principio di parità di trattamento dei lavoratori (art. 16); incompatibilità tra lavoro e volontariato (art. 17). In merito al primo quesito, il ministero precisa che gli art. 8 e 16 del codice di Terzo settore (Cts, approvato dal dlgs n. 117/2017) sono in vigore dal 3 agosto 2017, non essendo legati all' operatività del Runts (registro unico). Ambito soggettivo. Con riguardo all' ambito soggettivo di applicazione dei predetti principi, il ministero precisa che, nel periodo transitorio, si applicano soltanto alle Odv (organizzazioni di volontariato) e alle Aps (associazioni di promozione sociale) iscritte nei rispettivi registri, per le quali, finora, non era prevista alcuna disciplina sulle presunzioni in tema di distribuzioni di utili. Restano fuori, invece, le Onlus per le quali già esiste una norma simile (misura differenziale al 20%) nel dlgs n. 460/1997, il quale sarà abrogato con la piena operatività del Runts. Ambito oggettivo. Come anticipato, la disposizione «anti-frode» relativa alla distribuzione di utili è derogabile in caso di «comprovate esigenze attinenti alla necessità di acquisire specifiche competenze». A tal fine, spiega il ministero, serve idonea documentazione giustificativa anche con riferimento alla scelta dei lavoratori (l' evidenzia dovrà esserci anche dal curriculum, per esempio). In caso di insussistenza Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 32
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