Unione della Romagna Faentina - domenica, 15 marzo 2020

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Unione della Romagna Faentina - domenica, 15 marzo 2020
Unione della Romagna Faentina
    domenica, 15 marzo 2020
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Unione della Romagna Faentina
                                                    domenica, 15 marzo 2020

Prime Pagine

 15/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna                                                   4
 Prima pagina del 15/03/2020

 15/03/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)                                                        5
 Prima pagina del 15/03/2020
 15/03/2020    Il Sole 24 Ore                                                                                 6
 Prima pagina del 15/03/2020

Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

 15/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)                                                             7
 Prima pagina
 15/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 47                                                   8
 La campana dà il via alla musica
 15/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 48                                                   9
 Cavina striglia tutti su Facebook: «Pensionati, dovete stare a casa»
 15/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 48                                                  11
 La campana della Chiesa di Sopra dà il via alla musica
 15/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 48                                                  12
 Aggredisce gli agenti, uomo di 55 anni finisce in manette
 15/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49                                                  13
 «Create assieme ai vostri bambini» Le ceramiste portano l' argilla a casa

 15/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49                                                  15
 La Cia chiede: «Riaprite il mercato»

 15/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 34                                                  16
 Coronavirus, nove casi in una palestra

 15/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 63                                                  18
 «Il virus? La vita è come lo sport: una sfida»

Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

 15/03/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 31                                             20
 A casa il primo faentino contagiato ma adesso si teme il picco
 15/03/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 31                                             22
 Laura Pausini dona 100mila euro alla Cri «Il vostro lavoro è fondamentale»
 15/03/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 32                                             23
 Musica e spettacoli «Imprese e lavoratori a rischio tracollo»
 15/03/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 32                                             25
 Il Green -Go Bus sottoposto al trattamento ozonizzante, protezione per gli utenti
 15/03/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 2                             GIANLUCA ROSSI   26
 Contagi all' interno di una palestra, 5 "irriducibili del fitness" positivi
 15/03/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 3                      ALESSANDRO MONTANARI    28
 I giovani infermieri potrebbero finire in corsia subito dopo la laurea
Unione della Romagna Faentina - domenica, 15 marzo 2020
15/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 25                           29
 I MASA "VAGABONDI"

 15/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 26                           30
 FAENZA

Stampa Locale

 15/03/2020   La Repubblica (ed. Bologna) Pagina 14                                       31
 Fornelli contro il focolaio Le videolezioni degli chef

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 15/03/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 4                             Maria Carla De Cesari   33
 Quelli che rispettano le regole non devono essere tartassati
 15/03/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 13                                                    34
 «Innovazione digitale di lunga durata»
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[ § 1 § ]

     domenica 15 marzo 2020
                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna

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[ § 2 § ]

            domenica 15 marzo 2020
                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)

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[ § 3 § ]

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                                                      Il Sole 24 Ore

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[ § 1 5 5 5 6 4 1 6 § ]

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                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                           Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Prima pagina

                          Prima pagina Faenza Lugo

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[ § 1 5 5 5 6 4 0 4 § ]

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                          Pagina 47

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Casola Valsenio

                          La campana dà il via alla musica

                          di Beppe Sangiorgi Anche i casolani, come avviene in tutt' Italia, oggi alle
                          12,30 suoneranno e canteranno per reagire all' emergenza che ci ha
                          messo in quarantena. L' invito a farsi sentire è venuto dal sindaco di
                          Casola Valsenio, Giorgio Sagrini: «Tutti assieme, ma ognuno a casa
                          propria. Il segnale d' inizio sarà dato dal suono della campana della
                          Chiesa di Sopra grazie all' intervento di Filippo Cantagalli, che abita sul
                          posto, al quale si deve l' iniziativa». La campana è posta nel campanile a
                          vela che sovrasta i resti dell' antico edificio sacro che da un poggio
                          domina il paese.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 8
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[ § 1 5 5 5 6 4 0 2 § ]

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                                                                  Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Casola Valsenio e il Coronavirus

                          Cavina striglia tutti su Facebook: «Pensionati, dovete stare a casa»
                          Lo scrittore passa le giornate con le figlie e la loro mamma: «Ma in giro vedo troppa gente Il futuro? Sono ottimista»

                          «Scrivo un poco la mattina presto, quando c' è silenzio in casa, poi il
                          tempo di «casalingo per forza» è assorbito dagli impegni, che vuol dire
                          gioco, con le mie due bambine, salvo qualche capatina in cortile a
                          prendere un poco d' aria e l' uscita mattutina per fare la spesa». Lo
                          scrittore Cristiano Cavina sintetizza così le sue giornate che trascorre
                          nell' appartamento di viale Neri a Casola Valsenio insieme alle figlie Delia
                          di tre mesi, Olivia di tre anni e alla loro mamma. Con qualche chiacchiera
                          via video con l' altro figlio, Giovanni di 12 anni, che vive a Riolo con la
                          madre. Cavina, come trascorre le giornate? «Preferisco andare a fare
                          la spesa la mattina presto - spiega - così non devo fare la fila davanti al
                          negozio, però in giro vedo già gente. Non i giovani che dormono fino a
                          tardi, ma soprattutto pensionati». A proposito di pensionati, su facebook
                          li ha strigliati. «Tutti in giro tranquilli. Forse non hanno capito. Il virus non
                          arriva con le truppe cammellate dalla Bassa e finché non lo vediamo a
                          Borgo Rivola facciamo il cavolo che ci pare, poi ci chiudiamo dentro. Il
                          virus potrebbe già essere qui! Dobbiamo stare in casa per evitare di passarcelo l' un l' altro. Abbiamo un solo
                          supermercato e una farmacia e qualche alimentare. Non si trasmette solo starnutendosi in faccia. Si trasmette
                          toccando cose. In Cina andavano a fare la spesa una volta la settimana accompagnati da un soldato. C' era un
                          militare davanti a ogni porta per non fare uscire. Qual è la parte del 'dobbiamo cambiare le nostre abitudini' che non ci
                          entra in testa? Il prossimo pensionato che entra in cortile a fare chiacchiere lo prendo a calci nel sedere. Non per
                          proteggere me. Per proteggere lui. Ci stiamo massacrando per non lasciarli indietro. E allora: 'State a casa. Uscite
                          dopo la tempesta'». Cavina, a lei cosa manca della 'vita normale' che conducevamo fino a qualche
                          settimana fa? «Prima di tutto la possibilità di uscire per andare a scrivere al tavolino del Bar di Sopra. Sto finendo un
                          libro di poesie, che una dopo l' altra compongono una storia. Doveva uscire a maggio, ma a questo punto non so
                          quando uscirà. Come non so quando potrò fare gli incontri che ho in programma con scuole, librerie ed anche in
                          teatro». Lei è anche un appassionato costruttore ed ideatore dei carri allegorici casolani che dovevano sfilare

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 9
Unione della Romagna Faentina - domenica, 15 marzo 2020
[ § 1 5 5 5 6 4 0 2 § ]

                          domenica 15 marzo 2020

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          il 25 aprile. «Avevamo cominciato a innalzare i pali centrali del carro della Nuova Società Peschiera, poi ci siamo
                          dovuti fermare, ma appena si può ricominceremo perché non vogliamo saltare un anno anche a costo di sfilare in
                          settembre. Perché guardo al futuro con fiducia ed ottimismo». Cosa succederà in futuro? «Sono convinto che,
                          passata questa bufera, ci ritroveremo e non solo attorno ai carri, con una grande forza e una gran voglia di divertirci.
                          Se 'teniamo botta', ci sarà poi una grande esplosione di vita». b. s. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 10
[ § 1 5 5 5 6 4 0 5 § ]

                          domenica 15 marzo 2020
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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Casola Valsenio

                          La campana della Chiesa di Sopra dà il via alla musica

                          [Segue dalla prima] Il suono della campana della Chiesa di Sopra
                          richiama una lunga storia. Da otto secoli è la voce che ha scandito la vita
                          dei casolani, nei momenti felici e in quelli tragici, chiamando a raccolta la
                          popolazione per un incendio o per altre disgrazie, come la frana che nel
                          1889 provocò 20 morti. Negli ultimi decenni ha suonato per annunciare la
                          nascita di un nuovo cittadino casolano ed oggi, come un tempo, suonerà
                          per un tragico momento. Dando avvio ad un «concerto» quale non si è
                          mai udito, di musiche e voci, ognuno secondo le proprie possibilità. Ad
                          esempio, il maestro Daniele Faziani ha fatto sapere che con il sax
                          suonerà «Nessun dorma» dalla Turandot di Giacomo Puccini. Beppe
                          Sangiorgi.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 11
[ § 1 5 5 5 6 4 0 1 § ]

                          domenica 15 marzo 2020
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                                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Polfer

                          Aggredisce gli agenti, uomo di 55 anni finisce in manette

                          Un uomo di 55 anni è stato arrestato dalla polizia per resistenza, violenza
                          e minaccia a pubblico ufficiale. Nel corso di controlli mirati sui viaggiatori
                          ferroviari, la Polfer di Faenza ha fatto controlli a Imola, fermando un
                          uomo e invitandolo a spiegare perché si trovava nella stazione della città
                          sul Santerno. L ' u o m o a q u e l p u n t o h a c o m i n c i a t o a d a r e i n
                          escandescenze all' improvviso, per poi aggredire verbalmente gli agenti,
                          con offese e minacce. Nonostante tutti i tentativi degli agenti per
                          ricondurre l' uomo alla calma,quando lo hanno invitato a seguirlo ha
                          opposto resistenza scagliandosi contro gli uomini della Polfer, che sono
                          stati aggrediti con calci e pugni. Uno dei due è rimasto ferito al volto e
                          contuso ed è dovuto poi ricorrere alle cure del pronto soccorso. Il
                          55enne è stato così dichiarato in arresto per i reati di resistenza, violenza
                          e oltraggio a pubblico ufficiale. Durante le indagini è emerso che l' uomo
                          aveva numerosi e analoghi precedenti di polizia commessi recentemente
                          nel Volognese, a seguito dei quali nel mese di febbraio aveva scontato
                          un periodo di reclusione.

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 12
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                          domenica 15 marzo 2020
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                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Create assieme ai vostri bambini» Le ceramiste portano l' argilla a casa
                          L' idea di Carla Lega e della figlia Martina: «Solo col passaparola arrivate 85 adesioni in pochissimo» Su youtube dei
                          video-tutorial per dare qualche suggerimento a chi vuole cimentarsi

                          «Non buttate il tempo a casa sui cellulari o sui social, create e leggete!».
                          Lo stop delle attività didattiche e per l' infanzia per arginare la diffusione
                          del Coronavirus sin dalla quarta settimana di febbraio sta mettendo a
                          dura prova i genitori e anche l' immaginazione su come impiegare il
                          tempo a casa (quando non si fa lezione on line) in modo vario. La
                          bottega della ceramista Carla Lega, nella quale lavora anche la figlia
                          Martina, ha avuto l' idea di puntare sulla tradizione ceramica. L' iniziativa
                          si chiama 'L' Argilla' e l' idea è di lavorare con le 'mani in pasta' assieme ai
                          bambini ed è stata diffusa solo con il passaparola e Facebook. «Abbiamo
                          proposto - continua Martina Lega - di portare direttamente a domicilio (in
                          sicurezza e senza contatti, ndr) a 5 euro, un rimborso dei costi materiali,
                          un quarto di pane di argilla, circa 6 kg, per far sbizzarrire la fantasia di
                          ciascuno. Inoltre abbiamo iniziato a registrare alcuni video tutorial sul
                          nostro canale You Tube per dare qualche suggerimento su come
                          impiegare la terra». Le prenotazioni o le informazioni si possono
                          richiedere al numero di telefono (anche messaggi WhatsApp) 334 7646305. «Non credevamo di avere una risposta
                          tale» dice ancora Martina Lega. «In pochissimo tempo abbiamo raccolto 85 adesioni e ho dovuto fermare tutto
                          perché vorremmo riuscire a soddisfare al meglio chi ci ha contattato e anche perché devo trovare l' argilla per tutti».
                          «L' iniziativa di Carla Lega - dice Massimo Isola vicesindaco con delega alla ceramica - è stata geniale. In questi
                          tempi complessi l' argilla può aiutare, eccome. La risposta così numerosa da parte di tanti ci dice che la ceramica è
                          sempre di più un materiale che fa parte della nostra vita quotidiana, che unisce le generazioni, che costruisce
                          passioni e bellezza, ma anche solamente divertimento. Un bel segnale. Possiamo anche leggerlo come un
                          messaggio positivo per il futuro. Abbiamo avuto tante richieste per coinvolgere tutto il sistema ceramica su questa
                          idea. Vediamo, al momento è bene che più cittadini stiano il più possibile in casa e non vogliamo alimentare troppi
                          spostamenti. Per il momento, complimenti a Carla per l' intuizione e buon lavoro alle tante famiglie che hanno deciso
                          di mettere le mani in pasta, soprattutto ai tanti bambini coinvolti». Da sottolineare che il centro delle famiglie dell'
                          Unione all' indirizzo (www.romagnafaentina.it/I-servizi/Istruzione/In-evidenza/Coronavirus-spiegato-ai-bambini) ha
                          pubblicato un piccolo vademecum con alcuni suggerimenti da adottare durante questo periodo difficile. A questo si
                          aggiunge ad esempio il contributo di una insegnante di religione di Faenza, Daniela Avesani, famosa anche per gli
                          auguri di gentilezza fatti alla città durante il periodo di Natale, ha inviato tramite messaggistica un breve tutorial per
                          far impiegare creativamente il tempo ai suoi alunni

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 13
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                          domenica 15 marzo 2020

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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          con alcune realizzazioni in stile 'Art attack'. Antonio Veca.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 14
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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          FAENZA

                          La Cia chiede: «Riaprite il mercato»

                          Ieri è giunta la richiesta al sindaco Giovanni Malpezzi da parte della Cia
                          (Confederazione italiana agricoltori) di riconsiderare la decisione di
                          chiudere il Mercato del contadino, una misura ritenuta «eccessiva», visto
                          anche che vende prodotti alimentari. La chiusura era stata ordinata dal
                          sindaco nei giorni scorsi. E in un' altra ordinanza venerdì il sindaco aveva
                          anche chiuso i parchi. Questo opo i contagi a Faenza, arrivati a dieci (e
                          uno a Castel Bolognese), e più di 20 persone in quarantena domiciliare.
                          Venerdì sera Malpezzi ha scritto ai cittadini dalla sua pagina Facebook
                          annunciando nuove misure e chiedendo senso di responsabilità ai
                          cittadini: «Chiedo a tutti voi senso di responsabilità verso voi stessi e
                          verso coloro che vi stanno attorno. L' epidemia si sta diffondendo in
                          misura importante. La nostra provincia non è ancora in condizioni
                          critiche, ma ogni giorno che passa sarà sempre peggio. (...) A questo
                          punto, in mancanza di vaccini, l' unica soluzione per non ammalarsi è
                          restare in casa. so bene che si tratta di un grosso sacrificio, ma è l' unico
                          strumento per evitare il contagio».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 15
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                          domenica 15 marzo 2020
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                                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Coronavirus, nove casi in una palestra
                          Ieri altri 23 contagiati, il totale sale a 78. Il sindaco di Faenza, Malpezzi: «Preoccupa l' età bassa: il più giovane ha solo
                          25 anni»

                          Continuano ad aumentare i casi di Coronavirus nel nostro territorio. Nella
                          provincia di Ravenna il bollettino, aggiornato a ieri a mezzogiorno, conta
                          78 casi in totale: 23 in più del giorno prima. Dall' Ausl spiegano che si
                          tratta perlopiù di persone tra i 30 e gli 80 anni, tra cui 12 uomini e 11
                          donne. Undici di loro sono ricoverati nell' ospedale di Ravenna, ma
                          nessuno in Terapia Intensiva. Dall' indagine epidemiologica è emerso che
                          4 casi hanno contratto il virus in una palestra del territorio ravennate: si
                          tratta di una struttura frequentata da un caso già noto nei giorni scorsi. Al
                          momento è chiusa, come da ordinanza governativa, ma prima della
                          riapertura l' Ausl ha imposto ai titolari la sanificazione di tutti i locali. Tutti
                          i 4 casi in questione risiedono nel Comune di Ravenna, assieme ad altre 5
                          persone risultate positive. Sono invece 8 i nuovi casi nel territorio di
                          Cervia: «Si vanno a sommare ai 5 dei giorni scorsi, di cui un 89enne
                          deceduto ieri - scrive in proposito il sindaco Massimo Medri in una nota -.
                          Si tratta di 4 donne e 4 uomini, di cui 3 ricoverati all' ospedale di Ravenna,
                          alcuni dei casi risultano collegati». Tra i pazienti cervesi ci sono persone che avevano avuto contatti stretti con casi
                          già noti, e che erano già in quarantena. Uno dei casi di Cervia risultato positivo lavora invece in una ditta fuori
                          provincia, la stessa che conta tra i propri dipendenti altri due casi positivi rilevati ieri, residenti nel Faentino: il contagio
                          è avvenuto nell' azienda. Uno di questi è anche il primo paziente residente nel Comune di Castel Bolognese, come ha
                          spiegato ieri il sindaco della cittadina, Luca Della Godenza, che ha poi rassicurato la popolazione: «La persona ha
                          contratto il virus fuori Provincia, le persone che ha incontrato sono già state segnalate e contattate. Non ha
                          frequentato posti a Castello da quando l' ha contratto». A Faenza ci sono stati due nuovi casi: in totale 10 dall' inizio
                          dell' emergenza. «La più anziana è ricoverata in Terapia Intensiva a Ravenna - scrive invece il primo cittadino,
                          Giovanni Malpezzi -, tre persone sono assistite nel reparto Malattie infettive del medesimo ospedale, mentre le altre
                          sei sono in isolamento al proprio domicilio. Di queste, il primo contagiato risulta clinicamente guarito. Mi preoccupa l'
                          età media dei contagiati. Il più giovane ha solo 25 anni. Solo tre di loro hanno più di 60 anni; tutti gli altri sono
                          relativamente giovani, a riprova che il contagio non risparmia nessuno». A Faenza le famiglie in quarantena
                          preventiva sono 20. Infine, tra i nuovi contagi di ieri ci sono anche due persone di Russi: «Entrambe stanno piuttosto

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 16
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                          domenica 15 marzo 2020

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                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          bene, pertanto non si è reso necessario il ricovero ospedaliero - scrive la sindaca Valentina Palli -. Sono
                          ovviamente in quarantena domiciliare unitamente a tutte le persone venute in contatto con loro. Si tratta di una
                          persona che lavora in un ambiente a rischio e di una persona che è tornata dalla Lombardia, quindi la catena del
                          contagio è stata prontamente ricostruita». Al momento in totale ci sono tre casi particolarmente gravi nel nostro
                          territorio, ricoverati nella Terapia Intensiva dell' ospedale di Ravenna. A questi si sommano i tre pazienti portati a
                          Ravenna dal Piacentino.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 17
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                          domenica 15 marzo 2020
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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Il virus? La vita è come lo sport: una sfida»
                          Il faentino Gianluca Alberani è in Florida ormai da tempo: «Ci stavamo preparando per le Olimpiadi, ora però le priorità
                          sono altre»

                          Così lontani, ma così vicini. Il coronavirus è sbarcato prepotentemente
                          anche negli Stati Uniti e ne sa qualcosa il faentino Gianluca Alberani,
                          allenatore 38enne e proprietario della squadra di nuoto Azura Florida
                          Aquatics a Fort Lauderdale in Florida dove abita da oltre dieci anni. Dopo
                          aver vissuto da lontano la situazione italiana ora sta trovandosi in prima
                          persona ad affrontare questa emergenza in un momento chiave per il
                          suo lavoro, perché sta preparando nelle sue strutture molti nuotatori
                          provenienti da tutto il mondo per le qualificazioni alle Olimpiadi di Tokyo.
                          Lui stesso dovrebbe andare come allenatore, come ha fatto nel 2016 a
                          Rio de Janeiro, quando ha guidato la squadra di nuoto di El Salvador, ma
                          in poche ore si è visto annullare tutti gli impegni internazionali e, ora,
                          anche i Giochi rischiano di essere rinviati. Alberani, com' è la situazione in
                          Florida? «È accaduto davvero tutto in fretta, quando i casi sono
                          aumentati ci sono stati interventi importanti in ambito sportivo e non
                          solo. Il più noto è la sospensione della Nba dopo che hanno trovato un
                          giocatore positivo, mentre nel nuoto in poche ore hanno cancellato i campionati sudamericani e africani e la
                          federazione americana ha bloccato l' attività per trenta giorni». Come si sta comportando con i ragazzi della sua
                          squadra? «Ho detto loro che devono accettare quanto accaduto, perché non si può fare nulla in questi momenti, e
                          che quando nella vita il piano A non funziona bisogna sempre averne uno di riserva. La salute è la priorità, e
                          dobbiamo fare di tutto per tutelarla. Abbiamo avuto ordine di chiudere la nostra struttura a tempo indeterminato
                          anche per gli allenamenti e in questo periodo organizzeremo corsi on line, sfide e attività per tenere allenati i ragazzi
                          dal punto di vista fisico e mentale». Cosa pensa di quello che sta accadendo in Italia? «Quando ho iniziato a
                          leggere e sentire notizie sull' Italia, ho chiamato amici e parenti per avere conferme: mi si è spezzato il cuore e ho
                          cercato di capire come fosse possibile che il mio Paese si trovasse in tale situazione. La cosa più importante è che
                          tutti si rendano conto che soltanto accettando di cambiare lo stile di vita per un certo periodo si potrà debellare
                          questo virus in tempi brevi. Ora dobbiamo essere bravi noi negli Stati Uniti a prendere esempio da ciò che stanno
                          facendo in Italia e

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 18
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                          domenica 15 marzo 2020

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          in Europa: siamo nelle loro stesse condizioni, solamente in ritardo di qualche settimana». Passando allo sport:
                          pensa che le Olimpiadi si disputeranno? «Per molto tempo ci sarà incertezza, ma adesso bisogna solo cercare di
                          uscire da questa situazione il prima possibile. Poi vedremo cosa deciderà il Cio. Ovviamente è un evento che gli
                          sportivi preparano e aspettano da quattro anni e noi lo sappiamo bene, perché abbiamo dai cinque ai dieci nuotatori
                          con buone chance per qualificarsi. Ora però le priorità sono altre e sono certo che anche loro lo abbiano capito». È
                          preoccupato di quello che sta accadendo negli Stati Uniti? «Lo sport, così come la vita, è una sfida costante e
                          sono convinto che ne usciremo tutti più forti di prima in Italia come negli Stati Uniti». Luca Del Favero.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 19
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                          domenica 15 marzo 2020
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          A casa il primo faentino contagiato ma adesso si teme il picco
                          Lo scrittore Cristiano Cavina: «Il prossimo pensionato che entra in cortile a fare chiacchiere lo prendo a calci in...
                          State a casa. Stasiv in cà». Multe a chi viene beccato fuori senza valido motivo

                          FAENZA La notizia positiva è quella del primo contagiato a Faenza, uno dei
                          primi quattro in provincia, un 66enne, che è stato dimesso dall' ospedale di
                          Ravenna ed ora si trova a casa, in buone condizioni. Ma proprio nella città
                          manfreda si attende un picco in questi giorni. Tanti accusano sintomi all'
                          apparato respiratorio e altri sono stati trovati positivi, alcuni sono in attesa dell'
                          esito del tampone. PARCHI E FARMACI Intanto tutti i sindaci dei comuni dell'
                          Unione hanno diramato ordinanze di chiusura di parchi e aree verdi, e ribadito la
                          necessità di restare a casa, di limitare le uscite ai soli motivi di lavoro, spesa e
                          salute. In merito a generi alimentari e farmaci, oltre ai volontari dei rioni, anche
                          la Croce Rossa è mobilitata per la consegna a domicilio. E in molti chiedono di
                          diventare volontari. LA FIDANZATA Nonostante gli appelli a non muoversi,
                          purtroppo c' è chi non osserva comportamenti consoni alla gravità della
                          situazione. E sono giunte anche le multe a chi è stato trovato a girare senza una
                          valida motivazione, come colui che stava accompagnando a casa la fidanzata.
                          Fermato e multato. Inoltre sono segnalati gruppi di giovani che si radunano a
                          casa di uno o dell' altro senza alcun ritegno. Eppure sono state chiare le parole
                          di tutti i sindaci dell' Unione faentina ciascuno per iniziativa propria e anche per voce del presidente Giovanni
                          Malpezzi. «SIAMO IN GUERRA» «È l' ora della responsabilità - ha detto tra l' altro il primo cittadino di Faenza -verso voi
                          stessi e verso coloro che vi stanno attorno. L' epidemia si sta diffondendo in misura importante. La nostra provincia
                          non è ancora in condizioni critiche, ma ogni giorno che passa sarà sempre peggio. I medici del nostro dipartimento di
                          sanità pubblica riferiscono che ormai il contagio non si trasmette più solamente a seguito di assembramenti di
                          persone, ma anche per semplice contatto episodico. L' unica soluzione per non ammalarsi è restare isolati in casa:
                          so bene che si tratta di un grosso sacrificio, ma è l' unico strumento per evitare il contagio. Spero di essermi
                          spiegato. Ormai siamo in guerra». UNA PANDEMIA, NON UNA FESTA Tra i tanti ad esprimersi e a diramare
                          raccomandazioni anche lo scrittore Cristiano Cavina: «Stamattina-dice da Casola Valsenio - hanno chiamato una
                          signora a lavare le scale. A lavare le scale! È una pandemia non la festa di Sant' Antonio». E segnala «un viavai di
                          pensionati in giro tranquilli.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 20
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                          domenica 15 marzo 2020

                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Forse non hanno capito. Il virus finché non lo vediamo a Borgo Rivola facciamo il cavolo che ci pare, poi ci
                          chiudiamo dentro. Il virus statisticamente potrebbe già essere qui! Dobbiamo stare in casa per evitare di passarcelo l'
                          un l' altro. Abbiamo un solo super mercato e unafarmaciae qualche alimentare. Non si trasmette solo starnutendosi
                          in faccia. Si trasmette toccando cose. Domenica scorsa a Casola c' erano un fottio di turisti in giro. In Cina andavano
                          a fare la spesa una volta alla settimana accompagnati da un soldato. C' era un militare davanti a ogni porta per non
                          fare uscire. Il prossimo pensionato che entra in cortile a fare chiacchiere lo prendo a calci in... State a casa. Stasiv in
                          cà». LA MESSA DAL DUOMO IN TV Nelle domenica del 15, 22 e 29 marzo il vescovo mons. Mario Toso presiederà la
                          messa festiva quaresimale in Cattedrale alle ore 11 «senza la partecipazione del popolo di Dio ma per il popolo di
                          Dio». Sarà possibile seguire in diretta tv la recita del rosario sul canale 210 del digitale terrestre (Di.TV) alle ore 11.
                          FAKE NEWS Continuano a circolare sui social commenti e post inopportuni. Sarebbe il caso di attenersi solo alle
                          comunicazioni ufficiali senza considerare i messaggi senza fonte certa. Tra l' altro sono segnalate immagini
                          taroccate oppure scattate in altri tempi e spacciate per attuali. Tutto ciò genera confusioni alimentate da una
                          esposizione troppo elevata alla tempesta di notizie sull' argomento. NEI SUPERMERCATI La spesa è una delle
                          motivazioni necessarie per uscire ma tanti purtroppo dimostrano egoismo e incapacità a ragionare per il bene
                          comune: «Qui dentro rischiamo tutti alla grande - riferisce una signora in fila -. Per cosa poi? Per colpa di una schiera
                          di menefreghisti che va in giro senza mascherina, o niente di alternativo, e si accalca tra gli scaffali senza nessun
                          rispetto della distanza di sicurezza. Incredibili le mamme con al seguito uno stuolo di fanciulli saltellanti, tutti col viso
                          scoperto. Ma dico, se non hai nessuno che te li tiene, la spesa falla online. Se proprio devi uscire con i bambini,
                          portali all' aperto dove non c' è nessuno. È evidente che a certa gente non importa niente né di se stessi, né di nessun
                          altro, né tantomeno dei propri figli». Avolte l' ignoranza regna sovrana come in altri casi segnalati di «anziani senza
                          protezioni che saltano le file alla cassa incuranti dei richiami, e avvalendosi proprio del fatto che nessuno li
                          avvicina».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 21
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Laura Pausini dona 100mila euro alla Cri «Il vostro lavoro è fondamentale»

                          SOLAROLO Lo ha fatto anche in occasione di altre spiacevoli circostanze,
                          come i terremoti. E ha cantato per beneficenza in più occasioni. Stavolta per l'
                          emergenza coronavirus, Laura Pausini ha donato ben 100mila euro alla Croce
                          rossa dell' Emilia Romagna. E nel farlo ringrazia «gli operatori in prima linea, tutti
                          i volontari e le volontarie della Cri impegnate/i in questi giorni a dare supporto al
                          personale sanitario: siete fondamentali», ha detto la cantante. Il gesto ha
                          ovviamente com mosso i componenti dell' associazione che a loro volta hanno
                          espresso la loro gratitudine all' artista di Solarolo. «Siamo riconoscenti di cuore
                          per questo generoso contributo donato al comitato regionale dell' Emilia
                          Romagna della Croce rossa italiana. Servirà a dotarci di dispositivi di protezione
                          individuale, materiali per la sanificazione degli ambienti e mezzi di soccorso
                          indispensabili per fronteggiare l' emergenza. Questo è il tempo in cui ognuno
                          può fare qualcosa per aiutare l' altro. Insieme possiamo superare questo
                          momento. Grazie Laura».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 22
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                          domenica 15 marzo 2020
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                                                              Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                        Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Musica e spettacoli «Imprese e lavoratori a rischio tracollo»
                          Sangiorgi: «C' è il pericolo di chiusura a fine mese se tutta la filiera creativa e produttiva non ottiene aiuti concreti»

                          FAENZA «Si finanzino subito da parte dei player pubblici e privati i progetti e i
                          festival musicali che valorizzeranno i giovani artisti emergenti appena chiusa la
                          fase di crisi per attivare tutta la filiera immediatamente». Così è intervenuto
                          Giordano Sangiorgi del Mei di Faenza su Rai News a nome del settore della
                          musica emergente che rappresenta il 30% del fatturato della musica in Italia, un
                          intervento che si somma agli altri effettuati su Rai Radio 1, Music Club di John
                          Vignola e su Isoradio con Rossella Diaco. «Urge salvare tutte le piccole imprese
                          e tutti i lavoratori free lance del settore della nuova musica -ha continuato
                          Sangiorgi-: aziende che rinnovano la musi ca, creano economia e turismo e
                          vincono festival, ma fragilissime economicamente. C' è il reale rischio chiusura
                          a fine mese se tutta la filiera creativa e produttiva non accede a sostegni diretti
                          peri mancati introiti». E ancora: «Si apra un Tavolo della musica costante con i
                          ministeri per la crisi di settore anche con le realtà più piccole, operatori, partite
                          iva, cococo e free lance, categorie maggiormente a rischio e con meno
                          coperture a più alto tasso innovativo ma più fragili economicamente».
                          Sostegno a tutta la filiera Ecco una sintesi delle principali richieste del Mei:
                          «Sostegni immediati e concreti al settore; sostegni a tutta la filiera di artisti, musicisti club circoli e spazi; sgravi
                          fiscali e posticipazioni di ogni tipo di pagamento; sgravi fiscali e posticipazioni delle imposte; attivare una
                          collaborazione immediata con la Rai per la valorizzazione in termini mediatici di tutti gli artisti grandi e piccoli;
                          pensare a un grande evento musicale con la partecipazione di tutti, dai grandi ai piccoli, per raccolta fondi per sanità
                          e cultura; aprire finestre per piccolissimi eventi mediatizzati fatti a norma di legge che tengano accesa una luce sul
                          settore». E ancora: «Si dovrebbero utilizzare web tax per sostenere il settore, allargare tax credit, bonus cultura e
                          investimenti per l' estero, fare tavoli regionali di sostegno di livello regionale». Interventi straordinari Giordano
                          Sangiorgi si rivolge poi alle autorità illustrando loro un appello firmato da 10 sigle del settore valido per tutto il
                          territorio nazionale, a tutela delle categorie coinvolte «visto l' azzeramento dell' attività lavorativa derivante dal
                          decreto emanato dal Governo». E' opportuno inoltre, sempre ad avviso del patron del Mei, «un intervento
                          straordinario urgente da parte dello stesso governo al fine di tutelare la categoria». Infine Sangiorgi si fa portavoce di
                          oltre 30 associazioni e 600 operatori che domandano a ministeri, Siae e Nuovo Imaie di «approvare subito i progetti
                          speciali di festival, percorsi artistici, eventi

                                                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 23
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                          domenica 15 marzo 2020

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                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          e quant' altro già presentati per il 2020 e già idonei, così da dare un segnale di speranza immediato al settore».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 24
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Il Green -Go Bus sottoposto al trattamento ozonizzante, protezione per gli utenti
                          Interventi sui mezzi elettrici che ogni giorno trasportano centinaia di passeggeri

                          FAENZA In questi giorni di grande apprensione a causa della diffusione del virus
                          Coronavid 19, Viaggi Erbacci, azienda manfreda che tra l' altro gestisce per il
                          Comune di Faenza le due linee degli autobus elettrici, da piazzale Pancrazi per
                          via Pistocchi e dal parcheggio del Conad Filanda a via XX Settembre, ha iniziato
                          a sottoporre i propri mezzi a particolari sessioni di igienizzazione. Con il
                          perdurare della situazione di emergenza sanitaria Viaggi Erbacci ha però fatto
                          un ulteriore passo avanti decidendo di investire anche sul fronte della sicurezza
                          sanitaria. I mezzi elettrici che ogni giorno trasportano centinaia di passeggeri,
                          durante i periodi di ricarica delle batterie elettriche, nell' hangar aziendale
                          vengono contestualmente sottoposti a un trattamento di sanificazione interna
                          del mezzo attraverso un macchinario generatore di ozono. La molecola,
                          composta da tre atomi di ozono, scientificamente è stato provato abbattere
                          batteri, spore, virus, fungine, muffe, germi e parassiti che normalmente insidiano
                          gli ambienti in cui viviamo, permettendo agli agenti patogeni di proliferare. L'
                          ozono ha la proprietà di agire sterilizzando ed igienizzando a fondo senza
                          ausilio di prodotti chimici e senza lasciare residui ed agendo in modo assoluta
                          mente ecologico. Secondo gli studi, saturando di ozono un ambiente si eliminano anche infestanti come acari, pulci,
                          zecche e zanzare. Questi dispositivi vengono utilizzati dagli operatori dei settori turistici e alberghieri ma anche nelle
                          case di cura e di riposo, nei presidi sanitari e nelle sale d' attesa e sui mezzi di trasporto. «Di comune accordo con l'
                          amministrazione comunale - spiega Giorgio Erbacci, amministratore delegato della Viaggi Erbacci - abbiamo deciso
                          di dotarci di questo apparecchio per offrire, in questi momenti di grande preoccupazione sanitaria, la massima
                          sicurezza ai nostri passeggeri, la vera forza della nostra azienda. Trasportare centinaia di utenti ogni giorno vuol dire
                          avere la responsabilità della loro incolumità, anche sul fronte sanitario. Rendere l' ambiente interno dei Green -Go
                          Bus libero da virus e batteri è, in questo momento particolare, una nostra priorità, che testimonia la cura chela nostra
                          azienda ha per gli utenti e il territorio. In questi giorni di emergenza sanitaria infatti i nostri Green -Go Bus, nelle due
                          linee, continuano ad accompagnare centinaia di passeggeri, lavoratori, famiglie, persone, ed è per questo che
                          abbiamo sentito l' esigenza di dare a loro il massimo della sicurezza sanitaria».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 25
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                          domenica 15 marzo 2020
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Contagi all' interno di una palestra, 5 "irriducibili del fitness" positivi
                          In "auto quarantena" il senatore Stefano Collina: «Scelta mia per prudenza per i contatti che ho avuto di recente con il
                          viceministro alla sanità colpito dal covid-19. Ma sto bene»

                                                                                                                                 GIANLUCA ROSSI

                          RAVENNA Ci sono 5 "irriducibili del fitness" tra i 23 nuovi casi di positività al
                          covid-19 accertati ieri nel Ravennate. SPORTIVI CONTATTATIi Casi che, sulla
                          base dell' indagine epidemiologica effettuata, risultano riconducibili a una
                          palestra di Ravenna i cui frequentatori sono stati individuati e contattati dal
                          Dipartimento di igiene pubblica di Ravenna dell' Ausl Romagna e le cui
                          condizioni di salute sono monitorate dalle autorità sanitarie come da prassi. La
                          struttura sportiva era rimasta aperta fino all' ultimo nel periodo in cui era
                          consentito ed aveva attuato le prime misure che erano state indicate per
                          contenere la diffusione del coronavirus, chiudendo poi i battenti come tutte le
                          altre attività nel momento in cui Governo e Regione hanno disposto la serrata
                          totale dei centri sportivi. CONTAGI "FAMILIARI" A CERVIA Vi sono poi 8 casi nel
                          Cervese, riconducibili a tre nuclei familiari molto legati tra loro, con collegamenti
                          personali stretti che hanno agevolato la trasmissione della malattia e con
                          contatti anche con l' 89enne deceduto in ospedale venerdì a causa del
                          coronavirus, una delle due vittime del virus a Ravenna (l' altro è un signore di 85
                          anni morto lo stesso giorno). COLLEGHI DI LAVORO POSITIVI Altri 3 casi
                          riguardano invece un gruppo di colleghi, impiegati residenti in diversi comuni ma che lavorano nello stesso ufficio in
                          un' altra provincia della Romagna. Nessun nuovo tampone positivo nel Lughese, area della provincia dove nei giorni
                          scorsi si erano concentrati diversi contagi, due invece nel Faentino, uno dei quali a Castel Bolognese. Dei nuovi 23
                          contagiati, 11 sono ricoverati nel reparto di malattie infettive, gli altri in assistenza domiciliare. SENATORE A
                          DOMICILIO E sempre a Faenza, dove si registra anche una guarigione, si è messo in auto quarantena il senatore
                          Stefano Collina; è lo stesso esponente politico ad averlo annunciato tramite i social spiegando che «negli ultimi
                          giorni a Roma mi è capitato di lavorare a stretto contatto con il viceministro della salute risultato positivo al
                          coronavirus. Io sto bene e non ho sintomi- prosegue -ma dopo essermi confrontato con il mio medico ho deciso di
                          restare a casa, in osservazione a domicilio, seguendo le indicazioni dell' Ausl Romagna. Ne approfitto - conclude
                          Collina - per ringraziare ancora una volta tutte le donne e gli uomini del servizio sanitario nazionale e i volontari per il
                          lavoro che stanno facendo. A loro va tutta la nostra gratitudine e il nostro sostegno. Rinnovo infine l' invito a restare
                          a casa e di vivere questo delicato momento con prudenza, responsabilità e solidarietà».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 26
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                          domenica 15 marzo 2020

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                                                                   Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          «LUCE IN FONDO AL TUNNEL» E continua a rinnovare l' invito a non uscire anche il commissario regionale per l'
                          emergenza Sergio Venturi che si mostra fiducioso. Per nulla spaventato dall' aumento dei casi di Piacenza, + 143
                          (dato che «comprende diversi arretrati»), l' ex assessore alla sanità è consapevole che «quella che sta per iniziare
                          sarà la settimana più difficile» ma vede anche «una bella luce in fondo al tunnel. Dobbiamo avere pazienza per
                          raccontare una realtà differente, resto convinto che ce la faremo, sapendo che potranno esserci ancora incrementi
                          ma che nei giorni successivi dovremo vedere dei decrementi. Per tutelare la salute di tutti - conclude - ribadisco la
                          mia raccomandazione di stare vicino ai propri affetti, ma mai a meno di un metro di distanza, anche nelle nostre
                          case. I rapporti umani sono quelli che oggi ci mancano di più, ma quando potremo riabbracciarci avremo un' idea di
                          comunità diversa. Questa esperienza sta cambiando molte cose; da qualche settimana le parole di odio, fateci caso,
                          non ci sono più».

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019         Pagina 27
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          RINFORZI SUBITO ALL' OPERA Secondo il commissario ad acta l' emergenza ha contribuito a ridurre l'
                          odio: «Avremo società migliore»

                          I giovani infermieri potrebbero finire in corsia subito dopo la laurea

                                                                                                                             ALESSANDRO MONTANARI

                          RAVENNA Per i loro futuri colleghi l' applauso è partito ieri mattina a
                          mezzogiorno, in un flash mob con il quale tanti italiani hanno voluto tributare il
                          loro "grazie" agli infermieri. L' applauso che si aspettavano loro era invece
                          quello accademico che segue la proclamazione e l' alloro, l' abbraccio con
                          parenti amici e il brindisi prima di entrare nel mondo del lavoro. Invece nulla,
                          almeno per ora: per i 14 studenti del corso faentino di Infermieristica, che
                          discuteranno la tesi il 23 marzo prossimo, la seduta sarà in streaming perché l'
                          attività accademica è sospesa per colpa di una pandemia arrivata all'
                          improvviso. Le lauree mediche sono le uniche che non slitteranno: il Paese in
                          questo momento ha bisogno soprattutto dei professionisti della Sanità e a
                          Faenza, così come avvenuto in altri poli universitari, le sedute sono state
                          anticipate. La direzione del corso di Faenza conferma che, dal giorno dopo la
                          tesi di laurea, gli infermieri potranno essere assunti dall' Ausl. Accadeva già
                          prima: l' Università forniva i nominativi e l' azienda sanitaria, in caso di bisogno,
                          contattava i neo infermieri per proporre contratti a tempo determinato in attesa
                          dei concorsi (l' ultimo è stato nel 2018 e la graduatoria viene in questi giorni
                          utilizzata a piene mani per contattare gli infermieri che hanno passato le prove). Così ora i giovani infermieri usciti da
                          Faenza potranno essere assunti immediatamente dall' Ausl. Presumibile che vengano utilizzati per rafforzare i reparti
                          in un momento in cui l' intero sistema sanitario è duramente sotto pressione. Non si pensi a studenti senza alcuna
                          esperienza: la laurea infermieristica è estremamente professionalizzante e, di fatto, il tirocinio occupa una larga fetta
                          del percorso di studi sin dal primo anno di corso. L' esame di Stato viene svolto poco prima della seduta di laurea e di
                          fatto gli infermieri appena usciti dall' Università possono iscriversi al loro Ordine il giorno dopo aver ricevuto l' alloro
                          accademico. Da quel momento possono cominciare a lavorare in corsia dove è comunque previsto un primo
                          periodo di affiancamento a colleghi più esperti. In caso di necessità, dunque, oltre alle graduatorie in vigore da cui l'
                          azienda attinge per contratti a tempo indeterminato e determinato, in prima linea potranno esserci anche questi
                          giovani infermieri. «Abbiamo veramente bisogno di nuovi infermieri», ha ribadito più volte Sergio Venturi,
                          commissario all' emergenza dell' Emilia-Romagna, che ha addirittura invitato diverse Università ad anticipare le
                          sedute.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 28
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                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                   Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          I MASA "VAGABONDI"

                          FAENZA È appena uscito sul canale You Tube dei Masa lo storico brano dei
                          Nomadi "Io vagabondo" in ben 22 versioni. Una produzione romagnola firmata
                          Ridens in collaborazione con Mei - Meeting delle etichette indipendenti. Il
                          videoclip e' stato realizzato durante l' ultimo Nomadincontro di Novellara.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 29
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                                                         Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                  Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          FAENZA

                          MEI Alle 20 torna Ticket to Ride su Radio Rai Live in collaborazione con il MEI
                          con il live di Materiale Resistente 2.0. Al seguente link:
                          https://www.raiplayradio.it/programmi/tickettoride /

                                                             Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 30
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                                                                       La Repubblica (ed. Bologna)
                                                                                     Stampa Locale

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                          Fornelli contro il focolaio Le videolezioni degli chef

                          Le trasmissioni online di cuochi e sfogline per usare al meglio quel che c' è
                          nella dispensa di Emanuela Giampaoli Se perfino Pif ha imparato a fare i
                          tortellini, l' impresa è alla portata di tutti. L' attore, autore e regista
                          palermitano lo ha fatto in risposta al flash mob per raccogliere fondi per gli
                          ospedali nell' emergenza coronavirus lanciato dalle Sardine. «Dono cento
                          euro se fai i tortellini » lo ha sfidato Mattia Sartori. Il risultato gira da ieri in
                          rete. Chi vuole imitarlo può contare sui tutorial di Alessandra Spisni
                          disponibili su YouTube da seguire passo passo dalla sfoglia al ripieno. Da
                          ieri inoltre la regina della sfoglia bolognese tutte le mattine alle 11 è in
                          diretta streaming sui suoi canali social ( instagram: vsb_ bologna; Facebook:
                          VSB Bologna) per cucinare insieme (si fa per dire). «Ieri abbiamo imparato a
                          fare la piadina con i miei nipoti - racconta Spisni - una mezz' ora di lezione
                          ludica in cui interagiamo con chi si collega, rispondendo a dubbi e domande.
                          Tra l' altro non dimentichiamo che cucinare è un' attività meravigliosa da
                          fare con i bambini, si divertono da matti, e penso che i momenti trascorsi in
                          cucina con mamme e nonne siano tra i ricordi più belli dell' infanzia di tutti
                          noi » . Chi vuole scoprire cosa succede nella mente di uno chef può invece seguire su FB Mario Ferrara della trattoria
                          Scaccomatto: «In attesa di riaprire - racconta - stiamo ideando nuovi piatti. Il personale è a casa, io e mio figlio ci
                          troviamo per sperimentare. Lontano dalla mia cucina non so stare. Così ho pensato di condividere passo passo la
                          nascita di una nuova ricetta. Sto cercando di riproporre una pasta ripiena di piselli che faceva mia nonna in
                          campagna ». Nel frattempo per chi lo desidera, Scaccomatto su prenotazione offre il servizio di delivery. Pure i
                          fratelli Aloe, Matteo e Salvatore, sul sito di Berberè (berberepizza. it) nel dare l' annuncio della chiusura temporanea
                          dei locali condividono la ricetta della loro ormai celebre Margherita in due versioni: quella più facile col lievito di birra,
                          alla portata di tutti, e quella col lievito madre per i più esperti. Direttrice del magazine Dispensa, la faentina Martina
                          Liverani ha invece colto l' occasione per far fruttare al meglio barattoli e vasetti nascosti in dispensa. « Occupandomi
                          di cibo per lavoro ho davvero di tutto, dal latte di cocco ai piselli essiccati, ma siamo in tanti ad accumulare generi
                          alimentari. È il momento di liberare le dispense e con loro la creatività » . Lei ha spaziato dal riso cotto nel latte con
                          amarene ai più tradizionali tortelli di zucca, fino alla pasta gratinata con aglio, olio, peperoncino, idea da copiare per
                          liberarsi dei pacchi di pasta mezzi vuoti. Come? Basta andare sul profilo Instagram martina_liverani. Antispreco pure
                          la cucina di Bruno Damini, che al tema ha dedicato il volume "Buttami in pentola" (Pendragon)

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 31
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                          domenica 15 marzo 2020

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                                                                                   Stampa Locale

                          con ricette di chef blasonati e non (tanti quelli delle Cucine popolari cui l' incasso del volume è devoluto) per
                          recuperare gli avanzi. « Sono piatti che celebrano ingredienti poveri, dove il pane vecchio la fa da padrone, le carni
                          riciclate tornano a nuova vita così come gli scarti delle verdure. Coi gambi dei carciofi ormai lo sanno tutti che si
                          fanno piatti meravigliosi, ma sono moltissimi gli scarti che possiamo riusare con gusto » . È l' antico sapere delle
                          zdaure. « Che in questi giorni strani vale la pena recuperare, non solo perché si va meno al supermercato e la spesa
                          dura di più, ma pure perché la cucina è un ottimo antistress che consente di riappropriarci delle nostre case, senza
                          sentircene prigionieri. Io lo ripeto spesso: il mio forno è la mia televisione ».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019        Pagina 32
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                          domenica 15 marzo 2020
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                                                                                 Il Sole 24 Ore
                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          L' ANALISI

                          Quelli che rispettano le regole non devono essere tartassati

                                                                                                                             Maria Carla De Cesari

                          In queste ore di emergenza e di razionale paura colpisce l' incapacità di
                          governo e pubblica amministrazione di parlare chiaro. Certo, non si
                          possono trascurare le difficoltà nel cercare di far funzionare la macchina
                          statale, di affrontare l' emergenza sanitaria, di non far mancare i soldi per gli
                          stipendi e di far quadrare gli interventi contenuti del decreto legge che
                          dovrebbe essere approvato oggi e che dovrebbe contenere misure,
                          davvero straordinarie, per la copertura della cassa integrazione su tutto il
                          territorio nazionale. Tuttavia, il bisogno delle casse statali non giustifica
                          fino in fondo il tira e molla di questi giorni sulla proroga delle scadenze. Il
                          Governo ha scelto di trascinare fino all' ultimo la decisione sul rinvio la cui
                          aspettativa - per altro - era ed è motivata dalle condizioni eccezionali. Agli
                          occhi di molti contribuenti e professionisti la proroga all' ultima ora suona
                          come uno schiaffo. Per altro la storia dei rinvii dei versamenti, in occasione
                          di eventi eccezionali, riporta anche conseguenze beffarde. Occorre
                          ricordarsi del sisma siciliano del 1990. A un certo punto il Fisco invitò a
                          regolarizzare i pagamenti, ma quanti resistettero furono premiati: la legge
                          Finanziaria del 2003 stabilì infatti che i debiti con l' Erario potevano essere chiusi a un prezzo di saldo, versando il 10
                          per cento. Chi aveva pagato tutto, per la legge, non aveva diritto al rimborso. Il contenzioso è tuttora in corso. Non
                          sarà questo il caso, ma è bene tener presente che gli onesti e quanti sono ligi alle regole non vanno tartassati,
                          nemmeno per un effetto perverso o involontario della legge. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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                                                                   Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Digitalizzazione d' italiaLa pubblica amministrazione

                          «Innovazione digitale di lunga durata»

                          Luca De Biase - Sembra un luogo comune: per innovare occorre cambiare
                          cultura. «Non mi era chiaro che cosa significasse. Ma l' ho capito qui». La
                          ministra dell' Innovazione, Paola Pisano, è arrivata in un posto dove il
                          potere si confronta quotidianamente con l' impossibile. Per comprendere i
                          suoi primi sei mesi di lavoro, occorre riconoscere un filo comune in almeno
                          tre storie sovrapposte e talvolta contrapposte: la campagna elettorale
                          permanente nella quale la politica sembra essersi impantanata; l'
                          esplorazione di ogni strada utile a cogliere le opportunità offerte dall'
                          innovazione digitale per generare un impatto positivo sulla vita del paese; il
                          dinamico immobilismo che caratterizza le forme più diffuse di gestione
                          della Pubblica amministrazione, con la complessità insondabile delle sue
                          regole, formali e informali. Per fare chiarezza in questo labirinto occorre
                          discernere la direzione di ciò che sta realmente accadendo. In un contesto
                          programmaticamente scettico, valutata da osservatori abituati alla vittoria
                          dell' impossibilità di riformare il sistema italiano, criticata per l' ampiezza dei
                          piani annunciati per il 2025 e per qualche scivolone sulla password di stato,
                          l' azione della ministra va compresa sgombrando il campo dai pregiudizi. I fatti: una strategia per i dati e l' etica dell'
                          intelligenza artificiale firmata con Fao, Microsoft, Ibm, Accademia Pontificia per la Vita; l' implementazione di un'
                          interfaccia per l' accesso dei cittadini ai servizi della Pubblica amministrazione pensata nel 2014 e che arriverà a
                          compimento in aprile; un piano operativo per i datacenter in vista della costituzione di un polo strategico nazionale
                          per il cloud; un' azione coordinata con le autorità competenti per favorire l' accesso delle startup italiane ai mercati
                          internazionali. Sono fatti connessi da una strategia comune e un obiettivo raggiungibile? «Vogliamo che questa
                          azione continui dopo di noi» dice la ministra. È una risposta saggia. L' obiettivo non si trova nella somma dei risultati
                          delle specifiche operazioni, ma nella capacità di continuare un processo di modernizzazione avviato in passato e
                          che a sua volta dovrà continuare in seguito senza perdere forza e direzione: l' obiettivo è alimentare e accelerare un
                          processo che deve diventare inarrestabile. E questo è, in effetti, un obiettivo raggiungibile. Riuscirà? Al suo
                          insediamento, nel settembre 2019, in un ministero che non esisteva più da una quindicina d' anni, Pisano non aveva
                          una scrivania. E non perché avesse scelto un layout leggero per gli spazi dei suoi uffici. In effetti, non aveva neppure
                          gli uffici. Non sapeva chi chiamare per averli. La soluzione arrivò trovando la sapienza di un consigliere di Stato. Ma il
                          segnale era chiaro: la strada partiva in salita. Occorreva un' idea. «La soluzione metodologica mi è apparsa presto
                          chiara: non dovevo tanto

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 34
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                          domenica 15 marzo 2020

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                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          creare nuovi strumenti normativi, dovevo rafforzare le iniziative già avviate e usarle per dar corpo a una visione»
                          dice la ministra. Non è una strada facile, ma è ragionevole. Una policy vince, del resto, se avvia un processo che
                          appare ineluttabile: così, la diversità di opinioni e di interessi cessa di paralizzare il cambiamento, accettando di
                          muoversi nella direzione scelta e, di fatto, rafforzandola. Ce la sta facendo, Paola Pisano? La risposta non è
                          scontata. Ma le sfide del presente non sono abituali. «Il coronavirus ha scoperchiato l' esigenza strutturale di creare
                          condizioni organizzative totalmente nuove. Rende il digitale ancora più essenziale. Richiede un salto di paradigma.
                          La sanità, il lavoro, l' educazione si spostano nel digitale. Si personalizzano. Si organizzano in modo più agile. Si
                          fanno a distanza e con flessibilità. I fenomeni inattesi, purtroppo, si moltiplicheranno: la nuova normalità implica una
                          nuova organizzazione dei servizi pubblici e non solo. Il digitale è parte integrante della soluzione». In effetti, in questi
                          giorni è stata organizzata una task force per aggregare le informazioni che servono a comprendere l' andamento
                          dell' epidemia: «Abbiamo trovato un metodo per raccogliere i dati e metterli a disposizione di chi li deve analizzare
                          superando le difficoltà amministrative. Questa soluzione si può generalizzare e può diventare fondamentale per
                          realizzare un sistema che garantisca sicurezza, trasparenza e privacy, fornendo le conoscenze necessarie a policy
                          razionali». Una cosa "impossibile" è avvenuta nel contesto eccezionale dell' epidemia. In generale, si tratta di portare
                          a termine i progetti avviati. «È il caso di "Io". Sarà un' interfaccia del cittadino con tutte le amministrazioni. Un' app
                          che in aprile comincerà a mettere in collegamento le persone con l' Inps e i comuni aderenti, utilizzando Spid. Ma
                          tutte le amministrazioni dovranno adeguarsi per fare in modo che i cittadini trovino tutto quello che è loro richiesto e
                          che è loro offerto in un' unica schermata del cellulare. Le amministrazioni non dovranno avere l' impressione di
                          potersi esimere dal farlo. La Corte dei Conti sarà al nostro fianco» avverte Pisano. Agli obblighi si uniranno i sistemi
                          incentivanti: «Vogliamo che sia più usato il precommercial procurement che consente di connettere finanziamenti
                          pubblici e innovazione. E speriamo di ispirare le amministrazioni a seguire una logica di mercato, concentrata sul
                          risultato per i cittadini e non sulle formalità legalesi». Niente può battere il cinismo se non un po' di ingenuità sincera.
                          Ma un' ingenuità che nelle parole della Pisano sintetizza decenni di pensieri che sono stati sviluppati intorno alla
                          vicenda della digitalizzazione italiana. «Ecco questo mi piacerebbe. Che invece di criticare per i dettagli, le persone
                          competenti si concentrassero sul compito di aiutare a unire il paese in questo percorso». Questo sì che in Italia
                          sarebbe un cambio di paradigma. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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