Media Monitoring per 12-12-2019 - Rassegna stampa del 12-12-2019 - Ruggi

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12-12-2019

Media Monitoring per

   Rassegna stampa del 12-12-2019
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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1
      12/12/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            «Così Mariapia ha salvato mio fratello» ................................................................................. 1
      12/12/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            Manager premiati Aumentati gli stipendi ............................................................................... 3
      12/12/2019 - CRONACHE DI SALERNO
            Natale all' insegna della solidarietà per l' Arechi Rugby, domenica raccolta dei giocattoli da
            destinare ai bimbi del reparto di pediatria, chirurgia pediatrica e oncologia ........................ 5
      12/12/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            Radiologia, gli esperti a confronto ......................................................................................... 6
      12/12/2019 - CRONACHE DI SALERNO
            Sei i bollini rosa consegnati alle strutture sanitarie di Salerno e provincia ........................... 8
      11/12/2019 - WWW.RADIOALFA.FM
            All’ospedale di Sapri il Bollino Rosa di ONDA. L’intervista              .................................................. 10
Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 11
      12/12/2019 - CRONACHE DI SALERNO
            All' Ospedale dell' Immacolata, si respira "aria di Natale" ................................................... 11
      12/12/2019 - CRONACHE DI SALERNO
            «Il fabbisogno tenga presente delle esigenze dei cittadini» ................................................ 13
      12/12/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Muore a 54 anni, due medici a giudizio ................................................................................ 15
      12/12/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
        Ospedale, i pazienti restano in barella ................................................................................. 17
Sanità Campania ............................................................................................................................. 19
      12/12/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO)
            «Bollini rosa» al Rummo e a clinica di Telese ....................................................................... 19
      12/12/2019 - IL SANNIO
            «Sanità, piattaforme per ridurre liste di attesa» .................................................................. 21
      12/12/2019 - IL SANNIO
            Il 'San Pio' conquista un bollino rosa .................................................................................... 23
      12/12/2019 - IL MATTINO (ED. AVELLINO)
            Moscati a misura di donna arrivano due «Bollini rosa» ........................................................ 25
      12/12/2019 - IL MATTINO (ED. AVELLINO)
            Potenziamento del «Landolfi», l' opposizione: tempi certi ................................................... 27
      12/12/2019 - CRONACHE DI NAPOLI
            Sanità, caos percorsi chirurgici Interrogazione per modificarli ............................................ 29
      12/12/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            Soresa, corsa a tre per guidare il colosso della sanità campana .......................................... 30
Sanità nazionale ............................................................................................................................. 32
      12/12/2019 - AVVENIRE
            «Dopo il coma una vita nuova» ............................................................................................ 32
      12/12/2019 - IL GIORNALE
            «Il trattamento dà risultati più costanti dei farmaci ma altera l' umore» ............................. 35
      12/12/2019 - CORRIERE DELLA SERA
            C' è posta in pediatria .......................................................................................................... 37
      12/12/2019 - CORRIERE DELLA SERA
            Consultori Un patrimonio da rilanciare ................................................................................ 39
      12/12/2019 - AVVENIRE
            FERMARE IL DOLORE È LA VERA PRIORITÀ ........................................................................... 41
      12/12/2019 - AVVENIRE
            Hospice, la Chiesa in campo ................................................................................................. 43
      12/12/2019 - ITALIA OGGI
            I biotestamenti online .......................................................................................................... 46
      12/12/2019 - CORRIERE DELLA SERA
            I due volti della sanità digitale in Italia ................................................................................ 48
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12/12/2019 - IL SOLE 24 ORE
     Il filo doppio che tiene unite ricerca di base e applicazioni .................................................. 50
12/12/2019 - IL GIORNALE
     La micro scossa che placa i tremori del Parkinson ............................................................... 53
12/12/2019 - CORRIERE DELLA SERA
     La presa in carico del melanoma .......................................................................................... 56
12/12/2019 - LA REPUBBLICA
     La regina della scienza "Anche la fisica può migliorare la vita" ........................................... 58
12/12/2019 - CORRIERE DELLA SERA
     La sfida contro il tumore al seno «Risultati da due nuovi farmaci» ...................................... 62
12/12/2019 - AVVENIRE
     Per autismo e anoressia spazi a misura di ragazzi ............................................................... 64
12/12/2019 - AVVENIRE
     Più responsabili se cè l' intelligenza artificiale in corsia ...................................................... 66
12/12/2019 - IL MESSAGGERO
     San Paolo, il Bambino Gesù si rinnova: due centri contro anoressia e autismo ................... 68
12/12/2019 - CORRIERE DELLA SERA
     Testamento biologico ancora «sconosciuto» ........................................................................ 70
12/12/2019 - CORRIERE DELLA SERA
     Una speranza per Gemma e i trent' anni di Telethon ........................................................... 72
12/12/2019 - CORRIERE DELLA SERA
     Urgono rimedi per l' epidemia di obesità infantile ............................................................... 74
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12/12/2019                                                                                                                  Pagina 27
                                             La Città di Salerno
                      Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                     «Così Mariapia ha salvato mio fratello»
 Erminio Cioffi

 AULETTA «Grazie Gesù, grazie anche a
 te e a voi, che con il vostro dolore e il
 vostro   grande        gesto        avete         dato        la
 possibilità di vivere alla persona che
 amo, vi saremo grati per il vostro gesto
 per tutta la vita». In calce la data del
 trapianto:     10    dicembre.            Con        queste
 parole, scritte su un bigliettino che
 accompagna un mazzo di fiori deposto ai
 piedi della statua della Madonna, nella
 cappella di un ospedale siciliano, la
 famiglia di Francesco (il nome è di
 fantasia), un ragazzo di 26 anni, ha
 voluto ringraziare, la mamma ed il papà
 di Mariapia Di Stasio per aver autorizzato
 la donazione degli organi della loro unica
 figlia. Uno di questi organi, il fegato,
 quasi di certo è quello che martedì è stato trapiantato nel corpo di Francesco. Un
 trapianto che ha visto una corsa contro il tempo e che ora gli ha ridato la vita.
 Lunedì i medici del reparto di Rianimazione dell'ospedale Ruggi d'Aragona di Salerno
 hanno dichiarato la morte cerebrale di Mariapia ed i genitori hanno subito
 autorizzato la donazione degli organi. In nottata il Centro Nazionale Trapianti ha
 inviato la segnalazione per un'emergenza fuori regione per un trapianto di fegato e
 nel giro di poche ore è stato effettuato l'espianto e l'organo è stato portato in
 elicottero presso l'ospedale dove è stato poi effettuato il trapianto. I medici hanno
 espiantato anche il cuore, i reni e le cornee. A fare da portavoce della famiglia di
 Francesco è il fratello. Ha appreso della tragica scomparsa della 24enne di Auletta
 da un articolo letto sul sito web de la Città . «È impossibile descrivere a parole -
 racconta - cosa ho provato martedì sera quando, facendo delle ricerche tramite

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internet, ho trovato l'articolo dove veniva raccontata la storia di Mariapia. Tutto
combaciava con quello che mi era stato detto in ospedale; sapevamo che l'organo
donato era di una persona giovane, anche se non ci avevano detto da quale città
provenisse; poi l'espianto fatto nella notte, circostanza compatibile con l'orario in cui
l'elicottero che ha trasportato l'organo è atterrato in ospedale. Erano le 5 e trenta
del mattino. Eravamo in ospedale quando un medico ci ha detto che mio fratello
sarebbe andato in sala operatoria di lì a poco per fare il trapianto». Una
comunicazione che ha trasformato in speranza lo sconforto della famiglia di
Francesco. «Abbiamo trovato l'organo »: tre parole che sanno di vita, una vita
tragicamente nata da una morte, una vita che rinasce grazie all'atto di amore di due
genitori dopo aver subito la perdita più atroce e più innaturale: quella di una figlia.
Una mamma e un papà che non si sono chiusi nel loro dolore, ma che hanno
trasformato in speranza, per una persona che forse non conosceranno mai, quel
dolore, appuntito e affilato come la lama di una spada. Una mamma e un papà che
hanno sconfitto la morte con l'amore ridando la vita a chi forse, senza il loro gesto
intriso di generosità, l'avrebbe persa. «Il decorso post-operatorio sarà lungo - spiega
il fratello - e i primi segnali lasciano ben sperare per il futuro. Francesco già in
passato aveva subito un trapianto e non era andato a buon fine. Questa mattina
(ieri), mentre si stavano svolgendo i funerali di Mariapia ad Auletta, l'unica cosa che
abbiamo potuto fare è stata quella di stare vicini ai suoi genitori unendoci a loro
nella preghiera dalla cappella dell'ospedale dove mio fratello è ricoverato. Mariapia
è una persona speciale, non è morta invano, ha ridato a mio fratello la vita. Abbiamo
la quasi certezza che sia lei la donatrice che ha salvato Francesco, ma anche se così
non fosse ciò non cambia la sostanza delle cose per il bellissimo gesto fatto dai
genitori che con la loro scelta hanno ridato la speranza di vita a tante altre persone
».

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12/12/2019                                                                                                                      Pagina 2
                                                La Città di Salerno
                             Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                       Manager premiati Aumentati gli stipendi
 Gaetano de Stefano

 SALERNO Probabilmente è uno dei primi
 effetti   della         fuoriuscita           della       sanità
 campana          dal        commissariamento.                  Un
 provvedimento che viene ancora prima
 delle assunzioni e del piano di edilizia
 ospedaliera, che pure sono delle priorità.
 Perché      il    presidente            della       Regione,
 Vincenzo         De         Luca,       ha       più       volte
 ringraziato       i     manager              della       sanità
 campana per aver contribuito, in maniera fondamentale, al raggiungimento
 dell'obiettivo e di aver consentito alla sanità campana di essere traghettata al di là
 del commissariamento. E, dunque, l'adeguamento delle nuove fasce di retribuzione
 dei direttori generali di Aziende sanitarie e Aziende ospedaliere dev'essere letto
 anche in quest'ottica. Anche se, nella delibera della giunta, si fa riferimento ad altri
 parametri. Fatto sta che l'aumento di stipendio, seppur non per tutti e non di
 proporzioni consistenti, ha il sapore di un premio per i manager. La delibera di
 giunta. Così la Giunta regionale, come previsto dalla normativa vigente che
 attribuisce al direttore generale il trattamento economico onnicomprensivo
 individuato dalla Regione in relazione ai seguenti parametri: volume delle entrate di
 parte corrente della unità sanitaria locale o dell'azienda ospedaliera; numero di
 assistiti e di posti letto; numero di dipendenti coglie la palla al balzo. E, di fatto,
 abolisce la terza fascia, cioè quella pagata di meno, e promuove diverse Asl e
 Aziende ospedaliere alla prima e seconda fascia. E questo in quanto i dati è scritto
 nella delibera - riferiti all'anno 2018, forniti dalle competenti Uod della Direzione
 Generale per la Tutela della Salute o estratti dal flusso dati delle piattaforme
 informatiche           in     uso,     che       misurano            i    parametri,            rivelano          una         complessità
 sostanzialmente omogenea per cinque aziende sanitarie locali su sette nonché una
 distribuzione del peso dei diversi paramenti sulle aziende ospedaliere tale da non
 giustificare la suddivisione delle stesse su tre diverse fasce di retribuzione, sulla

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base dei parametri sopra citati. Le nuove fasce. Non sono toccate dalla
ridistribuzione le Asl di Napoli 1 Centro e di Salerno, che già erano in prima fascia,
così come le Aziende ospedaliere Ruggi, Cardarelli e Dei Colli, anch'esse in prima
fascia e, dunque, non suscettibili di aumenti salariali. In questo caso, pertanto, il
compenso per i manager resta inalterato: 154mila 937 euro all'anno. Chi invece
ottiene un aumento, seppur minimo, di stipendio sono i direttori generali delle Asl di
Napoli 2 Nord, Napoli 3 Sud e Caserta, che dalla seconda fascia passano alla prima,
con un surplus in busta paga di quasi 5 mila euro l'anno, passando da 150mila euro
previsti nel precedente tabellario ai 154mila 937 euro. Dalla terza fascia, invece,
trasmigrano alla seconda fascia le Asl di Avellino e Benevento. E, questa promozione
si traduce in concreto con un benefit economico per i manager di 5 mila euro, in
quanto in base ai vecchi parametri la retribuzione era di 145mila euro mentre
adesso sale a 150 mila euro. Alla stessa stregua i direttori generali delle Aziende
ospedaliere Federico II, Moscati, Sant'Anna e Santobono sono promossi dalla
seconda alla prima fascia, mentre i manager dell'Aziende ospedaliere Vanvitelli e
Rummo dalla terza alla seconda. I motivi della ridistribuzione. Le nuove fasce di
retribuzione tengono conto, in base a quanto viene evidenziato nella delibera, del
significativo incremento della complessità gestionale delle aziende e anche della
circostanza, non affatto trascurabile, che scaturisce dalla recente approvazione del
Piano di riassetto della rete ospedaliera e dalla riorganizzazione dell'assistenza
territoriale, che richiedono un consistente sforzo organizzativo per il potenziamento
dell'offerta di servizi ai cittadini campani. Perciò la giunta regionale ha preso atto
della nuova situazione e ha ritenuto di dover rideterminare la suddivisione in fasce
delle Aziende sanitarie locali e delle Aziende ospedaliere con il relativo trattamento
economico.

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12/12/2019                                                                                                                   Pagina 4

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                                                                                                                             Lettori: 29.750
                       Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

    Natale all' insegna della solidarietà per l' Arechi Rugby,
   domenica raccolta dei giocattoli da destinare ai bimbi del
     reparto di pediatria, chirurgia pediatrica e oncologia

 Ad       accompagnare               i        rugbisti           l'
 associazione Iperion e altre associazioni
 in rete Ancora un Natale all' insegna
 della solidarietà per l' Asd Arechi Rugby
 e il presidente Roberto Manzo. Anche
 quest'      anno,      infatti,         si    rinnova           il
 tradizionale appuntamento con l' azienda
 ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi
 d' Aragona per donare un po' di serenità
 ai bambini che dovranno trascorrere il
 Natale nel reparto pediatria. Quest' anno
 i giovani rugbisti salernitani non saranno
 soli: l' Asd Arechi Rugby sarà infatti
 accompagnata               dall'             Associazione
 culturale Iperion e altre associazioni in
 rete     per   portare        ai     bambini           regali,
 animazione e doni ai piccoli ricoverati ai
 reparti di pediatria, chirurgia pediatrica e oncologia pediatrica. Di fatti, in occasione
 della partita del prossimo 15 dicembre contro il Clan Santa Maria Capua Vetere ci
 sarà la raccolta dei regali da portare ai piccoli pazienti. In concomitanza ci sarà
 anche la vendita dei cuori di cioccolato per raccogliere fondi in favore di Telethon. La
 visita al Ruggi d' Aragona è in programma il prossimo 21 dicembre quando giocatori
 e volontari si recheranno presso i vari reparti per la consegna dei doni. Da anni
 ormai l' Arechi Rugby porta avanti quest' iniziativa solidale nel periodo delle festività
 natalizie. (er.no)

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12/12/2019                                                                                                                 Pagina 2
                                            La Città di Salerno
                     Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                         Radiologia, gli esperti a confronto

 SALERNO Le luci sulla Radiologia: questo
 il tema del convegno in programma
 venerdì e sabato prossimi all'ospedale
 San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona.
 L'iniziativa - che ha come responsabile
 scientifico   il   dottor         Mattia         Carbone,
 direttore della Uoc di Radiologia e come
 presidente il professor Renato Saponiero,
 direttore del Dipartimento di Diagnostica
 per Immagini - si propone di «fare il punto - si sottolinea in una nota - su alcune
 emergenti problematiche cliniche, attraverso il confronto tra clinici e radiologi,
 animato dai moderatori, che chiameranno in causa i numerosi discussant coinvolti
 nel dibattito». Si tratterà di argomenti che spaziano dall'oncologia alla pediatria,
 dalla reumatologia all'urgenza cerebrovascolare intracranica, alla senologia, «senza
 dimenticare lezioni magistrali di altissimo profilo sulla cardio-radiologia, sui tumori
 neuroendocrini, e sulle normative che regolano il lavoro al Pronto Soccorso degli
 ospedali ». Il convegno, a cui abitualmente si iscrivono oltre 300 medici soprattutto
 specialisti in radiologia ma anche di altre specializzazione, si aprirà col saluto del
 consiglio direttivo della Sirm (Società italiana radiologia medica, la società
 scientifica con i più alto numero di iscritti, oltre diecimila), affidato al professor
 Roberto Grassi, ordinario dell'Università Vanvitelli e dal presidente del gruppo
 regionale Campano della Sirm, professor Adolfo Gallipoli D'Errico. Seguiranno le
 sessioni cliniche, con la rete stroke ed in particolare gli aneurismi cerebrali e le
 innovazioni delle imaging sulle problematiche oncologiche; si parlerà del K pancreas,
 delle novità sul cancro della prostata in cui il Ruggi è all'avanguardia come
 diagnostica per immagini, delle urgenze addominali in pediatria. Le lezioni magistrali
 verteranno sulla cardio radiologia, sui tumori neuroendocrini e sulle problematiche
 del radiologo al Pronto Soccorso. Il secondo giorno del convegno si aprirà con una
 ampia sessione sulle novità in campo di diagnostica senologica argomento sempre di

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grande attualità per chiudere con un focus sulla patologia reumatologica argomento
che sta diventando sempre più di grande impatto clinico. Chiude il convegno la
sessione di casistica ragionata e casi quiz.

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12/12/2019                                                                                                                       Pagina 6

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                                                                                                                                 Lettori: 29.750
                      Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

      Sei i bollini rosa consegnati alle strutture sanitarie di
                         Salerno e provincia

 IERI LA CERIMONIA Sono 21 gli ospedali
 della Campania che hanno ricevuto, nella
 cerimonia di ieri a Roma, i Bollini Rosa
 20202021 per l' offerta di servizi dedicati
 alla prevenzione, diagnosi e cura delle
 principali patologie che riguardano l'
 universo      femminile,              assegnati             da
 Fondazione            Onda,                Osservatorio
 nazionale sulla salute della donna e di
 genere. In testa la provincia di Napoli
 con 7 strutture, segue Caserta con 5,
 Salerno     con     4,      Avellino          con       3      e
 Benevento      con       2.     Tre       i    criteri        di
 valutazione tenuti in considerazione: la
 presenza      di    specialità           cliniche           che
 trattano      problematiche                   di      salute
 tipicamente femminili o trasversali ai
 due generi che necessitano di percorsi differenziati, percorsi diagnostico -terapeutici
 e servizi clinico -assistenziali focalizzati sulle caratteristiche psico-fisiche della
 paziente e infine l' esistenza di servizi relativi all' accoglienza e alla degenza della
 donna      (volontari,        mediazione             culturale           e     assistenza             sociale).            Il     massimo
 riconoscimento, 3 Bollini, è stato guadagnato dall' Istituto Nazionale Tumori di Napoli
 Irccs Fondazione Pascale Napoli e dalla Federico II di Napoli. Gli altri presidi insigniti
 sono: per la provincia di Avellino "San Giuseppe Moscati Avellino" (2), Casa di Cura
 Montevergine Mercogliano (2), Casa di Cura Privata Malzoni Villa Dei Platani spa
 Avellino (1); per quella di Benevento ospedale San Pio Benevento (1), Casa di Cura
 Ge.P.O.S. Srl Telese Terme (2); per la provincia di Caserta Casa di Cura San Michele
 Maddaloni (2), Casa di Cura San Paolo Aversa (1), Casa di Cura Villa Fiorita S.p.a.

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Capua (2), P.O. "Dottoressa Anastasia Guerriero" - Marcianise (2), P.O. San Rocco
Sessa Aurunca (2); per la provincia di Napoli Cardarelli (2), Azienda dell' Universita'
degli Studi della Campania L. Vanvitelli (2), Casa di Cura Trusso Ottaviano (2),
Clinica Mediterranea Napoli (2), Fondazione Evangelica Betania Napoli (1); per quella
di Salerno San Giovanni di Dio e Ruggi D' Aragona Salerno (2), Hippocratica Spa
Casa di Cura Villa Del Sole Salerno (1), ICM - Istituto Clinico Mediterraneo S.p.A
Agropoli (2), P.O. Dell' Immacolata di Sapri (1).

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11/12/2019
                                                     radioalfa.fm
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                                                                                                                             Lettori: 233
                      Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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   All’ospedale di Sapri il Bollino Rosa di ONDA. L’intervista

 Prestigioso riconoscimento conferito al
 presidio ospedaliero dell’Immacolata di
 Sapri.   L’Osservatorio            Nazionale             sulla
 Salute      della     Donna            ha        premiato
 l’ospedale     con      il     Bollino         Rosa,        un
 riconoscimento conferito alle strutture
 che attivano servizi e percorsi a tutela
 della salute della donna in tutte le fasi della sua vita. L’osservatorio premia gli
 ospedali in cui sono presenti sia prestazioni cliniche specificatamente rivolte alle
 donne sia servizi dedicati al contrasto della violenza sulle donne. Il presidio
 ospedaliero dell’Immacolata è l’unico ospedale dell’Asl Salerno a poter vantare
 questo riconoscimento ottenuto per il terzo biennio consecutivo. A ritirare il premio
 presso il Ministero della Salute a Roma il già primario Dottor Giuseppe Di Vita e il
 delegato     della      direzione           sanitaria           Gianfranco             Gallo.        Abbiamo               raccolto        la
 soddisfazione del direttore sanitario, Rocco Calabrese . Rocco Calabrese                                                          Sei su
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12/12/2019                                                                                                                     Pagina 18

                                                                                                                               EAV: € 1.153
                                                                                                                               Lettori: 29.750
                                       Argomento: Sanità Salerno e provincia

      All' Ospedale dell' Immacolata, si respira "aria di Natale"
 Pino Di Donato.

 All' ospedale dell' Immacolata di Sapri, si
 respira      aria         di       Natale!            Con         l'
 approssimarsi delle festività Natalizie un
 pò    ovunque         nel       golfo       di     Policastro
 installazioni            "tipiche"           di         questo
 particolare momento dell' anno (addobbi,
 luminarie,         fili         colorati          di      lucine
 scintillanti, presepi, mostre itineranti,
 rappresentazioni viventi, mercatini di
 Natale e dolci tipici), concorrono a
 rinnovare       e        recuperare              una       delle
 tradizioni popolari più antiche e al tempo
 stesso    cara       al     ricordo         della        nostra
 memoria       collettiva:           la      raffigurazione
 della "natività" in tutte le sue molteplici
 forme e rappresentazioni, "retaggio" di
 un    ricordo       sbiadito         dal      tempo,          ma
 sempre "attuale" e cara, ai credenti. In questa ottica non fa eccezione l' ospedale
 dell' Immacolata di Sapri dove con l' approssimarsi del Santo Natale, si respira e
 irradia tutto intorno, l' aria "magica" che riesce a trasmettere il Natale che per il 19
 esimo anno consecutivo si riscopre laboratorio di "arte presepiale". Su disposizione
 del Direttore Medico del locale Presidio, dott. Rocco Calabrese, da mercoledì 4
 dicembre a martedì 7 gennaio, una piccola porzione di corte antistantel' ingresso è
 stata individuata per accogliere le due "installazioni natalizie" realizzate dai
 dipendenti: Paolo Cangiano (operatore tecnico disinfettore) e Gino De Franco
 (operatore tecnico giardiniere), i quali con materiale "povero", tra cui il legno hanno
 riprodotto "stilizzato" un piccolo angolo di mondo: il presepe e poco più in là, una
 struttura metallica alta 5 metri (ancorata a terra) un albero di Natale decorato alla
 base con fregi festosi sormontato da 1.200 variopinte luci colorate che di sera si

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illuminano a intermittenza (è visibile anche da lontano), finendo col catturare l'
attenzione di: malati, visitatori, dipendenti che nel transitare vengono letteralmente
rapiti, da cotanta bellezza e splendore! Questo, mentre all' interno, operava un' altro
gruppo di dipendenti, ausiliari facenti capo alla ditta Ariete (Katty Gallo, Nicola Lione
e Pasquale Lione), che sotto l' abile direzione tecnica della caposala coordinatrice
Antonietta Falcone in forza alla direzione sanitaria del Presidio hanno prima
addobbato la hall d' ingresso con pellicciotti verdi impreziositi da una miriade di
palline color rosso rubino, rametti di vischio e coccarde; quindi posizionato a piccoli
gruppi di tre/cinque palline, di vario colore e grandezza a formare tanti piccoli
planetari assicurati saldamente, ai pannelli della controsoffittatura; idem al quarto
piano, dove alla porta di ogni Ufficio è stato apposto un tangibile segno natalizio; e
dulcis in fundo, come da consolidata tradizione, ogni anno in questo periodo
posizionato una natività statica (in stile 800 napoletano) in un diorama realizzato al
centro della hall d' ingresso di fronte alla Cappella.

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12/12/2019                                                                                                                  Pagina 2

                                                                                                                            EAV: € 1.632
                                                                                                                            Lettori: 29.750
                                    Argomento: Sanità Salerno e provincia

   «Il fabbisogno tenga presente delle esigenze dei cittadini»

 «Provvedere a reintegrare i fondi con un
 fabbisogno che tenga presente delle
 esigenze dei cittadini». E' questa la
 proposta del presidente di Federlab,
 Gennaro Lamberti, in merito al blocco
 delle riabilitazioni in quasi tutti i centri
 convenzionati, sospese a centinaia di
 salernitani,     per        la      maggior            parte
 bambini.       Presidente,             blocco           delle
 convenzioni e riabilitazioni sospese «Il
 problema è sempre lo stesso, in assenza
 di una reale programmazione ci si ritrova
 sempre a dover rincorrere l'emergenza.
 Fino a quando si tratta di prestazioni che
 possono     essere         rinviate,          anche          se
 inaccettabile,         è         comunque                 una
 situazione nella quale si possono trovare
 spiragli di soluzione ma quando viene a mancare la possibilità di fornire prestazioni
 riabilitative che sono sostanzialmente salva vita diventa una questione che va a
 ledere il diritto costituzionale del diritto alla salute». La Campania è uscita dal
 commissariamento ma la situazione non sembra migliorare... «Questo non c'entra
 niente. Che la Campania, in maniera formale, sia uscita dal commissariamento è un
 dato di fatto ma che per i prossimi 3 anni non si possa agire sui tetti di spesa,
 perché siamo in piano di rientro, è un dato che non viene sottolineato. La Regione ci
 dica in che modo intende far fronte alle emergenze di sanità e dica se è uscita dal
 commissariamento se ha la possibilità di incrementare i fondi. La Regione Campania
 risponda a questa domanda estremamente semplice: se è così perché non lo fa?».
 Secondo Federlab la Regione cosa non ha fatto, in questo senso, e cosa invece
 dovrebbe fare? «Indipendentemente da ciò che non ha fatto, come la mancata

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programmazione, i tentativi di andare a ridurre quelli che sono i costi senza rendersi
conto che si riduce la possibilità di sanità delle persone ma non i costi delle
prestazioni. La cosa che deve fare in questo momento è provvedere a r e i n t e g r a
r e quelli che sono i fondi, facendo prima di tutto un fabbisogno che tenga presente,
esattamente, delle esigenze della popolazione e se viene fatto correttamente stiamo
aspettando venga inalato il documento, già in ritardo di diversi mesi deve anche
appostare le risorse necessarie ad eseguire tutte le prestazioni ma se fra un anno ci
ritroveremo nelle medesime condizioni vorrà dire che il fabbisogno è stato fatto
male, volutamente e sottostimato». In questo senso cosa dovrebbero fare le
famiglie? Nell'agro nocerino sarnese sono centinaia i bambini senza riabilitazione,
soprattutto quando non hanno la possibilità di fronteggiare cure private «Le famiglie
sono le vittime di questa situazione. In questo caso, andiamo anche oltre il bisogno
di sanità, diventa un problema sociale e quando il problema assume queste
connotazioni, se la Regione non ha i fondi per poter supportare questo tipo di
prestazioni sanitarie deve integrare con i fondi sociali». Solo pochi giorni fa Striscia
la Notizia ha denunciato quanto accade al reparto di oncologia del Ruggi «Noi
diciamo esattamente la stessa cosa ma quando lo facciamo noi diventano lettera
morta. Per due giorni, quando la televisione va e fa vedere lo scempio che noi
descriviamo quotidianamente, allora andiamo sulle pagine dei giornali ma fra tre
giorni nessuno se ne ricorderà. Questo dovrebbero fare le associazioni dei cittadini e
le associazioni per i diritti del malato con le quali noi cerchiamo di avere
un'interlocuzione, per far rendere conto agli enti preposti che non è un problema che
riguarda gli erogatori bensì tutti i pazienti, gente che sta male». In questo senso chi
dovrebbe fare qualcosa? «Il tribunale per i diritti del malato, Cittadinanzattiva e
questi enti che raggruppano i cittadini per portare avanti i loro diritti hanno la
funzione meritoria di sollevare il problema insieme a noi: noi possiamo farlo dal
punto di vista tecnico loro da quello sociale. Unendo le forze possiamo fare in modo
che la questione possa ricevere l'eco che gli è dovuta ma il problema è sempre lo
stesso: se il decisore politico non trova le soluzioni e le risorse per far fronte a
questo tipo di problematica, le nostri voci restano lettera morta. Non c'è niente da
fare: ci vogliono i soldi, va finanziata la sanità».

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12/12/2019                                                                                                                 Pagina 33
                                      Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                           EAV: € 3.483
                                                                                                                           Lettori: 107.296
                                   Argomento: Sanità Salerno e provincia

                   Muore a 54 anni, due medici a giudizio

 VALLO DELLA LUCANIA VALLO DELLA
 LUCANIA Carmela Santi Un calvario tra
 gli ospedali di Eboli, Agropoli e Vallo
 della Lucania, poi il decesso. Due medici
 del 118 sono stato rinviati a giudizio dal
 gup, Sergio Marotta, per la morte di
 Antonella Casale al termine dell' udienza
 preliminare che si è svolta lunedì scorso
 nel tribunale di Vallo. A comparire
 dinanzi ai giudici il personale sanitario
 che effettuò il primo soccorso alla donna.
 Stralciata, invece, la posizione dei medici
 dell' ospedale San Luca in quanto,
 stando alle accuse, se negligenza e
 imperizia ci sono state sono unicamente
 del personale del 118. La vicenda ebbe
 inizio   a   metà      settembre             del      2018.
 Antonella Casale fu trasferita nel pronto
 soccorso dell' ospedale di Agropoli con
 un dolore al fianco e malessere fisico. Da lì dirottata a Vallo della Lucania, dove però
 venne rimandata a casa. LA TRAGEDIA Il problema si ripresentò il giorno seguente: i
 familiari contattarono il 118 e i medici eseguirono un lavaggio. La situazione
 sembrava migliorata ma, dopo qualche ora, il malore al fianco divenne addirittura
 più forte. Nuovo intervento del 118, nuovo lavaggio, ma questa volta nessun
 miglioramento. Di qui una nuova corsa all' ospedale San Luca di Vallo della Lucania
 dove, purtroppo, la 54enne morì. I familiari, assistiti dall' avvocato Andrea Tata,
 avevano presentato una denuncia alla compagnia carabinieri di Agropoli, per
 comprendere se il decesso della donna era inevitabile o se ci fosse stata qualche
 responsabilità da parte dei sanitari che l' hanno avuta in cura. Si è trattato, infatti, di

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un decesso improvviso, apparentemente senza spiegazioni, che ha lasciato la
famiglia sotto choc. Per questo furono chiesti subito esami più approfonditi sulla
salma della vittima al fine di comprendere cosa fosse realmente accaduto. Quanto
avvenuto in circa 48 ore ha destato perplessità nei familiari che ora chiedono
chiarezza. Se fosse stata ricoverata subito anziché essere rimandata a casa si
sarebbe potuta salvare ricevendo immediatamente cure più appropriate? Invece
improvvisamente è arrivato il decesso. Questa la domanda che parenti e amici si
pongono con insistenza. Antonietta Casale ha lasciato il marito e tre figli. A processo
unicamente il personale del 118. Ma dovranno essere i giudici del Tribunale di Vallo
della Lucania a stabilire l' eventuale colpevolezza e far chiarezza sulle cause del
decesso della sfortunata mamma. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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12/12/2019                                                                                                                    Pagina 19
                                               La Città di Salerno
                                      Argomento: Sanità Salerno e provincia

                       Ospedale, i pazienti restano in barella
 Salvatore D'Angelo

 Pazienti    sulle           barelle           all'ospedale
 Umberto      I         di       Nocera             Inferiore,
 continuano i problemi nella principale
 struttura     sanitaria               nell'Agro.              Un
 fenomeno che, adesso, non riguarda
 soltanto il weekend come segnalato
 negli scorsi giorni. Anche ieri, infatti, i
 problemi si sono riproposti nel reparto di
 Medicina, troppo ingolfato rispetto ai
 posti letto disponibili. In serata, alcuni
 pazienti sono stati costretti ad attendere
 le cure dei medici dell'Umberto I nei
 corridoi del nosocomio. Una situazione
 che, dunque, sta diventando davvero
 difficile. E che pone adesso all'attenzione
 dell'Asl la questione dopo gli appelli
 arrivati anche dal direttore sanitario del
 Dea Nocera- Pagani-Scafati, Alfonso Giordano che ha evidenziato un «sovraccarico di
 lavoro» a fronte dei «pochi posti letto». Una situazione attenzionata anche dai
 sindacati che, adesso, sperano in una soluzione utile a cancellare questi disagi. Se si
 aprisse la lungodegenza del Mauro Scarlato di Scafati si potrebbero liberare 16 posti
 tra i reparti maggiormente ingolfati dell'Umberto I, come quelli di neurologia,
 ortopedia e anche medicina generale. È l'analisi delle parti sociali per creare delle
 alternative per i post acuti, ma anche introdurre figure di raccordo e smistamento
 come quella del bed manager. «A Nocera Inferiore ha detto Luigi Acanfora del
 Nursind è stato fatto tanto in termini di ristrutturazione, ma i posti letto non ne sono
 stati creati, quindi il problema degli appoggi e delle barelle sussisterà sempre. Si
 potrebbe alleggerire Nocera aprendo il reparto di lungodegenza di Scafati, pronto e
 ancora chiuso, con 16 posti letto. Si libererebbero posti in ortopedia, neurologia,

                  Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
anche un po' la medicina». Dello stesso avviso anche Carlo Lopopolo della segreteria
provinciale Filas: «Se si mettesse meglio a regime le strutture periferiche, i pazienti
acuti li terresti a Nocera, mentre quelli stabili li manderesti altrove, ma è necessario
aumentare la dotazione organica». Si potrebbe anche potenziare la medicina
scafatese, che al momento arranca con appena sette infermieri a coprire i turni e a
gestire 25 posti letto. C'è poi l'Andrea Tortora di Pagani, altra possibile valvola di
sfogo: «Bisognerebbe fare due reparti, così come previsto per l'oncologia e
l'ematologia - ha aggiunto Acanfora - . Invece abbiamo il primario, ma non la
divisione specialistica ». Solo ipotesi perché manca il meglio: la forza lavoro. «Il poco
personale che arriva è tutto concentrato su Nocera - ha continuato l'esponente del
Nursind - , qualcuno va a Pagani, ma a Scafati non arriva nulla». Da anni si discute
del problema, ma le soluzioni messe in atto non stanno dando risultato. «È stata
fatta la mobilità e l'avviso a tempo determinato - ha continuato Acanfora tuttavia
non si capisce perché la gente non viene». «A Nocera - ha rimarcato Lopopolo - c'è il
boom perché è l'ospedale più grande, ma il fenomeno della carenza di posti si
registra ovunque. Mi chiedo: nei periodi critici, come quello dell'influenza, negli
ospedali si cerca di gestire l'emergenza ampliando posti letto e potenziando il
personale, qui perché non è possibile farlo?».

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12/12/2019                                                                                                                 Pagina 28
                                   Il Mattino (ed. Benevento)
                                                                                                                           EAV: € 2.598
                                                                                                                           Lettori: 107.296
                                           Argomento: Sanità Campania

              «Bollini rosa» al Rummo e a clinica di Telese

 TELESE TERME Luella De Ciampis L'
 ospedale Rummo e la clinica Gepos di
 Telese Terme, sono le due strutture
 sanitarie    del     Sannio           premiate            ieri
 mattina con il «Bollino Rosa» per il
 biennio 2020/2021, dall' Osservatorio
 nazionale sulla salute della donna e di
 genere, presso l' auditorium Biagio d'
 Alba   del   ministero           della       Salute.         A
 rappresentare l' azienda ospedaliera e a
 ritirare il premio, messo a disposizione
 dalla Fondazione Onda, il direttore dell'
 unità complessa dell' ufficio relazioni con
 il pubblico, Ida Ferraro. Per la Gepos,
 premiata con due bollini, è intervenuta,
 invece, Marcella De Vizia (nella foto),
 direttore della struttura convenzionata. I
 Bollini Rosa sono il riconoscimento che la
 Fondazione Onda dal 2007 attribuisce
 agli ospedali attenti alla salute delle donne, nel campo della prevenzione, della
 diagnosi e della cura delle malattie che colpiscono con più frequenza il genere
 femminile. La valutazione degli ospedali insigniti del premio è stata effettuata in
 base a tre criteri: la presenza di specialità cliniche che trattano problematiche
 specificamente femminili, la capacità di assicurare percorsi diagnostico- terapeutici
 e servizi clinico-assistenziali efficienti in base alle caratteristiche psico-fisiche della
 paziente; l' esistenza di servizi mirati a garantire un' adeguata accoglienza e
 degenza della donna, tra cui il supporto di volontari, di assistenti sociali e di
 mediatori culturali. «La nona edizione dei Bollini Rosa - ha detto Francesca
 Merzagora, presidente Onda - rinnova il nostro impegno nella promozione di un

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approccio gender-oriented all' interno degli ospedali». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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12/12/2019                                                                                                                  Pagina 5
                                                         Il Sannio
                                                                                                                            EAV: € 1.032
                                                                                                                            Lettori: 29.750
                                            Argomento: Sanità Campania

             «Sanità, piattaforme per ridurre liste di attesa»

 Il governatore De Luca punta su un data
 base       centralizzato              Un        momento
 pubblico, insieme a tutto il mondo della
 sanità campana, al 'Cardarelli' di Napoli,
 per    fare   il        punto     sulle       sfide         che
 attendono la Campania, ma anche per
 rivendicare        lo     straordinario           risultato
 ottenuto                della           fine                del
 commissariamento                della      sanità.       "Un'
 umiliazione",       come         l'   ha      definita          il
 presidente         della        Regione        Campania
 Vincenzo De Luca, che durava dal luglio
 2009 e che tanto ha condizionato il
 servizio sanitario nell' ultimo decennio.
 "Sia ben chiaro - ha ricordato De Luca - il
 commissariamento la Campania se l' era
 meritato tutto per via di una gestione 'carnevalesca' della sanità da parte della
 politica negli scorsi decenni. Ma oggi, in particolare grazie al lavoro intenso degli
 ultimi tre anni, abbiamo cancellato questa grave onta per tutti i campani". "Non
 siamo tipi da lasciarci andare a tenerezze, ma è stato doveroso questo pomeriggio
 festeggiare e dire grazie per un risultato che ha del miracoloso. Sono orgoglioso dei
 medici, direttori, infermieri, amministrativi, e di ogni addetto del settore che con il
 suo lavoro, la sua professionalità e il suo impegno ha contribuito a portare la
 Campania fuori dal commissa riamento della sanità. In un Paese normale - e non
 malato come il nostro - basterebbe questo per dare un senso a una legislatura
 regionale. Roba che se ne dovrebbe parlare per giorni in Italia. È stato fatto un
 miracolo: 9 miliardi risanati mettono a rischio il bilancio dell' Italia intera e non solo
 di una ragione". Il presidente De Luca ha ricordato alcune delle tappe fondamentali
 dello sforzo fatto per uscire dal commissariamento e ha tracciato i prossimi obiettivi:

                Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
"è stato un lavoro enorme quello che abbiamo compiuto per raggiungere questo
obiettivo. Abbiamo perfino trascurato qualche altro settore, ma questa era la priorità
assoluta. Abbiamo dimostrato che c' è un altro Sud laborioso, in grado di accettare la
sfida dell' efficienza. Dopo Natale si deve lavorare pancia a terra. A gennaio entra in
funzione la piattaforma informatica. Qua lunque cittadino potrà sapere via Internet
quale struttura ha le liste d' attesa più brevi per la prestazione di cui ha necessità.
Sui Lea siamo a circa 180 punti, ne restano 50 per arrivare a 230 (il tetto massimo).
In un anno e mezzo ce la facciamo. Possiamo correre. Ci sono anche le risorse per l'
edilizia ospedaliera: oltre 1 miliardo di euro per i nostri ospedali. Ci sono le
condizioni per un salto di qualità definitivo per la sanità campana".

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12/12/2019                                                                                                                    Pagina 7
                                                           Il Sannio
                                                                                                                              EAV: € 1.168
                                                                                                                              Lettori: 29.750
                                              Argomento: Sanità Campania

                           Il 'San Pio' conquista un bollino rosa

 L' ospedale premiato come attento alla
 salute      femminile             Ieri,        presso            l'
 auditorium 'Biagio d' Alba' del Ministero
 della Salute, l' Azienda ospedaliera 'San
 Pio' di Benevento, guidata dal direttore
 generale, Mario Nicola Vittorio Ferrante,
 rappresentata             nell'       occasione              dal
 direttore della Uoc Ufficio relazioni con il
 pubblico, Ida Ferraro, è stata premiata
 dalla    Fondazione           Onda,          Osservatorio
 nazionale sulla salute della donna e di
 genere, con l' assegnazione di un Bollino
 Rosa per il biennio 2020-2021. I Bollini
 Rosa      sono       il     riconoscimento                   che
 Fondazione Onda, da sempre impegnata
 sul     fronte     della          promozione              della
 medicina di genere, attribuisce dal 2007 agli ospedali attenti alla salute femminile e
 che si distinguono per l' offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura
 delle principali malattie delle donne. "La nona edizione dei Bollini Rosa, che ha visto
 la partecipazione di 344 ospedali italiani e il patrocinio di 23 società scientifiche - ha
 affermato Francesca Merzagora, Presidente Onda - rinnova l' impegno di On da nella
 promozione di un approccio gender -oriented all' interno delle strutture ospedaliere
 riconoscendo l' importanza della sua promozione attraverso servizi e percorsi a
 misura di donna, in tutte le aree specialistiche. Qualità e appropriatezza delle
 prestazioni erogate dal Servizio Sanitario Nazionale, elementi indispensabili per
 assicurare uniformità di accesso alle prestazioni, sono evidenziate dagli ospedali con
 i Bollini Rosa che vengono valutati e premiati mettendo in luce le specialità di
 maggior impatto epidemiologico nell' ambito della salute femminile, i servizi e i
 percorsi dedicati nonché l' accoglienza e l' accompagnamento alle donne". La

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valutazione delle strutture ospedaliere e l' assegnazione dei Bollini Rosa è avvenuta
tramite un questionario di candidatura composto da quasi 500 domande suddivise in
18 aree specialistiche, due in più rispetto alla precedente edizione per l'
introduzione di dermatologia e urologia. Un' apposita commissione multidisciplinare,
presieduta da Walter Ricciardi, direttore del Dipartimento di Scienze della Salute
della Donna, del Bambino e di Sanità Pubblica del Policlinico Gemelli di Roma, ha
validato i bol lini conseguiti dagli ospedali nella candidatura, considerando gli
elementi qualitativi di particolare rilevanza e il risultato ottenuto nelle diverse aree
specialistiche presentate. Tre i criteri di valutazione con cui sono stati valutati gli
ospedali candidati: la presenza di specialità cliniche che trattano problematiche di
salute specificatamente femminili e patologie trasversali ai due generi che
necessitano di percorsi differenziati, di percorsi diagnostico -terapeutici e di servizi
clinico -assistenziali in grado di assicurare un approccio efficace ed efficiente in
relazione alle esigenze e alle caratteristiche psico-fisiche della paziente e di ulteriori
servizi volti a garantire un' adeguata accoglienza e degenza della donna tra cui il
supporto di volontari, la mediazione culturale e l' assistenza sociale.

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12/12/2019                                                                                                                   Pagina 29

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                                                                                                                             Lettori: 107.296
                                             Argomento: Sanità Campania

        Moscati a misura di donna arrivano due «Bollini rosa»

 IL     RICONOSCIMENTO                     L'        Azienda
 ospedaliera «Moscati» ottiene i due
 «Bollini rosa» della Fondazione Onda per
 i servizi dedicati alla salute della donna.
 Dunque,     la       struttura           di       Contrada
 Amoretta raddoppia: infatti, nel 2017 c'
 era stata l' assegnazione del primo
 bollino. Ieri, nel corso di una cerimonia
 tenutasi a Roma presso il Ministero della
 Salute, è stata premiata con il secondo
 riconoscimento           che        l'      Osservatorio
 nazionale sulla salute della donna e di
 genere (Onda) attribuisce ogni due anni
 agli ospedali attenti alla salute femminile
 che si sono distinti per l' offerta di servizi
 dedicati alla prevenzione, diagnosi e
 cura    delle      principali            malattie.           «L'
 assegnazione di due Bollini rosa dice il
 direttore       generale            Renato            Pizzuti
 rappresenta un importante riconoscimento del lavoro che si sta svolgendo in
 Azienda per migliorare l' offerta dei servizi dedicati alle donne. Quanto fatto fino a
 oggi non solo si sta consolidando, ma sarà anche potenziato, per favorire sempre di
 più la diffusione della cultura sanitaria di genere, attraverso un approccio
 assistenziale mirato e differenziato, in grado di garantire una risposta completa ed
 efficace a tutte le esigenze del sesso femminile». Per il «Moscati» sono state
 riconosciute, in termini di qualità e appropriatezza delle prestazioni erogate, tutte
 quelle attività connesse con il percorso «Donna Igea», avviato due anni fa dall' allora
 direttore sanitario Maria Concetta Conte e attraverso il quale quasi la totalità delle
 aree specialistiche ha assunto una connotazione al femminile, con prestazioni

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specifiche e percorsi diagnostico terapeutici assistenziali dedicati: una vera e propria
rete di servizi declinati al femminile, per una presa in carico completa della donna.
«Un grosso traguardo - commenta Conte, oggi direttore sanitario all' Asl di
Benevento - in un percorso iniziato a luglio del 2017, quando c' è stata la nostra
prima candidatura. Questo secondo bollino, allora, assume un valore particolare». Ed
stato ottenuto non solo grazie a «Donna Igea»: «Sono tante altre - sottolinea la
manager - le attività avviate con massima attenzione da parte di tutte le Unità
operative che hanno puntato sulla cura di genere. Adesso su questa strada bisogna
continuare, o almeno sarebbe auspicabile farlo, per non rendere vani gli sforzi
precedenti». La valutazione delle strutture ospedaliere è avvenuta tramite un
questionario di candidatura somministrato nel giugno scorso e composto da quasi
500 domande suddivise in 18 aree specialistiche, due in più rispetto alla precedente
edizione per l' introduzione di Dermatologia e Urologia. Un' apposita commissione
multidisciplinare, presieduta da Walter Ricciardi, direttore del dipartimento di
Scienze della salute della donna, del bambino e di Sanità pubblica del policlinico
«Gemelli» di Roma, ha validato i bollini conseguiti dagli ospedali, considerando gli
elementi qualitativi di particolare rilevanza e il risultato ottenuto nelle diverse aree
specialistiche presentate. an. pl. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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12/12/2019                                                                                                                   Pagina 29

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                                                                                                                             Lettori: 107.296
                                             Argomento: Sanità Campania

      Potenziamento del «Landolfi», l' opposizione: tempi certi

 SOLOFRA Antonella Palma Minoranza
 consiliare all' attacco: chiede tempi certi
 sui    lavori     al        presidio         ospedaliero
 Landolfi,    a     partire           dall'    impalcatura
 esterna per arrivare alla struttura, alla
 pianta organica e ai reparti. A richiamare
 l'    attenzione        è      il      consigliere             di
 opposizione            Antonello             D'          Urso.
 «Premesso - dichiara - che non abbiamo
 dubbi sull' impegno del sindaco Michele
 Vignola e del direttore generale dell'
 azienda     Moscati           Renato           Pizzuti          a
 potenziare e migliorare l' ospedale di
 Solofra nell' ambito dell' annessione all'
 ospedale di Avellino, ma è necessario
 conoscere un cronoprogramma e tempi
 certi sugli interventi da realizzare. Basti
 pensare che è da tanto tempo che
 assistiamo alla presenza esterna dell'
 impalcatura che avvolge il Landolfi, ma di lavori nemmeno a parlarne. Chi paga?
 Inoltre cosa bisogna aspettare considerando che il noleggio dell' impalcatura costa
 ogni giorno che trascorre. Chiediamo di conoscere il genere di lavori che si devono
 eseguire. Si parlava di messa in sicurezza e poi di un più ampio intervento, ma non
 abbiamo più notizie. Vogliamo chiarezza sui lavori da realizzare e quando saranno
 terminati e soprattutto certezza per assicurare lunga vita all' ospedale Landolfi. Così
 per l' organizzazione tra la carenza di personale ai reparti da salvaguardare. L'
 auspicio - conclude il consigliere di minoranza Antonello D' Urso - è che non siano
 annunci propagandistici e il territorio non sia sottoposto a degli attacchi medianici,
 ma ci sia attenzione mirata e una risposta seria alla vasta utenza del nostro

                 Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
comprensorio». Intanto il sindaco Michele Vignola attraverso i social ha diramato
anche una nota assicurando che l' ospedale sarà potenziato. «Sento il dovere di
intervenire in merito al dibattito sul futuro del pronto soccorso - dichiara sui social -
e più in generale sulle prospettive dell' ospedale Landolfi, che in queste ore si sta
sviluppando. Sono contento che si mantenga alta l' attenzione ma è doveroso
rassicurare i cittadini che l' esistenza del pronto soccorso non è mai stata messa in
discussione. L' amministrazione comunale ha combattuto per difendere e rilanciare
le ragioni di un presidio ospedaliero fondamentale, in un periodo di tagli alla spesa
sanitaria regionale. Un risultato è l' uscita del sistema sanitario regionale dal
commissariamento. Inoltre la fusione dell' ospedale Moscati e del Landolfi produrrà
benefici per il sistema sanitario provinciale restituendo al presidio di Solofra
maggiore centralità rispetto al passato». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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12/12/2019                                                                                                                  Pagina 7

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                                                                                                                            Lettori: 29.750
                                             Argomento: Sanità Campania

         Sanità, caos percorsi chirurgici Interrogazione per
                             modificarli

 NAPOLI (gp) - Sulla sanità continua lo
 scontro in Regione tra maggioranza e
 opposizione.             "E'           assolutamente
 irragionevole        e     inutilmente              costoso
 continuare           a         tenere              separati
 tecnicamente,                     oltre                    che
 amministrativamente, gli interventi di
 chirurgia    dell'       obesità        da      quelli        di
 chirurgia ricostruttiva post operatoria: si
 allungano      inutilmente              i     tempi           di
 degenza, si impegnano maggiori risorse
 umane e strumentali, si crea no inutili
 disagi ai pazienti, alle loro famiglie e alle
 loro attività. E' evidente che serve un
 intervento del legislatore regionale sulle
 linee guida". Lo ha detto il capogruppo
 regionale     campano             di        Forza       Italia
 Armando Cesaro annunciando un' interrogazione urgente al presidente della Regione
 Campania Vincenzo De Luca per sapere se "non si ritenga opportuno intervenire
 sulle linee guida relative alla codifica delle prestazioni di chirurgia plastica post
 intervento      di       chirurgia           bariatrica            equiparandole                a      quella          primaria          di
 addominoplastica nell' ambito della Chirurgia Generale". Per i pazienti spesso l'
 oeprazione all' addome diventa un calvario. "La Campania, qualora si intervenisse
 con un pizzico di ragionevolezza sulle relative linee guida per conseguire un
 approccio cosiddetto pluricompartimentale - sottolinea Cesaro - sarebbe la prima
 regione d' Italia a mettere ordine in questi interventi innescando peraltro anche una
 virtuosa immigrazione sanitaria da altre regioni". Presto il caso sbarcherà in
 commissione Sanità.

                Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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