Unione della Romagna Faentina - giovedì, 21 maggio 2020
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Unione della Romagna Faentina giovedì, 21 maggio 2020 Prime Pagine 21/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) 4 Prima pagina del 21/05/2020 21/05/2020 Il Sole 24 Ore 5 Prima pagina del 21/05/2020 21/05/2020 Italia Oggi 6 Prima pagina del 21/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 21/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 32 7 Villa Madre Teresa, 9 ospiti si ammalarono: 3 morirono 21/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 35 9 Bonus per le biciclette Negozi presi d' assalto 21/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45 11 Prima pagina Faenza Lugo 21/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45 12 Finalmente è arrivata la pioggia 21/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 46 13 Palazzo Laderchi, via al secondo stralcio 21/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 47 15 Trovò la droga in giardino, pusher condannati 21/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 47 16 «Criminalità, più controlli capillari nei luoghi sensibili della città» 21/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 48 17 «Ridisegnare il progetto della scala» 21/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 48 19 Ortolani (Articolo Uno): «Fase 2, aumenti ingiustificati dei prezzi» 21/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 48 20 Domani distribuzione del prodotto larvicida anti-zanzare 21/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 48 21 «Limitazioni al traffico insostenibili per l' economia, specie in questo momento» 21/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 64 22 «L' A1 vogliamo conquistarla sul campo» Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 21/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 3 SAN MARINO 24 Il bollettino: nessun decesso I nuovi contagiati sono due 21/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37 25 «Se i ragazzi non possono andare a scuola perché non portare la scuola a casa?» 21/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37 27 Ripartono per gradi le attività del canile comunale faentino
21/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38 28 Il "prete muratore" vuol far tornare a vivere un borgo in Appennino 21/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38 30 La staffetta 50x1000 quest' anno si corre online su pc o smartphone 21/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38 31 Video spettacolo di danza musica e scrittura 21/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 29 MARCELLO TOSI 32 «La danza è una maniera di raccontare la mia musica» Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 21/05/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 8 34 Enti locali 21/05/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 9 Pasquale MirtoGianni Trovati 35 Inciampo Tosap, si paga il lockdown
[ § 2 § ] giovedì 21 maggio 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 4
[ § 3 § ] giovedì 21 maggio 2020 Il Sole 24 Ore Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 5
[ § 4 § ] giovedì 21 maggio 2020 Italia Oggi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 6
[ § 1 5 8 7 4 1 3 7 § ] giovedì 21 maggio 2020 Pagina 32 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Villa Madre Teresa, 9 ospiti si ammalarono: 3 morirono Il focolaio nella casa famiglia di Faenza si sviluppò tra fine marzo e inizio aprile. Il sindaco Malpezzi: «Anche in quella struttura fu seguito il protocollo» Spunta anche una casa famiglia privata tra le strutture colpite dal Covid- 19, che si aggiunge alle residenze per anziani già note in cui si sono registrati casi di contagio. Nel mirino del virus, in tempi in cui ancora nel Ravennate di residenze per anziani non si parlava, c' è una struttura privata in una villa lungo l' Emilia, tra Faenza e Forlì: Villa Madre Teresa. La vicenda risale in realtà al periodo tra la fine di marzo e i primi giorni di aprile, nel picco dei contagi, molto prima dei casi alla casa residenza Baccarini di Russi che si collocano invece l' 11 aprile, alla vigilia di Pasqua. È in quei giorni di un mese e mezzo fa che si sono ammalati tutti e 9 gli ospiti di Villa Madre Teresa, sul territorio comunale di Faenza: al momento non è chiaro come il virus sia entrato nella struttura, portato forse da un operatore o da un altro soggetto asintomatico. Dalla casa famiglia il Covid-19 purtroppo non se ne è andato senza vittime: il virus ha portato alla morte di 3 ospiti, mentre gli altri 6 sono guariti. Al momento non ci sono più casi attivi dentro alla struttura: il focolaio è spento. «Anche in quella struttura è stato seguito il protocollo, come avvenuto poi alla Baccarini di Russi e al Giglio d' oro di Ravenna - spiega il sindaco di Faenza, Giovanni Malpezzi, interpellato sulla vicenda -. La struttura è una casa famiglia privata non accreditata. La questione ovviamente è stata presa in carico dall' Igiene pubblica dell' Ausl, che ha attivato tutte le misure del caso. Al momento è stata attivata una procedura specifica, per cui è attivo un responsabile per ciascuna struttura, accreditata o anche privata, che si fa carico di tutti i protocolli previsti». Sono quindi quattro le strutture per anziani del territorio che, nel corso dell' epidemia, sono state coinvolte loro malgrado dal virus. Alla Baccarini di Russi, che ospitava una sessantina di ospiti, 32 anziani sono stati contagiati (sei deceduti), così come 11 operatori. Alla comunità alloggio Il Giglio d' oro di Ravenna ci sono stati 3 vittime tra i 16 anziani contagiati (su 19 anziani residenti), e il virus è stato trasmesso anche a 6 operatori. Un ospite è deceduto anche alla Casa protetta Sassoli di Lugo, ma si tratta di un anziano che ha contratto il virus durante un ricovero ospedaliero per altre patologie, e che non è mai rientrato nella struttura dopo il contagio. Sommando a questi i dati della faentina Villa Madre Teresa, in tutto gli ospiti di strutture per anziani contagiati nel Ravennate sono stati 58, tra cui 13 deceduti. La situazione nel Ravennate è comunque sempre rimasta sotto controllo: le altre province romagnole hanno visto situazioni ben più complesse all' interno delle Cra. Nel Forlivese il virus è entrato in ben 13 strutture, causando ben 42 decessi. In totale in tutta la Romagna sono state 145 le vittime del virus tra gli ospiti delle strutture per Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 7
[ § 1 5 8 7 4 1 3 7 § ] giovedì 21 maggio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) anziani. Sara Servadei. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 8
[ § 1 5 8 7 4 1 3 3 § ] giovedì 21 maggio 2020 Pagina 35 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Bonus per le biciclette Negozi presi d' assalto Il Decreto rilancio prevede corposi incentivi: contributi fino a 500 euro e pari al 60% del prezzo pagato. Sambi: «Abbiamo sempre la fila fuori» «È un boom impressionante, abbiamo la fila fuori fin da lunedì 4 maggio». Come si dice dalle nostre parti, Christian Sambi - figlio di Luciano e titolare di Sambi Peronal Bike in via Marconi - non ci sta dietro. E, come lui, molti altri rivenditori delle due ruote a pedali. Tutto merito del volano messo in moto dal decreto Rilancio e dagli incentivi che, fra le altre cose, elargirà un contributo fino a 500 euro e pari al 60% del prezzo pagato, da spendere per comprare biciclette, anche con pedalata assistita, monopattini anche elettrici, segway e hoverboard. «I contributi - ha proseguito Sambi jr - sono per qualsiasi tipo di bici, dalla popolare Graziella alla 'citybike', dalla bici professionale per cicloamatori e cicloturisti, fino alla bici elettrica». E, aggiungiamo noi, segway, hoverboard e monopattini. «In questo ore - ha concluso Sambi - il decreto è uscito sulla Gazzetta ufficiale e, in molti, si sono convinti. Da giovedì 7 abbiamo potuto riprendere la vendita al dettaglio. Poi, da lunedì scorso, con la riapertura totale del traffico, c' è stato l' apice. Sapendo che la norma era retroattiva, abbiamo venduto molto anche i primi giorni di apertura, con un incremento stimato del 70% rispetto al solito». Armando Di Buono, titolare da 35 anni della storica 'bottega' Cicli Di Buono di via Renato Serra specializzata in bici da passeggio e bici vintage, ha confermato la tendenza: «Fra telefonate e clienti di passaggio, ricevo almeno una decina di richieste quotidiane. L' altro giorno, ad esempio, ho venduto 6 biciclette in poche ore. Per me è un record. All' inizio, la gente ha cominciato ad informarsi e a prenderci le misure. L' esplosione però c' è stata dalla scorsa settimana. Molti chiedono anche come avviene il rimborso. Per quanto mi riguarda, io effettuo la fatturazione elettronica, così poi ci pensa il cliente ad accedere comodamente al rimborso. Col tradizionale scontrino infatti può esserci confusione o crearsi qualche disguido». Armando Di Buono ha fotografato anche la 'curva': «Ho avuto un incremento del 40%. L' incentivo ha sicuramente dato una spinta notevole, ma anche il lockdown e l' impossibilità di muoversi per due mesi, sono stati determinanti. Senza dimenticare che, adesso, la gente ha voglia di uscire e stare all' aria aperta». Tutto ciò si sposa col progetto regionale di mobilità sostenibile 'Bike to work' che coinvolge 30 Comuni (fra cui Ravenna, Lugo e Faenza), firmatari del Piano aria integrato regionale per sostenere l' uso della bici. Di fatto la Regione, con 3,3 milioni di euro di risorse, sostiene il rimborso fino al Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 9
[ § 1 5 8 7 4 1 3 3 § ] giovedì 21 maggio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 60% del costo sostenuto per l' acquisto di bici e altri veicoli elettrici per i cittadini dei Comuni firmatari del cosiddetto Pair esclusi dal 'bonus statale'. Ma non solo. Ci sono incentivi chilometrici fino a un massimo di 50 euro al mese, ai lavoratori che scelgono le due ruote per andare in azienda. Nello specifico, per i dipendenti delle aziende verranno attivati incentivi chilometrici pari a 20 centesimi a km, fino ad un massimo di 50 euro al mese a persona. Si tratta di incentivi per ridurre i costi del bike sharing, da utilizzare prioritariamente per gli spostamenti casa-lavoro, oltre a incentivi mirati a ridurre il costo del deposito delle biciclette presso le velo stazioni. E ancora, sono a disposizione fino a 300 euro pro capite, pari al 50% del costo, destinati agli abbonati ferroviari per l' acquisto di bici pieghevoli. Questo specifico contributo è destinato ai cittadini residenti nei comuni dell' Emilia-Romagna che non possono beneficiare di altri bonus statali o regionali. Insomma, di scuse per non abbandonare l' auto, cominciano ad essercene sempre meno. Roberto Romin. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 10
[ § 1 5 8 7 4 1 4 5 § ] giovedì 21 maggio 2020 Pagina 45 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima pagina Faenza Lugo Prima pagina Faenza Lugo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 11
[ § 1 5 8 7 4 1 3 4 § ] giovedì 21 maggio 2020 Pagina 45 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) La storia Finalmente è arrivata la pioggia Beppe Sangiorgi Finalmente ha piovuto sulla terra assetata della collina faentina. Che ha accolto la pioggia come si accoglie un amante. Prima erano gocce lievi che rinfrescavano l' aria e portavano alla mente Garcia Lorca: «Oh pioggia silenziosa, / senza tormente né venti, / pioggia calma e serena di squilla e dolce luce». Per dirla alla romagnola, «un' acva alzìra da lumêg», un' acqua leggera adatta alle lumache. Poi un temporale, che ha spazzato via ogni traccia poetica ed ha piovuto, come si dice in Romagna, « a róta d' còl», a rotta di collo ed anche « a zil sfond», a cielo sfondo. E come succede con un amante troppo focoso, la terra, che prima si beveva la pioggia, poi l' ha respinta convogliandola nei fossi, nei ruscelli e nei fiumi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 12
[ § 1 5 8 7 4 1 3 5 § ] giovedì 21 maggio 2020 Pagina 46 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Palazzo Laderchi, via al secondo stralcio A giorni inizieranno i lavori per 250mila euro che interesseranno i due prospetti esterni della storica struttura Palazzo Laderchi, proseguono i lavori di recupero di uno dei palazzi pubblici più belli della città. Lo storico immobile di proprietà del Comune, tra via XX Settembre e corso Garibaldi, sede, tra l' altro, del Museo del Risorgimento e dell' età contemporanea, con preziosissimi affreschi rinascimentali di Felice Giani e Romolo Liverani, da qualche anno è al centro di un importante recupero. Il palazzo, uno degli esempi più significativi del periodo neoclassico faentino, nato dalla matita dell' architetto bolognese Francesco Tadolini, era afflitto dei segni del tempo. I prospetti e tutti gli elementi decorativi architettonici, le cornici sormontate da timpani triangolari e ad arco sul piano nobile, il cornicione a peducci di entrambe le facciate di via XX Settembre e corso Garibaldi con formelle lignee decorate presentavano un pesante stato di degrado. Le opere su Palazzo Laderchi, su progetto dei tecnici della sezione edifici dell' Ufficio dei lavori pubblici del Comune, sono state suddivise in diversi stralci in funzione dei finanziamenti ricevuti. Un primo stralcio da 160mila euro ha riguardato opere su parte dei coperti del Palazzo. I lavori sono stati eseguiti dalla ditta Safer di Lugo e hanno riguardato quella parte prospiciente la corte interna più piccola, dove si trova la sede dell' associazione carabinieri. L' intervento ha riguardato una revisione delle coperture in laterizio, l' inserimento della guaina e la pulizia delle zone del sottotetto, i controsoffitti in 'arellato' che sorreggono i preziosi affreschi del piano nobile. Il lavoro è terminato ed è stato in parte finanziato da Romagna Acque, per 60mila euro con la formula dell' Art Bonus. Un secondo stralcio dei lavori per 250mila euro interesserà i due prospetti esterni, quello su corso Garibaldi e di via XX Settembre, partendo da un progetto che doveva essere realizzato con i fondi messi a disposizione dallo Stato per il 150° anniversario dell' Unità d' Italia, nel 2011. Il Comune di Faenza, all' epoca, intravide la possibilità di mettere mano a Palazzo Laderchi per la presenza del Museo del Risorgimento. Quei finanziamenti però non arrivarono mai. Ora, dopo la revisione, si è potuto procedere con fondi dell' amministrazione. La gara d' appalto è conclusa e i lavori sono stati affidati all' impresa Sollazzini di Firenze. I lavori dovrebbero iniziare a giorni. Riguarderanno il restauro degli elementi architettonici esterni: intonaci, cornici, persiane, elementi in cotto del cornicione e il restauro del terrazzo posto nell' angolo prospiciente la Piazza della Libertà, al quale si accede proprio dal salone delle feste affrescato dal Giani, attualmente una delle sale Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 13
[ § 1 5 8 7 4 1 3 5 § ] giovedì 21 maggio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del Museo del Risorgimento, ora inagibile per problemi strutturali. Ma i lavori per riportare a nuova vita Palazzo Laderchi non finiranno qui. È infatti previsto un terzo stralcio per 150mila euro che riguarderà i locali sede del Gruppo Municipale, l' associazione faentina collegata ai Rioni e all' organizzazione del Palio e delle manifestazioni annesse che si trovano al piano nobile dell' edificio nell' ala nord-est con accesso dallo scalone principale del Palazzo. Quell' intervento riguarda opere interne di sistemazione dei locali; i lavori per il nuovo impianto elettrico sono già iniziati mentre sono in via di completamento la progettazione delle opere edili. In questo caso dovrebbero ultimarsi entro l' anno. I lavori prevedono anche la realizzazione di una saletta incontri per circa 70 persone ricavata al piano nobile recuperando l' originaria conformazione della sala. Tutti gli stralci hanno ottenuto l' autorizzazione della Soprintendenza. Nell' autorizzazione del terzo stralcio sono stati inseriti anche i lavori di completamento dello scalone monumentale che però non rientrano, per ora nelle opere affidate. Antonio Veca. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 14
[ § 1 5 8 7 4 1 3 6 § ] giovedì 21 maggio 2020 Pagina 47 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Trovò la droga in giardino, pusher condannati Coppia di marocchini inseguita dai carabinieri si disfò dello stupefacente che fu recuperato solo il mattino dopo da un cittadino Tallonati dalla gazzella, durante la fuga si erano disfatti della partita di droga che trasportavano in auto. Ma quella sera i carabinieri non erano riusciti a trovarla, causa il buio nella zona di via Trentanove dove avevano assistito al lancio di quell' involucro sospetto. Inizialmente portati in caserma, la coppia di marocchini era stata rilasciata solo con accuse, a piede libero, di infrazione al codice della strada e resistenza a pubblico ufficiale. E' stato un residente di quella strada, all' indomani, a ritrovarsi nel giardino un pacchetto con dentro mezzo chilo di marijuana e a chiedere l' intervento dei carabinieri di Faenza perché venissero a recuperarlo. Ieri mattina il giudice Andrea Chibelli, valutando il fatto come di lieve entità, ha condannato a un anno per resistenza e spaccio Imad Zakry, 29 anni, e a sette mesi (pena sospesa poiché incensurato) solo per la detenzione Ahmed El Belghiti, 34 anni, entrambi residenti a Faenza. La Procura chiedeva pene più severe, rispettivamente a quattro e due anni. La difesa di El Belghiti - con l' avvocato Massimo Martini - ha fatto leva sul fatto che il rinvenimento della droga soltanto il giorno dopo, mentre la sera precedente i carabinieri non erano riusciti a recuperarla, rendeva incerto il quadro e non provate le responsabilità di chi avesse lanciato quel pacchetto e cosa contenesse. I fatti risalgono alla notte del 21 giugno 2017. Durante un pattugliamento i militari incrociarono in via Reda un' Audi A4 che sfrecciava a folle velocità, si misero all' inseguimento che si concluse in via Bertolani, con l' Audi che a fari spenti era andata a schiantarsi contro il cordolo del marciapiede. Il guidatore, El Belghiti, fu subito bloccato da una seconda pattuglia intervenuta a rinforzo. Gli altri militari inseguirono a piedi il passeggero, Zakry, che già dall' auto era stato visto lanciare fuori qualcosa e si era messo a correre stringendo al petto un fardello voluminoso, di cui poi decise di disfarsi lanciandolo in prossimità di alcune abitazioni. Il fuggitivo, una volta fermato, reagì con calci e spintoni. Portati in caserma, i due furono rilasciati. I militari tornarono sul posto per cercare quell' involucro, ma a causa del buio non fu possibile trovarlo. Fu notata nella zona l' Audi con a bordo i due rilasciati da pochi minuti, che alla vista dei militari si allontanarono nuovamente. A risolvere il caso, il mattino dopo, fu un residente di quelle strade che la notte prima erano state teatro dell' inseguimento: il pacco col 'fumo' era finito tra gli attrezzi del suo giardino. Lorenzo Priviato. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 15
[ § 1 5 8 7 4 1 2 9 § ] giovedì 21 maggio 2020 Pagina 47 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) «Criminalità, più controlli capillari nei luoghi sensibili della città» Lo chiede il consigliere della Lega Liverani dopo l' episodio dell' altro pomeriggio «Il grave episodio di criminalità che si è verificato nel pomeriggio di martedì in pieno centro storico a Faenza n o n d e v e e s s e r e sottovalutato». A dirlo è Andrea Liverani, consigliere regionale della Lega. Liverani sottolinea «la pericolosità di un gesto avvenuto in pieno centro nel primo pomeriggio, orario in cui ci sono bambini, ragazzi e famiglie in giro» e chiede che «il sindaco Malpezzi disponga controlli nei luoghi sensibili come il centro storico e come corso Baccarini, altro luogo che deve essere tenuto frequentemente in osservazione». «Nelle ultime settimane - conclude il consigliere regionale - ci hanno segnalato un aumento dello spaccio di droga in città. E' opportuno intervenire subito prima che la situazione sfugga di mano». Martedì pomeriggio infatti in via Della Croce due cittadini stranieri dopo un diverbio sono venuti allo scontro: uno ha colpito l' altro con un oggetto tagliente, non è escluso un collo di bottiglia, alla coscia salvo poi dileguarsi facendo perdere le sue tracce. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 16
[ § 1 5 8 7 4 1 3 2 § ] giovedì 21 maggio 2020 Pagina 48 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) «Ridisegnare il progetto della scala» Palazzo del Podestà, lettera al sindaco dello studioso di Beni culturali James Hadley che vive a Faenza Un progetto che «distrugge il tessuto storico del Palazzo del Podestà con la sua incoerenza e aggressività visiva». E' una delle critiche contenute in una lettera inviata al sindaco di Faenza Malpezzi dal prelato e studioso di Beni culturali James Hadley, originario degli Stati Uniti e da alcuni anni residente a Faenza. Nel progetto Hadley, perfezionatosi all' Università Gregoriana di Roma, ravvisa quelle che ritiene violazioni al sentire comune estetico che imporrebbe di «non collocare arbitrariamente materiali, scale o elementi contrastanti, bensì di chiarire ed estendere il carattere del luogo, cercando sempre continuità e integrità nell' ambiente costruito». Hadley suggerisce infatti senza mezzi termini la sua idea, ovvero che «la costruzione della scala venga messa in pausa e ridisegnata». A sorprenderlo, scrive nella lettera che ha inviato nei giorni sc orsi, è la «debole presentazione architettonica del progetto», nel quale intravede somiglianze ad una analoga struttura presente a Faenza. Una costruzione che secondo Hadley «degrada l' armonia dell' ambito della piazza. Noi cittadini faremo fatica ad abituarci a quella visione. I recenti commenti apparsi sui social network suggeriscono che la comunità non conoscesse il progetto, e che abbia trovato il disegno finale non accettabile». Effettivamente sul web, sui social network, molte persone hanno dimostrato di essere all' oscuro della vicenda, tempestando successivamente di critiche la nuova scala, la quale ha comunque invece visto anche alcune cittadine ergersi in sua strenua difesa. Hadley domanda poi se durante l' iter di approvazione ci sia stata adeguata diffusione del progetto, e se si sia cercato il coinvolgimento della cittadinanza. La quale «dovrà guardare questa torre di Babele architettonica per gli anni a venire». La risposta del sindaco Giovanni Malpezzi non si è fatta attendere: «il progetto per la nuova scala del Palazzo del Podestà è in discussione da almeno quindici anni. E' stato rifatto più volte perché non andava mai bene (più volte fu respinto dalla Soprintendenza, ndr). Sono state fatte presentazioni alla stampa. Adesso è appaltato e pronto per la fase finale». Malpezzi respinge in particolare le critiche sul piano estetico: «sono convinto che rispetti i necessari canoni estetici, senza creare falsi storici con ricostruzioni «fac-simile«». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 17
[ § 1 5 8 7 4 1 3 2 § ] giovedì 21 maggio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Filippo Donati. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 18
[ § 1 5 8 7 4 1 4 7 § ] giovedì 21 maggio 2020 Pagina 48 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Ortolani (Articolo Uno): «Fase 2, aumenti ingiustificati dei prezzi» «Si moltiplicano le segnalazioni di aumenti ingiustificati nei bar, ristoranti dopo la riapertura della Fase 2». A sostenerlo è Luca Ortolani consigliere comunale di Articolo Uno. «Le amministrazioni locali - continua Ortolani - hanno risposto tempestivamente, individuando procedure semplificate e senza significativi aggravi di costi per concedere suolo pubblico e modificare la viabilità in maniera conseguente, così da rendere disponibile maggiore spazio agli esercizi in difficoltà con la normativa per le distanze di sicurezza tra i propri clienti». Continua: «Non è facile per i commercianti, dopo mesi di chiusura forzata senza introiti, affrontare questa fase che richiede anche nuovi investimenti, ma il costo non può essere scaricato sui cittadini, con la logica che finisce per danneggiare i più deboli. Serve un intervento pubblico, da parte dello Stato e della Regione, per sollevare gli imprenditori dal peso dei costi dei protocolli di sicurezza e tutelare i consumatori in questa fase delicata». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 19
[ § 1 5 8 7 4 1 4 6 § ] giovedì 21 maggio 2020 Pagina 48 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Domani distribuzione del prodotto larvicida anti-zanzare Nel parcheggio di fronte al Pala Cattani dalle 9 fino alle 11 del mattino Come negli anni passati il programma di lotta alle zanzare prevede, a partire da maggio fino a fine ottobre, lo svolgimento di trattamenti larvicidi delle caditoie stradali e lungo i canali effettuati dagli enti pubblici, e dei tombini siti nelle aree private a cura dei cittadini. Un campione del prodotto larvicida potrà essere ritirato «in stile drive- through» attraverso il finestrino abbassato della propria auto, nel parcheggio di fronte al Pala Cattani nella sola giornata di venerdì 22 maggio dalle 9 fino alle 11 o fino a esaurimento del quantitativo disponibile. Da specificare che le zanzare non sono in grado trasmettere il Coronavirus, ma possono trasmettere altri virus con la loro puntura: la zanzara tigre potrebbe potenzialmente trasmettere Chikungunya, Dengue o Zika e la zanzara comune potrebbe essere vettore di virus West Nile. Il nuovo Coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso goccioline generate quando una persona infetta tossisce o starnutisce, o attraverso goccioline di saliva o secrezioni del naso. Per proteggersi occorre quindi seguire le norme igieniche riportate negli ultimi tempi sui vari media (lavarsi bene le mani ed evitare il contatto ravvicinato con chiunque tossica oppure starnutisca). Per i virus inoculati dalle zanzare, essendo diversa la via di trasmissione, bisogna seguire altre precauzioni che ci permettono di ridurre al minimo il rischio di contagio. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 20
[ § 1 5 8 7 4 1 3 1 § ] giovedì 21 maggio 2020 Pagina 48 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) «Limitazioni al traffico insostenibili per l' economia, specie in questo momento» «Le associazioni ambientaliste e che promuovono la mobilità sostenibile chiedono misure e limitazioni al traffico insostenibili per l' economia». È questo in estrema sintesi quanto sottolinea il Comitato di cittadini nato per dire no all' estensione della Ztl in città, misura prevista dal Pums, il documento programmatico sulla mobilità urbana, prodotto dall' amministrazione comunale dopo aver sentito i pareri di realtà coinvolte nella grande trasformazione che si muoverà nei prossimi anni. «La Fiab, associazione dei ciclisti, e Legambiente, in piena crisi economica da coronavirus - spiega Bruno Console-Camprini in rappresentanza del Comitato - hanno chiesto una ulteriore estensione della Ztl, non solo all' interno delle mura cittadine ma anche nella zona del Borgo, nel corso della più grave crisi economica da decenni a questa parte. Ancora più grave è poi che tre candidati o sostenitori di candidati a sindaco di Faenza, nelle prossime elezioni, Alberto Morini, Gabriele Padovani e Tiziano Cericola, non abbiano sollevato alcuna obiezione rispetto al documento sulla mobilità, approvato in consiglio comunale in un momento di emergenza sanitaria, senza avere la possibilità di presentare osservazioni o chiedere eventuali modifiche da parte dei cittadini. Il nuovo Pums -continua - rappresenterà una mazzata economica per il futuro del centro storico faentino, ancor più intollerabile dopo la crisi sanitaria dettata dal Coronavirus, che potrà essere assorbita dal tessuto economico, con fatica, non prima di dieci anni. Il problema dell' inquinamento atmosferico proveniente dal traffico si può superare accelerando la diffusione dei mezzi a trazione elettrica e potenziando le misure contro l' inquinamento dato dal riscaldamento e dalle emissione delle industrie. Inoltre chiediamo poca indulgenza da parte delle forze di polizia nei confronti di automobilisti che di conducenti di scooter che spesso violano anche le più elementari norme del codice della strada. Il Comitato chiede ai candidati per le prossime elezioni amministrative di pronunciarsi contro il nuovo piano urbano della mobilità e impegnarsi a chiedere che ci sia modo di presentare nuove osservazioni quando verrà ripristinata la normale dialettica democratica, con la possibilità di organizzare riunioni e un consiglio comunale straordinario per presentare quanto adottato». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 21
[ § 1 5 8 7 4 1 3 0 § ] giovedì 21 maggio 2020 Pagina 64 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) «L' A1 vogliamo conquistarla sul campo» Il presidente dell' E-Work, Mario Fermi, taglia corto sulla possibilità del salto di categoria di cui si vocifera in ambito federale di Luca Del Favero «Nessun ripescaggio in A1: non è l' anno giusto e poi preferiamo conquistare le promozioni sul campo come abbiamo sempre fatto». Parole e musica di Mario Fermi: il presidente dell' E-Work mette definitivamente a tacere i rumors che vedrebbero le faentine tra le possibili candidate a colmare uno dei tanti posti che resteranno liberi in serie A1, campionato dove Vigarano e un altro paio di club stanno attraversando un momento di grande difficoltà. «Fino ad oggi nessuno dalla Federazione ci ha interpellati per chiedere se vogliamo essere ripescati - continua Fermi -, ma se lo faranno non accetteremo, perché non ci sono le condizioni economiche e strutturali per fare un simile salto, considerando poi che non sappiamo neanche quando ritorneremo in campo data l' emergenza Coronavirus». Che budget occorrerebbe per una A1? «Di circa 350/4000mila euro, ovvero tre volte quello attuale. Una cifra altissima considerando che stiamo lavorando per trovare le risorse per l' A2. Senza dimenticare poi che nella femminile si può chiedere il riposizionamento in una serie inferiore fino al 30 giugno e sarebbe impensabile lavorare per la prossima stagione soltanto da luglio. Meglio concentrarsi sul campionato dove siamo ora». E a l i v e l l o organizzativo cosa occorrerebbe? «La nostra società è formata da persone che amano la pallacanestro e che ci lavorano per hobby e passione. Il salto nella massima serie ci porterebbe ad una riorganizzazione con l' introduzione di tante figure professionali in ruoli importanti e anche in questo ambito occorre tempo per trovarle». Ci sono società che hanno già chiesto il ripescaggio? «Campobasso ha presentato domanda ed è una delle poche in A2 che se lo può permettere avendo un budget da massima serie. Moncalieri, prima del girone Nord, pare non voglia giocare in A1 e se arriverà il suo rifiuto probabilmente lo chiederanno anche a noi, perché siamo i terzi della lista visto il ranking dell' ultimo campionato». Se Campobasso dovesse andare in A1, perdereste la vostra maggiore rivale per la promozione «L' obiettivo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 22
[ § 1 5 8 7 4 1 3 0 § ] giovedì 21 maggio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) per la prossima stagione sarà di disputare una serie A2 di buon livello e come sempre giocheremo senza nessun tipo di pressione legata ai risultati. Stiamo lavorando per costruire il roster con tante giocatrici dello scorso campionato che si meritano la conferma e cercheremo di essere il più competitivi possibile». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 23
[ § 1 5 8 7 4 1 4 0 § ] giovedì 21 maggio 2020 Pagina 3 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Il bollettino: nessun decesso I nuovi contagiati sono due SAN MARINO RAVENNA Si mantengono bassi i nuovi contagi legati al coronavirus nel Ravennate: sono infatti due le nuove positività accertate, una a Faenza e una a Cervia (si tratta di un uomo e di una donna, entrambi in isolamento domiciliare), che portano i casi complessivi dall' inizio dell' epidemia a 1.017. E non si registrano fortunatamente altri decessi, unica provincia ieri senza lutti in tutta la regione. Continuano a crescere anche le guarigioni: l' Ausl ne ha accertate altre 14 "certificate" dal doppio tampone di controllo negativo a cui si aggiunge un' altra persona che non manifesta più sintomi della malattia e per la quale verrà ora programmato il test per verificare la sieroconversione. Sono 170 infine le persone ancora in quarantena e sorveglianza attiva per contatti stretti con casi positivi o perché rientrate in Italia dall' estero. L' ANDAMENTO A RAVENNA Ormai a 16 giorni dall' allentamento del lockdown datato 4 maggio, la situazione in provincia rimane sotto controllo: c' era stato forse una qualche preoccupazione alla fine della settimana scorsa quando dopo alcuni giorni con pochissimi casi se ne erano registrati dieci in due giorni. Cifre comunque bassissime ma comunque sufficienti a far scattare un piccolo "alert" nei ravennati. La situazione non è per fortuna degenerata e anzi negli ultimi due giorni rimane un andamento pressoché piatto, il virus sembra aver rallentato molto la sua circolazione grazie ai due mesi di quarantena. LE MASCHERINE La Regione ha annunciato anche l' arrivo di nuovi dispositivi di protezione: al dipartimento nazionale sono pervenute, anche a completamento della programmazione di ieri, 800.000 mascherine chirurgiche (più altre 20.800 destinate alle Rsa) e 118.000 mascherine ffp2 (più altre 40.000 per le Rsa e 22.000 per le Aziende del trasporto pubblico locale). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 24
[ § 1 5 8 7 4 1 3 9 § ] giovedì 21 maggio 2020 Pagina 37 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) LEZIONI ON THE ROAD, INSEGNANTE CON IL CAMPER A DOMICILIO «Se i ragazzi non possono andare a scuola perché non portare la scuola a casa?» La preside Marisa Tronconi: «Si creano empatia e relazioni diverse dallo stare dietro ad un pc» FAENZA All' insegnante faentina Giulia Zaffagnini, in forza all' istituto comprensivo San Rocco, è venuta un' idea del tutto originale, dopo essersi chiesta: «Se i ragazzi non possono andare a scuola, perché non portare la scuola a domicilio?». Così ne ha parlato con la dirigenza, ha rispolverato il suo vecchio camper, un Volkswagen Westfalia del 1987, si è procurata una lavagna, ed ora è probabilmente il primo esempio di scuola "on the road" in Italia. Parcheggia davanti alla casa degli alunni che già seguiva, uno alla volta, nel rispetto della norme di sicurezza, tira fuori lavagna, gessetti, banco portatile e si mette ad insegnare all' aria aperta. L' istituto ha condiviso e la sua idea è diventa il"Progetto scuola senza frontiere". PER COINVOLGERE GL ALUNNI «Il diffuso desiderio di superare le distanze - spiega la dirigente Marisa Tronconi - ha spinto molti docenti a ingegnarsi in coinvolgere gli alunni nel rispetto delle regole. Etra le varie soluzioni trovate spicca quella di giovane insegnante di sostegno, già impegnata nel volontariato, che con la collega Laura si occupa di un laboratorio linguistico per alunni di origine straniera». Giulia Zaffagnini dallo scorso mese di settembre segue Kaltra, Modou, Sharif e Battista, quattro ragazzi tra gli 11 i 14 anni che frequentano la scuola secondaria di primo grado Bendandi, giovani studenti con maggiore difficoltà rispetto ad altri per seguire lezioni online, proprio per via della lingua. CONTATTO DIRETTO E STIMOLI «In questo modo - riferisce in proposito la stessa docente - si riesce ad essere più presenti e a vivere ciò che maggiormente manca: la possibilità di relazione, il contatto diretto, attivo, fatto di contesti diversificati e di socialità stimolanti». portati avanti programmi singoli di lingua italiana, ma anche educativi: «Nei nostri incontri è importante la supervisione diretta: diventa immediata l' osservazione e la correzione di un errore, sono fondamentali i gesti e gli sguardi che aiutano a percepire meglio l' efficienza, l' errore, il livello di comprensione e apprendimento. C'è stato subito interesse e partecipazione da parte della scuola e delle famiglie. I ragazzi dicono che vanno paio di volte a settimana, un' ora Con ciascun alunno vengono Da un' abitazione all' altra, un per ciascun alunno. Ad avviso della preside Marisa Tronconi «al sopraggiungere dell' emergenza, mentre tutti si sono organizzati per portare avanti la didattica a distanza, Giulia ha avuto un' idea geniale: non si tratta di una scuola alternativa, ma dettata dall' emergenza, possibile per disponibilità personale, gli alunni da seguire sono pochi, quindi fattibile, non certo un metodo sistematico, comunque qualcosa di straordinario dato il momento. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 25
[ § 1 5 8 7 4 1 3 9 § ] giovedì 21 maggio 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Rientra nei tentativi di comunicazione, di creare quell' empatia che dietro a un personal computer è pressoché impossibile. Con le scuole dell' infanzia stiamo tentando con un ristretto numero di bambini per volta anche lezioni al parco». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 26
[ § 1 5 8 7 4 1 4 3 § ] giovedì 21 maggio 2020 Pagina 37 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Ripartono per gradi le attività del canile comunale faentino Al momento è prevista l'apertura al pubblico dal mercoledì alla domenica, solo su appuntamento FAENZA Il canile di Faenza ha ripreso gradualmente con le proprie attività, seguendo appositi protocolli per garantire il rispetto delle precauzioni per il contenimento del coronavirus. Al momento è prevista l' apertura al pubblico dal mercoledì alla domenica, dalle 11.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 16.30 solo su appuntamento; l' ingresso al canile è consentito solamente indossando la mascherina e i guanti. I dipendenti di Enpa Faenza, in questi mesi di lockdown, hanno garantito agli animali la completa assistenza, come previsto dai regolamenti e dai decreti. Con l' avvio della fase 2 sono anche ripartiti i lavori per la costruzione del nuovo Rifugio del cane, adiacente al canile comunale. Per prenotare un appuntamento in canile, chiamare il numero 0546 41955. Il canile si trova in via Plicca 2, nelle campagne di Sant' Andrea. Per ulteriori informazioni, visitare la pagina Facebook "Rifugio del cane Enpa Faenza" e il sito internet www.rifugiodelcanefaenza.org. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 27
[ § 1 5 8 7 4 1 4 1 § ] giovedì 21 maggio 2020 Pagina 38 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) L' ULTIMA IMPRESA DI DON ANTONIO SAMORÌ Il "prete muratore" vuol far tornare a vivere un borgo in Appennino Sta ricostruendo le abitazioni: «Le darò in comodato d' uso gratuito a chi vorrà viverci in stile agreste» FAENZA E' in corso un' operazione che sta riportando in vita Brento Sanico, antico borgo immerso nelle montagne del comune di Firenzuola, nella Romagna Toscana. Gli artefici della rinascita sono Anna Boschi, di San Pancrazio, e il "prete muratore", parroco di Basiago, don Antonio Samorì, lo stesso che ha curato i recuperi di Trebbana, Eremo di Gamogna e Lozzole. Anna Boschi che è guida escursionistica del Cai, già in forze all' Uoei di Faenza, ne ha parlato con don Antonio e l' obiettivo iniziale era restaurare la chiesa, ma poi si sono create le condizioni per un progetto più ambizioso: tutto il borgo tornerà ad essere abitato. Le sei case, un fienile e diversi terreni circostanti sono andati all' astae donAntonio li ha acquistati a sue spese. STILE DI VITA LEGATO ALLA NATURA «A questo giro - afferma il sacerdote - il progetto è ricostruire il borgo con l' aiuto dei volontari e dare le abitazioni in comodato d' uso a famiglie che hanno voglia di mettersi in gioco, abbracciando uno stile di vita agreste, legato alle risorse della natura, dell' agricoltura, della pastorizia, dell' allevamento per il sostentamento. Forse si riusciranno a ricavare alloggi per una decina di famiglie. Non voglio gente che ci va ad abitare e poi lavora altrove. In pochi giorni sono arrivate oltre 700 mail di richieste da tutta Italia. Ci sono nuclei con quattro figli intenzionati a stabilirsi a Brento». L' eco villaggio e il turismo Di fatto gli antichi ruderi diventeranno un eco villaggio e potrebbero esserci anche risvolti turistici (vendita di prodotti, artigianato, trekking). Significativi è l' esempio di ripopolamento delle montagne, legato ad una scelta di vita vecchio stampo, ma per tanti sinonimo di benessere psicofisico. Per arrivarci si sale su per la "Montanara" da Imola verso Firenzuola, all' altezza della frazione di San Pellegrino si svolta in una mulattiera e dopo un chilometro ecco il paese abbandonato. «Una mulattiera - aggiunge don Antonio-che ora abbiamo sistemato. E' stata la spesa più grossa. La Forestale, il Comune e i proprietari dei terreni ci hanno concesso una piccola modifica per renderla più agevole ai mezzi. Siamo a buon punto anche con la richiesta di energia elettrica: per portare la luce l' ente fornitore ci aveva chiesto 40mila euro, ma poi con la strada sistemata il prezzo è diventato più ragionevole». CASE COMPRATE ALL'ASTA Anna Boschi che quei luoghi li conosce bene è diventata la "segretaria" di don Antonio: è lei che ha seguito le aste e tiene i rapporti con le istituzioni. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 28
[ § 1 5 8 7 4 1 4 1 § ] giovedì 21 maggio 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) «Per le case c' era un unico proprietario, lo stesso di una cava poco distante - racconta -: aveva comprato le case di Brento, liquidando i pochi residenti. Poi la cava è fallita ed è subentrato un curatore che ha indetto la prima asta, poi in una seconda don Antonio ha acquistato anche i terreni, per altri siamo in trattativa: si tratta di ruderi e terrazzamenti inutilizzati. Per la sistemazione ci aiuta l' architetto Giorgio Carli di Firenzuola. Il posto è ben descritto in un filmato sul web, realizzato da Tommaso Bucci, che ha avuto ben 43mila visualizzazioni». Fino agli anni '50 Brento era abitato da 80 persone e ha avuto anche una scuola. La chiesa contiene pregiati affreschi. Le case sono in pietra estratta sul luogo. Carla Calamini che oggi abita a San Pellegrino è stata una degli ultimi abitanti: «Ci ho vissuto fino a 18 anni - ricorda -. Ci siamo andati sfollati nel 1944: ci fu una rappresaglia e i tedeschi fucilarono mio babbo in mezzo al fiume». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 29
[ § 1 5 8 7 4 1 4 2 § ] giovedì 21 maggio 2020 Pagina 38 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) La staffetta 50x1000 quest' anno si corre online su pc o smartphone In collegamento sabato su una piattaforma come quella che serve per le lezioni scolastiche FAENZA Sabato si terrà, come previsto, la 26ª edizione della staffetta 50x1000 su iniziativa del Csi e dell' Asd Atletica 85 Faenza. La competizione, all' interno della gara podistica di ultramaratona 100 Km del Passatore, coinvolgerà oltre 50 ragazzi toscani ed emiliani romagnoli tra i 6 e i 14 anni, candidati dalle loro scuole, come negli anni passati. Saranno collegati tramite pc, tablet, smartphone. Alle 15 partirà il collegamento con una piattaforma come quella che serve per le lezioni scolastiche. E' prevista la presenza virtuale dei coordinatori per l' educazione fisica e sportiva dell' Emilia Romagna e della Toscana. L' evento sarà trasmesso in streaming sulla pagina Facebook "Cinquantapermille" rimbalzando sulle altre pagine facebook collegate. «La staffetta 50x1000 è nata nel1995 all' interno del Centro sportivo italiano di Faenza - spiega Francesco Panigadi autore del progetto "Cinquantapermille" -. Saltare questa edizione, dopo 26 anni, e lasciare il vuoto totale, non ci sembrava giusto. Pensando poi al momento storico, riteniamo che i bambini abbiano diritto ad un senso di normalità. Ormai sono abituati ad andare a scuola tramite pc e così faranno con la 50x1000. Abbiamo riempito con i bambini questo silenzio assordante. E dietro di loro ci saranno tanti altri che correranno virtualmente, tra cui dei campioni. Lo sport si preoccupa di realizzare eventi per far star tranquilli i ragazzi». Parteciperà anche Giorgio Calcaterra, l' ultramaratoneta romano che ha vinto la 100 Km. del Passatore per ben 12 volte di seguito. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 30
[ § 1 5 8 7 4 1 4 4 § ] giovedì 21 maggio 2020 Pagina 38 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Video spettacolo di danza musica e scrittura CASTEL BOLOGNESE Nei giorni della quarantena a Castel Bolognese sono continuati on line i corsi di scrittura creativa che il laboratorio di Inchiostro Simpatico conduce con l' associazione Agorà, grazie all' impegno profuso da Rosarita Berardi. Da qui ha preso spunto ed è nata una collaborazione tra le associazioni Agorà Danza, L' Angolo e Inchiostro Simpatico che si è tradotta in un' onda creativa che ha coinvolto scrittura, danza e musica nella creazione di un video spettacolo che si troverà nei prossimi giorni sulle pagine e sui canali Facebook, Instagram e YouTube di queste associazioni. Il progetto si chiamerà "Parole vive: anafore dalla quarantena". A seguito del successo riscontrato dal libro "Scarabocchi, jeans e scheletrini" (Il Ponte Vecchio, 2019) scritto da Francescantonia Carletti (direttrice artistica del centro Agorà Danza) e Luca Selvatici, sono inoltre previste due pubblicazioni che faranno parte della collana "I quaderni di Agorà" e che presenteranno al pubblico il lavoro dei partecipanti al corso di scrittura. Quando infine sarà possibile, lo spettacolo dal vivo animerà le piazze e le strade di Castel Bolognese (e non solo). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 31
[ § 1 5 8 7 4 1 3 8 § ] giovedì 21 maggio 2020 Pagina 29 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) L' INTERVISTA / GIUSEPPE ALBANESE «La danza è una maniera di raccontare la mia musica» Il noto pianista faentino pubblica un concept album dedicato ai grandi brani scritti per il balletto MARCELLO TOSI Nuova importante uscita discografica, balzata alle vette delle classifiche di settore, per Giuseppe Albanese, ormai affermatissimo a livello internazionale e considerato uno dei migliori pianisti italiani emersi negli ultimi anni. Il pianista faentino, docente al Conservatorio di musica "Giuseppe Tartini" di Trieste e in precedenza ai Conservatori di Cesena e Pesaro, ha realizzato la sua terza incisione per l' etichetta prestigiosa della Deutsche Grammophon. "Invito alla danza" il titolo, un brillante carosello di celebri brani, tutte trascrizioni di grandi autori: dal celebre valzer di Weber che dà il titolo all' album, a Delibes, Debussy, Cajkovskij, Ravel e Stravinskij. Albanese, può valere per questo "Invito alla danza" la definizione di "concept album" classico? «Vale eccome. Anche il mio primo lavoro per la Deutsche Grammophon "Fantasia" era stato così definito, contenendo composizioni nel genere della "Sonata fantasia", quindi al di fuori dei canoni classici compositivi. Qui non vedo difficoltà a definirlo tale. Si tratta di tutte trascrizioni di brani, quindi non come erano state concepite in origine, ma tradotte, trascritte, parafrasate per il mio strumento. La parte più concettuale del lavoro è proprio il tema: la danza. Sono tutti temi di popolari balletti: da "L' uccello di fuoco", "Coppelia", "Schiaccianoci" (nelle rispettive trascrizioni di Agosti, Dohnany, Pletnev) a "La valse" di Ravel (nella mia trascrizione per pianoforte solo) e a un poema coreografato dal grande Nijinsky come "Prélude a l' après-midi d' un faune». Una scelta che appare programmatica fin dal brano iniziale di Weber. «Non è "Invito alla danza" nella sua versione originale per pianoforte (1819), ma da me eseguito nella trascrizione di Carl Tausing, allievo di Liszt, che gli diede una veste più spettacolare da "concerto pubblico". Peraltro, presenta anche il problema della parte finale, dove in genere scatta l' applauso del pubblico prima che il brano sia finito, e allora Tausig collega con una cadenza il tutto in modo da renderlo più intelligibile secondo la logica dello spettacolo. Molto interessante è il fatto che si tratta di musica a pro gramma, e proprio Weber, di suo pugno, spiega il significato del brano nell' introduzione, ovvero nell' invito da parte del ballerino nei confronti della ballerina, che prima declina, poi accetta, poi conversano, si presentano, si dispongono, e poi parte la danza. Quando si chiude la danza, questo grande valzer - peraltro, storicamente, il primo valzer di vaste dimensioni - il ballerino riporta a sedere la dama». Lei unisce spesso la riflessione filosofica a quella musicale. C' entra qui un' indagine sul "dionisiaco" come parte costitutiva del discorso musicale? Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 32
[ § 1 5 8 7 4 1 3 8 § ] giovedì 21 maggio 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) «Quello che ho voluto rappresentare è che la danza è una maniera di raccontare, e lo sforzo di esprimere qualcosa di umano è comune sia alla musica che al balletto. Anche i pianistisono in un certo senso dei ballerini nella misura in cui producono il suono tramite movimenti ben precisi, quasi realizzassero una coreografia». Brani, quelli prescelti, che lei ha indicato come capaci di esaltare il pianoforte, le sue infinite potenzialità timbriche... «Oggi il pianoforte è arrivato ad avere una timbrica molto omogeneae il pianista cerca di avvalersene per restituire una dimensione del fenomeno acustico che l' ascoltare possa cogliere in modo più "tridimensionale". La scrittura di questi brani in disco è molto ricca di effetti timbrici. Animata dall' esigenza di ricreare il senso timbrico di un' orchestra. Un' esecuzione quindi che vuole dare tutto il colore all' uno o all' altro suono. Il pianoforte è la verità in un mondo di finzione. È come uno specchio. Non puoi mentire col pianoforte, perché sei tu che vieni fuori. Da musicista ho bisogno di condividere con il pubblico le emozioni che da sempre la musica ha suscitato in me. Questo mi dà un senso di pienezza, di completezza». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 33
[ § 1 5 8 7 4 1 4 8 § ] giovedì 21 maggio 2020 Pagina 8 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Enti locali 5,7 miliardi Maxi fondo da 3,5 miliardi La misura più importante è l' istituzione di un fondo da 3,5 miliardi: il 30% verrà erogato a ogni ente come acconto calcolato sulle entrate del 31 dicembre 2019. Per le Regioni ci sarà invece un fondo da 1,5 miliardi. Tra le altre misure 100 milioni per i Comuni come indennizzo per i mancati incassi della tassa di soggiorno. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 34
[ § 1 5 8 7 4 1 4 9 § ] giovedì 21 maggio 2020 Pagina 9 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali TASSE LOCALI Inciampo Tosap, si paga il lockdown L' esenzione dal 1°maggio impone a bar e ristoranti le tasse di marzo e aprile Pasquale MirtoGianni Trovati I tavolini di bar e ristoranti sono esenti dalle tasse per l' occupazione del suolo pubblico a partire dal primo maggio. Ma questa precisazione, comparsa all' articolo 181 nel testo finale del decreto anticrisi, implica che invece tasse e canoni sarebbero dovuti per i mesi di marzo e aprile: cioè quelli in cui il picco dell' emergenza sanitaria ha svuotato le strade e chiuso per legge i locali. Il fisco locale è materia solo apparentemente semplice. Ma la sua natura vera, sviluppata in lunghi anni di interventi scoordinati, vive di una complessità insidiosa, piena di trappole in cui il primo a inciampare è di frequente lo stesso legislatore. Le vicende del decreto anticrisi lo confermano: a partire proprio dallo sconto sui tavolini pensato come forma di aiuto a una delle categorie più colpite dalla crisi. Una prima versione della norma era sembrata fin troppo "generosa" per i titolari dei locali pubblici. Perché prevedeva una fine dell' esenzione, il 31 ottobre, ma non un inizio: in questo modo si sarebbe potuti risalire senza ostacoli al 1° gennaio, il che avrebbe però imposto di bussare alle porte dei Comuni chiedendo il rimborso delle quote già pagate. Il rimedio infilato nel testo finale ha però ribaltato la situazione: perché ora sono i Comuni a poter chiedere tasse e canoni per marzo e aprile, i mesi più bui dell' emergenza Covid-19. Anzi, leggi alla mano lo devono fare. Perché sindaci e funzionari che in un afflato di simpatia rinunciassero spontaneamente agli incassi previsti per legge si vedrebbero contestare il danno erariale dalla Corte dei conti. Una strada alternativa ci sarebbe, ma è resa tortuosa dall' indole contorta del fisco locale. I Comuni possono riscrivere i regolamenti per ridurre fino ad azzerare la richiesta. Ma solo per la Cosap, che in quanto canone è un' entrata «patrimoniale»: la Tosap applicata in molti enti, anche se è identica, è una tassa, quindi una «entrata tributaria». E come tale impossibile da cancellare. In ogni caso, il caos. Caos in cui inciampa anche lo sconto Imu per gli albergatori. La norma li esenta dalla «prima rata» 2020. Ma la «prima rata», per legge, è pari al 50% di quanto versato nel 2019. Chi ha aperto l' albergo quest' anno quindi non avrebbe diritto a sconto, e a dicembre dovrebbe pagare l' Imu di tutto l' anno. E chi l' ha avviato nel corso del 2019 avrebbe un beneficio minore di chi ha pagato l' Imu per tutto l' anno. Urgono correzioni. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 35
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