CSV FC - Assiprov giovedì, 19 marzo 2020

Pagina creata da Mario Moro
 
CONTINUA A LEGGERE
CSV FC - Assiprov giovedì, 19 marzo 2020
CSV FC - Assiprov
giovedì, 19 marzo 2020
CSV FC - Assiprov giovedì, 19 marzo 2020
CSV FC - Assiprov
                                                    giovedì, 19 marzo 2020

Prime Pagine

 19/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)                                                               4
 Prima pagina del 19/03/2020

 19/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Forlì)                                                                     5
 Prima pagina del 19/03/2020
 19/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Cesena)                                                                    6
 Prima pagina del 19/03/2020

ambiente e protezione civile

 18/03/2020   Cesena Today                                                                                         7
 La solidarietà di Federcaccia, donati oltre 108mila euro a Protezione civile e Ausl
 18/03/2020   Forli Today                                                                                          8
 Dovadola, spesa e medicinali arrivano a domicilio per anziani e influenzati
 19/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 2                                       Elena G. Polidori    9
 La chiusura totale sarà prorogata Pressing contro lo sport all' aperto
 19/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 3                                        Giovanni Rossi     11
 La privacy può attendere: tutti sorvegliati

csv e scenario locale

 18/03/2020   Cesena Today                                                                                        13
 "Amici di Casa Insieme" tante iniziative per non lasciare soli gli anziani con demenza
 19/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 41                                                    15
 "Amici di Casa Insieme", iniziative per non lasciare soli i più bisognosi

 19/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 38                                                         16
 Il Circolo Auser accompagna gli anziani alle cure

 19/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 39                                                         17
 Donare cibo e lasciarlo nella Cattedrale

 19/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 39                                                  a.a.    18
 «Consegna dei pasti ai centri d' accoglienza»
 19/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 39                                  Andrea Alessandrini.    19
 La petizione dei senza tetto: «Non fateci uscire di giorno»

salute e assistenza

 19/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 37                                                    20
 Impegno sociale per aiutare i più fragili
 19/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 40                                 Giacomo Mascellani.     21
 «Noi le sentinelle della sopravvivenza»

volontariato

 19/03/2020   Avvenire (Diocesane) Pagina 8                                                                       22
 Attive per i bisognosi le mense e il Banco alimentare
CSV FC - Assiprov giovedì, 19 marzo 2020
19/03/2020   Corriere della Sera Pagina 6                                                    23
Distribuzione del cibo Sette hub alimentari e volontariato in campo

19/03/2020   Corriere della Sera Pagina 6                                Danilo di Diodoro   24
L' isolamento emotivo e quello sociale

19/03/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 16                                  Alessandro Graziani   26
«Virus, Fondazioni in campo Un fondo per il terzo settore»
19/03/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 27                                       Gabriele Sepio   29
Statuti non profit da adeguare entro il 31 ottobre
19/03/2020   Italia Oggi Pagina 10                                      GAETANO COSTA        31
Restiamo a casa. Ma se una casa non ce l' hai?
19/03/2020   Italia Oggi Pagina 34                                    CLAUDIA MARINOZZI      33
Proroghe al terzo settore
CSV FC - Assiprov giovedì, 19 marzo 2020
[ § 1 § ]

            giovedì 19 marzo 2020
                                    Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)

                                      Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 4
CSV FC - Assiprov giovedì, 19 marzo 2020
[ § 2 § ]

     giovedì 19 marzo 2020
                                 Il Resto del Carlino (ed. Forlì)

                             Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 5
CSV FC - Assiprov giovedì, 19 marzo 2020
[ § 3 § ]

     giovedì 19 marzo 2020
                               Il Resto del Carlino (ed. Cesena)

                             Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 6
CSV FC - Assiprov giovedì, 19 marzo 2020
[ § 1 5 5 7 2 9 5 7 § ]

                          mercoledì 18 marzo 2020

                                                                                  Cesena Today
                                                                           ambiente e protezione civile

                          La solidarietà di Federcaccia, donati oltre 108mila euro a Protezione civile e Ausl
                          Destinatari della donazione saranno quindi la Protezione Civile dell' Emilia Romagna per un importo di 94.000 euro
                          che va ad aggiungersi alle elargizioni già erogate alle Ausl locali per un importo complessivo di 14.800 euro

                          Le Sezioni territoriali Federcaccia Emilia Romagna provinciali e comunali
                          hanno risposto prontamente alla chiamata del Presidente regionale Massimo
                          Bulbi, per contribuire con proprie risorse economiche e sostenere l' attività
                          indispensabile delle strutture sanitarie Emiliano Romagnole, in questi giorni di
                          emergenza. Il Presidente regionale Federcaccia Massimo Bulbi ha condiviso
                          con il Governatore della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e con l'
                          Assessore alla sanità Raffaele Donini, di destinare tale somma alla
                          Protezione Civile dell' Emilia Romagna, sul conto "Insieme si può: l' Emilia-
                          Romagna contro il Coronavirus", dando loro il compito di individuare le
                          necessità più urgenti delle strutture sanitarie presenti sul territorio. Destinatari
                          della donazione saranno quindi la Protezione Civile dell' Emilia Romagna per
                          un importo di 94.000 euro che va ad aggiungersi alle elargizioni già erogate
                          alle Ausl locali per un importo complessivo di 14.800 euro, per l' acquisto di
                          ventilatori polmonarii e di materiale tecnico sanitario di supporto ad ammalati
                          e ad operatori sanitari. Il tuo browser non può riprodurre il video. Devi
                          disattivare ad-block per riprodurre il video. Spot Il video non può essere
                          riprodotto: riprova più tardi. Attendi solo un istante , dopo che avrai attivato javascript . . . Forse potrebbe interessarti ,
                          dopo che avrai attivato javascript . . . Devi attivare javascript per riprodurre il video. "Massimo Bulbi ha inoltre dato
                          piena applicazione ai decreti governativi e regionali, facendo un' opera di sensibilizzazione nei confronti di tutti i
                          federcacciatori emiliano-romagnoli, di tutte le regole comportamentali necessarie per il contenimento del contagio, a
                          partire dallo stare in casa. La Federcaccia e tutti i cacciatori, costantemente impegnati nel sociale e nel volontariato,
                          hanno dimostrato anche nel difficile momento che sta attraversando il nostro Paese, grande senso civico e di
                          responsabilità. Non essendo terminata la raccolta, si provvederà nei giorni a seguire ad effettuare la donazione degli
                          ulteriori contributi che ci perverranno". Sostieni CesenaToday Caro lettore, da tre settimane i giornalisti di
                          CesenaToday ed i colleghi delle altre redazioni lavorano senza sosta, giorno e notte, per fornire aggiornamenti precisi
                          ed affidabili sulla emergenza CoronaVirus . Se apprezzi il nostro lavoro, da sempre per te gratuito, e se ci leggi tutti i
                          giorni, ti chiediamo un piccolo contributo per supportarci in questo momento straordinario. Grazie! Scegli il tuo
                          contributo:

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 7
CSV FC - Assiprov giovedì, 19 marzo 2020
[ § 1 5 5 7 2 9 5 6 § ]

                          mercoledì 18 marzo 2020

                                                                                   Forli Today
                                                                          ambiente e protezione civile

                          Dovadola, spesa e medicinali arrivano a domicilio per anziani e influenzati
                          In collaborazione con i commercianti di negozi di alimentari e con la farmacia, è attivo da lunedì la consegna a
                          domicilio della spesa e dei medicinali dedicato agli influenzati, over 65, immunodepresse o affette da patologie

                          Spesa e medicinali arrivano a domicilio anche a Dovadola nelle case di
                          anziani e persone affette da patologia. Il sindaco Francesco Tassinari ha
                          attivato il Centro Operativo Comunale di protezione civile per l' emergenza
                          coronavirus. In collaborazione con i commercianti di negozi di alimentari e
                          con la farmacia, è attivo da lunedì la consegna a domicilio della spesa e dei
                          medicinali dedicato agli influenzati, over 65, immunodepresse o affette da
                          patologie . "Il servizio passa tutto attraverso il Centro Operativo Comunale ed
                          i volontari della protezione civile, al fine di far fronte alle imprescindibili
                          necessità di limitare gli spostamenti dalla propria abitazione ai casi
                          strettamente indispensabili - spiega il presidente della Protezione Civile di
                          Dovadola, Roberto Bartolini -. I commercianti raccolgono telefonicamente gli
                          ordini al mattino entro le 12, comunicano al Coc l' elenco delle persone che
                          ne hanno fatto richiesta, che poi vengono inoltrate ai volontari della
                          protezione civile. Al pomeriggio avvengono i ritiri delle buste dai negozi e la
                          distribuzione a coloro che ne hanno fatto richiesta". Il tuo browser non può
                          riprodurre il video. Devi disattivare ad-block per riprodurre il video. Spot Il
                          video non può essere riprodotto: riprova più tardi. Attendi solo un istante , dopo che avrai attivato javascript . . . Forse
                          potrebbe interessarti , dopo che avrai attivato javascript . . . Devi attivare javascript per riprodurre il video. Precisa
                          Bartolini: "I volontari indossano i dispositivi di protezione previsti e vengono mantenute tutte le distanze di sicurezza
                          previste , adottando un protocollo di consegna che è stato concordato col sindaco in base alle norme ed ai decreti in
                          vigore". Sostieni ForlìToday Caro lettore, da tre settimane i giornalisti di ForlìToday ed i colleghi delle altre redazioni
                          lavorano senza sosta, giorno e notte, per fornire aggiornamenti precisi ed affidabili sulla emergenza CoronaVirus . Se
                          apprezzi il nostro lavoro, da sempre per te gratuito, e se ci leggi tutti i giorni, ti chiediamo un piccolo contributo per
                          supportarci in questo momento straordinario. Grazie! Scegli il tuo contributo:

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 8
CSV FC - Assiprov giovedì, 19 marzo 2020
[ § 1 5 5 7 2 9 6 3 § ]

                          giovedì 19 marzo 2020
                          Pagina 2

                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Forlì)
                                                                          ambiente e protezione civile

                          La chiusura totale sarà prorogata Pressing contro lo sport all' aperto
                          L' Italia in quarantena fino al 18 aprile, c' è ancora troppa gente in giro. In arrivo un nuovo decreto

                                                                                                                                    Elena G. Polidori

                          di Elena G. Polidori ROMA Durerà ancora a lungo. Si va verso Pasqua,
                          con le scuole ancora chiuse, le attività ridotte ai servizi essenziali e la
                          gente chiusa in casa. Il premier Antonio Conte è sottoposto al pressing di
                          molti governatori che chiedono un decreto ancor più restrittitivo, ma il
                          capo dell' esecutivo attende il parere del Comitato scientifico, che a sua
                          volta, tuttavia, sta premendo perché il periodo della quarantena sia
                          prorogato per altri 15 giorni, almeno fino al 18 aprile. «Oltre il tre aprile?
                          Penso che sarà inevitabile, ma lo deciderà il consiglio dei ministri», ha in
                          qualche modo confermato il ministro Francesco Boccia nelle ore in cui
                          la ministra dei trasporti, Paola De Micheli, ha firmato, insieme al ministro
                          della salute, Roberto Speranza, un decreto che prevede un' ulteriore
                          stretta nei servizi di trasporto ferroviario e marittimo, compreso lo stretto
                          di Messina, ma anche per i supermercati, per i bar nelle stazioni di
                          servizio cittadine e gli uffici, in modo da evitare ad esempio le scene che
                          si sono viste nella metropolitana di Milano affollata di cittadini. La libertà
                          di movimento, dunque, si restringe ancora. Ci sarà presto un nuovo decreto. E la cautela di queste ore è soprattutto
                          legata ai timori per l' economia, che potrebbe sprofondare in una crisi senza precedenti. Tutto si giocherà con i dati di
                          domenica sera e non a caso ieri il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, ha ostentato cautela («è presto per
                          decidere, tra una settimana vedremo»), ma ci saranno nuovi limiti anche per le uscite per spesa e le passeggiate. E
                          stop, soprattutto, allo sport. Troppa gente che va a correre, tanto che il ministero dell' Interno ha varato una nuova
                          direttiva che impone una stretta nei controlli per evitare che i cittadini escano senza avere «un comprovato motivo».
                          I continui spostamenti, come dimostrano un alto numero di multe, 46mila denunce (43.595 per aver violato il divieto
                          di spostamento e 926 per false attestazioni) a fronte di oltre 1,5 milioni di persone controllate in una settimana,
                          significano che i cittadini non hanno capito «che devono aiutarci ad evitare ogni contagio - ha sottolineato il neo
                          commissario Domenico Arcuri - a costo di qualsiasi sacrificio». Eppure, nella sola giornata di lunedì su 172mila
                          persone controllate oltre 8mila erano in giro senza un reale motivo (e sono state denunciate) e l' analisi delle celle
                          telefoniche della Lombardia ha segnalato che a muoversi è ancora più del 40% della popolazione della regione più
                          colpita. Vincenzo Spadafora, ministro dello sport, non va per il sottile: «Nelle prossime ore» bisognerà «prendere in
                          considerazione la possibilità di un divieto completo anche all' attività all' aperto; quando abbiamo lasciato questa
                          opportunità, lo abbiamo fatto perché la comunità medico scientifica ci diceva di dare

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 9
CSV FC - Assiprov giovedì, 19 marzo 2020
[ § 1 5 5 7 2 9 6 3 § ]

                          giovedì 19 marzo 2020

                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Forlì)
                                                                          ambiente e protezione civile

                          la possibilità a molte persone di correre anche per altre patologie sanitarie - ha spiegato - ma l' appello generale era
                          quello di restare a casa: se non viene ascoltato saremo costretti a porre un divieto assoluto». A Riccione si sono
                          messi avanti; stop allo sport all' aperto, pure se individuale, e stretta sulle passeggiate coi cani portati fuori solo per 'i
                          bisogni', e sotto casa. E in Campania, il Tar ha dato ragione al governatore, Vincenzo De Luca: niente sport, troppo
                          alto il rischio di contagio. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 10
[ § 1 5 5 7 2 9 6 4 § ]

                          giovedì 19 marzo 2020
                          Pagina 3

                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Forlì)
                                                                           ambiente e protezione civile

                          La privacy può attendere: tutti sorvegliati
                          Il governo si affida alla tecnologia per tracciare il virus attraverso i cellulari. Gli esperti: «Va bene, purché gli utenti
                          siano avvertiti»

                                                                                                                                        Giovanni Rossi

                          di Giovanni Rossi ROMA Spaventato dal Coronavirus, il governo valuta
                          nuovi strumenti per fermare i contagi. E dopo la lunga serie di decreti e
                          Dpcm che hanno scandito queste settimane, ora pensa all' ipotesi di un
                          contrattacco tecnologico. «In questa emergenza le telecomunicazioni
                          possono aiutare la Protezione Civile, l' Istituto Superiore di Sanità, le
                          Regioni. Siamo in grado di mettere a disposizione informazioni
                          aggregate ricavate dai dati relativi alla mobilità dei clienti, garantendo il
                          rispetto della normativa europea Gdpr», spiega Asstel, l' associazione che
                          riunisce gli operatori tlc. Ma il governo pensa a strumenti di controllo più
                          raffinati del mero esame delle celle telefoniche alla base dell' ultima
                          strigliata ai cittadini lombardi per mobilità tuttora troppo elevata. Gli
                          esempi internazionali vanno tutti in questa direzione: dalla Cina (che nell'
                          emergenza sanitaria ha messo a frutto il controllo totale dei Big Data),
                          agli Stati Uniti (dove l' amministrazione Trump sta discutendo con la
                          Silicon Valley l' uso sistematico della geolocalizzazione), alla Corea del
                          Sud, dove tutte le competenze tecnologiche del Paese sono state arruolate per frenare i contagi. «In Corea del Sud -
                          sottolinea Massimo Canducci, capo innovazione del gruppo Engineering - la questione è stata affrontata in modo
                          molto pragmatico. Le immagini delle telecamere di sicurezza, le transazioni delle carte di credito, i dati di
                          posizionamento rilevati da smartphone e automobili sono stati incrociati ed elaborati. Questo ha consentito di ridurre
                          drasticamente le dimensioni del contagio identificando i cittadini potenzialmente infetti». Centinaia di sospetti
                          positivi sono stati così rintracciati (e poi sottoposti a tampone), tuttavia al prezzo di un' anomizzazione dati tutt' altro
                          che inappuntabile, con sgradevoli riflessi personali e sociali. «Il fatto che una democrazia evoluta come la Corea del
                          Sud abbia accettato questa sfida testimonia quanto l' emergenza Coronavirus stia lambendo il confine della privacy
                          personale», considera Giovanni Andrea Farina, fondatore di Itway, operativa nei settori dell' IT e della sicurezza
                          informatica. Lo scenario epidemico potrebbe ispirare soluzioni forzate? «Le ipotesi di lavoro sono infinite ma
                          necessitano tutte di una chiara esplicitazione - puntualizza Farina -. Ad esempio, non credo sarebbe uno scandalo il
                          tracciamento degli smartphone per verificare il rispetto della quarantena nei soggetti positivi asintomatici. Poi una
                          specifica App potrebbe verificare in diretta tutti i dati dei pazienti». Molte società stanno lavorando a soluzioni di
                          questo tipo. Luca Foresti, ad del Centro medico Santagostino

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                 Pagina 11
[ § 1 5 5 7 2 9 6 4 § ]

                          giovedì 19 marzo 2020

                                                                   Il Resto del Carlino (ed. Forlì)
                                                                         ambiente e protezione civile

                          e partner di Ascolto onlus (che raccoglie fondi per la lotta al Covid-19), dichiara: «Stiamo effettuando gli ultimi test
                          su una App da scaricare sui cellulari che permetterebbe alla Protezione civile di tracciare in tempo reale i movimenti
                          delle persone positive, di avvertire chi è entrato in contatto con questi soggetti, di individuare sul nascere lo sviluppo
                          di nuovi focolai e dettagliare geograficamente l' emergenza. Anonimato garantito». Aspettando novità, il capo della
                          Protezione civile Angelo Borrelli tira dritto: in questi casi «prevale sempre la salute pubblica». «I diritti dei cittadini
                          possono subire limitazioni anche incisive purché proporzionali a esigenze specifiche e temporalmente limitate»,
                          conferma il Garante Privacy Antonello Soro. Big Data contro Coronavirus. Anche l' Italia ci prova. © RIPRODUZIONE
                          RISERVATA.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 12
[ § 1 5 5 7 2 9 5 8 § ]

                          mercoledì 18 marzo 2020

                                                                                 Cesena Today
                                                                               csv e scenario locale

                          "Amici di Casa Insieme" tante iniziative per non lasciare soli gli anziani con demenza
                          "La nostra più grande paura è che gli anziani si sentano soli ed abbandonati, proprio per questo è nata la nostra
                          Associazione ed ora il nostro compito è quello di riuscire a perseguire il nostro obiettivo in questo momento di
                          estrema difficoltà"

                          Con tutte le attività di incontro e stimolazione cognitiva sospese per tutelare
                          gli anziani che rappresentano la fascia più a rischio nell' emergenza
                          Coronavirus, l' Associazione non si è persa d' animo ed ha deciso di
                          riconfigurare per quanto possibile le attività che venivano svolte insieme agli
                          anziani, per non lasciarli soli in questo momento di difficoltà, sia per loro che
                          per i loro familiari. Infatti spesso sono proprio i caregiver coloro che vanno
                          più sostenuti perchè impegnati a prendersi cura in ogni momento dell'
                          anziano malato. "Questo periodo è ancora più difficile da affrontare per chi si
                          ritrova in solitudine, senza più la possibilità di frequentare quegli
                          appuntamenti settimanali che scandivano e arricchivano la quotidianità, quali
                          i Convivium o i Caffè Alzheimer, per questo l' associazione si sta impegnando
                          nel compensare gli incontri con diverse modalità: Telefonate di supporto a
                          distanza ai partecipanti abituali alle attività sia familiari che persone con
                          demenza, che anziani fragili, da parte della psicologa coordinatrice, dei
                          volontari e delle educatrici". "Il nostro supporto sarà esteso a tutti coloro che
                          ne hanno bisogno: chi volesse entrare nella nostra rete di supporto per
                          anziani fragili, soli o con demenza e i loro caregiver, lo potrà fare contattandoci, oltre che allo sportello telefonico,
                          anche inserendo la sua mail e il suo telefono nel modulo di contatto che troverà sul nostro sito
                          www.amicidicasainsieme.it e nella pagina facebook amicidicasainsieme. In questo modo verrà contattato e potrà
                          ricevere il supporto telefonico e anche tutti i nostri consigli e aiuti per far superare nel modo migliore questo periodo
                          di isolamento ai suoi cari in difficoltà e a chi se ne prende cura". Sportello telefonico di ascolto per familiari ed
                          anziani fragili da lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.30 aperto a tutti allo 0547/691695 o, in alternativa, al
                          320.6967089. Rubrica facebook , newsletter oltre che comunicazioni via WhatsApp per i familiari e assistenti
                          impegnate nel prendersi cura delle persone con demenza e anziani fragili, dove offriamo spunti e suggerimenti per le
                          attività da fare a casa per vivere al meglio questo periodo. Il tuo browser non può riprodurre il video. Devi disattivare
                          ad-block per riprodurre il video. Spot Il video non può essere riprodotto: riprova più tardi. Attendi solo un istante ,
                          dopo che avrai attivato javascript . . . Forse potrebbe interessarti , dopo che avrai attivato javascript . . . Devi attivare
                          javascript per riprodurre il video. "La nostra più grande paura è che gli anziani si sentano soli ed abbandonati, proprio
                          per questo è nata la nostra Associazione ed ora il nostro compito è quello di riuscire a perseguire il nostro obiettivo
                          in questo momento di estrema difficoltà, usando tutti i mezzi che la tecnologia ci offre, ma senza dimenticare gli
                          strumenti più tradizionali con cui gli anziani

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 13
[ § 1 5 5 7 2 9 5 8 § ]

                          mercoledì 18 marzo 2020

                                                                                Cesena Today
                                                                              csv e scenario locale

                          hanno maggiore confidenza" sottolinea Stefano Montalti, Presidente dell' Associazione. "E' importante non
                          dimenticare che le persone anziane sole e con demenza vivono una situazione di fragilità che può e deve essere
                          ancora di più supportata cercando di andare oltre l' impossibilità della vicinanza fisica ma cercando ogni mezzo per
                          mantenere la relazione e far arrivare calore, affetto e un senso di condivisione" spiega Mariagiovanna Bonasso,
                          psicologa coordinatrice dell' associazione. In partenza nei prossimi giorni anche una campagna di raccolta fondi per
                          sostenere le attività dell' associazione, sperando di poter di nuovo ritrovarci insieme alla prossima edizione di
                          Maratona Alzheimer, fissata per il 13 settembre. Sostieni CesenaToday Caro lettore, da tre settimane i giornalisti di
                          CesenaToday ed i colleghi delle altre redazioni lavorano senza sosta, giorno e notte, per fornire aggiornamenti precisi
                          ed affidabili sulla emergenza CoronaVirus . Se apprezzi il nostro lavoro, da sempre per te gratuito, e se ci leggi tutti i
                          giorni, ti chiediamo un piccolo contributo per supportarci in questo momento straordinario. Grazie! Scegli il tuo
                          contributo:

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 14
[ § 1 5 5 7 2 9 7 1 § ]

                          giovedì 19 marzo 2020
                          Pagina 41

                                                             Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                               csv e scenario locale

                          "Amici di Casa Insieme", iniziative per non lasciare soli i più bisognosi

                          CESENA La popolazione anziana è quella più a rischio, in tempo di corona virus.
                          L' associazione "Amici di Casa Insieme", però, non si ferma e propone iniziative
                          per non lasciare soli gli anziani affetti da demenza. L' associazione che ha
                          ideato "Maratona Alzheimer" ha infatti deciso di riconfigurare per quanto
                          possibile le attività che venivano svolte insieme agli anziani per non lasciare
                          soli, in questo momento di difficoltà, né loro né i famigliari. Come? Con
                          telefonate di supporto a distanza ai partecipanti abituali alle attività sia familiari
                          che persone con demenza, che anziani fragili, da parte della psicologa
                          coordinatrice, dei volontari e delle educatrici. «Il nostro supporto -si legge in una
                          nota dell' associazione sarà esteso a tutti coloro che ne hanno bisogno: chi
                          volesse entrare nella nostra rete di supporto per anziani fragili, soli o con
                          demenza e i loro caregiver, lo potrà fare contattandoci dal sito
                          www.amicidicasainsieme.it o dalla pagina Facebook amicidi casainsieme. In
                          questo modo verrà potrà ricevere il supporto telefonico e anche i nostri consigli
                          per superare nel modo migliore questo periodo di isolamento». Lo sportello
                          telefonico di ascolto per familiari ed anziani fragili di "Amici di Casa Insieme" è
                          comunque attivo dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.30 ai numeri 0547691695 o al 3206967089. Al posto dei
                          Laboratori Benessere, dedicati a persone sane che vogliono mantenere uno stile di vita attivo, èstata avviata una
                          rubrica sulla pagina FacebookdiAmici di Casa Insieme e di Marato na Alzheimer mentre per chi non ha la possibilità
                          di accedere ai contenuti online, è in preparazione un piccolo manuale cartaceo con esercizi, ricette e attività che
                          possano essere utili in queste giornate: «Vogliamo stare al fianco - sottolinea il presidente Stefano Montalti - degli
                          anziani, usando tutti i mezzi che la tecnologia ci offre, ma senza dimenticare gli strumenti più tradizionali con cui gli
                          anziani hanno maggiore confidenza».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 15
[ § 1 5 5 7 2 9 6 7 § ]

                          giovedì 19 marzo 2020
                          Pagina 38

                                                               Il Resto del Carlino (ed. Cesena)
                                                                            csv e scenario locale

                          Il Circolo Auser accompagna gli anziani alle cure

                          GATTEO MARE Il Circolo Auser (nella foto il presidente Terzo Tosi) ha
                          sospeso parzialmente il trasporto di ammalati negli ospedali e presso
                          ambulatori e cliniche private. Mantiene inalterati gli accompagnamenti di
                          quelle persone che sono affette da patologie gravi come coloro che
                          devono effettuare la dialisi o sottoporsi a chemioterapia e radioterapia.
                          Le portano nelle strutture e le riaccompagnano a casa.

                                                             Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 16
[ § 1 5 5 7 2 9 6 6 § ]

                          giovedì 19 marzo 2020
                          Pagina 39

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Cesena)
                                                                             csv e scenario locale

                          Donare cibo e lasciarlo nella Cattedrale

                          SARSINA Il Comune e la Caritas di Sarsina hanno promosso l'
                          encomiabile iniziativa 'Dona il cibo a chi ne ha bisogno'. Ne dà notizia il
                          Comune plautino con un post sul proprio sito web: «In questa situazione
                          di emergenza quando esci per fare la spesa aggiungi qualche alimento al
                          tuo carrello. Poi lascia gli alimenti donati nei cesti in fondo alla navata
                          della Cattedrale di Sarsina».

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 17
[ § 1 5 5 7 2 9 6 5 § ]

                          giovedì 19 marzo 2020
                          Pagina 39

                                                                   Il Resto del Carlino (ed. Forlì)
                                                                              csv e scenario locale

                          Caritas

                          «Consegna dei pasti ai centri d' accoglienza»

                                                                                                                                        a.a.

                          Volontari della Caritas rider per la consegna dei pasti a domicilio. La
                          mensa di via don Minzoni, che a partire dall' emergenza Coronavirus
                          consegnava i pasti da asporto ai bisognosi senza farli accomodare a
                          tavola, ha cambiato organizzazione. «Troppa ressa fuori - spiega il
                          presidente Ivan Bartoletti Stella -, senza rispetto delle distanze. Da oggi i
                          nostri volontari consegneranno una cinquantina di pasti preparati da
                          'Welldone' ai centri di accoglienza di via Strinati, via Vescovado e di
                          Primavera 3 a palazzo Guidi dove troveranno posto altri bisognosi». a.a.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 18
[ § 1 5 5 7 2 9 6 8 § ]

                          giovedì 19 marzo 2020
                          Pagina 39

                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Forlì)
                                                                               csv e scenario locale

                          Dormitorio di via Strinati

                          La petizione dei senza tetto: «Non fateci uscire di giorno»
                          Chiedono di restare all' ex Roverella non solo di notte L' assessore: «Da oggi mensa e permanenza al pomeriggio»

                                                                                                                              Andrea Alessandrini.

                          La petizione dei senza tetto. Due rappresentanti dei 22 bisognosi ospitati
                          dal Comune nel centro di ospitalità notturna di via Strinati, nei locali dell'
                          ex Roverella, hanno recapitato una lettera con 18 firme al nostro giornale
                          per chiedere di essere ospitati negli spazi anche durante la giornata e
                          non soltanto negli orari disposti dal regolamento pre-coronavirus, dalle 8
                          di sera alle 8 di mattina. «Siamo al corrente delle richieste dei nostri ospiti
                          - non si stupisce della mobilitazione l' assessore ai servizi sociali
                          Carmelina Labruzzo - e stiamo rivedendo giorno per giorno l' assetto dei
                          nostri servizi per coniugare le due esigenze: quelle di limitare il contagio
                          del virus, agendo in condizioni di massima sicurezza, e quella di fornire il
                          pienosupporto alle persone senza casa e non vanno lasciate sole».
                          «Siamo intervenuti con delle modifiche rispetto ai primi giorni del nuovo
                          servizio all' ex Roverella - spiega l' assessore - che comprendeva anche l'
                          ospitalità pomeridiana ai senza casa che fruivano del centro diurno di
                          corso Cavour, chiuso in ossequio alle disposizioni per evitare gli
                          assembramenti». Che cosa è cambiato, dunque? «Gli attuali ventidue ospiti del centro di accoglienza notturno -
                          informa l' assessore Labruzzo - proprio a partire da oggi potranno utilizzare i locali in orari più estesi. Al mattino dopo
                          le otto dovranno lasciarli per permettere la sanificazione degli spazi, a tutela loro e dei volontari che forniscono la
                          sorveglianza, poi potranno tornare a pranzo, visto che abbiamo introdotto il servizio di mensa, e rimanere anche nel
                          pomeriggio: negli spazi interni oppure in cortile, per poi avere il ricovero notturno». «Per quanto riguarda gli altri ospiti
                          che non si fermano per la notte - conclude l' assessore - stiamo identificando un nuovo spazio di accoglienza che
                          renderemo noto probabilmente in giornata odierna». Andrea Alessandrini.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 19
[ § 1 5 5 7 2 9 7 2 § ]

                          giovedì 19 marzo 2020
                          Pagina 37

                                                             Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                                salute e assistenza

                          Impegno sociale per aiutare i più fragili

                          BAGNO DI ROMAGNA Uno sforzo collettivo a tutela del «tessuto più fragile delle
                          comunità». È quello che il sindaco di Bagno di Romagna chiede in una lettera
                          rivolta ai suoi concittadini, all' indomani del primo caso di contagio nel territorio
                          comunale, perché ognuno senta di essere una delle «pietre angolari della
                          comunità in cui vive». Tra i servizi attivati in via istituzionale e coordinati dall'
                          assessora Enrica Lazzari, Marco Baccini ricorda lo sportello sociale, con un
                          operatore a disposizione per raccogliere richieste di necessità da parte di
                          persone sole o con rete familiare assente: risponde al numero 0543-900423
                          nelle giornate di lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 14. C' è il servizio
                          farmaci, presso l' ospedale "Angioloni": vanno prenotati ai numeri 345-9433876
                          o 0547-352481; la consegna a domicilio, organizzata dalla Croce Rossa Italiana
                          in collaborazione con la MisericordiadiAlfero e riservata ad over 65 non
                          autosufficienti, è attiva dal lunedì al sabato dalle 8 alle 19 (tel. 345-9433876). In
                          collaborazione con Anteas-Cisl Romagna, è attiva anche la consegna di pasti
                          giornalieri a non autosufficienti. Non manca un servizio di sostegno psicologico
                          per le persone più fragili attraverso consulti telefonici o via skype, dal lunedì al
                          venerdì dalle ore 9 alle 16 (tel. 339-2106631, mail psicologia.emergenza@auslromagna.it).

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 20
[ § 1 5 5 7 2 9 6 9 § ]

                          giovedì 19 marzo 2020
                          Pagina 40

                                                                   Il Resto del Carlino (ed. Cesena)
                                                                                 salute e assistenza

                          «Noi le sentinelle della sopravvivenza»
                          Giornate intense per chi gestisce i servizi essenziali: farmacia, supermarket, macelleria, edicola «Orgogliosi del
                          nostro lavoro»

                                                                                                                               Giacomo Mascellani.

                          A Cesenatico ci sono molte realtà che si occupano dei servizi essenziali
                          e Confcommercio vuole far conoscere alcune di queste importanti
                          aziende in questo momento di emergenza sanitaria. Francesca Calisesi
                          della farmacia Faedi in viale Trento è tra coloro che non si sono fermati:
                          «Misuriamo la febbre con il termoscanner per i clienti che lo richiedono,
                          segnaliamo il rispetto delle distanze, abbiamo installato anche le barriere
                          in plexiglas. Diffondiamo il numero verde di Federfarma per la consegna
                          dei farmaci a domicilio grazie al supporto della Croce Rossa. La giornata
                          lavorativa comincia alle 8, quando arrivano i primi utenti. Abbiamo
                          allestito uno schermo esterno al negozio con tutte le informazioni, anche
                          di difesa personale dal virus». Marino Pieri, presidente comprensoriale
                          della Fida, la Federazione dettaglianti alimentari, è titolare di un
                          supermercato a Sala dove lavorano 19 persone: «Il flusso dei clienti è
                          ordinato, vengono rispettate le distanza, c' è l' utilizzo delle mascherine, il
                          livello della spesa si è alzato un po', ma è diminuito quello della
                          gastronomia perché le persone stando in casa si fanno da mangiare sole. La maggior parte fa una buona scorta per
                          limitare le uscite i giorni successivi. Io faccio un po' il vigile, regolo l' accesso e aiuto a indirizzarsi nei vari reparti».
                          Davide Baronio, titolare di una macelleria, registra un calo negli incassi: «Ora siamo aperti solo al mattino, il momento
                          della giornata in cui si concentrano i clienti ma facciamo la nostra parte». Serena Bonoli, edicolante in viale Trento, al
                          pari di altri suoi colleghi lavora invece di più: «Si vendono più giornali e c' è un netto incremento delle riviste e della
                          Settimana Enigmistica. Mi rende orgogliosa che le edicole siano riconosciute come servizio essenziale di vicinato».
                          Giacomo Mascellani.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 21
[ § 1 5 5 7 2 9 7 0 § ]

                          giovedì 19 marzo 2020
                          Pagina 8

                                                                           Avvenire (Diocesane)
                                                                                    volontariato

                          Attive per i bisognosi le mense e il Banco alimentare

                          L e mense della Caritas diocesana, sia quella di Scalea che quella di San
                          Marco Argentano, continuano nella loro opera di assistenza verso le
                          persone bisognose. Anche le parrocchie del territorio diocesano che
                          distribuiscono i viveri del Banco alimentare continuano nel loro servizio
                          alle famiglie e agli anziani. La Conferenza episcopale italiana,
                          accogliendo una richiesta di sostegno della Fondazione Banco alimentare
                          onlus, ha deciso oggi lo stanziamento di mezzo milione di euro dai fondi
                          otto per mille, che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica, in favore delle
                          attività di una rete che comprende 21 Banchi in tutta Italia.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 22
[ § 1 5 5 7 2 9 7 3 § ]

                          giovedì 19 marzo 2020
                          Pagina 6

                                                                           Corriere della Sera
                                                                                  volontariato

                          6

                          Distribuzione del cibo Sette hub alimentari e volontariato in campo

                          Sette hub sparsi per la città dove ogni giorno viene raccolta una tonnellata di
                          cibo che poi grazie a volontari, operatori delle associazioni e dipendenti del
                          Comune viene portato nelle case delle famiglie più povere che a Milano sono
                          20 mila. L' iniziativa è nata grazie alla collaborazione tra Palazzo Marino,
                          Banco alimentare, Caritas ambrosiana e Coop lombardia. Gli operatori messi
                          in campo sono 150, adeguatamente formati e dotati di presidi sanitari. A
                          rifornire gli hub è il Banco alimentare. La tonnellata di cibo giornaliera
                          potrebbe aumentare nelle prossime settimane. A questi prodotti si
                          aggiungono anche le tre tonnellate di cibo rimasto nelle dispense di Milano
                          Ristorazione all' indomani della chiusura delle scuole e delle mense. L' azienda
                          del Comune le ha messe a disposizione del Banco e di altre organizzazioni
                          come il Refettorio ambrosiano e i City Angels.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 23
[ § 1 5 5 7 2 9 7 4 § ]

                          giovedì 19 marzo 2020
                          Pagina 6

                                                                             Corriere della Sera
                                                                                    volontariato

                          Soli in modi diversi

                          L' isolamento emotivo e quello sociale

                                                                                                                                Danilo di Diodoro

                          povertà e solitudine sono sorelle. I poveri sono più esposti alla solitudine
                          perché per raggiungere relazioni sociali soddisfacenti è necessario essere in
                          grado di mettere a disposizione le proprie energie psicofisiche per la
                          costruzione di reti sociali. Ma chi è povero è già talmente impegnato a
                          sopravvivere e a mantenere uno stato di equilibrio psicologico che non ha le
                          risorse fisiche, mentali e cognitive per vincere lo stigma che grava su chi vive
                          ai margini della società. «In questi casi si instaura un circolo vizioso» dicono
                          ancora De Leo e Trabucchi nel loro libro, «per cui la povertà induce alla
                          solitudine e quest' ultima è a sua volta un fattore di rischio per ulteriori
                          povertà. Chi è solo non sente l' esigenza di ingegnarsi, insieme con altri, per
                          migliorare la propria condizione economica e cerca scuse esterne per un'
                          incapacità che origina dall' interno della sua stessa condizione psicologica».
                          Una situazione ancora più difficile si crea quando il povero si trova a essere
                          anche nella condizione di migrante, dalla quale è molto difficile combattere
                          sia sentimenti di solitudine, sia una solitudine oggettiva. Tradizionalmente, in
                          ambito psicologico si opera una distinzione tra l' isolamento emotivo e quello
                          sociale. Il primo sarebbe conseguenza soprattutto alla perdita di una persona cara, e quindi più vicino al lutto; il
                          secondo sarebbe rappresentato invece dall' effettiva mancanza di relazioni con gli altri. «I migranti costituiscono,
                          quando si stabiliscono in una certa area, gruppi minoritari all' interno delle società. Talvolta questa condizione
                          permette di costruire comunità che al loro interno sono in grado di offrire appoggio a chi ne ha bisogno e a evitare la
                          solitudine del singolo. Talaltra, invece, le minoranze vivono in modo negativo la loro vita e non sono in grado di
                          offrire protezione, esponendo il singolo ai traumi della solitudine. Il fenomeno si verifica in particolare nelle persone
                          anziane, anche se ci sono forti differenze nei vari gruppi etnici. In Cina, ad esempio, si è dimostrato che l' aspetto
                          principale che definisce l' esperienza delle migrazioni è la solitudine, anche quella di chi è rimasto nella terra d'
                          origine dopo la partenza dei più giovani, andati alla ricerca di lavoro». Secondo quanto emerso da una ricerca
                          condotta dalle US National Academies of Sciences, Engineering, and Medicine e riportata in un editoriale dalla rivista
                          The Lancet , dato che condizioni protratte di solitudine possono avere effetti nocivi sulla salute psicologica e su
                          quella cardiovascolare, oltre che sul rischio di mortalità, il sistema sociosanitario dovrebbe puntare a individuare le
                          condizioni a rischio di solitudine soprattutto nelle persone di età superiore a 50 anni, per le quali sono più

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 24
[ § 1 5 5 7 2 9 7 4 § ]

                          giovedì 19 marzo 2020

                                                                             Corriere della Sera
                                                                                    volontariato

                          frequenti eventi come la vedovanza, la morte di un amico, o anche il progressivo decadimento delle condizioni di
                          salute e il deteriorarsi della funzionalità di vista e udito. Un problema pratico è rappresentato dal fatto che molti degli
                          aspetti sanitari e sociali della solitudine non sono ancora stati completamente studiati. «C' è ancora molto che non
                          sappiamo della solitudine» continua l' editoriale di The Lancet. «Non esistono una definizione unificata o un accordo
                          su modalità standardizzate per misurarla. Disponiamo solo di poche prove di efficacia di interventi che possano
                          essere davvero di supporto alla solitudine. Diversi sondaggi mostrano che i giovani adulti sperimentano i tassi più alti
                          di solitudine di tutti gli altri gruppi di età, fino al punto che metà di coloro che hanno un' età compresa tra 18 e 24 anni
                          riportano di sentirsi soli e di fare spesso ricorso all' alcol per fronteggiare questa sensazione». Secondo Helen
                          Stokes-Lampard del Royal College of General Practitioners , intervistata dal British Medical Journal , i medici di
                          medicina generale dovrebbero poter dare il loro contributo per il contrasto alle grandi ineguaglianze sociali e di salute
                          che generano condizioni di solitudine. Per questo dovrebbero poter contare sul supporto del volontariato per fornire
                          adeguato supporto alle persone che hanno più problemi sociali che sanitari. «Ci sono prove sempre più evidenti che
                          le attività sociali aiutano le persone a essere membri attivi della società, a consumare meno risorse sanitarie e a
                          vivere vite migliori. Quando visito pazienti con complessi bisogni fisici, sociali e psicologici, so che potrebbero
                          ricevere risposte più adatte da parte di un operatore sociale, mentre io potrei concentrarmi meglio sui loro bis ogni
                          psicologici e biomedici».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 25
[ § 1 5 5 7 2 9 5 9 § ]

                          giovedì 19 marzo 2020
                          Pagina 16

                                                                                 Il Sole 24 Ore
                                                                                    volontariato

                          INTERVISTAFRANCESCO PROFUMO

                          «Virus, Fondazioni in campo Un fondo per il terzo settore»
                          Il presidente Acri: «I singoli Enti hanno già stanziato 35 milioni sul territorio » «Si impone una azione di politica
                          europea ispirata alla solidarietà tra paesi membri»

                                                                                                                               Alessandro Graziani

                          Anche le Fondazioni di origine bancaria scendono in campo con misure
                          che servono a tamponare l' emergenza coronavirus in Italia. Oltre alle varie
                          iniziative dei singoli enti, che hanno stanziato milioni a sostegno dei territori
                          (a partire dagli ospedali), anche l' Acri interviene con un' iniziativa unitaria
                          che coinvolgerà tutte le Fondazioni. Ne parliamo con il presidente dell' Acri
                          Francesco Profumo, che siede anche al vertice della Compagnia San
                          Paolo. Le Fondazioni di origine bancaria sono pronte a fare la propria
                          parte per aiutare le difficoltà dell' Italia attraverso un intervento di
                          sistema, che vada oltre l' emergenza? Di cosa si tratta? E quante
                          risorse intendete mobilitare? Come già avvenuto in altre situazioni di
                          emergenza che il Paese ha dovuto affrontare negli ultimi anni, anche per la
                          pandemia da Coronavirus Acri ha stabilito di avviare un intervento di
                          sistema delle Fondazioni di origine bancaria, mediante il Fondo Nazionale
                          Iniziative Comuni. Il Comitato esecutivo di Acri, riunitosi mercoledì 18
                          marzo in videoconferenza, ha deliberato l' attivazione di un Fondo di
                          garanzia rotativo a sostegno delle esigenze finanziarie delle organizzazioni
                          di Terzo settore. Quante risorse intendete mobilitare? La dotazione iniziale è di 5 milioni di euro ma, grazie a un
                          effetto di leva finanziaria, il Fondo permetterà l' erogazione di alcune decine di milioni di euro di finanziamenti,
                          portando così liquidità a migliaia di organizzazioni. Per aumentare la capacità del Fondo di garanzia, potranno poi
                          aggiungersi ulteriori contribuzioni volontarie da parte di singole Fondazioni. Inoltre, data la fragilità dei soggetti
                          destinatari, al Fondo di garanzia si affiancherà un Fondo di copertura di 500mila euro, che consentirà di abbattere,
                          sino ad esaurimento, gli oneri finanziari del primo ciclo di erogazione del plafond. L' erogazione dei finanziamenti
                          avverrà mediante il sistema bancario. Acri coordinerà l' operazione sul piano dell' interlocuzione con le
                          rappresentanze del Terzo settore, della sottoscrizione degli accordi con l' istituto di credito, del richiamo dei
                          contributi accantonati dalle Fondazioni, del monitoraggio dell' iniziativa e della rendicontazione periodica.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 26
[ § 1 5 5 7 2 9 5 9 § ]

                          giovedì 19 marzo 2020

                                                                                  Il Sole 24 Ore
                                                                                     volontariato

                          Come nasce questo intervento di sistema? Nasce dalla consapevolezza che, se per il mondo delle imprese il
                          Governo sta mettendo a punto misure straordinarie di contenimento degli effetti collaterali dell' emergenza sanitaria,
                          per il mondo del Terzo settore, in particolare dell' associazionismo, non sembrano disponibili misure adeguate a
                          garantirne la continuità. Le realtà del Terzo settore, infatti, oltre a subire le conseguenze dell' interruzione dell' attività,
                          scontano una strutturale debolezza e fragilità dal punto di vista finanziario, che si accentua in questa fase che le
                          vede impegnate nel concorrere a fronteggiare i disagi sociali delle fasce più deboli della popolazione, limitandone le
                          possibilità di resilienza. Queste realtà, se non adeguatamente supportate sul piano finanziario, rischiano di subire
                          contraccolpi che ne minano alle fondamenta le possibilità di sopravvivenza. Le Fondazioni si sono già mosse
                          singolarmente con interventi immediati a favore dei territori di origine. Ci può sintetizzare che tipo di aiuti
                          si tratta? A questo intervento di sistema si affiancano le iniziative già attivate sui territori dalle singole Fondazioni di
                          origine bancaria, che per contrastare l' emergenza Covid 19, hanno stanziato complessivamente oltre 35 milioni di
                          euro. Sul sito Acri sono consultabili gli aggiornamenti e tutti i dettagli. Gli interventi finanziati sono molto variegati.
                          Principalmente si tratta di risorse immediatamente disponibili per gli ospedali e le Aziende sanitarie: l' acquisto di
                          impianti tecnologici di terapia intensiva, respiratori, sistemi di monitoraggio, letti per la rianimazione e tutto l'
                          occorrente per rispondere all' emergenza di queste ore. Ci sono poi interventi a sostegno delle organizzazioni non
                          profit e culturali messe a dura prova dalle necessarie misure di contenimento del contagio. Infine si guarda anche al
                          post-emergenza, con iniziative di sostegno alla ripresa economica e alla ricerca scientifica. Le banche partecipate
                          sono costrette a rinviare le assemblee di bilancio e dunque lo stacco dei dividendi che per voi è
                          fondamentale? Per voi è un problema? E quanto siete preoccupati per l' andamento delle banche nel
                          2020? Guardando alla portata dell' impatto sull' economia che la pandemia sta producendo, direi che non si tratta di
                          un problema che riguarda solo le Fondazioni di origine bancaria, ma che interessa l' intero sistema economico e
                          finanziario su scala globale. Al momento il Governo italiano sta valutando di prorogare la chiusura dei bilanci a
                          giugno: questo spostamento di soli due mesi ritengo sia facilmente gestibile senza troppe ripercussioni. Certo è che
                          ci aspettano mesi durissimi di cui è difficile immaginare esattamente i contorni. La crisi economica dello scorso
                          decennio, come noto, ebbe origine nella finanza e da lì si propagò al sistema economico; ora siamo di fronte a un
                          percorso inverso ed è molto difficile fare previsioni. Molto dipenderà da quanto dureranno le forme radicali di
                          contenimento del contagio.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 27
[ § 1 5 5 7 2 9 5 9 § ]

                          giovedì 19 marzo 2020

                                                                                 Il Sole 24 Ore
                                                                                    volontariato

                          Lei è stato anche Ministro all' epoca del Governo Monti. Anche allora, la fase era di emergenza. Ma
                          questa forse è più grave. Ritiene che l' Europa si stia mostrando all' altezza della situazione? Sarò drastico:
                          di fronte a questa emergenza risulta ancora più evidente di quanto tutti noi abbiamo bisogno di più Europa! L'
                          assoluta novità dell' emergenza che stiamo affrontando ci ha fatto trovare tutti impreparati e i singoli Paesi sono
                          andati in ordine sparso, mettendo in campo risposte diverse, a volte contraddittorie, ma soprattutto non
                          sincronizzate. Questo probabilmente ha contribuito a non limitare la diffusione del contagio. La gestione dell'
                          emergenza ha palesato ancora una volta che dobbiamo tornare a un' idea di Europa realmente federale, in cui i
                          singoli Stati cedono porzioni di sovranità, così che possano essere realizzate politiche - anche sanitarie - realmente
                          condivise. Solo così l' Unione Europea potrà dispiegare appieno tutto il suo potenziale. Nel frattempo è positivo
                          rilevare che, dopo un' iniziale incertezza, la Banca Centrale Europea ha assicurato, come era auspicabile, che farà
                          tutto il necessario per contenere l' impatto finanziario sui singoli Paesi di questa crisi. Ormai si impone una ampia e
                          decisa azione di politica europea ispirata alla solidarietà tra paesi membri e impostata al sostegno della domanda
                          per investimenti e consumi. Sono necessari interventi condivisi, in particolare a supporto di progetti di infrastrutture
                          fisiche e digitali rivolti al settore della sanità, che potrebbero contribuire ad orientare positivamente le aspettative dei
                          mercati e a consentire di riavviare un percorso di crescita sostenibile. È importante riprendere il dibattito sulla
                          capacita fiscale dell' area europea per dotarla di un bilancio comune che possa costituire una solida base su cui far
                          poggiare una ripresa economica sostenibile e solidale. L''Italia ce la farà? Ne uscirà un Paese diverso? L'
                          epidemia del Covid 19 sta mettendo a dura prova l' intero Paese. Penso al mondo della scuola, che era
                          prevalentemente impreparato a erogare servizi di istruzione da remoto, ma che, grazie alla disponibilità dei docenti e
                          del personale, sta continuando a garantire l' istruzione dei nostri bambini e ragazzi. Penso alle famiglie chiuse in
                          casa, alle attività economiche e artigianali, alle persone che vivono in situazioni di fragilità e per le quali l' emergenza
                          può avere un impatto anche più dirompente. Penso, ovviamente, a tutti i nostri connazionali che stanno gestendo in
                          prima linea la risposta all' emergenza, medici, paramedici, infermieri, protezioni civile A tutti loro va la gratitudine dell'
                          intero Paese. E al termine di questa crisi credo vadano ripensate molte cose rispetto a come abbiamo immaginato in
                          questi anni il nostro sistema sanitario. Infine, osservo che tutti gli italiani stanno dando prova di grande
                          compostezza, rispetto delle regole e solidarietà. Da questa crisi, ne sono certo, uscirà un Paese provato, ma
                          rinvigorito nei suoi legami di comunità. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 28
[ § 1 5 5 7 2 9 6 2 § ]

                          giovedì 19 marzo 2020
                          Pagina 27

                                                                                Il Sole 24 Ore
                                                                                   volontariato

                          TERZO SETTORE

                          Statuti non profit da adeguare entro il 31 ottobre
                          I bilanci vanno approvati entro fine giugno Assemblee a distanza

                                                                                                                                   Gabriele Sepio

                          Proroga delle scadenze per adeguamenti statutari e bilanci, e sospensione
                          dei versamenti fiscali e previdenziali. Sono solo alcune delle misure di
                          sostegno al non profit messe a punto dal Governo con il Dl "cura Italia"
                          18/2020. Sul primo fronte, slitta il termine per gli adeguamenti di Onlus,
                          organizzazioni di volontariato (Odv), associazioni di promozione sociale
                          (Aps) e imprese sociali, che avranno tempo fino al 31 ottobre 2020
                          (anziché al 30 giugno) per allineare gli statuti alla riforma del Terzo settore
                          con le maggioranze semplificate dell' assemblea ordinaria. Prorogata
                          anche la scadenza per approvare rendiconti e bilanci, seppure con
                          tempistiche diverse a seconda della tipologia di ente. Onlus, Odv e Aps per
                          le quali il termine sarebbe ricaduto nel periodo emergenziale (stabilito in sei
                          mesi dal 31 gennaio scorso) potranno farlo entro il 31 ottobre, in
                          abbinamento, dunque, con gli adeguamenti statutari. Per le imprese sociali
                          costituite in forma societaria e cooperative, invece, la scadenza viene
                          fissata a 180 giorni dalla chiusura dell' esercizio (fine giugno, in caso di
                          coincidenza con l' anno solare). Le coop sociali, invece, in quanto Onlus "di
                          diritto", potrebbero applicare lo stesso termine di queste ultime. Per tutti gli altri enti non profit (associazioni e
                          fondazioni privi di specifiche qualifiche) manca un' indicazione espressa nel decreto; potrebbero, in via
                          interpretativa, applicare la medesima proroga delle società ma sul punto occorrono urgenti chiarimenti. A
                          prescindere dalla natura dell' ente, inoltre, sarà possibile svolgere assemblee in formato audio/video, anche in deroga
                          allo statuto, mentre il voto per corrispondenza o consultazione scritta sembrerebbe essere riservato alle società.
                          Sotto il profilo tributario, sono sospesi i versamenti di ritenute, contributi previdenziali/assistenziali e premi per
                          assicurazione obbligatoria da parte specifiche tipologie di enti individuati per settore di attività (articolo 61 del Dl).
                          Tra questi rientrano espressamente i soggetti del mondo sportivo (federazioni sportive, enti di promozione sportiva,
                          associazioni/società sportive, professionistiche e dilettantistiche, soggetti che gestiscono stadi, impianti, palestre
                          eccetera), Onlus, Odv e Aps iscritte nei rispettivi registri, nonché tutti gli altri enti che svolgono una delle attività
                          elencate (come l' organizzazione di eventi culturali, l' assistenza diurna a minori disabili o l' assistenza sociale non
                          residenziale per anziani/disabili). In generale i pagamenti sono rinviati al 31 maggio (con possibilità di dilazione in
                          massimo cinque rate), con la sola eccezione di federazioni sportive, enti di promozione sportiva e
                          associazioni/società sportive, che avranno un mese in più per i versamenti (entro il 30 giugno o in cinque rate).

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 29
[ § 1 5 5 7 2 9 6 2 § ]

                          giovedì 19 marzo 2020

                                                                               Il Sole 24 Ore
                                                                                  volontariato

                          Gli altri enti non profit, che pure svolgono attività di interesse generale ma non quelle indicate nel decreto,
                          rischiano di beneficiare della sola proroga dei versamenti al 20 marzo. Per coloro tra questi che svolgono attività
                          commerciale e sono dotati di partita Iva potrebbe scattare, tuttavia, il rinvio dei pagamenti al 31 maggio o in cinque
                          rate (articolo 62). © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 30
[ § 1 5 5 7 2 9 6 1 § ]

                          giovedì 19 marzo 2020
                          Pagina 10

                                                                                   Italia Oggi
                                                                                   volontariato

                          È la domanda che si è posta la Fondazione italiana organismi per le persone senza dimora

                          Restiamo a casa. Ma se una casa non ce l' hai?
                          Il caso di Torino, in cui centinaia di senzatetto sono sempre per la strada

                                                                                                                               GAETANO COSTA

                          Restano in strada. Non possono fare altrimenti. L' invito del governo a
                          rimanere in casa, per i senzatetto, cade automaticamente nel vuoto. Ed è un
                          triste paradosso: restiamo a casa, d' accordo. Ma se una casa non l'
                          abbiamo? È l' interrogativo che si è posta la Fondazione italiana organismi
                          per le persone senza dimora monitorando le varie realtà locali. Per esempio
                          Torino, dove centinaia di clochard, nonostante gli sforzi delle varie
                          associazioni, sono sempre in giro per le vie della città. Alla fine della scorsa
                          settimana un senzatetto ucraino è stato denunciato dalla polizia nel
                          quartiere milanese di Lambrate «in quanto non ottemperava alle disposizioni
                          del decreto» per il contenimento dell' emergenza legata al coronavirus.
                          «Come questo cittadino, decine di altri senza dimora rischiano di subire una
                          denuncia penale», ha spiegato il presidente dell' associazione Ronda della
                          carità, Magda Baietta. «È assurdo: bisognerebbe aiutare chi in questo
                          momento è più esposto al pericolo, non causargli danni giudiziari». La
                          questione è delicata. E la Fondazione per le persone senza fissa dimora, per
                          affrontarla, ha lanciato l' appello #iostoacasa, ma chi non ha una casa? L'
                          ente chiede di tenere aperti dormitori e centri che accolgono già i senzatetto e non diminuire, anzi aumentare, i
                          servizi a loro dedicati. Nel caso di Torino, però, molte attività sono già state sospese: dall' ingresso dei volontari, che
                          spesso aiutano nel momento dei pasti, ad alcuni servizi diurni che comprendono anche l' utilizzo delle docce.
                          Sempre per rispetto delle regole imposte per evitare il contagio da Covid-19. In Italia ci sono oltre 50 mila persone
                          senza fissa dimora. Nel capoluogo piemontese se ne contano centinaia. E le associazioni che si occupano di loro,
                          nel rispetto delle restrizioni governative, si stanno attrezzando come possono. Il Sermig, il servizio missionario
                          giovani fondato sotto la Mole nel 1964, ha attivato misure come la consegna di gel igienizzanti all' ingresso della
                          propria struttura. E ha chiesto alle donne con bambini di restare all' interno della sede anche di giorno. Ma con gli
                          uomini, un centinaio in tutto, è più complicato: ogni mattina devono uscire dalla struttura e stare in strada, dato che i
                          servizi diurni, a causa dell' emergenza per il coronavirus, sono sospesi quasi ovunque. «Ma i dormitori non
                          chiudono», ha detto a Repubblica Torino la coordinatrice della onlus Gruppo Abele, Patrizia Ghiani. «Non chiudono
                          perché non possono chiudere, anche se la preoccupazione tra noi operatori è palpabile. Si rispettano le dieci regole
                          da seguire per ridurre i rischi del contagio, ma ciò non significa che non ci sentiamo esposti».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 31
Puoi anche leggere