CSV FC - Assiprov giovedì, 19 marzo 2020
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CSV FC - Assiprov giovedì, 19 marzo 2020 Prime Pagine 19/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) 4 Prima pagina del 19/03/2020 19/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) 5 Prima pagina del 19/03/2020 19/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) 6 Prima pagina del 19/03/2020 ambiente e protezione civile 18/03/2020 Cesena Today 7 La solidarietà di Federcaccia, donati oltre 108mila euro a Protezione civile e Ausl 18/03/2020 Forli Today 8 Dovadola, spesa e medicinali arrivano a domicilio per anziani e influenzati 19/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 2 Elena G. Polidori 9 La chiusura totale sarà prorogata Pressing contro lo sport all' aperto 19/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 3 Giovanni Rossi 11 La privacy può attendere: tutti sorvegliati csv e scenario locale 18/03/2020 Cesena Today 13 "Amici di Casa Insieme" tante iniziative per non lasciare soli gli anziani con demenza 19/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 41 15 "Amici di Casa Insieme", iniziative per non lasciare soli i più bisognosi 19/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 38 16 Il Circolo Auser accompagna gli anziani alle cure 19/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 39 17 Donare cibo e lasciarlo nella Cattedrale 19/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 39 a.a. 18 «Consegna dei pasti ai centri d' accoglienza» 19/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 39 Andrea Alessandrini. 19 La petizione dei senza tetto: «Non fateci uscire di giorno» salute e assistenza 19/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 37 20 Impegno sociale per aiutare i più fragili 19/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 40 Giacomo Mascellani. 21 «Noi le sentinelle della sopravvivenza» volontariato 19/03/2020 Avvenire (Diocesane) Pagina 8 22 Attive per i bisognosi le mense e il Banco alimentare
19/03/2020 Corriere della Sera Pagina 6 23 Distribuzione del cibo Sette hub alimentari e volontariato in campo 19/03/2020 Corriere della Sera Pagina 6 Danilo di Diodoro 24 L' isolamento emotivo e quello sociale 19/03/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 16 Alessandro Graziani 26 «Virus, Fondazioni in campo Un fondo per il terzo settore» 19/03/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 27 Gabriele Sepio 29 Statuti non profit da adeguare entro il 31 ottobre 19/03/2020 Italia Oggi Pagina 10 GAETANO COSTA 31 Restiamo a casa. Ma se una casa non ce l' hai? 19/03/2020 Italia Oggi Pagina 34 CLAUDIA MARINOZZI 33 Proroghe al terzo settore
[ § 1 § ] giovedì 19 marzo 2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 4
[ § 2 § ] giovedì 19 marzo 2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 5
[ § 3 § ] giovedì 19 marzo 2020 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 6
[ § 1 5 5 7 2 9 5 7 § ] mercoledì 18 marzo 2020 Cesena Today ambiente e protezione civile La solidarietà di Federcaccia, donati oltre 108mila euro a Protezione civile e Ausl Destinatari della donazione saranno quindi la Protezione Civile dell' Emilia Romagna per un importo di 94.000 euro che va ad aggiungersi alle elargizioni già erogate alle Ausl locali per un importo complessivo di 14.800 euro Le Sezioni territoriali Federcaccia Emilia Romagna provinciali e comunali hanno risposto prontamente alla chiamata del Presidente regionale Massimo Bulbi, per contribuire con proprie risorse economiche e sostenere l' attività indispensabile delle strutture sanitarie Emiliano Romagnole, in questi giorni di emergenza. Il Presidente regionale Federcaccia Massimo Bulbi ha condiviso con il Governatore della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e con l' Assessore alla sanità Raffaele Donini, di destinare tale somma alla Protezione Civile dell' Emilia Romagna, sul conto "Insieme si può: l' Emilia- Romagna contro il Coronavirus", dando loro il compito di individuare le necessità più urgenti delle strutture sanitarie presenti sul territorio. Destinatari della donazione saranno quindi la Protezione Civile dell' Emilia Romagna per un importo di 94.000 euro che va ad aggiungersi alle elargizioni già erogate alle Ausl locali per un importo complessivo di 14.800 euro, per l' acquisto di ventilatori polmonarii e di materiale tecnico sanitario di supporto ad ammalati e ad operatori sanitari. Il tuo browser non può riprodurre il video. Devi disattivare ad-block per riprodurre il video. Spot Il video non può essere riprodotto: riprova più tardi. Attendi solo un istante , dopo che avrai attivato javascript . . . Forse potrebbe interessarti , dopo che avrai attivato javascript . . . Devi attivare javascript per riprodurre il video. "Massimo Bulbi ha inoltre dato piena applicazione ai decreti governativi e regionali, facendo un' opera di sensibilizzazione nei confronti di tutti i federcacciatori emiliano-romagnoli, di tutte le regole comportamentali necessarie per il contenimento del contagio, a partire dallo stare in casa. La Federcaccia e tutti i cacciatori, costantemente impegnati nel sociale e nel volontariato, hanno dimostrato anche nel difficile momento che sta attraversando il nostro Paese, grande senso civico e di responsabilità. Non essendo terminata la raccolta, si provvederà nei giorni a seguire ad effettuare la donazione degli ulteriori contributi che ci perverranno". Sostieni CesenaToday Caro lettore, da tre settimane i giornalisti di CesenaToday ed i colleghi delle altre redazioni lavorano senza sosta, giorno e notte, per fornire aggiornamenti precisi ed affidabili sulla emergenza CoronaVirus . Se apprezzi il nostro lavoro, da sempre per te gratuito, e se ci leggi tutti i giorni, ti chiediamo un piccolo contributo per supportarci in questo momento straordinario. Grazie! Scegli il tuo contributo: Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 7
[ § 1 5 5 7 2 9 5 6 § ] mercoledì 18 marzo 2020 Forli Today ambiente e protezione civile Dovadola, spesa e medicinali arrivano a domicilio per anziani e influenzati In collaborazione con i commercianti di negozi di alimentari e con la farmacia, è attivo da lunedì la consegna a domicilio della spesa e dei medicinali dedicato agli influenzati, over 65, immunodepresse o affette da patologie Spesa e medicinali arrivano a domicilio anche a Dovadola nelle case di anziani e persone affette da patologia. Il sindaco Francesco Tassinari ha attivato il Centro Operativo Comunale di protezione civile per l' emergenza coronavirus. In collaborazione con i commercianti di negozi di alimentari e con la farmacia, è attivo da lunedì la consegna a domicilio della spesa e dei medicinali dedicato agli influenzati, over 65, immunodepresse o affette da patologie . "Il servizio passa tutto attraverso il Centro Operativo Comunale ed i volontari della protezione civile, al fine di far fronte alle imprescindibili necessità di limitare gli spostamenti dalla propria abitazione ai casi strettamente indispensabili - spiega il presidente della Protezione Civile di Dovadola, Roberto Bartolini -. I commercianti raccolgono telefonicamente gli ordini al mattino entro le 12, comunicano al Coc l' elenco delle persone che ne hanno fatto richiesta, che poi vengono inoltrate ai volontari della protezione civile. Al pomeriggio avvengono i ritiri delle buste dai negozi e la distribuzione a coloro che ne hanno fatto richiesta". Il tuo browser non può riprodurre il video. Devi disattivare ad-block per riprodurre il video. Spot Il video non può essere riprodotto: riprova più tardi. Attendi solo un istante , dopo che avrai attivato javascript . . . Forse potrebbe interessarti , dopo che avrai attivato javascript . . . Devi attivare javascript per riprodurre il video. Precisa Bartolini: "I volontari indossano i dispositivi di protezione previsti e vengono mantenute tutte le distanze di sicurezza previste , adottando un protocollo di consegna che è stato concordato col sindaco in base alle norme ed ai decreti in vigore". Sostieni ForlìToday Caro lettore, da tre settimane i giornalisti di ForlìToday ed i colleghi delle altre redazioni lavorano senza sosta, giorno e notte, per fornire aggiornamenti precisi ed affidabili sulla emergenza CoronaVirus . Se apprezzi il nostro lavoro, da sempre per te gratuito, e se ci leggi tutti i giorni, ti chiediamo un piccolo contributo per supportarci in questo momento straordinario. Grazie! Scegli il tuo contributo: Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 8
[ § 1 5 5 7 2 9 6 3 § ] giovedì 19 marzo 2020 Pagina 2 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) ambiente e protezione civile La chiusura totale sarà prorogata Pressing contro lo sport all' aperto L' Italia in quarantena fino al 18 aprile, c' è ancora troppa gente in giro. In arrivo un nuovo decreto Elena G. Polidori di Elena G. Polidori ROMA Durerà ancora a lungo. Si va verso Pasqua, con le scuole ancora chiuse, le attività ridotte ai servizi essenziali e la gente chiusa in casa. Il premier Antonio Conte è sottoposto al pressing di molti governatori che chiedono un decreto ancor più restrittitivo, ma il capo dell' esecutivo attende il parere del Comitato scientifico, che a sua volta, tuttavia, sta premendo perché il periodo della quarantena sia prorogato per altri 15 giorni, almeno fino al 18 aprile. «Oltre il tre aprile? Penso che sarà inevitabile, ma lo deciderà il consiglio dei ministri», ha in qualche modo confermato il ministro Francesco Boccia nelle ore in cui la ministra dei trasporti, Paola De Micheli, ha firmato, insieme al ministro della salute, Roberto Speranza, un decreto che prevede un' ulteriore stretta nei servizi di trasporto ferroviario e marittimo, compreso lo stretto di Messina, ma anche per i supermercati, per i bar nelle stazioni di servizio cittadine e gli uffici, in modo da evitare ad esempio le scene che si sono viste nella metropolitana di Milano affollata di cittadini. La libertà di movimento, dunque, si restringe ancora. Ci sarà presto un nuovo decreto. E la cautela di queste ore è soprattutto legata ai timori per l' economia, che potrebbe sprofondare in una crisi senza precedenti. Tutto si giocherà con i dati di domenica sera e non a caso ieri il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, ha ostentato cautela («è presto per decidere, tra una settimana vedremo»), ma ci saranno nuovi limiti anche per le uscite per spesa e le passeggiate. E stop, soprattutto, allo sport. Troppa gente che va a correre, tanto che il ministero dell' Interno ha varato una nuova direttiva che impone una stretta nei controlli per evitare che i cittadini escano senza avere «un comprovato motivo». I continui spostamenti, come dimostrano un alto numero di multe, 46mila denunce (43.595 per aver violato il divieto di spostamento e 926 per false attestazioni) a fronte di oltre 1,5 milioni di persone controllate in una settimana, significano che i cittadini non hanno capito «che devono aiutarci ad evitare ogni contagio - ha sottolineato il neo commissario Domenico Arcuri - a costo di qualsiasi sacrificio». Eppure, nella sola giornata di lunedì su 172mila persone controllate oltre 8mila erano in giro senza un reale motivo (e sono state denunciate) e l' analisi delle celle telefoniche della Lombardia ha segnalato che a muoversi è ancora più del 40% della popolazione della regione più colpita. Vincenzo Spadafora, ministro dello sport, non va per il sottile: «Nelle prossime ore» bisognerà «prendere in considerazione la possibilità di un divieto completo anche all' attività all' aperto; quando abbiamo lasciato questa opportunità, lo abbiamo fatto perché la comunità medico scientifica ci diceva di dare Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 9
[ § 1 5 5 7 2 9 6 3 § ] giovedì 19 marzo 2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) ambiente e protezione civile la possibilità a molte persone di correre anche per altre patologie sanitarie - ha spiegato - ma l' appello generale era quello di restare a casa: se non viene ascoltato saremo costretti a porre un divieto assoluto». A Riccione si sono messi avanti; stop allo sport all' aperto, pure se individuale, e stretta sulle passeggiate coi cani portati fuori solo per 'i bisogni', e sotto casa. E in Campania, il Tar ha dato ragione al governatore, Vincenzo De Luca: niente sport, troppo alto il rischio di contagio. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 10
[ § 1 5 5 7 2 9 6 4 § ] giovedì 19 marzo 2020 Pagina 3 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) ambiente e protezione civile La privacy può attendere: tutti sorvegliati Il governo si affida alla tecnologia per tracciare il virus attraverso i cellulari. Gli esperti: «Va bene, purché gli utenti siano avvertiti» Giovanni Rossi di Giovanni Rossi ROMA Spaventato dal Coronavirus, il governo valuta nuovi strumenti per fermare i contagi. E dopo la lunga serie di decreti e Dpcm che hanno scandito queste settimane, ora pensa all' ipotesi di un contrattacco tecnologico. «In questa emergenza le telecomunicazioni possono aiutare la Protezione Civile, l' Istituto Superiore di Sanità, le Regioni. Siamo in grado di mettere a disposizione informazioni aggregate ricavate dai dati relativi alla mobilità dei clienti, garantendo il rispetto della normativa europea Gdpr», spiega Asstel, l' associazione che riunisce gli operatori tlc. Ma il governo pensa a strumenti di controllo più raffinati del mero esame delle celle telefoniche alla base dell' ultima strigliata ai cittadini lombardi per mobilità tuttora troppo elevata. Gli esempi internazionali vanno tutti in questa direzione: dalla Cina (che nell' emergenza sanitaria ha messo a frutto il controllo totale dei Big Data), agli Stati Uniti (dove l' amministrazione Trump sta discutendo con la Silicon Valley l' uso sistematico della geolocalizzazione), alla Corea del Sud, dove tutte le competenze tecnologiche del Paese sono state arruolate per frenare i contagi. «In Corea del Sud - sottolinea Massimo Canducci, capo innovazione del gruppo Engineering - la questione è stata affrontata in modo molto pragmatico. Le immagini delle telecamere di sicurezza, le transazioni delle carte di credito, i dati di posizionamento rilevati da smartphone e automobili sono stati incrociati ed elaborati. Questo ha consentito di ridurre drasticamente le dimensioni del contagio identificando i cittadini potenzialmente infetti». Centinaia di sospetti positivi sono stati così rintracciati (e poi sottoposti a tampone), tuttavia al prezzo di un' anomizzazione dati tutt' altro che inappuntabile, con sgradevoli riflessi personali e sociali. «Il fatto che una democrazia evoluta come la Corea del Sud abbia accettato questa sfida testimonia quanto l' emergenza Coronavirus stia lambendo il confine della privacy personale», considera Giovanni Andrea Farina, fondatore di Itway, operativa nei settori dell' IT e della sicurezza informatica. Lo scenario epidemico potrebbe ispirare soluzioni forzate? «Le ipotesi di lavoro sono infinite ma necessitano tutte di una chiara esplicitazione - puntualizza Farina -. Ad esempio, non credo sarebbe uno scandalo il tracciamento degli smartphone per verificare il rispetto della quarantena nei soggetti positivi asintomatici. Poi una specifica App potrebbe verificare in diretta tutti i dati dei pazienti». Molte società stanno lavorando a soluzioni di questo tipo. Luca Foresti, ad del Centro medico Santagostino Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 11
[ § 1 5 5 7 2 9 6 4 § ] giovedì 19 marzo 2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) ambiente e protezione civile e partner di Ascolto onlus (che raccoglie fondi per la lotta al Covid-19), dichiara: «Stiamo effettuando gli ultimi test su una App da scaricare sui cellulari che permetterebbe alla Protezione civile di tracciare in tempo reale i movimenti delle persone positive, di avvertire chi è entrato in contatto con questi soggetti, di individuare sul nascere lo sviluppo di nuovi focolai e dettagliare geograficamente l' emergenza. Anonimato garantito». Aspettando novità, il capo della Protezione civile Angelo Borrelli tira dritto: in questi casi «prevale sempre la salute pubblica». «I diritti dei cittadini possono subire limitazioni anche incisive purché proporzionali a esigenze specifiche e temporalmente limitate», conferma il Garante Privacy Antonello Soro. Big Data contro Coronavirus. Anche l' Italia ci prova. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 12
[ § 1 5 5 7 2 9 5 8 § ] mercoledì 18 marzo 2020 Cesena Today csv e scenario locale "Amici di Casa Insieme" tante iniziative per non lasciare soli gli anziani con demenza "La nostra più grande paura è che gli anziani si sentano soli ed abbandonati, proprio per questo è nata la nostra Associazione ed ora il nostro compito è quello di riuscire a perseguire il nostro obiettivo in questo momento di estrema difficoltà" Con tutte le attività di incontro e stimolazione cognitiva sospese per tutelare gli anziani che rappresentano la fascia più a rischio nell' emergenza Coronavirus, l' Associazione non si è persa d' animo ed ha deciso di riconfigurare per quanto possibile le attività che venivano svolte insieme agli anziani, per non lasciarli soli in questo momento di difficoltà, sia per loro che per i loro familiari. Infatti spesso sono proprio i caregiver coloro che vanno più sostenuti perchè impegnati a prendersi cura in ogni momento dell' anziano malato. "Questo periodo è ancora più difficile da affrontare per chi si ritrova in solitudine, senza più la possibilità di frequentare quegli appuntamenti settimanali che scandivano e arricchivano la quotidianità, quali i Convivium o i Caffè Alzheimer, per questo l' associazione si sta impegnando nel compensare gli incontri con diverse modalità: Telefonate di supporto a distanza ai partecipanti abituali alle attività sia familiari che persone con demenza, che anziani fragili, da parte della psicologa coordinatrice, dei volontari e delle educatrici". "Il nostro supporto sarà esteso a tutti coloro che ne hanno bisogno: chi volesse entrare nella nostra rete di supporto per anziani fragili, soli o con demenza e i loro caregiver, lo potrà fare contattandoci, oltre che allo sportello telefonico, anche inserendo la sua mail e il suo telefono nel modulo di contatto che troverà sul nostro sito www.amicidicasainsieme.it e nella pagina facebook amicidicasainsieme. In questo modo verrà contattato e potrà ricevere il supporto telefonico e anche tutti i nostri consigli e aiuti per far superare nel modo migliore questo periodo di isolamento ai suoi cari in difficoltà e a chi se ne prende cura". Sportello telefonico di ascolto per familiari ed anziani fragili da lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.30 aperto a tutti allo 0547/691695 o, in alternativa, al 320.6967089. Rubrica facebook , newsletter oltre che comunicazioni via WhatsApp per i familiari e assistenti impegnate nel prendersi cura delle persone con demenza e anziani fragili, dove offriamo spunti e suggerimenti per le attività da fare a casa per vivere al meglio questo periodo. Il tuo browser non può riprodurre il video. Devi disattivare ad-block per riprodurre il video. Spot Il video non può essere riprodotto: riprova più tardi. Attendi solo un istante , dopo che avrai attivato javascript . . . Forse potrebbe interessarti , dopo che avrai attivato javascript . . . Devi attivare javascript per riprodurre il video. "La nostra più grande paura è che gli anziani si sentano soli ed abbandonati, proprio per questo è nata la nostra Associazione ed ora il nostro compito è quello di riuscire a perseguire il nostro obiettivo in questo momento di estrema difficoltà, usando tutti i mezzi che la tecnologia ci offre, ma senza dimenticare gli strumenti più tradizionali con cui gli anziani Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 13
[ § 1 5 5 7 2 9 5 8 § ] mercoledì 18 marzo 2020 Cesena Today csv e scenario locale hanno maggiore confidenza" sottolinea Stefano Montalti, Presidente dell' Associazione. "E' importante non dimenticare che le persone anziane sole e con demenza vivono una situazione di fragilità che può e deve essere ancora di più supportata cercando di andare oltre l' impossibilità della vicinanza fisica ma cercando ogni mezzo per mantenere la relazione e far arrivare calore, affetto e un senso di condivisione" spiega Mariagiovanna Bonasso, psicologa coordinatrice dell' associazione. In partenza nei prossimi giorni anche una campagna di raccolta fondi per sostenere le attività dell' associazione, sperando di poter di nuovo ritrovarci insieme alla prossima edizione di Maratona Alzheimer, fissata per il 13 settembre. Sostieni CesenaToday Caro lettore, da tre settimane i giornalisti di CesenaToday ed i colleghi delle altre redazioni lavorano senza sosta, giorno e notte, per fornire aggiornamenti precisi ed affidabili sulla emergenza CoronaVirus . Se apprezzi il nostro lavoro, da sempre per te gratuito, e se ci leggi tutti i giorni, ti chiediamo un piccolo contributo per supportarci in questo momento straordinario. Grazie! Scegli il tuo contributo: Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 14
[ § 1 5 5 7 2 9 7 1 § ] giovedì 19 marzo 2020 Pagina 41 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) csv e scenario locale "Amici di Casa Insieme", iniziative per non lasciare soli i più bisognosi CESENA La popolazione anziana è quella più a rischio, in tempo di corona virus. L' associazione "Amici di Casa Insieme", però, non si ferma e propone iniziative per non lasciare soli gli anziani affetti da demenza. L' associazione che ha ideato "Maratona Alzheimer" ha infatti deciso di riconfigurare per quanto possibile le attività che venivano svolte insieme agli anziani per non lasciare soli, in questo momento di difficoltà, né loro né i famigliari. Come? Con telefonate di supporto a distanza ai partecipanti abituali alle attività sia familiari che persone con demenza, che anziani fragili, da parte della psicologa coordinatrice, dei volontari e delle educatrici. «Il nostro supporto -si legge in una nota dell' associazione sarà esteso a tutti coloro che ne hanno bisogno: chi volesse entrare nella nostra rete di supporto per anziani fragili, soli o con demenza e i loro caregiver, lo potrà fare contattandoci dal sito www.amicidicasainsieme.it o dalla pagina Facebook amicidi casainsieme. In questo modo verrà potrà ricevere il supporto telefonico e anche i nostri consigli per superare nel modo migliore questo periodo di isolamento». Lo sportello telefonico di ascolto per familiari ed anziani fragili di "Amici di Casa Insieme" è comunque attivo dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.30 ai numeri 0547691695 o al 3206967089. Al posto dei Laboratori Benessere, dedicati a persone sane che vogliono mantenere uno stile di vita attivo, èstata avviata una rubrica sulla pagina FacebookdiAmici di Casa Insieme e di Marato na Alzheimer mentre per chi non ha la possibilità di accedere ai contenuti online, è in preparazione un piccolo manuale cartaceo con esercizi, ricette e attività che possano essere utili in queste giornate: «Vogliamo stare al fianco - sottolinea il presidente Stefano Montalti - degli anziani, usando tutti i mezzi che la tecnologia ci offre, ma senza dimenticare gli strumenti più tradizionali con cui gli anziani hanno maggiore confidenza». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 15
[ § 1 5 5 7 2 9 6 7 § ] giovedì 19 marzo 2020 Pagina 38 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) csv e scenario locale Il Circolo Auser accompagna gli anziani alle cure GATTEO MARE Il Circolo Auser (nella foto il presidente Terzo Tosi) ha sospeso parzialmente il trasporto di ammalati negli ospedali e presso ambulatori e cliniche private. Mantiene inalterati gli accompagnamenti di quelle persone che sono affette da patologie gravi come coloro che devono effettuare la dialisi o sottoporsi a chemioterapia e radioterapia. Le portano nelle strutture e le riaccompagnano a casa. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 16
[ § 1 5 5 7 2 9 6 6 § ] giovedì 19 marzo 2020 Pagina 39 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) csv e scenario locale Donare cibo e lasciarlo nella Cattedrale SARSINA Il Comune e la Caritas di Sarsina hanno promosso l' encomiabile iniziativa 'Dona il cibo a chi ne ha bisogno'. Ne dà notizia il Comune plautino con un post sul proprio sito web: «In questa situazione di emergenza quando esci per fare la spesa aggiungi qualche alimento al tuo carrello. Poi lascia gli alimenti donati nei cesti in fondo alla navata della Cattedrale di Sarsina». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 17
[ § 1 5 5 7 2 9 6 5 § ] giovedì 19 marzo 2020 Pagina 39 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) csv e scenario locale Caritas «Consegna dei pasti ai centri d' accoglienza» a.a. Volontari della Caritas rider per la consegna dei pasti a domicilio. La mensa di via don Minzoni, che a partire dall' emergenza Coronavirus consegnava i pasti da asporto ai bisognosi senza farli accomodare a tavola, ha cambiato organizzazione. «Troppa ressa fuori - spiega il presidente Ivan Bartoletti Stella -, senza rispetto delle distanze. Da oggi i nostri volontari consegneranno una cinquantina di pasti preparati da 'Welldone' ai centri di accoglienza di via Strinati, via Vescovado e di Primavera 3 a palazzo Guidi dove troveranno posto altri bisognosi». a.a. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 18
[ § 1 5 5 7 2 9 6 8 § ] giovedì 19 marzo 2020 Pagina 39 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) csv e scenario locale Dormitorio di via Strinati La petizione dei senza tetto: «Non fateci uscire di giorno» Chiedono di restare all' ex Roverella non solo di notte L' assessore: «Da oggi mensa e permanenza al pomeriggio» Andrea Alessandrini. La petizione dei senza tetto. Due rappresentanti dei 22 bisognosi ospitati dal Comune nel centro di ospitalità notturna di via Strinati, nei locali dell' ex Roverella, hanno recapitato una lettera con 18 firme al nostro giornale per chiedere di essere ospitati negli spazi anche durante la giornata e non soltanto negli orari disposti dal regolamento pre-coronavirus, dalle 8 di sera alle 8 di mattina. «Siamo al corrente delle richieste dei nostri ospiti - non si stupisce della mobilitazione l' assessore ai servizi sociali Carmelina Labruzzo - e stiamo rivedendo giorno per giorno l' assetto dei nostri servizi per coniugare le due esigenze: quelle di limitare il contagio del virus, agendo in condizioni di massima sicurezza, e quella di fornire il pienosupporto alle persone senza casa e non vanno lasciate sole». «Siamo intervenuti con delle modifiche rispetto ai primi giorni del nuovo servizio all' ex Roverella - spiega l' assessore - che comprendeva anche l' ospitalità pomeridiana ai senza casa che fruivano del centro diurno di corso Cavour, chiuso in ossequio alle disposizioni per evitare gli assembramenti». Che cosa è cambiato, dunque? «Gli attuali ventidue ospiti del centro di accoglienza notturno - informa l' assessore Labruzzo - proprio a partire da oggi potranno utilizzare i locali in orari più estesi. Al mattino dopo le otto dovranno lasciarli per permettere la sanificazione degli spazi, a tutela loro e dei volontari che forniscono la sorveglianza, poi potranno tornare a pranzo, visto che abbiamo introdotto il servizio di mensa, e rimanere anche nel pomeriggio: negli spazi interni oppure in cortile, per poi avere il ricovero notturno». «Per quanto riguarda gli altri ospiti che non si fermano per la notte - conclude l' assessore - stiamo identificando un nuovo spazio di accoglienza che renderemo noto probabilmente in giornata odierna». Andrea Alessandrini. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 19
[ § 1 5 5 7 2 9 7 2 § ] giovedì 19 marzo 2020 Pagina 37 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) salute e assistenza Impegno sociale per aiutare i più fragili BAGNO DI ROMAGNA Uno sforzo collettivo a tutela del «tessuto più fragile delle comunità». È quello che il sindaco di Bagno di Romagna chiede in una lettera rivolta ai suoi concittadini, all' indomani del primo caso di contagio nel territorio comunale, perché ognuno senta di essere una delle «pietre angolari della comunità in cui vive». Tra i servizi attivati in via istituzionale e coordinati dall' assessora Enrica Lazzari, Marco Baccini ricorda lo sportello sociale, con un operatore a disposizione per raccogliere richieste di necessità da parte di persone sole o con rete familiare assente: risponde al numero 0543-900423 nelle giornate di lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 14. C' è il servizio farmaci, presso l' ospedale "Angioloni": vanno prenotati ai numeri 345-9433876 o 0547-352481; la consegna a domicilio, organizzata dalla Croce Rossa Italiana in collaborazione con la MisericordiadiAlfero e riservata ad over 65 non autosufficienti, è attiva dal lunedì al sabato dalle 8 alle 19 (tel. 345-9433876). In collaborazione con Anteas-Cisl Romagna, è attiva anche la consegna di pasti giornalieri a non autosufficienti. Non manca un servizio di sostegno psicologico per le persone più fragili attraverso consulti telefonici o via skype, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 16 (tel. 339-2106631, mail psicologia.emergenza@auslromagna.it). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 20
[ § 1 5 5 7 2 9 6 9 § ] giovedì 19 marzo 2020 Pagina 40 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) salute e assistenza «Noi le sentinelle della sopravvivenza» Giornate intense per chi gestisce i servizi essenziali: farmacia, supermarket, macelleria, edicola «Orgogliosi del nostro lavoro» Giacomo Mascellani. A Cesenatico ci sono molte realtà che si occupano dei servizi essenziali e Confcommercio vuole far conoscere alcune di queste importanti aziende in questo momento di emergenza sanitaria. Francesca Calisesi della farmacia Faedi in viale Trento è tra coloro che non si sono fermati: «Misuriamo la febbre con il termoscanner per i clienti che lo richiedono, segnaliamo il rispetto delle distanze, abbiamo installato anche le barriere in plexiglas. Diffondiamo il numero verde di Federfarma per la consegna dei farmaci a domicilio grazie al supporto della Croce Rossa. La giornata lavorativa comincia alle 8, quando arrivano i primi utenti. Abbiamo allestito uno schermo esterno al negozio con tutte le informazioni, anche di difesa personale dal virus». Marino Pieri, presidente comprensoriale della Fida, la Federazione dettaglianti alimentari, è titolare di un supermercato a Sala dove lavorano 19 persone: «Il flusso dei clienti è ordinato, vengono rispettate le distanza, c' è l' utilizzo delle mascherine, il livello della spesa si è alzato un po', ma è diminuito quello della gastronomia perché le persone stando in casa si fanno da mangiare sole. La maggior parte fa una buona scorta per limitare le uscite i giorni successivi. Io faccio un po' il vigile, regolo l' accesso e aiuto a indirizzarsi nei vari reparti». Davide Baronio, titolare di una macelleria, registra un calo negli incassi: «Ora siamo aperti solo al mattino, il momento della giornata in cui si concentrano i clienti ma facciamo la nostra parte». Serena Bonoli, edicolante in viale Trento, al pari di altri suoi colleghi lavora invece di più: «Si vendono più giornali e c' è un netto incremento delle riviste e della Settimana Enigmistica. Mi rende orgogliosa che le edicole siano riconosciute come servizio essenziale di vicinato». Giacomo Mascellani. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 21
[ § 1 5 5 7 2 9 7 0 § ] giovedì 19 marzo 2020 Pagina 8 Avvenire (Diocesane) volontariato Attive per i bisognosi le mense e il Banco alimentare L e mense della Caritas diocesana, sia quella di Scalea che quella di San Marco Argentano, continuano nella loro opera di assistenza verso le persone bisognose. Anche le parrocchie del territorio diocesano che distribuiscono i viveri del Banco alimentare continuano nel loro servizio alle famiglie e agli anziani. La Conferenza episcopale italiana, accogliendo una richiesta di sostegno della Fondazione Banco alimentare onlus, ha deciso oggi lo stanziamento di mezzo milione di euro dai fondi otto per mille, che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica, in favore delle attività di una rete che comprende 21 Banchi in tutta Italia. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 22
[ § 1 5 5 7 2 9 7 3 § ] giovedì 19 marzo 2020 Pagina 6 Corriere della Sera volontariato 6 Distribuzione del cibo Sette hub alimentari e volontariato in campo Sette hub sparsi per la città dove ogni giorno viene raccolta una tonnellata di cibo che poi grazie a volontari, operatori delle associazioni e dipendenti del Comune viene portato nelle case delle famiglie più povere che a Milano sono 20 mila. L' iniziativa è nata grazie alla collaborazione tra Palazzo Marino, Banco alimentare, Caritas ambrosiana e Coop lombardia. Gli operatori messi in campo sono 150, adeguatamente formati e dotati di presidi sanitari. A rifornire gli hub è il Banco alimentare. La tonnellata di cibo giornaliera potrebbe aumentare nelle prossime settimane. A questi prodotti si aggiungono anche le tre tonnellate di cibo rimasto nelle dispense di Milano Ristorazione all' indomani della chiusura delle scuole e delle mense. L' azienda del Comune le ha messe a disposizione del Banco e di altre organizzazioni come il Refettorio ambrosiano e i City Angels. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 23
[ § 1 5 5 7 2 9 7 4 § ] giovedì 19 marzo 2020 Pagina 6 Corriere della Sera volontariato Soli in modi diversi L' isolamento emotivo e quello sociale Danilo di Diodoro povertà e solitudine sono sorelle. I poveri sono più esposti alla solitudine perché per raggiungere relazioni sociali soddisfacenti è necessario essere in grado di mettere a disposizione le proprie energie psicofisiche per la costruzione di reti sociali. Ma chi è povero è già talmente impegnato a sopravvivere e a mantenere uno stato di equilibrio psicologico che non ha le risorse fisiche, mentali e cognitive per vincere lo stigma che grava su chi vive ai margini della società. «In questi casi si instaura un circolo vizioso» dicono ancora De Leo e Trabucchi nel loro libro, «per cui la povertà induce alla solitudine e quest' ultima è a sua volta un fattore di rischio per ulteriori povertà. Chi è solo non sente l' esigenza di ingegnarsi, insieme con altri, per migliorare la propria condizione economica e cerca scuse esterne per un' incapacità che origina dall' interno della sua stessa condizione psicologica». Una situazione ancora più difficile si crea quando il povero si trova a essere anche nella condizione di migrante, dalla quale è molto difficile combattere sia sentimenti di solitudine, sia una solitudine oggettiva. Tradizionalmente, in ambito psicologico si opera una distinzione tra l' isolamento emotivo e quello sociale. Il primo sarebbe conseguenza soprattutto alla perdita di una persona cara, e quindi più vicino al lutto; il secondo sarebbe rappresentato invece dall' effettiva mancanza di relazioni con gli altri. «I migranti costituiscono, quando si stabiliscono in una certa area, gruppi minoritari all' interno delle società. Talvolta questa condizione permette di costruire comunità che al loro interno sono in grado di offrire appoggio a chi ne ha bisogno e a evitare la solitudine del singolo. Talaltra, invece, le minoranze vivono in modo negativo la loro vita e non sono in grado di offrire protezione, esponendo il singolo ai traumi della solitudine. Il fenomeno si verifica in particolare nelle persone anziane, anche se ci sono forti differenze nei vari gruppi etnici. In Cina, ad esempio, si è dimostrato che l' aspetto principale che definisce l' esperienza delle migrazioni è la solitudine, anche quella di chi è rimasto nella terra d' origine dopo la partenza dei più giovani, andati alla ricerca di lavoro». Secondo quanto emerso da una ricerca condotta dalle US National Academies of Sciences, Engineering, and Medicine e riportata in un editoriale dalla rivista The Lancet , dato che condizioni protratte di solitudine possono avere effetti nocivi sulla salute psicologica e su quella cardiovascolare, oltre che sul rischio di mortalità, il sistema sociosanitario dovrebbe puntare a individuare le condizioni a rischio di solitudine soprattutto nelle persone di età superiore a 50 anni, per le quali sono più Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 24
[ § 1 5 5 7 2 9 7 4 § ] giovedì 19 marzo 2020 Corriere della Sera volontariato frequenti eventi come la vedovanza, la morte di un amico, o anche il progressivo decadimento delle condizioni di salute e il deteriorarsi della funzionalità di vista e udito. Un problema pratico è rappresentato dal fatto che molti degli aspetti sanitari e sociali della solitudine non sono ancora stati completamente studiati. «C' è ancora molto che non sappiamo della solitudine» continua l' editoriale di The Lancet. «Non esistono una definizione unificata o un accordo su modalità standardizzate per misurarla. Disponiamo solo di poche prove di efficacia di interventi che possano essere davvero di supporto alla solitudine. Diversi sondaggi mostrano che i giovani adulti sperimentano i tassi più alti di solitudine di tutti gli altri gruppi di età, fino al punto che metà di coloro che hanno un' età compresa tra 18 e 24 anni riportano di sentirsi soli e di fare spesso ricorso all' alcol per fronteggiare questa sensazione». Secondo Helen Stokes-Lampard del Royal College of General Practitioners , intervistata dal British Medical Journal , i medici di medicina generale dovrebbero poter dare il loro contributo per il contrasto alle grandi ineguaglianze sociali e di salute che generano condizioni di solitudine. Per questo dovrebbero poter contare sul supporto del volontariato per fornire adeguato supporto alle persone che hanno più problemi sociali che sanitari. «Ci sono prove sempre più evidenti che le attività sociali aiutano le persone a essere membri attivi della società, a consumare meno risorse sanitarie e a vivere vite migliori. Quando visito pazienti con complessi bisogni fisici, sociali e psicologici, so che potrebbero ricevere risposte più adatte da parte di un operatore sociale, mentre io potrei concentrarmi meglio sui loro bis ogni psicologici e biomedici». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 25
[ § 1 5 5 7 2 9 5 9 § ] giovedì 19 marzo 2020 Pagina 16 Il Sole 24 Ore volontariato INTERVISTAFRANCESCO PROFUMO «Virus, Fondazioni in campo Un fondo per il terzo settore» Il presidente Acri: «I singoli Enti hanno già stanziato 35 milioni sul territorio » «Si impone una azione di politica europea ispirata alla solidarietà tra paesi membri» Alessandro Graziani Anche le Fondazioni di origine bancaria scendono in campo con misure che servono a tamponare l' emergenza coronavirus in Italia. Oltre alle varie iniziative dei singoli enti, che hanno stanziato milioni a sostegno dei territori (a partire dagli ospedali), anche l' Acri interviene con un' iniziativa unitaria che coinvolgerà tutte le Fondazioni. Ne parliamo con il presidente dell' Acri Francesco Profumo, che siede anche al vertice della Compagnia San Paolo. Le Fondazioni di origine bancaria sono pronte a fare la propria parte per aiutare le difficoltà dell' Italia attraverso un intervento di sistema, che vada oltre l' emergenza? Di cosa si tratta? E quante risorse intendete mobilitare? Come già avvenuto in altre situazioni di emergenza che il Paese ha dovuto affrontare negli ultimi anni, anche per la pandemia da Coronavirus Acri ha stabilito di avviare un intervento di sistema delle Fondazioni di origine bancaria, mediante il Fondo Nazionale Iniziative Comuni. Il Comitato esecutivo di Acri, riunitosi mercoledì 18 marzo in videoconferenza, ha deliberato l' attivazione di un Fondo di garanzia rotativo a sostegno delle esigenze finanziarie delle organizzazioni di Terzo settore. Quante risorse intendete mobilitare? La dotazione iniziale è di 5 milioni di euro ma, grazie a un effetto di leva finanziaria, il Fondo permetterà l' erogazione di alcune decine di milioni di euro di finanziamenti, portando così liquidità a migliaia di organizzazioni. Per aumentare la capacità del Fondo di garanzia, potranno poi aggiungersi ulteriori contribuzioni volontarie da parte di singole Fondazioni. Inoltre, data la fragilità dei soggetti destinatari, al Fondo di garanzia si affiancherà un Fondo di copertura di 500mila euro, che consentirà di abbattere, sino ad esaurimento, gli oneri finanziari del primo ciclo di erogazione del plafond. L' erogazione dei finanziamenti avverrà mediante il sistema bancario. Acri coordinerà l' operazione sul piano dell' interlocuzione con le rappresentanze del Terzo settore, della sottoscrizione degli accordi con l' istituto di credito, del richiamo dei contributi accantonati dalle Fondazioni, del monitoraggio dell' iniziativa e della rendicontazione periodica. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 26
[ § 1 5 5 7 2 9 5 9 § ] giovedì 19 marzo 2020 Il Sole 24 Ore volontariato Come nasce questo intervento di sistema? Nasce dalla consapevolezza che, se per il mondo delle imprese il Governo sta mettendo a punto misure straordinarie di contenimento degli effetti collaterali dell' emergenza sanitaria, per il mondo del Terzo settore, in particolare dell' associazionismo, non sembrano disponibili misure adeguate a garantirne la continuità. Le realtà del Terzo settore, infatti, oltre a subire le conseguenze dell' interruzione dell' attività, scontano una strutturale debolezza e fragilità dal punto di vista finanziario, che si accentua in questa fase che le vede impegnate nel concorrere a fronteggiare i disagi sociali delle fasce più deboli della popolazione, limitandone le possibilità di resilienza. Queste realtà, se non adeguatamente supportate sul piano finanziario, rischiano di subire contraccolpi che ne minano alle fondamenta le possibilità di sopravvivenza. Le Fondazioni si sono già mosse singolarmente con interventi immediati a favore dei territori di origine. Ci può sintetizzare che tipo di aiuti si tratta? A questo intervento di sistema si affiancano le iniziative già attivate sui territori dalle singole Fondazioni di origine bancaria, che per contrastare l' emergenza Covid 19, hanno stanziato complessivamente oltre 35 milioni di euro. Sul sito Acri sono consultabili gli aggiornamenti e tutti i dettagli. Gli interventi finanziati sono molto variegati. Principalmente si tratta di risorse immediatamente disponibili per gli ospedali e le Aziende sanitarie: l' acquisto di impianti tecnologici di terapia intensiva, respiratori, sistemi di monitoraggio, letti per la rianimazione e tutto l' occorrente per rispondere all' emergenza di queste ore. Ci sono poi interventi a sostegno delle organizzazioni non profit e culturali messe a dura prova dalle necessarie misure di contenimento del contagio. Infine si guarda anche al post-emergenza, con iniziative di sostegno alla ripresa economica e alla ricerca scientifica. Le banche partecipate sono costrette a rinviare le assemblee di bilancio e dunque lo stacco dei dividendi che per voi è fondamentale? Per voi è un problema? E quanto siete preoccupati per l' andamento delle banche nel 2020? Guardando alla portata dell' impatto sull' economia che la pandemia sta producendo, direi che non si tratta di un problema che riguarda solo le Fondazioni di origine bancaria, ma che interessa l' intero sistema economico e finanziario su scala globale. Al momento il Governo italiano sta valutando di prorogare la chiusura dei bilanci a giugno: questo spostamento di soli due mesi ritengo sia facilmente gestibile senza troppe ripercussioni. Certo è che ci aspettano mesi durissimi di cui è difficile immaginare esattamente i contorni. La crisi economica dello scorso decennio, come noto, ebbe origine nella finanza e da lì si propagò al sistema economico; ora siamo di fronte a un percorso inverso ed è molto difficile fare previsioni. Molto dipenderà da quanto dureranno le forme radicali di contenimento del contagio. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 27
[ § 1 5 5 7 2 9 5 9 § ] giovedì 19 marzo 2020 Il Sole 24 Ore volontariato Lei è stato anche Ministro all' epoca del Governo Monti. Anche allora, la fase era di emergenza. Ma questa forse è più grave. Ritiene che l' Europa si stia mostrando all' altezza della situazione? Sarò drastico: di fronte a questa emergenza risulta ancora più evidente di quanto tutti noi abbiamo bisogno di più Europa! L' assoluta novità dell' emergenza che stiamo affrontando ci ha fatto trovare tutti impreparati e i singoli Paesi sono andati in ordine sparso, mettendo in campo risposte diverse, a volte contraddittorie, ma soprattutto non sincronizzate. Questo probabilmente ha contribuito a non limitare la diffusione del contagio. La gestione dell' emergenza ha palesato ancora una volta che dobbiamo tornare a un' idea di Europa realmente federale, in cui i singoli Stati cedono porzioni di sovranità, così che possano essere realizzate politiche - anche sanitarie - realmente condivise. Solo così l' Unione Europea potrà dispiegare appieno tutto il suo potenziale. Nel frattempo è positivo rilevare che, dopo un' iniziale incertezza, la Banca Centrale Europea ha assicurato, come era auspicabile, che farà tutto il necessario per contenere l' impatto finanziario sui singoli Paesi di questa crisi. Ormai si impone una ampia e decisa azione di politica europea ispirata alla solidarietà tra paesi membri e impostata al sostegno della domanda per investimenti e consumi. Sono necessari interventi condivisi, in particolare a supporto di progetti di infrastrutture fisiche e digitali rivolti al settore della sanità, che potrebbero contribuire ad orientare positivamente le aspettative dei mercati e a consentire di riavviare un percorso di crescita sostenibile. È importante riprendere il dibattito sulla capacita fiscale dell' area europea per dotarla di un bilancio comune che possa costituire una solida base su cui far poggiare una ripresa economica sostenibile e solidale. L''Italia ce la farà? Ne uscirà un Paese diverso? L' epidemia del Covid 19 sta mettendo a dura prova l' intero Paese. Penso al mondo della scuola, che era prevalentemente impreparato a erogare servizi di istruzione da remoto, ma che, grazie alla disponibilità dei docenti e del personale, sta continuando a garantire l' istruzione dei nostri bambini e ragazzi. Penso alle famiglie chiuse in casa, alle attività economiche e artigianali, alle persone che vivono in situazioni di fragilità e per le quali l' emergenza può avere un impatto anche più dirompente. Penso, ovviamente, a tutti i nostri connazionali che stanno gestendo in prima linea la risposta all' emergenza, medici, paramedici, infermieri, protezioni civile A tutti loro va la gratitudine dell' intero Paese. E al termine di questa crisi credo vadano ripensate molte cose rispetto a come abbiamo immaginato in questi anni il nostro sistema sanitario. Infine, osservo che tutti gli italiani stanno dando prova di grande compostezza, rispetto delle regole e solidarietà. Da questa crisi, ne sono certo, uscirà un Paese provato, ma rinvigorito nei suoi legami di comunità. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 28
[ § 1 5 5 7 2 9 6 2 § ] giovedì 19 marzo 2020 Pagina 27 Il Sole 24 Ore volontariato TERZO SETTORE Statuti non profit da adeguare entro il 31 ottobre I bilanci vanno approvati entro fine giugno Assemblee a distanza Gabriele Sepio Proroga delle scadenze per adeguamenti statutari e bilanci, e sospensione dei versamenti fiscali e previdenziali. Sono solo alcune delle misure di sostegno al non profit messe a punto dal Governo con il Dl "cura Italia" 18/2020. Sul primo fronte, slitta il termine per gli adeguamenti di Onlus, organizzazioni di volontariato (Odv), associazioni di promozione sociale (Aps) e imprese sociali, che avranno tempo fino al 31 ottobre 2020 (anziché al 30 giugno) per allineare gli statuti alla riforma del Terzo settore con le maggioranze semplificate dell' assemblea ordinaria. Prorogata anche la scadenza per approvare rendiconti e bilanci, seppure con tempistiche diverse a seconda della tipologia di ente. Onlus, Odv e Aps per le quali il termine sarebbe ricaduto nel periodo emergenziale (stabilito in sei mesi dal 31 gennaio scorso) potranno farlo entro il 31 ottobre, in abbinamento, dunque, con gli adeguamenti statutari. Per le imprese sociali costituite in forma societaria e cooperative, invece, la scadenza viene fissata a 180 giorni dalla chiusura dell' esercizio (fine giugno, in caso di coincidenza con l' anno solare). Le coop sociali, invece, in quanto Onlus "di diritto", potrebbero applicare lo stesso termine di queste ultime. Per tutti gli altri enti non profit (associazioni e fondazioni privi di specifiche qualifiche) manca un' indicazione espressa nel decreto; potrebbero, in via interpretativa, applicare la medesima proroga delle società ma sul punto occorrono urgenti chiarimenti. A prescindere dalla natura dell' ente, inoltre, sarà possibile svolgere assemblee in formato audio/video, anche in deroga allo statuto, mentre il voto per corrispondenza o consultazione scritta sembrerebbe essere riservato alle società. Sotto il profilo tributario, sono sospesi i versamenti di ritenute, contributi previdenziali/assistenziali e premi per assicurazione obbligatoria da parte specifiche tipologie di enti individuati per settore di attività (articolo 61 del Dl). Tra questi rientrano espressamente i soggetti del mondo sportivo (federazioni sportive, enti di promozione sportiva, associazioni/società sportive, professionistiche e dilettantistiche, soggetti che gestiscono stadi, impianti, palestre eccetera), Onlus, Odv e Aps iscritte nei rispettivi registri, nonché tutti gli altri enti che svolgono una delle attività elencate (come l' organizzazione di eventi culturali, l' assistenza diurna a minori disabili o l' assistenza sociale non residenziale per anziani/disabili). In generale i pagamenti sono rinviati al 31 maggio (con possibilità di dilazione in massimo cinque rate), con la sola eccezione di federazioni sportive, enti di promozione sportiva e associazioni/società sportive, che avranno un mese in più per i versamenti (entro il 30 giugno o in cinque rate). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 29
[ § 1 5 5 7 2 9 6 2 § ] giovedì 19 marzo 2020 Il Sole 24 Ore volontariato Gli altri enti non profit, che pure svolgono attività di interesse generale ma non quelle indicate nel decreto, rischiano di beneficiare della sola proroga dei versamenti al 20 marzo. Per coloro tra questi che svolgono attività commerciale e sono dotati di partita Iva potrebbe scattare, tuttavia, il rinvio dei pagamenti al 31 maggio o in cinque rate (articolo 62). © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 30
[ § 1 5 5 7 2 9 6 1 § ] giovedì 19 marzo 2020 Pagina 10 Italia Oggi volontariato È la domanda che si è posta la Fondazione italiana organismi per le persone senza dimora Restiamo a casa. Ma se una casa non ce l' hai? Il caso di Torino, in cui centinaia di senzatetto sono sempre per la strada GAETANO COSTA Restano in strada. Non possono fare altrimenti. L' invito del governo a rimanere in casa, per i senzatetto, cade automaticamente nel vuoto. Ed è un triste paradosso: restiamo a casa, d' accordo. Ma se una casa non l' abbiamo? È l' interrogativo che si è posta la Fondazione italiana organismi per le persone senza dimora monitorando le varie realtà locali. Per esempio Torino, dove centinaia di clochard, nonostante gli sforzi delle varie associazioni, sono sempre in giro per le vie della città. Alla fine della scorsa settimana un senzatetto ucraino è stato denunciato dalla polizia nel quartiere milanese di Lambrate «in quanto non ottemperava alle disposizioni del decreto» per il contenimento dell' emergenza legata al coronavirus. «Come questo cittadino, decine di altri senza dimora rischiano di subire una denuncia penale», ha spiegato il presidente dell' associazione Ronda della carità, Magda Baietta. «È assurdo: bisognerebbe aiutare chi in questo momento è più esposto al pericolo, non causargli danni giudiziari». La questione è delicata. E la Fondazione per le persone senza fissa dimora, per affrontarla, ha lanciato l' appello #iostoacasa, ma chi non ha una casa? L' ente chiede di tenere aperti dormitori e centri che accolgono già i senzatetto e non diminuire, anzi aumentare, i servizi a loro dedicati. Nel caso di Torino, però, molte attività sono già state sospese: dall' ingresso dei volontari, che spesso aiutano nel momento dei pasti, ad alcuni servizi diurni che comprendono anche l' utilizzo delle docce. Sempre per rispetto delle regole imposte per evitare il contagio da Covid-19. In Italia ci sono oltre 50 mila persone senza fissa dimora. Nel capoluogo piemontese se ne contano centinaia. E le associazioni che si occupano di loro, nel rispetto delle restrizioni governative, si stanno attrezzando come possono. Il Sermig, il servizio missionario giovani fondato sotto la Mole nel 1964, ha attivato misure come la consegna di gel igienizzanti all' ingresso della propria struttura. E ha chiesto alle donne con bambini di restare all' interno della sede anche di giorno. Ma con gli uomini, un centinaio in tutto, è più complicato: ogni mattina devono uscire dalla struttura e stare in strada, dato che i servizi diurni, a causa dell' emergenza per il coronavirus, sono sospesi quasi ovunque. «Ma i dormitori non chiudono», ha detto a Repubblica Torino la coordinatrice della onlus Gruppo Abele, Patrizia Ghiani. «Non chiudono perché non possono chiudere, anche se la preoccupazione tra noi operatori è palpabile. Si rispettano le dieci regole da seguire per ridurre i rischi del contagio, ma ciò non significa che non ci sentiamo esposti». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 31
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