Media Monitoring per 16-04-2019 - Rassegna stampa del 16-04-2019 - Ruggi

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Media Monitoring per 16-04-2019 - Rassegna stampa del 16-04-2019 - Ruggi
16-04-2019

Media Monitoring per

   Rassegna stampa del 16-04-2019
Media Monitoring per 16-04-2019 - Rassegna stampa del 16-04-2019 - Ruggi
AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1
      16/04/2019 - CRONACHE DI SALERNO
            Il neonato al centro del futuro ............................................................................................... 1
Sanità Salerno e provincia .............................................................................................................. 3
      16/04/2019 - CRONACHE DI SALERNO
            Bimba morta di malasanità Chiesta seconda perizia .............................................................. 3
      16/04/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Bimba morta in ospedale perito Asl non attendibile .............................................................. 5
      16/04/2019 - CRONACHE DI SALERNO
            L' ospedale a "Curto" di medici Allarme della Cigl e del Curo ................................................. 7
      16/04/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            Le ostetriche in corsia Il modello Salerno divide l'Umberto I ................................................. 9
      16/04/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            Sclerosi multipla, uno sguardo sul presente ........................................................................ 11
Sanità Campania ............................................................................................................................. 12
      16/04/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
            Bimbo muore al Santobono I Verdi: serve inchiesta interna ................................................ 12
      16/04/2019 - IL MATTINO
            Farmacia, via al trasloco i 500 vasi a San Martino ............................................................... 13
      16/04/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
            Incurabili, i preziosi vasi verso San Martino assieme alla «Farmacia» ................................. 15
      16/04/2019 - IL MATTINO
            Morto bimbo di 3 anni Denuncia dei familiari ....................................................................... 17
      16/04/2019 - LA REPUBBLICA (ED. NAPOLI)
            Nuove droghe cresce il consumo in Campania giovani a rischio .......................................... 18
      16/04/2019 - LA REPUBBLICA (ED. NAPOLI)
            Pindozzi " Assurde le paure verso i migranti ammalati" ....................................................... 20
      16/04/2019 - IL MATTINO
            Reparto chiuso tutti alla festa primario indagato ................................................................ 22
      16/04/2019 - CRONACHE DI CASERTA
            San Rocco ospedale nel degrado .......................................................................................... 24
      16/04/2019 - IL ROMA
        Subisce un intervento all' anca, donna muore per un' infezione .......................................... 26
Sanità nazionale ............................................................................................................................. 28
      16/04/2019 - IL FATTO QUOTIDIANO
            "Io disabile escluso per colpa della Marini: ora si dimetta" .................................................. 28
      16/04/2019 - LA STAMPA
            "Tutti sono necessari ai pazienti" ......................................................................................... 30
      16/04/2019 - IL TEMPO
            Anche il Lazio ha la sua «sanitopoll» .................................................................................... 31
      16/04/2019 - CORRIERE DELLA SERA
            «I curriculum? Strappali subito» Umbria, più raccomandati che posti ................................. 33
      16/04/2019 - IL DUBBIO
            «Se si andasse alla crisi gli elettori punirebbero sia noi che la Lega» .................................. 35
      16/04/2019 - LA STAMPA
            I 600 del Dna ........................................................................................................................ 37
      16/04/2019 - LA STAMPA
            Il cuore 3D ............................................................................................................................ 39
      16/04/2019 - LA STAMPA
            La legge toglie i medici dal 118 Faida dottori-procura in Emilia Romagna ........................... 41
      16/04/2019 - LA STAMPA
            La scomoda verità sull' ansia ............................................................................................... 43
      16/04/2019 - IL FATTO QUOTIDIANO
            Nardi, il luminare sgradito ai massoni ................................................................................. 46
      16/04/2019 - LA REPUBBLICA
            Policlinico Umberto I truffa del badge indagati tre infermieri .............................................. 48
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16/04/2019 - LA STAMPA
    Un cervello da rifare ............................................................................................................. 50
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16/04/2019                                                                                                                Pagina 10

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                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                             Il neonato al centro del futuro

 . "Nella Provincia di Salerno abbiamo
 circa 9000 nati l' anno. Nel reparto di
 Neonatologia di Salerno, che è il secondo
 centro pubblico della Regione Campania
 come numero di nati, nascono circa 2000
 bambini l' anno". Il 10% circa di questi
 bambini vengono ricoverati per patologie
 particolari nel reparto di Terapia
 Intensiva      Neonatale    diretto   dalla
 dottoressa       Maria    Grazia    Corbo,
 neonatologa, Direttore Facente Funzioni
 dell' Unità Operativa di Neonatologia
 Terapia      Intensiva   Neonatale     dell'
 Azienda Ospedaliera San Giovanni di Dio
 e Ruggi d' Aragona, che è stata invitata
 alla conviviale rotariana a lei dedicata,
 organizzata all' Hotel Mediterranea dal
 Presidente del Rotary Club Salerno
 Picentia, il dottor Roberto Napoli, che ha
 voluto dedicare la serata al tema:" Il
 neonato prematuro al centro del futuro".
 Il dottor Napoli ha ricordato che a breve
 sarà realizzato il progetto "Diamo un peso alla vita": "Saranno donate due bilance
 neonatali al reparto di Neonatologia dell' Ospedale di Salerno. Un progetto che,
 come nostra tradizione, è partito da una oggettiva utilità, nel rispetto di quello che è
 il compito del Rotary ossia quello di essere vicino alle esigenze del territorio". La
 dottoressa Corbo, che è anche presidente del Club Inner Wheel Salerno Est, ha
 ricordato che una piccola quota della popolazione pediatrica può avere dei gravi
 problemi:" In particolare nel nostro reparto vengono accolti e curati pazienti nati
 prematuramente con quadri clinici particolari. Ci sono anche neonati figli di mamme
 che hanno patologie importanti come diabete, malattie polmonari, cardiache o
 patologie incorse durante la gravi danza come quelle placentari". La pediatra
 salernitana ha spiegato che l' Unità Operativa di Neonatologia di Salerno ha precorso
 i tempi:" E' stata pioniera nell' adeguarsi, anche attraverso protocolli d' intesa, alle
 nuove metodologie di intervento precoci rivolti ad identificare in neonati
 apparentemente sani delle condizioni che si possono rendere evidenti
 successivamente" La Regione Campania sta attivando molte iniziative per la
 neonatologia regionale:" Molti sono gli interventi di prevenzione messi in campo
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rivolti anche ai neonati fisiologici: screening, promozione di allatta mento al seno. Vi
è un grande interesse per migliorare le cure rivolte al neonato". L' Ospedale di
Salerno è all' avanguardia per quanto riguarda le risorse tecnologiche:" Nel nostro
reparto abbiamo ausili che sup portano le funzioni vitali dei neonati che nascono
prematuri come quella respiratoria, quella cardiaca, quella gastrointestinale e quella
renale. Un neonato richiede spesso di essere assistito con ventilazione meccanica e
di essere nutrito attraverso un' alimentazione artificiale. Deve essere sottoposto a
molti esami 24 ore su 24. Tutti, dai medici agli infermieri, agli operatori socio -
sanitari svolgono compiti essenziali e fondamentali ". La dottoressa Corbo ha anche
evidenziato che il Direttore Generale dell' Azienda Ospedaliera, il dottor Giuseppe
Longo, che è anche un pediatra, ha una particolare attenzione e sensibilità nei
riguardi delle cure pediatriche e neonatali e ricordato che ogni anno è celebrata, il 7
novembre, la giornata mondiale del neonato prematuro. Aniello Palumbo.

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16/04/2019                                                                                                                Pagina 16

                                                                                                                          EAV: € 1.059
                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

        Bimba morta di malasanità Chiesta seconda perizia

 Per la morte di una bimba di due anni di
 Angri, dopo un calvario in tre ospedali e
 su cui la Procura di Nocera aveva chiesto
 l' archiviazione, c' è un colpo di scena. Il
 Gip ha chiesto una seconda perizia visto
 che la prima era stata effettuata da un
 medico che lavorava all'"Umberto I" di
 Nocera, uno degli ospedali dove era
 stata ricoverata. Il dramma avvenne il 14
 marzo dell' anno scorso, dopo che la
 piccola era stata ricoverata in tre
 ospedali aver vissuto sette giorni di
 calvario girando tre ospedali. A distanza
 di cinque mes la Procura di Nocera
 Inferiore chiede di archiviare la vicenda
 in quanto non sono state accertate
 responsabilità mediche. L' ultima parola
 spetterà al giudice per le indagini
 preliminari anche se la famiglia, tramite
 il suo legale, si è già opposta a questa
 valutazione del pubblico ministero. La
 bimba, il 7 marzo, venne portata all'
 ospedale "Umberto I" a Nocera Inferiore, per sintomi influenzali e colpi di tosse. Il 9
 subentrarono ulteriori problemi respiratori e nel pomeriggio l' ospedale decise di
 intervenire con un' operazione d' urgenza da effettuare a Battipaglia, nel reparto di
 Rianimazione pediatrica. Per altri tre giorni, dal 9 al 13 marzo, la famiglia fu
 nuovamente rassicurata che la piccola si sarebbe ripresa lentamente. Ma il giorno
 13, i medici riferirono alla famiglia della possibilità di trasferire la piccola in una
 struttura più qualificata, il "Santobono" di Napoli. A questo punto, nella denuncia i
 genitori riferirono di un diverbio tra medici, in particolare da parte del medico a
 bordo dell' elicottero, che avrebbe lamentato di non essere stato informato delle
 condizioni della paziente. E di non avere «gli strumenti per un trasporto di tale
 complessità». La piccola morì il giorno dopo, il 14 marzo, a Napoli. Alla famiglia, un
 medico di turno del "Santobono" comunicò che la figlia era giunta in condizioni
 «disperate, perché durante il trasporto aveva subito uno o più arresti cardiaci».
 Quando padre e madre presentarono denuncia ai carabinieri della stazione di Angri,
 non accusarono alcun medico, ma riportarono i fatti e i movimenti della piccola, dal
 giorno 7 al 14 marzo. Chiedendo, tuttavia, il sequestro di tutte le cartelle cliniche e
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di accertare responsabilità eventuali. La Procura nocerina, dopo una consulenza
chiesta ad un perito, chiese l' archiviazione dell' intero fascicolo, non ravvisando
comportamenti omissivi nel personale medico che accudì la piccola. Contro questa
richiesta il legale della famiglia, l' avvocato Avino, presentò opposizione. Ora il Gip
ha disposto che l' inchiesta deve andare avanti. red.cro.

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16/04/2019                                                                                                                Pagina 29
                                     Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                          EAV: € 7.282
                                                                                                                          Lettori: 133.364
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

        Bimba morta in ospedale perito Asl non attendibile

 NOCERA INFERIORE Nicola Sorrentino Un
 calvario di sette giorni, tra tre ospedali,
 prima di morire per problemi respiratori.
 Ma sarà solo una seconda e nuova
 consulenza a stabilire eventuali colpe
 mediche. Lo ha deciso il gip del tribunale
 di Nocera Inferiore, accogliendo l'
 opposizione del legale Michele Avino, per
 conto della famiglia di una bimba di 2
 anni, di Angri, deceduta il 14 marzo 2018
 al Santobono di Napoli. Nel decreto che
 dispone la nomina di un nuovo perito,
 viene sottolineato che il consulente della
 procura che effettuò l' autopsia sulla
 piccola era dirigente medico nell'
 ospedale di Nocera, uno dei tre presidi
 dove la bimba fu assistita. «Il perito -
 spiega il gip - ha di certo svolto l'
 incarico in modo professionale e senza
 condizionamenti, ma il ruolo rivestito
 nell' Asl, almeno sul piano formale e
 astratto, è in contrasto con i principi di
 terzietà del consulente rispetto alle
 parti». La nuova consulenza «appare
 necessaria» e va assegnata ad un medico che «non abbia rapporti di lavoro con l' Asl
 o strutture ospedaliere locali». Dovrà riferire anche se i medici che curarono la
 piccola, abbiano seguito le linee guida in relazione al quadro clinico della paziente.
 La minore giunse in ospedale il 7 marzo 2018, con sintomi influenzali e tosse. Era
 stata già ricoverata a Nocera per una dispnea. Dopo due giorni le sue condizioni
 peggiorarono e fu trasferita a Battipaglia, per insufficienza respiratoria, presso la
 rianimazione pediatrica. Le cose non migliorano e dopo quattro giorni, si decise di
 optare per il Santobono, dove la bimba arrivò in eliambulanza. Morì il giorno dopo.
 La procura non iscrisse alcun medico nel registro degli indagati, poiché la denuncia
 fu sporta contro ignoti. Ma secondo la consulenza di parte, le responsabilità dei
 medici partirebbero da Nocera, per poi proseguire con quelli di Battipaglia, che
 avrebbero praticato una terapia sbagliata, senza effettuare esami necessari a
 individuare la giusta cura da adottare per i problemi respiratori. Nelle conclusioni, il
 consulente di parte contesta ai medici dei primi due ospedali «negligenza» e
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«superficialità». La procura aveva invece chiesto l' archiviazione del caso, spiegando
che «dall' analisi delle procedure assistenziali, dai dati laboratoristici e strumentali
redatti in tutti gli ospedali in cui è stata curata la piccola, appaiono soddisfatti i
protocolli previsti per la patologia da cui era affetta». Ma per il gip del tribunale di
Nocera, pur certo che la perizia sia stata redatta senza condizionamenti, è
necessario affidare incarico ad un altro perito, che non sia legato a rapporti di lavoro
con gli ospedali di riferimento. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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16/04/2019                                                                                                                Pagina 19

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                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

  L' ospedale a "Curto" di medici Allarme della Cigl e del Curo

 POLLA / I responsabili del sindacato e del
 comitato segnalano da tempo le carenze
 di personale: «Mutuateli da altri presidi».
 Il Punto nascite L' Sos per Pediatria,
 Nido,    Ortopedia,    Traumatologia      e
 Medicina generale La Cgil Funzione
 Pubblica    e    il  comitato     C.U.R.O,
 denunciano ancora una volta la grave
 carenza di personale medico nel presidio
 ospedaliero di Polla, a seguito delle
 ricognizioni effettuate presso il "Luigi
 Curto". In particolare le organizzazioni
 sindacali, segnalano la grave carenza di
 personale medico nelle unità operative
 di Pediatria e Nido, Ortopedia e
 Traumatologia e Medicina Generale.
 Ancora una volta, dopo ripetute
 segnalazioni, le organizzazioni sindacali
 e il comitato C.U.R.O hanno diramato un
 comunicato stampa congiunto, con il
 quale sottolineano le difficoltà strutturali
 e organizzative all' interno dell'
 ospedale. Le segnalazioni riguardano diversi reparti del "Luigi Curto" e anche dell' ex
 presidio ospedaliero di Sant' Arsenio. Per l' unità operativa di Pediatria e Nido, entro
 la fine del mese, uno dei pediatri assegnato al P.O. di Polla verrà trasferito all'
 Azienda ospedaliera di Salerno. L' organico in servizio si ridurrà a due soli pediatri.
 Inoltre, i pediatri che garantivano la copertura dei turni in Alpi mediante
 convenzione tra l' Asl/Sa e altre Aziende sanitarie della Campania, non potranno
 effettuare più di quattro turni mensili, per ottemperare agli obblighi d' orario imposti
 dalla legge 161/2014. D' altra parte la funzionalità e l' efficienza dell' Uo di Pediatria
 - scrivono nel comunicato Cgil e C.U.R.O.- è strettamente correlata sia all' U.O. di
 Ostetricia e Ginecologia sia al Punto Nascite. Il Punto Nascite continua a funzionare
 in relazione ad una assunzione di responsabilità del Direttore Sanitario del P.O. e
 della Struttura Commissariale dell' Asl/Sa non essendoci ancora la deroga ufficiale
 del Ministero della Salute- continuano i sindacati. Pertanto, essendo esaurita la
 graduatoria aziendale dei pediatri ospedalieri, si propone, anche in base alle
 indicazione del presidente della Regione Campania, in merito all' utilizzo di
 graduatorie ancora valide di altre Aziende sanitarie, di deliberare con urgenza l'
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utilizzo della graduatoria vigente presso l' A.O.R.N. Santobono-Pausilipon. Per l' unità
operativa di Ortopedia e Traumatologia, c' è il rischio del completo blocco delle
attività, a maggio e ad agosto, quando verranno posti in quiescenza due dei tre
dirigenti medici in organico all' U.O. Appare urgente, reperire personale attraverso
convenzionamento con altre aziende ovvero mediante l' utilizzo di altre graduatorie
vigenti, stante gli scarsi risultati ottenuti con le procedure concorsuali aziendali,
proponendo d' ora in poi di effettuare in maniera mirata la copertura dei posti di
ogni singolo P.O. richiedente. L' unità operativa di Medicina generale anche in
questo Reparto a causa del pensionamento o della destinazione ad altri servizi di
alcuni Dirigenti Medici, la situazione nell' U.O. che precedentemente costituiva il
fulcro delle attività del P.O. di Polla è degenerata. Attualmente sono pmedici di cui
uno f.f. motivo per cui in relazione al numero di posti letto assegnati e numerose
attività svolte dall' U.O. si segnala la necessità di assegnare un altro dirigente
medico e di rinnovare o acquistare, con urgenza, delle apparecchiature che in alcuni
casi sono obsolete. «Abbiamo più volte segnalato, sia all' ex Direttore Generale sia
alla Struttura Commissariale dell' Asl, che da due anni, con due distinte Delibere, l'
Asl/Sa ha autorizzato i lavori di riqualificazione e adeguamento normativo dell' ex
P.O. di S. Arsenio. Pur avendo ricevuto il nulla osta, da parte di SO.RE.SA Campania,
a svol gere come Asl i lavori, a tutt' oggi la deliberazione, di indizione della gara per
procedere con i lavori, è completamente assente dal sito dell' Asl dove invece
spiccano altre deliberazioni con procedure per lavori da eseguire nell' Asl/Sa; Infine
vogliamo chiedere che sia posta maggiore attenzione nei riguardi del personale
Medico e Infermieristico al Pronto Soccorso del P.O. di Polla, assegnandogli
personale dedicato e motivato utilizzando o a completamento orario o orario pieno,
eventualmente, anche personale esperto dell' Emergenza Territoriale (118).
Sovente, il personale Medico ed Infermieristico viene assegnato in via temporanea
ed assoggettato a continue rotazioni. Tale atteggiamento è deleterio in funzione dei
compiti dell' U.O., ove è necessario la più ampia competenza e formazione nelle
procedure d' emergenza. Per quanto sopra evidenziato, si chiede, ognuno per le
proprie competenze di attivarsi con urgenza per la risoluzione dei problemi
segnalati, chiedendo un urgente incontro con la Direzione Commissariale. red.cro.

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16/04/2019                                                                                                                 Pagina 12
                                            La Città di Salerno
                                   Argomento: Sanità Salerno e provincia

  Le ostetriche in corsia Il modello Salerno divide l'Umberto I
 Salvatore D'Angelo
 La ginecologia e ostetricia dell'Umberto I
 di Nocera Inferiore gestita totalmente
 dalle ostetriche consentirà di recuperare
 personale infermieristico per molti
 reparti dell'ospedale di viale San
 Francesco. È l'aspetto positivo di una
 vicenda che ha attirato i malumori dei
 sindacati, che hanno criticato il metodo,
 più che il merito della decisione assunta
 dal direttore sanitario di presidio, Alfonso
 Giordano . Sono 22 le unità che nel giro
 di qualche settimana si libereranno da
 reparto\\ambulatori e sala parto per
 andare a rimpinguare i turni di altre
 divisioni specialistiche dell'Umberto I. Il
 più delle infermiere ingrosserà le fila
 degli operatori in servizio in Nefrologia,
 Malattie infettive e Terapia intensiva
 coronarica. Un operatore è stato
 distaccato al Pronto soccorso, mentre
 altri andranno a sostituire dei colleghi
 che avevano fatto da tempo richiesta di
 essere spostati a Pagani. Cambiamenti che sono passati sopra la testa delle
 organizzazioni sindacali e che avrebbero provocato un senso di concorrenza e rivalsa
 tra gli infermieri coinvolti, quasi messi uno contro l'altro per una scelta migliore.
 «Non è chiaro quale criterio sia stato utilizzato per queste scelte - ha detto Biagio
 Tomasco del Nursind - , se sono state eluse le priorità. Gli infermieri sono stati
 trattati come pacchi. Dopo anni di lavoro svolto in piena emergenza, questo è il
 ringraziamento. Fa male umanamente ». Questa mattina la questione dovrebbe
 essere affrontata in direzione generale, durante un faccia a faccia tra i sindacati e il
 commissario Mario Iervolino . Tomasco ha ribadito che non ci sono pregiudizi sulle
 nuove modalità organizzative, tuttavia non si può agire in totale autonomia. «L'idea
 di per se non è male - ha aggiunto il sindacalista - , ma va studiata bene, soprattutto
 per capire chi svolgerà i compiti infermieristici ». Questi ultimi aspetti non sarebbero
 stati vagliati fino in fondo. La divisione specialistica al primo piano dell'Umberto I
 non è solo un centro nascita, per giunta tra i tre più attivi in Campania, ma è anche
 un punto di eccellenza di chirurgia ginecologica. Secondo i sindacati non si può
 prescindere dagli infermieri. Il modello di gestione monoprofessionale in Campania è
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al momento attivo solo a Salerno e ora è sbarcato nell'Agro. Una scelta avallata pure
dall'Ordine delle ostetriche, che promuove il miglioramento dei i percorsi
assistenziali per tutelare la salute e la soddisfazione delle donne e dei bambini.

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16/04/2019                                                                                                                Pagina 19
                                           La Città di Salerno
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

             Sclerosi multipla, uno sguardo sul presente

 «Non chiamateci eccellenze. Lavoriamo
 per garantire il diritto alla salute dei
 pazienti affetti da sclerosi multipla».
 Schiva i complimenti il dottore Vincenzo
 Busillo , primario dei reparti di
 Neurologia dell'ospedale di Eboli e di
 Battipaglia, per il lavoro che svolge con
 dedizione promuovendo l'alterità, ovvero
 organizzando momenti di incontro in cui i
 malati possano essere circondati da
 persone non affette da questa patologia.
 L'obiettivo è creare stimoli positivi con la
 finalità di puntare i riflettori su una patologia che colpisce 70 persone su 100 mila
 abitanti nel nostro territorio. Domenica scorsa si è tenuto presso il centro San Luca
 di Battipaglia un importante convegno medico scientifico: Sclerosi multipla, uno
 sguardo al presente e al futuro. Questo il titolo del focus, accreditato dal Ministero
 della Salute, organizzato dall'Associazione Sophis diretta da Marco Botta . Come
 direttore scientifico del convegno, oltre al dottore Vincenzo Busillo, c'era anche il
 dottore Daniele Spitaleri , direttore dell'ospedale Moscati di Avellino. «La sclerosi
 multipla è una condizione morbosa ancora poco conosciuta dai non esperti del
 settore. Le cause, seppur non ancora chiare fino in fondo, si collegano sia a fattori
 genetici che ambientali e moltissimi sono i sintomi che ne manifestano la patologia
 ». E' importante pertanto definire i campi di azione, sempre più ampi, dei vari
 aspetti della patologia incluso l'impatto della stessa sul territorio da parte delle
 strutture assistenziali sanitarie e sociali. «Ringrazio i 150 partecipanti e i relatori
 all'interessante convegno sulla sclerosi multipla organizzato dalla Unità operativa di
 neurologia Centro sclerosi multipla dell'Ospedale Maria Santissima Addolorata di
 Eboli, senza alcun dubbio il primo centro di grande spessore nel salernitano-
 conclude Busillo-. È Stato un evento particolarmente rilevante dal punto di vista
 scientifico per i temi trattati ed in particolare riguardo alla fisiopatogenesi ed alla
 terapia, argomenti in continua evoluzione ». Schiva i complimenti, il dottore Busillo,
 ma la gratitudine dei pazienti e dei familiari, solo dallo sguardo, vale più di mille
 medaglie.

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16/04/2019                                                                                                               Pagina 3

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                                                                                                                         Lettori: 29.750
                                         Argomento: Sanità Campania

   Bimbo muore al Santobono I Verdi: serve inchiesta interna

 Bimbo di tre anni e mezzo muore al
 Santobono dopo l' intervento di
 asportazione di un tumore forse a causa
 di un' infezione. La madre denuncia:
 «Gravi carenze igieniche e superficialità
 del personale». I Verdi: «Abbiamo
 chiesto l' apertura di un' inchiesta
 interna, occorre fare luce su questo
 caso». A rendere nota la vicenda è il
 consigliere regionale Francesco Emilio
 Borrelli: «Ci è stato segnalato il caso di
 un bimbo di tre anni e mezzo morto lo
 scorso 18 marzo all' ospedale Santobono
 - dice - dove era ricoverato in seguito all'
 intervento di asportazione di un tumore
 al cervelletto. La madre riferisce di gravi
 carenze durante la degenza del figlio. A
 tal proposito abbiamo chiesto alla
 direzione sanitaria dell' ospedale l'
 apertura di un' inchiesta interna per fare
 luce sulla vicenda clinica del piccolo e
 sulle eventuali negligenze nelle cure che
 gli sono state somministrate». Borrelli è
 membro della commissione Sanità regionale. La storia è stata raccontata dalla
 mamma del bimbo a «La Radiazza» su Radio Marte.

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16/04/2019                                                                                                                Pagina 27

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                                                                                                                          Lettori: 133.364
                                          Argomento: Sanità Campania

         Farmacia, via al trasloco i 500 vasi a San Martino

 IL PIANO Maria Pirro I lavori nella
 Biblioteca      dei    Girolamini    e     il
 trasferimento dei vasi (oltre 500), degli
 arredi in legno e degli altri oggetti di
 pregio dalla Farmacia storica degli
 Incurabili, esaminati ieri nel vertice al
 ministero dei Beni culturali. C' è l'
 urgenza di rimuovere, nel più breve
 tempo, il materiale dal complesso
 monumentale a rischio crollo: il
 pavimento è spaccato per tutta la sua
 lunghezza. Ma, per procedere, occorre
 innanzitutto fotografare le opere di
 grandissimo valore, in modo da
 ricollocarle nello stesso posto al termine
 degli interventi di restauro. Ed «è
 possibile che il materiale venga accolto
 temporaneamente alla Certosa di San
 Martino», questa la novità comunicata
 dal Mibac, che puntualizza: «La decisione
 finale è stata avocata al livello centrale»
 e verrà presa nei prossimi giorni; mentre
 i costi di trasporto saranno a carico della
 Regione        Campania,      in     quanto
 proprietaria - attraverso la Asl - della Farmacia. Dal canto suo, il commissario dell'
 azienda sanitaria, Ciro Verdoliva, spiega che una squadra ad hoc è impegnata ad
 affrontare le tante e diverse problematiche e provvedere alla messa in sicurezza
 della struttura nel giro di qualche settimana. DIALOGO, PRIMO STEP Alla riunione
 sono intervenuti il soprintendente Luciano Garella, la segretaria regionale del Mibac
 Maria Utili, e Anna Imponente, direttrice del Polo museale della Campania, con il
 direttore della Biblioteca dei Girolamini, Vito De Nicola. E il dialogo ricercato tra i
 principali protagonisti delle azioni di tutela di un patrimonio straordinario è il primo
 obiettivo raggiunto. Il successivo è «offrire soluzioni rapide alle due vicende». Per
 questo, il regista dell' operazione, Gino Famiglietti, direttore generale di Archeologia,
 belle arti e paesaggio del Mibac, indica scadenze e linee guida precise. Le seguenti:
 «Per quanto riguarda i Girolamini, la decisione definitiva è stata rinviata al 29 aprile,
 ma è stato garantito fin d' ora che la Quadreria e la Biblioteca saranno aperte
 durante i lavori, previa autorizzazione della Procura», visto che il complesso resta
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parzialmente sotto sequestro. Comunica, ancora, il Mibac: «Nella riunione del 29 si
procederà a un esame più accurato delle carte ma è stato già stabilito che l'
intervento di prossimo avvio non prevede lavori di rilievo sulle parti monumentali,
ma interventi di adeguamento funzionale e di rimodulazione delle addizioni adiacenti
al secondo dopoguerra». GIROLAMINI, ATTO II Altolà ad alberghi di lusso e non solo:
«La stessa realizzazione di una foresteria per gli studiosi interessati alla
consultazioni è, allo stato dell' arte, solo una mera ipotesi progettuale che non fa
parte né dei lavori in corso né di quelli appaltati per la prossima consegna». Precisa
il Mibac che «si tratta di una ipotesi suscettibile di ripensamento e comunque mai
tradotta in progettazione esecutiva. Nel frattempo, anche per dare un segnale
concreto alla città, la Quadreria aprirà regolarmente». Questa mattina. «Proprio per
esprimere la volontà di consentirne la fruizione anche durante lo svolgimento dei
lavori». Girolamini, cantiere culturale. Si comincia alle 10.30 nella sala Ferrara, dove
verrà presentata la programmazione delle attività per i prossimi due masi, maggio e
giugno. Tra queste, un ciclo di conferenze organizzato in collaborazione con l'
Università Federico II e dedicato al patrimonio storico artistico, libraio, archeologico
e musicale del complesso. In più, verrà illustrato il nuovo itinerario di visita
temporaneo, «studiato anche in previsione degli interventi di restauro e
rifunzionalizzazione». Al via, dunque, i tour gratuiti, oggi senza prenotazione: il
percorso si snoda tra chiostri e ambulacri della Biblioteca statale oratoriana, con le
sue sale monumentali, e include il nuovo allestimento della Quadreria con la
collezione antiquaria inserita in una unica narrazione. Il tutto è aperto al pubblico,
fino a esaurimento posti, ma resta limitata la possibilità di accesso già nel prossimo
futuro, a causa dei lavori che incombono e della carenza di personale in organico (in
particolare, mancano i custodi e si cerca una soluzione coinvolgendo la Fondazione
Banco Napoli). È probabile che la Biblioteca sia aperta due domeniche al mese e
ogni mercoledì, in coincidenza con il ciclo di incontri promossi in sinergia con l'
Ateneo partenopeo che ha istituito la scuola di alta formazione in Storia e filologia
del manoscritto e del libro antico in questi spazi, a due passi dal Duomo. ©
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16/04/2019                                                                                                                     Pagina 2

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                                                                                                                               Lettori: 29.750
                                               Argomento: Sanità Campania

    Incurabili, i preziosi vasi verso San Martino assieme alla
                             «Farmacia»
 Espedito Vitolo
 Vertice a Roma del Mibac napoli Vertice
 a Roma su due tesori artistici e culturali
 della città su cui il Mibac vuole tenere gli
 occhi bene aperti. Si tratta della
 Biblioteca dei Girolamini e dell' ospedale
 degli Incurabili. La prima interessata da
 un progetto di restauro che ha sollevato
 numerose proteste e polemiche, e l' altro
 da un crollo nella storica cappella e con
 il   rischio    di    coinvolgimento    nel
 cedimento dell' antica Farmacia. La
 riunione si è tenuta a Roma nella sede
 del Mibac alla presenza del direttore
 generale della direzione Archeologia,
 Belle Arti e Paesaggio Gino Famiglietti,
 con lo scopo di offrire soluzioni rapide
 alle due vicende. Alla riunione sono
 intervenuti il soprintendente Luciano
 Garella, Maria Utili, Segretaria regionale
 del Mibac e Anna Imponente, direttrice
 del Polo museale della Campania. «Per
 quanto riguarda gli Incurabili - si legge
 nella nota del Mibac - si è preso atto che
 il crollo della Chiesa ha coinvolto anche l' attigua Farmacia storica in cui il
 pavimento risulta gravemente fessurato per tutta la sua lunghezza. È insorta, quindi,
 l' urgenza di rimuovere, nel più breve tempo possibile il materiale vascolare e i
 relativi arredi lignei presenti nei locali, previa campagna fotografica che dia conto
 della loro attuale dislocazione, allo scopo di permetterne l' esatta riallocazione al
 termine degli interventi conservativi. I costi di trasporto saranno, a quanto si è
 appreso, a carico della Regione Campania, proprietaria attraverso la Asl della
 Farmacia. È possibile che il materiale venga accolto temporaneamente alla Certosa
 di San Martino. Questa eventualità sarà vagliata nei prossimi giorni. La decisione
 finale è stata avocata al livello centrale». Poi il capitolo Girolamini e il «restauro»
 contestato. Un argomento molto delicato tanto che si è deciso di approfondire i
 progetti e fare ulteriori accertamenti prima di dire una parola decisa. Infatti il
 comunicato del Mibac precisa: «Per quanto riguarda la Biblioteca dei Girolamini la

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decisione definitiva è stata rinviata al 29 aprile ma è stato garantito fin d' ora che la
Quadreria e la Biblioteca saranno aperte durante i lavori, previa autorizzazione della
Procura, stante lo stato di sequestro a cui è sottoposta attualmente la Biblioteca -
continua il Mibac - Nella riunione del 29 si procederà a un esame più accurato delle
carte ma è stato già stabilito che l' intervento di prossimo avvio non prevede lavori
di rilievo sulle parti monumentali del Complesso, ma interventi di adeguamento
funzionale e di rimodulazione delle addizioni adiacenti al secondo dopoguerra. La
stessa realizzazione di una foresteria per gli studiosi interessati alla consultazioni (e
non dunque la realizzazione di un albergo di lusso) è, allo stato dell' arte, solo una
mera ipotesi progettuale che non fa parte nè dei lavori in corso nè di quelli appaltati
per la prossima consegna. Si tratta di una ipotesi suscettibile di ripensamento e
comunque mai tradotta in progettazione esecutiva. Nel frattempo, anche per dare
un segnale concreto alla città, la quadreria aprirà regolarmente domani 16 aprile,
proprio per esprimere la volontà di consentirne la fruizione anche durante lo
svolgimento dei lavori».

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16/04/2019                                                                                                                Pagina 32

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                                                                                                                          Lettori: 133.364
                                          Argomento: Sanità Campania

             Morto bimbo di 3 anni Denuncia dei familiari

 «Un bimbo di tre anni e mezzo morto all'
 ospedale Santobono dove era ricoverato
 in seguito all' intervento di asportazione
 di un tumore al cervelletto. La madre
 riferisce di gravi carenze durante la
 degenza del figlio, deceduto dopo un
 mese per infezione». È quanto afferma il
 consigliere regionale dei Verdi Francesco
 Borrelli. «Abbiamo chiesto alla direzione
 sanitaria dell' ospedale l' apertura di un'
 inchiesta interna per fare luce sulla
 vicenda», aggiunge.

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16/04/2019                                                                                                                Pagina 8

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                                                                                                                          Lettori: 704.603
                                          Argomento: Sanità Campania

     Nuove droghe cresce il consumo in Campania giovani a
                             rischio
 GIUSEPPE DEL BELLO
 La sanità Nuove droghe e studenti della
 Campania a rischio. Si chiama "Addiction
 First" l' incontro introdotto dal manager
 della Napoli 2 Nord Antonio d' Amore
 dedicato alle dipendenze patologiche. L'
 obiettivo: fornire agli operatori la
 radiografia della situazione in Italia.
 Gilberto Gerra, direttore della divisione
 dell' agenzia dell' Onu che si occupa di
 droghe e crimine, con Sabrina Molinaro,
 responsabile di Epidemiologia e ricerca
 dell' Istituto di fisiologia clinica del Cnr,
 hanno risposto a tutti gli interrogativi
 posti dai partecipanti. I relatori sono
 partiti dalla ricerca Espad "Progetto di
 ricerca europeo sul consumo di droghe e
 alcol tra gli studenti". Eloquenti i dati
 emersi dalle schede di rilevazione
 anonime raccolte in Campania tra gli
 alunni in età compresa tra i 15 e i 19
 anni. Già, perché l' indagine, partita nel
 2017 e chiusa l' anno scorso, è risultata
 particolarmente affidabile a esprimere le tendenze di consumo nelle nuove
 generazioni. Ma lasciamo parlare Molinaro. «Negli ultimi anni abbiamo assistito a un
 elevato aumento di consumo di spice in tutt' Italia. Di cosa si tratta? È un mix di erbe
 essiccate cui vengono aggiunte sostanze chimiche che la rendono, di fatto, una
 droga sintetica. I ragazzi in molti casi non sanno neanche distinguerla dalla
 marijuana o dall' hashish. Eppure le spice sono molto pericolose perché, essendo
 sintetizzate in laboratori improvvisati, possono contenere mix non controllato di
 sostanze. Il successo di questo cocktail micidiale? Costa poco ed è irrintracciabile,
 perché inodore, dai cani antidroga». In Campania la ricerca ha evidenziato un
 consumo di spice al di sopra della media nazionale: dai dati raccolti nel 2017 il 13,3
 per cento degli studenti ha dichiarato di averne assunto nei precedenti dodici mesi,
 contro l' 11,9 per cento dei coetanei italiani. Ma non è tutto. Un analogo fenomeno si
 è manifestato per le Nuove sostanze psicoattive ( Nps), sostanze che imitano gli
 effetti delle droghe illecite come cannabis o ecstasy. « Insomma sono droghe "

              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
legali" perché la loro formula di sintesi non è classificata come sostanza
stupefacente - continua la specialista - ma sono, tuttavia, pericolosissime perché
molto economiche e, come le spice possono essere sintetizzate in laboratori fai da
te, quindi a rischio. Anche in questo caso gli studenti della Campania che confessano
di aver consumato almeno una volta Nps durante l' anno sono percentualmente di
più rispetto agli altri studenti della penisola: 6,1 per cento contro la media nazionale
del 4,3 per cento » . La ricerca evidenzia, invece una situazione stabile del consumo
di alcol. Sono il 77,8 per cento degli studenti campani tra 15 e 19 anni che hanno
dichiarato di aver assunto alcol nell' anno oggetto della ricerca ( dato lievemente
inferiore alla media nazionale dell' 80,6 per cento). Circa tre studenti su 10 tra i
ragazzi intervistati (il 27,7 per cento del totale) ha dichiarato di essersi ubriacato nel
corso dei dodici mesi antecedenti la ricerca, mentre il 10,3 per cento del totale ha
dichiarato di essersi ubriacato nel mese precedente la compilazione dei questionari.
« La componente genetica che determina la dipendenza patologica vale circa per il
50 per cento delle diverse cause che spingono alla dipendenza - aggiunge Gerra -
tuttavia, le condizioni di vita e di crescita possono del tutto annullare lo svantaggio
genetico. Perciò è fondamentale che i genitori recuperino il proprio ruolo, stando
vicino ai figli. È una ricetta che vale ovunque e in ogni condizione sociale ed
economica. La regola è " Listen first", il consiglio dedicare ogni giorno mezz' ora a
giocare coi propri figli, stando lontano dal cellulare». © RIPRODUZIONE RISERVATA L'
epidemiologa Sabrina Molinaro è la responsabile di Epidemiologia e Ricerca del Cnr
"I ragazzi non sanno neanche distinguere marijuana dall' hashish. Eppure le spice
sono molto pericolose perché, sintetizzate in laboratori improvvisati, possono
contenere mix non controllato di sostanze"

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16/04/2019                                                                                                               Pagina 8

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                                         Argomento: Sanità Campania

     Pindozzi " Assurde le paure verso i migranti ammalati"
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 L' intervista In Italia ce ne sono cinque
 milioni e 200mila, cioè l' 8,5 per cento
 della popolazione. A Eboli, capoluogo
 della Piana del Sele, su 40 mila abitanti
 ne sono censiti 5 mila, che vuol dire il
 12,5 per cento dei residenti. Tutti
 stranieri. E di questi almeno altri duemila
 sono gli " irregolari". Lavorano nei campi
 di ortaggi, nei frutteti e negli allevamenti
 bufalini. Sono concentrati nelle frazioni
 di Santa Cecilia Ciuffi, Corno d' Oro,
 Campo Longo e lungo la litoranea
 Salerno-Paestum. Dove vanno se hanno
 bisogno di diagnosi e cure? E se si fanno
 male? Tutti - per infortuni o malattie-
 afferiscono       al    Maria      Santissima
 Addolorata di Eboli. «Qui da quasi 15
 anni, nell' unità Malattie infettive c' è l'
 Oncodermovenereologia e Medicina delle
 migrazioni con due stanze per i pazienti
 super-infetti», premette Vito Pompeo
 Pindozzi, storica firma di Radio Rai e
 rappresentante in Italia della International federation of journalists, rientrando dal
 convegno "Gli stranieri sono pericolosi per la nostra salute?" organizzato da
 Armando De Martino, presidente della onlus "Amici dell' Hospice e dell' ospedale".
 Dottor Pindozzi, immigrati e pregiudizio etnico, un binomio perverso che resta senza
 soluzione? «Purtroppo viene alimentato con alone di paure e timori ingiustificati
 soprattutto attraverso alcuni organi di stampa e su Internet». È un' accusa grave, il
 sistema mediatico racconta i fatti, non le sembra? «Senta, ho dimostrato con la mia
 relazione che il pregiudizio etnico, in particolare per quanto riguarda la salute, è
 alimentato da alcuni, non tutti ovviamente, organi di "dis-informazione". La fanno
 citando opinioni di pseudo esperti e col ruolo di trombettieri di alcuni schieramenti
 politici». Ma evidentemente c' è una paura diffusa degli stranieri ammalati. «E
 questo è il punto. Quasi sempre si tratta di migranti che approdano in Italia da sani.
 Poi si ammalano qui, ma a causa delle precarie condizioni in cui sono costretti a
 vivere. Ed è così che si diffondono fobie e odio». In concreto, come contrastare
 atteggiamenti di rifiuto e promuovere la good practice per la salute degli stranieri?
 «Il presidente dell' Ordine dei Medici di Salerno, Giovanni D' Angelo, ha ribadito l'
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impegno dei sanitari sull' accoglienza e sulle cure degli immigrati». Oltre a istituzioni
come l' Ordine dei medici, lei accennava anche a iniziative personali. «Infatti. Per
esempio, c' è il gran lavoro che sta facendo il medico ebolitano Rosario Vece. Lui,
con alcuni volontari, ogni anno visita oltre 700 persone bisognose di aiuto. Ma ce ne
sono tanti altri che, in silenzio, si spendono per sostenere una fascia di popolazione
che sembra non avere diritti in tema di salute. Anche Giuseppe Ippolito, infettivologo
consulente dell' Onu e direttore scientifico del Lazzaro Spallanzani" di Roma, ha
ribadito, dati alla mano, che non c' è mai stata una epidemia "portata" con i barconi.
C' è, invece, un aumento dei casi di morbillo in alcune aree italiane. Ma la colpa non
è dei "neri" ma dei " bianchi" che non vaccinano i figli». - g. d. b. © RIPRODUZIONE
RISERVATA L' esperto Vito Pompeo Pindozzi è stato un giornalista Rai, esperto di
medicina: «Quasi sempre i migranti approdano in Italia da sani. Poi si ammalano qui,
ma a causa delle precarie condizioni in cui vivono».

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16/04/2019                                                                                                                Pagina 32

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                                          Argomento: Sanità Campania

         Reparto chiuso tutti alla festa primario indagato

 `Avviso di chiusura indagini notificato a
 Pignatelli Rischia il processo per
 interruzione di pubblico servizio L'
 INCHIESTA Leandro Del Gaudio Spostò i
 pazienti, chiuse il reparto e arrivederci a
 domani: tutti a casa o alla festa, almeno
 secondo quanto raccontano le cronache
 del by night di mezza estate. È la notte
 tra il sei e il sette luglio scorso, quando
 nell' ospedale del mare accade qualcosa
 di inedito: il reparto di unità operativa di
 chirurgia vascolare si svuota all'
 improvviso, con il trasferimento di
 quattro pazienti in un' altra sezione dell'
 ospedale. Una notte destinata ad entrare
 nella cronaca cittadina, a metà strada
 tra gossip e dibattito politico, ma da
 qualche tempo anche nella cronaca
 giudiziaria. È di questi giorni infatti la
 decisione della Procura di spedire un
 avviso di chiusa inchiesta a carico dell'
 ormai ex primario Francesco Pignatelli: il
 professionista è accusato di interruzione
 di pubblico servizio, proprio per la scelta
 di spegnere luci e macchinari, di spostare pazienti e salutare tutti. Nove mesi dopo
 lo scandalo (denunciato dal consigliere regionale dei Verdi Francesco Borrelli),
 arrivano le prime conclusioni della Procura di Napoli. È il pm Francesco Raffaele a
 notificare a carico di Pignatelli un avviso di conclusione delle indagini, l' atto che fa
 da preludio a una probabile richiesta di rinvio a giudizio. Difeso dai penalisti Alfonso
 Furgiuele e Stefano Montone, Pignatelli ora avrà modo di replicare alle accuse e di
 motivare la propria condotta. Stando a quanto venne pubblicato lo scorso luglio, la
 decisione di chiudere quell' ala andava collegata con il party a Pozzuoli organizzato
 dal medico stesso, per festeggiare la propria nomina di primario. Una festa alla
 quale erano stati invitati anche altri colleghi e infermieri dell' ospedale del Mare, un
 evento organizzato da giorni, che rese necessaria la chiusura del reparto, con tanto
 di spostamento di pazienti da un' ala all' altra. LE ACCUSE In una prima fase
 investigativa, la Procura aveva ipotizzato l' accusa di abuso d' ufficio, ma le
 conclusioni hanno spinto su un' altra linea, quella della interruzione di pubblico
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ufficio. Subito dopo lo scandalo, anche i vertici della Asl presero dei provvedimenti,
con la decisione di rimuovere dall' incarico lo stesso Pignatelli, sulla scorta della
rottura del rapporto fiduciario tra l' amministrazione e un suo dipendente. Scrisse
Pignatelli all' ex direttore dell' Asl Mario Forlenza: «Essendo presenti notevoli criticità
per la copertura dei turni del personale infermieristico in questo periodo, ho ritenuto
opportuno, nella serata per il turno di attività che va dalle 20 del giorno 6/7 alle 8
del giorno 7/7, al fine di assicurare la continuità assistenziale, appoggiare i quattro
ammalati degenti del reparto di Chirurgia vascolare, presso la Uoc Chirurgia
Generale dello stesso presidio, ove esistevano posti letto disponibili. Ritengo che l'
unico errore che mi possa essere ascritto, sia quello di non aver avvisato, e quindi
formalizzato per iscritto, la Direzione sanitaria del Presidio ospedaliero, chiedendo l'
autorizzazione a procedere in tal senso. Voglio fare comunque ben presente che tale
vicenda non ha causato alcun danno o carenza assistenziale ai degenti del reparto».
Una versione nella quale non c' è alcun riferimento alla festa per la propria
promozione, nessun passaggio sul party organizzato a Pozzuoli, mentre foto e
commenti campeggiavano sui media e sui canali social. Verifiche condotte dai
carabinieri del Nas, sotto la guida del colonnello Maresca e del maggiore Tiano, ora
la parola torna all' ex primario Pignatelli. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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16/04/2019                                                                                                                Pagina 20

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                                          Argomento: Sanità Campania

                          San Rocco ospedale nel degrado

 Sessa Aurunca Barelle inutilizzate perché
 non entrano negli ascensori. I camici
 bianchi sono lasciati soli tra i disagi Caos
 nella struttura sequestrata: l' area nuova
 mai completata è piena di rifiuti SESSA
 AURUNCA - Da un lato l' inchiesta sui
 furbetti del cartellino, dall' altro le
 evidenti carenze strutturali che negli
 anni si sono andate accumulando nella
 struttura sanitaria: è una vita d' inferno
 quella che vivono i pazienti e i medici
 dell' ospedale San Rocco. Il terremoto
 giuridico che ha scosso la struttura,
 sequestrata       per     mancanza        di
 autorizzazione      e   interessata     dall'
 indagine sugli assenteisti, ha portato il
 caos nell' ospedale. In cui certo non
 mancavano i problemi. Visibili in tutta la
 struttura ospedaliera ma presenti in
 abbondanza nel reparto di cardiologia.
 Basti solo dire il primo reparto e quello
 dell' Utic (Unità di terapia intensiva
 cardiologia) sono separati da tre piani. Ma c' è di più. Si rasenta l' assurdo nel San
 Rocco dove sono state acquistate delle nuove barelle. Che però rimangono
 inutilizzate per un motivo molto semplice: le portantine sono troppo larghe per gli
 ascensori. Il personale medico e infermieristico si ritrova costretto ad utilizzare
 quelle vecchie, danneggiate e in 'cattivo stato di salute'. Al centro del nosocomio,
 mai completata, l' area 'nuova'. Ma è solo una struttura incompleta in cemento,
 sporca e piena di rifiuti, quella che si vede attraverso un vetro sporco. Muovendosi
 tra i piani è possibile vedere soffitti scoperchiati, cavi elettrici scoperti e intonaco a
 pezzi. "I pazienti, quando vengono in ospe dale, firmano un contratto con l' azienda:
 è con loro che si rapportano prima che con i dottori. Ma i disagi causati da una
 dirigenza non possono pesare sulle spalle dei medici e dei degenti- sono le parole di
 Antonio Eliseo, segretario provinciale del Nussid - Ci sono responsabilità personali e
 amministrative, in questo ospedale, di cui a farne le spese sono gli operatori e gli
 utenti della struttura. Ma c' è anche una sanità buona. Quella di chi, nonostante i
 disagi e i problemi, continua a fare il proprio dovere". Sono proprio i pazienti ad
 alzare gli scudi, avendo vissuto i disagi del nosocomio in prima persona, difendendo
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l' operato dei medici. E' con commozione che raccontano la loro storia Giuseppe
Schiavone, Rosario Rendina, Marcello Di Resta, Giancarlo Fiato e Antonio Raso. "Non
fosse stato per il dottor Di Lorenzo, oggi non saremmo qui, vivi, con i nostri parenti -
raccontano i pazienti - Fin da subito abbiamo visto le problematiche del San Rocco.
Ma l' operato dei dottori, che non hanno colpa per la cattiva amministrazione, ci ha
restituito alla vita. Non bisogna lasciar morire la buona sanità che resta in
Campania".

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16/04/2019                                                                                                               Pagina 10

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                                         Argomento: Sanità Campania

       Subisce un intervento all' anca, donna muore per un'
                            infezione

 CASERTA L' avvocato dei familiari, Di
 Lorenzo: «Nesso causale tra una
 condotta medica colposa e il decesso
 della paziente» CASERTA. Muore nel giro
 di tre mesi dopo essere stata sottoposta
 a un intervento chirurgico all' anca.
 Succede a Caserta, vittima R.F.,
 deceduta a causa di un arresto cardio
 respiratorio a seguito di una grave
 infezione nosocomiale. LA STORIA. È una
 storia, quella della paziente, «iniziata il
 29 agosto 2018, quando la donna viene
 ricoverata all' Azienda ospedaliera
 casertana (nella foto) per una frattura
 del femore sinistro», racconta l' avvocato
 Luca Supino Di Lorenzo, specialista in
 responsabilità colpa medica e diritto
 sanitario, che nell' azione giudiziaria
 raccoglie il dolore e la rabbia dei
 familiari della donna. «I medici - scrive
 Di Lorenzo programmano per R.F. un
 intervento per il giorno successivo al fine
 di inserire una protesi a doppia mobilità
 al femore sinistro». All' inizio «sembra
 che l' intervento sia andato a buon fine, ma a distanza di solo un mese, in
 particolare il 25 settembre, la paziente viene nuovamente ricoverata nel nosocomio
 di Caserta per una "deiscenza" della sutura chirurgica, vale a dire una riapertura
 spontanea della cicatrice - continua il legale - A questo punto, circa due mesi dopo,
 in data 28 no vembre, l' equipe dell' ospedale di Caserta decide di sottoporre la
 donna a un altro intervento per rimuovere la protesi e tutti i tessuti molli
 notevolmente malacici, cioè quelli che hanno perso di consistenza». È quindi
 «evidente che la donna ha un problema settico in corso e le viene svolto un esame
 colturale il primo dicembre - evidenzia Dall' indagine, si evince che la signora ha
 contratto un germe, il Klebsiella Pneumoniae». Ma la vicenda comincia ad avere un
 esito negativo perché «la paziente ha un arresto cardio respiratorio irreversibile e
 muore il 16 dicembre del 2018», racconta ancora l' avvocato Di Lorenzo. L' AZIONE

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GIUDIZIARIA. Per il legale dei familiari della donna, si tratta di «affezione contratta
nel reparto di degenza che va ricondotta, necessariamente, a mancata osservanza
delle norme a tutela della asepsi nella manipolazione del paziente da parte del
personale medico e paramedico al momento dell' intervento chirurgico». Alla luce di
quanto finora espresso, «appare pertanto comprovata, sulla base della classica
criteriologia medico -legale prosegue - la sussistenza del nesso causale tra una
condotta medica colposa ed il decesso della paziente».

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