Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 29 aprile 2020
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Unione della Romagna Faentina mercoledì, 29 aprile 2020 Prime Pagine 29/04/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna 4 Prima pagina del 29/04/2020 29/04/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) 5 Prima pagina del 29/04/2020 29/04/2020 Il Sole 24 Ore 6 Prima pagina del 29/04/2020 29/04/2020 Italia Oggi 7 Prima pagina del 29/04/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 29/04/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 8 Prima pagina 29/04/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42 9 Video, musica e consegne Le idee dei negozianti 29/04/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42 11 «Centri estivi, siamo al lavoro per trovare soluzioni» 29/04/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 43 12 «Borghi e bici, il futuro del nostro turismo» 29/04/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 43 14 Settore pari al 12% del Pil, era in crescita costante 29/04/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45 15 La quarantena di Ferrini: «Ecco la canzone sul virus» 29/04/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45 17 Ceramica on line, seminario del Mic 29/04/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45 18 «Palestre all' aperto nei parchi» 29/04/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45 19 L' informazione di Visani in diretta 29/04/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 31 20 Il calvario dell' operatrice sanitaria «Mia madre temeva molto il virus» 29/04/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 40 22 La speranza nel cinema all' aperto quest' estate 29/04/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 55 23 Tarozzi, Pinardi e Dapporto non vedono l' ora di gareggiare 29/04/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 56 25 «La palla ovale ha attecchito anche a Faenza» Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 29/04/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 25 FILIPPO FABBRI 27 I vitigni che resistono ai parassiti sono realtà Via alla coltivazione
29/04/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 25 29 Sos QualiTec, la piattaforma che certifica la qualità dell' uva 29/04/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 36 MICHELE DONATI 31 Stagione e tournée bloccate: «Ci servono i tempi di riapertura» 29/04/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 36 ALLEGRA ZANNI 33 I fidanzati e l' amore in videochiamata «È quasi finita, ma è stata durissima» 29/04/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37 35 «Centri estivi: si studiano soluzioni adeguate con l' aiuto dei gestori» 29/04/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37 36 La primavera della Fototeca Manfrediana con la novità delle foto scaricabili 29/04/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37 37 Aiuti alimentari Si dona anche con Satispay 29/04/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38 38 In arrivo dalla Regione 105mila euro per progetti di smart working 29/04/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 41 LAURA GIORGI 39 «Si può ripartire solo tutti insieme, oppure da questa crisi non se ne esce» 29/04/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 44 42 Bacchilega esce ufficialmente dalla Fondazione 29/04/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 31 43 Il 30 torna "Festival day" per la musica Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 29/04/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 2 Marco Morino 44 Il trasporto locale dà l' allarme 29/04/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 5 G.Tr. 45 Sconti Tari ai pubblici esercizi e zero tasse su nuove occupazioni 29/04/2020 Italia Oggi Pagina 27 46 La Fed compra più bond municipali 29/04/2020 Italia Oggi Pagina 34 47 Con le nuove regole in cantiere lievita il costo finale dell' opera 29/04/2020 Italia Oggi Pagina 35 SERGIO TROVATO 49 Il virus abbatte la tassa rifiuti 29/04/2020 Italia Oggi Pagina 37 51 Sblocco assunzioni alla prova Covid 29/04/2020 Italia Oggi Pagina 37 PAGINA A CURA DI MATTEO BARBERO 52 Sospensione mutui, si parte 29/04/2020 Italia Oggi Pagina 38 53 Dadone: occupazioni di suolo più facili 29/04/2020 Italia Oggi Pagina 38 PAGINA A CURA DI FRANCESCO CERISANO 54 Fase 2, rischioso usare i mezzi
[ § 1 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 4
[ § 2 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 5
[ § 3 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Il Sole 24 Ore Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 6
[ § 4 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Italia Oggi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 7
[ § 1 5 7 6 6 5 3 7 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima pagina Prima pagina Faenza Lugo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 8
[ § 1 5 7 6 6 5 3 6 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Pagina 42 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Video, musica e consegne Le idee dei negozianti I commercianti faentini preparano la fase due e studiano come ripartire Nasce 'I love shopping', un network per proporre nuove iniziative di Antonio Veca Consegne a domicilio, salottini sulla strada, pagamenti a distanza e ritiro programmato in punti prestabiliti. I commercianti si preparano alla Fase 2. Le nuove regole sulle distanze da rispettare alla riapertura di quelle attività chiuse per l' emergenza sanitaria stanno dando da pensare ai titolari che sono al lavoro per capire come offrire un servizio in sicurezza e a distanza. Una tra le negozianti più attivei che sta cercando di fare squadra è Sabrina Chiarini, titolare di Intimo Sabrina in via Torricelli la quale, assieme a Livia Fagnocchi della Casa del disco, pensano alla Fase 2 e a come ripartire. Proprio Chiarini da qualche tempo ha lanciato 'I love shopping', un network costituito da colleghi per proporre iniziative e idee per implementare l' offerta. Dopo tre mesi di fermo le idee serviranno a rilanciare le attività tenendo conto delle direttive sulle distanze. «Il nostro marchio - spiega la Chiarini - ha subito suscitato l' interesse di tanti colleghi. Malgrado la chiusura prolungata, proprio attraverso il netwoork abbiamo sfruttato le potenzialità dei social per promuovere le vendite offrendo poi la consegna a domicilio». Questo però è solo l' inizio perchè la necessità aguzza l' ingegno e dalle difficoltà spesso nascono soluzioni. «Confrontandoci - prosegue la commerciante -, stiamo mettendo a punto idee per creare un video che vorremmo lanciare in occasione della riapertura. Inoltre vorremmo potenziare e rendere stabile le vendite on-line. Ad esempio attraverso il consorzio 'Faenza C' entro' potremmo organizzare consegne a domicilio con un loro fattorino. Noi prepareremmo i pacchi da consegnare, individueremo le modalità di pagamento e la merce arriverà comodamente a casa nel pomeriggio. A questo potremmo aggiungere anche un punto di ritiro come gli Amazon Locker». La fase due, che detterà nuove regole comportamentali da parte di esercenti e clienti, hanno spinto i commercianti ad alcune soluzioni. «Dovremo abituarci alle code e così per alleggerire le attese - aggiunge Sabrina Chiarini - e stiamo pensando di chiedere l' uso degli altoparlanti che si trovano in piazza per trasmettere musica e concerti e ci piacerebbe poi avere a disposizione maxi schermi per veicolare collezioni e articoli. Vorremmo poi coinvolgere artisti e i ceramisti per allestimenti all' aperto e proporre esperienze all' aperto e pensato anche di creare, nei pressi delle attività, piccoli salottini sulla strada. Una pubblicazione gratuita stagionale con informazioni e consigli potrebbe esserci di grande aiuto». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 9
[ § 1 5 7 6 6 5 3 6 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Altro tema che preoccupa i commercianti è l' annullamento delle manifestazioni estive anche se nell' imminente c' è il timore di come tranquillizzare i clienti. «Stiamo stilando un protocollo da seguire per far vivere i nostri negozi in serenità con profonda igiene dei locali, sanificazione dei banconi e camerini, oltre a mettere a disposizione guanti e gel e chiederemo ai clienti di indossare le mascherine. La voglia di riaprire è tanta anche se siamo convinti che il nostro lavoro sarà diverso». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 10
[ § 1 5 7 6 6 5 2 6 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Pagina 42 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Famiglie «Centri estivi, siamo al lavoro per trovare soluzioni» Il sindaco Malpezzi, referente per le Politiche educative della Romagna Faentina: «Facciamo leva su capacità ed esperienza dei gestori» Sui centri estivi per bambini e ragazzi c' è un grande punto interrogativo in questo momento e si possono fare solo ipotesi. Cosa succederà e che forme avranno nei prossimi mesi se lo chiedono le famiglie, per le quali si presenta il problema del rientro al lavoro con la necessità di accudire i figli - un problema che diventerà sempre più rilevante nelle prossime settimane e al quale non c' è una soluzione semplice- ma anche gli enti gestori e gli amministratori pubblici alle prese con la definizione delle misure per garantire il distanzimento sociale. L' Unione della Romagna Faentina fa sapere di essersi messa al lavoro da tempo di concerto con la Regione, il territorio provinciale e gli enti gestori, per cercare di definire linee guida di tipo sanitario e organizzativo che possano garantire l' apertura di questi servizi creando piccoli gruppi, stabili, utilizzando al massimo gli spazi aperti, attuando procedure di prevenzione del contagio e di sanificazione. In questo contesto l' Unione d e i C o m u n i h a confermato l' adesione al 'Progetto per la conciliazione vita-lavoro' già avviato negli anni scorsi che prevede, tramite la Regione, l' erogazione di contributi economici a sostegno delle famiglie che hanno la necessità di utilizzare i servizi estivi per bambini e ragazzi da 3 a 13 anni nel periodo di sospensione estiva delle attività scolastiche/educative. A tale proposito, domani, 30 aprile uscirà il bando di accreditamento rivolto ai gestori dei CRE per dare la possibilità alle famiglie di avere il bonus regionale. Per il referente delle politiche educative dell' Unione e sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi: «siamo consapevoli che non può ripartire il lavoro e allo stesso tempo, per tutto il resto, dire alle famiglie di arrangiarsi come possono, compresa la gestione dei figli. Non vogliamo creare false aspettative - spiega il primo cittadino - è evidente che gli aspetti ludici e di socializzazione propri dei centri estivi sembrano per ora inconciliabili con le misure anti-assembramento. Ma tra il tutto e il niente ritengo ci possa essere lo spazio per trovare soluzioni adeguate - prosegue Malpezzi - facendo leva anche sulle capacità e l' esperienza dei gestori, già da anni abituati a diversificare l' offerta anche in base al numero dei partecipanti. Intanto andiamo avanti col progetto di conciliazione vita-lavoro che ben si presta ad essere rimodulato in base a come verranno riorganizzati i servizi». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 11
[ § 1 5 7 6 6 5 2 5 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Pagina 43 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) «Borghi e bici, il futuro del nostro turismo» Intervista con Erik Lanzoni, il direttore della società IF che lascerà l' incarico a metà maggio: «Lavoriamo a una campagna promozionale» Alcuni anni fa fu qui che scelse di passare le sue vacanze Bernt Johansson, campione olimpico di ciclismo e terzo classificato al Giro d' Italia del '79. Oggi, al tempo della pandemia, le colline della Romagna faentina rischiano seriamente di non essere l' approdo estivo dei sempre più numerosi turisti stranieri che le avevano scelte per le loro vacanze. Austriaci, svizzeri, tedeschi, francesi, ma anche olandesi e danesi: nell' ultimo anno il 31% di coloro che hanno soggiornato qui proveniva da oltre confine - percentuale che sale se si guarda ai soli comuni collinari, utilizzati anche come base per gite sulla costa o a Firenze. Turisti che nel 2020 quasi certamente non potranno arrivare. «Tempi e modi della ripartenza continuano a non essere chiari», spiega Erik Lanzoni, direttore della tourism company If. «Siamo in attesa di un decreto ministeriale ad hoc che sciolga l' incertezza: fino ad allora sarà complesso impostare una campagna turistica». La quale, se dovesse essere lanciata in questi giorni, rischierebbe probabilmente di andare a vuoto, considerando che qualcosa che assomigli a un via libera al turismo appare ancora lontano. «L' obiettivo è avere pronta una campagna comunicativa per il mese di giugno, ed una campagna promozionale - che guardi dunque all' annata 2021 - già in luglio». Prenotazioni ferme da mesi, annullamenti, disdette: uno scenario da armageddon, se non fosse che da più parti si è manifestato interesse, anche dall' estero, per date comprese nel mese di settembre. «Alle quali però al momento non sappiamo come dare risposta». Le tavole della legge della stagione 2020 stanno comunque già prendendo forma: paradossalmente proprio le piccole strutture, apparentemente le più provate dal crollo delle prenotazioni, potrebbero trovare maggiore facilità a rimanere a galla. «Eventuali corsi di formazione e una riduzione nel numero dei coperti si riveleranno onerosi. Ma gli agriturismi potrebbero riuscire ad adempiere meglio alle regole sul distanziamento, sfruttando gli spazi esterni. Lo stesso vale per borghi come Riolo Terme o Brisighella: luoghi la cui fruizione non contempla grandi assembramenti, contrariamente alle città d' arte o alla riviera». Anche i tour guidati a piedi o in bici rischiano però di essere difficili da implementare. «Stiamo mettendo a punto una serie di percorsi escursionistici e ciclabili fruibili dalle famiglie in autonomia: sulle prime colline faentine, a Oriolo, Brisighella, Riolo e Casola. Strade bianche e sterrate lontane dal traffico, poco frequentate, con dislivelli modesti, fruibili da tutti, magari con l' ausilio di mountain bike a pedalata assistita». Un turismo slow, naturalistico, che ha però nel pubblico nordeuropeo il suo target di riferimento. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 12
[ § 1 5 7 6 6 5 2 5 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) «Per il 2020 dovremo rivolgerci soprattutto a una clientela di prossimità: a coloro cioè che arrivano da luoghi distanti un paio d' ore d' auto, come l' Emilia Romagna e la Lombardia. Contrariamente agli stranieri, si tratta di turisti con capacità di spesa non elevate, alla ricerca di weekend o weekend lunghi, eventualmente prenotabili la settimana stessa». Per Lanzoni, che dal 15 maggio cesserà di essere direttore di If (ha colto un' altra opportunità professionale), il futuro del turismo a Faenza e in collina ha connotati chiari. «Sono quelli delle piccole città d' arte, dei borghi, della natura, del wellness. Dov' è che occorre migliorare? Credo che le terme di Brisighella abbiano bisogno di importanti investitori, così come è avvenuto per varie strutture ricettive. Ma anche il pubblico dovrà fare la sua parte: servono infrastrutture, in particolare piste ciclabili dedicate, indipendenti dalle strade. La ferrovia dismessa di Riolo Terme può avere una seconda vita come percorso per le bici». Filippo Donati © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 13
[ § 1 5 7 6 6 5 3 4 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Pagina 43 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Settore pari al 12% del Pil, era in crescita costante L' analisi di Lanzoni: «L' entroterra ha capito che deve impostare un' offera autonoma indipendente dalla riviera» Ammonta (o ammontava, visti i tempi) ormai a 29 milioni di euro il fatturato derivante dal turismo nella Romagna faentina, pari al 12% del Pil. Proviamo ad analizzare le tendenze degli ultimi anni, prima dello choc della pandemia. Il 2018 ha registrato un ulteriore incremento del 5%: il segno più è atteso anche per il 2019. Più ancora che i numeri ad essere rilevanti sono i battiti cardiaci del territorio - «Borgo Rossi, la Rinaldina, il Poggiolo, la Torre del Marino, la tenuta Masselina», elenca Erik Lanzoni, «tutti luoghi dove i privati hanno intravisto le potenzialità turistiche ed enogastronomiche della Romagna faentina. Il turismo da queste parti è in crescita costante del 6%, più del doppio rispetto al resto dell' Emilia Romagna». Dati che scavano un baratro rispetto al crollo delle presenze in molte parti della costa: «L' entroterra ha capito che deve impostare un' offerta turistica autonoma, indipendente dal turismo balneare. Sui lidi ormai i turisti trascorrono una sola settimana, non più due o addirittura quattro come accadeva anni fa. In un arco temporale così ridotto è difficile che si ritaglino spazi per visite all' entroterra». La crisi dei lidi non mette a rischio, secondo Lanzoni, il progetto legato al «treno di Dante». «Quello è un disegno intrecciato al turismo che va alla ricerca dei borghi, dei cammini da percorrere a piedi, lungo i sentieri, fuori dalla grandi direttrici. Ormai nel faentino si respira la consapevolezza di aver dato vita a un distretto turistico autonomo, slegato dai grandi flussi. E che potrebbe risentire meno delle future restrizioni». f.d. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 14
[ § 1 5 7 6 6 5 3 2 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Pagina 45 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) La quarantena di Ferrini: «Ecco la canzone sul virus» Maestro, scrittore, e autore per Casadei e Castellina-Pasi, ha 94 anni: «Periodo triste per tutti, lo trascorro dedicandomi alle mie passioni Il Coronavirus in una composizione di Carlo Ferrini. Si sa, la quarantena al quale ci hanno costretto le ordinanza per evitare la diffusione del coronavirus a tante persone ha ispirato sentimenti e riflessioni in tutti noi. Lo siamo andati a scoprire casa per casa con la nostra rubrica 'Cronache da casa mia' e andando nelle abitazioni di alcuni faentin. A Ferrini la situazione ha ispirato una canzone, nel suo stile ironico. Maestro, autore di numerosi libri e compositore, Carlo Ferrini è anche papà di Monica, musicista faentina, insegnante della Scuola sarti e direttrice dell' associazione lirica Pia Tassinari di Faenza e Maestro del Coro Lirico 'Sarti-Tassinari, di cui è la fondatrice. Ferrini, oggi 94enne, iniziò la sua carriera musicale negli anni cinquanta. «Suonavo il pianoforte e tanti altri strumenti - ci raccontò in un' altra occasione - , il sassofono, il clarino e la chitarra, cominciando con il jazz ma era una musica troppo difficile e poco commerciale così mi sono dedicato al liscio romagnolo». E Ferrini lo fece lasciando il segno, perché scrisse successi per Secondo Casadei, come 'Baciarti così' e per l' orchestra Castellina Pasi, come 'Primo amore', 'Il treno dei sogni', 'Verde prateria', Amore vero', 'Luna messicana' e 'La famiglia di una volta'. Gli anni sono passati e ora Carlo Ferrini, malgrado l' età, si tiene impegnato con la lettura del Carlino. Utimamente, sentita la pressione dell' emergenza sanitaria si è ispirato per scrivere il testo per una possibile canzone proprio sul tema del coronavirus. «Sto navigando nel profondo mare dei miei 94 anni - dice Ferrini - e ho sempre coltivato l' hobby di scrivere musica e canzoni. In questo periodo, triste e difficile, mi sono ritrovato a comporre un motivetto ispirato alla tematica attuale. L' ho elaborato ironicamente, ma con rispetto per chi soffre e rivolgendo un pensiero di solidarietà a tutti i faentini che, come me, sono costretti a guardare solo dalla finestra questa splendida primavera». Questo il testo, ironico, di 'Un grosso patatrack' che Ferrini ci ha voluto affidare, in attesa che trovi anche una musica. «In Italia, da lontano, è arrivato un pacco strano!/ (coro) Siamo contenti! Ringraziamenti!/ Ma quel pacco così bello era invece un gran tranello:/ ha girato tutto il mondo provocando un patatrak!/ (coro) Questo è davvero un grosso patatrak! Tanta gente innocente è costretta a stare in casa/ (coro) Senza lavoro! Disperazione!/ I furbetti vanno fuori alla faccia dei tutori, per godere a duro prezzo l' aria della libertà!/ (coro) Questo è davvero un grosso patatrak!». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 15
[ § 1 5 7 6 6 5 3 2 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Antonio Veca © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 16
[ § 1 5 7 6 6 5 2 9 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Pagina 45 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) L' INIZIATIVA Ceramica on line, seminario del Mic Appuntamento sul canale Youtube del museo faentino La ceramica on line, seminario dal Mic. Domani, dalle 16 alle 18, attraverso il canale You Tube del Mic, si potrà seguire in modalità on-line 'La cultura ceramica territoriale e la sfida dell' innovazione: modelli, casi e strumenti', un seminario rivolto ai creativi della ceramica: artigiani, professionisti, designer e studenti. Infatti, malgrado il MIC abbia temporaneamente chiuso le sale per le norme sanitarie, dal Museo si è pensato di offrire, quale stimolo di riflessione utile al lavoro nel campo ceramico del nostro territorio, il seminario potrà essere seguito anche dai non iscritti ma senza possibilità di interazione, sul canale YouTube del Mic e sarà disponibile anche per chi non potrà vederlo in diretta. Il seminario è organizzato all' interno del progetto europeo Interreg CerDee. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 17
[ § 1 5 7 6 6 5 2 8 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Pagina 45 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) LEGA «Palestre all' aperto nei parchi» La risoluzione regionale ha come primo firmatario il faentino Liverani «Palestre a cielo aperto nei parchi». Lo propone il faentino Andrea Liverani, consigliere regionale della Lega. Liverani chiede di concedere ai singoli comuni la possibilità di sottoscrivere accordi con palestre e associazioni sportive del territorio, per poter accedere in maniera contingentata e sicura ai parchi pubblici comunali, dove poter svolgere corsi di attività motoria, accordandosi su luoghi, orari delle attività e disposizioni per il mantenimento del distanziamento sociale. E' quanto chiede una riLa risoluzione vede come primo firmatario Andrea Liverani che ha portato ad esempio il «Comune di Forlì che sta già valutando una simile ipotesi» Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 18
[ § 1 5 7 6 6 5 3 1 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Pagina 45 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il personaggio L' informazione di Visani in diretta Rassegne stampa e raccomandazioni sull' epidemia nello spazio quotidiano Una piccola rassegna stampa giornaliera. In questo periodo di isolamento crescono le dirette Instagram e Facebook, da quelle degli influencer a quelle molto seguite del commissario regionale per l' epidemia di Covid-19, Sergio Venturi. Anche il faentino Emanuele Visani da oltre due mesi ha aperto su Facebook uno spazio di informazione cittadina discretamente seguito. Tanti che leggeranno questo articolo sapranno di cosa stiamo parlando, un appuntamento quotidiano dove racconta i fatti avvenuti in città attingendo le notizie da quotidiani, siti e social. Tracciare un profilo degli interessi di Emanuele Visani non è semplice: faentino doc, audiometrista ma molto conosciuto per alcuni suoi trascorsi in politica, candidato sindaco, critico instancabile della 'casta' e fondatore del Comitato Faventia, ha crato il gruppo Facebook Faenza Aperta che ospita le dirette. Ma è anche assistente civico, presidente pro-tempore della Riunione Cittadina e inventore della Festa del Panettone, una piccola cerimonia degli auguri a invito. Molti su di lui si dividono, ma anche in queste dirette Visani ha messo grande impegno. Così dal suo studio, allestito con un tricolore alle spalle (con stemma sabaudo), commenta e approfondisce gli articoli di giornale. Memorabili le prime dirette nelle quali Visani spiegava come comportarsi, redarguendo chi non seguiva le regole dettate dal Governo e spiegando come lavarsi le mani o usare (o creare) le mascherine, denunciando anche negozi che speculavano. «Ovviamente - spiega Visani - il tutto è partito con l' emergenza sanitaria; voleva essere un modo per dare qualche consiglio su come comportarsi. Ora però la cosa è diventata un appuntamento fisso». I dati di ascolto raccontano di un angolo d' informazione che conta su uno zoccolo duro di oltre cento persone, anche dall' estero. L' idea di Visani, per nulla peregrina, si rifà agli esempi di televisioni locali che presero piede dagli anni '80 e che portarono alla nascita di grandi network. Oggi tutti possono crearsi il proprio Tg e Visani lo ha fatto. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 19
[ § 1 5 7 6 6 5 3 0 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Pagina 31 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il calvario dell' operatrice sanitaria «Mia madre temeva molto il virus» Si è spenta Donatella Brandi, 64 anni, 'oss' dell' ospedale di Faenza in Chirurgia dove ci sono stati molti contagi. Il dolore del figlio: «Il primo tampone fu negativo, poi il quadro clinico è precipitato» Il suo sorriso, dietro alla divisa da operatrice socio sanitaria, da anni era al servizio dei pazienti dell' ospedale di Faenza. E così è stato finché il Coronavirus non ha colpito anche lei. Ieri mattina si è spenta Donatella Brandi, 64 anni, che lavorava in un reparto non Covid. L' ultimo a salutarla è stato il figlio, Enrico Maria Lucchesi. Chi era sua madre? «Una persona molto socievole. Non era ancora andata in pensione per non avere la minima, anche se ne avrebbe avuto la possibilità. Lavorava nel reparto di Chirurgia». Dove ci sono stati diversi contagi. Quando sono comparsi i primi sintomi? «Le hanno fatto il primo tampone il 21 marzo: negativo. Ma il giorno dopo aveva la febbre a 38,5. Era a casa sua, a Fognano, ma ci tenevamo in contatto. E' peggiorata nella notte tra giovedì e venerdì 27. Mi ha chiamato all' 1.30, delirava. Le ho detto: 'Chiamo il 118, preparati'». È andata l' ambulanza a prenderla? «Sì. Abitava in centro, in un viottolo senza numero, quindi sono andato anche io a Fognano per indicare al 118 dove andare. È stata l' ultima volta che l' ho vista. Sono passati 33 giorni». Dove è stata ricoverata? «Prima a Faenza, e poi a Lugo. I medici e il personale di Lugo sono stati fantastici. Le hanno fatto una tracheotomia, hanno tentato di tutto per salvarla. A un certo punto sembrava che si stesse riprendendo, le avevano tolto la sedazione. Grazie all' aiuto dei medici sono riuscito a vederla in videochiamata e le ho parlato più volte al telefono. Lei non era in sé, ma gli operatori le avvicinavano il telefono all' orecchio e io le parlavo». Temeva il peggio? «Sì, aveva già avuto delle crisi. Ogni volta che squillava il telefono balzavo sulla sedia. Ma lei è partita tranquilla. Si era portata Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 20
[ § 1 5 7 6 6 5 3 0 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) dietro anche dei libri che pensava di leggere in ospedale». Quando è andata via in ambulanza aveva il sospetto che fosse Covid, nonostante il tampone negativo? «Sì. Erano quattro giorni che le dicevo che doveva farsi ricoverare, ma lei rispondeva: 'Ma no, mi farò portare dei medicinali'. Non voleva pesare sugli altri». Poi la terribile notizia «Alle 9.30 di oggi (ieri; ndr) un medico mi ha chiamato e mi ha detto che non c' era niente da fare e che stava morendo. Mi ha dato la possibilità di parlarle un' ultima volta al telefono, anche se lei non era cosciente. Dopo mezz' ora lo stesso medico mi ha richiamato per dirmi che era morta. Oggi a casa sua ho trovato il romanzo che stava leggendo, rimasto aperto sul letto: si intitolava 'Virus'. Che beffa». Sua madre temeva il virus? «Molto, e stava attentissima. Lei aveva il diabete, e in famiglia ci sono altre persone sensibili. Un giorno mi raccontò che si era arrabbiata con una collega che le aveva dato una pacca sulla spalla. Non lo aveva preso sottogamba». Sara Servadei. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 21
[ § 1 5 7 6 6 5 3 3 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Pagina 40 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) La speranza nel cinema all' aperto quest' estate Va bene tutto, ma non toglieteci il cinema all'aperto. Fra tante cose che ci mancano, in questo periodo ci sono gli spettacoli, i concerti e c'è il grande schermo. A Faenza siamo fortunati perché ci sono cinema di qualità! E spero che quando sarà finito questo incubo le nostre amate sale cinematografiche faentine ci siano ancora. Ma per favore, trovate un modo di darci il cinema estivo, va bene anche il drive-in come proposto a Bologna. Ma non toglieteci anche questo. Un lettore Caro lettore, la sua lettera era giunta prima che pubblicassimo la 'seconda puntata' sul cinema estivo a Faenza. Il cineclub 'Il Raggio verde' ha assicurato che è al lavoro per una rassegna anche se le modalità e il luogo non sono ancora stati identificati. I cinema sono solo una delle attività che stanno pagando a caro prezzo questa situazione difficile e senza precedenti. In tutto il mondo si prova a riaprire, ma non è facile e si va per tentativi. Tutto il mondo del cinema è bloccato, chi stava girando si è fermato e molte produzioni sono state sospese. Assistere a film all' aperto in una tipica arena estiva sicuramente presenta dei problemi ma anche delle opportunità visto che gli esperti sono concordi sul fatto che la trasmissione del virus è più difficile all' aperto e spazi ampi consentono un più efficace distanziamento sociale. Nessuno sa cosa succederà e cosa si potrà fare o meno. Ma anche se a due metri l' uno dall' altro e con le mascherine spero che riusciremo a vedere i film all' aperto. In un momento in cui i servizi di film in streaming per tv e tablet vedono aumentare i loro abbonati, servirebbe a ricordarci quanto è meraviglioso, magico, insostituibile il grande schermo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 22
[ § 1 5 7 6 6 5 3 5 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Pagina 55 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Ciclismo Tre corridori ravennati nell' equipe regionale under 23 Tarozzi, Pinardi e Dapporto non vedono l' ora di gareggiare Il primo quando si tornerà a correre cercherà conferme al buon 2019, il massese si sta 'sfogando' sui rulli Domani, 30 aprile, sarebbe stato il gran giorno del 'Giro di Romagna per Dante Alighieri' - la cui prima tappa prevedeva partenza e arrivo da da Ravenna - una competizione che avrebbe visto sicuri protagonisti gli alfieri della formazione Under23 di ciclismo #inEmiliaRomagna. E quest' anno sono ben tre i corridori della provincia ravennate che fanno parte del team promosso da Apt Servizi Emilia Romagna e Consorzio Terrabici. Lo scorso anno si era decisamente messo in mostra il faentino Manuele Tarozzi, classe '98, quest' anno raggiunto dal passista-scalatore di Massalombarda (nato a Lugo nel 2001), Davide Pinardi e da un altro faentino - aggregatosi all' ultimo istante - Davide Dapporto, anche lui al primo anno tra gli Juniores. La stagione era iniziata con le prime tre gare, poi il lungo stop che ha fermato l' intero mondo delle due ruote. Dal 4 maggio, però, i ciclisti dovrebbero poter tornare a pedalare in strada anche se con determinati accorgimenti. Manuele Tarozzi era in cerca di conferme al suo valore: «Non posso definirmi deluso - spiega - perché la situazione che stiamo vivendo non dipende da me: so di essermi preparato bene in inverno dopo i buoni risultati ottenuti nel 2019. Sicuramente sono un po' preoccupato per il futuro, visto che sono al quarto anno da under 23, cioè l' ultimo per partecipare a gare come il Giro d' Italia Giovani Under 23: spero che si terrà conto del contesto particolare di quest' anno, per avere la possibilità di gareggiare e competere con gli altri anche nel 2021 e puntare poi al professionismo». Correre è anche la speranza dei nuovi arrivi in squadra. Davide Pinardi passa comunque il tempo tra gare virtuali e rulli: «I rulli, però, non possono sostituire le uscite su strada, quando pedali con l' aria in faccia, nella natura e sulle nostre belle colline. Ma ci siamo adattati alla situazione: domenica mi sono lanciato con un amico juniores, Matteo Montefiori, nella sfida di pedalare sui rulli per 12 ore: ce l' ho fatta, per 364 km totali. Intanto interagivo con gli amici su Instagram, invitando i follower a fare una donazione alla raccolta fondi per ospedali e onlus promossa da Banco Bpm, sponsor del team. Le gare su Zwift sono uno stimolo divertente, ma sono fiducioso di poter tornare alle gare vere già in questo 2020». Orgoglioso di essersi aggregato al team anche il faentino Davide Dapporto: «Per me è un orgoglio portare il nome della mia Regione sulla maglia e devo ringraziare la squadra per aver creduto in me. Ma ora siamo fermi, anche se le giornate durante il lockdown sono impegnative: videolezioni della scuola al mattino, allenamento nel pomeriggio, in particolare con richiami di forza. Interpreto lo stop come Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 23
[ § 1 5 7 6 6 5 3 5 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) una seconda preparazione invernale. Secondo me un atleta è tale per 365 giorni all' anno, non solo quando corre». Ugo Bentivogli. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 24
[ § 1 5 7 6 6 5 2 7 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Pagina 56 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) «La palla ovale ha attecchito anche a Faenza» Andrea Sirotti, presidente della società manfreda, fa il punto della situazione: «Abbiamo 200 iscritti e un buon settore giovanile» Anche Faenza è diventata un' isola felice del rugby. Sono bastati pochi anni al Faenza Rugby per far innamorare la città della palla ovale ed infatti i numeri parlano di una crescita esponenziale dal 2007 ad oggi. La società può infatti contare su 200 iscritti e un buon settore giovanile inserito nell' ambizioso scacchiere del Progetto Romagna, senza dimenticare la prima squadra che non sta sfigurando in serie C1. Del resto i segnali positivi si erano visti sin dalla nascita del sodalizio. Presidente Andrea Sirotti perchè il rugby a Faenza? «Nel 2007 io e Domizio Piroddi portammo a Faenza il rugby, perché era l' unica città lungo la via Emilia a non avere una squadra A distanza di anni devo dire che questa scommessa fatta da due ex atleti appassionati è stata vinta. Certo, per una simile disciplina sportiva non è facile trovare le sponsorizzazioni e il Coronavirus ha reso lo scenario ancora più duro, ma noi andiamo avanti con la passiona e con la nostra filosofia della quale andiamo orgogliosi. Del resto il rugby ha valori unici a livello soprattutto umano». La solidarietà è sempre stata infatti al primo posto nel Faenza Rugby. «Vogliamo essere un punto di incontro per tutti ed infatti abbiamo sempre deciso di non far pagare la quota associativa a coloro che non se la possono permettere. Inoltre abbiamo avuto la soddisfazione di veder esordire in una nostra squadra giovanile nazionale un ragazzo con la sindrome di Down e portato avanti anche un progetto con atleti autistici». Riavvolgiamo il nastro dei ricordi e ritorniamo al 2007: come iniziò l' avventura? «Il Comune ci diede il campo della Graziola dove siamo ancora oggi e al primo allenamento ci furono ben 25 persone. Un numero record tanto che a settembre ci iscrivemmo alla serie C2. L' allenatrice era Maristella Cimini, con un lungo passato anche in nazionale, e anche suo marito si allenava con noi. Il clima era davvero dei migliori per iniziare questo percorso». Poi ci fu il salto in serie C1 grazie ai vostri giovani. «Molti atleti di quel gruppo erano arrivati tra le prime venti in Italia con l' Under 18 Elite e fu una bella soddisfazione vederli conquistare quella promozione. In questi anni siamo cresciuti anche con le formazioni giovanili e ora abbiamo mini rugby, Under 14, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 25
[ § 1 5 7 6 6 5 2 7 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Under 16 e Under 18 con queste ultime due che sono nel Progetto Romagna». Come stavate andando in campionato prima dello stop? «La C1 è molto dura, ma stavamo disputando una buona stagione. Dovevamo giocare la seconda fase nel girone play out e conquistare la salvezza che è e sarà il nostro obiettivo. Siamo migliorati molto negli ultimi anni a livello tecnico grazie all' allenatore Edgardo Venturi, ex nazionale che ha partecipato ai Mondiali del 1991: è con noi da due stagioni e sarà riconfermato anche nella prossima». Come state convivendo con l' emergenza Coronavirus? «I ragazzi della prima squadra stanno continuando ad allenarsi individualmente seguiti dai tecnici, mentre con le giovanili abbiamo interrotto l' attività il 9 marzo. Ora stiamo lavorando per essere pronti per la nuova stagione». Luca Del Favero. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 26
[ § 1 5 7 6 6 5 5 2 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Pagina 25 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) AGROALIMENTARE VITICOLTURA I vitigni che resistono ai parassiti sono realtà Via alla coltivazione La sperimentazione è guidata dal Crpv del polo di Tebano «Opportunità per abbattere i costi dei viticoltori» FILIPPO FABBRI FAENZA Vitigni resistenti in Emilia Romagna, si parte. Quattro sono a bacca nera (Merlot Kanthus, Merlot Khorus, Cabernet Volos, Cabernet Ei dos) e cinque a bacca bianca (Sauvignon Kretos, Sauvignon Rytos, Johanniter, SouvignierGris e Sola ris). Ciò che li unisce è un particolare: la resistenza agli attacchi di peronospora e oidio, nonostante una drastica riduzione dei trattamenti. Motivo per cui possono essere adottati anche dalle aziende vitivinicole della regione. Il progetto ha preso l' avvio quattro anni fa da un vigneto "prova" messo a punto dal Centro di ricerche produzioni vegetali (Crpv) di Faenza nel Polo di Tebano. È il via di una sperimentazione che trova il sostegno di quattro importanti gruppi del vino (Riunite&Civ, Terre Cevico, Cantina Sociale di San Martino in Rio e Caviro) decisi a testare l' idoneità della coltivazione sul territorio regionale dei vitigni resistenti iscritti al Registro nazionale delle varietà di vite (Merlot, Cabernet, Sauvignon, etc). La sperimentazione sul campo è positiva e così la Regione Emilia-Romagna ha deciso di dare il via libera alla coltivazione. «Si tratta di una grande opportunità per i viticoltori per l' abbattimento dei costi e la sostenibilità ambientale - spiega Giovanni Nigro, responsabile della filiera vitivinicola di Crpv-. Questivitigni infatti sono resistenti o tolleranti alle principali malattie fungine, nonostante la drastica riduzione dei trattamenti: qui si arriva a un massimo di 2 rispetto ai 18-20 trattamenti su quelli tradizionali. Questi vitigni, frutto del lavoro di miglioramento genetico dell' Università di Udine, che ne detiene i diritti, si sono comportati bene da un punto di vista agronomico e anche da quello enologico. Adesso sono state messe a dimora le piantine, la prima vendemmia disponibile sarà quella del202». Il vino fatto degustare, anche alla cieca, da un panel test e da consumatori è stato apprezzato tanto da faticare a riconoscere quello "resistente" da quello tradizionale. Ed è proprio su questo che pone l' accento l' assessore regionale alle politiche agricole, Alessio Man ni: «Dalla ricerca e dalla sperimentazione pluriennale possiamo ottenere risposte che consentono alle nostre imprese viticole di produrre vini di ottima qualità e di migliorare decisamente la sostenibilità ambientale del vigneto, stante la drastica riduzione del numero dei trattamenti annui previsti contro peronospora e oidio, nel rispetto della salute dei consumatori ma, più in generale, per tutta la nostra società. I viticoltori al contempo possono trarre beneficio dalla coltivazione di queste varietà in quanto l' innovazione varietale proposta dovrebbe comportare una riduzione dei costi di produzione annui». Queste uve sono destinate solo a produrre vini da tavola o Igt (indicazione geografica), non invece Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 27
[ § 1 5 7 6 6 5 5 2 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) i vini a denominazione di origine. Per Nigro si tratta di una delle «innovazioni più rilevanti degli ultimi venti anni in viticoltura, come fu l' acciaio in cantina». Il progetto però si è spinto oltre. Se il miglioramento genetico dell' Università di Udine, cui hanno partecipato Vcr, Istituto di ricerca di Friburgo e Istituto di San Michele all' Adige, ha interessato i vitigni internazionali, l' Emilia-Romagna ha avviato il miglioramento genetico dei vitigni autoctoni quali Trebbiano romagnolo, Sangiovese, Albana, Grechetto gentile (Pignoletto), Lambrusco Salamino, Lambrusco Grasparossa, Lambrusco di Sorbara e Ancellotta. «Abbiamo ottenuto circa 1.700 piantine resistenti selezionate per geni e adesso parte la valutazione in campo -conclude Nigro-. Abbiamo predisposto tre ettari di terreno per arrivare a selezionare quelle due -tre varietà simili ai vitigni locali. I primi risultati li avremo tra 7-8 anni. La ricerca la svolgiamo con l' Istituto di San Michele che ha cercato nel mondo specie con più geni di resistenza per poi trasferire tutto il pool su un' unica varietà». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 28
[ § 1 5 7 6 6 5 5 6 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Pagina 25 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Sos QualiTec, la piattaforma che certifica la qualità dell' uva FAENZA Certificare la qualità delle uve dei soci all' insegna della tracciabilità, sostenibilità e tecnologia. Lo propone la piattaforma digitale Sos QualiTec nata dalla collaborazione tra Image Line, Cantina dei Colli Romagnoli e Terre Cevico. La novità del servizio risiede nella capacità di verificare la conformità delle uve dei viticoltori in maniera automatizzata, subito dopo la raccolta, assicurando efficienza dei controlli e garanzia della materia prima lavorata per la produzione dei vini. L' esordio di SOS QualiTec sarà nel mese di luglio, prima della vendemmia. IL FUNZIONAMENTO Le conformità verificate da SOS QualiTec vengono effettuate dall' inserimento all' interno della piattaforma dei trattamenti fitosanitari eseguiti dal viticoltore e dichiarati attraverso il registro dei trattamenti previsto dal DLgs 150/2012. Questo permette una completa tracciabilità della storia delle uve e attraverso un sistema semaforico una valutazione della materia prima: il sistema conferma il conferito in caso di regolarità o al contrario, lo blocca nei casi in cui sono riscontrate delle incongruenze con quanto richiesto dalla normativa vigente. Inoltre, l' identificazione degli agrofarmaci utilizzati nel periodo della coltivazione permette alla piattaforma di offrire indicazioni rispetto a dove destinare una determinata partita di uve, rispondendo al le esigenze di eventuali mercati circa l' assenza di residui di specifici principi attivi nei vini. Inserendo i registri dei trattamenti sarà infatti possibile analizzare le molecole utilizzate dai soci, individuare quelle da limitare e mettere a punto linee guida interne per un uso più sostenibile dei prodotti fitosanitari oltre che per consigli mirati sulla difesa, in linea con gli obiettivi enologici. LA GEOLOCALIZZAZIONE Entro il 2021, le funzioni della piattaforma saranno integrate con la geolocalizzazione dei sopralluoghi tecnici e dei campionamenti delle uve per la costruzione delle curve di maturazione: le informazioni agronomiche scaturite dai sopralluoghi e i dati delle curve di maturazione diventeranno consultabili negli anni ed elaborabili assieme ai dati climatici. Un ulteriore obiettivo del progetto è sviluppare un modello di piattaforma in grado di prevedere i principali parametri chimico -fisici delle uve: sulla base dell' andamento storico e dei dati climatici si punterà a stimare l' epoca di raccolta e conseguentemente ottimizzare le attività in cantina. Il modello, che verrà elaborato grazie al supporto tecnico -scientifico dell' Università Cattolica di Piacenza, faciliterà la programmazione dei conferimenti dei soci in areali differenti, permettendo una semplificazione nella gestione delle partite di uve e una maggiore precisione nella definizione delle date di apertura Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 29
[ § 1 5 7 6 6 5 5 6 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) degli stabilimenti. Il modello consentirà di costruire vere e proprie mappe di maturazione a seconda del territorio e dell' annata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 30
[ § 1 5 7 6 6 5 5 7 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Pagina 36 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) PARLA RUGGERO SINTONI DI ACCADEMIA PERDUTA Stagione e tournée bloccate: «Ci servono i tempi di riapertura» «Dai media silenzio assordante sul teatro, ma Regione e Comune ci sono vicini» MICHELE DONATI FAENZA Sono stati i primi a chiudere e probabilmente saranno tra gli ultimi a riaprire: i teatri sono i grandi esclusi dal dibattito pubblico ma la loro presenza sui territori è sinonimo di lavoro per numerose figure professionali ed è da ritenere indispensabile per la tenuta sociale e democratica di una comunità. Il dramma della pandemia si è abbattuto sul panorama teatrale proprio in un anno costellato da record e soddisfazioni: la stagione 2019/20 di prosa del Teatro Masini conta ad esempio 1.200 abbonati, quella di Contemporaneo 300. Ed è proprio dagliabbonatiche Ruggero Sintoni, fondatore di Accademia Perduta insieme a Claudio Casadio, inizia la sua riflessione sul momento attuale: «Per un teatro - afferma - un abbonamento è un contratto sentimentale e vogliamo tutelare i nostri spettatori: non appena sarà possibile li rimborseremo tramite voucher validi per gli spettacoli della prossima stagione. Lo faremo personalmente al botteghino, senza strumenti digitali, quando potremo riaprire in sicurezza». In Emilia-Romagna i palcoscenici sono vuoti dal 24 febbraio, nei depositi solo manifesti e locandine che resteranno inutilizzati: «Oltre agli spettacoli della stagione -prosegue Sintoni -si sono fermate anche le tournée delle nostre produzioni: progetti cui stavamo lavorando con grande entusiasmo nostro, della critica e del pubblico, come La Classe con Claudio Casadio o L' abisso di Davide Enia, e tutte le formazioni del Teatro Ragazzi». La ricetta giusta per superare il guado dello stop non sta però, secondo Sintoni, nel teatro via streaming: «Si tratta più che altro di televisione - commenta- mentre il teatro ha a che fare con la vita, è il rapporto tra l' attore e il pubblico, tra i singoli spettatori stessi. Assistere a uno spettacolo sullo schermo è un' altra cosa, senza contare che i costi per una proposta in streaming davvero soddisfacente sarebbero altissimi». Meglio dunque concentrarsi sulle prospettive di riapertura, anche se i nodi da sciogliere non mancano, anzi: «Sicuramente -si augura -la speranza più grande è quella di riprendere le attività potendo riempire le sale, ma troveremo una soluzione anche in caso di ingressi contingentati. Come per industria e artigianato sia fornito anche a noi un cronoprogramma: andrebbe bene anche provvisorio, ma ci serve qualcosa, dobbiamo avere un orizzonte temporale da cui partire. Intanto le categorie di spettacolo aderenti all' Agis hanno elaborato una proposta di riapertura dei teatri per la Fase 2 da sottoporre al Governo». Se dal punto di vista mediatico «il silenzio sul teatro è davvero assordante», la collaborazione con gli enti pubblici, soprattutto Regione ed amministrazioni comunali, risulta più stretta: «Ci sono molto vicini - riconosce Sintoni - e manteniamo un contatto quotidiano. Per dare un' idea dell' impegno dico Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 31
[ § 1 5 7 6 6 5 5 7 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) solo che la maggiorparte delle chiamate con i dirigenti comunali avviene dopo le 22.30». Il futuro resta purtroppo oscuro ma a dare una nota di speranza sono spuntati davanti al Masini e agli altri teatri gestiti da Accademia Perduta alcuni cartelloni: «C' è scritto "Torneremo ad applaudire" - conclude Sintoni - ed è un messaggio rivolto specialmente al pubblico: gli spettatori non ci dimentichino». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 32
[ § 1 5 7 6 6 5 5 1 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Pagina 36 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) I fidanzati e l' amore in videochiamata «È quasi finita, ma è stata durissima» Lei di Riccione, lui di Solarolo, costretti a incontrarsi solo su Internet fino al 4 maggio ALLEGRA ZANNI La "fase 2" pare aprire ai primi incontri con parenti e affetti. Ad accogliere con più gioia la notizia sono le coppie non conviventi, separate dall' inizio dell' emergenza. Mentre ancora si attendono certezze da Palazzo Chigi, le relazioni si portano avanti grazie alle nuove tecnologie. Questo raccontano Camilla e Alessandro, entrambi studenti, rispettivamente 20 e 24 anni, di cui due vissuti come coppia: lei è di Riccione, lui di Solarolo. Sono ormai passati cinquanta giorni dall' inizio delle misure restrittive per contenere l' emergenza sanitaria. Come la state affrontando? «Tutto sommato abbastanza bene. Facciamo tantissime video -chiamate, ci teniamo sempre in contatto e cerchiamo di condividere le giornate come possiamo. Per certi versi, ora che abbiamo meno impegni riusciamo persino a sentirci di più. Certo, ci sono momenti in cui la distanza si è fatta sentire, come durante le feste di Pasqua, ma viverli è stata una prova importante per il nostro rapporto». Quali strategie, se così vogliamo chiamarle, state mettendo in pratica per rimanere uniti? «Siamo entrambi grandi appassionati di musica - Alessandro sta per laurearsi al conservatorio Lettimi, Camilla ha da sempre la passione del canto - e facciamo molto affidamento su quella. Grazie alla musica ci siamo trovati per la prima volta e grazie a essa stiamo riuscendo a sentirci vicini. Condividiamo quello che scopriamo, condividiamo delle partiture e cerchiamo di preparare qualche video musicale di coppia. Ci siamo anche messi a leggere insieme la Divina Commedia, per puro piacere. In generale cerchiamo di vede re il lato positivo anche in una situazione in cui di positivo c' è molto poco. Infondo, o siprova a sfruttare al meglio il tempo che abbiamo o si rischia di impazzire». Che cosa, come coppia, vi manca di più della vita prima del corona virus? «Sicuramente la presenza fisica, la possibilità di toccarsi, abbracciarsi. È un tipo di intimità a cui non si può trovare un supplente digitale: con le videochiamate ci sentiamo e ci vediamo, ma questo non basta. In più è frustrante non avere la possibilità di ragionare a lungo termine: sono diventate impraticabili anche cose banali e pragmatiche, come organizzare feste o vacanze». Dal 4 maggio, via libera all' amore anche se si dovranno rispettare le norme e le distanze di sicurezza. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 33
[ § 1 5 7 6 6 5 5 1 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Come avete accolto questa notizia? «Prima di festeggiare troppo, vogliamo essere sicuri che sia tutto confermato. Ad ogni modo vogliamo vederci il prima possibile, ovviamente rispettando tutte le precauzioni. Vogliamo finalmente poterci guardare negli occhi, dopo due mesi di isolamento. È importante che vengano riconosciuti anche gli affetti che non sono sanciti da legati di sangue o vincoli legali». Molti in queste ore stanno parlando di moderni "Romeo e Giulietta", vi sentite anche voi un po' così? «Io mi sento più Penelope - dice Camilla - perché proprio come la moglie di Ulisse sono in attesa. Faccio e disfaccio la mia tela: passo il mio tempo libero scrivendo o in generale dedicandomi a qualcosa che mi faccia sfogare un po'». Quindi Alessandro sarebbe un po' Ulisse? «Non mi sento molto Ulisse - commenta lui-perché lui decisamente viaggiava più di me. Maga risono lui quando si trovava bloccato sull' isola da Calipso: la mia isola è casa mia, la mia Calipso so noi dpcm». Cercando di vedere il bicchiere mezzo pieno, riuscite a cogliere degli aspetti positivi di questa quarantena? «Sicuramente abbiamo imparato a non dare per scontata la presenza dell' altro, ma anche e soprattutto la libertà di poterci spostare, vedere e passare del tempo insieme. Stiamo anche iniziando a capire quali sono le cose indispensabili nella nostra relazione - come negli altri ambiti delle nostre vite - e quali sono invece quelle superflue, quali sono quelle che vogliamo coltivare e quali invece possiamo anche lasciarsi alle spalle». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 34
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