Unione bassa romagna periodici - venerdì, 10 aprile 2020 - Unione ...
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Unione bassa romagna periodici venerdì, 10 aprile 2020 Ravenna & Dintorni 10/04/2020 Ravenna e Dintorni Pagina 14 4 FRUTTAGEL DONA 40M ILA EURO 10/04/2020 Ravenna e Dintorni Pagina 19 5 IL CONCORSO Prorogato fino al 30 aprile "E quindi uscimmo a riveder la stelle" 10/04/2020 Ravenna e Dintorni Pagina 21 6 Buon cibo a casa consigliato (e scontato) da Slow Food Settesere Qui 10/04/2020 SetteSere Qui Pagina 4 7 A Bagnara 0 casi 10/04/2020 SetteSere Qui Pagina 7 8 Buoni spesa, boom di richieste: «Speriamo che il trend rallenti» 10/04/2020 SetteSere Qui Pagina 15 11 Musica per «streamare» il virus 10/04/2020 SetteSere Qui Pagina 19 14 «Questo 10 aprile, Bella ciao, Bella ciao, Bella ciao ciao ciao» Il Piccolo Faenza 10/04/2020 Il Piccolo Faenza Pagina 21 16 La vita va avanti e vince su tutto 10/04/2020 Il Piccolo Faenza Pagina 26 18 Il punto sulle misure per fronteggiare l' emergenza 10/04/2020 Il Piccolo Faenza Pagina 26 19 Le parrocchie informano 10/04/2020 Il Piccolo Faenza Pagina 26 20 Operatori della Casa protetta scrivono agli anziani 10/04/2020 Il Piccolo Faenza Pagina 26 21 Telefonate alle persone sole 10/04/2020 Il Piccolo Faenza Pagina 26 22 I ragazzi scrivono... 10/04/2020 Il Piccolo Faenza Pagina 27 23 500 mascherine dal volontariato 10/04/2020 Il Piccolo Faenza Pagina 27 24 Agricoltura gelata 10/04/2020 Il Piccolo Faenza Pagina 27 25 Festa del Beato 10/04/2020 Il Piccolo Faenza Pagina 27 26 75° della Liberazione 10/04/2020 Il Piccolo Faenza Pagina 27 27 Donazioni
10/04/2020 Il Piccolo Faenza Pagina 27 28 Donazioni 10/04/2020 Il Piccolo Faenza Pagina 27 29 Donazioni 10/04/2020 Il Piccolo Faenza Pagina 27 30 Sfalci a breve Il Nuovo Diario Messaggero 10/04/2020 Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 6 31 Test sierologici e tamponi in auto, in cerca dei guariti 10/04/2020 Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 7 33 Buoni spesa, a chi spettano Dove e come richiederli 10/04/2020 Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 10 35 Il fronte caldo delle case di riposo 10/04/2020 Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 11 36 «Si ha sempre il timore di non aver fatto abbastanza» 10/04/2020 Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 11 38 Asp Bassa Romagna 10/04/2020 Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 14 39 Tablet e connessione internet per gli alunni in difficoltà 10/04/2020 Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 14 40 «È l'unico aspetto ad essere rimasto (quasi) come prima» 10/04/2020 Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 16 41 L'aumento dei positivi e la paura «Sono salito sul penultimo volo» 10/04/2020 Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 27 43 Valvole per respiratori fabbricate dal Fablab 10/04/2020 Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 27 44 DISATRO GELATE 10/04/2020 Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 29 45 «Non mi sento più le gambe» 10/04/2020 Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 34 46 Regna l'incertezza Settembre? Speriamo di esserci ancora... 10/04/2020 Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 34 48 Lo sport di base rischia di chiudere? 10/04/2020 Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 35 50 Tagliati, Uisp Ravenna-Lugo: «Dopo la pandemia, ripartiremo» 10/04/2020 Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 42 51 Aspettiamo il Comune della Bassa Romagna Estense 10/04/2020 Il Nuovo Diario Messaggero 52 Il cuore solidale del territorio
[ § 1 5 6 7 8 9 4 2 § ] venerdì 10 aprile 2020 Pagina 14 Ravenna e Dintorni Ravenna & Dintorni FRUTTAGEL DONA 40M ILA EURO La cooperativa Fruttagel ha deciso di donare 40mila euro agli ospedali di Lugo e Ravenna impegnati nell' emergenza Co vid (20mila euro per ciascuno dei due ospedali). «Il nostro contributo va a sostegno di due strutture del nostro territorio - sottolinea il presidente e amministratore delegato Stanislao Fabbrino (nella foto) - quotidianamente impegnate nella lotta al virus e nella cura delle persone a noi più care. La donazione, effettuata a nome di tutte le lavoratrici e i lavoratori Fruttagel, vuole essere anche un ringraziamento a coloro i quali, nonostante il difficile momento, lavorano in azienda con dedizione e senso etico, garantendo i nostri prodotti sugli scaffali». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 4
[ § 1 5 6 7 8 9 4 3 § ] venerdì 10 aprile 2020 Pagina 19 Ravenna e Dintorni Ravenna & Dintorni IL CONCORSO Prorogato fino al 30 aprile "E quindi uscimmo a riveder la stelle" È stato prorogato fino al 30 aprile "E quindi uscimmo a riveder le stelle", il concorso letterario lanciato dal Comune di Lugo. Visto il proseguimento dell' emergenza, l' Amministrazione comunale ha infatti deciso di permettere ancora ai cittadini di inviare riflessioni, poesie, testi o pensieri. «Abbiamo notato una grande partecipazione da parte dei lughesi, sono infatti numerosi i contributi già arrivati dai cittadini - spiega il sindaco di Lugo Davide Ranalli -. Questa emergenza sanitaria purtroppo ci costringerà in casa ancora per un po' e allora vogliamo dare l' opportunità a tutti di continuare a scrivere le loro emozioni e riflessioni in questo momento così complicato». Chi vuole partecipare può inviare il proprio scritto all' indirizzo mail sindaco@comune.lugo.ra.it, con oggetto "E quindi uscimmo a riveder le stelle", oppure con posta ordinaria presso il Comune di Lugo (piazza Martiri 1, Lugo - 48022), indicando nella busta il nome del concorso. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 5
[ § 1 5 6 7 8 9 4 1 § ] venerdì 10 aprile 2020 Pagina 21 Ravenna e Dintorni Ravenna & Dintorni L' INIZIATIVA Buon cibo a casa consigliato (e scontato) da Slow Food L' associazione anche a Ravenna e dintorni ha compilato un elenco di produttori e ristoratori Con Slow Food è partito il progetto di una app che consiglia gli indirizzi dei ristoranti (consegne a domicilio) e dei produttori della rete dell' associazione in tutta Italia. Questo database sarà preziosissimo per aiutare a sostenere il mondo Slow Food di osti, negozi e produttori. Pertanto si è chiesto a tutte le condotte italiane di aggiungere gli indirizzi, in particolare di piccoli produttori, che sono sul loro territorio e avranno bisogno di questa rete per superare questa grande crisi. Quindi continua il tour della resilienza, con le Condotte e Comunità Slow Food, i Mercati della Terra, i cuochi dell' Alleanza, la rete Sfyn, che si stanno adoperando, chi in un modo chi in un altro, per dare respiro ai produttori di piccola scala. Anche le Condotte di Ravenna e di Godo e Bassa Romagna si sono attivate in questo senso proponendo una selezione di aziende per sostenere l' agricoltura e il prodotto del territorio, prediligere la stagionalità ed evitare gli sprechi. Una proposta completa di locali amici di Slow Food: ristoranti, pizzerie, piadinerie, negozi, aziende agricole, ecc. Una esperienza che si potrebbe sviluppare nel futuro, una chiave di lettura per volgere al positivo anche una situazione pessima come quella che si sta affrontando. Di seguito l' elenco delle attività che hanno aderito all' iniziativa Slow Food. Al momento della prenotazione, dove viene applicato lo sconto per i soci Slow Food, è necessario confermare che si è soci e presentare la tessera associativa al momento della consegna. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 6
[ § 1 5 6 7 8 9 4 5 § ] venerdì 10 aprile 2020 Pagina 4 SetteSere Qui Settesere Qui A Bagnara 0 casi A mercoledì 8 aprile complessivamente i casi in provincia di Ravenna sono dunque 746, confermati alle 12 del 8 aprile, così distribuiti per Comune: 40 residenti al di fuori della provincia di Ravenna; 339 Ravenna; 110 Faenza; 51 Cervia; 53 Lugo; 19 Russi; 18 Alfonsine; 25 Bagnacavallo; 20 Castelbolognese; 8 Conselice; 10 Massa Lombarda; 3 Santagata Santerno; 15 Cotignola; 8 Riolo Terme; 14 Fusignano; 5 Solarolo; 6 Brisighella; 2 Casola Valsenio. Bagnara ancora zero contagiati, unico Comune in provincia e fra i pochissimi in Romagna. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 7
[ § 1 5 6 7 8 9 4 6 § ] venerdì 10 aprile 2020 Pagina 7 SetteSere Qui Settesere Qui CORONAVIRUS | In tutta la provincia migliaia di domande. Duro lavoro dei Servizi sociali per stare al passo Buoni spesa, boom di richieste: «Speriamo che il trend rallenti» Silvia Manzani Sono migliaia i cittadini fra Ravenna, Faenza e la Bassa Romagna che stanno richiedendo agli enti locali l' erogazione dei buoni spesa perché hanno visto un peggioramento delle condizioni lavorative e reddituali a causa dell' emergenza Coronavirus. Nel solo Comune di Ravenna, nel giro dei primi cinque giorni, sono state 1.200 le richieste che potranno essere, nel giro di poco, esaudite: «Il grosso delle domande - spiega l' assessore ai Servizi sociali Valentina Morigi - provengono dall' area territoriale 3, ovvero Darsena e lidi. La chiave di lettura che abbiamo dato è che in queste zone ci sono molti residenti che lavorano con contratti atipici o stagionali. Hanno telefonato, in generale, anche persone che storicamente vivono un disagio economico e che magari percepiscono un reddito di cittadinanza molto ma molto basso, intorno ai 50/80 euro al mese. A tutti coloro che chiamano facciamo l' istruttoria ma in alcuni casi possiamo dirottare le persone verso soluzioni diverse». L' Amministrazione ha messo in conto il fatto che, dopo una prima ondata, possa essercene un' altra di ritorno: «Per il primo momento siamo stati molto rapidi a erogare i buoni, che sono in tagli da trenta euro e vengono ritirati nelle aree territoriali di residenza. Quando le persone avranno utilizzato i buoni e saranno ormai a corto di generi alimentari, probabilmente ci ricontatteranno. Dobbiamo valutare i criteri per tornare a presentare la domanda. Il Governo ci ha assegnato 800mila euro, risorse alle quali si aggiungono le donazioni che i cittadini possono fare su un conto corrente che abbiamo istituito ad hoc per sostenere le misure sulla solidarietà alimentare: sono 20mila i soldi finora raccolti». Sempre sulla spesa, dopo il 13 marzo, data entro la quale sono stati contattati 20mila anziani, è iniziato il servizio di consegna a domicilio gestito da soggetti come Auser, Protezione civile, CittAttiva e Croce Rossa: «Hanno richiamato in 910. In 173 casi ci è stata richiesta la spesa a casa, che abbiamo consegnato 550 volte, visto che siamo passati più volte per ogni anziano. In altre situazioni, c' è una richiesta di supporto contro la solitudine». Non si utilizzano volontari, invece, nel caso della consegna della spesa alle famiglie con pazienti Covid positivi o in isolamento preventivo: «Il consorzio "Il Solco" sta gestendo questa parte, che comprende anche la consegna di vestiti puliti a familiari ricoverati e altri servizi, per una presa in carico più completa: sono 19 i nuclei che fino ad ora ne hanno usufruito». Il grande tema che si aprirà a breve sarà invece, per Morigi, quello dell' abitare: «Al Servizio sociale arrivano chiamate di chi sta intaccando Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 8
[ § 1 5 6 7 8 9 4 6 § ] venerdì 10 aprile 2020 SetteSere Qui Settesere Qui i propri risparmi o le piccole somme messe da parte per pagare affitto e mutuo. Gli enti locali già utilizzano le risorse del Fondo nazionale e regionale per l' affitto. Ma il Governo dovrà pensare a stanziare altre misure di sostegno». BASSA: RITMO VELOCISSIMO Richieste a ritmo rapidissimo e serrato anche nel territorio dell' Unione dei Comuni della Bassa Romagna: «Se nei primi cinque giorni siamo arrivati a 680 - spiega la dirigente dell' area Welfare Carla Golfieri - il lunedì successivo eravamo già a 980 e il martedì a 1160. Nel 50% dei casi, circa, si tratta di persone già conosciute a servizi. Noi avevamo messo in conto un migliaio di richieste, speriamo che poco a poco si vadano esaurendo perché altrimenti diventerebbe complicato gestirle tutte». La prassi è che si chiama, si fissa un appuntamento con l' assistente sociale e poi si viene ricontattati per l' istruttoria telefonica, durante la quale si forniscono le informazioni su reddito, situazione familiare e lavorativa: «Dopo che la relazione passa ai responsabili, si decide l' importo del buono, che può andare dai 100 ai 400 euro, erogati una tantum e consegnati a casa grazie alla Protezione civile. Si tratta di un lavoro da svolgere con grande velocità perché la necessità delle persone è immediata: la cassa integrazione non è partita, i 600 euro per le partite Iva nemmeno». Sono 30mila le famiglie che vivono nella Bassa Romagna: «Speriamo che il trend delle richieste rallenti. Andremo comunque avanti finché ci saranno risorse, per noi è stato stanziato un fondo da 550mila euro. Una parte è stata utilizzata per la misura della spesa post -pagata, 300mila finora li abbiamo spesi in buoni». FILE A FAENZA Situazione simile nel territorio della Romagna Faentina, dove nella prima settimana sono pervenute 500 richieste: «Ci siamo ritrovati addirittura la fila - spiega l' assessore al Volontariato del Comune di Faenza Andrea Luccaroni - durante il ritiro e la riconsegna dei moduli, cosa che ha reso difficoltoso il rispetto delle distanze di sicurezza. Le persone hanno, evidentemente, così bisogno che sono arrivate anche domande compilate su bozze di moduli. Il lavoro è immenso per ché c' è la doppia necessità di fare in fretta e di snellire le procedure: non possiamo certo metterci a richiedere un Isee in questo momento. Ci sono alcuni parametri da seguire e c' è l' autodichiarazione di chi fa richiesta: si va molto sulla fiducia, non a caso il sindaco ha chiesto ai cittadini di essere responsabili e di richiedere i buoni solo in presenza di esigenze concrete di sostegno». In questo senso i servizi, che erogano buoni per un valore che oscilla tra i 100 e i 400 euro, sono all' opera per evitare che chi usufruisce di altre misure, non acceda anche all' erogazione dei buoni: «Ma non è facile mettere dei paletti così chiari». A confermare il forte carico lavorativo è la collega Claudia Gatta, assessore ai Servizi sociali: «Il caos è totale: sulla mail arrivano molte richieste, non necessariamente di buoni ma anche di informazioni. Ma ci sono anche diverse persone meno abituate alle tecnologie, che si presentano di persona per prendere i moduli e poi tornano per l' appuntamento». Il disagio, per Gatta, è forte: «C' è una presenza non indifferente di persone che prima non erano seguite dai servizi, oltre a una preoccupante apertura a Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 9
[ § 1 5 6 7 8 9 4 6 § ] venerdì 10 aprile 2020 SetteSere Qui Settesere Qui parlare del fatto che si stava svolgendo un lavoro irregolare, argomento che prima era tabù e che ci indica quanta disperazione ci sia in giro». Per stare al passo, è stato sdoppiato il centralino, utilizzando anche persone che svolgevano altre funzioni, e grazie all' Associazione carabinieri due volontari danno una mano a gestire e smistare chi arriva fisicamente in Comune, evitando assembramenti. Quanto alla erogazione dei buoni, Faenza ha deciso di utilizzare una piattaforma messa a disposizione dalla Bcc dove gli importi vengono abbinati ai codici fiscali dei beneficiari e dove gli esercenti si registrano: «Si tratta di un sistema importante, che darà la differenza. Alla fine del mese o comunque del periodo di erogazione saremo in grado di verificare gli importi spesi, perché il Comune riceverà le fatture». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 10
[ § 1 5 6 7 8 9 4 7 § ] venerdì 10 aprile 2020 Pagina 15 SetteSere Qui Settesere Qui CORONAVIRUS | Creatività casalinga contagiosa e di ogni genere per i musicisti di casa nostra Musica per «streamare» il virus I video delle «suonatine in streaming», le performance dal balcone, i cazzeggi musicali in chat e le interazioni a distanza varie ed eventuali letteralmente non si contano; così, ciò che ha senso consigliare «su carta» di quel variopinto mondo musicale «nostrano» che, più che mai, in queste settimane, si è riversato massicciamente in rete, sui social, per supportare cause o regalare momenti di svago a chi è tappato in casa, vale la pena segnalare le iniziative più corali, organizzate e originali. Precisando che buona parte del dibattito musicale che percorre la rete in questi giorni non è fatto solo di canzoni ma anche di allarmate discussioni sul futuro di un settore in cui tanti operatori lavorano senza alcun genere di tutela, e che oltre ai concerti (con i festival estivi che muoiono come mosche) sta vedendo procrastinare anche la pianificazione discografica della primavera. Faccende dalle quali non sono comunque toccati proprio tutti, vedi la diva romagnola per eccellenza, Laura Pausini, che in queste settimane è prevedibilmente molto attiva sui social, dai quali il 21 maggio mandava un importante messaggio ai fan, sposando l'indicazione dei medici a riguardo dello stare in casa, unica arma con il Coronavirus, e programmando diverse video- chat con artisti dell'area latino americana (in spagnolo), nonché una diretta Instagram il 1° aprile con Paola Cortellesi; diretta che la Pausini ha poi pubblicato con link dedicato, a beneficio di chi la volesse rivedere (il sistema delle dirette Instagram nasce per «fidelizzare» i fan, ma non è propriamente adatto per una fruizione in differita degli eventi, particolarmente indicata in emergenza). Hanno poi un «cervello» romagnolo - quello del fusignanese Fabio Zaffagnini - gli internazionalissimi Rockin'1000, che insieme ad Aperol hanno costruito il progetto «Together We Can», concretizzato in un videoclip in cui 1200 musicisti da tutto il mondo suonano, nella loro camera, la canzone Una musica può fare di Max Gazzè. L'obiettivo è lanciare una raccolta fondi per la Protezione Civile e per ogni partecipante Aperol e Rockin'1000 hanno donato 50 euro (100 dopo i primi mille partecipanti). E' un vero inno alla Romagna, non direttamente correlato al Coronavirus ma uscito significativamente il 2 aprile, il nuovo arrangiamento con tanto di videoclip girato in una lunare spiaggia dell'Adriatico che il polistrumentista ravennate Christian Ravaglioli, direttore artistico del teatro Socjale di Piangipane, ha elaborato della leggendaria Amarcord di Nino Rota, omaggio modernista e poetico a Fellini e Tonino Guerra, uscito per l'etichetta Brutture Moderne di Francesco Giampaoli E' esplicitamente dedicata allo sforzo dell'ospedale Umberto I di Lugo, invece, la canzone E la gente si chiuse in casa del cantautore lughese Michele Fenati, presentata su Facebook lo scorso 30 marzo nel tentativo di «ritrarre la situazione attuale, gli atteggiamenti sociali legati alle restrizioni e, finalmente, la ripresa». E se Fenati ha inteso sostenere l'ospedale di Lugo, il Cisim di Lido Adriano sta cercando di fare lo stesso col Santa Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 11
[ § 1 5 6 7 8 9 4 7 § ] venerdì 10 aprile 2020 SetteSere Qui Settesere Qui Maria delle Croci di Ravenna, aderendo all'iniziativa #StayOn, un vero e proprio movimento nato da live club e festival dell'intera penisola coordinato da KeepOn Live. Nella fattispecie, il Cisim ha elaborato un calendario di dirette streaming dalle 19, direttamente dalle camerette di rapper e cantautori - con alcuni dei migliori esponenti della nuova musica romagnola, come Manuel Pistacchio, Giacomo Toni e lo scorso 8 aprile i rapper Max Penombra e Moder, direttamente implicati nella gestione del Cisim ed entrambi già inseriti lo scorso 22 marzo nella scaletta in streaming dell' iniziativa regionale Window Voice, sorta di festival virtuale di un' intera giornata. Sensibile alla quarantena anche il mondo della classica, con Ramin Bahrami e il flautista imolese Massimo Mercelli, direttore dell' Emilia-Romagna Festival, che pur non direttamente legati al virus a partire dal 6 aprile sono protagonisti, sui canali web di RaiPlay, della serie di documentari dedicati alla Sonate per flauto e tastiera di Bach che Gabriele Cazzola ha diretto e mandato in onda su Rai 5 nel 2018, uno dei quali girato al complesso del San Domenico di Forlì. Da Bagnacavallo, invece, Accademia Bizantina lavora sul web attraverso l' immancabile pagina Facebook ma anche con una newsletter speciale, di «supporto» a chi resta in casa. Tra l' una e l' altra, l' ensemble barocco ripropone i video di vecchi concerti e incisioni speciali fruibili in streaming. Si riscopre invece quasi più scrittore che musicista Bruno Dorella, batterista ravennate d' azione attivo con Ovo, Ronin e Bachi da Pietra, che sulle pagine dei «Percorsi» nel sito di Bronson Produzioni, ha scritto un lungo e intenso diario della quarantena in cui affiancano ad emozioni e riflessioni anche consigli «d' autore» su vini, dischi e libri. Da par suo, invece, il vocalist di Savio Marco Benini ha dato fondo a un' efficace e surreale vena comica dalla sua pagina Facebook, con i brevi sketch video «Quarantena Day», spesso accompagnato dalla figlia dagli studi di #casabenini. Tornando alla musica propriamente intesa, il batterista Michalangelo Naldini dei metallosi Celeb Car Crash ai primi di aprile ha pubblicato un video relativo al suo progetto Electro Sound Parade in cui, coadiuvato a distanza dal cantante Alessandro Palladini, suona cover di brani metal sovrincidendo da solo tutti gli strumenti e il risultato è molto efficace. Rimanendo a Faenza, è proverbialmente attivo su molti fronti il Mei, con una programmazione di programmi e corsi in streaming quasi quotidiana attraverso il sito, la pagina Facebook e il palinsesto regionale di Lepida Tv. Ma a questi impegni diretti, il Mei affianca la promozione di altre iniziative, come la playlist di Spotify «10×40» con la musica indie dell' etichetta Materiali Musicali, e soprattutto l' adesione alla campagna #iorestoacasaefacciocose, nata su iniziativa di Claudia Bellini, Emanuele Visani, Giordano Sangiorgi del Mei e Mattia Verbeni per la Croce Rossa di Faenza. Si tratta di un contest, lanciato sulle pagine Facebook «Sei di Faenza se...» e «Faenza Aperta», che coinvolge i cittadini con il duplice intento di raccogliere fondi per la Croce Rossa e dare conforto a chi resta a casa. Diversi musicisti locali hanno aderito, vedi Francesco Chiari, le Onde Radio, Giorgio dei Cobra, il duo di Raffaello Bellavista e Serena Gentilini, Bruno Ponti dei Work in Progress, dj Barnaba, il progetto Omd di Pape Gurioli, Michele Soglia e il duo delle Babylon, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 12
[ § 1 5 6 7 8 9 4 7 § ] venerdì 10 aprile 2020 SetteSere Qui Settesere Qui Chiunque volesse partecipare al contest, può inviare il proprio video a segreteria@materialimusicali.it. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 13
[ § 1 5 6 7 8 9 4 4 § ] venerdì 10 aprile 2020 Pagina 19 SetteSere Qui Settesere Qui L' intervento di Giuseppe Masetti, direttore dell' Istituto storico di Alfonsine «Questo 10 aprile, Bella ciao, Bella ciao, Bella ciao ciao ciao» Giuseppe Masetti* Per la prima volta dalla fine della guerra quest' anno gli alfonsinesi non potranno festeggiare la liberazione del loro paese come sono abituati, tutti insieme, tutti in piazza con i bambini che cantano Bella Ciao. Per 75 anni generazioni diverse avevano celebrato ogni anno questa data, con rispetto e attenzione. Nei primissimi tempi del dopoguerra, quando ancora le rovine ingombravano gli spazi pubblici, la gente si accalcava sull' argine del fiume Senio ad ascoltare il relatore ufficiale che probabilmente parlava dal balcone centrale della Camera del Lavoro, uno dei pochissimi edifici rimasti in piedi, come risulta da una sbiadita foto del 1947. Poi lentamente la piazza del paese nuovo aveva preso forma: la sezione del PCI come primo edificio, il nuovo municipio di fronte, da un lato la nuova chiesa parrocchiale e dall' altro l' emiciclo del mercato coperto, l' unica citazione urbanistica a ricordo del paese vecchio, in cui due fabbricati a quarto di cerchio ospitavano venditori senza negozio. E' ancora un paese povero, senza un albero, con le case non ancora intonacate, quello che si vede nelle immagini degli anni '50, eppure tanti uomini col cappello in testa stanno intorno alle madri dei partigiani caduti, decorati con medaglie alla Memoria, che le donne in nero portano sul petto. Fin da queste prime edizioni si percepisce una ritualità spontanea, che tiene insieme il ricordo del lutto e l' orgoglio della liberazione; il corteo che precede i discorsi ufficiali tocca solo il cimitero e si conclude in piazza. Poi furono poste le prime lapidi nel Decennale, una sul ponte dell' Adriatica nel Ventesimo anniversario, nel 1973 il grande monumento di Biancini al centro della piazza e dall"81 il Museo della Battaglia del Senio. Per ascoltare oratori famosi, per vedere la Banda militare, i soldati in alta uniforme e la sfilata dei gonfaloni, la gente da sempre si recava in piazza contenta di vedere tanti forestieri convenuti nella nostra città per rivivere insieme una ricorrenza, una giornata particolare di cui ognuno conservava memoria. Il prossimo 10 aprile sarebbe stato importante, il 75° anniversario, una vera sfida alla permanenza di un discorso pubblico sul modo di stare insieme, in virtù dell' esperienza della guerra che in molti abbiamo ascoltato da genitori e anziani. E' probabile che per l' occasione si trovi qualche espediente virtuale per arrivare nelle case degli alfonsinesi che in questi giorni di drammaticità e di silenzio saranno pure riandati con l' immaginazione al tempo di guerra, ai giorni della paura, dell' isolamento e del coprifuoco. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 14
[ § 1 5 6 7 8 9 4 4 § ] venerdì 10 aprile 2020 SetteSere Qui Settesere Qui Chiaramente non c' è paragone se consideriamo che oggi siamo tutti interconnessi con i nostri cari, seppure in modo digitale, che possiamo avere la spesa fino a casa ed uscire ancora nel cortile di casa senza rischi. Eppure questi giorni di privazione delle consuetudini ci indurranno, più di ogni discorso retorico, a riflettere sul valore della pace, della vita normale che credevamo scontata e ordinaria; crederemo di capire cosa è stata la guerra nei nostri paesi, e soprattutto ci piacerà immaginare qual' è stata la gioia per la fine della guerra. Sembrerà di riavvicinarsi ai racconti dei nonni, a quelle situazioni di indigenza, di terrore e di assedio che non riuscivamo più ad immaginare, saldi nelle nostre vite agiate e sicure. Potremo arrivare persino a comprendere la determinazione di alcuni a rischiare un sacrificio utile per costruire una pace più giusta e più conveniente per il proprio paese. Ma non è così. Noi stiamo ancora bene e la guerra purtroppo è ben altro ! Perchè oggi siamo circondati da guerre reali molto diverse da ciò che crediamo, che non offrono nemmeno la speranza di una magnifica pace, perché il dopoguerra è ancora guerra. Rubo le parole in corsivo ad un grande giornalista e scrittore come Domenico Quirico, che ha sconvolto le nostre coscienze con il suo ultimo libro Che cos' é la guerra per averla vista e attraversata di persona in questi anni. Lui è stato a lungo tra quei conflitti, intercettati solo nei notiziari televisivi, che preferiamo allontanare da noi perché non ne comprendiamo più il senso. Quirico ci parla di guerre in corso, che producono mutazioni antropologiche nei bambini che le vivono, perché anche le donne e i bambini sentono costantemente l' odore e il suono della guerra. Là dove si combatte davvero, dove senza un' arma in mano nessuno è certo di sopravvivere. E allora quell' arma se la tiene stretta, non crede a coloro che lo invitano a cambiare vita, a tornare a quella di prima. Perché non c' è più la vita di prima, l' hanno gettata via con i ruderi delle case distrutte, i campi de vastati, i libri bruciati. E la pace resterà sempre un miraggio. Eccoci a noi invece: un giorno prima io poi vinceremo insieme la nostra battaglia contro il virus che ci ha travolto in questi mesi. Ripartiremo e ringrazieremo medici e i sanitari che ci hanno curato, grazie a un sistema solidale che ci vuole tutti uguali di fronte alla malattia, in virtù di principi costituzionali di cui siamo oggi più orgogliosi. Ma per festeggiare davvero la tranquillità e la pace raggiunte dovremmo ripensare dal profondo anche alla storia della nostra nazione, delle nostre relazioni quotidiane con gli altri, che sono gli atti della politica, tra cui interessi esasperati e frasi di egoistico primato, ascoltate fino a ieri, hanno davvero perso ogni significato. *Direttore dell' Istituto storico della Resistenza di Alfonsine. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 15
[ § 1 5 6 7 8 9 5 2 § ] venerdì 10 aprile 2020 Pagina 21 Il Piccolo Faenza Il Piccolo Faenza Punto nascita a Faenza e Covid-19 La vita va avanti e vince su tutto Non solo Covid-19: in queste settimane di emergenza sanitaria che sta mettendo sotto pressione medici e infermieri, i presidi ospedalieri del territorio continuano a garantire cure e servizi necessari per tutta la popolazione. La vita non si deve fermare, ed è così anche per l' ambulatorio di Ginecologia e Ostetricia a Faenza, che ha accolto al suo interno anche l' attività del punto nascita di Lugo, ospedale diventato nel frattempo Covid Hospital e non compatibile nell' ospitare donne in gravidanza e pazienti contagiosi nello stesso edificio. "A seguito di questo riorganizzazione - afferma il dott. Enzo Esposito dell' ambulatorio di Ginecologia e Ostetricia di Faenza - la situazione del reparto a Faenza è comunque stabile e la chiusura temporanea di Lugo non ha avuto un impatto veramente significato sui numeri. Facendo un confronto con il 31 marzo scorso, a Faenza siamo a poco più di cento parti, solo qualche decina in più rispetto l' anno precedente. Purtroppo è ancora marcata la deflessione delle nascite sia a livello locale che nazionale: nel 2019 abbiamo chiuso con 378 parti a Faenza". Anche nel caso questa situazione si prolungasse e i numeri dei parti da Lugo aumentassero "siamo pronti ad accogliere tutti quelli che vengono afferma Esposito - abbiamo infatti ridotto a Faenza tutto ciò che è programmabile e procrastinabile". La vita nell' ambulatorio è così cambiata con l' avanzata del virus. "Seguiamo tutte le misure indicate dai provvedimenti regionali per garantire la massima sicurezza alle pazienti e ai neonati - spiega Esposito - si tratta di avere ancora maggior cura sull' uso della mascherina e l' igiene personale, prestando attenzione a ogni nuova paziente che arriva, per renderci immediatamente conto se può essere un caso sospetto di Coronavirus". In questo caso la procedura prevede il trasferimento della paziente all' ospedale adibito per i 'parti Covid', ossia quello di Ravenna. "In caso di emergenza però - sottolinea Esposito dobbiamo essere pronti a intervenire autonomamente. Abbiamo creato a Faenza un percorso ad hoc che ci possa permette di fare l' intervento anche a una donna che ha contratto il Coronavirus, identificando una stanza isolata e attrezzata per il parto e la degenza. Dobbiamo essere pronti a ogni situazione". Tante rassicurazioni, però, per le donne in attesa di avere un bambino. "C' è ovviamente tanta paura in giro, ma abbiamo la fortuna che questo virus non sembra essere particolarmente aggressivo sulla gravidanza e non riesce a passare la barriera placentale. Di fatto, le donne in gravidanza possono ricevere le stesse cure di prima, al momento l' unica cosa non più ammessa è il parto in acqua che non si può fare, dato che le feci possono rappresentare un veicolo di trasmissione del virus. Ho Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 16
[ § 1 5 6 7 8 9 5 2 § ] venerdì 10 aprile 2020 Il Piccolo Faenza Il Piccolo Faenza trovato le pazienti comunque molto disponibili e attente a seguire le indicazioni, e dobbiamo fare il massimo per lasciare la paura fuori dal nostro reparto". SamueleMarchi Al 31 marzo,a Faenza (ora vengono anche da Lugo) poco più di cento parti, appena una decina in più rispetto all' anno precedente. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 17
[ § 1 5 6 7 8 9 5 1 § ] venerdì 10 aprile 2020 Pagina 26 Il Piccolo Faenza Il Piccolo Faenza Il punto sulle misure per fronteggiare l' emergenza Mercoledì 1° aprile si è tenuta in videoconferenza la riunione dei capigruppo consiliari del Comune, con la partecipazione della Giunta, per fare il punto sulle misure adottate per fronteggiare l' emergenza Coronavirus. Il sindaco Eleonora Proni dalla sala Giunta e il presidente del Consiglio comunale Matteo Giacomoni assieme al capogruppo dell' Officina delle Idee Marco Ghirotti dalla sala del Consiglio comunale si sono collegati con il vicesindaco Ada Sangiorgi, gli altri assessori e i capigruppo Francesco Ravagli del Partito Democratico, Luca Zannoni di Lega Romagna e Angelo Ravagli di Uniti per Bagnacavallo. Il sindaco ha delineato il quadro della situazione sottolineando il lavoro di collaborazione tra l' Unione dei Comuni della Bassa Romagna, gli altri territori della provincia e la Regione per gestire l' emergenza e rispondere ai bisogni della popolazione e delle imprese in questo momento straordinario. Ha inoltre espresso soddisfazione per il positivo rapporto con la Prefettura, la Camera di Commercio, le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali e ha elogiato l' impegno delle forze dell' ordine e della Polizia locale nel far rispettare le norme. Ha infine voluto ringraziare la cittadinanza per lo spirito di sacrificio con cui sta affrontando l' emergenza. Nel corso della riunione sono state illustrate nel dettaglio le misure adottate da Unione e Comune, dalla sospensione delle rette dei servizi educativi e sociali al differimento delle imposte comunali. In particolare, il vicesindaco Sangiorgi e il presidente del Consiglio comunale Giacomoni si sono soffermati sulla rete di solidarietà che è stata creata grazie al lavoro dei Servizi sociali e del Gruppo comunale di Protezione civile. Dopo una prima mappatura dei casi che presentano particolari fragilità, che sono stati contattati nei giorni scorsi, è ora in corso la rilevazione dei fabbisogni di tutta la popolazione over 75 priva di rete parentale e delle famiglie che si trovano in condizioni di disagio economico. Ci si è poi attivati per dare risposta alle diverse esigenze, dalla consegna a domicilio di farmaci da parte della Croce Rossa Italiana al recapito dei pacchi spesa a cura della Protezione civile. Tutti i capigruppo, sia di maggioranza che di opposizione, hanno espresso la comune volontà di lavorare assieme e collaborare per gestire l' emergenza nel miglior modo possibile. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 18
[ § 1 5 6 7 8 9 5 3 § ] venerdì 10 aprile 2020 Pagina 26 Il Piccolo Faenza Il Piccolo Faenza Le parrocchie informano C' è la possibilità di seguire le celebrazioni eucaristiche o il Rosario via streaming e in tv. Per il triduo santo celebrato dal vescovo diocesano a Faenza vedi riquadro a pag. 18. Funzioni quotidiane di Lourdes (Messe e Rosario) sul sito lourdesfrance. org/it/tv-lourdes/ e sul canale Youtube. Su Tv2000 (canale 28) Ss. Messe ore 7 (papa Francesco), 8.30 e 19; Rosario ore 18 e 20. La parrocchia S. Apollinare in Villanova di Bagnacavallo trasmette la S. Messa domenicale sulla sua pagina Facebook. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 19
[ § 1 5 6 7 8 9 5 4 § ] venerdì 10 aprile 2020 Pagina 26 Il Piccolo Faenza Il Piccolo Faenza Operatori della Casa protetta scrivono agli anziani Gli operatori delle strutture gestite dall'Asp dei Comuni della Bassa Romagna hanno scritto una lettera aperta su questo momento di difficoltà e delicatezza, che hanno dedicato ai loro anziani. Nel testo è evidente l'orgoglio per il sacrificio che stanno affrontando, certamente pesante ma fondamentale per gli ospiti e la comunità. Gli anziani hanno letto con attenzione, apprezzato e in diversi casi si sono anche commossi. L'amministratore unico dell'Asp Pierluigi Ravagli e il direttore Monica Tagliavini hanno ringraziato tutti gli operatori per il grande lavoro svolto e la dedizione dimostrata in questa emergenza. Noi siamo gli operatori delle Case Protette, ci chiamiamo in mille modi e facciamo mille cose, siamo medici, infermieri, operatori assistenziali, cuochi, manutentori, amministrativi. Noi lavoriamo per i nostri anziani. Non ci siamo mai fermati, siamo andati in struttura sempre, anche quando abbiamo avuto paura, anche quando scarseggiavano i dispositivi di protezione, anche quando uno starnuto, un colpo di tosse, una linea di febbre ci accompagnavano nel nostro percorso. Noi lavoriamo per i nostri anziani. Perché loro sono fragili, e preziosi, le loro rughe sono il patrimonio della nostra storia. Hanno bisogno di noi, della nostra giovinezza e del nostro sostegno. Noi non ci tiriamo indietro. E lo facciamo in silenzio, nelle retrovie rispetto al fronte ospedaliero, così pericolosamente in prima linea, spendendo tutte le nostre energie per curare, assistere e confortare chi, in questo momento, vive in un isolamento irreale, sospeso. Corriamo dei rischi, certo, dobbiamo stare attenti, per noi stessi e per loro. Perché noi lavoriamo per i nostri anziani. E quando tutto questo sarà finito e potremo tornare alle nostre abitudini, ci sentiremo orgogliosi di avere contribuito, sommessamente e poderosamente, a superare questa prova terribile. Perché avremo lavorato per i nostri anziani. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 20
[ § 1 5 6 7 8 9 5 6 § ] venerdì 10 aprile 2020 Pagina 26 Il Piccolo Faenza Il Piccolo Faenza Telefonate alle persone sole I volontari della Protezione civile e di alcune associazioni, oltre che i dipendenti comunali, stanno telefonando alle persone con più di 75 anni di età che risultano sole. Scopo delle chiamate è valutare necessità e bisogni degli anziani, fornire informazioni utili e raccomandarsi di restare a casa. Le richieste di supporto vengono poi inoltrate ai Servizi Sociali che provvedono a intervenire. Alle persone viene anche chiesto se desiderano essere richiamate ciclicamente per aggiornamenti o anche soltanto per parlare e avere compagnia e conforto. Dalle chiamate, che hanno trovato gradimento da parte degli anziani, è emersa la presenza di una rete familiare diffusa e molto forte, che si fa carico con assiduità e impegno delle esigenze dei parenti che vivono soli. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 21
[ § 1 5 6 7 8 9 5 7 § ] venerdì 10 aprile 2020 Pagina 26 Il Piccolo Faenza Il Piccolo Faenza I ragazzi scrivono... In questo momento di crisi non posso dire di sentirmi molto bene perché non avevo mai provato la sensazione di rimanere in casa per così tanto tempo; noi ragazzi abbiamo molte speranze ma se la gente continua a fregarsene, delle speranze non ne vedremo più. Mi manca andare fuori oltre il giardino, mi mancano i miei amici, riabbracciare i miei nonni, mi manca tutta la mia libertà che prima davo per scontato e che ora, se la riavessi, di certo la userei meglio. Ho paura di perdere qualcuno che mi è stato accanto, ho paura che questa cosa continui per tanto tempo, ma ogni volta cerco di non pensarci perché più ci penso più sto male. Penso comunque che l'Italia ce la possa fare perché è forte, perchè siamo forti. A. F. II media dire il vero, sto vivendo questo periodo, che per certi è un dramma, con un pizzico di ottimismo. Mi spiego meglio: provo con tutta me stessa a considerare questa quarantena come una sorta di pausa, come un lasso A di tempo che dedico a una crescita interiore, spirituale. Mi prendo cura di me stessa, passo il tempo con la famiglia, mantenendo ovviamente le distanze fisiche, ma essendogli vicina con i gesti, le parole. È anche buffo pensare che, solo qualche settimana fa, era tutto normale. Normale, cioè quotidiano, scontato. Ho riflettuto molto sul significato di questa parola... Cosa vuol dire per noi normale? Qualcosa che ormai fa parte dellanostra vita, un'abitudine di cui nessuno può privarci e allora penso che questo che sta succedendo, ci faccia apprezzare le piccole cose: un film in famiglia, il sabato sera dedicato al karaoke, le fragole con lo zucchero dopo cena. Disegno tanto, studio molto, imparo a usare piattaforme che non avrei mai usato, soffro la mancanza di certe persone (io e la mia migliore amica non ci vediamo da più di un mese, lei stava già male prima che tutto ciò succedesse), e mi rendo conto di chi mi importa veramente, osservo con chi continuo a mantenere dei rapporti, seppur a distanza. Ho perfino riletto un vecchio libro. Tutto sommato non è poi così male. C.D. III media Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 22
[ § 1 5 6 7 8 9 4 8 § ] venerdì 10 aprile 2020 Pagina 27 Il Piccolo Faenza Il Piccolo Faenza __ Alfonsine: nelle farmacie cittadine, il ricavato andrà agli ospedali 500 mascherine dal volontariato Per iniziativa del "Centro Italiano Femminile" e "INconTRAdonne", una quarantina di volontarie hanno confezionato a mano circa 500 mascherine in tessuto. Un' opera di volontariato che ha coinvolto numerose cittadine e anche alcuni commercianti alfonsinesi (Cartolibreria "La Coccinella", stoffe "Eredi di Vecchi Gaetano", "Marini Biancheria per la casa" e merceria "Baco da seta"), che hanno dato un contributo - oltre che realizzando le maschere - fornendo gratuitamente il materiale necessario. Il lavoro ha lo scopo di sostenere l' emergenza: le mascherine sono infatti fornite in cambio di un' offerta libera e il ricavato sarà devoluto all' Ausl Romagna, con destinazione agli ospedali di Lugo e Ravenna. "Un gesto che dimostra quanto desiderio ci sia, nella nostra comunità, di dare una mano, un sostegno, un contributo - dice la vicesindaco Elisa Vardigli, con delega alla Cittadinanza -. Di per sé la mascherina, non essendo certificata, funge da mera barriera meccanica, ma può comunque venire in aiuto a quei cittadini alfonsinesi che non sono riusciti a reperire dispositivi certificati, in questo momento di emergenza". "Le associazioni femminili di Alfonsine, con il sostegno dell' Amministrazione comunale, hanno ancora una volta dimostrato la loro capacità di radunare forze e risorse umane attorno al valore che ha il volontariato sul nostro territorio - aggiunge Valentina Marangoni, assessore alle Pari opportunità -. Associazioni che valorizzano abilità, competenze, impegno, nonché la creatività delle donne, che anche in questa occasione hanno dato il massimo con ottimi risultati". Le mascherine saranno a disposizione nelle due farmacie di Alfonsine (Antica Farmacia Lugaresi e Farmacia comunale) a partire da questo fine settimana. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 23
[ § 1 5 6 7 8 9 4 9 § ] venerdì 10 aprile 2020 Pagina 27 Il Piccolo Faenza Il Piccolo Faenza __ Sindaci della Bassa Romagna: chiesto"stato di calamità" I Agricoltura gelata sindaci dell' Unione dei Comuni della Bassa Romagna hanno scritto una lettera alla Regione Emilia-Romagna, per sollecitare le istituzioni a intervenire a sostegno del mondo agricolo, colpito dalle pesanti gelate dei giorni scorsi e che si stanno ripetendo anche in queste giornate nelle ore notturne. "Tali avversità atmosferiche hanno irrimediabilmente compromesso o arrecato ingenti danni alle coltivazioni arboree - si legge nella lettera -, con ripercussioni elevatissime per la perdita delle produzioni ed hanno appesantito la già difficile situazione degli imprenditori agricoli impegnati a garantire le forniture alle dispense delle famiglie costrette a casa dall' emergenza Co- vid-19". Si tratta di "Un' emergenza nell' emergenza", come sottolineano i sindaci, "per la quale è necessario approntare tutti gli strumenti di sostegno possibili": "Consapevoli del difficilissimo periodo, sappiamo che è necessario non lasciare indietro nessuno - ha ribadito il sindaco Daniele Bassi, referente per le Politiche agricole -. Tra i tanti settori colpiti dall' emergenza sanitaria, quello agricolo ha subito un doppio colpo. Abbia- mo già fatto appello ai nostri concittadini di avere riguardo per i propri acquisti, prediligendo prodotti locali e di stagione. Ora ci facciamo portavoce degli imprenditori agricoli, accogliendo l' appello delle associazioni di categoria, affinché le istituzioni a tutti i livelli non sottovalutino questo problema, che va affrontato mettendo in campo tutte le forze disponibili. Come sindaci chiediamo il riconoscimento dello stato di calamità naturale". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 24
[ § 1 5 6 7 8 9 5 0 § ] venerdì 10 aprile 2020 Pagina 27 Il Piccolo Faenza Il Piccolo Faenza Cotignola: nella chiesa di San Francesco Festa del Beato Il gruppo Amici della Chiesa di San Francesco, insieme alla Comunità Opera Santa Maria della Luce, ospite del locale complesso francescano - in ottemperanza alle disposizioni del vescovo per le celebrazioni pasquali 2020, nel rispetto dei decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, visto il permanere dell' emergenza di rischio sanitario annunciano con rammarico il rinvio dei tradizionali festeggiamenti in onore del beato Antonio Bonfadini, il "Santo" dei cotignolesi. La decisione è stata comunicata alla curia provinciale dei Frati minori del Nord Italia. Ma il "Santo" viene comunque ricordato durante le Ss. Messe del lunedì e martedì dell' ottava di Pasqua (13 e 14 aprile) celebrate da padre Martin Mwango (OSMdL) all' altare della Cappella dedicata, senza concorso di popolo. Al momento, la possibile data convenuta per i festeggiamenti è il prossimo 1° dicembre, memoria liturgica del Beato Antonio, secondo il proprio dei Santi della Provincia Minoritica. Prossimamente saranno comunicati maggiori dettagli. Siamo certi che quest' anno è lui che lascerà l' urna dove riposa e ci porterà la sua potente benedizione con l' acqua pura che sgorga dal costato di Cristo Gesù e caccerà via questo morbo maligno e ci restituirà serenità, speranza e vita nuova. Attendiamo con fede nella preghiera che nasce dal cuore e lo vedremo realmente passare per le nostre case e sentiremo scendere copiosa la sua rigeneratrice benedizione e piangendo di gioia diremo ci hai salvati e tutti e per sempre correremo pieni di fede e di amore in preghiera al santuario. A tutti i fedeli, ai devoti del beato Antonio e a tutta l' Unità Pastorale a lui dedicata, un augurio per una Pasqua di pace, salute e ogni bene. Amici di S. Francesco e Opera Santa Maria della Luce. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 25
[ § 1 5 6 7 8 9 5 5 § ] venerdì 10 aprile 2020 Pagina 27 Il Piccolo Faenza Il Piccolo Faenza 75° della Liberazione Sarebbe stata l'occasione di una grande festa, con diversi appuntamenti. Le contingenze hanno portato solo alla seguente frase collocata sul sito del Comune: Il 10 aprile 2020 ha il colore dell'impegno, della responsabilità, della speranza e della fiducia. Per quanto sia buio, oggi dobbiamo credere che farà giorno ancora e, fino ad allora: resistere, resistere, resistere!. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 26
[ § 1 5 6 7 8 9 5 8 § ] venerdì 10 aprile 2020 Pagina 27 Il Piccolo Faenza Il Piccolo Faenza Donazioni L'associazione culturale Primola di Cotignola ha donato mille euro all'ospedale di Lugo, per sostenere l'emergenza Coronavirus. Un'associazione non dona: restituisce - si legge sulla pagina Fb dell'associazione -. Noi siamo un'associazione a scopo culturale, e come tale trasformiamo tutto ciò che ci viene dato in iniziative culturali, conviviali. Ogni associazione ha il suo Dna: c'è chi si occupa di assistenzialismo, chi di intrattenimento puro, chi di sport o di ambiente. Tutte insieme costruiamo una rete sociale che serve a migliorare la vita di tutti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 27
[ § 1 5 6 7 8 9 5 9 § ] venerdì 10 aprile 2020 Pagina 27 Il Piccolo Faenza Il Piccolo Faenza Donazioni Il sindaco Nicola Pasi, a nome di tutta la comunità, ringrazia i volontari di Auser per la donazione fatta all'ospedale Umberto I di Lugo. Auser Ravenna ha infatti elargito 6mila euro, da destinare alla lotta al coronavirus: contributo al quale ha partecipato anche il circolo di Fusignano. La realtà di Auser nel nostro comune è particolarmente attiva e si è sempre distinta per una grande partecipazione alla vita della comunità - ha sottolineato il primo cittadino -. Questa donazione conferma lo spirito di solidarietà radicato nei nostri volontari. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 28
[ § 1 5 6 7 8 9 6 0 § ] venerdì 10 aprile 2020 Pagina 27 Il Piccolo Faenza Il Piccolo Faenza Donazioni L'Associazione nazionale finanzieri in congedo (Anfi) di Lugo ha donato all'Ausl della Romagna 1.500 euro per dare il proprio contributo in questo momento di grave emergenza sanitaria nazionale. In particolare la donazione è destinata all'Ospedale Umberto I° di Lugo, che già opera come Covid Hospital, per l'acquisto di dispositivi di protezione individuale e sicurezza degli operatori sanitari. Con questa iniziativa - spiega il presidente Anfi Lugo, sottotenente Benedetto Carrieri - vogliamo rendere onore allo straordinario sforzo che le strutture sanitarie, il personale medico ed infermieristico stanno mettendo a favore di tutta la comunità. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 29
[ § 1 5 6 7 8 9 6 1 § ] venerdì 10 aprile 2020 Pagina 27 Il Piccolo Faenza Il Piccolo Faenza Sfalci a breve Riprenderà non appena le condizioni di sicurezza lo permetteranno la cura dei parchi e delle aree verdi di Lugo. Riteniamo importante prenderci cura degli spazi della nostra città e continuiamo a monitorare lo stato di parchi, alberi e aree verdi - spiega l'assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Lugo Veronica Valmori -. In questo momento, in cui è richiesto di limitare gli spostamenti, si è valutato di posticipare di qualche settimana la manutenzione nelle aree verdi, che comunque sono chiuse al pubblico, ma questa riprenderà non appena sarà possibile. A breve sono previsti gli interventi di sfalcio dei cigli stradali e non appena le condizioni lo consentiranno riprenderà dunque anche la manutenzione dei parchi, che vede impegnati anche i volontari del progetto Artemide per la pulizia e la piccola manutenzione delle aree verdi urbane. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 30
[ § 1 5 6 7 8 9 7 1 § ] venerdì 10 aprile 2020 Pagina 6 Il Nuovo Diario Messaggero Il Nuovo Diario Messaggero Test sierologici e tamponi in auto, in cerca dei guariti Da martedì all'ospedale di Imola e dal giorno successivo alla Casa della salute di Medicina, ai pazienti asintomatici il tampone viene fatto senza scendere dall'auto. Si chiama drive through (sono nove in regione) e consente di verificare la guarigione clinica in maniera rapida e con una maggiore sicurezza per gli operatori dell'Igiene pubblica. Se il primo tampone risulta negativo si effettua rapidamente il secondo, in caso contrario si effettua un ulteriore tampone a distanza di 7 giorni. Due successivi tamponi negativi certificano definitivamente la guarigione. Mentre a livello regionale martedì per la prima volta i guariti di giornata hanno avvicinato il numero dei nuovi casi accertati di positività (200 contro 269), in questa fase dell'epidemia, sottolineano dalle aziende sanitarie, diventa particolarmente importante che tutte le persone già clinicamente guarite, ossia senza più sintomi, possano effettuare i due tamponi. Lunedì 6 e martedì 7 aprile nel circondario imolese e all'ospedale Umberto I di Lugo la buona notizia sono stati i zero decessi. Mentre rallenta il numero dei nuovi contagi: nel circondario imolese martedì erano saliti a 322 (191 gli uomini e 131 le donne; 162 residenti a Medicina, 97 a Imola, 30 a Castel San Pietro Terme, 6 a Dozza, 5 a Castel Guelfo, 5 a Mordano, 3 a Casalfiumanese, 3 a Borgo Tossignano), mentre erano 29 i decessi così suddivisi: 23 a Medicina, 3 a Imola, 2 a Castel San Pietro Terme e 1 a Dozza. Nel comuni del ravennate complessivamente i casi erano 738 (51 a Lugo, 19 a Castel Bolognese, 8 a Conselice, 10 a Massa Lombarda, 3 a Sant'Agata sul Santerno, 15 a Cotignola, 8 a Riolo Terme, 5 a Solarolo, 2 a Casola Valsenio). Intanto sono stati avviati tra gli operatori sanitari i test sierologici che puntano a scoprire se a seguito del contatto col virus sono stati sviluppati gli anticorpi. L'azienda sanitaria di Imola ha ricevuto 840 kit per i test, 200mila i controlli previsti a regime sul personale socio-sanitario regionale. Al Maria Cecilia Hospital quattro dimissioni Al Maria Cecilia Hospital di Cotignola la situazione ha mostrato un miglioramento. A martedì 7 erano stati dimessi i quattro pazienti positivi che risultavano ricoverati non in terapia intensiva e non risultavano, al momento, nuovi casi di operatori contagiati. Rimanevano invece occupati sette degli otto posti letto in terapia intensiva che la struttura, in accordo con l'Ausl Romagna, ha messo a disposizione per i malati Covid in condizioni gravi. «Questi pazienti - ha ribadito la struttura di Cotignola - arrivano tutti da altri ospedali del territorio. Ricordiamo che si trovano in un'ala separata del reparto». Montecatone: #nonlasciaresolonessuno Dopo i primi casi, all'ospedale di Montecatone dal 22 marzo al 6 aprile sono stati eseguiti oltre 300 test sia su pazienti (8 dei quali positivi) sia su operatori sanitari (11 positivi). Nella maggioranza dei casi le positività riguardano il reparto sub-acuti del secondo piano, isolato già a inizio emergenza. Confermata la chiusura del punto di ristorazione del piano terra, della mensa Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 31
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