Unione bassa romagna periodici - venerdì, 10 aprile 2020 - Unione ...

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Unione bassa romagna periodici - venerdì, 10 aprile 2020 - Unione ...
Unione bassa romagna periodici
     venerdì, 10 aprile 2020
Unione bassa romagna periodici - venerdì, 10 aprile 2020 - Unione ...
Unione bassa romagna periodici
                                                    venerdì, 10 aprile 2020

Ravenna & Dintorni

 10/04/2020   Ravenna e Dintorni Pagina 14                                         4
 FRUTTAGEL DONA 40M ILA EURO
 10/04/2020   Ravenna e Dintorni Pagina 19                                         5
 IL CONCORSO Prorogato fino al 30 aprile "E quindi uscimmo a riveder la stelle"
 10/04/2020   Ravenna e Dintorni Pagina 21                                         6
 Buon cibo a casa consigliato (e scontato) da Slow Food

Settesere Qui

 10/04/2020   SetteSere Qui Pagina 4                                               7
 A Bagnara 0 casi
 10/04/2020   SetteSere Qui Pagina 7                                               8
 Buoni spesa, boom di richieste: «Speriamo che il trend rallenti»
 10/04/2020   SetteSere Qui Pagina 15                                             11
 Musica per «streamare» il virus
 10/04/2020   SetteSere Qui Pagina 19                                             14
 «Questo 10 aprile, Bella ciao, Bella ciao, Bella ciao ciao ciao»

Il Piccolo Faenza

 10/04/2020   Il Piccolo Faenza Pagina 21                                         16
 La vita va avanti e vince su tutto
 10/04/2020   Il Piccolo Faenza Pagina 26                                         18
 Il punto sulle misure per fronteggiare l' emergenza
 10/04/2020   Il Piccolo Faenza Pagina 26                                         19
 Le parrocchie informano
 10/04/2020   Il Piccolo Faenza Pagina 26                                         20
 Operatori della Casa protetta scrivono agli anziani
 10/04/2020   Il Piccolo Faenza Pagina 26                                         21
 Telefonate alle persone sole
 10/04/2020   Il Piccolo Faenza Pagina 26                                         22
 I ragazzi scrivono...
 10/04/2020   Il Piccolo Faenza Pagina 27                                         23
 500 mascherine dal volontariato
 10/04/2020   Il Piccolo Faenza Pagina 27                                         24
 Agricoltura gelata
 10/04/2020   Il Piccolo Faenza Pagina 27                                         25
 Festa del Beato
 10/04/2020   Il Piccolo Faenza Pagina 27                                         26
 75° della Liberazione
 10/04/2020   Il Piccolo Faenza Pagina 27                                         27
 Donazioni
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10/04/2020    Il Piccolo Faenza Pagina 27                            28
 Donazioni
 10/04/2020    Il Piccolo Faenza Pagina 27                            29
 Donazioni
 10/04/2020    Il Piccolo Faenza Pagina 27                            30
 Sfalci a breve

Il Nuovo Diario Messaggero

 10/04/2020    Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 6                    31
 Test sierologici e tamponi in auto, in cerca dei guariti
 10/04/2020    Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 7                    33
 Buoni spesa, a chi spettano Dove e come richiederli
 10/04/2020    Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 10                   35
 Il fronte caldo delle case di riposo
 10/04/2020    Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 11                   36
 «Si ha sempre il timore di non aver fatto abbastanza»
 10/04/2020    Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 11                   38
 Asp Bassa Romagna
 10/04/2020    Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 14                   39
 Tablet e connessione internet per gli alunni in difficoltà
 10/04/2020    Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 14                   40
 «È l'unico aspetto ad essere rimasto (quasi) come prima»
 10/04/2020    Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 16                   41
 L'aumento dei positivi e la paura «Sono salito sul penultimo volo»

 10/04/2020    Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 27                   43
 Valvole per respiratori fabbricate dal Fablab
 10/04/2020    Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 27                   44
 DISATRO GELATE
 10/04/2020    Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 29                   45
 «Non mi sento più le gambe»
 10/04/2020    Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 34                   46
 Regna l'incertezza Settembre? Speriamo di esserci ancora...
 10/04/2020    Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 34                   48
 Lo sport di base rischia di chiudere?
 10/04/2020    Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 35                   50
 Tagliati, Uisp Ravenna-Lugo: «Dopo la pandemia, ripartiremo»
 10/04/2020    Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 42                   51
 Aspettiamo il Comune della Bassa Romagna Estense
 10/04/2020    Il Nuovo Diario Messaggero                             52
 Il cuore solidale del territorio
Unione bassa romagna periodici - venerdì, 10 aprile 2020 - Unione ...
[ § 1 5 6 7 8 9 4 2 § ]

                          venerdì 10 aprile 2020
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                                                                               Ravenna & Dintorni

                          FRUTTAGEL DONA 40M ILA EURO

                          La cooperativa Fruttagel ha deciso di donare 40mila euro agli ospedali di
                          Lugo e Ravenna impegnati nell' emergenza Co vid (20mila euro per
                          ciascuno dei due ospedali). «Il nostro contributo va a sostegno di due
                          strutture del nostro territorio - sottolinea il presidente e amministratore
                          delegato Stanislao Fabbrino (nella foto) - quotidianamente impegnate
                          nella lotta al virus e nella cura delle persone a noi più care. La donazione,
                          effettuata a nome di tutte le lavoratrici e i lavoratori Fruttagel, vuole
                          essere anche un ringraziamento a coloro i quali, nonostante il difficile
                          momento, lavorano in azienda con dedizione e senso etico, garantendo i
                          nostri prodotti sugli scaffali».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 4
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[ § 1 5 6 7 8 9 4 3 § ]

                          venerdì 10 aprile 2020
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                                                                                Ravenna & Dintorni

                          IL CONCORSO Prorogato fino al 30 aprile "E quindi uscimmo a riveder la stelle"

                          È stato prorogato fino al 30 aprile "E quindi uscimmo a riveder le stelle", il
                          concorso letterario lanciato dal Comune di Lugo. Visto il proseguimento
                          dell' emergenza, l' Amministrazione comunale ha infatti deciso di
                          permettere ancora ai cittadini di inviare riflessioni, poesie, testi o
                          pensieri. «Abbiamo notato una grande partecipazione da parte dei
                          lughesi, sono infatti numerosi i contributi già arrivati dai cittadini - spiega
                          il sindaco di Lugo Davide Ranalli -. Questa emergenza sanitaria purtroppo
                          ci costringerà in casa ancora per un po' e allora vogliamo dare l'
                          opportunità a tutti di continuare a scrivere le loro emozioni e riflessioni in
                          questo momento così complicato». Chi vuole partecipare può inviare il
                          proprio scritto all' indirizzo mail sindaco@comune.lugo.ra.it, con oggetto
                          "E quindi uscimmo a riveder le stelle", oppure con posta ordinaria presso
                          il Comune di Lugo (piazza Martiri 1, Lugo - 48022), indicando nella busta
                          il nome del concorso.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 5
Unione bassa romagna periodici - venerdì, 10 aprile 2020 - Unione ...
[ § 1 5 6 7 8 9 4 1 § ]

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                                                                                Ravenna & Dintorni

                          L' INIZIATIVA

                          Buon cibo a casa consigliato (e scontato) da Slow Food
                          L' associazione anche a Ravenna e dintorni ha compilato un elenco di produttori e ristoratori

                          Con Slow Food è partito il progetto di una app che consiglia gli indirizzi
                          dei ristoranti (consegne a domicilio) e dei produttori della rete dell'
                          associazione in tutta Italia. Questo database sarà preziosissimo per
                          aiutare a sostenere il mondo Slow Food di osti, negozi e produttori.
                          Pertanto si è chiesto a tutte le condotte italiane di aggiungere gli indirizzi,
                          in particolare di piccoli produttori, che sono sul loro territorio e avranno
                          bisogno di questa rete per superare questa grande crisi. Quindi continua
                          il tour della resilienza, con le Condotte e Comunità Slow Food, i Mercati
                          della Terra, i cuochi dell' Alleanza, la rete Sfyn, che si stanno adoperando,
                          chi in un modo chi in un altro, per dare respiro ai produttori di piccola
                          scala. Anche le Condotte di Ravenna e di Godo e Bassa Romagna si
                          sono attivate in questo senso proponendo una selezione di aziende per
                          sostenere l' agricoltura e il prodotto del territorio, prediligere la
                          stagionalità ed evitare gli sprechi. Una proposta completa di locali amici
                          di Slow Food: ristoranti, pizzerie, piadinerie, negozi, aziende agricole, ecc.
                          Una esperienza che si potrebbe sviluppare nel futuro, una chiave di
                          lettura per volgere al positivo anche una situazione pessima come quella che si sta affrontando. Di seguito l' elenco
                          delle attività che hanno aderito all' iniziativa Slow Food. Al momento della prenotazione, dove viene applicato lo
                          sconto per i soci Slow Food, è necessario confermare che si è soci e presentare la tessera associativa al momento
                          della consegna.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019        Pagina 6
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[ § 1 5 6 7 8 9 4 5 § ]

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                                                                                 Settesere Qui

                          A Bagnara 0 casi

                          A mercoledì 8 aprile complessivamente i casi in provincia di Ravenna sono
                          dunque 746, confermati alle 12 del 8 aprile, così distribuiti per Comune: 40
                          residenti al di fuori della provincia di Ravenna; 339 Ravenna; 110 Faenza; 51
                          Cervia; 53 Lugo; 19 Russi; 18 Alfonsine; 25 Bagnacavallo; 20 Castelbolognese; 8
                          Conselice; 10 Massa Lombarda; 3 Santagata Santerno; 15 Cotignola; 8 Riolo
                          Terme; 14 Fusignano; 5 Solarolo; 6 Brisighella; 2 Casola Valsenio. Bagnara
                          ancora zero contagiati, unico Comune in provincia e fra i pochissimi in
                          Romagna.

                                                             Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 7
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[ § 1 5 6 7 8 9 4 6 § ]

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                                                                                   Settesere Qui

                          CORONAVIRUS | In tutta la provincia migliaia di domande. Duro lavoro dei Servizi sociali per stare al
                          passo

                          Buoni spesa, boom di richieste: «Speriamo che il trend rallenti»

                          Silvia Manzani Sono migliaia i cittadini fra Ravenna, Faenza e la Bassa Romagna
                          che stanno richiedendo agli enti locali l' erogazione dei buoni spesa perché
                          hanno visto un peggioramento delle condizioni lavorative e reddituali a causa
                          dell' emergenza Coronavirus. Nel solo Comune di Ravenna, nel giro dei primi
                          cinque giorni, sono state 1.200 le richieste che potranno essere, nel giro di poco,
                          esaudite: «Il grosso delle domande - spiega l' assessore ai Servizi sociali
                          Valentina Morigi - provengono dall' area territoriale 3, ovvero Darsena e lidi. La
                          chiave di lettura che abbiamo dato è che in queste zone ci sono molti residenti
                          che lavorano con contratti atipici o stagionali. Hanno telefonato, in generale,
                          anche persone che storicamente vivono un disagio economico e che magari
                          percepiscono un reddito di cittadinanza molto ma molto basso, intorno ai 50/80
                          euro al mese. A tutti coloro che chiamano facciamo l' istruttoria ma in alcuni
                          casi possiamo dirottare le persone verso soluzioni diverse». L' Amministrazione
                          ha messo in conto il fatto che, dopo una prima ondata, possa essercene un'
                          altra di ritorno: «Per il primo momento siamo stati molto rapidi a erogare i buoni,
                          che sono in tagli da trenta euro e vengono ritirati nelle aree territoriali di
                          residenza. Quando le persone avranno utilizzato i buoni e saranno ormai a corto di generi alimentari, probabilmente
                          ci ricontatteranno. Dobbiamo valutare i criteri per tornare a presentare la domanda. Il Governo ci ha assegnato
                          800mila euro, risorse alle quali si aggiungono le donazioni che i cittadini possono fare su un conto corrente che
                          abbiamo istituito ad hoc per sostenere le misure sulla solidarietà alimentare: sono 20mila i soldi finora raccolti».
                          Sempre sulla spesa, dopo il 13 marzo, data entro la quale sono stati contattati 20mila anziani, è iniziato il servizio di
                          consegna a domicilio gestito da soggetti come Auser, Protezione civile, CittAttiva e Croce Rossa: «Hanno richiamato
                          in 910. In 173 casi ci è stata richiesta la spesa a casa, che abbiamo consegnato 550 volte, visto che siamo passati
                          più volte per ogni anziano. In altre situazioni, c' è una richiesta di supporto contro la solitudine». Non si utilizzano
                          volontari, invece, nel caso della consegna della spesa alle famiglie con pazienti Covid positivi o in isolamento
                          preventivo: «Il consorzio "Il Solco" sta gestendo questa parte, che comprende anche la consegna di vestiti puliti a
                          familiari ricoverati e altri servizi, per una presa in carico più completa: sono 19 i nuclei che fino ad ora ne hanno
                          usufruito». Il grande tema che si aprirà a breve sarà invece, per Morigi, quello dell' abitare: «Al Servizio sociale
                          arrivano chiamate di chi sta intaccando

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 8
Unione bassa romagna periodici - venerdì, 10 aprile 2020 - Unione ...
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                          venerdì 10 aprile 2020

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                                                                                   Settesere Qui

                          i propri risparmi o le piccole somme messe da parte per pagare affitto e mutuo. Gli enti locali già utilizzano le
                          risorse del Fondo nazionale e regionale per l' affitto. Ma il Governo dovrà pensare a stanziare altre misure di
                          sostegno». BASSA: RITMO VELOCISSIMO Richieste a ritmo rapidissimo e serrato anche nel territorio dell' Unione dei
                          Comuni della Bassa Romagna: «Se nei primi cinque giorni siamo arrivati a 680 - spiega la dirigente dell' area Welfare
                          Carla Golfieri - il lunedì successivo eravamo già a 980 e il martedì a 1160. Nel 50% dei casi, circa, si tratta di persone
                          già conosciute a servizi. Noi avevamo messo in conto un migliaio di richieste, speriamo che poco a poco si vadano
                          esaurendo perché altrimenti diventerebbe complicato gestirle tutte». La prassi è che si chiama, si fissa un
                          appuntamento con l' assistente sociale e poi si viene ricontattati per l' istruttoria telefonica, durante la quale si
                          forniscono le informazioni su reddito, situazione familiare e lavorativa: «Dopo che la relazione passa ai responsabili,
                          si decide l' importo del buono, che può andare dai 100 ai 400 euro, erogati una tantum e consegnati a casa grazie alla
                          Protezione civile. Si tratta di un lavoro da svolgere con grande velocità perché la necessità delle persone è
                          immediata: la cassa integrazione non è partita, i 600 euro per le partite Iva nemmeno». Sono 30mila le famiglie che
                          vivono nella Bassa Romagna: «Speriamo che il trend delle richieste rallenti. Andremo comunque avanti finché ci
                          saranno risorse, per noi è stato stanziato un fondo da 550mila euro. Una parte è stata utilizzata per la misura della
                          spesa post -pagata, 300mila finora li abbiamo spesi in buoni». FILE A FAENZA Situazione simile nel territorio della
                          Romagna Faentina, dove nella prima settimana sono pervenute 500 richieste: «Ci siamo ritrovati addirittura la fila -
                          spiega l' assessore al Volontariato del Comune di Faenza Andrea Luccaroni - durante il ritiro e la riconsegna dei
                          moduli, cosa che ha reso difficoltoso il rispetto delle distanze di sicurezza. Le persone hanno, evidentemente, così
                          bisogno che sono arrivate anche domande compilate su bozze di moduli. Il lavoro è immenso per ché c' è la doppia
                          necessità di fare in fretta e di snellire le procedure: non possiamo certo metterci a richiedere un Isee in questo
                          momento. Ci sono alcuni parametri da seguire e c' è l' autodichiarazione di chi fa richiesta: si va molto sulla fiducia,
                          non a caso il sindaco ha chiesto ai cittadini di essere responsabili e di richiedere i buoni solo in presenza di esigenze
                          concrete di sostegno». In questo senso i servizi, che erogano buoni per un valore che oscilla tra i 100 e i 400 euro,
                          sono all' opera per evitare che chi usufruisce di altre misure, non acceda anche all' erogazione dei buoni: «Ma non è
                          facile mettere dei paletti così chiari». A confermare il forte carico lavorativo è la collega Claudia Gatta, assessore ai
                          Servizi sociali: «Il caos è totale: sulla mail arrivano molte richieste, non necessariamente di buoni ma anche di
                          informazioni. Ma ci sono anche diverse persone meno abituate alle tecnologie, che si presentano di persona per
                          prendere i moduli e poi tornano per l' appuntamento». Il disagio, per Gatta, è forte: «C' è una presenza non
                          indifferente di persone che prima non erano seguite dai servizi, oltre a una preoccupante apertura a

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Unione bassa romagna periodici - venerdì, 10 aprile 2020 - Unione ...
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                                                                                   Settesere Qui

                          parlare del fatto che si stava svolgendo un lavoro irregolare, argomento che prima era tabù e che ci indica quanta
                          disperazione ci sia in giro». Per stare al passo, è stato sdoppiato il centralino, utilizzando anche persone che
                          svolgevano altre funzioni, e grazie all' Associazione carabinieri due volontari danno una mano a gestire e smistare
                          chi arriva fisicamente in Comune, evitando assembramenti. Quanto alla erogazione dei buoni, Faenza ha deciso di
                          utilizzare una piattaforma messa a disposizione dalla Bcc dove gli importi vengono abbinati ai codici fiscali dei
                          beneficiari e dove gli esercenti si registrano: «Si tratta di un sistema importante, che darà la differenza. Alla fine del
                          mese o comunque del periodo di erogazione saremo in grado di verificare gli importi spesi, perché il Comune
                          riceverà le fatture».

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                                                                                    Settesere Qui

                          CORONAVIRUS | Creatività casalinga contagiosa e di ogni genere per i musicisti di casa nostra

                          Musica per «streamare» il virus

                          I video delle «suonatine in streaming», le performance dal balcone, i cazzeggi
                          musicali in chat e le interazioni a distanza varie ed eventuali letteralmente non si
                          contano; così, ciò che ha senso consigliare «su carta» di quel variopinto mondo
                          musicale «nostrano» che, più che mai, in queste settimane, si è riversato
                          massicciamente in rete, sui social, per supportare cause o regalare momenti di
                          svago a chi è tappato in casa, vale la pena segnalare le iniziative più corali,
                          organizzate e originali. Precisando che buona parte del dibattito musicale che
                          percorre la rete in questi giorni non è fatto solo di canzoni ma anche di allarmate
                          discussioni sul futuro di un settore in cui tanti operatori lavorano senza alcun
                          genere di tutela, e che oltre ai concerti (con i festival estivi che muoiono come
                          mosche) sta vedendo procrastinare anche la pianificazione discografica della
                          primavera. Faccende dalle quali non sono comunque toccati proprio tutti, vedi la
                          diva romagnola per eccellenza, Laura Pausini, che in queste settimane è
                          prevedibilmente molto attiva sui social, dai quali il 21 maggio mandava un
                          importante messaggio ai fan, sposando l'indicazione dei medici a riguardo dello
                          stare in casa, unica arma con il Coronavirus, e programmando diverse video-
                          chat con artisti dell'area latino americana (in spagnolo), nonché una diretta Instagram il 1° aprile con Paola
                          Cortellesi; diretta che la Pausini ha poi pubblicato con link dedicato, a beneficio di chi la volesse rivedere (il sistema
                          delle dirette Instagram nasce per «fidelizzare» i fan, ma non è propriamente adatto per una fruizione in differita degli
                          eventi, particolarmente indicata in emergenza). Hanno poi un «cervello» romagnolo - quello del fusignanese Fabio
                          Zaffagnini - gli internazionalissimi Rockin'1000, che insieme ad Aperol hanno costruito il progetto «Together We
                          Can», concretizzato in un videoclip in cui 1200 musicisti da tutto il mondo suonano, nella loro camera, la canzone
                          Una musica può fare di Max Gazzè. L'obiettivo è lanciare una raccolta fondi per la Protezione Civile e per ogni
                          partecipante Aperol e Rockin'1000 hanno donato 50 euro (100 dopo i primi mille partecipanti). E' un vero inno alla
                          Romagna, non direttamente correlato al Coronavirus ma uscito significativamente il 2 aprile, il nuovo arrangiamento
                          con tanto di videoclip girato in una lunare spiaggia dell'Adriatico che il polistrumentista ravennate Christian
                          Ravaglioli, direttore artistico del teatro Socjale di Piangipane, ha elaborato della leggendaria Amarcord di Nino Rota,
                          omaggio modernista e poetico a Fellini e Tonino Guerra, uscito per l'etichetta Brutture Moderne di Francesco
                          Giampaoli E' esplicitamente dedicata allo sforzo dell'ospedale Umberto I di Lugo, invece, la canzone E la gente si
                          chiuse in casa del cantautore lughese Michele Fenati, presentata su Facebook lo scorso 30 marzo nel tentativo di
                          «ritrarre la situazione attuale, gli atteggiamenti sociali legati alle restrizioni e, finalmente, la ripresa». E se Fenati ha
                          inteso sostenere l'ospedale di Lugo, il Cisim di Lido Adriano sta cercando di fare lo stesso col Santa

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                          venerdì 10 aprile 2020

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                                                                                    Settesere Qui

                          Maria delle Croci di Ravenna, aderendo all'iniziativa #StayOn, un vero e proprio movimento nato da live club e
                          festival dell'intera penisola coordinato da KeepOn Live. Nella fattispecie, il Cisim ha elaborato un calendario di dirette
                          streaming dalle 19, direttamente dalle camerette di rapper e cantautori - con alcuni dei migliori esponenti della nuova
                          musica romagnola, come Manuel Pistacchio, Giacomo Toni e lo scorso 8 aprile i rapper Max Penombra e Moder,
                          direttamente implicati nella gestione del Cisim ed entrambi già inseriti lo scorso 22 marzo nella scaletta in streaming
                          dell' iniziativa regionale Window Voice, sorta di festival virtuale di un' intera giornata. Sensibile alla quarantena anche
                          il mondo della classica, con Ramin Bahrami e il flautista imolese Massimo Mercelli, direttore dell' Emilia-Romagna
                          Festival, che pur non direttamente legati al virus a partire dal 6 aprile sono protagonisti, sui canali web di RaiPlay,
                          della serie di documentari dedicati alla Sonate per flauto e tastiera di Bach che Gabriele Cazzola ha diretto e
                          mandato in onda su Rai 5 nel 2018, uno dei quali girato al complesso del San Domenico di Forlì. Da Bagnacavallo,
                          invece, Accademia Bizantina lavora sul web attraverso l' immancabile pagina Facebook ma anche con una
                          newsletter speciale, di «supporto» a chi resta in casa. Tra l' una e l' altra, l' ensemble barocco ripropone i video di
                          vecchi concerti e incisioni speciali fruibili in streaming. Si riscopre invece quasi più scrittore che musicista Bruno
                          Dorella, batterista ravennate d' azione attivo con Ovo, Ronin e Bachi da Pietra, che sulle pagine dei «Percorsi» nel sito
                          di Bronson Produzioni, ha scritto un lungo e intenso diario della quarantena in cui affiancano ad emozioni e
                          riflessioni anche consigli «d' autore» su vini, dischi e libri. Da par suo, invece, il vocalist di Savio Marco Benini ha dato
                          fondo a un' efficace e surreale vena comica dalla sua pagina Facebook, con i brevi sketch video «Quarantena Day»,
                          spesso accompagnato dalla figlia dagli studi di #casabenini. Tornando alla musica propriamente intesa, il batterista
                          Michalangelo Naldini dei metallosi Celeb Car Crash ai primi di aprile ha pubblicato un video relativo al suo progetto
                          Electro Sound Parade in cui, coadiuvato a distanza dal cantante Alessandro Palladini, suona cover di brani metal
                          sovrincidendo da solo tutti gli strumenti e il risultato è molto efficace. Rimanendo a Faenza, è proverbialmente attivo
                          su molti fronti il Mei, con una programmazione di programmi e corsi in streaming quasi quotidiana attraverso il sito,
                          la pagina Facebook e il palinsesto regionale di Lepida Tv. Ma a questi impegni diretti, il Mei affianca la promozione di
                          altre iniziative, come la playlist di Spotify «10×40» con la musica indie dell' etichetta Materiali Musicali, e soprattutto l'
                          adesione alla campagna #iorestoacasaefacciocose, nata su iniziativa di Claudia Bellini, Emanuele Visani, Giordano
                          Sangiorgi del Mei e Mattia Verbeni per la Croce Rossa di Faenza. Si tratta di un contest, lanciato sulle pagine
                          Facebook «Sei di Faenza se...» e «Faenza Aperta», che coinvolge i cittadini con il duplice intento di raccogliere fondi
                          per la Croce Rossa e dare conforto a chi resta a casa. Diversi musicisti locali hanno aderito, vedi Francesco Chiari, le
                          Onde Radio, Giorgio dei Cobra, il duo di Raffaello Bellavista e Serena Gentilini, Bruno Ponti dei Work in Progress, dj
                          Barnaba, il progetto Omd di Pape Gurioli, Michele Soglia e il duo delle Babylon,

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                          Chiunque volesse partecipare al contest, può inviare il proprio video a segreteria@materialimusicali.it.

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                          L' intervento di Giuseppe Masetti, direttore dell' Istituto storico di Alfonsine

                          «Questo 10 aprile, Bella ciao, Bella ciao, Bella ciao ciao ciao»

                          Giuseppe Masetti* Per la prima volta dalla fine della guerra quest' anno gli
                          alfonsinesi non potranno festeggiare la liberazione del loro paese come sono
                          abituati, tutti insieme, tutti in piazza con i bambini che cantano Bella Ciao. Per 75
                          anni generazioni diverse avevano celebrato ogni anno questa data, con rispetto
                          e attenzione. Nei primissimi tempi del dopoguerra, quando ancora le rovine
                          ingombravano gli spazi pubblici, la gente si accalcava sull' argine del fiume
                          Senio ad ascoltare il relatore ufficiale che probabilmente parlava dal balcone
                          centrale della Camera del Lavoro, uno dei pochissimi edifici rimasti in piedi,
                          come risulta da una sbiadita foto del 1947. Poi lentamente la piazza del paese
                          nuovo aveva preso forma: la sezione del PCI come primo edificio, il nuovo
                          municipio di fronte, da un lato la nuova chiesa parrocchiale e dall' altro l'
                          emiciclo del mercato coperto, l' unica citazione urbanistica a ricordo del paese
                          vecchio, in cui due fabbricati a quarto di cerchio ospitavano venditori senza
                          negozio. E' ancora un paese povero, senza un albero, con le case non ancora
                          intonacate, quello che si vede nelle immagini degli anni '50, eppure tanti uomini
                          col cappello in testa stanno intorno alle madri dei partigiani caduti, decorati con
                          medaglie alla Memoria, che le donne in nero portano sul petto. Fin da queste prime edizioni si percepisce una
                          ritualità spontanea, che tiene insieme il ricordo del lutto e l' orgoglio della liberazione; il corteo che precede i discorsi
                          ufficiali tocca solo il cimitero e si conclude in piazza. Poi furono poste le prime lapidi nel Decennale, una sul ponte
                          dell' Adriatica nel Ventesimo anniversario, nel 1973 il grande monumento di Biancini al centro della piazza e dall"81 il
                          Museo della Battaglia del Senio. Per ascoltare oratori famosi, per vedere la Banda militare, i soldati in alta uniforme e
                          la sfilata dei gonfaloni, la gente da sempre si recava in piazza contenta di vedere tanti forestieri convenuti nella
                          nostra città per rivivere insieme una ricorrenza, una giornata particolare di cui ognuno conservava memoria. Il
                          prossimo 10 aprile sarebbe stato importante, il 75° anniversario, una vera sfida alla permanenza di un discorso
                          pubblico sul modo di stare insieme, in virtù dell' esperienza della guerra che in molti abbiamo ascoltato da genitori e
                          anziani. E' probabile che per l' occasione si trovi qualche espediente virtuale per arrivare nelle case degli alfonsinesi
                          che in questi giorni di drammaticità e di silenzio saranno pure riandati con l' immaginazione al tempo di guerra, ai
                          giorni della paura, dell' isolamento e del coprifuoco.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 14
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                          venerdì 10 aprile 2020

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                                                                                    Settesere Qui

                          Chiaramente non c' è paragone se consideriamo che oggi siamo tutti interconnessi con i nostri cari, seppure in
                          modo digitale, che possiamo avere la spesa fino a casa ed uscire ancora nel cortile di casa senza rischi. Eppure
                          questi giorni di privazione delle consuetudini ci indurranno, più di ogni discorso retorico, a riflettere sul valore della
                          pace, della vita normale che credevamo scontata e ordinaria; crederemo di capire cosa è stata la guerra nei nostri
                          paesi, e soprattutto ci piacerà immaginare qual' è stata la gioia per la fine della guerra. Sembrerà di riavvicinarsi ai
                          racconti dei nonni, a quelle situazioni di indigenza, di terrore e di assedio che non riuscivamo più ad immaginare,
                          saldi nelle nostre vite agiate e sicure. Potremo arrivare persino a comprendere la determinazione di alcuni a rischiare
                          un sacrificio utile per costruire una pace più giusta e più conveniente per il proprio paese. Ma non è così. Noi stiamo
                          ancora bene e la guerra purtroppo è ben altro ! Perchè oggi siamo circondati da guerre reali molto diverse da ciò che
                          crediamo, che non offrono nemmeno la speranza di una magnifica pace, perché il dopoguerra è ancora guerra.
                          Rubo le parole in corsivo ad un grande giornalista e scrittore come Domenico Quirico, che ha sconvolto le nostre
                          coscienze con il suo ultimo libro Che cos' é la guerra per averla vista e attraversata di persona in questi anni. Lui è
                          stato a lungo tra quei conflitti, intercettati solo nei notiziari televisivi, che preferiamo allontanare da noi perché non
                          ne comprendiamo più il senso. Quirico ci parla di guerre in corso, che producono mutazioni antropologiche nei
                          bambini che le vivono, perché anche le donne e i bambini sentono costantemente l' odore e il suono della guerra. Là
                          dove si combatte davvero, dove senza un' arma in mano nessuno è certo di sopravvivere. E allora quell' arma se la
                          tiene stretta, non crede a coloro che lo invitano a cambiare vita, a tornare a quella di prima. Perché non c' è più la vita
                          di prima, l' hanno gettata via con i ruderi delle case distrutte, i campi de vastati, i libri bruciati. E la pace resterà
                          sempre un miraggio. Eccoci a noi invece: un giorno prima io poi vinceremo insieme la nostra battaglia contro il virus
                          che ci ha travolto in questi mesi. Ripartiremo e ringrazieremo medici e i sanitari che ci hanno curato, grazie a un
                          sistema solidale che ci vuole tutti uguali di fronte alla malattia, in virtù di principi costituzionali di cui siamo oggi più
                          orgogliosi. Ma per festeggiare davvero la tranquillità e la pace raggiunte dovremmo ripensare dal profondo anche
                          alla storia della nostra nazione, delle nostre relazioni quotidiane con gli altri, che sono gli atti della politica, tra cui
                          interessi esasperati e frasi di egoistico primato, ascoltate fino a ieri, hanno davvero perso ogni significato. *Direttore
                          dell' Istituto storico della Resistenza di Alfonsine.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 15
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                                                                                Il Piccolo Faenza

                          Punto nascita a Faenza e Covid-19

                          La vita va avanti e vince su tutto

                          Non solo Covid-19: in queste settimane di emergenza sanitaria che sta
                          mettendo sotto pressione medici e infermieri, i presidi ospedalieri del territorio
                          continuano a garantire cure e servizi necessari per tutta la popolazione. La vita
                          non si deve fermare, ed è così anche per l' ambulatorio di Ginecologia e
                          Ostetricia a Faenza, che ha accolto al suo interno anche l' attività del punto
                          nascita di Lugo, ospedale diventato nel frattempo Covid Hospital e non
                          compatibile nell' ospitare donne in gravidanza e pazienti contagiosi nello
                          stesso edificio. "A seguito di questo riorganizzazione - afferma il dott. Enzo
                          Esposito dell' ambulatorio di Ginecologia e Ostetricia di Faenza - la situazione
                          del reparto a Faenza è comunque stabile e la chiusura temporanea di Lugo non
                          ha avuto un impatto veramente significato sui numeri. Facendo un confronto
                          con il 31 marzo scorso, a Faenza siamo a poco più di cento parti, solo qualche
                          decina in più rispetto l' anno precedente. Purtroppo è ancora marcata la
                          deflessione delle nascite sia a livello locale che nazionale: nel 2019 abbiamo
                          chiuso con 378 parti a Faenza". Anche nel caso questa situazione si
                          prolungasse e i numeri dei parti da Lugo aumentassero "siamo pronti ad
                          accogliere tutti quelli che vengono afferma Esposito - abbiamo infatti ridotto a Faenza tutto ciò che è
                          programmabile e procrastinabile". La vita nell' ambulatorio è così cambiata con l' avanzata del virus. "Seguiamo tutte
                          le misure indicate dai provvedimenti regionali per garantire la massima sicurezza alle pazienti e ai neonati - spiega
                          Esposito - si tratta di avere ancora maggior cura sull' uso della mascherina e l' igiene personale, prestando
                          attenzione a ogni nuova paziente che arriva, per renderci immediatamente conto se può essere un caso sospetto di
                          Coronavirus". In questo caso la procedura prevede il trasferimento della paziente all' ospedale adibito per i 'parti
                          Covid', ossia quello di Ravenna. "In caso di emergenza però - sottolinea Esposito dobbiamo essere pronti a
                          intervenire autonomamente. Abbiamo creato a Faenza un percorso ad hoc che ci possa permette di fare l'
                          intervento anche a una donna che ha contratto il Coronavirus, identificando una stanza isolata e attrezzata per il
                          parto e la degenza. Dobbiamo essere pronti a ogni situazione". Tante rassicurazioni, però, per le donne in attesa di
                          avere un bambino. "C' è ovviamente tanta paura in giro, ma abbiamo la fortuna che questo virus non sembra essere
                          particolarmente aggressivo sulla gravidanza e non riesce a passare la barriera placentale. Di fatto, le donne in
                          gravidanza possono ricevere le stesse cure di prima, al momento l' unica cosa non più ammessa è il parto in acqua
                          che non si può fare, dato che le feci possono rappresentare un veicolo di trasmissione del virus. Ho

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                                                                                Il Piccolo Faenza

                          trovato le pazienti comunque molto disponibili e attente a seguire le indicazioni, e dobbiamo fare il massimo per
                          lasciare la paura fuori dal nostro reparto". SamueleMarchi Al 31 marzo,a Faenza (ora vengono anche da Lugo) poco
                          più di cento parti, appena una decina in più rispetto all' anno precedente.

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                                                                                 Il Piccolo Faenza

                          Il punto sulle misure per fronteggiare l' emergenza

                          Mercoledì 1° aprile si è tenuta in videoconferenza la riunione dei capigruppo
                          consiliari del Comune, con la partecipazione della Giunta, per fare il punto sulle
                          misure adottate per fronteggiare l' emergenza Coronavirus. Il sindaco Eleonora
                          Proni dalla sala Giunta e il presidente del Consiglio comunale Matteo
                          Giacomoni assieme al capogruppo dell' Officina delle Idee Marco Ghirotti dalla
                          sala del Consiglio comunale si sono collegati con il vicesindaco Ada Sangiorgi,
                          gli altri assessori e i capigruppo Francesco Ravagli del Partito Democratico,
                          Luca Zannoni di Lega Romagna e Angelo Ravagli di Uniti per Bagnacavallo. Il
                          sindaco ha delineato il quadro della situazione sottolineando il lavoro di
                          collaborazione tra l' Unione dei Comuni della Bassa Romagna, gli altri territori
                          della provincia e la Regione per gestire l' emergenza e rispondere ai bisogni
                          della popolazione e delle imprese in questo momento straordinario. Ha inoltre
                          espresso soddisfazione per il positivo rapporto con la Prefettura, la Camera di
                          Commercio, le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali e ha
                          elogiato l' impegno delle forze dell' ordine e della Polizia locale nel far rispettare
                          le norme. Ha infine voluto ringraziare la cittadinanza per lo spirito di sacrificio
                          con cui sta affrontando l' emergenza. Nel corso della riunione sono state illustrate nel dettaglio le misure adottate
                          da Unione e Comune, dalla sospensione delle rette dei servizi educativi e sociali al differimento delle imposte
                          comunali. In particolare, il vicesindaco Sangiorgi e il presidente del Consiglio comunale Giacomoni si sono
                          soffermati sulla rete di solidarietà che è stata creata grazie al lavoro dei Servizi sociali e del Gruppo comunale di
                          Protezione civile. Dopo una prima mappatura dei casi che presentano particolari fragilità, che sono stati contattati
                          nei giorni scorsi, è ora in corso la rilevazione dei fabbisogni di tutta la popolazione over 75 priva di rete parentale e
                          delle famiglie che si trovano in condizioni di disagio economico. Ci si è poi attivati per dare risposta alle diverse
                          esigenze, dalla consegna a domicilio di farmaci da parte della Croce Rossa Italiana al recapito dei pacchi spesa a
                          cura della Protezione civile. Tutti i capigruppo, sia di maggioranza che di opposizione, hanno espresso la comune
                          volontà di lavorare assieme e collaborare per gestire l' emergenza nel miglior modo possibile.

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                                                                              Il Piccolo Faenza

                          Le parrocchie informano

                          C' è la possibilità di seguire le celebrazioni eucaristiche o il Rosario via
                          streaming e in tv. Per il triduo santo celebrato dal vescovo diocesano a Faenza
                          vedi riquadro a pag. 18. Funzioni quotidiane di Lourdes (Messe e Rosario) sul
                          sito lourdesfrance. org/it/tv-lourdes/ e sul canale Youtube. Su Tv2000 (canale
                          28) Ss. Messe ore 7 (papa Francesco), 8.30 e 19; Rosario ore 18 e 20. La
                          parrocchia S. Apollinare in Villanova di Bagnacavallo trasmette la S. Messa
                          domenicale sulla sua pagina Facebook.

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                                                                                 Il Piccolo Faenza

                          Operatori della Casa protetta scrivono agli anziani

                          Gli operatori delle strutture gestite dall'Asp dei Comuni della Bassa Romagna
                          hanno scritto una lettera aperta su questo momento di difficoltà e delicatezza,
                          che hanno dedicato ai loro anziani. Nel testo è evidente l'orgoglio per il
                          sacrificio che stanno affrontando, certamente pesante ma fondamentale per
                          gli ospiti e la comunità. Gli anziani hanno letto con attenzione, apprezzato e in
                          diversi casi si sono anche commossi. L'amministratore unico dell'Asp Pierluigi
                          Ravagli e il direttore Monica Tagliavini hanno ringraziato tutti gli operatori per il
                          grande lavoro svolto e la dedizione dimostrata in questa emergenza. Noi siamo
                          gli operatori delle Case Protette, ci chiamiamo in mille modi e facciamo mille
                          cose, siamo medici, infermieri, operatori assistenziali, cuochi, manutentori,
                          amministrativi. Noi lavoriamo per i nostri anziani. Non ci siamo mai fermati,
                          siamo andati in struttura sempre, anche quando abbiamo avuto paura, anche
                          quando scarseggiavano i dispositivi di protezione, anche quando uno starnuto,
                          un colpo di tosse, una linea di febbre ci accompagnavano nel nostro percorso.
                          Noi lavoriamo per i nostri anziani. Perché loro sono fragili, e preziosi, le loro
                          rughe sono il patrimonio della nostra storia. Hanno bisogno di noi, della nostra
                          giovinezza e del nostro sostegno. Noi non ci tiriamo indietro. E lo facciamo in silenzio, nelle retrovie rispetto al
                          fronte ospedaliero, così pericolosamente in prima linea, spendendo tutte le nostre energie per curare, assistere e
                          confortare chi, in questo momento, vive in un isolamento irreale, sospeso. Corriamo dei rischi, certo, dobbiamo stare
                          attenti, per noi stessi e per loro. Perché noi lavoriamo per i nostri anziani. E quando tutto questo sarà finito e
                          potremo tornare alle nostre abitudini, ci sentiremo orgogliosi di avere contribuito, sommessamente e
                          poderosamente, a superare questa prova terribile. Perché avremo lavorato per i nostri anziani.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019       Pagina 20
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                                                                                Il Piccolo Faenza

                          Telefonate alle persone sole

                          I volontari della Protezione civile e di alcune associazioni, oltre che i dipendenti
                          comunali, stanno telefonando alle persone con più di 75 anni di età che
                          risultano sole. Scopo delle chiamate è valutare necessità e bisogni degli
                          anziani, fornire informazioni utili e raccomandarsi di restare a casa. Le richieste
                          di supporto vengono poi inoltrate ai Servizi Sociali che provvedono a
                          intervenire. Alle persone viene anche chiesto se desiderano essere richiamate
                          ciclicamente per aggiornamenti o anche soltanto per parlare e avere
                          compagnia e conforto. Dalle chiamate, che hanno trovato gradimento da parte
                          degli anziani, è emersa la presenza di una rete familiare diffusa e molto forte,
                          che si fa carico con assiduità e impegno delle esigenze dei parenti che vivono
                          soli.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 21
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                                                                                Il Piccolo Faenza

                          I ragazzi scrivono...

                          In questo momento di crisi non posso dire di sentirmi molto bene perché non
                          avevo mai provato la sensazione di rimanere in casa per così tanto tempo; noi
                          ragazzi abbiamo molte speranze ma se la gente continua a fregarsene, delle
                          speranze non ne vedremo più. Mi manca andare fuori oltre il giardino, mi
                          mancano i miei amici, riabbracciare i miei nonni, mi manca tutta la mia libertà
                          che prima davo per scontato e che ora, se la riavessi, di certo la userei meglio.
                          Ho paura di perdere qualcuno che mi è stato accanto, ho paura che questa
                          cosa continui per tanto tempo, ma ogni volta cerco di non pensarci perché più
                          ci penso più sto male. Penso comunque che l'Italia ce la possa fare perché è
                          forte, perchè siamo forti. A. F. II media dire il vero, sto vivendo questo periodo,
                          che per certi è un dramma, con un pizzico di ottimismo. Mi spiego meglio:
                          provo con tutta me stessa a considerare questa quarantena come una sorta di
                          pausa, come un lasso A di tempo che dedico a una crescita interiore, spirituale.
                          Mi prendo cura di me stessa, passo il tempo con la famiglia, mantenendo
                          ovviamente le distanze fisiche, ma essendogli vicina con i gesti, le parole. È
                          anche buffo pensare che, solo qualche settimana fa, era tutto normale.
                          Normale, cioè quotidiano, scontato. Ho riflettuto molto sul significato di questa parola... Cosa vuol dire per noi
                          normale? Qualcosa che ormai fa parte dellanostra vita, un'abitudine di cui nessuno può privarci e allora penso che
                          questo che sta succedendo, ci faccia apprezzare le piccole cose: un film in famiglia, il sabato sera dedicato al
                          karaoke, le fragole con lo zucchero dopo cena. Disegno tanto, studio molto, imparo a usare piattaforme che non
                          avrei mai usato, soffro la mancanza di certe persone (io e la mia migliore amica non ci vediamo da più di un mese,
                          lei stava già male prima che tutto ciò succedesse), e mi rendo conto di chi mi importa veramente, osservo con chi
                          continuo a mantenere dei rapporti, seppur a distanza. Ho perfino riletto un vecchio libro. Tutto sommato non è poi
                          così male. C.D. III media

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019     Pagina 22
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                          __ Alfonsine: nelle farmacie cittadine, il ricavato andrà agli ospedali

                          500 mascherine dal volontariato

                          Per iniziativa del "Centro Italiano Femminile" e "INconTRAdonne", una
                          quarantina di volontarie hanno confezionato a mano circa 500 mascherine in
                          tessuto. Un' opera di volontariato che ha coinvolto numerose cittadine e anche
                          alcuni commercianti alfonsinesi (Cartolibreria "La Coccinella", stoffe "Eredi di
                          Vecchi Gaetano", "Marini Biancheria per la casa" e merceria "Baco da seta"),
                          che hanno dato un contributo - oltre che realizzando le maschere - fornendo
                          gratuitamente il materiale necessario. Il lavoro ha lo scopo di sostenere l'
                          emergenza: le mascherine sono infatti fornite in cambio di un' offerta libera e il
                          ricavato sarà devoluto all' Ausl Romagna, con destinazione agli ospedali di
                          Lugo e Ravenna. "Un gesto che dimostra quanto desiderio ci sia, nella nostra
                          comunità, di dare una mano, un sostegno, un contributo - dice la vicesindaco
                          Elisa Vardigli, con delega alla Cittadinanza -. Di per sé la mascherina, non
                          essendo certificata, funge da mera barriera meccanica, ma può comunque
                          venire in aiuto a quei cittadini alfonsinesi che non sono riusciti a reperire
                          dispositivi certificati, in questo momento di emergenza". "Le associazioni
                          femminili di Alfonsine, con il sostegno dell' Amministrazione comunale, hanno
                          ancora una volta dimostrato la loro capacità di radunare forze e risorse umane attorno al valore che ha il
                          volontariato sul nostro territorio - aggiunge Valentina Marangoni, assessore alle Pari opportunità -. Associazioni che
                          valorizzano abilità, competenze, impegno, nonché la creatività delle donne, che anche in questa occasione hanno
                          dato il massimo con ottimi risultati". Le mascherine saranno a disposizione nelle due farmacie di Alfonsine (Antica
                          Farmacia Lugaresi e Farmacia comunale) a partire da questo fine settimana.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019         Pagina 23
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                                                                                 Il Piccolo Faenza

                          __ Sindaci della Bassa Romagna: chiesto"stato di calamità" I

                          Agricoltura gelata

                          sindaci dell' Unione dei Comuni della Bassa Romagna hanno scritto una lettera
                          alla Regione Emilia-Romagna, per sollecitare le istituzioni a intervenire a
                          sostegno del mondo agricolo, colpito dalle pesanti gelate dei giorni scorsi e
                          che si stanno ripetendo anche in queste giornate nelle ore notturne. "Tali
                          avversità atmosferiche hanno irrimediabilmente compromesso o arrecato
                          ingenti danni alle coltivazioni arboree - si legge nella lettera -, con ripercussioni
                          elevatissime per la perdita delle produzioni ed hanno appesantito la già difficile
                          situazione degli imprenditori agricoli impegnati a garantire le forniture alle
                          dispense delle famiglie costrette a casa dall' emergenza Co- vid-19". Si tratta di
                          "Un' emergenza nell' emergenza", come sottolineano i sindaci, "per la quale è
                          necessario approntare tutti gli strumenti di sostegno possibili": "Consapevoli
                          del difficilissimo periodo, sappiamo che è necessario non lasciare indietro
                          nessuno - ha ribadito il sindaco Daniele Bassi, referente per le Politiche agricole
                          -. Tra i tanti settori colpiti dall' emergenza sanitaria, quello agricolo ha subito un
                          doppio colpo. Abbia- mo già fatto appello ai nostri concittadini di avere
                          riguardo per i propri acquisti, prediligendo prodotti locali e di stagione. Ora ci
                          facciamo portavoce degli imprenditori agricoli, accogliendo l' appello delle associazioni di categoria, affinché le
                          istituzioni a tutti i livelli non sottovalutino questo problema, che va affrontato mettendo in campo tutte le forze
                          disponibili. Come sindaci chiediamo il riconoscimento dello stato di calamità naturale".

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019     Pagina 24
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                          Cotignola: nella chiesa di San Francesco

                          Festa del Beato

                          Il gruppo Amici della Chiesa di San Francesco, insieme alla Comunità Opera
                          Santa Maria della Luce, ospite del locale complesso francescano - in
                          ottemperanza alle disposizioni del vescovo per le celebrazioni pasquali 2020,
                          nel rispetto dei decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, visto il
                          permanere dell' emergenza di rischio sanitario annunciano con rammarico il
                          rinvio dei tradizionali festeggiamenti in onore del beato Antonio Bonfadini, il
                          "Santo" dei cotignolesi. La decisione è stata comunicata alla curia provinciale
                          dei Frati minori del Nord Italia. Ma il "Santo" viene comunque ricordato durante
                          le Ss. Messe del lunedì e martedì dell' ottava di Pasqua (13 e 14 aprile)
                          celebrate da padre Martin Mwango (OSMdL) all' altare della Cappella dedicata,
                          senza concorso di popolo. Al momento, la possibile data convenuta per i
                          festeggiamenti è il prossimo 1° dicembre, memoria liturgica del Beato Antonio,
                          secondo il proprio dei Santi della Provincia Minoritica. Prossimamente saranno
                          comunicati maggiori dettagli. Siamo certi che quest' anno è lui che lascerà l'
                          urna dove riposa e ci porterà la sua potente benedizione con l' acqua pura che
                          sgorga dal costato di Cristo Gesù e caccerà via questo morbo maligno e ci
                          restituirà serenità, speranza e vita nuova. Attendiamo con fede nella preghiera che nasce dal cuore e lo vedremo
                          realmente passare per le nostre case e sentiremo scendere copiosa la sua rigeneratrice benedizione e piangendo di
                          gioia diremo ci hai salvati e tutti e per sempre correremo pieni di fede e di amore in preghiera al santuario. A tutti i
                          fedeli, ai devoti del beato Antonio e a tutta l' Unità Pastorale a lui dedicata, un augurio per una Pasqua di pace, salute
                          e ogni bene. Amici di S. Francesco e Opera Santa Maria della Luce.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 25
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                          75° della Liberazione

                          Sarebbe stata l'occasione di una grande festa, con diversi appuntamenti. Le
                          contingenze hanno portato solo alla seguente frase collocata sul sito del
                          Comune: Il 10 aprile 2020 ha il colore dell'impegno, della responsabilità, della
                          speranza e della fiducia. Per quanto sia buio, oggi dobbiamo credere che farà
                          giorno ancora e, fino ad allora: resistere, resistere, resistere!.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 26
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                                                                                Il Piccolo Faenza

                          Donazioni

                          L'associazione culturale Primola di Cotignola ha donato mille euro all'ospedale
                          di Lugo, per sostenere l'emergenza Coronavirus. Un'associazione non dona:
                          restituisce - si legge sulla pagina Fb dell'associazione -. Noi siamo
                          un'associazione a scopo culturale, e come tale trasformiamo tutto ciò che ci
                          viene dato in iniziative culturali, conviviali. Ogni associazione ha il suo Dna: c'è
                          chi si occupa di assistenzialismo, chi di intrattenimento puro, chi di sport o di
                          ambiente. Tutte insieme costruiamo una rete sociale che serve a migliorare la
                          vita di tutti.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 27
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                                                                                 Il Piccolo Faenza

                          Donazioni

                          Il sindaco Nicola Pasi, a nome di tutta la comunità, ringrazia i volontari di Auser
                          per la donazione fatta all'ospedale Umberto I di Lugo. Auser Ravenna ha infatti
                          elargito 6mila euro, da destinare alla lotta al coronavirus: contributo al quale ha
                          partecipato anche il circolo di Fusignano. La realtà di Auser nel nostro comune
                          è particolarmente attiva e si è sempre distinta per una grande partecipazione
                          alla vita della comunità - ha sottolineato il primo cittadino -. Questa donazione
                          conferma lo spirito di solidarietà radicato nei nostri volontari.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 28
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                                                                                Il Piccolo Faenza

                          Donazioni

                          L'Associazione nazionale finanzieri in congedo (Anfi) di Lugo ha donato
                          all'Ausl della Romagna 1.500 euro per dare il proprio contributo in questo
                          momento di grave emergenza sanitaria nazionale. In particolare la donazione è
                          destinata all'Ospedale Umberto I° di Lugo, che già opera come Covid Hospital,
                          per l'acquisto di dispositivi di protezione individuale e sicurezza degli operatori
                          sanitari. Con questa iniziativa - spiega il presidente Anfi Lugo, sottotenente
                          Benedetto Carrieri - vogliamo rendere onore allo straordinario sforzo che le
                          strutture sanitarie, il personale medico ed infermieristico stanno mettendo a
                          favore di tutta la comunità.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 29
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                                                                                Il Piccolo Faenza

                          Sfalci a breve

                          Riprenderà non appena le condizioni di sicurezza lo permetteranno la cura dei
                          parchi e delle aree verdi di Lugo. Riteniamo importante prenderci cura degli
                          spazi della nostra città e continuiamo a monitorare lo stato di parchi, alberi e
                          aree verdi - spiega l'assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Lugo Veronica
                          Valmori -. In questo momento, in cui è richiesto di limitare gli spostamenti, si è
                          valutato di posticipare di qualche settimana la manutenzione nelle aree verdi,
                          che comunque sono chiuse al pubblico, ma questa riprenderà non appena sarà
                          possibile. A breve sono previsti gli interventi di sfalcio dei cigli stradali e non
                          appena le condizioni lo consentiranno riprenderà dunque anche la
                          manutenzione dei parchi, che vede impegnati anche i volontari del progetto
                          Artemide per la pulizia e la piccola manutenzione delle aree verdi urbane.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 30
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                                                                           Il Nuovo Diario Messaggero

                          Test sierologici e tamponi in auto, in cerca dei guariti

                          Da martedì all'ospedale di Imola e dal giorno successivo alla Casa della salute
                          di Medicina, ai pazienti asintomatici il tampone viene fatto senza scendere
                          dall'auto. Si chiama drive through (sono nove in regione) e consente di
                          verificare la guarigione clinica in maniera rapida e con una maggiore sicurezza
                          per gli operatori dell'Igiene pubblica. Se il primo tampone risulta negativo si
                          effettua rapidamente il secondo, in caso contrario si effettua un ulteriore
                          tampone a distanza di 7 giorni. Due successivi tamponi negativi certificano
                          definitivamente la guarigione. Mentre a livello regionale martedì per la prima
                          volta i guariti di giornata hanno avvicinato il numero dei nuovi casi accertati di
                          positività (200 contro 269), in questa fase dell'epidemia, sottolineano dalle
                          aziende sanitarie, diventa particolarmente importante che tutte le persone già
                          clinicamente guarite, ossia senza più sintomi, possano effettuare i due
                          tamponi. Lunedì 6 e martedì 7 aprile nel circondario imolese e all'ospedale
                          Umberto I di Lugo la buona notizia sono stati i zero decessi. Mentre rallenta il
                          numero dei nuovi contagi: nel circondario imolese martedì erano saliti a 322
                          (191 gli uomini e 131 le donne; 162 residenti a Medicina, 97 a Imola, 30 a Castel
                          San Pietro Terme, 6 a Dozza, 5 a Castel Guelfo, 5 a Mordano, 3 a Casalfiumanese, 3 a Borgo Tossignano), mentre
                          erano 29 i decessi così suddivisi: 23 a Medicina, 3 a Imola, 2 a Castel San Pietro Terme e 1 a Dozza. Nel comuni del
                          ravennate complessivamente i casi erano 738 (51 a Lugo, 19 a Castel Bolognese, 8 a Conselice, 10 a Massa
                          Lombarda, 3 a Sant'Agata sul Santerno, 15 a Cotignola, 8 a Riolo Terme, 5 a Solarolo, 2 a Casola Valsenio). Intanto
                          sono stati avviati tra gli operatori sanitari i test sierologici che puntano a scoprire se a seguito del contatto col virus
                          sono stati sviluppati gli anticorpi. L'azienda sanitaria di Imola ha ricevuto 840 kit per i test, 200mila i controlli previsti
                          a regime sul personale socio-sanitario regionale. Al Maria Cecilia Hospital quattro dimissioni Al Maria Cecilia
                          Hospital di Cotignola la situazione ha mostrato un miglioramento. A martedì 7 erano stati dimessi i quattro pazienti
                          positivi che risultavano ricoverati non in terapia intensiva e non risultavano, al momento, nuovi casi di operatori
                          contagiati. Rimanevano invece occupati sette degli otto posti letto in terapia intensiva che la struttura, in accordo
                          con l'Ausl Romagna, ha messo a disposizione per i malati Covid in condizioni gravi. «Questi pazienti - ha ribadito la
                          struttura di Cotignola - arrivano tutti da altri ospedali del territorio. Ricordiamo che si trovano in un'ala separata del
                          reparto». Montecatone: #nonlasciaresolonessuno Dopo i primi casi, all'ospedale di Montecatone dal 22 marzo al 6
                          aprile sono stati eseguiti oltre 300 test sia su pazienti (8 dei quali positivi) sia su operatori sanitari (11 positivi). Nella
                          maggioranza dei casi le positività riguardano il reparto sub-acuti del secondo piano, isolato già a inizio emergenza.
                          Confermata la chiusura del punto di ristorazione del piano terra, della mensa

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