UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA - Lunedì, 17 dicembre 2018 - Unione dei Comuni della ...

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UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA - Lunedì, 17 dicembre 2018 - Unione dei Comuni della ...
UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA
         Lunedì, 17 dicembre 2018
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UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA
                                                       Lunedì, 17 dicembre 2018

Prime Pagine
 17/12/2018 Prima Pagina
 Il Sole 24 Ore                                                                                                                  1
 17/12/2018 Prima Pagina
 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)                                                                                         2
 17/12/2018 Prima Pagina
 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)                                                                                              3
Il Resto del Carlino Ravenna
 17/12/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 35
 Auto fuori strada, ferita bimba di due anni                                                                                     4
 17/12/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45
 Sparta Castelbolognese caparbio e vittorioso, Lavezzola ok                                                                      5
 17/12/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 47
 Cade l' Alfonsine, il Castelfranco è a un passo                                                                                 6
 17/12/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49
 Big match senza vincitori E ilBagnacavallo risale                                                                               7
 17/12/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 55
 Lugo sbanca Reggio Emilia Vittoria al tiebreak                                                                                  8
Corriere di Romagna Ravenna
 17/12/2018 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 24
 Clamoroso Cotignola Il Massa gioca solo 45'                                                                                     9
 17/12/2018 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 24
 Per il Sanpaimola una sconfitta amara                                                                                           11
 17/12/2018 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 25
 L' Alfonsine va al tappeto sotto i colpi della Fya                                                                              12
 17/12/2018 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 26
 Il derby al Lavezzola Per il Conselice è...                                                                                     14
 17/12/2018 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 29
 Bucci e Domi: il Bagnacavallo va di corsa                                                                                       15
 17/12/2018 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 43
 Il colpo Rainbow manda in testa il Bagnacavallo                                                                                 16
 17/12/2018 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 56
 S. Maria in Fabriago Famiglia finisce fuori strada Grave una donna                                                              17
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
 17/12/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 2                                               Pagina a cura diEugenio BrunoClaudio Tucci
 In tre anni 2 milioni «privati» alle scuole                                                                                     18
 17/12/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 13                                                                          Michela Finizio
 L' Italia dai due volti Progressi per le «grandi»                                                                               20
 17/12/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 14                                                                        Donata Marrazzo
 Vibo e la Calabria, quando la sfiducia oscura la bellezza                                                                       22
 17/12/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 14                                                                                    Mi. F.
 Smart city, spesa in viaggi, droga e clima i nuovi indici                                                                       24
 17/12/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 15                                                                             Sara Monaci
 La nuova Milano che funziona e piace                                                                                            26
 17/12/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 16                                                                            Luca Salvioli
 Risultati e serie storiche in una nuova banca dati                                                                              28
 17/12/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 16                                                                      Leonardo Becchetti
 Se la politica fa i conti con la felicità                                                                                       29
 17/12/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 17
 Il grand tour alla ricerca del benessere                                                                                        31
 17/12/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 18                                                 Testi pagg. 18-23 a cura diMarta Casadei
 Il traino del Nord-Est Viaggi e affitti bassi spingono Gorizia                                                                  32
 17/12/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 19
 Più occupati a Bolzano Grosseto è prima per numero di imprese                                                                   33
 17/12/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 20
 Trieste vince in welfare A Imperia e Trapani oscar del clima migliore                                                           34
 17/12/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 21
 Napoli più giovane ma il Sud rischia l' esodo di nuove leve                                                                     35
 17/12/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 22
 Tribunali efficienti a Ferrara e Ravenna Auto sicure a Belluno                                                                  36
 17/12/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 23
 Rimini dà spettacolo Le Marche brillano per forza attrattiva                                                                    37
 17/12/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 33                                                    Tamara BersignaniAlessandro Garzon
 Acconto Iva impossibile negli enti che hanno scelto lo                                                                          38
 17/12/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 33                                                             Andrea BiekarPatrizia Ruffini
 Dal 2019 doppia fattura ai privati senza partita Iva                                                                            40
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17/12/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 33                                           Carmine Fotina
Risorse Ue 2014-20, i ritardi nazionali frenano la spesa                                        42
17/12/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 152                                          Michela Finizio
Milano-Vibo, l'Italia dai due volti                                                             44
17/12/2018 Italia Oggi Sette Pagina 11                                    SERGIO TROVATO
Imu e Tasi, via al ravvedimento                                                                 46
17/12/2018 Italia Oggi Sette Pagina 12                     PAGINA A CURA DI SERGIO TROVATO
Tari-Tarsu ridotte                                                                              48
17/12/2018 Italia Oggi Sette Pagina 22
Ruolo anche per la p.a.                                                                         50
17/12/2018 Italia Oggi Sette Pagina 24
Tarsu dovuta se manca la denuncia                                                               52
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                             Il Sole 24 Ore
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17 dicembre 2018
                   Corriere di Romagna
                   (ed. Ravenna-Imola)
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                   Il Resto del Carlino (ed.
                           Ravenna)
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                                         Ravenna)
                                            Il Resto del Carlino Ravenna

  SANTA MARIA IN FABRIAGO RICOVERATI IN OSPEDALE ANCHE I GENITORI

  Auto fuori strada, ferita bimba di due anni
  RISIEDE in una frazione lughese la famigliola
  (padre di 40 anni, madre 30enne e una
  bambina di poco più di due anni e mezzo)
  rimasta coinvolta ieri pomeriggio in una
  paurosa uscita di strada di un' auto, avvenuta
  lungo la strada provinciale Bastia, all' altezza
  di Santa Maria in Fabriago. Tutti e tre sono
  rimasti feriti e trasportati (la signora, le cui
  condizioni si sono rivelate più serie, con l'
  elicottero di Ravenna Soccorso) al 'Trauma
  Center' dell' ospedale Bufalini di Cesena. L'
  incidente si è verificato intorno alle 15.30. La
  famigliola era a bordo di una Mercedes classe
  A condotta dall' uomo che procedeva lungo la
  via Bastia con direzione di marcia Lavezzola-
  Sant' Agata s u l Santerno. P o c o d o p o l '
  intersezione con via Mensa, per cause al
  vaglio della Polizia Locale della Bassa
  Romagna, il conducente ha perso il controllo
  della vettura uscendo di strada, percorrendo
  diversi metri sul ciglio erboso, per poi finire in
  un campo. Sul posto sono intervenute due
  ambulanze, l' elicottero, una squadra dei vigili
  del fuoco del Distaccamento di Lugo e l a
  Polizia Locale. Per consentire le operazioni di soccorso ed i rilievi, la circolazione è stata fatta procedere
  a senso unico alternato.
  l.s.
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                                        Ravenna)
                                            Il Resto del Carlino Ravenna

  Promozione C Una rete di Bunda Balu stende il Conselice. Un punto per il Solarolo, fermato dal
  Bentivoglio, e per il Reda bloccato dal Porretta

  Sparta Castelbolognese caparbio e vittorioso,
  Lavezzola ok
  Valsanterno 0 Sparta Castelbolognese 1
  VALSANTERNO: Tonini, Alpi, Gentilini, Ferri-
  ni, Mongardi (13' st D'Onofrio), Poggi, Visani,
  Vallante, Tumolo, F. Dardi (37' st Trabelsi), A.
  Dardi (31' st Giangregorio). A disp.: Sartiani,
  Tabaku, Naim, Mangiaferri, Gatti, Lemleh. All.:
  Felice. SPARTA CASTELBOLOGNESE:
  Ercolani, Mes- sina, Nonni, Pirozzi, Bonetti,
  Carrettini (34' pt Menicucci), R. Mainetti (37' st
  Piticchi), Lebbra- raa, Genuario (39' st Babini),
  M. Mainetti (52' st Franceschelli), Sartoni (24'
  st Bentini). A di- sp.: Landi, Dall'Oppio, Barlotti,
  Valli. All.: Mo- sconi. Arbitro: Pazzini di Rimini.
  Rete: 50' st Menicucci. Note: espulso
  Lebbraraa (S) al 20' st. UN CAPARBIO Sparta
  Castelbolognese passa all'ultimo respiro,
  Menicucci al 50' del secondo tempo stende il
  Valsanterno. Partono forte gli ospiti, al 6'
  provvidenziale l'intervento del portie- re locale
  Tonini sulla deviazione ravvicinata di Genuario.
  Nella ripresa l'espulsione di Lebbaraa al 20'
  costringe lo Sparta ad un gioco remissivo ma
  non rinunciatario. Limitata la sfuriata della
  Valsanterno, gli ospiti cercano il colpo del ko e
  lo trovano allo scadere: D'Onofrio stende Babini in area, dal dischetto Tonini ribatte su Menicucci, che
  però è implacabile sulla palla vagante e realiz- za in tap-in il gol che regala i 3 punti allo Sparta quando
  tutto ormai sembrava finito

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                                         Ravenna)
                                            Il Resto del Carlino Ravenna

  Cade l' Alfonsine, il Castelfranco è a un passo
  Duello a distanza Alberigi e Docente lanciano la Fya Riccione. Poker Cotignola, il
  Diegaro strappa un pari

  Massa Lombarda 2 Cotignola 4 M A S S A
  LOMBARDA: Bracchetti, Vaccari, Dongellini,
  Selleri (31' st Lumci), Hysa, Bevoni, Scala,
  Trombetti, Tonini, Cavini, Sasso. All. Nannini
  COTIGNOLA: Bartolini, Sartoni (33' pt
  Leonardi), Carapia, Serra, Leoni, Olrlando,
  Pirazzoli (44' st Hdada), Paganelli, Bazhdari
  (42' st Manaresi), Fabbi, Tamburini (48' st
  Rivello). All. Folli Arbitro: Lavenia di Modena
  Reti: Cavini (M) al 28' pt, Tonini (M) al 40' pt,
  Pirazzoli (C) al 18' st, Fabbi (C ) al 25' st,
  Bazhdari (C ) al 27' st e al 41' st.
  Massa Lombarda NELL' ULTIMA apparizione
  di questo 2018 davanti al pubblico amico, il
  Massa Lombarda rimedia una clamorosa
  sconfitta ad opera del fanalino di coda
  Cotignola. E pensare che la prima frazione di
  gioco si era conclusa con i padroni di casa in
  vantaggio per 2-0. Dopo la bella rete realizzata
  dal limite dell' area al 28' da Cavini, la
  compagine di mister Nannini raddoppia al 40'
  con Tonini, che dalla breve distanza trafigge
  Bartolini. Ripresa con gli ospiti a tratti
  irresistibili, complice anche un notevole calo
  fisico dei bianconeri. Dopo un incrocio dei pali centrato al 58' da Bazhdari, il Cotignola realizza la prima
  rete con Pirazzoli, la cui conclusione dal limite (63') non lascia scampo a Bracchetti. Il pareggio arriva al
  70' con Fabbi su punizione, seguito, appena due minuti dopo dalla rete di testa in tuffo di Bazdhani che
  poi chiude i conti sfruttando una mischia in area.

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UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA - Lunedì, 17 dicembre 2018 - Unione dei Comuni della ...
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  Prima G Il Vallesavio accelera con Venturini

  Big match senza vincitori E ilBagnacavallo risale
  Riolo Terme 1 Scot Due Emme 1 RIOLO
  TERME: Fabbri, Poli, Minardi, Gallinucci,
  Giagnorio, Verri (25' pt Pirazzini, 43' st
  Martellini ), Rava (40' st P. Visani), Mouharrar,
  Fanti (15' st Foschi), Caroli, R. Visani (10' st
  Sabato). A disposizione: Garavini, Nanni,
  Xhyra, Boni. All.: Renzi.
  SCOT DUE EMME: Tatullo, Arrigoni, Batani
  (20' st Bucci), Barocco, Allou, Manucci, Cimatti
  (25' st Ulivi), Carrozzo, Canali (25' pt Sartini,
  40' st Yabre), Gregori, Giacobbi. A
  disposizione: Angeli, Montesi, Bardi, Zyiad,
  Santantonio. All.: Rossi.
  Arbitro: Milandri di Cesena.
  Reti: 20' pt Barocco (S), 42' st Giagnorio (R).
  Note: ammoniti Poli (R), Fanti (R), Pirazzini
  (R), Manucci (S).
  FINISCE pari il match più atteso della giornata.
  Partita molto combattuta, ma nel primo tempo
  è il Due Emme ad avere la meglio grazie a
  Barocco che insacca di testa su calcio d'
  angolo.
  I ragazzi di mister Renzi non si fanno
  scoraggiare e riescono a respingere il 2-0 a
  portiere battuto.
  Nel secondo tempo il Riolo Terme trova il pareggio su calcio di punizione con un bolide di Gallinucci sul
  secondo palo. Basta il pareggio a consegnare al Riolo Terme il titolo di campione d' inverno.

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  Volley donne serie B2

  Lugo sbanca Reggio Emilia Vittoria al tiebreak
  Arbor Interclays Reggio Emilia 2 Liverani
  Castellari Lugo 3 (25-19, 20-25, 20-25, 25-15,
  10-15) ARBOR INTERCLAYS: Cocconi 2,
  Borghi 5, Gennari 19, Corsi 10, Magnani 11,
  Caluzzi 1, Bonacini 4, Talami 16, Salvaterra
  (libero 1), Bucciarelli (libero 2), Vecchi, Davoli.
  N.e. Zanichelli, Arrigoni. All.: Garuti.
  LIVERANI CASTELLARI: Grasso 14, Migliori
  3, Lauciello 7, Molesi 20, Piovaccari 20, Rizzo
  12, Corrente (libero), Capriotti 1. All.: Marone.
  Arbitri: Fiori e Fantoni LA LIVERANI Castellari
  Lugo riscatta l' opaca prova casalinga con
  Cremona, sbancando 3-2 Reggio Emilia. Le
  ravennati soffrono nel primo set pagando l'
  assenza dell' alzatrice Capriotti perdendolo
  19-25, poi si riscattano nel secondo,
  vincendolo 25-20. Lugo si aggiudica anche la
  terza frazione per 25-20. Il quarto set è un
  monologo di Reggio (25-15) poi la Liverani
  Castellari si riscatta e chiude i conti al tie
  break, vincendolo 15-10. Le lughesi
  ritorneranno in campo sabato 5 gennaio, in
  casa contro la Stella Rimini (17.30).

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  Clamoroso Cotignola Il Massa gioca solo 45'
  Bianconeri avanti con Cavini e Tonini, poi nella ripresa il poker ospite Pirazzoli la riapre,
  Fabbi pareggia e nel finale doppietta di Bazhdari

  MASSA LOMBARDA: Bracchetti, Vaccari,
  Dongellini, Selleri (29' st Lumci), Hysa, Bevoni,
  Scala, Trombetti, Tonini, Cavini, Sasso. A
  disp.: Mazzotti, Gramigna, Zalambani,
  Raspadori, Lumci, Spazzoli, Donati, Ricci
  Petitoni, Rea. All.: Nannini.
  COTIGNOLA : B a r t o l i n i , S a r t o n i ( 3 3 ' p t
  Leonardi), Carapia, Serra, Leoni (8' st
  Sebastiani), Orlando, Pirazzoli (44' st Hdada),
  Paganelli, Bazhdari (42' st Merli), Fabbi,
  Tamburini (48' st Riviello). A disp.
  : Masetti, Gardini, Manaresi, Mengozzi. All.
  : Folli.
  ARBITRO: Lavenia di Modena.
  RETI: 28' pt Cavini, 40' pt Tonini, 17' st
  Pirazzoli, 23' st Fabbi, 25' st e 41' st Bazhdari.
  AMMONITI: Hysa, Dongellini, Bazhdari, Lumci.
  MASSA LOMBARDA AGOSTINO GALEGATI Il
  Massa si traveste da Babbo Natale, dopo aver
  dominato primo tempo regala il secondo al
  Coti gnola che ringrazia e incamera la
  seconda vittoria stagionale.
  Il Massa ha un paio di opportunità nel giro di
  trenta secondi trail 2' e il 3', la prima è sui piedi
  di Sasso che buca benissimo sul centro
  sinistra ma al momento del tiro viene contrato
  da Sartoni. Sugli sviluppi del corner,
  Bartoliniva di pugno su Tamburini, il pallone
  arriva a Tonini che di prima inten zione va con
  il destro cheperò colpisce Scala e il pallone si
  perde sul fondo. Le cose migliori che il Cotignola costruisce vengono dalle fasce con l' esplosività di
  Tamburini senza però esito. La difesa cotignolese si fa prendere dal pani coin disimpegno: in una di
  queste situazioni Cavini al 28' con una prodezza porta avanti ibianconeri insaccando all' incrocio.
  Al 40' il Massa bussa per la seconda volta: perfetto schema su punizione Sasso-Scala-Tonini con quest'
  ultimo che fulmina il portiere sul proprio palo. I quindici minuti di sospensione spezzano il ritmo ai
  massesi e permettono al Cotignola di riordinare un po' le idee e nei primi cinque giri di lancette arrivano
  un tiro alto di Tamburini e una bella incursione dello stesso esterno, anticipato da Hysa.
  Al57'Bazhdari colpisce in pieno la traversa. Il Cotignola raccoglie i frutti al 62': Pirazzoli dalla destra da
  posizione defilatissima lascia partire un sinistro di rara precisione che si insacca all' angolino basso
  opposto.
  Bracchetti deve capitolare ancora a metà tempo: è perfetta la punizione dal limite di Fabbi.
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  ECCELLENZA GIRONE B

  Per il Sanpaimola una sconfitta amara
  , SANT' AGATA S U L SANTERNO I l San
  Patrizio cede al Castelfranco. Da un cross di
  Ragg, Cissè di testa si avventa sul pallone e
  insacca. Il gioco viene spezzettato e solo dopo
  l' intervallo le occasioni sono maggiori
  soprattutto per i padroni di casa. Al rientro
  dagli spogliatoi il San Patrizio dopo dieci
  minuti si fa vedere Pioppo su cross di Matteo
  Alessandrini, ma Gibertini devia in angolo.
  Ancora gialloblu in avanti con Battiloro che
  però calcia debolmente. Continua il frocing del
  San Patrizio che però non riesce a pareggiare
  e a tempo scaduto reclama un rigore per
  doppio atterramento di Landini.
  Dall' angolo Baldani per poco non beffa
  Gibertini.
  SANPAIMOLA : B a l d a n i , B o r i n i , M .
  Alessandrini, Mengolini, Landini, Gabrielli,
  Vincenti (20' st Battiloro), Errani, Colino, S.
  Alessandrini (41' st Strazzari), Pioppo. A disp.:
  Zotti, Tozzola, Vergani, Maranini, Bacchilega,
  Visani, Fall.
  All.: Tinti.
  CASTELFRANCO: Gibertini, Sadik (27' pt
  Manfredini), Budriesi, Caezarte, Sorrentino,
  Caselli, Martina (21' st Tardini), Cozzolino,
  Cissè (19' st Ierardi), Raggi (45' st Zito),
  Assouan (38' st Altariva).
  A disp.: Treggia, Hazanaj, Ferrari, Faccenda.
  All.: Fontana.
  ARBITRO: Moretti di Cesena.
  RETE: 17' pt Cissè.
  AMMONITI: Vincenti, Manfredini, Cozzolino, Cissè.

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  L' Alfonsine va al tappeto sotto i colpi della Fya
  Super prestazione dei riccionesi trascinati dal giovane Cecchetti La capolista trafitta da
  Alberigi e Docente alla fine dei due tempi

  FYA RICCIONE: Passaniti, Sottile, Piscaglia,
  Alberigi, De Luigi, Righetti, Cecchetti (45 st
  Merli), Enchisi, Docente, Cuomo, Mani. A disp:
  Basilico, Ioli, Ghiggini, Perazzini, Franceschini,
  Lunadei, Pari, Zafferani. All: Lorenzi.
  ALFONSINE: Lusa, Ricci, Sarto, E., Derjai,
  Bertone, Fonte, Salomone, Montemaggi (23 st
  Mingozzi), Innocenti R., Innocenti F.
  , Tavolieri. A disp: Laganga, Focaccia, Magri,
  Sarto F., Kaja, Martino, Morelli, Mazzoni.
  All.: Gori.
  ARBITRO: Cennamo di Sesto San Giovanni.
  RETI: 45' pt Alberigi, 46' st Docente.
  AMMONITI: Cecchetti, Righetti, Ricci.
  ESPULSO: 37' st Bertoni.
  RICCIONE ATTILIO FABBRI Due gol alla fine
  dei due tempi, un dominio assoluto e il
  giovane Cecchetti, classe 2000, il migliore in
  campo. Sono i numeri della Fya Riccione che
  batte la capolista Alfonsine. Si capisce subito
  che sarà una partita targata Fya: al 1'angolo di
  Righetti per Sottile e palla a fil di palo.
  Protagonista Docente: al 4' reclama un rigore
  apparso netto, al 10'tira dal limite addosso a
  Lusa che poco dopo si ripete su Cuomo.
  Quando il portiere ospite non ci arriva, ci
  pensa Ricci a salvare su Docente.
  Al 22' calcio di punizione da lontano, batte
  Salomone e Passaniti para senza problemi. Al
  43' tiro di Sarto e palla sul fondo.
  Al 45' il meritato vantaggio della Fya: Alberigi nei pressi del limite spara un bolide proprio dove Lusa
  non ci può arrivare.
  In avvio di ripresa Cecchetti evita un avversario e mette al centro per Docente tutto solo a porta libera
  tira ma impatta sul palo sprecando l' ennesima occasio ne. Si fa vivo l' Alfonsine, al 9 angolo di Innocenti
  F. ma Cicchetti allontana. Al 12' ancora Cicchetti scappa sulla fascia e mette al centro ma Bertoni devia
  in angolo con affanno.
  Al 26' doppia occasione per i locali, prima con Cuomo e poi con Docente il cui tiro è deviato in angolo.
  Alla mezz' ora Docente si libera e tira ma Lusa devia in angolo. Passa un minuto e Piscaglia mette al
  centro, la palla attraversa tutta la linea di porta senza che nessuno riesca a intervenire. Al 34' altra
  grossa occasione per la Fya Riccione che continua a pressare. Cicchetti parte dalla sua meta campo e
  conclude, con Lusa che smanaccia e salva la porta per l' ennesima volta.
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  Il derby al Lavezzola Per il Conselice è crisi
  I biancazzurri legittimano la vittoria con un buon primo tempo e il gol segnato da Bunda
  all' 11' mentre gli ospiti non riescono a pungere

  LAVEZZOLA: Cottignoli, Cipriano, Simoni (24'
  st Beretta), Monti, Bunda, Mazzoni, Tassinari
  (28' st Guiati), Matarrese, Fancello, De Martino
  (35' st Hachimi), Botti (15' st Farina). A disp.:
  Montanari, Melchionda. All.: Rossi.
  CONSELICE: Biavati, Pagani, Negrini (28' st
  Marchesi), Bianconcini, Seck, Pomini, Tafa,
  Lentini (1' st topi), Porzionato, Roccati,
  Brunelli. A disp.: Xella, Campisi, Giordani,
  Rolnic, Naqraoui. All.: Tarozzi.
  ARBITRO: Giordano di Bologna.
  RETE: 11' pt Bunda.
  AMMONITI: Cipriano, Pagani, Porzionato.
  L AVE Z ZO L A Il Lavezzola chiude l' anno con
  una vittoria di misura nel derby con il
  Conselice. Uno scontro salvezza che metteva
  in palio tre punti pesanti. È sempre più crisi
  nera per i gialloblu che non rie scono a
  togliersi dal fondo della classifica. I padroni di
  casa indirizzano la gara già nel primo tempo e
  legittimano la vittoria proprio su quanto di
  buono fatto nei primi 45 minuti, anche se
  sprecano molto. Alla prima vera occasione i
  biancazzurri passano in vantaggio. All' 11'
  dalla de stra angolo di De Martino sul secondo
  palo, dove c' è appostato Fancello che di testa
  impegna la difesa che allontana, sulla ribattuta
  arriva prima di tutti Bunda, che supera Biavati.
  Sulle ali dell' entusiasmo per il vantaggio, il
  Lavezzola preme sull' acceleratore e un
  minuto dopo Tassinari si inserisce in area ma sotto porta spreca malamente spedendo alle spalle. Al 13'
  un difensore ospite colpisce male la palla e serve Fancello, Biavati esce per cercare di evitare il peggio,
  i padroni di casa lamentano il rigore, ma per l' arbitro è tutto regolare e lascia correre. Prima dell'
  intervallo Monti appena dentro l' area piccola calcia un sinistro velenoso, che impegna Biavati, il quale
  non si lascia sorprendere e devia in angolo di piede. Nella ripresa il Conselice si mostra diverso, più
  aggressivo e volenteroso, mentre il Lavezzola cerca di mantenere alta la concentrazione e tende a
  coprirsi indifesa per non lasciare spazio agli ospiti e ripartire così in contropiede. L' unicovero pericolo
  per la difesa di casa è un tiro di Roc cati, che da buona posizione calcia fuori.

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  Bucci e Domi: il Bagnacavallo va di corsa
  SAN LEONARDO: Galassi, Pironi, Giulianini,
  Fiore (10' st Calà), Ferrini, Casadei, Benini,
  Piolanti (20' st Persiani), Baiardi, Migliaccio
  (30' st Sternini), Serri. A disp.: Bartolini, Bacci,
  Dotti, Pollini, Rossi. All.: Molari.
  BAGNACAVALLO :Grandi, Domi, Signani,
  Maccolini, Calderoni, Francisconi, Piva (25' st
  Babacar), Bucci, Greco, Bravi (30' st Petrini),
  Marilungo. A disp.: Ghetti, Capirossi, Abbate,
  Rondinelli, Cavallieri. All.: Mazzotti.
  ARBITRO: Gissi di Forlì.
  RETI: 3'st Bucci, 35' st Domi.
  AMMONITI: Serri, Calderoni, Greco, Bravi.
  ESPULSI: 7'st Bucci, 20'st Ferrini.
  SAN LEONARDO Il Bagnacavallo supera il
  San Leonardo e si lancia all' inseguimento
  della capolista Riolo. Gara condizionata dal
  terreno pesante, con gli ospiti che tuttavia
  fanno qualcosa di più meritandola vittoria. Nel
  primo tempo le occasioni latitano, ma gli ospiti
  riescono comunque a rendersi pericolosi in un
  paio di circostanze. La partita si decide a inizio
  ripresa. Pronti via, e Bucci sugli sviluppi di una
  punizione sigla un eurogol per il vantaggio
  ospite. Poco dopo, il Bagnacavallo resta in
  dieci per l' espulsione di Bucci, ma il San
  Leonardo non riesce ad approfittarne e perde
  a suavoltaper rosso Ferri ni. Da segnalare,
  solo un bel tiro di Benini. I locali si sblianciano
  in avanti e all' 80' gli ospiti colpiscono in
  contropiede con Domi che realizza il definitivo 0-2.

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  D UOMINI & D DONNE

  Il colpo Rainbow manda in testa il Bagnacavallo
  RAVENNA La decima giornata in serie D
  maschile: Poggi San Lazzaro -Rainbow Forlì
  1-3 (24-26, 25-19, 22-25, 16-25), Bcc
  Bagnacavallo-Pontelagoscuro 3-0 (15, 18, 15),
  Arredo Uno Argenta -Save na Bo 1-3 (17-25,
  25-14, 21-25, 14-25), Viserba-Consar Ra 3-0
  (21,18, 16), Budrio-Sesto Imolese 2-3 (18-25,
  25-19, 26-25, 25-18, 15-17), Pezzi Ra-Bellaria
  3-0 (19, 15, 11), Around Team Cesena-
  Crevalcore 1-3 (16-25, 16-25, 25-21, 16-25).
  Classifica: Bagnacavallo 27; Poggi, Pezzi 25;
  Pontelagoscuro 22; Viserba, Savena 21;
  Rainbow 15; Crevalcore 14; Around 12;
  Consar, Budrio 9; Bellaria 6; Sesto Imolese 4;
  Argenta 0.
  Donne girone C Così la decima giornata:
  Castelnuovo-Villanova 3-1 (26-24, 25-27, 25-
  16, 25-21), Budrio-Teodora Mib Service 3-0
  (16, 11, 24), Nonantola-Mixer Bagnacavallo 0-3
  (23, 21, 23), Tecnoprotezione Faenza -Ferrara
  3-1 (25-10, 25-13, 19-25, 25-22), Pgs Bellaria-
  Dugoni 0-3 (16, 20, 18), Voghiera-Castel
  franco 3-0 (17, 22, 17), Reda-Granarolo 3-0
  (13, 19, 16).
  Classifica: Bagnacavallo 2 7 ; Budrio 2 3 ;
  Bagnacavallo 21; Bellaria, Reda 19; Dugoni
  18; Faenza 17; Villanova 16; Voghiera 15;
  Castelfranco, Nonantola 9; Granarolo 8;
  Ferrara 5; Teodora 4.
  Donne girone D Così la decima giornata:
  Alfonsine-Santarcangelo 2-3 (25-20, 25-20, 17-25, 19-25, 10-15), Around Team Cesena-Ostellato 1-3
  (25-19, 17-25, 17-25, 16-25), Fse Progetti Cesenatico -Russi 1-3 (12-25, 15-25, 25-18, 16-25), Athena
  Rimini -Castel San Pietro 3-1 (25-22, 22-25, 28-26, 25-17), Olimpia Teodora Ra-Acsi Ra 1-3 (17-25, 25-
  23, 24-26, 15-25), Studio Montevecchi Imola-PontevecchioBo3-1 (25-21,25-19,19-25, 25-17), Helyos
  Riccione-Nettunia Bo 3-0 (13, 15, 20).
  Classifica: Acsi 29; Riccione 25; Imola, Russi 23; Pontevecchio 21; Ostellato 19; Athena 17;
  Santarcangelo 14; Nettunia 9; Around Team 8; Teodora 7; Alfonsine 6; Castel San Pietro 5; Cesenatico
  4.

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                                            Corriere di Romagna Ravenna

  S. Maria in Fabriago Famiglia finisce fuori strada
  Grave una donna
  Portata al Bufalini con l'elimedica. Ferite più lievi per il papà e per la bimba di 2 anni e
  mezzo

  LUGO Momenti di paura ieri pomeriggio a
  Santa M a r i a i n Fabriago, a c a u s a d i u n
  incidente stradale che ha coinvolta una
  famiglia (babbo 40 anni, mamma 38 e una
  bimba di due anni e mezzo) avvenuto in via
  Bastia. Erano circa le 15.20 quando la
  famiglia, che viaggiava a bordo di una
  Mercedes Classe A, mentre percorreva la via
  Bastia in direzione Lavezzola, per cause in
  corso di accertamento da parte della polizia
  municipale della Bassa Romagna, ha
  improvvisamente sbandato finendo fuori
  strada.
  La Mercedes è finita nei campi ai piedi della
  strada. Sul posto sono intervenutiisanitari del
  118, ivigili del fuoco e la Municipale della
  Bassa Romagna. I vigili del fuoco hanno
  estratto la famiglia dall' auto, mentre i sanitari
  dopo avere constatato le condizioni della
  donna hanno allertato l' Elisoccorso che ha
  trasportato la mamma al Bufalini di Cesena
  con un codice di massima gravità (non è in
  pericolo di vita). Ferite più lievi invece, per il
  papà e per la bambina, anche loro portati a
  Cesena, in ambulanza.

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  Dal 1° gennaio 2019 scompare lo sconto fiscale per chi effettua donazioni agli istituti ma arriva
  più trasparenza sui contributi: debutta la relazione dettagliata voce per voce

  In tre anni 2 milioni «privati» alle scuole
  Le scuole italiane sono alla vigilia di una nuova
  era. Dal 1° gennaio 2019 entra in vigore il
  regolamento di contabilità che, oltre a innovare
  le procedure per acquisti, appalti e tenuta dei
  conti, punta a renderle più trasparenti e più
  aperte. Innanzitutto alle famiglie che potranno
  conoscere la sorte dei contributi volontari. Sia
  prima che vengano spesi, sia dopo. Ma anche
  alle imprese che vogliono sponsorizzarle o
  finanziarle. Con un ostacolo non da poco però:
  lo «school bonus» va in pensione, dopo
  appena due anni e mezzo di vita. E alterne
  fortune, visto che il totale dei finanziamenti
  censiti dal Miur supera di poco i 2 milioni di
  euro complessivi. Una goccia nel mare di
  risorse che le istituzioni scolastiche
  gestiscono.
  Addio school bonus Al momento la legge di
  bilancio 2019 non prevede il rifinanziamento
  dell' incentivo introdotto dalla Buona Scuola
  per invogliare i privati a sostenere l'
  ammodernamento delle scuole o l'
  occupabilità degli alunni. E tutto porta a
  pensare che l' avventura del credito d' imposta
  del 65% (da quest' anno sceso al 50%, ndr)
  sia finita. Innanzitutto per ragioni politiche,
  visto l' alleggerimento/smontaggio della riforma Renzi-Giannini avviato dal governo gialloverde. Ma
  anche per motivi tecnici. Il meccanismo previsto dai commi 145 e seguenti della legge 107/2015 non
  brilla per semplicità. Con un flusso di risorse che parte dal "mecenate", passa per le casse statali, arriva
  al Miur, che lo gira alle scuole trattenendo il 10% a titolo perequativo. Fanno eccezione le paritarie che,
  dal 2017, possono ricevere direttamente i fondi versando al fondo ministeriale il 10% a titolo di
  perequazione. Risultato: dal 24 maggio 2016, quando l' agevolazione è partita, a oggi risultano versati
  dai privati 2,1 milioni. Che non rappresentano il dato definitivo, visto che all' appello mancano le risorse
  intercettate direttamente dalle paritarie dopo la modifica appena citata, ma che ammontano più o meno
  a un centesimo rispetto al solo fondo per il funzionamento delle scuole. Un rapporto che è ancora più
  squilibrato se il confronto lo si fa con il fondo destinato a retribuire i docenti per tutte le attività collegate
  al miglioramento dell' offerta formativa («Mof»).
  Gestione trasparente dei fondi Dal 1° gennaio i privati che vorranno finanziare le istituzioni scolastiche
  dovranno dunque battere un' altra strada. Che potrebbe essere la detrazione ordinaria del 19% per le
  erogazioni liberali a favore delle scuole oppure la stipula di un contratto di sponsorizzazione. In questo
  caso, bisognerà fare i conti con i paletti imposti dal nuovo regolamento di contabilità. Ad esempio che

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  I risultati 2018

  L' Italia dai due volti Progressi per le «grandi»
  Un esempio racconta meglio di altri la
  ricchezza di sfaccettature: Rimini, Roma e
  Firenze (che in successione si trovano al 20,
  21 e 22° posto) portano a casa un buon
  risultato legato alla «Cultura e tempo libero»
  grazie al numero di librerie, all' offerta culturale
  e alla spesa al botteghino per abitante;
  vengono penalizzate, però, in «Giustizia e
  sicurezza» per denunce di furti e litigiosità nei
  tribunali, dove si posizionano nella seconda
  parte della graduatoria.
  Resta stabile, confrontando i dati su base
  annua, la Capitale. Roma si piazza al 21°
  posto, in linea con l' anno precedente (24°
  posto) in cui il numero di province era pari a
  110, rispetto alle attuali 107. Il tenore di vita dei
  romani viene confermato dal dato dei prezzi
  delle case, in media il più elevato d' Italia, e
  dalla maggiore propensione agli investimenti
  fotografata dall' elevata percentuale di
  impieghi sui depositi. Pesano purtroppo sulla
  città il numero dei protesti (29,6 euro pro
  capite), l' indice di litigiosità nei tribunali (oltre
  4mila cause civili iscritte ogni 100mila abitanti
  nel 2017) e le denunce per reati legati agli
  stupefacenti (nell' ultimo anno 106 ogni
  100mila abitanti).
  Alcune province del Nord guadagnano terreno, soprattutto grazie alle performance "ambientali" e legate
  ai servizi. Ad esempio Mantova (+22 posizioni rispetto al 2017) è prima nella graduatoria dell'
  Ecosistema urbano stilata da Legambiente, che racconta la qualità dell' aria, ma anche la raccolta
  differenziata, il verde e il traffico cittadino. Lecco (+21), che celebra una crescita generale nei parametri
  di «Ricchezza», registra un buon dinamismo del Terzo settore (per concentrazione elevata di Onlus) e
  si piazza al 10° posto per l' indice di sportività.
  Spicca anche la risalita di Napoli che, rispetto al 2017 (quando però le province analizzate erano 110 e
  non 107), guadagna 13 posizioni: è nella top ten per il prezzo di vendita delle abitazioni (8° posto) e,
  sebbene sia la città metropolitana più giovane d' Italia - con 111 over 65 ogni 100 ragazzi fino a 14 anni -
  e la seconda per tasso di natalità, risalta in negativo per basso tasso di occupazione ed è prima per
  numero di rapine.
  Migliorano anche le altre province dei capoluoghi di regione: Venezia e Bologna salgono rispettivamente
  di nove e sette posizioni.
  Avanzano anche Torino, Catania e Bari. In controtendenza solo Genova e Firenze che perdono
  rispettivamente otto e dieci posizioni. Se il capoluogo ligure è penalizzato dal record negativo di reati

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  L' ultima Tra i primati negativi anche le imprese confiscate

  Vibo e la Calabria, quando la sfiducia oscura la
  bellezza
  Non va né su né giù. E in verità Vibo Valentia
  più giù della posizione 107 non potrebbe
  scendere. È la quarta volta che risulta ultima
  nella classifica sulla Qualità della vita.
  Sprofonda sotto il rank del 100 per il Pil, i
  prezzi medi delle case, la spesa in viaggi, la
  spesa sociale degli enti locali, l' uso dell' home
  banking, le sale cinematografiche, l' offerta
  culturale, la sportività. La durata media dei
  processi (più di 1.000 giorni) la inchioda al
  livello più basso.
  Eppure si posiziona meglio di Milano (e di
  Roma) per i protesti procapite, per il clima, per
  l' indice di vecchiaia, per la litigiosità in
  tribunale e per l' incidenza di scippi, borseggi,
  rapine e furti. La bassa incidenza dei reati
  registrati potrebbe anche dipendere da una
  minore propensione alla denuncia. Infatti, l'
  egemonia criminale della 'ndrangheta pesa su
  gran parte del territorio, nel quale il numero
  degli omicidi è il più alto d' Italia (15,5 ogni 100
  mila abitanti nel 2017).
  Criticità e soluzioni Ma puntando meglio la
  lente si ingrandisce l' immagine di una
  provincia (50 Comuni) che alle criticità tenta di
  trovare soluzioni. E che di suo presenta
  elementi positivi e peculiarità, come il patrimonio paesaggistico e culturale di grande valore. Siamo tra
  le Serre e la Costa Viola, vestigia elleniche e medioevali.
  Tra uliveti e vigneti di Magliocco e di Zibibbo che dalla zona del monte Poro (il suo Pecorino è un
  prodotto artigianale tradizionale - Pat) digradano verso il mare. E, lì, ecco Pizzo Calabro, Vibo Valentia,
  Briatico, Zambrone, Parghelia, Tropea, Ricadi, Joppolo e Nicotera. Paradisi del turismo estivo, e non
  più solo quello di massa. La cipolla rossa di Tropea e il tartufo gelato di Pizzo, il tonno Callipo (a
  Maierato), la nduja di Spilinga, il Vecchio amaro del Capo delle distillerie Caffo (a Limbadi). Tutti
  prodotti che superano i confini e i mercati nazionali.
  Sfiducia e disamore «Vibo e provincia sono realtà complesse in cui la prima cosa che tocchi è la
  sfiducia. Che qui, soprattutto tra i giovani, non serpeggia ma ingombra. C' è una generazione intera che
  ha perso entusiasmo e passione, che non scommette sul futuro. La criminalità toglie le speranze. E qui
  da noi le risposte delle istituzioni e il controllo del territorio non sempre sono coerenti alle specificità
  della zona». Il vibonese Domenico Sorace, avvocato amministrativista e scrittore (quattro i romanzi
  pubblicati), è un osservatore privilegiato del territorio. Tra le pagine dei suoi libri affiora Vibo, carica di

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  Sei gruppi con 42 parametri

  Smart city, spesa in viaggi, droga e clima i nuovi
  indici
  Una selezione di dati aggiornati che ogni anno
  si traduce in una graduatoria su base
  provinciale capace di raccontare l' Italia, i suoi
  fiori all' occhiello e i suoi punti deboli. La scelta
  dei 42 parametri su cui misurare le
  performance delle città italiane è fondamentale
  per definire l' inquadratura con la quale
  scattare la fotografia della Qualità della vita.
  Nota metodologica L' indagine racconta il
  territorio sulla base di parametri certificati,
  registrati nell' anno precedente (in questo caso
  al 31 dicembre 2017), se non - in alcuni casi -
  più recenti.
  Una volta individuati i parametri che
  raccontano il benessere, le 42 classifiche
  vengono suddivise in sei macro-aree
  tematiche (ciascuna, quindi, con sette
  indicatori): «Ricchezza e consumi»; «Affari e
  lavoro»; «Ambiente e servizi»; «Demografia e
  società»; «Giustizia e sicurezza»; «Cultura e
  tempo libero». Così, per ciascuna graduatoria,
  mille punti vengono dati alla provincia con il
  valore migliore e il punteggio per le altre città
  scende in funzione della distanza rispetto alla
  prima classificata (fatta salva la necessità di
  attribuire un punteggio d' ufficio per isolare
  fenomeni anomali). In seguito, per ognuna delle sei macro-categorie si individua un primato di tappa,
  risultato delle performance dei sette indicatori tematici, ciascuno pesato in modo uguale all' altro. Infine,
  si arriva alla classifica finale costruita sulla media aritmetica semplice dei sei punteggi parziali.
  Le novità dell' anno Ogni anno la selezione degli indicatori riserva delle novità: sono 13 i parametri
  rinnovati nel 2018, da un lato per adeguare l' indagine ai cambiamenti in atto nella società e nell'
  economia del nostro Paese, dall' altro per riuscire raccontare differenti approcci alla vivibilità adottati
  nelle nostre città; in alcuni casi anche a causa del mancato aggiornamento di alcune banche dati. Ad
  esempio, quest' anno è stata introdotta la Spesa in viaggi per misurare la «Ricchezza». In ambito
  «Giustizia e sicurezza», invece, hanno debuttato il numero di delitti legati agli stupefacenti ogni 100mila
  abitanti, in netto aumento negli ultimi anni su scala nazionale (+10% nel 2017 su base annua), e la
  durata media dei processi. In «Ambiente e servizi» entrano in scena l' iCityrate sulle smart city elaborato
  dal Forum Pa e l' indice di escursione climatica.
  In «Cultura e tempo libero» è stata presa in considerazione la permanenza media dei turisti e la spesa
  al botteghino.

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  Forza economica, qualità dei servizi e riprogettazione delle aree urbane tra le carte vincenti -
  Affitti più cari Si sente l' effetto-traino dei grandi eventi come Expo: la prossima sfida sono le
  Olimpiadi invernali del 2026

  La nuova Milano che funziona e piace
  Era già finita sul podio delle città italiane più
  vivibili nei bienni 2003-2004, con Gabriele
  Albertini sindaco, e nel 2015-2016, durante l'
  avvicendamento tra Giuliano Pisapia e
  Giuseppe Sala. Nel 2018 Milano e la sua
  provincia conquistano invece il primo posto.
  Chiunque viva nel capoluogo lombardo
  conosce il salto di qualità che c' è stato
  soprattutto negli ultimi anni, grazie all' Expo
  2015, un evento che ha unito in modo
  bipartisan più amministrazioni: vinto dal
  centrodestra guidato da Letizia Moratti, è
  proseguito con il centrosinistra di Giuliano
  Pisapia. L' attuale sindaco Sala, eletto nel
  2016, ne era stato prima amministratore
  delegato e poi commissario unico, durante
  entrambe le giunte (poi si è candidato col
  sostegno del Pd e delle liste civiche).
  Il salto di qualità è perdurato negli anni, visto
  che una linea di metropolitana in più (la metro
  5) ha facilitato i collegamenti in città, una
  nuova linea dovrebbe essere pronta nel 2021
  (la metro 4) e il centro è stato rimesso a
  nuovo. Senza contare l' allure nazionale e
  internazionale accresciuta: Milano è diventata,
  praticamente per la prima volta, una meta
  turistica riconoscibile, non più soltanto meta di viaggi di lavoro.
  Il volto della città è inoltre cambiato con nuovi quartieri e un nuovo skyline, come Porta Nuova, con la
  torre Unicredit e piazza Gae Aulenti, e come Citylife, dove dei tre grattacieli firmati dagli architetti Arata
  Isozaki, Zaha Hadid e Daniel Libeskind ne sono già sorti due e il terzo è in costruzione.
  Più ricchezza, meno affari A sfatare parzialmente il mito della città del lavoro, c' è anche la classifica
  vista nel suo dettaglio: Milano è "soltanto" sesta nella categoria «Affari e lavoro» (la prima è Bolzano),
  dove vengono presi in considerazione il numero di imprese registrate, il tasso di occupazione, le start
  up innovative,il gap retributivo di genere e anche la quota di Pil sull' export. In particolare, in quest'
  ultimo indicatore, Milano compare 51a, contrariamente all' immaginario di città le cui aziende hanno più
  contatti con l' estero.
  Rimane tuttavia prima in classifica per «Ricchezza e consumi».
  Non ci sono sorprese: in questa provincia ci sono il Pil e i depositi pro capite più alti d' Italia.
  Salta all' occhio che i canoni di locazione sono i più elevati del Paese.
  Se il mercato immobiliare ha seguito il trend medio di tutta Italia, con una diminuzione notevole dei costi

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  Da oggi la sezione interattiva

  Risultati e serie storiche in una nuova banca dati
  La prima edizione della Qualità della vita, era il
  1990, la vinse Belluno, città che poi si è trovata
  nuovamente in cima alla classifica l' anno
  scorso. Nel 1999, invece, il podio era tutto
  emiliano: Parma, Piacenza, Reggio Emilia.
  Mentre Milano, quest' anno vincitrice, compare
  sul podio la prima volta nel 2003, in seconda
  posizione. Viaggiare all' interno delle edizioni
  passate della Qualità della vita riserva
  scoperte affascinanti: mostra un Paese che
  negli anni è cambiato molto, insieme agli
  indicatori che si sono aggiunti per raccontare
  al meglio le mutazioni della società e dell'
  economia.
  Sul Sole24ore.com è online, dalla tarda
  mattinata di lunedì, una pagina web interattiva
  che permette di addentrarsi nei dettagli dell'
  edizione della Qualità della vita del 2018 e
  delle precedenti. Il risultato di un lavoro di
  team che ha coinvolto giornalisti, web
  designer, sviluppatori e infografici. Si parte
  dalla scoperta della provincia vincitrice sulla
  mappa del Paese, scendendo verso l' ultima e
  andando poi a visualizzare il posizionamento
  delle metropoli. Poi si entra nel tool interattivo:
  ci sono il podio e la classifica completa,
  consultabile anno su anno e per ogni indicatore.
  Un altro scrollo con il mouse - o con il polpastrello, su smartphone - e si arriva al dettaglio delle
  performance delle città.
  La rappresentazione scelta è una sorta di ruota dinamica, dove ogni "raggio" corrisponde a un
  indicatore.
  Se selezionato, restituisce un risultato di dettaglio lungo tutta la pagina.
  Proseguendo nella navigazione, una timeline ripercorre la performance della città scelta anno per anno,
  indicatore per indicatore. C' è poi l' informazione riguardante le province più simili tra loro, magari anche
  solo per un parametro, e infine la possibilità di fare confronti tra due città. Per atterrare, poi, sulla mappa
  del Paese, dove visualizzare prima e ultima città per ognuno degli indicatori che raccontano la Qualità
  della vita.
  © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                                                  Luca Salvioli

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  Perché misurare il benessere L' impatto delle leggi sulla vita reale

  Se la politica fa i conti con la felicità
  La questione della qualità della vita e del ben-
  vivere è e resta un tema centrale come
  testimoniano gli slogan del «partito del Pil» o
  della «decrescita felice (o infelice)», usati in
  senso positivo o dispregiativo nei commenti e
  nelle discussioni che animano il dibattito
  politico del nostro Paese.
  La ricerca scientifica nelle scienze sociali ha
  fatto negli ultimi decenni importanti passi
  avanti in materia identificando le diverse
  dimensioni del benessere (in primis, a fianco
  di quello economico, salute, istruzione, qualità
  dei servizi, vita di relazioni, sicurezza) e
  proponendo molteplici indici compositi. L'
  analisi dei fattori che determinano la
  soddisfazione del senso della vita, con
  migliaia di studi ed evidenze econometriche,
  ha progressivamente contribuito ad
  identificare nuove variabili precedentemente
  trascurate che contribuiscono alla qualità del
  vivere.
  I primi ad essere interessati ad una
  comprensione approfondita di cosa sia il
  benessere, assieme ai cittadini, sono i politici
  che hanno bisogno di elementi per
  comprendere le ragioni del consenso dei loro
  elettori, così come le imprese guardano sempre di più alla soddisfazione dei consumatori e non solo al
  volume delle vendite.
  Abbiamo la fortuna di vivere in un Paese che ha preso sul serio il tema costruendo un set di 129
  indicatori di «Benessere equo e sostenibile» con i quali l' Istat propone ogni anno una fotografia
  approfondita dell' Italia.
  Grazie a una legge votata all' unanimità dal Parlamento, il Governo deve inoltre indicare ogni anno nel
  Def (il Documento di economia e finanza) l' impatto della manovra finanziaria su una parte di questi
  indicatori (inizialmente 4, oggi 11).
  Non si tratta di una questione oziosa o poco rilevante. Sapere se e come le decisioni in materia di
  bilancio e di spesa sanitaria impattino ad esempio sull' aspettativa di vita, o quelle sulla conciliazione
  lavoro-famiglia sul tasso di partecipazione femminile al lavoro, è d' importanza cruciale sia per la qualità
  della vita che per la creazione di valore economico nel Paese.
  L' utilizzo di indicatori di benessere multidimensionale si sta diffondendo rapidamente passando dal
  fronte macro a quello microeconomico. Dove diventa criterio di selezione per progetti in bandi di
  amministrazioni pubbliche, sistema di rating sociale ed ambientale per la premialità in gare d' appalto e
  fattore cruciale per la valutazione del "rischio stakeholder" a cui i fondi d' investimento guardano sempre

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  La rappresentazione grafica dei piazzamenti (quello generale e i sei di settore) offre ulteriori
  chiavi di lettura Il criterio di valore è la distanza dal centro: quanto più è ampia tanto migliore è
  la performance della provincia

  Il grand tour alla ricerca del benessere
  Un' immagine, a volte, può "dire" più di tanti
  numeri. Vale anche per il racconto della
  Qualità della vita 2018 che, lasciando sullo
  sfondo le singole classifiche, può essere
  visualizzato nel suo insieme graficamente
  come un giro tra le province italiane.
  Si parte dalla 1ª (Milano) e si arriva all' ultima
  (107ª, Vibo Valentia), rappresentando in un
  grafico radiale le posizioni di ciascuna
  provincia nella classifica finale e nelle sei
  classifiche di settore.
  Il risultato, a primo impatto visivo, già dice
  molto: ogni territorio, indipendentemente dal
  risultato finale (visualizzato in nero), può
  conseguire piazzamenti molto diversi nelle
  aree tematiche considerate.
  Un esempio tra tutti, Roma: al 21° posto nel
  "girone" della vivibilità urbana, si colloca ultima
  nella graduatoria di «Giustizia e sicurezza»
  penalizzata soprattutto dall' indice di litigiosità
  nei tribunali.
  A definire la posizione è il raggio del cerchio: i
  primi posti sono i più distanti dal centro; gli
  ultimi sfiorano il nucleo centrale. Tra le altre
  curiosità che emergono dalla visualizzazione
  dei dati sulla vivibilità delle città italiane, ci
  sono alcune performance della ultime classificate: nella bottom ten - dove si trovano, oltre a Vibo
  Valentia, province come Foggia, Taranto, Reggio Calabria, Crotone, Enna e Caserta - molte realtà
  riportano buoni posizionamenti nei settori «Demografia e società» e «Cultura e tempo libero». Ad
  esempio, Caserta (101° posto nella classifica generale) si colloca 18ª negli indicatori demografici, con
  un basso indice di vecchiaia (numero di anziani ogni 100 giovani) e un basso tasso di mortalità.
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  1 -Ricchezza e consumi A Prato e Modena tre volte gli acquisti di Enna. Case care a Roma e
  Milano

  Il traino del Nord-Est Viaggi e affitti bassi spingono
  Gorizia
  Affitti bassi e molti viaggi.La provincia di
  Gorizia, complici accessibilità e dinamismo, è
  appena sotto il podio nella classifica di tappa
  «Ricchezza e consumi» dietro Belluno,
  Bolzano e, in vetta, Milano. La provincia
  isontina è medaglia d' argento nella classifica
  dei canoni di locazione mensile (330 euro) più
  convenienti, subito dietro ad Avellino (310
  euro) e agli antipodi rispetto a Milano (ultima
  con 1.740 euro),Venezia (1.610) e Roma
  (1.600). Aree metropolitane che svettano, di
  contro, per prezzo di vendita delle case: Roma
  e MIlano sono le più care sul fronte
  immobiliare.
  Quanto non si spende in affitto, a Gorizia, si
  investe in turismo: 1.285 euro pro capite. Una
  somma 28 volte superiore a quella di Enna (45
  euro).
  Viaggiare è sicuramente più semplice se ci si
  trova lungo il confine: dietro Gorizia, infatti, ci
  sono le province di Varese, Como e Trieste.
  Le province con il Pil pro capite più elevato
  sono Milano e Bolzano. Dietro: Bologna,
  Modena, Parma, Firenze, aree dove si
  concentrano eccellenze imprenditoriali italiane.
  I consumi di beni durevoli sono alte nelle
  province medie: Prato e Modena sono in cima alla classifica, rispettivamente con 3.103 e 3.049 euro per
  famiglia nel 2017. Una spesa quasi tre volte superiore a rispetto a Enna che si ferma a 1.291 euro.
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  2 -Affari e lavoro Effetto start up nel Triveneto - Donne retribuite il 40% in meno a Viterbo

  Più occupati a Bolzano Grosseto è prima per numero
  di imprese
  A Bolzano quasi 73 persone su 100 tra i 15 e i
  64 anni hanno un lavoro. E , tra gli under 29, i
  disoccupati sono solo sei su 100.
  Numeri completamente diversi da quelli di
  Reggio Calabria, dove il tasso di occupazione
  arriva al 37,5%, mentre la percentuale di
  giovani disoccupati è la più alta di tutte le
  province italiane: 57,5 per cento. Grazie a
  questi numeri virtuosi, è proprio la provincia di
  Bolzano a guidare la classifica «Affari e
  lavoro», seguita da Ascoli Piceno, Modena e
  Arezzo. Ultima è Taranto che potrebbe trovare
  spinta nel nuovo corso dell' Ilva.
  Sebbene siano escluse dalla top 10, tra le
  realtà più dinamiche spiccano Grosseto e
  Prato, prima e seconda per numero di imprese
  registrate in rapporto alla popolazione, seguite
  da Benevento.
  Spostando il focus sulle nuove imprese, e più
  precisamente sulle start up innovative, le best
  practice si concentrano nel Triveneto: Trieste,
  Rovigo e Trento, infatti, occupano le prime tre
  posizioni della classifica.
  Il Sud conquista un primato importante: quello
  della quota export sul Pil che spetta a Siracusa
  (83,5%), seguita da Frosinone (76,5%) . Agli
  antipodi, c' è Enna, dove la quota è dello 0,46 per cento. Sono sempre tre province di dimensioni
  medio-piccole (e non le grandi aree metropolitane) a distinguersi per il minor gap retributivo tra uomini
  e donne: Ancona è la prima, seguita da Agrigento e Vibo Valentia. Il primato in negativo spetta, invece, a
  Viterbo: le donne sono pagate il 40% in meno rispetto ai colleghi maschi.
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  3 -Ambiente e servizi Bologna tra le più smart - A Firenze, Prato e Treviso si vive fino a 84 anni

  Trieste vince in welfare A Imperia e Trapani oscar
  del clima migliore
  Qualità dell' aria e consumi idrici, ma anche
  disponibilità di servizi che rendono la vita dei
  cittadini più semplice. E, a volte, possono
  incidere anche sull' ambiente, limitando, per
  esempio, gli spostamenti (magari con l' auto)
  verso un ufficio per concludere una pratica che
  può essere portata a termine tranquillamente
  via computer o smartphone. Sono questi gli
  elementi che concorrono a formare la
  classifica di tappa «Ambiente e servizi»,
  guidata da Trieste, Milano e Parma.
  La provincia giuliana svetta per l' ammontare
  della spesa sociale degli enti locali per
  abitante, seguita dalla vicina Gorizia e da
  Sassari. Ed è al secondo posto nella lista dei
  territori a minor dissesto idrogeologico, tra
  Ragusa (prima) ed Enna (terza). È poi la
  quarta provincia per diffusione dell' home
  banking, particolarmente elevata a Milano,
  Bologna e Verona.
  Secondo l' iCityrate 2018, inoltre, Milano e
  Bologna sono al primo e terzo posto tra i
  capoluoghi più smart d' Italia. La medaglia d'
  argento spetta a Firenze che si distingue sia
  per livello di "intelligenza" sia per la speranza
  di vita media alla nascita che, a pari merito
  con Prato e Treviso, arriva a toccare gli 84 anni. Oltre tre anni in più rispetto a Napoli, che chiude la
  classifica con 80,7 anni.
  Il clima migliore, invece, è nelle città di mare: Imperia, Trapani e Savona occupano il podio, seguite da
  Cagliari, Genova e Palermo.
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  4 -Demografia e società Cittadinanza agli stranieri: Vicenza record - Più nati a Bolzano e
  Catania

  Napoli più giovane ma il Sud rischia l' esodo di
  nuove leve
  La nuova linfa arriva dal Sud, almeno quando
  si parla di nuovi nati: fatta eccezione per la
  prima - Bolzano, con 10,2 nascite ogni mille
  abitanti, in cima anche alla classifica generale
  «Demografia e società» - le cifre più elevate si
  registrano a Catania e Napoli (9), Ragusa
  (8,9) e Caserta (8,6). Il Sud ha anche una
  popolazione più bilanciata in termini di età
  anagrafica. L' area metropolitana di Napoli,
  per esempio, vanta l' indice di vecchiaia più
  basso di tutta la Penisola: 111,9 over 65 ogni
  100 ragazzi sotto i 14 anni. E subito dietro c' è
  Caserta. Agli antipodi, invece, c' è Savona con
  260 anziani su 100 giovani, più del doppio
  rispetto a quella del capoluogo della
  Campania. Caserta è la quinta provincia
  italiana per tasso di mortalità più basso; anche
  in questo caso la classifica vede in cima
  Bolzano, seguita da Barletta-Andria-Trani e da
  Cagliari.
  Se il Sud è più vivace sul piano demografico,
  integrazione e migrazione interna rischiano di
  premiare, però, il Nord. Allargando il focus
  sulla classifica generale, infatti, si vedono
  Vicenza e Bergamo occupare rispettivamente
  il secondo e il terzo posto. Entrambe spiccano
  (sono prima e quarta) sul fronte delle acquisizioni di cittadinanza dei residenti stranieri: un indice che
  rivela un livello di immigrazione più stabile rispetto ad altre realtà. Se si parla di migrazione interna,
  invece, Bologna, Bolzano e Monza e Brianza occupano il podio e, dunque, attirano più residenti di
  quanti lascino la provincia.
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