Unione della Romagna Faentina - giovedì, 06 febbraio 2020 - Unione Romagna Faentina

Pagina creata da Francesco Ferrari
 
CONTINUA A LEGGERE
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 06 febbraio 2020 - Unione Romagna Faentina
Unione della Romagna Faentina
    giovedì, 06 febbraio 2020
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 06 febbraio 2020 - Unione Romagna Faentina
Unione della Romagna Faentina
                                                   giovedì, 06 febbraio 2020

Prime Pagine

 06/02/2020     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna                                               4
 Prima pagina del 06/02/2020

 06/02/2020     Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)                                                    5
 Prima pagina del 06/02/2020
 06/02/2020     Il Sole 24 Ore                                                                             6
 Prima pagina del 06/02/2020
 06/02/2020     Italia Oggi                                                                                7
 Prima pagina del 06/02/2020

Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

 06/02/2020     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 41                                               8
 «Ausl, gli straordinari costano tre milioni l' anno»
 06/02/2020     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49                                              10
 Bosnia-Erzegovina, la pace fredda
 06/02/2020     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49                                              12
 «A scuola i compagni mi picchiavano»
 06/02/2020     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50                                              14
 L'aggressione di Faenza: «Manca l'educazione dei figli»
 06/02/2020     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 51                                              15
 Prima pagina Faenza-Lugo

 06/02/2020     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 51                                              16
 I geloni di una volta, su mani e piedi

 06/02/2020     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 52                                              17
 «La CO2? Si assorbe con i tufi gialli»

 06/02/2020     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 52                                              19
 Uso responsabile di web e social network: un corso nelle scuole
 06/02/2020     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 52                                              20
 Il riciclo dei rifiuti si impara tra i banchi
 06/02/2020     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 53                                              21
 «Il candidato sindaco deve essere un 'civico'»
 06/02/2020     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 53                                              23
 Palazzo Esposizioni, polemiche sul progetto da 250mila euro
 06/02/2020     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 53                               Antonio Veca   24
 «Deiezioni di cani in strada, il Comune multi i padroni o vieti il centro agli animali»
 06/02/2020     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 54                                              25
 Canzoni brasiliane al Consorzio di bonifica
 06/02/2020     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 75                                              26
 Veterani dello sport: a Faenza premi a Rivola, Tarozzi e Toro Rosso
 06/02/2020     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 75                                              27
 Basket C femminile, per il Capra Team battuta d' arresto in casa

 06/02/2020     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 75                                              28
 «Questo Faenza sta rispettando i programmi»
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 06 febbraio 2020 - Unione Romagna Faentina
Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

 06/02/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 45                                       FRANCESCO DONATI       29
 Pasi nella squadra social pro Bonaccini «Così ho battuto la Bestia di Salvini»
 06/02/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 45                                                              30
 Laura Cenni di Riolo allevatrice dell' anno a tutela della Mora romagnola
 06/02/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 47                                          MICHELE DONATI      31
 Da Casola Valsenio sull' Alto Atlante alla ricerca di grotte e fenomeni carsici
 06/02/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 47                                                              33
 A Faenza nasce una nuova etichetta indie E si sogna una Woodstock tutta manfreda
 06/02/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 47                                                              34
 Riaperto il ponte di via Monte Coralli
 06/02/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 17                                                              35
 Il Lavezzola perde Colino, Monti e Alpi
 06/02/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 36                                                              36
 Si comincia stasera con Russi-Teodora

 06/02/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 25                                                              37
 Sapore di ciccioli e di convivialità pura

 06/02/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 32                                            FILIPPO FABBRI    39
 L'"esercito" dei 1.200 sommelier cresce ancora

 06/02/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 32                                                              41
 Corsi, degustazioni e guide L' impegno per la cultura enologica
 06/02/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37                                                              42
 Pioggia Noise ha presentato i suoi artisti
 06/02/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38                                                              43
 Amati, il Mei e Casabianca a Sanremo
 06/02/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 42                                           MARCELLO TOSI      44
 Da Adua alla guerra di Libia, dalla Cina alla guerra d' Etiopia

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 06/02/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 3                                                                       Gianni Trovati   46
 Comuni, con il debito allo Stato 800 milioni d' interessi in meno
 06/02/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 25                                                                      Claudio Tucci    48
 Cuneo fiscale, più soldi in busta per redditi fino a 40mila euro
 06/02/2020   Italia Oggi Pagina 29                                                 MATTEO BARBERO E FRANCESCO CERISANO      50
 Doppio correttivo ai conti locali
 06/02/2020   Italia Oggi Pagina 29                                                                     MATTEO BARBERO       52
 Revisori attenti al pareggio di bilancio
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 06 febbraio 2020 - Unione Romagna Faentina
[ § 1 § ]

     giovedì 06 febbraio 2020
                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna

                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 4
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 06 febbraio 2020 - Unione Romagna Faentina
[ § 2 § ]

            giovedì 06 febbraio 2020
                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)

                                          Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 5
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 06 febbraio 2020 - Unione Romagna Faentina
[ § 3 § ]

            giovedì 06 febbraio 2020
                                                        Il Sole 24 Ore

                                       Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 6
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 06 febbraio 2020 - Unione Romagna Faentina
[ § 4 § ]

            giovedì 06 febbraio 2020
                                                           Italia Oggi

                                       Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 7
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 06 febbraio 2020 - Unione Romagna Faentina
[ § 1 5 3 7 7 0 8 4 § ]

                          giovedì 06 febbraio 2020
                          Pagina 41

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Ausl, gli straordinari costano tre milioni l' anno»
                          La denuncia della Uil Fpl: «Ecco quanto la sanità grava sui cittadini Il problema è la gestione del personale, non la
                          carenza negli organici»

                          Centinaia di ore di straordinario, che costano alla collettività in media 3
                          milioni di euro ogni anno. È quanto denuncia la Uil Fpl, che attacca l' Ausl
                          Romagna in merito alla gestione del lavoro tra i dipendenti: riposi, turni,
                          stress lavoro correlato. E, soprattutto, gli straordinari: «Sono centinaia le
                          ore avanzate nei confronti dei dipendenti - spiega Luca Lanzillotti della
                          Uil - che sui fondi contrattuali sottraggono negli ultimi anni una media di 3
                          milioni di euro annui, cifre da capogiro, a sei zeri. Sono risorse che
                          potrebbero essere piuttosto impiegate nella valorizzazione dell' impegno
                          e delle competenze del personale dipendente, messe quotidianamente a
                          garanzia dei servizi pubblici essenziali rivolti al cittadino». La cifra
                          riguarda il personale tecnico sanitario di tutta l' Ausl Romagna. Parlando
                          dei medici, dalla Uil spiegano che ognuno di loro nella provincia di
                          Ravenna accumula in media oltre 100 ore di straordinario ogni anno: «Il
                          problema non sono nemmeno gli organici - proseguono dal sindacato -
                          perché negli ultimi anni sono state fatte diverse assunzioni. Il problema è
                          la gestione e la collocazione del personale». E così, riferisce il sindacato, «sono in forte crescita fenomeni di stress
                          da lavoro-correlato, dallo squilibrio derivante dalle numerose e quotidiane richieste rispetto alle capacità individuali,
                          di limitazioni o inidoneità certificate dalla Medicina Occupazionale dell' Ausl come segno inequivocabile che
                          qualcosa non gira per il verso giusto». In particolare Lanzillotti si riferisce a «indici di sostituzioni da rivedere, carichi
                          di lavoro eccessivi rispetto agli operatori presenti in ogni singolo turno, difficoltà nella fruizione delle ferie, salti
                          riposo, modifiche costanti ai turni di lavoro e turni sviluppati con orario spezzato tra mattina e pomeriggio, che
                          peraltro non rispecchiano gli accordi presi con le organizzazioni sindacali». Nel chiedere all' Ausl il motivo delle
                          spese per gli straordinari, la Uil fa anche presente la situazione attuale degli operatori socio sanitari, «distratti dalle
                          attività di assistenza attraverso forme di attività quali il rifacimento del letto nella stanza adibita alla sosta del
                          medico di guardia, fino a pochi giorni fa assegnato alla ditta aggiudicataria dell' appalto per i servizi di pulizia». Un
                          compito affidato agli operatori socio sanitari, secondo quanto riferisce la Uil, «a seguito della riduzione del capitolato
                          di appalto alla ditta aggiudicatrice dei servizi di pulizia. In sostanza si risparmia sulle spalle dei dipendenti?». Infine c'
                          è il tema dei parcheggi. Recentemente all' ospedale di Faenza, per combattere il fenomeno dei parcheggiatori
                          abusivi, i posteggi sono diventati a pagamento: «I dipendenti in servizio - aggiunge Lanzillotti - si trovano

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 8
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 06 febbraio 2020 - Unione Romagna Faentina
[ § 1 5 3 7 7 0 8 4 § ]

                          giovedì 06 febbraio 2020

                                                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          a dover affrontare un esborso economico per parcheggiare, che viste le tariffe orarie dei parcheggi assume la
                          connotazione di una tassa sullo stipendio». A Ravenna non va tanto meglio: «Basta un piccolo acquazzone, vista la
                          scarsa manutenzione del parcheggio, per costringere i dipendenti a utilizzare veri e propri mezzi anfibi per andare al
                          lavoro». Sara Servadei © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 9
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 06 febbraio 2020 - Unione Romagna Faentina
[ § 1 5 3 7 7 0 9 0 § ]

                          giovedì 06 febbraio 2020
                          Pagina 49

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Bosnia-Erzegovina, la pace fredda
                          Incontro con lo scrittore Luca Leone e la testimone Tamara Cvetkovic per il progetto promosso da Iscos e Anolf
                          Emilia Romagna

                          Durante questo autunno alcune classi della scuola secondaria di primo
                          grado 'Europa' di Faenza hanno partecipato al progetto intitolato 'Bosnia
                          Erzegovina: la pace fredda', promosso da Iscos e Anolf Emilia Romagna.
                          L' attività si dispiegava in tre parti: lettura in classe del romanzo storico
                          'Tre Musulmani, due Serbi e un Lupo' di Luca Leone, incontro con l'
                          autore e una testimone dei fatti storici accaduti nell' ex Jugoslavia,
                          Tamara Cvetkovic e infine realizzazione di un book trailer ispirato ai fatti
                          raccontati. Dopo aver anche approfondito la storia legata agli eventi
                          bellici dei primi anni '90 nei Balcani, la mattina del 21 ottobre abbiamo
                          incontrato Luca Leone e Tamara, una 'peace builder' che all' età di sette
                          anni ha vissuto in prima persona l' orrore della guerra. Ci aspettavamo un
                          incontro diverso e un po' noioso, ma, invece, è risultata un' esperienza
                          molto interessante, la cosa che ci è piaciuta di più è stata il racconto di
                          Tamara, che ha fatto emozionare tutti noi con la sua storia. In questo
                          giorno speciale e diverso dalle solite mattinate scolastiche, tutti noi
                          sentivamo l' adrenalina scorrere nelle nostre gambe, la curiosità e la voglia di scoprire avevano preso il sopravvento;
                          mentre percorrevamo il corridoio e scendevamo le scale, le domande si accumulavano e il desiderio di conoscerli
                          dal vivo si stava facendo sempre più forte. Sicuramente sarà molto difficile poterci levare dalla testa questo ricordo,
                          meraviglioso e ancora vivo nonostante il tempo. Tamara è una ragazza di circa venticinque anni, ha gli occhi azzurri
                          e i capelli corti e biondi, ha la pelle chiara, infatti, a prima vista, nessuno si immaginerebbe che sua madre fosse di
                          religione musulmana. E' abbastanza alta e magra e porta gli occhiali, indossava un maglioncino grigio-azzurro e un
                          paio di jeans. Luca è uno scrittore sulla cinquantina, non è molto alto, è abbastanza robusto, ha gli occhi castani e i
                          capelli lunghi, brizzolati, raccolti in una piccola coda, indossava abiti comodi: una camicia bianca su un paio di
                          pantaloni color nocciola. Tamara ci ha raccontato che quando andava a scuola, lei e suo fratello, venivano presi di
                          mira dai compagni, essendo chiamati 'ragazzi misti', perché nati da una madre bosniaca-musulmana e da una padre
                          serbo-bosniaco. Lei, però, cercava di non darci peso perché sapeva che, fisicamente, non aveva niente di diverso da
                          tutti gli altri, l' unica cosa che cambiava era il cognome. Ha tenuto a specificare che lei è una 'peace builder', cioè una
                          persona che parte da un problema grave e dà alle persone la possibilità

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 10
[ § 1 5 3 7 7 0 9 0 § ]

                          giovedì 06 febbraio 2020

                                                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          di riflettere sui fatti accaduti in quel periodo e cerca di fare in modo che non si ripetano nuovamente. Luca Leone,
                          uno degli scrittori del libro che abbiamo letto in classe insieme a Daniele Zanon, ci ha parlato di varie vicessitudini
                          della guerra accaduta nel 1992 e sulle conseguenze che essa ha portato. Ci ha mostrato sul proiettore la foto di una
                          scuola che, al tempo del conflitto, veniva usata come campo di sterminio. Appena ha visto quella scuola, una
                          sensazione di tristezza gli ha avvolto il corpo, perché adesso i bambini vi giocano felici non sapendo le cose orribili
                          che sono successe lì dentro. Classe 3ªC, scuola secondaria di primo grado 'Europa' di Faenza Professoressa Alessia
                          Cortesi.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 11
[ § 1 5 3 7 7 0 8 3 § ]

                          giovedì 06 febbraio 2020
                          Pagina 49

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «A scuola i compagni mi picchiavano»
                          Il dramma di una donna che da bimba ha vissuto in prima persona i fatti accaduti nell' ex Jugoslavia

                          Tamara Cvetkovic, come ha passato il momento in cui veniva presa di
                          mira? «Quando ero bambina, a scuola i miei compagni mi prendevano di
                          mira, a causa del fatto che mia madre era di origine musulmana, mentre
                          gli altri erano in prevalenza serbo-bosniaca. I bulli ogni giorno
                          infastidivano me e mio fratello e io pensavo solo a proteggerlo. Tutte le
                          mattine la mia mamma mi faceva uscire di casa vestita per bene e i mie
                          compagni, per dispetto, mi buttavano nel fango e mi picchiavano, per
                          questo ho cambiato scuola. Ora che sono cresciuta non ce l' ho con i
                          bulli perché le parole che mi dicevano le esprimevano solo perché le
                          sentivano dai loro genitori». Come si sente ora e cosa ne pensa del
                          bullismo? Tamara, a questa domanda, ha interrotto la sua intervista e si
                          è stretta a noi, cercando di insegnarci a non prevaricare mai gli altri, le
                          loro idee e le loro origini. È stato un momento toccante. Luca
                          Leone,perché ha scelto cinque ragazzi e un lupo come
                          protagonisti del suo romanzo 'Tre musulmani, due serbi, un lupo'?
                          «Perché i ragazzi rappresentano la società di oggi e un lupo perché è un animale visto come cattivo ed io l' ho voluto
                          rappresentare buono». È stato difficile scrivere il libro? «Non è stato facile perché ho dovuto adattare la storia per
                          dei lettori giovani, ho utilizzato testimonianze vere rielaborate per non svelare le identità dei protagonisti». Per quale
                          motivo ha deciso di scrivere un libro? «Per avvicinare i ragazzi alla storia della guerra in Bosnia-Erzegovina, un
                          conflitto poco conosciuto nel mondo di oggi; in realtà io vi dico che non mi sono mai appassionato alla guerra in sé,
                          ma bensì alle popolazioni che vi ruotano intorno perché sono delle persone fantastiche. Mi dà molto fastidio questo
                          oblio, anche perché è una tragedia vicina a tutti noi che comunque ha portato morte e tristezza non solo in quei
                          paesi, ma anche in altri come l' Italia». Ha ricevuto minacce a causa del tema trattato nel libro?

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 12
[ § 1 5 3 7 7 0 8 3 § ]

                          giovedì 06 febbraio 2020

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Ho ricevuto parecchi insulti e minacce contro la mia salute e quella della mia famiglia, ma, nonostante ciò, io ho
                          sempre seguito il mio ideale e ho sempre raccontato questa storia che non dovrà essere dimenticata». Fin da
                          bambino ha sempre voluto fare lo scrittore? «Da bambino mi piaceva veramente tanto leggere e andavo molto
                          bene nei temi a scuola. Successivamente ho provato a ingrandire i miei temi trasformandoli in piccoli libri, li ho fatti
                          leggere ai miei familiari e hanno detto che erano molto belli, allora ho cercato di scrivere un libro più lungo di circa
                          120 pagine. Decisi di pubblicarlo e a molte persone piacque». Classe 3ªC, scuola media 'Europa' di Faenza
                          Professoressa Alessia Cortesi.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 13
[ § 1 5 3 7 7 0 9 2 § ]

                          giovedì 06 febbraio 2020
                          Pagina 50

                                                                  Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          L'aggressione di Faenza: «Manca l'educazione dei figli»

                          L' episodio dell' aggressione di una donna da parte di una baby gang di
                          adolescenti, composta da tre ragazze e due ragazzi, e avvenuto nella
                          serata di lunedì 3 febbraio a Faenza (pubblicato sul giornale di ieri, ndr),
                          rappresenta solo la punta dell' iceberg di un fenomeno di violenza che
                          sta sempre più coinvolgendo il mondo sia dei piccoli che degli adulti. Un
                          fenomeno che è senza dubbio destinato a moltiplicarsi nel tempo poiché
                          frutto di una società sempre più malata e nella quale la violenza fa ormai
                          parte di un modo di vivere sociale senza più regole e valori. Un modo di
                          vivere che viene incentivato da una famiglia sempre più in crisi e sempre
                          meno propensa all' impegno educativo dei propri figli. Il tutto risulta
                          aggravato sia da istituzioni inadeguate come la scuola, che dal
                          condizionamento negativo dei mass media e dei social network, che
                          privilegiano la cultura dell' avere e non dell' essere. Lettera firmata.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 14
[ § 1 5 3 7 7 1 1 0 § ]

                          giovedì 06 febbraio 2020
                          Pagina 51

                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                           Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Prima pagina Faenza-Lugo

                          Prima pagina Faenza-Lugo

                                                     Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 15
[ § 1 5 3 7 7 0 9 3 § ]

                          giovedì 06 febbraio 2020
                          Pagina 51

                                                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          La storia

                          I geloni di una volta, su mani e piedi

                          Beppe Sangiorgi Non ci sono più i geloni d' una volta. Quando, per il gelo,
                          si infiammavano le punte delle dita delle mani e dei piedi di chi era
                          esposto al freddo poco protetto. Per ridurre l' insopportabile prurito, la
                          sapienza popolare consigliava una cura che iniziava con una corsa a
                          piedi nudi nella neve: personalmente percorrevo un centinaio di metri,
                          mentre c' era chi arrivava al chilometro. Poi i piedi venivano posti al
                          caldo: io li infilavo nel forno della stufa a legna moderatamente caldo,
                          mentre c' era chi li avvicinava alle fiamme del focolare. Quindi si
                          coprivano i piedi con calze di lana. Nei casi più gravi i geloni ulceravano
                          fino a sanguinare, tanto che nel Faentino, due secoli fa, li chiamavano
                          «sangunaz», italianizzati in buganze e pedignoni.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 16
[ § 1 5 3 7 7 0 8 7 § ]

                          giovedì 06 febbraio 2020
                          Pagina 52

                                                                   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «La CO2? Si assorbe con i tufi gialli»
                          Lo studio dei ricercatori del Cnr di Faenza: «La tecnica è implementabile in future centrali urbane»

                          È il nemico pubblico numero uno della vita sul pianeta Terra, l' elemento il
                          cui aumento nell' atmosfera viene monitorato dall' umanità con i
                          rintocchi di un conto a rovescia. La sua produzione è connaturata a gran
                          parte delle attività dell' uomo: dai trasporti alla produzione di energia (in
                          particolare per quanto riguarda le centrali a carbone e quelle a turbogas),
                          di cemento e di piastrelle, di fertilizzanti, per arrivare al riscaldamento
                          degli edifici, all' allevamento, all' incenerimento dei rifiuti, alla siderurgia e
                          agli incendi. Da tempo la scienza è alla ricerca di un modo per sottrarre l'
                          anidride carbonica (CO2) dall' atmosfera, o evitare che vi arrivi al termine
                          dei processi di combustione. Le strategie progettate negli anni sono le
                          più disparate: dal pompaggio nel sottosuolo alla sua trasformazione in
                          combustibili quale metano e metanolo, fino allo stoccaggio in blocchi di
                          carbonato - un procedimento, quest' ultimo, messo a punto tra i ghiacci e
                          i vulcani dell' Islanda. Tecniche estremamente dispendiose, e dal costo
                          energetico tutt' altro che irrilevante, considerando che spesso richiedono
                          l' utilizzo di idrogeno. I ricercatori dell' Istituto di scienza e tecnologia dei materiali ceramici del Cnr di Faenza si sono
                          invece concentrati sulla fase intermedia del processo, altrettanto complessa, dimostrando la capacità di vari
                          materiali - naturali e di sintesi - di trattenere la CO2, in vista di un futuro stoccaggio. Tra questi i geopolimeri: solidi
                          legati per via chimica anziché termica, a differenza di quanto avviene per le ceramiche, e dalle caratteristiche
                          intermedie tra queste ultime e i cementi. Ma tra i materiali in grado di assorbire la CO2 il Cnr ne ha individuati anche
                          altri comuni in natura, in particolare in Italia, dove sono diffusi pressoché ovunque nell' area che va dal Napoletano al
                          sud della Toscana: i tufi gialli. «Nel loro caso l' assorbimento della CO2 avviene fisicamente, sfruttando la naturale
                          porosità che li caratterizza - spiega la ricercatrice del Cnr Valentina Medri, tra gli autori dello studio -. Sono proprio le
                          estremamente ridotte dimensioni dei 'pori' dei tufi gialli a consentire l' assorbimento della CO2, complice la sua
                          singolare struttura molecolare, respingendo contestualmente ossigeno e azoto». L' espulsione della CO2 dai tufi
                          gialli - che costituiscono un momento di passaggio nella procedura di cattura del gas - avviene poi tramite l'
                          introduzione di gas inerti, grazie ai quali è possibile stoccare altrove il biossido di carbonio. «L' assorbimento avviene
                          invece chimicamente nelle idrotalciti - rivela il collega ricercatore Francesco Miccio -, sfruttando le reazioni che
                          trasformano la CO2 in carbonati», a loro volta destinati a subire la reazione contraria al momento di stoccare la CO2.
                          «La

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 17
[ § 1 5 3 7 7 0 8 7 § ]

                          giovedì 06 febbraio 2020

                                                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          vera forza di tecniche come queste - concludono i ricercatori del Cnr - sono i costi contenuti, che le rendono
                          implementabili non solo nelle grandi realtà industriali, ma anche in future centrali urbane, oltre che in microunità
                          collocate in corrispondenza delle comuni fonti di emissione, come i motori dei veicoli». Filippo Donati ©
                          RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                             Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019         Pagina 18
[ § 1 5 3 7 7 0 9 5 § ]

                          giovedì 06 febbraio 2020
                          Pagina 52

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Uso responsabile di web e social network: un corso nelle scuole

                          Un ciclo di lezioni e laboratori dedicati all' utilizzo consapevole delle
                          tecnologie digitali e dei social network. Si tratta di Formagiovani, un
                          importante progetto che tra febbraio e marzo vedrà coinvolte
                          venticinque classi prime e otto terze della scuola secondaria di primo
                          grado (scuole medie) della Romagna Faentina, per un totale di 813
                          alunni. L' iniziativa, che vedrà la partecipazione diretta anche di docenti e
                          genitori degli alunni, è realizzata a cura dell' Informagiovani della
                          Romagna faentina, con il supporto di 'Psichedigitale' - associazione di
                          promozione sociale impegnata nello studio dell' interazione fra l' uomo e
                          le tecnologie digitali e nel proporre interventi a sostegno della salute
                          psico-fisica nell' intero ciclo di vita - e di Elvis Mazzoni, professore
                          associato dell' università di Bologna, esperto di tecnologie digitali. Si
                          tratta di un' offerta formativa qualificata resa possibile grazie al
                          finanziamento della Regione Emilia Romagna. «Insieme agli assessori di
                          riferimento dei Comuni della Romagna Faentina (Caroli, Merlini,
                          Sangiorgi, Spada e Unibosi) e al servizio Informagiovani - spiega Simona Sangiorgi, assessore alle Politiche
                          educative e Giovanili di Faenza - abbiamo analizzato i bisogni emergenti del territorio attraverso un tavolo di
                          confronto e si sono individuati temi cruciali su cui lavorare, tra cui il cyber-bullismo, la promozione di un utilizzo
                          consapevole dei linguaggi digitali, il riconoscimento delle fake news, la promozione di una digital reputation
                          consapevole, la prevenzione sui temi legati a comportamenti devianti nell' utilizzo dei linguaggi digitali. Lo scopo è
                          rendere ragazze e ragazzi più forti e responsabili nel loro agire attraverso il web». La proposta progettuale e la
                          metodologia di lavoro, condivise direttamente con gli istituti comprensivi, prevede una presentazione al corpo
                          docenti, tre incontri di due ore in classe, tre ore, sempre all' interno della propria classe, in cui ragazzi e le ragazze si
                          attivano come 'peer educator' (educatori alla pari) per proporre le attività progettate e, infine, due ore di incontro
                          serale assieme ai genitori per la sensibilizzazione sul tema e restituzione del percorso svolto con i ragazzi.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 19
[ § 1 5 3 7 7 0 9 4 § ]

                          giovedì 06 febbraio 2020
                          Pagina 52

                                                                  Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Il riciclo dei rifiuti si impara tra i banchi

                          Con le 'pillole' di Mario Tozzi riparte nelle scuole faentine la 'Grande
                          macchina del mondo', progetto di Hera che porta all' attenzione degli
                          studenti i temi di tutela ambientale attraverso laboratori, spettacoli
                          teatrali e letture animate. L' iniziativa per il nuovo anno è partita ieri nella
                          primaria Don Milani e proseguirà in ventidue scuole dell' Unione
                          coinvolgendo più di 2mila studenti che si metteranno alla prova con un
                          programma che travalica la didattica classica e prevede tanti esperimenti
                          e giochi a squadre. Tra i temi di questa decima edizione ci sono la
                          salvaguardia della risorsa acqua e del mare, l' economia circolare, cioè il
                          riciclo, con un' attenzione particolare alla plastica monouso. Attraverso
                          un' innovativa attività di programmazione informatica in forma di gioco, il
                          'coding', i bambini approfondiranno, tra l' altro, il tema della corretta
                          gestione delle risorse. A tutti i partecipanti verrà fornito un kit per il
                          'coding' personalizzato e durante il laboratorio i bambini dovranno
                          interrogarsi su pratiche e comportamenti sostenibili, scegliendo insieme i
                          percorsi da compiere e le risposte da dare. Oltre al 'coding' sono previste visite, virtuali e non, ad alcuni impianti per
                          scoprire il dietro le quinte della gestione di servizi importanti per i cittadini. Quest' anno ad arricchire l' offerta
                          didattica ci saranno le video-pillole sull' ambiente, da usare in classe, di Mario Tozzi, sette brevi video sui temi
                          ambientali con il geologo e divulgatore scientifico visibili anche sul sito di Hera www.gruppohera.it/scuole. Infine,
                          per i piccoli delle scuole materne arriva Sognambolesco, spettacolo teatrale che utilizza un approccio narrativo,
                          poetico ed emozionale con l' obiettivo di avvicinare i bambini alla raccolta differenziata e approfondendo il tema del
                          valore degli oggetti, della loro storia e di come questi possono 'rinascere' a nuova vita anziché essere gettati tra i
                          rifiuti. Il gioco inizia in classe dove i piccoli studenti potranno realizzare con materiale di recupero i simpatici
                          'personaggi bottiglia' per divertirsi durante lo spettacolo, animando il giro giro tondo attorno alla Terra. ©
                          RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 20
[ § 1 5 3 7 7 0 8 6 § ]

                          giovedì 06 febbraio 2020
                          Pagina 53

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Il candidato sindaco deve essere un 'civico'»
                          Tiziano Cericola, esponente del centrodestra moderato, guarda alle prossime elezioni amministrative in programma
                          a Faenza

                          Il centrodestra guarda al futuro all' indomani del ko elettorale che ha
                          visto infrangersi le speranze di conquistare l' Emilia Romagna, aggravato
                          da un distacco dal Pd e dagli alleati che a Faenza è risultato maggiore
                          che altrove, rendendo ancora più ripida la salita in vista delle prossime
                          amministrative. «A Faenza il centrosinistra ha avuto un successo
                          importante - ammette Tiziano Cericola, esponente di un centrodestra
                          moderato che dalle urne è uscito polverizzato: al 2% Forza Italia, all' 1% i
                          civici della lista Borgonzoni -. I moderati esistono: molti elettori mi hanno
                          confidato di aver votato Bonaccini. I dati delle regionali di Faenza dicono
                          che il centrosinistra parte in vantaggio, ma il boom potrebbe non essere
                          completamente ripetibile nel contesto comunale. Le amministrative
                          hanno sempre un altro richiamo verso gli elettori: a noi occorre un
                          candidato sindaco che sia una persona conosciuta per la sua storia e le
                          sue capacità, che riassuma i bisogni e i desideri della comunità. Le mie
                          due parole d' ordine le ho già chiarite mesi fa: innovazione e
                          manutenzione per questa città». Quella che ora tutti aspettano è però il cognome del candidato, non trova?
                          «Ho in mente un nome che proporrò agli alleati di centrodestra. I partiti, in primo luogo la Lega, devono fare un passo
                          indietro, o di lato se si preferisce: il candidato sindaco deve essere un esponente 'civico' non di partito, conosciuto in
                          città per la sua levatura culturale e lavorativa, espressione di una lista civica, aperta al contributo dei cittadini e delle
                          realtà associative locali, e deve soprattutto relazionarsi con gli elettori moderati, cioè con il famoso 'centro'». Eppure
                          l' unica elezione in cui a Faenza il centrodestra ha sfiorato la vittoria rimane quel ballottaggio alle amministrative
                          2015, dove la vittoria sfumò per appena 800 voti. «Una nuova candidatura di Padovani porterebbe a un effetto-
                          Salvini, che da queste parti significa allontanare il voto degli elettori moderati. Occorre prendere atto che quella del
                          2015 era una situazione irripetibile. Padovani aveva di fronte un Malpezzi indebolito, che aveva perso il contatto con
                          la gente e che era al suo minimo storico di gradimento, mentre oggi il Pd metterà in campo forze nuove spinte dal
                          vento regionale». All' identikit che ha tracciato non corrispondono molti nomi tra civici e centristi. Vengono
                          in mente il suo e quello di Paolo Cavina, non è così?

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 21
[ § 1 5 3 7 7 0 8 6 § ]

                          giovedì 06 febbraio 2020

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Gli alleati di centrodestra mi hanno già fatto sapere che non sono la figura che cercano: mi è dispiaciuto ma
                          ormai è acqua passata. Per quanto riguarda 'Insieme per cambiare' ora tocca a loro immaginare un futuro: essere di
                          nuovo irrilevanti nel centrosinistra o portare un contributo di idee e di progetti alla loro vera casa politica, e cioè il
                          centrodestra moderato? Sappiano che in quel caso Piroddi non potrà avere un ruolo: la sua è stata un' altra stagione,
                          con altri colori». Filippo Donati © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 22
[ § 1 5 3 7 7 1 1 1 § ]

                          giovedì 06 febbraio 2020
                          Pagina 53

                                                                  Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Palazzo Esposizioni, polemiche sul progetto da 250mila euro
                          In Commissione molti hanno espresso perplessità sul piano per il futuro dell' edificio

                          Duecentocinquantamila euro per trasformare il Palazzo delle Esposizioni
                          in un hub dedicato in gran parte al sociale, progetto anticipato nei giorni
                          scorsi dal Carlino. La cifra, resa nota ai consiglieri comunali l' altro ieri in
                          Commissione, ha fatto sobbalzare molti: da un lato perché non è chiaro
                          chi altri - oltre al Comune - dovrebbe mettere mano al portafogli, dall' altro
                          in quanto la mole di lavori appare degna di ben altri volumi di
                          finanziamento. È pur vero che un completo ripristino del palazzo non è
                          nelle ambizioni del Comune: anche per questo si è optato per il progetto
                          di hub collaborativo - la cui natura di luogo di contaminazioni è evidente
                          nei rendering che accompagnano il progetto - in grado di portare a un
                          utilizzo degli spazi a 'bassa intensità': lo scarto tra l' ammontare dei lavori
                          necessari per restituire il palazzo alla città e quelli proposti dal progetto è
                          apparso nebuloso, e forse su questo che si concentrerà la discussione
                          per il prossimo anno. Mentre la delibera è pronta per essere approvata
                          dal consiglio comunale in marzo, il progetto esecutivo sarà oggetto di
                          accesi dibattiti a lungo. Tra i presenti in commissione ha suscitato numerosi dubbi anche la scelta dei soggetti
                          coinvolti. Non tanto per sfiducia nei confronti dell' Auser e delle altre associazioni, quanto per le dimensioni dell'
                          avventura in cui si imbarcherebbero. «Stiamo parlando di assistenza ad anziani, disabili, di elaborazione di progetti
                          specifici per i giovani - è stato fatto notare -. Attività per cui occorrono competenze da affidare a professionisti».

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 23
[ § 1 5 3 7 7 0 8 5 § ]

                          giovedì 06 febbraio 2020
                          Pagina 53

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Deiezioni di cani in strada, il Comune multi i padroni o vieti il centro agli animali»

                                                                                                                                     Antonio Veca

                          Muri, strade e vetrine dei negozi faentini continuano a essere bersagliati
                          dai 'bisognini' di cani lasciati liberi da padroni che poi non si preoccupano
                          di ripulire. C' è poi la cattiva abitudine di abbandonare i sacchetti pieni di
                          escrementi agli angoli di portoni o sulla strada senza arrivare ai cestini.
                          Tutti questi comportamenti ovviamente non fanno che scatenare
                          malumori. La mattina poco prima dell' apertura di bar e negozi si può
                          assistere a un esercito di titolari e commessi intenti a pulire vetrine e
                          muri. «Un' operazione - spiega Rino Dalla Valle, gestore di un bar lungo
                          corso Mazzini - che porta via circa mezz' ora tempo per rendere decorosi
                          gli ingressi. Una mattina un cliente mi ha avvisato che un cane aveva
                          appena orinato sulle sedie dei tavolini all' aperto. Ho rincorso il
                          proprietario e, quando gli ho chiesto di tornare indietro a pulire, è rimasto
                          sbigottito». «Il nostro bellissimo centro storico - dice invece una nostra
                          lettrice - è spesso degradato a causa della maleducazione delle persone.
                          Lavoro in centro e i muri adiacenti alle vetrine sono sporchi e pieni di
                          macchie di difficile rimozione per colpa di proprietari di cani che non rispettano le regole e non diluiscono le pipì. Da
                          proprietaria di cane credo che tali situazioni non si possano tollerare. L' amministrazione comunale dovrebbe vietare
                          l' accesso agli animali nelle zone del centro storico, come è già stato fatto in altre città, oppure elevare sanzioni». Dal
                          2017 l' Unione ha approvato un regolamento di polizia urbana che impone ai proprietari di rimuovere le deiezioni
                          solide del cane da depositare nei cestini o nei contenitori dell' organico e di diluire con acqua le deiezioni liquide
                          quando non sono fatte sulla terra o sull' erba. È poi compito del proprietario impedire le deiezioni liquide sulle porte e
                          sui muri di esercizi commerciali, pubblici esercizi, edifici pubblici e privati. Antonio Veca © RIPRODUZIONE
                          RISERVATA.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 24
[ § 1 5 3 7 7 0 9 1 § ]

                          giovedì 06 febbraio 2020
                          Pagina 54

                                                                  Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          MUSICA NEI LUOGHI D' ARTE

                          Canzoni brasiliane al Consorzio di bonifica

                          Inizia oggi a Lugo la rassegna musicale "Col canto. Gli strumenti e la
                          voce in concerto nei luoghi d' arte", progetto che propone la
                          valorizzazione artistico-culturale di edifici lughesi attraverso 4 concerti.
                          Alle 20.30 nella sala dell' archivio storico del Consorzio di bonifica, in via
                          Manfredi 32, nell' ambito del festival 'Fiato al Brasile' si esibiranno il Flute-
                          Clarinet ensemble e gli allievi e i docenti della scuola musicale di Lugo, di
                          Forlì e Faenza.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 25
[ § 1 5 3 7 7 0 9 6 § ]

                          giovedì 06 febbraio 2020
                          Pagina 75

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Veterani dello sport: a Faenza premi a Rivola, Tarozzi e Toro Rosso

                          La sezione faentina dell' Unione Nazionale Veteranni dello sport sabato
                          prossimo, 8 febbraio, consegnerà, alle 12.30 nella sede del Circolo 'I Fiori'
                          di Faenza, gli annuali riconoscimenti a personalità sportive faentine. Il
                          premio alla giovane promessa dello sport andrà a Manuele Tarozzi,
                          promessa del ciclismo nazionale che ha ottenuto vittorie anche tra gli
                          Under 23, mentre il premio alla carriera sarà consegnato a Luigi Rivola,
                          atleta, giornalista nazionale e internazionale di motociclismo. Infine il
                          premio alla squadra andrà alla scuderia automobilistica 'Toro Rosso' che,
                          grazie alla Formula Uno, porta in tutto il mondo il nome di Faenza.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 26
[ § 1 5 3 7 7 0 8 9 § ]

                          giovedì 06 febbraio 2020
                          Pagina 75

                                                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Basket C femminile, per il Capra Team battuta d' arresto in casa

                          Battuta d' arresto per il Capra Team Ravenna nella C femminile di basket,
                          sconfitto 68-73 in casa dal Bologna Basket School nel recupero dell'
                          ultima di andata. Una sconfitta che fa scivolare le bizantine al 5° posto.
                          Sabato il Capra Team sarà di nuovo impegnato in casa, alle 21, contro la
                          Vis Rosa Ferrara indietro di 4 punti. Tornerà in campo domenica la
                          capolista Faenza Basket Project: alle 20.30 al 'PalaBubani' ospiterà l'
                          ultima della classe Carlotta Zecchi Casalecchio di Reno. Classifica:
                          Faenza 22, Cesena e Bologna Basket School 18, Aics Forlì e Ravenna 16,
                          Ferrara* 12, Pianoro 10, Zola Predosa 8, Calderara 6, Budrio* 4, Reno 0 (*
                          già riposato).

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 27
[ § 1 5 3 7 7 0 8 8 § ]

                          giovedì 06 febbraio 2020
                          Pagina 75

                                                                  Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Questo Faenza sta rispettando i programmi»
                          Parla Mister Moregola: «Utilizziamo i giovani e i risultati arrivano»

                          È un Faenza pur sempre in zona playoff, quello che si sta destreggiando
                          con profitto nel girone di ritorno nel girone D del campionato di
                          Promozione. Un campionato di vertice con valorizzazione dei propri
                          giovani (fra cui quelli che lo scorso anno portarono in bacheca il titolo
                          regionale Juniores), era l' obiettivo di inizio stagione. E, l' undici di mister
                          Alessandro Moregola, sta ampiamente rispettando le consegne. La
                          vittoria 2-1 in rimonta di domenica sulla Vis Novafeltria ha permesso all'
                          undici manfredo di consolidare il 5° posto in classifica, rosicchiando
                          peraltro 3 punti alla capolista Russi (distante 5 lunghezze) e alla Vis
                          Misano. Protagonista del successo sulla formazione riminese è stato il
                          bomber 'giramondo' Cisterni che, con la doppietta di domenica, è salito a
                          quota 12 nella classifica dei marcatori, dove peraltro occupa il 4° posto
                          assoluto dietro a Gregori (Due Emme), Pasolini (Torconca) e Salomone
                          (Russi), tutti in vetta con 15 reti. «Siamo in linea con i programmi - ha
                          commentato mister Alessandro Moregola - e anche soddisfatti dei
                          risultati in rapporto all' impiego dei giovani. Nella speciale classifica del comitato regionale per l' utilizzo dei baby,
                          siamo infatti al 2° posto dietro al Bellaria, che però è in zona playout. Anche la continuità di risultati è fatta salva,
                          visto che siamo reduci da 7 vittorie nelle ultime 9 giornate. L' obiettivo di inizio stagione, considerando anche la
                          'rifondazione' dopo la retrocessione dall' Eccellenza, non era quello di vincere il campionato, anche perché ci sono
                          squadre più attrezzate di noi, come ad esempio il Russi, ma ci stiamo comunque facendo valere». La formazione
                          biancoazzurra è ora attesa dal derby di domenica al 'Nostini' di Sant' Alberto contro la Reno che, all' andata, fu
                          sconfitta 2-0 proprio con una doppietta di Cisterni. L' undici ravennate, reduce da 2 vittorie consecutive, e a -6 dalla
                          zona playoff, costituisce tuttavia un cliente davvero poco raccomandabile: «Giocare a Sant' Alberto - ha aggiunto
                          mister Moregola, che recupera Alessandro Albonetti da infortunio - non è mai facile, anche a causa delle ridotte
                          dimensioni del campo. Cercheremo di far valere la nostra propensione 'esterna'. In trasferta infatti abbiamo perso
                          solo a Misano».

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 28
[ § 1 5 3 7 7 1 0 6 § ]

                          giovedì 06 febbraio 2020
                          Pagina 45

                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          LA BATTAGLIA DEI POST ALLE REGIONALI

                          Pasi nella squadra social pro Bonaccini «Così ho battuto la Bestia di Salvini»
                          L' ex segretario Pd con Bellerofonte decisivo nella lotta alle fake news "Bis alle Comunali? Vedremo»

                                                                                                                            FRANCESCO DONATI

                          FAENZA Che i "social" fossero elemento determinante per sfondare in
                          campagna elettorale non è certo una novità dell' ultima ora. D' altronde è
                          proprio grazie ai social che sono emerse le "Sardine" contro Salvini. Ma non
                          solo loro. A coordinare una campagna vincente a favore di Stefano Bonaccini,
                          in particolare su facebook grazie alla pagina "Passaparola Emilia Romagna", è
                          stata dal mese di novembre in poi l' agenzia Bellerofonte srl, nata allo scopo e
                          coordinata dal faentino Roberto Pasi, ex segretario comunale dei Giovani
                          Democratici e del Pd manfredo. LA NASCITA DELLA SOCIETÀ «L' iniziativa è
                          partita in modo spontaneo e autonomo - afferma Pasi, laureato in filosofia ed
                          ex studente del liceo scientifico -: siamo un gruppo di giovani emiliani e
                          romagnoli, tutti esperti sul web. Ci occupiamo di innovazione e di startup,
                          volevamo dare un nostro contributo all' elezione di Bonaccini, così abbiamo
                          creato questa pagina, soprattutto pensata per smascherare le fake news e i
                          post spregiudicati a favore di Salvini. Post che stavano dilagando, senza freni.
                          Eravamo preoccupati perché Salvini, spendendo pare 300mila euro, stava
                          facendo qualcosa di efficace mentre Bonaccini era più debole su questo
                          fronte». L' obiettivo che il team si è dato è stato quindi di fermare la "Bestia" su Internet; così l' agenzia è stata
                          chiamata, non a caso, Bellerofonte, il personaggio della mitologia greca che sul cavallo Pegaso uccide la Chimera, il
                          mo stro con la testa di un leone, il corpo di una capra e la coda di un serpente. LAVORO AI FIANCHI La pagina
                          studiata a prima vista si direbbe neutra: infatti nel logo c'è solo il profilo della regione e un megafono al centro. Un
                          profilo abbastanza defilato che però ha avuto un ruolo determinante, soprattutto nell'incentivare il voto disgiunto. «Ci
                          siamo occupati di produrre dei contenuti stando nelle retrovie, un po' in incognito continua Pasi . Poi abbiamo avuto
                          l'occasione di presentare l'iniziativa a Paolo Calvano, segretario provinciale del Pd che ne ha parlato con Bonaccini. Il
                          nostro operato è stato condiviso ed è partito l'investimento su Facebook per le pubblicazioni: circa 30mila euro in
                          post sponsorizzati». Post che hanno raggiunto anche il milione di visualizzazioni. La cifra spesa appare anche nei
                          dettagli della pagina stessa, in piena trasparenza. «Alla fine aggiunge il portavoce di Bellerofonte anche il neo
                          presidente ha espresso pubblicamente soddisfazione per il gruppo dei ragazzi che ci ha dato una mano. Parole
                          sue».IL FUTURO Ora resta da capire se la società avrà o meno un futuro. «Stiamo valutando se proseguire, noi ci
                          occupiamo di altro. Se scenderemo in campo per le Amministrative a Faenza? Se ce lo chiederanno è possibile, ci
                          penseremo, ma non è scontato. Io sono uscito dalla politica, dopo essere stato segretario del Pd faentino non ne ho
                          più voluto sapere».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 29
[ § 1 5 3 7 7 1 0 5 § ]

                          giovedì 06 febbraio 2020
                          Pagina 45

                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Laura Cenni di Riolo allevatrice dell' anno a tutela della Mora romagnola

                          FAENZA La faentina Laura Cenni, responsabile della società agricola Cenni di
                          Riolo Terme e delegata provinciale di Donne Impresa, il movimento femminile
                          della Coldiretti, si è aggiudicata il titolo di "Allevatore dell' anno 2019" nella
                          categoria bovini da carne, prestigioso riconoscimento assegnato da
                          Fieragricola Verona e Informatore Zootecnico a quelle "storie aziendali" che si
                          rivelano esempi virtuosi anche per altri allevatori. Il premio, consegnato il 31
                          gennaio scorso nell' ambito della rassegna veneta alla presenza del presidente
                          dell' Associazione italiana allevatori Roberto Nocentini, del presidente dell'
                          Associazione allevatori dell' Emilia-Romagna Maurizio Garlappi e del
                          responsabile nazionale zootecnia di Coldiretti Giorgio Apostoli, «è un tributo alla
                          passione, innovazione e professionalità che l' allevatore mette nel proprio
                          lavoro quotidiano». Nel caso di Laura Cenni, che gestisce insieme alle figlie
                          Angelica e Fabiana l' allevamento a ciclo chiuso avviato più di 40 anni fa dal
                          padre, oggi un vero e proprio presidio a tutela dell' Igp "Razza Romagnola" con i
                          suoi 105 capi e i 100 ettari aziendali (40 destinati a pascolo), è stata premiata
                          per «la grande attenzione alla sostenibilità economica, sociale e ambientale
                          nonché l' alto livello di benessere animale raggiunto. Quella dell' allevamento Cenni è una carne di prima qualità, dall'
                          elevato valore nutrizionale, con pochi grassi saturi e proteine ad alto valore biologico».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 30
[ § 1 5 3 7 7 1 0 1 § ]

                          giovedì 06 febbraio 2020
                          Pagina 47

                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Da Casola Valsenio sull' Alto Atlante alla ricerca di grotte e fenomeni carsici
                          Lo speleologo per 18 giorni sulle alture maghrebine per studiare aree poco esplorate «A giugno torneremo per
                          approfondire lo studio. Poi ci sposteremo nelle zone tropicali»

                                                                                                                              MICHELE DONATI

                          FAENZA Nella mitologia greca, Acheloo era la più importante fra le divinità -
                          fiume, figlio di Oceano e padre delle Sirene. E da lui ha preso il nome "Acheloos-
                          Geo Exploring", gruppo di ricerca speleologica di cui fa parte anche Andrea
                          Benassi, esploratore ed antropologo con base a Casola Valsenio. L' ultima
                          spedizione di Benassi è terminata pochi giorni fa ed è durata circa 18 giorni: un
                          viaggio che lo ha portato, insieme ai colleghi toscani Chiara Vannucci,
                          Tommaso Biondi e Folco Mariotti, a scoprire l' aspra bellezza dell' Alto Atlante,
                          la catena montuosa più alta del Marocco: «Siamo partiti il 15 gennaio e tornati l'
                          1 febbraio - spiega Benassi -. Per me era la sesta volta in Marocco: è dagli anni
                          '90 che ci torno periodicamente, ogni volta ci sono luoghi nuovi da scoprire».
                          MISSIONE TRA NEVE E GELO La zona scelta dagli esploratori si trova 150 km
                          ad est di Marrakech: un' area montana e subdesertica dove in estate è
                          praticamente impossibile stazionare data la scarsità d' acqua. «Dal punto di
                          vista speleologico - prosegue Benassi - il territorio che abbiamo visitato ha
                          grandi potenzialità, anche se non è stato ancora studiato approfonditamente:
                          abbiamo scelto la stagione invernale anche perché è più facile individuare la
                          presenza di eventuali grotte grazie ai cosiddetti buchi soffianti, tracce di circolazione sotterranea dell' aria a una
                          diversa temperatura». Sull' Alto Atlante l' inverno è però particolarmente rigido: «Ci siamo spostati a piedi
                          percorrendo circa 150 km tra creste e valli, ad una altitudine compresa fra i 3.200 e i 3.500 metri. Abbiamo incontrato
                          una perturbazione polare che in un paio di giorni ha portato mezzo metro di neve, e la temperatura non saliva mai
                          sopra lo zero. Ci siamo segnati le zone più interessanti per tornare in primavera, probabilmente nei primi di giugno,
                          con un gruppo più numeroso». L' azione inesorabile del tempo e soprattutto le conseguenze dell' ultima glaciazione
                          hanno reso difficile l' identificazione precisa di grotte e fenomeni carsici, ma gli esploratori sono comunque riusciti a
                          farsi valere riportando in Italia il racconto di un paesaggio mozzafiato ancora tutto da conoscere: «In una grande
                          gola che taglia in profondità la montagna per mezzo chilometro - continua Benassi - abbiamo notato alcuni portali
                          naturali, dai 10 ai 50 metri di grandezza, che sembrano imbocchi di collegamento con la parte opposta. Forse si tratta
                          di un carsismo molto antico e particolare, sviluppatosi prima dell' avanzata del deserto, quando ancora vi era un
                          clima di tipo equatoriale».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 31
[ § 1 5 3 7 7 1 0 1 § ]

                          giovedì 06 febbraio 2020

                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                   Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Tracce smantellate dai ghiacciai, relitti di antiche gallerie: il corso dei secoli ha prodotto qui uno spettacolo
                          magnifico che le popolazioni locali sanno ancora utilizzare con rispetto. «Anche noi - osserva Benassi con sguardo
                          da antropologo - abbiamo sfruttato gli arzib, gli insediamenti verticali utilizzati dai berberi che colonizzano le
                          montagne per i pascoli». PITTURE RUPESTRI E su alcune rocce basaltiche sono perfino visibili le pitture rupestri che
                          chissà quale mano ha tratteggiato. In attesa di studiare questa ed altre meraviglie, Benassi e il suo gruppo hanno già
                          in cantiere diverse ricerche: «Prossimamente - conclude lo speleologo - ci inoltreremo in zone tropicali».

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 32
[ § 1 5 3 7 7 0 9 7 § ]

                          giovedì 06 febbraio 2020
                          Pagina 47

                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          A Faenza nasce una nuova etichetta indie E si sogna una Woodstock tutta manfreda

                          FAENZA La musica in città, grazie al Mei, sta vivendo un momento di grande
                          vitalità; in particolare il rock grazie a una nuova indies di giovani talenti, Pioggia
                          Noise e la nascita di un' associazione sulla Storia del Rock faentino e di una
                          Orchestra di Studenti sui Cantautori Italiani. La startup indies di artisti emergenti
                          ventenni è formata dal cantautore Giacomo Ambrosini, studente della
                          prestigiosa Scuola di musica internazionale di Fiesole, dal cantante it pop Ale Di
                          Loto e dal trapper Zero Paga. La loro prima presentazione al Piccadilly di
                          Faenza è stata un successo e tra poco saranno rilanciati on line i loro singoli di
                          mentre il Mei lavorerà per portarli in tour nei principali festival ed eventi. Inoltre
                          un gruppo di musicisti Made in Faenza ha formato una associazione di
                          promozione della Storia del Rock faentino che vuole portare la tradizionale
                          manfreda nella musica giovanile, che va dal Campanile d' Oro fino al Mei, nelle
                          scuole, nei club, nell' editoria affinché si mantenga viva tale memoria. L'
                          associazione spontanea, che ha presentato un primo programma all' assessore
                          alla cultura Massimo Isola, è formata da una trentina di musicisti del territorio. L'
                          obiettivo è quello di portare a una grande Woodstock faentina capace di
                          celebrare tutti i musicisti manfredi ancora attivi di ogni età facendo incontrare le diverse generazioni di musicisti
                          come avviene al Piccadilly di Faenza, e di rilanciare i locali del centro e anche di Castel Raniero, storico luogo di
                          ritrovo di festival rock. Infine, al Polo Torricelli Ballardini, grazie al bando vinto dal Mei con MIbact e Siae si sta
                          lavorando alla costituzione con gli Studenti dell' Orchestra sui Cantautori Italiani. Il primo appuntamento per tutti i
                          musicisti che vogliono partecipare è per martedì 25 febbraio alle 14.30 al liceo artistico Ballardini. Infine, al Piccadilly
                          di Faenza venerdì 28 febbraio si esibiranno gli storici Eucaliptus guidati da Gabriele Andrini, un neonato Trio di Jazz
                          Funk Rock con Maurizio Merenda alla batteria e nuovi giovani artisti emergenti del territorio. Quanti intendono
                          esibirsi possono scrivere a mei@materialimusicali.it.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 33
[ § 1 5 3 7 7 1 0 8 § ]

                          giovedì 06 febbraio 2020
                          Pagina 47

                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Riaperto il ponte di via Monte Coralli

                          FAENZA Dalla mattinata di ieri è stato riaperto al transito veicolare il Ponte
                          Bailey di via Monte Coralli, chiuso per precauzione a metà del dicembre scorso.
                          «Conclusi i lavori di consolidamento della spalla sinistra del ponte da parte della
                          ditta incaricata - spiega una nota del Comune -, le verifiche svolte hanno dato
                          esito positivo, certificando il ripristino delle originarie condizioni di stabilità e la
                          completa messa in sicurezza del manufatto».

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 34
[ § 1 5 3 7 7 1 0 2 § ]

                          giovedì 06 febbraio 2020
                          Pagina 17

                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                   Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          PROMOZIONE

                          Il Lavezzola perde Colino, Monti e Alpi

                          Due giornate di squalifica a Burioli (Fosso Ghiaia), Buona voglia (Reno),
                          Valentini (Cervia), Limouni (Gambettola). Un turno di stop a Conti (Libertas
                          Castello), Colino, Alpi e Monti (Lavezzola), Cottignoli e Pezzi (Solarolo), Rocchi
                          (San Pietro in Vincoli), Severi (Cervia), Lessii (Pietracuta), Sow (Reno), Krastev
                          (Due Emme).

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 35
[ § 1 5 3 7 7 1 0 9 § ]

                          giovedì 06 febbraio 2020
                          Pagina 36

                                                         Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                  Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          VOLLEY D UOMINI & D DONNE

                          Si comincia stasera con Russi-Teodora

                          RAVENNA In D maschile si giocano domani due anticipi della 14ª giornata:
                          Rainbow-Zinella (Forlimpopoli, 21.15) e Consar-Argenta (Itis Nuova, 21.15).
                          Sabato Sesto Imolese-Bellaria (20.30), Around Team Cesena-Rubicone Involley
                          (Calisese, 18), Savena-Stampa Mondo Faenza (Villaggio del Fanciullo, 21),
                          Beach&Park San Marino-Bcc Bagnacavallo (Serravalle, 17). DONNE GIRONE D
                          Scatta oggi la 12ª giornata con l' anticipo tra Russie OlimpiaTeodora (ore 21).
                          Domani: Ostellato-Studio Montevecchi Imola (21). Sabato: Granarolo-Nettunia
                          (20.30), Villanova-Ferrara (Castenaso, 21), Alfonsine-Mixer Bagnacavallo (18),
                          Berna-Voghiera (20). DONNE GIRONE E Tutta sabato la prima di ritorno: Pgs
                          Bellaria-Solovolleybol Imola (Don Bosco, 18), Castel San Pietro-Sg Rimini (21),
                          Athena Rimini-Santarcangelo (Casa del Volley, 19), Villa Verucchio-San Lazzaro
                          (18), Tecnoprotezione-Portuali (Badiali, 17), Stella Rimini-Arcobaleno (Stella
                          18.30).

                                                             Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 36
Puoi anche leggere