Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 08 gennaio 2020 - Unione Romagna Faentina

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Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 08 gennaio 2020 - Unione Romagna Faentina
Unione della Romagna Faentina
   mercoledì, 08 gennaio 2020
Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 08 gennaio 2020 - Unione Romagna Faentina
Unione della Romagna Faentina
                                                 mercoledì, 08 gennaio 2020

Prime Pagine

 08/01/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna                                    5
 Prima pagina del 08/01/2020

 08/01/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)                                         6
 Prima pagina del 08/01/2020
 08/01/2020    Il Sole 24 Ore                                                                  7
 Prima pagina del 08/01/2020
 08/01/2020    Italia Oggi                                                                     8
 Prima pagina del 08/01/2020

Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

 08/01/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 34                                    9
 «Servono più fondi»
 08/01/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 36                                   11
 «L' ospedale perde qualità» «Ora il rilancio»
 08/01/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 38                                   13
 Nell' acqua ci sono troppi veleni Destra Reno e Lamone inquinati
 08/01/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 39                                   14
 Contaminazioni, 195 siti sotto la lente
 08/01/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 41                                   16
 «Quando assumo droghe faccio sciocchezze»

 08/01/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42                                   18
 Marcella Montesano a Libridine

 08/01/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 43                                   19
 Prima pagina Faenza-Lugo

 08/01/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44                                   20
 L' agonia di Roby, ingoia anfetamina e muore
 08/01/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44                                   22
 Conferenza di Nonni a palazzo Laderchi
 08/01/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44                                   23
 Accende un falò in strada «Me lo ha detto la cartomante»
 08/01/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45                   Antonio Veca.   24
 Cassonetti strapieni di bottiglie dopo le feste
 08/01/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45                                   26
 Scintille sui dibattiti fra candidati Botta e risposta Liverani-Piroddi
 08/01/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45                                   27
 Contributi all' affitto: ecco il bando
 08/01/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 52                                   28
 Raimondo, da Netflix al Masini 'Stand up comedy' a Faenza
 08/01/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 53                                   29
 Tre gravidanze per l'onorevole Giovatardi

 08/01/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 53                                   30
 Ecco 'L' abisso' di Davide Enia Il teatro Masini apre le porte alla tv
Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 08 gennaio 2020 - Unione Romagna Faentina
08/01/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 63                                                                   31
 «L' A1? Bella e impossibile Sarebbe una rivoluzione»
 08/01/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 63                                                                   33
 Alla Final Eight le faentine contro Villafranca È la stessa sfida della scorsa edizione
 08/01/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 64                                                                   34
 Fenix Faenza, una sorpresa da playoff

Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

 08/01/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 32                                                              35
 Colpo nella casa dell' architetto Canepa «Erano furiosi, hanno distrutto tutto»
 08/01/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 32                                                              37
 Falò in strada contro il malocchio dopo il consiglio di una sensitiva
 08/01/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 33                                         MICHELE DONATI       38
 Muore dopo avere ingerito ecstasy La pasticca era abbandonata a terra
 08/01/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 33                                                              40
 Botta e risposta tra Liverani e Piroddi sui dibattiti pubblici

 08/01/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 33                                                              41
 Brisighella, chiude anche la piscina delle Terme

 08/01/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37                                         RICCARDO ROSSI       42
 La piscina resta chiusa almeno fino al 20 Tutti i corsi di nuoto sono stati rinviati

 08/01/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 18                                         RICCARDO ROSSI       44
 Pan caldi-Vian ello la finale più attesa al l'Open del Cacciari
 08/01/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 19                                                              45
 La Nuova Virtus si aggiudica il torneo "Befana a canestro"
 08/01/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 24                                                              46
 Satira, ironia e politica Quante risate "Live" con Saverio Raimondo
 08/01/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 24                                                              47
 Riprese televisive a Faenza per "L' abisso" di Davide Enia
 08/01/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 24                                                              48
 Mei, trenta voci per celebrare "L' infinito"

Stampa Locale

 08/01/2020   La Repubblica (ed. Bologna) Pagina 2                                                                           49
 Giù dal palco e sulla sedia La propaganda rasoterra
 08/01/2020   La Repubblica (ed. Bologna) Pagina 2                                                                           51
 Le Sardine a congresso "Non saremo un partito"

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 08/01/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 21                                                     Pagina a cura diLuigi Lovecchio   52
 L' esenzione Imu sulle aree edificabili vale solo per gli imprenditori agricoli

 08/01/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 21                                                                                       54
 Separazione senza figli, Imu in capo al proprietario

 08/01/2020   Italia Oggi Pagina 28                                                                    MATTEO BARBERO        55
 Progettazioni, istanze al 15/1
 08/01/2020   Italia Oggi Pagina 29                                                                     ROBERTO ROSATI       56
 P.a. rifiutano le fatture, troppo vaghe le cause
Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 08 gennaio 2020 - Unione Romagna Faentina
08/01/2020   Italia Oggi Pagina 35       57
Ruderi raddoppiati per schivare l' Imu
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[ § 1 § ]

     mercoledì 08 gennaio 2020
                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna

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[ § 2 § ]

            mercoledì 08 gennaio 2020
                                        Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)

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[ § 3 § ]

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                                                         Il Sole 24 Ore

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[ § 4 § ]

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                                                            Italia Oggi

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[ § 1 5 2 4 0 8 9 4 § ]

                          mercoledì 08 gennaio 2020
                          Pagina 34

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Servono più fondi»

                          Paolo Forghieri è un agricoltore associato a Confagricoltura. Produce
                          frutta e vino tra Faenza, Marzeno ed Errano. Forghieri, cosa coltiva?
                          «Vigna da conferimento in cooperativa, albicocche, prugne, mele, cachi,
                          vite e kiwi, che ora rimuoverò. La classica azienda agricola romagnola,
                          insomma». Come mai rimuoverà i kiwi? Difficoltà con il clima? «No, in
                          realtà è perché sono diventati vecchi, è tempo di toglierli. Sono stati
                          piantati nei primi anni '90. In realtà vorrei ripiantare dei kiwi, ma non è
                          consigliato in un terreno dove sono stati appena rimossi. E tra l'
                          investimento e le difficoltà legate al clima... Vorremmo piantare sotto
                          coperture». Cosa significa? «Significa proteggere il frutteto con reti
                          monofila o monoblocco. A breve uscirà un bando della Regione con i
                          contributi per le reti. Punto a quelli per prevenire la cimice. Ma servono i
                          fondi... » Senza fondi è insostenibile? «Sì, le reti costano molto. Il
                          problema è economico. Per un ettaro di terreno il costo si aggira sui 35 o
                          40mila euro. Con 5 ettari di terreno arriviamo sui 200mila euro. E tra l'
                          altro un nuovo impianto per i primi 3 anni non produce frutta, servono solo trattamenti. È una spesa iniziale molto
                          alta». Che anno è stato il 2019 per la sua azienda? «C' è stato quel maggio piovoso che ha scombussolato un po'
                          tutto, e questo ha portato a tanti problemi. Ma è tutto il clima a essere anomalo. Prendiamo anche solo queste
                          giornate: da un mese non piove, e non è normale. Ora la mattina fa freddo, ma è tutto imprevedibile: se fra un mese l'
                          aria si scalda, il ciclo delle piante parte in anticipo. Se poi però, come è successo in passato, a marzo torna a gelare,
                          per le piante è un danno: è come uscire in maglietta, e trovarsi poi al freddo di colpo». Ha avuto danni per la cimice
                          asiatica?

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 9
Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 08 gennaio 2020 - Unione Romagna Faentina
[ § 1 5 2 4 0 8 9 4 § ]

                          mercoledì 08 gennaio 2020

                                                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Per ora qui ancora no, ma a settembre ho iniziato a vedere alcuni esemplari in giro. Temo che il raccolto del 2020
                          verrà attaccato. Per questo spero che il freddo duri, così da eliminare la maggior parte delle cimici». E ha avuto
                          danni per il clima? «Nel 2019 non più di tanto, almeno non qui e con le colture che ho io. Ma nel 2018 sì, ci sono
                          state le gelate in primavera che mi hanno fatto perdere la quasi totalità del raccolto di albicocche. Oggi ciò che mi
                          penalizza maggiormente sono i prezzi. Ed è un problema che si riflette anche sul tema del cambiamento climatico».
                          In che modo? «Perché guadagnando poco non resta nulla da reinvestire nell' azienda. Come dicevo prima, una rete
                          che protegga 5 ettari di terreno dalla cimice asiatica mi costa 200mila euro. Se i guadagni non permettono questo
                          tipo di investimento, non è possibile premunirsi contro i problemi dati dal riscaldamento climatico. Mentre invece la
                          concorrenza può farlo... » Si riferisce alla concorrenza in Europa? «Sì, in Spagna e in Grecia va meglio». In che
                          modo? «È un discorso lungo. In breve, in Grecia la manodopera costa almeno il 30, o il 40% in meno che in Italia. In
                          Spagna, invece, si sono attrezzati con aziende medio grandi che dispongono di più risorse per reagire ai problemi. Il
                          governo spagnolo ha anche attuato delle strategie per evitare la sovrapproduzione dei prodotti, mentre qui in Italia
                          non è stato fatto nulla». sa.ser © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[ § 1 5 2 4 0 8 9 2 § ]

                          mercoledì 08 gennaio 2020
                          Pagina 36

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «L' ospedale perde qualità» «Ora il rilancio»
                          Opposizioni all' attacco, ma l' Ausl replica: «La gente ha grande fiducia nella sanità pubblica»

                          «A Ravenna stiamo perdendo l' ospedale pubblico di qualità». I gruppi di
                          opposizione in Consiglio comunale attaccano a testa bassa l' Ausl
                          Romagna. Che però, slide alla mano, ribatte punto su punto. Il sindaco de
                          Pascale non nasconde la presenza «di criticità da affrontare», ma
                          annuncia anche che la Regione ha finanziato in questi giorni 11 milioni di
                          euro che consentono di procedere con la ristrutturazione di tutta l' area
                          pediatria. Quattro intense ore di dibattito che, complice anche il clima
                          elettorale in vista del voto regionale del 26 gennaio, per ora non avvicina
                          le posizioni di maggioranza e opposizione. Se non su un punto sul quale
                          si sono trovati d' accordo il consigliere di opposizione Alvaro Ancisi e il
                          sindaco de Pascale: più integrazione tra i teritori dell' Ausl Romagna e
                          meno campanili. Il documento d' accusa (a firma di Forza Italia,
                          Cambierà, Lista per Ravenna, Lega, Ravenna in Comune, Gruppo Misto,
                          La Pigna) è stato illustrato dal capogruppo di FI, Alberto Ancarani.
                          Pesanti le critiche per quanto riguarda la carenza di medici:
                          «Probabilmente ci manca l' attrattività per farli venire a Ravenna. I turni sono massacranti, si superano le ore di lavoro
                          fissate per contratto. Ai medici non rimangono nemmeno le 4 ore per la formazione professionale. E' normale,
                          quindi, che dopo un po' i medici mollino. Per non parlare dei primari nominati, sembrano sempre essere di
                          passaggio». I pediatri «sono costretti ad assicurare assistenza in tre presidi ospedalieri rigorosamente indipendenti,
                          collegati solo per via stradale, con mole di attività talmente differenti da doversi chiedere perché occorra rischiare un
                          incidente stradale per effettuare una visita in 24 ore al di fuori di quello che dovrebbe essere il centro hub». L'
                          ostetricia-ginecologia nei presidi di Ravenna-Faenza-Lugo «funziona secondo strategie dettate dai sindaci, ma non
                          dalle evidenze scientifiche» Le critiche non risparmiano, naturalmente, «le lunghe file d' attesa per esami e visite», l'
                          affollamento del Pronto soccorso, il prossimo avvio del corso di laurea in Medicina e chirurgia. Per concludere che
                          «il presidio ospedaliero di Ravenna è la Cenerentola rispetto ai presidi delle altre province che fanno parte dell' Area
                          Vasta». Tutte critiche che il direttore sanitario dell' Ausl Romagna, Stefano Busetti, ha rigettato a suon di numeri e
                          percentuali. Ad esempio, la fiducia verso la sanità pubblica. Il 90,3% dei romagnoli che hanno problemi di salute
                          scelgono la struttura pubblica per curarsi. In Romagna si vive più a lungo che nel resto della regione. Un dato: chi è
                          colpito da ictus, in Romagna, ha il 19% di probabilità in meno di morire entro un anno da quando è colpito dal
                          problema. Carenze di personale? Nel 2014, quando è nata l' Ausl Romagna, l'

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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          ospedale di Ravenna contava 4795 dipendenti, a fine dicembre scorso erano 5.065, al netto dei pensionamenti. Dei
                          270 occupati in più, 43 sono medici. I posti letto: erano 579 nel 2014, sono 563 ora. I ricoveri: a fine 2019 sono stati
                          22.763, contro i 21.589 di 5 anni fa. Il Pronto soccorso: qui le prestazioni sono inferiori. A Ravenna l' 81% di chi entra
                          in Pronto soccorso esce dopo 6 ore, nel resto della Romagna la percentuale è più alta di tre punti. Poi ci sono i lavori
                          in programma per quest' anno. Oltre 4 milioni per il blocco operatorio di 'chirurgia a bassa complessità'. E i 450mila
                          euro per la seconda fase dell' ampliamento di Oncoematologia e i 500mila euro per la seconda risonanza magnetica.
                          Attualmente, tra gli altri lavori, sono in corso quelli per 800mila euro per potenziare il parcheggio del Cmp. Il sindaco
                          de Pascale ha proposto di fissare un paio di incontri all' anno, in Consiglio comunale, per discutere a fondo della
                          sanità ravennate e romagnola «anche se mi sembra che, in generale, i servizi sanitari erogati siano per qualità e
                          quantità, di eccellenza». L' amministrazione comunale «non intende crogiolarsi, ma vuole lavorare per superare le
                          criticità». «Troppo spesso prevalgono i 'campanili', c' è la tendenza di ogni Comune, governato dal centrosinistra
                          come dal centrodestra, di considerarsi una Cenerentola. Bisogna uscire da questa logica. Abbiamo reparti di
                          eccellenza, come, tra gli altri, Cardiologia, Oncologia, Ematologia, Ortopedia». Poi l' annuncio del finanziamento
                          regionale di 11 milioni per il nuovo reparto materno infantile. Il sindaco replica alle critiche sull' insediamento
                          universitario di Medicina e chirurgia: «Per Ravenna ospitare, con Forlì, il corso di laurea è una grande opportunità. per
                          far partire il corso di laurea in due sedi, servono 40 docenti universitari. Una parte saranno pre clinici, una parte invece
                          saranno clinici e quindi, in venti circa, svolgeranno funzioni assistenziali presso le strutture sanitarie della Romagna».
                          Il Pronto soccorso «è una delle nostre preoccupazioni. Ma ci stiamo lavorando». Lorenzo Tazzari.

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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Nell' acqua ci sono troppi veleni Destra Reno e Lamone inquinati
                          Le analisi effettuate dall' Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale restituiscono un quadro poco
                          edificante. Sostanze entro i limiti negli altri fiumi della provincia

                          Se terra e aria risultano inquinate le acque di fiumi e falde non se la
                          passano certo meglio. In Emilia Romagna nelle acque superficiali le
                          analisi effettuate dall' Istituto superiore per la protezione e la ricerca
                          ambientale, in occasione dell' ultima stesura del «Rapporto nazionale
                          pesticidi nelle acque», hanno rinvenuto sostanze nell' 84,6% dei punti
                          monitorati, pari al 58,4% dei campioni. Complessivamente le analisi
                          hanno portato alla luce un totale di 65 sostanze a livello nazionale.
                          Quelle più comuni, in Emilia Romagna così come nel resto del paese,
                          sono «imidacloprid, terbutilazina, terbutilazina-desetil, metolaclor e
                          metalaxil»: elementi dalla natura sconosciuta ai più, che l' Ispra descrive
                          come «tutte sostanze classificate pericolose per l' ambiente». Nelle
                          acque sotterranee, prosegue l' ente, «è stata riscontrata la presenza di
                          residui nel 21,7% dei punti e nel 21,1% dei campioni. Sono state rinvenute
                          34 sostanze; le più frequenti sono terbutilazina-desetil, imidacloprid,
                          metolaclor, terbutilazina e cloridazon». Le concentrazioni sono superiori
                          ai limiti di qualità ambientale in ventiquattro punti delle acque superficiali e in dodici punti di quelle sotterranee. In
                          provincia di Ravenna, nelle acque superficiali, si sono registrati livelli di contaminazione superiori ai limiti nel canale
                          Destra Reno, in due punti localizzati all' interno dei comuni di Ravenna ed Alfonsine, oltre che nel Lamone, anche in
                          questo caso nel suo tratto ravennate. I livelli di contaminazione si sono invece mantenuti entro i limiti in quasi tutti gli
                          altri corsi d' acqua della provincia: è quanto si è riscontrato nel Senio, a Riolo Terme, Castel Bolognese e Alfonsine,
                          nel Marzeno a Brisighella, nel Lamone a Faenza, nel Santerno a Bagnara, ma anche nel Savio, a Cervia, e,
                          spostandosi all' interno dei confini del comune di Ravenna, nel canale Candiano, nel Ronco, nei Fiumi Uniti, nel
                          Bevano, nel Reno e nel Fosso Ghiaia. Non si sono messe in salvo neppure le acque sotterranee: i livelli di
                          contaminazione hanno superato i limiti in freatici di pianura (acque sfruttate generalmente in contesti rurali) a Russi
                          e Bagnacavallo, rispettivamente appartenenti al bacino dei Fiumi Uniti e a quello del Reno. I livelli di contaminazione
                          si sono mantenuti invece entro i limiti in un freatico di pianura afferente al bacino dei Fiumi Uniti, nel territorio di
                          Ravenna, oltre che in un confinato superiore (acque delimitate da suoli impermeabili) del bacino Destra Reno a
                          Cotignola, e in un confinato inferiore appartenente al bacino dei Fiumi Uniti, in questo caso a Faenza. f. d.

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                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Contaminazioni, 195 siti sotto la lente
                          Ravenna prima in regione per luoghi ex industriali monitorati: la maggior parte sono però già stati bonificati o sotto le
                          soglie di rischio

                          Dalle raffinerie al polo della chimica, dai siti industriali alle ex-discariche,
                          per arrivare ai luoghi vittima di incendi, sversamenti, fuoriuscite di fanghi
                          da dragaggio, fino a cementifici, distillerie, cantine sociali, centri agricoli
                          ed ex-inceneritori. E' la mappa dei siti contaminati in provincia di Ravenna
                          presenti all' interno dell' anagrafe 2018 redatta dalla Regione. Nel
                          territorio che va dai lidi nord ai rilievi appenninici, passando per la bassa,
                          non sono annoverati siti inquinati di interesse nazionale (due in tutta l'
                          Emilia Romagna), tuttavia la provincia è prima in regione per la quantità
                          di siti contenuti nell' elenco della regione - 195 in totale, con molte
                          differenze all' interno - nettamente superiori ai 153 della città
                          metropolitana di Bologna e a quelli rinvenuti delle province di Modena,
                          Reggio Emilia e Parma, tutte e tre di poco superiori a quota cento, soglia
                          al di sotto della quale rimangono Forlì-Cesena e Ferrara. In quindici
                          comuni ravennati sono presenti siti contaminati: fanno eccezione solo
                          Bagnara, Sant' Agata sul Santerno e Castel Bolognese, mentre dei siti
                          contaminati registrati a Brisighella (l' ex-Florsan) e Riolo Terme è stata certificata la bonifica. Dei 195 siti, 83 sono
                          infatti classificati come «certificati»: il che significa che gli interventi di bonifica sono stati completati, e l' area è stata
                          messa in sicurezza. E' il caso dell' ex-inceneritore di via Sant' Andrea a Lugo, dell' ex-distilleria Neri a Faenza, o di
                          varie porzioni dello stabilimento Enichem, a Ravenna. Per nove siti è invece attualmente in corso il monitoraggio
                          della bonifica: si sta dunque accertando che gli obiettivi di risanamento siano stati raggiunti. E' ciò a cui si sta
                          provvedendo, ad esempio, in alcuni siti della Padana Energia a Ravenna e Cotignola. In diciannove punti della
                          provincia è stata attivata la bonifica: tra questi i due stabilimenti Cisa di Faenza (in via Oberdan e via Proventa), l' area
                          dell' ex-stabilimento Nuova Cementi di Ravenna, l' ex acetificio Venturi di Lugo, l' ex-distretto Eni di via delle Industrie,
                          oltre che alla raffineria Alma Petroli, in una falda all' ex-Enichem, e alla Versalis, nel punto in cui fu rinvenuto un fusto
                          interrato. Nove siti sono però ancora classificati «contaminati»: i valori delle concentrazioni fissati per la soglia di
                          rischio risultano dunque superati, e l' attività di bonifica non ha ancora preso il via. Tra questi l' area della Cmc
                          Immobiliare e la falda sottostante il sito ex-Sarom occupato da una raffineria in via Trieste, a Ravenna. Insieme a
                          loro degli acquiferi nella zona urbana di Faenza, l' ex-area Pirazzini a Bagnacavallo, un punto a Lugo, localizzato in via
                          Alberico da Barbiano, dove si verificò la fuoriuscita accidentale di gasolio da un autoarticolato nel novembre 2012,
                          oltre a vari terreni di via Baiona occupati da fabbricati e all' area dell' ex-cava Bosca a Russi. Otto siti sono stati
                          classificati come «potenzialmente contaminati»: uno o più valori di concentrazione

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                 Pagina 14
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                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          delle sostanze inquinanti rilevati nelle matrici ambientali risultano dunque superiori ai valori stabiliti. Qui si
                          dovranno attuare le operazioni di caratterizzazione e le eventuali analisi di rischio. Tra questi parte del subcomparto
                          10 della Darsena, insieme a vari siti industriali posti in via Baiona. Cinquantatré luoghi delle provincia oggetto di
                          analisi sono invece classificati come «non contaminati» (tra questi l' ex-zuccherificio Eridania di Russi o l' ex-
                          discarica di Conselice): le sostanze contaminanti rilevate nelle matrici ambientali risultano insomma inferiori ai valori
                          della soglia di contaminazione, oppure, se superiori, sono comunque al di sotto della soglia di rischio sanitario e
                          ambientale. Quattordici punti sono poi ritenuti «da monitorare»: sono cioè siti non contaminati, ma per i quali può
                          essere prescritto un piano di monitoraggio. Tra questi parte dello stabilimento ex-Sariaf di Faenza (una frazione già
                          bonificata), l' ex-deposito costiero Adriatank a Ravenna, così come la centrale del gas di via Sant' Alberto, la Pialassa
                          Piombone, e due pozzi in via Canalazzo e a Porto Corsini. Filippo Donati.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 15
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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Quando assumo droghe faccio sciocchezze»
                          L' ammissione in questura di uno dei due autori dei furti al mercatino di Natale; controlli e multe nel bar dove aveva
                          trascorso la serata

                          «Quando assumo stupefacenti commetto sciocchezze. L' altro? Era con
                          me, ma non lo conoscevo». Ha vuotato il sacco davanti ai poliziotti dell'
                          ufficio Volanti, il 22enne marocchino accusato dei furti commessi nel
                          mercatino di Natale di piazza del Popolo la notte tra 4 e 5 gennaio. In
                          questura si è presentato all' indomani. E forse non è un caso che poco
                          prima la polizia municipale si fosse recata nel bar di via Rasponi
                          frequentato dal giovane, per visionare i filmati in cui lo si vede presente
                          nel locale e da qui uscire per recarsi in piazza. Verosimile che qualcuno
                          gli abbia detto: hanno già capito che sei stato tu. Negli stessi istanti, però,
                          gli uomini delle Volanti erano già risaliti al complice di quelle spaccate, un
                          19enne italiano che lavora nella pista di pattinaggio di piazza Kennedy.
                          Inconfondibile, dai filmati della videosorveglianza pubblica del centro, la
                          sua sagoma robusta e la felpa Napapjri che indossa sul lavoro.
                          Denunciati formalmente per furto aggravato in concorso, nell' abitazione
                          di uno dei due gli agenti hanno trovato oggetti di bigiotteria - bracciali e
                          anelli - rubati intorno alle 3.30 di domenica 5 da una delle casine di Natale. Il marocchino è cittadino noto alle forze
                          dell' ordine. Aveva passato la serata in un bar di via Rasponi, la strada che collega piazza Kennedy a piazza dell'
                          Aquila. Qui, peraltro, era intervenuta la polizia municipale per controlli tesi a prevenire l' assunzione di alcol da parte di
                          minorenni, dopo che lo scorso 28 dicembre lo stesso locale era già stato sanzionato per occupazione di suolo
                          pubblico in quanto in una porzione di portico erano stati allestiti due tavoli utilizzati per un gioco in voga tra i giovani
                          e abbastanza insidioso per il fegato, il Birra Pong: una sorta di tavolo da ping pong, con bicchieri di birra nei quali fare
                          centro con una pallina. La squadra che fa meno centri beve di più. Dopo l' intervento degli agenti i titolari del locale
                          avevano comunque sgomberato tutto. Che la sera del 4 l' alcol nella zona del centro scorresse a fiumi lo dimostra la
                          sanzione elevata a un 28enne faentino, sorpreso a urinare contro il portone di una casa. Una pipì salata che gli è
                          costata una denuncia per atti contrari alla pubblica decenza e una multa di 3333 euro. La notte dei raid nel mercatino
                          - sette le spaccate ai danni delle casette - l' area del centro era di competenza dei carabinieri, mentre all' indomani l'
                          indagine è stata assunta dalla questura. Va detto che a non agevolare le azioni di pronto intervento delle forze dell'
                          ordine (e delle ambulanze) c' è il fatto che il solo accesso a piazza del Popolo è possibile da piazza Garibaldi mentre
                          i fittoni di cemento sbarrano tutti gli altri varchi, rendendo problematici gli inseguimenti.

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                                                            Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          l. p.

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                          Incontro

                          Marcella Montesano a Libridine

                          Sabato 11 gennaio alle 18, torna le 'Giornate da Libridine', rassegna della
                          cooperativa San Vitale nella libreria Libridine di viale Baracca. Marcella
                          Montesano, autrice bolognese residente a Faenza, presenterà il suo libro
                          di poesie 'Sogni nel cassetto e cassetti in disordine', edito da 'Il Ponte
                          Vecchio'. Montesano sarà presentata da Rosarita Berardi, operatrice
                          culturale ed esperta di scrittura creativa. Ad accompagnarle, i musicisti
                          Antonio Chiusolo e Davide Dembech, del gruppo musicale SuperNormal.
                          Dopo la presentazione, sarà offerto un piccolo aperitivo.

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                          Prima pagina Faenza-Lugo

                          Prima pagina Faenza-Lugo

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                          L' agonia di Roby, ingoia anfetamina e muore
                          Overdose da stupefacenti: questo il responso del veterinario sul decesso di un cane che aveva infilato il muso in un
                          fazzoletto per terra

                          Sarebbe morto per aver ingerito stupefacente, vittima una cane che ha
                          trovato per strada un fazzoletto e dopo averlo masticato si è spento
                          dopo giorni di agonia. Secondo il veterinario «dal comportamento dell'
                          animale è morto per overdose da stupefacenti». È il terribile episodio
                          accaduto a Faenza la fine dell' anno che ha visto come vittima Roby, un
                          Jack Russel maschio di un' anziana faentina alla quale faceva
                          compagnia ormai da anni, formando una coppia inseparabile, spesso a
                          passeggio per la città. A portare a conoscenza l' episodio, verificatosi il
                          28 dicembre nella zona di viale IV Novembre, un socio della sezione
                          manfreda dell' Enpa, proprietario di una casa di fronte la quale ogni
                          giorno Roby e la sua padrona si fermavano quale tappa obbligata voluta
                          dal cane per 'salutare', dietro al cancello, il suo amico Totò, un altro cane.
                          «Nonostante fossero due maschi - spiega Graziano, il volontario che ha
                          raccontato la vicenda alle volontarie dell' Enpa - si annusavano per un po'
                          aspettando che progressi a ciascuno di loro un biscottino. La sua
                          padrona, un' anziana signora gentile, ci ringraziava». Roby aveva preso un' abitudine che sembrava piacergli
                          moltissimo. Quando trovava dei fazzoletti di carta per strada li mordicchiava. Nel tardo pomeriggio del 28 il cane
                          lungo la sua strada si è imbattuto in un fazzoletto e come sua abitudine lo ha mordicchiato per un po' sputandolo
                          poco dopo. Tornato a casa Roby non era più il solito: girava come un vortice attorno a se stesso mordendosi la coda
                          in maniera forsennata. Il povero animale sembrava essere preda di qualcosa. L' anziana la stessa notte ha
                          contattato il suo veterinario. «Il cane - spiega Stefano Bulzacca, il medico di Roby - presentava una forma eccitativa
                          spaventosa: temperatura altissima, occhi sbarrati, un quadro clinico incredibile, mai visto in tanti anni di carriera.
                          Abbiamo sedato l' animale cercando di abbassargli la temperatura. La mattina successiva il quadro clinico è
                          peggiorato e l' animale presentava battito cardiaco molto rallentato, respiro affannato e temperatura bassissima.
                          Abbiamo rialzato la temperatura in gabbia termica e gli abbiamo praticato della fluido-terapia per alzare la pressione
                          che aveva a valori bassissimi; il cane si era ripreso anche se, vedendo come deambulava, sembrava aver subito delle
                          lesioni celebrali. Dopo diverse ore lo stato di salute sembrava essere migliorato, non però la sua deambulazione. La
                          mattina alle 8.30 è stato sottoposto a visita e malgrado permanessero i problemi di deambulazione il cane sembrava
                          aver risposto alla terapia. Mezz' ora dopo è morto. L' idea che mi sono fatto è che all' interno del fazzoletto che l'
                          animale ci fosse dello stupefacente, ecstasy o comunque sostanze metanfetamine; questo perché per anni ho
                          seguito animali di alcune comunità

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019        Pagina 20
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                          mercoledì 08 gennaio 2020

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                          di tossicodipendenti e ho visto che gli effetti di abusi di quelle sostanze erano proprio quelle che il cane aveva. La
                          cosa è poi stata segnalata ai carabinieri di Faenza. Come indicazione di massima per i proprietari dei cani il consiglio,
                          quando si portano i cani in passeggiata, è di tenerli al guinzaglio corto e di evitare di leccare o ingerire qualsiasi cosa
                          si incontri. Anche perché, al di là del caso specifico, sicuramente un evento limite, esistono malattie che possono
                          contrarre anche solo leccando qualcosa che incontrano per strada». «Siamo addolorati e arrabbiati - dice invece
                          Teresa Ravaioli dell' Enpa di Faenza - per quanto accaduto al cagnolino e alla famiglia, una cosa che sarebbe potuta
                          accadere anche a un bambino se avesse trovato qualcosa per strada». Antonio Veca.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 21
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                          LA MOSTRA

                          Conferenza di Nonni a palazzo Laderchi

                          Venerdì alle 21, il Museo del Risorgimento di Palazzo Laderchi, in corso
                          Garibaldi 2, ospiterà un appuntamento nell' ambito della mostra
                          fotografica 'Faenza distrutta, Faenza ricostruita'. La mostra presenta
                          splendide immagini messe a disposizione dalla Fototeca Manfrediana, in
                          corso fino al 26 gennaio. Ennio Nonni sarà il relatore della conferenza
                          «Faenza: dagli albori del '900 alla ricostruzione edilizia», iniziativa
                          proposta dall' associazione Acsè'. Nel dopoguerra, fino alla metà degli
                          anni 50, Faenza si è messa nelle condizioni per rinascere un' altra volta;
                          non solo dal punto di vista edilizio, bensì culturale e sociale, grazie alla
                          presenza di uomini di cultura e politici di primissimo piano. Sembra oggi
                          impossibile che Faenza, uscita dalla guerra con l' 80% delle case
                          inabitabili e con una crisi economica senza uguali, possa essere risorta in
                          dieci anni. Ma com' era prima Faenza?». La mostra è visitatissima. Nella
                          sola serata del 5 gennaio sono state oltre 250 le presenze registrate al
                          Museo.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 22
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                          Denunciata

                          Accende un falò in strada «Me lo ha detto la cartomante»
                          Protagonista una faentina nelle campagne del Forlivese La spiegazione ai poliziotti: «Eliminavo il malocchio»

                          Un falò in mezzo alla strada. È quasi mezzanotte, a Forlì. L' automobilista
                          rallenta, frena, occhi da cannocchiale fissi sul parabrezza. L' uomo
                          scende. Brucia qualcosa. Un fagotto. «Sono dei cuscini», dice una voce.
                          L' uomo si gira di scatto col telefono incollato all' orecchio, per allertare i
                          poliziotti. Che arrivano poco dopo. E raccolgono all' istante l' istintiva
                          confessione della donna, una 46enne faentina: «Sono stata io». Scatta la
                          denuncia penale: per incendio in luogo pubblico. «Scusi signora, ma
                          perché l' ha fatto?», chiede l' agente delle volanti di Forlì. «Per eliminare il
                          malocchio», risponde lei nell' oscurità di via Castel Leone, nella piana del
                          Forlivese, al confine col comune di Faenza. Un rito esorcizzante, quel
                          falò; apparecchiato dalla donna faentina dopo una seduta con la
                          cartomante di cui è devota. «Nel giro di pochi mesi mi sono morti 4 cani.
                          Me lo sentivo d' essere vittima d' una iettatura - è il racconto della donna
                          ai poliziotti -. L' indovina me l' ha confermato. Così m' ha detto di dare alla
                          fiamme il contenuto dei cuscini dei cani... lì dentro ho trovato degli anelli
                          di rovi... li ho bruciati... in una strada che doveva formare una croce con un' altra...». Gli agenti non fanno un plissé:
                          «In campagna è pieno di fuochi simili... Evidentemente questa indovina di clienti ne ha parecchi...».

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 23
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                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Cassonetti strapieni di bottiglie dopo le feste
                          Le le isole ecologiche straboccano di vetro mentre i cassonetti dell'indifferenziata sono vuoti, segnalazioni dalle vie
                          del centro

                                                                                                                                        Antonio Veca.

                          È più un' emergenza vetro e non più un problema di rifiuti quella che si sta
                          prospettando in alcune zone del centro storico di Faenza. Da qualche
                          settimana è partita la raccolta differenziata dei rifiuti attraverso le nuove
                          isole ecologiche di base, le IEB. In questi giorni i residenti che abitano all'
                          interno delle mura si stanno confrontando con questa novità. In buona
                          sostanza il gestore incaricato della raccolta, Hera, ha sostituito i
                          cassonetti grigi con altri nuovi. Quelli con una parte gialla per la plastica,
                          lattine e metallo e i nuovi, sempre di colore grigio, per i rifiuti
                          indifferenziati. Ai classici cassonetti in metallo sono poi stati affiancati
                          bidoncini in plastica con coperchio verde per il vetro e marrone per l'
                          organico. «Fare in questo momento un bilancio sull' andamento a così
                          pochi giorni dall' avvio non è possibile - spiega l' assessore all' ambiente
                          Antonio Bandini - anche se il gestore stila report giornalieri rispetto a
                          questa nuova modalità. I dati arrivano settimanalmente alla nostra
                          attenzione. Sommariamente possiamo dire di essere particolarmente
                          soddisfatti per l' andamento anzi, i faentini si dimostrano più virtuosi di quanto non ci aspettassimo, dimostrandoci
                          ancora una volta di essere capaci di reagire positivamente alle novità in materia ambientale». Le abitudini dei
                          residenti non sono state stravolte, se non per l' organizzazione in casa richiesta per differenziare i rifiuti. In tanti sono
                          ricorsi all' acquisto di contenitori separati da tenere in casa, «in effetti - spiegano gli addetti di alcuni negozi di
                          bricolage della città - tanti si sono premuniti con i contenitori per poter differenziare in maniera ordinata i rifiuti». Altri
                          si arrangiano con i sacchetti. In questi giorni di festa però i faentini sembrano essersi scoperti un popolo di bevitori.
                          Infatti molti dei contenitori del vetro sono stracolmi tanto da far scattare una piccola emergenza. Forse è l' effetto
                          delle feste. Ma sono diverse le lamentele arrivate al Comune, tanto che Bandini che ieri mattina ha voluto verificare
                          di persona la situazione. «Premettendo che si sono appena concluse le festività natalizie, periodo durante il quale
                          fisiologicamente si registra un maggior consumo di vino e spumante, in effetti ci sono alcune isole ecologiche del
                          centro storico i cui contenitori sono pieni oltremisura - conferma - Il gestore dei rifiuti in questo momento fa due
                          passaggi la settimana ma ovviamente, sulla base dei dati della raccolta giornaliera, tra qualche settimana saprà dirci
                          se e come migliorare il servizio. Hera sta infatti analizzando i dati e potrebbe eliminare qualche cassonetto che
                          rimane vuoto e aggiungerne altri nei casi in cui i contenitori non siano sufficienti». In effetti accompagnando Bandini
                          ci si rende conto che in alcuni casi ci sono cassonetti semi-vuoti e altri pieni

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 24
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                          mercoledì 08 gennaio 2020

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          oltremisura. La cosa più evidente e comune è che i cassonetti dell' indifferenziata, due per ogni isola ecologica,
                          rimangono semi-vuoti «vuol dire -continua Bandini - che i faentini sono entrati nello spirito di differenziare i rifiuti; in
                          quelle isole dove il numero di contenitori dell' indifferenziata è sovradimensionato, uno dei due verrà eliminato
                          lasciando libero qualche stallo per la sosta delle auto. Anche la raccolta dell' organico procede bene; se poi i
                          contenitori di vetro e organico non fossero sufficienti verranno implementati». Poi Bandini fa un appello, in attesa dei
                          possibili correttivi: «Nel caso si trovassero i contenitori pieni invito i cittadini a fare qualche passo in più e conferire i
                          rifiuti in un' altra isola ecologica poco distante». Da segnalare che per evitare il fenomeno dell' abbandono dei rifiuti
                          fuori dai cassonetti o dei conferimenti irregolari, l' Unione dei Comuni sta pensando di sorvegliare con telecamere
                          alcune isole ecologiche, per evitare che diventino discariche: ieri in via Bondiolo, per esempio, qualcuno ha lasciato
                          un materasso e un asse da stiro. Antonio Veca.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 25
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                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          La politica

                          Scintille sui dibattiti fra candidati Botta e risposta Liverani-Piroddi
                          Al centro i due incontri in programma il 10 e il 12: uno con tutti i faentini e uno 'a due'

                          E' guerra di dibattiti tra i candidati faentini al consiglio regionale in vista
                          dell' imminente tornata elettorale. Meglio in due, di gruppo o da soli? E'
                          quello che si domandano invitati e pubblico davanti alle schermaglie tra i
                          candidati - due in particolare, il leghista Andrea Liverani e il civico in
                          quota centrosinistra Domizio Piroddi - protagonisti di accuse e
                          controaccuse, oltre che oggetti di inviti e controinviti a eventi diversi. Due
                          i dibattiti in programma per ora e nell' arco di due soli giorni: il 10 gennaio
                          tra tutti i candidati faentini al consiglio regionale (organizzato da 'Faenza
                          nel cuore'), e il 12 tra i soli consiglieri uscenti Liverani e Manuela Rontini,
                          in lizza per il il Pd (evento organizzato dai Giovani federalisti europei). «In
                          merito all' invito dell' associazione Faenza nel Cuore per un dibattito il 10
                          gennaio», spiega Andrea Liverani, «sono favorevole e disponibile a
                          qualsiasi confronto con tutte le forze politiche e con qualsiasi candidato.
                          Ritengo però che due dibattiti in appena due giorni, a Faenza, siano
                          eccessivi. Ho già accettato, per tempo, l' invito del Giovani Federalisti
                          Europei per domenica 12 gennaio, presso Faventia Sales. Non è che forse Piroddi (tra i fondatori dell' associazione
                          Faenza nel Cuore, punta il dito Liverani, ndr), alla notizia del dibattito fra me e Rontini del 12 gennaio - suggerisce - si
                          sia sentito escluso? Auspico che vi sia un unico incontro con più forze politiche presenti, in quanto la Lega non teme
                          nessun confronto». Dura la replica di Piroddi: «Un confronto fra pochi mi sembra possa ledere la par condicio. Inoltre,
                          mi avevano riferito che Liverani aveva già dato un' adesione verbale all' incontro organizzato da «Faenza nel Cuore»,
                          ma che avrebbe cambiato idea all' ultimo momento, preoccupato del fatto che gli sia stata paventata la sua
                          sostituzione, all' incontro indetto dai Gfe, con un' altra politica della Lega partecipante alla competizione nella
                          circoscrizionale ravennate. Spero che si svolga comunque l' incontro del 10 gennaio organizzato da Faenza nel
                          Cuore : conclude Piroddi - , con tutti i candidati locali, dando la possibilità alla cittadinanza di ascoltare
                          democraticamente tutte le voci». f.d. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 26
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                          mercoledì 08 gennaio 2020
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                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          UNIONE

                          Contributi all' affitto: ecco il bando

                          L' Unione della Romagna Faentina ha pubblicato in questi giorni un bando
                          per l' assegnazione dei contributi a sostegno all' affitto.Possono
                          accedere ai contributi tutti i residenti in un Comune del Distretto socio-
                          sanitario di Faenza - Unione della Romagna Faentina titolari di un
                          contratto di locazione ad uso abitativo. L' isee deve essere fra 3000 e
                          17.154 euro. Il bando, la modulistica e gli orari degli Uffici Casa sono
                          consultabili e scaricabili dai siti web dell' Unione e del Comune .

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 27
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                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Raimondo, da Netflix al Masini 'Stand up comedy' a Faenza
                          Stasera s' inaugura l' inedita stagione teatrale tra battute irriverenti su politica e attualità

                          S' inaugura questa sera alle 21 al teatro Masini di Faenza l' inedita
                          rassegna tutta dedicata alla stand up comedy e organizzata da
                          Accademia Perduta in collaborazione con Aguilar Entertainment. Il primo
                          appuntamento vede protagonista Saverio Raimondo: un' ora di comicità
                          che, partendo dal mondo di oggi e dalla vita quotidiana occidentale,
                          attraversa inevitabilmente la satira politica per sorvolare un humour più
                          leggero e demenziale, spaziando da aneddoti personali, osservazioni,
                          riflessioni e fantasie. Dopo il successo de 'Il Satiro Parlante', il suo
                          spettacolo di stand up comedy uscito su Netflix nel maggio 2019 e
                          successivamente distribuito in ben 190 Paesi, Saverio Raimondo torna
                          dal vivo con materiale completamente nuovo. Con la sua ironia
                          politicamente scorretta e la sua naturale irriverenza, Raimondo
                          ridicolizza le ansie contemporanee, i costumi sessuali all' indomani del
                          MeToo, la scena politica italiana e se stesso; dal populismo alla rabbia
                          sociale, la satira di Raimondo fa ridere dove il pubblico meno se lo
                          aspetta. Una comicità 'adulta' per persone dotate di senso dell' umorismo, alle quali Raimondo si rivolge in modo
                          intimo e informale. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti. Per ulteriori informazioni sulla serata e sulla rassegna
                          si può chiamare il numero 0546.21306 o visitare il sito www.accademiaperduta.it.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019         Pagina 28
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                                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Tre gravidanze per l'onorevole Giovatardi
                          Faenza, al teatro dei Filodrammatici la commedia dialettale Al ciamaré Benvenuto' che gioca sul tema della famiglia

                          Un onorevole alle prese con una famiglia scoppiettante. Dopo aver
                          salutato l' anno nuovo al Masini nella notte di Capodanno, lo spettacolo
                          di teatro dialettale della Filodrammatica Berton di Faenza 'Al ciamaré
                          Benvenuto!' ('Lo chiameremo Benvenuto!', ndr) ora gioca in casa. La
                          commedia, con testo e regia di Luigi Antonio Mazzoni, sarà infatti
                          protagonista per due weekend al teatro dei Filodrammatici, in viale
                          Stradone 7 a Faenza. Lo spettacolo conclude una piccola 'trilogia' di
                          commedie della Filodrammatica degli ultimi tre anni, e che portano in
                          scena intrecci esilaranti nei rapporti di coppia e di famiglia. Sullo stesso
                          filone, infatti, si collocano anche 'Divorzia pu tè' ('Divorzia poi tu', ndr) e
                          'Un marid e dò valis' ('Un marito e due valigie', ndr), tra litigi, divorzi, amori
                          maturi e giovanili, passioni più o meno segrete e gravidanze vere o
                          presunte. 'Al ciamaré Benvenuto!', suddivisa in tre atti, è ambientata nei
                          primi anni '70, dopo le rivendicazioni del '68 e l' approvazione della legge
                          sul divorzio del '72, eventi che hanno contribuito a svecchiare l' idea della
                          famiglia dell' epoca: una piccola rivoluzione morale nelle case degli italiani. Protagonista della commedia è l'
                          onorevole Giovatardi, alle prese con tre gravidanze: all' improvviso e in contemporanea, infatti, restano incinte la
                          moglie, la figlia e l' amante segreta del figlio. Giovatardi teme per gli scandali che la situazione potrebbe generare e
                          per la sua reputazione di sottosegretario alla Famiglia, e chiede aiuto al figlio e alla giovane colf per pilotare le cose
                          in modo da evitare qualsiasi conseguenza negativa. Sul palco ci saranno Pier Gianni Samorini, Elena Valtieri,
                          Antonietta Bagnara, Giulia Verlicchi, Gian Luca Lusa, Damiano Bandini, Lucia Capiani, Emanuela Piraccini, Emanuele
                          Tonini e Lorenzo Visani. Le scene sono di Pier Lodovico Massari, il trucco di Barbara Solaroli e i costumi di Elena
                          Valtieri ed Emanuela Ancarani. Lo spettacolo andrà in scena venerdì 10, sabato 11, domenica 12, venerdì 17 e sabato
                          18 gennaio alle 21. L' ultima replica si terrà invece domenica 19 gennaio alle 15.30. Le prevendite sono disponibili
                          presso il negozio 'La Mimosa' in corso Saffi 48 a Faenza (telefono 0546 22616 - chiuso il mercoledì) oppure al teatro
                          del Filodrammatici nelle sere di spettacolo, dalle 20 alle 20.30 (telefono 0546 699535). Biglietto unico a 7 euro. Per
                          informazioni è possibile anche consultare il sito www.filodrammaticaberton.it, o l' omonima pagina Facebook.

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 29
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                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Ecco 'L' abisso' di Davide Enia Il teatro Masini apre le porte alla tv

                          'L' Abisso' di Davide Enie, dopo aver incassato il premio Ubu, gli oscar del
                          teatro, sbarcherà in televisione, le riprese avverranno nella cornice del
                          teatro comunale Masini di Faenza in due giornate aperte gratuitamente al
                          pubblico. L''Abisso', prodotto da Accademia Perduta/Romagna Teatri
                          insieme al Teatro di Roma e Teatro Biondo di Palermo, è uno degli
                          spettacoli più acclamati e premiati delle ultime stagioni teatrali. Dopo
                          avere vinto, nel 2019, il 'Premio Hystrio' come «migliore spettacolo della
                          stagione» e il Premio 'Le Maschere del teatro italiano' come «migliore
                          interprete di monologo», Davide Enia si è recentemente aggiudicato
                          anche il prestigioso Premio UBU come «migliore nuovo testo italiano».
                          Accademia Perduta/Romagna Teatri ha voluto riportare lo spettacolo a
                          casa, al Teatro Masini di Faenza dove per la prima volta fu presentato
                          nella sua forma integrale durante il Festival 'Colpi di scena', per effettuare
                          le riprese televisive che saranno trasmesse su una rete nazionale. Per l'
                          occasione Accademia Perduta vuol fare regalo al proprio pubblico di un'
                          esperienza unica, non più ripetibile, prender parte alle due serate di registrraione. L''Abisso' nasce dalle testimonianze
                          dirette che Davide Enia ha raccolto a Lampedusa da persone che hanno preso parte o facevano parte della
                          macchina dei volontari che accoglievano dei profughi che arrivavano sulle coste italiane. Le riprese televisive
                          verranno realizzate al teatro Masini di Faenza giovedì 30 e venerdì 31 gennaio 2020 alle 21. L' ingresso è gratuito,
                          valido per più persone, dietro prenotazione telefonando allo 0546-21306 dal lunedì al venerdì tra le 10 e le 14.

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                          mercoledì 08 gennaio 2020
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                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «L' A1? Bella e impossibile Sarebbe una rivoluzione»
                          La E-Work gira a mille: dieci vittorie di fila, secondo posto e Final Eight di Coppa. I tifosi sognano, ma patron Fermi
                          tiene i piedi ancorati a terra

                          FAENZA «La serie A1? Al momento non ci pensiamo: preferiamo goderci
                          l' ottimo momento che stiamo attraversando». Mario Fermi, presidente
                          dell' E-Work, resta con i piedi per terra, nonostante la sua squadra stia
                          disputando una stagione incredibile. Dieci vittorie consecutive, molte
                          delle quali con scarti di oltre venti punti, e un secondo posto in
                          coabitazione con La Spezia sono la dimostrazione di quanto le faentine
                          si stiano ritagliando un ruolo da protagoniste e giustamente non si
                          devono porre limiti. «Stiamo andando ben oltre le aspettative -
                          commenta Fermi - e credo proprio che siamo la rivelazione della
                          stagione. Stiamo infatti tenendo testa a squadre che hanno un budget
                          ben maggiore del nostro come Campobasso e la Spezia, partite con l'
                          obiettivo della promozione. Ad inizio anno puntavamo ai playoff e ora
                          che sono quasi raggiunti salvo colpi di scena, cerchiamo di arrivare tra le
                          prime quattro per avere l' eventuale terza partita dei playoff in casa. E poi
                          c' è la Final Eight di Coppa Italia dove anche quest' anno affronteremo l'
                          Alpo Villafranca». I tifosi però sognano l' A1. «Essere promossi vorrebbe dire cambiare il modo di vivere la
                          pallacanestro, perché oltre ad aumentare i costi, dovremmo anche rivoluzionare l' organizzazione e la struttura
                          societaria. Il nostro budget attuale è di circa 150mila euro e per fare l' A1 ce ne vorrebbe uno almeno quattro volte
                          superiore: in quel caso dovrebbero venirci incontro gli sponsor per darci una grande mano. Se dovessimo vincere il
                          campionato penseremo a come fare per disputarla, sperando di non dover rinunciare, perché vorrebbe dire ripartire
                          dai tornei inferiori. Comunque sono discorsi prematuri». Quali sono i segreti di una simile stagione? «La forza e
                          la coesione di un gruppo unito e affiatato che si aiuta molto in campo. Grande merito è ovviamente di coach Rossi e
                          del suo staff, perché la sua pallacanestro basata sulla difesa e la velocità ci sta portando grandi risultati». In effetti
                          siete riusciti a rendere semplici anche le partite più difficili. «L' esempio è Civitanova Marche: in casa sua abbiamo
                          vinto di una quarantina di punti e pochi giorni dopo le marchigiane hanno superato Umbertide di diciotto punti,
                          formazione contro cui abbiamo perso. La vittoria più bella è stata però quella contro La Spezia, perché la gara è
                          stata spettacolare, mentre

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                          mercoledì 08 gennaio 2020

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                                                                   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          quella a San Giovanni Valdarno è stata un capolavoro a livello tattico». Campobasso è avanti di due lunghezze
                          e La Spezia è pari a voi: entrambe le incontrerete tra poche settimane. Come arrivate a questi
                          appuntamenti? «Ci attende un mese decisivo per la nostra stagione a cominciare dalla partita casalinga di sabato
                          contro Umbertide dove dovremo ribaltare il -5 dell' andata. Poi ci saranno le trasferte ad Ariano Irpino, il match
                          interno con Campobasso, contro cui abbiamo perso di 3, e la gara a La Spezia. Nelle prossime settimane ci
                          giochiamo probabilmente la miglior posizione nei playoff e sono certo che ci faremo ancora una volta valere.
                          Adesso poi che siamo ritornati al PalaBubani, siamo ancora più carichi». Luca Del Favero © RIPRODUZIONE
                          RISERVATA.

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                          mercoledì 08 gennaio 2020
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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Alla Final Eight le faentine contro Villafranca È la stessa sfida della scorsa edizione

                          L' ultimo weekend di campionato ha decretato le otto formazioni che
                          disputeranno la Final Eight di Coppa Italia in programma dal 13 al 15
                          marzo in una sede ancora da stabilire, con Moncalieri (prima del girone
                          Nord) che pare la grande favorita per organizzare l' evento. L' E-Work
                          affronterà nei quarti di finale l' Alpo Villafranca, remake della sfida della
                          scorsa edizione andata in scena proprio nel primo turno e della finale
                          playoff di A2 del 2018 (in entrambe le sfide Faenza ha sempre vinto): in
                          caso di vittoria le faentine incontreranno in semifinale una tra Moncalieri
                          e Umbertide, aggiudicatasi il testa a testa con Ariano Irpino domenica
                          scorsa grazie alla vittoria nello scontro diretto. Nell' altra parte del
                          tabellone Campobasso (testa di serie del girone Sud) sfiderà Carugate,
                          mentre Crema incrocerà La Spezia. Nel girone Sud si sono qualificate le
                          squadre che hanno maggiormente brillato nel girone d' andata con San
                          Giovanni Valdarno che ha confermato di essere la grande delusione della
                          prima parte di campionato, arrivando settima al giro di boa della
                          stagione.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 33
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