Unione della Romagna Faentina - giovedì, 17 dicembre 2020

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Unione della Romagna Faentina - giovedì, 17 dicembre 2020
Unione della Romagna Faentina
    giovedì, 17 dicembre 2020
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 17 dicembre 2020
Unione della Romagna Faentina
                                                   giovedì, 17 dicembre 2020

Prime Pagine

 17/12/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna                                    4
 Prima pagina del 17/12/2020

 17/12/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)                                         5
 Prima pagina del 17/12/2020
 17/12/2020   Il Sole 24 Ore                                                                  6
 Prima pagina del 17/12/2020
 17/12/2020   Italia Oggi                                                                     7
 Prima pagina del 17/12/2020

Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

 17/12/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 51                                    8
 Prima pagina
 17/12/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 51                                    9
 Giuseppe, per tutti 'Paese'
 17/12/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 52                                   10
 Argillà, altro rinvio: mostra mercato nel 2022
 17/12/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 52                                   12
 Ama Faenza, anche un video spot
 17/12/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 53                                   13
 Diffama il sindaco, dopo la querela si scusa

 17/12/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 53                                   14
 Focolaio alla Santa Teresa, Liverani: «Situazione fuori controllo, intervenga la Regione»

 17/12/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 54                                   15
 Cardello, avanti con i lavori di restauro

 17/12/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 54                                   16
 Natale in centro tra giocoleria e note
 17/12/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 54                                   17
 Emergenza Covid, come donare ai Comuni
 17/12/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 54                                   18
 Coop Alleanza 3.0 dona prodotti a Sos Donna
 17/12/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 55                                   19
 Le scuole medie di Conselice si rifanno il look
 17/12/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 55                                   20
 Viola i domiciliari, 33enne in carcere
 17/12/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 28                                   21
 Lamborghini-Italcer, il patto del lusso
 17/12/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 40                                   22
 «Al Fontanone 42 contagiati Separati positivi e negativi»
 17/12/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 41                                   24
 Ravenna in maglia nera: è la provincia peggiore

 17/12/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42                                   26
 Casi calati del 20% in tre settimane «Ora non sono permessi errori»
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 17 dicembre 2020
17/12/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 48                                    lo. tazz.   28
 Romagna Acque, nel 2021 93 milioni di investimenti
 17/12/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 56                                                30
 «Con i cimeli di guerra salvo la memoria»
 17/12/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 70                                                32
 E-Work, debutto vincente per Sguaizer: schiantata Livorno

Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

 17/12/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 45                    FRANCESCO DONATI       34
 Dalla collezione Fabbri nascerà un grande museo dedicato a Sofia Loren
 17/12/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 45                                           36
 Suonerà davanti al bar da dove venne cacciato un mese fa
 17/12/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 45                                           37
 Aveva diffamato sindaco e dirigente comunale, adesso chiede scusa
 17/12/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 46                                           38
 Salta la Nott de Bisò ma dai rioni arrivano i tradizionali gotti

 17/12/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 46                                           40
 Ceramica Argillà Italia rinviata al 2022

 17/12/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 46                                           41
 Lavori di restauro del Cardello Conclusione prevista ad aprile del 2021

 17/12/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 46                                           42
 Donazione per le donne maltrattate
 17/12/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 2                                            43
 «In Rianimazione restano cinque posti letto dedicati al Covid 19»
 17/12/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 5                 ALESSANDRO MONTANARI       44
 Altri 210 contagi, maglia nera in regione In una settimana morte 63 persone
 17/12/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 5                                            45
 Nuovo cluster in una residenza per anziani: 42 casi al Fontanone
 17/12/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 19                        VALERIO ROILA      46
 Testa: «L' importante è che la Rekico abbia sempre questa grinta»
 17/12/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 20                       RICCARDO ROSSI      47
 I Campionati Italiani 2021 assegnati a Imola
 17/12/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 21                                           49
 La E -Work pesca un buon Jolly È un allenamento da due punti
 17/12/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 35                        FILIPPO PERARI     50
 L' Alpha Tauri guarda al futuro con il giapponese Yuki Tsunoda
 17/12/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 42                        GAIA MATTEINI      51
 Guerra, nazismo e sofferenze Al passato si torna da lontano

 17/12/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 43                                           53
 FAENZA

 17/12/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 52                                           54
 La Lega su Formula Imola: «La Regione entri nel cda»

Stampa Locale

 17/12/2020   La Repubblica (ed. Bologna) Pagina 15                                                       55
 Dalla lirica si vira al pop quanta Bologna fra le novità
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 17 dicembre 2020
[ § 1 § ]

     giovedì 17 dicembre 2020
                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna

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Unione della Romagna Faentina - giovedì, 17 dicembre 2020
[ § 2 § ]

            giovedì 17 dicembre 2020
                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)

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Unione della Romagna Faentina - giovedì, 17 dicembre 2020
[ § 3 § ]

            giovedì 17 dicembre 2020
                                                        Il Sole 24 Ore

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[ § 4 § ]

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                                                           Italia Oggi

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                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                           Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Prima pagina

                          Prima pagina Faenza Lugo

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Unione della Romagna Faentina - giovedì, 17 dicembre 2020
[ § 1 6 8 4 7 4 8 5 § ]

                          giovedì 17 dicembre 2020
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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Storie

                          Giuseppe, per tutti 'Paese'

                          I romagnoli di una volta, tipi rudi, tagliati con l' accetta, non davano una
                          soddisfazione neanche a morire. Ancor più per un sopruso subito da
                          qualcuno contro il quale non potevano rivoltarsi, come ad esempio il
                          padrone che dava l' escomio al mezzadro cacciandolo dal podere. Come
                          accadde a Giuseppe Dalmonte, contadino solitario della campagna
                          casolana, il quale, ricevendo l' escomio, portò al catàj (le masserizie) in
                          piazza a Casola e diede loro fuoco urlando contento alla faccia del
                          padrone: «A j ò fata a vnì te paés» (Sono riuscito a venire in paese).
                          Trovato prima un alloggio di fortuna e poi un posto fisso nel ricovero dei
                          poveri, girava per il paese cantando: «O mio bel paesello». E per tutti
                          divenne «Paés».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020   Pagina 9
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 17 dicembre 2020
[ § 1 6 8 4 7 4 7 7 § ]

                          giovedì 17 dicembre 2020
                          Pagina 52

                                                                  Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Argillà, altro rinvio: mostra mercato nel 2022
                          Lo ha reso noto il Museo internazionale delle ceramiche di Faenza. Gli artisti ora auspicano un bis nel 2021 dell'
                          evento 'Made in Italy'

                          Niente Argillà nel 2021: la notizia è stata resa pubblica ieri dal Museo
                          internazionale delle ceramiche, che già aveva dovuto annullare l'
                          edizione 2020 della mostra mercato internazionale della ceramica, che
                          fa tappa a Faenza ogni due anni, alternandosi con la manifestazione
                          analoga che si tiene ad Aubagne, alle porte di Marsiglia. Gli artisti invitati
                          per il 2020 esporranno dunque ad Argillà 2022 (paese ospite sarà l'
                          Irlanda). Non tutto però è perduto: fra i ceramisti, dove l' avvilimento è
                          palpabile considerato il nuovo rinvio, l' auspicio generale è che l' anno in
                          arrivo possa almeno vedere il bis di Made in Italy, la manifestazione
                          organizzata dal Comune e dall' Ente ceramica in settembre, alla quale
                          erano stati invitati tutti gli artisti e gli artigiani italiani già convocati per
                          Argillà. «Ci stiamo riflettendo», confermano da Palazzo Manfredi. Una
                          manifestazione allora ideata in extremis, creata quasi dal nulla, ma che
                          vide un buon riscontro di pubblico, e che i ceramisti si augurano possa
                          ripetersi, in modo da consentire loro una piccola riserva di ossigeno nel
                          2021. «Immagino che molto dipenderà - riflette il presidente del Mic Eugenio Emiliani - da quale sarà in settembre la
                          situazione pandemica». Argillà non è l' unica manifestazione a essere di nuovo rinviata: anche l' ipotesi di un Premio
                          Faenza nel 2021 è dovuta capitolare. «Le motivazioni sono le stesse dell' annullamento dell' edizione 2020: in queste
                          condizioni è impensabile riunire la giuria per giudicare le opere - spiega Emiliani -, le quali oltretutto avrebbero
                          difficoltà enormi ad arrivare a Faenza. Senza contare che la spedizione è a carico degli artisti, messi a dura prova
                          dalla pandemia. L' edizione 2020 del Premio Faenza rimarrà comunque agli atti: produrremo un catalogo, in stampa
                          forse a marzo, in cui verranno ricordate tutte le opere e gli artisti selezionati». Per il Premio Faenza prende dunque
                          forma qualcosa di vagamente simile a una vittoria ex-aequo, peraltro tutt' altro che inedita nella storia della rassegna:
                          fra coloro che hanno dovuto condividere l' alloro ci sono state anche icone del settore, come Ivo Sassi e Goffredo
                          Gaeta (nel 1970), Aldo Rontini (nel '93 a parimerito con Tjok Dessauvage) ma anche Emidio Galassi, Alfonso Leoni e
                          Carlo Zauli. «L' obiettivo è di organizzare di nuovo il Premio Faenza nel 2022». Per quanto riguarda invece le mostre, il
                          Mic per il 2021 si è voluto cautelare progettandone due allestibili con opere d' arte già parte delle sue collezioni. A
                          giugno dovrebbe essere inaugurata un' esposizione dedicata a Nino Caruso, già tenutasi in Giappone, i cui pezzi sono
                          di nuovo tornati a Faenza. A novembre prenderà invece il via la mostra normalmente inaugurata in autunno, che
                          dovrebbe accendere le luci sul lato più «umano» della ceramica, ossia sulla

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020          Pagina 10
[ § 1 6 8 4 7 4 7 7 § ]

                          giovedì 17 dicembre 2020

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          sua funzione sotto il profilo alimentare ed enologico, nelle varie culture del mondo, dalla preistoria fino al presente.
                          La mostra attualmente in corso, dedicata ad Alfonso Leoni, verrà inoltre allungata presumibilmente fino ai primi
                          giorni di giugno del 2021. Filippo Donati © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020             Pagina 11
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                          giovedì 17 dicembre 2020
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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          l' iniziativa

                          Ama Faenza, anche un video spot
                          Fa parte della campagna a sostegno delle attività della città

                          Prosegue la campagna di comunicazione 'Ama Faenza', nata per
                          sostenere le attività della città. Martedì il centro di Faenza s i è
                          trasformato in un set con telecamere, attori e comparse che per tutto il
                          giorno hanno lavorato per registrare lo spot video della campagna con
                          protagonista l' attrice faentina Maria Pia Timo nei panni di una
                          commerciante. Lo spot presto sarà disponibile sul web per lanciare un
                          messaggio: 'Scegli le imprese della tua città'. Nello spot Maria Pia Timo,
                          insieme a diversi attori, tra cui la giovane Matilda Dalmonte, evoca uno
                          scenario con cui si sta in gran parte già facendo i conti, ovvero la
                          chiusura di diversi negozi di vicinato. Di fronte al cartello che evoca la
                          svendita totale per cessata attività si scatena però la voglia dei clienti di
                          sostenere negozi e artigiani locali. Lo spot video, realizzato da Wap
                          Agency, fa parte della campagna di comunicazione promossa dal
                          Comune di Faenza.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020   Pagina 12
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                          giovedì 17 dicembre 2020
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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Diffama il sindaco, dopo la querela si scusa
                          Faenza, l' ex primo cittadino Giovanni Malpezzi ha ritirato la denuncia contro un 68enne che ha espresso rammarico
                          con una lettera

                          Si è conclusa una vicenda giudiziaria nata dopo una querela presentata
                          dall' ex sindaco del Comune di Faenza, Giovanni Malpezzi, nei confronti
                          di un faentino, oggi 68enne, che come si legge in una nota di Palazzo
                          Manfredi, «per anni aveva diffamato le istituzioni, l' allora sindaco e il
                          dirigente del Settore Territorio». Per riassumere, il faentino nel 2017
                          aveva contattato i consiglieri comunali e, a febbraio dell' anno
                          successivo, i sindaci dell' Unione della Romagna faentina, lanciando -
                          continua la nota - «pesanti accuse nei confronti degli organi istituzionali
                          del Comune di Faenza oltre a indicare nella persona dell' allora sindaco
                          Malpezzi e dell' architetto Nonni, i presunti responsabili, a suo dire, del
                          rilascio di una concessione edilizia da lui ritenuta illegittima e della
                          mancata repressione di alcuni abusi edilizi». Il faentino f a c e v a
                          riferimento a un procedimento amministrativo che risaliva ai primi anni
                          '90, con successivi atti da parte degli uffici del Settore Territorio, uno
                          datato 2006 e l' ultimo del 2013. Non solo. La lettera inviata ai sindaci
                          dell' Unione era poi servita al faentino per denunciarli, qualche mese dopo, con le ipotesi di reato di corruzione e
                          omissione in atti d' ufficio per non aver a loro volta denunciato il sindaco Malpezzi, procedimento poi archiviato dal
                          Gip del tribunale di Ravenna ad aprile dello scorso anno. L' ex sindaco Giovanni Malpezzi, a marzo del 2018, decise di
                          querelare il faentino per l' ipotesi di reato di diffamazione aggravata con la seguente motivazione: «Offendeva la
                          reputazione dell' amministrazione comunale di Faenza, di Giovanni Malpezzi e dell' architetto Ennio Nonni». Nel
                          frattempo, il Tar di Bologna, al quale il faentino si era appellato per gli atti oggetto del contendere, aveva emesso una
                          sentenza (la n. 133 del 07/02/2019) che ne sanciva la piena legittimità. Dopo una prima udienza, il 25 novembre di
                          quest' anno se ne è tenuta un' altra nelle aule del tribunale di Ravenna. In quella sede Giovanni Malpezzi, presente in
                          aula, si è detto pronto a ritirare la querela nel caso di pubbliche scuse da parte del faentino. Il 68enne, che aveva
                          diffamato Malpezzi e Nonni, in quella sede ha chiesto scusa verbalmente mentre le scuse scritte sono arrivate nella
                          serata dell' 11 dicembre; Giovanni Malpezzi il giorno dopo ha ritirato la querela. All' udienza del 14 dicembre, il
                          procedimento si è concluso con sentenza del tribunale di Ravenna di «non luogo a procedere per intervenuta
                          remissione di querela».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020            Pagina 13
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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Focolaio alla Santa Teresa, Liverani: «Situazione fuori controllo, intervenga la Regione»
                          Interrogazione del consigliere della Lega sulla situazione nella 'cra'

                          Il consigliere regionale della Lega, Andrea Liverani, interviene sul maxi
                          focolaio Covid alla Cra Santa Teresa di Faenza e su un caso che riguarda
                          la Cra Boari ad Alfonsine dove «una signora, negativa al Covid, a pochi
                          giorni dal suo ingresso nella struttura», «risultata positiva, è deceduta».
                          Pertanto: «La Regione è a conoscenza dei casi dei contagi e di decessi
                          avvenuti nelle case di riposo del territorio di Faenza? Le risultano esposti
                          riguardanti decessi sospetti all' interno della casa di Riposo Cra Boari di
                          Alfonsine? Come intende attivarsi per ridurre e contenere i contagi e
                          decessi all' interno delle case di riposo e soprattutto aumentare il
                          personale con le dovute norme di sicurezza e protezione». È quanto
                          chiede in un' interrogazione Liverani, che aggiunge: «Le case di riposo
                          sono indispensabili per il territorio in quanto ospitano persone anziane, la
                          maggioranza delle quali è affetta da patologie e per le quali un eventuale
                          contagio potrebbe sortire effetti letali. Ebbene, nel faentino, la situazione
                          sembra fuori controllo, da qui la necessità che la Regione prenda
                          provvedimenti».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020   Pagina 14
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                          giovedì 17 dicembre 2020
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                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Cardello, avanti con i lavori di restauro
                          Casola Valsenio, l' intervento nell' edificio dove visse lo scrittore e poeta Alfredo Oriani terminerà entro l' aprile del
                          prossimo anno

                          Come per altre opere pubbliche, anche in questo caso i lavori di restauro
                          della casa museo 'Il Cardello' di Casola Valsenio, dove lo scrittore e
                          poeta Alfredo Oriani trascorse gran parte della sua vita e scrisse tutte le
                          sue opere, si erano fermati a causa del Coronavirus e per permettere l'
                          attività estiva di visita. I lavori sono iniziati alla fine del mese di settembre
                          2020. Il progetto, presentato dall' Amministrazione comunale di Casola
                          Valsenio, è stato finanziato dalla Regione per il 70% della spesa prevista,
                          che ammonta a 315.000 euro. Al contributo regionale, per consentire l'
                          intera copertura dell' investimento, si è poi aggiunto uno stanziamento
                          della Fondazione Casa di Oriani, per un importo di 95.000 euro. I lavori,
                          come da programma, termineranno entro l' aprile del prossimo anno, in
                          modo da riaprire il complesso monumentale al pubblico e alle attività
                          turistico/culturali a maggio 2021. Si realizzerà così la piena fruibilità dell'
                          immobile, anche con la possibilità di visitare locali prima esclusi, come
                          per esempio la cantina. Sarà inoltre nuovamente visitabile l' annesso
                          mausoleo, che è stato oggetto di un restauro conservativo. In questo modo si tutelerà e valorizzerà uno straordinario
                          patrimonio storico e architettonico che è elemento fondamentale dell' offerta turistico-culturale di Casola Valsenio e
                          della Romagna Faentina. L' intervento di manutenzione straordinaria del Parco del Cardello, dopo gli interventi sul
                          patrimonio boschivo e la sua messa in sicurezza, aprirà alle visite guidate anche il Parco Italico del Cardello. Il parco
                          e il bosco adiacenti al 'Cardello' risultano infatti essere un valore aggiunto dell' intero complesso, soprattutto per la
                          rilevanza dal punto di vista paesaggistico e naturale. L' Unione della Romagna Faentina, attraverso il Settore
                          Territorio-Servizio politiche per la montagna, ha presentato alla Regione Emilia Romagna un progetto per 'Interventi
                          selvicolturali di conservazione e miglioramento del bosco e sistemazioni idraulico-forestali per il potenziamento
                          delle funzioni di protezioni del suolo' in funzione di tutela e preservazione di questo importante patrimonio
                          naturalistico. La Regione Emilia Romagna ha assegnato all' Unione 54.154,76 euro per la realizzazione del progetto.
                          La conclusione dei lavori è prevista anche in questo caso entro aprile 2021.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020              Pagina 15
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                          giovedì 17 dicembre 2020
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                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          FAENZA

                          Natale in centro tra giocoleria e note
                          Appuntamenti per tutti i gusti sabato e domenica

                          Continuano le iniziative di Natale organizzate dal consorzio Faenza C'
                          entro con il Comune. Sabato 19 dicembre alle 15.30 e alle 16.30 in corso
                          Mazzini 61, sul sagrato della chiesa del Suffragio, spazio a clown e
                          giocoleria con Chiara Menta, mentre alle 17.15 in piazza Frà Saba (Rione
                          Bianco) show di fuoco a cura del Teatro Lunatico. Ultimi appuntamenti
                          domenica 20 dicembre. Alle 15.30 nei giardini di piazza San Francesco in
                          corso Garibaldi c' è l' esibizione del gruppo ottoni 'Sarti Brass' di Faenza.
                          Doppio appuntamento nel cortile di palazzo Graziani (corso Matteotti 4):
                          alle 16 con Howard Il giocomicoliere, che ritorna anche alle 17 nei
                          giardini di piazza San Francesco (corso Garibaldi), mentre alle 16.30 si
                          esibisce il gruppo ottoni 'Sarti Brass' di Faenza.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020   Pagina 16
[ § 1 6 8 4 7 4 8 2 § ]

                          giovedì 17 dicembre 2020
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                                                                         Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Emergenza Covid, come donare ai Comuni
                          L' Unione Faentina lancia la campagna per incrementare i fondi destinati alle attività in crisi

                          L' emergenza Coronavirus ha avuto ripercussioni nell' ambito sociale ai
                          danni delle fasce di cittadini economicamente più fragili. Infatti, molti
                          lavoratori le cui attività e aziende sono state limitate o chiuse a seguito
                          delle misure introdotte dai Dpcm hanno subito pesanti conseguenze. Per
                          dare loro una mano, oltre agli aiuti governativi, l' Unione della Romagna
                          Faentina in questi mesi è intervenuta a più riprese con specifici aiuti
                          economici nei confronti dei nuclei familiari economicamente più deboli e
                          delle attività maggiormente colpite. Azioni di sostegno che ovviamente
                          pesano sui bilanci dei sei comuni che costituiscono la Romagna
                          Faentina. Associazioni, aziende e privati, già durante la primavera di
                          quest' anno, avevano manifestato il desiderio di volere contribuire al
                          sostegno delle situazioni difficili di persone e micro-attività colpite dall'
                          emergenza Covid-19. È per questo che l' Unione della Romagna Faentina,
                          in vista del Natale, ha deciso di attivare nuovamente una campagna di
                          donazione per incrementare i fondi da destinare all' emergenza. La
                          donazione può essere effettuata con bonifico bancario. Queste sono le coordinate bancarie attraverso le quali poter
                          effettuare i bonifici, inserendo come causale: 'Covid - emergenza alimentare - NOME e COGNOME del donatore':
                          Comune di                  Faenza I b a n I T 2 0 V 0 6 2 7 0 1 3 1 9 9 T 2 0 9 9 0 0 0 0 8 0 8 ; C o m u n e d i   Brisighella I b a n
                          IT56A0627013199T20990000851; Comune di Casola Valsenio Iban IT20U0508021099T20990000011; Comune
                          Castel Bolognese Iban IT52W0508021099T20990000002; Comune di Riolo Iban IT73D0508021099T20990000009 o
                          Comune di Solarolo Iban IT42E0508021099T20990000026. Oppure tramite l' app Satispay si potrà cercare tra i
                          'Negozi' quello relativo al comune e versare la cifra desiderata. Info. www.romagnafaentina.it.

                                                                        Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020                 Pagina 17
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                          giovedì 17 dicembre 2020
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                                                                  Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Coop Alleanza 3.0 dona prodotti a Sos Donna
                          I generi alimentari, del valore di mille euro, saranno consegnati al centro faentino

                          L' associazione Sos Donna, centro antiviolenza di Faenza, ha ricevuto un'
                          importante donazione da parte di Coop Alleanza 3.0 in supporto alle
                          donne che subiscono violenza, ospiti nelle case rifugio e seguite dall'
                          Associazione. La Cooperativa ha infatti deciso di donare prodotti
                          alimentari a lunga conservazione, per un valore totale di mille euro, al
                          centro antiviolenza faentino per sostenere le donne vittime di
                          maltrattamenti e i loro figli, inseriti in percorsi di uscita dalla violenza. Si
                          tratta di una donazione molto importante, soprattutto in questo
                          particolare momento di emergenza sanitaria che vede le donne in uscita
                          dalla violenza, spesso sole e con figli minori a carico, versare in
                          condizioni di difficoltà economiche dovute alla perdita del lavoro o alla
                          difficoltà nel reperire un' occupazione. Tutti i prodotti saranno destinati
                          alle donne e ai bambini e bambine ospiti nelle strutture a indirizzo segreto
                          gestite dall' Associazione e alle donne in uscita dalla violenza che si
                          rivolgono al centro antiviolenza Sos Donna e ne hanno la necessità. L'
                          azione di SOS Donna-Servizio Fe.n.ice sul territorio comprensoriale faentino ha visto, nel 2019, 217 donne accolte e,
                          dal primo gennaio 2020 ad oggi, più di 190 donne si sono già rivolte a noi. Sos Donna, associazione nata a Faenza l' 8
                          marzo 1994, si occupa di fornire un servizio di prima accoglienza a donne che si trovano in uno stato di temporanea
                          difficoltà, che hanno subito o subiscono violenza, gestendo dal 2000 anche il servizio comunale Fe.n.ice, centro di
                          ascolto e prima accoglienza per le donne in stato di disagio e maltrattate.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020       Pagina 18
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                          giovedì 17 dicembre 2020
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                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Le scuole medie di Conselice si rifanno il look
                          Investimento di 200mila euro per interventi di messa in sicurezza e ammodernamento di uno dei due edifici di via Di
                          Vittorio

                          Comporterà un investimento complessivo di 200mila euro il nuovo
                          stralcio di ulteriori lavori riguardanti il plesso scolastico situato a
                          Conselice in via Giuseppe Di Vittorio. Edificio, lo ricordiamo, già soggetto
                          a opere per l' adeguamento sismico e riguardanti la prevenzione incendi.
                          L' intervento, approvato in occasione della seduta dell' ultimo consiglio
                          comunale, riguarda uno dei due edifici delle scuole medie e rientra tra gli
                          obiettivi della locale amministrazione comunale, finalizzati alla messa in
                          sicurezza di tutti i plessi scolastici del territorio conselicese. Oltre alla
                          realizzazione di un controsoffitto anti sfondellamento al piano terra, si
                          effettuerà la ristrutturazione dei servizi igienici situati al piano terra e al
                          primo piano, con l' eliminazione delle barriere architettoniche. Previsto
                          poi l' ammodernamento di tutti gli apparecchi sanitari e la realizzazione di
                          servizi idonei per le persone con disabilità. Si procederà inoltre alla
                          predisposizione di impianti di climatizzazione negli uffici nonché al
                          rifacimento e all' adeguamento degli impianti elettrici. Non
                          mancheranno, infine, ulteriori opere di sanificazione, montaggio e smontaggio impianti nonché tinteggiature. Come
                          spiega il sindaco di Conselice, Paola Pula, «l' intervento permetterà di restituire al servizio scolastico un plesso
                          completo nelle opere di prevenzione, con l' impiantistica adeguata e le strutture di servizi ammodernate. La scelta di
                          avviare subito i nuovi lavori, in continuità con l' attuale cantiere, consentirà di rendere disponibili gli edifici di via
                          Selice e via Di Vittorio per il prossimo anno scolastico senza rendere necessari ulteriori spostamenti, difficoltà
                          logistiche o interruzioni all' attività didattica». Questi nuovi lavori decisi dall' amministrazione comunale sono stati
                          illustrati alla Direzione Scolastica, assieme alla quale sono state valutate le soluzioni di carattere logistico-
                          organizzativo: si dovrà inevitabilmente prolungare l' attuale spostamento di quattro classi delle scuole medie al
                          plesso di Lavezzola fino alla fine dell' anno scolastico, con trasporto ad hoc degli studenti che sarà effettuato con
                          due pullman 'turismo' e con costo a carico dell' amministrazione comunale . «Confidiamo - aggiunge il primo
                          cittadino - nella comprensione delle famiglie per questa situazione, confermando che il trasferimento sarà garantito
                          per l' intera stagione scolastica dal servizio navetta messo a disposizione dall' amministrazione comunale stessa».
                          Luigi Scardovi © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020            Pagina 19
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                          giovedì 17 dicembre 2020
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                                                                  Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          BAGNACAVALLO

                          Viola i domiciliari, 33enne in carcere
                          La donna, nei guai per droga, è stata prelevata dai carabinieri

                          Pur essendo ai domiciliari, si era allontanata varie volte e senza alcun
                          giustificato motivo dalla residenza. Per questo i carabinieri della
                          Stazione di Villanova di Bagnacavallo hanno dato esecuzione a un ordine
                          di carcerazione, emesso dalla Procura di Ravenna, nei confronti di una
                          33enne italiana. Il personale dell' Arma, durante la consueta attività di
                          controllo finalizzata al rispetto degli obblighi imposti, nel rilevare le
                          violazioni degli stessi ha dato riscontro all' Autorità Giudiziaria, la quale
                          ha inteso aggravare la misura nei confronti della donna. Al termine delle
                          formalità di rito, ieri la 33enne, nei guai per droga, è stata portata alla
                          casa circondariale di Forlì, a disposizione dell' Autorità Giudiziaria che ha
                          emesso il provvedimento restrittivo.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020   Pagina 20
[ § 1 6 8 4 7 4 8 6 § ]

                          giovedì 17 dicembre 2020
                          Pagina 28

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Accordo per la produzione e commercializzazione di pavimenti, ceramiche e rivestimenti

                          Lamborghini-Italcer, il patto del lusso

                          di Marco Principini BOLOGNA Una collezione di pavimenti e rivestimenti
                          a marchio Tonino Lamborghini Luxury Surfaces. Il progetto troverà
                          concretezza grazie all' accordo tra Tonino Lamborghini, marchio di
                          accessori e progetti real estate di lusso, e Italcer, gruppo con quartier
                          generale nel Reggiano e riferimento nel settore ceramico. Due realtà che
                          si incontrano per dare vita a una linea che mette insieme tecnologia e
                          ricerca del design made in Italy. «La partnership con Italcer - spiega
                          Ferruccio Lamborghini, ceo e vicepresidente di Tonino Lamborghini - è
                          un' ulteriore conferma del nostro impegno a esportare nel mondo la
                          passione e lo spirito dello stile italiano sotto forma di progetti distintivi
                          che uniscono l' eccellenza del design e della manifattura del nostro
                          Paese». L' azienda bolognese, fondata nel 1981 dall' omonimo
                          presidente, erede della dinastia Lamborghini, da quasi quarant' anni
                          trasforma creatività e passione per design e meccanica in accessori,
                          complementi d' arredo e progetti legati all' ospitalità nel segno del lusso e
                          dell' eleganza italiani. Mentre La Fabbrica, nata nel 1994 a Castel Bolognese (Ravenna), è l' azienda del Gruppo
                          Italcer che seguirà la produzione e la commercializzazione della nuova collezione Tonino Lamborghini Luxury
                          Surfaces. «L' accordo - osserva Graziano Verdi, amministratore delegato di Italcer - rientra nella strategia e nella
                          visione del nostro gruppo, che punta al consolidamento e allo sviluppo della leadership del made in Italy nel settore
                          ceramico sia in Italia che nei mercati esteri più sensibili allo stile e alla qualità italiani». La nuova linea sarà
                          presentata nella prima metà del 2021, il focus commerciale sarà concentrato su una clientela internazionale
                          attraverso punti vendita selezionati e progetti contract. Le collezioni di rivestimenti frutto della partnership tutta
                          emiliano-romagnola saranno proposte ai clienti del progetto Tonino Lamborghini Hospitality in Brasile, Cina e nella
                          altre location internazionali in cui il brand sta sviluppando progetti nel comparto immobiliare, progetti che hanno già
                          attirato l' attenzione di molti. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020          Pagina 21
[ § 1 6 8 4 7 4 7 4 § ]

                          giovedì 17 dicembre 2020
                          Pagina 40

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Al Fontanone 42 contagiati Separati positivi e negativi»
                          Pio Serritelli, amministratore della coop In Cammino che gestisce la struttura faentina dove è stato registrato il
                          nuovo focolaio, illustra le misure adottate: «Programma di tamponi costanti»

                          Prima Santa Teresa, poi il Fontanone. Faenza, unico territorio dove le
                          strutture per anziani sembravano essere state risparmiate, ora vive una
                          doppia emergenza. Il sindaco Massimo Isola ha infatti reso noto che ora
                          il Covid è arrivato anche al Fontanone, dove ha contagiato 31 ospiti e 11
                          operatori. Al Santa Teresa, dove le positività sono state rilevate la
                          settimana scorsa, sono invece contagiati 57 ospiti (di cui 3 deceduti) e
                          32 operatori. Ne abbiamo parlato con Pio Serritelli, amministratore della
                          coop In Cammino che gestisce entrambe le strutture. Serritelli, com' è
                          la situazione attualmente al Fontanone? «Abbiamo fatto le azioni
                          necessarie. Al terzo piano abbiamo distinto due nuclei: quello azzurro in
                          cui ci sono i positivi e quello turchese con utenti negativi al tampone ma
                          che hanno avuto contatti coi positivi, una sorta di nucleo di
                          osservazione. Abbiamo diviso l' équipe: chi lavora nell' area Covid non si
                          muove nelle altre. A questo proposito abbiamo spostato al quarto piano,
                          che era inutilizzato, lo spogliatoio degli operatori che si prendono cura
                          dei pazienti Covid. Da lì accedono al nucleo attraverso un percorso separato». Gli ospiti come stanno? «Ne
                          abbiamo trasferiti al Santa Teresa per garantire che non ci fossero zone promiscue: ci siamo avvalsi di tutti gli spazi.
                          Non volevamo zone di sovrapposizione tra positivi e negativi». Quanti sono in totale gli ospiti? «Ci sono 115 posti
                          letto e le persone che gravitano nella struttura, tra ospiti e operatori, sono oltre 200». Come avete scoperto le
                          positività? «C' è un programma di tamponi costante, ripetuti con periodicità. Nei giorni scorsi avevamo individuato
                          alcune positività tra pazienti controllati per trasferimenti, e da lì abbiamo intensificato l' attività di controllo. E
                          abbiamo trovato le positività».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020            Pagina 22
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                          giovedì 17 dicembre 2020

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Avete capito come è entrato il virus? «Non è facile capire l' origine. La situazione a Faenza è cambiata rispetto alla
                          prima ondata, la percentuale di casi sul territorio è molto più consistente. Cerchiamo di prevenire le situazioni con i
                          tamponi, ma talvolta il test è negativo poi il soggetto si positivizza successivamente». Voi gestite anche Santa
                          Teresa, la struttura colpita dal Covid la settimana scorsa. Una doppia doccia fredda? «Sicuramente. A Santa Teresa
                          abbiamo avvicendato tutto il personale, lasciando a casa i positivi. Ora stiamo facendo lo stesso anche al
                          Fontanone. La situazione è faticosa, ma fa parte del contesto attuale e stiamo cercando di gestirla al meglio». Avete
                          problemi legati alla mancanza di personale dopo le positività? «Situazioni di questo tipo sono un problema,
                          anche se noi abbiamo una struttura abbastanza solida e stiamo cercando di attingere a quella. E speriamo che
                          presto gli operatori del Santa Teresa si negativizzino». Al Santa Teresa invece la situazione attualmente com'
                          è? «Stiamo attraversando una fase di stabilizzazione. Domani (oggi, ndr) inizia l' attività di screening per le
                          negativizzazioni del personale». Sara Servadei © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020           Pagina 23
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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Ravenna in maglia nera: è la provincia peggiore
                          Ben 210 nuovi positivi: ieri nessuno aveva più casi. E sono stati comunicati anche 9 decessi. Alla cra Tarlazzi
                          Zarabbini di Cotignola 12 contagi

                          Di nuovo oltre 200 casi, abbastanza da metterci in cima al triste podio
                          delle province con più casi in regione. E la colpa, anche ieri, è dei contagi
                          nelle strutture per anziani. Andiamo con ordine, e partiamo dai decessi. In
                          una giornata triste come quella di ieri, infatti, non sono mancate le
                          vittime, 9 per la precisione. Tra queste troviamo tre ospiti di strutture per
                          anziani: la 93enne di Cotignola Clementina Pagani, l' 85enne di Ravenna
                          Fatina Caldarelli e la 97enne di Ravenna Adriana Bargossi. A questi si
                          aggiungono la 94enne di Fusignano Giovanna Valli, la 92enne di Lugo
                          Cesira Zaffagnini, l' 88enne di Ravenna Sergio Turci, l' 84enne di Ravenna
                          Francesca Fabbroni, il 78enne di Ravenna Domenico Agostini e il 74enne
                          di Faenza Andrea Archi. Veniamo, quindi, ai contagi nelle Cra. Il bilancio
                          più pesante arriva da Faenza, dove un' altra struttura vede di botto un
                          gran numero di positivi: si tratta del Fontanone, dove risultano positivi 31
                          ospiti su 115 e 11 operatori sugli oltre 80 dipendenti. Il Fontanone si
                          affianca alla casa di riposo Santa Teresa del Bambin Gesù, sempre a
                          Faenza, dove al momento risultano positivi 57 ospiti su 80 e 32 operatori su circa 45. In quest' ultima struttura nell'
                          ultima settimana si sono registrati anche 3 decessi tra gli ospiti positivi. Inoltre «sia l' ospedale degli Infermi che l'
                          ospedale privato San Pier Damiano contano contagi di alcuni pazienti e operatori sanitari - aggiunge il sindaco di
                          Faenza Massimo Isola -. Tutti questi eventi in contemporanea stanno creando qualche difficoltà nella disponibilità
                          del personale sanitario e chi è in servizio è costretto ad un carico di lavoro ancora maggiore». I contagi legati alle
                          strutture faentine hanno portato anche a un aumento dei casi tra i cittadini della vicina Castel Bolognese, come ha
                          riportato ieri il sindaco Luca Della Godenza. Brutte notizie anche dalla Cra Tarlazzi Zarabbini di Cotignola, dove ieri
                          sono risultati positivi altri 8 ospiti e 4 operatori, mentre fortunatamente l' emergenza è rientrata al Centro di
                          accoglienza straordinario di Barbiano, dove tutti i migranti positivi hanno terminato l' isolamento in hotel Covid e
                          sono rientrati nella struttura. Il capitolo scuole, invece, conta un nuovo contagio alla scuola primaria Quadri di Massa
                          Lombarda, dove nella classe dell' alunno positivo sono state disposte la didattica a distanza e i tamponi per tutti i
                          bambini. Veniamo ai numeri. In regione sono stati rilevati 1.238 nuovi casi su 17.500 tamponi (7%), e la nostra
                          provincia, con 210 contagi, è quella con più positività seguita da Bologna (202) e Reggio Emilia (178). Sono stati
                          riscontrati 87 nuovi casi a Faenza, 45 a Ravenna, 18 ad Alfonsine, 14 a Castello, 8 a Lugo,

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                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          7 a Bagnacavallo, 5 a Massa, 4 a Conselice, 3 a Cervia e Riolo, 2 a Cotignola e Fusignano, 1 a Brisighella, Russi,
                          Sant' Agata e Solarolo e 8 residenti fuori provincia. I positivi sono l' 11,6% dei 1.807 tamponi totali, e sono 85 maschi
                          e 125 femmine, 69 persone con sintomi e 10 ricoverati. Ci sono 150 casi individuati perché contatti di positivi, 41 per
                          sintomi, 18 per test privati e 1 di rientro dal Marocco. Sono state comunicate anche 102 guarigioni. Sara Servadei.

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                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Casi calati del 20% in tre settimane «Ora non sono permessi errori»
                          Il sindaco Michele de Pascale a colloquio su Facebook con il primario di Terapia intensiva, Maurizio Fusari

                          In tre settimane i contagi, rispetto al picco, sono calati del 20%. La
                          discesa lungo la curva dei contagi è lenta, ma i dati via via la
                          confermano. Ieri l' Ausl ha diffuso il report sui casi rilevati dal 7 al 13
                          dicembre. In totale i positivi sono stati 1025: in media 146,4 al giorno,
                          rispetto ai 170,4 dei sette giorni precedenti. La curva dei casi divisi per
                          settimane dimostra una lenta discesa a partire dai sette giorni più
                          disastrosi, quelli tra il 16 e il 22 novembre, quando ci sono stati 1281 casi
                          (in media 183 al giorno). La settimana dal 7 al 13 dicembre vede un calo
                          del 14% sui casi della settimana 30 novembre-6 dicembre e del 19,98%
                          rispetto al picco. Certo, la discesa è un percorso molto più complicato
                          della salita: nelle tre settimane precedenti al picco l' aumento è stato
                          vertiginoso e velocissimo (+73%). La speranza è che questa settimana
                          possiamo scendere complessivamente sotto ai 1000 casi. Tornando alla
                          settimana 7-13 dicembre, in totale sono stati fatti oltre 13mila tamponi, di
                          cui il 7,8% positivi. La percentuale è in costante discesa da quattro
                          settimane, e questo è un altro fattore incoraggiante. Un altro buon segno è la percentuale di asintomatici sul totale
                          dei nuovi casi: sono il 62%, la più alta della Romagna. Questo significa che l' Igiene pubblica tiene sotto controllo i
                          movimenti del virus. Stiamo facendo comunque ancora i conti con le conseguenze del picco, sia in termini di ricoveri
                          (stabili intorno ai 200) che di decessi (sono stati 63 quelli ufficializzati nell' ultima settimana). I nuovi casi positivi
                          sono 2,7 ogni 1000 abitanti. Infine veniamo ai numeri dei comuni. In provincia ci sono 1025 casi rilevati nella
                          settimana 7-13 dicembre su 3344 casi attivi. Ad Alfonsine sono 42 su 136, a Bagnacavallo 28 su 118, a Bagnara 0 su
                          15, a Brisighella 9 su 47, a Casola 1 su 4, a Castello 19 su 54, a Cervia 58 su 186, a Conselice 23 su 79, a Cotignola 22
                          su 62, a Faenza 231 su 554, a Fusignano 16 su 58, a Lugo 66 su 276, a Massa 15 su 82, a Ravenna 452 su 1558, a
                          Riolo 5 su 23, a Russi 23 su 46, a Sant' Agata 4 su 17 e a Solarolo 11 su 29. «I dati di Ravenna sono ancora
                          abbastanza alti - ha commentato ieri il sindaco e presidente della Provincia Michele de Pascale -. Va detto che sono
                          dovuti anche alla nostra grande capacità di identificare gli asintomatici, e questo significa che siamo bravi». De
                          Pascale ha commentato anche l' impatto della seconda ondata sul nostro territorio, molto più disastroso rispetto alla
                          prima: «Occorre prestare molta attenzione, perché non ci si può permettere di fare errori. Si parla di terza ondata, ma
                          qui siamo ancora dentro alla seconda». Il sindaco ha detto la sua anche in merito all' affollamento dei centri storici in
                          questi weekend: «Il governo deve essere più coerente nelle scelte. Deve esserci responsabilità da parte dei cittadini,
                          ma non si può criminalizzare il comportamento

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                          giovedì 17 dicembre 2020

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                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          individuale di chi va a fare acquisti con le mascherine, magari utilizzando anche il cashback che il governo ha
                          istituito». Ieri del virus ha parlato anche il primario di Terapia intensiva Maurizio Fusari (nella fotina), ospite del
                          'salotto online' di De Pascale. Fusari ha spiegato che normalmente tra i tre ospedali di Ravenna, Faenza e Lugo ci
                          sono 26 posti letto di Terapia intensiva, «ma in questo momento possiamo arrivare fino a 34/35/36 letti, espandendo
                          la nostra capacità abituale. A Faenza abbiamo una Terapia intensiva prevalentemente per pazienti non Covid, a Lugo
                          è tutta per pazienti Covid e a Ravenna è utilizzata al 50% per pazienti Covid e al 50% per pazienti non Covid». A livello
                          di disponibilità per pazienti Covid, «in questo momento posso ricoverare fino a 5 pazienti, con diversi livello di
                          invasività del trattamento intensivo - ha aggiunto Fusari -, di cui 2 a Ravenna e 3 a Lugo». Sara Servadei ©
                          RIPRODUZIONE RISERVATA.

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                          giovedì 17 dicembre 2020
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                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Romagna Acque, nel 2021 93 milioni di investimenti
                          Ruolo sempre più strategico per l' impianto alla Standiana

                                                                                                                                             lo. tazz.

                          L' impianto che Romagna Acque ha realizzato alla Standiana sarà
                          sempre più strategico per l' approvvigionamento idrico del territorio.
                          «Dopo la diga di Ridracoli - ha confermato ieri il presidente della Società
                          delle Fonti Spa, Tonino Bernabè presentando il preconsuntivo di bilancio
                          2019 e il budget previsionale 2020 - la Standiana è il secondo centro di
                          approvvigionamento di acqua della Romagna». Non a caso la realtà
                          ravennate è al centro di un investimento di 80 milioni - che andranno in
                          appalto il prossimo anno - per la terza direttrice della condotta impianto
                          Standiana-Forlimpopoli-Casone e condotta Casone-Torre Pedrera. «Un
                          investimento strategico - ha detto Bernabè - che consentirà di
                          raggiungere una pluralità di obiettivi: interconnessione fra le principali
                          fonti di approvvigionamento; potenziamento delle capacità distributive
                          dell' intera rete di adduzione dell' Acquedotto della Romagna (nelle zone
                          costiere ma anche nell' entroterra); maggior garanzia di continuità di
                          erogazione del servizio anche in presenza di situazioni critiche o rottura;
                          maggiore uniformità nella qualità della risorsa distribuita». Complessivamente Romagna Acque nel 2021 ha in
                          programma 92,8 milioni di investimenti nel Ravennate. Previsto il raddoppio della condotta Russi - derivazione Lugo
                          Cotignola che, in affiancamento a quella esistente, consentirà di incrementare le portate erogabili dal nuovo
                          impianto della Standiana e di aumentare la sicurezza di approvvigionamento dell' entroterra lughese da Faenza fino
                          ad Alfonsine. L' investimento è di 9,4 milioni; si prevede che l' appalto possa essere aggiudicato ad inizio 2021.
                          Romagna Acque è impegnata anche nella valorizzazione delle aree vallive e pinetali. Con 3,4 milioni di euro verrà
                          collegato il Canale Carrarino con la canaletta Anic, operazione che consentirà di far arrivare acqua alla Valle della
                          Canna. È in corso la progettazione esecutiva del secondo stralcio, che consentirà di avviare le procedure di gara per
                          l' affidamento dei lavori. Per quanto riguarda il preconsuntivo di bilancio 2019 e il budget previsionale 2020, l'
                          assemblea di Romagna Acque li ha approvati all' unanimità. I dettagli sono stati illustrati alla stampa dal presidente
                          Bernabè, dal vicepresidente Roberto Biondi, e dal neo direttore generale Giannicola Scarcella. In apertura è stata
                          ricordata la figura dell' ing. Andrea Gambi, il direttore generale della società scomparso la scorsa primavera a causa
                          del Covid. Il preconsuntivo 2019 quantifica un valore della produzione di 56,8 milioni di euro, con un decremento di
                          1,9 milioni rispetto al budget a causa dei riflessi economici della pandemia. Il risultato prima delle imposte è di 7,8
                          milioni euro, superiore al budget di 1,6 milioni di euro, e pari a circa il 13,7% del valore della produzione. Il budget 2020
                          individua un valore della produzione di euro 58, 6 milioni di euro, con un utile di esercizio previsto in 4,8 milioni di
                          euro.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020              Pagina 28
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                          giovedì 17 dicembre 2020

                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                           Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          lo. tazz.

                                                     Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020   Pagina 29
[ § 1 6 8 4 7 4 7 5 § ]

                          giovedì 17 dicembre 2020
                          Pagina 56

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Con i cimeli di guerra salvo la memoria»
                          Lugo, Bruno Zama colleziona materiale bellico inerte, modificato, trasformato e riutilizzato per la vita quotidiana

                          Bruno Zama, faentino di nascita ma residente a Lugo da oltre vent' anni, è
                          uno studioso che da tempo colleziona materiale bellico inerte,
                          modificato, trasformato e riutilizzato per la vita quotidiana. Una passione
                          la sua che, malgrado i tanti impegni di lavoro come dirigente di banca, lo
                          ha fatto in pochi anni accreditare quale maggiore collezionista italiano
                          ed europeo in questo particolare settore di 'Militaria'. Il frutto delle sue
                          ricerche sono gli oggetti che espone per conservarne la memoria,
                          ponendosi l' obiettivo di salvarli dalla distruzione, affinchè le nuove
                          generazioni comprendano l' inutilità e la stupidità della guerra. «Già
                          vedere - spiega Zama - un elmetto che diventa uno scolapasta, un
                          imbuto, un braciere scaldaletto, uno svuota letame, un bossolo che
                          diventa una borsa d' acqua calda, un vaso di fiori, un macinino, una
                          bomba a mano che diventa lume a olio, un paracadute che diventa un
                          abito da sposa, ci fa comprendere quanto denaro sprecato e quanta
                          distruzione fosse in origine in questi oggetti bellici». Zama espone molto
                          del suo materiale bellico riutilizzato per la vita quotidiana al Museo della Guerra di Castel del Rio (Bo), ma cura allo
                          stesso tempo mostre di riutilizzi bellici in diversi musei tra cui il Romagna Air Finders di Maiano e Fusignano, nel
                          centro di documentazione La Palazza di Budrio di Cotignola e nel museo Argylls Romagna Group a Faenza. «Quelli
                          che colleziono - precisa Zama - sono oggetti che hanno due anime, la prima di morte e disperazione, la successiva di
                          pace e di futuro. Mi domando sempre quando li trovo: chi li realizzò, dove, quando, come mai e perché? Chi riciclava?
                          Sicuramente i soldati al fronte, soprattutto durante la prima guerra mondiale, nelle trincee del nord Italia, ai confini
                          con l' allora impero austro-ungarico, ma anche durante il secondo conflitto mondiale, nei luoghi dove si fermarono
                          per mesi i combattimenti nelle trincee della linea Gustav e, principalmente in quelle della Linea Gotica. Ma, oltre ai
                          combattenti, penso anche agli agricoltori, artigiani, massaie, ragazzi che riusarono, modificarono, trasformarono gli
                          oggetti bellici abbandonati nei teatri di guerra. I due conflitti mondiali portarono tante distruzioni e gli italiani, spesso
                          con le case distrutte e in miseria fecero di necessità virtù, sfruttando il materiale bellico a fini civili, per vivere». Nel
                          2012 Zama ha pubblicato con Jean Marcacci il primo libro italiano dedicato ai riutilizzi bellici: 'I riciclanti della Linea
                          Gotica'. Nel 2013 'Recuperanti e riciclanti delle due Guerre Mondiali' e a metà 2020 ha infine dato alle stampe 'Smalti
                          tedeschi WW2', il primo libro tematico in Italia sulle produzioni delle trasformazioni belliche, dalle riconvertite
                          fabbriche belliche tedesche, fra il giugno 1945 e la primavera 1947. «Salvare i reperti e cimeli storici, un tempo
                          distrutti o destinati

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020              Pagina 30
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                          giovedì 17 dicembre 2020

                                                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          alla fonderia - conclude Zama - è divenuto molto importante per me perché io credo nel valore della memoria. Nel
                          2013 ho collaborato alla realizzazione del documentario 'Il Pane e le baionette', con interviste a persone che
                          riciclarono oggetti alla fine della seconda guerra mondiale, un docufilm girato a Faenza, nelle trincee di Monte
                          Battaglia, a Lugo e nei bunker del Ravennate e ho capito che la mia vocazione è questa: impegnarmi per
                          salvaguardare la memoria storica del nostro territorio». Daniele Filippi © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                             Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020        Pagina 31
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                          giovedì 17 dicembre 2020
                          Pagina 70

                                                                   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Basket femminile serie A2

                          E-Work, debutto vincente per Sguaizer: schiantata Livorno
                          Nonostante un attacco che non gira al meglio, le faentine sopperiscono con una difesa granitica. Esordio per la
                          giovane Cappellotto

                          Faenza 7 9 L i v o r n o 4 9 E - W O R K        FAENZA: F r a n c e s c h e l l i 1 4 ,
                          Schwienbacher 10, Morsiani 17, Ballardini 10, Caccoli, Chiarini, Meschi 7,
                          Cappellotto 2, Brunelli ne, Vente 12, Porcu 7. All.: Sguaizer. JOLLY
                          LIVORNO: Degiovanni 2, Cirillo ne, Ceccarini 9, Patanè 2, Simonetti 2,
                          Orsini 4, Poletti ne, Guilavogui 2, Giangrasso 14, Sassetti, Evangelista 14.
                          All.: Pistolesi. Arbitri: Ugolini e Bianchi. Note - Parziali: 22-10; 36-20; 60-35.
                          Tiri da 2: FA: 18/27, LI: 14/32; Tiri da 3: FA: 9/27, LI: 6/18; Tiri liberi: FA:
                          16/18, LI: 3/7. L' E-Work non perde le belle abitudini e festeggia nel
                          migliore dei modi il debutto in panchina di coach Sguaizer. Livorno si
                          rivela come da pronostico un semplice sparring partner, tanto che il
                          mese di stop dovuto ai quattro rinvii e le assenze di Brunelli, Soglia e
                          Franceschini, non incidono sul risultato. Faenza parte forte trascinata
                          dalle lunghe Morsiani e Vente e si porta sul 7-3 poi Franceschelli spara la
                          tripla del 10-3 e poco dopo Schwienbacher firma il vantaggio in doppia
                          cifra: 18-8. Siamo al 7', ma i giochi finiscono qui, perché poi ci pensa la
                          difesa manfreda a non concedere nulla alle avversarie, sopperendo ad un attacco che non gira al meglio.
                          Emblematico è l' inizio del secondo periodo quando nessuna delle due squadre segna e il 20-10 non si sblocca per i
                          primi cinque minuti. Quando però l' E-Work ritrova la via del canestro vola sul 29-14, concedendo le briciole alle
                          avversarie ed infatti all' intervallo le padrone di casa hanno già chiuso la pratica sul 36-20. A spostare gli equilibri è la
                          pressione difensiva, che costringe le toscane a perdere ben 12 palloni nei primi venti minuti. Il secondo tempo
                          diventa una sorta di allenamento dove Sguaizer può provare nuove soluzioni tattiche per far ritrovare il ritmo alle
                          giocatrici in vista della trasferta a La Spezia di domenica. Da segnalare il debutto in serie A2 della 15enne
                          Cappellotto, arrivata in prestito da San Lazzaro fino a quando non inizierà il campionato di serie B Regionale. Quello
                          con Livorno era il primo di quattro recuperi e l' E-Work ha già messo in calendario gli altri tre: certa è la data di quello
                          in casa di San Giovanni Valdarno che si disputerà il 13 gennaio alle 20.30, mentre manca solo l' ufficialità per la gara
                          a Firenze (30 dicembre) e per quella in casa con il Cus Cagliari (20 gennaio). Rinviato il match a Civitanova Marche
                          del 10 gennaio, dato che in quella data le marchigiane giocheranno un recupero. Ieri si è giocata un' altra gara della
                          nona giornata: La Spezia, prossima avversaria dell' E-Work, ha vinto 74-64 a Bolzano. Classifica: Brescia (11 gare
                          giocate) 18 punti; Umbertide (9) e Faenza (8) 14; San Giovanni Valdarno (7), Selargius (9) e La Spezia (10) 12; Firenze
                          (7) 10; Civitanova Marche (10) 8; Bolzano (8)

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020            Pagina 32
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                          giovedì 17 dicembre 2020

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          e Patti (10) 6; Livorno (10) e CUS Cagliari (8) 4; Pistoia (6) 2; Virtus Cagliari (9) 0. Luca Del Favero.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020            Pagina 33
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                          giovedì 17 dicembre 2020
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                                                             Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          FOGNANO

                          Dalla collezione Fabbri nascerà un grande museo dedicato a Sofia Loren
                          Mina Fabbri custodisce migliaia di foto, articoli, poster, riviste, video, dischi, locandine e cimeli dell' attrice,

                                                                                                                                FRANCESCO DONATI

                          Quando nel 2014 Sofia Loren si recò a Fognano a casa di Mina Fabbri
                          arrivarono perfino i reporter della tv brasiliana Globo. Numerosi media nel
                          mondo ne parlarono e venne allo scoperto la favolosa collezione di Mina:
                          migliaia di foto, cover, articoli di giornale, poster, riviste, video, dischi, film,
                          locandine, cimeli riferiti alla luminosa carriera dell'attrice, catalogati o custoditi
                          in album come se fossero reliquie. Si scoprì che Mina Fabbri è la più grossa e
                          importante collezionista di reperti e documentazioni su Sofia Loren in Italia, e
                          probabilmente nel mondo. Tanto appunto da meritare quella visita dell'attrice
                          che aveva conosciuto a Roma nel 2006 durante una mostra al Vittoriano, dove
                          «io portai il mio materiale racconta e Sofia i suoi abiti». Ebbene, buona parte
                          della raccolta è ora visibile online sulla pagina facebook di Mina Fabbri e sulla
                          piattaforma Pinterest, ma non solo: il tutto potrebbe finire in un museo dedicato
                          alla magnifica icona italiana del cinema. IN GIRO PER IL MONDO «Ho 80 anni
                          racconta la collezionista e quindi mi pongo il problema di rendere fruibile in
                          futuro quanto ho raccolto fin dall'età di10 anni.Ho girato il mondo per questa
                          mia passione: Francia, Germania Inghilterra; ho spulciato nei mercatini di Los
                          Angeles, negli archivi delle case cinematografiche e per ultimo anche su E bay, dove ho messo in vendita materiale
                          su Marilyn Monroe, per acquistarne su Sofia». In sostanza la fan fognanese sarebbe disponibile a cedere l'immenso
                          patrimonio accumulato «qualora venisse conservato e garantito in una mostra permanente o in un museo dedicato
                          all'attrice», afferma. E proprio in questa direzione pare esserci una svolta che può riservare un clamoroso esito.
                          TRATTATIVE IN CORSO «Ho avviato contatti, ma poi si è bloccato tutto per via del coronavirus, insomma vi sarebbe
                          chi è interessato, altro non posso dire». Neanche sotto tortura? Mina ride: «Probabilmente vi sarà una trattativa ma
                          adesso è tutto fermo: a casa mia non ospito nessuno. Ho paura del virus, non vedo l'ora di vaccinarmi». Ma se
                          dovesse finire tutto in un museo, dove andremo a vederla questa collezione? A Brisighella? In Italia? All'estero?
                          «Certo sono romagnola e mi piacerebbe che tutto restasse nei dintorni, ma non credo che qui ci sia qualcuno
                          interessato ad aprire un museo su Sofia Loren, però nei suoi luoghi d'origine». Allora facendo un improvvisato toto
                          museo in base a quanto trapela, la raccolta potrebbe finire nei luoghi cari alla diva, nata a Roma, cresciuta a Pozzuoli,
                          vicino a Napoli, cittadina onoraria di Sorrento. Sarebbe dunque da queste quattro città (e Mina non lo nega) che
                          qualcuno di importante con un grosso progetto in cantiere si sarebbe interessato alla collezione romagnola.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020                 Pagina 34
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