Media Monitoring per 27-12-2019 - Rassegna stampa del 27-12-2019 - Azienda Ospedaliera Universitaria San ...
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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1 27/12/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Ambulanze, appello sindacati «Un servizio da internalizzare» ............................................... 1 26/12/2019 - WWW.ILQUOTIDIANODISALERNO.IT SANITA’: dal Ruggi al Medical Center di Atlantis … passando per De Luca !! ......................... 3 25/12/2019 - WWW.CORRIERENAZIONALE.IT Cuore: dal DNA dei centenari una nuova terapia ................................................................... 6 24/12/2019 - WWW.LACITTADISALERNO.IT Sos al Pronto soccorso, ecco i medici dell’Asl ....................................................................... 8 23/12/2019 - WWW.LACITTADISALERNO.IT Macchinari sanitari pagati col “tesoro” .............................................................................. 10 Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 12 27/12/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Maternità a Polla, la speranza arriva con la nascita di due gemelli ..................................... 12 27/12/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Ospedale, accessi record assalto al pronto soccorso anche nei giorni di festa .................... 14 27/12/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Pratiche di invalidità l' Asl non si ferma partono le nomine ................................................. 16 27/12/2019 - CRONACHE DI SALERNO Stipendi d' oro e bando 118 Il silenzio di Iervolino in attesa della Procura .......................... 18 Sanità Campania ............................................................................................................................. 20 27/12/2019 - IL ROMA "Crack" osso per fragilità, 230mila fratture all' anno ........................................................... 20 27/12/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO) Arrivano i rinforzi al Rummo ecco cardiologi e anestesisti ................................................... 22 27/12/2019 - IL MATTINO (ED. CASERTA) Autismo, terapie a Caserta Il Tar Campania striglia l' Asl .................................................... 24 27/12/2019 - IL SANNIO Cardiologia: assunti quattro medici ..................................................................................... 26 27/12/2019 - CRONACHE DI CASERTA Concorso precari Asl, si finisce dai giudici ........................................................................... 28 27/12/2019 - IL SANNIO Cure domiciliari, parte la rivoluzione Volpe ......................................................................... 30 27/12/2019 - IL ROMA Farmaci orfani per le malattie rare ...................................................................................... 33 27/12/2019 - CRONACHE DI NAPOLI Gira quattro ospedali e muore per un' infezione .................................................................. 35 27/12/2019 - IL MATTINO (ED. AVELLINO) Guardie mediche, organico carente Sellitto: «Basta contratti a termine» ............................ 36 27/12/2019 - IL ROMA La buona sanità a "Villa Rachele" «Un raggio di sole» ......................................................... 38 27/12/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO Malattie infettive, primo protocollo a tutela dei detenuti .................................................... 40 27/12/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Medici di famiglia, siglato l' accordo ambulatori aperti fino alle 8 di sera ........................... 41 27/12/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Ok al super -elicottero di notte Capri più vicina ................................................................... 43 27/12/2019 - CRONACHE DI NAPOLI Ospedale, stipendi degli addetti a rischio ............................................................................ 45 27/12/2019 - IL SANNIO Servizio 118, la Cub «Tredicesime non pagate» : «Tredicesime non pagate» ...................... 47 27/12/2019 - IL MATTINO (ED. AVELLINO) Svolta al Moscati ecco le assunzioni .................................................................................... 49 Sanità nazionale ............................................................................................................................. 51 27/12/2019 - CORRIERE DELLA SERA Lo psicologo si trova anche in farmacia ............................................................................... 51
27/12/2019 - AVVENIRE Meningite nella Bergamasca, dopo i tre casi a Villongo la Regione apre un ambulatorio straordinario per vaccinarsi ................................................................................................. 54 27/12/2019 - IL GIORNALE Meningite, vaccini gratuiti per abitanti ................................................................................ 56 27/12/2019 - CORRIERE DELLA SERA Perché è importante la «diplomazia» della salute ................................................................ 58 27/12/2019 - CORRIERE DELLA SERA Sanità, la scelta storica: liberati nove macachi «Tutela per gli animali» .............................. 60
27/12/2019 Pagina 24 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 4.001 Lettori: 107.296 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Ambulanze, appello sindacati «Un servizio da internalizzare» IL PROGETTO Internalizzare il 118 attraverso una manifestazione d' interesse per gli infermieri della graduatoria Asl. Le parti sociali tornano sulla problematica delle Croci che si occupano del servizio in provincia di Salerno, denunciando lo sfruttamento di tanti giovani infermieri ai quali andrebbero riconosciuti solo 5 euro all' ora. Al Ruggi invece, i sindacati chiedono al governatore De Luca un incontro urgente per discutere di «un piano di riferimento per comprendere tutti i fabbisogni», evitando atti discrezionali. «Già nel decreto 49 si declina la fattispecie per cui il servizio 118 deve rientrare nell' esclusiva gestione dell' Asl Salerno scrive il segretario del Nurdind Biagio Tomasco Considerato che la Regione, nel 2016 ha inteso abbandonare la strada che portava alla costituzione di un' agenzia regionale e contestualmente ha individuato in ciascuna Asl la gestione dell' emergenza-urgenza, riteniamo sempre più utile e urgente individuare un modello organizzativo che veda la centralizzazione del servizio, senza alcun intermediario. Si aprirebbe la strada all' immissione in ruolo di nuovo personale, già formato e con pluriennale esperienza, che potrebbe essere riutilizzato nei momenti di quiescenza del servizio 118, all' interno dei pronto soccorso, sanando in tal modo l' atavica carenza di personale in tali settori». AL RUGGI Passando al Ruggi, ma restando in tema di personale, la Uil Fpl provinciale chiede al governatore De Luca un incontro urgente per discutere di «un piano che scongiuri atti discrezionali. L' Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Azienda sta avviando processi di riorganizzazione, che in assenza di un piano complessivo di riferimento relativo a fabbisogni di personale e livelli di riorganizzazione aziendale e conseguenti step di priorità, finiscono per essere percepiti come atti discrezionali unilaterali e non finalizzati alla ulteriore crescita e consolidamento dei livelli assistenziali nell' interesse dell' utenza della provincia scrive il segretario Donato Salvato Questi processi disattendono precedenti accordi decentrati raggiunti con la piena condivisione delle parti e compatibili con le risorse contrattuali a disposizione, che riguardavano tutta la platea dei lavoratori interessati, rafforzando quel senso del dovere e di appartenenza tra i lavoratori, obiettivo fondamentale per dare concretezza ed efficienza ai percorsi assistenziali. Atti unilaterali e pretestuosi, che favoriscono pochi e scontentano molti, finirebbero per sottrarre l' indispensabile consenso all' enorme lavoro effettuato in questi anni dalla presidenza regionale per realizzare l' uscita dal piano di rientro». sa. ru. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
26/12/2019 ilquotidianodisalerno.it EAV: € 275 Lettori: 300 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web SANITA’: dal Ruggi al Medical Center di Atlantis … passando per De Luca !! Aldo Bianchini SALERNO – Qualche giorno fa il governatore della Campania, on. Vincenzo De Luca, si è lasciato andare ad una delle sue tante affermazioni apodittiche: “Dobbiamo bloccare le cure fuori Regione”. Bellissima la presa di posizione di un uomo forte e solo al comando; visto, però, che l’affermazione è stata sdoganata nel contesto di un discorso che riguardava l’intera sanità pubblica campana che lui cerca disperatamente di accreditare come quella tra le migliori del Paese, la sua affermazione durissima sulle cure fuori regione diventa immediatamente poco credibile e, quindi, assolutamente non sostenibile. Perché ?, perché il governatore sa benissimo che non sempre e non in tutti i luoghi deputati all’esercizio della tutela della salute pubblica le cose funzionano talmente bene da stoppare sul nascere ogni tentativo di farsi curare fuori regione; anche se la Costituzione (tanto spesso evocata dallo stesso De Luca) garantisce la tutela della salute e la libera scelta di farsi curare come e dove ogni singolo cittadino decide di farlo. La Carta Costituzionale, e De Luca lo sa bene, nel suo art. 117 non è stata sconvolta dalla legge del 12 aprile 2016 in quanto detta legge nel delegare alle Regioni alle singole Regioni responsabilità sempre maggiori nella programmazione e organizzazione delle attività sanitarie ha, nel suo spirito, anche lasciato chiaramente capire che può e deve essere impedita la cura fuori regione a patto che le condizioni ospedaliere di quella regione siano sufficienti, efficienti ed efficaci. Il governatore De Luca, da ottimo comunicatore qual è, fa un discorso generale di propagandata “buona sanità campana” che necessariamente deve supportare con singole stampelle (una di queste è “la cura fuori regione”, cardine importante!!) che vanno bloccate perché la sanità in Campania funziona; ma Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
questo lo dice, purtroppo, soltanto lui; dall’altra parte, di fronte a lui, c’è una marea di insufficienze, di inefficienze e di inefficacie. Sarebbe abbastanza riduttivo, se non sciocco, invitare il governatore a leggere i miei due articoli pubblicati il 27 e 29 novembre scorso con l’identico titolo: “SANITA’: Ruggi, una giornata di ordinaria follia” nel contesto dei quali ho descritto le peripezie di un paziente (F.B.), in gravissime condizioni di salute, costretto a lasciare il Ruggi sotto la pioggia battente perché all’ambulanza privata non era stato concesso di entrare fin sotto il padiglione C-D davanti al quale, però, sostano cani e porci. Su questo fattaccio, però, devo annunciare di essere stato ricevuto dall’attento e sensibile commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona (nota come “RUGGI”), dr. Enzo D’Amato, e mi riservo di parlarne nella prossima puntata. Oggi vorrei suggerire ai responsabili della sanità salernitana di leggere quanto sto scrivendo in merito ad un fatto accaduto qualche giorno fa ad un cittadino salernitano (G.B.) presso il “JFK Medical Center” ad Atlantis nei pressi di Miami (Florida). Il paziente ricoverato d’urgenza è stato, sempre d’urgenza sottoposto ad un delicato intervento chirurgico; dopo poche ore è stato dimesso e seduto su una sedia a rotelle per consentirgli di raggiungere l’autovettura nel parcheggio e far ritorno a casa. Ma fuori pioveva, anzi diluviava (peggio di come pioveva sul Ruggi di Salerno il giorno in cui il paziente F.B. doveva essere trasferito in gravi condizioni in altro ospedale fuori Regione ); e dato che la grossa autovettura americana non poteva accedere davanti all’’ingresso dell’ospedale, ecco cosa si inventano due medici e tre infermieri che stavano assistendo l’ammalato fin sulla soglia d’ingresso. Con grande sensibilità e umiltà (due medici e tre infermieri in Italia non li vedete così affiatati, e soprattutto disponibili verso il prossimo, manco a pagarli a peso d’oro !! ) tirano fuori un apposito tunnel mobile (come quelli che vediamo negli stadi italiani) e lo allungano fino alla macchina, così il paziente lascia la sedia a rotelle e passa in autovettura in piena sicurezza. Al Ruggi di Salerno, invece, il paziente in stato di assoluta gravità venne lasciato solo in mezzo alla strada ed esposto alle intemperie; mentre i medici e gli infermieri si fermarono sulla soglia del reparto. Qualcuno mi ha già detto che in America la sanità si paga; a costoro rispondo che in Italia si paga forse anche pesantemente di più; la differenza sta solo nel fatto che lì è privata e qui è pubblica, e da noi la sanità si alimenta attraverso le nostre tasse che vanno a coprire (come dovrebbe essere in tutto il mondo) anche le esigenze degli ultimi. Ma paghiamo tutti, altro che storie. Saranno capaci i nostri maestri della sanità pubblica di leggere, farsi un esame di coscienza e reagire in conseguenza, rimodulando, semmai, i sistemi di lavoro e di comprensione Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
umana ? Lo vedremo nella prossima puntata. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
25/12/2019 EAV: € 568 Lettori: 3.167 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Cuore: dal DNA dei centenari una nuova terapia Dal codice genetico dei centenari la possibilità di una nuova terapia contro le malattie cardiovascolari: i risultati di una ricerca tutta italianaAlcune persone vivono molto più a lungo della media, in parte anche grazie al loro DNA. Una ricerca tutta italiana mostra che potrebbe essere possibile replicare questo “dono genetico” dei centenari anche per chi ne è sprovvisto. Si apre la strada ad un modello innovativo di terapia, capace di prevenire e combattere le malattie cardiovascolari attraverso un vero e proprio ringiovanimento dei vasi sanguigni.Lo studio, condotto dall’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (IS), dall’I.R.C.C.S. MultiMedica di Sesto San Giovanni (MI) e dal Dipartimento di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria, Scuola Medica Salernitana dell’Università degli Studi di Salerno, con il sostengo di Fondazione Cariplo e Ministero della Salute, è stato pubblicato sul giornale scientifico European Heart Journal ed è incentrato sul gene che codifica la proteina BPIFB4. In passato lo stesso gruppo di ricerca aveva individuato una variante di questo gene, la cosiddetta LAV (“longevity associated variant”), che prevale nelle persone dalla vita particolarmente lunga, oltre i cento anni. Ora i ricercatori hanno inserito, attraverso un vettore virale, il gene LAV-BPIFB4 nel DNA di animali da laboratorio particolarmente suscettibili all’aterosclerosi e, di conseguenza, a patologie cardiovascolari.“I risultati – dice Annibale Puca, coordinatore di un’équipe di ricerca presso l’Università di Salerno e presso l’I.R.C.C.S. MultiMedica – sono stati estremamente incoraggianti. Abbiamo osservato un miglioramento della funzionalità dell’endotelio (la superficie interna dei vasi sanguigni), una riduzione di placche aterosclerotiche nelle arterie e una diminuzione dello stato infiammatorio”.In altri termini, l’inserimento del gene dei centenari nei modelli animali ha provocato un vero e proprio ringiovanimento del sistema cardiocircolatorio. Lo stesso effetto Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
positivo è stato ottenuto anche in laboratorio, questa volta non inserendo geni nelle cellule ma somministrando la proteina codificata dal gene LAV-BPIFB4 a vasi sanguigni umani.A questi dati sperimentali i ricercatori hanno quindi aggiunto un ulteriore studio condotto su gruppi di pazienti. Si è visto prima di tutto che ad un maggiore livello di proteina BPIFB4 nel sangue corrispondeva una migliore salute dei loro vasi sanguigni. Inoltre proprio i portatori della variante genetica LAV avevano livelli di proteina maggiori.“Questo studio – commenta Carmine Vecchione, Preside della Facoltà di Medicina dell’Università di Salerno, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Cardiologia dell’Ospedale Ruggi D’Aragona di Salerno e Responsabile del Laboratorio di Fisiopatologia Vascolare dell’I.R.C.C.S. Neuromed – apre la strada alla possibilità di soluzioni terapeutiche basate sulla proteina LAV-BPIFB4. Naturalmente saranno necessarie ancora molte ricerche, ma pensiamo che sia possibile, somministrando la proteina stessa ai pazienti, rallentare i danni cardiovascolari dovuti all’età. In altre parole, anche se una persona non possiede quelle particolari caratteristiche genetiche che la rendono longeva, potremmo essere in grado di offrire lo stesso livello di protezione”. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
24/12/2019 lacittadisalerno.it EAV: € 1.409 Lettori: 20.433 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Sos al Pronto soccorso, ecco i medici dell’Asl Fissati i termini economici per i dipendenti che aderiranno alla proposta di collaborazione La carenza di personale all’ospedale “Ruggi” sarà in parte risolta dall’Asl di Salerno che garantirà l’invio dei suoi medici al pronto soccorso del presidio di via San Leonardo. I dipendenti dell’Azienda lavoreranno, fuori orario di lavoro, al “Ruggi” per un anno, come previsto dalla convenzione, per 1200 ore mensili e il compenso previsto ammonta a 60 euro lordi per ogni ora di lavoro svolta nel servizio di emergenza dal pronto soccorso, all’Obi (Osservazione breve intensiva) alla Medicina d’urgenza. Le ore di lavoro saranno considerate come prestazioni professionali aggiuntive in regime di attività libero professionale. Sulla base della disponibilità dei medici dell’Asl, sarà dunque garantita una turnazione più regolare, evitando carichi eccessivi di lavoro ai professionisti del presidio cittadino soprattutto in vista di un maggior afflusso di utenti sia durante il periodo invernale quando si registra il picco influenzale sia in estate quando aumenta sensibilmente il numero della popolazione residente in città e in provincia. Un accordo importante, che consentirà di lasciare alle spalle difficoltà considerevoli registrate soprattutto al pronto soccorso nei mesi scorsi. Ma non tutti i problemi emersi durante l’ultimo anno sono risolti. La Uil punta il dito proprio contro la riorganizzazione del personale dell’azienda “Ruggi”. «Serve un piano di riferimento per comprendere tutti i fabbisogni. No ad atti discrezionali non finalizzati alla crescita», è il contenuto del documento inoltrato dal sindacato alla Regione. Pertanto la Uil ha chiesto un incontro al commissario straordinario dell’Azienda di via San Leonardo, Vincenzo D’Amato, per discutere dei «processi di riorganizzazione del personale che, in assenza di un piano complessivo di riferimento relativo a fabbisogni di personale, finiscono per essere percepiti dalla gran parte dei lavoratori dell'Azienda come atti discrezionali unilaterali e non finalizzati alla ulteriore crescita e consolidamento dei livelli assistenziali Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
nell’interesse dell'utenza». «I processi riorganizzativi - conclude Donato Salvato, segretario generale Uil Fpl provinciale - disattendono precedenti accordi raggiunti».(m.c.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
23/12/2019 lacittadisalerno.it EAV: € 1.527 Lettori: 20.433 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Macchinari sanitari pagati col “tesoro” Il prezioso contenuto di una cassetta di sicurezza “dimenticata” per anni nel caveau di una banca verrà messo all’asta I proventi derivanti dalla vendita dei gioielli e dei preziosi contenuti nella cassetta di sicurezza numero 30 presso la banca Bper di Cava de’ Tirreni saranno devoluti interamente all’ospedale “Santa Maria dell’Olmo”. Quei gioielli, frutto di un lascito testamentario, si tradurranno fondi da impiegare in spese di manutenzione straordinarie e per l’acquisto di apparecchiature elettromedicali. Lo ha deciso l’Azienda “Ruggi d’Aragona di Salerno” proprietaria del contenuto del prezioso scrigno rinvenuto di recente nella banca metelliana, in seguito a un sollecito di un pagamento finito sulla posta del direttore dell’Unità operativa complessa Patrimonio dell’Azienda “Ruggi d’Aragona”, Mario Forlenza. È stato lui a occuparsi di seguire l’intera faccenda a partire dall’iscrizione al registro cespiti di tutti i beni di valore indicati, di avviare le procedure per la cessazione del rapporto contrattuale con la banca Bper per poi attivare il trasferimento dei gioielli in un’altra cassetta di sicurezza presso il Monte Paschi di Siena di Salerno e avviare anche la procedura per la vendita all’asta dei gioielli previa effettuazione di una ulteriore e più precisa stima dei gioielli cui fare riferimento quale eventuale base d’asta. Per ora il valore presunto complessivo dei gioielli è di 115.496 euro, somma della stima dei singoli gioielli redatta dal perito Oreste De Rosa davanti al notaio Federica Morgione lo scorso 4 dicembre. All’apertura della cassetta di sicurezza sono stati rinvenuti, tra i tanti preziosi, un portapillole in oro giallo del valore di 4.150 euro, un altro in oro 18 carati di 2.950 euro, diversi anelli con pietre preziose pure e tra questi un solitario con montatura a sei griffe pietra centrale da 2,6 carati. Un altro solitario da 22mila euro formato da una pietra sul gambo che porta 18 diamanti con pietra centrale da 3,5 carati taglio brillante. Ancora un solitario in oro bianco 18 carati con pietra centrale da 2,80 carati che ha un valore stimato di 18mila euro. Dodici sterline d’oro Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
risalenti agli inizi del ’900 del valore di vendita complessivo di 3.680 euro. E ancora orecchini da 13mila euro, lavorati a mano con sei diamanti di taglio differente. Un bracciale in oro rosso e bianco che ha un valore di 3.750 euro, un altro a maglia ricamata e intreccio da 4.350 euro, altri due identici in oro rosso rispettivamente da 4.800 euro e da 4.470 euro. Una spilla in oro bianco e 20 diamanti taglio brillante da 13mila euro. Trovato anche un orologio Omega da tasca di 5.000 euro e tanti altri bracciali del valore medio di 500 euro. In particolare un anello da 12.500 euro in oro bianco con 5 diamanti di cui tre rose coronè e due gocce. Ventidue preziosi complessivi appartenuti seconda una prima ipotesi ad una nobildonna probabilmente di origini siciliane. Tutti oggetti frutto di un lascito testamentario donato alla struttura ospedaliera di Cava de’ Tirreni prima afferente all’Asl di Salerno e poi nel 2010 annessa all’Azienda ospedaliera universitaria “Ruggi”, «con il trasferimento di tutti i beni mobili e immobili ivi compresi i beni e valori eventualmente custoditi presso istituti di credito». La scoperta del tesoretto aziendale è avvenuta dopo la richiesta di pagamento dei canoni della cassetta di sicurezza, dal 2014 al 2019, ammontanti a 324 euro. Marcella Cavaliere ©RIPRODUZIONE RISERVATA Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
27/12/2019 Pagina 24 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 4.158 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Salerno e provincia Maternità a Polla, la speranza arriva con la nascita di due gemelli L' EVENTO L' EVENTO Pasquale Sorrentino Con due gemelli venuti alla luce poco prima di Natale, il Punto nascita dell' ospedale Luigi Curto di Polla supera quota 300, un numero importante seppur lontano dalla quota 500 fissata dalla legge per decretare la salvezza dei reparti per la nascita. Ma se nel 2018 c' era una vera e propria lotta del territorio per permettere al Punto Nascita di restare in vita (dopo che ne era stata decretata la chiusura), quest' anno, grazie alla sospensione dello smantellamento e a una rinnovata volontà politica di salvare il reparto, il Natale è stato più sereno. E per celebrarlo, lo staff ha pensato di creare l' albero della Natività. E così l' équipe del reparto di Ostetricia e Ginecologia guidata dal primario Francesco De Laurentiis ha pensato di dedicare ai 300 nati del 2019 un albero di Natale: l' albero dei nati, appunto. Tutti i volti dei bambini e delle bambine venute alla luce quest' anno al Luigi Curto di Polla sono stati immortalati sulle palline di Natale che abbelliscono l' albero nel reparto. Un albero preceduto da una cicogna e circondato lungo tutto il corridoio di nastri e fili coi nomi dei bambini. Un colorato vivaio dei nascituri per mostrare la vitalità del reparto che copre non solo il Vallo di Diano ma anche il Tanagro, gli Alburni e parte della Basilicata. IL SEGNALE Il parto gemellare poco prima di Natale potrebbe anche essere visto come un buon segno, un segno di fertilità del territorio. Lo staff di De Laurentiis (Calabria, Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
De Angelis, Volonnino e Medici) ha fatto nascere Teresanna e Roberto Pio, figli di Rosa e Antonio, al termine della gravidanza, aspetto raro per i parti gemellari. E - occorre anche aggiungere per curiosità - che anche la nonna dei due neonati ha una gemella. Un simbolo di fertilità quindi. E più che altro di speranza. Se solo un anno fa, si lottava per non farlo chiudere, il Punto nascita dell' ospedale di Polla, ora continua a resistere lavorando al massimo, nonostante manchino alcune unità mediche. Infatti questo, insieme alla bassa natalità e alla legge che non tiene conto delle aree interne e delle difficoltà di movimento, sono i fardelli da affrontare per vivere anche un 2020 sereno dalle parti del reparto delle cicogne pollese. Soddisfatto ovviamente De Laurentiis che elogia il lavoro del suo staff e di un reparto che - secondo quanto riferito dal professionista - non ha avuto mai problematiche gravi. E allora sotto l' albero di Natale della Natività si attendono nuovi medici, nuovi nati e una legge che possa dare anche gli ospedali al di sotto delle 500 nascite la possibilità di conservare i punti nascita considerando la posizione dei nosocomi e la qualità dei reparti. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
27/12/2019 Pagina 31 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 4.371 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Salerno e provincia Ospedale, accessi record assalto al pronto soccorso anche nei giorni di festa NOCERA INFERIORE Nello Ferrigno Non è ancora ora di pranzo del giorno di Santo Stefano quando al pronto soccorso dell' Umberto I scatta l' ennesimo codice rosso. È il grado più elevato dei rischi di chi accede in ospedale, il pericolo di morte è concreto perché è compromessa una delle funzioni vitali, in questo caso una crisi respiratoria. L' uomo ha 84 anni. Arriva da San Giuseppe Vesuviano, in provincia di Napoli. I familiari, noti imprenditori, hanno deciso di portarlo a Nocera «perché sappiamo che c' è un ottimo ospedale». Per farlo hanno chiamato un' ambulanza privata rinunciando al 118 «che ci avrebbe portato in un' ospedale del napoletano». La scelta di trasportare il loro caro a Nocera è dettata anche dalla recentissima esperienza all' ospedale di Scafati. Qui l' anziano genitore è stato ricoverato per una decina di giorni per problemi respiratori e dimesso lo scorso 23 dicembre. «Abbiamo visto come lavorano ha detto la figlia dell' uomo ed abbiamo deciso che era meglio tornare a Scafati passando prima dal pronto soccorso di Nocera Inferiore». Appena varcata la soglia del reparto i sanitari hanno preso in carico l' uomo, tranquillizzando i figli ed invitandoli ad attendere i risultati dei controlli. Sono state due ore frenetiche tra spasmodiche attese e telefonate ai parenti rimasti a casa. La situazione, per fortuna, è rientrata, i valori sono tornati nella norma, non era necessario il ricovero. L' anziano imprenditore è tornato a casa. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
È solo una delle tante storie che scorrono nella sala d' attesa del pronto soccorso. GLI SPAZI Una sala diventata troppo piccola per un reparto che, così come l' intero ospedale, ha visto moltiplicarsi gli accessi con un bacino d' utenza che ha ormai inglobato non solo l' Agro nocerino ma anche l' area vesuviana, parte del napoletano e alcune zone del salernitano. Numeri elevatissimi che si confrontano con un personale certamente non sufficiente ma dotato di spirito di sacrificio e umanità. Nonostante il giorno festivo «in sala d' attesa c' è il mondo, qui in reparto una fetta di varia umanità» racconta un operatore. La guardia giurata ha il suo da fare per contenere i parenti degli ammalati che vogliono entrare per essere vicino ai loro cari. L' attività è frenetica tra la shock room e le sale dove vengono seguiti i casi meno gravi. Non mancano le lamentele, «il codice bianco prevede anche un' attesa di quattro ore?» chiede una donna che ha accompagnato la figlia adolescente. «È così» le risponde un infermiere che è uscito per portare dentro un altro codice rosso, «stiamo curando persone che rischiano di morire. Un po' di pazienza e assisteremo anche sua figlia». Il sanitario supera velocemente la porta blu che conduce alla zona rossa. Il lavoro continua, conta poco che è festa. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
27/12/2019 Pagina 24 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 5.602 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Salerno e provincia Pratiche di invalidità l' Asl non si ferma partono le nomine Sabino Russo La sanità, la polemica `Nonostante l' accordo 2018, c' è lo stop al decentramento delle attività all' Inps L' Asl tira dritto per la sua strada e procede alla nomina dei «super visori» che dovranno valutare le domande degli aspiranti alle 16 commissioni per l' accertamento dei requisiti sanitari delle condizioni di invalidità civile. Il gruppo di esaminatori sarà presieduto da Adamo Maiese e composto da Domenico Della Porta quale esperto di medicina del lavoro, Giovanni D' Angelo, medicina legale, e Matteo Ruggiero, segretario. La decisione segue la manifestazione d' interesse del 20 novembre scorso, che di fatto ha dato il via alle operazioni di preparazione al passaggio delle competenze dall' Inps all' azienda sanitaria. LA POLEMICA Per capire i termini della questione bisogna riavvolgere il nastro al protocollo d' intesa firmato ad aprile 2018 fra direzione regionale dell' Inps, Regione e le Asl di Avellino, Benevento, Caserta e Salerno, con il quale veniva affidato all' Inps la gestione in via esclusiva dell' intero procedimento sanitario e amministrativo per il riconoscimento dell' invalidità civile, con un incremento di medici preposti alle visite per ridurre i tempi di attesa (passati a meno di un mese). L' Inps, in base all' accordo, avrebbe continuato a gestire in via esclusiva l' intero procedimento sanitario e amministrativo. E i risultati si sono visti, con i cittadini avvisati con un sms sul telefonino che informa della visita medica per l' invalidità, a distanza ravvicinata rispetto alla presentazione dell' istanza. Dall' anno prossimo Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
però, la situazione potrebbe cambiare e tornare al punto di partenza, con la competenza sanitaria che dovrebbe tornare, stando almeno alle indicazioni degli ultimi tempi, in capo all' Asl, che dovrebbe così ricominciare il lavoro daccapo, almeno come lascia presagire anche il seguito dell' avviso pubblicato il 20 novembre scorso dalla Asl di Salerno - unica tra le aziende sanitarie della Campania ad averlo fatto - per la costituzione delle commissioni mediche «per l' accertamento delle condizioni di invalidità civile, di cieco civile, di sordomuto, di portatore di handicap e di disabile civile ai fini dell' inserimento del lavoro». Sedici commissioni, che saranno formate da medici specializzati in medicina Legale e medicina del Lavoro, e nelle discipline «che solitamente concorrono al riconoscimento dello stato invalidante», con una netta divaricazione tra l' aspetto sanitario che tornerebbe in capo all' Asl e quello amministrativo in capo all' Inps. L' azienda sanitaria locale avrà così, il compito di effettuare le visite per l' invalidità, mentre all' Istituto di previdenza spetterà la competenza sulla revisione delle visite fatte dall' Asl e sull' emissione dell' eventuale assegno di accompagnamento nel caso di riconoscimento del diritto. LO SCENARIO Tutto da rifare, insomma, nonostante gli elementi positivi contenuti nel protocollo di aprile 2018, tra cui il decentramento dei servizi dell' Inps: per agevolare i soggetti più deboli (come anziani over 75 e persone affette da particolari patologie) residenti in zone lontane da Salerno e mal collegate con il comune capoluogo, era stato deciso di effettuare le visite mediche per l' accertamento dell' invalidità nei Centri medico legali di Sala Consilina, Vallo della Lucania, Sapri e Aversa. La decisione, com' era prevedibile, nelle settimane passate, non poteva che sollevare un polverone di polemiche politiche, con il questore della Camera Edmondo Cirielli che ha già presentato di un' interrogazione parlamentare al ministro della Sanità. Il deputato salernitano di Fratelli d' Italia, che attribuisce alla Regione la paternità della scelta di «scippare» le commissioni dalle competenze dell' Inps, ha bollato l' operazione come un nuovo caso «fritture di pesce», mentre la deputata pentastellata Anna Bilotti ha annunciato un «monitoraggio rigoroso» sulla vicenda. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
27/12/2019 Pagina 6 EAV: € 1.021 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Salerno e provincia Stipendi d' oro e bando 118 Il silenzio di Iervolino in attesa della Procura L' INCHIESTA Inchieste scottanti per l' Asl di via Nizza ma nessuna decisione dei vertici Prendi il caso di via Nizza sede dell' Asl di Salerno, azienda pubblica che amministra cifre miliardarie gestendo il flusso dei servizi della sanità in un bacino di circa 1,2 milioni di abitanti, il 2% dell' Italia . E qui scatta un' inchiesta di cui al momento si sono perse le tracce. Secondo le ipotesi della Procura almeno dodici tra funzionari, dirigenti ed impiegati, presenterebbero caratteristiche finanziarie e reddituali incompatibili con ruoli e mansioni. In particolare, un dipendente assunto con la qualifica di impiegato o poco più sarebbe stato in grado di percepire l' anno passato uno stipendio di quasi 140mila euro. La chiave d' accesso è rappresentata dalle voci "Altro" o "Supporto amministrativo" che si leggono nelle buste paga dei dipendenti, specie dei livelli dirigenziali (medici compresi): voci dove puoi inserirci qualsiasi cosa. Lo schema sarebbe questo: c' è il "capo " di settore che vista pagamenti in favore dello stesso giro di impiegati e funzionari, dai minimi ai livelli superiori, senza farli passare alla voce "Stipendi Personale", ricevendone in cambio probabilmente altri favori. Se interloquisco con un' azienda fornitrice di un servizio all' Asl che aspetta di essere pagata posso, in linea di principio, farla cuocere sul fuoco, indurla a farmi causa, un decreto ingiuntivo, un ricorso al Tar, per la cui tutela avrò bisogno di un avvocato. L' Asl ce l' ha un ufficio legale ma rivolgersi ad esterni sembra più di tendenza: di sicuro per lo studio legale, tant' è che uno in Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
particolare avrebbe chiuso centinaia di vertenze del personale. Al centro della "discovery" ci sarebbe pure un ex dipendente proveniente dagli uffici dell' agro nocerino sarnese cui di tanto in tanto vengono rimborsate spese legali per cause difficilmente rintracciabili. Solo voci o inchiesta archiviata? Di certo dal manager Iervolino ci aspettiamo ancora una indagine interna per fare luce su questo primo livello d' inchiesta. Poi si passerà alle convenzioni con strutture accredidate e poi la questione dell' affido del 118. Una gara cominciata tra mille polemiche e poi sospesa senza avere più notizie. Pare che sia stata bloccata. Ma non si hanno notizie. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
27/12/2019 Pagina 25 EAV: € 832 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania "Crack" osso per fragilità, 230mila fratture all' anno CONGRESSO SIOT, I DATI IN ITALIA Ossa delicate come il cristallo. Ogni anno in Italia si registrano oltre 230mila fratture da fragilità molte delle quali provocano disabilità, perdita di autonomia e un aumento del rischio di mortalità. L' allarme arriva dalla Siot, la Società italiana di ortopedia e traumatologia, che sottolinea anche l' impatto dell' ipovitaminosi nel complesso quadro clinico delle malattie dell' osso da Roma, dal 104esimo congresso nazionale della Siot. Gli ortopedici hanno sottolineano le luci e le ombre delle nuove indicazione per la prescrizione della vitamina D con una lettura ragionata ed analitica della nota 96 dell' Agenzia italiana del farmaco (Aifa), mettendone in evidenza alcuni aspetti positivi e le diverse aree grigie per cui sarà necessario attendere del tempo per poterne valutare il reale impatto sulla pratica clinica. «La nota 96 - spiega Umberto Tarantino, coordinatore della Commissione osteoporosi Siot e direttore Uoc di Ortopedia e traumatologia Fondazione Policlinico Tor Vergata di Roma provvederà a regolamentare la prescrizione nella popolazione adulta (con età superiore ai 18 anni) di colecalciferolo, colecalciferolo/sali di calcio, calcifediolo con il chiaro obiettivo di contenere la spesa a carico del Servizio sanitario nazionale. Questa posizione, comprensibile, deve essere letta, a nostro parere, non come un attacco alla terapia di supplementazione con vitamina D, di cui infatti viene ribadita e precisata l' utilità e l' efficacia, ma come un tentativo di razionalizzarne l' uso da parte dei medici». In Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
sintesi, secondo la Siot, la nota 96, con l' istituzione dei nuovi criteri di prescrizione della vitamina D delinea in pratica, tre categorie di pazienti distinte dalla necessità o meno di provvedere ad un preliminare esame della determinazione del livello di vitamina D prima di accedere al trattamento rimborsato da parte del Ssn. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
27/12/2019 Pagina 25 Il Mattino (ed. Benevento) EAV: € 4.301 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Arrivano i rinforzi al Rummo ecco cardiologi e anestesisti LA SANITÀ Luella De Ciampis Sono quattro gli specialisti immessi in servizio a tempo pieno e indeterminato presso l' unità operativa di Cardiologia dell' ospedale Rummo, in seguito al concorso pubblico per titoli ed esami per la coperture delle unità richieste dal direttore Marino Scherillo. Si tratta di Alfonso Campanile, Sara Cocozza, Antonio Parente ed Elisabetta Pirozzi, risultati primi nella graduatoria dei 25 candidati con la qualifica di specialisti. Nel caso in cui i vincitori dovessero rinunciare, si continuerà a scorrere la graduatoria fino al 25esimo classificato, e in caso di esaurimento della graduatoria, si procederà con quella costituita dai 30 candidati inscritti all' ultimo anno della scuola di specializzazione. Sale così, da 13 a 17 unità, più il primario, l' organico della struttura complessa di Cardiologia Utic con emodinamica, al quarto piano del padiglione San Giuseppe Moscati, che fa parte del dipartimento Cardio-toraco- vascolare a cui afferiscono le unità operative semplici di Ecocardiografia e Riabilitazione cardiologica, l' elettrostimolazione cardiaca ed elettrofisiologia. I DATI Attualmente, la Cardiologia effettua oltre 2000 ricoveri all' anno, più di 1500 procedure di cardiologia interventistica, in cui sono compresi 200 interventi di angioplastica coronarica di emergenza-urgenza. È infatti centro hub di riferimento, inserito nella rete Ima, per i pazienti con infarto miocardico acuto della Regione. Ogni anno oltre 600 pazienti vengono sottoposti a interventi di angioplasica Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
coronarica in emergenza e circa 400 pazienti sono destinatari di impianto di pacemakers defibrillatori di ultima generazione, per il trattamento dello scompenso cardiaco. Per quanto riguarda il reclutamento di dirigenti medici di Anestesia e Rianimazione, sono stati immessi in servizio a tempo pieno e determinato, per un periodo di 8 mesi, Carmine Ferraiuoli, Maddalena Gallo e Antonio Scognamiglio. Il provvedimento è stato adottato per consentire di continuare a garantire i Lea, fino a quando non sarà portato a compimento l' iter concorsuale per l' assunzione di personale a tempo indeterminato. Il reparto, al piano terra del padiglione San Giuseppe Moscati, conta sull' attività di 17 dirigenti medici più il primario Elvio De Blasio, che coprono l' intero fabbisogno aziendale. Per colmare la carenza di personale, che rischierebbe di paralizzare le attività ospedaliere, oltre agli anestesisti, nei giorni scorsi sono stati avviati gli iter di selezione per 5 medici di medicina e chirurgia d' urgenza, e per 20 infermieri, in deroga al piano del fabbisogno. LE TREDICESIME 118 Intanto ieri, in una nota, il segretario generale provinciale Cub Sanità, Giuseppe Gentilcore, ha parlato di «Natale amaro per gli operatori del 118 di Benevento e provincia che, senza alcun preavviso, si sono visti privati della tredicesima, solitamente pagata entro il 20 dicembre». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
27/12/2019 Pagina 24 EAV: € 4.424 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Autismo, terapie a Caserta Il Tar Campania striglia l' Asl LA SANITÀ Biagio Salvati Non ci sarà bisogno di spostarsi da Caserta a Teverola per una ventina di ragazzi affetti da disturbi da spettro autistico sottoposti alla terapia Aba. Lo ha deciso, con un' ordinanza depositata il 18 dicembre, il Tar Campania che ha accolto la domanda cautelare favorevole a circa 20 famiglie, curata dall' avvocato Luigi Adinolfi. Sotto «accusa» una delibera dell' Asl, la 409 del 2019, con la quale il Dg - su input dei dottori Carmine Lauriello e Luana Sergi aveva deciso di trasferire «tout court» 482 ragazzi da sottoporre ad una diversa modalità di trattamento. Ma andiamo al verdetto. Scrivono i giudici: «senza trattamenti individualizzati cioè tarati su un' analisi dei bisogni del singolo paziente (ciò pare dedursi dalla riduzione sistematica e identica per ogni paziente del numero di ore di terapia risultante anche dalla documentazione depositata dall' amministrazione) né garantire la necessaria continuità nella fase di presa in carico da parte della nuova struttura (di cui peraltro e anche a prescindere dai rilievi sui titoli degli addetti - non risulta dimostrata la obiettiva capacità di far fronte all' elevato numero di pazienti interessati)». Si tratta di un' ordinanza che precede il giudizio di merito fissato dai giudici per il amministrativi per il prossimo giugno 2020 e che precisa: «fermo restando che la Asl ha titolo a istituire una propria organizzazione che eroghi direttamente le prestazioni di assistenza e cura ai soggetti affetti dalla patologia in questione, purché ovviamente predisponendo strutture, personale e mezzi adeguati, Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
l' istanza cautelare possa essere accolta nel senso di disporre la prosecuzione dei trattamenti a favore dei figli dei ricorrenti nelle forme e tempi previsti dagli atti antecedenti alla delibera 409 del 18 novembre 2019 impugnata». Da parte sua «L' Asl - spiega l' avvocato Guido Verderosa - ha confermato che le attività riabilitative ancorché erogate con metodica Aba, rientrano nelle funzioni istituzionali proprie dell' azienda, sulla quale incombe l' onere di erogarle direttamente o per il tramite di soggetti accreditati secondo criteri di qualità e congruità. L' iniziativa intrapresa per la struttura di Teverola prosegue il legale Asl è risultata incongrua al Tar rispetto alla domanda di assistenza, per cui è stata accolta la domanda cautelare dei familiari ricorrenti che per contenere le prestazione con la particolare metodica, si sono rivolte a cooperative sociali. L' Asl provvederà a riprogrammare l' offerta assistenziale acquisendo la disponibilità non solo di struttura pubblica ma anche di private ai sensi di una specifica legge prevedendo anche fondi specificamente destinati a questi progetti». L' avvocato Adinolfi, aveva sottolineato la difficoltà a garantire la terapia nella sede di Teverola, eccependo anche questioni legati ai mancati requisiti professionali sottolineando anche aspetti di natura giuridica circa l' accreditamento dei centri avvenuto dopo tre anni. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
27/12/2019 Pagina 7 Il Sannio EAV: € 790 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania Cardiologia: assunti quattro medici Azienda ospedaliera 'San Pio' Quattro rinforzi qualificati per la Uoc Cardiologia Interventistica ed Utic dell' Azienda ospedaliera di rilievo nazionale 'San Pio' di Benevento, conl' assunzione di quattro medici cardiologi, al termine della relativa procedura concorsuale: è stata chiusa nei giorni a ridosso del Natale con immissione immediata in servizio dei quattro professionisti sanitari per rispondere all' esigenza di assicurare i livelli di assistenza. Questi i nominativi dei quattro cardiologi (che hanno vinto una procedura, bandita lo scorso 23 aprile, ma portata a termine solo negli ultimi giorni, con 25 medici specializzati partecipanti alla medesima): Alfonso Campanile, Sara Cocozza, Antonio Parente ed Elisabetta Pi rozzi. Andranno a rafforzare un reparto che rappresenta da tempo una delle punte di eccellenza nel nosoconomio pubblico sannita e che è guidato dal professor Marino Scherillo, recentemente nominato segretario generale nazionale dell' Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri. In quest' anno che volge al termine la cardiologia del San Pio, ha registrato oltre duemila ricoveri e oltre mille e cinquecento procedure di cardiologia interventistica erogate, tra cui duecento interventi di angioplastica coronarica di emergenza -urgenza per i pazienti con infarto miocardico acuto, trasportati dal 118 nell' ambito del progetto Sannio Rete Infarto Miocardico. Quanto da ultimo registrato presso il nosocomio guidato dal direttore generale Mario Vittorio Nicola Ferrante rappresenta dunque un ulteriore passo in avanti nel quadro del potenziamento dei livelli di organico a partire da quello dei medici: parametro decisivo per rispondere ai bisogni sanitari e offrire Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
servizi adeguati corrispondenti ai livelli essenziali assistenza. Un programma di potenziamento del personale che peraltro, stando alla programmazione del direttore Ferrante, dovrebbe ricevere ancora maggiore e più vigoroso impulso nel 2020 ormai alle porte. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
27/12/2019 Pagina 6 EAV: € 757 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania Concorso precari Asl, si finisce dai giudici Ricorso al Consiglio di Stato CASERTA (ren.cas.) - Si finisce al Consiglio di Stato per il concorso dell' Asl per la stabilizzazione dei precari. In questi giorni l' azienda sanitaria si è affidata a un avvocato per costituirsi nel giudizio intrapreso da Ottavio Motti davanti al tribunale amministrativo di secondo grado.ò Motti contesta l' ordinanza emanata dal Tar Campania sul ricorso presentato da lui stesso, insieme a Giuseppe Piazza, Bruno Puzone, Roberto Russo e Domenico Tremamunno contro l' Asl per l' annullamento del bando di concorso per la stabilizzazione del personale precario, pubblicato nell' agosto scorso. Il provvedimento viene contestato perché tra i profili individuati ai fini della procedura di stabilizzazione non include quelli propri dei ricorrenti, negando loro, così, la possibilità di accedere al concorso ed essere stabilizzati. Inoltre, nell' indicare i requisiti per la partecipazione al concorso, limita l' accesso alla procedura ai soli candidati che risultino titolari di un contratto di lavoro flessibile alla data del 28 agosto 2015 presso la stessa Amministrazione che bandisce il concorso e che, alla data del 31 dicembre 2017, abbiano maturato almeno tre anni di contratto, anche non continuativi, negli ultimi otto anni presso l' Asl Caserta o presso diverse amministrazioni del Servizio sanitario nazionale. Il bando, inoltre, prevede che la domanda di partecipazione possa essere compilata e prodotta esclusivamente in via telematica, modalità che rende impossibile ai ricorrenti la sua presentazione causa il "blocco" automatico dell' elaborazione della domanda da parte del sistema informatico dell' Asl. Il Tar ha Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
rifiutato la sospensiva, in quanto ritiene che non ce ne siano i presupposti, e a questa decisione si oppone il ricorrente. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
27/12/2019 Pagina 8 Il Sannio EAV: € 2.205 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania Cure domiciliari, parte la rivoluzione Volpe Procedura di appalto per un servizio integrato: si cerca un partner ad alta specializzazione Lo scopo del bando è «integrare servizi sanitari e socio assistenziali Adi». Importo base di 31 milioni in tre anni Bando gara ai sensi dell' articolo 60 del decreto legislativo n. 50 del 2016 da parte dell' Asl Benevento per l' aggiudicazione del servizio cure domicilia ri e forniture di supporto per gli utenti del beneventano per il prossimo triennio: il tutto per un importo di base asta pari a 31 milioni e 641mila euro. Criterio di aggiudicazione della gara quello dell' offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi dell' articolo 95, comma 2, del D. Lgs.vo 50/2016 (Codice degli appalti pubblici). La procedura aperta sarà svolta tramite la piattaforma Siaps di Soresa e naturalmente in sede definizione della gara, si provvederà a rideterminare la somma prenotata nel minore importo che risulterà dall' aggiudicazione, stessa, se del caso, per la corretta imputazione alla competente voce di conto patrimoniale: è quanto deliberato con atto del direttore generale dell' Asl Benevento, Gennaro Volpe. Un atto innovativo e senza precedenti per l' Asl Benevento che segna l' avvio della rivoluzione positiva in termini di servizi di qualità domicilia ri di cui più volte nelle ultime settimane ha parlato il direttore generale Volpe. Da sottolineare infatti che l' azienda Sanitaria Locale Benevento con il servizio di Cure Domiciliari intende "garantire l' erogazione, in forma coordinata e continuativa, di prestazioni sanitarie in favore di soggetti che si trovino in condizione di non autosufficienza temporanea o protratta" (quanto si legge nell' allegato alla procedura). Inoltre, attraverso lo sviluppo e il potenziamento Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
di tale Servizio l' azienda intende perseguire i seguenti obiettivi: "Favorire la permanenza degli assistiti nel contesto familiare di appartenenza; favorire la centralità del medico di medicina generale, del pediatra di libera scelta e del Distretto sanitario nei percorsi assistenziali domiciliari; garantire alternative efficaci ed efficienti al ricovero ospedaliero, allo scopo di contenere i ricoveri impropri; razionalizzare il percorso assistenziale del paziente attraverso la concreta attuazione di una rete integrata di servizi a sua tutela, in grado di erogare 'una linea produttiva dedica ta' che, partendo dal reparto per acuti, garantisca la necessaria continuità assistenziale nel reparto per la post acuzie e, attraverso meccanismi di protezione rappresentati da appositi protocolli di dimissione, garantisca la successiva presa in carico del paziente da parte del territorio, ove ne sussistano le esigenze". L' intento dell' azienda guidata dal direttore generale Gennaro Volpe è dunque quello di realizzare in forma appropriata 'l' integrazione tra servizi sanitari e socio - assistenziali domiciliari', secondo quanto previsto dagli Accordi di Programma sottoscritti dall' Azienda con i Comuni associati in Ambiti Territoriali per dare attuazione ai Piani di zona in materia di integrazione socio -sanitaria, mediante gli strumenti della Porta unica di accesso (Pua) e della "valutazione multidimensionale", di cui al Piano regionale delle politiche sociali; sviluppare i presupposti culturali, tecnici ed organizzativi per assicurare strumenti idonei al "governo clinico" del sistema delle cure territoriali". In generale, quindi, l' Azienda intende dare "risposte efficienti, efficaci e di qualità all' esigenza di attuare il modello delle Cure domiciliari, tenuto conto che esso presenta particolari livelli di complessità clinica, gestiona le ed organizzativa, e che deve altresì articolarsi in maniera coerente rispetto alle esigenze di integrazione sociosanitaria. Per realizzare tale obiettivo, l' Azienda intende pertanto avviare una collaborazione con un soggetto privato da individuarsi tramite l' appalto in fieri, in grado di garantire la necessa ria esperienza gestionale nonché ogni altra risorsa ritenuta utile allo sviluppo e al governo complessivo dei servizi". Specifico oggetto dell' appalto è la fornitura di "prestazioni infermieristiche, fisioterapiche e di assistenza tutelare necessarie alla realizzazione di Cure Domiciliari prestazionali; servizi di Home Care a supporto delle attività di: nutrizione artificiale domiciliare, cura delle lesioni cutanee, ventilazione assistita; interventi infermieristici straordinari non pianificati, resi a domicilio dei pazienti inseriti in programmi di Cure domiciliari ed erogati in giornata, su bisogni emergenti circostanziatamene segnalati alla Centrale dalle Uuoo distrettuali di riferimento del paziente ed opportunamente motivati; una Centrale operativa in loco, comprendente la dotazione umana e la necessaria infrastruttura tecnologica per garantire le Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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