Media Monitoring per 04-02-2019 - Rassegna stampa del 04-02-2019 - Ruggi

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Media Monitoring per 04-02-2019 - Rassegna stampa del 04-02-2019 - Ruggi
04-02-2019

Media Monitoring per

   Rassegna stampa del 04-02-2019
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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1
      04/02/2019 - CRONACHE DI SALERNO
            Per la morte al Ruggi di Mucciolo arriva la perizia del medico legale .................................... 1
      03/02/2019 - WWW.INFOCILENTO.IT
            Aquara, morto dopo intervento chirurgico: si ipotizzano condotte colpose ........................... 2
      03/02/2019 - WWW.OCCHIODISALERNO.IT
            Asl Salerno, giornata mondiale contro la lotta al cancro ........................................................ 4
      03/02/2019 - WWW.ASALERNO.IT
            Giornata mondiale per la lotta al cancro: l'impegno dell'Asl .................................................. 6
      03/02/2019 - WWW.ZEROTTONOVE.IT
            Giornata mondiale per la lotta il cancro: l’impegno dell’Asl di Salerno .................................. 8
      03/02/2019 - WWW.OCCHIODISALERNO.IT
            Morì dopo l’intervento chirurgico: si ipotizzano condotte colpose ....................................... 10
      03/02/2019 - WWW.SALERNONOTIZIE.IT
            Muore a 51 anni dopo un intervento, medici a processo? .................................................... 11
      03/02/2019 - WWW.SALERNOTODAY.IT
            Muore dopo intervento al rene: "Manovra sbagliata della equipe" ...................................... 12
      03/02/2019 - WWW.ILGIORNALE.IT
            Salerno, 51enne muore dopo intervento chirurgico: indagati i medici ................................. 13
      03/02/2019 - WWW.SALERNONOTIZIE.IT
            Salerno: Giornata mondiale contro il cancro, l’impegno dell’Asl .......................................... 14
Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 16
      04/02/2019 - CRONACHE DI SALERNO
            Nomine inappropriate al S. M. della Speranza ..................................................................... 16
      04/02/2019 - CRONACHE DI SALERNO
        Un comitato per il Pronto soccorso ...................................................................................... 18
Sanità Campania ............................................................................................................................. 20
      04/02/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO)
            Azienda «San Pio» in arrivo 271 assunzioni «Svolta per l' efficienza» .................................. 20
      04/02/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO)
            Infermiera aggredita al «Fatebenefratelli» è allarme sicurezza ........................................... 22
      04/02/2019 - IL ROMA
            Intervento rivoluzionario su un' 88enne ............................................................................... 23
      04/02/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO)
            Malattie respiratorie, in Valle Telesina sbagliata una diagnosi su tre ................................. 24
      04/02/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO)
            Mastella convoca i sindaci dell' ambito ................................................................................ 26
      04/02/2019 - IL ROMA
            Muore di setticemia, i parenti denunciano caso di malasanità ............................................. 27
      04/02/2019 - CRONACHE DI NAPOLI
            Sanità sfida vera, politica ossessionata dal consenso .......................................................... 28
      04/02/2019 - CRONACHE DI NAPOLI
            Sanità terra di operazioni clientelari .................................................................................... 30
      04/02/2019 - IL MATTINO (ED. CIRCONDARIO NORD)
            Sos dei sindacati per l' ospedale: non torni ospizio ............................................................. 31
Sanità nazionale ............................................................................................................................. 33
      04/02/2019 - IL MESSAGGERO
            «Come hacker rubiamo i segreti del cervello» ...................................................................... 33
      04/02/2019 - CORRIERE DELLA SERA
            «Cure più utili e meno redditizie» La svolta per gli ospedali privati .................................... 35
      04/02/2019 - CORRIERE DELLA SERA
            «Quasi settecento strutture coinvolte Così sono a rischio le terapie ai malati» ................... 37
      04/02/2019 - CORRIERE DELLA SERA - ECONOMIA
            «TROPPA POLITICA, LASCIATECI INVESTIRE DI PIÙ» ............................................................. 39
      04/02/2019 - IL FATTO QUOTIDIANO
            I Biologi e l' obbligo di vaccinazione .................................................................................... 41
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04/02/2019 - AFFARI & FINANZA
    Nel 2022 a corto di laureati .................................................................................................. 42
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04/02/2019                                                                                                                Pagina 5

                                                                                                                          EAV: € 516
                                                                                                                          Lettori: 29.750
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

      Per la morte al Ruggi di Mucciolo arriva la perizia del
                         medico legale

 IL CASO / Rischia processo medico dell'
 ospedale Antonello Mucciolo, il 51enne
 originario di Aquara è deceduto lo scorso
 giugno in seguito ad un intervento
 chirurgico di "routine" presso l' Ospedale
 Ruggi d' Aragona di Salerno. Dopo
 diversi mesi, arriva la perizia medico
 legale. La famiglia aveva già denunciato
 i medici per omicidio colposo. Lo stesso
 medico chirurgo aveva riferito alla
 famiglia che durante l' operazione vi era
 stato un problema. Nello specifico
 affermava che era stata tagliata
 verticalmente la vena cava all' altezza
 dell' addome, e quindi erano intervenuti
 d' urgenza mentre il paziente perdeva
 molto sangue. Ora sarà il pm delle inda
 gini, Roberto Penna, dopo aver acquisito
 tutti   gli   elementi    necessari    alla
 valutazione del caso, a formulare le
 eventuali imputazioni a carico dei medici
 che prestarono soccorso al 51enne.
 re.cro.

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03/02/2019
                                                  infocilento.it
                                                                                                                          EAV: € 482
                                                                                                                          Lettori: 1.700
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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     Aquara, morto dopo intervento chirurgico: si ipotizzano
                      condotte colpose

 Morte Antonello Mucciolo: Arriva la
 perizia del medico legale AQUARA. E’
 deceduto lo scorso giugno, Antonello
 Mucciolo, conosciuto come Tonino,
 51enne, durante un intervento definito di
 “routine”     presso     l’ospedale  Ruggi
 D’Aragona di Salerno. Dopo mesi arriva
 la perizia medico legale. La famiglia
 aveva denunciato i medici per omicidio
 colposo. Ora sarà il pm titolare delle
 indagini, Roberto Penna, acquisiti tutti gli
 elementi utili alla valutazione del caso di
 specie, a formulare le eventuali imputazioni a carico dei medici della equipe che
 prestarono le cure ad Antonello Mucciolo. Secondo il referto medico legale la causa
 del decesso è da ricondurre « all’errata manovra dell’operatore. (…) Concludendo,
 riteniamo vi siano condotte colpose ascrivibili alla prima equipe operatoria che
 nell’effettuare l’intervento laparoscopico ha determinato la lesione della vena cava
 inferiore». Lo stesso medico chirurgo, Luca Valvano, aveva riferito alla famiglia che
 vi era stato un problema durante l’intervento e nello specifico diceva che era stata
 tagliata verticalmente la vena cava all’altezza dell’addome e che quindi erano
 intervenuti d’urgenza per porre rimedio a tale atto negligente, inoltre spiegava che il
 paziente aveva perso molto sangue ma che il problema era stato risolto e che, pur
 non essendocene la necessità ma per prassi, avrebbe dovuto trascorrere una notte
 nel reparto di Rianimazione dove sarebbe stato svegliato al mattino seguente. « Ma
 mio padre non si è mai più svegliato- racconta Bianca, figlia di Tonino- Nella
 relazione dei consulenti tecnici, si legge chiaramente che la prima equipe ha
 sbagliato, recidendo la vena cava inferiore di tre centimetri, il più grosso vaso
 venoso nel corpo umano. Poi è intervenuta una seconda equipe di chirurghi vascolari
 a riparare il danno. Ma quanto tempo è passato dal primo al secondo intervento? Il
 tempo che è trascorso è stato determinante per il decesso di mio padre. Così
 stabilisce la perizia. E cosa assurda è che nella relazione si legge anche che “I valori
 limite della grandezza della massa grassa ( posta sul rene che doveva essere
 asportata) non consigliavano o quantomeno ponevano delle perplessità
 sull’approccio laparoscopico, come suggerito anche dalla Encyclopedie Medico
 Chirurgicale- chirurgia mini invasiva del surrene”. Ma ci rendiamo conto? Mio padre

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è morto per un intervento a cui poteva non necessariamente sottoporsi. I colpevoli
debbono pagare e la Giustizia deve impedire che orrori del genere vengano
perpetrati in ospedale dove ci si aspetta di essere curati, aiutati e non portati a
morire». Nei prossimi giorni i medici incaricati delle operazioni peritali ed autoptiche
dal pm, Roberto Penna, depositeranno le loro conclusioni presso la procura della
repubblica procedente.

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03/02/2019

                                                                                                                          EAV: € 549
                                                                                                                          Lettori: 2.100
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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     Asl Salerno, giornata mondiale contro la lotta al cancro

 L’Asl        Salerno      è      impegnata
 quotidianamente nella lotta contro il
 cancro, attraverso il coinvolgimento
 delle proprie strutture ospedaliere e
 territoriali    che   si    occupano       di
 prevenzione, diagnosi e cura delle
 patologie tumorali. Tale impegno si
 concretizza su vari fronti: L’ Educazione
 e promozione della salute L’Asl Salerno
 garantisce le attività di educazione e promozione della salute con la presenza presso
 128 istituti scolastici, ovvero il 60% delle scuole della provincia – dove vengono
 svolti programmi di formazione, informazione e sensibilizzazione sui temi legati alla
 prevenzione dei tumori mediante l’adozione di stili di vita corretti e sani, con
 progetti che coinvolgono insegnanti studenti e operatori sanitari. Tali programmi
 hanno raggiunto ad oggi ben 18.000 alunni. Gli Screening Oncologici Per la
 prevenzione e la diagnosi precoce del cancro della Mammella, Cervice uterina (Collo
 dell’utero) e Colon-Retto, con i relativi test – ovvero la mammografia, il pap test e il
 kit per individuazione sangue occulto nelle feci eseguibili presso gli ambulatori
 dedicati presenti sul territorio aziendale, ritirando il kit presso il medico di famiglia.
 Le Strutture aziendali per la diagnosi e il trattamento delle patologie tumorali,
 comprese nel Dipartimento Oncologico, con la seguente organizzazione: Polo
 Oncologico Ospedale di Pagani: UOC Oncologia, UOC Ematologia, UOS Diagnostica
 ematologica, UOS Oncoematologia pediatrica, UOC Chirurgia oncologica, UOC
 Dermatologia, e UOSD Terapia del Dolore e cure Palliative; a queste si aggiungono
 specifiche risorse chirurgiche ubicate nell’Ospedale di Nocera Inferiore destinate a
 patologie oncologiche per le localizzazioni: testa-collo, cervello e genito-urinario.
 Ospedale di Vallo della Lucania: UOSD Oncologia, UOSD Terapia Antalgica; Ospedale
 di Battipaglia: UOSD di Medicina Nucleare e attività ambulatoriali di screening;
 Ospedale di Polla: UOSD Servizio di Oncologia e attività ambulatoriali di oncologia;
 Ospedale di Oliveto Citra: UOSD Terapia Antalgica. Gli Hospice Alle attività del
 Dipartimento Oncologico si affiancano le attività dei tre Hospice, le strutture
 residenziali dedicate alla degenza dei malati che necessitano di cure palliative:
 Hospice “La casa di Lara” – sito a Salerno in via Salvatore Calenda Hospice “Il
 Giardino dei Girasoli” – sito a Eboli in località Acquarita Hospice “S. Arsenio – Polla –
 Sala Consilina” – sito a Sant’Arsenio in via San Rocco Le Tecnologie Sul fronte delle
 apparecchiature l’Asl Salerno ha condotto una intensa opera di ammodernamento
 del proprio parco tecnologico, dotando i suoi Presidi Ospedalieri ed alcune strutture
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territoriali di nuove Tac, RMN e mammografi di ultima generazione, e programmando
per il 2019 l’acquisizione di ulteriori Tac e Risonanze Il progetto sulla Radioterapia
La realizzazione della RADIOTERAPIA, presso il P.O. di Pagani è il più importante
progetto sul quale si sta lavorando, che prevede la costruzione un nuovo corpo di
fabbrica e la dotazione di due acceleratori lineari. La Regione Campania ha già
stanziato l’importo di 18 milioni di euro, a copertura sia delle spese per i lavori, sia
per l’acquisizione della tecnologia. «Si tratta di una organizzazione complessa e ben
articolata sul territorio – ha dichiarato il Commissario Straordinario dott. Mario
Iervolino- oggi in grado di fornire agli utenti risposte soddisfacenti. Per intercettare
al meglio la domanda della popolazione e per fornire una risposta assistenziale
sempre più di qualità stiamo lavorando all’adozione di una strategia unica e
coordinata con l’Azienda Ospedaliera S.Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, che
consentirà una maggiore integrazione tra le strutture impegnate in ambito
oncologico, ottimizzando le risposte. Voglio anche rivolgere un messaggio alle
donne: aderire agli screening effettuando regolarmente il pap test e la mammografia
consente di allontanare la paura o di limitare i danni con un intervento precocissimo.
Sconfiggere definitivamente il cancro si può». L'articolo Asl Salerno, giornata
mondiale contro la lotta al cancro proviene da L'Occhio di Salerno.

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03/02/2019
                                                     asalerno.it
                                                                                                                          EAV: € 363
                                                                                                                          Lettori: 633
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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   Giornata mondiale per la lotta al cancro: l'impegno dell'Asl

 L’Asl        Salerno     è      impegnata
 quotidianamente nella lotta contro il
 cancro, attraverso il coinvolgimento
 delle proprie strutture ospedaliere e
 territoriali    che   si    occupano      di
 prevenzione, diagnosi e cura delle
 patologie tumorali. Tale impegno si
 concretizza su vari fronti:L’ Educazione e
 promozione della saluteL’Asl Salerno
 garantisce le attività di educazione e
 promozione della salute con la presenza
 presso 128 istituti scolastici, ovvero il 60% delle scuole della provincia – dove
 vengono svolti programmi di formazione, informazione e sensibilizzazione sui temi
 legati alla prevenzione dei tumori mediante l’adozione di stili di vita corretti e sani,
 con progetti che coinvolgono insegnanti studenti e operatori sanitari. Tali programmi
 hanno raggiunto ad oggi ben 18.000 alunni.Gli Screening OncologiciPer la
 prevenzione e la diagnosi precoce del cancro della Mammella, Cervice uterina (Collo
 dell’utero) e Colon-Retto, con i relativi test – ovvero la mammografia, il pap test e il
 kit per individuazione sangue occulto nelle feci eseguibili presso gli ambulatori
 dedicati presenti sul territorio aziendale, ritirando il kit presso il medico di
 famiglia.Le Strutture aziendali per la diagnosi e il trattamento delle patologie
 tumorali, comprese nel Dipartimento Oncologico, con la seguente organizzazione:–
 Polo Oncologico Ospedale di Pagani: UOC Oncologia, UOC Ematologia, UOS
 Diagnostica ematologica, UOS Oncoematologia pediatrica, UOC Chirurgia oncologica,
 UOC Dermatologia, e UOSD Terapia del Dolore e cure Palliative; a queste si
 aggiungono specifiche risorse chirurgiche ubicate nell’Ospedale di Nocera Inferiore
 destinate a patologie oncologiche per le localizzazioni: testa-collo, cervello e genito-
 urinario.– Ospedale di Vallo della Lucania: UOSD Oncologia, UOSD Terapia
 Antalgica;– Ospedale di Battipaglia: UOSD di Medicina Nucleare e attività
 ambulatoriali di screening;– Ospedale di Polla: UOSD Servizio di Oncologia e attività
 ambulatoriali di oncologia;– Ospedale di Oliveto Citra: UOSD Terapia Antalgica.Gli
 HospiceAlle attività del Dipartimento Oncologico si affiancano le attività dei tre
 Hospice, le strutture residenziali dedicate alla degenza dei malati che necessitano di
 cure palliative:– Hospice “La casa di Lara” – sito a Salerno in via Salvatore Calenda–
 Hospice “Il Giardino dei Girasoli” – sito a Eboli in località Acquarita– Hospice “S.
 Arsenio – Polla – Sala Consilina” – sito a Sant’Arsenio in via San RoccoLe
 TecnologieSul fronte delle apparecchiature l’Asl Salerno ha condotto una intensa
              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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opera di ammodernamento del proprio parco tecnologico, dotando i suoi Presidi
Ospedalieri ed alcune strutture territoriali di nuove Tac, RMN e mammografi di
ultima generazione, e programmando per il 2019 l’acquisizione di ulteriori Tac e
Risonanze.Il progetto sulla RadioterapiaLa realizzazione della RADIOTERAPIA, presso
il P.O. di Pagani è il più importante progetto sul quale si sta lavorando, che prevede
la costruzione un nuovo corpo di fabbrica e la dotazione di due acceleratori lineari.
La Regione Campania ha già stanziato l’importo di 18 milioni di euro, a copertura sia
delle spese per i lavori, sia per l’acquisizione della tecnologia.“Si tratta di una
organizzazione complessa e ben articolata sul territorio – ha dichiarato il
Commissario Straordinario dott. Mario Iervolino- oggi in grado di fornire agli utenti
risposte soddisfacenti. Per intercettare al meglio la domanda della popolazione e per
fornire una risposta assistenziale sempre più di qualità stiamo lavorando
all’adozione di una strategia unica e coordinata con l’Azienda Ospedaliera
S.Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, che consentirà una maggiore integrazione tra
le strutture impegnate in ambito oncologico, ottimizzando le risposte. Voglio anche
rivolgere un messaggio alle donne: aderire agli screening effettuando regolarmente
il pap test e la mammografia consente di allontanare la paura o di limitare i danni
con un intervento precocissimo. Sconfiggere definitivamente il cancro si può!”

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03/02/2019
                                                zerottonove.it
                                                                                                                          EAV: € 491
                                                                                                                          Lettori: 1.833
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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   Giornata mondiale per la lotta il cancro: l’impegno dell’Asl
                          di Salerno

 Il 4 febbraio è la Giornata mondiale per
 la lotta al cancro. L’Asl di Salerno è
 impegnata costantemente con le sue
 strutture L’Asl Salerno è impegnata
 quotidianamente nella lotta contro il
 cancro, attraverso il coinvolgimento
 delle proprie strutture ospedaliere e
 territoriali   che     si    occupano       di
 prevenzione, diagnosi e cura delle
 patologie tumorali.Tale impegno si concretizza su vari fronti. L’educazione e
 promozione della salute L’Asl Salerno garantisce le attività di educazione e
 promozione della salute con la presenza presso 128 istituti scolastici, ovvero il 60%
 delle scuole della provincia – dove vengono svolti programmi di
 formazione, informazione e sensibilizzazione sui temi legati alla prevenzione dei
 tumori mediante l’adozione di stili di vita corretti e sani, con progetti che
 coinvolgono insegnanti studenti e operatori sanitari. Tali programmi hanno raggiunto
 ad oggi ben 18.000 alunni. Gli Screening Oncologici Per la prevenzione e la diagnosi
 precoce del cancro della Mammella, Cervice uterina (Collo dell’utero) e Colon-Retto,
 con i relativi test – ovvero la mammografia, il pap test e il kit per individuazione
 sangue occulto nelle feci eseguibili presso gli ambulatori dedicati presenti sul
 territorio aziendale, ritirando il kit presso il medico di famiglia. Le Strutture aziendali
 per la diagnosi e il trattamento delle patologie tumorali, comprese nel
 Dipartimento Oncologico, con la seguente organizzazione: Polo Oncologico Ospedale
 di Pagani: UOC Oncologia, UOC Ematologia, UOS Diagnostica ematologica, UOS
 Oncoematologia pediatrica, UOC Chirurgia oncologica, UOC Dermatologia, e UOSD
 Terapia del Dolore e cure Palliative; a queste si aggiungono specifiche risorse
 chirurgiche ubicate nell’Ospedale di Nocera Inferiore destinate a patologie
 oncologiche per le localizzazioni: testa-collo, cervello e genito-urinario. Ospedale di
 Vallo della Lucania: UOSD Oncologia, UOSD Terapia Antalgica; Ospedale di
 Battipaglia: UOSD di Medicina Nucleare e attività ambulatoriali di screening;
 Ospedale di Polla: UOSD Servizio di Oncologia e attività ambulatoriali di oncologia;
 Ospedale di Oliveto Citra: UOSD Terapia Antalgica. Gli Hospice Alle attività del
 Dipartimento Oncologico si affiancano le attività dei tre Hospice, le strutture
 residenziali dedicate alla degenza dei malati che necessitano di cure palliative:
 Hospice “La casa di Lara” – sito a Salerno in via Salvatore Calenda Hospice “Il

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Giardino dei Girasoli” – sito a Eboli in località Acquarita Hospice “S. Arsenio – Polla –
Sala Consilina” – sito a Sant’Arsenio in via San Rocco Le Tecnologie Sul fronte delle
apparecchiature l’Asl Salerno ha condotto una intensa opera di ammodernamento
del proprio parco tecnologico, dotando i suoi Presidi Ospedalieri ed alcune strutture
territoriali di nuove Tac, RMN e mammografi di ultima generazione, e programmando
per il 2019 l’acquisizione di ulteriori Tac e Risonanze. Il progetto sulla Radioterapia
La realizzazione della Radioterapia, presso il Presidio Ospedaliero di Pagani è il più
importante progetto sul quale si sta lavorando, che prevede la costruzione un nuovo
corpo di fabbrica e la dotazione di due acceleratori lineari. La Regione Campania ha
già stanziato l’importo di 18 milioni di euro, a copertura sia delle spese per i
lavori, sia per l’acquisizione della tecnologia. “Si tratta di una organizzazione
complessa e ben articolata sul territorio – ha dichiarato il Commissario Straordinario
dott. Mario Iervolino – oggi in grado di fornire agli utenti risposte soddisfacenti. Per
intercettare al meglio la domanda della popolazione e per fornire una risposta
assistenziale sempre più di qualità stiamo lavorando all’adozione di una strategia
unica e coordinata con l’Azienda Ospedaliera S.Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona,
che consentirà una maggiore integrazione tra le strutture impegnate in ambito
oncologico, ottimizzando le risposte. Voglio anche rivolgere un messaggio alle
donne: aderire agli screening effettuando regolarmente il pap test e la mammografia
consente di allontanare la paura o di limitare i danni con un intervento precocissimo.
Sconfiggere definitivamente il cancro si può.”

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03/02/2019

                                                                                                                         EAV: € 452
                                                                                                                         Lettori: 2.100
                   Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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    Morì dopo l’intervento chirurgico: si ipotizzano condotte
                            colpose

 Morì in seguito ad un intervento
 chirurgico. È la triste storia di Antonello
 Mucciolo, il 51enne di Aquara deceduto
 lo scorso giugno in seguito ad un
 intervento al quale si sottoponeva
 spesso     presso      l‘Ospedale    Ruggi
 d’Aragona di Salerno. Morì in seguito ad
 un intervento chirurgico: si ipotizzano
 condotte colpose Antonello Mucciolo, il
 51enne originario di Aquara […] Morì in
 seguito ad un intervento chirurgico. È la
 triste storia di Antonello Mucciolo, il
 51enne di Aquara deceduto lo scorso giugno in seguito ad un intervento al quale si
 sottoponeva spesso presso l‘Ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno.Morì in seguito ad
 un intervento chirurgico: si ipotizzano condotte colposeAntonello Mucciolo, il 51enne
 originario di Aquara è deceduto lo scorso giugno in seguito ad un intervento
 chirurgico di “routine” presso l’Ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno. Dopo diversi
 mesi, arriva la perizia medico legale. La famiglia aveva già denunciato i medici per
 omicidio colposo. Il casoLo stesso medico chirurgo aveva riferito alla famiglia che
 durante l’operazione vi era stato un problema. Nello specifico affermava che era
 stata tagliata verticalmente la vena cava all’altezza dell’addome, e quindi erano
 intervenuti d’urgenza mentre il paziente perdeva molto sangue. Lo scrive anche
 Infocilento.Le indaginiOra sarà il pm delle indagini, Roberto Penna, dopo aver
 acquisito tutti gli elementi necessari alla valutazione del caso, a formulare le
 eventuali imputazioni a carico dei medici che prestarono soccorso al 51enne.

             Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
03/02/2019
                                             salernonotizie.it
                                                                                                                         EAV: € 742
                                                                                                                         Lettori: 10.300
                   Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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    Muore a 51 anni dopo un intervento, medici a processo?

 Antonello Mucciolo, il 51enne originario
 di Aquara è deceduto lo scorso giugno in
 seguito ad un intervento chirurgico di
 “routine” presso l’Ospedale Ruggi
 d’Aragona di Salerno. Dopo diversi mesi,
 arriva la perizia medico legale. La
 famiglia aveva già denunciato i medici
 per omicidio colposo. Lo stesso medico
 chirurgo aveva riferito alla famiglia che
 durante l’operazione vi era stato un problema. Nello specifico affermava che era
 stata tagliata verticalmente la vena cava all’altezza dell’addome, e quindi erano
 intervenuti d’urgenza mentre il paziente perdeva molto sangue. Lo scrive
 anche Infocilento.it Ora sarà il pm delle indagini, Roberto Penna, dopo aver acquisito
 tutti gli elementi necessari alla valutazione del caso, a formulare le eventuali
 imputazioni a carico dei medici che prestarono soccorso al 51enne.

             Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
03/02/2019
                                               salernotoday.it
                                                                                                                          EAV: € 747
                                                                                                                          Lettori: 7.133
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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    Muore dopo intervento al rene: "Manovra sbagliata della
                           equipe"

 Spuntano i risultati della perizia legale
 voluta dalla Procura per fare luce sulla
 causa della morte di Antonello Mucciolo.
 Ora toccherà al pm Roberto Penna del
 tribunale di Salerno formulare le
 eventuali imputazioni Rischiano l’accusa
 di omicidio colposo i sanitari che, il 23
 giugno scorso, operarono Antonello
 Mucciolo, 51 anni, capo operaio della
 Comunità Montana Alburni, presso l’azienda ospedaliera-universitaria “San Giovanni
 di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno.Quel giorno l’uomo, padre di due figlie, venne
 sottoposto ad un intervento chirurgico che prevedeva l’asportazione di una massa
 grassa sul rene destro. Lo stesso medico chirurgo – riporta Il Mattino - aveva riferito
 alla famiglia che vi era stato un problema durante l’intervento e nello specifico
 diceva che era stata tagliata verticalmente la vena cava all’altezza dell’addome e
 che quindi erano intervenuti d’urgenza per porre rimedio a tale atto negligente. Non
 solo. Ma spiegò che il paziente aveva perso molto sangue ma che il problema era
 stato risolto e che, pur non essendocene la necessità ma per prassi, avrebbe dovuto
 trascorrere una notte nel reparto di Rianimazione dove sarebbe stato svegliato al
 mattino seguente. Ma, purtroppo, Mucciolo non si è più risvegliato.Intanto secondo il
 referto medico legale a causa del decesso è da ricondurre “all’errata manovra
 dell’operatore. (…) Concludendo, riteniamo vi siano condotte colpose ascrivibili alla
 prima equipe operatoria che nell’effettuare l’intervento laparoscopico ha
 determinato la lesione della vena cava inferiore”. Ora toccherà al pm Roberto Penna
 del tribunale di Salerno formulare le eventuali imputazioni a carico dei medici che
 prestarono per primi le cure al 51enne salernitano.

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03/02/2019

                                                                                                                         EAV: € 4.996
                                                                                                                         Lettori: 556.667
                   Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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  Salerno, 51enne muore dopo intervento chirurgico: indagati
                          i medici

 Ignazio Riccio Al paziente era stata
 recisa verticalmente l’aorta all’altezza
 dell’addome e quindi gli operatori
 sanitari    erano    stati  costretti  ad
 effettuare un intervento d’urgenza per
 cercare di salvare l’uomo A distanza di
 quasi un anno arriva la perizia medico-
 legale, dopo che i familiari avevano
 denunciato i medici per omicidio
 colposo. È a una svolta la vicenda di
 Antonello Mucciolo, il 51enne di Aquara,
 nel Salernitano, deceduto lo scorso mese di giugno in seguito a un intervento
 chirurgico di routine effettuato all’ospedale Ruggi D’Aragona di Salerno. Al termine
 dell’operazione, lo stesso chirurgo, una volta uscito dalla sala operatoria, aveva
 riferito ai parenti di Mucciolo che c’erano state delle complicazioni impreviste. Al
 paziente, che poi ha perso la vita in seguito alla forte emorragia, era stata recisa
 verticalmente l’aorta all’altezza dell’addome e quindi erano stati costretti ad
 effettuare un intervento d’urgenza per cercare di salvare l’uomo. I familiari del
 51enne, dopo la morte del congiunto, hanno denunciato i medici dell’ospedale.
 Adesso sarà il pubblico ministero Roberto Penna, dopo aver acquisito tutti gli
 elementi necessari alla valutazione del caso, a formulare le eventuali imputazioni a
 carico degli operatori sanitari che prestarono soccorso ad Antonello Mucciolo. Tag:
 omicidio colposo malasanità intervento chirurgico Luoghi: Salerno

             Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
03/02/2019
                                              salernonotizie.it
                                                                                                                          EAV: € 980
                                                                                                                          Lettori: 10.300
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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     Salerno: Giornata mondiale contro il cancro, l’impegno
                           dell’Asl

 L’Asl        Salerno       è     impegnata
 quotidianamente nella lotta contro il
 cancro, attraverso il coinvolgimento
 delle proprie strutture ospedaliere e
 territoriali    che    si    occupano     di
 prevenzione, diagnosi e cura delle
 patologie tumorali. Tale impegno si
 concretizza su vari fronti: L’ Educazione
 e promozione della salute L’Asl Salerno
 garantisce le attività di educazione e
 promozione della salute con la presenza presso 128 istituti scolastici, ovvero il 60%
 delle scuole della provincia – dove vengono svolti programmi di formazione,
 informazione e sensibilizzazione sui temi legati alla prevenzione dei tumori mediante
 l’adozione di stili di vita corretti e sani, con progetti che coinvolgono insegnanti
 studenti e operatori sanitari. Tali programmi hanno raggiunto ad oggi ben 18.000
 alunni. Gli Screening Oncologici Per la prevenzione e la diagnosi precoce del cancro
 della Mammella, Cervice uterina (Collo dell’utero) e Colon-Retto, con i relativi test –
 ovvero la mammografia, il pap test e il kit per individuazione sangue occulto nelle
 feci eseguibili presso gli ambulatori dedicati presenti sul territorio aziendale,
 ritirando il kit presso il medico di famiglia. Le Strutture aziendali per la diagnosi e il
 trattamento delle patologie tumorali, comprese nel Dipartimento Oncologico, con la
 seguente organizzazione: – Polo Oncologico Ospedale di Pagani: UOC Oncologia,
 UOC Ematologia, UOS Diagnostica ematologica, UOS Oncoematologia pediatrica,
 UOC Chirurgia oncologica, UOC Dermatologia, e UOSD Terapia del Dolore e cure
 Palliative; a queste si aggiungono specifiche risorse chirurgiche ubicate
 nell’Ospedale di Nocera Inferiore destinate a patologie oncologiche per le
 localizzazioni: testa-collo, cervello e genito-urinario. – Ospedale di Vallo della
 Lucania: UOSD Oncologia, UOSD Terapia Antalgica; – Ospedale di Battipaglia: UOSD
 di Medicina Nucleare e attività ambulatoriali di screening; – Ospedale di Polla: UOSD
 Servizio di Oncologia e attività ambulatoriali di oncologia; – Ospedale di Oliveto
 Citra: UOSD Terapia Antalgica. Gli Hospice Alle attività del Dipartimento Oncologico
 si affiancano le attività dei tre Hospice, le strutture residenziali dedicate alla
 degenza dei malati che necessitano di cure palliative: – Hospice “La casa di Lara” –
 sito a Salerno in via Salvatore Calenda – Hospice “Il Giardino dei Girasoli” – sito a
 Eboli in località Acquarita – Hospice “S. Arsenio – Polla – Sala Consilina” – sito a

              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Sant’Arsenio in via San Rocco Le Tecnologie Sul fronte delle apparecchiature l’Asl
Salerno ha condotto una intensa opera di ammodernamento del proprio parco
tecnologico, dotando i suoi Presidi Ospedalieri ed alcune strutture territoriali di
nuove Tac, RMN e mammografi di ultima generazione, e programmando per il 2019
l’acquisizione di ulteriori Tac e Risonanze Il progetto sulla Radioterapia La
realizzazione della RADIOTERAPIA, presso il P.O. di Pagani è il più importante
progetto sul quale si sta lavorando, che prevede la costruzione un nuovo corpo di
fabbrica e la dotazione di due acceleratori lineari. La Regione Campania ha già
stanziato l’importo di 18 milioni di euro, a copertura sia delle spese per i lavori, sia
per l’acquisizione della tecnologia. “Si tratta di una organizzazione complessa e ben
articolata sul territorio – ha dichiarato il Commissario Straordinario dott. Mario
Iervolino- oggi in grado di fornire agli utenti risposte soddisfacenti. Per intercettare
al meglio la domanda della popolazione e per fornire una risposta assistenziale
sempre più di qualità stiamo lavorando all’adozione di una strategia unica e
coordinata con l’Azienda Ospedaliera S.Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, che
consentirà una maggiore integrazione tra le strutture impegnate in ambito
oncologico, ottimizzando le risposte. Voglio anche rivolgere un messaggio alle
donne: aderire agli screening effettuando regolarmente il pap test e la mammografia
consente di allontanare la paura o di limitare i danni con un intervento precocissimo.
Sconfiggere definitivamente il cancro si può!”

             Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
04/02/2019                                                                                                                Pagina 10

                                                                                                                          EAV: € 1.107
                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

             Nomine inappropriate al S. M. della Speranza

 Igiene scarsa e Pronto soccorso sotto
 accusa per il degrado. La protesta degli
 utenti      BATTIPAGLIA       -    Cariche
 inappropriate ed igiene scarsa al
 nosocomio di Battipaglia: Sotto la lente
 di ingrandimento il pronto soccorso, che
 reca visibili abbandoni dal punto di vista
 igienico, tanto da porre in evidenza i
 fatti, anche sui social. E' questo il
 destino dell' ospedale che fu, di
 Battipaglia, dopo il declassamento da
 parte dei vertici dell' ASL di Salerno,
 delegandolo come supporto a quello più
 importante di Eboli, unitamente divenuto
 sua succursale come Roccadaspide. A
 quanto pare, nel contesto del S.M. della
 Speranza, vi sarebbero delle cariche
 conferite a dipendenti, senza che gli
 stessi avessero sostenuto concorsi
 adeguati per il conseguimento della
 mansione superiore che attualmente
 occuperebbero. Ma questo, è un aspetto,
 che nel contesto, diviene secondario. In pratica, in alcuni reparti del nosocomio,
 quali pronto soccorso, rianimazione, chirurgia, ortopedia, ostetricia, pediatria e
 cardiologia, hanno nel loro organigramma, personale con mansioni delle quali
 occorre un concorso specifico per il ruolo superiore da svolgere. Attualmente ne
 rivestono l' incarico, grazie solo ad una semplice comunicazione da parte dei loro
 responsabili e quindi senza l' adeguato concorso per la carica superiore che
 rivestono. Attualmente, sono dei semplici facenti funzione, e nulla più, nel mentre
 vengono esposte alle porte di ingresso dei re parti, le qualifiche di personale non
 abilitato, perché senza selezione. Così si evince anche da documentazioni intestaste
 dei vari reparti, senza che gli addetti ai controlli, effettuino regolari verifiche, su tali
 cariche rivestite. Va altresì segnalato, che la manutenzione dei reparti, unitamente
 all' igiene degli stessi, è puramente un fatto, sembra, solo formale ma non
 sostanziale. Nel reparto di pronto soccorso, sono stati fotografati cumuli di
 ragnatele, immense distese di muffa a chiara e palese dimostrazione di una pulizia
 che difetta nel suo concreto, in un reparto di primo accesso al pubblico. Non
 sopiscono le polemiche su di una struttura così ricettiva, che di contro, ha avuto un
              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
declassato motivo per una collocazione che questo ospedale, nei fatti reali,
meritava. Battipaglia ed il suo ospedale, restano ai confini larghi di ogni possibile
strategia. Un nosocomio capace di servire una piattaforma di oltre 150mila residenti,
che invece ha avuto come sorta definitiva, l' abbandono dei vertici salernitani dell'
ASL, sia nella sua considerazione strategica, che ricettiva. Per un banale controllo
neurologico, bisogna essere trasportati dall' ambulanza, al più lontano ospedale
eburino. Cosa controllano i sindacati, è la domanda che un parte del personale si
pone inevitabilmente, ma al quale, mai è consentita risposta. Giovanni Coscia.

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04/02/2019                                                                                                                Pagina 7

                                                                                                                          EAV: € 1.567
                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

                       Un comitato per il Pronto soccorso

 SAPRI - "L' Ospedale Immacolata di
 Sapri, non è solo un Presidio di
 "frontiera" che assicura la salute della
 Comunità del golfo di Policastro e delle
 popolazioni della vicina Lucania e
 Calabria, ma anche l' unico "opificio"
 esistente nel golfo di Policastro che
 traina l' economia di un territorio che
 anno dopo anno si è andato spopolando
 e ha visto le saracinesce di molti negozi,
 abbassarsi! Pertanto, va difeso e
 potenziato!"     Questo     il   messaggio
 unanime del Comitato dei Sindaci,
 afferenti al nosocomio di Sapri che
 sabato si è riunito nell' aula magna
 "Maria Ruocco" (4° piano), convocato dal
 primo cittadino di Sapri Antonio Gentile,
 sollecitato    dal   collega    Ferdinando
 Palazzo (San Giovanni a Piro). Motivo
 della riunione, fare il punto della
 situazione, vigilare sull' attuazione del
 Piano Ospedaliero Regionale e formulare
 una proposta migliorativa al Piano Sanitario da inviare al Commissario Regionale per
 la Sanità Campana, on.le Vincenzo De Luca. Undici le fasce tricolori che hanno
 partecipato all' incontro, accolti in modo conviviale al loro arrivo, dal padrone di
 casa, il direttore Sanitario di Ospedale e Distretto dott. Mario Rocco Calabrese e dal
 suo vice, il primario di Anestesia e Rianimazione dott. Giuseppe Di Vita. All' incontro,
 ha preso parte anche il coordinatore regionale del Tribunale per i Diritti del Malato,
 dott. Lorenzo Latella. Sindaco Gentile, il perché di questa riunione? "Il Comitato dei
 Sindaci, attivo da tempo è un' organismo competente in materia di Sanità sul nostro
 territorio. Questa mattina (ndr. sabato 2 febbraio, per chi legge) ci siamo riuniti per
 esaminare il Piano Ospedaliero pubblicato dalla Regione Campania (così come
 confermato in sede di conferenza Stato -Regione). Stamane, abbiamo esaminato,
 quelle che sono le istanze del territorio, le necessità per assicurare un Servizio
 Sanitario di qualità al nostro territorio, andando a rimodulare, a rifunzionalizzare
 quelle che sono le previsioni del Piano Ospedaliero, per avviare poi, un percorso
 virtuoso nell' Atto Aziendale per offrire più Ser vizi, ai cittadini. Abbiamo formulato
 una "proposta" migliorativa al Piano Sanitario con cui chiediamo al Commissario
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Regionale per la Sanità Campana on. Vincenzo De Luca, che il Percorso Nascita, sia
elevato a un' Unità Complessa; di poi chiediamo una rivisitazione dei posti letto in
modo da creare un' Unità Semplice di Gastro; un aumento dei posti letto in
Rianimazione e dell' Area Chirurgica ricavandoli dai posti già a disposizione
(lungodegenza) in questo momento meno necessari al territorio, avendo già una
Medicina con tantissimi posti letto! Di poi - continua Gentile - chiederemo alla
Regione di dare seguito al Piano di investimento relativo all' infrastruttura
Ospedaliera che prevede adeguamenti strutturali di alcune UU.OO e l' ampliamento
Progetto che è già stato approvato in via preliminare dal Commissario alla Sanità
provinciale. Quindi abbiamo chiesto al direttore sanitario Calabrese di convocare
tutti i medici di base per coinvolgerli in programmi di screening e prevenzione,
dando anche un obiettivo nel triennio, pari al 100% di quella che è la popolazione
residente nel nostro Distretto. Come un fiume in piena, Gentile dice "Abbiamo poi
richiesto, altre attività che andranno a completare e implementarsi con i Servizi
esistenti, vedi la camera iperbarica le Unità Semplici di pneumologia e oculistica
(quest' ultima già prevista dal Piano Ospedaliero). Infine chiederemo di dare seguito
al reclutamento di personale medico, infermieristico e paramedico". Quanti sindaci
erano presenti oggi (ndr. sabato)? "Erano presenti, i sindaci di: Sapri, Vibo nati,
Ispani, Caselle in Pittari, Tortorella, Casaletto Spartano, San Giovanni a Piro,
Morigerati, Centola. Da ultimo dico e con questo concludo, che il nostro Ospedale si
difende quotidianamente. In questi giorni, ho sentito dire tante cose, da parte di chi
sei mai, ha tralasciato o omesso attenzioni, precedentemente! Si è parlato di Unità
semplici e Unità complesse che non erano esistenti neanche nei vecchi piani! Oggi le
stiamo chiedendo e proponendo. Continuiamo a lavorare per il bene della
collettività. Ovviamente, senza cadere nelle polemiche e nelle strumentalizzazioni!".
Pino Di Donato.

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04/02/2019                                                                                                               Pagina 16
                                 Il Mattino (ed. Benevento)
                                                                                                                         EAV: € 8.206
                                                                                                                         Lettori: 133.364
                                         Argomento: Sanità Campania

    Azienda «San Pio» in arrivo 271 assunzioni «Svolta per l'
                          efficienza»

 IL PIANO Sono in tutto 271 le unità
 lavorative che saranno assunte nel
 triennio compreso tra il 2018 e il 2020
 presso l' azienda ospedaliera San Pio,
 suddivisi in 135 con ruolo sanitario, 99
 con ruolo tecnico, 6 con ruolo
 professionale      e   31     con     ruolo
 amministrativo. Per quanto riguarda l'
 area sanitaria, saranno immessi in
 organico 62 dirigenti medici, 57
 infermieri e 16 dirigenti sanitari, mentre
 per l' area tecnica saranno assunti tre
 dirigenti e 98 unità nell' area del
 personale. Per il ruolo professionale si
 procederà all' immissione in servizio di 5
 dirigenti e di 1 unità appartenente alla
 categoria del personale del comparto e
 per       quello     amministrativo      al
 reclutamento di 3 dirigenti e 28 unità
 nella classe del personale. È l' effetto del
 decreto regionale numero 20, in base al
 quale, il governatore della Regione,
 Vincenzo De Luca, ha approvato tutti i
 piani per il personale, presentati dalle
 Asl e dalle aziende ospedaliere dell' intero territorio, consentendo di stabilizzare
 circa 1500 precari e di assumere altre 6000 unità lavorative, ha definitivamente
 sciolto il nodo della carenza di personale. Dopo dieci anni di totale immobilismo,
 determinato dall' azione combinata del commissariamento, del blocco del turnover e
 dell' impossibilità di bandire concorsi, nell' ottica del risparmio, per rimanere nel
 budget imposto dal rigoroso piano di rientro, finalmente c' è la possibilità di
 reclutare personale in diversi settori dell' azienda ospedaliera, colmando
 definitivamente la grave carenza di personale che, se ha rappresentato un disagio in
 ambito amministrativo e tecnico, non avvertito dall' utenza, si è trasformato in un
 vero disastro per quanto riguarda l' area sanitaria, costringendo gran parte delle
 unità operative a lavorare con poco personale medico e infermieristico, sottoposto
 per anni a turni massacranti, fino all' entrata in vigore nel 2017, della normativa

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europea 161, che ha imposto 11 ore tassative di riposo al personale sanitario, tra
una giornata lavorativa e l' altra. Da questo momento in poi, il blocco delle
assunzioni ha determinato disagi ancora maggiori, facendo lievitare i tempi di attesa
per le visite ambulatoriali, per gli esami diagnostici e per gli interventi in elezione, a
causa della grave carenza di medici in generale, ma soprattutto di anestesisti, per
cui si è determinato il blocco delle sale operatorie. LE REAZIONI «Un provvedimento
di fondamentale importanza dichiara il direttore generale, Renato Pizzuti quello
attualmente adottato dalla Regione, che ci consentirà di lavorare meglio e di
recuperare personale, funzionale all' efficienza dell' azienda ospedaliera. Grazie alla
lungimiranza del governatore, ci troviamo finalmente di fronte a una svolta definitiva
che ci darà la possibilità di colmare carenze di personale accumulate negli anni, Non
credo siano dati da sottovalutare». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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04/02/2019                                                                                                                 Pagina 16
                                   Il Mattino (ed. Benevento)
                                                                                                                           EAV: € 8.290
                                                                                                                           Lettori: 133.364
                                           Argomento: Sanità Campania

       Infermiera aggredita al «Fatebenefratelli» è allarme
                            sicurezza
 Luella De Ciampis
 IL CASOUn' aggressione fisica e verbale, quella vissuta ieri mattina ed evidenziata
 da un' infermiera del reparto di Medicina dell' ospedale Fatebenefratelli, che, dopo l'
 episodio è tornata a casa, in preda allo choc. Si tratta di una giovane donna, da poco
 assunta in ospedale, che ha riferito solo di essere stata minacciata più volte e di
 aver avuto molta paura, ma non se la sente di aggiungere altro. A raccontare l'
 accaduto, è invece Annarita Marra, infermiera dell' unità operativa e consigliere dell'
 Opi (ordine professioni infermieristiche). «Tutto è accaduto all' improvviso dice la
 Marra in seguito a un malore di un paziente che, mentre stava camminando con la
 moglie nel corridoio del reparto, ha dichiarato di non sentirsi bene. L' infermiera gli
 ha suggerito di tornare in camera e di distendersi sul letto, in attesa che arrivasse il
 medico. Improvvisamente, è stata spintonata dai parenti del paziente, che l' hanno
 inchiodata al muro e aggredita verbalmente». Si tratta del secondo episodio di
 violenza nell' arco di 10 giorni. Infatti, il 24 gennaio M.B., medico del pronto soccorso
 della stessa struttura, aveva subito un' aggressione verbale da parte di sei familiari
 di una paziente anziana «Attualmente non sono tranquillo - ha detto dopo l'
 accaduto - e un medico non tranquillo, non svolge il suo lavoro in modo giusto». Una
 situazione che sembra essere in continua evoluzione negli ultimi mesi, in base alle
 continue sollecitazioni giunte da più parti. LO SCENARIO «In medicina d' urgenza
 continua l' infermiera c' è un solo medico, al coordinamento delle unità di Medicina
 generale, Geriatria e Oncologia, rispettivamente con 28, 12 e 12 pazienti, molti dei
 quali anziani, tracheotomizzati e con la Sla. Per assisterli tutti, sono previsti due
 infermieri di notte, tre nel pomeriggio e cinque o sei di mattina, in base ai turni.
 Decisamente pochi, quelli destinati a coprire il turno di notte, perché i pazienti
 tracheotomizzati e i malati di Sla, hanno esigenze particolari e improvvise, che
 interessano l' apparato respiratorio, di fronte alle quali bisogna intervenire con
 immediatezza, per evitare di mettere in pericolo la loro vita». IL SINDACATO Una
 posizione, pienamente condivisa dall' organizzazione sindacale Cgil che, in più
 occasioni ha denunciato la situazione. «Questo è solo l' ultimo dei tanti episodi
 rilevati dice il coordinatore Pompeo Taddeo in seguito ai quali, abbiamo chiesto il
 potenziamento del reparto in cui i pazienti sono in maggioranza, allettati e anziani.
 Non è possibile, pensare che ci siano 40 pazienti con due soli infermieri nel turno di
 notte, perché, di fronte ai disservizi, i pazienti aggrediscono medici e infermieri. Il 15
 gennaio abbiamo inoltrato l' ultima richiesta di incontro al management del
 Fatebenefratelli, per discutere la carenza di organico che pregiudica l' incolumità e
 le normali attività del personale sanitario. A questo punto, ravvisiamo la necessità di
 un tavolo tecnico». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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04/02/2019                                                                                                                Pagina 9

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                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                          Argomento: Sanità Campania

                 Intervento rivoluzionario su un' 88enne

 NAPOLI. Raro e complesso caso di
 tumore a doppia localizzazione trattato
 con successo in una 88enne al Policlinico
 dell' Università Vanvitelli. G.C. affetta da
 un rarissimo caso di Gist (Tumore
 Stromale GastroIntestinale) è stata
 dimessa dal reparto di Chirurgia
 Generale diretto da Ludovico Docimo
 (nella foto con la paziente) del Policlinico
 Universitario della Vanvitelli. La paziente
 dopo un decorso brillante, nonostante la
 non più giovane età, è tornata alla sua
 famiglia e alla sua quotidianità.
 Eccezionale, oltre all' età della paziente,
 la doppia localizza zione in epoche
 diverse di questo tipo di tumore del
 quale la paziente è risultata affetta. Due
 anni fa il professore Docimo aveva,
 infatti, sottoposto con successo G.C. ad
 un complesso intervento di asportazione
 dello     stomaco      dal     quale     era
 brillantemente guarita; recentemente gli
 accertamenti periodici hanno confermato
 l' assenza di malattia a livello dello
 stomaco, ma la comparsa di un voluminoso analogo tumore in fase emorragica che
 occludeva l' ultimo tratto del colon, per il quale 10 giorni fa lo stesso chirurgo ha
 sottoposto la paziente ad un' asportazione, ricostruendo la continuità intestinale sen
 za ricorrere a colostomia, che avrebbe procurato inevitabili disagi all' arzilla nonnina.
 I Gist rappresentano appena il 2% dei tumori che affliggono l' uomo, si localizzano
 prevalentemente allo stomaco è molto raramente al colon. Di particolare
 eccezionalità la doppia localizzazione in epoche diverse; infatti, dopo essere stata
 sottoposta con successo alla rimozione del primo tumore, un secondo caso è
 previsto nello 0.3% di tutti i Gist «Restituire ai familiari e ai pazienti il sorriso e la
 serenità» commenta Docimo «ripagano i nostri sforzi quotidiani verso una sanità
 migliore per tutti».

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04/02/2019                                                                                                                Pagina 16
                                  Il Mattino (ed. Benevento)
                                                                                                                          EAV: € 7.703
                                                                                                                          Lettori: 133.364
                                          Argomento: Sanità Campania

       Malattie respiratorie, in Valle Telesina sbagliata una
                          diagnosi su tre

 LO STUDIO LO STUDIO Gianluca Brignola
 Dal Sannio uno studio per la cura della
 broncopneumopatia cronica ostruttiva
 (Bpco). Parafrasando, sono questi gli
 obiettivi che proverà a raggiungere la
 ricerca condotta dalla pneumologia
 riabilitativa dell' istituto Maugeri di
 Telese Terme, unitamente al contributo
 di 15 specialisti di medicina generale del
 distretto della cittadina termale dell' Asl
 Benevento. In un incontro a San
 Salvatore Telesino la presentazione dello
 studio che ha visto la valle Telesina
 quale terreno di indagine. «Il 44% dei
 soggetti affetti da Bpco - così come ha
 spiegato Mauro Maniscalco, primario
 della pneumologia riabilitativa della
 Maugeri - si curano con terapie non
 congrue       rispetto    agli    standard
 internazionali.      Anche      con      un
 ipertrattamento di farmaci quasi un terzo
 del campione indagato ha praticato un
 percorso terapeutico errato e in 37 casi
 su 100 la diagnosi è risultata essere
 errata. Un quadro preoccupante visto che la Bpco colpisce in Italia il 5,6 per cento
 della popolazione adulta, pari a 3,5 milioni individui, ed è la causa di più della metà,
 il 55 per cento, di decessi per malattie respiratorie. I principali fattori di rischio sono
 il fumo di tabacco e l' esposizione agli inquinanti atmosferici e fumo di combustione
 di biomasse». IL PROGETTO «Col progetto assistenza disabilità respiratoria (Progetto
 Padre) abbiamo voluto valutare la congruità - continua Maniscalco- dei percorsi
 diagnostici. Per 10 mesi, tra febbraio e dicembre 2018 abbiamo seguito 200
 pazienti, tra i 50 e gli 80 anni, selezionati in maniera casuale fra i 2 mila
 diagnosticati con Bpco, all' interno di un database dell' Asl composto da oltre 20 mila
 assistiti per tutta l' area di riferimento. Seppure in considerazione di uno studio
 randomizzato, la ricerca ha fornito un quadro molto vicino alla realtà. Preoccupa e
 non poco il fatto che la spirometria, oggi strumento diagnostico principale, sia

              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
piuttosto sottoutilizzata. Pertanto la collaborazione del medico di medicina generale
con gli specialisti potrebbe migliorare l' iter diagnostico terapeutico in questi
pazienti». Prospettive interessanti per la ricerca sulla Bpco potrebbero aprirsi nel
2019 anche in considerazione di uno studio condotto, tra gli altri, dall' Institute of
human virology dell' università di Baltimora, presentato nei mesi scorsi nel Sannio e
che vedrà l' utilizzo dell' acqua solfurea delle terme di Telese. Si proverà a verificare
la stabilità dell' H2s, gli eventuali effetti secondari e naturalmente i dati registrati sui
pazienti seguiti sia a livello clinico che termale. Il tutto attraverso l' utilizzo dell'
acqua solfurea telesina ricca di idrogeno solforato. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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