Media Monitoring per 17-12-2018 - Rassegna stampa del 16-12-2018 - Ruggi d'Aragona

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Media Monitoring per 17-12-2018 - Rassegna stampa del 16-12-2018 - Ruggi d'Aragona
17-12-2018

Media Monitoring per

   Rassegna stampa del 16-12-2018
Media Monitoring per 17-12-2018 - Rassegna stampa del 16-12-2018 - Ruggi d'Aragona
AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1
   Truffa sinistri Il pm chiede 4 anni per l’ex consigliere ........................................................ 1
   Napoli, l'ospedale Cardarelli rottama il badge: si entra con le impronte digitali, addio
         agli impiegati furbetti ........................................................................................................ 2
   Ospedale Cardarelli, guerra ai furbetti del cartellino: in funzione il cartellino
         marcatempo con le impronte digitali .............................................................................. 4
   Solo e con una grave patologia cronica: ci pensano gli "angeli di Nefrologia" al Ruggi,
         la storia ................................................................................................................................ 6
   Cardarelli anti-furbetti ok alle impronte digitali .................................................................. 8
   Cardarelli, addio ai furbetti del cartellino Da mercoledì via alle impronte digitali ...... 10
   Cardarelli, impronte digitali Il sistema anti-fannulloni ..................................................... 12
   Il Cardarelli sarà come il Ruggi ............................................................................................. 14
   Impronte digitali contro i «furbetti» .................................................................................... 16
   Scandalo assenteismo al "Ruggi", dipendenti licenziati in sciopero della fame .......... 17
Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 19
   «Chiudere i punti nascite è una mortificazione» ................................................................ 19
   Di Maio a tutto campo: «Un bene che De Luca non sia più commissario» ..................... 20
   Diagnosi sbagliata assolto in primo grado condannato in appello ................................. 21
   Il popolo saprese manifesta a difesa del suo ospedale .................................................... 23
   Le tematiche di fine vita ........................................................................................................ 24
   Marziani contro i sindacalisti Fsi «Criticano solo per fare tessere» ............................... 26
   Pronto soccorso, la protezione civile a lezione in parrocchia .......................................... 27
   Punti nascita, lo sciopero non riscalda Sapri ...................................................................... 29
Sanità Campania ............................................................................................................................. 31
   Cardarelli, addio badge: arrivano le impronte digitali ...................................................... 31
   E la prevenzione diventa smart: un clic per prenotare visite e terapie ......................... 33
   Il cappellino da chirurgo è griffato, inventore un medico stilista di Roccamonfina
          .............................................................................................................................................. 34
   Il tribunale del malato all' Asl3 «Basta tagli nei nostri ospedali» ................................... 36
   Marcatempo con l' impronta contro i furbetti del cartellino ............................................ 38
   Operazione al femore centenaria subito a casa ................................................................. 40
   Per salvare la pelle bisogna fare in fretta ........................................................................... 41
   Terapie autismo, ricorso contro la delibera Asl ................................................................. 44
Sanità nazionale ............................................................................................................................. 46
   Alternativa La «terza via» della chirurgia oncoplastica .................................................... 46
   «L' Obamacare è incostituzionale» E Trump canta vittoria sulla sanità ......................... 47
   «Respinta 23 volte per un aborto». Ma era falso ............................................................... 49
   Chiarezza sulla fragilità delle ossa ....................................................................................... 51
   Con quali tecniche si ricostruisce il seno? .......................................................................... 52
   I punti critici in Pronto soccorso e nelle Terapie intensive .............................................. 54
   Invecchiare bene Si può, anzi, «si deve» ............................................................................. 55
   L' unione investa sulla salute ................................................................................................ 57
   La sfida della dislessia: «Liberi di apprendere» ................................................................. 59
   Le malattie renali peggiorano sempre in gravidanza? E quali sono i rischi per il
         bambino? ........................................................................................................................... 61
   Lo screening neonatale esteso manca solo in tre Regioni ............................................... 63
   Ma rimane il problema delle liste d' attesa ......................................................................... 64
   Medici italiani in Regno Unito Chi paga è il contribuente ................................................ 65
   Necessari nuovi criteri per lo studio delle medicine da dare agli anziani ..................... 67
   Ospedali italiani promossi (o quasi) in umanizzazione ..................................................... 68
   Pediatria Reparti sempre più attenti ai bisogni di bimbi e famiglie ............................... 70
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Protesi killer: ecco i testimoni .............................................................................................. 71
Serve più attenzione alla valvole cardiache ....................................................................... 76
Texas, il giudice condanna la riforma sanitaria di Obama ............................................... 78
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14/12/2018
                                            lacittadisalerno.it
                                                                                                                          EAV: € 982
                                                                                                                          Lettori: 6.500
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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       Truffa sinistri Il pm chiede 4 anni per l’ex consigliere
 Chiusa la fase dibattimentale del processo sui risarcimenti pagati dal Comune per
 presunti finti incidenti stradali e rovinose cadute in strada dei pedoni. Chiesta la
 condanna dell’ex consigliere comunale Antonio Pierro, avvocato, ritenuto tra i
 promotori dell’associazione a delinquere finalizzata alla truffa. Il pubblico ministero
 Marinella Guglielmotti ha chiesto per lui quattro anni di reclusione mentre per i
 colleghi di studio, Consiglio Naddeo e Maria Cristina Potente, ha avanzato richiesta
 di tre anni e tre mesi di reclusione. Non doversi procedere, invece, è la conclusione
 del pm per gli altri tre imputati: l’avvocato Eleonora Landi, la segretaria Simona De
 Meo e l’infermiere Giuseppe Ansalone. Il processo è stato aggiornato a metà gennaio
 quando i giudici della Seconda sezione penale dovrebbero emettere la sentenza di
 primo grado. A rappresentare la difesa degli imputati c’era il collegio difensivo
 composto dagli avvocati Felice Lentini, Carlo Di Ruocco, Lucio Basco, Enrico Tedesco
 e Genserico Miniaci. Secondo l’accusa i legali avevano messo su un giro d’affari
 truffaldino che sfruttava le carenze nella manutenzione stradale per far crescere i
 loro introiti. A procurare i clienti era deputato l’infermiere che, all’epoca, prestava in
 servizio nel reparto di Ortopedia dell’ospedale “Ruggi” di Salerno. Per la Procura
 annotava i nomi dei pazienti arrivati al pronto soccorso e li comunicava agli
 avvocati. Questi li contattavano, sollecitandoli a sporgere denuncia. Ad accorgersi
 che c’era qualcosa che non andava nelle continue richieste risarcitorie fu la
 compagnia assicurativa Aig Europe, che garantiva il Comune. Ad insospettirli il
 particolare che alcune istanze arrivavano due volte. Al resto pensò la Guardia di
 Finanza e le intercettazioni disposte dalla magistratura. ©RIPRODUZIONE
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15/12/2018
                                            giustizianews24.it
                                                                                                                          EAV: € 586
                                                                                                                          Lettori: 1.667
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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   Napoli, l'ospedale Cardarelli rottama il badge: si entra con
       le impronte digitali, addio agli impiegati furbetti

 Con l’impronta digitale non sarà
 possibile imbrogliare: per entrare e
 uscire dal lavoro basta un dito, il proprio.
 E non sarà più possibile né passare il
 badge dei colleghi ne’ chiedere a uno di
 loro di strisciare il proprio. L’Ospedale
 Cardarelli, a Napoli, dichiara guerra a
 eventuali ‘furbetti del cartellino’ e
 manda in pensione i vecchi badge
 marcatempo. Dal prossimo 19 dicembre, inizierà l’Era delle impronte digitali. Una
 innovazione che, nelle intenzioni dei vertici aziendali, «sarà a tutto vantaggio della
 stragrande maggioranza dei cardarelliani, che in questo modo non rischieranno di
 veder macchiata la propria reputazione» da eventuali furbetti del cartellino. Così, da
 mercoledì, i dipendenti del Cardarelli – medici, infermieri, operatori sociosanitari,
 amministrativi, tutti insomma – per entrare e uscire useranno un dito. L’innovazione,
 richiesta a più riprese proprio per evitare gli scandali dei furbetti del cartellino dal
 presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha il via libera del Garante
 della privacy. L’azienda fa sapere che nel parere dell’Authority si legge che
 «l’obiettivo principale dell’installazione del sistema di rilevazione biometrica e’ di
 garantire che ogni dipendente registri l’inizio della prestazione lavorativa
 unicamente per se stesso e non per altri colleghi». Il Cardarelli non è il primo
 ospedale in Campania – ma di sicuro il più grande per estensione e numero di
 dipendenti – a introdurre le impronte digitali come marcatempo. Nel 2016, infatti, il
 garante della privacy ha autorizzato anche l’Azienda ospedaliera universitaria «San
 Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona», a Salerno, tra i primi in Italia ad aver ottenuto il
 parere favorevole dell’Authority per la rilevazione presenze con impronte digitali.
 Arriverà anche un’altra novità al Cardarelli: una app, la e-Cupt che permetterà al
 cittadino di prenotare da smartphone, tablet o personal computer le visite
 specialistiche delle quali dovesse avere bisogno. «Il nostro obiettivo – sottolinea il
 direttore generale Ciro Verdoliva – è di semplificare la vita al cittadino». Basterà
 scaricare la app e compilare tutti i campi obbligatori. Per effettuare la prenotazione
 di una visita, dopo aver inserito il codice dell’impegnativa (Nre o Sar) e i dati
 anagrafici relativi all’assistito, l’App mostrera’ all’utente la prima disponibilità per
 l’erogazione della prestazione da ricevere contenuta nell’impegnativa. L’utente
 potrà inoltre decidere se prenotarsi in quella data oppure sceglierne una successiva

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a seconda della propria disponibilità.

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15/12/2018
                                                       juorno.it
                                                                                                                          EAV: € 906
                                                                                                                          Lettori: 2.200
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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    Ospedale Cardarelli, guerra ai furbetti del cartellino: in
   funzione il cartellino marcatempo con le impronte digitali

 Con l’impronta digitale non sarà
 possibile imbrogliare: per entrare e
 uscire dal lavoro basta un dito, il proprio.
 E non sarà più possibile nè passare il
 badge dei colleghi nè chiedere a uno di
 loro di strisciare il proprio. L’Ospedale
 Cardarelli, a Napoli, dichiara guerra a
 eventuali ‘furbetti del cartellino’ e
 manda in pensione i vecchi badge
 marcatempo. Dal prossimo 19 dicembre,
 iniziera’ l’era delle impronte digitali. Una
 innovazione che, nelle intenzioni dei
 vertici aziendali, “sarà a tutto vantaggio della stragrande maggioranza dei
 cardarelliani, che in questo modo non rischieranno di veder macchiata la propria
 reputazione” da eventuali furbetti del cartellino. Cosi’, da mercoledi’, i dipendenti
 del Cardarelli – medici, infermieri, operatori sociosanitari, amministrativi, tutti
 insomma – per entrare e uscire useranno un dito. L’innovazione, richiesta a piu’
 riprese proprio per evitare gli scandali dei furbetti del cartellino dal presidente della
 Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha il via libera del Garante della privacy.
 L’azienda fa sapere che nel parere dell’Authority si legge che “l’obiettivo principale
 dell’installazione del sistema di rilevazione biometrica è di garantire che ogni
 dipendente registri l’inizio della prestazione lavorativa unicamente per se stesso e
 non per altri colleghi”. Il Cardarelli non e’ il primo ospedale in Campania – ma di
 sicuro il piu’ grande per estensione e numero di dipendenti – a introdurre le
 impronte digitali come marcatempo. Nel 2016, infatti, il garante della privacy ha
 autorizzato anche l’Azienda ospedaliera universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi
 d’Aragona”, a Salerno, tra i primi in Italia ad aver ottenuto il parere favorevole
 dell’Authority per la rilevazione presenze con impronte digitali. Arrivera’ anche
 un’altra novita’ al Cardarelli: una app, la e-Cupt che permettera’ al cittadino di
 prenotare da smartphone, tablet o personal computer le visite specialistiche delle
 quali dovesse avere bisogno. “Il nostro obiettivo – sottolinea il direttore generale
 Ciro Verdoliva – e’ di semplificare la vita al cittadino”. Bastera’ scaricare la app e
 compilare tutti i campi obbligatori. Per effettuare la prenotazione di una visita, dopo
 aver inserito il codice dell’impegnativa (Nre o Sar) e i dati anagrafici relativi
 all’assistito, l’App mostrera’ all’utente la prima disponibilita’ per l’erogazione della

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prestazione da ricevere contenuta nell’impegnativa. L’utente potra’ inoltre decidere
se prenotarsi in quella data oppure sceglierne una successiva a seconda della
propria disponibilita’.

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15/12/2018
                                               salernotoday.it
                                                                                                                          EAV: € 865
                                                                                                                          Lettori: 7.133
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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      Solo e con una grave patologia cronica: ci pensano gli
             "angeli di Nefrologia" al Ruggi, la storia

 A seguito di una serie di vicissitudini, le
 sue      condizioni    erano     precipitate
 improvvisamente: è stato salvato in
 corner dal team di Nefrologia del Ruggi
 di Salerno che, con professionalità ed
 umanità, lo ha preso a cuore Solo, senza
 riferimenti, con difficoltà linguistiche e in
 condizioni di salute decisamente critiche.
 Eppure il sorriso non è mai mancato mai
 sulle sue labbra: è giunto presso l'ospedale Ruggi di Salerno qualche settimana fa,
 graziato dal Cielo, probabilmente, per essere sopravvissuto ad un lungo viaggio in
 treno affrontato nonostante l'urgenza di sottoporsi alla dialisi. D.O. , queste le sue
 iniziali, è un giovane di colore che, qualche anno fa, è approdato come tanti in Italia,
 dopo un'estenuante avventura in mare, su uno dei barconi di fortuna che
 traghettano sogni e speranze, troppo spesso poi infranti. Poco più che 20enne, il
 giovane è reduce di una serie di esperienze complesse, da un punto di vista sociale,
 lavorativo e sanitario. Con una grave insufficienza renale, dopo essere stato
 costretto a lasciare il lavoro ed aver incontrato sul suo cammino personaggi non
 sempre gentili, D.O. ha iniziato a far i conti con una patologia cronica di cui neppure
 lui, inizialmente, percepiva l'entità. La storia A seguito di una serie di vicissitudini, le
 sue condizioni erano precipitate improvvisamente: è stato salvato in corner dal team
 di Nefrologia del Ruggi di Salerno che, con professionalità ed umanità, lo ha preso a
 cuore, facendo per il giovane molto più di quanto previsto dal protocollo medico. Ad
 iniziare dal personale, come, in particolare, la signora Maria Maiellaro, ribattezzata
 dallo stesso ragazzo "mamy", per le attenzioni e le cure che la dipendente gli ha
 fornito spontaneamente e, per l'appunto, maternamente. Prezioso, l'impegno dei
 medici, in particolare della dottoressa Paola Marotta, del dottor Alfonso Salvati e del
 dottor Giancarlo Bilancio che, rendendosi conto della situazione, hanno supportato il
 giovane con ogni mezzo, preparando anche l'iter per il percorso di dialisi post
 ospedaliero, senza risparmiarsi in alcun modo. Non solo: dai biscotti, ai capi di
 abbigliamento. D.O. ha ricevuto sorrisi e aiuti da parte del personale ospedaliero che
 gli ha reso meno duri i giorni di degenza. Un sostegno essenziale per il giovane che,
 in tal modo, ha potuto ricevere, dopo i traumi e le difficoltà vissute, una sorta di
 inatteso "risarcimento" in termini di umanità e solidarietà, dalla parte più bella e, in
 fondo, più silenziosa che rara, della nostra società che non ha dimenticato il valore

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di una mano tesa. Solo tre parole, sulla vicenda, da D.O., pronunciate con il cuore, a
tutti i suoi angeli in camice bianco: "Grazie...grazie mille".

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16/12/2018                                                                                                                 Pagina 47

                                                                                                                           EAV: € 10.062
                                                                                                                           Lettori: 133.364
                     Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

             Cardarelli anti-furbetti ok alle impronte digitali

 LA SVOLTA Ettore Mautone Badge
 marcatempo a impronte digitali: il
 Cardarelli dà il via al nuovo sistema
 tecnologicamente avanzato per rilevare
 le presenze dei dipendenti all' arrivo al
 lavoro e allo smonto dal servizio. A
 partire da mercoledì 19 dicembre agli
 oltre mille lavoratori dell' Azienda
 ospedaliera basterà la conferma con un
 lettore delle imposte dei dito per iniziare
 e per concludere il proprio turno di
 lavoro. ISTRUTTORIA L' istruttoria per
 giungere all' allestimento dei nuovi
 marcatempo è durata circa due anni. A
 febbraio del 2017 fu il governatore
 Vincenzo De Luca a suggerire ai
 manager di Asl e ospedali di assumere
 una linea di rigore all' indomani dell'
 inchiesta dell' autorità giudiziaria sull'
 assenteismo al Loreto mare. Tra le
 soluzioni prospettate vi era appunto l'
 estensione, a tutte le strutture sanitarie
 e ospedaliere della Campania, del
 sistema di rilevamento delle impronte
 digitali, da concordare d' intesa con l' autorità garante della privacy. «L' obiettivo
 principale dell' installazione del sistema spiegò il Garante nell' autorizzazione fornita
 a ottobre di quell' anno non è accertare la prestazione lavorativa del singolo
 dipendente ma garantire che ogni lavoratore registri l' inizio della prestazione
 lavorativa solo per se stesso e non anche per altri colleghi che non siano presenti sul
 luogo di lavoro». Un sistema che dunque prende l' avvio solo dopo aver ottenuto le
 massime garanzie di sicurezza dei dati ma anche di legittimità del processo di
 innovazione da parte del Garante per la privacy. Dopo il lungo lavoro preparatorio il
 18 gennaio del 2018 i nuovi marcatempo furono montati nei varchi di accesso dei 15
 padiglioni del Cardarelli. Per alcune settimane fu poi svolto il lavoro di allestimento
 dei server informatici centralizzati e quindi il rifacimento, con caratteristiche
 completamente rivoluzionate, dei cartellini personali. Infine è partita la fase di
 raccolta delle impronte digitali per poi procedere con i collaudi. ADDIO AI
 CARTELLINI Adesso definitivamente in soffitta la tradizionale strisciata con il vecchio
               Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
badge magnetico. Un nuovo sistema che, comunque, i sindacati a più riprese
bollarono come un odioso controllo e un attacco alla professionalità dei camici
bianchi. Nodi, attriti, dubbi e resistenze che sono stati paziente sciolti nei mesi
successivi dal manager dell' ospedale Ciro Verdoliva. «Abbiamo fatto vari passaggi
con i sindacati spiega il manager a cui abbiamo esaustivamente spiegato che ogni
rilievo di dati sensibili non ha ragione d' essere perché il sistema di archiviazione e
confronto è confinato al nuovo tesserino di cui sono dotati tutti. Un sistema peraltro
già autorizzato ed adottato tre anni fa al Ruggi di Salerno e che sarà a tutto
vantaggio della stragrande maggioranza dei dipendenti». L' azienda ha inoltre
fornito ai dipendenti un' informativa specificando il tipo di dati rilevati, la finalità e i
sistemi di utilizzo, le modalità di trattamento, compresi i tempi di conservazione e le
misure di sicurezza. PRENOTAZIONI ON LINE La rivoluzione tecnologica che prenderà
avvio mercoledì prossimo non riguarda però solo i dipendenti ma anche cittadini e
pazienti. Con una Applicazione per computer o telefono sarà possibile infatti
prenotare da casa o per strada o in viaggio le visite specialistiche. Basterà scaricare
l' App o collegarsi all' indirizzo https://prenotazioni.cupt.it/aocardarelli/login e
inserire il codice dell' impegnativa (Nra o Sar) oltre che i dati anagrafici per ottenere
la prima data utile disponibile. L' utente potrà scegliere una successiva disponibilità
a seconda dei propri impegni. Chi fosse impossibilitato a recarsi in ospedale il giorno
previsto, potrà inoltre spostare la data della visita con le stesse modalità. Per
orientare l' utenza sarà inoltre disponibile una guida on line sul profilo facebook
ufficio stampa Cardarelli. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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16/12/2018                                                                                                                 Pagina 9

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                                                                                                                           Lettori: 29.750
                     Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

   Cardarelli, addio ai furbetti del cartellino Da mercoledì via
                       alle impronte digitali
 Raffaele Nespoli
 Nuovo sistema marcatempo per i turni
 dei dipendenti. C' è anche l' ok del
 Garante della privacy napoli Da
 mercoledì i circa 3.000 dipendenti del
 Cardarelli non potranno più usare il
 classico badge a inizio e fine turno, l'
 unico modo di entrare ed uscire dal
 servizio sarà quello di poggiare il dito su
 un piccolo scanner che leggerà l'
 impronta digitale. Si passa finalmente al
 nuovo sistema, con buona pace di
 eventuali "professionisti del cartellino".
 Ad annunciare l' entrata in vigore del
 sistema è il direttore generale Ciro
 Verdoliva che, già da tempo, aveva
 avviato il procedimento necessario a
 chiudere una volta per tutte la
 questione. Lo sforzo è stato enorme: in
 circa un mese e mezzo l' ufficio del
 personale ha profilato le identità digitali
 dei 3.000 dipendenti, associando all'
 impronta del dito il numero di matricola.
 Un lavoro reso ancor più complesso dall'
 esigenza di acquisire i dati rispettando i diversi turni di lavoro. Il Cardarelli non è il
 primo ospedale campano a scegliere il sistema delle impronte digitali, già il Ruggi d'
 Aragona di Salerno ha optato per questa tecnologia, ma di certo è l' azienda
 sanitaria con il maggior numero di personale in servizio. E dunque, questa
 rivoluzione riguarderà un numero enorme di dipendenti, per i quali è stato
 necessario riuscire a garantire la privacy. Il primo passo è stato proprio quello di
 chiedere, e di ottenere, il parere favorevole dell' Autorità garante. Parere che la
 direzione strategica dell' ospedale ha incassato ormai da tempo e nel quale si
 specifica come «l' obiettivo principale dell' installazione del sistema di rilevazione
 biometrica è di garantire che ogni dipendente registri l' inizio della prestazione
 lavorativa unicamente per se stesso e non per altri colleghi». Insomma, per evitare
 che ci si possa trovare al cospetto di scene vergognose come quelle che al Loreto
 Mare fecero esplodere uno scandalo senza precedenti. Del resto è stata l' indagine

               Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
sui "furbetti del cartellino" ad offrire lo spunto necessario a virare drasticamente
verso il sistema di impronte digitali. Un sistema che il presidente Vincenzo De Luca
ha sempre visto di buon occhio, convinto che sia anche di tutela per la stragrande
maggioranza dei dipendenti, quelli insomma che in ospedale ci trascorrono gran
parte del proprio tempo. Piccola curiosità, al Cardarelli ci sono 8 dipendenti che
potranno continuare ad usare il sistema tradizionale. Si tratta di persone per le quali
l' impronta digitale non è risultata leggibile dallo scanner. E' il caso, ad esempio, di
un camice bianco con la passione del parapendio: un medico che ha le impronte
talmente rovinate dai tiranti del paracadute da non poter essere identificato con i
nuovi marcatempo. L' avvio del sistema al Cardarelli fa tornare di grande attualità i
problemi riscontrati alla Asl Napoli 1, dove la direzione generale è stata messa alle
corde dal parere negativo del Garante. Eppure, proprio nella discussa Asl di Napoli il
sistema potrebbe portare grandi benefici. Sarebbe importante a questo punto capire
perché il Garante ha detto di no all' istallazione: visto che è difficile credere che si
possa trattare di un diniego sul merito (altrimenti non ci sarebbe stato il via libera
per il Cardarelli) viene da pensare che si tratti di un problema di forma o di
tecnologia che si intende usare. Intanto, sempre mercoledì, il Cardarelli lancerà un
applicazione (e-Cupt) per smartphone, tablet e personal computer con la quale i
cittadini potranno prenotare, differire o disdire le visite specialistiche delle quali
hanno bisogno. «I cittadini - dice il direttore sanitario Franco Paradiso - potranno
fruire di informazioni in tempo reale sulla disponibilità delle prestazioni sanitarie e
sulla tempistica di erogazione delle prestazioni stesse».

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16/12/2018                                                                                                                Pagina 4

                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

      Cardarelli, impronte digitali Il sistema anti-fannulloni

 Stop ai furbetti del cartellino Addio ai
 vecchi badge marcatempo, l'iniziativa
 partirà da mercoledì Medici, infermieri e
 operatori impiegheranno il dito per
 entrare a lavoro Con l'impronta digitale
 non sarà possibile imbrogliare: per
 entrare e uscire dal lavoro basta un dito,
 il proprio. E non sarà più possibile né
 passare il badge dei colleghi né chiedere
 a uno di loro di strisciare il proprio.
 L'Ospedale Cardarelli, a Napoli, dichiara
 guerra a eventuali furbetti del cartellino'
 e manda in pensione i vecchi badge
 marcatempo. Dal prossimo 19 dicembre,
 inizierà l'Era delle impronte digitali. Una
 innovazione che, nelle intenzioni dei
 vertici aziendali, sarà a tutto vantaggio
 della    stragrande     maggioranza       dei
 cardarelliani, che in questo modo non
 rischieranno di veder macchiata la
 propria reputazione da eventuali furbetti
 del cartellino. Così, da mercoledì, i
 dipendenti del Cardarelli - medici,
 infermieri,     operatori      sociosanitari,
 amministrativi, tutti insomma - per
 entrare e uscire useranno un dito.
 L'innovazione, richiesta a più riprese
 proprio per evitare gli scandali dei furbetti del cartellino dal presidente della Regione
 Campania, Vincenzo De Luca, ha il via libera del Garante della privacy. L'azienda fa
 sapere che nel parere dell'Authority si legge che l'obiettivo principale
 dell'installazione del sistema di rilevazione biometrica è di garantire che ogni
 dipendente registri l'inizio della prestazione lavorativa unicamente per se stesso e
 non per altri colleghi. Il Cardarelli non è il primo ospedale in Campania - ma di sicuro
 il più grande per estensione e numero di dipendenti - a introdurre le impronte
 digitali come marcatempo. Nel 2016, infatti, il garante della privacy ha autorizzato
 anche l'Azienda ospedaliera universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona, a
 Salerno, tra i primi in Italia ad aver ottenuto il parere favorevole dell'Authority per la
 rilevazione presenze con impronte digitali. Arriverà anche un'altra novità al
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Cardarelli: una app, la e-Cupt che permetterà al cittadino di prenotare da
smartphone, tablet o personal computer le visite specialistiche delle quali dovesse
avere bisogno. Il nostro obiettivo - sottolinea il direttore generale Ciro Verdoliva - è
di semplificare la vita al cittadino. Basterà scaricare la app e compilare tutti i campi
obbligatori. Per effettuare la prenotazione di una visita, dopo aver inserito il codice
dell'impegnativa (Nre o Sar) e i dati anagrafici relativi all'assistito, l'App mostrerà
all'utente la prima disponibilità per l'erogazione della prestazione da ricevere
contenuta nell'impegnativa. L'utente potrà inoltre decidere se prenotarsi in quella
data oppure sceglierne una successiva a seconda della propria disponibilità. La app
potrà essere utilizzata da tutti gratuitamente, basterà registrarsi collegandosi col
proprio computer all'indirizzo https://prenotazioni.cupt.it/ aocardarelli/login, oppure
scaricare l'App direttamente dal proprio smartphone su Play Store e i Tunes, e
compilare tutti i campi obbligatori. Per effettuare la prenotazione di una visita, dopo
aver inserito il codice impegnativa (Nre o Sar) e i dati anagrafici relativi all'assistito
per il quale l'impegnativa è stata prescritta dal medico curante, l'App mostrerà
all'utente la prima disponibilità per l'erogazione della prestazione da ricevere
contenuta nell'impegnativa. L'utente potrà inoltre decidere se prenotarsi in quella
data oppure sceglierne una successiva a seconda della propria disponibilità. Inoltre il
cittadino che ha prenotato una prestazione sanitaria, se per qualche motivo è
impossibilitato a recarsi in ospedale il giorno previsto, potrà spostare la data della
visita medica.

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16/12/2018                                                                                                                Pagina 4

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                                                                                                                          Lettori: 29.750
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                            Il Cardarelli sarà come il Ruggi

 NAPOLI / In arrivo anche un' applicazione
 con la quale si potranno prenotare visite
 specialistiche        direttamente        da
 smartphone e tablet Adottate le
 impronte digitali per rilevare le presenze
 dei dipendenti. Soddisfatti i dirigenti Dal
 prossimo 19 dicembre, l' ospedale
 Cardarelli di Napoli abbandonerà il
 tradizionale     mezzo      del   cartellino
 marcatempo per la rilevazione delle
 presenze dei suoi dipendenti e adotterà
 al suo posto i marcatempo biometrici per
 i dipendenti ai quali bastera' l' utilizzo di
 un dito per iniziare e per concludere il
 proprio turno di lavoro. I marcatempo
 biometrici inizieranno la loro era solo
 dopo aver ottenuto il placet da parte del
 Garante per la privacy. I vertici aziendali
 hanno fatto sapere che le impronte
 digitali in sostituzione dei vecchi
 cartellini hanno ottenuto le massime
 garanzie di sicurezza dei dati ma anche
 di legittimita' del processo di innovazione da parte dell' Authority. Nel parere
 espresso da parte dell' ente, si legge che "l' obiettivo principale dell' installazione
 del sistema di rilevazione biometrica e' di garantire che ogni dipendente registri l'
 inizio della prestazione lavorativa unicamente per se stesso e non per altri colleghi".
 Seondo i dirigenti "Dolore" per il fatto che "una manifestazione fatta in
 concomitanza di una festa religiosa profondamente sentita dal nostro popolo, sia
 diventata l' occasione per dare un messaggio di morte e di intimidazione, che
 contraddice profondamente lo spirito del Vangelo". Ad esprimerlo, in una lettera
 aperta alla città, sono i parroci di Castellammare di Stabia (Napoli), in merito all'
 esposizione, durante la festa dell' Immacolata molto sentita nella città stabiese, di
 uno striscione nel rione Savorito con la scritta "Così devono morire i pentiti,
 abbruciati" posto su una pila dell' azienda il stema delle impronte digitali "sara' a
 tutto vantaggio della stragrande maggioranza dei cardarelliani, che in questo modo
 non rischieranno di veder macchiata la propria reputazione". Arrivera' anche un'
 altra no vita' all' Ospedale Cardarelli: una app, la e-Cupt che permettera' al cittadino
 di prenotare da smartphone, tablet o personal computer le visite specialistiche delle
              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
quali dovesse avere bisogno. "Il nostro obiettivo - sottolinea il direttore generale Ciro
Verdoliva e' quello di semplificare la vita al cittadino". La app potra' essere utilizzata
da tutti gratuitamente, bastera' registrarsi sul portale dell' azienda o sca di legname
per un falò. "Siamo convinti -scrivono i parroci- che alla denuncia di quanto
accaduto, come di ogni forma di corruzione e di attività camorristica, si debba
sempre accompagnare una più intensa opera di educazione e di formazione delle
coscienze. Le nostre comunità, già impegnate sul territorio, esprimono la
disponibilità a collaborare con tutti, cittadini, associazioni e istituzioni, per realizzare
il bene comune e contribuire, secondo lo specifico di ognuno, all' edificazione di una
comunità civile sempre più giusta e solidale". ricare un' apposita applicazione. L'
utente potra' inoltre decidere se prenotarsi in quella data oppure sceglierne una
successiva a seconda della propria disponibilita'. Inoltre il cittadino che ha prenotato
una prestazione sanitaria, se per qualche motivo e' impossibilitato a recarsi in
ospedale il giorno previsto, potra' spostare la data della visita medica. «Con questo
nuovo sistema - dice il direttore sanitario Franco Paradiso - i cittadini potranno fruire
di informazioni in tempo reale non solo sulla disponibilita' delle prestazioni sanitarie
offerte dalla Azienda, ma anche sulla tempistica dell' erogazione delle prestazioni».

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16/12/2018                                                                                                                Pagina 5

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                                                                                                                          Lettori: 69.727
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                      Impronte digitali contro i «furbetti»

 Napoli | All' ospedale Cardarelli l'
 operazione scatterà mercoledì prossimo
 NAPOLI - Con l' impronta digitale non
 sarà possibile imbrogliare: per entrare e
 uscire dal lavoro basta un dito, il proprio.
 E non sarà più possibile né passare il
 badge dei colleghi né chiedere a uno di
 loro di strisciare il proprio. L' Ospedale
 Cardarelli, a Napoli, dichiara guerra a
 eventuali «furbetti del cartellino» e
 manda in pensione i vecchi badge
 marcatempo. Dal prossimo 19 dicembre,
 inizierà l' era delle impronte digitali. Una
 innovazione che, nelle intenzioni dei
 vertici aziendali, «sarà a tutto vantaggio
 della    stragrande      maggioranza      dei
 cardarelliani, che in questo modo non
 rischieranno di vedere macchiata la
 propria reputazione» da eventuali
 furbetti del cartellino. Così da mercoledì i
 dipendenti del Cardarelli - medici,
 infermieri,      operatori     sociosanitari,
 amministrativi, tutti insomma - per
 entrare e uscire useranno un dito. L' innovazione, richiesta a più riprese proprio per
 evitare gli scandali dei furbetti del cartellino dal presidente della Regione Campania,
 Vincenzo De Luca, ha il via libera del Garante della privacy. L' azienda fa sapere che
 nel parere dell' Authority si legge che «l' obiettivo principale dell' installazione del
 sistema di rilevazione biometrica è di garantire che ogni dipendente registri l' inizio
 della prestazione lavorativa unicamente per se stesso e non per altri colleghi». Il
 Cardarelli non è il primo ospedale in Campania - ma di sicuro il più grande - a
 introdurre le impronte digitali come marcatempo. Nel 2016 il garante della privacy
 ha autorizzato anche l' Azienda ospedaliera universitaria «San Giovanni di Dio e
 Ruggi d' Aragona», a Salerno, tra i primi in Italia ad aver ottenuto il parere
 favorevole dell' Authority per la rilevazione presenze con impronte digitali. Arriverà
 anche un' altra novità al Cardarelli: una app che permetterà al cittadino di prenotare
 da smartphone, tablet o personal computer le visite specialistiche delle quali
 dovesse avere bisogno.

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16/12/2018                                                                                                                Pagina 3

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                                                                                                                          Lettori: 29.750
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

    Scandalo assenteismo al "Ruggi", dipendenti licenziati in
                      sciopero della fame

 IL FATTO / De Chiaro chiede nuovamente
 un incontro con i vertici dell' Azienda
 ospedaliera Gli ormai ex dipendenti dell'
 azienda ospedaliera universitaria Ruggi
 d' Aragona, coinvolti nell' inchiesta sugli
 assenteisti riprendono lo sciopero della
 fame e della sete per protestare contro
 le misure adottate dai vertici ospedalieri
 dopo lo scandalo che li ha travolti.
 Protagonisti di questa vicenda sono
 Carmine De Chiaro, Ciro Cucciniello,
 Elena D' Ambrosio, Carmela Di Paolo,
 Palo Maria Luisa e Vincenzo Cali fano che
 ormai da tempo chiedono un incontro
 con il direttore generale del Ruggi
 Giuseppe Longo per chiarire quanto
 accaduto e la disparità di trattamento tra
 gli stessi dipendenti, alcuni dei quali
 sono rimasti in servizio nonostante il
 processo in corso mentre altri sono stati
 licenziati. A causa dei parziali riscontro
 ottenuti dallo scorso 26 novembre «sono
 state evase le questioni oggetto della precedente protesta, sospesa per i noti motivi
 ufficiali di conoscenza delle Vostre Signorie - dichiara l' ex dipendente De Chiaro -
 Considerato che dalla data del 26 novembre sono subentrate palese ritorsioni sui
 richiedenti a causa di illegittimi e arbitrarie assunzioni penalmente rilevante, prive di
 provvedimenti da parte della direzione generale nei confronti della di rigenza della
 funzione Giuridica del personale, reiterate e continuate nel tempo». Secondo De
 Chiaro, infatti, il Direttore Generale a conoscenza dell' argomento anche in qualità di
 pubblico ufficiale ha omesso la specifica denuncia all' A.G. nei confronti della
 dirigente, che consapevole del fatto denunciato dal sottoscritto, ritorceva la
 questione a danno di uno dei manifestanti che aveva chiesto insieme agli altri la
 revisione del procedimento e il ripristino della imparzialità compromesso e
 concretamente discriminata. Ad oggi, infatti, non sono state evase le richieste di
 legittimo interesse giudiziario per il quale lo stesso De Chiaro è parte offesa.
 «Pertanto mio malgrado e per colpa della dirigenza ospedaliera incapace di

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eliminare il conflitto e ripristinare la regolare attività all' insegno dell' imparzialità
,con decorrenza 19.12.2018 sarà ripresa la protesta», ha annunciato l' ex
dipendente dell' azienda ospedaliera universitaria Ruggi d' Aragona. Gli ex
dipendenti ormai da tempo chiedono un incontro con i vertici aziendali ma
nonostante le tante promesse ad oggi nessun incontro è stato fissato. (e.n)

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16/12/2018                                                                                                                 Pagina 4

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                                                                                                                           Lettori: 29.750
                                   Argomento: Sanità Salerno e provincia

             «Chiudere i punti nascite è una mortificazione»

 IL FATTO / Le parole del consigliere
 regionale di Fdi Alberico Gambino «La
 prevista chiusura dei punti nascita dei
 Presidi Ospedalieri di Polla e Sapri
 rappresenta           una         ennesima
 mortificazione ai danni della nostra
 provincia»: queste le parole del
 consigliere regionale di Fratelli d' Italia
 Alberico Gambino, che ha reputato tale
 provvedimento «uno schiaffo alla sanità
 e ai cittadini salernitani dato senza tener
 conto     delle    esigenze,     soprattutto
 geografiche, dei territori del Vallo del
 Diano e del Golfo di Policastro». «Dopo l'
 audizione chiesta e ottenuta in V
 Commissione - ha aggiunto il consigliere
 re gionale - non mi fermerò ma farò di
 tutto affinché il Governatore "solo
 mediatico" De Luca ed il Ministro alla
 Salute del Movimento 5 Stelle, nelle cui
 mani ora sono tutte le decisioni, tornino
 indietro sui loro passi e garantiscano ai
 punti nascita degli ospedali di Polla e Sapri di continuare le loro attività». Quella di
 Gambino è una dichiarazione che ben si inserisce nel quadro di generale
 contestazione da parte delle popolazioni del territorio interessato dal provvedimento
 di chiusura dei punti nascite.

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16/12/2018                                                                                                                Pagina 4

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                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

    Di Maio a tutto campo: «Un bene che De Luca non sia più
                         commissario»

 LANCIANO / Il Ministro del Lavoro ha
 lanciato     un'   invettiva    contro    il
 Governatore campano 'E' un Di Maio a
 tutto campo quello che ha lanciato dal
 palco di lanciano ove ha tenuto un
 comizio, dure invettive conntro il
 governatore della regione Campania
 Vincenzo De Luca, che ha ricoperto, fino
 allo scorso novembre, anche il ruolo di
 commissario alla sanità. "Nella mia
 regione" - ha dichiarato il ministro del
 Lavoro - avevano fatto commissario della
 sanita' Vincenzo De Luca, che e'
 presidente di Regione: quelli del PD al
 governo lo avevano fatto anche
 presidente di tutta la sanita' con ruolo di
 commissario. Allora appena ci siamo
 insediati gli abbiamo tolto il ruolo di
 commissario perche' prima ancora dei
 soldi nella politica nella sanita', la cosa
 importante era togliere ai politici la
 possibilita' di nominare le persone nella
 sanita' perche' altrimenti la sanita' non si sarebbe mai piu' messa al lavoro per noi."
 Di Maio ha al tempo stesso, puntato il dito contro la mancanza di collaborazione
 istituzionale messa in campo dal governatore campano, accusandolo di aver
 scatenato una vera e pro pria "guerra" nei suoi confronti. "Noi stiamo mandando il
 nostro commissario di governo a mettere a posto la sanita' in Campania e lui l'
 ultimo giorno con un blitz ha nominato tutti i nuovi direttori generali per fare la
 guerra al nuovo commissario che mandiamo.", ha aggiunto il ministro che ha poi
 conckuso la sua invettiva con una battuta: "Allora e' un po' l' arte dei pazzi come si
 dice a Napoli, perche' la struttura della Costituzione dice che la sanita' sta in mano
 ai presidenti delle regioni".

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16/12/2018                                                                                                               Pagina 34
                                    Il Mattino (ed. Salerno)
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                                 Argomento: Sanità Salerno e provincia

    Diagnosi sbagliata assolto in primo grado condannato in
                            appello

 `Omicidio colposo: quattro mesi al
 medico di Villa Chiarugi i giudici:
 paziente in coma, pensò che fosse un
 sonno profondo NOCERA INFERIORE
 Nicola Sorrentino «Diagnosi sbagliata e
 fatale» per un paziente, sentenza
 ribaltata in Corte d' Appello per un
 medico scafatese, G.V. , in servizio all'
 epoca dei fatti a Villa Chiarugi, ora
 condannato a 4 mesi di reclusione per
 omicidio colposo. In primo grado, il
 professionista era stato assolto. I FATTI
 Risalgono al 28 agosto 2010: da circa
 quattro giorni, nella casa di cura
 nocerina era ricoverato Francesco D'
 Amato, un paziente di Sarno. La diagnosi
 era stata «psicosi schizoattiva». Secondo
 le accuse iniziali della procura e di una
 perizia chiesta dalla parte civile,
 rappresentata dall' avvocato Gaetano
 Falciani, l' uomo morì all' alba del giorno
 dopo a causa di una diagnosi errata di
 «profondo sonno». Sarebbe stato proprio
 il medico di guardia, scagionato in primo
 grado e ora condannato in secondo, a registrarla. Il paziente versava in una
 situazione di coma a causa di un' emorragia cerebrale che fu conseguenza di due
 potenziali cadute, una avvenuta il giorno prima del decesso e la seconda, il giorno
 successivo. Nel suo turno, il medico imputato prescrisse al paziente la
 somministrazione di 250 millilitri di soluzione reidratante e di un flacone del farmaco
 Tad 600, sospendendo la terapia neurolettica e applicandogli una busta di ghiaccio
 sulla fronte. Ma non prescrisse né avrebbe richiesto l' esecuzione di una Tac
 cerebrale in idonea struttura. Un esame che, secondo il prospetto iniziale, avrebbe
 potuto chiarire il quadro clinico del paziente. In sostanza, il medico rispondeva di
 aver omesso la diagnosi di emorragia cerebrale, senza richiedere con «assoluta
 urgenza» una consulenza neurochirurgica e non disponendo l' immediato
 trasferimento del paziente in una struttura ospedaliera che avrebbe potuto svolgere

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l' esame specifico. Francesco D' Amato morì alle 4.50 del 29 agosto. Il processo in
primo grado puntava alla sottovalutazione dell' entità del danno sofferto dal
paziente. Il giorno prima, come scritto nella cartella clinica, l' uomo sarebbe caduto
nel bagno, battendo la testa. Il giorno seguente, invece, fu trovato a terra, fuori dal
suo letto. L' ERRORE Secondo l' accusa, il paziente in quel momento era già in coma,
ma il medico di guardia avrebbe riportato che lo stesso risultasse addormentato.
Nella sentenza di primo grado, il giudice del tribunale monocratico di Nocerao
Diograzia, aveva assolto G.V. perché il fatto non sussiste, non ravvisando
responsabilità medica. La difesa dell' imputato aveva sottolineato che il suo assistito
aveva rispettato il protocollo, e le linee guida. E che le responsabilità andavano a chi
aveva gestito il paziente, in precedenza. Così non è stato per la Corte d' Appello, che
ha ribaltato giorni fa il verdetto precedente, dichiarando il medico colpevole di
omicidio colposo, con una pena (sospesa) a quattro mesi di reclusione. Per capire il
ragionamento dei giudici toccherà attendere novanta giorni, il tempo entro cui
saranno depositate le motivazioni della condanna. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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16/12/2018                                                                                                               Pagina 19

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                                 Argomento: Sanità Salerno e provincia

      Il popolo saprese manifesta a difesa del suo ospedale

 Una grande manifestazione popolare ha
 espresso la ferma volontà dei cittadini di
 voler difendere il proprio diritto alla
 salute. Per le strade di Sapri hanno
 sfilato tanti rappresentanti della giovani
 generazioni per dire no all' eventualità
 che l' ospedale perda il sunto nascite:
 un' evenienza programmata per il
 prossimo primo gennaio. Ma la gente
 dice no e proprio per questo motivo ieri
 è stato indetto uno sciopero generale a
 sostegno della richiesta avanzata alle
 istituzioni. Era presente al corteo il
 sindaco di Sapri Antono Gentile che si è
 detto in piena sintonia con le
 affermazione del Comitato di Iotta contro
 la chiusura del punto nascita guidato da
 Luciano De Geronimo che ha ribadito che
 la sfida è ancora aperta e che una
 risposta è attesa per il 17 dicembre
 preannunciando che oggi saranno inviate
 le firme raccolte al Presidente Mattarella.
 E' stato presente all' evento anche il Presidente del Parco del Cilento Tommaso
 Pellegrino che ha sottolineato l' importanza dei punti nascita del territorio. A
 sostegno delle istanze della popolazione si sono schierate anche le forze sindacali
 Cgil, Cisl e Uil. m.m.

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16/12/2018                                                                                                                Pagina 8

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                                    Le tematiche di fine vita

 L' EVENTO / Il convegno organizzato
 dalla presidente dell' Associazione Mogli
 Medici Italiani (AMMI), Nietta Carucci
 Penta Sono state spiegate dal dottor
 Giuseppe Battimelli . Di fine vita, di
 alimentazione e idratazione artificiale, di
 obiezione di coscienza, di biotestamento,
 ma soprattutto di dignità della persona e
 di rispetto della vita umana si è parlato
 martedì sera, nella sala dell' Ordine dei
 Medici di Salerno, durante il convegno
 organizzato     dalla    presidente    dell'
 Associazione     Mogli     Medici   Italiani
 (AMMI), Nietta Carucci Penta, che ha
 invitato a relazionare su queste
 tematiche il dottor Giuseppe Battimelli,
 vice     presidente      nazionale     dell'
 Associazione Medici Cattolici Italiani
 (AMCI) e vice presidente nazionale della
 Società Italiana per la Bioetica e Comitati
 Etici (SIBCE). "L' AMMI cerca sempre di
 approfondire     tematiche     di   grande
 attualità" - ha spiegato la presidente Nietta Carucci - " L' incontro di questa sera
 segue le linee di indirizzo nazionali dell' associazione che privilegiano l' aspetto della
 deontologia medica, che impone per il medico non il ruolo di mero notaio, esecutore
 di compiti burocratici, ma quello di autentica presenza, attiva e partecipe, accanto e
 per il malato". Il dot tor Battimelli, autore di diverse pubblicazioni che trattano di
 Bioetica, Etica e Deontologia Medica ( ha pubblicato da poco il suo nuovo libro:"
 Temi e dilemmi della bioetica"), ha espresso alcune perplessità in riferimento alla
 legge sulle Dat (le Disposizioni Anticipate di Trattamento):"E' una legge grigia, nella
 quale non si fa un preciso riferimento all' obiezione di coscienza del medico che è
 una prerogativa a cui i medici tengono moltissimo; l' alimentazione e l' idratazione
 artificiale con questa legge sono considerati dei trattamenti sanitari e quindi, come
 tutti i trattamenti sanitari, per essere iniziati o proseguiti, hanno bisogno del
 consenso libero e informato della persona interessata. Noi sosteniamo che in alcuni
 casi come la SLA, gli stati comatosi, i disturbi neurovegetativi, il trattamento
 sanitario coincide con una forma di assistenza diretta al malato per cui, in questi
 casi estremi, sospendendo o rinunciando all' alimentazione e all' idratazione
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artificiale si porta a morte il paziente. Paventiamo anche una sorta di surrettizia
forma di eutanasia per omissione. Nella legge, inoltre, viene preclusa la possibilità di
sollevare l' obiezione di coscienza a quelle strutture sanitarie che hanno un codice
etico che può confliggere con la normativa approvata: questa disposizione contrasta
con le norme della nostra Costituzione che disciplinano anche i rapporti tra Stato e
Chiesa". Il dottor Battimelli ha ricordato le dolorose e tragiche esperienze vissute da
Piergiorgio Welby Eluana Englaro, Giovanni Nuvoli, e in particolare di Dj Fabo, che è
stato aiutato dall' esponente radicale Marco Cappato, imputato per questo, a
raggiungere la Svizzera per ot tenere il suicidio assistito:" La Consulta, con un'
ordinanza, ha rimandato a settembre dell' anno prossimo le decisione in merito all'
agevolazione al suicidio, invitando il Parlamento ad intervenire: noi vorremmo che il
legislatore tutelasse la difesa della vita che è un principio che va vissuto laicamente.
Noi sosteniamo il Favor Vitae: non esiste una bioetica laica e una bioetica cattolica".
Il dottor Battimelli concorda invece sull' accanimento terapeutico:" E' legalmente,
deontologicamente e moralmente da proscrivere: noi non siamo tenuti a vivere a
ogni costo, ma il medico per la sua posizione di garanzia del pa ziente cerca di
custodire la vita umana che è il primo bene". Secondo il dottor Bittarelli la strada da
seguire è quella prevista dall' articolo 5 della legge, che parla della condivisione
delle cure:" Anche noi sosteniamo una pianificazione condivisa delle cure: man mano
che la malattia progredisce, il medico, l' ammalato e i familiari, possono, di volta in
volta, condividere la cura in una sorta di alleanza terapeutica". Dopo i saluti del
dottor Giovanni D' Angelo, Presidente dell' Ordine dei Medici di Salerno, che ha
parlato della responsabilità medica alla luce della Legge Gelli - Bianco:" Il
risarcimento è del tutto legittimo, ma il medico deve poter lavorare con tranquillità:
ci vorrebbe più empatia tra medico e paziente". Le conclusioni sono state affidate al
dottor Bruno Ravera, Presidente Emerito dell' Ordine, il quale ritiene che la legge
sulle DAT sia una buona legge :" E' utile, necessaria, bisognevole però di alcune
modifiche importanti come quella dell' obiezione di coscienza". Aniello Palumbo.

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