Media Monitoring per 17-12-2018 - Rassegna stampa del 16-12-2018 - Ruggi d'Aragona
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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1 Truffa sinistri Il pm chiede 4 anni per l’ex consigliere ........................................................ 1 Napoli, l'ospedale Cardarelli rottama il badge: si entra con le impronte digitali, addio agli impiegati furbetti ........................................................................................................ 2 Ospedale Cardarelli, guerra ai furbetti del cartellino: in funzione il cartellino marcatempo con le impronte digitali .............................................................................. 4 Solo e con una grave patologia cronica: ci pensano gli "angeli di Nefrologia" al Ruggi, la storia ................................................................................................................................ 6 Cardarelli anti-furbetti ok alle impronte digitali .................................................................. 8 Cardarelli, addio ai furbetti del cartellino Da mercoledì via alle impronte digitali ...... 10 Cardarelli, impronte digitali Il sistema anti-fannulloni ..................................................... 12 Il Cardarelli sarà come il Ruggi ............................................................................................. 14 Impronte digitali contro i «furbetti» .................................................................................... 16 Scandalo assenteismo al "Ruggi", dipendenti licenziati in sciopero della fame .......... 17 Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 19 «Chiudere i punti nascite è una mortificazione» ................................................................ 19 Di Maio a tutto campo: «Un bene che De Luca non sia più commissario» ..................... 20 Diagnosi sbagliata assolto in primo grado condannato in appello ................................. 21 Il popolo saprese manifesta a difesa del suo ospedale .................................................... 23 Le tematiche di fine vita ........................................................................................................ 24 Marziani contro i sindacalisti Fsi «Criticano solo per fare tessere» ............................... 26 Pronto soccorso, la protezione civile a lezione in parrocchia .......................................... 27 Punti nascita, lo sciopero non riscalda Sapri ...................................................................... 29 Sanità Campania ............................................................................................................................. 31 Cardarelli, addio badge: arrivano le impronte digitali ...................................................... 31 E la prevenzione diventa smart: un clic per prenotare visite e terapie ......................... 33 Il cappellino da chirurgo è griffato, inventore un medico stilista di Roccamonfina .............................................................................................................................................. 34 Il tribunale del malato all' Asl3 «Basta tagli nei nostri ospedali» ................................... 36 Marcatempo con l' impronta contro i furbetti del cartellino ............................................ 38 Operazione al femore centenaria subito a casa ................................................................. 40 Per salvare la pelle bisogna fare in fretta ........................................................................... 41 Terapie autismo, ricorso contro la delibera Asl ................................................................. 44 Sanità nazionale ............................................................................................................................. 46 Alternativa La «terza via» della chirurgia oncoplastica .................................................... 46 «L' Obamacare è incostituzionale» E Trump canta vittoria sulla sanità ......................... 47 «Respinta 23 volte per un aborto». Ma era falso ............................................................... 49 Chiarezza sulla fragilità delle ossa ....................................................................................... 51 Con quali tecniche si ricostruisce il seno? .......................................................................... 52 I punti critici in Pronto soccorso e nelle Terapie intensive .............................................. 54 Invecchiare bene Si può, anzi, «si deve» ............................................................................. 55 L' unione investa sulla salute ................................................................................................ 57 La sfida della dislessia: «Liberi di apprendere» ................................................................. 59 Le malattie renali peggiorano sempre in gravidanza? E quali sono i rischi per il bambino? ........................................................................................................................... 61 Lo screening neonatale esteso manca solo in tre Regioni ............................................... 63 Ma rimane il problema delle liste d' attesa ......................................................................... 64 Medici italiani in Regno Unito Chi paga è il contribuente ................................................ 65 Necessari nuovi criteri per lo studio delle medicine da dare agli anziani ..................... 67 Ospedali italiani promossi (o quasi) in umanizzazione ..................................................... 68 Pediatria Reparti sempre più attenti ai bisogni di bimbi e famiglie ............................... 70
Protesi killer: ecco i testimoni .............................................................................................. 71 Serve più attenzione alla valvole cardiache ....................................................................... 76 Texas, il giudice condanna la riforma sanitaria di Obama ............................................... 78
14/12/2018 lacittadisalerno.it EAV: € 982 Lettori: 6.500 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Truffa sinistri Il pm chiede 4 anni per l’ex consigliere Chiusa la fase dibattimentale del processo sui risarcimenti pagati dal Comune per presunti finti incidenti stradali e rovinose cadute in strada dei pedoni. Chiesta la condanna dell’ex consigliere comunale Antonio Pierro, avvocato, ritenuto tra i promotori dell’associazione a delinquere finalizzata alla truffa. Il pubblico ministero Marinella Guglielmotti ha chiesto per lui quattro anni di reclusione mentre per i colleghi di studio, Consiglio Naddeo e Maria Cristina Potente, ha avanzato richiesta di tre anni e tre mesi di reclusione. Non doversi procedere, invece, è la conclusione del pm per gli altri tre imputati: l’avvocato Eleonora Landi, la segretaria Simona De Meo e l’infermiere Giuseppe Ansalone. Il processo è stato aggiornato a metà gennaio quando i giudici della Seconda sezione penale dovrebbero emettere la sentenza di primo grado. A rappresentare la difesa degli imputati c’era il collegio difensivo composto dagli avvocati Felice Lentini, Carlo Di Ruocco, Lucio Basco, Enrico Tedesco e Genserico Miniaci. Secondo l’accusa i legali avevano messo su un giro d’affari truffaldino che sfruttava le carenze nella manutenzione stradale per far crescere i loro introiti. A procurare i clienti era deputato l’infermiere che, all’epoca, prestava in servizio nel reparto di Ortopedia dell’ospedale “Ruggi” di Salerno. Per la Procura annotava i nomi dei pazienti arrivati al pronto soccorso e li comunicava agli avvocati. Questi li contattavano, sollecitandoli a sporgere denuncia. Ad accorgersi che c’era qualcosa che non andava nelle continue richieste risarcitorie fu la compagnia assicurativa Aig Europe, che garantiva il Comune. Ad insospettirli il particolare che alcune istanze arrivavano due volte. Al resto pensò la Guardia di Finanza e le intercettazioni disposte dalla magistratura. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/12/2018 giustizianews24.it EAV: € 586 Lettori: 1.667 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Napoli, l'ospedale Cardarelli rottama il badge: si entra con le impronte digitali, addio agli impiegati furbetti Con l’impronta digitale non sarà possibile imbrogliare: per entrare e uscire dal lavoro basta un dito, il proprio. E non sarà più possibile né passare il badge dei colleghi ne’ chiedere a uno di loro di strisciare il proprio. L’Ospedale Cardarelli, a Napoli, dichiara guerra a eventuali ‘furbetti del cartellino’ e manda in pensione i vecchi badge marcatempo. Dal prossimo 19 dicembre, inizierà l’Era delle impronte digitali. Una innovazione che, nelle intenzioni dei vertici aziendali, «sarà a tutto vantaggio della stragrande maggioranza dei cardarelliani, che in questo modo non rischieranno di veder macchiata la propria reputazione» da eventuali furbetti del cartellino. Così, da mercoledì, i dipendenti del Cardarelli – medici, infermieri, operatori sociosanitari, amministrativi, tutti insomma – per entrare e uscire useranno un dito. L’innovazione, richiesta a più riprese proprio per evitare gli scandali dei furbetti del cartellino dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha il via libera del Garante della privacy. L’azienda fa sapere che nel parere dell’Authority si legge che «l’obiettivo principale dell’installazione del sistema di rilevazione biometrica e’ di garantire che ogni dipendente registri l’inizio della prestazione lavorativa unicamente per se stesso e non per altri colleghi». Il Cardarelli non è il primo ospedale in Campania – ma di sicuro il più grande per estensione e numero di dipendenti – a introdurre le impronte digitali come marcatempo. Nel 2016, infatti, il garante della privacy ha autorizzato anche l’Azienda ospedaliera universitaria «San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona», a Salerno, tra i primi in Italia ad aver ottenuto il parere favorevole dell’Authority per la rilevazione presenze con impronte digitali. Arriverà anche un’altra novità al Cardarelli: una app, la e-Cupt che permetterà al cittadino di prenotare da smartphone, tablet o personal computer le visite specialistiche delle quali dovesse avere bisogno. «Il nostro obiettivo – sottolinea il direttore generale Ciro Verdoliva – è di semplificare la vita al cittadino». Basterà scaricare la app e compilare tutti i campi obbligatori. Per effettuare la prenotazione di una visita, dopo aver inserito il codice dell’impegnativa (Nre o Sar) e i dati anagrafici relativi all’assistito, l’App mostrera’ all’utente la prima disponibilità per l’erogazione della prestazione da ricevere contenuta nell’impegnativa. L’utente potrà inoltre decidere se prenotarsi in quella data oppure sceglierne una successiva Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
a seconda della propria disponibilità. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/12/2018 juorno.it EAV: € 906 Lettori: 2.200 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Ospedale Cardarelli, guerra ai furbetti del cartellino: in funzione il cartellino marcatempo con le impronte digitali Con l’impronta digitale non sarà possibile imbrogliare: per entrare e uscire dal lavoro basta un dito, il proprio. E non sarà più possibile nè passare il badge dei colleghi nè chiedere a uno di loro di strisciare il proprio. L’Ospedale Cardarelli, a Napoli, dichiara guerra a eventuali ‘furbetti del cartellino’ e manda in pensione i vecchi badge marcatempo. Dal prossimo 19 dicembre, iniziera’ l’era delle impronte digitali. Una innovazione che, nelle intenzioni dei vertici aziendali, “sarà a tutto vantaggio della stragrande maggioranza dei cardarelliani, che in questo modo non rischieranno di veder macchiata la propria reputazione” da eventuali furbetti del cartellino. Cosi’, da mercoledi’, i dipendenti del Cardarelli – medici, infermieri, operatori sociosanitari, amministrativi, tutti insomma – per entrare e uscire useranno un dito. L’innovazione, richiesta a piu’ riprese proprio per evitare gli scandali dei furbetti del cartellino dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha il via libera del Garante della privacy. L’azienda fa sapere che nel parere dell’Authority si legge che “l’obiettivo principale dell’installazione del sistema di rilevazione biometrica è di garantire che ogni dipendente registri l’inizio della prestazione lavorativa unicamente per se stesso e non per altri colleghi”. Il Cardarelli non e’ il primo ospedale in Campania – ma di sicuro il piu’ grande per estensione e numero di dipendenti – a introdurre le impronte digitali come marcatempo. Nel 2016, infatti, il garante della privacy ha autorizzato anche l’Azienda ospedaliera universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”, a Salerno, tra i primi in Italia ad aver ottenuto il parere favorevole dell’Authority per la rilevazione presenze con impronte digitali. Arrivera’ anche un’altra novita’ al Cardarelli: una app, la e-Cupt che permettera’ al cittadino di prenotare da smartphone, tablet o personal computer le visite specialistiche delle quali dovesse avere bisogno. “Il nostro obiettivo – sottolinea il direttore generale Ciro Verdoliva – e’ di semplificare la vita al cittadino”. Bastera’ scaricare la app e compilare tutti i campi obbligatori. Per effettuare la prenotazione di una visita, dopo aver inserito il codice dell’impegnativa (Nre o Sar) e i dati anagrafici relativi all’assistito, l’App mostrera’ all’utente la prima disponibilita’ per l’erogazione della Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
prestazione da ricevere contenuta nell’impegnativa. L’utente potra’ inoltre decidere se prenotarsi in quella data oppure sceglierne una successiva a seconda della propria disponibilita’. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/12/2018 salernotoday.it EAV: € 865 Lettori: 7.133 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Solo e con una grave patologia cronica: ci pensano gli "angeli di Nefrologia" al Ruggi, la storia A seguito di una serie di vicissitudini, le sue condizioni erano precipitate improvvisamente: è stato salvato in corner dal team di Nefrologia del Ruggi di Salerno che, con professionalità ed umanità, lo ha preso a cuore Solo, senza riferimenti, con difficoltà linguistiche e in condizioni di salute decisamente critiche. Eppure il sorriso non è mai mancato mai sulle sue labbra: è giunto presso l'ospedale Ruggi di Salerno qualche settimana fa, graziato dal Cielo, probabilmente, per essere sopravvissuto ad un lungo viaggio in treno affrontato nonostante l'urgenza di sottoporsi alla dialisi. D.O. , queste le sue iniziali, è un giovane di colore che, qualche anno fa, è approdato come tanti in Italia, dopo un'estenuante avventura in mare, su uno dei barconi di fortuna che traghettano sogni e speranze, troppo spesso poi infranti. Poco più che 20enne, il giovane è reduce di una serie di esperienze complesse, da un punto di vista sociale, lavorativo e sanitario. Con una grave insufficienza renale, dopo essere stato costretto a lasciare il lavoro ed aver incontrato sul suo cammino personaggi non sempre gentili, D.O. ha iniziato a far i conti con una patologia cronica di cui neppure lui, inizialmente, percepiva l'entità. La storia A seguito di una serie di vicissitudini, le sue condizioni erano precipitate improvvisamente: è stato salvato in corner dal team di Nefrologia del Ruggi di Salerno che, con professionalità ed umanità, lo ha preso a cuore, facendo per il giovane molto più di quanto previsto dal protocollo medico. Ad iniziare dal personale, come, in particolare, la signora Maria Maiellaro, ribattezzata dallo stesso ragazzo "mamy", per le attenzioni e le cure che la dipendente gli ha fornito spontaneamente e, per l'appunto, maternamente. Prezioso, l'impegno dei medici, in particolare della dottoressa Paola Marotta, del dottor Alfonso Salvati e del dottor Giancarlo Bilancio che, rendendosi conto della situazione, hanno supportato il giovane con ogni mezzo, preparando anche l'iter per il percorso di dialisi post ospedaliero, senza risparmiarsi in alcun modo. Non solo: dai biscotti, ai capi di abbigliamento. D.O. ha ricevuto sorrisi e aiuti da parte del personale ospedaliero che gli ha reso meno duri i giorni di degenza. Un sostegno essenziale per il giovane che, in tal modo, ha potuto ricevere, dopo i traumi e le difficoltà vissute, una sorta di inatteso "risarcimento" in termini di umanità e solidarietà, dalla parte più bella e, in fondo, più silenziosa che rara, della nostra società che non ha dimenticato il valore Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
di una mano tesa. Solo tre parole, sulla vicenda, da D.O., pronunciate con il cuore, a tutti i suoi angeli in camice bianco: "Grazie...grazie mille". Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
16/12/2018 Pagina 47 EAV: € 10.062 Lettori: 133.364 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Cardarelli anti-furbetti ok alle impronte digitali LA SVOLTA Ettore Mautone Badge marcatempo a impronte digitali: il Cardarelli dà il via al nuovo sistema tecnologicamente avanzato per rilevare le presenze dei dipendenti all' arrivo al lavoro e allo smonto dal servizio. A partire da mercoledì 19 dicembre agli oltre mille lavoratori dell' Azienda ospedaliera basterà la conferma con un lettore delle imposte dei dito per iniziare e per concludere il proprio turno di lavoro. ISTRUTTORIA L' istruttoria per giungere all' allestimento dei nuovi marcatempo è durata circa due anni. A febbraio del 2017 fu il governatore Vincenzo De Luca a suggerire ai manager di Asl e ospedali di assumere una linea di rigore all' indomani dell' inchiesta dell' autorità giudiziaria sull' assenteismo al Loreto mare. Tra le soluzioni prospettate vi era appunto l' estensione, a tutte le strutture sanitarie e ospedaliere della Campania, del sistema di rilevamento delle impronte digitali, da concordare d' intesa con l' autorità garante della privacy. «L' obiettivo principale dell' installazione del sistema spiegò il Garante nell' autorizzazione fornita a ottobre di quell' anno non è accertare la prestazione lavorativa del singolo dipendente ma garantire che ogni lavoratore registri l' inizio della prestazione lavorativa solo per se stesso e non anche per altri colleghi che non siano presenti sul luogo di lavoro». Un sistema che dunque prende l' avvio solo dopo aver ottenuto le massime garanzie di sicurezza dei dati ma anche di legittimità del processo di innovazione da parte del Garante per la privacy. Dopo il lungo lavoro preparatorio il 18 gennaio del 2018 i nuovi marcatempo furono montati nei varchi di accesso dei 15 padiglioni del Cardarelli. Per alcune settimane fu poi svolto il lavoro di allestimento dei server informatici centralizzati e quindi il rifacimento, con caratteristiche completamente rivoluzionate, dei cartellini personali. Infine è partita la fase di raccolta delle impronte digitali per poi procedere con i collaudi. ADDIO AI CARTELLINI Adesso definitivamente in soffitta la tradizionale strisciata con il vecchio Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
badge magnetico. Un nuovo sistema che, comunque, i sindacati a più riprese bollarono come un odioso controllo e un attacco alla professionalità dei camici bianchi. Nodi, attriti, dubbi e resistenze che sono stati paziente sciolti nei mesi successivi dal manager dell' ospedale Ciro Verdoliva. «Abbiamo fatto vari passaggi con i sindacati spiega il manager a cui abbiamo esaustivamente spiegato che ogni rilievo di dati sensibili non ha ragione d' essere perché il sistema di archiviazione e confronto è confinato al nuovo tesserino di cui sono dotati tutti. Un sistema peraltro già autorizzato ed adottato tre anni fa al Ruggi di Salerno e che sarà a tutto vantaggio della stragrande maggioranza dei dipendenti». L' azienda ha inoltre fornito ai dipendenti un' informativa specificando il tipo di dati rilevati, la finalità e i sistemi di utilizzo, le modalità di trattamento, compresi i tempi di conservazione e le misure di sicurezza. PRENOTAZIONI ON LINE La rivoluzione tecnologica che prenderà avvio mercoledì prossimo non riguarda però solo i dipendenti ma anche cittadini e pazienti. Con una Applicazione per computer o telefono sarà possibile infatti prenotare da casa o per strada o in viaggio le visite specialistiche. Basterà scaricare l' App o collegarsi all' indirizzo https://prenotazioni.cupt.it/aocardarelli/login e inserire il codice dell' impegnativa (Nra o Sar) oltre che i dati anagrafici per ottenere la prima data utile disponibile. L' utente potrà scegliere una successiva disponibilità a seconda dei propri impegni. Chi fosse impossibilitato a recarsi in ospedale il giorno previsto, potrà inoltre spostare la data della visita con le stesse modalità. Per orientare l' utenza sarà inoltre disponibile una guida on line sul profilo facebook ufficio stampa Cardarelli. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
16/12/2018 Pagina 9 EAV: € 1.570 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Cardarelli, addio ai furbetti del cartellino Da mercoledì via alle impronte digitali Raffaele Nespoli Nuovo sistema marcatempo per i turni dei dipendenti. C' è anche l' ok del Garante della privacy napoli Da mercoledì i circa 3.000 dipendenti del Cardarelli non potranno più usare il classico badge a inizio e fine turno, l' unico modo di entrare ed uscire dal servizio sarà quello di poggiare il dito su un piccolo scanner che leggerà l' impronta digitale. Si passa finalmente al nuovo sistema, con buona pace di eventuali "professionisti del cartellino". Ad annunciare l' entrata in vigore del sistema è il direttore generale Ciro Verdoliva che, già da tempo, aveva avviato il procedimento necessario a chiudere una volta per tutte la questione. Lo sforzo è stato enorme: in circa un mese e mezzo l' ufficio del personale ha profilato le identità digitali dei 3.000 dipendenti, associando all' impronta del dito il numero di matricola. Un lavoro reso ancor più complesso dall' esigenza di acquisire i dati rispettando i diversi turni di lavoro. Il Cardarelli non è il primo ospedale campano a scegliere il sistema delle impronte digitali, già il Ruggi d' Aragona di Salerno ha optato per questa tecnologia, ma di certo è l' azienda sanitaria con il maggior numero di personale in servizio. E dunque, questa rivoluzione riguarderà un numero enorme di dipendenti, per i quali è stato necessario riuscire a garantire la privacy. Il primo passo è stato proprio quello di chiedere, e di ottenere, il parere favorevole dell' Autorità garante. Parere che la direzione strategica dell' ospedale ha incassato ormai da tempo e nel quale si specifica come «l' obiettivo principale dell' installazione del sistema di rilevazione biometrica è di garantire che ogni dipendente registri l' inizio della prestazione lavorativa unicamente per se stesso e non per altri colleghi». Insomma, per evitare che ci si possa trovare al cospetto di scene vergognose come quelle che al Loreto Mare fecero esplodere uno scandalo senza precedenti. Del resto è stata l' indagine Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
sui "furbetti del cartellino" ad offrire lo spunto necessario a virare drasticamente verso il sistema di impronte digitali. Un sistema che il presidente Vincenzo De Luca ha sempre visto di buon occhio, convinto che sia anche di tutela per la stragrande maggioranza dei dipendenti, quelli insomma che in ospedale ci trascorrono gran parte del proprio tempo. Piccola curiosità, al Cardarelli ci sono 8 dipendenti che potranno continuare ad usare il sistema tradizionale. Si tratta di persone per le quali l' impronta digitale non è risultata leggibile dallo scanner. E' il caso, ad esempio, di un camice bianco con la passione del parapendio: un medico che ha le impronte talmente rovinate dai tiranti del paracadute da non poter essere identificato con i nuovi marcatempo. L' avvio del sistema al Cardarelli fa tornare di grande attualità i problemi riscontrati alla Asl Napoli 1, dove la direzione generale è stata messa alle corde dal parere negativo del Garante. Eppure, proprio nella discussa Asl di Napoli il sistema potrebbe portare grandi benefici. Sarebbe importante a questo punto capire perché il Garante ha detto di no all' istallazione: visto che è difficile credere che si possa trattare di un diniego sul merito (altrimenti non ci sarebbe stato il via libera per il Cardarelli) viene da pensare che si tratti di un problema di forma o di tecnologia che si intende usare. Intanto, sempre mercoledì, il Cardarelli lancerà un applicazione (e-Cupt) per smartphone, tablet e personal computer con la quale i cittadini potranno prenotare, differire o disdire le visite specialistiche delle quali hanno bisogno. «I cittadini - dice il direttore sanitario Franco Paradiso - potranno fruire di informazioni in tempo reale sulla disponibilità delle prestazioni sanitarie e sulla tempistica di erogazione delle prestazioni stesse». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
16/12/2018 Pagina 4 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Cardarelli, impronte digitali Il sistema anti-fannulloni Stop ai furbetti del cartellino Addio ai vecchi badge marcatempo, l'iniziativa partirà da mercoledì Medici, infermieri e operatori impiegheranno il dito per entrare a lavoro Con l'impronta digitale non sarà possibile imbrogliare: per entrare e uscire dal lavoro basta un dito, il proprio. E non sarà più possibile né passare il badge dei colleghi né chiedere a uno di loro di strisciare il proprio. L'Ospedale Cardarelli, a Napoli, dichiara guerra a eventuali furbetti del cartellino' e manda in pensione i vecchi badge marcatempo. Dal prossimo 19 dicembre, inizierà l'Era delle impronte digitali. Una innovazione che, nelle intenzioni dei vertici aziendali, sarà a tutto vantaggio della stragrande maggioranza dei cardarelliani, che in questo modo non rischieranno di veder macchiata la propria reputazione da eventuali furbetti del cartellino. Così, da mercoledì, i dipendenti del Cardarelli - medici, infermieri, operatori sociosanitari, amministrativi, tutti insomma - per entrare e uscire useranno un dito. L'innovazione, richiesta a più riprese proprio per evitare gli scandali dei furbetti del cartellino dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha il via libera del Garante della privacy. L'azienda fa sapere che nel parere dell'Authority si legge che l'obiettivo principale dell'installazione del sistema di rilevazione biometrica è di garantire che ogni dipendente registri l'inizio della prestazione lavorativa unicamente per se stesso e non per altri colleghi. Il Cardarelli non è il primo ospedale in Campania - ma di sicuro il più grande per estensione e numero di dipendenti - a introdurre le impronte digitali come marcatempo. Nel 2016, infatti, il garante della privacy ha autorizzato anche l'Azienda ospedaliera universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona, a Salerno, tra i primi in Italia ad aver ottenuto il parere favorevole dell'Authority per la rilevazione presenze con impronte digitali. Arriverà anche un'altra novità al Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Cardarelli: una app, la e-Cupt che permetterà al cittadino di prenotare da smartphone, tablet o personal computer le visite specialistiche delle quali dovesse avere bisogno. Il nostro obiettivo - sottolinea il direttore generale Ciro Verdoliva - è di semplificare la vita al cittadino. Basterà scaricare la app e compilare tutti i campi obbligatori. Per effettuare la prenotazione di una visita, dopo aver inserito il codice dell'impegnativa (Nre o Sar) e i dati anagrafici relativi all'assistito, l'App mostrerà all'utente la prima disponibilità per l'erogazione della prestazione da ricevere contenuta nell'impegnativa. L'utente potrà inoltre decidere se prenotarsi in quella data oppure sceglierne una successiva a seconda della propria disponibilità. La app potrà essere utilizzata da tutti gratuitamente, basterà registrarsi collegandosi col proprio computer all'indirizzo https://prenotazioni.cupt.it/ aocardarelli/login, oppure scaricare l'App direttamente dal proprio smartphone su Play Store e i Tunes, e compilare tutti i campi obbligatori. Per effettuare la prenotazione di una visita, dopo aver inserito il codice impegnativa (Nre o Sar) e i dati anagrafici relativi all'assistito per il quale l'impegnativa è stata prescritta dal medico curante, l'App mostrerà all'utente la prima disponibilità per l'erogazione della prestazione da ricevere contenuta nell'impegnativa. L'utente potrà inoltre decidere se prenotarsi in quella data oppure sceglierne una successiva a seconda della propria disponibilità. Inoltre il cittadino che ha prenotato una prestazione sanitaria, se per qualche motivo è impossibilitato a recarsi in ospedale il giorno previsto, potrà spostare la data della visita medica. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
16/12/2018 Pagina 4 EAV: € 1.354 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Il Cardarelli sarà come il Ruggi NAPOLI / In arrivo anche un' applicazione con la quale si potranno prenotare visite specialistiche direttamente da smartphone e tablet Adottate le impronte digitali per rilevare le presenze dei dipendenti. Soddisfatti i dirigenti Dal prossimo 19 dicembre, l' ospedale Cardarelli di Napoli abbandonerà il tradizionale mezzo del cartellino marcatempo per la rilevazione delle presenze dei suoi dipendenti e adotterà al suo posto i marcatempo biometrici per i dipendenti ai quali bastera' l' utilizzo di un dito per iniziare e per concludere il proprio turno di lavoro. I marcatempo biometrici inizieranno la loro era solo dopo aver ottenuto il placet da parte del Garante per la privacy. I vertici aziendali hanno fatto sapere che le impronte digitali in sostituzione dei vecchi cartellini hanno ottenuto le massime garanzie di sicurezza dei dati ma anche di legittimita' del processo di innovazione da parte dell' Authority. Nel parere espresso da parte dell' ente, si legge che "l' obiettivo principale dell' installazione del sistema di rilevazione biometrica e' di garantire che ogni dipendente registri l' inizio della prestazione lavorativa unicamente per se stesso e non per altri colleghi". Seondo i dirigenti "Dolore" per il fatto che "una manifestazione fatta in concomitanza di una festa religiosa profondamente sentita dal nostro popolo, sia diventata l' occasione per dare un messaggio di morte e di intimidazione, che contraddice profondamente lo spirito del Vangelo". Ad esprimerlo, in una lettera aperta alla città, sono i parroci di Castellammare di Stabia (Napoli), in merito all' esposizione, durante la festa dell' Immacolata molto sentita nella città stabiese, di uno striscione nel rione Savorito con la scritta "Così devono morire i pentiti, abbruciati" posto su una pila dell' azienda il stema delle impronte digitali "sara' a tutto vantaggio della stragrande maggioranza dei cardarelliani, che in questo modo non rischieranno di veder macchiata la propria reputazione". Arrivera' anche un' altra no vita' all' Ospedale Cardarelli: una app, la e-Cupt che permettera' al cittadino di prenotare da smartphone, tablet o personal computer le visite specialistiche delle Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
quali dovesse avere bisogno. "Il nostro obiettivo - sottolinea il direttore generale Ciro Verdoliva e' quello di semplificare la vita al cittadino". La app potra' essere utilizzata da tutti gratuitamente, bastera' registrarsi sul portale dell' azienda o sca di legname per un falò. "Siamo convinti -scrivono i parroci- che alla denuncia di quanto accaduto, come di ogni forma di corruzione e di attività camorristica, si debba sempre accompagnare una più intensa opera di educazione e di formazione delle coscienze. Le nostre comunità, già impegnate sul territorio, esprimono la disponibilità a collaborare con tutti, cittadini, associazioni e istituzioni, per realizzare il bene comune e contribuire, secondo lo specifico di ognuno, all' edificazione di una comunità civile sempre più giusta e solidale". ricare un' apposita applicazione. L' utente potra' inoltre decidere se prenotarsi in quella data oppure sceglierne una successiva a seconda della propria disponibilita'. Inoltre il cittadino che ha prenotato una prestazione sanitaria, se per qualche motivo e' impossibilitato a recarsi in ospedale il giorno previsto, potra' spostare la data della visita medica. «Con questo nuovo sistema - dice il direttore sanitario Franco Paradiso - i cittadini potranno fruire di informazioni in tempo reale non solo sulla disponibilita' delle prestazioni sanitarie offerte dalla Azienda, ma anche sulla tempistica dell' erogazione delle prestazioni». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
16/12/2018 Pagina 5 EAV: € 2.590 Lettori: 69.727 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Impronte digitali contro i «furbetti» Napoli | All' ospedale Cardarelli l' operazione scatterà mercoledì prossimo NAPOLI - Con l' impronta digitale non sarà possibile imbrogliare: per entrare e uscire dal lavoro basta un dito, il proprio. E non sarà più possibile né passare il badge dei colleghi né chiedere a uno di loro di strisciare il proprio. L' Ospedale Cardarelli, a Napoli, dichiara guerra a eventuali «furbetti del cartellino» e manda in pensione i vecchi badge marcatempo. Dal prossimo 19 dicembre, inizierà l' era delle impronte digitali. Una innovazione che, nelle intenzioni dei vertici aziendali, «sarà a tutto vantaggio della stragrande maggioranza dei cardarelliani, che in questo modo non rischieranno di vedere macchiata la propria reputazione» da eventuali furbetti del cartellino. Così da mercoledì i dipendenti del Cardarelli - medici, infermieri, operatori sociosanitari, amministrativi, tutti insomma - per entrare e uscire useranno un dito. L' innovazione, richiesta a più riprese proprio per evitare gli scandali dei furbetti del cartellino dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha il via libera del Garante della privacy. L' azienda fa sapere che nel parere dell' Authority si legge che «l' obiettivo principale dell' installazione del sistema di rilevazione biometrica è di garantire che ogni dipendente registri l' inizio della prestazione lavorativa unicamente per se stesso e non per altri colleghi». Il Cardarelli non è il primo ospedale in Campania - ma di sicuro il più grande - a introdurre le impronte digitali come marcatempo. Nel 2016 il garante della privacy ha autorizzato anche l' Azienda ospedaliera universitaria «San Giovanni di Dio e Ruggi d' Aragona», a Salerno, tra i primi in Italia ad aver ottenuto il parere favorevole dell' Authority per la rilevazione presenze con impronte digitali. Arriverà anche un' altra novità al Cardarelli: una app che permetterà al cittadino di prenotare da smartphone, tablet o personal computer le visite specialistiche delle quali dovesse avere bisogno. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
16/12/2018 Pagina 3 EAV: € 1.074 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Scandalo assenteismo al "Ruggi", dipendenti licenziati in sciopero della fame IL FATTO / De Chiaro chiede nuovamente un incontro con i vertici dell' Azienda ospedaliera Gli ormai ex dipendenti dell' azienda ospedaliera universitaria Ruggi d' Aragona, coinvolti nell' inchiesta sugli assenteisti riprendono lo sciopero della fame e della sete per protestare contro le misure adottate dai vertici ospedalieri dopo lo scandalo che li ha travolti. Protagonisti di questa vicenda sono Carmine De Chiaro, Ciro Cucciniello, Elena D' Ambrosio, Carmela Di Paolo, Palo Maria Luisa e Vincenzo Cali fano che ormai da tempo chiedono un incontro con il direttore generale del Ruggi Giuseppe Longo per chiarire quanto accaduto e la disparità di trattamento tra gli stessi dipendenti, alcuni dei quali sono rimasti in servizio nonostante il processo in corso mentre altri sono stati licenziati. A causa dei parziali riscontro ottenuti dallo scorso 26 novembre «sono state evase le questioni oggetto della precedente protesta, sospesa per i noti motivi ufficiali di conoscenza delle Vostre Signorie - dichiara l' ex dipendente De Chiaro - Considerato che dalla data del 26 novembre sono subentrate palese ritorsioni sui richiedenti a causa di illegittimi e arbitrarie assunzioni penalmente rilevante, prive di provvedimenti da parte della direzione generale nei confronti della di rigenza della funzione Giuridica del personale, reiterate e continuate nel tempo». Secondo De Chiaro, infatti, il Direttore Generale a conoscenza dell' argomento anche in qualità di pubblico ufficiale ha omesso la specifica denuncia all' A.G. nei confronti della dirigente, che consapevole del fatto denunciato dal sottoscritto, ritorceva la questione a danno di uno dei manifestanti che aveva chiesto insieme agli altri la revisione del procedimento e il ripristino della imparzialità compromesso e concretamente discriminata. Ad oggi, infatti, non sono state evase le richieste di legittimo interesse giudiziario per il quale lo stesso De Chiaro è parte offesa. «Pertanto mio malgrado e per colpa della dirigenza ospedaliera incapace di Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
eliminare il conflitto e ripristinare la regolare attività all' insegno dell' imparzialità ,con decorrenza 19.12.2018 sarà ripresa la protesta», ha annunciato l' ex dipendente dell' azienda ospedaliera universitaria Ruggi d' Aragona. Gli ex dipendenti ormai da tempo chiedono un incontro con i vertici aziendali ma nonostante le tante promesse ad oggi nessun incontro è stato fissato. (e.n) Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
16/12/2018 Pagina 4 EAV: € 552 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Salerno e provincia «Chiudere i punti nascite è una mortificazione» IL FATTO / Le parole del consigliere regionale di Fdi Alberico Gambino «La prevista chiusura dei punti nascita dei Presidi Ospedalieri di Polla e Sapri rappresenta una ennesima mortificazione ai danni della nostra provincia»: queste le parole del consigliere regionale di Fratelli d' Italia Alberico Gambino, che ha reputato tale provvedimento «uno schiaffo alla sanità e ai cittadini salernitani dato senza tener conto delle esigenze, soprattutto geografiche, dei territori del Vallo del Diano e del Golfo di Policastro». «Dopo l' audizione chiesta e ottenuta in V Commissione - ha aggiunto il consigliere re gionale - non mi fermerò ma farò di tutto affinché il Governatore "solo mediatico" De Luca ed il Ministro alla Salute del Movimento 5 Stelle, nelle cui mani ora sono tutte le decisioni, tornino indietro sui loro passi e garantiscano ai punti nascita degli ospedali di Polla e Sapri di continuare le loro attività». Quella di Gambino è una dichiarazione che ben si inserisce nel quadro di generale contestazione da parte delle popolazioni del territorio interessato dal provvedimento di chiusura dei punti nascite. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
16/12/2018 Pagina 4 EAV: € 777 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Salerno e provincia Di Maio a tutto campo: «Un bene che De Luca non sia più commissario» LANCIANO / Il Ministro del Lavoro ha lanciato un' invettiva contro il Governatore campano 'E' un Di Maio a tutto campo quello che ha lanciato dal palco di lanciano ove ha tenuto un comizio, dure invettive conntro il governatore della regione Campania Vincenzo De Luca, che ha ricoperto, fino allo scorso novembre, anche il ruolo di commissario alla sanità. "Nella mia regione" - ha dichiarato il ministro del Lavoro - avevano fatto commissario della sanita' Vincenzo De Luca, che e' presidente di Regione: quelli del PD al governo lo avevano fatto anche presidente di tutta la sanita' con ruolo di commissario. Allora appena ci siamo insediati gli abbiamo tolto il ruolo di commissario perche' prima ancora dei soldi nella politica nella sanita', la cosa importante era togliere ai politici la possibilita' di nominare le persone nella sanita' perche' altrimenti la sanita' non si sarebbe mai piu' messa al lavoro per noi." Di Maio ha al tempo stesso, puntato il dito contro la mancanza di collaborazione istituzionale messa in campo dal governatore campano, accusandolo di aver scatenato una vera e pro pria "guerra" nei suoi confronti. "Noi stiamo mandando il nostro commissario di governo a mettere a posto la sanita' in Campania e lui l' ultimo giorno con un blitz ha nominato tutti i nuovi direttori generali per fare la guerra al nuovo commissario che mandiamo.", ha aggiunto il ministro che ha poi conckuso la sua invettiva con una battuta: "Allora e' un po' l' arte dei pazzi come si dice a Napoli, perche' la struttura della Costituzione dice che la sanita' sta in mano ai presidenti delle regioni". Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
16/12/2018 Pagina 34 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 8.548 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Salerno e provincia Diagnosi sbagliata assolto in primo grado condannato in appello `Omicidio colposo: quattro mesi al medico di Villa Chiarugi i giudici: paziente in coma, pensò che fosse un sonno profondo NOCERA INFERIORE Nicola Sorrentino «Diagnosi sbagliata e fatale» per un paziente, sentenza ribaltata in Corte d' Appello per un medico scafatese, G.V. , in servizio all' epoca dei fatti a Villa Chiarugi, ora condannato a 4 mesi di reclusione per omicidio colposo. In primo grado, il professionista era stato assolto. I FATTI Risalgono al 28 agosto 2010: da circa quattro giorni, nella casa di cura nocerina era ricoverato Francesco D' Amato, un paziente di Sarno. La diagnosi era stata «psicosi schizoattiva». Secondo le accuse iniziali della procura e di una perizia chiesta dalla parte civile, rappresentata dall' avvocato Gaetano Falciani, l' uomo morì all' alba del giorno dopo a causa di una diagnosi errata di «profondo sonno». Sarebbe stato proprio il medico di guardia, scagionato in primo grado e ora condannato in secondo, a registrarla. Il paziente versava in una situazione di coma a causa di un' emorragia cerebrale che fu conseguenza di due potenziali cadute, una avvenuta il giorno prima del decesso e la seconda, il giorno successivo. Nel suo turno, il medico imputato prescrisse al paziente la somministrazione di 250 millilitri di soluzione reidratante e di un flacone del farmaco Tad 600, sospendendo la terapia neurolettica e applicandogli una busta di ghiaccio sulla fronte. Ma non prescrisse né avrebbe richiesto l' esecuzione di una Tac cerebrale in idonea struttura. Un esame che, secondo il prospetto iniziale, avrebbe potuto chiarire il quadro clinico del paziente. In sostanza, il medico rispondeva di aver omesso la diagnosi di emorragia cerebrale, senza richiedere con «assoluta urgenza» una consulenza neurochirurgica e non disponendo l' immediato trasferimento del paziente in una struttura ospedaliera che avrebbe potuto svolgere Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
l' esame specifico. Francesco D' Amato morì alle 4.50 del 29 agosto. Il processo in primo grado puntava alla sottovalutazione dell' entità del danno sofferto dal paziente. Il giorno prima, come scritto nella cartella clinica, l' uomo sarebbe caduto nel bagno, battendo la testa. Il giorno seguente, invece, fu trovato a terra, fuori dal suo letto. L' ERRORE Secondo l' accusa, il paziente in quel momento era già in coma, ma il medico di guardia avrebbe riportato che lo stesso risultasse addormentato. Nella sentenza di primo grado, il giudice del tribunale monocratico di Nocerao Diograzia, aveva assolto G.V. perché il fatto non sussiste, non ravvisando responsabilità medica. La difesa dell' imputato aveva sottolineato che il suo assistito aveva rispettato il protocollo, e le linee guida. E che le responsabilità andavano a chi aveva gestito il paziente, in precedenza. Così non è stato per la Corte d' Appello, che ha ribaltato giorni fa il verdetto precedente, dichiarando il medico colpevole di omicidio colposo, con una pena (sospesa) a quattro mesi di reclusione. Per capire il ragionamento dei giudici toccherà attendere novanta giorni, il tempo entro cui saranno depositate le motivazioni della condanna. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
16/12/2018 Pagina 19 EAV: € 560 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Salerno e provincia Il popolo saprese manifesta a difesa del suo ospedale Una grande manifestazione popolare ha espresso la ferma volontà dei cittadini di voler difendere il proprio diritto alla salute. Per le strade di Sapri hanno sfilato tanti rappresentanti della giovani generazioni per dire no all' eventualità che l' ospedale perda il sunto nascite: un' evenienza programmata per il prossimo primo gennaio. Ma la gente dice no e proprio per questo motivo ieri è stato indetto uno sciopero generale a sostegno della richiesta avanzata alle istituzioni. Era presente al corteo il sindaco di Sapri Antono Gentile che si è detto in piena sintonia con le affermazione del Comitato di Iotta contro la chiusura del punto nascita guidato da Luciano De Geronimo che ha ribadito che la sfida è ancora aperta e che una risposta è attesa per il 17 dicembre preannunciando che oggi saranno inviate le firme raccolte al Presidente Mattarella. E' stato presente all' evento anche il Presidente del Parco del Cilento Tommaso Pellegrino che ha sottolineato l' importanza dei punti nascita del territorio. A sostegno delle istanze della popolazione si sono schierate anche le forze sindacali Cgil, Cisl e Uil. m.m. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
16/12/2018 Pagina 8 EAV: € 1.647 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Salerno e provincia Le tematiche di fine vita L' EVENTO / Il convegno organizzato dalla presidente dell' Associazione Mogli Medici Italiani (AMMI), Nietta Carucci Penta Sono state spiegate dal dottor Giuseppe Battimelli . Di fine vita, di alimentazione e idratazione artificiale, di obiezione di coscienza, di biotestamento, ma soprattutto di dignità della persona e di rispetto della vita umana si è parlato martedì sera, nella sala dell' Ordine dei Medici di Salerno, durante il convegno organizzato dalla presidente dell' Associazione Mogli Medici Italiani (AMMI), Nietta Carucci Penta, che ha invitato a relazionare su queste tematiche il dottor Giuseppe Battimelli, vice presidente nazionale dell' Associazione Medici Cattolici Italiani (AMCI) e vice presidente nazionale della Società Italiana per la Bioetica e Comitati Etici (SIBCE). "L' AMMI cerca sempre di approfondire tematiche di grande attualità" - ha spiegato la presidente Nietta Carucci - " L' incontro di questa sera segue le linee di indirizzo nazionali dell' associazione che privilegiano l' aspetto della deontologia medica, che impone per il medico non il ruolo di mero notaio, esecutore di compiti burocratici, ma quello di autentica presenza, attiva e partecipe, accanto e per il malato". Il dot tor Battimelli, autore di diverse pubblicazioni che trattano di Bioetica, Etica e Deontologia Medica ( ha pubblicato da poco il suo nuovo libro:" Temi e dilemmi della bioetica"), ha espresso alcune perplessità in riferimento alla legge sulle Dat (le Disposizioni Anticipate di Trattamento):"E' una legge grigia, nella quale non si fa un preciso riferimento all' obiezione di coscienza del medico che è una prerogativa a cui i medici tengono moltissimo; l' alimentazione e l' idratazione artificiale con questa legge sono considerati dei trattamenti sanitari e quindi, come tutti i trattamenti sanitari, per essere iniziati o proseguiti, hanno bisogno del consenso libero e informato della persona interessata. Noi sosteniamo che in alcuni casi come la SLA, gli stati comatosi, i disturbi neurovegetativi, il trattamento sanitario coincide con una forma di assistenza diretta al malato per cui, in questi casi estremi, sospendendo o rinunciando all' alimentazione e all' idratazione Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
artificiale si porta a morte il paziente. Paventiamo anche una sorta di surrettizia forma di eutanasia per omissione. Nella legge, inoltre, viene preclusa la possibilità di sollevare l' obiezione di coscienza a quelle strutture sanitarie che hanno un codice etico che può confliggere con la normativa approvata: questa disposizione contrasta con le norme della nostra Costituzione che disciplinano anche i rapporti tra Stato e Chiesa". Il dottor Battimelli ha ricordato le dolorose e tragiche esperienze vissute da Piergiorgio Welby Eluana Englaro, Giovanni Nuvoli, e in particolare di Dj Fabo, che è stato aiutato dall' esponente radicale Marco Cappato, imputato per questo, a raggiungere la Svizzera per ot tenere il suicidio assistito:" La Consulta, con un' ordinanza, ha rimandato a settembre dell' anno prossimo le decisione in merito all' agevolazione al suicidio, invitando il Parlamento ad intervenire: noi vorremmo che il legislatore tutelasse la difesa della vita che è un principio che va vissuto laicamente. Noi sosteniamo il Favor Vitae: non esiste una bioetica laica e una bioetica cattolica". Il dottor Battimelli concorda invece sull' accanimento terapeutico:" E' legalmente, deontologicamente e moralmente da proscrivere: noi non siamo tenuti a vivere a ogni costo, ma il medico per la sua posizione di garanzia del pa ziente cerca di custodire la vita umana che è il primo bene". Secondo il dottor Bittarelli la strada da seguire è quella prevista dall' articolo 5 della legge, che parla della condivisione delle cure:" Anche noi sosteniamo una pianificazione condivisa delle cure: man mano che la malattia progredisce, il medico, l' ammalato e i familiari, possono, di volta in volta, condividere la cura in una sorta di alleanza terapeutica". Dopo i saluti del dottor Giovanni D' Angelo, Presidente dell' Ordine dei Medici di Salerno, che ha parlato della responsabilità medica alla luce della Legge Gelli - Bianco:" Il risarcimento è del tutto legittimo, ma il medico deve poter lavorare con tranquillità: ci vorrebbe più empatia tra medico e paziente". Le conclusioni sono state affidate al dottor Bruno Ravera, Presidente Emerito dell' Ordine, il quale ritiene che la legge sulle DAT sia una buona legge :" E' utile, necessaria, bisognevole però di alcune modifiche importanti come quella dell' obiezione di coscienza". Aniello Palumbo. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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