Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 05 giugno 2019 - Unione Romagna Faentina

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Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 05 giugno 2019 - Unione Romagna Faentina
Unione della Romagna Faentina
   mercoledì, 05 giugno 2019
Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 05 giugno 2019 - Unione Romagna Faentina
Unione della Romagna Faentina
                                                    mercoledì, 05 giugno 2019

Prime Pagine

 05/06/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna
 Prima pagina del 05/06/2019                                                                                                   4

 05/06/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
 Prima pagina del 05/06/2019                                                                                                   5

 05/06/2019   Il Sole 24 Ore
 Prima pagina del 05/06/2019                                                                                                   6

 05/06/2019   Italia Oggi
 Prima pagina del 05/06/2019                                                                                                   7

Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

 05/06/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 47
 Prima pagina Faenza-Lugo                                                                                                      8

 05/06/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 48
 Legambiente e Italia Nostra contro il restyling Appuntamento con gli urbanisti                                                9

 05/06/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 48
 Bigorda d' Oro, nelle prove miglior tempo per il Borgo. Bene anche Nero e Giallo                                          10

 05/06/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49
 Ecco la giunta del nuovo sindaco Pederzoli                                                                                    11

 05/06/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49
 Divieti di sosta nel parcheggio Ex -Salesiani                                                                             12

 05/06/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49
 Le albicocche presentano il conto: metà scarti di produzione                                                              13

 05/06/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 56
 «Io al matrimonio di Charlotte Casiraghi Brano bis? 'My way'»                                                             14

 05/06/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 56
 Fausto Leali al Cavallino                                                                                                 15

 05/06/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 69
 Il Faenza pesca dalle giovanili il nuovo allenatore. Ecco Moregola                                                        16

 05/06/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 70
 «Avevo un conto in sospeso: quell' assurdo ritiro dalla serie A1»                                                         17

 05/06/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 71
 Faenza concede il bis, Porto Robur vince il Borghi                                                                        18

Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

 05/06/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 45
 Prove ufficiali, vince il Nero ma il miglior tempo è del Borgo                                                            19

 05/06/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 45
 Informagiovani: studenti del Bucci e dell' Oriani sviluppano app                                                          20

 05/06/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 45
 Un pomeriggio di festa per i bambini                                                                                      21

 05/06/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 46
 «Valorizzare il territorio, migliorare l' accoglienza, sostenere il commercio»                                            22

 05/06/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 46
 Castello, in partenza la Sagra di Pentecoste attrazioni tutte le sere                                                     23

 05/06/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 51
 Il dipinto rubato al San Domenico uno dei ritrovamenti più preziosi                                                       24

 05/06/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 18                                            VALERIO ROILA
 Rekico, l' arrivo in regia di Teghini prepara l' addio di Venucci?                                                        25

                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019            Pagina 2
Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 05 giugno 2019 - Unione Romagna Faentina
05/06/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38
 Faenza vince due tornei Al Porto Robur il "Borghi"                                                                                         26

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 05/06/2019   Il Resto del Carlino Pagina 17                                                                         Francesco Moroni
 L' arte razziata torna in chiese e musei                                                                                                   27

 05/06/2019   Corriere di Bologna Pagina 7                                                                            Andreina Baccaro
 Risolto il giallo dell' Atlante rubato a inizio '900 e ritrovato cento anni dopo                                                           28

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 05/06/2019   Il Sole 24 Ore Pagina 2                                                                                   Giorgio Pogliotti
 Reddito di cittadinanza: in due mesi accolte 674mila domande                                                                               29

 05/06/2019   Il Sole 24 Ore Pagina 3                                                                      Mauro SalernoGiorgio Santilli
 Intesa Lega-M5S: più ampia la riforma del codice appalti                                                                                   30

 05/06/2019   Il Sole 24 Ore Pagina 5                                                                        Marco MobiliGianni Trovati
 Crescita, sul salva Roma prove di accordo                                                                                                  32

 05/06/2019   Italia Oggi Pagina 4                                                                         DOMENICO CACOPARDO
 Un governo Lega, Fd' I ed ex M5s?                                                                                                          33

 05/06/2019   Italia Oggi Pagina 33
 Sblocca cantieri, pace fatta                                                                                                               35

 05/06/2019   Italia Oggi Pagina 34
 In Sicilia pratiche solo online                                                                                                            37

 05/06/2019   Italia Oggi Pagina 43
 Patrimoniale da 21 mld                                                                                                                     38

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[ § 1 § ]

     mercoledì 05 giugno 2019
                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna

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[ § 2 § ]

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                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)

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                                                     Il Sole 24 Ore

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                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                            Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Prima pagina Faenza-Lugo

                          Prima pagina Faenza-Lugo

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                                                            Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          AL PALAZZO DEGLI STUDI

                          Legambiente e Italia Nostra contro il restyling Appuntamento con gli urbanisti

                          L'INTERVENTO sull'arena Borghesi ha suscitato in città grande
                          mobilitazione da parte di Legambiente e Italia Nostra. Quello sarà il
                          lavoro di maggiore impatto. Verrà restaurato il palco, oggi inesistente,
                          che verrà preservato con una copertura per i mesi invernali; saranno poi
                          realizzati i camerini per le manifestazioni. Particolare attenzione verrà
                          data alla ristrutturazione del frontone che terrà conto dei vecchi decori e
                          colori. Ovviamente verranno rifatti gli impianti e nascerà un nuovo bar. Si
                          interverrà sulle aree verdi cercando di preservare, come venne
                          sottolineato alla presentazione del progetto, «quanto più possibile alcune
                          alberature di pregio che verranno espiantate e ripiantate poco distante,
                          operazione che non andrà a inficiare il numero di posti dell'arena, 350».
                          Verrà riconfigurato il parcheggio che ospiterà oltre 90 posti auto e
                          verranno realizzate due stazioni di ricarica per le auto elettriche, oltre al
                          nuovo manto stradale e illuminazione. La parte più criticata del vecchio
                          progetto riguardava l'espianto di alcuni alberi; con la nuova stesura quelli
                          verso l'ex officina non verranno toccati, mentre gli alberi tra l'Arena e il
                          supermercato verranno espiantati e ripiantumati mentre tre tigli e il
                          cipresso saranno eliminati con l'obbligo di ripiantarne altri. Intanto domani
                          alle 18, Legambiente e Italia Nostra organizzano un incontro pubblico
                          all'auditorium Palazzo degli Studi, in via Santa Maria dell'Angelo 1. Titolo
                          della serata Urbanistica privata, Arena Borghesi e nuovo consumo di territorio'. Sono attesi sul tavolo dei relatori gli
                          urbanisti Paolo Berdini e Piero Cavalcoli e la storica dell'arte Marcella Vitali.

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019              Pagina 9
Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 05 giugno 2019 - Unione Romagna Faentina
[ § 1 4 1 6 3 5 6 6 § ]

                          mercoledì 05 giugno 2019
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                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          VERSO LA GARA ECCO L' ESITO DELL' UNICO TURNO CHE SI È SVOLTO, VISTA LA PIOGGIA
                          DELLA SETTIMANA SCORSA

                          Bigorda d' Oro, nelle prove miglior tempo per il Borgo. Bene anche Nero e
                          Giallo

                          A soli cinque giorni dalla 23esima edizione della Bigorda d' Oro, si è
                          svolto lunedì sera l' unico turno di prove, vista la pioggia della settimana
                          scorsa, di questa prima competizione equestre 2019 fra i cinque rioni
                          faentini.
                          Davanti a un folto gruppo di appassionati si stati svolti gli ultimi lavori di
                          rifinitura sui cavalli e sono state effettuate le ultime prove con la lancia sul
                          Niballo. Sono stati ben sette i cavalieri che hanno testato le piste che
                          conducono al Niballo. Svolte le prove ufficiali, due serie di cinque tornate,
                          sono stati abilitati alla gara due cavalli per rione, che poi saranno rivisitati
                          il giorno prima della gara.
                          Per quanto concerne le prove, il miglior tempo della serata l' ha ottenuto il
                          binomio del Borgo, Tommaso Suadoni, cavaliere di Amelia, su Lulù di
                          Zambra con 12"515, durate i test ufficiali. Poche le tornate in cui i
                          cavalieri sono scesi sotto i 13'' secondi. Si sono contate tre vittorie per il
                          Nero, due a testa per Borgo, Giallo e Rosso, mentre il Verde che
                          presenta un cavaliere debuttante, Luca Paterni di Narni, ha corso
                          cercando di fare esperienza. Nella prima serie di prove, cinque centri ma
                          altrettanti errori. Il binomio Nero, Daniele Maretti su Vega D' urgalesa,
                          sempre abbondantemente sopra i 13" centra e porta a casa due scudi.
                          Nella sfida con il Giallo, Timoncini arriva prima sul Niballo, sbaglia e tocca
                          con il braccio il Niballo, brutta botta e poi tre punti di sutura al pronto soccorso a test terminati. Vincono le altre tre
                          tornate Matteo Gianelli del Rosso su Dock ok The Bay, Suadoni del Borgo su Quirino di Chia e il Giallo con Timoncini
                          su Ramona Danzig, sempre con tempi sopra i 13". È nella seconda serie che si registra il miglior tempo della serata,
                          ma anche un liscio del Giallo e un doppio errore all' ultima tornata. Vincono una tornata il Borgo che batte il Giallo,
                          Timoncini sul 'campione' Nanbo King che poi fa centro sconfiggendo in 13" il binomio Verde, Luca Paterni su
                          Guaderiann. Il Nero, Maretti su Tabata Taide batte di poco il Borgo con un discreto 12"898 e il Rosso, Gianelli su
                          Solsbury Hill ha la meglio sul Verde in 13"556.
                          Insomma, dopo queste prove la Bigorda 2019 in programma sabato si preannuncia alquanto equilibrata e incerta.
                          Gabriele Garavini © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019               Pagina 10
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                          mercoledì 05 giugno 2019
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                                                            Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          BRISIGHELLA SARANNO POI INDICATI CONSIGLIERI DELEGATI A PROBLEMI DELLE FRAZIONI,
                          SAGRE ED EVENTI POPOLARI

                          Ecco la giunta del nuovo sindaco Pederzoli

                          IL SINDACO di Brisighella Massimiliano Pederzoli, al fine di procedere a
                          un immediato avvio dell' attività amministrativa, ha proceduto alla nomina
                          della nuova Giunta che risulta composta, oltre che da lui che mantiene le
                          deleghe a Bilancio, Tributi, Lavori pubblici, Politiche Europee e
                          Patrimonio, da quattro assessori. Marta Farolfi, vicesindaco, avrà
                          deleghe nelle materie inerenti Urbanistica, Edilizia privata, Affari
                          istituzionali, Politiche socio-sanitarie e case popolari, Semplificazione.
                          Dario Laghi sarà assessore con deleghe a Personale, Polizia municipale
                          e Sicurezza urbana, Immigrazione, Protezione Civile e Volontariato;
                          Gessica Spada assessore con deleghe nelle materie inerenti Istruzione,
                          Cultura, Sport, Agricoltura e Attività produttive; Gian Marco Monti
                          assessore con deleghe nelle materie inerenti Turismo, Ambiente,
                          Comunicazione, Innovazione tecnologica, Servizi demografici, Sportelli
                          polifunzionali, Politiche giovanili e Gemellaggi. Il sindaco si riserva a
                          breve di indicare alcuni consiglieri delegati che abbiano compiti specifici
                          come quello inerente ai problemi delle frazioni e allo svolgimento di sagre
                          ed eventi popolari. Nei primi giorni di attività la nuova amministrazione ha
                          volto la propria attenzione alle manifestazioni che caratterizzeranno
                          Brisighella nelle prossime settimane, dal premio Bandini a Brisighella
                          Romantica, incontrando gli organizzatori e assicurando il sostegno
                          necessario. Sono iniziati anche gli incontri con tecnici e funzionari del Comune e dell' Unione della Romagna Faentina.
                          Sarà convocato a breve il nuovo consiglio comunale per la nomina degli organi di propria competenza e i relativi
                          adempimenti di legge.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019             Pagina 11
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                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          FAENZA

                          Divieti di sosta nel parcheggio Ex -Salesiani

                          A PARTIRE da oggi, in occasione degli eventi in programma per
                          valorizzare il complesso Faventia Sales, tra cui gli spettacoli di circo
                          contemporaneo e teatro comico in programma da venerdì al 16 giugno,
                          sarà in vigore un divieto di sosta con rimozione forzata di tutti i veicoli a
                          motore dalle 7 di oggi alle 24 del 19 giugno, per consentire la
                          preparazione e lo svolgimento degli eventi. L' area interessata dal divieto
                          è all' interno del parcheggio in via San Giovanni Bosco 1 e si estende su
                          uno spazio quadrato di 30 metri per 30 dall' ingresso verso sinistra.
                          Nell' area oggetto di divieto è già stata installata la segnaletica
                          informativa di riferimento. La viabilità ordinaria sarà ripristinata allo
                          scadere del divieto.

                                                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019   Pagina 12
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                                                            Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          IN COLLINA CONFAGRICOLTURA: «IL PREZZO ALL' ORIGINE VERRÀ DIMEZZATO; MANCANZA
                          DI GUADAGNI PER LE AZIENDE DEL 75%»

                          Le albicocche presentano il conto: metà scarti di produzione

                          «LA PRODUZIONE delle albicocche non è mai andata così male, con un
                          - 75% di reddito per le aziende». A lanciare il grido d' allarme è
                          Confagricoltura. Delle varietà precoci in raccolta a maggio, secondo le
                          stime fatte attraverso i loro produttori, sulla prima collina da Imola a
                          Cesena, compreso il Faentino quindi, i dati indicano uno scarto di
                          produzione del 50%, con il prezzo all' origine che verrà dimezzato rispetto
                          al 2018; la cosa comporterà una mancanza di guadagni per le aziende
                          agricole calcolata in meno il 75%. Il tutto è stato causato dai danni da
                          maltempo che si trasforma in disperazione per gli agricoltori che hanno
                          scelto la prima collina, l' unica zona vocata alla coltivazione delle varietà
                          precoci di albicocche, in virtù del clima primaverile mite se paragonato a
                          quello della pianura. «L' agricoltura regionale di eccellenza - spiegano da
                          Confagricoltura - sta perdendo la sua capacità di reddito, tant' è che nel
                          mese di maggio, a causa del maltempo, il comparto delle albicocche ha
                          praticamente chiuso i battenti». Secondo Eugenia Bergamaschi,
                          presidente regionale di Confagricoltura, «occorre una profonda
                          ristrutturazione del sistema che tuteli le imprese in caso di calamità,
                          altrimenti i frutteti della collina rischiano di scomparire e questo in un
                          momento già difficile per tutto il comparto. Tra le richieste avanzate da
                          Confagricoltura Emilia Romagna c' è la rivisitazione della legge sugli
                          'Interventi finanziari a sostegno delle imprese agricole'. «Questa normativa - continua Bergamaschi - non è più
                          adeguata per far fronte alla realtà e all' avvicendarsi di eventi calamitosi sempre più frequenti. Bisognerà anche
                          mettere mano alla struttura che regola i fondi mutualistici a supporto delle aziende. Nel frattempo abbiamo chiesto l'
                          applicazione della legge in vigore che prevede, tra l' altro, la sospensione del pagamento dei contributi previdenziali
                          sia per l' imprenditore che per i lavoratori e la sospensione dei mutui bancari».
                          © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019             Pagina 13
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                          mercoledì 05 giugno 2019
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                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          PORTOFINOS ALESSANDRO RISTORI

                          «Io al matrimonio di Charlotte Casiraghi Brano bis? 'My way'»
                          di LUCA DEL FAVERO «IL MATRIMONIO di Charlotte Casiraghi e di
                          Dimitri Rassam è stata una normale festa: sembrava di essere tra amici».
                          Protagonista di uno degli eventi mondani dell' anno è stato il faentino
                          Alessandro Ristori che insieme ai suoi Portofinos ha allietato nello scorso
                          fine settimana il party con le classiche canzoni della musica italiana e
                          internazionale. La sua esibizione è stata un successo oltre che una
                          esperienza indimenticabile.
                          «Premetto che fino a pochi giorni prima della festa non sapevamo
                          neanche il luogo del matrimonio e tutto era una sorpresa - spiega il
                          cantante 40enne -. Come era prevedibile la cerimonia è stata nel palazzo
                          reale e noi abbiamo suonato due volte dalle 13 alle 14 e dalle 15 alle 16: è
                          stato stupendo vedere tante persone ballare la nostra musica».

                          Vi è stata richiesta qualche canzone in particolare?
                          «Lo scaletta che abbiamo presentato non è stata cambiata ed infatti l'
                          esibizione è stata come un nostro normale concerto sia come repertorio
                          che come spettacolo. Mi sono anche aperto la camicia fino all' ombelico
                          come sempre Siamo partiti con 'Un' estate fa' e abbiamo chiuso con
                          'Come prima', omaggiando la musica italiana. Devo ringraziare gli sposi,
                          perché ci hanno davvero fatto sentire a nostro agio».

                          C' è qualche brano che ha fatto ballare i reali?
                          «Molto apprezzate sono state 'Black is black' e 'Be my Baby', mentre come bis ci è stata chiesta 'My way', una
                          canzone benaugurante anche per il loro futuro».

                          Cosa si prova a suonare ad un simile evento?
                          «Grande soddisfazione e orgoglio. È stato stupendo vedere il principe Alberto di Monaco a fine spettacolo venire a
                          complimentarsi e a parlare con noi in un clima di grande amicizia: è davvero una grande persona che cura molto il
                          rapporto umano».

                          E la festa come è stata?
                          «Il segreto è stato il clima creatosi, perché sembrava davvero un party normale, pur se presenti c' erano tante
                          personalità da tutto il mondo. Per quanto riguarda il cibo ad esempio, c' erano tantissimi tavoli con ogni tipo di cibo
                          dall' aragosta alla pizza e questo significa che hanno voluto dare un tocco informale al ricevimento. Noi siamo stati
                          alla festa soltanto fino al tardo pomeriggio, ma l' atmosfera era di grande cordialità e amicizia».

                          Quali sono i vostri prossimi impegni?
                          «Sono stato qualche giorno a Faenza e nel week end riprenderà il nostro tour internazionale. Gli ultimi sei mesi mi
                          resteranno sempre nel cuore, perché la famiglia Grimaldi mi ha dato la possibilità di esibirmi in tre importanti eventi, il
                          compleanno del principe, il Ballo delle Rose e il matrimonio di Charlotte Casiraghi».
                          © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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                          mercoledì 05 giugno 2019
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                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          FAENZA

                          Fausto Leali al Cavallino

                          FAUSTO Leali fa tappa alla decima stagione della kermesse 'Cena &
                          Concerto' al Monte Brullo dell' Hotel Cavallino di Faenza. I n
                          collaborazione con la Casa della Musica di Faenza, la rassegna prosegue
                          con il botto con la grande voce blues di Fausto Leali, unica e imperdibile.
                          Fausto Leali (in foto) è un cantante italiano contraddistinto da una vocalità
                          caratteristica che gli ha fruttato l' appellativo di negro bianco.
                          Tra i suoi più grandi successi si distinguono A chi (1967), Deborah
                          (1968), Angeli negri (1968), Io camminerò (1976), Io amo (1987), Mi
                          manchi (1988) e Ti lascerò (1989). E' ritornato in grande spolvero in tv l'
                          anno scorso come giurato e coach della prima edizione di Ora o mai più
                          su Rai 1.

                                                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019   Pagina 15
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                                                            Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Calcio Promozione Ha allenato gli Allievi 2002 e 2003. «Scelta che premia il lavoro che ho svolto
                          fino a questo momento»

                          Il Faenza pesca dalle giovanili il nuovo allenatore. Ecco Moregola
                          Faenza ALESSANDRO Moregola è il nuovo allenatore del Faenza calcio
                          che giocherà nel campionato di Promozione. Nato a Ravenna il 31
                          maggio 1965, fino a oggi ha lavorato nel settore giovanile manfredo
                          come tecnico prima della squadra Allievi 2002 e poi degli Allievi 2003.
                          «Per me - dice Moregola - è una soddisfazione poter guidare la Prima
                          Squadra di una società di blasone come il Faenza.
                          Ritengo la scelta della società come conseguenza e gratificazione del
                          lavoro svolto nel settore giovanile in questi ultimi due anni. Sono onorato
                          per la scelta del club, arrivata in tempi brevi dopo la fine del rapporto
                          tecnico con Fulvio Assirelli che ringrazio per il dialogo e la collaborazione
                          che c' è sempre stata. Siamo all' anno zero nel senso che si deve ripartire
                          dopo la discesa in Promozione. Il mio impegno - aggiunge Moregola -
                          sarà massimo perché la squadra, che sarà impostata sui giovani come
                          tradizione del Faenza calcio, possa proporre un gioco piacevole e fare
                          bene. Lavorerò in sintonia con il direttore sportivo Nicola Cavina che mi
                          ha chiamato qui due anni fa nel settore giovanile». Il diesse Nicola
                          Cavina, al lavoro per costruire una nuova squadra imperniata sui giovani,
                          dichiara: «Alessandro Moregola ha il profilo giusto per rilanciare il
                          Faenza. Ho insistito molto per averlo nel nostro Settore Giovanile due
                          anni fa. Conosce bene la categoria e le esigenze societarie».
                          MOREGOLA allena da più di tre decenni avendo iniziato quando ancora giocava, a 19 anni. Calciatore nel settore
                          giovanile di varie squadre ravennati e poi nelle prime squadre di Alfonsine, Classe e Low Street, ha proseguito ad
                          allenare: una lunga carriera passata in varie formazioni del settore giovanile di Real Ravenna, Adriatica Poggi, Cervia,
                          Bagnacavallo, Classe, Ravenna e nelle prime squadre, tra Promozione e Prima Categoria, a Bagnacavallo, Classe e
                          Low Ponte. Al suo attivo la vittoria di due campionati di Prima con passaggio in Promozione alla guida di Low Ponte
                          e Bagnacavallo a livello senior, e tre campionati giovanili, due interprovinciali con Ravenna, uno regionale con Cervia
                          oltre a numerosi tornei.
                          Negli ultimi due anni ha guidato altrettante formazioni Allievi del Faenza calcio, prima i 2002 e poi i 2003.

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019             Pagina 16
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                          mercoledì 05 giugno 2019
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                                                            Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Basket A2 donne Il terzo atto di Paolo Rossi, che spiega perché è tornato a Faenza: «Da quel giorno
                          non ho più allenato»

                          «Avevo un conto in sospeso: quell' assurdo ritiro dalla serie A1»

                          Faenza PAOLO Rossi atto terzo. Il ritorno del coach riminese a Faenza
                          ha sorpreso molti tifosi che mai si sarebbero immaginati di vederlo sulla
                          panchina dell' InfinityBio, ma ha fatto anche crescere l' entusiasmo,
                          perché due coppe Italia e altrettante finali scudetto conquistate alla guida
                          del Club Atletico non si dimenticano. A pensarci bene però la sua terza
                          avventura faentina sarà una sorta di riscatto ripensando a come era finita
                          l' esperienza al Club Atletico Romagna, ritiratosi dal campionato nel
                          gennaio del 2013.
                          «AVEVO un conto in sospeso con una piazza importante come Faenza -
                          spiega Rossi - e non poteva finire con quell' assurdo ritiro dalla serie A1.
                          Un epilogo che mi ha segnato molto ed infatti da quel giorno non ho più
                          allenato se non per divertimento nel settore giovanile dell' Happy Basket
                          Rimini. L' InfinityBio mi ha dato questa opportunità e l' ho accettata
                          subito, anche perché ora che mia nipote è diventata grande, non dovrò
                          più fare il nonno a tempo pieno». Anche Rossi però non si sarebbe mai
                          aspettato che a caldeggiare il suo arrivo a Faenza fosse stata Ballardini,
                          decisa nella prossima stagione a vestire soltanto i panni di giocatrice.
                          «Sono contento che Simona abbia scelto me come allenatore e cercherò
                          di farle fare esperienza, spiegandole il mio lavoro giorno dopo giorno e
                          facendola diventare una sorta di mia vice. In campo ovviamente i ruoli
                          saranno ben distinti, perché lei penserà soltanto a giocare. I miei rapporti con lei? Se ne è tanto parlato anni fa e non
                          credo lo si debba fare ancora, anche perché insieme abbiamo vissuto annate stupende e poi entrambi avevamo dieci
                          anni in meno Ora riparte una nuova avventura». CURIOSO è che Rossi a 71 anni debutterà in serie A2. «Non
                          conosco questo campionato, anche se sono andato alcune volte a vedere le partite dell' InfinityBio ritrovando molte
                          persone che seguivano il Club Atletico anni fa. La passione non è mai cambiata e credo ci siano le basi per lavorare
                          bene. In carriera ho allenato sette anni in piazze come Cesena, Parma e Faenza, tutte realtà che sono purtroppo
                          sparite di scena e soltanto Faenza sta provando a rinascere e tornare ai fasti del passato. Cercherò di dare il mio
                          contributo per raggiungere questo obiettivo e sarà una bella sfida».
                          Luca Del Favero.

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019              Pagina 17
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                                                            Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Volley giovanile Doppio successo per le under 14 e 16 al memorial Gatti e al trofeo 'Romagna culla'

                          Faenza concede il bis, Porto Robur vince il Borghi
                          Ravenna PALLAVOLO Faenza in campo femminile e Porto Robur Costa
                          Ravenna in campo maschile sono loro le ultime vincitrici della stagione
                          agonistica 2018-19 per quanto riguarda l' attività indoor organizzata dal
                          comitato territoriale Fipav di Ravenna. La Pallavolo Faenza (foto) si è
                          aggiudicata il memorial 'Daniele Gatti', riservato alle formazioni under 14
                          e 16, superando la Volley Academy Manù Benelli 3-1 (20-25, 25-23, 25-
                          19, 25-21), e poi si è poi ripetuta nel trofeo 'Romagna culla della
                          pallavolo'. Il Porto Robur Costa di Stefano Chierici ha, invece,
                          conquistato il memorial 'Paolo Borghi', riservato alle formazioni under 14,
                          16 e 18 maschili, imponendosi nel derby in famiglia con i ragazzi della
                          Scuola di Pallavolo di Paolo Principi per 3-0 (25-21, 28-26, 25-20).

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019   Pagina 18
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                          mercoledì 05 giugno 2019
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                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Prove ufficiali, vince il Nero ma il miglior tempo è del Borgo
                          Tanti cavalli nuovi poco abituati alla pista faentina. Precisione ancora da migliorare, troppi "lisci" sul bersaglio
                          piccolo. Incidente a Timoncini

                          FAENZA Lo spettacolo più grande lo ha offerto il pubblico che,
                          approfittando della prima serata di caldo estivo (finalmente), è accorso in
                          massa sugli spalti del Bruno Neri. Oltre mille gli spettatori lunedì sera alle
                          prove ufficiali della Bigorda d' Oro, giostra in programma il prossimo
                          sabato, in notturna. Molti hanno sperimentato la visuale dalle nuove
                          tribunette, innalzate dalla Coop dei Manfredi sulla curva sud. Per quanto
                          riguarda il mini torneo, i cinque rioni non si sono scoperti molto. Difficile
                          azzardare pronostici, ma l' esperto Mario Giacomoni dice: «Attenti a
                          Maretti».
                          I RISULTATI Delude il Verde: è apparso debole il fantino d' importazione,
                          Luca Paterni di Narni, unico a chiudere con zero scudi le due serie di
                          cinque tornate ciascuna. Troppo lenti ai rilievi elettronici, affidati a Savio
                          Conficconi, pure i due nuovi cavalli. In compenso l' altro "straniero",
                          Tommaso Suadoni di Amelia (Borgo Durbecco), è sembrato "carico": suo
                          il miglior tempo (12.515) in groppa a Lulù di Zambra, contro il binomio
                          Giallo, Manuel Timoncini/Nambo King. Suadoni ha però fallito dei
                          bersagli, chiudendo con soli due scudi.
                          Su tutti ha prevalso il veterano Daniele Maretti, vincitore di una Bigorda
                          nel 2001, ma poi fermo per diversi anni, prima di riprendere in mano la
                          lancia nel 2018, quando arrivò secondo.
                          Un risultato convincente, tanto da cimentarsi anche quest' anno, complice
                          il fatto che il rione di via della Croce, altrimenti, avrebbe anche lui dovuto
                          ricorrere ad un forestiero.
                          Maretti si è aggiudicato tre scudi, dimostrando precisione su Vega
                          Durgalesa nella prima serie e su Tabata Tide nella seconda. Hanno dato
                          la sensazione di essere cavalieri mascherati Matteo Gianelli del Rosso (pure lui con due cavalli nuovi) e Manuel
                          Timoncini del Giallo, non si sono scoperti troppo: due scudi catturati a testa e l'impressione che possono fare meglio.
                          I TEMPI DEI CAVALLI Dieci sfide, due cavalli testati per ciascun rione, questi i migliori tempi registrati, da cui farsi un'
                          idea. Giallo: Ramona Danzig (13.412), Nambo King 13 secondi netti). Nero: Vega Durgalesa (13.453), Tabata Tide
                          12.858).
                          Verde: Salimbeni (non pervenuto perché falliti i bersagli), Guaderiann (14.939). Borgo: Quirino di Chia (13.091), Lulù di
                          Zambra (12.515). Rosso: Dock Of The Bay (13.091), Solsbury Hill (13.556).
                          Ad avviso di Mario Giacomoni, ex fantino pluridecorato ed esperto di cavalli, «se qualcuno si è nascosto l' ha fatto
                          molto bene, se invece è tutto qui quello che bolle in pentola, la mangiata sarà magra». E si riferisce in particolare ai
                          tempi piuttosto alti, alla precisione e ai cavalli, tanti nuovi, quindi ancora non perfettamente pronti e addestrarti alla
                          difficile pista di Faenza.
                          PICCOLO INCIDENTE A TIMONCINI Manuel Timoncini del Giallo nella prima serie sbaglia un bersaglio e urta con il
                          braccio destro contro il Niballo meccanico. Riporta un' escoriazione, medicata in ambulanza. Il piccolo incidente però
                          non gli ha precluso le restanti tornate, affrontate con una vistosa medicazione all' arto.

                                                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019                Pagina 19
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                          mercoledì 05 giugno 2019
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                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                   Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Informagiovani: studenti del Bucci e dell' Oriani sviluppano app

                          FAENZA C' è anche una app per cellulare tra le funzioni sviluppate dal
                          servizio Informagiovani dell' Unione della Romagna Faentina: ieri mattina
                          sono stati presentati i risultati del progetto della coop RicercAzione
                          "APPlichiamoci", che ha visto protagonisti adolescenti di età compresa
                          fra i 15 e i 19 anni frequentanti le scuole secondarie di secondo grado
                          dell' Urf con specializzazione in materie informatiche. Il gruppo di lavoro
                          riunisce 14 studenti e studentesse provenienti dall' Its A. Oriani (classi 3^
                          e 4^: Mihai Iulian Burcus, Enea Calderoni, Matteo Casaduim Rudi
                          Gaddoni, Alessia Monti, Elettra Ravaglioli, Riccardo Sartoni, Valentina
                          Sportelli, Nicholas Valmori) e dall' Itip Bucci (classe 5^: Matilde Babini,
                          Marco Bandini, Filippo Bertozzi, Matteo Celotti, Adele Montefiori, Ahmed
                          Kheyr Os sani) che durante l' anno scolastico 2018/19 hanno realizzato la
                          App con il supporto tecnico di Cimatti Consulting e la collaborazione della
                          prof.ssa Tassinari e del prof. Cattabriga.
                          I ragazzi hanno per prima cosa creato un sondaggio da somministrare ai
                          propri coetanei e compagni di scuola: più di trecento questionari volti a
                          rilevare suggerimenti, necessità e desideri dei giovani. Si è quindi
                          proceduto con la progettazione vera e propria della app: analisi
                          funzionale, sviluppo e attività di monitoraggio che hanno infine portato al
                          caricamento sull' app store.
                          Ora l' applicazione è scaricabile gratuitamente sui sistemi Android, e nel
                          prossimo futuro si progetta di renderla disponibile anche per iOS.
                          Sulla schermata di partenza è possibile trovare un ricco numero di
                          informazioni riguardo a settori come lavoro, formazione, istruzione,
                          tempo libero, volontariato, estero, con le offerte messe a disposizione sul
                          territorio (e non solo).
                          «Considero positivamente il fatto che scuole diverse e Unione abbiano collaborato fianco a fianco per giungere a
                          questo risultato» ha commentato l' assessore comunale alle Politiche educative e giovanili, Simona Sangiorgi. M.D.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019          Pagina 20
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                          mercoledì 05 giugno 2019
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                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Un pomeriggio di festa per i bambini
                          FAENZA Ritorna "Un pomeriggio di festa per tutti i bambini", la
                          tradizionale festa dedicata a tutti i bambini del territorio organizzata dalla
                          Bcc ravennate forlivese e imolese, che giunge quest' anno alla 12^
                          edizione.
                          La manifestazione si svolgerà oggi dalle 16.30 nella piazza del Popolo di
                          Faenza, dove sono previsti momenti di gioco, divertimento e spettacolo
                          con: palloncini, gonfiabili, laboratori di lettura, Giochi del Ludobus a cura
                          di Cooperativa Kaleidos, Laboratorio "Disegna il tuo barattolo" a cura di
                          Legambiente Lamone, "Fotovestite" Laboratorio fotografico per i più
                          piccoli a cura di Gruppo Fotografia Aula21, Pompieropoli - a cura dei
                          volontari vigili del fuoco della provincia di Ravenna e Amici Cucciolotti-
                          angolo scambio figurine- a cura di Enpa Faenza. Alle 18 spettacolo per
                          bambini.

                                                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019   Pagina 21
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                          mercoledì 05 giugno 2019
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                                                        Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          «Valorizzare il territorio, migliorare l' accoglienza, sostenere il commercio»
                          Venturi: «Ottimizzare la permanenza dei turisti nei paesi, favorendo le occasioni di fruizione dei centri e dei negozi»

                          FAENZA Conclusosi il momento elettorale che ha visto l' insediamento di
                          quattro nuove amministrazioni comunali, Confesercenti ha inviato le
                          congratulazioni e l' augurio di buon lavoro ai sindaci Briccolani (Solarolo),
                          Della Godenza (Castel Bolognese), Sagrini (Casola Valsenio) e Pederzoli
                          (Brisighella) auspicando di poter «cominciare a lavorare e a confrontarsi,
                          come sempre con spirito costruttivo, collaborativo ma in piena
                          autonomia, sulle politiche di valorizzazione del territorio con particolare
                          riferimento al tessuto economico del commercio e del turismo, e a partire
                          dai contenuti dei documenti inviati dall' associazione ai candidati sindaco
                          in fase pre -elettorale».
                          Seppur sia «innegabile che i dati turistici di arrivi e presenze confermino
                          un trend sempre in aumento dei flussi, elemento certamente positivo -
                          dice in proposito Chiara Venturi, referente della Confesercenti di Faenza -
                          , occorre lavorare per sostenere questa crescita e soprattutto amplificare
                          la ricaduta economica sul tessuto imprenditoriale».
                          PER IL TURISTA «Spesso e volentieri la rete tradizionale del commercio
                          non beneficia positivamente dei flussi turistici - aggiunge nel merito
                          Chiara Venturi - e lamenta una mancata declinazione in termini di fatturato
                          nelle piccole imprese: il turista e/o l' escursionista vivono la loro
                          esperienza del territorio senza però generare ricadute economiche nel
                          bacino commerciale (ristorazione a parte ). Occorre quindi fare un duplice
                          sforzo per migliorare l' accoglienza (e anche il commercio deve fare la
                          sua parte) e ottimizzare la permanenza dei turisti nei paesi, non solo nei
                          siti di interesse, favorendo le occasioni di fruizione dei centri e dei
                          negozi».
                          DECORO E ACCESSIBILITÀ Le politiche di valorizzazione «vanno concertate con il mondo imprenditoriale a partire
                          dal decoro dei centri, dalle politiche di accessibilità e mobilità, dagli interventi sui negozi sfitti fino alle iniziative di
                          promozione e animazione, con attenzione agli equilibri del mercato (concorrenza sleale, abusivismo, ecc.)».
                          Uno dei temi di cui Confesercenti vuole discutere è l' applicazione della tariffa dei rifiuti per ambiti omogenei di
                          tipologie di attività: «È ingiusto che un ristorante ad esempio paghi una ta riffa tripla rispetto ad altre tipologie di
                          attività totalmente similari (produzione e somministrazione pasti ) come accade ad esempio nel caso degli agriturismi,
                          spesso borderline».
                          IN AIUTO AI NEGOZI L' associazione si aspetta che le amministrazioni comunali «si facciano promotrici di un vero
                          dialogo tra il mondo del commercio e del turismo - sottolinea ancora la responsabile di Confesercenti -, attraverso le
                          sue rappresentanze, e tutti i soggetti pubblici e privati che intervengono a vario titolo nelle politiche di valorizzazione
                          dei paesi (Pro loco, associazionismo vario e volontariato, Imola Faenza Tourism Company, Uffici di informazione
                          turistica, poli museali e attrattori ecc) per creare le giuste sinergie atte a ottimizzare la ricaduta economica di eventi,
                          iniziative e manifestazioni. Un maggio pesantissimo ha inciso drasticamente sul comparto del commercio al dettaglio
                          di particolari merceologie (abbigliamento e calzature) e Confesercenti sta lavorando su proposte mirate circa l' utilizzo
                          di misure di sostegno straordinarie».

                                                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019                 Pagina 22
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                          mercoledì 05 giugno 2019
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                                                        Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Castello, in partenza la Sagra di Pentecoste attrazioni tutte le sere
                          CASTEL BOLOGNESE Tornala Sagra di Pentecoste: cinque giorni di
                          festa da domani a lunedì, quando vi sarà il "Tombolo ne" da 4mila euro in
                          piazza Bernardi, presentato dal comico Duilio Pizzocchi, e il concerto
                          finale dell' ex Pooh, Dodi Battaglia. Tutte le sere numerose occasioni di
                          spettacolo, gastronomia, cultura, intrattenimento e folklore.
                          La sagra è giunta alla 388ª edizione e un grande richiamo è esercitato, il
                          venerdì, dalla sfilata dei carri delle parrocchie e degli antichi mestieri (ore
                          20.15), accompagnata dalla Banda del Passatore e dalle Fruste di
                          Romagna.
                          In corteo anche i vecchi trattori, gioielli di archeologia tecnologica,
                          restaurati e conservati funzionanti per questa sagra.
                          Lasagra è legata ad un miracolo attribuito alla Madonna della
                          Concezione, nel 1630, quando il paese restò immune da una devastante
                          pestilenza.
                          Nella stessa chiesa sarà visibile La piazza gremita durante la kermesse il
                          reliquiario (aperto solo il lunedì di Pasqua, il lunedì di Pentecoste e il
                          giorno di tutti i Santi): uno dei più sontuosi al mondo in cui sono custodite
                          dal 1717, 575 reliquie di 258 santi, compresi gli apostoli. Si trovano qui:
                          parte del velo e capelli di Maria Vergine, 17 reliquie di Gesù Cristo (resti
                          della croce e perfino una goccia del suo sangue), frammenti del mantello
                          e del bastone di san Giuseppe.
                          Si potranno gustare specialità locali agli stand gastronomici e visitare il
                          lunapark. Attive mostre al Museo civico, al museo parrocchiale e nella
                          chiesa S. Maria della Misericordia. Sabato in piazza Fanti inaugurazione
                          del monumento alla Staffetta partigiana di Alberto Mingotti. Nel chiostro
                          comunale l' angolo della cultura.

                                                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019   Pagina 23
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                          mercoledì 05 giugno 2019
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                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Il dipinto rubato al San Domenico uno dei ritrovamenti più preziosi
                          IMOLA Le opere più importanti recuperate nel 2018 sono «i tre dipinti
                          rubati tra febbraio e marzo a Imola, Faenza e Bologna, e restituiti in
                          aprile».
                          Lo ha detto il comandante del Nucleo carabinieri tutela del patrimonio
                          culturale di Bologna, maggiore Giuseppe De Gori, presentando i dati dell'
                          attività svolta lo scorso anno.
                          Si tratta, ricorda il comandante «del Sant' Ambrogio rubato il 10 marzo
                          2018 dalla Pinacoteca di Bologna, della Crocifissione e discesa al limbo
                          sottratta tra il 24 e il 25 febbraio dalla Pinacoteca di Faenza e del Ritratto
                          di donna rubato tra il 14 e 15 marzo dal Museo civico San Domenico di
                          Imola».
                          Oltre a questi, il comandante del Nucleo segnala i sequestri «della lettera
                          di Gioachino Rossini sparita nel 1942 dal Conservatorio di Bologna e
                          trovata in vendita in una casa d' aste milanese, e della statuetta egizia
                          trafugata nel 1964 dal Museo civico di Modena». De Gori pone infine l'
                          accento sull' arresto, in esecuzione di un' ordinanza di custodia cautelare
                          in carcere, di due giovani «ritenuti responsabili di 12 furti in chiese di tutta
                          l' Emilia Romagna, da Piacenza fino alla provincia di Forlì». Il modus
                          operandi «era sempre lo stesso: entravano di giorno e rubavano oggetti
                          sacri, corone e gioielli che decoravano le statue e immagini sacre, anche
                          forzando tabernacoli, cornici e contenitori». I due sono finiti in carcere «in
                          relazione a due di questi episodi, avvenuti a Imola a marzo e a luglio del
                          2018, e dopo il loro arresto questi furti sono cessati».
                          Le indagini svolte nel 2018 hanno portato al recupero di «151 beni, di cui
                          94 di tipo antiquariale, archivistico e librario sottratti, anche 30, 40 o 50
                          anni fa, sia a privati che ad enti pubblici, per un valore di 970mila euro». Ci sono poi 57 beni contraffatti «sequestrati
                          sia in Italia, sia all' estero tramite rogatorie internazionali che, spacciati per autentici, avrebbero fruttato sul mercato
                          oltre 10,6 milioni di euro». Sono state denunciate 36 persone.

                                                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019                Pagina 24
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                          mercoledì 05 giugno 2019
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                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Rekico, l' arrivo in regia di Teghini prepara l' addio di Venucci?

                                                                                                                                  VALERIO ROILA
                          FAENZA Prova ad anticipare i tempi e bruciare la concorrenza, la Rekico.
                          Con i play-off ancora in corso e tante società ancora alle prese con
                          definizione del budget o scelta dell' allenatore, Faenza ha già fatto partire
                          la sua campagna acquisti, anche in considerazione del fatto che la
                          stagione prenderà il via una settimana prima rispetto agli anni precedenti.
                          Dopo il proseguimento del contratto con coach Friso e l' opzione di uscita
                          da quello con il centro Costanzelli, i Raggisolaris potrebbero annunciare a
                          breve il loro primo ingaggio, quello del play-guardia Michael Teghini.
                          Classe 1992, cresciuto nell' Azzurra Trieste proprio come l' unico
                          giocatore finora confermato dai neroverdi, Mattia Zampa, Teghini
                          proviene dalla Gimar Lecco (11 punti e 3 assist medi), mentre in
                          precedenza era stato già alle dipendenze di Friso a Barcellona Pozzo di
                          Gotto.
                          Si tratta di un regista dotato di fisico (192 cm) e non accentratore, a cui
                          piace far correre la squadra.
                          Il presupposto quindi di provare a ricreare una squadra "run and gun" è
                          confermato da questa prima probabile mossa del sodalizio manfredo. L'
                          acquisto di Teghini non escluderebbe quello dell' ex lughese Antonio
                          Brighi, già cercato dai "Raggi" nello scorso in verno e potrebbe essere il
                          preludio all' addio di Mattia Venucci dopo due stagioni.
                          La Rekico è inoltre a caccia di elementi che possano rendere solido il
                          reparto sotto canestro, e in tale ottica sono sulle tracce di Dimitri
                          Klyuchnyk, lungo di 210 cm protagonista della stagione sopra le attese,
                          con salvezza incorporata, di Ozzano (11 punti e 5 rimbalzi medi, col 62%
                          da due), e sul quale è però forte la concorrenza di altre squadre. Come
                          detto, a parte la guardia Zampa, gli altri sono liberi da vincoli, ma non si esclude la possibilità di confermarne alcuni, a
                          partire da Chiappelli e Fumagalli. Meno speranze invece di trattenere Giorgio Sgobba, che ha mercato in A2.

                                                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019                Pagina 25
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                          mercoledì 05 giugno 2019
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                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          VOLLEY GIOVANILE

                          Faenza vince due tornei Al Porto Robur il "Borghi"
                          La Pallavolo Faenza si è aggiudicata il Trofeo "Daniele Gatti" per Under
                          14 e 16 femminili, superando la Volley Academy Manù Benelli 3-1 e si è
                          ripetuta nel Trofeo "Romagna culla della pallavolo", torneo femminile
                          Open, sconfiggendola Pallavolo Faenza Under.
                          Il Porto Robur Costa di Stefano Chierici ha, invece, conquistato il
                          "Memorial Paolo Borghi" per Under 14, 16 e 18 maschili, imponendosi
                          con la Scuola di Pallavolo 16 di Principi. Sabato prossimo 8 giugno al
                          bagno Obelix a Marina di Ravenna ci sarà la festa finale del Volley S3 con
                          bimbi dai 6 ai 12 anni.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019   Pagina 26
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                          mercoledì 05 giugno 2019
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                                                                           Il Resto del Carlino
                                                                                     Stampa Locale

                          L' arte razziata torna in chiese e musei
                          Bologna, 151 opere recuperate nel 2018 dai carabinieri: «Alcune sparite da un secolo»

                                                                                                                                  Francesco Moroni
                          BOLOGNA OPERE D' ARTE rubate negli ultimi anni, altre che erano
                          sparite dagli anni del dopoguerra, altre ancora addirittura da inizio
                          Novecento. Beni di grande valore sottratti a musei, chiese o collezioni
                          private e recuperati grazie al lavoro dei carabinieri del Nucleo di tutela del
                          patrimonio culturale, che solo nel 2018 hanno recuperati 151 opere tra
                          Lombardia, Emilia Romagna, Marche e Campania. È il caso della
                          'Crocifissione e discesa al Limbo', dipinto risalente al XIII secolo, rubato e
                          ora riconsegnato alla pinacoteca di Faenza, o del 'Sant' Ambrogio' di
                          Giusto de' Menabuoi (1363), trafugato da quella di Bologna; e ancora del
                          'Ritratto di donna' del XVII secolo, ora tornato al Museo civico San
                          Domenico di Imola. Ma non solo, perché la lista è lunga, e «mentre il
                          numero di furti di opere d' arte continua ad aumentare», spiegano i
                          carabinieri, crescono anche le indagini e l' attività repressiva sul territorio
                          dei militari, che nell' ultimo anno hanno controllato più di 1.300 opere. Tra
                          tutte, spicca sicuramente il 'Teatro del mondo', un incredibile atlante
                          stampato nel 1570, rubato in Sicilia all' inizio del Novecento e recuperato
                          a Bologna lo scorso gennaio. Alcuni beni sono stati sequestrati poco
                          prima di essere venduti all' asta e finire chissà dove, come la lettera
                          autografa di Gioachino Rossini, datata 1839 e rubata in epoca
                          imprecisata (ma successiva al 1942) dal Conservatorio affacciato sulla
                          piazza bolognese che porta il nome del grande compositore. Oppure la statuetta egizia Ushabti sparita dal museo
                          civico di Modena il 28 dicembre 1964, e tornata a casa ben 55 anni dopo, recuperata in una casa d' aste toscana.
                          ALTRE OPERE, invece, erano finite in vendita su siti di commercio online, sempre più numerosi e difficili da
                          controllare, come il dipinto 'San Luigi Gonzaga', trafugato dopo il 1971 a Castelfranco Emilia (Modena). Nel
                          complesso, si parla di un valore stimato intorno ai 970mila euro per quanto riguarda i beni librari e antiquari. Ma ci
                          sono anche opere d' arte contraffatte, che, se piazzate sul mercato, avrebbero potuto fruttare oltre 10 milioni e
                          600mila euro. Tra queste, anche 13 dipinti rubati nella provincia bolognese da abitazioni private.
                          Nell' ambito delle operazioni di recupero e sequestro i carabinieri hanno denunciato 36 soggetti, quasi tutti per reati di
                          ricettazione o contraffazione. Due individui, in particolare, sono stati oggetti di una misura di custodia cautelare in
                          carcere a seguito di due furti avvenuti a Imola, tra cui quello al museo San Domenico; nel tempo, avrebbero messo
                          assieme almeno 12 colpi. I luoghi di culto sono sempre più presi di mira e, andando ad analizzare i vari reati, il modus
                          operandi risulta quasi sempre lo stesso: i furti avvengono di giorno, durante l' orario di apertura di chiese ed edifici
                          ecclesiastici, e riguardano corone, gioielli, oggetti posti a ornamento di statue e immagini sacre, spesso con l'
                          effrazione di tabernacoli, cornici e contenitori di vario genere. Il lavoro dei carabinieri, poi, si è concentrato soprattutto
                          nelle aree tutelate da vincoli paesaggistici e monumentali (circa il 16% dei controlli) e nei mercati o fiere antiquarie. Le
                          oltre 1.300 opere controllate sono registrate nella Banca dei beni culturali illecitamente sottratti, gestita dal Nucleo di
                          tutela del patrimonio di Roma: nessun' altro Paese al mondo, sottolineano i militari, può vantare un tale archivio
                          relativo ai furti di opere d' arte.
                          © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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                          mercoledì 05 giugno 2019
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                                                                           Corriere di Bologna
                                                                                     Stampa Locale

                          Risolto il giallo dell' Atlante rubato a inizio '900 e ritrovato cento anni dopo
                          Recuperati 151 beni dai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio

                                                                                                                                  Andreina Baccaro
                          C' è anche il «Theatrum orbis terrarum» (Teatro del mondo, ndr ) di
                          Abraham Ortelius, risalente al 1570 e considerato dagli studiosi il primo
                          atlante moderno, tra i beni recuperati nell' ultimo anno dai carabinieri del
                          Nucleo tutela patrimonio culturale di Bologna. Gli 007 delle opere
                          trafugate lo hanno rinvenuto all' inizio di quest' anno proprio in città, dove
                          stava per essere venduto a compratori esteri ad un prezzo di 50mila
                          euro.
                          La sua storia era diventata praticamente un cold case.
                          Stampato ad Anversa nel 1570, consiste in una raccolta di mappe con
                          testi a supporto, che formano un libro impreziosito dall' aggiunta di lamine
                          di rame incise. Era stato trafugato un secolo fa da una biblioteca in
                          Sicilia. I carabinieri hanno bloccato la vendita tra mercanti d' arte
                          clandestini e la Procura ha aperto un' inchiesta, nella quale ci sono già
                          alcuni indagati. Ma c' è stretto riserbo sulle indagini, che proseguono per
                          risalire alla catena di passaggi che l' opera ha subito.
                          Nel 2018 i carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Bologna
                          hanno recuperato 151 beni, di cui 94 di tipo antiquariale, archivistico e
                          librario e 57 opere contraffatte, sequestrati sia in Italia sia all' estero
                          tramite rogatorie internazionali. I primi, sottratti anche 50 anni fa, sia a
                          privati che ad enti pubblici, valgono 970.000 euro, mentre per le
                          riproduzioni si è stimato che se fossero state vendute e spacciate come
                          autentiche avrebbero fruttato circa 10 milioni di euro.
                          Si tratta, principalmente, di «opere messe in vendita da privati online o
                          tramite case d' asta», ha spiegato il maggiore Giuseppe De Gori. Le
                          opere più importanti recuperate nel 2018 sono il Sant' Ambrogio sottratto il 10 marzo 2018 dalla Pinacoteca di
                          Bologna, la Crocifissione e discesa al limbo rubata un mese prima dalla Pinacoteca di Faenza e il Ritratto di donna
                          rubato nello stesso periodo dal Museo civico San Domenico di Imola. Tutti e tre i furti sono stati commessi da un
                          50enne bolognese rintracciato e denunciato per furto aggravato a dicembre scorso.
                          Oltre a questi, c' è stato il sequestro della lettera di Gioachino Rossini sparita nel 1942 dal Conservatorio di Bologna e
                          trovata in una casa d' aste milanese, e della statuetta egizia «Ushabti» del VI sec. a.C. trafugata nel 1964 dal Museo
                          civico di Modena.
                          Inoltre, una ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata eseguita nei confronti di due giovani ritenuti responsabili
                          di 12 furti in chiese di tutta l' Emilia-Romagna. Il modus operandi era sempre lo stesso: entravano di giorno e
                          rubavano oggetti sacri, corone e gioielli che decoravano le statue e immagini sacre, anche forzando tabernacoli,
                          cornici e contenitori. Altre 36 persone sono state denunciate nel 2018, soprattutto per ricettazione di opere rubate e
                          contraffazione di dipinti, ed è cresciuta anche l' attività di prevenzione (+16,7% di controlli nelle aree tutelate da vincoli
                          paesaggistici e monumentali e +15,1% nei mercati e nelle fiere antiquarie).
                          Infine, tra l' Emilia-Romagna, le Marche, la Lombardia e la Campania sono stati ritrovati 13 dipinti antichi rubati nel
                          settembre 2017 da un' abitazione a Bologna e su un sito di e-commerce è stato possibile ritrovare un olio su tela
                          raffigurante San Luigi Gonzaga, rubato in una chiesa di Castelfranco Emilia prima del 2001,: recupero arrivato appena
                          in tempo visto che il dipinto stava per essere venduto da un bolognese.

                                                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019                 Pagina 28
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                          mercoledì 05 giugno 2019
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                                                                                Il Sole 24 Ore
                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          l' ultimo bilancio

                          Reddito di cittadinanza: in due mesi accolte 674mila domande
                          In arrivo un emendamento che permette di utilizzare l' indicatore Isee corrente

                                                                                                                                 Giorgio Pogliotti
                          Sono 674mila le domande accolte dall' Inps nelle prime due "finestre" di
                          marzo e aprile su oltre un milione e 60mila presentate: per il reddito di
                          cittadinanza l' importo medio a famiglia è di 540 euro, mentre per le
                          81mila pensioni di cittadinanza finora erogate si attesta a 210 euro.
                          Guardando alla dinamica delle più di un milione e 250mila domande
                          presentate nel primo trimestre emerge un andamento in progressiva
                          flessione; dalle poco meno di 821mila istanze presentate a marzo (di cui
                          554mila sono state accolte), si è passati alle 243mila di aprile (120mila
                          accolte), alle oltre 187mila di maggio. Il tasso di rifiuto è attualmente al
                          26%, ma restano ancora da elaborare le domande dei modelli Rdc Com,
                          che servono per comunicare all' Inps la presenza di redditi da lavoro, non
                          risultanti nell' Isee. Dalle 674mila domande per cui finora è stato disposto
                          il pagamento emerge che tra le regioni con più istanze accolte nel
                          bimestre ci sono Campania (123mila), Sicilia (117.923) e Puglia (62.608).
                          Tra le città in testa Napoli (71.876) seguita da Roma (41.404) e Palermo
                          (35.245).
                          Intanto un emendamento dei relatori al Dl crescita depositato alla Camera
                          viene incontro ai disoccupati che hanno perso il lavoro nel 2017 ma
                          secondo l' Isee 2018 avevano ancora un reddito, penalizzati dunque dal
                          non poter fornire un quadro aggiornato della loro condizione reddituale.
                          L' Indicatore della situazione economica equivalente, lo strumento preso
                          in considerazione per ottenere il Rdc, fa riferimento ai redditi dichiarati al
                          fisco nell' anno solare precedente la Dsu: dunque per chi ha presentato la domanda quest' anno il riferimento è ai
                          redditi percepiti nel 2017. Attualmente è possibile calcolare un Isee corrente basato sui redditi degli ultimi dodici mesi
                          se sussistono due condizioni: la variazione lavorativa di uno dei membri deve associarsi ad una variazione della
                          situazione reddituale complessiva del nucleo familiare superiore del 25% rispetto all' Isee ordinario. L' emendamento
                          presentato da Giulio Centemero (Lega) e Raphael Raduzzi (M5S) consente di presentare l' Isee corrente in presenza
                          di variazioni dei redditi superiori al 25% (per interruzione trattamenti indennitari, previdenziali e assistenziali).
                          Sull' operatività del Rdc resta anche lo scoglio della mobilitazione in corso dei precari di Anpal servizi che impiega
                          530 collaboratori e 137 a tempo determinato. Domani ci sarà uno sciopero dalle categorie di Cgil, Cisl e Uil con un
                          presidio al Mise: «A maggio sono andate via 14 persone cui non è stato rinnovato il contratto, chiediamo di
                          stabilizzare i contratti precari denunciando la mancanza di relazioni industriali con il presidente di Anpal», lamentano i
                          sindacati. Gli esperti di Anpal servizi saranno chiamati a formare i 3mila navigator che verranno assunti con contratti
                          di collaborazione da Anpal servizi, dopo aver superato il test del 18-20 giugno.
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                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019               Pagina 29
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                          mercoledì 05 giugno 2019
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                                                                                  Il Sole 24 Ore
                                                                   Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Intesa Lega-M5S: più ampia la riforma del codice appalti
                          Il testo. Asciugata la sospensione biennale voluta dal Carroccio, torna la revisione a tutto campo con il regolamento
                          generale e lo stop alle linee guida dell' Anac. Tetto del subappalto al 40%

                                                                                                                                Mauro SalernoGiorgio Santilli
                          C' è l' intesa fra Lega e M5S sul codice degli appalti, dopo una notte di
                          tensioni in cui si è rischiata la crisi di governo. L' accordo sull' articolo 1,
                          che sarà depositato stamattina, si basa sull' emendamento leghista (a
                          firma Pergreffi) di sospensione per due anni del vecchio codice del 2016
                          asciugato di alcune norme e integrato di un lungo subemendamento M5S
                          (a firma Patuanelli) che recupera anche il testo approvato dalle
                          commissioni Lavori pubblici e Ambiente.
                          Una sintesi che consente di tenere insieme la riforma del codice che
                          piaceva ai Cinque stelle - compreso il pilastro del nuovo regolamento
                          generale in sostituzione delle linee guida Anac e dei decreti ministeriali - e
                          la bandiera leghista della sospensione biennale del vecchio codice. Un po'
                          intervento urgente, sia pure parziale, un po' riforma vasta e a tutto campo.
                          In questo assetto, che potrebbe ancora essere limato su aspetti
                          secondari, non mancano sorprese. La prima riguarda la quota del
                          subappalto, uno degli aspetti più delicati.
                          Non passa l' idea della Lega di liberalizzare completamente i
                          subaffidamenti e si torna alla versione varata in commissione, con tetto
                          massimo fissato al 40%. Si tratta di un livello di compromesso tra il 30%
                          del codice e il 50% stabilito dal decreto sblocca cantieri in vigore dal 19
                          aprile. La vera novità però è che non si tratterà di un cambio definitivo,
                          ma temporaneo.
                          La soglia del 40% resterà in vigore fino a che non arriverà una riforma
                          complessiva del codice del 2016 e comunque non oltre il 31 dicembre del 2020. A decidere la percentuale applicabile
                          (tra zero e 40%) potranno essere le stazioni appaltanti decidendo volta per volta con i bandi di gara. Addio anche all'
                          obbligo di nominare una terna di subappaltatori, sia per i piccoli che per i grandi lavori.
                          Restano in piedi tre delle misure di sospensione del codice previste nell' emendamento presentato dalla Lega, su cui
                          erano scoppiate le polemiche dei giorni scorsi. La prima riguarda la possibilità per tutti i Comuni, inclusi quelli di
                          piccole dimensioni, di bandire le gare per beni, servizi e la vori completamente in proprio, senza passare da una
                          centrale appalti. Salta così - almeno fino al 31 dicembre 2020 (ma poi non sarà facile tornare indietro) - l' obbligo di
                          centralizzare le gare. Congelato per lo stesso periodo anche l' obbligo di servirsi di commissari indipendenti nominati
                          all' interno di un albo gestito dall' Anac per valutare le offerte. Obbligo a dire il vero mai entrato in vigore, anche per la
                          carenza di candidati. L' ultima sospensione delle regole attuali riguarda l' obbligo di affidare i lavori pubblici sulla base
                          di un progetto esecutivo. Torna così l' appalto integrato, anche se forse con una formula che alla fine potrebbe
                          rivelarsi addirittura più restrittiva di quella prevista nella finestra temporale concessa dal decreto già in vigore.
                          Potranno essere affidate sulla base di un progetto meno dettagliato (definitivo invece che esecutivo) anche i lavori di
                          manutenzione, sia ordinaria che straordinaria, che non riguardino impianti e parti strutturali degli edifici.
                          Tra le novità di matrice leghista va segnalato il ripristino del Collegio consultivo tecnico, un team composto da tre
                          esperti (nominati dalle parti) che avranno il compito di risolvere le controversie nate in cantiere senza per forza
                          arrivare in un aula di Tribunale. Una sorta di "arbitrato" in tempo reale, che all' epoca si era attirato le obiezioni del
                          presidente dell' Anticorruzione Cantone.
                          Confermato anche il ritorno dell' affidamento diretto ibrido (consultazione di almeno tre imprese) per i lavori tra 40mila
                          e 150mila euro e delle gare semplificate (procedure negoziate) per gli appalti fino a un milione di euro, con l' obbligo di
                          invitare un numero crescente di imprese, in base all' importo della commessa.
                          Un altro punto delicato riguarda i criteri di aggiudicazione. L' intesa fa marcia indietro sull' obbligo (introdotto proprio
                          dallo sblocca cantieri) di aggiudicare i lavori di importo inferiore a 5,5 milioni al massimo ribasso, lasciando alle Pa la
                          possibilità di valutare anche altri aspetti oltre al prezzo, senza obbligo di motivare questa scelta.

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