COMUNE DI RUSSI Martedì, 03 aprile 2018
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COMUNE DI RUSSI Martedì, 03 aprile 2018 Prime Pagine 03/04/2018 Prima Pagina Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 1 03/04/2018 Prima Pagina Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 2 Cronaca 03/04/2018 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 22 Lucchese è terzo nella 42ª Maratona del Lamone 3 03/04/2018 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 23 Maria Amelia Monti è Miss Marple l' investigatrice di Agatha... 5 03/04/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45 'Aria e acqua', mostra a Russi 7 03/04/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 54 Una rustica Miss Marple tutta da ridere 8 03/04/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 60 Trionfo di Zitouni nella 42ª Maratona del Lamone 10 02/04/2018 Ravenna Today Grande Romagna alla 42esima edizione della Maratona del Lamone 11 02/04/2018 Ravenna24Ore.it Maratona del Lamone, vince Youness Zitouni 13 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 03/04/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 4 A Bergamo e Prato la palma della crescita 15 03/04/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 4 Pagina a cura diMarco Mobili Giovanni Parente Gianni Trovati Il 21% delle tasse va alle pensioni, il 19% alla sanità 16 03/04/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 4 In Piemonte un «tris» da record 18 03/04/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 4 Il bonus da 8o euro «premia» la Calabria 19 03/04/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 4 Nella metà dei Comuni nessuno oltre i 120mila euro 20 03/04/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 15 Pagina a cura diMaurizio Caprino Ausiliari con poteri limitati se sono dell' azienda dei bus 21 03/04/2018 Italia Oggi Sette Pagina 2 PAGINE A CURA DI FRANCO RICCA Fatture elettroniche tra privati, si accelera sui tempi di marcia 23 03/04/2018 Italia Oggi Sette Pagina 4 MARINO LONGONI Efatture, nessun rischio blocco 26 03/04/2018 Italia Oggi Sette Pagina 18 Più efficienza energetica con i certificati bianchi 29 03/04/2018 Italia Oggi Sette Pagina 19 SILVANA SATURNO Raee, l' uno contro zero fa flop 30 03/04/2018 Italia Oggi Sette Pagina 20 PAGINA A CURA DI IRENE GREGUOLI VENINI Auto e bici di proprietà? Addio 32 03/04/2018 Italia Oggi Sette Pagina 24 Con la notifica a mano scatta il termine breve 34 03/04/2018 Italia Oggi Sette Pagina 25 Tributi locali prescritti in cinque anni 36 03/04/2018 Italia Oggi Sette Pagina 26 La mancanza del piano deprezza il terreno 38
3 aprile 2018 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 1
3 aprile 2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 2
3 aprile 2018 Pagina 22 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Cronaca Lucchese è terzo nella 42ª Maratona del Lamone Vince il marocchino Zitouni , tra le donne prevale Rebuzzi Ottimo 21° posto per il non vedente Loris Cappanna RUSSI Per una volta a rubare la copertina non è il primo classificato, bensì il ventunesimo. Infatti è accaduto che alla 42ª "Maratona del Lamone", scelta da 2.500 concorrenti, fosse in gara, mischiato trai 730 agonisti (641 i finisher), anche Loris Cappanna, che sulla distanza è imbattuto in Italia nella categoria Non Vedenti praticamente da quando ha iniziato l' attività, nel 2014. Il forlimpopolese si è presentato al via in Piazza Farini della sua 20esima maratona vantando un personale di 3.00'36", col chiaro intento di migliorarlo confortato dai progressi già ottenuti nel 2018 sui 10 km stradali (36'56") e sui km 21,097 (1.20'55"). Ma per centrare l' obiettivo ha dovuto optare sulla staffetta di 3 Atleti Guida, perché a questi livelli è difficile trovarne uno solo con personali simili. Così si sono divisi l' incarico in parti uguali Matteo Batani, Andrea Baiardi ed Andrea Soldati, puntando il metronomo sui 4'10" ogni mille per un passaggio alla prima metà in 1.27'40", limitando poi il negative split nella seconda, chiudendo in un fantasmagorico 2.55'38". Come premio anche il podio tra i normodotati nel gruppo over 45. Bene i romagnoli In generale i romagnoli si sono distinti: tra gli uomini, bronzo e primo italiano, Matteo Lucchese in 2.33'55", e dalla sesta piazza Serasini (2.39'08 "), Gurioli (2. 40 ' 1 2" ) e Bernabe i (2.43'16"). Nel settore rosa altro bronzo in rimonta per Samantha Graffiedi (3'13'15"), che per poco poteva anche essere di un metallo più pregiato, e dopo 5'13" ha chiuso la Capelli (sesta), seguita dall' albanese di Savignano, Aruci (8ª in 3.24'33"). La lotta per la vittoria in entrambi i sessi ha visto un cambio di guardia nella seconda metà. Tra gli uomini il marocchino Youness Zitouni ha superato un esausto Kagia Mungai al 33° km, aggiudicandosi l' oro in 2.20'21", con un margine rassicurante di 3'29", mentre un testa a testa estenuante ha incoronato regina la mantovana Manuela Rebuzzi col tempo di 3.11'32", ai danni della rientrante Carlin (a 58"), già 4 volte nell' Albo d' Oro. 5.000 metri. A corollario le nozze d' argento del rimisurato circuito cittadino, con 188 partenti, hanno regalato grandi emozioni e trionfi romagnoli. In campo maschile centra il poker personale Alberto Della Pasqua (Dinamo Sport), in 15'31" precedendo Generali e De Nicolò di 7" e 14", mentre il favorito e campione in carica Bernardi è costretto al ritiro a metà circa, affaticato dal Ritiro Azzurro di Tirrenia. Ori di categoria Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 3
3 aprile 2018 Pagina 23 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Cronaca TEATRO Maria Amelia Monti è Miss Marple l' investigatrice di Agatha Christie RUSSI Si chiude questa sera la stagione del teatro Comunale con un omaggio a uno dei generi più amati dal pubblico teatrale, ma anche da quello televisivo, per non dire dei lettori: il giallo. Che va in scena in un classico "fondativo" del genere, ovvero "Miss Marple, giochi di prestigio" della prolifica quanto infallibile Agatha Christie. Un romanzo uscito nel 1952 ("They do it with mirrors"), approdato in Italia nella collana culto dei "Gialli Mondadori" due anni dopo, e qui rivisitato nella traduzione e nell' adattamento di Edoardo Erba, e affidato, con la regia di Pierpaolo Sepe, all' inter pretazione di una attrice della verve di Maria Amelia Monti, chiamata a darvita evoce alla prima Miss Marple del teatro italiano. Perché prima di questo lavoro, che ha debuttato poco più di un mese fa ad Arezzo, mai la celebre investigatrice era salita sui palcoscenici italiani: così il suo "debutto" si consuma all' insegna di unaletturache sembra attingere alle atmosfere dei primi romanzi della Christie, con protagonistadispettosa, quasi rusticae imprevedibile, ma sempre illuminata da quella logica affilata che le permette di arrivare al cuore dellevicende e di scavare, con ironia e leggerezza, nella natura umana oltre le apparenze. Alle prese con ferri e gomitoli, riesce a sbrogliare la matassa del mistero fino a smascherare il colpevole: ché è a questo che tende tutta il perfetto meccanismo del racconto della celebre autrice inglese. Racconto che, in questo caso, si dipana sul finire degli anni Quaranta in una casa vittoriana della campagna inglese dove Miss Marple arriva per raggiungere una sua vecchia amica, Caroline, una filantropa che vive lì con il terzo marito Lewis, vari figli, figliastri e giovani "in difficoltà", in una sorta di famiglia allargata di cui fa parte anche uno strano giovane, Edgar, che affianca il marito a gestire il filantropico tran tran. Una singolare compagnia attraversata inevitabilmente da malumori e odi sotterranei di cui l' acutissima Miss Marple si accorge subito: specie quando, una sera, senza un motivo apparente Edgard perde il controllo di sé e arriva a minacciare Lewis con una pistola costringendolo ad entrare nel suo studio. Il delitto sembra avvenire sotto gli occhi di tutti, ma le cose non so no come sembrano. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 5
3 aprile 2018 Pagina 45 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Cronaca 'Aria e acqua', mostra a Russi A Russi presso la sala di Corso Farini 66, fino al 15 aprile, c' è la mostra collettiva d' arte 'Aria e Acqua' dell' Associazione ARTejritagli d' arte. Sarà visitabile nei festivi e prefestivi dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 7
3 aprile 2018 Pagina 54 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Cronaca RUSSI QUESTA SERA ALLE 20.45 L' ULTIMO SPETTACOLO DELLA STAGIONE DEL COMUNALE Una rustica Miss Marple tutta da ridere Maria Amelia Monti porta in scena la detective di Agatha Christie GRAN FINALE della stagione teatrale del Comunale di Russi questa sera alle 20.45 con 'Miss Marple, giochi di prestigio', una commedia contemporanea e originale che porta per la prima volta in Italia la più famosa detective di Agatha Christie, che è interpretata dalla simpatica Maria Amelia Monti. Sul palcoscenico anche due attori di originale talento come Roberto Citran e Sabrina Scuccimarra, e un gruppo di giovani dalla strabordante energia scenica: Sebastiano Bottari, Marco Celli, Giulia De Luca, Stefano Guerrieri e Laura Serena (info: el. 0544 587690). LA VICENDA si svolge alla fine degli anni '40, in una casa vittoriana della campagna inglese. Miss Marple è andata a trovare la sua vecchia amica Caroline, una filantropa che vive lì col terzo marito, Lewis, e vari figli e figliastri dei matrimoni precedenti. Di questa famiglia allargata, fa parte anche uno strano giovane, Edgard, che aiuta Lewis a dirigere le attività filantropiche. Il gruppo è attraversato da malumori e odi sotterranei, di cui Miss Marple si accorge ben presto. Durante un tranquillo dopocena, improvvisamente Edgard perde i nervi: pistola in pugno minaccia Lewis e lo costringe a entrare nel suo studio. Il delitto avviene sotto gli occhi terrorizzati di tutti. Ma le cose non sono come sembrano. Toccherà a Miss Marple, in attesa dell' arrivo della polizia, capire che ciò che è successo non è quello che tutti credono di aver visto. Il pubblico è stato distratto da qualcosa che ha permesso all' assassino di agire indisturbato. Come a teatro. Come in un gioco di prestigio. L' adattamento teatrale di Edoardo Erba, traduttore italiano dei testi teatrali di Agatha Christie, e la regia di Pierpaolo Sepe aggiungono gli ingredienti necessari a rendere originale e sorprendente uno dei generi letterari più amati e popolari. «Non stupisce come tra tutti i generi letterari e non il giallo rimanga il più popolare scrive Sepe . Come del resto testimonia il proliferarsi di serie tv che portano questo marchio, e quello dei suoi vari sottogeneri: noir, thriller, poliziesco. Ciò che sorprende invece è il fatto che un ambito così truculento abbia tra i capostipiti un' anziana signora inglese, Agatha Christie, e che proprio a lei dobbiamo l' invenzione di una delle prime 'criminologhe' della storia: Miss Jane Marple. Da abile conoscitrice della natura umana, Christie ha saputo sfruttare, come nessun altro, la sottile seduzione che l' uomo avverte nei confronti del suo aspetto più letale, dei suoi istinti più cruenti, e se ne è servita per costruire trame che rimangono tutt' oggi capolavori di suspense e di mistero. I lavori di Agatha Christie non sono certo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 8
3 aprile 2018 Pagina 54 Il Resto del Carlino (ed.
3 aprile 2018 Pagina 60 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Cronaca Podismo Grande successo di partecipazione per la classica competizione svoltasi ieri a Russi Trionfo di Zitouni nella 42ª Maratona del Lamone Russi PIÙ di 2.500 presenze, di cui 730 iscritti nella maratona e 188 nel Cinquemilametri, le due distanze competitive: questi i numeri della 42ª Maratona del Lamone, un 'must' del podismo romagnolo. Nella 42 km subito in fuga il campione in carica, il keniano Kagia, seguito dal marocchino Youness Zitouni. Che al 33° km prende il largo per vincere (foto Zampaglione) in 2.20'21", seguito dal keniano (a 3'29") e dal rocchigiano Matteo Lucchese (a 13'34"), specialista di rango nazionale nell' UltraTrail. Nella top ten finiscono tre centisti romagnoli, Marco Serasini da S.Martino in Gattara, 6°, che precede Gurioli e Bernabei. Ottimo il crono del cesenate Loris Cappanna, campione italiano di maratona non vedenti, che chiude in 2.55'38" (21° assoluto), nuovo personale. I panni della protagonista femminile li veste la mantovana Manuela Rebuzzi, in testa da metà gara e prima all' arrivo in 3.11'32". Ad accompagnarla sul podio la pluricampionessa di 100 km Monica Carlin (a 58'') e con una rimonta nel finale la longianese Samantha Graffiedi (a 1'43"). Di ottimo spessore tecnico anche il Cinquemila, gara in circuito nel centro cittadino che festeggia 25 edizioni. Il favorito è il mezzofondista imolese Simone Bernardi, reduce da uno stage con la nazionale, che dopo un giro però si ritira lasciando il passo al roncofreddese Alberto Della Pasqua, excampione europeo di Duathlon sprint, che vince in 15'31" davanti a Generali (a 7'') e De Nicolò (a 14''). Nella gara rosa gran prova per la forlivese Anna Spagnoli, che ferma il cronometro su 18'01" davanti a Briganti (a 1'08") e Solaroli (a 1'20"). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 10
2 aprile 2018 Ravenna Today Cronaca Grande Romagna alla 42esima edizione della Maratona del Lamone In campo maschile si è avuto il successo del marocchino Youness Zitouni andato in testa attorno al 33° km dopo aver tenuto il passo del fuggitivo Kagia E' stata la Maratona delle prime volte: la 42ª edizione della corsa del GS Lamone ha visto, infatti, due nuovi ingressi nel proprio albo d' oro. In campo maschile si è avuto, infatti, il successo del marocchino Youness Zitouni, impostosi alla Maratona di Ravenna nel 2016 e quarto l' anno scorso in piazza Farini, andato in testa attorno al 33° km dopo aver tenuto il passo del fuggitivo Kagia, in cerca del bis dopo il trionfo dell' anno scorso, e capace di chiudere con il tempo di 2.20'20", con ben 3'29" di vantaggio sullo stesso keniano. I due africani hanno fatto corsa a sé fin dall' inizio, prendendo subito un vantaggio incolmabile per gli altri. Splendido terzo posto per il rocchigiano Matteo Lucchese, che ha completato i 42 km in 2.33'54". In campo femminile, si è imposta la bolognese dell' Atletica Reggio Manuela Rebuzzi, andata in t e s t a a m e t à g a r a e a r r i v a t a a Russi i n 3.11'32", vincendo la concorrenza di Monica Carlin, a caccia del suo quarto trionfo a Russi, giunta seconda a 58" di distacco. Terzo posto per Samantha Graffiedi, emersa nel finale a scapito della giapponese del Mugello Sohn, sempre tra le prime tre fino a pochi chilometri dal traguardo, poi crollata e preceduta anche da Manuela Frizzo. Prima volta sotto le 3 ore, alla ventesima Maratona in carriera, anche per Loris Cappanna, campione italiano in carica per non vedenti, arrivato 21° assoluto in 2.55'38". In suo onore il prossimo 6 maggio al Pala De Andrè si terrà la manifestazione "Corri con gli occhi di Loris", una corsa o camminata in cui i partecipanti simuleranno le condizioni di gara dei non vedenti, correndo bendati, accompagnati da un atleta guida. Il ricavato sarà devoluto all' associazione fondata da Cappanna "Non ho paura del buio". E' stata anche la Maratona dei romagnoli: 4 tra i primi 10 in campo maschile (dopo Lucchese, ci sono Marco Serasini, sesto; Mirco Gurioli, settimo; Andrea Bernabei, ottavo); 2 nella top 10 in campo femminile, dove oltre al terzo posto della longianese Graffiedi si segnala il sesto posto della forlivese Laura Capelli. Ma è stata pure la Maratona dei ritorni, nella 5.000 per Russi, che ha festeggiato il quarto di secolo. Tra gli uomini, infatti, è tornato sul gradino più alto del podio Alberto Della Pasqua (Dinamo Sport) 15'31" il suo crono già vincitore qui nel 2012, 2015 e 2016 e secondo l' anno scorso, che ha approfittato del ritiro, dopo un giro, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 11
2 aprile 2018 Ravenna Today
2 aprile 2018 Ravenna24Ore.it Cronaca Maratona del Lamone, vince Youness Zitouni Ottimi anche i risultati dei romagnoli in gara, sia in campo maschile che femminile La 42ª edizione della corsa del GS Lamone ha visto due nuovi ingressi nel proprio albo d' oro. In campo maschile si è avuto, infatti, il successo del marocchino Youness Zitouni . Come spiega l' organizzazione, si era già imposto alla Maratona di Ravenna nel 2016 e piazzato quarto l' anno scorso in piazza Farini; è andato in testa attorno al 33° km dopo aver tenuto il passo del fuggitivo Kagia, in cerca del bis dopo il trionfo dell' anno scorso, e capace di chiudere con il tempo di 2.20'20", con ben 3'29" di vantaggio sullo stesso keniano. I due africani hanno fatto corsa a sé fin dall' inizio, prendendo subito un vantaggio incolmabile per gli altri. Ottimo il terzo posto per il rocchigiano Matteo Lucchese, che ha completato i 42 km in 2.33'54". In campo femminile, si è imposta la bolognese dell' Atletica Reggio Manuela Rebuzzi , andata in t e s t a a m e t à g a r a e a r r i v a t a a Russi i n 3.11'32", vincendo la concorrenza di Monica Carlin, a caccia del suo quarto trionfo a Russi, giunta seconda a 58" di distacco. Terzo posto per Samantha Graffiedi, emersa nel finale a scapito della giapponese del Mugello Sohn, sempre tra le prime tre fino a pochi chilometri dal traguardo, poi crollata e preceduta anche da Manuela Frizzo. Prima volta sotto le 3 ore, alla ventesima Maratona in carriera, anche per Loris Cappanna , campione italiano in carica per non vedenti, arrivato 21° assoluto in 2.55'38". In suo onore il prossimo 6 maggio al Pala De Andrè si terrà la manifestazione "Corri con gli occhi di Loris", una corsa o camminata in cui i partecipanti simuleranno le condizioni di gara dei non vedenti, correndo bendati, accompagnati da un atleta guida. Il ricavato sarà devoluto all' associazione fondata da Cappanna "Non ho paura del buio". E' stata anche la Maratona dei romagnoli: 4 tra i primi 10 in campo maschile (dopo Lucchese, ci sono Marco Serasini, sesto; Mirco Gurioli, settimo; Andrea Bernabei, ottavo); 2 nella top 10 in campo femminile, dove oltre al terzo posto della longianese Graffiedi si segnala il sesto posto della forlivese Laura Capelli. Ma è stata pure la Maratona dei ritorni, nella 5.000 per Russi , che ha festeggiato il quarto di secolo. Tra gli uomini, infatti, è tornato sul gradino più alto del podio Alberto Della Pasqua (Dinamo Sport) 15'31" il suo crono già vincitore qui nel 2012, 2015 e 2016 e secondo l' anno scorso, che ha approfittato del ritiro, dopo un giro, del favorito Simone Bernardi, appesantito dai carichi di lavoro fatti nello stage con la nazionale. Secondo posto per Emanuele Generali e terza piazza per Nicholas De Nicolò, compagno di squadra di Della Pasqua. Tra le donne Anna Spagnoli (Edera Forlì) centra il tris in 18'01", dopo i successi del 2013 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 13
2 aprile 2018 Ravenna24Ore.it
3 aprile 2018 Pagina 4 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali I redditi medi. I centri A Bergamo e Prato la palma della crescita Sono Bergamo e Prato a segnare la dinamica più vivace nei redditi dichiarati l' anno scorso. Con un secco +2%, il Comune lombardo primeggia fra le città che, pur partendo da dichiarazioni in cima alle classifiche nazionali, hanno visto crescere i guadagni dichiarati negli ultimi 12 mesi fotografati dal Fisco, in una classifica che continua a dividere nettamente Nord e Sud. In valore assoluto, Milano non conosce rivali, unica città capoluogo oltre i 30mila euro a contribuente. Monza segue a oltre 3mila euro pro capite di distanza, tallonata appunto da Bergamo e mantenendo a distanza Pavia, in una prima fila tutta lombarda. Per incontrare una città del Sud bisogna andare al 20esimo posto (Cagliari), mentre il Mezzogiorno domina nelle parti basse della classifica. La polarizzazione si incontra anche guardando alle sole città più g r a n d i . N e l t o t a l e d e i Comuni, invece, primeggia Lajatico, piccolo centro del pisano "patria" di Andrea Bocelli. Gli 81 contribuenti di Cursolo, nel Vco, con 5.568 euro a testa registrano invece la media più bassa d' Italia. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 15
3 aprile 2018 Pagina 4 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Il 21% delle tasse va alle pensioni, il 19% alla sanità Un euro su dieci paga invece l' istruzione e un altro è «ipotecato» dal debito pubblico Il 21% delle tasse pagate dai 30 milioni di contribuenti Irpef va a finanziare le pensioni. Alla sanità finisce il 19% mentre la quota destinata a saldare gli interessi sul debito pubblico si attesta all' 11 per cento. È quanto emerge dalla nuova lettera che l' agenzia delle Entrate, proprio mentre la nuova stagione delle dichiarazioni dei redditi sta per entrare nel vivo, invierà dalla metà di questo mese per comunicare quanto hanno versato lo scorso anno e come lo Stato ha utilizzato quel gettito. Sarà questa una delle novità del cassetto fiscale di ogni singolo contribuente, in cui oltre alla nuova dichiarazione precompilata per l' anno d' imposta 2017, alle eventuali lettere di compliance o alle comunicazioni di rimborsi spettanti, il cittadino troverà la distribuzione delle imposte relative ai redditi 2016 comunicati al Fisco con il modello Redditi (quello che una volta si chiamava Unico) o con il 730 precompilato. Un progetto voluto dall' agenzia delle Entrate che, spiegano da Via Cristoforo Colombo, «ha come obiettivo principale migliorare il senso di partecipazione dei cittadini troppo spesso considerati soltanto contribuenti». Sono circa 30 milioni i soggetti potenziali interessati, 20 dei quali hanno adottato il modello 730 e altri 10 milioni circa il modello Redditi. Dalle prossime settimane, sul sito delle Entrate, accedendo al proprio cassetto fiscale o consultando la dichiarazione precompilata via web si potrà conoscere come sono state distribuite le risorse fiscali in un quadro sintetico che contiene le principali voci di spesa. Tutte riassunte in una tabella e in un "grafico a torta" attraverso i quali il contribuente potrà verificare concretamente il percorso compiuto dalle imposte in base alla propria dichiarazione dei redditi 2017. Trasparenza e semplificazione, dunque, sulla falsariga di quanto già sperimentato dall' amministrazione finanziaria inglese che comunica l' utilizzo delle imposte pagate fino a 100mila sterline. E, come sottolinea il direttore delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, «è un altro passo sulla strada di un fisco diverso e anche un' operazione verità e di chiarezza su come tutti noi contribuiamo a dare forza allo Stato e ai servizi che usiamo tutti i giorni». Come spiega la nota diffusa ieri dalle Entrate, la destinazione delle imposte è stata predisposta sulla base dei dati analitici della spesa pubblica elaborati dal ministero dell' Economia. Così si apprende che oltre a previdenza, sanità e debito pubblico, a finanziare l' istruzione è destinato circa il 10,9% dell' Irpef versata, mentre tutela dell' ambiente, cultura e sport, nonché abitazioni e tutela dei territori ricevono, rispettivamente, il 2,5%, il 2,4% e 1,8%, ossia meno del 2,7% che lo Stato gira a Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 16
3 aprile 2018 Pagina 4 Il Sole 24 Ore
3 aprile 2018 Pagina 4 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Pensioni. Gli assegni In Piemonte un «tris» da record I 14,6 milioni di italiani titolari di redditi da pensione denunciati al fisco sono poco meno del 36% dei contribuenti. Ma la loro distribuzione è diseguale, e si concentra in particolare nelle piccole province del Nord dove l' industrializzazione di massa è un ricordo, e dove spesso le nuove strade dell' economia faticano a passare. Si spiegano così le prime file nella classifica delle province per incidenza dei pensionati, che con l' eccezione di Isernia sono occupate da tre territori piemontesi: Biella, Vercelli e Alessandria. Biella svetta anche nella graduatoria dedicata ai singoli capoluoghi, appena dietro a Gorizia dove i pensionati sono il 44,7 per cento. Il peso dei pensionati si riduce nelle città del Sud, fino al primato di Olbia dove rappresentano meno di un quarto dei contribuenti. Nell' Italia diffusa, invece, sono molti i centri minori abbandonati dai giovani, dove i pensionati arrivano a presentare più del 75% delle dichiarazioni. È invece Livigno (Sondrio) a mostrare la quota maggiore di popolazione attiva. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 18
3 aprile 2018 Pagina 4 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali L' agevolazione. In vigore dal 2014 Il bonus da 8o euro «premia» la Calabria La geografia del bonus da 80 euro introdotto nel 2014 dal governo Renzi offre più di una sorpresa. Il Comune più beneficiato d' Italia è Platì, in provincia di Reggio Calabria, l' unico in cui più della metà dei contribuenti ha ricevuto il bonus Renzi. Ma anche nella Calabria profonda gli effetti elettorali dello sconto fiscale sono stati a corta gittata; e il 4 marzo il Partito democratico si è fermato a un modestissimo 5,4%, che ha fatto evaporare i quattro quinti dei voti ottenuti alle Europee del 2014, quando il bonus era fresco di introduzione e il Pd di Platì volò al 27,6%. Una storia piccola, e viziata da dinamiche locali, che segna però solo un capitolo dell' inaspettato protagonismo calabrese nella distribuzione del bonus. Fra i primi 10 Comuni per frequenza del beneficio si incontrano anche San Luca, Careri e Africo, tutti in provincia di Reggio Calabria. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 19
3 aprile 2018 Pagina 4 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Ricchi e poveri. Le disparità Nella metà dei Comuni nessuno oltre i 120mila euro In Italia ci sono 3.633 Comuni dove nessun contribuente dichiara al Fisco un reddito superiore ai 120mila euro lordi all' anno. La piramide degli imponibili Irpef, si sa, è parecchio schiacciata verso il basso, ma l' assenza di redditi da almeno un euro oltre quota 120mila nel 45% dei Comuni italiani fa impressione. Questo valore è raggiunto solo da 285.876 italiani, e l' 11% di loro (31.888) abita nel Comune di Milano. A piazza del Duomo e dintorni gli over 120mila rappresentano il 3,1% dei contribuenti totali, un valore quasi doppio rispetto a Roma dove lo stesso livello di reddito è dichiarato da 33.280 persone, che sono però solo l' 1,7% della platea. Ma il primato meneghino è confermato dall' hinterland: il Comune a più alta densità di dichiarazioni pesanti è Basiglio, territorio che ospita «Milano 3» e anche Segrate, dove c' è «Milano 2», con il suo 3,4% si colloca alla settima posizione nazionale. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 20
3 aprile 2018 Pagina 15 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Multe. Le ultime sentenze avvalorano l' interpretazione restrittiva della legge Bassanini Ausiliari con poteri limitati se sono dell' azienda dei bus Possono sanzionare la sosta vietata solo sulle corsie preferenziali Possono gli ausiliari della sosta fare multe su tutto il territorio comunale a chi parcheggia male, anche se sono dipendenti dell' azienda d i trasporto pubblico locale? O d e v o n o limitarsi a punire chi sosta sulle corsie preferenziali, intralciando i mezzi pubblici? Se ne discute da anni. Ultimamente sembra prevalere la tesi più garantista. Soprattutto a Milano, una delle città più importanti in cui gli ausiliari sono dipendenti d e l l ' a z i e n d a d i trasporto. Con polemiche politiche, rinfocolate anche da alcuni preavvisi d' infrazione lasciati sotto i tergicristalli: sono tanto oscuri da far sospettare che il Comune viste le incertezze della giurisprudenza non desiderasse far notare troppo che le infrazioni erano state rilevate da ausiliari dipendenti dall' Atm. Succede perché le norme in materia si prestano a diverse interpretazioni. Non sono scritte in modo particolarmente ambiguo come in altri casi ma la quantità di infrazioni è tale da spingere molti a tentare comunque la strada del ricorso. Le norme consistono fondamentalmente in due commi della cosiddetta Legge Bassanini, la 127/1997. Stanno nell' articolo 17 e sono il 132 e il 133. In sintesi, il 132 autorizza gli ausiliari a sanzionare i divieti di sosta su tutto il territorio comunale solo se sono dipendenti comunali, mentre se lavorano per le società di gestione dei parcheggi possono operare solo nell' ambito delle strisce blu da loro gestite (e fu poi chiarito anche nelle loro immediate vicinanze, quando un veicolo sosta fuori dalle strisce ma intralcia quelle ferme regolarmente al loro interno). Il 133 parla invece degli ausiliari dipendenti dalle aziende di trasporto pubblico locale, stabilendo sicuramente che essi possono sanzionare chi sosta o circola nelle corsie riservate ai mezzi pubblici. Il comma 133, però, non dice solo questo: contiene anche un rimando al comma 132, dal quale pare di capire che gli ausiliari dipendenti delle aziende di trasporto pubblico locale abbiano anche tutti gli altri poteri degli altri ausiliari. Ma il rimando è generico e non chiarisce in quali dei due casi previsti dal comma 132 (intero territorio comunale o sole strisce blu) valgano tali poteri. Il dubbio è alimentato dal fatto che non pochi Comuni hanno affidato la gestione delle strisce blu proprio alle aziende di trasporto pubblico locale, per cui il legislatore avrebbe potuto anche limitare i poteri dei loro dipendenti ai soli Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 21
3 aprile 2018 Pagina 15 Il Sole 24 Ore
3 aprile 2018 Pagina 2 Italia Oggi Sette Pubblica Amministrazione ed Enti Locali In attesa dell' ok del Consiglio Ue, dal forum delle Entrate si delineano le prime ipotesi Fatture elettroniche tra privati, si accelera sui tempi di marcia Work in progress sulla fatturazione elettronica. I tecnici dell' amministrazione finanziaria, assieme agli altri attori interessati, stanno affrontando le diverse questioni tecnicogiuridiche che dovranno essere risolte per dare attuazione alla norma che, allo stato dell' arte e fatte salve possibili (e auspicabili) graduazioni, impone l' obbligo generalizzato a decorrere dal 1° gennaio 2019. Cominciano così a delinearsi le prime ipotesi operative, come si può vedere dalle tabelle in pagina, che riportano alcune delle proposte emerse durante il forum della fatturazione elettronica a cui hanno preso parte associazioni di categoria, Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili e altri esperti e che Dipartimento delle finanze e Agenzia delle entrate faranno proprie, con appositi provvedimenti di normazione secondaria. Intanto, sul fronte della norma primaria, va ricordato che manca ancora un tassello fondamentale, ossia l' autorizzazione del Consiglio dell' Unione europea a derogare alle disposizioni della direttiva Iva (2006/112/Ce del 28 novembre 2016), che mettono sullo stesso piano la fattura elettronica e quella cartacea e non consentono agli stati membri di imporre l' una o l' altra forma. Passaggio indispensabile, questo, anche se quasi una formalità, giacché il disco verde dell' Ue è dato per scontato. Il 5 febbraio scorso, infatti, la Commissione ha proposto di rilasciare all' Italia l' autorizzazione, richiesta a settembre 2017, di estendere la fatturazione elettronica obbligatoria per consentire «all' amministrazione tributaria di acquisire in tempo reale le informazioni contenute nelle fatture» in modo da «effettuare controlli tempestivi e automatici della coerenza fra l' Iva dichiarata e quella versata». Al riguardo, la Commissione osserva che, come accennato, «l' articolo 218 della direttiva Iva p o n e s u u n piano di parità la fatturazione cartacea ed elettronica stabilendo che gli stati membri accettano come fatture documenti o messaggi su supporto cartaceo o elettronico», mentre ai sensi dell' art. 232 «l' uso di una fattura elettronica è subordinato all' accordo del destinatario». Ecco, dunque, che l' obbligo di fatturazione elettronica derogherebbe a queste due disposizioni. La deroga, secondo la Commissione, può comunque essere autorizzata ai sensi dell' art. 395 della direttiva, allo scopo di evitare talune evasioni ed elusioni e di semplificare la riscossione delle imposte. La deroga, inoltre, si pone in linea con la Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 23
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3 aprile 2018 Pagina 4 Italia Oggi Sette Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Tempi e prospettive della rivoluzione digitale per Federico Leproux, a.d. di TeamSystem Efatture, nessun rischio blocco Il percorso verso la fatturazione elettronica obbligatoria per tutti e più in generale verso la trasformazione digitale è avviato e, nonostante le resistenze, le difficoltà e i problemi, non si fermerà. Il traguardo è la digitalizzazione completa dei processi. Cioè la digitalizzazione dell' intero ciclo che va dall' acquisizione dell' ordine alla gestione della produzione, all' evasione e logistica, fino al ciclo dei pagamenti. Sui contenuti, i tempi e le prospettive di questa rivoluzione, ItaliaOggi Sette ha sentito Federico Leproux, amministratore delegato di TeamSystem, una delle realtà imprenditoriali più dinamiche e impegnate su questo fronte. Domanda. Secondo Cna (Confederazione nazionale dell' artigianato) l' entrata in vigore della fatturazione elettronica obbligatoria per tutte le imprese tra soli nove mesi rischia di arrecare un grave danno al sistema produttivo, in particolare alle imprese di minore dimensione. Si paventa addirittura il rischio che il sistema vada in blocco (come succede regolarmente in occasione di invii massivi di dati) rendendo impossibile l' arrivo delle fatture a destinazione e il relativo incasso. Per questo chiede un rinvio. Il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ha da tempo chiesto un rinvio e l' eliminazione dell' obbligo, almeno nei primi anni. Timori infondati? Risposta. La fatturazione elettronica è una opportunità strategica per il Sistema Paese. Rappresenta uno stimolo forte alla digitalizzazione dei processi di studi professionali e aziende con benefici significativi in termini di crescita e recupero di competitività. Per quanto riguarda il timore di difficoltà o addirittura di un blocco del sistema io ho una visione positiva: l' esperienza della fatturazione elettronica verso la p.a. , per esempio, che è stata propedeutica al lancio su tutto il sistema, è stato un caso di successo e una riconosciuta bestpractice a livello europeo. Piattaforme, tecnologie, infrastrutture sono più che pronte a gestire questo cambiamento epocale, e anche inevitabile, come altri cambiamenti assorbiti con successo in passato e che hanno portato grandi benefici. Sono positivo anche rispetto alle preoccupazioni dei professionisti: grazie alla fatturazione elettronica potranno liberarsi finalmente del peso di molte attività di gestione e riconciliazione manuale per dedicarsi ai servizi di consulenza a maggior valore che possono rafforzare il loro indispensabile ruolo accanto alle imprese nel rilancio del sistema competitivo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 26
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3 aprile 2018 Pagina 18 Italia Oggi Sette Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Più efficienza energetica con i certificati bianchi Cinque milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep). A tanto ammonta il risparmio ottenuto dall' Italia nel corso del 2017 attraverso la concessione di Certificati bianchi nel settore dell' efficienza energetica da parte del Gse. A fronte di 5.695 richieste, il gestore ha riconosciuto infatti 5,8 milioni di Certificati (a cui corrispondono risparmi di energia primaria per a 1,92 Mtep), il 62% dei quali in ambito industriale e il 31% in ambito civile. Questo vuol dire che, dall' avvio del meccanismo (nel 2006) a oggi, sono stati riconosciuti oltre 47,4 milioni di Tee (titoli di efficienza energetica negoziabili, ndr) corrispondenti a circa 25,7 Mtep di risparmio di energia primaria. Per quanto riguarda la riqualificazione energetica degli edifici pubblici e p r i v a t i , inoltre, con il Conto termico il Gse ha ricevuto 43.227 richieste, che corrispondono a circa 180 milioni di euro di incentivi dei quali 62 milioni di euro relativi a interventi di efficienza energetica della pubblica amministrazione. Risultati che riflettono gli sforzi compiuti dal Gse che nell' ultimo anno ha messo a disposizione di oltre 800 comuni la propria esperienza, per indirizzare gli investimenti d e g l i enti locali v e r s o u n a c r e s c i t a ecocompatibile. Sul fronte della lotta ai cambiamenti climatici, inoltre, il Gse, in qualità di responsabile del collocamento delle quote di CO2 italiane, ha messo all' asta sulla piattaforma comune europea circa 95 milioni di quote di emissione, con un ricavo totale destinato al bilancio dello Stato di 550 milioni di euro. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 29
3 aprile 2018 Pagina 19 Italia Oggi Sette Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Dati e criticità nel Rapporto 2017 sui tecnorifiuti: strutture e informazione da potenziare Raee, l' uno contro zero fa flop La consegna in negozio non decolla. Raccolta in crescita Un frigorifero rotto, un vecchio phon, un telefonino passato di moda: i prodotti elettrici ed elettronici giunti a fine vita oggi finiscono sempre di più a raccolta e trattamento secondo le norme di fonte europea a tutela dell' ambiente. Nel 2017, la raccolta dei «Raee» (rifiuti d a Apparecchiature elettriche ed elettroniche in sigla «Aee») in Italia è cresciuta del 4,7% rispetto al 2016, superando le 296 mila tonnellate. In un anno sono aumentati anche i Centri per la raccolta disseminati sullo Stivale (sono 4.076 quelli comunali, a i q u a l i s i aggiungono 562 centri di conferimento di altro tipo), nonché i ritiri effettuati dai 15 «Sistemi Collettivi» dei produttori di Aee presso i luoghi di raccolta, che raggiungono quasi quota 168 mila. Tuttavia c' è ancora molto da fare nel Paese. In primo luogo, per colmare il gap NordSud nella diffusione dei Centri raccolta e per la raccolta stessa; in secondo luogo, per migliorare la conoscenza e sensibilità dei cittadini sulle possibilità di consegna e ritiro offerte dalla legge: i cosiddetti «uno contro uno» e «uno contro zero», le possibilità di consegnare i propri vecchi prodotti presso i negozi della distribuzione, sono ancora praticamente sconosciuti e poco attuati. È quanto emerge dal Rapporto Raee 2017 curato dal Centro di coordinamento Raee e presentato la scorsa settimana a Milano. «Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti, grazie all' impegno dei Sistemi Collettivi e di tutti i gestori della raccolta, siano essi Comuni, aziende della gestione rifiuti oppure distributori e installatori di apparecchiature elettriche e elettroniche», ha commentato Giancarlo Dezio, presidente del Centro di Coordinamento Raee, «il quadro è positivo, ma gli obiettivi europei ci incalzano e dobbiamo guardare al futuro. In primis è necessario colmare gli squilibri che ancora persistono nel Paese; gli enti locali sono chiamati ad attuare serie politiche di informazione e infrastrutturazione per supportare la diffusione della cultura della raccolta». I produttori di Aee, ha ricordato Dezio, «attraverso i Sistemi Collettivi hanno messo a disposizione quasi 20 milioni di euro tra premi di efficienza, fondo di infrastrutturazione e fondi per comunicazione». La raccolta nelle regioni. I dati positivi della raccolta (+4,66%) confermano anche per il 2017 il trend di crescita avviato nel 2014. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 30
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3 aprile 2018 Pagina 20 Italia Oggi Sette Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Il rapporto sulla sharing mobility: l' offerta è ampliata, ma concentrata al CentroNord Auto e bici di proprietà? Addio I servizi di mobilità condivisa sono cresciuti del 50% Dall' auto alla bici fino allo scooter, sempre più persone in Italia scelgono di muoversi con mezzi condivisi, pagando solo per il tempo di utilizzo e azzerando quindi i costi legati al possesso di un veicolo. Un trend, questo, favorito dal boom dei servizi di sharing, che sono cresciuti, nel triennio 20152017, del 50%, con un' offerta che si è ampliata e diversificata, come dimostra anche il recente annuncio della fusione di due importanti proposte di car sharing, ovvero DriveNow (Bmw) e Car2go (Mercedes). Rimane però uno sviluppo ancora a macchia di leopardo, con importanti differenze territoriali: anche se nel Sud c' è stato un forte aumento (+57%), in quest' area sono ancora presenti pochi operatori, che invece si concentrano in un numero limitato di città mediograndi del Centro Nord, in primis a Milano. I numeri del fenomeno in Italia, di recente esposti alla seconda Conferenza nazionale organizzata dall' Osservatorio nazionale della sharing mobility (durante la quale è stato presentato il secondo rapporto nazionale sulla sharing mobility), parlano infatti di 40 mila biciclette offerte in bike sharing in 265 comuni, circa 8 mila auto in car sharing per 1.077.589 utenti, nelle formule del free floating (l' auto che si preleva e si lascia ovunque) e dello stationbased (si preleva e si lascia in appositi spazi). Car sharing: in 5 anni si quintuplica l' offerta. Nel 2017 è stato superato il milione di iscritti in Italia, con 7.679 veicoli e 35 città interessate: il numero di mezzi condivisi in Italia tra il 2013 e il 2017 è quintuplicato, mentre la quantità degli iscritti e dei noleggi è cresciuta rispettivamente di 18 e 37 volte. In tutto ciò ha avuto un peso la diffusione degli operatori storici (come Enjoy e Car2Go) cui si è affiancato l' ingresso a Milano di una delle più grandi realtà a livello mondiale, ovvero DriveNow: peraltro Daimler (Mercedes) e Bmw hanno appena annunciato la fusione tra i rispettivi servizi di car sharing, appunto Car2Go e Drivenow, sottoscrivendo un accordo per costituire una joint venture paritetica con l' obiettivo di fornire anche servizi che includono app per smartphone per chiamare i taxi, localizzare i parcheggi e ricaricare le auto elettriche. Un altro importante trend è rappresentato dagli operatori che propongono veicoli elettrici, grazie a Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 32
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3 aprile 2018 Pagina 24 Italia Oggi Sette Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Con la notifica a mano scatta il termine breve La notifica della sentenza all' ente locale o all' ufficio fiscale può essere effettuata con consegna a mano all' impiegato addetto, che ne rilascia ricevuta, facendo decorrere il termine breve per l' impugnazione. È quanto si legge nell' ordinanza n. 4616/18 della Corte di cassazione. Il collegio di legittimità era chiamato a pronunciarsi in merito a un ricorso proposto da un comune della provincia di Reggio Emilia, contro una sentenza della Ctr di Bologna, sfavorevole alla parte pubblica, avente a oggetto la tassazione di alcuni terreni, ritenti non edificabili dai giudici regionali. Costituendosi nel giudizio, il contribuente muoveva un' eccezione preliminare di tardività del ricorso per cassazione, proposto oltre il termine breve dalla notifica della sentenza. Il ricorso, infatti, era stato proposto il 25 novembre 2011, dunque oltre i 60 giorni dalla consegna della pronuncia, eseguita in data 3 dicembre 2010. Di contro, l' ente comunale sosteneva che la sentenza in questione era stata consegnata a mano presso l' ufficio tributi e tale modalità non era idonea a far decorrere il termine breve. All' uopo, richiamava il pensiero della Suprema corte secondo cui la conoscenza della sentenza da parte del soccombente non determina di per sé la decorrenza del termine breve, essendo necessario che la stessa avvenga secondo le modalità tipiche. Per questa ragione, la proposizione del ricorso doveva ritenersi tempestiva, avendo riguardano al termine lungo d' impugnazione. La Cassazione ha ritenuto fondata l' eccezione di inammissibilità, compensando le spese di giudizio in ragione della novità dell' orientamento seguito, formatosi in epoca successiva alla proposizione del ricorso. Piazza Cavour ha ricordato la modifica all' articolo 38, comma 2, del dlgs n. 546/92, apportata dal dl 40/2010, secondo cui le notifiche delle sentenze tributarie si eseguono ai sensi della disciplina speciale contenuta nell' articolo 16 del citato dlgs n. 546. Tale norma, al comma 3, prevede che le notificazioni all' ufficio o all' ente locale possano essere effettuate «mediante consegna dell' atto all' impiegato addetto che ne rilascia ricevuta sulla copia». Questa modalità di notificazione, peculiarità del procedimento tributario, è certamente applicabile anche in relazione alla notifica della sentenza, risultando quindi idonea a far decorrere il termine breve per l' impugnazione. Nicola Fuoco F. B. srl impugnava gli avvisi di accertamento con i quali il comune di Gattatico procedeva al recupero dell' Ici. La Ctr per l' Emilia Romagna, confermando la sentenza di primo grado, recepiva la tesi del Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 34
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3 aprile 2018 Pagina 25 Italia Oggi Sette Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Tributi locali prescritti in cinque anni Nella riscossione dei tributi locali si applica il termine di prescrizione quinquennale, decorrente dalla data di notifica della cartella di pagamento divenuta definitiva per mancata impugnazione. L' Ufficio non potrà, dunque, applicare il termine di prescrizione decennale, in via analogica rispetto a quanto avviene nel caso in cui la pretesa erariale sia stata accertata con sentenza passata in giudicato. A tali considerazioni, proprie anche delle sezioni unite della Cassazione, perveniva la terza sezione della Ctr del Lazio con sentenza n. 310/2018. Il collegio laziale accoglieva parzialmente l' appello del contribuente dopo l' intervenuto rigetto del ricorso di primo grado con cui erano state impugnate diverse intimazioni di pagamento, per il pagamento di tributi locali, che si reputavano notificate a intervenuta prescrizione, in violazione, dunque, della disciplina sul termine breve di prescrizione. L' Ufficio ribadiva invece la definitività delle cartelle non opposte, attribuendo alle stesse effetti del tutto equiparabili al passaggio in giudicato della sentenza, e legittimando, in tal modo, la prescrizione della pretesa a dieci anni anziché ai cinque. Veniva, tuttavia, precisato che nella riscossione d e i tributi locali, l ' ente impositore deve attenersi al termine di prescrizione quinquennale previsto per le obbligazioni periodiche ex art. 2948 c.c., categoria a cui sono ascrivibili i tributi in parola. I giudici nella sentenza, infatti, richiamando l' orientamento delle sezioni unite (Cass. civ. Sez. unite, sent. n. 23397 del 17/11/2016), specificano che la cartella esattoriale, pur avendo le caratteristiche di un titolo esecutivo, resta un atto amministrativo privo dell' attitudine ad acquisire efficacia di giudicato, il che significa che la decorrenza del termine per l' opposizione, pur determinando la decadenza dalla possibilità di proporre impugnazione, produce soltanto l' effetto sostanziale della irretrattabilità del credito, mentre non determina alcun effetto processuale. Per tali motivi non potrà trovare applicazione l' art. 2953 cod. civ. ai fini della operatività della conversione del termine di prescrizione breve dei 5 anni in quello ordinario decennale. Alla luce di ciò, contro un' intimazione di pagamento per tributi locali, che si riferisca a una cartella notificata oltre il termine quinquennale, è possibile proporre ricorso dinanzi al giudice tributario e ottenerne l' annullamento, come accadeva, pur se parzialmente con riferimento ad alcune cartelle, nel caso di specie. Nicola Fuoco () L' appello è parzialmente fondato. Assorbente rispetto a ogni altra questione risulta il problema della prescrizione. Non appare condivisibile la motivazione rassegnata dal primo giudice con riferimento al generico effetto interruttivo della prescrizione e all' operare, in ogni caso, del termine Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 36
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3 aprile 2018 Pagina 26 Italia Oggi Sette Pubblica Amministrazione ed Enti Locali La mancanza del piano deprezza il terreno Per un terreno edificabile inserito nel Prg, la mancanza di un piano particolareggiato, che ne impedisce di fatto l' edificabilità, non è m o t i v o i d o n e o a e s c l u d e r e l a tassazione secondo le regole proprie dei terreni edificabili; tuttavia, la mancanza del piano attuativo può essere considerata quale elemento che incide negativamente sul valore del bene, consentendo al giudice tributario di ridurre di conseguenza gli importi accertati dall' amministrazione finanziaria. È quanto si legge nella sentenza n. 315/03/18 della Ctr Lazio. L' Agenzia delle entrate di Roma aveva emesso un avviso di rettifica e liquidazione, ai fini del registro, in relazione alla compravendita di un terreno edificabile sito nel Comune di Anzio. L' atto veniva notificato ad acquirente e venditore, coobbligati per il pagamento delle maggiori imposte accertate. Nei ricorsi, le parti insistevano sul fatto che le Entrate avessero calcolato il valore del terreno (base imponibile) considerandolo a tutti gli effetti come un terreno edificabile, mentre l' edificazione non era possibile, mancando il piano particolareggiato da approvare in regione. Resisteva l' ufficio, sostenendo come il bene fosse regolarmente inserito in zona B4 del piano regolatore generale, con significativi indici di edificabilità: la mancanza del piano attuativo, di contro, non consente di ritenere il terreno non edificabile, ai fini delle imposte. La Ctp di Roma, aderendo a questa tesi, rigettava i ricorsi e contro questa pronuncia proponevano appello i contribuenti, insistendo sulle medesime questioni sollevate in primo grado. La valutazione del collegio regionale è stata analoga a quella dei colleghi di primo grado, per quanto concerne il profilo dell' edificabilità; tuttavia, la Ctr ha ritenuto di dover riconoscere la parziale fondatezza della domanda di annullamento dell' atto, proprio in ragione della mancanza del piano particolareggiato. Infatti, se è vero che il terreno si considera edificabile, ai fini fiscali, anche in mancanza del piano attuativo, è altrettanto vero che tale situazione incide sensibilmente sul valore del bene, avendo riguardo al momento in cui avviene la compravendita. Il collegio laziale ha quindi ritenuto di dover considerare un abbattimento del 30% rispetto al valore accertato dall' ufficio fiscale, compensando le spese di giudizio per la reciproca, parziale soccombenza delle parti in causa. Benito Fuoco L' Agenzia delle entrate di Roma emetteva nei confronti dei contribuenti C.S. e A.P. l' avviso di rettifica e liquidazione con cui rideterminava il valore del bene dagli stessi acquistato e consistente in un appezzamento di terreno edificabile (). Avverso l' atto proponeva ricorso il Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 38
3 aprile 2018 Pagina 26 Italia Oggi Sette
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