COMUNE DI RUSSI Martedì, 03 aprile 2018

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COMUNE DI RUSSI Martedì, 03 aprile 2018
COMUNE DI RUSSI
 Martedì, 03 aprile 2018
COMUNE DI RUSSI Martedì, 03 aprile 2018
COMUNE DI RUSSI
                                                           Martedì, 03 aprile 2018

Prime Pagine
 03/04/2018 Prima Pagina
 Corriere di Romagna (ed. Ravenna)                                                                                                        1
 03/04/2018 Prima Pagina
 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)                                                                                                       2
Cronaca
 03/04/2018 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 22
 Lucchese è terzo nella 42ª Maratona del Lamone                                                                                           3
 03/04/2018 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 23
 Maria Amelia Monti è Miss Marple l' investigatrice di Agatha...                                                                          5
 03/04/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45
 'Aria e acqua', mostra a Russi                                                                                                           7
 03/04/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 54
 Una rustica Miss Marple tutta da ridere                                                                                                  8
 03/04/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 60
 Trionfo di Zitouni nella 42ª Maratona del Lamone                                                                                         10
 02/04/2018 Ravenna Today
 Grande Romagna alla 42esima edizione della Maratona del Lamone                                                                           11
 02/04/2018 Ravenna24Ore.it
 Maratona del Lamone, vince Youness Zitouni                                                                                               13
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
 03/04/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 4
 A Bergamo e Prato la palma della crescita                                                                                                15
 03/04/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 4                                        Pagina a cura diMarco Mobili Giovanni Parente Gianni Trovati
 Il 21% delle tasse va alle pensioni, il 19% alla sanità                                                                                  16
 03/04/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 4
 In Piemonte un «tris» da record                                                                                                          18
 03/04/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 4
 Il bonus da 8o euro «premia» la Calabria                                                                                                 19
 03/04/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 4
 Nella metà dei Comuni nessuno oltre i 120mila euro                                                                                       20
 03/04/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 15                                                                  Pagina a cura diMaurizio Caprino
 Ausiliari con poteri limitati se sono dell' azienda dei bus                                                                              21
 03/04/2018 Italia Oggi Sette Pagina 2                                                           PAGINE A CURA DI FRANCO RICCA
 Fatture elettroniche tra privati, si accelera sui tempi di marcia                                                                        23
 03/04/2018 Italia Oggi Sette Pagina 4                                                                             MARINO LONGONI
 E­fatture, nessun rischio blocco                                                                                                         26
 03/04/2018 Italia Oggi Sette Pagina 18
 Più efficienza energetica con i certificati bianchi                                                                                      29
 03/04/2018 Italia Oggi Sette Pagina 19                                                                           SILVANA SATURNO
 Raee, l' uno contro zero fa flop                                                                                                         30
 03/04/2018 Italia Oggi Sette Pagina 20                                                PAGINA A CURA DI IRENE GREGUOLI VENINI
 Auto e bici di proprietà? Addio                                                                                                          32
 03/04/2018 Italia Oggi Sette Pagina 24
 Con la notifica a mano scatta il termine breve                                                                                           34
 03/04/2018 Italia Oggi Sette Pagina 25
 Tributi locali prescritti in cinque anni                                                                                                 36
 03/04/2018 Italia Oggi Sette Pagina 26
 La mancanza del piano deprezza il terreno                                                                                                38
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3 aprile 2018
                Corriere di Romagna
                   (ed. Ravenna)
                                   Prima Pagina

                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2017

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3 aprile 2018
                Il Resto del Carlino (ed.
                        Ravenna)
                                    Prima Pagina

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Pagina 22                           Corriere di Romagna
                                    (ed. Ravenna­Imola)
                                                          Cronaca

  Lucchese è terzo nella 42ª Maratona del Lamone
  Vince il marocchino Zitouni , tra le donne prevale Rebuzzi Ottimo 21° posto per il non
  vedente Loris Cappanna

  RUSSI Per una volta a rubare la copertina non
  è il primo classificato, bensì il ventunesimo.
  Infatti è accaduto che alla 42ª "Maratona del
  Lamone", scelta da 2.500 concorrenti, fosse in
  gara, mischiato trai 730 agonisti (641 i
  finisher), anche Loris Cappanna, che sulla
  distanza è imbattuto in Italia nella categoria
  Non Vedenti praticamente da quando ha
  iniziato l' attività, nel 2014. Il forlimpopolese si
  è presentato al via in Piazza Farini della sua
  20esima maratona vantando un personale di
  3.00'36", col chiaro intento di migliorarlo
  confortato dai progressi già ottenuti nel 2018
  sui 10 km stradali (36'56") e sui km 21,097
  (1.20'55"). Ma per centrare l' obiettivo ha
  dovuto optare sulla staffetta di 3 Atleti Guida,
  perché a questi livelli è difficile trovarne uno
  solo con personali simili. Così si sono divisi l'
  incarico in parti uguali Matteo Batani, Andrea
  Baiardi ed Andrea Soldati, puntando il
  metronomo sui 4'10" ogni mille per un
  passaggio alla prima metà in 1.27'40",
  limitando poi il negative split nella seconda,
  chiudendo in un fantasmagorico 2.55'38".
  Come premio anche il podio tra i normodotati
  nel gruppo over 45.
  Bene i romagnoli In generale i romagnoli si
  sono distinti: tra gli uomini, bronzo e primo
  italiano, Matteo Lucchese in 2.33'55", e dalla
  sesta piazza Serasini (2.39'08 "), Gurioli (2. 40
  ' 1 2" ) e Bernabe i (2.43'16"). Nel settore rosa altro bronzo in rimonta per Samantha Graffiedi (3'13'15"),
  che per poco poteva anche essere di un metallo più pregiato, e dopo 5'13" ha chiuso la Capelli (sesta),
  seguita dall' albanese di Savignano, Aruci (8ª in 3.24'33"). La lotta per la vittoria in entrambi i sessi ha
  visto un cambio di guardia nella seconda metà. Tra gli uomini il marocchino Youness Zitouni ha
  superato un esausto Kagia Mungai al 33° km, aggiudicandosi l' oro in 2.20'21", con un margine
  rassicurante di 3'29", mentre un testa a testa estenuante ha incoronato regina la mantovana Manuela
  Rebuzzi col tempo di 3.11'32", ai danni della rientrante Carlin (a 58"), già 4 volte nell' Albo d' Oro. 5.000
  metri. A corollario le nozze d' argento del rimisurato circuito cittadino, con 188 partenti, hanno regalato
  grandi emozioni e trionfi romagnoli. In campo maschile centra il poker personale Alberto Della Pasqua
  (Dinamo Sport), in 15'31" precedendo Generali e De Nicolò di 7" e 14", mentre il favorito e campione in
  carica Bernardi è costretto al ritiro a metà circa, affaticato dal Ritiro Azzurro di Tirrenia. Ori di categoria
                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2017

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                                     (ed. Ravenna­Imola)
                                                           Cronaca

  TEATRO

  Maria Amelia Monti è Miss Marple l' investigatrice di
  Agatha Christie
  RUSSI Si chiude questa sera la stagione del
  teatro Comunale con un omaggio a uno dei
  generi più amati dal pubblico teatrale, ma
  anche da quello televisivo, per non dire dei
  lettori: il giallo. Che va in scena in un classico
  "fondativo" del genere, ovvero "Miss Marple,
  giochi di prestigio" della prolifica quanto
  infallibile Agatha Christie. Un romanzo uscito
  nel 1952 ("They do it with mirrors"), approdato
  in Italia nella collana culto dei "Gialli
  Mondadori" due anni dopo, e qui rivisitato nella
  traduzione e nell' adattamento di Edoardo
  Erba, e affidato, con la regia di Pierpaolo
  Sepe, all' inter pretazione di una attrice della
  verve di Maria Amelia Monti, chiamata a
  darvita evoce alla prima Miss Marple del teatro
  italiano. Perché prima di questo lavoro, che ha
  debuttato poco più di un mese fa ad Arezzo,
  mai la celebre investigatrice era salita sui
  palcoscenici italiani: così il suo "debutto" si
  consuma all' insegna di unaletturache sembra
  attingere alle atmosfere dei primi romanzi
  della Christie, con protagonistadispettosa,
  quasi rusticae imprevedibile, ma sempre
  illuminata da quella logica affilata che le
  permette di arrivare al cuore dellevicende e di
  scavare, con ironia e leggerezza, nella natura
  umana oltre le apparenze. Alle prese con ferri
  e gomitoli, riesce a sbrogliare la matassa del
  mistero fino a smascherare il colpevole: ché è
  a questo che tende tutta il perfetto meccanismo del racconto della celebre autrice inglese.
  Racconto che, in questo caso, si dipana sul finire degli anni Quaranta in una casa vittoriana della
  campagna inglese dove Miss Marple arriva per raggiungere una sua vecchia amica, Caroline, una
  filantropa che vive lì con il terzo marito Lewis, vari figli, figliastri e giovani "in difficoltà", in una sorta di
  famiglia allargata di cui fa parte anche uno strano giovane, Edgar, che affianca il marito a gestire il
  filantropico tran tran.
  Una singolare compagnia attraversata inevitabilmente da malumori e odi sotterranei di cui l' acutissima
  Miss Marple si accorge subito: specie quando, una sera, senza un motivo apparente Edgard perde il
  controllo di sé e arriva a minacciare Lewis con una pistola costringendolo ad entrare nel suo studio. Il
  delitto sembra avvenire sotto gli occhi di tutti, ma le cose non so no come sembrano.

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Pagina 45                       Il Resto del Carlino (ed.
                                        Ravenna)
                                                         Cronaca

  'Aria e acqua', mostra a Russi
  A Russi presso la sala di Corso Farini 66, fino
  al 15 aprile, c' è la mostra collettiva d' arte
  'Aria e Acqua' dell' Associazione ARTej­ritagli
  d' arte.
  Sarà visitabile nei festivi e prefestivi dalle 10
  alle 12 e dalle 15 alle 19.

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COMUNE DI RUSSI Martedì, 03 aprile 2018
3 aprile 2018
Pagina 54                        Il Resto del Carlino (ed.
                                         Ravenna)
                                                         Cronaca

  RUSSI QUESTA SERA ALLE 20.45 L' ULTIMO SPETTACOLO DELLA STAGIONE DEL
  COMUNALE

  Una rustica Miss Marple tutta da ridere
  Maria Amelia Monti porta in scena la detective di Agatha Christie

  GRAN FINALE della stagione teatrale del
  Comunale di Russi questa sera alle 20.45 con
  'Miss Marple, giochi di prestigio', una
  commedia contemporanea e originale che
  porta per la prima volta in Italia la più famosa
  detective di Agatha Christie, che è interpretata
  dalla simpatica Maria Amelia Monti. Sul
  palcoscenico anche due attori di originale
  talento come Roberto Citran e Sabrina
  Scuccimarra, e un gruppo di giovani dalla
  strabordante energia scenica: Sebastiano
  Bottari, Marco Celli, Giulia De Luca, Stefano
  Guerrieri e Laura Serena (info: el. 0544­
  587690).
  LA VICENDA si svolge alla fine degli anni '40,
  in una casa vittoriana della campagna inglese.
  Miss Marple è andata a trovare la sua vecchia
  amica Caroline, una filantropa che vive lì col
  terzo marito, Lewis, e vari figli e figliastri dei
  matrimoni precedenti. Di questa famiglia
  allargata, fa parte anche uno strano giovane,
  Edgard, che aiuta Lewis a dirigere le attività
  filantropiche. Il gruppo è attraversato da
  malumori e odi sotterranei, di cui Miss Marple
  si accorge ben presto. Durante un tranquillo dopocena, improvvisamente Edgard perde i nervi: pistola
  in pugno minaccia Lewis e lo costringe a entrare nel suo studio. Il delitto avviene sotto gli occhi
  terrorizzati di tutti. Ma le cose non sono come sembrano. Toccherà a Miss Marple, in attesa dell' arrivo
  della polizia, capire che ciò che è successo non è quello che tutti credono di aver visto. Il pubblico è
  stato distratto da qualcosa che ha permesso all' assassino di agire indisturbato. Come a teatro. Come in
  un gioco di prestigio. L' adattamento teatrale di Edoardo Erba, traduttore italiano dei testi teatrali di
  Agatha Christie, e la regia di Pierpaolo Sepe aggiungono gli ingredienti necessari a rendere originale e
  sorprendente uno dei generi letterari più amati e popolari.
  «Non stupisce come tra tutti i generi ­ letterari e non ­ il giallo rimanga il più popolare ­ scrive Sepe ­.
  Come del resto testimonia il proliferarsi di serie tv che portano questo marchio, e quello dei suoi vari
  sottogeneri: noir, thriller, poliziesco. Ciò che sorprende invece è il fatto che un ambito così truculento
  abbia tra i capostipiti un' anziana signora inglese, Agatha Christie, e che proprio a lei dobbiamo l'
  invenzione di una delle prime 'criminologhe' della storia: Miss Jane Marple. Da abile conoscitrice della
  natura umana, Christie ha saputo sfruttare, come nessun altro, la sottile seduzione che l' uomo avverte
  nei confronti del suo aspetto più letale, dei suoi istinti più cruenti, e se ne è servita per costruire trame
  che rimangono tutt' oggi capolavori di suspense e di mistero. I lavori di Agatha Christie non sono certo
                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2017

                                                                                                 Continua ­­>     8
3 aprile 2018
Pagina 54                         Il Resto del Carlino (ed.
3 aprile 2018
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  Podismo Grande successo di partecipazione per la classica competizione svoltasi ieri a Russi

  Trionfo di Zitouni nella 42ª Maratona del Lamone
  Russi PIÙ di 2.500 presenze, di cui 730 iscritti
  nella maratona e 188 nel Cinquemilametri, le
  due distanze competitive: questi i numeri della
  42ª Maratona del Lamone, un 'must' del
  podismo romagnolo. Nella 42 km subito in
  fuga il campione in carica, il keniano Kagia,
  seguito dal marocchino Youness Zitouni.
  Che al 33° km prende il largo per vincere (foto
  Zampaglione) in 2.20'21", seguito dal keniano
  (a 3'29") e dal rocchigiano Matteo Lucchese (a
  13'34"), specialista di rango nazionale nell'
  UltraTrail. Nella top ten finiscono tre centisti
  romagnoli, Marco Serasini da S.Martino in
  Gattara, 6°, che precede Gurioli e Bernabei.
  Ottimo il crono del cesenate Loris Cappanna,
  campione italiano di maratona non vedenti,
  che chiude in 2.55'38" (21° assoluto), nuovo
  personale. I panni della protagonista femminile
  li veste la mantovana Manuela Rebuzzi, in
  testa da metà gara e prima all' arrivo in
  3.11'32". Ad accompagnarla sul podio la
  pluricampionessa di 100 km Monica Carlin (a
  58'') e con una rimonta nel finale la longianese
  Samantha Graffiedi (a 1'43"). Di ottimo
  spessore tecnico anche il Cinquemila, gara in circuito nel centro cittadino che festeggia 25 edizioni. Il
  favorito è il mezzofondista imolese Simone Bernardi, reduce da uno stage con la nazionale, che dopo
  un giro però si ritira lasciando il passo al roncofreddese Alberto Della Pasqua, ex­campione europeo di
  Duathlon sprint, che vince in 15'31" davanti a Generali (a 7'') e De Nicolò (a 14''). Nella gara rosa gran
  prova per la forlivese Anna Spagnoli, che ferma il cronometro su 18'01" davanti a Briganti (a 1'08") e
  Solaroli (a 1'20").

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  Grande Romagna alla 42esima edizione della
  Maratona del Lamone
  In campo maschile si è avuto il successo del marocchino Youness Zitouni andato in
  testa attorno al 33° km dopo aver tenuto il passo del fuggitivo Kagia

  E' stata la Maratona delle prime volte: la 42ª
  edizione della corsa del GS Lamone ha visto,
  infatti, due nuovi ingressi nel proprio albo d'
  oro. In campo maschile si è avuto, infatti, il
  successo del marocchino Youness Zitouni,
  impostosi alla Maratona di Ravenna nel 2016 e
  quarto l' anno scorso in piazza Farini, andato
  in testa attorno al 33° km dopo aver tenuto il
  passo del fuggitivo Kagia, in cerca del bis
  dopo il trionfo dell' anno scorso, e capace di
  chiudere con il tempo di 2.20'20", con ben
  3'29" di vantaggio sullo stesso keniano. I due
  africani hanno fatto corsa a sé fin dall' inizio,
  prendendo subito un vantaggio incolmabile
  per gli altri. Splendido terzo posto per il
  rocchigiano Matteo Lucchese, che ha
  completato i 42 km in 2.33'54". In campo
  femminile, si è imposta la bolognese dell'
  Atletica Reggio Manuela Rebuzzi, andata in
  t e s t a a m e t à g a r a e a r r i v a t a a Russi i n
  3.11'32", vincendo la concorrenza di Monica
  Carlin, a caccia del suo quarto trionfo a Russi,
  giunta seconda a 58" di distacco. Terzo posto
  per Samantha Graffiedi, emersa nel finale a
  scapito della giapponese del Mugello Sohn,
  sempre tra le prime tre fino a pochi chilometri
  dal traguardo, poi crollata e preceduta anche
  da Manuela Frizzo. Prima volta sotto le 3 ore,
  alla ventesima Maratona in carriera, anche per Loris Cappanna, campione italiano in carica per non
  vedenti, arrivato 21° assoluto in 2.55'38". In suo onore il prossimo 6 maggio al Pala De Andrè si terrà la
  manifestazione "Corri con gli occhi di Loris", una corsa o camminata in cui i partecipanti simuleranno le
  condizioni di gara dei non vedenti, correndo bendati, accompagnati da un atleta guida. Il ricavato sarà
  devoluto all' associazione fondata da Cappanna "Non ho paura del buio". E' stata anche la Maratona dei
  romagnoli: 4 tra i primi 10 in campo maschile (dopo Lucchese, ci sono Marco Serasini, sesto; Mirco
  Gurioli, settimo; Andrea Bernabei, ottavo); 2 nella top 10 in campo femminile, dove oltre al terzo posto
  della longianese Graffiedi si segnala il sesto posto della forlivese Laura Capelli. Ma è stata pure la
  Maratona dei ritorni, nella 5.000 per Russi, che ha festeggiato il quarto di secolo. Tra gli uomini, infatti, è
  tornato sul gradino più alto del podio Alberto Della Pasqua (Dinamo Sport) ­ 15'31" il suo crono ­ già
  vincitore qui nel 2012, 2015 e 2016 e secondo l' anno scorso, che ha approfittato del ritiro, dopo un giro,

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  Maratona del Lamone, vince Youness Zitouni
  Ottimi anche i risultati dei romagnoli in gara, sia in campo maschile che femminile

  La 42ª edizione della corsa del GS Lamone ha
  visto due nuovi ingressi nel proprio albo d' oro.
  In campo maschile si è avuto, infatti, il
  successo del marocchino Youness Zitouni .
  Come spiega l' organizzazione, si era già
  imposto alla Maratona di Ravenna nel 2016 e
  piazzato quarto l' anno scorso in piazza Farini;
  è andato in testa attorno al 33° km dopo aver
  tenuto il passo del fuggitivo Kagia, in cerca del
  bis dopo il trionfo dell' anno scorso, e capace
  di chiudere con il tempo di 2.20'20", con ben
  3'29" di vantaggio sullo stesso keniano. I due
  africani hanno fatto corsa a sé fin dall' inizio,
  prendendo subito un vantaggio incolmabile
  per gli altri. Ottimo il terzo posto per il
  rocchigiano Matteo Lucchese, che ha
  completato i 42 km in 2.33'54". In campo
  femminile, si è imposta la bolognese dell'
  Atletica Reggio Manuela Rebuzzi , andata in
  t e s t a a m e t à g a r a e a r r i v a t a a Russi i n
  3.11'32", vincendo la concorrenza di Monica
  Carlin, a caccia del suo quarto trionfo a Russi,
  giunta seconda a 58" di distacco. Terzo posto
  per Samantha Graffiedi, emersa nel finale a
  scapito della giapponese del Mugello Sohn,
  sempre tra le prime tre fino a pochi chilometri
  dal traguardo, poi crollata e preceduta anche
  da Manuela Frizzo. Prima volta sotto le 3 ore,
  alla ventesima Maratona in carriera, anche per Loris Cappanna , campione italiano in carica per non
  vedenti, arrivato 21° assoluto in 2.55'38". In suo onore il prossimo 6 maggio al Pala De Andrè si terrà la
  manifestazione "Corri con gli occhi di Loris", una corsa o camminata in cui i partecipanti simuleranno le
  condizioni di gara dei non vedenti, correndo bendati, accompagnati da un atleta guida. Il ricavato sarà
  devoluto all' associazione fondata da Cappanna "Non ho paura del buio". E' stata anche la Maratona dei
  romagnoli: 4 tra i primi 10 in campo maschile (dopo Lucchese, ci sono Marco Serasini, sesto; Mirco
  Gurioli, settimo; Andrea Bernabei, ottavo); 2 nella top 10 in campo femminile, dove oltre al terzo posto
  della longianese Graffiedi si segnala il sesto posto della forlivese Laura Capelli. Ma è stata pure la
  Maratona dei ritorni, nella 5.000 per Russi , che ha festeggiato il quarto di secolo. Tra gli uomini, infatti,
  è tornato sul gradino più alto del podio Alberto Della Pasqua (Dinamo Sport) ­ 15'31" il suo crono ­ già
  vincitore qui nel 2012, 2015 e 2016 e secondo l' anno scorso, che ha approfittato del ritiro, dopo un giro,
  del favorito Simone Bernardi, appesantito dai carichi di lavoro fatti nello stage con la nazionale.
  Secondo posto per Emanuele Generali e terza piazza per Nicholas De Nicolò, compagno di squadra di
  Della Pasqua. Tra le donne Anna Spagnoli (Edera Forlì) centra il tris in 18'01", dopo i successi del 2013

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  I redditi medi. I centri

  A Bergamo e Prato la palma della crescita
  Sono Bergamo e Prato a segnare la dinamica
  più vivace nei redditi dichiarati l' anno scorso.
  Con un secco +2%, il Comune lombardo
  primeggia fra le città che, pur partendo da
  dichiarazioni in cima alle classifiche nazionali,
  hanno visto crescere i guadagni dichiarati
  negli ultimi 12 mesi fotografati dal Fisco, in
  una classifica che continua a dividere
  nettamente Nord e Sud. In valore assoluto,
  Milano non conosce rivali, unica città
  capoluogo oltre i 30mila euro a contribuente.
  Monza segue a oltre 3mila euro pro capite di
  distanza, tallonata appunto da Bergamo e
  mantenendo a distanza Pavia, in una prima fila
  tutta lombarda. Per incontrare una città del
  Sud bisogna andare al 20esimo posto
  (Cagliari), mentre il Mezzogiorno domina nelle
  parti basse della classifica. La polarizzazione
  si incontra anche guardando alle sole città più
  g r a n d i . N e l t o t a l e d e i Comuni, invece,
  primeggia Lajatico, piccolo centro del pisano
  "patria" di Andrea Bocelli. Gli 81 contribuenti di
  Cursolo, nel Vco, con 5.568 euro a testa
  registrano invece la media più bassa d' Italia.

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  Il 21% delle tasse va alle pensioni, il 19% alla sanità
  Un euro su dieci paga invece l' istruzione e un altro è «ipotecato» dal debito pubblico

  Il 21% delle tasse pagate dai 30 milioni di
  contribuenti Irpef va a finanziare le pensioni.
  Alla sanità finisce il 19% mentre la quota
  destinata a saldare gli interessi sul debito
  pubblico si attesta all' 11 per cento. È quanto
  emerge dalla nuova lettera che l' agenzia delle
  Entrate, proprio mentre la nuova stagione delle
  dichiarazioni dei redditi sta per entrare nel
  vivo, invierà dalla metà di questo mese per
  comunicare quanto hanno versato lo scorso
  anno e come lo Stato ha utilizzato quel gettito.
  Sarà questa una delle novità del cassetto
  fiscale di ogni singolo contribuente, in cui oltre
  alla nuova dichiarazione precompilata per l'
  anno d' imposta 2017, alle eventuali lettere di
  compliance o alle comunicazioni di rimborsi
  spettanti, il cittadino troverà la distribuzione
  delle imposte relative ai redditi 2016
  comunicati al Fisco con il modello Redditi
  (quello che una volta si chiamava Unico) o con
  il 730 precompilato. Un progetto voluto dall'
  agenzia delle Entrate che, spiegano da Via
  Cristoforo Colombo, «ha come obiettivo
  principale migliorare il senso di partecipazione
  dei cittadini troppo spesso considerati soltanto
  contribuenti». Sono circa 30 milioni i soggetti
  potenziali interessati, 20 dei quali hanno adottato il modello 730 e altri 10 milioni circa il modello Redditi.
  Dalle prossime settimane, sul sito delle Entrate, accedendo al proprio cassetto fiscale o consultando la
  dichiarazione precompilata via web si potrà conoscere come sono state distribuite le risorse fiscali in un
  quadro sintetico che contiene le principali voci di spesa. Tutte riassunte in una tabella e in un "grafico a
  torta" attraverso i quali il contribuente potrà verificare concretamente il percorso compiuto dalle imposte
  in base alla propria dichiarazione dei redditi 2017.
  Trasparenza e semplificazione, dunque, sulla falsariga di quanto già sperimentato dall' amministrazione
  finanziaria inglese che comunica l' utilizzo delle imposte pagate fino a 100mila sterline.
  E, come sottolinea il direttore delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, «è un altro passo sulla strada di un
  fisco diverso e anche un' operazione verità e di chiarezza su come tutti noi contribuiamo a dare forza
  allo Stato e ai servizi che usiamo tutti i giorni».
  Come spiega la nota diffusa ieri dalle Entrate, la destinazione delle imposte è stata predisposta sulla
  base dei dati analitici della spesa pubblica elaborati dal ministero dell' Economia.
  Così si apprende che oltre a previdenza, sanità e debito pubblico, a finanziare l' istruzione è destinato
  circa il 10,9% dell' Irpef versata, mentre tutela dell' ambiente, cultura e sport, nonché abitazioni e tutela
  dei territori ricevono, rispettivamente, il 2,5%, il 2,4% e 1,8%, ossia meno del 2,7% che lo Stato gira a

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  Pensioni. Gli assegni

  In Piemonte un «tris» da record
  I 14,6 milioni di italiani titolari di redditi da
  pensione denunciati al fisco sono poco meno
  del 36% dei contribuenti. Ma la loro
  distribuzione è diseguale, e si concentra in
  particolare nelle piccole province del Nord
  dove l' industrializzazione di massa è un
  ricordo, e dove spesso le nuove strade dell'
  economia faticano a passare. Si spiegano così
  le prime file nella classifica delle province per
  incidenza dei pensionati, che con l' eccezione
  di Isernia sono occupate da tre territori
  piemontesi: Biella, Vercelli e Alessandria.
  Biella svetta anche nella graduatoria dedicata
  ai singoli capoluoghi, appena dietro a Gorizia
  dove i pensionati sono il 44,7 per cento. Il peso
  dei pensionati si riduce nelle città del Sud, fino
  al primato di Olbia dove rappresentano meno
  di un quarto dei contribuenti. Nell' Italia diffusa,
  invece, sono molti i centri minori abbandonati
  dai giovani, dove i pensionati arrivano a
  presentare più del 75% delle dichiarazioni. È
  invece Livigno (Sondrio) a mostrare la quota
  maggiore di popolazione attiva.

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  L' agevolazione. In vigore dal 2014

  Il bonus da 8o euro «premia» la Calabria
  La geografia del bonus da 80 euro introdotto
  nel 2014 dal governo Renzi offre più di una
  sorpresa. Il Comune più beneficiato d' Italia è
  Platì, in provincia di Reggio Calabria, l' unico
  in cui più della metà dei contribuenti ha
  ricevuto il bonus Renzi. Ma anche nella
  Calabria profonda gli effetti elettorali dello
  sconto fiscale sono stati a corta gittata; e il 4
  marzo il Partito democratico si è fermato a un
  modestissimo 5,4%, che ha fatto evaporare i
  quattro quinti dei voti ottenuti alle Europee del
  2014, quando il bonus era fresco di
  introduzione e il Pd di Platì volò al 27,6%. Una
  storia piccola, e viziata da dinamiche locali,
  che segna però solo un capitolo dell'
  inaspettato protagonismo calabrese nella
  distribuzione del bonus. Fra i primi 10 Comuni
  per frequenza del beneficio si incontrano
  anche San Luca, Careri e Africo, tutti in
  provincia di Reggio Calabria.

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  Ricchi e poveri. Le disparità

  Nella metà dei Comuni nessuno oltre i 120mila euro
  In Italia ci sono 3.633 Comuni dove nessun
  contribuente dichiara al Fisco un reddito
  superiore ai 120mila euro lordi all' anno. La
  piramide degli imponibili Irpef, si sa, è
  parecchio schiacciata verso il basso, ma l'
  assenza di redditi da almeno un euro oltre
  quota 120mila nel 45% dei Comuni italiani fa
  impressione. Questo valore è raggiunto solo
  da 285.876 italiani, e l' 11% di loro (31.888)
  abita nel Comune di Milano. A piazza del
  Duomo e dintorni gli over 120mila
  rappresentano il 3,1% dei contribuenti totali,
  un valore quasi doppio rispetto a Roma dove
  lo stesso livello di reddito è dichiarato da
  33.280 persone, che sono però solo l' 1,7%
  della platea. Ma il primato meneghino è
  confermato dall' hinterland: il Comune a più
  alta densità di dichiarazioni pesanti è Basiglio,
  territorio che ospita «Milano 3» e anche
  Segrate, dove c' è «Milano 2», con il suo 3,4%
  si colloca alla settima posizione nazionale.

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  Multe. Le ultime sentenze avvalorano l' interpretazione restrittiva della legge Bassanini

  Ausiliari con poteri limitati se sono dell' azienda dei
  bus
  Possono sanzionare la sosta vietata solo sulle corsie preferenziali

  Possono gli ausiliari della sosta fare multe su
  tutto il territorio comunale a chi parcheggia
  male, anche se sono dipendenti dell' azienda
  d i trasporto pubblico locale? O d e v o n o
  limitarsi a punire chi sosta sulle corsie
  preferenziali, intralciando i mezzi pubblici?
  Se ne discute da anni. Ultimamente sembra
  prevalere la tesi più garantista. Soprattutto a
  Milano, una delle città più importanti in cui gli
  ausiliari sono dipendenti d e l l ' a z i e n d a d i
  trasporto. Con polemiche politiche, rinfocolate
  anche da alcuni preavvisi d' infrazione lasciati
  sotto i tergicristalli: sono tanto oscuri da far
  sospettare che il Comune ­ viste le incertezze
  della giurisprudenza ­ non desiderasse far
  notare troppo che le infrazioni erano state
  rilevate da ausiliari dipendenti dall' Atm.
  Succede perché le norme in materia si
  prestano a diverse interpretazioni. Non sono
  scritte in modo particolarmente ambiguo ­
  come in altri casi ­ ma la quantità di infrazioni
  è tale da spingere molti a tentare comunque la
  strada del ricorso.
  Le norme consistono fondamentalmente in due
  commi della cosiddetta Legge Bassanini, la
  127/1997. Stanno nell' articolo 17 e sono il 132
  e il 133. In sintesi, il 132 autorizza gli ausiliari a
  sanzionare i divieti di sosta su tutto il territorio comunale solo se sono dipendenti comunali, mentre se
  lavorano per le società di gestione dei parcheggi possono operare solo nell' ambito delle strisce blu da
  loro gestite (e ­ fu poi chiarito ­ anche nelle loro immediate vicinanze, quando un veicolo sosta fuori
  dalle strisce ma intralcia quelle ferme regolarmente al loro interno). Il 133 parla invece degli ausiliari
  dipendenti dalle aziende di trasporto pubblico locale, stabilendo sicuramente che essi possono
  sanzionare chi sosta o circola nelle corsie riservate ai mezzi pubblici.
  Il comma 133, però, non dice solo questo: contiene anche un rimando al comma 132, dal quale pare di
  capire che gli ausiliari dipendenti delle aziende di trasporto pubblico locale abbiano anche tutti gli altri
  poteri degli altri ausiliari. Ma il rimando è generico e non chiarisce in quali dei due casi previsti dal
  comma 132 (intero territorio comunale o sole strisce blu) valgano tali poteri. Il dubbio è alimentato dal
  fatto che non pochi Comuni hanno affidato la gestione delle strisce blu proprio alle aziende di trasporto
  pubblico locale, per cui il legislatore avrebbe potuto anche limitare i poteri dei loro dipendenti ai soli
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  In attesa dell' ok del Consiglio Ue, dal forum delle Entrate si delineano le prime ipotesi

  Fatture elettroniche tra privati, si accelera sui tempi
  di marcia
  Work in progress sulla fatturazione elettronica. I tecnici dell'
  amministrazione finanziaria, assieme agli altri attori interessati,
  stanno affrontando le diverse questioni tecnico­giuridiche che
  dovranno essere risolte per dare attuazione alla norma che,
  allo stato dell' arte e fatte salve possibili (e auspicabili)
  graduazioni, impone l' obbligo generalizzato a decorrere dal 1°
  gennaio 2019. Cominciano così a delinearsi le prime ipotesi
  operative, come si può vedere dalle tabelle in pagina, che
  riportano alcune delle proposte emerse durante il forum della
  fatturazione elettronica a cui hanno preso parte associazioni di
  categoria, Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli
  esperti contabili e altri esperti e che Dipartimento delle finanze
  e Agenzia delle entrate faranno proprie, con appositi
  provvedimenti di normazione secondaria. Intanto, sul fronte
  della norma primaria, va ricordato che manca ancora un
  tassello fondamentale, ossia l' autorizzazione del Consiglio dell'
  Unione europea a derogare alle disposizioni della direttiva Iva
  (2006/112/Ce del 28 novembre 2016), che mettono sullo stesso
  piano la fattura elettronica e quella cartacea e non consentono
  agli stati membri di imporre l' una o l' altra forma. Passaggio
  indispensabile, questo, anche se quasi una formalità, giacché il
  disco verde dell' Ue è dato per scontato. Il 5 febbraio scorso,
  infatti, la Commissione ha proposto di rilasciare all' Italia l'
  autorizzazione, richiesta a settembre 2017, di estendere la
  fatturazione elettronica obbligatoria per consentire «all'
  amministrazione tributaria di acquisire in tempo reale le
  informazioni contenute nelle fatture» in modo da «effettuare
  controlli tempestivi e automatici della coerenza fra l' Iva
  dichiarata e quella versata». Al riguardo, la Commissione
  osserva che, come accennato, «l' articolo 218 della direttiva Iva
  p o n e s u u n piano di parità la fatturazione cartacea ed
  elettronica stabilendo che gli stati membri accettano come
  fatture documenti o messaggi su supporto cartaceo o
  elettronico», mentre ai sensi dell' art. 232 «l' uso di una fattura
  elettronica è subordinato all' accordo del destinatario». Ecco,
  dunque, che l' obbligo di fatturazione elettronica derogherebbe
  a queste due disposizioni. La deroga, secondo la
  Commissione, può comunque essere autorizzata ai sensi dell'
  art. 395 della direttiva, allo scopo di evitare talune evasioni ed
  elusioni e di semplificare la riscossione delle imposte. La deroga, inoltre, si pone in linea con la

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  Tempi e prospettive della rivoluzione digitale per Federico Leproux, a.d. di TeamSystem

  E­fatture, nessun rischio blocco
  Il percorso verso la fatturazione elettronica
  obbligatoria per tutti e più in generale verso la
  trasformazione digitale è avviato e, nonostante
  le resistenze, le difficoltà e i problemi, non si
  fermerà. Il traguardo è la digitalizzazione
  completa dei processi. Cioè la digitalizzazione
  dell' intero ciclo che va dall' acquisizione dell'
  ordine alla gestione della produzione, all'
  evasione e logistica, fino al ciclo dei
  pagamenti.
  Sui contenuti, i tempi e le prospettive di questa
  rivoluzione, ItaliaOggi Sette ha sentito
  Federico Leproux, amministratore delegato di
  TeamSystem, una delle realtà imprenditoriali
  più dinamiche e impegnate su questo fronte.

  Domanda. Secondo Cna (Confederazione
  nazionale dell' artigianato) l' entrata in
  vigore della fatturazione elettronica
  obbligatoria per tutte le imprese tra soli
  nove mesi rischia di arrecare un grave
  danno al sistema produttivo, in particolare
  alle imprese di minore dimensione. Si
  paventa addirittura il rischio che il sistema
  vada in blocco (come succede
  regolarmente in occasione di invii massivi
  di dati) rendendo impossibile l' arrivo delle
  fatture a destinazione e il relativo incasso.
  Per questo chiede un rinvio. Il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ha da tempo
  chiesto un rinvio e l' eliminazione dell' obbligo, almeno nei primi anni. Timori infondati?
  Risposta. La fatturazione elettronica è una opportunità strategica per il Sistema Paese. Rappresenta
  uno stimolo forte alla digitalizzazione dei processi di studi professionali e aziende con benefici
  significativi in termini di crescita e recupero di competitività.
  Per quanto riguarda il timore di difficoltà o addirittura di un blocco del sistema io ho una visione positiva:
  l' esperienza della fatturazione elettronica verso la p.a.
  , per esempio, che è stata propedeutica al lancio su tutto il sistema, è stato un caso di successo e una
  riconosciuta best­practice a livello europeo. Piattaforme, tecnologie, infrastrutture sono più che pronte a
  gestire questo cambiamento epocale, e anche inevitabile, come altri cambiamenti assorbiti con
  successo in passato e che hanno portato grandi benefici.
  Sono positivo anche rispetto alle preoccupazioni dei professionisti: grazie alla fatturazione elettronica
  potranno liberarsi finalmente del peso di molte attività di gestione e riconciliazione manuale per
  dedicarsi ai servizi di consulenza a maggior valore che possono rafforzare il loro indispensabile ruolo
  accanto alle imprese nel rilancio del sistema competitivo.
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  Più efficienza energetica con i certificati bianchi
  Cinque milioni di tonnellate equivalenti di
  petrolio (Mtep). A tanto ammonta il risparmio
  ottenuto dall' Italia nel corso del 2017
  attraverso la concessione di Certificati bianchi
  nel settore dell' efficienza energetica da parte
  del Gse. A fronte di 5.695 richieste, il gestore
  ha riconosciuto infatti 5,8 milioni di Certificati
  (a cui corrispondono risparmi di energia
  primaria per a 1,92 Mtep), il 62% dei quali in
  ambito industriale e il 31% in ambito civile.
  Questo vuol dire che, dall' avvio del
  meccanismo (nel 2006) a oggi, sono stati
  riconosciuti oltre 47,4 milioni di Tee (titoli di
  efficienza energetica negoziabili, ndr)
  corrispondenti a circa 25,7 Mtep di risparmio
  di energia primaria.
  Per quanto riguarda la riqualificazione
  energetica degli edifici pubblici e p r i v a t i ,
  inoltre, con il Conto termico il Gse ha ricevuto
  43.227 richieste, che corrispondono a circa
  180 milioni di euro di incentivi dei quali 62
  milioni di euro relativi a interventi di efficienza
  energetica della pubblica amministrazione.
  Risultati che riflettono gli sforzi compiuti dal
  Gse che nell' ultimo anno ha messo a
  disposizione di oltre 800 comuni la propria
  esperienza, per indirizzare gli investimenti
  d e g l i enti locali v e r s o u n a c r e s c i t a
  ecocompatibile. Sul fronte della lotta ai cambiamenti climatici, inoltre, il Gse, in qualità di responsabile
  del collocamento delle quote di CO2 italiane, ha messo all' asta sulla piattaforma comune europea circa
  95 milioni di quote di emissione, con un ricavo totale destinato al bilancio dello Stato di 550 milioni di
  euro.

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  Dati e criticità nel Rapporto 2017 sui tecnorifiuti: strutture e informazione da potenziare

  Raee, l' uno contro zero fa flop
  La consegna in negozio non decolla. Raccolta in crescita

  Un frigorifero rotto, un vecchio phon, un
  telefonino passato di moda: i prodotti elettrici
  ed elettronici giunti a fine vita oggi finiscono
  sempre di più a raccolta e trattamento
  secondo le norme di fonte europea a tutela
  dell' ambiente.
  Nel 2017, la raccolta dei «Raee» (rifiuti d a
  Apparecchiature elettriche ed elettroniche ­ in
  sigla «Aee») in Italia è cresciuta del 4,7%
  rispetto al 2016, superando le 296 mila
  tonnellate. In un anno sono aumentati anche i
  Centri per la raccolta disseminati sullo Stivale
  (sono 4.076 quelli comunali, a i q u a l i s i
  aggiungono 562 centri di conferimento di altro
  tipo), nonché i ritiri effettuati dai 15 «Sistemi
  Collettivi» dei produttori di Aee presso i luoghi
  di raccolta, che raggiungono quasi quota 168
  mila.
  Tuttavia c' è ancora molto da fare nel Paese. In
  primo luogo, per colmare il gap Nord­Sud
  nella diffusione dei Centri raccolta e per la
  raccolta stessa; in secondo luogo, per
  migliorare la conoscenza e sensibilità dei
  cittadini sulle possibilità di consegna e ritiro
  offerte dalla legge: i cosiddetti «uno contro
  uno» e «uno contro zero», le possibilità di
  consegnare i propri vecchi prodotti presso i
  negozi della distribuzione, sono ancora
  praticamente sconosciuti e poco attuati. È quanto emerge dal Rapporto Raee 2017 curato dal Centro di
  coordinamento Raee e presentato la scorsa settimana a Milano.
  «Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti, grazie all' impegno dei Sistemi Collettivi e di tutti i gestori
  della raccolta, siano essi Comuni, aziende della gestione rifiuti oppure distributori e installatori di
  apparecchiature elettriche e elettroniche», ha commentato Giancarlo Dezio, presidente del Centro di
  Coordinamento Raee, «il quadro è positivo, ma gli obiettivi europei ci incalzano e dobbiamo guardare al
  futuro. In primis è necessario colmare gli squilibri che ancora persistono nel Paese; gli enti locali sono
  chiamati ad attuare serie politiche di informazione e infrastrutturazione per supportare la diffusione della
  cultura della raccolta». I produttori di Aee, ha ricordato Dezio, «attraverso i Sistemi Collettivi hanno
  messo a disposizione quasi 20 milioni di euro tra premi di efficienza, fondo di infrastrutturazione e fondi
  per comunicazione».
  La raccolta nelle regioni.
  I dati positivi della raccolta (+4,66%) confermano anche per il 2017 il trend di crescita avviato nel 2014.
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  Il rapporto sulla sharing mobility: l' offerta è ampliata, ma concentrata al Centro­Nord

  Auto e bici di proprietà? Addio
  I servizi di mobilità condivisa sono cresciuti del 50%

  Dall' auto alla bici fino allo scooter, sempre più
  persone in Italia scelgono di muoversi con
  mezzi condivisi, pagando solo per il tempo di
  utilizzo e azzerando quindi i costi legati al
  possesso di un veicolo.
  Un trend, questo, favorito dal boom dei servizi
  di sharing, che sono cresciuti, nel triennio
  2015­2017, del 50%, con un' offerta che si è
  ampliata e diversificata, come dimostra anche
  il recente annuncio della fusione di due
  importanti proposte di car sharing, ovvero
  DriveNow (Bmw) e Car2go (Mercedes).
  Rimane però uno sviluppo ancora a macchia
  di leopardo, con importanti differenze
  territoriali: anche se nel Sud c' è stato un forte
  aumento (+57%), in quest' area sono ancora
  presenti pochi operatori, che invece si
  concentrano in un numero limitato di città
  medio­grandi del Centro Nord, in primis a
  Milano.
  I numeri del fenomeno in Italia, di recente
  esposti alla seconda Conferenza nazionale
  organizzata dall' Osservatorio nazionale della
  sharing mobility (durante la quale è stato
  presentato il secondo rapporto nazionale sulla
  sharing mobility), parlano infatti di 40 mila
  biciclette offerte in bike sharing in 265 comuni,
  circa 8 mila auto in car sharing per 1.077.589
  utenti, nelle formule del free floating (l' auto che si preleva e si lascia ovunque) e dello station­based (si
  preleva e si lascia in appositi spazi).
  Car sharing: in 5 anni si quintuplica l' offerta.
  Nel 2017 è stato superato il milione di iscritti in Italia, con 7.679 veicoli e 35 città interessate: il numero di
  mezzi condivisi in Italia tra il 2013 e il 2017 è quintuplicato, mentre la quantità degli iscritti e dei noleggi
  è cresciuta rispettivamente di 18 e 37 volte.
  In tutto ciò ha avuto un peso la diffusione degli operatori storici (come Enjoy e Car2Go) cui si è
  affiancato l' ingresso a Milano di una delle più grandi realtà a livello mondiale, ovvero DriveNow:
  peraltro Daimler (Mercedes) e Bmw hanno appena annunciato la fusione tra i rispettivi servizi di car
  sharing, appunto Car2Go e Drivenow, sottoscrivendo un accordo per costituire una joint venture
  paritetica con l' obiettivo di fornire anche servizi che includono app per smartphone per chiamare i taxi,
  localizzare i parcheggi e ricaricare le auto elettriche.
  Un altro importante trend è rappresentato dagli operatori che propongono veicoli elettrici, grazie a
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  Con la notifica a mano scatta il termine breve
  La notifica della sentenza all' ente locale o all'
  ufficio fiscale può essere effettuata con
  consegna a mano all' impiegato addetto, che
  ne rilascia ricevuta, facendo decorrere il
  termine breve per l' impugnazione.
  È quanto si legge nell' ordinanza n. 4616/18
  della Corte di cassazione. Il collegio di
  legittimità era chiamato a pronunciarsi in
  merito a un ricorso proposto da un comune
  della provincia di Reggio Emilia, contro una
  sentenza della Ctr di Bologna, sfavorevole alla
  parte pubblica, avente a oggetto la tassazione
  di alcuni terreni, ritenti non edificabili dai
  giudici regionali. Costituendosi nel giudizio, il
  contribuente muoveva un' eccezione
  preliminare di tardività del ricorso per
  cassazione, proposto oltre il termine breve
  dalla notifica della sentenza. Il ricorso, infatti,
  era stato proposto il 25 novembre 2011,
  dunque oltre i 60 giorni dalla consegna della
  pronuncia, eseguita in data 3 dicembre 2010.
  Di contro, l' ente comunale sosteneva che la
  sentenza in questione era stata consegnata a
  mano presso l' ufficio tributi e tale modalità
  non era idonea a far decorrere il termine
  breve. All' uopo, richiamava il pensiero della
  Suprema corte secondo cui la conoscenza
  della sentenza da parte del soccombente non
  determina di per sé la decorrenza del termine breve, essendo necessario che la stessa avvenga
  secondo le modalità tipiche. Per questa ragione, la proposizione del ricorso doveva ritenersi
  tempestiva, avendo riguardano al termine lungo d' impugnazione.
  La Cassazione ha ritenuto fondata l' eccezione di inammissibilità, compensando le spese di giudizio in
  ragione della novità dell' orientamento seguito, formatosi in epoca successiva alla proposizione del
  ricorso.
  Piazza Cavour ha ricordato la modifica all' articolo 38, comma 2, del dlgs n. 546/92, apportata dal dl
  40/2010, secondo cui le notifiche delle sentenze tributarie si eseguono ai sensi della disciplina speciale
  contenuta nell' articolo 16 del citato dlgs n. 546. Tale norma, al comma 3, prevede che le notificazioni all'
  ufficio o all' ente locale possano essere effettuate «mediante consegna dell' atto all' impiegato addetto
  che ne rilascia ricevuta sulla copia». Questa modalità di notificazione, peculiarità del procedimento
  tributario, è certamente applicabile anche in relazione alla notifica della sentenza, risultando quindi
  idonea a far decorrere il termine breve per l' impugnazione.
  Nicola Fuoco F. B. srl impugnava gli avvisi di accertamento con i quali il comune di Gattatico procedeva
  al recupero dell' Ici.
  La Ctr per l' Emilia Romagna, confermando la sentenza di primo grado, recepiva la tesi del
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  Tributi locali prescritti in cinque anni
  Nella riscossione dei tributi locali si applica il
  termine di prescrizione quinquennale,
  decorrente dalla data di notifica della cartella
  di pagamento divenuta definitiva per mancata
  impugnazione.
  L' Ufficio non potrà, dunque, applicare il
  termine di prescrizione decennale, in via
  analogica rispetto a quanto avviene nel caso in
  cui la pretesa erariale sia stata accertata con
  sentenza passata in giudicato.
  A tali considerazioni, proprie anche delle
  sezioni unite della Cassazione, perveniva la
  terza sezione della Ctr del Lazio con sentenza
  n. 310/2018. Il collegio laziale accoglieva
  parzialmente l' appello del contribuente dopo l'
  intervenuto rigetto del ricorso di primo grado
  con cui erano state impugnate diverse
  intimazioni di pagamento, per il pagamento di
  tributi locali, che si reputavano notificate a
  intervenuta prescrizione, in violazione,
  dunque, della disciplina sul termine breve di
  prescrizione.
  L' Ufficio ribadiva invece la definitività delle
  cartelle non opposte, attribuendo alle stesse
  effetti del tutto equiparabili al passaggio in
  giudicato della sentenza, e legittimando, in tal
  modo, la prescrizione della pretesa a dieci
  anni anziché ai cinque. Veniva, tuttavia,
  precisato che nella riscossione d e i tributi locali, l ' ente impositore deve attenersi al termine di
  prescrizione quinquennale previsto per le obbligazioni periodiche ex art. 2948 c.c., categoria a cui sono
  ascrivibili i tributi in parola. I giudici nella sentenza, infatti, richiamando l' orientamento delle sezioni
  unite (Cass. civ. Sez. unite, sent. n. 23397 del 17/11/2016), specificano che la cartella esattoriale, pur
  avendo le caratteristiche di un titolo esecutivo, resta un atto amministrativo privo dell' attitudine ad
  acquisire efficacia di giudicato, il che significa che la decorrenza del termine per l' opposizione, pur
  determinando la decadenza dalla possibilità di proporre impugnazione, produce soltanto l' effetto
  sostanziale della irretrattabilità del credito, mentre non determina alcun effetto processuale. Per tali
  motivi non potrà trovare applicazione l' art. 2953 cod. civ. ai fini della operatività della conversione del
  termine di prescrizione breve dei 5 anni in quello ordinario decennale. Alla luce di ciò, contro un'
  intimazione di pagamento per tributi locali, che si riferisca a una cartella notificata oltre il termine
  quinquennale, è possibile proporre ricorso dinanzi al giudice tributario e ottenerne l' annullamento,
  come accadeva, pur se parzialmente con riferimento ad alcune cartelle, nel caso di specie.
  Nicola Fuoco () L' appello è parzialmente fondato. Assorbente rispetto a ogni altra questione risulta il
  problema della prescrizione. Non appare condivisibile la motivazione rassegnata dal primo giudice con
  riferimento al generico effetto interruttivo della prescrizione e all' operare, in ogni caso, del termine
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  La mancanza del piano deprezza il terreno
  Per un terreno edificabile inserito nel Prg, la
  mancanza di un piano particolareggiato, che
  ne impedisce di fatto l' edificabilità, non è
  m o t i v o i d o n e o a e s c l u d e r e l a tassazione
  secondo le regole proprie dei terreni
  edificabili; tuttavia, la mancanza del piano
  attuativo può essere considerata quale
  elemento che incide negativamente sul valore
  del bene, consentendo al giudice tributario di
  ridurre di conseguenza gli importi accertati
  dall' amministrazione finanziaria.
  È quanto si legge nella sentenza n. 315/03/18
  della Ctr Lazio. L' Agenzia delle entrate di
  Roma aveva emesso un avviso di rettifica e
  liquidazione, ai fini del registro, in relazione
  alla compravendita di un terreno edificabile
  sito nel Comune di Anzio.
  L' atto veniva notificato ad acquirente e
  venditore, coobbligati per il pagamento delle
  maggiori imposte accertate.
  Nei ricorsi, le parti insistevano sul fatto che le
  Entrate avessero calcolato il valore del terreno
  (base imponibile) considerandolo a tutti gli
  effetti come un terreno edificabile, mentre l'
  edificazione non era possibile, mancando il
  piano particolareggiato da approvare in
  regione. Resisteva l' ufficio, sostenendo come
  il bene fosse regolarmente inserito in zona B4
  del piano regolatore generale, con significativi indici di edificabilità: la mancanza del piano attuativo, di
  contro, non consente di ritenere il terreno non edificabile, ai fini delle imposte.
  La Ctp di Roma, aderendo a questa tesi, rigettava i ricorsi e contro questa pronuncia proponevano
  appello i contribuenti, insistendo sulle medesime questioni sollevate in primo grado. La valutazione del
  collegio regionale è stata analoga a quella dei colleghi di primo grado, per quanto concerne il profilo
  dell' edificabilità; tuttavia, la Ctr ha ritenuto di dover riconoscere la parziale fondatezza della domanda di
  annullamento dell' atto, proprio in ragione della mancanza del piano particolareggiato.
  Infatti, se è vero che il terreno si considera edificabile, ai fini fiscali, anche in mancanza del piano
  attuativo, è altrettanto vero che tale situazione incide sensibilmente sul valore del bene, avendo riguardo
  al momento in cui avviene la compravendita.
  Il collegio laziale ha quindi ritenuto di dover considerare un abbattimento del 30% rispetto al valore
  accertato dall' ufficio fiscale, compensando le spese di giudizio per la reciproca, parziale soccombenza
  delle parti in causa.
  Benito Fuoco L' Agenzia delle entrate di Roma emetteva nei confronti dei contribuenti C.S. e A.P. l'
  avviso di rettifica e liquidazione con cui rideterminava il valore del bene dagli stessi acquistato e
  consistente in un appezzamento di terreno edificabile (). Avverso l' atto proponeva ricorso il
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3 aprile 2018
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