COMUNE DI RUSSI Venerdì, 05 aprile 2019
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COMUNE DI RUSSI Venerdì, 05 aprile 2019 Prime Pagine 05/04/2019 Prima Pagina Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 1 05/04/2019 Prima Pagina Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 2 Cronaca 05/04/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 57 Russi, la puzza della centrale 3 04/04/2019 Ravenna Today Centrale a biomasse: "Quando entrerà in funzione gli odori... 4 Cultura e Turismo 05/04/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 10 Musica sacra: si esibiscono i "Voceversa" 6 05/04/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 61 Doppio appuntamento con i Voceversa 7 Politica locale 04/04/2019 Ravenna24Ore.it Russi: La lista "Cambia Ross" accusa l' attuale amministrazione di... 8 sanità, sociale e servizi per l'infanzia 05/04/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 7 Attivo il nuovo sportello sociale 9 05/04/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 43 Iscrizioni aperte all' asilo nido Domani c' è l' open day 10 04/04/2019 Ravenna Today Attivo il nuovo Sportello sociale per la non autosufficienza 11 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 05/04/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 5 Efficienza energetica, ai Comuni una dote da 500 milioni 13 05/04/2019 Italia Oggi Pagina 34 Senza contratto spetta solo il danno emergente 15 05/04/2019 Italia Oggi Pagina 40 FRANCESCO CERISANO Turnover flessibile nei mini-enti 16 05/04/2019 Italia Oggi Pagina 41 MATTEO BARBERO Debiti scaduti e non pagati, rilevazione entro il 30 aprile 18 05/04/2019 Italia Oggi Pagina 41 LUIGI OLIVERI Mobilità bloccata per 5 anni 20 05/04/2019 Italia Oggi Pagina 41 MATTEO BARBERO Sotto la lente Ifel le convenzioni di tesoreria dei comuni 22 05/04/2019 Italia Oggi Pagina 43 PAGINA A CURA DI ANDREA MASCOLINI Investimenti al minimo dal '93 24 05/04/2019 Italia Oggi Pagina 43 Progettazioni, no incentivi per lavori fuori programma 26 05/04/2019 Italia Oggi Pagina 44 Trasparenza sulle liti 28 05/04/2019 Italia Oggi Pagina 45 Cooperazione, bando da 10 mln 30 05/04/2019 Italia Oggi Pagina 46 MATTEO BARBERO Accordo in salita sul riassetto organizzativo dei piccoli comuni 32 05/04/2019 Italia Oggi Pagina 46 LUIGI OLIVERI Dirigenti, assunzioni libere 34 05/04/2019 Italia Oggi Pagina 46 SERGIO TROVATO È legittimo che gli alberghi paghino più Tari delle... 36 05/04/2019 Italia Oggi Pagina 47 ELENA BRUNETTO - COMPONENTE OSSERVATORIO TECNICO E Comunicazione debiti entro il 30 aprile DOCENTE ANUTEL 37 05/04/2019 Italia Oggi Pagina 47 FRANCESCO TUCCIO* Incarichi legali, ci pensa Anutel 39 05/04/2019 Italia Oggi Pagina 47 DANIELA FERRARI* Servizi idrici integrati, gli immobili pagano l' Ici 41
5 aprile 2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 1
5 aprile 2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 2
5 aprile 2019 Pagina 57 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Cronaca VOCE AI LETTORI Russi, la puzza della centrale Russi, la puzza della centrale Le risposte che i cittadini attendono per dissipare le loro preoccupazioni, arrivano ancora una volta in ritardo, come questa amministrazione ci ha ormai abituato. Questo accade a causa della mancanza di trasparenza, scarsa comunicazione e pessima tempestività, come dimostrato dalla questione dell' acqua, per la quale la giunta ha aspettato la raccolta di 800 firme per incontrare la cittadinanza e dare risposte chiarificatrici. Anche stavolta la mancanza di comunicazione ha permesso che si alimentasse tra la cittadinanza, che per giorni ha sopportato un forte e fastidioso 'nuovo' odore provenire dalla centrale, forti preoccupazioni e le voci più disparate di una accensione delle caldaie che portava a pensare che questi odori sarebbero diventati poi all' ordine del giorno nel futuro prossimo della nostra città. Ora apprendiamo dalla capogruppo di maggioranza, nonché candidata sindaco per Insieme per Russi, grazie ai suoi canali preferenziali con la proprietà, che tutto è dovuto alla fermentazione del cippato fermo nel piazzale pronto per essere utilizzato quando la centrale sarà in funzione. Non mettiamo in discussione questa spiegazione, visto che a tutt' oggi i cittadini non hanno strumenti di controllo adeguati per entrare nel merito della questione, ci preme però sapere, se Arpae è stata chiamata a rilevare i dati dell' aria in paese in questi giorni, che essi vengano diffusi pubblicamente e tempestivamente. Vorremmo inoltre che l' amministrazione rendesse pubblici i dati della situazione dell' aria, dei terreni e dell' acqua ad oggi, per definire il punto zero, con ancora la centrale ferma, per poter avere dei dati certi da paragonare con i dati che verranno mano mano acquisiti una volta messe in funzione le caldaie. Lista Cambia Ross. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 3
4 aprile 2019 Ravenna Today Cronaca Centrale a biomasse: "Quando entrerà in funzione gli odori peggioreranno" Non si sono fatti attendere i commenti all' uscita di Valentina Palli, che ha spiegato come l' odore acre che si sente per la città sarebbe causato dal ritardo dell' accensione della centrale a biomasse 1 Trovata bomba inesplosa: diverse famiglie saranno evacuate per l' esplosione 2 Box autovelox stradicato e gettato in un campo: vandali in azione 3 Perde il controllo della Vespa e si schianta contro un palo: è in gravi condizioni 4 Si schianta con l' auto, poi sputa ai Carabinieri e li picchia: donna in manette Non si sono fatti attendere i commenti all' uscita di Valentina Palli, candidata sindaco alle elezioni del 26 maggio a Russi, che mercoledì ha spiegato come l' odore acre che in questi giorni si sente per la città sarebbe causato dal ritardo dell' accensione della centrale a biomasse , per via del cippato stoccato. "Ringraziamo la signora Palli, che evidentemente si ritiene già in entrata in carica nel ruolo di sindaco, per il tempestivo interessamento mostrato in merito ai miasmi emanati dalle biomasse accatastate nel sito della Centralona ex Eridania e percepiti da settimane in maniera massiccia dai Russiani - commenta ironicamente Enrico Conti del gruppo consiliare LiberaRussi - Siamo molto sollevati dalle sue parole riguardo al bruciatore: che "non è ancora in funzione", perchè quando lo sarà oltre all' odore nauseabondo, che in definitiva è quello meno pericoloso per la salute, dovremo fare i conti con le emissioni dei fumi dal camino principale e dai punti di emissione secondari. Ci chiediamo poi a quale titolo la Palli abbia interpellato l' azienda e quali canali ufficiali di comunicazione si siano attivati per questo delicato tipo di informazione. Dove sono gli enti preposti al controllo continuo dell' impianto che dovevano monitorare l' ambiente nelle fasi cantiere? Sono questi i controlli che l' amministrazione mette in atto per tutelare la salute dei cittadini? Chiudersi nelle proprie abitazioni per non respirare il fetore emanato da una multinazionale non va per caso a ledere il sacrosanto diritto ad un stato di "benessere" psicofisico?". "La prevenzione, secondo definizione dell' organizzazione mondiale della sanità, è un insieme di attività, azioni e interventi attuati con il fine prioritario di promuovere e conservare lo stati di salute ed evitare l' insorgenza di malattie. A Russi la riconversione dello zuccherificio in centrale a biomasse non va assolutamente nella direzione di tutela della salute dei cittadini - aggiunge Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 4
5 aprile 2019 Pagina 10 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Cultura e Turismo Musica sacra: si esibiscono i "Voceversa" RAVENNA Domani alle 17 nella chiesa di Santa Maria Maggiore secondo appuntamento della rassegna di Musica Sacra organizzata dall' Associazione corale Ludus Vocalis, in collaborazione con l' Associazione musicale Angelo Mariani. Si esibirà il gruppo vocale Voceversa di Biella (nella foto) formato da 7 cantori, con un repertorio interamente a cappella. Le loro straordinarie voci spazieranno da Rheinberger, Monteverdi, Praetorius e molti altri. Il concerto verrà replicato domenica alle 17 a Russi nella chiesa di Sant' Apollinare. Ingresso libero. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 6
5 aprile 2019 Pagina 61 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Cultura e Turismo RAVENNA E RUSSI Doppio appuntamento con i Voceversa DOMANI, alle 17, nella chiesa di Santa Maria Maggiore di Ravenna, nell' ambito della rassegna corale di musica sacra, si esibirà il gruppo a cappella 'Voceversa' proveniente da Biella. Si tratta di un gruppo di sette voci maschili che esegue un repertorio molto vasto che parte dall' epoca medioevale e rinascimentale fino a giungere ai giorni nostri, toccando stili e matrici culturali molto differenti tra di loro. La Rassegna di musica sacra è organizzata dall' Associazione corale Ludus Vocalis e dall' Associazione musicale Angelo Mariani in collaborazione con il Punto d' Incontro Francescano di Via Felicia Rasponi. Lo stesso concerto verrà replicato domenica, alle 17, nella chiesa Arcipretale di Russi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 7
4 aprile 2019 Ravenna24Ore.it Politica locale Russi: La lista "Cambia Ross" accusa l' attuale amministrazione di scarsa trasparenza in merito alla centrale a biomasse Chiede anche che vengano resi pubblici i dati dell' aria prima dell' inizio attività della centrale Le risposte che i cittadini attendono per dissipare le loro preoccupazioni arrivano ancora una volta in ritardo , come questa amministrazione ci ha ormai abituato troppo spesso in questi anni - commentano dalla lista Cambia Ross - Questo accade a causa della mancanza di trasparenza, scarsa comunicazione e pessima tempestività , come dimostrato dalla questione dell' acqua, per la quale la giunta ha aspettato la raccolta di 800 firme per incontrare la cittadinanza e dare loro delle risposte chiarificatrici. Anche questa volta la mancanza di comunicazione ha permesso che si alimentasse tra la cittadinanza, che per giorni ha sopportato un forte e fastidioso "nuovo" odore provenire dalla centrale , forti preoccupazioni e le voci più disparate di una accensione delle caldaie che portava a pensare che questi odori sarebbero diventati poi all' ordine del giorno nel futuro prossimo della nostra città. Ora apprendiamo dalla capogruppo di maggioranza, nonché candidata sindaco per insieme per Russi, che tutto è dovuto alla fermentazione del cippato fermo nel piazzale pronto per essere utilizzato quando la centrale sarà in funzione. Non mettiamo in discussione questa spiegazione, visto che a tutt' oggi i cittadini non hanno strumenti di controllo adeguati per entrare nel merito della questione ; ci preme però sapere, se Arpae è stata chiamata a rilevare i dati dell' aria in paese in questi giorni, che essi vengano diffusi pubblicamente e tempestivamente. Vorremmo inoltre che l' amministrazione rendesse pubblici i dati della situazione dell' aria, dei terreni e dell' acqua ad oggi per definire il punto zero, con ancora la centrale ferma, per poter avere dei dati certi da paragonare con quelli che verranno mano mano acquisiti una volta messe in funzione le caldaie. Solo con la trasparenza, il dialogo e la tempestività di risposte chiare alla cittadinanza si possono contrastare le paure e la scarsa fiducia della popolazione nella politica , stroncando sul nascere chi alimenta, a volte anche con false notizie e il classico detto non detto, queste paure". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 8
5 aprile 2019 Pagina 7 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) sanità, sociale e servizi per l'infanzia Attivo il nuovo sportello sociale RAVENNA Da alcuni giorniè attivo lo "Sportello sociale per la non autosufficienza", un servizio rivolto ai cittadini non autosufficienti e alle loro famiglie. Lo sportello è presente nei comuni di Ravenna, Cervia e Russi e d è g e s t i t o i n collaborazione con la Cooperativa Libra di Ravenna. A Ravenna riunisce iprecedenti sportelli Sap (Servizio aiuto alla persona) e Badami per rispondere, con un unico servizio, alle famiglie e ai loro diritti. Ora in un unico sportello è possibile ricevere informazioni e consulenza per la mobilità e l' accompagnamento nel territorio, il rilascio della carta bianca, l' albo dei volontari per le attività di supporto alle persone non autosufficienti e altro ancora. La sede dello "Sportello sociale per la non autosufficienza" è al 2° piano di Palazzo Rasponi in via D' Azeglio n. 2 ed è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e il giovedì pomeriggio dalle 14 alle 17. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 9
5 aprile 2019 Pagina 43 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) sanità, sociale e servizi per l'infanzia Iscrizioni aperte all' asilo nido Domani c' è l' open day C' È TEMPO fino al 30 aprile per fare domanda di ammissione all' asilo nido comunale Babini di Russi p e r l ' a n n o scolastico 2019/2020. Il servizio è aperto a tutti i piccoli in età compresa fra 3 mesi e 3 anni, e i genitori potranno visitare la struttura in via Roma 1 nell' open day in programma domani dalle 15.30 alle 18.30. Le iscrizioni sono aperte da lunedì e possono essere effettuate esclusivamente on line, utilizzando il servizio web disponibile sul sito del Comune di Russi (www.comune.russi.ra.it) nella sezione 'Servizi scolastici e asilo nido on line'. Per tutto il mese di aprile, dalle 16.30 alle 17.30, sarà possibile visitare il nido previo appuntamento (per informazioni: 0544 583257). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 10
4 aprile 2019 Ravenna Today sanità, sociale e servizi per l'infanzia Attivo il nuovo Sportello sociale per la non autosufficienza Lo sportello è presente nei comuni di Ravenna, Cervia e Russi ed è gestito in collaborazione con la Cooperativa Libra di Ravenna 1 Trovata bomba inesplosa: diverse famiglie saranno evacuate per l' esplosione 2 Perde il controllo della Vespa e si schianta contro un palo: è in gravi condizioni 3 Si schianta con l' auto, poi sputa ai Carabinieri e li picchia: donna in manette 4 Schianto fatale: esce di strada e muore sul colpo Da alcuni giorni è attivo lo "Sportello sociale per la non autosufficienza", un servizio rivolto ai cittadini non autosufficienti e alle loro famiglie. Lo sportello è presente nei comuni di Ravenna, Cervia e Russi ed è gestito in collaborazione con la Cooperativa Libra di Ravenna. A Ravenna riunisce i precedenti sportelli Sap (Servizio aiuto alla persona) e Badami per rispondere, con un unico servizio, in modo più completo e integrato sulle attività di sostegno alla cittadinanza attiva, alle famiglie e ai loro diritti. Ora in un unico sportello è possibile ricevere informazioni e consulenza per la mobilità e l' accompagnamento nel territorio, il rilascio della carta bianca, l' albo dei volontari per le attività di supporto alle persone non autosufficienti, corsi di formazione per assistenti familiari, elenchi di assistenti familiari per l' assistenza agli anziani e ai disabili. La Cooperativa Libra ha maturato una importante esperienza nella gestione del servizio Sap dal 2009 al 2014 e successivamente del Centro unico per le disabilità del Comune di Ravenna fino ad oggi e dello sportello Badami a Ravenna e Cervia, dal 2009 ad oggi. La non autosufficienza è un fenomeno trasversale a tutte le fasce di età. Rappresenta l' esito di percorsi esistenziali diversi, all' interno dei quali il progressivo avanzare dell' età e le particolari condizioni personali comportano una conseguente difficoltà a compiere funzioni semplici, ma essenziali della vita quotidiana. La presenza di una persona non autosufficiente, per disabilità fisica, psichica, sensoriale o relazionale, aggrava la vulnerabilità sociale ed economica delle reti familiari, che spesso sono travolte dal punto di vista organizzativo, economico ed emotivo dall' assenza o dalla perdita di autonomia progressiva o improvvisa di un loro caro. Lo sportello nasce dall' esigenza di dare un sostegno e una risposta personalizzata a tutti i cittadini che manifestano un bisogno nella dimensione della non autosufficienza. La sede dello "Sportello sociale per la non autosufficienza" è al 2° piano di Palazzo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 11
4 aprile 2019 Ravenna Today
5 aprile 2019 Pagina 5 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali INFRASTRUTTURE Efficienza energetica, ai Comuni una dote da 500 milioni Il decreto sblocca-cantieri in Ragioneria. Conte: in Gazzetta in due giorni G.Tr. - Nel ricco capitolo dedicato agli enti locali il decreto crescita esaminato ieri dal consiglio d e i m i n i s t r i s i i n t r e c c i a c o n l o sblocca-cantieri, che dovrebbe arrivare in Gazzetta Ufficiale in due-tre giorni dopo la bollinatura della Ragioneria. Due le norme che guardano da vicino gli investimenti locali: un pacchetto da 500 milioni, finanziati dal Fondo sviluppo e coesione, che i sindaci dovranno spendere per piccole opere legate al risparmio energetico e alla messa in sicurezza degli edifici pubblici. E l ' a d d i o a l t u r n o v e r i n Regioni ed enti locali, che sarà sostituito da tetti alle assunzioni parametrati alle entrate con l' obiettivo dichiarato di spingere le assunzioni (40mila in più a regime secondo i primi calcoli governativi) negli uffici tecnici degli enti locali svuotati dal freno ai nuovi ingressi tirato da anni. Completano il quadro delle novità in arrivo per le amministrazioni territoriali la rottamazione-ter estesa alle multe e ai tributi dei Comuni che non affidano a Equitalia la riscossione delle proprie entrate, e la soluzione-ponte che dal 2021 permetterà la chiusura della gestione commissariale del debito di Roma e l' addio alla super- addizionale, con passaggio allo Stato di parte del debito finanziario residuo e del contributo destinato a finanziarlo (anticipata sul Sole 24 Ore di ieri). I 500 milioni per piccole opere e risparmio energetico, in una norma spinta dal ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro (M5S), saranno differenziati in base alla fascia demografica del Comune. Si va dai 50mila euro per gli enti fino a 5mila abitati ai 250mila destinati alle città con oltre 250mila residenti. Il grosso, oltre il 70% delle risorse, finiranno alle amministrazioni più piccole. Il primo obiettivo dei finanziamenti è la promozione del risparmio energetico negli edifici pubblici e l' installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Ma i soldi potranno essere destinati anche alla messa in sicurezza degli edifici pubblici, ai progetti sulla mobilità sostenibile e all' abbattimento delle barriere architettoniche. Il meccanismo ricorda da vicino quello che ha disciplinato i 400 milioni riservati ai Comuni piccoli e medi dalla legge di bilancio, in una norma all' epoca spinta soprattutto dal viceministro all' Economia Massimo Garavaglia (Lega). Simili anche le clausole che puntano a garantire la traduzione immediata dei finanziamenti in opere pubbliche. In questo caso la data chiave per l' avvio dei lavori è fissata al 15 ottobre. Chi arriverà Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 13
5 aprile 2019 Pagina 5 Il Sole 24 Ore
5 aprile 2019 Pagina 34 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Senza contratto spetta solo il danno emergente Al professionista che lavora senza contratto con la p.a. spetta solo il danno emergente; non spetta il mancato guadagno: l' indennizzo dovuto dall' ente pubblico non si calcola in base alle tariffe o compensi professionali. È quanto ha deciso la sentenza n. 9317 della terza sezione della corte di cassazione depositata il 4/4/2019. Nel caso specifico al centro della vicenda alcuni professionisti che avevano effettuato progettazioni per lavori di ristrutturazione di edifici. Il contenzioso ha riguardato la cifra da porre a carico della p.a. che si era avvalsa del lavoro dei professionisti, ma senza formalizzare il contratto. L' indennizzo per ingiustificato arricchimento dovuto al professionista che abbia svolto la p r o p r i a a t t i v i t à a f a v o r e d e l l a pubblica amministrazione, ma in difetto di un contratto, spiega la sentenza, non può essere determinato, neppure indirettamente quale parametro, in base alla tariffa professionale che il professionista avrebbe potuto ottenere se avesse volto la sua opera a favore di un privato né in base all' onorario che la pubblica amministrazione avrebbe dovuto pagare se la prestazione ricevuta avesse formato oggetto di un contratto valido. L' indennità, aggiunge la cassazione, va liquidata nei limiti della diminuzione patrimoniale subita dall' esecutore della prestazione con esclusione del lucro cessante (mancato guadagno), che si sarebbe incassato se il contratto fosse stato valido ed efficace. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 15
5 aprile 2019 Pagina 40 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Per la sezione autonomie della Corte conti ciò che vale è l' invarianza della spesa Turnover flessibile nei mini-enti Il lavoratore cessato può essere sostituito da due part-time Turnover flessibile nei piccoli comuni. Quello che conta, per gli enti con meno di 1.000 abitanti, è l' invarianza della spesa per il personale che, in base alla regola, ancora vigente, fissata dalla Finanziaria 2007 (comma 562 della legge n. 296/2006) non deve superare l' ammontare fatto registrare nel 2008. Se questo parametro è rispettato, il comune può, a fronte di una cessazione a tempo indeterminato e pieno, procedere all' assunzione di più dipendenti part-time che assorbano completamente il monte ore del dipendente cessato. Arriva dalla sezione autonomie della Corte dei conti l' interpretazione «evolutiva» e «costituzionalmente orientata» che i piccoli comuni si attendevano come una boccata d' ossigeno per porre fine alle croniche carenze di organico di cui soffrono. Nella delibera n. 4/2019 diffusa ieri, i giudici contabili hanno preso le distanze dalle tesi restrittive a cui ha aderito parte della giurisprudenza (tra cui la Corte conti Sardegna che, investita della richiesta di parere da parte del comune di Genuri, 311 abitanti nella provincia del Sud Sardegna, ha trasmesso gli atti alla sezione autonomie) secondo cui il comma 562 imporrebbe una necessaria corrispondenza numerica tra cessazioni intervenute e capacità assunzionale. Per la sezione autonomie non è questa la ratio della norma, quanto piuttosto l' invarianza della spesa rispetto al 2008. Soprattutto per i piccoli comuni che, avendo organici molto ridotti, fanno fatica a rispettare vincoli assunzionali rigidi. Se quindi non viene sforato il tetto del 2008, il parametro stabilito dal comma 562 può considerarsi rispettato «anche quando», dice la Corte dei conti, «a fronte di un' unica cessazione a tempo indeterminato e pieno, l' ente, nell' esercizio della propria capacità assunzionale, proceda a più assunzioni a tempo parziale». Una tale lettura, secondo la sezione autonomie, appare in linea anche con la riforma Madia del pubblico impiego (dlgs 75/2017) che ha superato il concetto di dotazione organica sostituendolo con quello di «dotazione di spesa potenziale» che rappresenta «esclusivamente un valore finanziario di spesa massima sostenibile e non valicabile». All' interno di questo limite, le amministrazioni, sempre nel rispetto del piano triennale dei fabbisogni del Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 16
5 aprile 2019 Pagina 40 Italia Oggi
5 aprile 2019 Pagina 41 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Debiti scaduti e non pagati, rilevazione entro il 30 aprile Rilevazione dei debiti commerciali scaduti e non pagati entro il 30 aprile. Nei giorni scorsi, il ministero dell' economia e delle finanze ha comunicato tramite la propria Piattaforma crediti commerciali (Pcc) che «come disposto dall' art. 1, comma 867 della legge n. 145/2018 (legge di Bilancio 2 0 1 9 ) , è disponibile una nuova funzione del sistema Pcc che consente di comunicare l' ammontare complessivo dello stock di debiti commerciali residui scaduti e non pagati alla fine dell' esercizio precedente». La norma citata prevede che, a decorrere dal 2020, entro il 31 gennaio di ogni anno le amministrazioni pubbliche di cui all' articolo 1, comma 2, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, comunicano, mediante la piattaforma elettronica di cui al comma 861, l' ammontare complessivo dello stock di debiti commerciali residui scaduti e non pagati alla fine dell' esercizio precedente. Per l' anno 2019 la comunicazione è effettuata dal 1° al 30 aprile 2019. Per le amministrazioni che ordinano gli incassi e i pagamenti al proprio tesoriere o cassiere attraverso ordinativi informatici emessi secondo lo standard ordinativo informatico, di cui all' art. 14, comma 8-bis, della l 196/2009, l' obbligo del presente adempimento permane fino alla chiusura dell' esercizio nel corso del quale il predetto standard viene adottato. Posto che gli enti locali hanno attuato le procedure Siope+ entro il 2018, anch' essi sono tenuti ad adempiere. Operativamente, dalla voce di menu «Ricognizione debiti comunicazione debiti legge n.145/2018», per il ruolo di responsabile di ciascuna amministrazione debitrice la funzionalità consente: - l' inserimento e la modifica dell' importo complessivo del debito scaduto e non pagato degli uffici di competenza con possibilità di inserire una nota e/o di selezionare la presenza di una eventuale gestione commissariale; - la visualizzazione dello stock del debito scaduto e non pagato cumulativo degli enti di competenza rilevato dalla Piattaforma crediti commerciali; - il riepilogo dettagliato dello stock del debito scaduto e non pagato per singolo documento, scaricabile tramite tasto « Scarica dettaglio», rilevato da Pcc. Inoltre, si segnala che nella sezione dedicata al riepilogo dei dati sono state pubblicate le Regole per il calcolo dell' importo scaduto rilevato da Pcc e il collegamento diretto alla comunicazione eventualmente fatta sul sistema nel mese di gennaio delle fatture scadute e non pagate al mese precedente. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 18
5 aprile 2019 Pagina 41 Italia Oggi
5 aprile 2019 Pagina 41 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Lo prevede la legge di conversione del decretone su Reddito di cittadinanza e Quota 100 Mobilità bloccata per 5 anni I dipendenti neoassunti non possono cambiare sede Mobilità bloccata per cinque anni negli enti locali, per i dipendenti neoassunti. La legge 26/2019, di conversione del dl 4/2019 (su reddito di cittadinanza e quota 100) introduce una novità rilevante per la gestione del personale alle dipendenze di regioni ed enti locali. L' articolo 14-bis della legge 26/2019, infatti, inserisce nel corpo dell' articolo 3 del dl 90/2014, convertito in legge 114/2014, un nuovo comma 5-septies, ai sensi del quale «i vincitori dei concorsi banditi dalle regioni e dagli enti locali, a n c h e s e s p r o v v i s t i d i articolazione territoriale, sono tenuti a permanere nella sede di prima destinazione per un periodo non inferiore a cinque anni. La presente disposizione costituisce norma non derogabile dai contratti collettivi». È piuttosto evidente la stretta somiglianza di questa disposizione con quella contenuta, da ben prima, nel comma 5-bis, dell' articolo 35 del dlgs 165/2001: «I vincitori dei concorsi devono permanere nella sede di prima destinazione per un periodo non inferiore a cinque anni. La presente disposizione costituisce norma non derogabile dai contratti collettivi». Entrambe le previsioni sono finalizzate a consentire ai dipendenti neo assunti di trasferirsi volontariamente presso un altro ente, anche di comparto diverso, solo dopo aver prestato servizio nella prima sede di destinazione per almeno 5 anni. Perchè, allora, una disposizione come quella contenuta nella legge 26/2019? Non si tratta, a ben vedere, di una semplice replica di quanto già da tempo previsto nel testo unico sul pubblico impiego. Sta di fatto che l' articolo 35, comma 5-bis, del dlgs 165/2001 è stato considerato, da gran parte della dottrina e soprattutto dagli operatori concreti, come una disposizione valevole solo per le amministrazioni dello Stato o, comunque, organizzate con uffici distribuiti su territori ampi. I comuni, in particolare, si sono sempre ritenuti non soggetti a tale previsione, dal momento che tecnicamente non era possibile identificare una «sede di prima destinazione» geograficamente autonoma rispetto ad altre. La legge 26/2019 estende espressamente il divieto di trasferimento volontario presso altre amministrazioni prima di 5 anni dall' assunzione anche alle amministrazioni locali sprovviste «di articolazione territoriale», proprio allo scopo di privare di effetto l' interpretazione restrittiva che fin qui di fatto aveva vanificato la portata dell' articolo 35, comma 5-bis, del dlgs 165/2001 negli enti locali. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 20
5 aprile 2019 Pagina 41 Italia Oggi
5 aprile 2019 Pagina 41 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Sotto la lente Ifel le convenzioni di tesoreria dei comuni Convenzioni di tesoreria sotto la lente. La direttiva comunitaria P S D 2 s u i s e r v i z i d i pagamento, recepita dal dlgs n. 218/2017, impone anche agli enti locali di sottoporre a verifica le clausole e condizioni che regolano i reciproci rapporti con gli istituti. Le indicazioni operative, già formulate nella circolare del ministero dell' economia e delle finanze n. 22 del 2018, sono state riprese in un dettagliato documento a cura dell' Ifel. Tutte le amministrazioni d e v o n o p o r s i l a questione, ma l' intervento correttivo è necessario solo nel caso in cui siano presenti elementi in contrasto con le nuove disposizioni. La circolare Mef, infatti, chiarisce che le norme della Pds2 richiedono un adeguamento delle convenzioni di tesoreria/cassa in essere solo qualora le fattispecie non siano regolate da specifiche clausole contrattuali o siano regolate in maniera difforme rispetto ai principi introdotti dalla direttiva. I possibili punti di contrasto riguardano i seguenti aspetti: tempi di esecuzione dei pagamenti, accesso ai conti on line e autenticazione forte del cliente, rimborso incondizionato nel Sepa Direct Debit, criterio di ripartizione delle spese, divieto di decurtazione di importo e di surcharge. In generale, essi non modificano in modo significativo il rapporto contrattuale, per cui può essere sufficiente un adeguamento della convenzione ai sensi dell' art. 106, comma 1, del dlgs n. 50/2016 (codice degli appalti), senza necessità di esperire una nuova procedura di affidamento. Resta comunque salva la facoltà dell' amministrazione di ritenere il contrario e, quindi, di avviare le procedure di selezione di un nuovo fornitore. Sui tempi di esecuzione dei pagamenti, in particolare, la circolare riconosce che il servizio di tesoreria non si esaurisce nella mera esecuzione di operazioni di incasso e pagamento, ma prevede una serie di ulteriori obblighi e adempimenti che rendono il rapporto ente/banca peculiare. Conseguentemente, si ritiene che, gli adempimenti cui i tesorieri sono tenuti possano far «slittare» in avanti il termine di ricezione della disposizione (rispetto alla data in cui il mandato è pervenuto materialmente) al massimo di una giornata operativa, lasciando un' ulteriore giornata operativa per l' esecuzione delle disposizioni di pagamento su supporto cartaceo, come esplicitamente previsto dall' art. 20 del dlgs 11/2010. In sintesi, la circolare apre alla possibilità, per le banche, da regolare all' Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 22
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5 aprile 2019 Pagina 43 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Codice appalti promosso dall' Ocse. Bene l' istituzione dell' albo dei commissari di gara Investimenti al minimo dal '93 Creata l' unità centrale tecnica per accelerare sulle opere Il codice appalti è innovativo e ben progettato, deve essere semplificato preservando i poteri dell' Anac, ma non è il codice il problema della crisi del settore. È quanto si legge nel rapporto economico Ocse sull' Italia presentato il primo aprile a Roma che raccomanda al nostro paese innanzitutto di promuovere «una crescita inclusiva, riducendo al contempo il debito pubblico». L' obiettivo può essere raggiunto favorendo «una crescita dell' occupazione e della produttività in Italia, per aumentare il tenore di vita. A tal fine sarà necessario accrescere la concorrenza nei mercati protetti, come quello delle prestazioni professionali e dei servizi pubblici locali». Una ricetta che ricorda da vicino l' approccio dell' Antitrust presieduta negli anni 90 da Giuliano Amato, che dell' apertura alla concorrenza del settore delle professioni fu allora precursore. Altro punto raccomandato dall' Ocse è il miglioramento del «livello di efficienza della pubblica amministrazione, accrescendone l' accountability e la trasparenza», un tema già trattato in una precedente relazione sull'«integrità», sempre dell' Ocse, che aveva individuato come elementi di superamento di criticità sotto il profilo della trasparenza dell' azione pubblica l' istituzione di strutture e meccanismi per promuovere una maggiore trasparenza nell' ambito segnatamente degli appalti pubblici. Il riferimento era all' Osservatorio dei contratti pubblici ma anche alla banca dati nazionale dei contratti pubblici, unitamente all' anagrafe unica delle stazioni appaltanti. È soprattutto l' elemento degli investimenti ad attirare l' attenzione dell' Ocse: se il «livello degli investimenti privati ha iniziato a segnare una ripresa negli ultimi due anni, quello degli investimenti pubblici in rapporto al pil ha registrato un continuo calo scendendo all' 1,8% nel 2018, il valore più basso in 25 anni!». Due le cause principali che vengono indicate dall' Ocse: l' insufficiente allocazione di fondi e la gestione dei progetti poco efficace. Queste due cause hanno «provocato ritardi nell' esecuzione e ostacolato l' impiego delle risorse». Per quel che riguarda le grandi infrastrutture, l' Ocse segnala che questi progetti «sono particolarmente problematici in quanto i processi di pianificazione ed esecuzione sono estremamente lenti ed esposti a rischi di corruzione». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 24
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5 aprile 2019 Pagina 43 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Deliberazione Corte dei conti sul 2% ai tecnici della p.a. Progettazioni, no incentivi per lavori fuori programma Senza programmazione degli interventi risulta impossibile applicare l' incentivo pari al 2% del valore dell' opera concesso ai tecnici delle pubbliche amministrazioni; n o n è i n f a t t i possibile provvedere alla verifica di conformità che misura come il personale interno alla stazione appaltante procede con il controllo sullo stato di avanzamento dei lavori, sui tempi e sui costi dell' opera. Lo ha precisato la Corte dei conti con la deliberazione della sezione regionale di controllo per il Piemonte del 19 marzo 2019 n. 25 relativa all' applicazione dell' articolo 113 del codice dei contratti pubblici, una delle norme che dovrebbero essere riviste, almeno stando alle bozze del decreto «sblocca cantieri» circolate in queste ultime due settimane. In attesa di conoscere il testo definitivo del decreto, che sarà poi trasmesso alle camere, assume un certo rilievo la delibera d e l l a magistratura contabile che mette in stretta relazione l' applicazione della norma con la previa effettuazione delle attività di programmazione degli interventi. La Corte era stata interpellata da un sindaco per sapere se, rispetto ai servizi e alle forniture per i quali non è stato approvato il progetto e il quadro economico, fosse possibile post-aggiudicazione finanziare gli incentivi delle funzioni tecniche se nel capitolo di spesa dell' appalto erano disponibili risorse. I giudici hanno precisato innanzitutto che la «necessità che l' affidamento di un appalto di servizi o di forniture sia preceduta da un' attività di programmazione e di progettazione rappresenta un' esigenza immanente nell' ordinamento a prescindere dal valore del contratto. Per avvalorare questa impostazione i giudici hanno ricordato che in ogni caso «seppur con strumenti più duttili e semplificati» ogni amministrazione deve sempre procedere a una puntuale individuazione «dei bisogni onde procedere all' affidamento di appalti volti al soddisfacimento quali-quantitativo degli stessi». In assenza di programmazione e di una procedura comparativa non è quindi possibile remunerare gli incentivi: infatti risulta compromessa la stessa possibilità di determinare il valore del relativo fondo e quindi diviene di fatto impraticabile la funzione di controllo e verifica intestata al direttore dell' esecuzione (alla cui nomina è subordinata, ex art. 113, comma 2, la possibilità di remunerare le funzioni tecniche ivi tassativamente previste). In altre parole, il Rup non potrebbe mai riuscire a svolgere le «verifiche di conformità» che rappresentano le modalità attraverso cui il personale interno procede al Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 26
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5 aprile 2019 Pagina 44 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Le vertenze che riguardano l' ente non possono essere coperte da segreto Trasparenza sulle liti I consiglieri possono accedere agli atti Il consigliere comunale può accedere alla copia di una lettera inviata dal servizio legale interno concernente una diffida ricevuta dall' ente? L' esercizio del diritto di accesso, esercitabile dai consiglieri comunali ai sensi dell' art. 43, comma 2, del decreto legislativo n. 267/00, è definito dal Consiglio di stato (sentenza n.4471/2005) «diritto soggettivo pubblico funzionalizzato», finalizzato al controllo politico-amministrativo sull' ente, nell' interesse della collettività; si tratta, all' evidenza, di un diritto dai confini più ampi del diritto di accesso riconosciuto al cittadino nei confronti del comune di residenza (art. 10 Tuel) o, più in generale, nei confronti della p.a., disciplinato dalla legge n. 241/90 (cfr. Commissione per l' accesso ai documenti amministrativi del 28 ottobre 2014). Il diritto del consigliere comunale ad ottenere dall' ente t u t t e l e i n f o r m a z i o n i u t i l i a l l ' espletamento del mandato non incontra alcuna limitazione derivante dalla loro eventuale natura riservata, in quanto il consigliere è vincolato al segreto d' ufficio; gli unici limiti all' esercizio del diritto di accesso dei consiglieri comunali possono rinvenirsi, per un verso, nel fatto che esso deve avvenire in modo da comportare il minor aggravio possibile per gli uffici comunali (attraverso modalità che ragionevolmente sono fissate nel regolamento dell' ente) e, per altro verso, che esso non deve sostanziarsi in richieste assolutamente generiche ovvero meramente emulative, fermo restando tuttavia che la sussistenza di tali caratteri deve essere attentamente e approfonditamente vagliata in concreto al fine di non introdurre surrettiziamente inammissibili limitazione al diritto stesso (Consiglio di stato, sez. V, n. 6963/2010). Peraltro, in fattispecie analoga, il Consiglio di stato, sez. V, con decisione 4/5/2004, n. 2716, riguardo alla normativa prevista dal dpcm n. 200 del 26.1.1996, recante il regolamento per la categoria di documenti dell' Avvocatura dello stato sottratti al diritto di accesso, ha rilevato che le limitazioni ivi previste «non possono applicarsi, in via analogica, ai consiglieri comunali, i quali, nella loro veste di componenti del massimo organo di governo del comune, hanno titolo ad accedere anche agli atti concernenti le vertenze nelle quali il comune è coinvolto nonché ai pareri legali richiesti dall' Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 28
5 aprile 2019 Pagina 44 Italia Oggi
5 aprile 2019 Pagina 45 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Il quarto invito del programma Central Europe 2014-2020 coinvolge sette regioni italiane Cooperazione, bando da 10 mln Fondi per progetti su industria 4.0, mobilità, cultura PAGINA A CURA DI MASSIMILIANO FINALI - È operativo il quarto invito a presentare proposte del programma di cooperazione Interreg «Central Europe» 2014-2020. Il bando mette a disposizione fondi per 10 milioni di euro che sosterranno progetti nei campi di industria 4.0, imprenditoria sociale, efficienza energetica, mobilità sostenibile, cambiamento climatico, patrimonio culturale e reti di trasporto. Il bando è organizzato in un' unica fase e prevede una scadenza per presentare domanda fissata al 5 luglio 2019. Saranno finanziati progetti della durata massima di 24 mesi. I partner di progetto italiani potranno richiedere un contributo comunitario d e l p r o g r a m m a I n t e r r e g a copertura dell' 80% delle spese ammissibili. Finanziabili le aree del Nord Italia Il partenariato che accede al quarto bando può essere composto da enti pubblici nazionali, regionali e locali, ma anche da istituzioni private, comprese le società private, dotate di personalità giuridica e le organizzazioni internazionali. Questo bando, a differenza dei precedenti, non prevede un partenariato minimo o un budget vincolato, ma lascia che tali parametri siano liberamente legati alle attività previste dal programma di lavoro. Il bando è destinato a sostenere i progetti degli enti ubicati negli stati europei di Austria, Croazia, Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia, Slovacchia e Slovenia. Se per questi stati è inclusa l' intera area geografica, sono invece parzialmente interessati gli stati europei di Germania (ammessi gli otto Länder di Baden-Württemberg, Bayern, Berlin, Brandenburg, Mecklenburg-Vorpommern, Sachsen, Sachsen- Anhalt, Thüringen) e Italia (ammesse le sette regioni di Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Valle d' Aosta e Veneto, oltre alle due province autonome di Bolzano e di Trento). Questo bando è dedicato in particolare allo sfruttamento dei risultati ottenuti da progetti finanziati attraverso i primi due bandi dello stesso programma di cooperazione. Doppio approccio per i progetti I progetti da presentare sul bando devono sfruttare i risultati di precedenti progetti finanziati applicando due diversi approcci. Il primo approccio prevede che i risultati esistenti siano raccolti e adattati in modo tale che possano essere integrati in pertinenti politiche e strategie territoriali o tematiche; questo approccio, quindi, prevede che i risultati vengano orientati verso l' alto, a livello europeo, nazionale, regionale o locale, in modo da produrre nuove politiche o modificare Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 30
5 aprile 2019 Pagina 45 Italia Oggi
5 aprile 2019 Pagina 46 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Accordo in salita sul riassetto organizzativo dei piccoli comuni Accordo in salita sul riassetto organizzativo dei mini enti. D o p o l a pubblicazione d e l l a sentenza n. 33/2019 della Corte costituzionale (che ha censurato parzialmente la disciplina del dl 78/2010 con cui da quasi un decennio il legislatore nazionale cerca, invano, di imporre ai mini enti di gestire il proprio core business attraverso unioni e c o n v e n z i o n i ) s i s o n o registrati solo commenti positivi. Peccato che, però, ciascuno la legga a modo suo attestandosi su posizioni fra di loro spesso diametralmente opposte. Secondo l' Anpci, la pronuncia «mette la parola fine a un' epoca che ha visto i piccoli comuni perseguitati da una logica burocratica ed economica perversa». «Da oggi», ha scritto la presidente, Franca Biglio, «si apre un' altra era politico- istituzionale che sancisce l' indispensabile ruolo che i comuni fino a 5.000 abitanti svolgono sul territorio nazionale e riafferma l' autonomia degli stessi, quali istituzioni sane e virtuose, che presidiano il territorio, contro ogni maldestro tentativo di cancellare il loro patrimonio culturale e sociale dalla storia millenaria dell' Italia. La sentenza della Corte costituzionale segna una tappa fondamentale, un punto fermo per la nuova riforma degli enti locali». Più articolato il commento dell' Uncem, che invita a leggere per intero quanto scritto dal relatore, Luca Antonini, «per evitare fraintendimenti sul tema dell' associazionismo comunale e sulla gestione in forma associata delle funzioni». Come annota il rappresentante degli enti montani, Marco Bussone, delle varie censure mosse dai ricorrenti a più commi dell' art. 14 del dl 78 che prevedono e disciplinano l' obbligo di esercizio associato delle funzioni fondamentali per i piccoli comuni, la Corte costituzionale ritiene illegittimo il solo comma 28, peraltro solo nella parte in cui non prevede la possibilità (in un contesto di comuni obbligati e non) di ottenere l' esonero (dall' obbligo) dimostrando che a causa della particolare collocazione geografica e dei caratteri demografici e socio ambientali non sono realizzabili, con le forme associative imposte, economie di scala e/o miglioramenti, in termini di efficacia ed efficienza, nell' erogazione dei beni pubblici alle popolazioni di riferimento». Secondo Uncem, i giudici delle leggi avrebbero invece promosso il ruolo delle unioni, da sempre invise all' Anpci che punta tutto sulle convenzioni in quanto più rispettose dell' autonomia comunale. Anche dall' Anci è partita la difesa delle unioni: il vice-presidente della sezione del Piemonte, Michele Pianetta, ha confermato che «non sono le unioni d i comuni ad essere state dichiarate Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 32
5 aprile 2019 Pagina 46 Italia Oggi
5 aprile 2019 Pagina 46 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Ingiustificati i dubbi di dottrina e giurisprudenza. Limiti al turnover solo per i dipendenti Dirigenti, assunzioni libere Dal 2018 la spesa è pari al 100% delle cessazioni La spesa per la dirigenza degli enti locali è pari al 100% del costo delle cessazioni dell' anno precedente a decorrere dal 2018. Non sono condivisibili i dubbi espressi da dottrina, operatori e giurisprudenza sui limiti alle assunzioni dei dirigenti. La questione che si pone è se ai dirigenti si estenda o meno la previsione contenuta nell' art. 1, comma 228, della legge 208/2015, ai sensi del quale le amministrazioni regionali e locali «possono procedere, per gli anni 2016, 2017 e 2018, ad assunzioni di personale a tempo indeterminato di qualifica non dirigenziale nel limite di un contingente di personale corrispondente, per ciascuno dei predetti anni» ad una spesa contingentata in valori percentuali modificati praticamente d i anno in anno in relazione al «medesimo personale cessato nell' anno precedente». Il testo della norma appare chiarissimo: i limiti percentuali al turnover fissati (con continue modifiche) dal legislatore si riferiscono esclusivamente al personale «di qualifica non dirigenziale». Quale disciplina, allora, risulta applicabile? Esattamente quella contenuta nell' art. 3, comma 5, del dl 90/2014, convertita in legge 114/2014, che limitatamente alla dirigenza ha disposto un turnover pari al 60% del costo delle cessazioni dell' anno precedente nel 2014-2015, pari all' 80% nel 2016-2017, per giungere al 100% a partire dal 2018. Di conseguenza, il conteggio per i cosiddetti «resti assunzionali», che a breve si estenderanno ad un quinquennio antecedente, dovranno tenere conto di queste indicazioni. La soluzione disposta dalla legge al problema (inesistente) dei limiti al turnover dei dirigenti, risponde anche ad un' altra questione: se sia possibile utilizzare risorse dei dipendenti non dirigenti per programmare (anche) assunzioni di dirigenti o viceversa. A rendere la soluzione di per sé chiara è la deliberazione 30/2019 della Corte dei conti, sezione regionale di controllo per la Puglia. Questa ha rimesso alla Sezione delle Autonomie la definizione della risposta al seguente quesito: «Se i valori economici delle capacità assunzionali 2019-2021 per il personale dirigenziale e non dirigenziale, riferiti alle cessazioni dell' anno precedente nonché ai resti assunzionali del triennio precedente l' annualità di riferimento, possano essere cumulati fra loro al fine di determinare un unico budget Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 34
5 aprile 2019 Pagina 46 Italia Oggi
5 aprile 2019 Pagina 46 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali È legittimo che gli alberghi paghino più Tari delle abitazioni È legittima la delibera comunale che fissa per gli esercizi alberghieri una tariffa per la tassa rifiuti notevolmente superiore a quella applicabile alle civili abitazioni. La maggiore capacità produttiva di un esercizio alberghiero rispetto a una abitazione costituisce un dato di comune esperienza. Lo ha ribadito la Corte di cassazione, con l' ordinanza 7446 del 15 marzo 2019. Per i giudici di piazza Cavour, deve essere applicata una tariffa «per la categoria degli esercizi alberghieri notevolmente superiore a quella applicata alle civili abitazioni». Alla tesi sostenuta dalla Suprema corte, però, i giudici di merito non si sono quasi mai uniformati. Un' eccezione è rappresentata dalla Commissione tributaria regionale di Palermo (sentenza 2351/2017), la quale ha affermato che è legittima la delibera comunale che fissa per gli esercizi alberghieri una tariffa superiore a quella delle abitazioni. Con la sentenza 16972/2015 la Cassazione ha chiarito, inoltre, che va differenziata anche la tariffa per l' attività di B&B svolta in una civile abitazione, rispetto alla tariffa abitativa ordinaria. I giudici di legittimità hanno sempre sostenuto che i comuni hanno il potere-dovere di deliberare tariffe più elevate per gli alberghi rispetto a quelle delle abitazioni (sentenza 302/2010). Peraltro, l' art. 68 del decreto legislativo 507/1993 non imponeva ai comuni di inserire gli immobili adibiti ad attività alberghiere nella stessa categoria di quelli utilizzati come abitazioni, poiché non manifestano la stessa potenzialità di produzione di rifiuti. Così come non sono inseriti nella stessa categoria per la Tari. L' amministrazione comunale può differenziare le tariffe in relazione alla maggiore o minore produttività dei rifiuti delle varie attività soggette al prelievo. In senso contrario si è espressa, per esempio, la commissione tributaria provinciale di Taranto (sentenza 1791/2016), poiché non c' è nulla che giustifichi un diverso trattamento fiscale tra le due categorie di immobili. Per la commissione provinciale, che richiama una pronuncia della commissione regionale della Puglia, «il dato di comune esperienza supposto dalla Cassazione è, in realtà, opinabile», in quanto il legislatore ha voluto assimilare gli alberghi alle abitazioni. SERGIO TROVATO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 36
5 aprile 2019 Pagina 47 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Comunicazione debiti entro il 30 aprile Il Mef ha attivato, sulla Piattaforma p e r l a certificazione dei crediti, una nuova funzione che consente agli enti, in attuazione del comma 867 dell' art. 1 della legge 145/2018 (legge di Bilancio 2 0 1 9 ) d i comunicare l ' ammontare complessivo dello stock di debiti commerciali residui scaduti e non pagati alla fine dell' esercizio precedente. La nuova funzionalità consente: - l' inserimento e la modifica dell' importo complessivo del debito scaduto e non pagato; - la visualizzazione dello stock del debito scaduto e non pagato cumulativo degli enti di competenza rilevato da Pcc; - il riepilogo dettagliato dello stock del debito scaduto e non pagato per singolo documento. Si tratta di un importante adempimento, cui gli enti locali sono chiamati ad adempiere entro il termine del 30/4/2019. La suddetta norma prevede infatti che tale comunicazione sia effettuata per il primo anno nel periodo tra il 1° e il 30 aprile 2019, prevedendo altresì una scadenza a regime, per gli anni futuri, al 31 gennaio di ciascun anno. L' obbligo di comunicazione permane fino alla chiusura dell' esercizio nel corso nel quale viene avviata la procedura attraverso la quale le amministrazioni ordinano gli incassi e i pagamenti al proprio Tesoriere o cassiere attraverso ordinativi informatici emessi secondo lo standard Ordinativo informatico, di cui al comma 8- bis dell' articolo 14 della legge 31 dicembre 2009, n. 196. Considerato che, gradualmente, nel corso del 2018, tutti i comuni sono andati a regime con l' attivazione del sistema Siope+ per l' invio degli ordinativi informatici, l' invio del mese di aprile 2019 costituisce quindi l' unico adempimento imposto ai Comuni da tale norma. La comunicazione riveste particolare rilevanza, considerato che il mancato invio, così come la mancata pubblicazione dei dati relativi all' ammontare complessivo dei debiti e il mancato invio delle informazioni relative al pagamento delle fatture, determina l' obbligo di istituire a partire dall' anno 2020 un apposito "Fondo di garanzia per il pagamento dei debiti commerciali", di un ammontare pari al 5% degli stanziamenti riguardanti la spesa per acquisto di beni e servizi, anche nel caso in cui il debito risulti ridotto del 10% rispetto all' anno precedente e risultino rispettati i tempi di pagamento. Nel loro complesso le norme sulla tempestività dei pagamenti e sulla riduzione dei debiti commerciali introdotte dalla legge 145/2018 richiedono una attenta e puntuale gestione dei documenti presenti sulla Piattaforma per la Certificazione dei crediti, nonché la necessità di intervenire sugli stessi, sia per ripulire situazioni pregresse all' introduzione del Siope+ rimaste aperte, ancorché già pagate, sia per la gestione delle eventuali sospensioni, per le quali proprio in questi ultimi giorni è stata attivata sulla Pcc specifica procedura. Le pesanti sanzioni previste impongono agli enti di intervenire con urgenza e di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 37
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