Unione della Romagna Faentina - giovedì, 24 ottobre 2019

Pagina creata da Maria Rubino
 
CONTINUA A LEGGERE
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 24 ottobre 2019
Unione della Romagna Faentina
    giovedì, 24 ottobre 2019
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 24 ottobre 2019
Unione della Romagna Faentina
                                                     giovedì, 24 ottobre 2019

Prime Pagine

 24/10/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna                                                 5
 Prima pagina del 24/10/2019
 24/10/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)                                                      6
 Prima pagina del 24/10/2019
 24/10/2019   Il Sole 24 Ore                                                                               7
 Prima pagina del 24/10/2019
 24/10/2019   Italia Oggi                                                                                  8
 Prima pagina del 24/10/2019

Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

 24/10/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 38                                                 9
 «Tempi più ridotti e assunzioni»
 24/10/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42                                                 10
 Smog, aria di Ravenna in peggioramento
 24/10/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 47                                                 11
 La studentessa Valentina Fussi premiata in Lombardia con un progetto legato alla ceramica
 24/10/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)                                                           12
 Prima pagina Faenza-Lugo
 24/10/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49                                                 13
 Oltre il mare... Turismo di campagna
 24/10/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50                                                 14
 TURISMO DI CAMPAGNA
 24/10/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50                                                 15
 Ceparano, il passato che riaffiora
 24/10/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50                                                 16
 La Ceramica Parallela, Isia premiata a Torino al festival Fisad
 24/10/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50                                                 17
 Quando il pavimento diventa un' opera d' arte che riflette la storia

 24/10/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 51                                                 18
 Un calendario per il Gruppo Disabilità

 24/10/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 51                                                 19
 Dialogo interreligioso, domenica si comincia con la camminata per i luoghi di culto
 24/10/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 52                                                 20
 L' istituto Oriani dice no agli smartphone
 24/10/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 52                                                 22
 'The third murder' all' Ottobre
 24/10/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 64                                                 23
 Bronzo su porcellana Premiata in Cina la teiera 'speciale' di Antonella Cimatti
 24/10/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 64                                                 24
 Torna la Festa della Montagna Per il debutto arriva una leggenda, lo scalatore trentino Rolando Larcher
 24/10/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 70                                                 25
 Centro Sub Nuoto Club, parte la nuova stagione degli atleti faentini
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 24 ottobre 2019
Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

 24/10/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 24                          LAURA GIORGI       26
 Il clima che cambia muta anche le stagioni dell' olio
 24/10/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 24-25                                          28
 Ulivi secolari, l' olio "presidio" e fuori dal coro di Tenuta Pennita
 24/10/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 25                          LAURA GIORGI       29
 La riscossa dell' Emilia dell' olio parte dalle colline imolesi
 24/10/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 28                                             30
 Non solo vino GiovinBacco parlerà anche di olio e pane
 24/10/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 28                                             31
 "Carta canta", quando i ristoratori sono ambasciatori del vino

 24/10/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 45                                             32
 Piantumazioni di alberi nelle rotonde per realizzare "foreste urbane"

 24/10/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 45                                             33
 Faenza protagonista alla Fiera mondiale della ceramica in Cina

 24/10/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 45                                             34
 Incontro su servizi sanitari, sociali, assistenziali e qualità del vivere
 24/10/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 47                                             35
 Cellulari in classe vietati a studenti e docenti
 24/10/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 47                                             36
 Tre giornate dedicate al cioccolato
 24/10/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 41                                             37
 Fado e rock con Urso Bardo E sabato Musica da cucina
 24/10/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 21                 FRANCESCO ZAMBIANCHI        38
 «A Cesena si respira voglia di vincere ma è stato un onore giocare a Faenza»

Stampa Locale

 24/10/2019   Il Resto del Carlino Pagina 17                                                                40
 Vietato entrare coi cellulari in classe

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 24/10/2019   Il Sole 24 Ore Pagina 2                                                               G.Tr.   41
 Ai sindaci 300 milioni d' investimenti sociali

 24/10/2019   Il Sole 24 Ore Pagina 33                                                     Guido Romeo      42
 Crescono gli attacchi digitali, imprese e Pa ora reagiscono

 24/10/2019   Il Sole 24 Ore Pagina 33                                                 Alessia Maccaferri   44
 Un piano per gli appalti innovativi
 24/10/2019   Italia Oggi Pagina 31                                                    GIULIA PROVINO       46
 Split 2020, ecco le liste
 24/10/2019   Italia Oggi Pagina 32                                                                         47
 Boccia: un commissario per i Lep. Toscana, trattative al via
 24/10/2019   Italia Oggi Pagina 32                                                                         49
 In G.U. dispositivi antiabbandono
 24/10/2019   Italia Oggi Pagina 32                                              FRANCESCO CERISANO         50
 Spinta agli investimenti locali
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 24 ottobre 2019
24/10/2019    Italia Oggi Pagina 33                   SILVANA SATURNO   52
Riciclo dei rifiuti, via libera alle autorizzazioni
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 24 ottobre 2019
[ § 1 § ]

     giovedì 24 ottobre 2019
                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna

                                     Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 5
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 24 ottobre 2019
[ § 2 § ]

            giovedì 24 ottobre 2019
                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)

                                           Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 6
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 24 ottobre 2019
[ § 3 § ]

            giovedì 24 ottobre 2019
                                                      Il Sole 24 Ore

                                      Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 7
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 24 ottobre 2019
[ § 4 § ]

            giovedì 24 ottobre 2019
                                                         Italia Oggi

                                      Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 8
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 24 ottobre 2019
[ § 1 4 8 8 7 1 7 2 § ]

                          giovedì 24 ottobre 2019
                          Pagina 38

                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Le promesse

                          «Tempi più ridotti e assunzioni»
                          Questo annunciava a maggio la Regione, un piano da 7 milioni

                          Sei ore di attesa al massimo e assunzioni. È il maxi piano annunciato
                          dalla Regione a maggio per i pronto soccorso dell' Emilia-Romagna: «ci
                          siamo dati un anno di tempo per portarlo a compimento», spiegava
                          sempre a maggio l' assessore regionale Sergio Venturi. Le assunzioni
                          previste, grazie a un investimento da 7 milioni, sono 130: 60 medici, 60
                          infermieri e 10 operatori socio sanitari. Nel 2018 sono stati 155.910 gli
                          accessi ai pronto soccorso della provincia: 84.655 a Ravenna, 36.417 a
                          Lugo e 34.838 a Faenza. In primavera si vedrà se la cura della Regione
                          avrà portato benefici ai pazienti e al lavoro degli operatori. Il presidente
                          della Regione Stefano Bonaccini, sempre a maggio, aveva commentato:
                          «Dovremo parlare con sindacati e Governo per prevedere un premio
                          economico per il personale dell' emergenza».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 9
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 24 ottobre 2019
[ § 1 4 8 8 7 1 8 2 § ]

                          giovedì 24 ottobre 2019
                          Pagina 42

                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Smog, aria di Ravenna in peggioramento
                          In via Zalamella 35 giorni con Pm10 oltre i limiti. Arpae: «Situazione dovuta alla scarsa distribuzione delle piogge»

                          RAVENNA E' un peggioramento di portata clamorosa quello cui è andata
                          incontro la qualità dell' aria a Ravenna nel 2019 rispetto al 2018. Il dito è
                          puntato sempre contro di loro, le Pm10, l' inquinante atmosferico che
                          provoca i maggiori danni alla salute umana in Europa, la cui sigla
                          identifica le particelle capaci di penetrare in profondità nei polmoni, e che
                          trae origine dai processi di combustione legati al traffico, al riscaldamento
                          degli edifici e alle produzioni industriali. Mentre nel 2018 nessuna delle
                          stazioni di monitoraggio della provincia di Ravenna aveva registrato il
                          superamento delle fatidiche 35 giornate annue con un livello di Pm10 oltre
                          i 50 milligrammi per metro cubo, il 2019 presenta dati più sconsolanti. Già
                          il 14 ottobre la stazione di tipo urbano di Zalamella ha toccato il 35esimo
                          giorno sopra quota 50 milligrammi per metro cubo (l' anno scorso, nello
                          stesso periodo, i superamenti erano stati appena dodici). Un conteggio
                          destinato con ogni probabilità a crescere nei mesi di novembre e
                          dicembre. Zalamella registra anche la media più alta per le stazioni di
                          monitoraggio del territorio provinciale, pari a 29 milligrammi per metro
                          cubo per i primi nove mesi dell' anno (contro i 23 milligrammi del parco
                          Bertozzi, a Faenza, i 25 e i 26 rispettivamente delle stazioni Caorle e
                          Delta Cervia, e i 29 della stazione Rocca Brancaleone). A cosa è dovuto
                          questo peggioramento della qualità dell' aria rispetto al 2018? Non
                          necessariamente a un aumento dei volumi di traffico o delle emissioni industriali e private. «Nel 2019 abbiamo
                          scontato una pessima distribuzione delle piogge nel corso dell' anno», spiega da Arpae la responsabile di servizio
                          Sistemi ambientali dell' area est, Patrizia Lucialli. «Abbiamo assistito più volte a fenomeni notevolmente intensi, in
                          corrispondenza dei quali si sono concentrate le precipitazioni, diminuendo così l' effetto di dilavamento dell' aria
                          normalmente esercitato dalle piogge, nel 2019 limitato a un numero minore di giornate». L' altro inquinante per cui la
                          situazione nel nostro territorio è giudicata critica è l' ozono (capace di provocare disturbi irritativi all' apparato
                          respiratorio e danni alla vegetazione); nel 2018 si sono registrati superamenti dei valori obiettivo (pari a 120
                          milligrammi per metro cubo) oltre il limite di 25 giorni annui in cinque stazioni su sei: a Cervia, dove il valore limite è
                          stato superato 56 giorni, e nelle stazioni di Faenza, Caorle, Porto San Vitale e Rocca Brancaleone. Benché entro i
                          limiti di legge, Arpae giudica «non positivi», considerata la loro elevata pericolosità, neppure i dati sulle
                          concentrazione di benzene, metalli, diossine e furani, benzoapirene e Pm2,5. Filippo Donati © RIPRODUZIONE
                          RISERVATA.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 10
[ § 1 4 8 8 7 1 7 9 § ]

                          giovedì 24 ottobre 2019
                          Pagina 47

                                                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Classe

                          La studentessa Valentina Fussi premiata in Lombardia con un progetto legato
                          alla ceramica

                          Una ravennate premiata in Lombardia. Valentina Fussi, studentessa dell'
                          Isia di Faenza, ha vinto la sezione 'Young' del premio MIDeC, promosso
                          dal Museo internazionale del Design ceramico di Laveno Mombello
                          (Varese) con il progetto 'Sgugiotto', sviluppato nell' ambito del corso di
                          Design dei prodotti ceramici. Il progetto unisce cibo, ceramica e anche
                          ecologia, con una serie di contenitori per cibi liquidi e solidi dalle forme
                          impilabili che sfruttano la naturale capacità di conservazione della
                          ceramica e sostituiscono la più inquinante plastica. Gli 'sgugiotti' sono
                          stati creati tramite stampa 3D, poi cotti e smaltati e completati con un
                          rivestimento all' uncinetto creato da un' artigiana. Valentina Fussi, ideatrice
                          del progetto, studia a Faenza e vive a Classe.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 11
[ § 1 4 8 8 7 2 0 7 § ]

                          giovedì 24 ottobre 2019

                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Prima pagina Faenza-Lugo

                          Prima pagina Faenza-Lugo

                                                      Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 12
[ § 1 4 8 8 7 1 8 0 § ]

                          giovedì 24 ottobre 2019
                          Pagina 49

                                                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          La riflessione

                          Oltre il mare... Turismo di campagna

                          di Beppe Sangiorgi Non c' è confronto tra l' offerta turistica della riviera
                          romagnola fatta di sole, mare e divertimenti e quella dell' entroterra
                          faentino-lughese. Ma quest' ultimo territorio offre un paesaggio umano
                          che la costa ha perso. È un mondo da scoprire inoltrandosi nelle
                          campagne per conoscere a fondo una terra e la sua gente, scoprendo
                          sorprendenti modi di vivere e pensare riflessi dall' architettura rurale, dalla
                          parlata e dai prodotti della terra. Seguendo il percorso al contrario, è
                          possibile trovare il rimando di un paesaggio o di un prodotto nella faccia
                          di un agricoltore o nella storia di una famiglia. Sono intrecci capaci di
                          offrire al turista emozioni continue: emozioni degli occhi, del palato e dell'
                          animo.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 13
[ § 1 4 8 8 7 2 0 8 § ]

                          giovedì 24 ottobre 2019
                          Pagina 50

                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          TURISMO DI CAMPAGNA

                          [Segue dalla prima] Avventurandosi nella campagna, al turista fermatosi
                          per un' informazione, può capitare di finire sotto un pergolato a discorrere
                          con un vecchio contadino che racconta le vicende della sua vita e del
                          lavoro, ricordando fatti e usanze lontani: «Acsè e' dséva e' mi nón», così
                          diceva mio nonno. Secondo il poeta longianese Tito Balestra, quei vecchi
                          «sembrano alberi, solidamente piantati in mezzo alla bufera del tempo».
                          E non mancano di offrire all' ospite inaspettato un bicchiere di albana o
                          sangiovese, spiegando orgogliosi: «Cvèst l' è e' mi vén», questo è il mio
                          vino. E gli occhi che brillano contenti dicono che quel vino è sì frutto della
                          terra e del sole, ma ancor più del suo lavoro e del suo sapere. Beppe
                          Sangiorgi.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 14
[ § 1 4 8 8 7 1 7 5 § ]

                          giovedì 24 ottobre 2019
                          Pagina 50

                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Ceparano, il passato che riaffiora
                          Faenza, i risultati degli scavi dell' Università di Bologna che proseguono da due anni nell' area della Rocca

                          La roccia dello Spungone - l' affioramento calcarenitico che corre
                          parallelo alla via Emilia tra Ceparano e Castrocaro - si delinea sempre più
                          come deus ex machina della Rocca di Ceparano, oggetto quest' estate,
                          per il secondo anno, delle indagini archeologiche condotte dall' Università
                          di Bologna. Gli strati di passato emersi raccontano di un sito di cui l'
                          attuale rocca è un capitolo all' interno di una vicenda snodatasi tra la fine
                          dell' epoca romana, testimoniata da mattoni tardoantichi e il XV secolo.
                          Quasi un millennio, durante il quale il colle doveva apparire molto diverso
                          dal bosco di oggi, considerando la quantità di resti di abitazioni portate
                          alla luce. «Costruzioni a ovest della Rocca - spiega l' archeologo Enrico
                          Cirelli, responsabile dello scavo -, che nel corso dei secoli molto
                          probabilmente sono in parte crollate verso la scarpata rivolta a sud, come
                          testimoniano pavimentazioni, affacciate sull' orlo dell' abisso.
                          Sospettiamo che abbia fatto la stessa fine anche la porzione meridionale
                          della più estesa tra le cinte murarie che in diverse fasi abbracciarono l'
                          abitato, il quale arrivò a optare per l' incastellamento nel punto in cui sorge
                          oggi la Rocca, e che pensiamo avesse ospitato precedentemente un sito
                          di natura religiosa, contenente molte sepolture, forse distrutto nel
                          terremoto dell' XI secolo». Probabilmente quello di Santa Maria in
                          Ceparano. L' ipotesi che là sorgesse un luogo di devozione è suffragata
                          dalla presenza di sepolture signorili. «La seconda serie di sepolture doveva essere riservata al resto dell' abitato -
                          prosegue Cirelli -. I resti rinvenuti, appartenenti a 157 individui, testimoniano una vita non sempre facile. La rocca era
                          del resto una struttura militare, una delle prime a essere progettate per armi quali archibugi. Filippo Donati ©
                          RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 15
[ § 1 4 8 8 7 1 7 8 § ]

                          giovedì 24 ottobre 2019
                          Pagina 50

                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          La Ceramica Parallela, Isia premiata a Torino al festival Fisad

                          Secondo appuntamento con i protagonisti del design contemporaneo,
                          oggi alle 18 nell' aula magna dell' Isia in corso Mazzini 93 a Faenza, per il
                          progetto 'L' artigianato e l' arte nella ceramica, fra tradizione e
                          innovazione', promosso dal Museo Internazionale delle Ceramiche in
                          Faenza con Isia Faenza ed Ente Ceramica e finanziato dalla Regione.
                          Andrea Anastasio parlerà di 'Tradizione, tradimento, traduzione.
                          Innovazione e lignaggio artistico'. Isia Faenza è stata premiata la scorsa
                          settimana a Torino, per la seconda edizione del Fisad - Festival
                          Internazionale Scuole d' Arte e Design. Giovedì 17 ottobre, alla Nuvola
                          Lavazza sono stati annunciati i vincitori, selezionati da una giuria
                          composta da Carolyn Christov-Bakargiev, direttore del Castello di Rivoli
                          Museo di Arte Contemporanea, dal critico Renato Barilli e dallo storico
                          dell' arte cinese, Lu Peng. Isia si è aggiudicata il terzo premio con l' opera
                          'La Ceramica Parallela' realizzata in 3D dagli studenti del biennio di
                          Design del Prodotto Andrea Costantini, Anna Massimo, Giulia Fabbri,
                          Giulia Pollini, Lorenzo Filipponi, Manolo Liuzzi, Rezziero Di Maio,
                          Valentina Fussi. L' opera è il risultato del workshop con l' artista Salvatore
                          Arancio.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 16
[ § 1 4 8 8 7 1 8 1 § ]

                          giovedì 24 ottobre 2019
                          Pagina 50

                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Quando il pavimento diventa un' opera d' arte che riflette la storia
                          Al museo Zauli di Faenza incontro sulla ceramista Kowaliska e Cava de' Tirreni

                          Primo incontro stasera al museo Zauli di via della Croce 6 a Faenza per il
                          ciclo 'Storie di ceramisti, storie di città'. Oggi alle 19 è previsto un focus
                          sulla città di Cava de' Tirreni (Salerno) con il volume 'Irene Kowaliska.
                          1939' di Vito Pinto, Gianni Grattacaso (2018). Sono attesi Vito Pinto
                          (autore), Vicenzo Servalli (Sindaco di Cava de' Tirreni), Barbara Mauro
                          (operatore culturale). Nel 1939 Irene Kowaliska, nata a Varsavia, realizzò
                          il pavimento ceramico a grandi figure per la sala da pranzo di Villa
                          Ricciardi, sulle colline di Cava de' Tirreni. Il pavimento, di circa ventotto
                          metri quadrati, fu commissionato all' artista polacca in un momento di
                          particolari tensioni mondiali provocate dal nazi-fascismo. Kowaliska, nel
                          realizzarlo, espresse tutto il suo dolore, la sua tensione, sociale e umana,
                          attraverso quattordici figure da affidare alla storia. © RIPRODUZIONE
                          RISERVATA.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 17
[ § 1 4 8 8 7 1 8 5 § ]

                          giovedì 24 ottobre 2019
                          Pagina 51

                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Un calendario per il Gruppo Disabilità
                          Faenza, l' iniziativa per sostenere i progetti di inclusione. A posare sono state le associazioni che aderiscono alla
                          realtà

                          È stato presentato nella mattinata di martedì il calendario realizzato per
                          beneficenza dal titolo 'Per fare un albero', progetto corale per sostenere i
                          progetti d' inclusione del Gruppo Disabilità Faenza. Ogni mese dell' anno
                          è stato realizzato coinvolgendo associazioni, gruppi informali, aziende e
                          rioni che hanno sposato l' idea e che hanno prestato la loro immagine.
                          Per ogni mese dunque i ragazzi che fanno parte delle associazioni che
                          aderiscono al Gruppo Disabilità Faenza hanno posato con gli 'sponsor'
                          diventando così i protagonisti dei dodici fogli del calendario. Per la
                          grafica si è ricorsi all' aiuto di Cesare Reggiani che ha ripreso il tema dell'
                          albero, «metafora delle associazioni per disabili che si riuniscono», come
                          ha detto Massimo Caroli dell' Asp, mentre le foto sono state realizzate da
                          Elena Bandini. «I gruppi 'sponsor' che hanno aderito all' iniziativa - ha
                          continuato Caroli -, con un contributo di tremila euro per ogni foglio del
                          calendario, riceveranno in cambio 300 copie che poi verranno vendute o
                          regalate. I sostenitori dell' iniziativa sono Il Moro, Overall Rete
                          Multiculturale, Quelli di San Marco, Gree-Go Bus Gruppo Erbacci,
                          Confraternita del Castrato e Teatro Due Mondi, I Rioni di Faenza,
                          Leopodistica Asd, Nuova Co.G.O Sport, Gruppo Tampieri, United Artist,
                          Totally Unecessary Club, Club Atleticio Faenza Lotta 1919. L' obiettivo
                          della campagna è di raggiungere 5mila famiglie faentine per comunicare il
                          valore sociale come bene comune per la nostra comunità». Il calendario del Gruppo Disabilità Faenza verrà infatti
                          messo in vendita e servirà a contribuire il finanziamento dei progetti de 'La bottega della logetta' e 'La chiocciola'. Per
                          chi volesse, nello spazio della Galleria Ronchini in corso Baccarini 15, fino al 30 ottobre, dalle 16 alle 19, si potranno
                          vedere gli scatti del backstage e il video realizzato e acquistare il calendario. Inoltre sabato 26 ottobre, alle 18, a
                          Faventia Sales, Gianfranco Morini, Il Moro, metterà all' asta oltre cinquanta opere, 'Ceramiche da mangiare' il cui
                          ricavato andrà in beneficenza. È previsto l' accompagnamento musicale del gruppo HistriX e, a seguire, un aperitivo
                          solidale a cura della Bottega della loggetta. Chi volesse può contribuire con donazioni sul conto corrente Gdr; Iban:
                          IT59P0306909606100000163319. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 18
[ § 1 4 8 8 7 1 7 6 § ]

                          giovedì 24 ottobre 2019
                          Pagina 51

                                                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Dialogo interreligioso, domenica si comincia con la camminata per i luoghi di
                          culto
                          Si parte alle 16.45 dal Centro di cultura islamica di via Galvani a Faenza

                          Torna la Giornata per il dialogo cristiano-islamico e la nona Giornata del
                          dialogo interreligioso. Tema di quest' anno è 'Non c' è futuro senza
                          fratellanza e solidarietà'. Come ogni anno, sono previste una serie di
                          iniziative aperte alla cittadinanza per favorire il dialogo e la conoscenza
                          fra le culture e le religioni in città. Si inizierà domenica 27 con la
                          'Camminata del dialogo' che partirà alle 16.45 dal Centro di cultura
                          islamica, in via Galvani 84/3 per toccare vari luoghi di culto faentini: la
                          chiesa evangelica di via dell' Artigianato, la chiesa ortodossa di rito
                          rumeno, il tempietto della memoria e la pietra d' inciampo in ricordo della
                          deportazione del popolo ebreo. Infine, si passerà dalla chiesa di San
                          Francesco che ricorda gli 800 anni dall' incontro tra Francesco e il sultano
                          Malik asl-Kamil, primo esempio di dialogo cristiano-islamico, per giungere
                          in piazza del Popolo attorno alle 18. Sempre domenica 27, dalle 17 alle
                          19.30, in piazza del Popolo, aspettando l' arrivo della camminata è in
                          programma un concerto delle 'Onde Radio'. I rappresentanti di diverse
                          religioni della città illustreranno le proprie attività ed esporranno il proprio
                          pensiero sulla Giornata. Al termine sarà allestito un ristoro multietnico,
                          aperto alla città, offerto dalle comunità religiose e dalle associazioni del
                          Tavolo del Dialogo. Domenica pomeriggio è prevista una navetta per i
                          podisti che parte da piazzale Pancrazi alle 16.15 per la partenza della
                          camminata. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 19
[ § 1 4 8 8 7 1 7 7 § ]

                          giovedì 24 ottobre 2019
                          Pagina 52

                                                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          L' istituto Oriani dice no agli smartphone
                          Faenza, la decisione è stata presa dopo un periodo di prova. L' assessore alle Politiche educative, Simona
                          Sangiorgi: «Scelta coraggiosa»

                          Dopo un periodo di prova l' istituto Oriani di Faenza, nelle cui aule ogni
                          giorno studiano circa cinquecento studenti divisi in diversi indirizzi, ha
                          deciso di dire basta ai cellulari in classe «per il benessere di docenti e
                          studenti». «Ben oltre il 50 per cento dei ragazzi tra i 15 e i 20 anni -
                          spiegano dall' istituto faentino, citando uno studio sulle dipendenze
                          effettuato su un campione di cinquecento ragazzi - manifesta importanti
                          problematicità nel ritagliarsi una pausa rispetto all' esposizione nei
                          confronti delle nuove tecnologie. Questo - continuano -, fino al punto da
                          arrivare a controllare lo smartphone più di 70 volte al giorno, con picchi
                          fino a 110 volte. Questi dati hanno condotto l' istituto tecnico Oriani a
                          riflettere sulle scelte in campo educativo e didattico». L' uso delle
                          tecnologie in classe, in particolar modo degli smartphone ha generato,
                          anche nelle scuole di Faenza, diversi problemi. Basti ricordare più di un
                          episodio nel quale alcuni ragazzi hanno nascosto negli spogliatoi
                          femminili telefonini in modalità video riprendendo e poi diffondendone i
                          contenuti o episodi, anche questi accaduti in città, di cyberbullismo, alcuni
                          dei quali con brutti risvolti personali. In alcuni casi questi veri e propri reati
                          sono arrivati alle forze dell' ordine, in altri le vicende si sono concluse
                          prima che fosse necessario il loro intervento. Rimane il fatto che, e chi ha
                          figli in età scolastica lo sa bene, sin dalle medie il cellulare è un mezzo
                          che distrae dalla lezione. Così l' Oriani ha preso un' iniziativa - partita già da tempo ma divulgata solo ora - e ha
                          deciso che dopo un periodo di prova, il suono della campanella non segnala solo l' inizio delle lezioni ma coincide con
                          il 'rito' del deposito di smartphone e di altri dispositivi elettronici affini in apposite custodie dove gli apparecchi
                          rimangono inaccessibili non solo durante le ore di lezione ma anche nel corso degli intervalli tra un' ora e l' altra e
                          anche durante i laboratori e in palestra. «Dal dirigente Fabio Gramellini sono state impartite istruzioni ben precise nei
                          confronti dei ragazzi - dicono dall' Oriani -, decisione ovviamente condivisa con il collegio dei docenti e confermate
                          dal consiglio di istituto, diventando regolamento interno. Si tratta di una scelta presa per il benessere e la salute degli
                          studenti e che rientra nelle decisioni prese nell' ambito dell' autonomia didattica». Infatti, se in passato i telefonini agli
                          studenti dell' Oriani venivano restituiti ai ragazzi nei minuti di intervallo, in questo anno scolastico l' uso degli
                          smartphone sarà consentito esclusivamente per motivi didattici, su permesso dell' insegnante. «Una scelta -
                          concludono dalla scuola superiore faentina - per potenziare comportamenti positivi sia nell' interazione fra studenti che
                          con gli adulti ma anche per eliminare comportamenti negativi dell' uso indiscriminato e quasi maniacale delle
                          tecnologie in un momento delicato come quello dell' adolescenza». Di una scelta «estremamente positiva e
                          coraggiosa - parla invece l' assessore alle Politiche educative e giovanili, Simona Sangiorgi - perché da diverso
                          tempo ci arrivano segnalazioni da dirigenti, docenti e famiglie di un fenomeno sempre più problematico di dipendenza
                          dalle tecnologie, dai social, dalla messaggistica e dal gaming online. È dunque opportuno e molto utile se la scuola,
                          per prima, si mette a capo di queste iniziative che fungono da esempio e che possono fungere da traino per tutto il
                          sistema scolastico. Una decisione che ci piacerebbe che venisse adottata anche da altre realtà scolastiche in

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 20
[ § 1 4 8 8 7 1 7 7 § ]

                          giovedì 24 ottobre 2019

                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          città». a.v. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                         Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 21
[ § 1 4 8 8 7 1 8 3 § ]

                          giovedì 24 ottobre 2019
                          Pagina 52

                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          FAENZA

                          'The third murder' all' Ottobre
                          Appuntamento stasera alle 21.15 al cinema Sarti con il prof Del Bene

                          Torna anche quest' anno il tradizionale appuntamento cinematografico
                          dell' Ottobre Giapponese che stasera alle 21.15, al cinema Sarti di via
                          Scaletta 10 a Faenza, vede la proiezione di 'The Third Murder' di
                          Hirokazu Kore' eda, considerato uno dei maggiori cineasti del panorama
                          nipponico contemporaneo. Il film, presentato in concorso alla 74esima
                          Mostra del Cinema di Venezia, approda per la prima volta in una sala
                          faentina grazie al cineclub Il Raggio Verde. A introdurre la pellicola, in
                          versione originale con sottotitoli in italiano, è il prof Marco Del Bene. Nel
                          film Shigemori, tra i migliori avvocati del paese, si trova costretto a
                          difendere Misumi dall' accusa di omicidio del suo datore di lavoro al cui
                          cadavere è stato dato fuoco e a cui è stato sottratto il portafoglio. Misumi
                          era già stato condannato trent' anni prima per un reato analogo e ora
                          confessa anche il nuovo omicidio. Quando sembra ormai chiaro che l'
                          uomo sarà condannato alla pena di morte, Shigemori inizia a sospettare
                          che non dica la verità. Biglietti interi 7 euro, 6 e 5 ridotti.Info.
                          www.cineclubilraggioverde.it.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 22
[ § 1 4 8 8 7 1 7 3 § ]

                          giovedì 24 ottobre 2019
                          Pagina 64

                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          FAENZA

                          Bronzo su porcellana Premiata in Cina la teiera 'speciale' di Antonella Cimatti

                          Bronzo su porcellana: si è classificata terza alla World Ceramic Teapot
                          Art Competition di Yixing - città cinese della provincia del Jiangsu - l'
                          opera 'Essence of tea #6', ultimo capitolo della sperimentazione che la
                          ceramista faentina Antonella Cimatti ha intrapreso nel 2005. La sua è una
                          teiera «assolutamente non funzionale», precisa, in quanto composta
                          secondo un motivo che tutto può fare tranne che contenere liquidi. È una
                          tecnica che Cimatti ha sviluppato nel 2005, ispirandosi ai caratteristici
                          'bianchi di Faenza', e che sin da allora le è valsa riconoscimenti, oltre che
                          in Cina, anche in Corea e Giappone. La teiera cui ha dato forma è
                          composta dai filamenti in paper clay (porcellana mescolata con carta) che
                          caratterizzano molte delle sue opere.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 23
[ § 1 4 8 8 7 1 8 4 § ]

                          giovedì 24 ottobre 2019
                          Pagina 64

                                                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                         Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          FAENZA

                          Torna la Festa della Montagna Per il debutto arriva una leggenda, lo scalatore
                          trentino Rolando Larcher

                          La Festa della Montagna UOEI torna da oggi a sabato per tre serate d'
                          eccezione, tutte con inizio alle 21 e a ingresso libero, nella consueta
                          cornice della sala Zanelli al centro fieristico di viale Risorgimento a
                          Faenza. Il filo conduttore della edizione numero 53 è la verticalità,
                          connaturata alla montagna, nelle sue diverse sfaccettature, sempre intesa
                          come sfida e confronto positivo con se stessi. Protagonista di questa
                          prima serata sarà lo scalatore trentino Rolando Larcher, 'Rolly, leggenda
                          dell' alpinismo italiano, ha iniziato con gli scarponi ai piedi, per poi vivere l'
                          esplosione dell' arrampicata sportiva, sia con la ricerca del grado
                          massimo che con le competizioni.

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 24
[ § 1 4 8 8 7 1 7 4 § ]

                          giovedì 24 ottobre 2019
                          Pagina 70

                                                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Centro Sub Nuoto Club, parte la nuova stagione degli atleti faentini

                          Si alzerà domenica il sipario sulla nuova stagione sportiva degli atleti del
                          Centro Sub Nuoto Club 2000 Faenza, con gli agonisti e i Master che
                          saranno di scena in due appuntamenti. A Bologna si terrà la prima prova
                          dei 42esimi Campionati regionali Libertas, dove in vasca scenderanno le
                          categorie Ragazzi, Juniores, Cadetti e Seniores. Il secondo impegno
                          sarà a Imola con il 2° Trofeo Città di Imola - 18° Memorial Elisa Terziari,
                          gara riservata ai Master. In mattinata si disputeranno le gare 200 stile
                          libero, 50 dorso, 100 rana e 50 stile libero poi nel pomeriggio ci saranno i
                          200 farfalla per proseguire con i 100 stile libero, i 50 rana, i 50 farfalla per
                          chiudere con le staffette miste 4x50. Nel ricco calendario di
                          manifestazioni a cui parteciperà la società faentina c' è anche il Circuito
                          regionale Emilia Master del Centro sportivo italiano che inizierà tra meno
                          di un mese: la prima prova si svolgerà il 10 novembre a Mirandola, la
                          seconda il 15 marzo a Reggio Emilia e la terza a Bibbiano: tutte le gare
                          verranno disputate in vasche corte da 25 metri.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 25
[ § 1 4 8 8 7 1 9 2 § ]

                          giovedì 24 ottobre 2019
                          Pagina 24

                                                        Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          OLIVICOLTURA DI ROMAGNA LA RACCOLTA È PARTITA

                          Il clima che cambia muta anche le stagioni dell' olio
                          Raccolta anticipata al 10 ottobre in tutta la regione Il rischio è perdere prodotto in una annata che frutterà il 60% in
                          meno di quella passata

                                                                                                                                     LAURA GIORGI
                          RIMINI Per la Romagna olivicola sarà una annata "di scarica", dopo l'
                          exploit produttivo del 2018. Fa parte della natura di questa pianta, ma c'
                          entra anche il cambiamento climatico, che in fondo è anche alla base della
                          proliferazione dell' ulivo negli ultimi lustri oltre l' area riminese e
                          brisighellese, dalle quali non era mai sparito, ma che apoco apoco sta
                          occupando spazi che non erano più suoi da secoli, specie in direzione
                          Emilia. L' Arpo, Associazione regionale tra i produttori olivicoli dell' Emilia
                          Romagna, oggi conta 650 soci, fra cui anche consorzi che ne
                          assommano molti a loro volta. «Possiamo parlare oggi di 3.500 ettari di
                          uliveto in Emilia Romagna, per oltre un milione di piante - spiega Sabrina
                          Paolizzi, responsabile tecnico e memoria storica dell' associazione
                          stessa -. Di questi, il 54% è in territorio di Rimini, un territorio per il quale
                          si sta mettendo a punto un rilancio della valorizzazione del prodotto che
                          già gode della Dop Colline di Romagna. Il 30% degli ulivi cresce invece
                          nel territorio di Forlì -Cesena, il 13% nel Ravennate, dove si trova anche
                          la Dop Brisighella, e appena il 3% per ora nel Bolognese, dove però l'
                          olivicoltura si sta sviluppando molto». Dove ci sono gli uliveti ci sono i
                          frantoi e della trentina scarsa che può annoverare l' Emilia Romagna, 22
                          sono appunto nel Riminese, 9 a Forlì Cesena, 2 nel Brisighellese e uno
                          soltanto in Emilia, ed è il Frantoio Imolese. VARIETÀ PREGIATE Gli ulivi
                          che oggi possono dirsi secolari non sono moltissimi, sparsi in Romagna
                          e soprattutto nel Forlivese e Brisighellese, pregiata la produzione di
                          varietà autoctone che danno oli dalle caratteristiche diverse e
                          riconoscibili. La nostrana e la ghiacciola di Brisighella, che cresce bene
                          anche negli altri territori specie nel Forlivese, dove resiste bene alle
                          temperature più basse, anche se ormai questo non è più il problema principale. Poi Correggiolo nel Riminese,
                          Rossina, Pendolino, Moraiolo, Leccino e Frantoio diffusi come nel resto del Mediterraneo. CALO PRODUTTIVO Una
                          produzione che, assicura l' Arpo, comunque viene venduta tutta nell' arco dell' anno e che quest' anno, proprio per il
                          fatto che la raccolta sarà sensibilmente inferiore, fino anche al 60% in meno rispetto all' anno passato, anche i prezzi
                          saliranno. IL VALORE DELL'OLIO La questione del prezzo dell' olio è da sempre ardua, si sa. «Forse dipende dal
                          fatto che anziché essere inteso come alimento, qual è, viene considerato dal consumatore come un semplice
                          ingrediente, che si mischia al resto, e quindi ancora oggi non tutti sono disposti a spendere per l' olio anche solo
                          quello che pagherebbero per una bottiglia di vino di media qualità - ragiona Sabrina Paolizzi -. I costi di produzione
                          dell' olio sono molto alti, specie in annate come questa, perciò mi sento di dire che un buon olio medio, ottenuto da
                          olive del territorio spremute meccanicamente a freddo, non può costare meno di 10/12 euro». Poi ci sono ovviamente
                          differenze legate a Dop e territori, il colline di Romagna mediamente si attesta sui 16 euro al litro al consumatore, il
                          Brisighello può superare anche i 20 euro. RACCOLTA ANTICIPATA «Il Riminese sconta ancora gli effetti delle gelate
                          di fine inverno del 2018, tutti gli altri le piogge di maggio, quando gli ulivi erano in piena allegagione - spiega Paolizzi -.
                          Inoltre questa annata è stata contrassegnata ingenerale, anche se non tanto nelle nostre zone perché la nostrana
                          regge bene agli attacchi, da una cospicua presenza della mosca dell' ulivo, che però chi ha fatto i trattamenti
                          necessari, ha potuto controllare, ma anche da una abbondante cascola, ovvero caduta spontanea delle olive. Quindi
                          per evitare di perdere più possibile frutto, e visto anche che il cambiamento climatico

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 26
[ § 1 4 8 8 7 1 9 2 § ]

                          giovedì 24 ottobre 2019

                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          ha effettivamente anticipato la maturazione delle olive, quest' anno si è chiesto di anticipare la raccolta che
                          normalmente parte il 20 ottobre fin dal 10 dello stesso mese. Una richiesta di variazione temporanea dei disciplinari,
                          che però diventerà a breve definitiva, proprio per i cambiamento climatico». BRISIGHELLA DOCET «Certo non
                          siamo ai livelli di altre zone produttive come il ago di Garda o la Liguria che hanno chiesto lo stato di calamità naturale
                          per l' azzeramento o quasi della produzione, però quest' anno avremo poco olio, sia pure di buona qualità - spiega il
                          presidente del Consorzio agrario brisighellese che lavora le olive per trarne il pregiato e noto olio, Sergio Spada -. L'
                          anno scorso i quintali di olio furono 12mila, quest' anno saranno 5.000. La siccità non è un problema, ma la
                          temperatura, specie in fase di raccolta, come sta accadendo ora, sì. Per questo stiamo dicendo ai produttori di olive
                          di non tenere i frutti nei cassoni oltre due giorni, ma di portarli subito, affinché non si riscaldino troppo e non si
                          compromettano le proprietà organolettiche dell' olio. Noi l' anno scorso abbiamo interamente rinnovato il frantoio,
                          beneficiando di un fondo Psr investendo la cifra cospicua di 700mila euro, e oggi siamo in grado di condizionare la
                          temperatura della pasta di oliva che non deve oltrepassare i 27 gradi con la macinatura. Se questo accade il rischio è
                          che l' olio acquisisca un difetto tipico, il "riscaldo", in quel caso non potrebbe nemmeno essere etichettato come
                          extravergine». Il Cab di Brisighella ha molto investito sulla tecnologia del frantoio ed è aumentata anche la potenza
                          produttiva che quest' anno consentirà quanto meno di velocizzare la produzione. «Prima di cambiare frantoio
                          lavoravamo al massimo 15 quintali di olive all' ora, ora siamo passati a 25, con punte di 600 quintali di olive in un
                          giorno - spiega ancora Sergio Spada-. Il nuovo impianto è inoltre dotato di una separatrice che divide la sansa e l'
                          acqua dai noccioli. Questi ultimi vengono recuperati per diventare pellet per caldaie, la sansa semiliquida, quindi di
                          scarto, viene conferita al biodigestore della Caviro per produrre elettricità, quindi possiamo dire che ormai dalla
                          lavorazione delle olive di Brisighella nulla va buttato».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 27
[ § 1 4 8 8 7 1 9 8 § ]

                          giovedì 24 ottobre 2019
                          Pagina 24-25

                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Ulivi secolari, l' olio "presidio" e fuori dal coro di Tenuta Pennita

                          CASTROCARO In Emilia Romagna è l' unico produttore che può apporre
                          il "bollino" di Presidio Slow Food al proprio olio monocultivar di Nostrana
                          di Brisighella, la selezione Alina che è il nome di sua moglie, proprietaria
                          di 1800 piante centenarie di oliva nostrana a Brisighella. Solo quel
                          "bollino" incolla sulle sue bottiglie, niente Dop, niente altro, alle
                          certificazioni si dichiara non interessato, anzi più che altro è critico.
                          Gianluca Tumidei titolare della Tenuta Pennita di Castrocaro cammina fra
                          i suoi ulivi con la consapevolezza di aver dato un' impronta a questo
                          territorio, ma non si è fermato sulla soglia di casa. Raccoglie a Brisighella
                          e frange a Castrocaro, dove Gianluca Tumidei produce olio e vino da una
                          ventina d' anni scarsa. «Anche qui ci sono sempre stati gli ulivi, quando
                          nel 2002 il Cnr venne a mappare le piante secolari in Romagna ne trovò
                          33, sei le varietà autoctone che abbiamo reimpiantato qui, a fianco di
                          quelle che erano già presenti. Come il Correggiolo Pennita (la foto in
                          prima pagina di questo numero "Cibo" ritrae Tumidei davanti alla
                          capostipite centenaria di questa varietà), che è la più profumata fra i tre
                          cloni romagnoli, c' è anche quello di Montegridolfo e quello di Villa
                          Verucchio» specifica Tumidei. Poi Cortigiana, Nostrana clone Casalino e
                          Conversello, Ghiacciola clone Casalinetto e «la più interessante, il
                          Quarantoleto di cui trovai una pianta a Dovadola, assomiglia molto alla
                          Ghiacciola». Del blend degli oli estratti dalle piante secolari, e non, di
                          Tenuta Pennita, varietà Correggiolo, Nostrana e Ghiacciola, si ottiene l'
                          olio Poggio al Monte (anche in versione con la spremitura del frutto
                          denocciolato), dalla monocultival Ghiacciola il Valdoleto. C' è poi anche
                          una mini produzione che cambia ogni anno. Si chiama "Green dream" e a
                          seconda dell' annata Tumidei utilizza le olive pensa possano dare il meglio, «l' anno scorso ho utilizzato la varietà
                          orfana, quest' anno vedremo». Gianluca è un produttore che nel suo uliveto sembra davvero divertirsi, anche se i
                          numeri nel tempo sono cresciuti e oggi Tenuta Pennita ha in gestione 15mila piante di olivo, inoltre frange per conto
                          terzi e in questi giorni l' andirivieni al frantoio, a ciclo continuo che permette la molitura delle olive entro quattro ore
                          dalla raccolta, è ininterrotto. «C' è chi si compra una barca, io mi comprai un frantoio, che è tutto d' acciaio e non fa
                          nemmeno la ruggine. Lo comprai nel 2002, avevo 23 piante di ulivo, mi davano del matto - se la ride Tumidei - adesso
                          gli uliveti spuntano come funghi e i frantoi anche. Una cosa l' ho fatta: ho dato valore all' olio di queste colline». Anche
                          alla Tenuta Pennita il raccolto si annuncia molto più scarso dell' anno passato. «Ma i confronti non si possono fare col
                          2018 che è stato un anno eccezionale. Noi qui ad esempio facemmo 320 quintali di olio, quest' anno arriveremo a
                          100 quintali e con la mosca non abbiamo avuto grossi problemi, come tutti quelli che sono stati attenti». Ma Gianluca
                          Tumidei lo dice chiaramente: «Si deve lavorare per fare un buon prodotto, con l' olio è difficile pensare solo al
                          reddito». L.G.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 28
[ § 1 4 8 8 7 1 9 4 § ]

                          giovedì 24 ottobre 2019
                          Pagina 25

                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          La riscossa dell' Emilia dell' olio parte dalle colline imolesi

                                                                                                                                   LAURA GIORGI
                          La riscossa dell' olivicoltura in Emilia parte dal confine: da Imola. Per il
                          momento è proprio qui l' unico frantoio che serve chi produce olive a
                          ovest del Rio Sanguinario. Non che l' ulivo non fosse presente anche oltre
                          la Romagna e poi verso l' Emilia, ma le sue tracce si perdono intorno al
                          Settecento. Da una quindicina di anni, dopo i primi impianti ad opera della
                          famiglia Rossi che poi ha avviato il frantoio Imolese, è stata una crescita
                          costante e oggi esiste una rete di olivicoltori dei Colli Imolesi e Bolognesi
                          che si sta dando da fare per arrivare ad ottenere almeno un
                          riconoscimento di Indicazione geografica protetta. Uno di questi è
                          Giovanni Bettini che nel Podere Pratale, sul crinale che separa la Valle del
                          Santerno dalla valle del Senio, e quindi al limitare del territorio della Dop
                          Brisighella e del Parco della Vena del Gesso, tra Borgo Tossignano e
                          Fontanelice, ha iniziato con le prime 600 piante nel 2003, dopo aver
                          meditato a lungo ed essersi altrettanto trattenuto, pensando a chi gli
                          sconsigliava di impiantare ulivi rivolti a nord. Poi anche in questi caso il
                          cambiamento climatico ci ha messo lo zampino, alla fine quella zona si è
                          rivelata ottimale e nel 2006 Bettini ha piantato altre 200 piante, ancora una
                          volta di Nostrana di Brisighella. Nel 2017 ne ha aggiunte altre 700 delle
                          varietà brisighellesi, nello stesso anno ha ottenuto anche tre foglie nella
                          guida del Gambero Rosso, un vanto per l' azienda. «Quest' anno ne ho
                          impiantate altre 600 e ho cambiato varietà, avremo in produzione fra
                          almeno quattro anni il Correggiolo Pennita e il Correggiolo Villa
                          Verrucchio», dice, mentre con la sua squadra ha già avviato da qualche
                          giorno la raccolta, ovviamente amano, aiutata solo da abbacchiatori
                          portati a spalla dai raccoglitori. Anche qui la produzione sarà inferiore, ma
                          meno che in altre zone della Romagna. Un 30% in meno circa comunque è garantito, «a maggio la pioggia ha
                          danneggiato la fioritura». L' olio del Podere Pratale si trova in esclusiva nelle macellerie del contadino Clai, di cui
                          Bettini è presidente: «Ha sostituito l' olio che prendevamo da una coop sociale di Castrocaro quando purtroppo
                          chiuse. Lo scopo è essere coerenti con produzioni del territorio». La rete di olivicoltori imolesi comprende, fra gli altri,
                          il Podere Pratale stesso, il Frantoio Imolese, la Tenuta Palazzo di Varignana che sulle colline di Castel San Pietro ha
                          impiantato oggi diverse migliaia di piante di ulivo, l' azienda agricola Bonazza di Croara nel Bolognese. Un' occasione
                          per conoscere tutte le aziende sarà all' interno della programmazione del Baccanale dedicato quest' anno a "I sapori
                          dei ricordi", sabato 16 e domenica 17 novembre (dalle 9 alle 19) sotto la Galleria del Centro Cittadino con la nona
                          edizione di "Olimola", la mostra mercato dell' olio extravergine d' oliva prodotto in Emilia Romagna, con un focus
                          proprio sulla filiera olivicola del territorio imolese. Sono previste presentazioni e degustazioni guidate in
                          collaborazione con Associazione Regionale Produttori Olivi coli, Istituto Tecnico Agrario Chimico Scarabelli-Ghini,
                          società agricola Rossi Frantoio Imolese. Alle 10 del mattino show cooking, degustazioni, lezioni tematiche sulle ricette
                          tradizionali a cura degli alunni del Istituto Alberghiero Pellegrino Artusi di Riolo Terme. Possono partecipare le aziende
                          agricole del territorio regionale produttrici di olio extra vergine d' oliva con prodotto etichettato.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 29
[ § 1 4 8 8 7 1 9 5 § ]

                          giovedì 24 ottobre 2019
                          Pagina 28

                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          EVENTI D' AUTUNNO

                          Non solo vino GiovinBacco parlerà anche di olio e pane
                          Da domani a domenica nelle piazze del centro storico di Ravenna incontri, degustazioni, convegni, mercato

                          RAVENNA Vino, preferibilmente Sangiovese, olio, pane. I fondamentali.
                          GiovinBacco torna da domani a domenica occupando una larga parte
                          delle piazze e dei luoghi del centro storico di Ravenna e la grande novità
                          sarà proprio lo spazio "Pane, olio e companatico" in piazza Garibaldi,
                          con produttori locali e nazionali di pane e di olio, a cui si aggiungono
                          pasta fresca, pizze, focacce e birra. ecco come si articolerà la
                          manifestazione, divenuta ormai uno degli appuntamenti più attesi dell'
                          autunno da assaporare in Romagna. LA PIAZZA DEI VINI Come ormai è
                          tradizione GiovinBacco propone i vini delle cantine di Romagna, in tutto
                          cinquanta, in piazza del Popolo. Inoltre il Movimento del Turismo del
                          Vino, Le Donne del Vino e La Strada di Romagna saranno presenti con
                          spazi autonomi e con una buona selezione di vini regionali.
                          Complessivamente saranno oltre 250 le etichette in degustazione. Piazza
                          del Popolo ospiterà poi il banco di vendita del vino per beneficenza
                          gestito grazie al service del Lions Club Ravenna Bisanzio. Qui sarà
                          allestita infine la postazione del Sert per informare e per l' alcoltest, per
                          illustrare al pubbli co i pericoli legati all' abuso di alcol, in particolare se
                          associato alla guida. Uno stand di Coop Alleanza 3.0 propone al pubblico
                          prodotti di qualità in degustazione, da accompagnare ai vini. LA PIAZZA
                          DELL'OLIO E DEL PANE In piazza Garibaldi saranno presenti produttori
                          italiani di pane e di olio fra cui i migliori oli di Romagna da Brisighella a
                          Rimini. Lo spazio sarà teatro anche di incontri, degustazioni e laboratori.
                          Accanto al pane e all' olio ci saranno pizze, panini e focacce del Molino
                          Spadoni che proporrà anche la propria birra artigianale. In più la piazza
                          ospiterà due chioschi di pasta fresca degli artigiani della Cna. PIAZZA
                          DELLA PIADINA E DELLA BIRRA Nell' ex piazzetta delle carceri e delle poste a fianco di piazza del Popolo saranno
                          allestiti quattro chioschi di piadina gestiti dagli artigiani della Cna di Ravenna, con accanto la birra artigianale DELiRA.
                          LA PIAZZA SLOW FOOD Come sempre si concentra poi in piazza Kennedy la proposta più strettamente legata al
                          mondo Slow Food. Qui infatti troveranno posto a grandi e ottimi vini italiani premiati con la chiocciolina di Slow Food
                          dalla Guida Slow Wine; birre artigianali come Birra Bizantina, Birra Salina e e Birra del Mercato Coperto di Ravenna.
                          Ci sarà poi lo stand della Condotta Slow Food Ravenna condiviso con l' associazione Il Lavoro dei Contadini con
                          prodotti, incontri, laboratori e degustazioni. Una parte della grande piazza è dedicata al cibo di strada proposto da
                          ristoranti romagnoli e dall' Alleanza Slow Food dei Cuochi con la presenza di: Osteria del Gran Fritto, Osteria La
                          Campanara, Osteria I Passatelli 1962 del Mariani, Ristorante Casa Spadoni, Ristorante Amarissimo, Cucina del
                          Condominio, Akâmi Casa & Bottega, Le Naturelle.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 30
[ § 1 4 8 8 7 1 8 7 § ]

                          giovedì 24 ottobre 2019
                          Pagina 28

                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          "Carta canta", quando i ristoratori sono ambasciatori del vino
                          Tutti i premi consegnati a conclusione della rassegna Enologica tenutasi a Bologna

                          BOLOGNA La miglior promozione per il vino dell' Emilia Romagna? Le
                          carte dei ristoranti, delle osterie, degli alberghi e dei locali che lo
                          valorizzino. È diventato oramai un appuntamento fisso e molto atteso da
                          parte degli addetti del settore la cerimonia di premiazione di "Carta
                          Canta" che ha concluso la rassegna Enologica a Bologna il 21 ottobre
                          scorso. "Carta Canta" è l' iniziativa dell' Enoteca Regionale Emilia
                          Romagna che punta a riconoscere l' impegno di chi crede nella tipicità del
                          territorio e arricchisce la propria carta dei vini con specialità della regione.
                          Ecco i vincitori. Miglior carta dei vini in assoluto: Les Caves di Sala
                          Braganza (PR). Miglior Narratore: Taverna del Gusto di Piacenza. Miglior
                          Carta Enoteca: Enoteca Benincasa di Pozza di Maranello (MO), Enoteca
                          Pedrelli di Parma, Cantina Calderoni di Ravenna, La Bottega dei Sapori
                          di Nonantola (MO), Enoteca La Cantina - Tre generazioni di Vinai -
                          Castellucci di Bologna, Enoteca LaPlita di Riccione (RN), Taverna del
                          Gusto di Piacenza. Miglior Carta Ristorante: Hostaria 900 di Imola,
                          Nuova Roma di Sasso Marconi (BO), Osteria del Vicolo Nuovo da
                          Ambra e Rosa di Imola, Ristorante Badessa di Casalgrande (RE),
                          Ristorante Petito di Forlì, Ristorante Sotto l' Arco di Bologna, Osteria
                          deiFrati di Roncofreddo (FC), Opera02 di Levizzano Rangone di
                          Castelvetro (MO), ancora Ristorante Les Caves di Sala Braganza (PR).
                          Miglior Carta Osteria Officine del Sale di Cervia (RA), Trattoria Noemi di
                          Ferrara, Osteria Sa Ghé di Modena, La Lanterna di Diogene di Solara di
                          Bomporto (MO), Il Borgo di Vigolzone (PC), Antica Trattoria Al Gallo
                          1909 di Ravenna, La Sangiovesa di Santarcangelo di Romagna. Miglior
                          Carta Hotel: "Al vecchio Convento" di Portico di Romagna (FC), Il
                          Cappello di Ravenna, I Tre Re diPoggio Berni (RN). Miglior proposta Agriturismo: CasinaPontormo di Bertinoro (FC)
                          e Badia della Valle di Marradi* (FI). Premio Assortimento Annate Storiche: TrattoriaNoemidiFerrara; Osteria Vine ria Il
                          Borgo di Vigolzone (PC). Premio Ambasciatore dell' Emilia Romagna in Italia: Agriturismo Badia della Valle di
                          Marradi* (FI); Premio Ambasciatore dell' Emilia Romagna all' estero: ristorante Wine Bar "Tot i de" di Tokyo
                          (Giappone). Miglior proposta Focus Territorio: Paco e chi Burdel di Bora di Mercato Saraceno (FC). Miglior Carta
                          Stabilimento/Ristorante Balneare: Osteria del Sole di Cesenatico (FC); Salsedine367di Lido di Savio (RA). Premi
                          speciali: "Casa Spadoni" di Faenza, Osteria "Lanterna di Diogene" di Solara di Bomporto (MO).

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 31
[ § 1 4 8 8 7 1 9 6 § ]

                          giovedì 24 ottobre 2019
                          Pagina 45

                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          NUOVI PROGETTI PER IL VERDE PUBBLICO FAENTINO

                          Piantumazioni di alberi nelle rotonde per realizzare "foreste urbane"
                          Già individuate due aree Visuale limitata agli automobilisti? «Basterà andare più piano»

                          FAENZA Si è tanto parlato, e protestato, per alberi abbattuti, spesso
                          perché ammalati o pericolosi, di fatto però il Comune sostituisce
                          costantemente le piante eliminate e pensa a progetti nuovi che riguardano
                          il verde pubblico e la creazione di "Foreste urbane". Alberi lungo i fiumi,
                          nelle campagne ai margini dei campi coltivati, in montagna e soprattutto in
                          città dove possono dare il proprio contributo alla salvaguardia della terra
                          e alla lotta all' inquinamento. Ovviamente le piante andranno scelte con
                          criterio, preferendo quelle autoctone e maggiormente resistenti, come
                          pure vanno individuate le aree più opportune e bisognose di ossigeno.
                          ECCO DOVE Già a novembre (il 21, Giornata nazionale degli alberi)
                          dovrebbero vedersi le prime foreste urbane realizzate con piante adulte.
                          Ogni anno in questa data vengono inaugurati nuovi spazi alberati,
                          «stavolta abbiamo indivi duato due grandi aree - riferisce l' assessore all'
                          Ambiente Antonio Bandini -: nella rotonda all' uscita dell' autostrada e in
                          quella all' uscita del ponte sul Lamo ne verso Forlì, che immette in via
                          Testi, via Lesi e via Fratelli Rosselli. Si tratta di un progetto del Servizio
                          giardini e c' è la disponibilità della Forestale a fornirci le piante necessarie.
                          Stiamo valutando: mi piacerebbe iniziare dall' uscita dell' autostrada, ma
                          vi è qualche problema in più, perché servono le autorizzazioni di tre enti,
                          oltre al Comune, la Provincia e Autostrade, e poi manca l' impianto di
                          irrigazione. In via Testi invece c' è già l' acqua». CENA DI RACCOLTA
                          FONDI Ma gli alberi nelle rotonde non precludono la vista? «Sarà un
                          motivo per andare più piano nel percorrerle», spiega l' assessore. A
                          sostegno del progetto "Foreste urbane" è scesa in campo anche Slow
                          food (condotta di Faenza-Brisighella) che stasera alle 20.30 organizza
                          una cena di raccolta fondi all' Osteria La Baita (ore 20.30). «Rinvigorire la vegetazione - sostiene l' associazione - non
                          sarà la soluzione, ma ci aiuterà a rallentare il corso del cambiamento climatico. Abbiamo accolto l' appello della
                          campagna "Un albero in più" lanciato dalle comunità Laudato Si' a firma Stefano Mancuso, scienziato, Carlo Petrini,
                          presidente Slow Food, e Domenico Pompili, vescovo di Rieti. Dotare il pianeta di verde è un atto di fiducia nel futuro,
                          occasione di promozione della biodiversità, elemento imprescindibile di una società e un mondo che ambiscono a
                          diventare più sostenibili. Perciò sosteniamo il comune in questo suo progetto». Durante la cena Slow food sarà
                          possibile fare/rinnovare la tessera. Per prenotazioni: la Baita 0546 21584.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 32
Puoi anche leggere