Piante da esterno e vivaismo - Report economico finanziario - Giugno 2008 - Ismea

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Piante da esterno e vivaismo - Report economico finanziario - Giugno 2008 - Ismea
Piante da esterno e vivaismo

   Report economico finanziario

            Giugno 2008
Piante da esterno e vivaismo - Report economico finanziario - Giugno 2008 - Ismea
,QGLFH GHOOH VFKHGH GHO 5HSRUW

(;(&87,9( 6800$5<                                                                                             
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L’identificazione del prodotto/settore - Piante da esterno e vivaismo

                       Il Report è stato chiuso il 13/6/2008

                           Realizzazione a cura di ISMEA
                    Responsabile della ricerca: Ezio Castiglione
                     Responsabile scientifico: Giorgio Venceslai
              Progettazione e coordinamento tecnico: Fabio Del Bravo
                    Coordinamento operativo: Claudio Federici
                     Redazione: Paola Lauricella, Carlo Boselli

                             Supporto statistico a cura
                      dell’Unità analisi economiche statistiche
                                      dell’ISMEA

                  ISMEA – Unità Analisi economiche e finanziarie
                         Via C. Celso, 6 – 00161 ROMA
                              Tel. 39 06 85568441
                                  www.ismea.it

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Sintesi - Piante da esterno e vivaismo

E   EXECUTIVE SUMMARY

x
e
c
    La fotograf ia

            La rilevanza del comparto. L’incidenza del comparto delle piante da esterno

u   e del vivaismo sul valore complessivo dell’agricoltura è pari al 3,5%, mentre è del 57%
    il suo peso sul totale florovivaismo (compresi fiori e fronde recise e piante da interno).

t
    Il comparto interessa una superficie di circa 26 mila ettari, distribuita tra 16 mila azien-
    de che producono piante da esterno in vaso, in contenitore o in zolla, arbusti e alberi
    sia ornamentali sia da frutto, viti o olivi destinati ad altri settori a valle della filiera. Il

i
    segmento ornamentale e quello da frutto a scopo anche ornamentale rappresenta oltre
    il 60% della superficie complessiva. Il comparto, in cui le aziende sono caratterizzate
    da dimensioni relativamente grandi, nell’ultimo quinquennio è stato interessato da un

v   processo di concentrazione, conseguente all’accorpamento aziendale e, soprattutto, al-
    la fuoriuscita dal mercato da parte delle aziende di minori dimensioni. La produzione
    sia di piante in vaso sia di alberi e arbusti è costantemente aumentata adeguandosi ad

e   una maggiore richiesta in ambito nazionale ma, soprattutto, estera.
            L’influenza della politica. L’influenza della PAC sul mercato è scarsa, non e-
    sistendo vincoli sull’offerta o sui flussi di importazione ed esportazione. Vi sono norme
    che mirano a regolamentare la commercializzazione dei materiali di moltiplicazione del-
    le piante ornamentali e istituiscono gli elenchi delle varietà e i requisiti di identità varie-

S   tale tenuti dai fornitori. Questi interventi legislativi non alterano la concorrenza, trat-
    tandosi di misure tese ad evitare la diffusione di organismi nocivi e di patologie.

u              Le variabili di mercato
                   L’offerta. Nell’ultimo quinquennio la superficie investita a vivaismo è dimi-

m
                    nuita del 6%, mentre quella per piante coltivate in pieno campo (compren-
                    siva però anche dei fiori recisi) si è contratta notevolmente (-32%). La nu-
                    merosità aziendale è diminuita in misura sensibile in entrambi i segmenti

m                   ma, nel caso delle aziende con produzioni in pien’aria di fiori e piante, sono
                    aumentate notevolmente le unità di dimensioni medio-grandi. Durante tale
                    periodo la produzione in valore è cresciuta sensibilmente, facendo registra-

a              
                    re un incremento medio annuo del 6%.
                    La domanda nazionale di piante, alberi e arbusti nel periodo recente ha re-

r                   gistrato un andamento altalenante, in considerazione della forte influenza
                    esercitata sia dal clima, sia dalla capacità di spesa. A fronte di un andamen-
                    to economico stagnante e di costi di produzione in crescita, gli operatori al

y                   dettaglio hanno cercato di contrastare il calo della domanda con maggiori
                    promozioni; risulta in aumento il “cross category” e la scelta di prodotti a
                    basso prezzo.
                   Il mercato. I prezzi alla produzione, relativi ad una gamma di prodotti molto
                    ampia, negli ultimi cinque anni hanno evidenziato lievi aumenti, a causa
                    della crescente competizione sia in ambito nazionale che estero. Gli incre-

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L’identificazione del prodotto/settore - Piante da esterno e vivaismo

              menti hanno interessato solo alcune categorie di prodotti, la cui offerta non
              è eccedentaria, tra le quali le piante di dimensioni maggiori, contraddistinte
              da un mercato più ristretto, con una minore pressione competitiva.
             Gli scambi commerciali evidenziano un miglioramento del comparto nel
              contesto internazionale e soprattutto europeo. Nel periodo recente le e-
              sportazioni di piante, alberi e arbusti sono aumentate sia in ambito UE che
              extra UE. In importanti paesi di destinazione l’Italia è leader o rappresenta
              un importante fornitore. Le possibilità di crescita derivano, oltre che dalla
              migliore capacità imprenditoriale delle aziende, che però rimane debole a
              causa di una carente organizzazione logistica, dall’ampliamento ad Est
              dell’UE. Nel 2007, in un contesto di espansione dei flussi di scambio in en-
              trata e in uscita, il valore delle esportazioni ha evidenziato una crescita
              consistente, migliorando notevolmente il saldo positivo della bilancia com-
              merciale.

Le perform ance concorren ziali

       Struttura dei costi e del fatturato. In generale, la struttura dei costi di pro-
duzione evidenzia:
             un’elevata incidenza della manodopera extra-familiare, in corrispondenza
              dei picchi stagionali di produzione;
             una crescente incidenza del costi di alcuni fattori intermedi (concimi, pesti-
              cidi, materie plastiche) e dell’energia (combustibili o elettricità).
       Nel periodo recente, la stagnazione dei prezzi all’origine, contestualmente
all’aumento dei costi di tali fattori produttivi, ha determinato una progressiva riduzione
dei margini di guadagno sia della fase agricola, sia della distribuzione all’ingrosso.
         Risultati di bilancio. L’analisi economico finanziaria, realizzata con riferimento
al triennio 2004-2006 per le aziende di produzione e commercializzazione all’ingrosso di
piante da esterno, alberi e arbusti, ha rivelato per il 2006 un netto miglioramento delle
performance economiche, con un risultato di esercizio tornato su valori positivi dopo le
pesanti perdite del 2005. Un livello della domanda superiore all’offerta ha consentito al-
le imprese del settore di applicare un mark-up crescente alla propria produzione. Una
parte del reddito, tuttavia, viene assorbito da un volume crescente di oneri finanziari,
derivanti da un’eccessiva esposizione nei confronti dei creditori. Anche il livello di solvi-
bilità alla chiusura dell’esercizio si presenta piuttosto scarso.
        Tali elementi di criticità sono controbilanciati da un ottimo andamento del ciclo
di cassa che vede una durata media dei debiti (superiore ai 120 giorni) molto superiore
a quella dei crediti (50 giorni circa) e che consente di sostenere il fabbisogno finanzia-
rio delle imprese del settore.

Le forze comp etitive

        L’offerta nazionale, nel mercato europeo, gode di un’immagine positiva in con-
siderazione della caratteristiche pedo-climaticatiche che rendono alcune aree molto vo-
cate e, soprattutto, grazie alla notorietà del “giardino all’italiana”, un elemento di forte

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Sintesi - Piante da esterno e vivaismo

impatto nell’immaginario collettivo, alimentato da testimonianze importanti in molte re-
gioni. La professionalità, piuttosto diffusa nei vari segmenti che compongono il compar-
to, consente di attenuare il livello di competitività reale esistente nel mercato interna-
zionale, mentre più aspro è il confronto entro i confini nazionali. A livello di filiera, i
rapporti di forza sono sbilanciati verso gli operatori a valle, soprattutto nel caso delle
piante da esterno.
               L’intensità della concorrenza interna risulta mediamente elevata, in
                quanto le aziende che gestiscono la maggior parte del mercato sono di di-
                mensioni medio-grandi. Ciononostante vi sono problemi di remuneratività
                per prodotti di massa, scarsamente differenziabili.
               I fornitori. Il potere negoziale mediamente alto è dovuto alla presenza di
                poche aziende, per lo più multinazionali, che controllano la produzione e la
                vendita dei mezzi tecnici. Laddove esistono consorzi o associazioni florovi-
                vaistiche, il potere negoziale degli acquirenti risulta in parte maggiore.
               I clienti. Il potere contrattale del distributore è di media intensità per le
                pianta da esterno o le alberature, in quanto se invendute possono essere
                rinviate ad una o più stagioni successive. Più elevato, invece, risulta essere
                per le piante stagionali fiorite o verdi.
               Nuovi entranti. Non esistono impedimenti legislativi per l’accesso al setto-
                re, tuttavia negli ultimi anni si è assistito raramente all’ingresso di aziende
                esterne al comparto. Il produttore di verde ornamentale da esterno gode di
                una rendita di esperienza in campo tecnico che non si limita al prodotto ma
                molto spesso riguarda anche la fase di installazione e manutenzione.
               I prodotti sostitutivi. La minaccia dei prodotti sostitutivi è bassa per i
                prodotti la cui funzione d’uso è rappresentata dall’abbellimento degli spazi
                (esterni o interni) direttamente da parte dell’acquirente, che costituisce la
                parte più importante del mercato. Al contrario, la sostituzione è elevata
                qualora il prodotto assolva alla funzione d’uso di regalo (anniversario, ceri-
                monia, evento, …).

I fattori critici di successo

        La filiera del florovivaismo, in particolare quella delle piante da esterno, alberi e
arbusti, è sottoposta a cambiamenti indotti dal mercato, in parte riconducibili a muta-
menti dei gusti della clientela o, anche, generati dal sistema distributivo (le grosse fu-
sioni e joint venture che si realizzano tra i distributori, ad esempio, o la diffusione di
punti vendita non professionali). In questo contesto, considerando anche le recenti di-
namiche afferenti i principali fattori produttivi, appaiono di fondamentale importanza i
seguenti fattori critici :
               processo produttivo:
                • specializzazione dell’impresa, in termini di specie e profondità di gamma,
                  e di destinazione del prodotto (dettaglio tradizionale o grandi superfici);
                • disponibilità di piante a stadio di sviluppo ottimale in qualsiasi periodo
                  dell’anno, per contrastare la concorrenza e consentire al punto vendita
                  di disporre di articoli ad alto impatto estetico;

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L’identificazione del prodotto/settore - Piante da esterno e vivaismo

              • adozione di tecniche di produzione a minor impatto ambientale; scelta di
                specie e varietà che richiedono un uso inferiore di fattori intermedi.
             Area commerciale:
              • alleanze con altre aziende o con operatori a valle della filiera per ottimiz-
                zare i costi della logistica, per servire al meglio la clientela e avere un
                “feedback” veloce sulle politiche commerciali dei competitor così come
                sulle tendenze di acquisto dei consumatori;
              • adozione di un’adeguata tecnologia per la movimentazione della merce e
                di una programmazione delle attività di confezionamento finalizzate alla
                riduzione dei tempi di giacenza del prodotto in magazzino;
              • adeguamento ai volumi trattati delle strutture di carico e scarico della
                merce, disponibilità di carrelli sufficienti per effettuare le spedizioni in
                qualsiasi momento.

Le previsioni

         Le simulazioni di medio-lungo periodo, elaborate attraverso il Modello di Equili-
brio Generale ISMEA, indicano una moderata crescita dei volumi delle produzione agri-
cola e un aumento del ricorso all’approvvigionamento di materie prime e semilavorati
sui mercati esteri. Alla base della crescita delle aziende sarà determinante la strategia
di differenziazione dell’offerta.
        Nel comparto florovivaistico continuerà l’espansione dell’offerta da parte delle
nuove zone di produzione negli altri continenti e, di conseguenza, aumenterà ulterior-
mente la competitività. La produttiività per le piante da esterno e vivaismo migliorerà,
in funzione di una modernizzazione delle imprese che riusciranno a mantenere le pro-
prie posizioni di mercato. La dinamica dei prezzi, oltre alle attese inflattive, sarà in-
fluenzata dall’atteggiamento degli operatori, nel gestire i rapporti con quella parte della
distribuzione (GD-DO) che invece tende ad imporre prezzi di acquisto al limite della co-
pertura dei costi.

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1
    L’identificazione del prodotto/settore

    1.1 - Amb iti di inclusion e

            Sono oggetto di analisi del presente report le aziende che coltivano piante in
    vaso, piante arboree per un uso forestale, piante arboree e arbusti per il vivaismo or-
    namentale. Oltre alla produzione del prodotto finito o semifinito - piante in vaso, in zol-
    la o in contenitore, coltivate all’aperto – appartengono alla filiera del vivaismo anche le
    aziende che producono materiale di propagazione destinato al segmento del reciso e
    delle piante in vaso (talee, talee radicate, bulbi, sementi, giovani piante, astoni, ecc.).
               A monte e a valle delle aziende vivaistiche vi sono:
                  a monte: costitutori e moltiplicatori1 di sementi, piante in vitro, giovani
                   piante, astoni, talee radicate, ecc.;
                  a valle:
                   • grossisti che svolgono attività di commercializzazione con strutture per lo
                     stazionamento del prodotto;
                   • vivaisti che possono intervenire sia nella fase all’ingrosso con prodotto
                     proprio e di provenienza di terze aziende, sia al dettaglio;
                   • dettaglianti, quali la distribuzione specializzata (garden center, plant
                     center, vivai, negozi di fiori recisi e chioschi), i bricocenter o i “fai da te”.

    1.2 – Corrispond enza con la classif icazione I stat

               Le aziende oggetto di analisi possono essere individuate in base a:
                  Orientamento Tecnico Economico. OTE 2021 - coltivazioni floricole e di
                   piante ornamentali in piena aria.
                  Attività Economiche (ATECO). A 01.41.3 - sistemazione di parchi e giardini;
                   G 51.22.0 - commercializzazione di fiori e piante in vaso.
          Tali attività riguardano i subsegmenti riferiti alla fase primaria con finalità or-
    namentali, distinguendo ove possibile:
                  piante in vaso da esterno
                  alberi e arbusti coltivati in piena terra e in vaso;
                  con destinazione vivaistica ornamentale (parchi, giardini, opere paesaggi-
                   stiche) anche quelle destinate agli spazi esterni di abitazioni private (da-

    1
      si differenziano dai primi in quanto intervengono nella riproduzione di giovani piante, talee e bulbi tramite
    metodi tradizionali o meristematici.

    Pagina 8                                                                                           giugno 2008
L’identificazione del prodotto/settore - Piante da esterno e vivaismo

               vanzali, balconi, terrazzi, ballatoi, ecc.)2.

1.3 - Amb iti di esclu sion e

         Sono escluse dall’analisi del presente report:
              le coltivazioni vivaistiche per uso forestale sia giovani piante e astoni sia
               piante adulte;
              le coltivazioni di piante non ornamentali, destinate alle aziende operanti in
               settori diversi (ortaggi, frutta, olio e vino).

2
  Non sempre vi sono dati statistici separati tra piante e fiori recisi infatti nel caso delle OTE vi è la distin-
zione solo tra coltivazioni di serra (2022) e pien’aria (2021). Quest’ultima pur riguardando sia fiori che
piante viene considerata una proxi sufficiente per descrivere le variabili della struttura produttiva e
dell’offerta tenendo conto che vi sono regioni specializzate di più nel fiore reciso e altre nelle piante in va-
so.

giugno 2008                                                                                                  Pagina 9
1.4 – Indici tecnici di ident ificazion e

Tab. 1.1 – Indici di identificazione relativi ad alcune tipologie aziendali (2006)
                         Conifere                                      Latifoglie                      Siepi                      Alberi a fiore                  Alberi a fiore              Piante Mediterranee
CARATTERISTICHE STRUTTURALI                                                                                                                                     in vaso 18 e 24
Areale di produzione                      Pistoia                       Mantova                        Pistoia                        Pistoia                         Pistoia                         Catania
Zona altimetrica                          Pianura                        Pianura                                                                                                            pianura fino a 100 m. s.l.m.
Superficie media aziendale                2-3 ha                          4,5 ha                       2-3 ha                         2-3 ha                          2-3 ha                          3-4 ha
                                                                                                                                                           150.000 p/ha (v. 18) 50.000
Densità d'impianto                   12.000 piante/ha            10.000-3.300 piante/ha           20.000 piante/ha                4500 piante/ha                                               3.000/3.500 piante/ha
                                                                                                                                                                  p./ha (v. 24)
                                                                    1° ciclo: 1,50x0,5
Sesto d'impianto                          100X80                                                       100x50                        180X120                             -                               -
                                                                  2° ciclo :2x1,50 per il
Età di entrata in produzione
                                          2° anno                        3° anno                       3° anno                      3°-4° anno                       5-6 mesi                         2°anno
impianto
Ciclo di vita dell'impianto              5-6 anni                        3-7 anni                     5-6 anni                   7-8 max 15 anni                                                  3-8 max 15/20
Fabbisogno di manodopera                                       concimazione: 30 ore; trat-                                                                                                  concimazione: 12 ore; trat-
per operazioni colturali (o-                                    tamenti: 50 ore; raccolta:                                                                                                   tamenti: 25 ore; raccolta:
                                  1 operaio ogni 2 ettari                                      1 operaio ogni 2 ettari       1 operaio ogni 2-3 ettari           2,5 operai anno
re/ettaro) o numero di operai                                  300 ore; potatura: 150 ore;                                                                                                  230 ore; potatura: 130 ore;
ad ettaro                                                            altro: 100 ore                                                                                                             altro: 500-550 ore
Grado di meccanizzaz.:                                                     Alto                                                                                                                         Alto
CARATTERISTICHE PRODUTTIVE
Epoca di trapianto del seme o      settembre/ottobre o                                                                                                     tardo invernale fino alla pri-
                                                                      ottobre/aprile                                                                                                               marzo-aprile
della giovane pianta                 tarda primavera                                                                                                                 mavera
Epoca di lavorazione della      fine primavera inizio autun-                                 fine primavera inizio autun-   fine primavera inizio autun-
                                                                     ottobre-maggio                                                                              ottobre-maggio                 febbraio-novembre
pianta                                      no                                                           no                             no
Epoca di vendita                      ottobre-maggio                 ottobre-maggio                ottobre-maggio                 ottobre-maggio                 ottobre-maggio                 febbraio-novembre
Periodo di stoccaggio massi-
                                      fino al 10 anno            fino all'anno successivo          fino al 10 anno                fino al 15 anno            entro l'anno successivo                entro l'anno
mo
                                                                Tutte le foglie caduche ed                                                                                                  Laurus nobilis, Bambu, Pho-
                                 Juniperus Mix, Cipressi,                                       Photinia, Viburnum          Lagerostroemia, Magnolia, Lagerostroemia, Magnolia,
principali varietà                                             alcuni sempreverdi da siepe                                                                                                   enix canar., Pittosporum T.
                                         taxus                                                Tinus,buxus, pittosporo                Hibiscus                  Hibiscus
                                                                        o Magnolie.                                                                                                         Nanum, Arecastrum roman.

Fonte: ISMEA
La descrizione sintetica della filiera - Piante da esterno e vivaismo

    La descrizione sintetica della filiera

2
    2.1 I numeri del sett ore

            Il settore vivaistico è composto da numerose aziende con superfici decisamente
    più elevate di quelle che producono fiori recisi e relativamente più ampie di quelle che
    producono piante in vaso da interno. La specializzazione in alcune aree del territorio
    nazionale è molto spinta perché determinata dalla posizione pedoclimatica e dal tipo di
    relazioni a monte e a valle della filiera che negli anni si sono consolidate.
            Il confine tra attività vivaistica e produttore di piante in vaso da esterno è labile
    e in buona parte dei casi vi è sovrapposizione; ciò è meno frequente per le aziende che
    producono con prevalenza alberature il cui cliente finale è colui che realizza opere pae-
    saggistiche di qualsiasi genere.
            L’offerta anche se le superfici coltivate mediamente sono più estese, è comun-
    que frammentata a causa di una elevata numerosità delle aziende e una gamma di
    prodotti molto ampia. Ciononostante si può parlare di zone o distretti vivaistici in cui le
    aziende si possono definire abbastanza specializzate (ad es. il distretto pistoiese o ligu-
    re di Albenga).

    Tab. 2.1- I “numeri del settore” vivaismo
                                                                      u. di m.                 2007          Var % 2007/06
    Dati di mercato
                     1
    Superficie vivai                                                    ha                 20.240,0                      -12,8
                      1
    Aziende di vivai                                                    n.                  8.630,0                      -32,4
                                           1
    Superficie fiori e piante in pien'aria                              ha                  5.620,0                      -12,9
                                            1
    Aziende di fiori e piante in pien'aria                              n.                  7.120,0                      -25,8
                                                                       mil di
                                      1
    Produzione di alberi e arbusti                                     pezzi                    34,1                     -16,0
                                                                       mil di
                                                           1
    Produzione di piante in vaso (interno e esterno)                   pezzi                   566,6                       1,2
    Produzione p.p.b. vivaismo                                       mil euro                1.299,7                       5,0
                                        2
    Produzione p.p.b. piante da esterno                              mil euro                  334,3                      -1,7
    Produzione p.p.b. totale                                         mil euro                1.634,0                       3,6
    PPB piante da esterno e vivaismo/ PPB florovivai-
        2
    smo                                                                 %                       56,9                          -
    Ppb/ Ppb agricola                                                   %                        3,5                          -
    Distribuzione
    negozi di fiori                                                     n.                 16.764,0                           -
    grossisti                                                           n.                  1.500,0                           -
                         3
    garden center e vivai                                               n.                  7.000,0                           -
    1) Indagine sulla struttura e produzione delle aziende agricole - Istat 2005 (la variazione è calcolata sui dati del 2003); la
    variazione della produzione è calcolata rispetto all’anno 2004; 2) la PPB per le piante da esterno è stimata, mentre la
    PPB florovivaismo comprende anche il vivaismo frutticolo, olivicolo e vitivinicolo; 3) il numero garden center è calcolato
    considerando anche i vivai di produzione che hanno più casse e una o più serre con prodotto fresco e reparti comple-
    mentari alla cura delle piante.

    giugno 2008                                                                                                          Pagina 11
La descrizione sintetica della filiera - Piante da esterno e vivaismo

Fonte: elaborazione ISMEA su dati Istat, Ucflor, Greenhouse Italia

2.2 - Gli operatori della f iliera

        La filiera risulta più corta di quella degli altri segmenti del florovivaismo in quan-
to le aziende di produzione spesso intervengono direttamente con il cliente dettaglian-
te. L’intermediazione pura o il grossista qui assume un ruolo più ampio, indirizzando
molto spesso i coltivatori nelle scelte produttive, svolgendo talvolta l’accrescimento per
tipologie molto commerciali e di rapido sviluppo, disponendo di serre dove le piante
stazionano per l’acclimatamento, in attesa degli ordini. Una figura assimilata al grossi-
sta è anche l’azienda che produce soltanto una quota del prodotto venduto e che si ri-
fornisce da altre aziende per la restante parte. La filiera florovivaistica è costituita fon-
damentalmente da quattro fasi alle quali appartengono le seguenti figure di operatori:
               costitutori e moltiplicatori di materiale di propagazione e di mezzi tecnici. La
                fase di propagazione di piante in vaso può essere svolta da aziende colloca-
                te presso le aree di produzione, dalle aziende stesse che fanno autopropa-
                gazione in funzione dei programmi di coltivazione e/o costituita da materia-
                le importato dall’estero (semi, astoni, talee, giovani piante, ecc.). I costitu-
                tori si occupano dell’ottenimento di nuove varietà e/o di miglioramento ma
                talvolta svolgono anche la fase di moltiplicazione, effettuano cioè la ripro-
                duzione vegetativa o per seme a seconda del tipo di pianta, garantendo
                standard fitopatologici ottimali (è significativa la quota di materiale importa-
                to dall’estero);
               produttori di piante in vaso e prodotti vivaistici. Le aziende che producono
                piante, alberi e arbusti da esterno utilizzano una superficie frequentemente
                superiore all’ettaro in pieno campo, “ombrai” e con strutture serricole. Le
                aziende vivaistiche sviluppano produzioni destinate agli operatori del verde
                architettonico, privato e pubblico, e per una quota crescente anche per i
                terrazzi e balconi privati (in seguito ad un adattamento e selezione delle
                piante anche ad uso “domestico” per esterni). Buona parte dei vivaisti so-
                prattutto quelli di piccole dimensioni, svolgono sul proprio fondo anche la
                vendita al dettaglio, attività imprescindibile per garantire una maggiore
                redditività dell’attività;
               grossisti che operano nel verde da esterno sono molto spesso anche pro-
                duttori che acquistano prodotto realizzato da terzi, oppure vasi di un de-
                terminato diametro, destinato a lavorazioni successive. Negli anni la figura
                del grossista è divenuta meno rilevante, in quanto la concorrenza ha spinto
                le aziende ad avere contatti diretti con i clienti intermedi o finali (garden
                center, municipalità, giardinieri, consumatori); sopravvive invece la figura
                del rappresentante che, oltre alle piante in vaso di una azienda specifica,
                vende altri prodotti complementari. Tale figura, diffusa sia in Italia sia
                all’estero, riceve generalmente una commissione che va dal 5 all’8%;
               dettaglio, nel quale si distingue:
               il tradizionale, rappresentato da negozi, ambulanti, plant center, flor center
                e vivai, che distribuisce una parte marginale del prodotto “verde da ester-
                no” e viene rifornito da grossisti e aziende di produzione locali che acqui-

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La descrizione sintetica della filiera - Piante da esterno e vivaismo

               stano da altre per ampliare il proprio assortimento;
              il tradizionale multi-specializzato, costituito da garden center;
              la distribuzione moderna che può essere specializzata, tramite i format del
               giardinaggio o Fai da Te (GdS), o non specializzata, quali super-
               ipermercati, discount e piccole superfici a libero servizio (DM).

Fig. 2.1 I principali operatori del segmento piante da esterno e vivaismo

                                                                                      Produttori e distributori di
        Costitutori e Moltiplicatori                                                        mezzi tecnici

                            Produttore                                Vivaisti- grossisti

                                                       grossisti

                                                   GDS e GDO                          operatori del verde pubblico
    Garden center e vivai                        (bricocenter e                                   e privato
                                                 supermercati)                            (architetti, giardinieri,
                                                                                           general contractor)

               Consumatore privato
                (famiglie, individui)

                                                                           Consumo Istituzionale
                                                                         (municipalità, collettività,
                                                                        esercizi commerciali, uffici)
                   flussi di approvvigionamento/utilizzo
                   flussi vendita al dettaglio

Fonte: ISMEA

         I produttori si differenziano tra quelli che vendono quasi esclusivamente il pro-

giugno 2008                                                                                                           Pagina 13
La descrizione sintetica della filiera - Piante da esterno e vivaismo

prio prodotto agli operatori a valle e quelli (vivaisti-grossisti) che acquistano e integra-
no la propria gamma con quella di altri produttori. Quest’ultimi possono essere anche
esportatori che vendono ad altri grossisti o dettaglianti dei paesi di destinazione.
        Entrambe le figure vendono a grossisti, a dettaglianti (garden center-vivai,
bricocenter, super-ipermercati) oppure ai cosiddetti operatori del verde che svolgono la
manutenzione di aree private (giardini e parchi) e pubbliche (parchi, giardini, strade,
zone a verde in strutture pubbliche, ecc.). Tra questi vi sono anche i cosiddetti “gene-
ral contractor”, cioè aziende o gruppi societari talvolta esterni al settore florovivaistico,
che partecipano agli appalti della pubblica amministrazione occupandosi dell’intera rea-
lizzazione dell’opera (ad es. rifacimento manto stradale, collocazione di lampioni, pan-
chine, giochi e verde ornamentale).
        In genere le aziende vivaistiche e soprattutto coloro che svolgono anche il ruolo
di grossista, partecipano ad appalti per la gestione e manutenzione di spazi pubblici o
lavorano direttamente con privati tramite il proprio personale specializzato. La gestione
e manutenzione dei giardini privati è spesso realizzata anche dai garden center e a-
ziende vivaistiche con vendita diretta. L’attività di installazione e manutenzione di opere
pubbliche eseguita da aziende vivaistiche, è calata con l’avvento dei “general contrac-
tor” in quanto l’amministrazione pubblica preferisce avere un interlocutore unico che
spesso non ha le conoscenze tecniche in materia di verde ornamentale. Le aziende ri-
tengono questi ultimi responsabili di un eccessivo abbassamento del prezzo delle forni-
ture richieste a scapito della qualità con conseguenti problemi per l’attecchimento delle
piante e durata delle stesse.

2.3 I flu ssi quantit ativ i

         Le disponibilità del mercato nazionale sono cresciute costantemente nell’ultimo
decennio questo nonostante l’ambito competitivo si sia ampliato e la pressione
dell’offerta dall’estero, aumentata. Le piante da esterno, molto più di quelle da interno
presentano discrete possibilità di ulteriore crescita sia per il consumo sul mercato inter-
no sia quello estero. Il vivaismo ornamentale costituito dagli alberi e arbusti in vaso o
in zolla si realizza presso aziende che possono essere specializzate verso il paesaggi-
smo e la manutenzione del verde oppure avere una numerosità di sbocchi tale, da ri-
chiedere una gestione separata a seconda della destinazione. La domanda pur avver-
tendo a causa dello scenario economico europeo degli ultimi tre-quattro anni un rallen-
tamento, presenta con l’entrata nell’Ue dei nuovi paesi membri, elevate possibilità di
espansione.
        I flussi quantitativi sono di difficile individuazione in quanto parte del prodotto
viene consegnato dalle aziende produttrici ad altre che ne terminano l’accrescimento. I
dati disponibili indicano un flusso crescente di alberi e arbusti che solo nel 2005 è di-
minuito a causa dell’andamento climatico. Le superfici, in alcune aree vocate (Sicilia
per le tipologie mediterranee e Lombardia) si sono accresciute ulteriormente fino al
2007. Anche le piante in vaso, sebbene in misura più modesta in termini di superfici,
denotano un aumento del numero di vasi determinato da una maggiore richiesta di va-
si di dimensioni minori.
       L'Italia grazie al clima e alla vastità di ambienti pedoclimatici dispone di zone di
produzione di pregio dove, data una buona conoscenza tecnica, si è sviluppato un in-
dotto a monte e a valle delle stesse che assicura un’elevata specializzazione. Ciò è te-

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La descrizione sintetica della filiera - Piante da esterno e vivaismo

stimoniato dalla rilevanza della quota dell’export che per il segmento in esame rag-
giunge il 50% dell’export totale del comparto florovivaismo. I flussi distributivi più rile-
vanti si dirigono verso le zone dove vi è un’attività esportativa significativa.
         La produzione nazionale in valore di piante in vaso, alberi e arbusti è diretta per
circa il 20% verso i mercati esteri e del restante 80%, circa il 47% in base a stime I-
smea è destinato al cosiddetto consumo istituzionale (sono gli acquisti con destinatari
le municipalità, le strutture pubbliche, gli uffici pubblici, le ville, i parchi) mentre il re-
stante 33%, è diretto a soddisfare gli acquisti delle famiglie possessori di balconi, ter-
razzi, giardini, ecc.

Fig 2.2 I flussi di piante da esterno, alberi e arbusti – 2007 (milioni di )

                                              Produzione
                                             pia nte e viva i
                                                   1.634

                                                                    20%            e x port

                                                                                       320

                                       produzione de stina ta a l
                                          consum o inte rno
                                                   1.314

                                                           80%

  produzione a vvia ta a l       33%                             47%               produzione de stina ta a gli
de tta glio (specializ. e non)                                                   ope ra tori de l ve rde pubblico e
                                                                                               priva to
              539                                                                               775

Fonte: ISMEA

2.4 - L a caten a del v alore

         Se si considera il consumo nazionale ai prezzi di mercato, al lordo quindi delle
importazioni, dei costi e ricarichi delle figure interposte tra produzione e dettaglio, si
arriva ad un flusso in valore pari a circa 3,4 miliardi di euro di cui una parte, stimata in
circa il 40%, è destinata ai consumi domestici e cioè a individui o famiglie che acqui-
stano per se stessi o per occasioni di regalo, una restante quota di circa il 60% è ac-
quistata dagli operatori (architetti, società di manutenzione) o direttamente dagli utiliz-
zatori finali di tipo pubblico e privato, il cosiddetto canale istituzionale.
        L’individuazione del valore attribuito ad ogni passaggio dalla produzione, alla di-
stribuzione fino al dettaglio, è assai ardua perché si tratta di subsegmenti tra di loro
molto diversi (si pensi alle piante da esterno da aiuola o alle aromatiche) destinati

giugno 2008                                                                                                  Pagina 15
La descrizione sintetica della filiera - Piante da esterno e vivaismo

all’impiego in spazi esterni ma per i quali cambiano i contenitori, il tipo di trasporto e
persino le strategie adottate dal punto vendita al dettaglio. Di conseguenza si va da un
ricarico stimato del 30% alla fase all’ingrosso che diviene più basso per i vasi di piccole
dimensioni e si innalza fino al 50% per le grosse dimensioni e le alberature nel caso in
cui il grossista debba scaricare e ricaricare la merce per ricomporre in base agli ordina-
tivi. Per la vendita al dettaglio o verso il canale istituzionale, il ricarico (che comprende
le spese di gestione ma esclude l’Iva) varia dal 60% fino al 100% per le piante di me-
dio-grandi dimensioni.

Tab 2.2. la catena del valore di piante da esterno, alberi e arbusti (milioni di )
                                                                                    2007
                                                                            (milioni di )
Valore della produzione nazionale                                                  1.634

Valore della produzione nazionale al netto perdite distribuz.-ingrosso             1.552
margine distribuzione all'ingrosso                                                   490
(al netto dei costi di trasporto)
Valore ai prezzi di fabbrica della produzione nazionale                            2.042
Import a prezzi fob                                                                   65

Produzione disponibile ex fabrica                                                  2.107
Export a prezzi ex fabrica                                                           259
margini distribuzione export                                                          61
Export a prezzi fob                                                                  320

Consumi domestici a prezzi ex fabrica                                                733
margini di distribuzione al dettaglio                                                587
Consumi domestici a prezzi di mercato                                              1.320
Consumi extradomestici a prezzi ex fabrica                                         1.114
margini di distribuzione al dettaglio                                                669
Consumi extradomestici a prezzi di mercato                                         1.783
Risorse disponibili ai prezzi di mercato                                           3.423
Fonte: ISMEA

          Con riferimento al valore complessivo dei consumi ai prezzi di mercato sopra ci-
tati, si individua l’incidenza del valore aggiunto in ciascuna fase pari a:
               materia prima                       45%
               ingrosso                            16%
               importazione                          2%
               distribuzione                       37%

Pagina 16                                                                             giugno 2008
Le regole del gioco - Piante da esterno e vivaismo

    Le regole del gioco

3
    3.0 S intesi

            Lo scopo dell’OCM con l’istituzione di un'organizzazione comune di mercato nel
    settore delle piante vive e dei prodotti della floricoltura, avvenuta nel 1968 è stata di
    definire norme di qualità3..Infatti non prevede né aiuti ai produttori, né misure di pro-
    mozione delle esportazioni, come le restituzioni, di conseguenza non vi è nessuna in-
    terferenza sull’attività derivante dal libero mercato.
            A livello nazionale gli adeguamenti della normativa riguardo alla figura
    dell’imprenditore agricolo (art. 2135 del codice civile) affiancano all’attività normale di
    produzione anche quella di manipolazione, trasformazione e commercializzazione di
    prodotto proprio o di terzi, purché si rispetti il vincolo della prevalenza del reddito pro-
    veniente dall’attività propria.
            Infine in base all’ultima legge finanziaria del 2008 sono considerate produttive
    di reddito agrario anche le attività di coltivazione di prodotti vegetali per conto terzi.

    3.1 La n ormat iva di rif erim ento

        Norma                                                           Descrizione

    OCM (Reg. CE n. 1234/2006) riunisce in un’unica Ocm tutti i settori agricoli abrogando pur recependolo
                                il Regolamento (Ce) n. 234/68 nel quale viene data disposizione per la
                                creazione di un sistema di norme di qualità, di calibrazione e di condizio-
                                namento, e viene demandato agli Stati membri il controllo di conformità
                                alle norme.
    Scambi con i Paesi Terzi
    (Sistema SPG- Reg. CE       Gli Stati membri dell’Ue debbono rilasciare un titolo per le importazioni e
    980/2005-, convenzione di   le esportazioni. Le norme istituiscono un sistema di dazi doganali prefe-
    Lomè, Paesi ACP, accordi di renziali che sono in corso di ridefinizione negli Accordi di Partenariato
    partenariato - EPA)         Economico (EPA) con i sei gruppi regionali (Africa centrale, Africa sud-
                                orientale, sud Africa, Africa occidentale, Carabi e Pacifico).
                                Il nuovo Sistema di Preferenze Generalizzate, che è entrato in vigore il 1
                                gennaio 2006 prevede riduzioni del 3,5% dei dazi ad valorem della tariffa
                                doganale comune e dazi zero sulla base di determinate condizioni per i
                                paesi del SPG PLUS. Tale sistema terminerà a fine 2008.
    Campagne di promozione
    (Regg. 2702/1999 e          Prevedono finanziamenti per l’attuazione di campagne di promozione dei
    2826/2000)                  prodotti dell’agricoltura nei Paesi terzi e sul mercato comunitario.
    Barriere fitosanitarie negli       Nel commercio verso i paesi terzi le catteristische fitosanitarie dei prodot-
    scambi con l’estero                ti floro-vivaistici importati vengono usate come vere e proprie barriere;
    Legislazioni nazionali di          recentemente la commissione ha cercato di “normalizzare” tale materia
    ciascun Paese Ue                   tramite accordi, con Russia, Israele e Svizzera in maniera non ancora
                                       soddisfacente.

    3
     Relativamente alle importazioni, l’OCM fornisce una protezione molto parziale nei confronti di quelle che provengono
    da paesi terzi. Eventualmente possono essere applicate misure di salvaguardia, finora mai applicate.

    giugno 2008                                                                                                Pagina 17
Le regole del gioco - Piante da esterno e vivaismo

Registrazione di marchi
                                    Estende al settore florovivaistico la possibilità di registrare prodotti con
Dop e IGP (Reg- CE n.
                                    marchio di origine;
2796/2000)
Norme di commercializza-            Attuano le direttive comunitarie per le norme di applicazione per la com-
zione e certificazione              mercializzazione dei materiali di moltiplicazione delle piante ornamentali
Dec. N. 214/24 ottobre 2005         e istituiscono gli elenchi delle varietà e i requisiti di identità varietale te-
Dec. Min.”Reg. del servizio di      nuti dai fornitori. Si stabiliscono le procedure per evitare la diffusione di
certificazione volontaria del       organismi nocivi sul suolo nazionale.
materiale di moltiplicazione        L’ultimo decreto citato, non ancora completo dei decreti applicativi, con-
vegetale”                           sente alle aziende che ne faranno richiesta al Servizio Fitosanitario Re-
                                    gionale competente, di ottenere il riconoscimento e l’autorizzazione alla
                                    certificazione genetica e sanitaria del materiale di moltiplicazione vegeta-
                                    le.
Rev. Art. 2135 del codice ci-       Ridefinisce la figura dell’imprenditore come colui che pratica “attività di-
vile (ex D. Lgs 18 maggio n.        rette alla manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializ-
228 o Legge d’orientamento          zazione e valorizzazione per prodotti ottenuti prevalentemente dalla col-
e modernizzazione del set-          tivazione del fondo, nonché le attività dirette alla fornitura di beni o servi-
tore agricolo))                     zi mediante l’utilizzazione prevalente di attrezzature o risorse
                                    dell’azienda normalmente impiegate nell’attività agricola esercitata.
                                    Consente quindi agli imprenditori florovivaistici di esercitare la vendita di-
                                    retta dei prodotti provenienti in misura prevalente dalle rispettive azien-
                                    de.

Interventi regionali riguar-        Alcune regioni (Emilia Romagna, Veneto e Lombardia) hanno provvedu-
danti l’applicazione del            to a regolamentare l’attività commerciale su terreno agricolo anche per
nuovo art. 2135 C.C.                prodotti complementari all’attività principale in questo caso di produzione
                                    di fiori, piante e prodotti vivaistici. La normativa dell’Emilia Romagna e
                                    del Veneto indica anche condizioni e parametri, per espletare tale attività
                                    anche sui prodotti complementari (terricci, utensili da giardino, vasi, ecc.)
Legge finanziaria 2008              Consente alle aziende florovivaistiche di svolgere produzione per conto
(L. n. 244 del 13-12-2007)          terzi , la cui proprietà del prodotto finale è del committente. Le modalità
                                    di applicazione debbono però ancora essere chiarite, soprattutto se in
                                    base alla giurisprudenza precedente, debba essere rispettato il vincolo
                                    della prevalenza della produzione propria.
Legislazione nazionale sul          Prevede la riduzione del cuneo fiscale, l’aumento dei flussi di immigrati e
lavoro e sull’immigrazione          un più semplice accesso della manodopera temporanea di origine extra-
                                    comunitaria in agricoltura.

Fonte: ISMEA

3.1.1 Le implicazioni della normativa sul mercato
        L’OCM del florovivaismo si caratterizza per un bassissimo grado di interferenza
della legislazione sul mercato per cui si può considerare nulla la sua influenza. Si sinte-
tizzano qui di seguito gli effetti di tutto il quadro normativo esistente, sull’attività di
produzione e commercializzazione del comparto.
        Altri elementi che influenzano il mercato sono: le certificazioni volontarie di ori-
gine nazionale basate su disciplinari di produzione (MPS EKO, Das Grune Zertificat,
Grunabel, Gea, Blaue Engel) ma che poi hanno avuto una diffusione anche in altri pae-
si. Tra queste la più importante è la certificazione olandese MPS (Milieu Project Sierte-
etl- progetto ambientale per la produzione di fiori e piante ornamentali), che è poi sta-
ta assorbita dal marchio Eurep-Gap (Good Agricultural Practice) 4.

4
 Questo è un accordo nato dalle più importanti insegne della distribuzione organizzata con l’intento di salvaguardare i
prodotti alimentari dagli scandali che hanno colpito il comparto nel passato. Vi fanno parte, riunite nell’organismo Eu-
rep-Gap 22 catene commerciali tra cui: Alber Heijn (NL) Tesco (UK), Sainsbury’s (UK), Safeway (UK), Waitrose (UK),
Promodes (FR), Kesko (FIN), Ica Handlarna (SV), Continent (FR) Delhaize, Coop (I), Spar (A), GB (B)e KF (S) pari ad

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Le regole del gioco - Piante da esterno e vivaismo

Tab 3.1. Le implicazioni della normativa sul mercato

                                                                               Impatto
        Ambito                 Normativa
                                                                         su cosa                             quanto
                                 OCM             Definizione di norme di qualità                              basso
                             Riforma OCM         Aggregazione del settore ornamentale in un unico             basso
                                                 Comitato di Gestione insieme all’ortofrutta (Reg Ce
Produzione
                                                 1234/2006)
                                  PSR            Scelte imprenditoriali (ad es. ricambio generaziona-         basso
                                                 le, investimenti produttivi, etc).
                          OCM e OMC, nuo- Apertura del mercato UE ai prodotti dei PT                         elevato
Commercio estero           vo SPG e EPA       Limitazioni agli scambi con gli SM ed i PT                     elevato
                          Barriere fitosanit.                                                                elevato
                           Regolamenti sulle Contingenti sui volumi ammessi a dazio ridotto dai
Prezzi all’origine                                                                                           elevato
                          importazioni dai Pt Paesi terzi
                                   PSR           Investimenti strutturali                                     medio
                           Legislazione naz.     Costo manodopera                                             medio
Costi di produzione        Certificaz. volont.   Consigliata per gli alberi da frutta ornamentali e per       basso
                           per il materiale di   vendere a determinati canali soprattutto all’estero
                            propagazione
                                     Nuova definizione nel 2001 di imprenditore agricolo
                            Normativa naz.                                                   alto
                                     che inserisce la possibilità di trasformazione e ven-
                                     dita del prodotto proveniente prevalentemente
Commercializzazio-
                                     dall’azienda.
ne
                    Normativa reg. Possibilità per le aziende vivaiste di vendere al det-    alto
                                     taglio prodotto proprio e prodotti complementari
                   marchio Eurep-Gap Crescita di quote di mercato                          medio-alto
Fonte: ISMEA

una movimentazione di pubblico giornaliero di 200 milioni di persone. L’amministrazione dell’Eurep è gestita dal 1997
dall’EHI (istituto europeo per il Commercio).

giugno 2008                                                                                                Pagina 19
La struttura dell’offerta – Piante da esterno e vivaismo

4
    La struttura dell’offerta

    4.0 S intesi

             Il tessuto produttivo del settore vivaismo e piante da esterno si presenta molto
    meno frammentato di quello dei fiori recisi e delle piante in vaso da interno, in quanto
    l’offerta, a parte alcuni segmenti (quali ad esempio le aromatiche e le piante da aiuola
    in genere), è costituita da prodotti che richiedono spazio (le alberature, gli arbusti) o
    da piante con vasi generalmente più grandi per evitare la concorrenza con specie
    commercializzate da produttori esteri sul mercato nazionale ed estero.
            L’evoluzione dei dati relativi alla numerosità delle aziende e alle estensioni delle
    superfici indicano nel periodo 2000-05 un aumento significativo della dimensione media
    delle aziende vivaistiche mentre si registra un lieve aumento per il segmento della col-
    tura fiori e piante in vaso in pien’aria (considerata una proxi affidabile delle aziende che
    producono piante in vaso da esterno5).

    4.1 – L’off erta

             Le imprese che operano nella fase di produzione di piante in vaso in pien’aria
    (compresi i fiori recisi) e vivaistiche sono quasi 16 mila con investimenti colturali pari a
    quasi 26 mila ettari; divengono 8.600, pari a circa 20 mila ettari, se si tiene conto del
    solo vivaismo6. La produzione di piante, alberi e arbusti in pien’aria è distribuita su tut-
    to il territorio nazionale ma solo in alcune aree vocate si osserva una maggiore nume-
    rosità di unità produttive e di disponibilità di prodotto.
            Considerata la grande eterogeneità produttiva, così come l’elevata differenza
    del valore delle diverse specie coltivate, il dato relativo al valore della produzione (PPB)
    è quello che meglio consente di definire l’importanza del vivaismo nell’economia locale,
    nonostante in alcuni casi stime puntuali indichino delle dimensioni notevolmente mag-
    giori (ad es. in Lombardia il valore del vivaismo è stimato in oltre 300 milioni di euro).
             La specializzazione verso il florovivaismo ornamentale è una caratteristica di al-
    cune regioni quali le Marche, la Puglia, la Sicilia, in cui l’area di produzione è molto limi-
    tata, mentre in altre, quali ad esempio l’Emilia Romagna, il maggior numero di aziende
    e la maggiore disponibilità di superficie sono più spiccatamente indirizzate al vivaismo
    agricolo (il 90% si dedica alle piante da frutto) o forestale. Inoltre nelle aree dove è
    forte l’incidenza abitativa, le aziende vivaistiche seguono talvolta un indirizzo misto,

    5
      Le statistiche nel caso delle piante in vaso sono riferite all’aggregato fiori e piante, tuttavia la distinzione tra serra e
    pien’aria consente di isolare quest’ultima quale proxi dell’attività di coltivazione di piante in pien’aria che rappresenta
    sufficientemente l’evoluzione del sub-segmento soprattutto per le regioni dove la coltura di piante in vaso è diffusa.
    6
      I dati sul vivaismo dell’indagine struttura e produzione delle aziende agricole pubblicato dall’Istat sono quelli rielaborati
    da Eurostat e comprendono oltre alle ornamentali anche le frutticole e altri vivai (olivicoli e vitivinicole). Con riferimento
    al 2005, per le superfici il segmento ornamentale rappresentava il 60% del totale mentre la numerosità aziendale scen-
    de al 50%.

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La struttura dell’offerta – Piante da esterno e vivaismo

approfittando contemporaneamente della domanda agricola ed ornamentale.

Tab 4.1- La produzione vivaistica di piante, alberi e arbusti da esterno in contenitore o
in zolla7
                                                                                     1                   2
Regione                             specializzazione                    mil. di vasi       PPB (000 )          Quota %

Liguria                piante aromatiche                                    47,5              4.707                 0,4
Lombardia              alberature di latifoglie                             22,5             113.464                9,2
Campania               alberi e arbusti a clima temperato                   11,0              19.839                1,6
Lazio                  alberi e arbusti a clima temperato                    7,2              32.536                2,6
Toscana                Conifere e altre alberature                           5,4             663.768               53,6
Sicilia                alberi e arbusti di tipo mediterraneo                 2,3              78.581                6,3
Em. Romagna            Piante e alberi da frutto                             2,2              72.082                5,8
1) anno 2005; (2) anno 2006.
Fonte: elaborazioni ISMEA su dati ISTAT

        La dimensione media aziendale (DMA), pari a 2,4 ha a livello nazionale, tende
ad essere più contenuta nel Nord-Ovest e nel Sud (2 ha), mentre è maggiore nel Nord-
Est (2,9 ha) e nel Centro (2,6).

Tab 4.2 Dimensione media per area geografica
    Aree geog.                   milioni                     ha                   n. aziende                Dim. Media
Nord                               347                      11.360                    4.860                     1,7
Centro                             743                      5.420                     2.050                     2,6
Sud                                208                      3.420                     1.710                     2,0
Fonte: elaborazioni ISMEA su dati ISTAT

        La distribuzione geografica delle superfici evidenzia una prevalenza sia nelle
colture vivaistiche che in quelle di piante in vaso delle regioni del Nord, anche se nel
Centro, spicca la Toscana per concentrazione degli investimenti a vivaismo (73% del
totale area).
        L’utilizzo di opportuni indici di comparazione ricavati dal rapporto delle superfici
a vivaismo regionale e nazionale (differenziato tra ornamentale e vivaismo totale) ri-
spetto alla superficie totale agricola regionale e nazionale ci consente di tracciare il po-
sizionamento di ciascuna regione in termini di specializzazione. Di conseguenza vi sono
regioni come il Friuli Venezia Giulia in cui la Sau è molto limitata per la presenza di zo-
ne montagnose e il rapporto della superficie a vivai di ogni tipo (compresi alberi da
frutta e “altri vivai”) rispetto alla Sau regionale è quindi elevato; altre regioni come il
Lazio e la Sicilia presentano un livello basso di specializzazione (0,13 e 0,59) ma en-
trambe per l’elevata dimensione della Sau regionale.
        Se la Toscana, è senz’altro l’esempio di massima specializzazione territoriale,
seguita dalla Lombardia e Emilia Romagna, con una dimensione di Sau che incide signi-
ficativamente nel contesto regionale, ve ne sono altre come le già citate Piemonte,
Marche, Liguria, Sicilia, Campania e per ultimo il Lazio che nel vivaismo ornamentale ri-
spetto alla Sau generale rappresentano delle nicchie che sfruttano le affinità con le a-

7
    Si fa riferimento a piante aromatiche, erbacee perenni, conifere, alberi e arbusti ornamentali, oleandri.

giugno 2008                                                                                                        Pagina 21
La struttura dell’offerta – Piante da esterno e vivaismo

ziende produttrici di piante in vaso ben radicate nelle medesime regioni, per sinergie
commerciali e di immagine.

Fig. 4.2 Distribuzione delle superfici in pien’aria di fiori e piante in vaso delle regioni
con produzioni ad indirizzo prevalentemente ornamentale

             1000                                                                                                                                       1.000
                   900                                                                                                                                  900
                   800                                                                                                                                  800
                   700                                                                                                                                  700
  (numero)

                   600                                                                                                                                  600

                                                                                                                                                                (ha)
                   500                                                                                                                                  500
                   400                                                                                                                                  400
                   300                                                                                                                                  300
                   200                                                                                                                                  200
                   100                                                                                                                                  100
                     0                                                                                                                                  0
                             Pie                 Lom                          Tos                 Laz                         Sic
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                                                                  aziende           superficie

Fonte: elaborazione ISMEA su dati ISTAT (2005)

Fig. 4.3- La distribuzione delle superfici dedicate alla produzione di alberi e arbusti con
produzioni ad indirizzo prevalentemente ornamentale

                   4.500                                                                                                                                    1.400
                   4.000                                                                                                                                    1.200
                   3.500
                                                                                                                                                            1.000
                   3.000
        (numero)

                   2.500                                                                                                                                    800
                                                                                                                                                                       (ha)

                   2.000                                                                                                                                    600
                   1.500
                                                                                                                                                            400
                   1.000
                                                                                                                                                            200
                     500
                         0                                                                                                                                  0
                              Pie               Lom               Tos               Ma            Ca                   Pug                 Sic
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                                                                        aziende           superficie

Fonte: elaborazione ISMEA su dati ISTAT (2005)

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La struttura dell’offerta – Piante da esterno e vivaismo

Fig. 4.4 – Coefficiente di specializzazione per il comparto vivaistico

      5,00
      4,50
      4,00
      3,50
      3,00
      2,50
      2,00
      1,50
      1,00
      0,50
        -

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                                                                                                       ta
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Fonte: elaborazione ISMEA su dati ISTAT (2005)

4.2 – Le dinamiche in atto
        Nel corso dell’ultimo quinquennio il valore della produzione vivaistica è cresciuto
in maniera sostenuta, evidenziando un tasso di variazione medio annuo del 5-6%, sen-
za notevoli differenze nelle diverse aree del Paese, in un mercato sempre più orientato
all’esportazione. Nel periodo 2000-05, però, lo spostamento verso attività produttive
agricole diverse o la cessazione d’attività, legata al mancato ricambio generazionale o a
soli motivi economici, ha interessato anche il comparto delle piante da esterno e da vi-
vaio, in maniera tuttavia più evidente per le prime. Il forte calo (-32%) in questo caso
è sicuramente influenzato dalla contrazione determinata dalle aziende floricole8.
        Nel segmento delle piante da esterno (che comprende anche i fiori in pien’aria)
la riduzione delle aziende si è avvicinata al 50%, con un’azienda su due che ha cambia-
to indirizzo colturale o ha chiuso. Nello stesso periodo la DMA nazionale, a causa di una
riduzione più lieve della superficie, è aumentata passando da 0,6 a 0,8. Nel Lazio e nel-
le Marche, regioni vocate con una specializzazione che si è sviluppata negli anni più re-
centi, tale crescita è stata maggiore, portando la DMA a triplicarsi nel primo caso e a
raddoppiarsi nel secondo (così come nel Veneto e nell’Emilia Romagna).
        Per il segmento delle piante da vivaio la riduzione della superficie nazionale è
stata di circa il 6% e ha riguardato principalmente il Nord-Ovest (-21%) e il Sud (-
17%) mentre per il Nord-Est, nel quinquennio gli impianti sono aumentati del 17%.
L’aumento delle superfici va a vantaggio della dimensione, per cui il 39% delle aziende
con alberi e arbusti ornamentali dai tre ettari in su detiene il 77% della superficie tota-
le. La cessazione d’attività nel settore analizzato ha interessato nel quinquennio un
numero assai elevato di aziende (-27%) che ha favorito in alcune regioni l’ampliamento
della dimensione media aziendale (DMA), salita sul territorio nazionale da 1,8 a 2,4 et-

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    Come già ricordato, l’ote 2021, a cui si fa riferimento, comprende anche i fiori pien’aria.

giugno 2008                                                                                                           Pagina 23
La struttura dell’offerta – Piante da esterno e vivaismo

tari. La tendenza osservata, però, non è stata analoga nelle diverse aree: ad una con-
trazione nel Nord-Ovest, è corrisposto un aumento nel Nord-Est (da 2,5 a 2,9 ha), nel
Centro (da circa 2 a 2,6) e nel Sud (da 1 a 2 ha).

Fig. 4.5 Produzione in valore del vivaismo (mil di )

              1400

              1200

              1000
   mil di 

               800

               600

               400

               200

                 0
                       2003                 2004                2005            2006   2007

                                              ITALIA       Nord-Centro   Mezzogiorno

Fonte: elaborazione ISMEA su dati ISTAT

        Analizzando il Nord-Ovest, in Liguria si è osservata una lieve diminuzione delle
superfici ma un dimezzamento della numerosità aziendale, per effetto della diminuzio-
ne delle aziende classificate in vivai olivicoli, frutticoli, ecc. , ma non delle aziende già
specializzate nella produzione di piante aromatiche e mediterranee tipiche dell’area, per
le quali si è rilevato un aumento dell’estensione (il DMA passa da 0,5 a 1 ha). In Lom-
bardia, il vivaismo è in buona parte ornamentale e nel periodo osservato il calo della
dimensione media è dovuto prevalentemente ad una riduzione delle superfici. Qui i
quasi mille ettari di riduzione non hanno inficiato la specializzazione delle aziende che
nel tempo hanno confermato il ruolo di leader a livello nazionale in alcuni subsegmenti
(alberature di latifoglie a foglia caduca, arbusti ornamentali).
        Nell’area del Nord-Est, in Veneto è aumentata la DMA (da 1,8 a 2,4 ettari), so-
prattutto produttori di alberi da frutto e barbatelle per i settori a valle di frutta e uva da
vino che detengono il 66% del totale superfici. Similmente è avvenuto in Emilia Roma-
gna, dove il segmento del vivaismo ornamentale è secondario a quello fruttifero che
nel gruppo “altri vivai” copre il 57% della superficie. Entrambe queste regioni hanno
aumentato la quota di ornamentale rispetto al 2000, molto probabilmente del tipo frut-
ticolo avendo quest’ultimo registrato una decisa crescita delle vendite per scopo orna-
mentale.
         Nell’area del Centro, la Toscana ha accresciuto la DMA e nel 2005 oltre 1300 a-
ziende si sono collocate su quasi 4 mila ettari investiti a vivaismo, confermando la vo-
cazione del territorio rispetto a tutte le altre zone. Le Marche sono divenute negli anni
un’area con un vivaismo altamente qualificato per cui risultano in crescita sia gli ettari
sia il numero di aziende, mentre è diminuita la superficie destinata a fiori e a piante in

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