UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA - Lunedì, 09 luglio 2018 - Unione dei Comuni della Bassa ...
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UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA Lunedì, 09 luglio 2018 Prime Pagine 09/07/2018 Prima Pagina Il Sole 24 Ore 1 09/07/2018 Prima Pagina Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) 2 09/07/2018 Prima Pagina Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 3 Il Resto del Carlino Ravenna 09/07/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 32 Acquisto di un cane guida 4 09/07/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 35 Racconti da premiare 5 09/07/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 35 Spazzate Sagrati, il dolce amarcord di 38 compagni di scuola 6 09/07/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 35 Sport e cappelletti a favore dello Ior 7 09/07/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 35 Tutte le trappole della 'Reale' 8 Corriere di Romagna Ravenna 09/07/2018 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 39 Due serate di festa a Tebano fra escursioni, musica e gastronomia 10 09/07/2018 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 39 Racconti in 10 righe Stasera la premiazione 11 09/07/2018 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 39 Lugo Futura: via al laboratorio di centrosinistra 12 09/07/2018 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 43 BAGNACAVALLO 13 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 09/07/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 3 C.D.O. «Lavoriamo per pubblicare i dati su singole transazioni» 14 09/07/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 3 Cristiano Dell' Oste Raffaele Lungarella Città del Nord e province turistiche spingono le compravendite di... 16 09/07/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 10 Paola Pierotti Parma rigenera gli spazi urbani attorno a sette distretti d' eccellenza 18 09/07/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 15 Benedetto Santacroce Professionisti e split payment: la ritenuta... 20 09/07/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 19 Marisa Marraffino Buche: eventi fortuiti e sviste salvano i Comuni dai danni 22 09/07/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 21 Maria Alessandra Sandulli L' autotutela perde i limiti temporali imposti dalla «Madia» 24 09/07/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 21 Anna GuiducciPatrizia Ruffini Nel Dup entrano il programma delle opere e il piano degli acquisti di beni... 26 09/07/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 21 Pasquale Mirto I bassi consumi svelano la prima casa fittizia 28 09/07/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 21 A.Gu.P.Ruf. Incognita competenze sul fabbisogno di personale 30 09/07/2018 Italia Oggi Sette Pagina 4 PAGINA A CURA DI ANDREA BONGI Split payment, si torna indietro 32 09/07/2018 Italia Oggi Sette Pagina 5 PAGINA A CURA DI MATTEO BARBERO Il debito pubblico detta legge 34 09/07/2018 Italia Oggi Sette Pagina 5 Per gli enti il problema è il finanziamento 36 09/07/2018 Italia Oggi Sette Pagina 8 Subfornitori, contano le comunicazioni 37 09/07/2018 Italia Oggi Sette Pagina 8 Il debito pubblico detta legge 38 09/07/2018 Italia Oggi Sette Pagina 10 PAGINA A CURA DI SERGIO TROVATO Sulla Tia2 l' Iva s' ha d' applicare 41 09/07/2018 Italia Oggi Sette Pagina 10 Tia1, gestore non tenuto al rimborso 43 09/07/2018 Italia Oggi Sette Pagina 16 PAGINA A CURA DI BRUNO PAGAMICI Sviluppo al Sud con Invitalia 44 09/07/2018 Italia Oggi Sette Pagina 18 PAGINA A CURA DI ROXY TOMASICCHIO Factoring proiettato sul fintech 47 09/07/2018 Italia Oggi Sette Pagina 204 STEFANO MANZELLI Da eliminare il manufatto che disturba la viabilità 49
9 luglio 2018 Il Sole 24 Ore Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 1
9 luglio 2018 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 2
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9 luglio 2018 Pagina 32 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna SOLIDARIETÀ Acquisto di un cane guida LO Sci club Alfonsine ha consegnato al Lions Club Ravenna Host un assegno di 1500 euro per l' acquisto di un cane guida per non vedenti. La cerimonia si è svolta durante la 62° edizione dell' esposizione canina del Gruppo cinofilo ravennate alla clinica veterinaria del dott. Gianfranco Medri. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 4
9 luglio 2018 Pagina 35 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna BAGNACAVALLO Racconti da premiare SI CONLUDE oggi al Chiostro delle Cappuccine di Bagnacavallo il Bibliocaffè 2018. La serata sarà dedicata alla premiazione del concorso di scrittura 'Il racconto in 10 righe', che aveva per tema la frase del film di Mel Brooks Frankenstein Junior, «Si può fare!». Cento i racconti pervenuti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 5
9 luglio 2018 Pagina 35 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna Spazzate Sagrati, il dolce amarcord di 38 compagni di scuola SPAZZATE SAGRATI è una minuscola località nascosta nel cuore della campagna ad ovest dell' abitato di Conselice, campagna che fino alla metà del secolo scorso era popolata di tante case contadine. Ed era stato proprio per le nidiate di bambini di quelle famiglie campagnole che l' amministrazione comunale aveva deciso di istituire, dopo l' unità d' Italia, un' altrettanto minuscola scuola ricavata in di un caseggiato agricolo. Si trattava di due stanze trasformate in altrettante aule affidate a due maestre che giungevano dal capoluogo in bici e, con il passare degli anni, su un piccolo ciclomotore. Gli alunni, di entrambi i sessi, raggiungevano la piccola scuola sempre a piedi, percorrendo a volte anche qualche chilometro su strade sterrate; percorso che poteva essere abbreviato attraverso i campi e superando anche siepi e piccoli fossati. Le scolaresche venivano poi divise fino alla terza classe elemetare in una stanza e quelle della quarta e quinta nell' altra.Tutto questo fino ai primi anni '60, quando la campagna si è spopolata e il Comune decise di riurnire tutta la scuola elemetare in un edificio nuovo costruito nel centro abitato di Conselice. Un gruppo di scolari, quello, che appartenevano alle generazione degli anni '40, '50, e '60; scolari in gran parte chiamati dalla vita a vivere da adulti lontani dal loro piccolo borgo e che si sono dati appuntamento all' agrituristica Massari; un ristorante che sorge ad un tiro di schioppo dal piccolo borgo e da quella loro piccola scuola. Giunti anche da lontano, alcuni insieme a qualche famigliare, quei 38 ex scolari della piccola scuola di Spazzate Sagrati hanno dato così vita ad un commovente amarcord di tempi ormai lontani. Erano ex operai, impiegati, ingegneri, medici e perfino un sacerdote, ma soprattutto 38 ex ragazzi che sono tornati per vivere giorni indimenticabili: quelli della lontana gioventù trascorsa insieme alle loro maestre in quella piccola scuola, ricavata in due stanze di una vecchia casa nascosta nella campagna romagnola. Renzo Rossi © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 6
9 luglio 2018 Pagina 35 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna MASSA LOMBARDA Sport e cappelletti a favore dello Ior ULTIMI giorni, a Massa Lombarda, c o n l a sagra del cappelletto a favore dello Ior. Oggi dedicato allo sport con la 4ª edizione della gara podistica 'Trofeo Pizzeria Ellepi'. Poi la musica di Cristian Giacomoni. E domani la gara di mini Ciclo Cross e lo spettacolo 'I Paco Magia'. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 7
9 luglio 2018 Pagina 35 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna Tutte le trappole della 'Reale' Viaggio nei punti più insidiosi di una strada che ha bisogno di interventi. E urgenti «CON OGNI probabilità all' origine dei due incidenti verificatisi nell' arco di 48 ore a poche centinaia di metri di distanza l' uno dall' altro, c' è l' imprudenza da parte di qualche utente della strada. Ciò non toglie che quel tratto di statale è impresentabile. Tra crepe, avvallamenti, buche, banchine franate e 'scalini' con dislivelli che in certi punti raggiungono i 56 centimetri, quei 10 km della 'Reale' sono un' autentica insidia». E' QUESTA, in sintesi, l' ennesima segnalazione, non solo da parte di diversi utenti della strada, ma anche di residenti, della situazione di pericolo che contraddistingue il tratto della statale 16 'Adriatica' che separa il ponte della Bastia dalla rotatoria di Taglio Corelli che immette sulla variante di Alfonsine. Tratto che ormai da anni continua purtroppo a registrare decine di incidenti, diversi dei quali da imputare proprio alle condizioni assai precarie in cui versa il manto stradale. I due episodi di cui parlano i nostri lettori riguardano altrettanti incidenti, per fortuna senza gravi conseguenze alle persone, avvenuti più o meno alla stessa ora in uno dei tratti più critici a livello di stabilità dell' arteria. Sono per l' esattezza 10,6 i chilometri che presentano le più evidenti criticità. Partendo dal ponte della Bastia, al confine tra la nostra provincia e quella di Ferrara, e dirigendosi verso Ravenna, le prime crepe si incontrano già nel territorio comunale di Conselice, più o meno in prossimità dello svincolo per la zona industriale di Lavezzola. Il limite di velocità è di 70 km/h, ma la stragrande maggioranza degli utenti lo supera, spesso abbondantemente. Poi, dopo un tratto per così dire 'accettabile', dal chilometro 120 si comincia di nuovo a 'ballare' a causa di decine di avvallamenti e di 'scalini' che costituiscono un serio pericolo in particolare per i motociclisti. Tra il km 121 e il km 122, in un tratto tra l' altro dove alcuni anni fa si formò un pauroso scalino rendendo necessario un importante intervento da parte dell' Anas, la situazione si fa ancor più critica. In prossimità di Villa Pianta si entra nel territorio comunale di Alfonsine (lato sinistro della Reale) e di Lugo (lato destro). Dallo svincolo per Voltana verso Taglio Corelli, in un lungo rettilineo le crepe, le buche e gli avvallamenti si riaccentuano e soprattutto in alcuni tratti si nota la quasi totale assenza della banchina stradale. Prima di arrivare alla rotonda di Taglio Corelli non mancano poi alcune micidiali avvallamenti lungo un tratto dove l' Adriatica descrive alcune insidiose curve. «A quanto pare conclude un' automobilista l' Anas sarebbe a corto di risorse, ma mai come in questo caso sarebbe davvero importante che provvedesse almeno ad una riasfaltatura di alcuni tratti e non ai 'soliti' rattoppi i quali, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 8
9 luglio 2018 Pagina 35 Il Resto del Carlino (ed.
9 luglio 2018 Pagina 39 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna Due serate di festa a Tebano fra escursioni, musica e gastronomia CASTEL BOLOGNESE Due serate di festa a Tebano, nelle prime colline sopra Castel Bolognese. Anche quest' anno infatti l' associazione Amici del fiume Senio, in collaborazione con Primola di Cotignola, organizza Acque e miracoli a Tebano, che si terrà oggi e domani nell' area della pesa (via Tebano 45) e si propone come anteprima del grande anfiteatro di paglia cotignolese. Il programma, peri più temerari, comincia da Cotignola al mattino: alle 7.30 di oggi partirà infatti una camminata che risaliràil fiume Senio, fino ad arrivare in serata proprio alla festa di Tebano; il percorso prevede anche una sosta con visita al Mulino Scodellino di Castel Bolognese. Il ritrovo è al parcheggio del campo sportivo di Cotignola, in via Cenacchio. La festa alla pesa di Tebano inizierà invece alle 19, con l' apertura della Pesa Osteria, il punto ristoro della festa che sarà attivo in entrambe le serate. Alle 19.30 ci sarà una breve escursione nelle campagne circostanti, sulle suggestioni di storie locali. Alle 21 il concerto di musica barocca con Mauro Valli (violoncello) ed Elicia Silverstein (violino) e alle 22 il concerto di Lame da Barba, con ritmi spettinati dal valzer alle musiche balcaniche e greche; i concerti saranno intervallati dall' apertura del sipario di luci allestito sul Senio e dall' inaugurazione delle opere d' arte di terra e di fiume di Luigi Franzoni. Domani nuova escursione sempre alle 19.30 con visita alla casa museo di Luigi Franzoni; alle 21 i"Fatti e misfatti della Luna di campagna" con Mario Gurioli e alle 21.30 il concerto dei Kara Güne, band turca di esploratori sonori che mescolano Oriente e Occidente, accompagnati dall' arpa di Marta Celli. Ingresso a offerta libera. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 10
9 luglio 2018 Pagina 39 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna Racconti in 10 righe Stasera la premiazione BAGNACAVALLO Si conclude oggi con la premiazione del concorso di scrittura Il racconto in 10 righe il Bibliocaffè 2018, che ha dato spazio alla cultura attraverso la viva voce degli scrittori nel chiostro delle Cappuccine di Bagnacavallo. Il concorso quest' anno aveva per tema la famosa frase del film di Mel Brooks Frankenstein Junior, «Si può fare!». L' appuntamento è alle 21.30. Circa cento sono i racconti inediti pervenuti da tutta la regione, impostati sui più vari registri narrativi, attraverso i quali in sole 910 battute i partecipanti alconcorsohanno saputo raccontare la genialità attraverso lo sviluppo di un' idea, un' illuminazione, uno squarcio di luce nelbuio. Durante la serata saranno svelati i nomi dei vincitori e saranno premiati con libri iprimi tre classificati della sezione Adulti e il primo classificato della sezione Under 14. Ci sarà poi spazio per i racconti segnalati e per quelli preferiti dai giurati. I racconti vincitori, segnalati e preferiti saranno letti dagli autori davanti al pubblico. Al termine della serata il bicchiere della buonanotte sarà offerto dall' azienda agricola Daniele Longanesi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 11
9 luglio 2018 Pagina 39 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna Lugo Futura: via al laboratorio di centrosinistra LUGO AMALIO RICCI GAROTTI L' altra sera, nella sede provvisoria della RobCar, Mario Betti e Giovanni Valentinotti, del gruppo promotore di Lugo Futura, dopo la notevole partecipazione e gli apprezzamenti registrati nell' assemblea pubblica del 27 giugno, hanno attivato come viene riportato in una loro nota «un laboratorio di centrosinistra per simboleggiare movimento di idee a confronto e stabilire fasi operative successive», invitando, per raccogliere suggerimenti, i partecipanti all' incontro del 27. «Lavorando non contro qualcuno, ma cercando di unire le persone e i gruppi dell' area di centrosinistra riportando fiducia a tutti quei cittadini che in tutti questi annihanno fatto scelte diverse, verso altre forze politiche, oppure verso l' astensionismo ha rimarcato Betti, aprendo l' incontro .È nostra intenzione, diffondendo un messaggio nuovo, rimediare a quella sorta di crepe, in particolare il rapporto fra partiti, istituzioni e cittadini, emerse nelle legislature precedenti». Ha rincarato la dose Valenti notti, definendo «preoccupante la crisi della sinistra, non solo in Italia bensì anche in Europa, motivata dalla perdita di fiducia della gente. Fare amministrazione non vuol necessariamente dire fare politica. Bisogna riprendere i fili della politica, smetten do di estendere i pezzi, ma radunarli, portandoli al loro originario status». Concetti ripresi durante il dibattito, soffermandosi sul gioco d' azzardo, sull' immigrazione, sulla sicurezza, sulla disgregazione sociale diffusa, sul coordinamento delle forze dell' ordine, sul ruolo dei sindaci. Con la determinazione ad effettuare altri incontri operativi, anche nelle frazioni e negli altri Comuni dell' Unione, cominciando dal sindaco Ranalli, indicato dal Pd, e dopo con i gruppi o le formazioni dell' area di centrosinistra. Verranno inoltre costituiti gruppi di lavoro di 2/3 persone per approfondire, via via, sicurezza e politiche dell' accoglienza, sanità, ospedale, welfare, sport, tempo libero, politiche giovanili, fiscalità, burocrazia, front office, scuola, alternanza scuola lavoro, formazione, politiche culturali. Già individuati, oltre a Valenti notti e Betti, gli altri tre cittadini da inserire nella delegazione che incontrerà, a breve, il sindaco. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 12
9 luglio 2018 Pagina 43 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna BAGNACAVALLO Alle 21.30, al chiostro della Cappuccine, la premiazione dei vincitori del concorso "Il racconto in 10 righe". Libero. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 13
9 luglio 2018 Pagina 3 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali intervistaGianni GuerrieriOmiagenzia Entrate «Lavoriamo per pubblicare i dati su singole transazioni» «I cicli immobiliari normalmente sono anticipati dai capoluoghi e poi arriva l' onda lunga dei centri minori, con un ritardo di tre o sei mesi. Ma in questo momento sul mercato tutto è considerato possibile». Dal proprio angolo privilegiato, fotografa così la situazione Gianni Guerrieri, direttore centrale dell' Osservatorio mercato immobiliare (Omi) e servizi estimativi dell' agenzia delle Entrate. Perché tutto è possibile? Nei primi tre mesi 2018 c' è stata continuità nella ripresa delle compravendite, mentre per i prezzi c' è una stabilizzazione in corso. Alcune grandi città come Roma e Firenze mostrano un segno negativo dei volumi e il tasso di crescita è più alto nei Comuni non capoluogo. Aggiungendo l' incertezza sulla tenuta della crescita economica capiamo che tutto è possibile. Precondizione per mantenere la ripresa è che le famiglie abbiano un orizzonte di tranquillità per il futuro. D o p o l a pubblicazione dei dati a livello comunale e sulle locazioni, su cosa state lavorando? L' impegno maggiore ora è attuare il Testo unico bancario (l' articolo 120sexiesdecies del 2016, ndr), che impone all' Omi di fare il controllo statistico sul mercato residenziale e inviare a Bankitalia le comunicazioni per i controlli di vigilanza macroprudenziale. A che punto siamo? Abbiamo rivisto i criteri con cui fino al 2016 estraevamo i dati dagli archivi sulle compravendite. È cambiato il rapporto con Sogei, che prima ci forniva elaborazioni e ora database da elaborare. Abbiamo aperto un tavolo di lavoro con Bankitalia, definendo alcuni indicatori semestrali. Ma ci sono altri fronti interessanti. Penso al rapporto tra acquisto della casa e locazione, ma anche alle analisi sui mutui, che possono rivelare elementi inediti se si ragiona su base "molecolare": ad esempio, nei Comuni meno dinamici ci sono meno mutui a parità di compravendite, ma con un loan to value più alto. Al di là dei report, spesso agli operatori interessano i dati singoli sugli immobili "comparabili". Ai valutatori, oltre al prezzo, serve conoscere le caratteristiche dei beni. Punto su cui possiamo far poco, perché noi abbiamo solo le superfici e solo per case, negozi e uffici. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 14
9 luglio 2018 Pagina 3 Il Sole 24 Ore
9 luglio 2018 Pagina 3 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Il termometro del mattone Città del Nord e province turistiche spingono le compravendite di case Mercato immobiliare, istruzioni per l' uso. Dopo 13 trimestri di crescita delle compravendite ma prezzi ancora lontani da un' effettiva ripresa è sempre vero che chi compra ha il coltello dalla parte del manico? Mentre gli analisti prevedono quotazioni ancora in calo nella seconda parte dell' anno, tranne che nelle zone pregiate e nei centri maggiori, un indizio in più per orientarsi può arrivare dall' andamento delle compravendite su base territoriale. Il Sole 24 Ore del Lunedì ha rielaborato i dati Omi su base comunale, così da misurare la vitalità del mercato nelle province e c i t t à metropolitane (in termini di transazioni ogni 10mila abitanti), oltre al trend dei rogiti registrato l' anno scorso. I dati confermano il dinamismo del Ponente ligure (si veda la sezione «.casa» sul Sole 24 Ore del 18 giugno) e della Valle d' Aosta, grazie alla domanda di seconde case e alla maggiore incidenza degli acquirenti non residenti. Emerge anche la forza dei grandi centri del Nord, con Milano, Torino, Genova, Venezia e Bologna tutte nella top ten. Qui la vivacità delle trattative promette di accorciare i tempi del closing (a vantaggio dei venditori) e conferma la presenza di una componente di investitori, attratti dalle maggiori prospettive di locazione e da una relativa liquidabilità del bene, in caso di necessità di disinvestire. Nelle grandi città con più di un milione di abitanti, nel 2017, sono passate di mano 130 abitazioni ogni 10mila abitanti, cioè 40 in più del dato medio nazionale. Il sostegno delle grandi città alla ripresa del mercato è confermata anche considerando un altro indicatore: a Milano, Bologna, Torino, Venezia il numero di compravendite ogni 10mila abitazioni censite al Catasto supera 200, contro una media di 150. A prescindere dalla popolazione, più è alto il grado di urbanizzazione dei Comuni, più sembra dinamico il loro, piccolo o grande, mercato. Non dappertutto, però, la buona performance della domanda registrata nel 2017 implica un aumento del numero delle compravendite rispetto al 2016. C' è un altro dato, infatti, che va osservato con cura. Ed è la geografia della variazione delle compravendite che fa registrare luci e ombre senza linee nette di demarcazione territoriali. Il mercato si è mostrato in affanno a Rieti (7,3%), L' Aquila (5,3%), Sondrio (5,3%), nelle province di Benevento e Isernia e in alcune Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 16
9 luglio 2018 Pagina 3 Il Sole 24 Ore
9 luglio 2018 Pagina 10 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Sviluppi. La città sarà Capitale della cultura nel 2020. Ispirandosi al modello Lione, ha investito subito più di 60 milioni per recuperare aree in abbandono che troveranno nuova identità attraverso musica, arte e cibo Parma rigenera gli spazi urbani attorno a sette distretti d' eccellenza Parma è città creativa Unesco per la gastronomia e la Food valley è sotto i riflettori nell' anno nazionale dedicato al cibo. Ma sarà anche capitale della cultura nel 2020 e guardando al futuro, la città guidata dal sindaco Federico Pizzarotti punta proprio sulla cultura, come leva per attrarre investitori e turisti, e per migliorare la qualità della vita dei suoi cittadini. È un' operazione di citybranding quella che racconta l' assessore all' Urbanistica Michele Alinovi che guarda a Lione come modello di riferimento. «Siamo andati in visita nella città francese con dei colleghi dell' amministrazione spiega e abbiamo trovato forti assonanze per l' attenzione al cibo e alla musica, e per la vivacità di una città universitaria. Lione ha investito e migliorato il suo appeal per aziende legate al farmaco e all' agroalimentare, tradizioni culturali che ricordano le nostre. Ancora, anche morfologicamente le due città sono terre tra due fiumi». La cultura, messa a fuoco dal lavoro sinergico dell' intera squadra dell' amministrazione comunale, riattiva il territorio nell' ambito di un piano integrato c o n u n investimento per l' attuazione di questi distretti di 61 milioni di euro. Del budget complessivo, 33 milioni sono già finanziati, di cui 23 con contributi della Regione e dello Stato (18 dal Piano Periferie per l' area dell' ospedale vecchio e del Workout Pasubio) e 10 con risorse del Comune. Nel centro storico e in periferia, Parma oggi è un laboratorio dinamico e, con l' obiettivo di gestire al meglio gli spazi pubblici, ha messo in moto una strategia che riguarda sette distretti socioculturali. «In sostanza racconta Alinovi la rigenerazione dello spazio fisico deve essere funzionale a sostenere la vitalità dei quartieri, prevedendo la distribuzione delle funzioni (commercio, attività ricreative, culturali e sociali) e favorendo la coesione sociale, le relazioni di vicinato e l' identificazione con i luoghi, per generare meccanismi virtuosi di controllo informale del territorio». Ogni distretto è caratterizzato da un tema d' interesse sovralocale ed esprime un punto d' eccellenza con un intervento immobiliare. Nella parte nord della città, vicino alla stazione ferroviaria e al centro storico, si lavora per dare vita al Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 18
9 luglio 2018 Pagina 10 Il Sole 24 Ore
9 luglio 2018 Pagina 15 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Professionisti e split payment: la ritenuta detta il perimetro Imposte indirette. La scissione è esclusa quando scatta l a trattenuta Rischio rincari se il cliente vuole subito la fattura ma paga in ritardo I professionisti, dall' entrata in vigore del decreto legge dignità, non saranno più obbligati quali fornitori di pubbliche amministrazioni e società s o t t o p o s t e a l meccanismo dello split payment a emettere fatture in regime di scissione dei pagamenti. La loro esclusione dal regime arriva dopo poco più di un anno dal loro ingresso (1° luglio 2017) e modifica nuovamente i comportamenti di gestione dell' Iva relativa alle specifiche transazioni. Ambito applicativo L' articolo 14 del decreto legge, prevede espressamente: «Le disposizioni di cui all' articolo 17ter, comma 1, del Dpr 633/72, non si applicano ai compensi p e r p r e s t a z i o n i d i servizi assoggettati a ritenute alla fonte a titolo di imposta s u l r e d d i t o » . Q u e s t a previsione v i e n e ulteriormente chiarita dalla relazione di accompagnamento del provvedimento, secondo cui sono esclusi dal regime tutti i compensi che sono assoggettati a ritenuta alla fonte a titolo di imposta o a titolo di acconto di all' articolo 25 del Dpr 600/73. Dall' insieme di queste disposizioni risulta chiaro che l' esclusione dallo split payment riguarda tutti i professionisti, ma anche le altre forme di compenso assoggettati a ritenuta (ad esempio gli agenti). Gli effetti operativi Per comprendere bene cosa cambia per i questi fornitori si consideri che il regime dello split payment impone una particolare forma di riscossione dell' Iva. Il fornitore, pur emettendo regolarmente una fattura con indicazione a debito dell' Iva relativa alla operazione commerciale conclusa, non si vede pagare dal cliente l' imposta, in quanto lo stesso cliente è obbligato a versarla direttamente all' Erario. Pertanto il fornitore, pur mantenendo su di sé il debito d' imposta, non versa l' Iva all' Erario e non riceve più sul piano finanziario dal cliente l' importo corrispondente. Per quanto riguarda la ritenuta, invece, anche in regime di scissione dei pagamenti, il cliente deve operare la ritenuta che versa egualmente all' Erario. Con le nuove regole del decreto dignità per i professionisti questo meccanismo viene meno e si torna al regime ordinario. Percio: il professionista continuerà a fatturare con l' esposizione dell' Iva a debito al Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 20
9 luglio 2018 Pagina 15 Il Sole 24 Ore
9 luglio 2018 Pagina 19 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali RISARCIMENTI Buche: eventi fortuiti e sviste salvano i Comuni dai danni Va provato che l' incidente è stato determinato dall' omessa manutenzione Non tutte le buche sono uguali. Almeno per la giurisprudenza. Ci sono quelle ricoperte da foglie, quelle poco visibili, quelle modeste, buie, illuminate, vicine o lontane da casa. Negli ultimi tempi diverse sentenze hanno escluso o riconosciuto la responsabilità dell' ente gestore della strada a seconda del grado di responsabilità del pedone. Conta anche l' incedere di chi inciampa. Camminare senza guardare per terra perché distratti dalla compagnia può portare, ad esempio, ad escludere il risarcimento del danno. Così come cadere vicino casa, perché i luoghi sono conosciuti e la distrazione non perdona. Ma anche l' età e l' agilità possono escludere il risarcimento perché avrebbero potuto evitare la caduta. Le responsabilità dell' ente Dal punto di vista giuridico, la presenza della buca può dar luogo a una responsabilità oggettiva dell' ente che, nella sua qualità di custode, ne risponde (articolo 2051 del Codice civile) a meno che non provi il caso fortuito che può essere determinato anche dal pedone. Da solo, il caso fortuito è infatti in grado di escludere il nesso di causalità tra la caduta e l' omessa manutenzione del tratto stradale. La buca può essere poi qualificata anche come insidia e dare luogo (articolo 2043), a responsabilità tutte le volte in cui il pericolo non fosse prevedibile né evitabile. L' ente non risponde però se la situazione di pericolo è stata improvvisa e non era conosciuta né conoscibile: ad esempio se la buca si è formata a causa di un evento atmosferico improvviso o per la caduta repentina di un masso. Risponde invece degli avvallamenti prevedibili causati da usura o dissesto e non segnalati. In questi casi solo la negligenza del pedone può salvare l' ente gestore. Così il Comune non ha risarcito la signora caduta in una buca di 5 centimetri dopo essere scesa dalla macchina perché l' avvallamento era distante, quindi superabile, soprattutto in un giorno estivo con buona luminosità (Corte di appello di Milano, sentenza 527/2017). I giudici hanno applicato il principio secondo cui, quando la caduta è ascrivibile alla sola responsabilità del danneggiato, la sua condotta interrompe il nesso causale tra la cosa in custodia e il danno, se non altro per la mancata attenzione, sempre esigibile dall' utente della strada. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 22
9 luglio 2018 Pagina 19 Il Sole 24 Ore
9 luglio 2018 Pagina 21 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali CONSIGLIO DI STATO L' autotutela perde i limiti temporali imposti dalla «Madia» Annullamento dopo 18 mesi anche se il falso non è accertato dal giudice penale Fin dal 2004 (articolo 1, comma 136, legge 311), l' esigenza di tutelare il legittimo affidamento nel corretto esercizio dei poteri pubblici e di ridare fiducia agli operatori economici in un quadro normativo e giurisprudenziale incerto ha indotto il legislatore a limitare nel tempo l' autoannullamento degli atti amministrativi. Il "termine ragionevole" di esercizio di tale potere, individuato dall' articolo 21nonies della legge 241/90 (introdotto dalla legge 80/05) per contemperare l' esigenza di ripristino della legalità violata con l' affidamento nel titolo conseguito, è stato così circostanziato dalla legge 124/2015 (legge Madia) in 18 mesi dall' adozione del provvedimento (e, per la Dia/Scia, dal decorso del termine per la verifica della sussistenza dei presupposti per il suo utilizzo). Nel bilanciamento dei diversi interessi, il comma 2bis dell' articolo esclude però questo limite per i provvedimenti «conseguiti sulla base di false rappresentazioni dei fatti o di dichiarazioni sostitutive di certificazione e dell' atto di notorietà false o mendaci per effetto di condotte costituenti reato, accertate con sentenza passata in giudicato». Il riferimento alle «false rappresentazioni dei fatti» ha destato contrasti interpretativi: alla tesi che le svincola dal giudicato penale (che si richiederebbe solo per le «dichiarazioni false o mendaci»), si contrappone quella che ritiene imprescindibile, per entrambe le ipotesi, il rapporto con un reato definitivamente accertato. Nonostante l' invito del Consiglio di Stato (parere 1784/2016) a chiarire l' esatta delimitazione della fattispecie, il legislatore è rimasto inerte, rimettendo alla giurisprudenza una decisione che ha tipicamente valenza politica. I giudici, che per naturale vocazione antepongono la legalità del titolo alle esigenze personali ed economiche degli operatori (e, indirettamente, dello Stato che, soprattutto in questo momento, deve attrarli a investire nel nostro Paese), tendono a restringere l' operatività del termine. Da ultimo, con sentenza 3940/2018, la V sezione del Consiglio di Stato, dopo un' esegesi semantica sulle espressioni utilizzate dalla legge e una ricostruzione delle sue presunte intenzioni, ha affermato Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 24
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9 luglio 2018 Pagina 21 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali PROGRAMMAZIONE Nel Dup entrano il programma delle opere e il piano degli acquisti di beni e servizi Gli schemi sul 2019/2021 vanno approvati in giunta entro il 31 luglio Obbligo di verifica sugli interventi non avviati e i lavori incompiuti Debuttano nel Documento unico di programmazione 2019/21 da approvare entro fine mese i programmi delle opere pubbliche e di acquisizione di beni e servizi. La principale novità di quest' anno riguarda l' utilizzo dei nuovi schemi approvati con il decreto 14/2018 dal ministero delle Infrastrutture, di concerto con l' Economia. L' articolo 21 del Dlgs 50/2016 stabilisce per le Pa l' obbligo di adozione del programma delle acquisizioni, che si compone del programma biennale degli acquisti di beni e servizi (da 40mila euro in su) e del programma triennale dei lavori pubblici. L' obbligo di approvare il piano delle opere pubbliche coerente con gli strumenti di programmazione impone di mettere a punto gli schemi della programmazione 2019/2021 da approvare in giunta entro il 31 luglio. Lo schema di programma triennale e l' elenco annuale dei lavori pubblici adottati dalla giunta vanno poi pubblicati sul sito dell' ente. Le amministrazioni possono consentire la presentazione di eventuali osservazioni entro 30 giorni dalla pubblicazione. L' approvazione definitiva del programma triennale, insieme all' elenco annuale dei lavori, avviene entro 30 giorni dalla scadenza delle consultazioni oppure, in assenza queste ultime, nei successivi 60 giorni dalla pubblicazione. Il programma va pubblicato in open data sui siti dell' ente. I nuovi schemi prevedono l' indicazione delle risorse necessarie alla realizzazione dei lavori e del valore dei beni immobili che possono essere oggetto di cessione, i finanziamenti acquisibili mediante cessione di immobili disponibili o concessi in diritto di godimento, a titolo di contributo, il cui utilizzo sia strumentale e tecnicamente connesso all' opera da affidare in concessione, i beni immobili di proprietà, non strumentali all' esercizio delle proprie funzioni istituzionali, suscettibili di valorizzazione o dismissione (articolo 58 del Dl 112/08). Fra le novità dei modelli risaltano il controllo della capacità di programmazione (elenco interventi non avviati) e l' obbligo di assumere determinazioni sulle opere incompiute (abbandono del progetto per insussistenza dell' interesse pubblico al completamento dell' opera o ripresa dell' esecuzione). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 26
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9 luglio 2018 Pagina 21 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali CASSAZIONE I bassi consumi svelano la prima casa fittizia Lo scarso uso di elettricità cancella l' esenzione Ici/Imu per l' abitazione principale La Cassazione (sentenza 14793/2018) giudica decisivo per il disconoscimento dell' abitazione principale ai fini Ici i bassi consumi elettrici. D e c i s i o n e i m p o r t a n t e a n c h e p e r l ' Imu, soprattutto per le case turistiche. L a n o r m a Ici qualificava come abitazione principale quella dove il soggetto passivo avesse la residenza anagrafica. Precisava poi che l' abitazione principale è quella in cui c' è la dimora abituale di contribuente e famiglia. Quindi, in Ici poteva esserci un' abitazione principale anche senza di residenza anagrafica. Nell' Imu l' abitazione principale è quella in cui proprietario e famiglia «dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente». Non basta la residenza, serve la dimora abituale. Se i famigliari hanno stabilito dimora abituale e residenza in immobili diversi nel Comune, le agevolazioni si applicano per un solo immobile. Per le Finanze (circolare 3/2012), se i componenti del nucleo hanno stabilito residenza e dimora abituale in due abitazioni in due Comuni diversi, è possibile considerale entrambe abitazioni principali. La Cassazione conferma la sentenza di secondo grado che ha «ritenuto che l' elemento presuntivo dei bassi consumi elettrici nel triennio fosse una sufficiente fonte di convincimento per ritenere superata la presunzione di residenza effettiva nel Comune di Rio dell' Elba, fondata sulle risultanze anagrafiche, in quanto, elemento sintomatico di una presenza nell' abitazione oggetto d' imposizione non abituale». La sentenza è importante perché individua indici presuntivi sulla sussistenza della dimora abituale, quindi rilevanti anche ai fini Imu, utili per intercettare quei casi di "spacchettamento" tipico delle case turistiche. Oltre ai consumi ridotti e all' assenza del medico curante, rileva il lavoro o la frequenza scolastica dei figli in altro Comune. Contrariamente a quanto sostenuto nella circolare n. 3/2012, anche la sola circostanza che componenti dello stesso nucleo abbiano la residenza in Comuni diversi è determinante, perché anche la normaImu qualifica come abitazione principale quella dove il soggetto passivo «e il suo nucleo familiare» dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 28
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9 luglio 2018 Pagina 21 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali PROCEDURE Incognita competenze sul fabbisogno di personale La definizione dell' atto «oscilla» tra la giunta e il consiglio Il passaggio obbligatorio del Dup in giunta entro il 31 luglio incontra ancora problemi aperti. Poiché la legge non ha fissato un termine per la deliberazione consiliare, spetta al regolamento di contabilità disciplinare le m o d a l i t à d i e s e r c i z i o d e l l a funzione d i programmazione e di indirizzo politico. In ogni caso il Consiglio dovrà deliberare in tempo utile per consentire alla giunta la presentazione dell' eventuale aggiornamento del Dup entro il 15 novembre, in vista dell' approvazione consiliare entro il 31 dicembre con il preventivo 2019/21. La sezione strategica sviluppa le linee programmatiche di mandato, anche con riferimento alle partecipate, mentre la sezione operativa contiene i principali atti programmatori dell' ente. Gli enti con meno di 5mila abitanti beneficeranno della nuova semplificazione approvata con il Dm 18 maggio 2018 in virtù della quale non dovranno più predisporre la sezione relativa agli indirizzi generali del periodo di mandato. La vera semplificazione riguarda però i Comuni con meno di 2mila abitanti. Per agevolare i piccoli enti è stato anche aggiunto uno schema di Dup. In ogni caso il Dup deve raccogliere tutti i principali strumenti di programmazione dell' ente, quali il programma triennale e l' elenco annuale dei lavori pubblici, il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, il programma biennale di forniture e servizi, il piano triennale di razionalizzazione e riqualificazione della spesa, le programmazione triennale del fabbisogno di personale e gli altri documenti di programmazione. Sulla scia di quanto disposto dal Dm 18 maggio 2018 (con il quale si modifica la disciplina del documento per gli enti con meno di 5mila abitanti) questi atti di programmazione sono approvati con il loro inserimento nel Dup, senza necessità di ulteriori deliberazioni. Anche la programmazione del fabbisogno del personale presente nella sezione operativa del Dup appare poco coordinata con la normativa di settore, secondo cui la competenza all' adozione dell' atto è assegnata alla Giunta (Consiglio di Stato, sentenza 1208/2010). Vanno poi evidenziate le raccomandazioni, inviate dalla Corte dei conti ad alcuni Comuni, di rispettare le indicazioni contenute nei punti 8.1 e 8.2 dell' allegato 4/1, al Dlgs 118/2011 in merito al contenuto obbligatorio del Dup. I pronunciamenti sono arrivati di fronte alla omissione degli indirizzi generali Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 30
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9 luglio 2018 Pagina 4 Italia Oggi Sette Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Dai nuovi termini dello spesometro al redditometro sospeso: le misure fiscali del dl Split payment, si torna indietro Cambiano le regole di fatturazione solo per professionisti Sospensione del redditometro per i periodi d' imposta 2016 e successivi. Eliminazione del meccanismo della scissione dei pagamenti (cosiddetto split payment) per le prestazioni di servizi soggette a ritenuta d' acconto. Nuovi termini per l' invio semestrale dello spesometro e possibilità di recupero dei benefici dell' iperammortamento nell' ipotesi di cessione o delocalizzazione degli investimenti. Sono, in estrema sintesi, le misure di carattere fiscale contenute nel cosiddetto decreto dignità approvato lunedì scorso dall' esecutivo targato Giuseppe Conte. In linea generale si tratta di misure destinate ad avere uno scarso impatto, almeno nell' immediato, sui contribuenti italiani. S p l i t payment. Con la modifica normativa introdotta dal decreto dignità si eliminano gli effetti del dl 50/2017 in materia di scissione dei pagamenti nell' ipotesi di prestazioni assoggettate a ritenuta d' acconto. Tutte le fatture che soggiacciono cioè a una trattenuta a titolo di ritenuta alla fonte, in generale quelle relative alle prestazioni professionali, non saranno più oggetto di split payment con l' obbligo del committente di corrispondere l' Iva esposta in fattura. Tale modifica dovrebbe entrare in vigore con l a pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto con la conseguente modifica delle regole di fatturazione di tali prestazioni in corso d' anno. Il condizionale è in questo caso d' obbligo perché per tale disposizione potrebbero rivelarsi fatali i lavori di conversione in aula del decreto, viste le perplessità sollevate dalla ragioneria dello Stato sulle minori entrate che l' eliminazione dello split ai professionisti comporterebbe (circa 70 mln annui). Recupero iperammortamenti. Strettamente correlata alle disposizioni che introducono limitazioni ai benefici per le imprese che delocalizzano (si veda altro servizio a pagina 2, ndr), il decreto dignità prevede la possibilità di revoca dei benefici fiscali dell' iperammortamento nell' ipotesi in cui l' impresa ceda a titolo oneroso o destini all' estero i beni oggetto dell' investimento agevolato. Allo stesso tempo si dispone che per poter beneficiare dell' iperammortamento (maggiorazione del 150 o del 40% dell' investimento) è necessario che fin dall' origine i beni agevolabili siano destinati a strutture produttive situate nel territorio dello Stato italiano. La norma stabilisce pertanto che, con decorrenza dalla data di entrata in vigore del decreto dignità, in Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 32
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9 luglio 2018 Pagina 5 Italia Oggi Sette Pubblica Amministrazione ed Enti Locali L' analisi dall' Upb fornisce gli strumenti per capire le mosse di politica economica Il debito pubblico detta legge L' Italia deve ricollocare titoli di Stato per 380 mld euro Trecentottanta miliardi. È questo l' importo di titoli di Stato che l' Italia deve ricollocare annualmente per rifinanziare quelli in scadenza. Un' impresa resa ancora più ardua dalla già annunciata chiusura del paracadute offerto negli scorsi anni dalla Bce. Sono questi i dati salienti dell' analisi svolta dall' Ufficio parlamentare di bilancio, che fornisce un focus decisivo per capire le possibili mosse di politica economica del nuovo governo. La gestione del debito pubblico italiano, un gigante da oltre 2.330 miliardi e in continuo aumento, è un' attività oscura ma cruciale, che viene svolta nelle stanze del ministero dell' economia e delle finanze e che condiziona in modo decisivo le strategie e le prospettive del Paese. Secondo l' Upb, nel biennio 20182019 il Mef dovrà collocare circa 380 miliardi di titoli all' anno. Nonostante la riduzione delle esigenze di rifinanziamento (che si sono ridotte di circa 35 miliardi rispetto al 2017), grazie alla favorevole dinamica dell' allungamento delle scadenze, la probabile chiusura del quantitative easing da parte della Banca centrale europea prospetta un necessario incremento dell' assorbimento netto da parte degli investitori privati. Tre sono i fattori in gioco. In primo luogo, l' ammontare di rifinanziamenti. Come abbiamo detto, il debito pubblico è una sorta di Idra di Lerna, il mostro mitologico a nove teste che ricrescevano appena tagliate. Quando i titoli emessi vengono a scadenza, devono essere rimborsati ai sottoscrittori e per farlo è normalmente necessario emettere nuovi titoli sul mercato. Questo perché i soldi presi a prestito servono a finanziare spese che lo Stato non riesce a coprire con altre entrate, ossia, detto in termini tecnici, generano un disavanzo per coprire il quale è necessario indebitarsi. È quella la valvola che occorrerebbe chiudere per arrestare il meccanismo, come fece Ercole con l' Idra schiacciando sotto un masso la testa immortale. In valore assoluto, il debito è sempre in crescita, come mostra l' inquietante contatore disponibile sul portale dell' Istituto Bruno Leoni, ma per valutare la sua dinamica occorre rapportarlo alla ricchezza prodotta, ossia al pil. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 34
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9 luglio 2018 Pagina 5 Italia Oggi Sette Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Per gli enti il problema è il finanziamento Il problema del debito si pone in termini molti diversi per gli enti territoriali (regioni, città metropolitane, province e comuni). In tali casi, il problema è il finanziamento e non il rifinanziamento dello stock. In altri termini, a livello locale non è possibile indebitarsi per fare fronte a nuove emissioni, ma solo per finanziare investimenti ed a fronte della dimostrata sostenibilità finanziaria delle nuove operazioni in termini di capitale ed interessi. In questo contesto e complici anche i paletti posti prima dal Patto d i stabilità e p o i d a l pareggio di bilancio, il debito del comparto è in costante riduzione, sia in valore assoluto che rispetto al pil. Nel dettaglio, il debito consolidato è in calo dal 2012 ed è sceso dal 7% al 5% del pil. Il tema si intreccia con la necessaria e da tutti auspicata ripresa della spesa in conto capitale, che richiede un allentamento dei vincoli, a partire dallo sblocco degli avanzi di amministrazione (peraltro imposto da alcune recenti sentenza della Corte costituzionale), ma con un attenzione particolare anche per le operazioni sul mercato dei capitali. Inoltre, gli amministratori locali chiedono da tempo di introdurre la possibilità di ristrutturare i contratti più vecchi, caratterizzati quasi sempre da tassi di interesse molto elevati e ormai fuori mercato. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 36
9 luglio 2018 Pagina 8 Italia Oggi Sette Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Subfornitori, contano le comunicazioni P e r q u a n t o r i g u a r d a l ' a l t r a previsione anticipatoria dell' efattura, disposta dalla lettera b) del comma 917 dell' art. 1 della legge n. 205/2017, la circolare n. 13/2018, alla luce delle disposizioni dell' art. 105, comma 2, del dlgs n. 50/2016 (codice d e g l i appalti pubblici), afferma che l' obbligo dal 1° luglio 2018 trova applicazione «solo nei confronti dei soggetti subappaltatori e subcontraenti per i quali l' appaltatore ha provveduto alle comunicazioni prescritte dalla legge». Pertanto, fermo l' obbligo di indicare in fattura, ove prescritti, i codici Cig e Cup ai fini della tracciabilità dei flussi finanziari, l' anticipo riguarda il soggetto che è titolare di un contratto di subappalto propriamente detto oppure che riveste la (meno definita) qualifica di subcontraente e, come tale, viene comunicato alla stazione pubblica appaltante. In conclusione, la circolare chiarisce che l' obbligo non vale per i soggetti che effettuano cessioni di beni senza essere coinvolti nell' appalto principale «con comunicazioni verso la stazione appaltante ovvero con l' imposizione di Cig e/o Cup», ad esempio il soggetto che fornisce all' appaltatore beni senza conoscerne la destinazione d' impiego. La circolare fornisce infine due ulteriori chiarimenti: l' obbligo di fatturazione elettronica non trova ingresso nel caso in cui la stazione appaltante non sia una pubblica amministrazione, da individuare secondo i chiarimenti in tema di fattura elettronica p.a. contenuti nella circolare n. 1/2015 del Df del Mineconomia, ancorché si tratti di un soggetto da essa controllato; l' obbligo non si estende, inoltre, alle imprese consorziate, relativamente alla fatturazione delle operazioni nei confronti del consorzio titolare dell' appalto o subappalto con la pubblica amministrazione. Come già precisato con la circolare n. 8/2018, infatti, l' obbligo in esame riguarda solo (i) i rapporti diretti tra il titolare del contratto e la pubblica amministrazione e (ii) i rapporti tra detto titolare e i propri subappaltatori e subcontraenti, ma non gli ulteriori passaggi successivi, quali ad esempio quelli tra consorzio e consorziate (che comunque non integrano ipotesi di subappalto o similari). © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 37
9 luglio 2018 Pagina 8 Italia Oggi Sette Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Chiarimenti sull'anticipazione al 1° luglio dell'obbligo per le cessioni di carburante Il debito pubblico detta legge Con la circolare n. 13/2018, l'Agenzia delle entrate ha fornito precisazioni anche in merito all'anticipazione al 1° luglio 2018 dell'obbligo della fatturazione elettronica, ai sensi dell'art. 1, comma 917, della legge n. 205/2017, per le: a) cessioni di benzina o di gasolio destinati a essere utilizzati come carburanti per motori, ad eccezione delle cessioni di carburante per autotrazione presso gli impianti stradali di distribuzione, per le quali l'obbligo decorrerà, come stabilito in via generale, dal 1° gennaio 2019 b) prestazioni rese da soggetti subappaltatori e subcontraenti della fi liera delle imprese nel quadro di un contratto di appalto di lavori, servizi o forniture stipulato con un'amministrazione pubblica. Carburanti soggetti all'anticipazione. Già nella circolare n. 8/2018 l'Agenzia ha precisato che l'obbligo della fattura elettronica dal 1° luglio 2018, in considerazione della ratio comune delle diverse disposizioni antifrode per il settore petrolifero introdotte dalla legge n. 205/2017, è limitato solamente alle cessioni di benzina e di gasolio destinati all'impiego come carburanti per autotrazione (e non per «motori» in genere, come si legge invece nella norma). Di conseguenza, sono escluse dall'anticipo dell'obbligo: le cessioni di carburanti diversi dalla benzina e dal gasolio, ancorché destinati all'autotrazione; le cessioni di benzina e gasolio destinati ad alimentare gruppi elettrogeni, impianti di riscaldamento, attrezzi vari ecc. Per quanto concerne la destinazione del carburante, la circolare 13/2018 aggiunge, in via generale, che qualora al momento della cessione non vi sia certezza sull'impiego di prodotti astrattamente idonei ad essere utilizzati in motori tra loro diversi (per esempio, gasolio utilizzabile sia per un'imbarcazione che per un autoveicolo), si impone l'emissione della fatturazione elettronica. Per effetto della modifica che l'art. 1 del dl n. 79/2018 ha apportato alla lettera a) del comma 917 della legge n. 205/2017, dall'anticipazione dell'obbligo della fatturazione elettronica sono state escluse le cessioni di carburante per autotrazione «presso gli impianti stradali di distribuzione», per le quali l'obbligo scatterà dal 1° gennaio 2019. Non è stata invece rinviata la decorrenza delle disposizioni del comma 1bis dell'articolo 2, dlgs. n. 127/2015, inserito dal comma 909 della legge n. 205/2017, che impongono dal 1° luglio 2018, ai soggetti non tenuti all'emissione della fattura (e dunque, sostanzialmente, ai carbogestori), l'obbligo della memorizzazione elettronica e della trasmissione telematica dei corrispettivi delle cessioni di benzina o di gasolio destinati a essere utilizzati come carburanti per motori. In proposito si deve ricordare che, in fase di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 38
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