Le donne per la ricerca - L'eccellenza rosa della lotta contro il cancro - Istituto Oncologico Romagnolo
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Dir. resp. Roberto Gabellini Red. via A. Costa 28 - FORLÌ tel. 0543 35929 120 settembre 2019 Le donne per la ricerca L’eccellenza rosa della lotta contro il cancro in questo numero Leucemie acute mieloidi Un nuovo strumento ne svela i segreti L’immunoterapia tra USA e Italia L’opinione della dott.ssa Zappasodi Cancro al seno: i tumori lobulari Intervista alla dott.ssa Carbognin Storia di oncologia, storia di persone La mostra IOR al Meeting di Rimini Io alla Maratona di New York? Come “Stranger Thing”! La storia di Monica Giunta Dalle sedi IOR Cesena: Camminata del Cuore Faenza: lavorare per la dignità umana Forlì: sedici anni di solidarietà Imola: lotta al melanoma Lugo: nuovi servizi per i pazienti Meldola: riflessioni dei volontari Ravenna: Sposalizio del Mare Riccione: Notte Rosa Rimini: un invito speciale Santarcangelo: Charity Dinner
Desideri ricevere informazioni sulle manifestazioni, sui progetti e, in generale, sulle attività dell’Istituto Oncologico Romagnolo? Abbonati, riceverai a casa la tua copia de L’informatore IOR. Manda una e-mail con il tuo indirizzo a informatore@ior-romagna.it oppure telefona allo 0543 35929 INDICE Editoriale SEDI IOR ----------------------------------------------------------------- L’esperto risponde Forlì 4 Costruirsi una carriera via Costa 28 aiutando il prossimo telefono 0543 35929 info@ior-romagna.it Ricerca e innovazione Meldola c/o IRST via Maroncelli 40 6 Leucemie acute mieloidi: un nuovo telefono 0543 739110 strumento ne svela i segreti meldola@ior-romagna.it Cesena 8 Per un’immunoterapia via Montalti 48 sempre più efficace telefono 0547 24616 www.ior-romagna.it cesena@ior-romagna.it 10 Cancro al seno: alla scoperta Ravenna dei tumori lobulari via Salara 36/38 telefono 0544 34299 Aziende in campo ravenna@ior-romagna.it Faenza 11 La responsabilità dell’imprenditore via Tolosano 6/b telefono 0546 661505 Organo Ufficiale Eventi faenza@ior-romagna.it dell’Istituto Oncologico Romagnolo 12 Donne allo specchio: Imola Lo scopo di questo La bellezza viene da dentro via Emilia 34 magazine è quello di tenervi telefono 0542 011600 aggiornati sullo stato dell’arte della lotta contro 13 Più di 400 persone a imola@ior-romagna.it il cancro, specialmente “Cena con le Stelle” Lugo in Romagna. Una lotta via Tellarini 96 portata avanti da medici, ricercatori, volontari ma 16 Storia di oncologia, storia di persone telefono 0545 32033 anche semplici persone: lugo@ior-romagna.it persone come voi, con una storia che vale la pena di 17 Scienza e arte: un binomio possibile Rimini raccontare e condividere viale Matteotti 43/A Direttore responsabile 20 L’importanza di porsi grandi traguardi telefono 0541 29822 Roberto Gabellini rimini@ior-romagna.it Redazione Trasparenza Riccione Paolo Grillandi 14 Bilancio Cooperativa e Associazione c.so f.lli Cervi 172 Comunicazione - Ufficio Stampa telefono 0541 606060 p.grillandi@ior-romagna.it riccione@ior-romagna.it Marketing e pubblicità 15 Festa della Mamma 2019 Santarcangelo Luca Nadiani I numeri della solidarietà romagnola p.zza Gramsci 7 Responsabile fundraising l.nadiani@ior-romagna.it telefono 0541 623946 ior@pec.ior-forli.it Le nostre storie santarcangelo@ior-romagna.it Impaginazione grafica 18 Io alla maratona di New York? Lisa Camporesi Come “Stranger Things”! Ufficio centrale Istituto Oncologico Romagnolo Forlì - via A. Costa 28 Dalle sedi IOR tel. 0543 35929 fax 0543 21467 22 Cesena info@ior-romagna.it 23 Faenza 24 Forlì 25 Imola 26 Lugo 27 Meldola 28 Ravenna 29 Riccione 30 Rimini 31 Santarcangelo
3 Editoriale EROI, GUERRIERI, MA SOPRATTUTTO PERSONE Care Amiche, cari Amici, quello che stiamo vivendo è un periodo speciale per lo IOR e, in generale, per la lotta contro il cancro. Partendo dal nostro specifico, i progetti che abbiamo pensato per raccontare i nostri primi quarant’anni al servizio dei pazienti hanno avuto un successo sorprendente. In particolare, vorrei dedicare una breve riflessione alla mostra “Vicino a chi soffre, insieme a chi cura. Storia di oncologia, storia di persone”, che ci Fabrizio Miserocchi Direttore Generale IOR ha visti protagonisti all’interno di un contesto di spessore internazionale come il “Meeting per l’amicizia fra i popoli” di Rimini. L’esposizione ha permesso di farci conoscere ad un pubblico vasto e di incontrare persone nuove: alcune di queste non erano al corrente della nostra attività e sono rimaste stupite; altre, invece, ci seguivano già, e allora gli stupiti siamo stati noi, perché davvero non immaginavamo che la nostra mission fosse apprezzata anche al di fuori dei confini in cui operiamo. I percorsi presentati all’interno dell’esposizione, che alternavano pietre miliari della storia dell’uomo a momenti topici dello sviluppo dell’oncologia, intrecciandosi al contempo con il vissuto dello IOR e del nostro presidente, prof. Dino Amadori, hanno generato forti emozioni e nuove riflessioni. Io per primo ho accompagnato decine di persone tra gli intensi volti dipinti con grande maestria dall’artista Massimo Pulini e mentre lo facevo non potevo fare a meno di ripercorrere con rinnovata commozione il senso delle sfide che, improvvisamente, si trova a vivere un malato di cancro. Sfide con caratteristiche che fino a qualche anno fa erano impensabili, e che invece oggi risultano tutt’altro che secondarie. Gli esempi dell’allenatore del Bologna, Sinisa Mihajlovic, che ha dichiarato di soffrire di una leucemia linfoblastica acuta, e della sfortunatissima amica, conduttrice e giornalista televisiva Nadia Toffa, pongono degli interrogativi che qualunque paziente si trova ad affrontare, e che quindi noi che siamo al loro fianco in questo cammino non possiamo ignorare. In una realtà in cui il confine tra pubblico e privato è sempre più sottile, l’atteggiamento con cui si affronta una neoplasia è più che mai al centro del dibattito e mentre si esalta lo spirito combattivo con cui lo stesso Mihajlovic ha dichiarato di sfidare la malattia, o si rimpiange l’attitudine positiva, a viso aperto, con cui Nadia Toffa non ha mai nascosto i segnali di stanchezza di una battaglia estenuante, alcuni si interrogano su quanto possa essere adeguato definire chi affronta un tumore un guerriero o un eroe. La questione, ripeto, è tutt’altro che secondaria, poiché pone seri interrogativi a quelle persone che, legittimamente, vivono la malattia in maniera completamente diversa, con uno spirito più schivo, oserei dire con comprensibile angoscia. Io penso, se c’è qualcosa che ci ha insegnato la mostra di Rimini, che la storia dell’oncologia sia storia di persone, che affrontano il cancro ciascuno coi propri punti di forza e debolezza. Nessuno, per nessuna ragione, dev’essere lasciato indietro. Compito dell’Istituto Oncologico Romagnolo è evitare esaltazioni o giudizi, perché la battaglia contro la malattia è quanto di più personale possa esistere, nella certezza che, come ci ricorda sempre il Prof. Amadori, solo la solidarietà ci permette di affilare le uniche vere armi che abbiamo: accoglienza, ricerca scientifica e prevenzione. Un abbraccio, Fabrizio Miserocchi
4 L’esperto risponde Costruirsi una carriera aiutando il prossimo Buongiorno, mi chiamo Teresa e sono madre di un ragazzo di 24 anni. Mi è stato detto che presso la vostra struttura è possibile attivare un percorso retribuito di Servizio Civile della durata di un anno: potete confermarmelo? Quali sareb- bero le mansioni che andrebbe a ricoprire mio figlio se fosse selezionato? Nel caso in cui trovasse un’altra occupazione mentre sta svolgendo Servizio Civile presso di voi, sarebbe un problema? Ritengo che un percorso da volontario potreb- be essere una grande opportunità formativa e professionale per mio figlio, quindi vi ringrazio in anticipo per qualunque informazione sarete in grado di fornirmi riguardo questa possibilità. Gentile Teresa, corretti stili di vita e, infine, informando i pazienti e i loro famigliari del soste- sei stata ben informata: da due anni gno che possono trovare all’interno presso la nostra struttura è possibile dell’Istituto Oncologico Romagnolo. effettuare un percorso di Servizio Civile Venendo più nello specifico delle tue Universale aperto a tutti i ragazzi di età domande, gli operatori volontari saran- compresa tra i 18 e i 28 anni. Nel 2018 no di supporto alle attività quotidiane tale opportunità è stata estesa pratica- dei dipendenti e dei volontari, avranno mente a tutte le nostre sedi sparse sul la possibilità di conoscere da vicino le territorio: da Forlì a Meldola e Cesena, nostre attività e di compiere un percor- in un contesto lavorativo sociale che da Rimini a Santarcangelo e Riccione, so formativo e umano intenso. Questo sostiene le comunità locali e, durante da Ravenna a Massa Lombarda, Lugo e avviene in special modo tramite la loro tale periodo, i giovani saranno in gra- Faenza, sono stati ben sedici i giovani partecipazione ad eventi che proponia- do di ampliare le proprie competenze volenterosi che abbiamo selezionato e mo sul territorio, in cui diventeranno e creare relazioni, che potranno suc- che hanno costituito un valore aggiun- protagonisti, soprattutto nella diffusio- cessivamente utilizzare nel mondo del to notevole per le nostre attività quo- ne del nostro messaggio sulla preven- lavoro. Inoltre, per il tempo reso dispo- tidiane. L’ultimo progetto che abbiamo zione. In questa maniera possiamo proposto e che è stato approvato dal anticipare scorretti stili di vita che nibile ad attività sociali, gli operatori Dipartimento per le Politiche Giovanili potrebbero aumentare il rischio di volontari riceveranno mensilmente un e per il Servizio Civile Universale si inti- sviluppare neoplasie, e forgiare gio- contributo di 433,80 euro dal Diparti- tola “Prevenzione e Assistenza quale vani consapevoli delle proprie scelte mento per le Politiche Giovanili e per il stile di vita”: il settore di intervento di salute. In questa “missione” i ragaz- Servizio Civile. è quello dell’informazione, educazio- zi saranno affiancati da professionisti Spero di essere stato sufficientemente ne e promozione culturale, le sele- qualificati ed esperti, come le biologhe esauriente nelle mie risposte, cara zioni dei nuovi operatori volontari si Franca Gentilini e Claudia Monti, o la Teresa: nel caso volessi comunque svolgeranno fra settembre e ottobre psicologa Francesca Amaducci, che approfondire l’argomento ti invito a del 2019. A loro verrà richiesto di col- peraltro ha iniziato la propria carriera contattarci al numero 0543.35929, laborare nella gestione e attuazione all’interno dello IOR proprio portando a di percorsi focalizzati su programmi di termine il nostro primo progetto di Ser- all’email serviziocivile@ior-romagna.it prevenzione primaria e secondaria e su vizio Civile. Infine, per rispondere alla oppure a visitare il nostro sito internet servizi di prossimità gratuiti dedicati tua ultima domanda, laddove dovesse- www.ior-romagna.it/servizio_civile.html. alle persone che stanno seguendo un ro sorgere nuove opportunità lavorative percorso di cura. Il coinvolgimento av- per la persona selezionata, il percorso Un caro saluto, viene rendendo gli operatori volontari può essere interrotto in qualsiasi mo- Dott. Marco Furno proattivi verso la collettività, attraver- mento: il Servizio Civile Universale per- Responsabile Amministrativo so la sensibilizzazione nei confronti di mette, a chi lo svolge, di essere inserito Istituto Oncologico Romagnolo (IOR)
5 Bando Servizio Civile Ricerca ee innovazione Ricerca innovazione PORTA IL TUO TALENTO VICINO A CHI SOFFRE, INSIEME A CHI CURA Per i giovani tra i 18 e i 28 anni che vogliono entrare a far parte di una storia che da oltre quarant’anni fa la differenza in Romagna Vuoi maggiori informazioni sul nostro progetto? Consulta il sito www.ior-romagna.it, telefona al numero 0543 35929 o scrivici una mail a serviziocivile@ior-romagna.it
6 Ricerca e innovazione LEUCEMIE ACUTE MIELOIDI un nuovo strumento ne svela i segreti COS’È IL “CHROMIUM 10X GENOMICS”, L’APPARECCHIATURA DONATA DA IOR A IRST Un piccolo, grande dispositivo: probabilmente non c’è modo migliore per de- scrivere il “Chromium 10X Genomics”, innovativa apparecchiatura donata dall’Istituto Oncologico Romagnolo all’IRST di Meldola. L’acquisizione del mac- chinario rappresenta uno sforzo notevole per lo IOR, trattandosi di un investi- mento di circa 150.000 euro: tuttavia si tratta di una tecnologia necessaria per far compiere un ulteriore salto di qualità della ricerca oncologica romagno- la. Il motivo? L’abbiamo chiesto a due ricercatrici dell’Istituto di Meldola: la dott.ssa Giorgia Simonetti e la dott.ssa Maria Teresa Bochicchio. Giorgia Simonetti è, dal 2019, coordi- natrice dell’Unità di ricerca in Immunoe- ne ci davano la possibilità di studiare matologia del Laboratorio di Bioscienze il tumore nel suo insieme, mentre il dell’IRST. Conseguita la laurea in Biotec- “Chromium 10X Genomics” permette nologie presso l’Università San Raffaele un’analisi microscopica e più detta- di Milano e il dottorato di ricerca presso gliata. Questo risulta particolarmente l’Università Bicocca della medesima importante, per esempio, per la pre- città, la sua prima esperienza lavorativa venzione di possibili ricadute. si è svolta all’Istituto San Raffaele. Dopo Dopo la terapia rimangono solitamen- un’esperienza negli Stati Uniti nella prestigiosa Columbia University si è trasfe- te poche cellule tumorali: la possibilità rita all’Istituto di Ematologia di Bologna “Lorenzo e Ariosto Seràgnoli”, dove ha di studiarle singolarmente ci permette lavorato gomito a gomito con l’attuale Direttore Scientifico IRST, il prof. Giovanni di esaminare quali molecole potrebbe- Martinelli. I dati riguardanti la sua ricerca sulla leucemia acuta mieloide sono ro essere responsabili di una eventua- stati recentemente presentati ad Amsterdam nel corso del “24th Congress of le ricaduta, e mettere in atto strategie the European Hematology Association”. tempestive per evitare che questo ac- cada. Proprio in virtù di queste carat- Dott.ssa Simonetti, in cosa consiste molteplici. Possiamo studiare il micro- teristiche, e riuscendo ad andare così l’innovazione portata dal “Chromium ambiente che sta intorno al tumore nel dettaglio del tumore del singolo 10X Genomics”? per cercare di comprendere cos’abbia paziente, questa strumentazione rende Questo strumento fornisce l’oppor- contribuito alla sua comparsa; predire maggiormente personalizzati sia i trat- tunità di analizzare i tumori a livello le probabilità che ha una neoplasia tamenti che andremo a somministrare, sia il percorso di cura: è importante di singola cellula, caratteristica che di ripresentarsi; finanche identificare i infatti tenere sotto controllo non solo ci può dare un’indicazione sul livello meccanismi di resistenza alle terapie. l’evoluzione della malattia, ma anche i di complessità ed eterogeneità della cambiamenti del sistema immunitario neoplasia stessa: un campo ad oggi Qual è quindi la differenza sostan- del singolo in risposta alle terapie o a largamente inesplorato. Le possibilità ziale rispetto allo stato dell’arte pre- causa delle trasformazioni della pato- di ricerca che si aprono grazie all’u- cedente? logia stessa. tilizzo di questo macchinario sono I sequenziamenti di nuova generazio-
7 Ricerca e innovazione Si tratta di un macchinario che verrà utilizzato specificatamente per la ri- cerca sui tumori ematologici? Non solo: la sua versatilità lo rende utilizzabile anche nel campo dei tumo- ri solidi. Tuttavia, il primo studio su cui verrà utilizzato riguarda appunto la leu- cemia acuta mieloide: patologia rara ma di cui ci attendiamo un plausibile aumento dell’incidenza, contestuale al generale invecchiamento della popola- zione. Va poi specificato come si tratti di una neoplasia caratterizzata da una capacità di espansione molto veloce: per questo motivo la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è purtroppo inferio- trattamenti sempre più precisi e mirati. A che punto è lo studio? re al 30%. I pazienti più anziani, per le I ricercatori hanno completato la for- loro caratteristiche, vengono sottoposti Dott.ssa Bochicchio, ci racconta mazione per l’utilizzo dello strumento: a terapie meno aggressive rispetto ai lo studio su cui verranno testate le tra non molto inizieremo la fase di re- giovani: per questo abbiamo bisogno di nuove capacità del “Chromium 10X clutamento dei pazienti, che tuttavia ri- Genomics”? chiederà tempi non brevissimi. Abbia- La ricerca si chiama “ROS-high e ROS- mo infatti previsto la presenza di una low nelle leucemie acute mieloidi”. decina di soggetti, anche alla luce del Molti trattamenti chemioterapici pre- fatto che la leucemia mieloide acuta è vedono l’utilizzo di farmaci volti ad in- classificabile come malattia rara: per durre stress ossidativo (produzione di il momento si tratta di uno studio mo- radicali liberi) all’interno della cellula nocentrico con l’obiettivo, in futuro, di tumorale. Tuttavia da studi recenti è estendere la collaborazione anche ad emerso come il livello di stress ossi- altre strutture. dativo sia estremamente eterogeneo nelle diverse neoplasie suggerendo Maria Teresa Bochicchio è ricerca- Quanti pazienti affetti da leucemia una eterogeneità anche in termini di trice dell’Unità di Diagnostica Mo- acuta mieloide vanno incontro ad risposta alla terapia. Il nostro obiettivo lecolare Avanzata e Predittiva del una ricomparsa di malattia? è quello di comprendere i meccanismi Laboratorio di Bioscienze dell’IRST con cui la cellula staminale tumorale Circa il 50%, soprattutto quei soggetti dal 2018. Come la dott.ssa Simo- della leucemia acuta mieloide riesce caratterizzati da alterazioni genetiche netti, in precedenza faceva parte ad aggirare il problema della produzio- sfavorevoli. Per questo è fondamentale del Laboratorio di Biologia Moleco- ne di radicali liberi per continuare nel- disporre di una strumentazione in gra- lare dell’Istituto di Ematologia di Bo- do di analizzare anche poche cellule la sua proliferazione. Questa caratteri- logna “Lorenzo e Ariosto Seràgnoli” tumorali, quelle che riescono a resiste- stica le differenzia infatti dalle cellule coordinato dal suo mentore, il prof. re e rimangono all’interno dell’organi- staminali sane e risulta particolarmen- Giovanni Martinelli. Oltre a portare smo dopo le terapie, di cui attualmen- te importante da analizzare perché ci avanti l’attività di ricerca sta conse- consentirebbe di capire meglio come te si conosce ben poco: le isoleremo guendo il Dottorato in Scienze Bio- una cellula tumorale possa sopravvi- e le categorizzeremo sulla base della mediche e Neuromotorie all’Univer- vere alla somministrazione di farmaci produzione dei radicali liberi al loro sità di Bologna, a tema ematologia sperimentale. chemioterapici aumentando la proba- interno, per conoscerne meglio le ca- bilità di ricomparsa della malattia. ratteristiche.
8 Ricerca e innovazione PER UN’IMMUNOTERAPIA SEMPRE PIÙ EFFICACE Intervista a Roberta Zappasodi Dott.ssa Zappasodi, di cosa si occu- Trentottenne di Cesena, Roberta pa a New York? Zappasodi ha studiato Biotecnologie La mia ricerca si focalizza sullo studio Mediche all’Università di Bologna e dell’immunoterapia dei tumori, una ha conseguito il dottorato all’Istituto classe di metodi volta a istruire il no- Nazionale dei Tumori a Milano. Pro- stro sistema immunitario ad attaccare prio presso il capoluogo emiliano ha le cellule tumorali. Ho iniziato la mia conosciuto il prof. Giovanni Martinelli, esperienza al MSKCC di New York pres- attuale Direttore Scientifico dell’IRST, so il laboratorio dei professori Jedd che l’ha seguita nella realizzazione di una tesi sperimentale riguardante le Wolchok e Taha Merghoub, dove por- mutazioni che sviluppano resistenze a determinati farmaci a bersaglio mo- tiamo avanti studi riguardanti i mecca- lecolare nelle leucemie. Dal 2013 lavora presso il Memorial Sloan Kettering nismi di resistenza all’immunoterapia, Cancer Center (MSKCC) di New York, dove porta avanti studi sull’applicazione per cercare di comprendere come mai dell’immunoterapia. alcuni pazienti rispondono ed altri in- vece non sembrano trarre beneficio da ne, dall’altro individuare dei marcatori timi sei anni mi sono concentrata in questo tipo di trattamento. In questo che siano in grado di predire le rispo- particolare sui meccanismi alla base modo possiamo da un lato trovare ste cliniche e su quali pazienti sia ne- dell’attività degli immune checkpoin- nuovi targets da bersagliare che diano cessario somministrare nuovi farmaci ts: sono le molecole che regolano la risultati migliori in termini di remissio- o combinazioni di farmaci. Negli ul- risposta immunitaria e che contribui- scono al suo spegnimento laddove ad esempio un agente infettivo sia stato combattuto e debellato. Questo auto- matismo è molto importante perché, in un contesto fisiologico, ci consente di far scattare le risposte immuni solo quando necessario. Il problema nasce però nel contesto tumorale, dove una loro espressione alterata consente al tessuto estraneo della neoplasia di non venire riconosciuto come tale. Gli immune checkpoints mandano il se- gnale al sistema immunitario di cessa- re la propria attività e in questo modo la malattia può crescere indisturbata. L’utilizzo di farmaci capaci di inibire gli immune checkpoints al fine di ripristi- nare le risposte immuni contro il tu-
9 Ricerca e innovazione more ha prodotto risultati clinici estre- mamente significativi, tanto che negli ultimi 8 anni sono entrati a far parte del trattamento standard di svariati tipi di tumore. Tuttavia, alcuni pazienti svilup- pano resistenze in seguito a un’iniziale risposta clinica. In questo contesto, per esempio, stiamo esplorando l’attività di nuovi farmaci capaci di stimolare determinati recettori che possano pro- muovere la risposta immunitaria: se da un lato cerchiamo infatti di rimuovere il freno che impedisce ai nostri difensori di svolgere il proprio compito, dall’al- tro possiamo infondergli maggior forza per combattere la malattia. Una corret- ta combinazione di questi due tipi di immunoterapia potrebbe consentire di superare la resistenza dei tumori più aggressivi. Gli studi che porta avanti le hanno permesso di ricevere l’ISSNAF Award come una delle cinque migliori ri- cercatrici italiane del Nord America. cente è stata in IRST a visitare i labo- re entusiasmo e una consapevolezza Come ha vissuto questo riconosci- ratori romagnoli: come vede il livello più interiorizzata del fatto che gli studi mento? della ricerca in Italia, se paragonata hanno tempi lunghi e possono non ot- È stato estremamente gratificante: i ri- a quella USA? tenere i risultati sperati. In Italia spesso sultati del lavoro che ho portato avanti L’anno scorso mi trovavo a Cesena si pretendono esiti certi nel breve pe- sono stati pubblicati cinque anni dopo proprio nel periodo in cui il prof. Dino riodo: cosa purtroppo impossibile, so- il loro inizio, periodo in cui non nascon- Amadori iniziava a presentare la sua prattutto nel campo dell’oncologia. Oc- do di aver incontrato anche resistenze autobiografia: ho ritenuto fosse una corre tenere in considerazione un altro e scetticismo. bella opportunità per ascoltare le sue aspetto: la maggior parte delle impre- È servita una buona dose di tenacia parole e conoscerlo di persona. Proprio in quell’occasione l’attuale Direttore se che producono i reagenti necessari e determinazione. Penso che la com- Scientifico Emerito dell’IRST mi ha in- alle sperimentazioni sono americane, missione abbia premiato il fatto che si vitato a visitare i laboratori di Meldola. quindi se voglio iniziare uno studio a tratti di uno studio che ha ripercussioni Devo dire che sono rimasta impressio- New York in pochi giorni posso ottene- immediate sulla clinica: poter proporre nata dal livello tecnologico: il fatto che re il materiale che mi serve. In Italia i nuovi potenziali targets per migliorare una struttura sorta a pochi passi da tempi sono chiaramente più dilatati. Il l’efficacia dell’immunoterapia, e nuo- dove sono nata disponga di strumen- nostro paese dispone di minori risorse vi marcatori che possano predire se il tazioni tanto innovative mi ha riempito trattamento sta funzionando a livello economiche, e su questo si può fare d’orgoglio. Questo conferma come an- biologico, rappresenta un grande aiuto poco: quello su cui si può sicuramente che da noi esistano le possibilità per per il clinico che ha in cura il paziente, fare ricerca ad alto livello: semmai le migliorare è la poca propensione a ve- oltre che per il paziente stesso. limitazioni hanno radici di tipo cultu- dere il fallimento come un’occasione di rale, oltre che economico. Negli Stati crescita e l’eccessiva fretta nell’aspet- Dopo sei anni negli Stati Uniti di re- Uniti si respira in generale un maggio- tativa dei risultati.
10 Ricerca e innovazione CANCRO AL SENO: alla scoperta dei tumori lobulari Intervista a Luisa Carbognin Dottoressa Carbognin, qual è l’argo- Ricercatrice veronese di 34 anni, Luisa Car- mento dei suoi studi? bognin attualmente lavora al Policlinico Ge- Il mio ambito di ricerca riguarda una melli di Roma presso il Dipartimento di Scien- tipologia particolare di carcinoma alla ze della Salute della Donna, del Bambino e mammella, il cosiddetto tumore lobula- di Sanità Pubblica diretto dal prof. Giovanni re: una casistica minoritaria del cancro Scambia, oltre a portare a compimento il al seno, rappresentando circa il 10- Dottorato di Ricerca in Infiammazione, Immunità e Cancro presso l’Università 15% delle diagnosi. Di questa neopla- di Verona. È proprio nell’ambito degli studi che sta svolgendo che le è stato sia in verità oggigiorno si sa ben poco, conferito, nel 2018, il Merit Award dalla American Society of Clinical Oncology, tanto è vero che il suo trattamento con- per il valore dei risultati che la sua ricerca sta maturando. siste nella somministrazione della tera- pia standard tipica dell’istotipo duttale, ovvero quello che si presenta con mag- di cui abbiamo parlato in precedenza ancora poco conosciuto dell’oncologia: giore frequenza. In verità, tale approc- potrebbero beneficiare di una terapia a per questo si tratta di uno studio, per cio alla malattia potrebbe non essere bersaglio molecolare. Da qualche anno quanto complesso, molto motivante. quello che offre le migliori probabilità a questa parte, per esempio, si utilizza- di cura. Sebbene sia in genere conside- no in fase di malattia avanzata dei far- Come mai ha scelto l’oncologia in ge- rato meno aggressivo di quello duttale, maci appositi per il gene CDK4. Sono nerale e il tumore alla mammella in il tumore lobulare sembrerebbe infatti ancora in fase di studio per le neopla- particolare? avere maggiori casi di recidiva a molti sie allo stadio iniziale, ma i pazienti che La scelta di fare oncologia è nata dal anni dalla diagnosi. Inoltre, e questo è presentano questa alterazione genica tipo di presa in carico del paziente, un aspetto che probabilmente è stato potrebbero risultare particolarmente che dev’essere a 360°: una diagnosi decisivo per l’assegnazione del Merit sensibili, o particolarmente resistenti, a di cancro e il relativo percorso di cura Award, abbiamo identificato un’altera- questo tipo di trattamento. È una cosa non possono prescindere dalla valuta- zione molecolare che si verifica in una che dovremo scoprire tramite studi più zione degli aspetti sociali, psicologici, percentuale minoritaria di pazienti ma approfonditi ed una corte più ampia di personali del malato. Mi piaceva l’idea molto importante. Si tratta dell’amplifi- quella che abbiamo utilizzato finora. di essere vicino alla persona lungo tutto cazione del gene CDK4: in chi la vedia- il suo percorso: grazie alle scoperte più mo espressa, la prognosi sembra risul- Quanti pazienti con tumore lobulare recenti oggi siamo in grado di seguire tare maggiormente sfavorevole. presentano questo tipo di alterazione per tanti anni anche le donne con tu- genica? more metastatico. L’area della neopla- Quali sono quindi i prossimi passi? Nel nostro studio l’abbiamo identifica- sia alla mammella l’ho scelta invece Innanzitutto occorrerà verificare che il ta nel 21% dei pazienti. Tuttavia è una perché ritengo che ci sia ancora tanto trattamento standard, fatto di chemio- percentuale probabilmente imprecisa: da definire. Molte pazienti vengono trat- terapia e terapia ormonale, sia quello la nostra ricerca è stata svolta sceglien- tate allo stesso modo, quindi c’è ancora che comporta le migliori possibilità di do tra soggetti con caratteristiche pro- tanto spazio per la ricerca dal punto di cura per i tumori lobulari o se esisto- gnostiche già sfavorevoli, quindi verosi- vista della personalizzazione delle cure. no alternative più efficaci. Soprattutto milmente la casistica potrebbe essere Inoltre, da dottoressa forse è più facile i pazienti che esprimono l’alterazione anche minore. Insomma, è un ambito capire i bisogni delle donne.
11 Aziende in campo LA RESPONSABILITÀ Roberto Gra- DELL’IMPRENDITORE ziani è il Diret- tore Generale della Graziani Pa c k a g i n g , azienda con Intervista a Roberto Graziani sede a Bora di Mercato Saraceno ma operante in 40 paesi nel mon- Dott. Graziani, partiamo dall’impegno di farci gli auguri con i biglietti solidali do. Da anni molto attiva in ambito nell’ambito sociale. proposti dallo IOR. L’idea di sostenere la sociale, la Graziani Packaging è so- Ogni imprenditore dovrebbe cercare di ricerca scientifica è nata da una visita cia e sostenitrice di varie realtà so- dedicare le proprie competenze anche presso l’IRST di Meldola: una struttura lidali del territorio: da Casa Insieme al territorio e alla società. Vedere le la cui eccellenza fino a quel momento a Romagna Solidale passando per I realtà di altri paesi del mondo dovrebbe mi era stata raccontata da più persone, Mecenati del Savio, l’impegno spa- garantirci una visione più aperta. Una ma che non conoscevo personalmente. zia dall’adesione a progetti in favo- delle grandi problematiche del nostro In verità, non è stato solo il livello del- re di disabili, anziani e bambini in territorio è lo spopolamento della le sperimentazioni portate avanti, della condizioni disagiate a quello volto vallata: sono sempre più i giovani che si preparazione delle risorse e dell’avanza- al sostegno dello sviluppo socio-e- vedono costretti ad emigrare per trovare mento tecnologico a convincermi: anche conomico del territorio. un lavoro adeguato. Con l’Associazione la Graziani Packaging dispone di un la- Mecenati del Savio siamo impegnati boratorio interno dove spingere sull’ac- ca è complicato e a volte sembra non non solo in iniziative che possano celeratore dell’innovazione. Solamente portare a risultati concreti nel breve pe- aiutare famiglie ed istituzioni pubbliche la ricerca porta progresso e soltanto riodo: capisco la frustrazione di quel- a superare il momento di crisi, ma anche tramite questa possiamo comprendere le persone che, avvertendo il senso di a creare possibilità professionali volte a che punto ci troviamo rispetto all’evo- emergenza della problematica cancro, ai ragazzi. La sfida è quella di far capire luzione dei mercati. vorrebbero progressi immediati. D’al- loro le opportunità esistenti sul territorio tro canto come ogni traguardo porta a prima che intraprendano un percorso Ha deciso di sostenere gli studi di nuovi obiettivi da raggiungere, così ogni di studi. Spesso nell’indecisione immunoterapia cellulare avanzata fallimento è un’occasione di crescita. del prosieguo accademico non ci si con un contributo di 15.000 euro: la L’imprenditore è un privilegiato: do- preoccupa delle esigenze delle realtà consapevolezza dell’importanza della vremmo essere orgogliosi di dare una a cui poi, un domani, si andrà forse a ricerca che da imprenditore ha acqui- mano e di partecipare alla costruzione chiedere per un impiego. sito che ruolo ha giocato? di qualcosa che vada a migliorare le Ogni risultato ottenuto si raggiunge a nostre vite e quelle delle generazioni a Si può dire che portiate avanti un’at- piccoli passi e porta a nuovi possibili venire. Per questo spero che molti miei tività di prevenzione della disoccupa- sviluppi: il traguardo è mobile e difficil- colleghi seguiranno l’esempio: l’unione, zione giovanile simile a quella che lo mente definitivo. L’universo della ricer- da sempre, fa la forza. IOR porta avanti riguardo agli atteg- giamenti a rischio. Come nasce que- sta partnership? Il primo contatto si è creato qualche anno fa: una nostra conoscente era stata toccata dalla malattia e aveva usufruito del Progetto Margherita. Il be- neficio che una semplice parrucca le aveva procurato ci ha spinto a chiederci se avremmo potuto fare qualcosa a so- stegno di questo servizio: così, in occa- sione del Natale, in azienda decidemmo
12 Eventi DONNE ALLO SPECCHIO: La bellezza viene da dentro Quattro ragazze. Quattro donne molto che va affrontato a viso aperto: pro- diverse, eppure unite dal filo condutto- prio come hanno fatto le protagoni- re più forte e più significativo della lot- ste di questo shooting, che in questo ta contro il tumore: la voglia di lottare senso danno davvero un gran bell’e- contro la patologia che le ha colpite, sempio. Questo progetto nasce dalla la determinazione di perseguire i pro- mia volontà di creare una mostra tutta tutte, più del cancro. Ma sono pron- pri obiettivi nonostante tutto. E una al femminile che ritraesse pazienti in ta a lottare per diventare genitore: grande amicizia, nata per gioco, duran- chemioterapia nell’atto di guardarsi se questa sfortuna mi ha portato via te una sessione di “trucco e parrucco” allo specchio, per cercare di carpire questo privilegio, voglio conquistarmi proposta dall’Istituto Oncologico Ro- dai loro occhi cosa vedessero rifles- il diritto di adottare un bimbo». Gran- magnolo e da “La forza e il sorriso”. so. Le emozioni che emergono dagli di sogni, dunque, per alcune: per altre Loro sono Cinzia, Izabela, Tamara e scatti rappresentano un po’ le diverse invece, come Patrizia, già il godersi la Patrizia: sono le modelle per un gior- personalità con cui le donne affronta- vita per come viene, giorno dopo gior- no dell’evento “Donne allo Specchio: no il percorso di malattia. Dagli sguardi no, con quello che ha da dare, rappre- La bellezza viene da dentro”, mostra traspariva di volta in volta una tenerez- senta una bella conquista. «Mi sentivo fotografica a cura dell’artista Clau- za positiva, tutt’altro che compassione- come una Spada di Damocle sulla dia Farnedi che si è tenuta per tutta la vole; la tenacia e la grinta di potercela testa: ogni tre mesi, quando vai a fare settimana dal 13 al 19 maggio presso fare; o la gioia di rivedersi belle e fem- i controlli, non sai mai cosa possano il Centro Commerciale Montefiore di minili, nonostante il tumore». trovarti. Fare la “paziente-modella” mi Cesena. «Volevo una location che rap- La determinazione di perseguire i propri ha aiutato a capire che nonostante presentasse un punto di incontro per obiettivi, dicevamo: le protagoniste, nel l’età, e nonostante la malattia, posso le anime più disparate – spiega proprio corso del progetto, hanno tratto forza essere bella, posso essere guardata, e Claudia – in modo da poterle sorpren- dall’esperienza condivisa dell’altra, per posso trovare risorse che nemmeno io dere con queste immagini e magari rilanciarsi nella vita con maggiore slan- sapevo di avere dentro: risorse che mi far nascere un confronto riguardo un cio. Il sogno di Cinzia, quello di realiz- aiutano a sorridere spesso, a piangere tema che non dev’essere un tabù ma zare una “camminata solidale” dalla a volte, e ad andare avanti. I volontari scuola in cui insegna fino al mare che ho incontrato nei servizi di cui come simbolo della propria rinascita, ho usufruito mi hanno fatto capire si è materializzato poco dopo, ed ha che la vita non è solo male, ma ci visto la partecipazione entusiastica di sono anche le cose belle. Spero che circa 500 persone. Per altre il percorso questa nostra esperienza aiuti anche sarà un po’ più lungo: «Nel mio futuro le altre donne che affrontano questo vedo la maternità – afferma Tamara – percorso ad uscire dal proprio guscio non sarà sicuramente nell’immediato e a fidarsi delle Associazioni che of- perché la mia patologia presuppone frono questi servizi perché, come nel problemi ormonali che una gravidanza nostro caso, dai momenti di condivi- potrebbe accentuare: anzi, probabil- sione possono nascere davvero delle mente sarà la battaglia più tosta di splendide amicizie».
13 Eventi Più di 400 persone a “CENA CON LE STELLE” Il richiamo della solidarietà e delle prelibatezze a cura degli chef stellati Igles Corelli, Valentino Marcattilii, Mauro Gualandi e Marco Cavallucci è stato fortissimo: domenica 9 giu- gno 411 persone da tutte le parti della Romagna hanno raggiunto Casa Spadoni a Faenza per parteci- pare alla “Cena delle Stelle”, even- to organizzato in collaborazione con Agrintesa, con cui l’Istituto Oncologi- co Romagnolo celebrava i suoi volon- tari e i suoi quarant’anni di storia. Il momento clou della serata, il cui che nessuno di noi può espandere, e radioso: questo è sicuramente un ge- sponsor tecnico oltre a Casa Spadoni è che viene offerto a chi spesso questo sto concreto per farlo». Le ha fatto eco stato la Tenuta Masselina per la forni- tempo sta esaurendo a causa della ma- Mara: «Io sono la prova che la ricerca tura di vini, è stata sicuramente quello lattia. Lo IOR è soprattutto condivisione, funziona: oltre ad essere un’infermiera della premiazione degli chef, che a fine di gioia e di sofferenze: purtroppo sono sono una paziente che da 25 anni lotta cena hanno ricevuto molto di più degli ancora maggiori queste ultime, poiché il contro il cancro. Per me è una grande applausi convinti di tutti i convitati. Per cancro è tutt’altro che sconfitto. Oc- gioia poter partecipare a questo even- ringraziarli dell’impegno e della serietà corre rifuggire i trionfalismi, soprat- to». Parole cariche di emozione anche con cui si sono spesi per la causa del- tutto per rispetto dei tanti che hanno per Giulia: «Conosco l’attività dello IOR la lotta contro il cancro in Romagna, i perso questa battaglia e dei loro cari perché purtroppo qualche anno fa cuochi hanno ricevuto una stella che che li hanno visti spegnersi». mia madre si è ammalata: ma grazie nemmeno la guida Michelin può attri- Ospiti d’onore della serata Mara, Elisa, a medici e volontari che ci sono stati buire: quella della solidarietà, opera Simona e Giulia: sostenitrici dello IOR vicino posso dire che è stata un’espe- realizzata in mosaico dall’artista raven- con il loro 5x1000, sono tra le persone rienza che, per quanto dolorosa, ci ha nate Annafietta. «Con questo gesto noi che hanno mandato una mail spiegan- arricchito molto». La chiosa è affidata chef abbiamo voluto lanciare un bel do il perché di un gesto tanto importan- a Elisa: «Aiutiamo lo IOR e le perso- messaggio a tutto il mondo del volon- te. Le loro parole sono state selezionate ne che ne fanno parte, che dedicano tariato, a chi fa del bene senza chie- tra le migliori ricevute: e grazie a questo il loro tempo per aiutare chi ne ha ve- dere nulla – ha spiegato Igles Corelli, contributo, l’Istituto Oncologico Roma- ramente bisogno». Un ringraziamento volto noto del canale tematico Gam- gnolo le ha invitate a prendere parte speciale agli sponsor della lotteria, che bero Rosso Channel – e per una dome- all’evento gratuitamente e a sedersi ha permesso di trasformare una serata nica abbiamo abbandonato ogni impe- accanto al prof. Amadori e al Direttore di festeggiamenti in un vero e proprio gno per cucinare per loro». Anche il prof. Scientifico IRST, prof. Giovanni Martinel- evento di raccolta fondi che ha porta- Amadori, nel corso della serata, ha tenu- li, nel corso della cena. «Non sono stata to ad un incasso di circa 14.000 euro to a fare i propri personali ringraziamenti toccata direttamente dalla malattia ma a favore della lotta contro il cancro in ai presenti. «I volontari sono il valore più ho fede nella ricerca – ha spiegato Si- Romagna: Agrintesa, Vivaio Baldi, alto dell’Istituto – ha spiegato – perché mona – guardo la mia bambina negli Cantina di Cesena, Centrale del latte donano ciò che di più prezioso abbia- occhi e so che voglio regalare a lei e a di Cesena, Conad La Filanda Faenza, mo: il tempo, un qualcosa di limitato, tutti i piccoli un futuro il più possibile Gardini, Golfera, Saline di Cervia.
14 Trasparenza Bilancio Cooperativa SCHEMA SINTETICO DEL BILANCIO AL 31.12.2018 STATO PATRIMONIALE ATTIVITÀ 31.12.2018 31.12.2017 PASSIVITÀ 31.12.2018 31.12.2017 A) Crediti verso soci - - A) Patrimonio netto 3.803.646 3.961.270 B) Immobilizzazioni 3.362.468 3.504.370 B) Fondi per rischi ed Oneri - - C) Attivo Circolante 1.333.545 1.570.209 C) T. F. R. 107.643 209.936 D) Ratei e risconti 4.028 9.540 D) Debiti 787.770 893.989 TOTALE ATTIVO 4.700.041 5.084.119 E) Ratei e risconti 982 18.925 TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO 4.700.041 5.084.119 CONTO ECONOMICO ATTIVITÀ 31.12.2018 31.12.2017 A) Valore della produzione 2.438.593 3.535.377 B) Costi della produzione 2.569.804 3.492.673 Differenza (A-B) (131.211) 42.704 C) Proventi e oneri finanziari (5.792) (5.914) D) Rettifiche di attività finanziarie 0 0 Risultato prima delle imposte (137.003) 36.790 22) Imposte sul reddito d’esercizio (9.991) (78.000) 23) Utile (perdita) dell’esercizio (146.994) (41.210) Bilancio Associazione SCHEMA SINTETICO DEL BILANCIO AL 31.12.2018 STATO PATRIMONIALE ATTIVITÀ 31.12.2018 31.12.2017 PASSIVITÀ 31.12.2018 31.12.2017 A) Crediti verso soci - - A) Patrimonio netto 1.083.742 344.327 B) Immobilizzazioni 132.865 63.291 B) Fondi per rischi ed Oneri - - C) Attivo Circolante 1.158.948 529.418 C) T. F. R. 123.168 - D) Ratei e risconti 35.186 20.602 D) Debiti 106.498 267.969 TOTALE ATTIVO 1.326.999 613.311 E) Ratei e risconti 13.591 1.015 TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO 1.326.999 613.311 CONTO ECONOMICO ATTIVITÀ 31.12.2018 31.12.2017 A) Valore della produzione 2.414.723 1.582.429 B) Costi della produzione 1.671.994 1.289.901 Differenza (A-B) 742.729 292.527 C) Proventi e oneri finanziari 64 1 D) Rettifiche di attività finanziarie 0 0 Risultato prima delle imposte 742.793 292.529 22) Imposte sul reddito d’esercizio (3.378) (2.200) 23) Utile (perdita) dell’esercizio 739.415 290.329
15 Trasparenza Festa della Mamma 2019 I numeri della solidarietà romagnola Sede di Forlì 2018 2019 Marina di Ravenna 1.913 1.737 Forlì 22.130 22.481 San Pietro in Vincoli 650 645 Meldola (Piazza) 3.150 3.205 Porto Fuori 567 525 e San Colombano Punta Marina 525 525 Forlimpopoli 2.465 2.335 Pinarella/Cervia 4.489 4.695 San Lorenzo 495 490 Castrocaro 3.460 4.189 Aziende solidali 300 - San Patrizio 920 905 e Terra Del Sole Dovadola 740 654 Totale 36.912 37.278 San Potito 455 311 Bertinoro 450 650 Traversara 736 570 Sede di Faenza-Imola 2018 2019 Rocca San Casciano 600 555 Villa San Martino 195 210 Faenza 9.751 10.558 Galeata, Santa Sofia 3.175 3.175 Villanova 920 1.665 Imola 10.114 9.765 Predappio 2.338 2.280 Voltana 1.385 1.400 Castel Bolognese 3.345 3.391 Premilcuore 325 335 Totale 43.193 43.503 Riolo Terme 1.620 1.470 San Piero in Bagno 3.150 3.096 Casola Valsenio 1.144 1.230 Sede di Rimini 2018 2019 Aziende solidali 660 300 Brisighella 2.390 2.420 Rimini 14.690 14.487 Totale 42.643 43.255 Modigliana 1.925 1.969 Miramare 1.510 1.095 Sede di Meldola 2018 2019 Tredozio 840 600 Bellaria 1.370 1.470 IRST 735 1.740 Solarolo 510 551 Viserba 1.325 1.542 Totale 735 1.740 Marzeno 755 735 Sant’Agata Feltria 1.928 2.265 Marradi 1.050 945 Torre Pedrera 1.165 950 Sede di Cesena 2018 2019 Totale 33.444 33.634 Totale 21.988 21.809 Cesena 8.759 9.689 Milano Marittima 879 900 Sede di Lugo 2018 2019 Sede di Riccione 2018 2019 Cesenatico 2.388 860 Lugo 11.444 9.890 Riccione 7.136 6.909 San Mauro Pascoli 1.705 1.705 Alfonsine 4.520 4.794 Cattolica 5.856 5.751 Savignano, Sogliano 835 1.026 Bagnacavallo 4.376 4.413 Misano Adriatico 1.490 1.813 Iper Savignano 1.856 2.393 Bagnara 776 1.139 Coriano 2.390 2.355 Gambettola, 6.609 6.451 Barbiano 610 650 S. Giovanni 680 690 Longiano, Gatteo, Bizzuno 505 558 in Marignano Sant’Angelo di G. Morciano 1.606 1.738 Conselice 2.340 2.645 Aziende solidali 2.640 1.665 Totale 19.158 19.256 Cotignola 1.585 1.810 Totale 25.670 24.689 Filo D’Argenta 1.620 1.620 Sede di Santarcangelo 2018 2019 Sede di Ravenna 2018 2019 Fusignano 2.928 2.995 Santarcangelo 4.622 5.185 Ravenna 19.683 19.376 Giovecca 380 450 Verucchio, San Leo, 5.320 5.159 Porto Corsini 1.085 1.395 Pietracuta Masiera 285 305 Totale 9.942 10.344 Marina Romea 425 540 Massalombarda 3.003 3.120 Sant’Alberto 855 965 Lavezzola 1.035 1.023 Totali 2018 2019 Russi 3.412 3.810 S. Agata Sul Santerno 860 785 Distribuzione Azalee 233.684 235.507 Mezzano, Savarna 2.133 2.175 S. Maria Fabriago 1.445 1.470 Sponsor 800 600 San Zaccaria 875 890 San Bernardino 375 285 Totale 234.484 236.107
16 Eventi STORIA DI ONCOLOGIA, STORIA DI PERSONE Proseguono gli eventi di celebrazio- di un palcoscenico tanto popolare ed ne per il quarantesimo anniversario autorevole ma ci teneva a contribuire dell’Istituto Oncologico Romagnolo come valore aggiunto, con le proprie su tutto il territorio. Lo IOR ha presidiato peculiarità, ad un programma già ric- quest’anno un proprio spazio all’interno co di esposizioni e spettacoli. In que- della Fiera di Rimini in occasione del sto senso è nata la mostra “Vicino a “Meeting per l’amicizia tra i popoli”, chi soffre, insieme a chi cura. Storia raffrontandola con alcune pietre miliari evento la cui storia segna una sorta di di oncologia, storia di persone”, che della storia dell’uomo avvenute con- parallelismo con quello dell’organizza- ha ripercorso la storia dell’oncologia e testualmente alle nuove scoperte. Le zione no-profit. Sebbene nato un anno quella dello IOR, dal suo inizio 40 anni prime manifestazioni documentali del dopo la fondazione dell’Istituto Onco- fa fino alla fondazione dell’IRST e alle cancro risalgono a 3.000 anni prima logico Romagnolo, datata 1979, an- nuove sfide rappresentate dai bisogni di Cristo: se pensiamo che da allora ai che questa settimana di incontri che dei pazienti oggi. Ai pannelli che riper- primi anni ’50 del secolo scorso non si eleva Rimini a capitale della cultura corrono questa “storia parallela” si sono era registrato alcun progresso nella co- internazionale è giunta infatti alla affiancate una serie di opere dell’artista noscenza del tumore e della possibile sua 40° edizione. Come ogni anno era Massimo Pulini, i cui visi ben rappresen- cura possiamo notare come negli ultimi prevista la presenza di migliaia di per- tano in modo simbolico il dramma della 70 anni si siano fatti al contrario gran- sone e degli esponenti più significativi malattia; una approfondita intervista al dissimi passi avanti. Si tratta quindi di del mondo istituzionale, sociale e in- prof. Dino Amadori sulla sua storia per- un’ottima prospettiva perché il cancro, tellettuale del panorama italiano e non sonale di medico e fondatore dello IOR in questo secolo, possa subire vera- solo: motivo per cui la presenza dello e sugli sviluppi futuri della lotta contro mente un attacco per lui letale. Ritengo IOR, oltre che dare prestigio all’attività il cancro e, infine, una particolarissima quindi si sia trattato di una mostra dei suoi tanti volontari, ha rappresenta- realizzazione video sullo sviluppo della sicuramente stimolante per chiun- to un’occasione di grande visibilità e di conoscenza e della cura del cancro. que l’abbia visitata, proprio perché si riaffermazione del legame col territorio Proprio il prof. Amadori ha spiegato: «Il è mossa su binari storici, culturali e in cui opera. filmato propone un’interessante rasse- artistici: ci tengo a ringraziare perso- Tuttavia l’Istituto Oncologico Romagno- gna storica di quella che è stata l’evo- nalmente Banca Malatestiana, Maggioli lo non voleva essere semplice fruitore luzione della conoscenza dei tumori, Spa e Amitek Srl, amici che hanno cre- duto nel progetto ed hanno reso possi- bile la realizzazione di questo evento». “Vicino a chi soffre, insieme a chi cura. Storia di oncologia, storia di persone” ha vissuto un momento particolare di incontro martedì 20 agosto: alle ore 19 si è tenuto il vernissage di aper- tura dell’esposizione, nel corso del quale il prof. Dino Amadori in persona, assieme al pittore Massimo Pulini, ha presentato la mostra a stampa, addetti ai lavori, istituzioni e ai tanti che hanno voluto partecipare.
17 Eventi SCIENZA E ARTE: un binomio possibile Intervista a Massimo Pulini Massimo Pulini, pittore e storico dell’arte, è titolare del- la cattedra di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna e da più di tre decenni svolge un’intensa attività artistica, che lo ha portato ad allestire mostre personali in importanti musei italiani ed europei, come la vasta esposizione al Museo di Villa Adriana a Tivoli (1997), le antologiche della Saline Royale di Besançon (1997), della Galleria Nazionale di Parma (1999) e dell’Istituto Italiano di Cultura a Lon- di noi. È ragionevole pensare che molte dra (2006). Nel 2000 è stato invitato da Maurizio Calvesi e Paul Ginsborg ad persone che hanno visitato la mostra allestire una quadreria entro “Novecento italiano”, presso le Scuderie Papali del siano state toccate da questa esperien- Quirinale. Nel 2002, su commissione dei Musei Vaticani, ha realizzato la decora- za, direttamente o indirettamente: que- zione della volta di una delle stanze degli appartamenti papali. Nel 2009 gli è sto è probabilmente il motivo per cui, di stato affidato l’incarico di dipingere sei tavole del nuovo Lezionario illustrato della fronte a quegli occhi poco concentrati, Chiesa Cattolica. In qualità di ricercatore storico ha scritto numerosi libri dedicati che non riescono a mettere a fuoco la all’arte italiana del XVI e XVII secolo e curato varie esposizioni museali. Ha pub- realtà che li circonda, molti hanno pro- blicato alcune monografie di pittori del Seicento e due romanzi a sfondo storico. vato forti emozioni. Alcuni si sono rivisti allo specchio; altri hanno forse rivissuto Massimo Pulini, la mostra “Vicino a illuminante esempio di ciò, ed è for- il dramma di un loro caro. chi soffre, insieme a chi cura. Storia se ancora più calzante perché viene dell’oncologia, storia di persone” è utilizzata anche nel restauro di opere Ha mai avuto a che fare personal- stata particolarmente apprezzata per d’arte per svelare se il pittore avesse mente con la malattia? aver unito arte e scienza: un connu- in origine pensato ad un’altra idea, poi Non direttamente, ma ho perso di re- bio da molti considerato impossibile. sommersa dalle fasi di realizzazione cente un caro affetto proprio a causa Mi rendo conto si tratti di una compe- successiva. In conseguenza di ciò ri- di una neoplasia. Purtroppo è una cosa netrazione difficile da concepire e rea- tengo che il connubio tra arte e scien- che succede in molte famiglie: è un ar- lizzare, tuttavia lo stile utilizzato per la za sia tutt’altro che impossibile, come gomento che non può non smuovere realizzazione dei dipinti che abbiamo d’altronde abbiamo visto alla mostra. le coscienze di ciascuno di noi. Penso visto alla mostra è dichiaratamente che l’arte provi a rispondere in maniera ispirato alla tecnica medica della ter- I ritratti da lei proposti hanno susci- diversa alle medesime domande che si mografia, che indaga le differenti tem- tato forti emozioni in chi ha visitato pone la scienza, e quindi anche l’onco- perature di un corpo o di un oggetto l’esposizione al Meeting di Rimini. logia. Il mistero della vita e della morte restituendone un’immagine che tradu- Le opere esposte riproducevano sguar- è d’altronde uno dei temi che da sem- ce il colore entro una scala cromatica di persi nel vuoto e volti sovrappensie- pre l’uomo cerca di dipanare. Credo che va dal rosso acceso all’azzurro. ro: l’interpretazione del dipinto è negli che la visione di questi quadri non sia Sono affascinato da alcune scoperte occhi di chi guarda, tuttavia il contesto stata univoca, ma che si sia prestata scientifiche che permettono di sondare dove sono stati presentati contribuiva a varie interpretazioni e letture: spero l’interno del corpo umano e in qual- a restituire il senso di smarrimento, la che si sia apprezzata e giudicata non che misura di entrare anche dentro la preoccupazione verso il futuro, il senso solo la forte valenza simbolica ma an- storia, inaugurando visioni nuove della di angoscia che una diagnosi di cancro che l’impatto emotivo, estetico e senti- nostra natura. La radiografia è un altro suscita immancabilmente in ciascuno mentale della mostra.
18 Le nostre storie IO ALLA MARATONA DI NEW YORK? Come “Stranger Things”! La storia di Monica Giunta Il successo della serie TV “Stranger una ragazzina sveglia: non le ci vuole Things” ci ha insegnato come i ragazzi- molto a capire che si tratta dell’in- ni di 13 anni, durante i primi anni ’80, segna dell’unità di “rianimazione” trascorressero il loro tempo tra lunghe al contrario, per essere letta da chi in conversazioni col walkie-talkie, sessio- quelle stanze deve entrarci per lavoro. ni interminabili di Pac-Man in sala gio- Ciò che non comprende, semmai, è chi, combattimenti contro le creature cosa succeda in quel reparto, e perché immaginarie di Dungeons&Dragons e lei si trovi lì. i primi amori. Nonostante questi ulti- Monica trascorre un mese e mezzo mi fossero accolti dai compagni come nel Sottosopra, a causa di un’emor- di ogni viale, di ogni precedenza, di reati di lesa maestà nei confronti del- ragia cerebrale: se non è la cosa più ogni senso unico della Riviera. È il ri- le amicizie che non conoscono com- strana, stranger thing, che possa capi- sciò: una chiassosa automobile a pe- promessi. Nonostante la minaccia tare a una ragazzina di 13 anni, poco ci dali con cui condividere tratti di strada ultraterrena del Sottosopra e quella, manca. A riscattarla da quella prigionia quando ancora non hai patente. Quello non meno incombente e spaventosa, non è una coetanea con poteri sopran- non ce l’hanno nemmeno i protagoni- dell’età adulta facciano sentire il loro naturali ma un medico, che ha brutte sti di “Stranger Things”. Monica ce l’ha: sinistro brontolio come nuvole cariche notizie in serbo. «Disse ai miei genito- gliel’hanno comprato i genitori come d’elettricità all’orizzonte. ri che non avrei più potuto fare sport. strumento di riabilitazione. Monica ha 13 anni nel 1983, come i Ricordo che piansi a dirotto: dall’età Gli amici fanno la fila per salirci e, for- protagonisti di “Stranger Things”. E pro- di sei anni facevo parte della squadra se inconsapevolmente, aiutare Monica prio come loro è finita in una specie di atletica leggera di Riccione». Tutto a riprendere l’uso delle gambe peda- di Sottosopra. Una mattina, mentre quello cui riesce a pensare è l’odo- lando anche per lei. Quando non ci era a scuola, ha avvertito un fortissimo re plastico del rosso tartan dell’ovale sono loro sul risciò sale il fratello: mal di testa, cui è seguito il buio più della pista, e il rumore regolare delle rigorosamente a destra, nel posto totale: al risveglio, la prima cosa che scarpe che lo calpestano: peccato che passeggero. Monica, il volante, non ha visto è la scritta “enoizaminair” Monica, in quel momento, non riesca lo molla: stabilisce lei la rotta. «È da sulla porta di vetro della stanza in nemmeno a camminare. Quando il quell’esperienza che ho maturato la cui si trova. Un mistero da poco per tempo lo permette e il sole splende, decisione di diventare infermiera: il lungomare di Riccione è un viavai di volevo insegnare ai pazienti che con ragazzi che sfrecciano in bicicletta ver- la forza di volontà si può guarire». A so la prossima avventura: ed è proprio vent’anni, sette anni dopo l’esperienza dall’osservazione di ciò che li circonda di un mese e mezzo nel Sottosopra, che alla famiglia di Monica viene in la scritta “enoizaminair” si ribalta mente il modo per evitare che la figlia definitivamente: in quel reparto, in venga lasciata a piedi dalla vita pro- quell’ospedale, Monica ci entra con prio nel momento in cui dovrebbe es- le proprie gambe come membro dello sere più bello inforcarla. La ragazza in staff sanitario. Tuttavia sappiamo come equilibrio sulla sella non riesce a star- ogni serie TV che si rispetti, alla prima ci: ma c’è un altro veicolo che, negli stagione, ne fa seguire altre, con vec- anni ’80, diventa il dittatore supremo chi nemici che tornano alla carica più
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