COMUNE DI RUSSI Giovedì, 25 aprile 2019

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COMUNE DI RUSSI Giovedì, 25 aprile 2019
COMUNE DI RUSSI
 Giovedì, 25 aprile 2019
COMUNE DI RUSSI Giovedì, 25 aprile 2019
COMUNE DI RUSSI
                                                           Giovedì, 25 aprile 2019

Prime Pagine
 25/04/2019 Prima Pagina
 Corriere di Romagna (ed. Ravenna)                                                                         1
 25/04/2019 Prima Pagina
 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)                                                                        2
Cronaca
 25/04/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 6-7
 Strappato e rubato lo striscione del 25 aprile dell' Anpi a Mezzano                                       3
 25/04/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42
 Vincenzo Melandri ai domiciliari a Russi                                                                  6
Cultura e Turismo
 25/04/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 40                          GIANNI ARFELLI
 Luisa Sobral al Comunale di Russi Servillo & Co. allo Stignani di Imola                                   8
 25/04/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 61
 Luísa Sobral al Comunale                                                                                  10
 24/04/2019 Ravenna Today
 Weekend libero: Notte d' Oro, Summer Festival, sagre di primavera e canti...                              11
 24/04/2019 Ravenna24Ore.it
 Russi: Per "Crossroads" domani sera arriva la cantante e chitarrista...                                   13
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
 25/04/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 2                                                       Gianni Trovati
 Salva-Roma dimezzato, buco da 340 milioni per la Capitale                                                 14
 25/04/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 4                                                       Gianni Trovati
 Nell' intesa arriva anche il capitolo anti autonomia                                                      16
 25/04/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 4
 Presidi, ancora congelati i 460 euro in più in busta paga                                                 18
 25/04/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 6
 La rete Postamat nei piccoli comuni                                                                       19
 25/04/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 15                                                    Luigi Lovecchio
 Ingiunzioni di pagamento, i Comuni preparano il condono                                                   20
 25/04/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 15                                                             Lu.Lo.
 La «Tia» esclusa dalla sanatoria                                                                          22
 25/04/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 16                                                     Gabriele Sepio
 Anticorruzione, esenti gli enti del Terzo settore                                                         24
 25/04/2019 Italia Oggi Pagina 24                                                    MICHELE DAMIANI
 Salva Roma, per ora solo il superamento del commissario                                                   26
 25/04/2019 Italia Oggi Pagina 30                                                    MICHELE DAMIANI
 Educatori, mancano i profili                                                                              28
 25/04/2019 Italia Oggi Pagina 30
 Polizia mortuaria, legge lombarda impugnata                                                               29
 25/04/2019 Italia Oggi Pagina 30                                                    MATTEO BARBERO
 Più tempo ai preventivi                                                                                   30
COMUNE DI RUSSI Giovedì, 25 aprile 2019
25 aprile 2019
                 Corriere di Romagna
                    (ed. Ravenna)
                                    Prima Pagina

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25 aprile 2019
                 Il Resto del Carlino (ed.
                         Ravenna)
                                     Prima Pagina

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COMUNE DI RUSSI Giovedì, 25 aprile 2019
25 aprile 2019
Pagina 6-7                        Corriere di Romagna
                                  (ed. Ravenna-Imola)
                                                        Cronaca

  IL 74° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE

  Strappato e rubato lo striscione del 25 aprile dell'
  Anpi a Mezzano
  Esposto ogni anno in questo periodo in piazza della Repubblica davanti agli uffici del
  Decentramento, è stato fatto sparire di notte

  RAVENNA Strappato lo striscione dell' Anpi a
  Mezzano due giorni prima della
  festadellaLiberazione.Adarne notizia è l' Anpi
  provinciale di Ravenna. Si tratta di uno
  striscione con la scritta "W il 25 Aprile", di
  pesante tela cerata, lungo circa due metri e
  mezzo, che ogni anno a ridosso del 25 aprile
  viene esposto in piazza della Repubblica. Lo
  striscione è stato strappato dalle corde che
  lotenevano legato alle due colonne antistanti la
  porta degli uffici comunali del Decentramento
  e portato via. L' Anpi «condanna il vile atto
  contro la ricorrenza nazionale della Festa della
  Liberazione e dellavittoria sul nazifascismo.
  Invita i propri iscritti e tutti i democratici a non
  accettare provocazioni. Invita infine le forze
  dell' ordine alla vigilanza durante le
  celebrazioni».
  La sezione Anpi E. Salvatori di Mezzano, nel
  denunciare «ilvile gesto», chiede «agli organi
  preposti di vigilare su tutti quegli atti che
  contrastano con il dettato costituzionalee
  contro qualsiasi forma di apologia di fascismo.
  Questi episodi ci indignano e ci sconcertano
  se pensiamo alla comunità mezzanese e al
  forte e radicato spirito antifascista che la
  contraddistingue, ma non ci intimidiscono.
  Sentiamo quindi la necessità di andare oltre la
  semplice condanna, invitando tutti gli
  antifascisti a un militanza attiva per difendere i
  valori nati dalla lotta di Liberazione dal nazifascismo».
  Cerimonia e spettacolo Una serie di appuntamenti che si protrarranno fino a martedì per celebrare il 74°
  anniversario della Liberazione. Questa mattina alle 11 in piazza del Popolo si terrà la tradizionale
  cerimonia, che prevede la deposizione di corone alla lapide dei partigiani caduti per la liberazione dal
  nazifascismo, a cui seguiranno gli interventi delle autorità e dell' Anpi provinciale. Successivamente si
  esibirà la Banda musicale cittadina. A chiudere la commemorazione sarà lo spettacolo Ciò che mi
  sorprende è la speranza della Compagnia Anime Specchianti: sul palco Francesca De Lorenzi, Giorgia
  Massaro e Chiara Nicastro.
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COMUNE DI RUSSI Giovedì, 25 aprile 2019
25 aprile 2019
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25 aprile 2019
Pagina 42                        Il Resto del Carlino (ed.
                                         Ravenna)
                                                          Cronaca

  Vincenzo Melandri ai domiciliari a Russi
  La difesa ottiene la scarcerazione del 're del vino' dopo vari respingimenti

  TORNA a casa, Vincenzo Secondo Melandri, il
  re del vino. Non da uomo libero, perché dai
  ieri si trova agli arresti domiciliari nella sua
  abitazione di Russi, ma ha lasciato il carcere
  di Ravenna dopo ben 495 giorni di detenzione.
  Il Tribunale del Riesame di Bologna ha infatti
  accolto l' ennesimo tentativo dei suoi difensori,
  avvocati Ermanno Cicognani e Antonio
  Vincenzi, di ottenere per il 50enne
  imprenditore una misura meno afflittiva.
  Melandri, che ha alle spalle altre condanne,
  attualmente è a processo (con altri) per
  associazione per delinquere, usura, riciclaggio
  di ingenti capitali di provenienza illecita e frode
  fiscale attraverso la copertura, secondo l'
  accusa, della attività di imprenditore vinicolo.
  IL TRIBUNALE a fine dello scorso anno aveva
  sequestrato immobili e terreni, soprattutto tra
  Russi e F a e n z a , p e r 5 0 m i l i o n i d i e u r o ,
  restituendo poi i beni della ex moglie e dell'
  attuale compagna - coimputata con lui -,
  mentre è stata disposta una perizia sugli altri
  patrimoni per valutare la proporzionalità del
  sequestro ai fatti che vengono contestati all'
  imprenditore. A giugno è previsto il processo con rito abbreviato e conseguente sentenza.
  MELANDRI finì in carcere il 15 dicembre 2017, una misura all' epoca ritenuta necessaria in quanto i
  semplici domiciliari non furono valutati idonei a contenere il rischio di ulteriori movimentazioni illecite di
  denaro. Un primo Riesame a gennaio 2018 fu respinto, con conferma in Cassazione. Poi lo scorzo
  marzo la difesa di Melandri, a distanza di più di un anno, era tornata a chiedere al Gup di Ravenna la
  sostituzione della misura carceraria, invocando canoni di proporzionalità e ritenendo che la misura dei
  domiciliari potesse essere sufficiente in ragione di tre elementi: assenza di relazioni criminose dell'
  imputato sul territorio, la sottrazione del suo patrimonio attraverso i sequestri, e l' assenza di vittime dei
  reati contestati. Il Gup aveva respinto la domanda, sulla base di un «difetto di fiducia» nei confronti di
  Melandri, cui non mancherebbero risorse e capacità e i sequestri in corso finirebbero con lo stimolarne
  la creatività economica. Da qui il secondo Riesame dei difensori, che ieri mattina hanno parlato di un
  rigetto, quello del giudice di Ravenna, contraddittorio in quanto la sua ordinanza non si soffermerebbe
  sui parametri di concretezza e attualità delle esigenze che i domiciliari non potrebbero salvaguardare.
  Secondo i legali Cicognani e Vincenzi, visto anche che l' imprenditore era già stato detenuto tra gli anni
  2006 e 2010, la possibilità di ripresa di progetti illeciti è priva di riferimenti fattuali.
  IL TRIBUNALE di Bologna - presidente Andrea Santucci, Mirko Margiocco giudice relatore e Rossana
  Maria Oggioni a latere - ha valutato che i quasi 500 giorni di carcere hanno certamente indebolito le
  relazioni intessute a suo tempo da Melandri, e la cui eventuale ripresa di condotte illecite troverebbe

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COMUNE DI RUSSI Giovedì, 25 aprile 2019
25 aprile 2019
Pagina 42                       Il Resto del Carlino (ed.
COMUNE DI RUSSI Giovedì, 25 aprile 2019
25 aprile 2019
Pagina 40                         Corriere di Romagna
                                  (ed. Ravenna-Imola)
                                                  Cultura e Turismo

  Luisa Sobral al Comunale di Russi Servillo & Co.
  allo Stignani di Imola
  La cantante portoghese sorella di Salvador Sobral presenta il suo ultimo disco "Rosa"
  del 2018

  RUSSI Forse qualcuno ricorderà Salvador
  Sobral, che nel 2017 ha portato per la prima
  volta il Portogallo allavittoria dell' Eurovision
  song contest con "Amar pelos dois", brano
  struggente che raccontava la sua vicenda di
  grave cardiopatico in attesa di un trapianto,
  avvenuto sei mesi dopo.
  Salvador in realtà non è un cantante
  professionista, ma è stato portato sull'
  importante palco europeo dalla sorella
  maggiore Luisa, autrice del brano, cantato in
  duetto in occasione della finale, che ha un
  decennio di attività alle spalle.
  Luisa Sobral sarà questa sera alle 21 al teatro
  Comunale di Russi, nell' ambito del festival
  regionale "Crossroads". Pur se appena
  trentunenne, Luisa ha debuttato nel 2011, dopo
  la laurea al Berklee college di Boston, con l'
  album "The cherry on my cake", diventato
  platino in Porto gallo, che le ha aperto le porte
  del jazz internazionale. Per il successivo
  "There' s a flower in my bedroom" ha avuto
  ospiti Jamie Cullum, Antonio Zambujo e Mario
  Langinha, e addirittura Marc Ribot per il terzo
  "Luisa", che l' ha lanciata definitivamente in
  Spagna, Usa e Brasile. Lo scorso anno ha
  pubblicato "Rosa", a capo di una formazione
  con voce, chitarra e tre fiati.
  Questo disco sarà la base del concerto di
  Russi, che la vede sul palco con la stessa
  formazione: Luisa Sobral voce e chitarra, Manuel Rocha chitarre e cori, e il trio di fiati Gil Goncalves
  (tuba), Sergio Charrinho (flicorno) e Angelo Caleira (tromba). Biglietti a 16 euro.
  Il 26 a Imola Venerdì 26 al teatro Ebe Stignani di Imola torna a Crossroads la "nazionale italiana del
  jazz", un supergruppo formato da noti bandleader che ha già lavorato sulle pagine di Domenico
  Modugno, Adriano Celentano e Frank Zappa. Stavolta li sentiremo alle prese con Lucio Battisti, nel
  concerto "Pensieri e parole".
  Non essendo una band vera e propria, non hanno un nome come ensemble, anche se molti li chiamano
  "Uomini in frac", dal titolo del primo progetto su cui hanno lavorato, dedicato a Domenico Modugno. La
  formazio ne, come dicevamo, è una vera "all star band", che raccoglie sei dei più noti jazzisti italiani.

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25 aprile 2019
Pagina 40                            Corriere di Romagna
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                                        Ravenna)
                                                   Cultura e Turismo

  RUSSI

  Luísa Sobral al Comunale
  SECONDO passaggio a Russi, Ravenna, per
  l' edizione 2019 di Crossroads, il festival
  itinerante organizzato da Jazz Network e dall'
  Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-
  Romagna: stasera al Teatro Comunale (con
  inizio alle 21) si potrà ascoltare la cantante e
  chitarrista portoghese Luísa Sobral, le cui
  canzoni ricevono un pittoresco trattamento
  strumentale grazie a Manuel Rocha (chitarre,
  voce), Gil Gonçalves (tuba), Sérgio Charrinho
  (flicorno) e Ângelo Caleira (tromba). Il
  concerto è realizzato in collaborazione con il
  Comune di Russi - Teatro Comunale.
  Biglietti: intero euro 16, ridotto 14.

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24 aprile 2019
                                          Ravenna Today
                                                   Cultura e Turismo

  Weekend libero: Notte d' Oro, Summer Festival,
  sagre di primavera e canti partigiani
  Si festeggia il 25 aprile con cortei, canti ed escursioni. Spettacolo con la Notte d' Oro
  Primavera e il Summer Festival, poi tante sagre, concerti e mercatini

  1 Weekend libero: Notte d' Oro, Summer
  Festival, sagre di primavera e canti partigiani
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  stagione! Notte d' Oro Primavera e Summer
  Festival Il ponte del 25 aprile offre un weekend
  denso di eventi, spettacoli e divertimento.
  Sabato sono Pierdavide Carone e i Dear Jack i
  re della Notte d' Oro Primavera in piazza del
  Popolo a Ravenna, ma la festa coinvolge tutto
  il centro con mostre, performance e il Gran
  Galà del Drago . Da giovedì a sabato però si
  fa una gran festa anche a Marina di Ravenna
  con Marina Summer Festival che porta musica
  e spettacoli circensi per le vie del lido. A
  Cervia e Pinarella invece continuano le
  colorate attrazioni del Festival internazionale
  dell' Aquilone . Domenica festa a quatto
  zampe sulla spiaggia del bagno Ettore a Punta
  Marina con la sfilata di cani. Ci si diverte sia
  giovedì che sabato a Casola Valsenio tra i
  concerti e le sfilate allegoriche della Festa di
  Primavera . Giovedì di festa in compagnia di
  spettacoli e acrobazie in piazza a Cervia con
  la Festa Mondiale degli Artisti di Strada . 25
  aprile, Festa della Liberazione Il lungo
  weekend parte proprio dal 25 aprile, la Festa
  della Liberazione dal nazifascismo, e sono
  tanti gli appuntamenti per celebrare questa
  data simbolo della Repubblia italiana. Giovedì e venerdì ci sono tanti eventi a Ravenna e nelle frazioni
  con pedalate, spettacoli e cerimonie . Per il 25 aprile la Bassa Romagna si dà appuntamento sul Fiume
  Senio con camminate e ricordi , al parco di Masiera invece ci sono piatti prelibati, musica e gite con l'
  Anpi in Festa . Omaggio ai caduti, musica e pranzo del partigiano a Faenza, mostre, concerti e tornei di
  calcio si svolgono a Cervia e nelle sue frazioni, scatta la Pedalata della Resistenza a Lugo, festa e canti
  per la libertà vi aspettano a Russi, poi ci sono le celebrazioni a Sant' Agata sul Santerno, cortei e canti
  partigiani a Bagnacavallo, celebrazioni e serata di Resistenza con Marescotti a Conselice e San
  Patrizio. Di sagra in sagra: asparagi, cozze, vino, castrato e Pellegrino Sabato e domenica piatti tipici
  ed escursioni accompagnano la Sagra dell' asparago a Casal Borsetti, invece sabato si svolge il gran
  finale della Sagra del Pellegrino al Rione Rosso di Faenza con il torneo di sbandieratori e la festa della
  birra conclusiva. Da venerdì inoltre si aggiungono i sapori della Sagra del Castrato a Bagnara di

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24 aprile 2019
                                           Ravenna Today
24 aprile 2019
                                       Ravenna24Ore.it
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  Russi: Per "Crossroads" domani sera arriva la
  cantante e chitarrista Luìsa Sobral
  La seconda tappa del festival del jazz porta a Russi l' artista portoghese

  La seconda tappa a Russi dell' edizione 2019
  di Crossroads, il festival itinerante organizzato
  da Jazz Network e dall' Assessorato alla
  Cultura della Regione Emilia-Romagna: porta
  domani , giovedì 25 aprile al Teatro Comunale
  (con inizio alle ore 21) la cantante e chitarrista
  portoghese Luísa Sobral. Con lei sul palco ci
  saranno Manuel Rocha (chitarre, voce), Gil
  Gonçalves (tuba), Sérgio Charrinho (flicorno) e
  Ângelo Caleira (tromba). Biglietti: intero euro
  16, ridotto 14. Luìsa Sobral Laureata a pieni
  voti al Berklee College of Music di Boston, ha
  esordito su disco nel 2011. In Portogallo, il suo
  primo album, The Cherry on My Cake, è
  diventato disco di platino: un successo che le
  ha permesso di travalicare i confini nazionali,
  arrivando a partecipare ai più noti festival
  spagnoli e a esibirsi in numerosi altri paesi
  europei e africani, negli Usa e in Brasile. Con il
  secondo album, Luísa Sobral ha testato una
  nuova direzione, rendendo il suo sound più
  maturo e complesso, con influenze dal mondo
  folk e dalla musica indie. Parliamo di There' s
  a Flower in My Bedroom, sul quale spiccano le
  collaborazioni di artisti celebri come Jamie
  Cullum, António Zambujo e Mário Laginha. La
  Sobral ha quindi provato qualcosa di più ardito
  con Luísa, invitando a collaborare al progetto
  alcuni dei migliori musicisti jazz contemporanei, tra i quali spicca Marc Ribot. Dopo la pubblicazione di
  questo album, il suo traguardo più rilevante è stata la vittoria dell' Eurovision Song Contest con la
  canzone Amar pelos dois, che l' ha vista collaborare con suo fratello Salvador Sobral. È stata la prima
  volta in cui il Portogallo ha vinto l' Eurovision Song Contest e in cui il pubblico ha scelto un brano dal
  sapore jazzato come vincitore. Col suo più recente disco, Rosa (2018), la Sobral sperimenta un raro
  mélange strumentale fatto di voce, chitarre e tre fiati. Arrangiamenti essenziali per raccontare storie,
  alcune reali altre un po' meno. Info e biglietteria Jazz Network , tel. 0544 405666, fax 0544 405656, e-
  mail: info@jazznetwork.it , website: www.crossroads-it.org - www.erjn.it - www.jazznetwork.it Indirizzi e
  Prevendite: Teatro Comunale, Via Cavour 10: biglietteria serale dalle ore 19, tel. 0544 587690.
  Informazioni e prenotazioni : Ufficio Cultura, tel. 0544 587641 cultura@comune.russi.ra.it ,
  teatrocomunalerussi@ater.emr.it . Prevendita on-line: www.vivaticket.it , www.crossroads-it.org .

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  Salva-Roma dimezzato, buco da 340 milioni per la
  Capitale
  Decreto crescita. Trasferita al Campidoglio anche la crisi di liquidità del commissario al
  vecchio debito Conte: possibili modifiche in Parlamento

  ROMA Il «salva-Roma» azzoppato dal
  consiglio dei ministri nella tempestosa riunione
  di martedì sera porta una pioggia di numeri
  «meno» sul Campidoglio: un problema di
  liquidità che vale 12 milioni il primo anno, nel
  2022, ma sale a 76 già l' anno successivo per
  arrivare a 250 milioni nel 2028. Prima di
  ridiscendere: ma per pareggiare i conti
  bisognerebbe aspettare il 2035. In pratica, il
  Comune erediterebbe il problema oggi
  previsto nei conti del commissario
  straordinario al vecchio debito: problema che
  la rinegoziazione del bond comunale 2003-4
  da 1,4 miliardi (costo 3,6 con gli interessi)
  puntava a evitare. Ma proprio la rinegoziazione
  è finita sotto le forbici del governo. Ma nel
  nuovo quadro anche le norme sopravvissute
  colpiscono i conti romani: il primo comma
  azzera, con la chiusura della gestione
  straordinaria del debito nel 2021, il conto di
  debiti e crediti fra Comune e commissario. E il
  saldo è negativo per il Campidoglio per 340
  milioni: perché fra i crediti ci sono i 600 milioni
  del salva-Roma 2014, promessi con legge
  dello Stato a carico del commissario ma mai
  arrivati al Comune. L' altra norma rimasta
  carica poi su Roma i debiti commerciali non pagati dal commissario.
  Con queste cifre si capisce meglio l' impasto di politica e matematica che ha scatenato la battaglia a
  Palazzo Chigi. Battaglia che dal caso Siri alla sicurezza supera il raccordo anulare, ma che sul
  Campidoglio ha trovato l' innesco. E che pare solo agli inizi: per ora, sostiene il premier Conte «è stato
  definito un percorso sul quale il Parlamento potrà intervenire». «Non servono soldi ma un'
  amministrazione più efficiente», ribatte il leader leghista Matteo Salvini, annunciando un «piano d '
  azione per Roma» targato Lega che punta a uno status a sé per la Capitale, all' accesso diretto ai fondi
  europei e a più poteri per la sicurezza e la polizia locale.
  Le cifre sono quelle scritte nel dossier sui tavoli del Mef, e usate dal ministro dell' Economia Tria in
  consiglio dei ministri per provare senza successo a superare le resistenze leghiste. In pratica: con la
  norma originaria, il passaggio allo Stato del vecchio Bond, insieme al contributo che oggi il Tesoro paga
  ogni anno al commissario, avrebbe permesso di ridurre di un punto il tasso oggi al 5,345%. Tradotto,
  significherebbe oltre 200 milioni di euro in 30 anni (non i 2,5 miliardi rivendicati dai Cinque Stelle), che

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  L' ACCORDO CON I SINDACATI

  Nell' intesa arriva anche il capitolo anti autonomia
  Il governo salvaguarderà «unità e identità nazionale del sistema scolastico»

  roma Nell' intesa notturna sulla scuola firmata
  da governo e sindacati spunta anche il capitolo
  «anti-autonomia». O, meglio, una
  dichiarazione d' intenti dedicata alla «scuola
  del Paese» in cui «il governo si impegna a
  salvaguardare l' unità e l' identità culturale del
  sistema nazionale di istruzione e ricerca, lo
  status giuridico di tutto il personale regolato
  dal contratto nazionale e la tutela dell'
  unitarietà degli ordinamenti». Ovvio che per il
  ministro dell' Istruzione Bussetti, ministro
  "tecnico" ma vicino al leghismo nordista, l'
  impegno non sia in contraddizione con lo
  sviluppo dell' autonomia differenziata.
  Altrettanto ovvio è che la richiesta dei sindacati
  nasca proprio come forma di opposizione al
  regionalismo della scuola scritto nelle bozze d'
  intesa con Lombardia e Veneto (non con l'
  Emilia Romagna, le cui richieste sul punto
  sono decisamente più leggere).
  Una certa flessibilità interpretativa è tipica
  delle dichiarazioni d' intenti, soprattutto su una
  materia come l' autonomia differenziata resa
  ancor più futuribile dalla battaglia crescente
  dentro al governo.
  Ma la contraddizione è evidente.
  Per capirlo basta leggere i testi al centro del confronto poco più di due mesi fa con Lombardia e Veneto,
  poi finiti nel freezer in attesa di tempi migliori. Nella proposta sul Veneto, per esempio, era ipotizzata l'
  attribuzione alla regione della «potestà legislativa in materia di norme generali sull' istruzione», con la
  disciplina dell' organizzazione del sistema scolastico territoriale. Il tutto, per andare d' accordo con la
  Costituzione, dovrebbe avvenire «nel quadro del sistema educativo concordato a livello nazionale». Ma
  quel che più conta sono le ricadute pratiche: Milano e Venezia chiedono l' istituzione di ruoli regionali
  per i nuovi insegnanti, regionalizzazione completa degli uffici scolastici e maggiore libertà sui contratti
  integrativi.
  La questione contrattuale si intreccia a quella finanziaria, che proprio nella scuola incontra il capitolo più
  ricco dell' autonomia differenziata. In Lombardia e Veneto lo Stato spende per l' istruzione 8,4 miliardi
  all' anno, che coprono l' ampia maggioranza della spesa statale potenzialmente "trasferibile" alle
  regioni. Non solo: la clausola che imporrebbe di garantire alle due Regioni un finanziamento pari
  almeno alla media nazionale procapite se non si definiscono i fabbisogni standard entro tre anni
  spingerebbe verso Veneto e Lombardia un miliardo aggiuntivo (Sole 24 Ore del 15 febbraio).
  Ma la strada resta impervia, e ricca ogni giorno di più di ostacoli alzati dalla non perfetta concordia che
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  intesa al vaglio

  Presidi, ancora congelati i 460 euro in più in busta
  paga
  Per un nuovo contratto che si annuncia di voler
  aprire, ce ne è uno che è stato firmato a
  ridosso dello scorso Natale, riguarda i circa
  7.500 dirigenti scolastici, i cui effetti però
  ancora non si sono visti in busta paga.
  L' intesa, 2016-2018, ha previsto, da gennaio,
  un maxi-adeguamento medio di circa 460 euro
  netti mensili (pari a un incremento lordo annuo
  di circa 11mila euro). Il ministero dell'
  Economia ha validato l' intesa (che interessa
  anche i 353 dirigenti di università ed enti d i
  ricerca, seppur con aumenti stipendiali più
  contenuti) solo qualche giorno fa, ora il testo
  dell' accordo è al vaglio della Funzione
  pubblica.
  Ai 460 euro netti in più al mese si arriva
  sommando l' incremento "standard" (previsto
  per la generalità dei dipendenti pubblici) del
  3,48%, pari a 160 euro lordi al mese, circa 80
  euro netti, ai 380 euro netti aggiunti sulla
  retribuzione di posizione parte fissa (che viene
  allineata ai valori riconosciuti alle altre figure
  dirigenziali pubbliche), che sale di 9mila euro,
  passando da poco più di 3.500 euro a oltre
  12.500. Per quest' ultima operazione, nella
  manovra 2018, sono stati stanziati 37 milioni
  nel 2018, 41 nel 2019, 96 nel 2020, oltre ai 35 milioni previsti dalla Buona Scuola.
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  poste italiane

  La rete Postamat nei piccoli comuni
  Con l' installazione dei primi due nuovi
  sportelli automatici Atm Postamat nei Comuni
  di Cassiglio e Piazzolo (Bergamo), ha preso il
  via il piano per estendere la rete capillare di
  Poste Italiane ai 254 Comuni con meno di
  5mila abitanti non direttamente presidiati da un
  ufficio postale, come comunica una nota di
  Poste italiane. Le installazioni sono parte di un
  più ampio progetto che ha l' obiettivo di
  soddisfare al meglio le esigenze delle
  comunità locali come promesso nei «dieci
  impegni» per i piccoli Comuni presentati in
  autunno dall' amministratore delegato, Matteo
  Del Fante. L' effettiva realizzazione di tali
  impegni è consultabile sul nuovo portale web
  all' indirizzo www.posteitaliane.it/piccoli-
  comuni. Disponibili sette giorni su sette ed in
  funzione 24 ore su 24, gli Atm Postamat
  consentono di effettuare operazioni di prelievo
  di denaro contante, interrogazioni su saldo e
  lista dei movimenti, ricariche telefoniche e di
  carte Postepay, accanto al pagamento delle
  principali utenze e dei bollettini di conto
  corrente postale. I nuovi Postamat di ultima
  generazione possono essere utilizzati dai
  correntisti BancoPosta titolari di carta
  Postamat-Maestro e dai titolari di carte di credito dei maggiori circuiti internazionali, oltre che dai
  possessori di carte Postepay. Gli sportelli sono anche dotati di monitor digitale ad elevata luminosità e
  di dispositivi di sicurezza innovativi.
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  DECRETO CRESCITA

  Ingiunzioni di pagamento, i Comuni preparano il
  condono
  Agli enti locali 60 giorni per aderire e deliberare la definizione agevolata Interessate le
  realtà che operano con riscossione in proprio

  Comuni, città metropolitane, regioni e province
  hanno 60 giorni per approvare la definizione
  delle ingiunzioni di pagamento notificate dal
  2000 al 2017, aventi a oggetto le entrate
  proprie. In tale eventualità, il vantaggio sarà
  rappresentato dalla eliminazione delle
  sanzioni, mentre gli interessi saranno dovuti.
  Il periodo di dilazione del pagamento inoltre
  può arrivare al massimo a settembre 2021, in
  luogo dei cinque anni previsti per i debiti
  erariali. Non saranno ammessi ritardi, neppure
  minimi, nel pagamento delle singole rate.
  Il decreto crescita, approvato martedì dal
  Consiglio dei ministrigoverno, ripropone la
  rottamazione delle ingiunzioni, che era stata
  inizialmente introdotta con l' articolo 6-ter del
  decreto legge 193/2016. Ciò allo scopo di
  riequilibrare le posizioni dei cittadini per i quali
  gli enti territoriali hanno scelto la strada della
  riscossione coattiva in proprio o tramite
  concessionari privati con quella dei
  contribuenti gestiti dall' agenzia delle Entrate -
  Riscossione. Questi ultimi possono infatti fruire
  della rottamazione ter che, all' articolo 3 del Dl
  119/2018, aveva tuttavia dimenticato gli enti
  che non si avvalgono dell' agente della
  riscossione.
  A differenza dei debitori dell' Ader, tuttavia, in questo caso la definizione non è sancita per legge, ma
  dipende da una scelta del tutto autonoma dell' ente impositore, che ha per l' appunto 60 giorni di tempo,
  a decorrere dall' entrata in vigore del decreto. Nel caso dei comuni, che costituiscono la platea più
  numerosa dei soggetti interessati, occorrerà un regolamento approvato con delibera consiliare. Entro 30
  giorni dall' approvazione, gli enti devono darne notizia sulo sito istituzionale.
  Sotto il profilo oggettivo sono interessate le ingiunzioni notificate dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre
  2017. Le entrate sono sia quelle tributarie sia quelle non tributarie. Occorre tuttavia segnalare che la
  norma richiama le esclusioni valevoli ai fini della rottamazione ter, indicate nell' articolo 3, comma 16 del
  Dl 119/2018. Queste sono: a) somme a titolo di recupero di aiuti di Stato illegittimi; b) crediti derivanti da
  pronunce di condanna della Corte dei conti; c) sanzioni propriamente penali; d) sanzioni diverse da
  quelle contributive e tributarie. Quest' ultima è in realtà l' esclusione di maggiore rilevanza in ambito
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  i tributi interessati

  La «Tia» esclusa dalla sanatoria
  La tariffa rifiuti puntuale costituisce un' entrata patrimoniale

  I comuni hanno il potere di regolamentare in
  via autonoma la riscossione coattiva, in base
  all' articolo 52 del Dlgs 446/1997. In tal caso, lo
  strumento di riscossione non è più il ruolo, che
  è una prerogativa dell' Ader, ma l' ingiunzione
  di pagamento, di cui al Rd 639/1910. La
  riscossione coattiva può essere svolta con
  risorse proprie dall' ente locale o anche con
  affidamento a terzi, ad esempio in regime di
  concessione. Il passaggio da una modalità all'
  altra è libero e sempre reversibile.
  Potrà dunque accadere (e per vero questa è la
  norma) che lo stesso comune sia interessato
  sia dalla rottamazione ter statale, con
  riferimento agli anni gestiti dall' agente della
  riscossione, sia dalla definizione locale, con
  riferimento alle ingiunzioni di pagamento.
  Le sanzioni in materia di tributi comunali, che
  sono azzerate con la rottamazione, sono pari
  al 30% in caso omesso o parziale pagamento
  delle imposte risultanti dalla dichiarazione. Per
  l' infedele dichiarazione, la sanzione va dal
  50% al 100% dell' imposta dovuta, mentre per
  l' omessa dichiarazione si va dal 100% al
  2 0 0 % . I tributi comunali potenzialmente
  interessati dalla definizione sono la Tarsu, la
  Tares, la Tari, l' Ici, l' Imu, la Tasi, l' imposta di soggiorno, la Tosap, l' imposta sulla pubblicità e il canone
  di concessione per l' installazione dei mezzi pubblicitari. Anche il Cosap (Canone per l' occupazione di
  spazi ed aree pubbliche) può rientrare nella sanatoria. Viceversa nel caso della Tariffa rifiuti puntuale,
  trattandosi di entrata patrimoniale per la quale non è prevista dalla legge alcuna sanzione
  specificamente collegata ad essa, se non quella generica per la violazione dei regolamenti comunali, la
  sanatoria non ha effetto.
  Il Mef ha inoltre precisato (Telefisco 2018) che l' ente può scegliere quali entrate e quali annualità
  rottamare, tenendo conto, se del caso, della circostanza che alcune entrate potrebbero essere gestite
  da privati in concessione. Dovrebbe quindi essere possibile ad esempio escludere le entrate e le
  annualità affidate in concessione o viceversa. Al fine di valutare la tempestività delle ingiunzioni, e
  dunque la convenienza della definizione, si ricorda che le stesse devono essere state notificate entro il
  31 dicembre del terzo anno successivo a quello in cui l' accertamento è divenuto definitivo. Una volta
  rispettato tale termine decadenziale, opera il termine prescrizionale che, nella generalità dei casi, è di
  cinque anni.
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  TRASPARENZA

  Anticorruzione, esenti gli enti del Terzo settore
  Prorogato il termine per gli obblighi pubblicitari dei soggetti non profit

  Semplificazione degli adempimenti della legge
  "spazzacorrotti" e revisione degli obblighi di
  trasparenza per gli enti n o n p r o f i t c h e
  intrattengono rapporti con la Pa. Queste
  alcune delle novità del Dl crescita. Il primo
  intervento riguarda gli obblighi di
  rendicontazione per i partiti politici, che con la
  modifica al Dl 149/13 erano stati estesi anche
  ad alcune categorie enti n o n p r o f i t c h e
  presentassero un collegamento con il mondo
  politico (come la presenza negli organi direttivi
  dell' ente, in tutto o in parte, di membri dei
  partiti o di persone che ricoprano o abbiano
  ricoperto nei dieci anni precedenti incarichi
  politici/istituzionali).
  Novità, che aveva incontrato il disfavore degli
  operatori, in quanto esponeva gli enti a
  obblighi eccessivamente gravosi (e
  dispendiosi) per il tipo di attività svolta, anche
  in considerazione degli ulteriori oneri di
  trasparenza previsti dalla riforma del Terzo
  settore e dalla legge 124/17.
  Il Dl crescita rimedia a questa problematica,
  prevedendo che questa ipotesi di
  equiparazione ai partiti (articolo 5, comma 4,
  lettera b del Dl 149/13) non trova applicazione
  a tutti gli enti del Terzo settore iscritti al Registro unico nazionale e, nelle more dell' istituzione di quest'
  ultimo, ai soggetti iscritti negli attuali registri di settore (di cui all' articolo 101, comma 3, del Dlgs
  117/17). In ogni caso, per associazioni, fondazioni e comitati che rimangono fuori dal Terzo settore, il
  periodo di tempo da considerare per verificare se scatta l' equiparazione si riduce da dieci a sei anni
  precedenti l' assunzione della carica, e viene individuato un numero preciso di componenti politici
  (almeno un terzo) oltre il quale l' ente deve sottostare agli adempimenti dei partiti.
  Sul fronte della trasparenza (legge 124/17), arriva la proroga del termine per gli adempimenti
  pubblicitari di enti non profit (associazioni, fondazioni e Onlus) e imprese che hanno rapporti con la Pa e
  vengono ridefinite le tipologie di entrate per le quali scatta detto obbligo. I soggetti in questione
  dovranno pubblicare sul proprio sito internet (o, per le imprese, nella nota integrativa al bilancio), entro il
  30 giugno di ogni anno, l' ammontare di sovvenzioni, sussidi, vantaggi, contributi o aiuti percepiti da
  parte di enti pubblici. Fanno eccezione, tuttavia, i contributi di natura corrispettiva, retributiva o
  risarcitoria, che in un primo momento sembravano ricompresi nell' obbligo (circolare ministero Lavoro
  2/19) e che con il Dl crescita vengono esclusi dal novero delle entrate.
  Cambia anche il trattamento sanzionatorio per le violazioni.
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  la volontà dell' esecutivo è quella di arrivare a un decreto omnibus per tutti i comuni in difficoltà

  Salva Roma, per ora solo il superamento del
  commissario
  Il salva Roma dimezzato. La norma per la
  ristrutturazione del debito della capitale,
  presente nel decreto Crescita, è stata in buona
  parte svuotata dal consiglio dei ministri dello
  scorso 24 aprile. Dei sette commi che
  componevano l' articolato presente nella prima
  bozza del dl, infatti, ne sono sopravvissuti solo
  due, questo in attesa dell' esame del
  Parlamento. La disposizione, poi, potrebbe
  tramutarsi in una norma a perdere, vista la
  volontà annunciata da alcuni esponenti dell'
  esecutivo di definire un intervento organico
  che vada a impattare su tutti i comuni i n
  difficoltà finanziarie e non solo su quello
  romano. «Se la Lega è veramente interessata,
  il Movimento cinque stelle è già pronto per l'
  approvazione di un decreto legge su tutti i
  comuni» a n n u n c i a i l v i c e m i n i s t r o d e l l '
  economia Laura Castelli, in risposta alle
  critiche avanzate dall' altro lato del governo,
  che proprio non è riuscita a digerire una norma
  legata alle sole esigenze della capitale. «Ci
  sono tanti altri sindaci che hanno conti in
  rosso. O si aiutano tutti i gli enti o nessuno.
  Spero che arrivi rapidamente un pacchetto di
  aiuti per tutti i comuni in difficoltà, da Roma ad
  Alessandria, Savona e Reggio Calabria», è
  invece la dichiarazione del vicepremier Matteo
  Salvini.
  Ricordiamo che il debito del comune di Roma è sotto gestione commissariale dal 2008; lo Stato versa al
  commissario, dal 2010, 300 milioni di fondi per la gestione del debito, a cui si aggiungono 200 milioni
  provenienti da entrate comunali (addizionale e tassa sugli aeroporti).
  Fermo restando la probabile modifica e le frizioni all' interno dell' esecutivo, la norma in questione ad
  oggi ha ancora una forma. In pratica, sono stati salvati solo il comma 1 e il comma 7 della formulazione
  originaria. Il primo comma stabilisce, per prima cosa, che viene trasferita a Roma capitale la
  competenza nella gestione del piano di estinzione del debito, prevedendo il superamento della gestione
  commissariale. In quest' ottica, il comune provvederà alla cancellazione di tutti i residui attivi e passivi
  nei confronti del commissario: allo stesso tempo, viene sancito l' obbligo in capo al comune di istituire
  un fondo crediti di dubbia esigibilità nel caso in cui crediti di competenza della gestione commissariale
  vengano trasferiti nel bilancio di Roma capitale. In questo modo, si legge nella relazione tecnica al

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  regioni

  Educatori, mancano i profili
  In Italia c' è carenza di educatori professionali
  socio-sanitari. Infatti, a fronte in un fabbisogno
  per il 2018-2019 di 822 posti espresso dalle
  regioni-province (e di 1500 espresso dalla
  categoria professionale) l' offerta formativa è
  stata di 674 posti e il numero di laureati ha
  raggiunto quota 515.
  È quanto affermato dalla conferenza delle
  regioni e delle province autonome che ha
  approvato un documento sull' evoluzione della
  figura dell' educatore, sia per quanto riguarda
  gli aspetti normativi, istitutivi del profilo di
  educatore professionale socio-sanitario e di
  educatore socio-pedagogico, sia per alcuni
  aspetti relativi all' impiego degli stessi. Il testo
  pubblicato sul portale www.regioni.it (sezione
  «conferenze») è stato inviato dal presidente
  Stefano Bonaccini al presidente della
  Commissione istruzione pubblica, beni
  culturali del Senato, Mario Pittoni. Il rapporto
  offre una panoramica della figura
  professionale andando a definire le criticità
  proprie della categoria: innanzitutto, come
  detto, si parla dell' offerta formativa: se il
  fabbisogno per gli educatori socio-sanitari non
  è garantito, discorso diverso viene fatto per gli
  educatori socio-pedagogici, per cui i laureati
  nel 2017 sono stati 7.707.
  «È evidente che i percorsi formativi delle due figure sono fortemente sbilanciati dal punto di vista
  numerico e che l' esiguità della consistenza numerica dei laureati «educatore professionale socio-
  sanitario» non risponde alla domanda di operatori con competenze educative che l' ambito socio-
  sanitario esprime, domanda che è poi soddisfatta quasi completamente dal reclutamento di educatori
  socio-pedagogici», si legge nel report. «L' evoluzione della figura dell' educatore e la sua scissione in
  due branche, sanitaria e socio-sanitaria sembra non rispondere appieno alle necessità che emergono
  dalla realtà dei contesti sanitari e socio-sanitari», conclude il rapporto. Per risolvere i problemi della
  categoria, «si auspica l' istituzione di un tavolo di confronto tra tutte le istituzioni e i rappresentanti delle
  associazioni professionali e sindacali».

                                                                                                 MICHELE DAMIANI

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  Polizia mortuaria, legge lombarda impugnata
  Impugnata la legge del Regione Lombardia
  4/2019, recante «Modifiche e integrazioni alla
  legge regionale 30 dicembre 2009, n. 33
  (Testo unico delle leggi regionali in materia di
  sanità): abrogazione del Capo III ''Norme in
  materia di attività e servizi necroscopici,
  funebri e cimiteriali'' del Titolo VI e
  introduzione del Titolo VI bis ''Norme in
  materia di medicina legale, polizia mortuaria,
  attività funebre''»: varie norme in materia di
  polizia mortuaria e di attività funebre si
  pongono in contrasto con i principi
  fondamentali in materia di tutela della salute,
  invadendo inoltre la competenza statale in
  materia di ordinamento civile e in materia di
  Stato civile e di anagrafi, in violazione dell' art.
  117 della Costituzione. Lo ha deciso il
  consiglio dei ministri chiusosi mercoledì notte.
  Approvati anche sei ddl di ratifica ed
  esecuzione di altrettanti trattati internazionali:
  Ratifica ed esecuzione dell' Accordo di
  cooperazione culturale, scientifica e
  tecnologica tra il Governo della Repubblica
  italiana e il Governo dello Stato plurinazionale
  di Bolivia, fatto a La Paz il 3 marzo 2010;
  Ratifica ed esecuzione dell' Accordo sulla
  cooperazione culturale, scientifica e
  tecnologica tra il Governo della Repubblica
  italiana ed il Governo della Repubblica dell' Unione del Myanmar, fatto a Naypyitaw il 6 aprile 2016;
  Ratifica ed esecuzione dell' Accordo di cooperazione culturale, scientifica e tecnologica tra il Governo
  della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Costa Rica, fatto a Roma il 27 maggio 2016;
  Ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d' Europa su un approccio integrato in materia
  di sicurezza fisica, sicurezza pubblica e assistenza alle partite di calcio ed altri eventi sportivi, fatta a
  Saint Denis il 3 luglio 2016; Ratifica ed esecuzione dell' Accordo tra il Governo della Repubblica italiana
  e il Governo della Repubblica tunisina in materia di trasporto internazionale su strada di persone e
  merci, fatto a Roma il 9 febbraio 2017; Ratifica ed esecuzione del Protocollo emendativo dell' Accordo
  tra il Governo della Repubblica Italiana ed il Governo della Repubblica di Armenia sull' autotrasporto
  internazionale di passeggeri e di merci, firmato il 7 agosto 1999, fatto a Jerevan il 31 luglio 2018.

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  Molti i rinvii che sono stati decisi ieri dalla Conferenza Stato-Città

  Più tempo ai preventivi
  Comuni in pre-dissesto: si va al 31 luglio

  La conferenza Stato-Città ha disposto ieri il
  rinvio dal 30 aprile al 31 luglio dell'
  approvazione dei bilanci preventivi per gli enti
  in pre-dissesto, interessati dalla pronuncia
  della Corte costituzionale n. 18 del 14 febbraio
  scorso. Nella stessa riunione sono state
  accolte le altre richieste di proroghe contabili
  per gli enti dell' Italia centrale colpiti dal
  terremoto del 2016, che possono essere
  adottate con solo decreto ministeriale. Nello
  specifico si tratta della proroga al 30 aprile per
  la certificazione del saldo finale di
  competenza, scadenza prevista al 30 marzo;
  della proroga al 31 maggio per la restituzione
  dei questionari; della proroga al 30 giugno per
  il rendiconto di gestione. Per il momento
  continua a mancare tuttavia una norma che
  confermi l' impegno assunto dal Governo.
  Sulla contabilità economico patrimoniale per i
  comuni sotto i 5 mila abitanti si è registrata
  solo la conferma della volontà dell' esecutivo
  di trovare una soluzione normativa, che però
  (al netto delle fibrillazioni sul c.d. «salva
  Roma») non potrà ormai che arrivare a tempo
  scaduto, tenendo conto che i rendiconti 2018
  devono essere approvati entro il 30 aprile.
  Nelle more, però, il ministero dell' Interno darà
  indicazione ai prefetti di non intervenire con le
  diffide che preludono al commissariamento. Positivo, comunque, il commento dell' Associazione
  nazionale dei comuni italiani, che per voce del vicario Roberto Pella ha parlato di ottimo risultato». «Ora
  ci aspettiamo che questo adempimento venga definitivamente cancellato così come successo per il
  bilancio consolidato. È assurdo chiedere un onere del genere ai piccoli comuni, onere che porta più
  costi che benefici» In effetti, il ministero dell' economia ha recentemente evidenziato che i primi risultati
  del sistema di registrazione in contabilità economica adottato per gli enti territoriali, acquisiti nella
  seconda metà del 2017 dai rendiconti 2016 hanno evidenziato difficoltà attuative riconducibili «alla
  mancanza di specifiche professionalità nel già ridotto organico degli enti locali e nei ritardi nell'
  aggiornamento dei sistemi informativi al dettato normativo».
  A questo punto, una riflessione sull' utilità di questo adempimento tanto oneroso quanto impopolare si
  impone.
  A parere di molti, il difetto sta nel manico, ossia nella stressa collocazione sistematica dei due sistemi
  contabili, affiancati solo sulla carta ma di fatto con un peso gerarchico ben diverso (nessuno può
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