COMUNE DI RUSSI Giovedì, 25 aprile 2019
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COMUNE DI RUSSI Giovedì, 25 aprile 2019 Prime Pagine 25/04/2019 Prima Pagina Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 1 25/04/2019 Prima Pagina Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 2 Cronaca 25/04/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 6-7 Strappato e rubato lo striscione del 25 aprile dell' Anpi a Mezzano 3 25/04/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42 Vincenzo Melandri ai domiciliari a Russi 6 Cultura e Turismo 25/04/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 40 GIANNI ARFELLI Luisa Sobral al Comunale di Russi Servillo & Co. allo Stignani di Imola 8 25/04/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 61 Luísa Sobral al Comunale 10 24/04/2019 Ravenna Today Weekend libero: Notte d' Oro, Summer Festival, sagre di primavera e canti... 11 24/04/2019 Ravenna24Ore.it Russi: Per "Crossroads" domani sera arriva la cantante e chitarrista... 13 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 25/04/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 2 Gianni Trovati Salva-Roma dimezzato, buco da 340 milioni per la Capitale 14 25/04/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 4 Gianni Trovati Nell' intesa arriva anche il capitolo anti autonomia 16 25/04/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 4 Presidi, ancora congelati i 460 euro in più in busta paga 18 25/04/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 6 La rete Postamat nei piccoli comuni 19 25/04/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 15 Luigi Lovecchio Ingiunzioni di pagamento, i Comuni preparano il condono 20 25/04/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 15 Lu.Lo. La «Tia» esclusa dalla sanatoria 22 25/04/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 16 Gabriele Sepio Anticorruzione, esenti gli enti del Terzo settore 24 25/04/2019 Italia Oggi Pagina 24 MICHELE DAMIANI Salva Roma, per ora solo il superamento del commissario 26 25/04/2019 Italia Oggi Pagina 30 MICHELE DAMIANI Educatori, mancano i profili 28 25/04/2019 Italia Oggi Pagina 30 Polizia mortuaria, legge lombarda impugnata 29 25/04/2019 Italia Oggi Pagina 30 MATTEO BARBERO Più tempo ai preventivi 30
25 aprile 2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 1
25 aprile 2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 2
25 aprile 2019 Pagina 6-7 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Cronaca IL 74° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE Strappato e rubato lo striscione del 25 aprile dell' Anpi a Mezzano Esposto ogni anno in questo periodo in piazza della Repubblica davanti agli uffici del Decentramento, è stato fatto sparire di notte RAVENNA Strappato lo striscione dell' Anpi a Mezzano due giorni prima della festadellaLiberazione.Adarne notizia è l' Anpi provinciale di Ravenna. Si tratta di uno striscione con la scritta "W il 25 Aprile", di pesante tela cerata, lungo circa due metri e mezzo, che ogni anno a ridosso del 25 aprile viene esposto in piazza della Repubblica. Lo striscione è stato strappato dalle corde che lotenevano legato alle due colonne antistanti la porta degli uffici comunali del Decentramento e portato via. L' Anpi «condanna il vile atto contro la ricorrenza nazionale della Festa della Liberazione e dellavittoria sul nazifascismo. Invita i propri iscritti e tutti i democratici a non accettare provocazioni. Invita infine le forze dell' ordine alla vigilanza durante le celebrazioni». La sezione Anpi E. Salvatori di Mezzano, nel denunciare «ilvile gesto», chiede «agli organi preposti di vigilare su tutti quegli atti che contrastano con il dettato costituzionalee contro qualsiasi forma di apologia di fascismo. Questi episodi ci indignano e ci sconcertano se pensiamo alla comunità mezzanese e al forte e radicato spirito antifascista che la contraddistingue, ma non ci intimidiscono. Sentiamo quindi la necessità di andare oltre la semplice condanna, invitando tutti gli antifascisti a un militanza attiva per difendere i valori nati dalla lotta di Liberazione dal nazifascismo». Cerimonia e spettacolo Una serie di appuntamenti che si protrarranno fino a martedì per celebrare il 74° anniversario della Liberazione. Questa mattina alle 11 in piazza del Popolo si terrà la tradizionale cerimonia, che prevede la deposizione di corone alla lapide dei partigiani caduti per la liberazione dal nazifascismo, a cui seguiranno gli interventi delle autorità e dell' Anpi provinciale. Successivamente si esibirà la Banda musicale cittadina. A chiudere la commemorazione sarà lo spettacolo Ciò che mi sorprende è la speranza della Compagnia Anime Specchianti: sul palco Francesca De Lorenzi, Giorgia Massaro e Chiara Nicastro. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 3
25 aprile 2019 Pagina 42 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Cronaca Vincenzo Melandri ai domiciliari a Russi La difesa ottiene la scarcerazione del 're del vino' dopo vari respingimenti TORNA a casa, Vincenzo Secondo Melandri, il re del vino. Non da uomo libero, perché dai ieri si trova agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Russi, ma ha lasciato il carcere di Ravenna dopo ben 495 giorni di detenzione. Il Tribunale del Riesame di Bologna ha infatti accolto l' ennesimo tentativo dei suoi difensori, avvocati Ermanno Cicognani e Antonio Vincenzi, di ottenere per il 50enne imprenditore una misura meno afflittiva. Melandri, che ha alle spalle altre condanne, attualmente è a processo (con altri) per associazione per delinquere, usura, riciclaggio di ingenti capitali di provenienza illecita e frode fiscale attraverso la copertura, secondo l' accusa, della attività di imprenditore vinicolo. IL TRIBUNALE a fine dello scorso anno aveva sequestrato immobili e terreni, soprattutto tra Russi e F a e n z a , p e r 5 0 m i l i o n i d i e u r o , restituendo poi i beni della ex moglie e dell' attuale compagna - coimputata con lui -, mentre è stata disposta una perizia sugli altri patrimoni per valutare la proporzionalità del sequestro ai fatti che vengono contestati all' imprenditore. A giugno è previsto il processo con rito abbreviato e conseguente sentenza. MELANDRI finì in carcere il 15 dicembre 2017, una misura all' epoca ritenuta necessaria in quanto i semplici domiciliari non furono valutati idonei a contenere il rischio di ulteriori movimentazioni illecite di denaro. Un primo Riesame a gennaio 2018 fu respinto, con conferma in Cassazione. Poi lo scorzo marzo la difesa di Melandri, a distanza di più di un anno, era tornata a chiedere al Gup di Ravenna la sostituzione della misura carceraria, invocando canoni di proporzionalità e ritenendo che la misura dei domiciliari potesse essere sufficiente in ragione di tre elementi: assenza di relazioni criminose dell' imputato sul territorio, la sottrazione del suo patrimonio attraverso i sequestri, e l' assenza di vittime dei reati contestati. Il Gup aveva respinto la domanda, sulla base di un «difetto di fiducia» nei confronti di Melandri, cui non mancherebbero risorse e capacità e i sequestri in corso finirebbero con lo stimolarne la creatività economica. Da qui il secondo Riesame dei difensori, che ieri mattina hanno parlato di un rigetto, quello del giudice di Ravenna, contraddittorio in quanto la sua ordinanza non si soffermerebbe sui parametri di concretezza e attualità delle esigenze che i domiciliari non potrebbero salvaguardare. Secondo i legali Cicognani e Vincenzi, visto anche che l' imprenditore era già stato detenuto tra gli anni 2006 e 2010, la possibilità di ripresa di progetti illeciti è priva di riferimenti fattuali. IL TRIBUNALE di Bologna - presidente Andrea Santucci, Mirko Margiocco giudice relatore e Rossana Maria Oggioni a latere - ha valutato che i quasi 500 giorni di carcere hanno certamente indebolito le relazioni intessute a suo tempo da Melandri, e la cui eventuale ripresa di condotte illecite troverebbe Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 6
25 aprile 2019 Pagina 40 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Cultura e Turismo Luisa Sobral al Comunale di Russi Servillo & Co. allo Stignani di Imola La cantante portoghese sorella di Salvador Sobral presenta il suo ultimo disco "Rosa" del 2018 RUSSI Forse qualcuno ricorderà Salvador Sobral, che nel 2017 ha portato per la prima volta il Portogallo allavittoria dell' Eurovision song contest con "Amar pelos dois", brano struggente che raccontava la sua vicenda di grave cardiopatico in attesa di un trapianto, avvenuto sei mesi dopo. Salvador in realtà non è un cantante professionista, ma è stato portato sull' importante palco europeo dalla sorella maggiore Luisa, autrice del brano, cantato in duetto in occasione della finale, che ha un decennio di attività alle spalle. Luisa Sobral sarà questa sera alle 21 al teatro Comunale di Russi, nell' ambito del festival regionale "Crossroads". Pur se appena trentunenne, Luisa ha debuttato nel 2011, dopo la laurea al Berklee college di Boston, con l' album "The cherry on my cake", diventato platino in Porto gallo, che le ha aperto le porte del jazz internazionale. Per il successivo "There' s a flower in my bedroom" ha avuto ospiti Jamie Cullum, Antonio Zambujo e Mario Langinha, e addirittura Marc Ribot per il terzo "Luisa", che l' ha lanciata definitivamente in Spagna, Usa e Brasile. Lo scorso anno ha pubblicato "Rosa", a capo di una formazione con voce, chitarra e tre fiati. Questo disco sarà la base del concerto di Russi, che la vede sul palco con la stessa formazione: Luisa Sobral voce e chitarra, Manuel Rocha chitarre e cori, e il trio di fiati Gil Goncalves (tuba), Sergio Charrinho (flicorno) e Angelo Caleira (tromba). Biglietti a 16 euro. Il 26 a Imola Venerdì 26 al teatro Ebe Stignani di Imola torna a Crossroads la "nazionale italiana del jazz", un supergruppo formato da noti bandleader che ha già lavorato sulle pagine di Domenico Modugno, Adriano Celentano e Frank Zappa. Stavolta li sentiremo alle prese con Lucio Battisti, nel concerto "Pensieri e parole". Non essendo una band vera e propria, non hanno un nome come ensemble, anche se molti li chiamano "Uomini in frac", dal titolo del primo progetto su cui hanno lavorato, dedicato a Domenico Modugno. La formazio ne, come dicevamo, è una vera "all star band", che raccoglie sei dei più noti jazzisti italiani. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 8
25 aprile 2019 Pagina 40 Corriere di Romagna
25 aprile 2019 Pagina 61 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Cultura e Turismo RUSSI Luísa Sobral al Comunale SECONDO passaggio a Russi, Ravenna, per l' edizione 2019 di Crossroads, il festival itinerante organizzato da Jazz Network e dall' Assessorato alla Cultura della Regione Emilia- Romagna: stasera al Teatro Comunale (con inizio alle 21) si potrà ascoltare la cantante e chitarrista portoghese Luísa Sobral, le cui canzoni ricevono un pittoresco trattamento strumentale grazie a Manuel Rocha (chitarre, voce), Gil Gonçalves (tuba), Sérgio Charrinho (flicorno) e Ângelo Caleira (tromba). Il concerto è realizzato in collaborazione con il Comune di Russi - Teatro Comunale. Biglietti: intero euro 16, ridotto 14. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 10
24 aprile 2019 Ravenna Today Cultura e Turismo Weekend libero: Notte d' Oro, Summer Festival, sagre di primavera e canti partigiani Si festeggia il 25 aprile con cortei, canti ed escursioni. Spettacolo con la Notte d' Oro Primavera e il Summer Festival, poi tante sagre, concerti e mercatini 1 Weekend libero: Notte d' Oro, Summer Festival, sagre di primavera e canti partigiani 1 / 2 continua a leggere l' articolo Che stagione! Notte d' Oro Primavera e Summer Festival Il ponte del 25 aprile offre un weekend denso di eventi, spettacoli e divertimento. Sabato sono Pierdavide Carone e i Dear Jack i re della Notte d' Oro Primavera in piazza del Popolo a Ravenna, ma la festa coinvolge tutto il centro con mostre, performance e il Gran Galà del Drago . Da giovedì a sabato però si fa una gran festa anche a Marina di Ravenna con Marina Summer Festival che porta musica e spettacoli circensi per le vie del lido. A Cervia e Pinarella invece continuano le colorate attrazioni del Festival internazionale dell' Aquilone . Domenica festa a quatto zampe sulla spiaggia del bagno Ettore a Punta Marina con la sfilata di cani. Ci si diverte sia giovedì che sabato a Casola Valsenio tra i concerti e le sfilate allegoriche della Festa di Primavera . Giovedì di festa in compagnia di spettacoli e acrobazie in piazza a Cervia con la Festa Mondiale degli Artisti di Strada . 25 aprile, Festa della Liberazione Il lungo weekend parte proprio dal 25 aprile, la Festa della Liberazione dal nazifascismo, e sono tanti gli appuntamenti per celebrare questa data simbolo della Repubblia italiana. Giovedì e venerdì ci sono tanti eventi a Ravenna e nelle frazioni con pedalate, spettacoli e cerimonie . Per il 25 aprile la Bassa Romagna si dà appuntamento sul Fiume Senio con camminate e ricordi , al parco di Masiera invece ci sono piatti prelibati, musica e gite con l' Anpi in Festa . Omaggio ai caduti, musica e pranzo del partigiano a Faenza, mostre, concerti e tornei di calcio si svolgono a Cervia e nelle sue frazioni, scatta la Pedalata della Resistenza a Lugo, festa e canti per la libertà vi aspettano a Russi, poi ci sono le celebrazioni a Sant' Agata sul Santerno, cortei e canti partigiani a Bagnacavallo, celebrazioni e serata di Resistenza con Marescotti a Conselice e San Patrizio. Di sagra in sagra: asparagi, cozze, vino, castrato e Pellegrino Sabato e domenica piatti tipici ed escursioni accompagnano la Sagra dell' asparago a Casal Borsetti, invece sabato si svolge il gran finale della Sagra del Pellegrino al Rione Rosso di Faenza con il torneo di sbandieratori e la festa della birra conclusiva. Da venerdì inoltre si aggiungono i sapori della Sagra del Castrato a Bagnara di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 11
24 aprile 2019 Ravenna Today
24 aprile 2019 Ravenna24Ore.it Cultura e Turismo Russi: Per "Crossroads" domani sera arriva la cantante e chitarrista Luìsa Sobral La seconda tappa del festival del jazz porta a Russi l' artista portoghese La seconda tappa a Russi dell' edizione 2019 di Crossroads, il festival itinerante organizzato da Jazz Network e dall' Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna: porta domani , giovedì 25 aprile al Teatro Comunale (con inizio alle ore 21) la cantante e chitarrista portoghese Luísa Sobral. Con lei sul palco ci saranno Manuel Rocha (chitarre, voce), Gil Gonçalves (tuba), Sérgio Charrinho (flicorno) e Ângelo Caleira (tromba). Biglietti: intero euro 16, ridotto 14. Luìsa Sobral Laureata a pieni voti al Berklee College of Music di Boston, ha esordito su disco nel 2011. In Portogallo, il suo primo album, The Cherry on My Cake, è diventato disco di platino: un successo che le ha permesso di travalicare i confini nazionali, arrivando a partecipare ai più noti festival spagnoli e a esibirsi in numerosi altri paesi europei e africani, negli Usa e in Brasile. Con il secondo album, Luísa Sobral ha testato una nuova direzione, rendendo il suo sound più maturo e complesso, con influenze dal mondo folk e dalla musica indie. Parliamo di There' s a Flower in My Bedroom, sul quale spiccano le collaborazioni di artisti celebri come Jamie Cullum, António Zambujo e Mário Laginha. La Sobral ha quindi provato qualcosa di più ardito con Luísa, invitando a collaborare al progetto alcuni dei migliori musicisti jazz contemporanei, tra i quali spicca Marc Ribot. Dopo la pubblicazione di questo album, il suo traguardo più rilevante è stata la vittoria dell' Eurovision Song Contest con la canzone Amar pelos dois, che l' ha vista collaborare con suo fratello Salvador Sobral. È stata la prima volta in cui il Portogallo ha vinto l' Eurovision Song Contest e in cui il pubblico ha scelto un brano dal sapore jazzato come vincitore. Col suo più recente disco, Rosa (2018), la Sobral sperimenta un raro mélange strumentale fatto di voce, chitarre e tre fiati. Arrangiamenti essenziali per raccontare storie, alcune reali altre un po' meno. Info e biglietteria Jazz Network , tel. 0544 405666, fax 0544 405656, e- mail: info@jazznetwork.it , website: www.crossroads-it.org - www.erjn.it - www.jazznetwork.it Indirizzi e Prevendite: Teatro Comunale, Via Cavour 10: biglietteria serale dalle ore 19, tel. 0544 587690. Informazioni e prenotazioni : Ufficio Cultura, tel. 0544 587641 cultura@comune.russi.ra.it , teatrocomunalerussi@ater.emr.it . Prevendita on-line: www.vivaticket.it , www.crossroads-it.org . Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 13
25 aprile 2019 Pagina 2 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Salva-Roma dimezzato, buco da 340 milioni per la Capitale Decreto crescita. Trasferita al Campidoglio anche la crisi di liquidità del commissario al vecchio debito Conte: possibili modifiche in Parlamento ROMA Il «salva-Roma» azzoppato dal consiglio dei ministri nella tempestosa riunione di martedì sera porta una pioggia di numeri «meno» sul Campidoglio: un problema di liquidità che vale 12 milioni il primo anno, nel 2022, ma sale a 76 già l' anno successivo per arrivare a 250 milioni nel 2028. Prima di ridiscendere: ma per pareggiare i conti bisognerebbe aspettare il 2035. In pratica, il Comune erediterebbe il problema oggi previsto nei conti del commissario straordinario al vecchio debito: problema che la rinegoziazione del bond comunale 2003-4 da 1,4 miliardi (costo 3,6 con gli interessi) puntava a evitare. Ma proprio la rinegoziazione è finita sotto le forbici del governo. Ma nel nuovo quadro anche le norme sopravvissute colpiscono i conti romani: il primo comma azzera, con la chiusura della gestione straordinaria del debito nel 2021, il conto di debiti e crediti fra Comune e commissario. E il saldo è negativo per il Campidoglio per 340 milioni: perché fra i crediti ci sono i 600 milioni del salva-Roma 2014, promessi con legge dello Stato a carico del commissario ma mai arrivati al Comune. L' altra norma rimasta carica poi su Roma i debiti commerciali non pagati dal commissario. Con queste cifre si capisce meglio l' impasto di politica e matematica che ha scatenato la battaglia a Palazzo Chigi. Battaglia che dal caso Siri alla sicurezza supera il raccordo anulare, ma che sul Campidoglio ha trovato l' innesco. E che pare solo agli inizi: per ora, sostiene il premier Conte «è stato definito un percorso sul quale il Parlamento potrà intervenire». «Non servono soldi ma un' amministrazione più efficiente», ribatte il leader leghista Matteo Salvini, annunciando un «piano d ' azione per Roma» targato Lega che punta a uno status a sé per la Capitale, all' accesso diretto ai fondi europei e a più poteri per la sicurezza e la polizia locale. Le cifre sono quelle scritte nel dossier sui tavoli del Mef, e usate dal ministro dell' Economia Tria in consiglio dei ministri per provare senza successo a superare le resistenze leghiste. In pratica: con la norma originaria, il passaggio allo Stato del vecchio Bond, insieme al contributo che oggi il Tesoro paga ogni anno al commissario, avrebbe permesso di ridurre di un punto il tasso oggi al 5,345%. Tradotto, significherebbe oltre 200 milioni di euro in 30 anni (non i 2,5 miliardi rivendicati dai Cinque Stelle), che Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 14
25 aprile 2019 Pagina 2 Il Sole 24 Ore
25 aprile 2019 Pagina 4 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali L' ACCORDO CON I SINDACATI Nell' intesa arriva anche il capitolo anti autonomia Il governo salvaguarderà «unità e identità nazionale del sistema scolastico» roma Nell' intesa notturna sulla scuola firmata da governo e sindacati spunta anche il capitolo «anti-autonomia». O, meglio, una dichiarazione d' intenti dedicata alla «scuola del Paese» in cui «il governo si impegna a salvaguardare l' unità e l' identità culturale del sistema nazionale di istruzione e ricerca, lo status giuridico di tutto il personale regolato dal contratto nazionale e la tutela dell' unitarietà degli ordinamenti». Ovvio che per il ministro dell' Istruzione Bussetti, ministro "tecnico" ma vicino al leghismo nordista, l' impegno non sia in contraddizione con lo sviluppo dell' autonomia differenziata. Altrettanto ovvio è che la richiesta dei sindacati nasca proprio come forma di opposizione al regionalismo della scuola scritto nelle bozze d' intesa con Lombardia e Veneto (non con l' Emilia Romagna, le cui richieste sul punto sono decisamente più leggere). Una certa flessibilità interpretativa è tipica delle dichiarazioni d' intenti, soprattutto su una materia come l' autonomia differenziata resa ancor più futuribile dalla battaglia crescente dentro al governo. Ma la contraddizione è evidente. Per capirlo basta leggere i testi al centro del confronto poco più di due mesi fa con Lombardia e Veneto, poi finiti nel freezer in attesa di tempi migliori. Nella proposta sul Veneto, per esempio, era ipotizzata l' attribuzione alla regione della «potestà legislativa in materia di norme generali sull' istruzione», con la disciplina dell' organizzazione del sistema scolastico territoriale. Il tutto, per andare d' accordo con la Costituzione, dovrebbe avvenire «nel quadro del sistema educativo concordato a livello nazionale». Ma quel che più conta sono le ricadute pratiche: Milano e Venezia chiedono l' istituzione di ruoli regionali per i nuovi insegnanti, regionalizzazione completa degli uffici scolastici e maggiore libertà sui contratti integrativi. La questione contrattuale si intreccia a quella finanziaria, che proprio nella scuola incontra il capitolo più ricco dell' autonomia differenziata. In Lombardia e Veneto lo Stato spende per l' istruzione 8,4 miliardi all' anno, che coprono l' ampia maggioranza della spesa statale potenzialmente "trasferibile" alle regioni. Non solo: la clausola che imporrebbe di garantire alle due Regioni un finanziamento pari almeno alla media nazionale procapite se non si definiscono i fabbisogni standard entro tre anni spingerebbe verso Veneto e Lombardia un miliardo aggiuntivo (Sole 24 Ore del 15 febbraio). Ma la strada resta impervia, e ricca ogni giorno di più di ostacoli alzati dalla non perfetta concordia che Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 16
25 aprile 2019 Pagina 4 Il Sole 24 Ore
25 aprile 2019 Pagina 4 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali intesa al vaglio Presidi, ancora congelati i 460 euro in più in busta paga Per un nuovo contratto che si annuncia di voler aprire, ce ne è uno che è stato firmato a ridosso dello scorso Natale, riguarda i circa 7.500 dirigenti scolastici, i cui effetti però ancora non si sono visti in busta paga. L' intesa, 2016-2018, ha previsto, da gennaio, un maxi-adeguamento medio di circa 460 euro netti mensili (pari a un incremento lordo annuo di circa 11mila euro). Il ministero dell' Economia ha validato l' intesa (che interessa anche i 353 dirigenti di università ed enti d i ricerca, seppur con aumenti stipendiali più contenuti) solo qualche giorno fa, ora il testo dell' accordo è al vaglio della Funzione pubblica. Ai 460 euro netti in più al mese si arriva sommando l' incremento "standard" (previsto per la generalità dei dipendenti pubblici) del 3,48%, pari a 160 euro lordi al mese, circa 80 euro netti, ai 380 euro netti aggiunti sulla retribuzione di posizione parte fissa (che viene allineata ai valori riconosciuti alle altre figure dirigenziali pubbliche), che sale di 9mila euro, passando da poco più di 3.500 euro a oltre 12.500. Per quest' ultima operazione, nella manovra 2018, sono stati stanziati 37 milioni nel 2018, 41 nel 2019, 96 nel 2020, oltre ai 35 milioni previsti dalla Buona Scuola. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 18
25 aprile 2019 Pagina 6 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali poste italiane La rete Postamat nei piccoli comuni Con l' installazione dei primi due nuovi sportelli automatici Atm Postamat nei Comuni di Cassiglio e Piazzolo (Bergamo), ha preso il via il piano per estendere la rete capillare di Poste Italiane ai 254 Comuni con meno di 5mila abitanti non direttamente presidiati da un ufficio postale, come comunica una nota di Poste italiane. Le installazioni sono parte di un più ampio progetto che ha l' obiettivo di soddisfare al meglio le esigenze delle comunità locali come promesso nei «dieci impegni» per i piccoli Comuni presentati in autunno dall' amministratore delegato, Matteo Del Fante. L' effettiva realizzazione di tali impegni è consultabile sul nuovo portale web all' indirizzo www.posteitaliane.it/piccoli- comuni. Disponibili sette giorni su sette ed in funzione 24 ore su 24, gli Atm Postamat consentono di effettuare operazioni di prelievo di denaro contante, interrogazioni su saldo e lista dei movimenti, ricariche telefoniche e di carte Postepay, accanto al pagamento delle principali utenze e dei bollettini di conto corrente postale. I nuovi Postamat di ultima generazione possono essere utilizzati dai correntisti BancoPosta titolari di carta Postamat-Maestro e dai titolari di carte di credito dei maggiori circuiti internazionali, oltre che dai possessori di carte Postepay. Gli sportelli sono anche dotati di monitor digitale ad elevata luminosità e di dispositivi di sicurezza innovativi. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 19
25 aprile 2019 Pagina 15 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali DECRETO CRESCITA Ingiunzioni di pagamento, i Comuni preparano il condono Agli enti locali 60 giorni per aderire e deliberare la definizione agevolata Interessate le realtà che operano con riscossione in proprio Comuni, città metropolitane, regioni e province hanno 60 giorni per approvare la definizione delle ingiunzioni di pagamento notificate dal 2000 al 2017, aventi a oggetto le entrate proprie. In tale eventualità, il vantaggio sarà rappresentato dalla eliminazione delle sanzioni, mentre gli interessi saranno dovuti. Il periodo di dilazione del pagamento inoltre può arrivare al massimo a settembre 2021, in luogo dei cinque anni previsti per i debiti erariali. Non saranno ammessi ritardi, neppure minimi, nel pagamento delle singole rate. Il decreto crescita, approvato martedì dal Consiglio dei ministrigoverno, ripropone la rottamazione delle ingiunzioni, che era stata inizialmente introdotta con l' articolo 6-ter del decreto legge 193/2016. Ciò allo scopo di riequilibrare le posizioni dei cittadini per i quali gli enti territoriali hanno scelto la strada della riscossione coattiva in proprio o tramite concessionari privati con quella dei contribuenti gestiti dall' agenzia delle Entrate - Riscossione. Questi ultimi possono infatti fruire della rottamazione ter che, all' articolo 3 del Dl 119/2018, aveva tuttavia dimenticato gli enti che non si avvalgono dell' agente della riscossione. A differenza dei debitori dell' Ader, tuttavia, in questo caso la definizione non è sancita per legge, ma dipende da una scelta del tutto autonoma dell' ente impositore, che ha per l' appunto 60 giorni di tempo, a decorrere dall' entrata in vigore del decreto. Nel caso dei comuni, che costituiscono la platea più numerosa dei soggetti interessati, occorrerà un regolamento approvato con delibera consiliare. Entro 30 giorni dall' approvazione, gli enti devono darne notizia sulo sito istituzionale. Sotto il profilo oggettivo sono interessate le ingiunzioni notificate dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017. Le entrate sono sia quelle tributarie sia quelle non tributarie. Occorre tuttavia segnalare che la norma richiama le esclusioni valevoli ai fini della rottamazione ter, indicate nell' articolo 3, comma 16 del Dl 119/2018. Queste sono: a) somme a titolo di recupero di aiuti di Stato illegittimi; b) crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei conti; c) sanzioni propriamente penali; d) sanzioni diverse da quelle contributive e tributarie. Quest' ultima è in realtà l' esclusione di maggiore rilevanza in ambito Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 20
25 aprile 2019 Pagina 15 Il Sole 24 Ore
25 aprile 2019 Pagina 15 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali i tributi interessati La «Tia» esclusa dalla sanatoria La tariffa rifiuti puntuale costituisce un' entrata patrimoniale I comuni hanno il potere di regolamentare in via autonoma la riscossione coattiva, in base all' articolo 52 del Dlgs 446/1997. In tal caso, lo strumento di riscossione non è più il ruolo, che è una prerogativa dell' Ader, ma l' ingiunzione di pagamento, di cui al Rd 639/1910. La riscossione coattiva può essere svolta con risorse proprie dall' ente locale o anche con affidamento a terzi, ad esempio in regime di concessione. Il passaggio da una modalità all' altra è libero e sempre reversibile. Potrà dunque accadere (e per vero questa è la norma) che lo stesso comune sia interessato sia dalla rottamazione ter statale, con riferimento agli anni gestiti dall' agente della riscossione, sia dalla definizione locale, con riferimento alle ingiunzioni di pagamento. Le sanzioni in materia di tributi comunali, che sono azzerate con la rottamazione, sono pari al 30% in caso omesso o parziale pagamento delle imposte risultanti dalla dichiarazione. Per l' infedele dichiarazione, la sanzione va dal 50% al 100% dell' imposta dovuta, mentre per l' omessa dichiarazione si va dal 100% al 2 0 0 % . I tributi comunali potenzialmente interessati dalla definizione sono la Tarsu, la Tares, la Tari, l' Ici, l' Imu, la Tasi, l' imposta di soggiorno, la Tosap, l' imposta sulla pubblicità e il canone di concessione per l' installazione dei mezzi pubblicitari. Anche il Cosap (Canone per l' occupazione di spazi ed aree pubbliche) può rientrare nella sanatoria. Viceversa nel caso della Tariffa rifiuti puntuale, trattandosi di entrata patrimoniale per la quale non è prevista dalla legge alcuna sanzione specificamente collegata ad essa, se non quella generica per la violazione dei regolamenti comunali, la sanatoria non ha effetto. Il Mef ha inoltre precisato (Telefisco 2018) che l' ente può scegliere quali entrate e quali annualità rottamare, tenendo conto, se del caso, della circostanza che alcune entrate potrebbero essere gestite da privati in concessione. Dovrebbe quindi essere possibile ad esempio escludere le entrate e le annualità affidate in concessione o viceversa. Al fine di valutare la tempestività delle ingiunzioni, e dunque la convenienza della definizione, si ricorda che le stesse devono essere state notificate entro il 31 dicembre del terzo anno successivo a quello in cui l' accertamento è divenuto definitivo. Una volta rispettato tale termine decadenziale, opera il termine prescrizionale che, nella generalità dei casi, è di cinque anni. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 22
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25 aprile 2019 Pagina 16 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali TRASPARENZA Anticorruzione, esenti gli enti del Terzo settore Prorogato il termine per gli obblighi pubblicitari dei soggetti non profit Semplificazione degli adempimenti della legge "spazzacorrotti" e revisione degli obblighi di trasparenza per gli enti n o n p r o f i t c h e intrattengono rapporti con la Pa. Queste alcune delle novità del Dl crescita. Il primo intervento riguarda gli obblighi di rendicontazione per i partiti politici, che con la modifica al Dl 149/13 erano stati estesi anche ad alcune categorie enti n o n p r o f i t c h e presentassero un collegamento con il mondo politico (come la presenza negli organi direttivi dell' ente, in tutto o in parte, di membri dei partiti o di persone che ricoprano o abbiano ricoperto nei dieci anni precedenti incarichi politici/istituzionali). Novità, che aveva incontrato il disfavore degli operatori, in quanto esponeva gli enti a obblighi eccessivamente gravosi (e dispendiosi) per il tipo di attività svolta, anche in considerazione degli ulteriori oneri di trasparenza previsti dalla riforma del Terzo settore e dalla legge 124/17. Il Dl crescita rimedia a questa problematica, prevedendo che questa ipotesi di equiparazione ai partiti (articolo 5, comma 4, lettera b del Dl 149/13) non trova applicazione a tutti gli enti del Terzo settore iscritti al Registro unico nazionale e, nelle more dell' istituzione di quest' ultimo, ai soggetti iscritti negli attuali registri di settore (di cui all' articolo 101, comma 3, del Dlgs 117/17). In ogni caso, per associazioni, fondazioni e comitati che rimangono fuori dal Terzo settore, il periodo di tempo da considerare per verificare se scatta l' equiparazione si riduce da dieci a sei anni precedenti l' assunzione della carica, e viene individuato un numero preciso di componenti politici (almeno un terzo) oltre il quale l' ente deve sottostare agli adempimenti dei partiti. Sul fronte della trasparenza (legge 124/17), arriva la proroga del termine per gli adempimenti pubblicitari di enti non profit (associazioni, fondazioni e Onlus) e imprese che hanno rapporti con la Pa e vengono ridefinite le tipologie di entrate per le quali scatta detto obbligo. I soggetti in questione dovranno pubblicare sul proprio sito internet (o, per le imprese, nella nota integrativa al bilancio), entro il 30 giugno di ogni anno, l' ammontare di sovvenzioni, sussidi, vantaggi, contributi o aiuti percepiti da parte di enti pubblici. Fanno eccezione, tuttavia, i contributi di natura corrispettiva, retributiva o risarcitoria, che in un primo momento sembravano ricompresi nell' obbligo (circolare ministero Lavoro 2/19) e che con il Dl crescita vengono esclusi dal novero delle entrate. Cambia anche il trattamento sanzionatorio per le violazioni. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 24
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25 aprile 2019 Pagina 24 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali la volontà dell' esecutivo è quella di arrivare a un decreto omnibus per tutti i comuni in difficoltà Salva Roma, per ora solo il superamento del commissario Il salva Roma dimezzato. La norma per la ristrutturazione del debito della capitale, presente nel decreto Crescita, è stata in buona parte svuotata dal consiglio dei ministri dello scorso 24 aprile. Dei sette commi che componevano l' articolato presente nella prima bozza del dl, infatti, ne sono sopravvissuti solo due, questo in attesa dell' esame del Parlamento. La disposizione, poi, potrebbe tramutarsi in una norma a perdere, vista la volontà annunciata da alcuni esponenti dell' esecutivo di definire un intervento organico che vada a impattare su tutti i comuni i n difficoltà finanziarie e non solo su quello romano. «Se la Lega è veramente interessata, il Movimento cinque stelle è già pronto per l' approvazione di un decreto legge su tutti i comuni» a n n u n c i a i l v i c e m i n i s t r o d e l l ' economia Laura Castelli, in risposta alle critiche avanzate dall' altro lato del governo, che proprio non è riuscita a digerire una norma legata alle sole esigenze della capitale. «Ci sono tanti altri sindaci che hanno conti in rosso. O si aiutano tutti i gli enti o nessuno. Spero che arrivi rapidamente un pacchetto di aiuti per tutti i comuni in difficoltà, da Roma ad Alessandria, Savona e Reggio Calabria», è invece la dichiarazione del vicepremier Matteo Salvini. Ricordiamo che il debito del comune di Roma è sotto gestione commissariale dal 2008; lo Stato versa al commissario, dal 2010, 300 milioni di fondi per la gestione del debito, a cui si aggiungono 200 milioni provenienti da entrate comunali (addizionale e tassa sugli aeroporti). Fermo restando la probabile modifica e le frizioni all' interno dell' esecutivo, la norma in questione ad oggi ha ancora una forma. In pratica, sono stati salvati solo il comma 1 e il comma 7 della formulazione originaria. Il primo comma stabilisce, per prima cosa, che viene trasferita a Roma capitale la competenza nella gestione del piano di estinzione del debito, prevedendo il superamento della gestione commissariale. In quest' ottica, il comune provvederà alla cancellazione di tutti i residui attivi e passivi nei confronti del commissario: allo stesso tempo, viene sancito l' obbligo in capo al comune di istituire un fondo crediti di dubbia esigibilità nel caso in cui crediti di competenza della gestione commissariale vengano trasferiti nel bilancio di Roma capitale. In questo modo, si legge nella relazione tecnica al Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 26
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25 aprile 2019 Pagina 30 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali regioni Educatori, mancano i profili In Italia c' è carenza di educatori professionali socio-sanitari. Infatti, a fronte in un fabbisogno per il 2018-2019 di 822 posti espresso dalle regioni-province (e di 1500 espresso dalla categoria professionale) l' offerta formativa è stata di 674 posti e il numero di laureati ha raggiunto quota 515. È quanto affermato dalla conferenza delle regioni e delle province autonome che ha approvato un documento sull' evoluzione della figura dell' educatore, sia per quanto riguarda gli aspetti normativi, istitutivi del profilo di educatore professionale socio-sanitario e di educatore socio-pedagogico, sia per alcuni aspetti relativi all' impiego degli stessi. Il testo pubblicato sul portale www.regioni.it (sezione «conferenze») è stato inviato dal presidente Stefano Bonaccini al presidente della Commissione istruzione pubblica, beni culturali del Senato, Mario Pittoni. Il rapporto offre una panoramica della figura professionale andando a definire le criticità proprie della categoria: innanzitutto, come detto, si parla dell' offerta formativa: se il fabbisogno per gli educatori socio-sanitari non è garantito, discorso diverso viene fatto per gli educatori socio-pedagogici, per cui i laureati nel 2017 sono stati 7.707. «È evidente che i percorsi formativi delle due figure sono fortemente sbilanciati dal punto di vista numerico e che l' esiguità della consistenza numerica dei laureati «educatore professionale socio- sanitario» non risponde alla domanda di operatori con competenze educative che l' ambito socio- sanitario esprime, domanda che è poi soddisfatta quasi completamente dal reclutamento di educatori socio-pedagogici», si legge nel report. «L' evoluzione della figura dell' educatore e la sua scissione in due branche, sanitaria e socio-sanitaria sembra non rispondere appieno alle necessità che emergono dalla realtà dei contesti sanitari e socio-sanitari», conclude il rapporto. Per risolvere i problemi della categoria, «si auspica l' istituzione di un tavolo di confronto tra tutte le istituzioni e i rappresentanti delle associazioni professionali e sindacali». MICHELE DAMIANI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 28
25 aprile 2019 Pagina 30 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Polizia mortuaria, legge lombarda impugnata Impugnata la legge del Regione Lombardia 4/2019, recante «Modifiche e integrazioni alla legge regionale 30 dicembre 2009, n. 33 (Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità): abrogazione del Capo III ''Norme in materia di attività e servizi necroscopici, funebri e cimiteriali'' del Titolo VI e introduzione del Titolo VI bis ''Norme in materia di medicina legale, polizia mortuaria, attività funebre''»: varie norme in materia di polizia mortuaria e di attività funebre si pongono in contrasto con i principi fondamentali in materia di tutela della salute, invadendo inoltre la competenza statale in materia di ordinamento civile e in materia di Stato civile e di anagrafi, in violazione dell' art. 117 della Costituzione. Lo ha deciso il consiglio dei ministri chiusosi mercoledì notte. Approvati anche sei ddl di ratifica ed esecuzione di altrettanti trattati internazionali: Ratifica ed esecuzione dell' Accordo di cooperazione culturale, scientifica e tecnologica tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo dello Stato plurinazionale di Bolivia, fatto a La Paz il 3 marzo 2010; Ratifica ed esecuzione dell' Accordo sulla cooperazione culturale, scientifica e tecnologica tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica dell' Unione del Myanmar, fatto a Naypyitaw il 6 aprile 2016; Ratifica ed esecuzione dell' Accordo di cooperazione culturale, scientifica e tecnologica tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Costa Rica, fatto a Roma il 27 maggio 2016; Ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d' Europa su un approccio integrato in materia di sicurezza fisica, sicurezza pubblica e assistenza alle partite di calcio ed altri eventi sportivi, fatta a Saint Denis il 3 luglio 2016; Ratifica ed esecuzione dell' Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica tunisina in materia di trasporto internazionale su strada di persone e merci, fatto a Roma il 9 febbraio 2017; Ratifica ed esecuzione del Protocollo emendativo dell' Accordo tra il Governo della Repubblica Italiana ed il Governo della Repubblica di Armenia sull' autotrasporto internazionale di passeggeri e di merci, firmato il 7 agosto 1999, fatto a Jerevan il 31 luglio 2018. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 29
25 aprile 2019 Pagina 30 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Molti i rinvii che sono stati decisi ieri dalla Conferenza Stato-Città Più tempo ai preventivi Comuni in pre-dissesto: si va al 31 luglio La conferenza Stato-Città ha disposto ieri il rinvio dal 30 aprile al 31 luglio dell' approvazione dei bilanci preventivi per gli enti in pre-dissesto, interessati dalla pronuncia della Corte costituzionale n. 18 del 14 febbraio scorso. Nella stessa riunione sono state accolte le altre richieste di proroghe contabili per gli enti dell' Italia centrale colpiti dal terremoto del 2016, che possono essere adottate con solo decreto ministeriale. Nello specifico si tratta della proroga al 30 aprile per la certificazione del saldo finale di competenza, scadenza prevista al 30 marzo; della proroga al 31 maggio per la restituzione dei questionari; della proroga al 30 giugno per il rendiconto di gestione. Per il momento continua a mancare tuttavia una norma che confermi l' impegno assunto dal Governo. Sulla contabilità economico patrimoniale per i comuni sotto i 5 mila abitanti si è registrata solo la conferma della volontà dell' esecutivo di trovare una soluzione normativa, che però (al netto delle fibrillazioni sul c.d. «salva Roma») non potrà ormai che arrivare a tempo scaduto, tenendo conto che i rendiconti 2018 devono essere approvati entro il 30 aprile. Nelle more, però, il ministero dell' Interno darà indicazione ai prefetti di non intervenire con le diffide che preludono al commissariamento. Positivo, comunque, il commento dell' Associazione nazionale dei comuni italiani, che per voce del vicario Roberto Pella ha parlato di ottimo risultato». «Ora ci aspettiamo che questo adempimento venga definitivamente cancellato così come successo per il bilancio consolidato. È assurdo chiedere un onere del genere ai piccoli comuni, onere che porta più costi che benefici» In effetti, il ministero dell' economia ha recentemente evidenziato che i primi risultati del sistema di registrazione in contabilità economica adottato per gli enti territoriali, acquisiti nella seconda metà del 2017 dai rendiconti 2016 hanno evidenziato difficoltà attuative riconducibili «alla mancanza di specifiche professionalità nel già ridotto organico degli enti locali e nei ritardi nell' aggiornamento dei sistemi informativi al dettato normativo». A questo punto, una riflessione sull' utilità di questo adempimento tanto oneroso quanto impopolare si impone. A parere di molti, il difetto sta nel manico, ossia nella stressa collocazione sistematica dei due sistemi contabili, affiancati solo sulla carta ma di fatto con un peso gerarchico ben diverso (nessuno può Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 30
25 aprile 2019 Pagina 30 Italia Oggi
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