COMUNE DI RUSSI Venerdì, 18 maggio 2018

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COMUNE DI RUSSI Venerdì, 18 maggio 2018
COMUNE DI RUSSI
 Venerdì, 18 maggio 2018
COMUNE DI RUSSI Venerdì, 18 maggio 2018
COMUNE DI RUSSI
                                                           Venerdì, 18 maggio 2018

Prime Pagine
 18/05/2018 Prima Pagina
 Corriere di Romagna (ed. Ravenna)                                                                                              1
 18/05/2018 Prima Pagina
 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)                                                                                             2
Cronaca
 18/05/2018 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 11
 Carnet agli under 26 per il Ravenna Festival                                                                                   3
 18/05/2018 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 45
 La Rocca di Bagnara tempio della birra artigianale                                                                             4
 18/05/2018 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 3
 Morì con la moto sull' asfalto deteriorato Assolto il capo della...                                                            5
 18/05/2018 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 23
 I Tre Monti presi d' assalto La Romagna fa il tifo per Aru                                                                     7
 18/05/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 63
 In Rocca stasera degustazioni di birre artigianali                                                                             9
 17/05/2018 RavennaNotizie.it
 Camera Work Off. Ravenna: tra i bar del centro storico arriva il festival...                                                   10
 17/05/2018 RavennaNotizie.it
 Teatro. Ravenna Festival 2018: da venerdì 18 maggio in...                                                                      12
sport
 18/05/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 75               ALESSANDRA BRUNO, GIACOMO CASADIO, FEDERICO BERTI
 Le ragazze guidano al successo il Pedale Azzurro Rinascita                                                                     13
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
 18/05/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 23                                                                           Gianni Trovati
 La Consulta sblocca i «risparmi» utili agli investimenti locali                                                                14
 18/05/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 28                                                                            Rosanna Zari
 Una dote per migliorare i vigneti                                                                                              16
 18/05/2018 Italia Oggi Pagina 33                                                                    FRANCESCO CERISANO
 Enti, sbloccati gli avanzi e il Fpv                                                                                            18
 18/05/2018 Italia Oggi Pagina 33                                                                         MATTEO BARBERO
 Ora si cambi il pareggio                                                                                                       20
 18/05/2018 Italia Oggi Pagina 34                                                                             LUIGI OLIVERI
 Fondi locali, il Friuli fa (bene) da sé                                                                                        22
 18/05/2018 Italia Oggi Pagina 34                                                        PAGINA A CURA DI MATTEO BARBERO
 Il Dup semplificato si sdoppia                                                                                                 24
 18/05/2018 Italia Oggi Pagina 34
 Schema non vincolante                                                                                                          26
 18/05/2018 Italia Oggi Pagina 36
 Niente limiti all' accesso                                                                                                     27
 18/05/2018 Italia Oggi Pagina 37
 Sicilia, 15 milioni per valorizzare le aree rurali                                                                             29
 18/05/2018 Italia Oggi Pagina 37                                                      PAGINA A CURA DI MASSIMILIANO FINALI
 Fondi per la cooperazione Ue                                                                                                   30
 18/05/2018 Italia Oggi Pagina 37
 Umbria, 2,5 milioni per le energie rinnovabili                                                                                 32
 18/05/2018 Italia Oggi Pagina 38                                                                 PIETRO ALESSIO PALUMBO
 P.a., fabbisogni anticorruzione                                                                                                33
 18/05/2018 Italia Oggi Pagina 38                                                                           PIPPO SCISCIOLI
 Per gazebo e dehor serve la Scia                                                                                               34
 18/05/2018 Italia Oggi Pagina 38                                                                             LUIGI OLIVERI
 Il fondo risorse decentrate non va fatto a fine anno                                                                           35
 18/05/2018 Italia Oggi Pagina 38                                                                       MARCO MASSAVELLI
 Niente multa al proprietario che non ricorda chi guidava                                                                       37
 18/05/2018 Italia Oggi Pagina 39                                                                           ELENA FILIBERTI
 Formazione doc per gli statali                                                                                                 38
 18/05/2018 Italia Oggi Pagina 39                                                                         LUCIANO CATANIA
 Imposta sulla pubblicità, maggiorazioni...                                                                                     40
COMUNE DI RUSSI Venerdì, 18 maggio 2018
18 maggio 2018
                 Corriere di Romagna
                    (ed. Ravenna)
                                    Prima Pagina

                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2017

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COMUNE DI RUSSI Venerdì, 18 maggio 2018
18 maggio 2018
                 Il Resto del Carlino (ed.
                         Ravenna)
                                     Prima Pagina

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COMUNE DI RUSSI Venerdì, 18 maggio 2018
18 maggio 2018
Pagina 11                         Corriere di Romagna
                                  (ed. Ravenna­Imola)
                                                        Cronaca

  Carnet agli under 26 per il Ravenna Festival
  Al via la distribuzione dei 500 tagliandi Omaggiovani tramite la biglietteria del teatro e il
  sito internet

  RAVENNA Parte oggi pomeriggio alle 15 la
  distribuzione dei 500 carnet Omaggiovani
  2018 per assistere agli spettacoli di Ravenna
  Festival: 250 saranno disponibili alla
  biglietteria al Teatro Alighieri ­ che osserverà
  un' apertura pomeridiana straordinaria (sarà
  possibile ritirare fino ad un massimo di 4
  carnet presentando copia del documento di
  identità di ogni amico) e altrettanti tramite la
  pagina Facebook di Ravenna Festival. Due le
  tipologie di carnet fra cui i ragazzi fino a 26
  anni (nati dal 1° maggio 1991) potranno
  scegliere, ognuno composto di 5 spettacoli,
  fino a esaurimento.
  Gli eventi I due percorsi di Omaggiovani 2018
  si incontrano il 16 giugno al Pala De André,
  per il concerto in omaggio a Leonard Bernstein
  a 100 anni dalla nascita: l' Orchestra Giovanile
  "Luigi Cherubini" sarà diretta da Dennis
  Russell Davies, con Emanuele Arciuli al
  pianoforte.
  Il viaggio dei 250 carnet A continua con
  Erodiade ­ Fame di Vento (in programma il 18
  giugno al Teatro Alighieri), riallestimento nell'
  ambito della coreografia creata da Julie Ann
  Anzilotti nel 1993; con lo sbarco della
  multietnica Orchestra di Piazza Vittorio a
  Palazzo San Giacomo a Russi (23 giugno) e
  con le voci di tre donne palestinesi in Maryam
  (7 lu glio, Teatro Rasi). Termina il 13 luglio con
  Que Bom, il tuffo di Stefano Bollani nelle sonorità brasiliane al Pala De André.
  Parte invece il 14 giugno sempre al Teatro Alighieri il carnet B, con Lettere a Nour, un altro sguardo sul
  mondo islamico. A Palazzo San Giacomo per In a Blink of a Night con le 100 chitarre elettriche (22
  giugno), al Teatro Alighieri lo spettacolo delle 22 di Apparizione, firmata da E mio Greco per il Ballet
  National de Marseille & ICK (29 giugno) e al Pala De André il concerto dell' Orchestra Sinfonica
  Nazionale della RAI diretta da James Conlon (7 luglio).

                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2017

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COMUNE DI RUSSI Venerdì, 18 maggio 2018
18 maggio 2018
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                                   (ed. Ravenna­Imola)
                                                         Cronaca

  La Rocca di Bagnara tempio della birra artigianale
  BAGNARA Dopo un esordio dedicato al vino, l'
  XI edizione di Degusto con Gusto vira verso la
  birra. Per un soloed esclusivo appuntamento,
  quello di oggi, quando la Rocca Sforzesca del
  borgo medievale diverrà il palcoscenico più
  adatto per ospitare, a partire dalle 19,
  "Degusto con gusto Birra", evento riservato
  alla produzione di birre artigianali. Le
  degustazioni, gestite direttamente dai birri fici
  che parteciperanno, si potranno gustare in
  abbinamento ai piatti proposti dallo Chef Mir
  co Rocca della Locanda di Bagnara. Fra un
  bicchiere e l' altro l' atmosfera sarà resa
  piacevole dalle note blues del concerto live di
  Marco Liverani.
  La tappa successiva della manifestazione che
  quest' anno coinvolge anche i comuni di Imola
  e Sant' Agata sul Santerno si svolgerà a Russi
  il25 e 26 maggio prossimo. Il 23 giugno
  "Degusto con Gusto" si sposterà ad Imola; tra
  luglio e agosto nuovi appuntamenti a Bagnara
  e a Sant' Agata sul Santerno. Conclude il tour l'
  evento di Cotignola, quale anteprima della
  Festa dell' Uva.

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COMUNE DI RUSSI Venerdì, 18 maggio 2018
18 maggio 2018
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                                   (ed. Ravenna­Imola)
                                                         Cronaca

  Morì con la moto sull' asfalto deteriorato Assolto il
  capo della ditta di manutenzione
  Nel mirino la presenza nel manto stradale di un avvallamento La Procura aveva chiesto
  otto mesi

  RAVENNA Sotto accusa era finito lo stato
  delle strade per la presenza di un
  avvallamento in prossimità del quale il
  motociclista perse il controllo del mezzo. E di
  conseguenza a processo era finito l' allora
  responsabile della società che si occupava
  della manutenzione delle strade comunali
  (citata come responsabile civile e
  rappresentata dall' avvocato Ciriaco Rossi di
  Bologna). L' accusa nei confronti del legale
  rappresentante dell' azienda, assistito dall'
  avvocato Ermanno Cicognani, era quella di
  omicidio colposo per aver indirettamente
  provocato l' incidente stradale costato la vita
  nel maggio del2015 al 44enne Andrea Strani.
  Contestazione caduta ieri di fronte al giudice
  Corrado Schiaretti, che ha assolto l' imputato
  «perché il fatto non sussiste»; il vice
  procuratore onorario Marianna Piccoli aveva
  chiesto otto mesi di pena.
  La difesa In attesa delle motivazioni, che
  saranno rese note entro 90 giorni, è lecito
  ipotizzare che sia stata accolta la tesi difensiva
  secondo la quale non ci sarebbe stata una
  connessione tra l' avvallamento e la sciagura.
  Considerazione che ha fatto leva sulle
  conclusioni del consulente di parte e basata
  sulla dimensione della depressione dell'
  asfalto, «5 centimetri su una superficie di 6
  metri quadrati», ritenuta troppo modesta per
  provocare la perdita di aderenza, tanto più che nella sua arringa l' avvocato Cicognani ha posto l'
  accento sul fatto che per la difesa la moto non avrebbe neppure toccato l' avvallamento passando in un
  altro punto della carreggiata. Esclusa, sempre secondo la tesi difensiva, una manovra improvvisa del
  motociclista, «che non può aver visto la depressione dell' asfalto pervia della direzione di marcia e della
  presenza di un' auto che lo precedeva».
  L' accusa Ha invece ravvisato una diretta correlazione tra l' asfalto deteriorato e l' incidente non solo la
  pubblica accusa ma anche i legali di parte civile, gli avvocati Giovanni Proni, che assiste il padre del
  centauro scomparso, e Paolo Vecchi, che tutela le sorelle della vittima. Convinzione legata non solo
  dalla testimonianza di un altro automobilista che alla Polizia municipale disse di aver visto la moto

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COMUNE DI RUSSI Venerdì, 18 maggio 2018
18 maggio 2018
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18 maggio 2018
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                                    (ed. Ravenna­Imola)
                                                          Cronaca

  I Tre Monti presi d' assalto La Romagna fa il tifo per
  Aru
  "Pida, parsot, e fi... partot", promette il cartello
  issato a 50 metri dal Gpm dei Tre Monti dagli
  "Amici di Forlimpopoli", una quindicina di
  appassionati «un po' suonati» secondo loro
  stessa definizione, che dalle 10 attendono il
  passaggio del Giro fra mangiate, bevute e cori
  da stadio.
  In cima i corridori trovano solo acqua a
  catinelle, coda del fortunale scoppiato alle
  15.45, in tanti costretti a cercare ripari di
  fortuna, rintanandosi all' interno dell'
  agriturismo "Frascineti".
  Epilogo bagnato di una giornata inizialmente
  baciata dal sole, che spinge gli amanti delle
  due ruote, bambini compresi, a raggiungere i
  Tre Monti in sella alle proprie specialissime.
  Come il signor Walter Farina, classe 1946,
  partito di buon mattino da Alfonsine. «Su c' era
  troppa bolgia, così sono sceso in cerca di un
  posto tranquillo. Vado in bici da oltre 50 anni e
  mi hanno messo sotto diverse volte: mia
  moglie mi intima spesso di smettere, io, però,
  non ci penso proprio. Dei corridori italiani non
  mi piace nessuno, preferisco Yates e
  Dumoulin perché sono persone semplici e
  attaccano anche in rosa, senza tatticismi».
  Rina, Paola, Giuseppe e Laura al Giro tifano
  Italia e a ridosso dei ­10 km hanno appeso un
  bel cartello rosa con la scritta "Il ciclismo è lo
  sport che unisce l' Italia e gli italiani, un grande
  grazie a tutti i corridori. La Romagna tifa Aru".
  «Siamo suoi fan, speriamo si riprenda, magari già sullo Zoncolan, sarebbe un sogno poter essere là.
  Ammiriamo anche Chaves, che, nella giornata di crisi, si è fatto intervistare col sorriso sulle labbra
  subito dopo l' arrivo».
  Super tifoso di Aru è pure Valerio Martinelli di Russi, che sul G pm ha piantato la bandiera dei Quattro
  Mori. «Dopo Nibali è il miglior ciclista che abbiamo. Pec cato vinca poco, soprattutto per me che, da
  juventino, sono abituato ai successi».
  Geoffray Bordy si è sobbarcato 1.700 km in auto da solo da Tours (Francia) a Campo Imperatore, per
  sostenere la sua amata FdJ, di cui indossa anche la maglia. «Seguirò otto tappe fino alla crono di
  martedì. Dormo in macchina o in tenda, dove capita. È il 5° Giro che seguo così».
  Intanto, risalendo verso la cima, colpisce l' assenza di scritte sull' asfalto. In mattinata sono state
  cancellate perché la maggior parte offensiva nei confronti di Israele. Gli altri sono tutti controla discarica
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COMUNE DI RUSSI Venerdì, 18 maggio 2018
18 maggio 2018
Pagina 23                           Corriere di Romagna
18 maggio 2018
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                                          Ravenna)
                                                           Cronaca

  BAGNARA

  In Rocca stasera degustazioni di birre artigianali
  LE ETICHETTE che contraddistinguono la
  migliore produzione di birra artigianale sono
  pronte a sbarcare a Bagnara. La 9ª edizione di
  'Degusto con Gusto' stasera abbandona il vino
  per privilegiare la birra. La Rocca Sforzesca
  diverrà palcoscenico, dalle 19 alle 23.30, di
  'Degusto con gusto Birra', evento dedicato alle
  birre artigianali. Le degustazioni, gestite
  direttamente dai birrifici, si potranno gustare in
  abbinamento ai piatti proposti dallo chef Mirco
  Rocca della Locanda di Bagnara. Il tutto
  accompagnato dalle note blues del concerto
  live di Marco Liverani. La tappa successiva
  della manifestazione che quest' anno
  coinvolge anche Imola e S.Agata sul Santerno,
  s i s v o l g e r à a Russi i l 2 5 e 2 6 m a g g i o
  prossimo. Nel parco che circonda la Rocca del
  Castello tornerà 'Wine in the park',
  degustazioni guidate dal personale dell'
  Associazione italiana sommelier­Romagna
  affiancate dalla possibilità di gustare lo
  streetfood del Blue' n Green Pub, e ledolci
  sorprese messe a disposizioni dal Bar
  Centrale di Russi. La manifestazione si può
  seguire su Facebook, Twitter, Instagram.

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17 maggio 2018
                                       RavennaNotizie.it
                                                         Cronaca

  Camera Work Off. Ravenna: tra i bar del centro
  storico arriva il festival diffuso di fotografia
  I bar del centro storico di Ravenna e lo spazio
  espositivo Palazzo Rasponi 2 ( via Massimo d'
  Azeglio, 2) saranno, dal 18 al 27 maggio , i
  luoghi di Camera Work Off , il progetto
  collaterale a Camera Work, il concorso di
  fotografia indetto dall' Assessorato alle
  Politiche Giovanili del Comune di Ravenna e
  dall' Università di Bologna ­ Campus di
  Ravenna dedicato agli under 35. Il tema dell'
  ultima edizione è "Quaderni di viaggio: storie
  di percorsi, cammini, itinerari metaforici". In
  concomitanza con la rassegna ufficiale che
  premia, con la possibilità di esporre, i vincitori
  del concorso, il circuito Off si svilupperà come
  un piccolo festival diffuso di fotografia , un
  percorso per la città alla scoperta degli artisti
  che hanno partecipato alla call del Comune,
  senza però posizionarsi ai primi posti. "Il
  coinvolgimento della città e la disponibilità di
  molti locali pubblici ad ospitare le mostre
  fotografiche e gli eventi ad esse correlati ­
  afferma l' assessora alle Politiche giovanili,
  Valentina Morigi ­ conferma la validità del
  progetto Camera Work che richiama così tanto
  l' interesse dei giovani attorno alla fotografia.
  Con questa novità si verrà a creare un
  percorso non solo fisico, ma anche ideale, tra
  lo spazio espositivo PR2 e il Mar che ospita la
  personale di Alex Majoli. Un incontro fra giovani artisti della fotografia e un grande professionista di
  fama mondiale che sarà di reale interesse e molto stimolante". L' apertura è in programma venerdì 18
  maggio alle ore 18 a Palazzo Rasponi 2 con l' inaugurazione della mostra collettiva ufficiale di Camera
  Work , composta dai quarti classificati ex aequo. L' evento sarà arricchito da un deejay set. Alle ore 19 il
  Bar Il Nazionale (piazza del Popolo, 28) ospiterà Daniele Aguzzoli e il suo "Matte Black" : 27 anni, di
  Reggio Emilia, Aguzzoli ha abbinato a ogni scatto una canzone , scelta dal protagonista della foto.
  Esperimento che replicherà per il pubblico, con una performance che consisterà nell' allestire uno
  spazio fotografico nel quale ritrarre le persone interessate sulle note delle loro canzoni preferite. Dal
  pomeriggio, nel bar Fresco (via IV Novembre, 51), si potrà visitare la mostra "Aleph" del ventenne
  milanese Emanuele Dainotti, che ha raccontato un viaggio negli Stati Uniti d' America del quale non
  viene mostrato nulla, visto che il soggetto si nasconde dietro il capo della ragazza che ha compiuto il
  viaggio. I partecipanti potranno partecipare all' happening interattivo "Frame yourself" che darà la
  possibilità di scattarsi selfie e fotografie all' interno di una grande cornice , condividendo gli scatti su
  Facebook e Instagram con gli hashtag #palazzorasponi2, #camerawork2018, #circuitoff, #selfiealfresco
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17 maggio 2018
                                       RavennaNotizie.it
17 maggio 2018
                                       RavennaNotizie.it
                                                         Cronaca

  Teatro. Ravenna Festival 2018: da venerdì 18
  maggio in distribuzione 500 carnet Omaggiovani
  250 disponibili in biglietteria e 250 tramite la pagina Facebook di Ravenna Festival

  500 carnet di biglietti omaggio per Ravenna
  Festival 2018 saranno in distribuzione da
  venerdì 18 maggio, ore 15 , con le seguenti
  modalità: 250 in biglietteria al Teatro Alighieri ­
  che per l' occasione osserverà un' apertura
  pomeridiana straordinaria (sarà possibile
  ritirare fino ad un massimo di 4 carnet
  presentando copia del documento di identità di
  ogni amico) e 250 tramite la pagina Facebook
  di Ravenna Festival. Due le tipologie di carnet
  fra cui scegliere (A e B, ognuno composto di 5
  spettacoli), fino a esaurimento della
  disponibilità e con eventi in parte diversi.
  Ravenna­PageDetail728x90_320x50­1 Il sogno
  del Festival non sarebbe lo stesso senza il
  contributo delle nuove generazioni: ancora una
  volta grazie al consolidato impegno della
  Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
  per avvicinare i giovani alla cultura e alle arti,
  Omaggiovani invita 500 ragazzi fino a 26 anni
  (nati dal 1 maggio 1991) a scegliere fra due
  carnet omaggio. I due percorsi di
  Omaggiovani 2018 si incontrano il 16 giugno al
  Pala De André, per il concerto in omaggio a
  Leonard Bernstein a 100 anni dalla nascita: l'
  Orchestra Giovanile "Luigi Cherubini" sarà
  diretta da Dennis Russell Davies, con
  Emanuele Arciuli al pianoforte. Il viaggio dei
  250 Carnet A continua con Erodiade ­ Fame di Vento ( 18 giugno , Teatro Alighieri), riallestimento nell'
  ambito della coreografia creata da Julie Ann Anzilotti nel 1993; con lo sbarco della multietnica Orchestra
  di Piazza Vittorio a Palazzo S. Giacomo a Russi ( 23 giugno ) e con le voci di tre donne palestinesi in
  Maryam (7 luglio, Teatro Rasi). Termina il 13 luglio con Que Bom, il tuffo di Stefano Bollani nelle
  sonorità brasiliane al Pala De André. Parte il 14 giugno al Teatro Alighieri il Carnet B , con Lettere a
  Nour, un altro sguardo sul mondo islamico. A Palazzo S. Giacomo per In a Blink of a Night con le 100
  chitarre elettriche ( 22 giugno ), al Teatro Alighieri lo spettacolo delle 22 di Apparizione, firmata da Emio
  Greco per il Ballet National de Marseille & ICK ( 29 giugno ), e al Pala De André il concerto dell'
  Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI diretta da James Conlon ( 7 luglio ).

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                                      Ravenna)
                                                         sport

  Ciclismo giovanissimi Anche a Godo il sodalizio ravennate ha vinto la classifica per società

  Le ragazze guidano al successo il Pedale Azzurro
  Rinascita
  Godo CONTINUANO le soddisfazioni per il
  Pedale Azzurro­Rinascita vittorioso nel 5° Gp
  Credito Cooperativo Ravennate e Imolese,
  gara su strada per giovanissimi dai 7 ai 12
  anni, con 136 concorrenti al via. Il sodalizio di
  Ravenna ha vinto con 63 punti davanti ad
  Alma Juventus 55, Faentina 30, Cotignolese
  23, Massese Minipan con 19. Tra i vincitori di
  giornata spicca il G5 Federico Fabbri che si è
  imposto con un' azione di forza.
  Risultati. Maschi: G1 1) David Hryb (Faentina),
  2) Ringhini (Alma Juventus), 3) Andrea Lotti
  (Pedale Azzurro Rinascita).
  G2 1) Piccioli (Alma), 2) Rondina (idem), 3)
  Cristian Turricchia (Faentina). G3 1) Michael
  Casadio (Castel Bolognese), 2) Matteo Micali
  (Pedale Azzurro), 3) Youssef (Alma). G4 1)
  Baldelli (Alma), 2) Matteo Ghirelli (Faentina),
  3) Marco Patuelli (Pedale Azzurro). G5 1)
  Sgherri (Alma), 2) Nicoloso (idem), 3)
  Francesco Segurini (Pedale Azzurro). G6 1)
  Federico Fabbri (Cotignolese), 2) Federico
  Berti (Massese­Minipan), 3) Giacomo Casadio
  (Pedale Azzurro). Femmine: G2 1) Martina
  Pignato (Pedale Azzurro), 2) Majdulin Beggar (Aurora Fusignano Patata). G3 1) Asia Vanuzzo (Pedale
  Azzurro), 2) Emma Ricci (Cotignolese), 3) Jolanda Sambi (Pedale Azzurro). G4 1) Emma Vanuzzo
  (Pedale Azzurro), 2) Martina Negrini (S. Maria Codifiume), 3) Elvana Preleci (Zannoni). G5 1) Martina
  Conti (Pedale Azzurro), 2) Eusebi (Alma), 3) Nikol Dollaku (Pedale Azzurro). G6 1) Beciani (Alma), 2)
  Mencaccini (idem), 3) Alessandra Bruno (Pedale Azzurro).

                               ALESSANDRA BRUNO, GIACOMO CASADIO, FEDERICO BERTI

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                                    Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  Comuni. Incognita da 16,2 miliardi

  La Consulta sblocca i «risparmi» utili agli
  investimenti locali
  ROMA L' obbligo per regioni ed enti locali di
  rispettare ogni anno il pareggio di bilancio non
  può bloccare i "risparmi" accumulati negli
  esercizi precedenti che servono a finanziare
  investimenti. Con la sentenza 101/2018
  (presidente Lattanzi, redattore Carosi)
  depositata ieri, la Corte costituzionale assesta
  un' altra bordata ai vincoli di finanza pubblica
  sugli enti territoriali.
  La sentenza colpisce la norma sull' equilibrio
  (comma 466 della manovra 2017) nella parte
  in cui non libera dai vincoli del pareggio l'
  a v a n z o d i amministrazione e i l f o n d o
  pluriennale vincolato per il pagamento delle
  spese programmate. La questione riguarda le
  regole a regime dal 2020, annualità che è già
  nei preventivi approvati quest' anno, che sono
  triennali. Secondo i calcoli dell' Upb, gli
  «avanzi» presenti nei conti locali valgono 16,2
  miliardi, divisi fra Regioni (10,8 miliardi) ed
  enti locali (5,3, di cui 3,7 nei Comuni). Poco
  meno di un punto di Pil che una "liberazione"
  immediata trasformerebbe in deficit.
  Non tutti questi avanzi si possono tradurre
  subito in investimenti, perché spesso non c' è
  cassa a sostenerli: ma il problema rimane
  pesante, e tocca soprattutto le prospettive di investimenti degli enti del Centro­Nord.
  Il tema che oppone da tempo la Consulta e il ministero dell' Economia è la regola del pareggio di
  bilancio, ora sotto i riflettori anche della politica con le proposte di «superamento» dell' attuale articolo
  81 della Costituzione scritte nel contratto M5S­Lega. Attenzione però a non confondere i due piani. La
  Consulta non contesta ovviamente la norma costituzionale ma spiega che la sua applicazione non può
  congelare le risorse per gli investimenti programmati.
  Il tema è ad alto tasso tecnico, per di più in un «ordito normativo non di rado oscuro» secondo la stessa
  Consulta che torna a denunciare «un deficit di trasparenza bisognoso di un tempestivo e definitivo
  superamento».
  Ma riguarda da vicino i soldi dei cittadini, che in quanto contribuenti sono titolari delle risorse al centro
  della discussione.
  La Corte mette nero su bianco il fatto che l' obbligo di rispettare il pareggio di competenza in un dato
  anno non può bloccare le risorse che arrivano dagli anni precedenti e servono a finanziare investimenti
  pluriennali. Per questo si occupa dell' avanzo di amministrazione (i "risparmi" ottenuti negli esercizi

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                                     Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  Agricoltura. Al settore vitivinicolo 337 milioni, anche per la riconversione e ristrutturazione delle
  coltivazioni

  Una dote per migliorare i vigneti
  Contributi europei ripartiti su base regionale ­ Le domande entro il 30 giugno

  Come ogni anno, anche per il 2018­2019,
  arrivano puntuali gli interventi a favore delle
  vigne italiane. Con il decreto n. 2987 del 15
  maggio, il ministero delle Politiche agricole e
  forestali ha stabilito in quasi 337 milioni la
  dotazione finanziaria destinata al sostegno del
  settore vitivinicolo più nota come Ocm
  (organizzazione comune del mercato).
  La dotazione è ripartita tra le Regioni e le
  Province autonome di Trento e Bolzano (si
  veda tabella in pagina). Gli aiuti sono di
  origine europea in applicazione del
  regolamento 1308/2013 e sono diretti a vari tipi
  di investimento dell' intero settore vitivinicolo:
  promozione sui mercati dei Paesi esteri,
  ristrutturazione e riconversione vigneti,
  vendemmia verde, assicurazione del raccolto,
  investimenti distillazione sottoprodotti.
  Ristrutturazione vigneti Ma la misura più
  attuale è quella dedicata alla ristrutturazione e
  riconversione di vigneti destinati alla
  produzione di uve da vino poiché le Regioni
  stanno emanando i bandi la cui scadenza è
  fissata per l' anno in corso al 30 giugno 2018.
  Per questa misura sono previsti contributi per
  150 milioni. I beneficiari sono in generale le
  persone fisiche o giuridiche che conducono vigneti con varietà di uve da vino o sono in possesso di
  autorizzazioni all' impianto di superfici vitate.
  I beneficiari In particolare possono beneficiare dell' aiuto: gli imprenditori agricoli, le organizzazioni di
  produttori, le cooperative agricole, le società agricole, i consorzi di tutela autorizzati. Il finanziamento
  può essere ottenuto: per la ristrutturazione dei vigneti esistenti mediante operazioni di estirpazione con
  reimpianto in una posizione più favorevole o nella stessa posizione ma con modifiche alla forma di
  allevamento o sesto di impianto; per la riconversione varietale, con questa operazione si possono
  cambiare i vitigni attraverso il reimpianto dell' intero vigneto e sostituendone la composizione
  ampelografica oppure attraverso il sovrainnesto lasciando inalterato il vigneto; per il miglioramento delle
  tecniche di gestione dei vigneti anche attraverso azioni di razionalizzazione degli interventi sul terreno e
  delle forme di allevamento.
  Per i vigneti reimpiantati dovranno essere utilizzati gli stessi vitigni estirpati oppure vitigni compresi tra
  quelli riconosciuti idonei alla coltivazione e classificati negli specifici elenchi regionali.
  I contributi L' entità del contributo può variare dal 50 al 75% della spesa con importi massimi ad ettaro di
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18 maggio 2018
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                                      Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  La Consulta: il blocco dal 2020 crea un vulnus. Niente effetti negativi sulla finanza pubblica

  Enti, sbloccati gli avanzi e il Fpv
  Devono avere effetti neutrali sull' equilibrio di bilancio

  Il blocco dell' avanzo di amministrazione e del
  Fondo pluriennale vincolato (Fpv) degli enti
  locali a partire dal 2020 è incostituzionale.
  Perché crea «un evidente vulnus» per gli enti
  con riguardo all' equilibrio di bilancio che lo
  stato (art. 81 Cost.) e le pubbliche
  amministrazioni locali, in quanto facenti parte
  della finanza pubblica allargata (art. 97 Cost.),
  devono garantire. Lo ha stabilito la Corte
  costituzionale con la sentenza n. 101/2018
  depositata ieri in cancelleria (relatore Aldo
  Carosi), che contiene tre dichiarazioni di
  illegittimità costituzionale di altrettante
  disposizioni della legge di bilancio del 2017
  (legge n. 232/2016), la prima delle quali ha
  effetto nei confronti di tutti gli enti territoriali.
  La Consulta ha bocciato l' art. 1 comma 466,
  della legge n. 232 del 2016 «nella parte in cui
  stabilisce che, a partire dal 2020, ai fini della
  determinazione dell' equilibrio del bilancio
  d e g l i enti territoriali, le spese vincolate
  provenienti dai precedenti esercizi debbano
  trovare finanziamento nelle sole entrate di
  competenza». La stessa disposizione è stata
  dichiarata incostituzionale anche là dove «non
  prevede che l' inserimento dell' avanzo di
  amministrazione e d e l f o n d o p l u r i e n n a l e
  v i n c o l a t o n e i bilanci d e i m e d e s i m i enti
  territoriali abbia effetti neutrali rispetto alla determinazione dell' equilibrio dell' esercizio di competenza».
  A differenza di quanto affermato nelle sentenze n. 247 e 252/2017, in cui la Corte aveva offerto un'
  interpretazione adeguatrice delle precedenti disposizioni in materia di avanzo di amministrazione e di
  Fpv, salvandole dalla declaratoria di illegittimità, questa volta la Consulta non ha potuto fare altro che
  ammettere che la norma della legge di bilancio 2017 «è andata a confliggere con gli artt. 81, 97 e 119
  della Costituzione».
  «A differenza di quanto consentito fino al 2019», si legge nella sentenza, «per il 2020 (esercizio
  finanziario che viene già in rilievo per effetto della programmazione triennale 2018­2020) gli enti
  territoriali sarebbero costretti tra due alternative: a) rinuncia a onorare gli impegni e le obbligazioni
  previste dal Fondo pluriennale vincolato a far data dal 2020, ovvero b) ricerca di una nuova copertura
  per impegni e obbligazioni già perfezionati negli anni precedenti». Con evidente danno per gli enti, visto
  che, prosegue la Consulta, «la riduzione in itinere dei fondi stanziati per fronteggiare spese pluriennali e
  la conseguente incertezza sulla loro definitiva entità non consentono una proficua utilizzazione degli
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18 maggio 2018
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  L' Analisi

  Ora si cambi il pareggio
  La sentenza n. 101/2018 impone una profonda
  revisione disciplina sul pareggio di bilancio
  degli enti territoriali.
  L' orientamento della Corte costituzionale è
  assolutamente chiaro e condivisibile, ma la
  «normativa di risulta» abbisogna con urgenza
  di un tagliando. I giudici delle leggi hanno
  ribadito i concetti chiave già messi nero su
  bianco della sentenza n. 247/2017,
  confermando che l' impiego dell' avanzo di
  amministrazione e del fondo pluriennale
  vincolato devono avere effetti neutrali rispetto
  alla determinazione dell' equilibrio del bilancio
  di competenza. Solo che questa volta, da
  palazzo della Consulta è uscita una pronuncia
  di accoglimento, che a differenza della
  precedente ha effetti erga omnes. È come se
  la Corte, dopo il monito lanciato qualche mese
  fa attraverso un' interpretazione
  costituzionalmente orientata ed a fronte della
  posizione conservativa assunta al riguardo da
  governo e parlamento, abbia voluto mettere
  una pietra tombale sulla questione. Non a
  caso, la sentenza richiama in modo esplicito e
  palesemente critico la circolare n. 5/2018 della
  Ragioneria generale dello stato, laddove di
  afferma che gli strumenti previsti dal
  legislatore rappresentano un efficace mezzo di
  utilizzo e progressivo smaltimento dell' avanzo di amministrazione da parte degli enti territoriali. Più
  indiretta ma altrettanto evidente la bacchettata all' Ufficio parlamentare di bilancio, che in un recente
  focus (anche recante il n. 5/2018) ha messo in guardia sugli impatto finanziario di uno sblocco
  generalizzato degli avanzi.
  Per quel che riguarda l' impiego dell' avanzo di amministrazione, sia nel caso in cui venga
  volontariamente destinato a liberare spazi finanziari in ambito regionale, sia nel caso in cui venga
  impiegato dall' ente titolare, il saldo di tali opzioni risulterà comunque pari a zero, poiché entrambe sono
  ancorate a una quantità sicura e delimitata, l' avanzo libero (ferma restando l' utilizzazione dell' avanzo
  vincolato alle scadenze e per gli scopi previsti dal «vincolo»), e, nell' ambito di tale grandezza, si
  espandono e si riducono in modo complessivamente circoscritto. Parimenti, il fondo pluriennale
  vincolato è strutturato proprio in modo da preservare l' equilibrio complessivo tra risorse e fabbisogno di
  spesa, malgrado l' inevitabile diacronia delle relative transazioni finanziarie nel periodo di attuazione dei
  singoli progetti. A questo punto, però, si pone il problema di mettere ordine in un quadro normativo e di
  prassi che, fra riletture ortopediche (sentenza 247) e amputazioni parziali (sentenza 101) risulta

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  Lunedì all' aran la firma definitiva del ccnl

  Fondi locali, il Friuli fa (bene) da sé
  Mentre il contratto collettivo nazionale di lavoro
  delle Funzioni locali (che sarà definitivamente
  sottoscritto lunedì 21 maggio all' Aran assieme
  a quello del comparto sanità) fallisce
  totalmente l' obiettivo della semplificazione
  della costituzione dei fondi previsto dalla
  riforma Madia, il contratto del comparto unico
  regionale del Friuli Venezia Giulia realizza un'
  esemplare razionalizzazione del sistema.
  L' articolo 40, comma 4r­ter, del dlgs 75/2017,
  allo scopo di «semplificare la gestione
  amministrativa dei fondi destinati alla
  contrattazione integrativa e di consentirne un
  utilizzo più funzionale ad obiettivi di
  valorizzazione degli apporti del personale» e
  per migliorare la produttività e la qualità dei
  servizi, ha assegnato alla contrattazione
  collettiva nazionale di giungere «al riordino,
  alla razionalizzazione ed alla semplificazione
  delle discipline in materia di dotazione ed
  utilizzo dei fondi destinati alla contrattazione
  integrativa». Nella preintesa stipulata il 21
  febbraio scorso, tuttavia, non si ha traccia
  alcuna di semplificazione per la costituzione
  dei fondi. L' articolo 67, comma 1, della
  preintesa mantiene intatte le modalità per
  costituire i fondi, invero talmente complicate
  da aver ingenerato un contenzioso estesissimo
  tra enti e servizi ispettivi del Mef. La regione Friuli Venezia Giulia, invece, ha adottato un sistema
  semplicissimo. Si stabilisce che l' ammontare delle risorse del salario accessorio per ciascun ente si
  determina in primo luogo in relazione a quanti dipendenti risultavano in servizio al 31 dicembre 2016. In
  secondo luogo, per ciascun dipendente, a seconda della categoria di inquadramento si fissa un valore
  individuale che finanziare le risorse stabili, crescente col crescere della qualifica funzionale, secondo le
  indicazioni della tabella approvata. Infine per determinare la parte variabile del salario accessorio, il
  contratto attribuisce a ciascun dipendente un costo di 1.000 euro. La somma dei vari elementi, compone
  il fondo, in modo semplicissimo e a prova di qualsiasi errore o incomprensione. Ovviamente, il contratto
  collettivo regionale prevede strumenti di incremento dei valori del fondo, soprattutto di parte variabile e
  permette a ciascun ente, se i bilanci lo consentono, anche di incrementarlo del 25% rispetto all'
  ammontare del 2016: questo perché il rispetto del tetto imposto dall' articolo 23, comma 2, della legge
  Madia in Friuli Venezia Giulia si determina a livello di comparto regionale e non di singolo ente. Il
  contratto della regione Friuli Venezia Giulia rappresenta un sistema innovativo, prova concreta della
  possibilità di semplificare davvero le modalità fin qui astruse e complesse disposte in sede nazionale.

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  I correttivi della commissione Arconet al documento di programmazione per i piccoli comuni

  Il Dup semplificato si sdoppia
  Versione light e ultralight per gli enti fino a 2.000 abitanti

  Il Dup semplificato cambia pelle e si sdoppia.
  Con i correttivi definiti dal gruppo di lavoro
  istituto in base all' art. 1, comma 887, della
  legge n. 205/2017 e licenziati dalla
  commissione Arconet lo scorso 11 aprile,
  accanto alla versione light disponibile per tutti
  g l i enti fino a 5.000 abitanti (che andrà a
  sostituire quella, assai poco diffusa, introdotta
  dal dm 20 aprile 2015) ne arriva una ancora
  p i ù s n e l l a d e s t i n a t a a i comuni c h e n o n
  superano i 2.000 residenti.
  Come anticipato da ItaliaOggi del 15/5/2018, il
  nuovo DupS è ormai prossimo al traguardo, in
  tempo per essere recepito in un nuovo decreto
  correttivo dell' allegato 4/1 sulla
  programmazione applicabile già in vista della
  prossima scadenza del 31 luglio, quando
  dovrà essere presentato il documento relativo
  al triennio 2019­2021.
  L' esigenza di sfrondare questo adempimento,
  che molti operatori considerano non a torto
  inutile vista la difficoltà di programmare in un
  contesto di continua e diffusa incertezza
  normativa, è da tempo avvertita. Anzi, le
  associazioni rappresentative dei mini enti
  avrebbero preferito scelte più radicali, in
  particolare la cancellazione dell' obbligo al di
  sotto di determinate soglie demografiche.
  Viceversa, si è scelto un percorso più prudente che, di fatto, porterà ad avere tre tipologie di Dup: 1)
  quello ordinario, obbligatorio per gli enti con oltre 5.000 abitanti e facoltativo per gli altri; 2) quello
  semplificato, facoltativo per gli enti fino a 5.000 abitanti; 3) quello super semplificato, facoltativo per gli
  enti fino a 2.000 abitanti.
  Come ovvio, le amministrazioni di minori dimensioni potranno scegliere fra le forme semplificate loro
  consentite e la forma ordinaria. In altre parole, il disegno è flessibile verso il basso, mentre è rigido
  verso l' alto, dato che sopra i 5.000 abitanti l' unica scelta è il Dup ordinario.
  Finora, in effetti, il DupS non ha riscosso grande popolarità, a causa, da un lato, dell' offerta delle
  software houses, che (anche economizzare i costi) hanno preferito il modello ordinario, dall' altro della
  modestia dei contenuti di semplificazione introdotti: in particolare, in base alla disciplina attuale, l' unico
  alleggerimento riguarda l' esclusione dell' obbligo di definire obiettivi strategici di mandato collegati alle
  missioni e obiettivi operativi collegati ai programmi, essendo sufficiente declinare per missioni gli
  indirizzi generali.
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  Schema non vincolante
  Il nuovo DupS, in entrambe le sue versioni,
  potrà essere redatto secondo uno schema­tipo
  che, in ogni caso, non sarà vincolante, ma
  servirà solo come modello. È questa un' altra
  delle novità dell' imminente decreto correttivo,
  che colma una delle principali lacune della
  disciplina vigente.
  Quest' ultima, infatti, non ha previsto per il
  Dup, a differenza di quanto accadeva per la
  «vecchia» relazione previsionale e
  programmatica, un facsimile, lasciando piena
  l i b e r t à a l l e amministrazioni. S i t r a t t a
  evidentemente di un paradosso nell' era dell'
  armonizzazione, che per altri versi ha imposto
  schemi rigidi e uniformi.
  La novella in via di approvazione introduce un
  modello di Dup solo per le sue versioni
  semplificate, senza tuttavia imporne il puntuale
  rispetto. Nel testo dei nuovi paragrafi 8.4 e
  8.4.1 dell' allegato 4/1 si legge, infatti, che gli
  enti potranno (e non dovranno) utilizzare,
  anche solo parzialmente, la struttura dio
  riportata nel nuovo esempio n. 1 dell'
  appendice tecnica.
  Tale struttura è unica sia per i comuni fino a
  2.000 abitanti che per quelli da 2.001 a 5.000
  ed è sempre articolata in due parti, come per il
  Dup ordinario e a differenza dell' attuale DupS.
  Una questione che dovrà essere chiarita riguarda, infine, le unioni d i comuni. Posto che, in base al
  comma 115 della l 56/2014, a quelle composte da comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti si
  applicano le disposizioni normative previste per i piccoli comuni, occorrerà stabilire che tipo di Dup
  essere devono e possono approvare.

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  L' uso dei sistemi informatici garantisce il diritto senza gravare sull' ente

  Niente limiti all' accesso
  Illegittimi i paletti alle istanze del consigliere

  Possono essere considerate legittime le
  numerose e reiterate istanze di accesso al
  protocollo del comune da parte di un
  consigliere di minoranza?
  L' art. 22, comma 2, della legge n. 241/90
  stabilisce che l' accesso ai documenti
  amministrativi, considerate le sue rilevanti
  f i n a l i t à d i pubblico interesse, costituisce
  principio generale dell' attività amministrativa
  al fine di favorire la partecipazione e di
  assicurarne l' imparzialità e la trasparenza.
  L' art. 43 del decreto legislativo n. 267/00,
  invece, consente ai consiglieri comunali d i
  accedere a tutte le notizie e le informazioni in
  possesso dell' ente, utili all' espletamento del
  proprio mandato.
  Nella fattispecie, il sindaco ha sospeso le
  r i c h i e s t e d i a c c e s s o d e l consigliere d i
  minoranza al protocollo, ritenendole
  «formalizzate in modo abnorme, generico,
  indiscriminato e reiterato e finalizzate a
  strategie ostruzionistiche comportanti aggravi
  dell' attività amministrativa dell' ente».
  Tuttavia, al consigliere comunale, in relazione
  proprio al munus rivestito, deve essere
  riconosciuto un diritto più ampio rispetto a
  quello esercitabile dal semplice cittadino, che
  si estende oltre le competenze attribuite al
  consiglio comunale, al fine della necessaria valutazione della correttezza ed efficacia dell' operato dell'
  amministrazione comunale (cfr.
  : Cds n. 4525 del 5/9/2014, Cds Sez. V n. 5264/07 che richiama Cons. stato, V Sez.
  21/2/1994 n. 119, Cons. stato, V Sez. 26/9/2000 n. 5109, Cons. stato, V sez. 2/4/2001 n. 1893).
  La giurisprudenza (cfr.
  Tar Sardegna n. 29/2007 e n. 1782/2004, Tar Lombardia, Brescia, n. 362/2005, Tar Campania, Salerno,
  n.
  26/2005), in discontinuità rispetto a precedenti decisioni e fatta salva la necessità di non aggravare la
  funzionalità amministrativa dell' ente con richieste emulative, è, infatti, oggi orientata a ritenere illegittimo
  il diniego opposto dall' amministrazione di prendere visione del protocollo generale e di quello riservato
  del sindaco, comprensivo sia della posta in arrivo che di quella in uscita.
  Peraltro, i giudici del Tar Sardegna, nella citata sentenza n. 29/2007, hanno affermato che è consentito
  prendere visione del protocollo generale senza alcuna esclusione di oggetti e notizie riservate e di
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  domande entro il 30/6

  Sicilia, 15 milioni per valorizzare le aree rurali
  La Regione Sicilia ha stanziato 15 milioni di
  euro per sostenere investimenti per la
  conservazione della biodiversità, la
  valorizzazione del territorio e per la pubblica
  utilità. Lo prevede il bando dell' operazione
  4.4.c del piano di sviluppo rurale 2014­2020,
  emanato nell' ambito della sottomisura 4.4
  «Sostegno a investimenti non produttivi
  connessi all' adempimento degli obiettivi agro­
  climatico­ambientali».
  Oltre agli agricoltori, possono partecipare al
  bando gli enti gestori del territorio, pubblici e
  privati, che hanno la disponibilità di terreni
  ricadenti nelle aree di localizzazione degli
  interventi. I progetti potranno prevedere
  investimenti di recupero, creazione e ripristino
  di biotopi, habitat naturali e naturalistici
  terrestri, acquatici e ripariali, nonché
  investimenti finalizzati alla sosta della fauna
  stanziale e migratoria. Saranno finanziate
  anche strutture funzionali alla diffusione della
  fauna selvatica, investimenti di ingegneria
  naturalistica, creazione di boschetti e macchia
  mediterranea, oltre che impianto di fasce di
  vegetazione. Il sostegno è riservato alla
  conservazione di alberi isolati o in filare,
  ripristino di zone umide, bivieri, laghetti e
  stagni, realizzazione/ripristino sentieri, stazioni
  informative, oltre che segnaletica e cartellonistica. Infine, i contributi sosterranno la creazione di punti di
  approvvigionamento d' acqua e di luoghi di sosta, nonché punti di osservazione per bird watching. L'
  intensità del sostegno a fondo perduto è pari al 100% delle spese sostenute. Le domande di
  partecipazione al bando potranno essere presentate fino al 30 giugno 2018.

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  Al via il quarto bando del programma comunitario Interreg Europe. Domande entro il 22/6

  Fondi per la cooperazione Ue
  Stanziati 74 mln per R&S tecnologico e imprenditoriale

  Il quarto bando del programma comunitario di
  cooperazione territoriale Interreg Europe potrà
  contare su una dotazione finanziaria di 74
  milioni di euro. Ricerca e sviluppo tecnologico,
  sviluppo imprenditoriale, sostegno alle
  economie a basso impatto ambientale sono le
  priorità su cui saranno concentrati i fondi
  stanziati. Il bando permetterà ad enti locali ed
  altri soggetti interessati di presentare progetti
  fino al 22 giugno 2018.
  Il sito internet di riferimento del programma è
  www.interregeurope.eu. L' obiettivo del
  programma di cooperazione è favorire la
  collaborazione e lo scambio di idee e buone
  pratiche tra le autorità pubbliche di tutta l'
  Unione europea, al fine di trovare soluzioni per
  il miglioramento delle politiche e strategie
  comunitarie.
  Fondi per enti locali e altri soggetti pubblici e
  privati Potranno partecipare al bando le
  autorità pubbliche, gli organismi di diritto
  pubblico e gli organismi non profit privati,
  ubicati in uno dei ventotto stati membri dell'
  Unione europea, oltre a Svizzera e Norvegia; i
  soggetti svizzeri e gli organismi privati no­
  profit non possono ricoprire il ruolo di capofila.
  Il bando impone un partenariato minimo che
  copra almeno tre stati, di cui almeno due
  appartenenti all' Unione europea. Rispetto ai precedenti bandi, i cui progetti erano caratterizzati da una
  scarsa copertura geografica, il quarto bando impone che i partner coprano almeno tre delle quattro
  macro­aree del programma individuate in aree Nord, Sud, Est e Ovest del territorio europeo, oltre ad
  incoraggiare la copertura di aree non ancora interessate da progetti finanziati in passato. Possono
  partecipare al progetto anche eventuali partner provenienti da altri stati, a condizione che non beneficino
  del contributo del programma.
  Priorità a innovazione, imprese, cultura e ambiente Grazie ai fondi del programma, saranno finanziati
  progetti di cooperazione orientati a migliorare l' attuazione delle politiche di sviluppo regionale e dei
  programmi, in particolare i programmi di investimento per la crescita e l' occupazione.
  Possono ottenere un sostegno anche i programmi di cooperazione territoriale europea nel campo della
  ricerca e delle infrastrutture per l' innovazione, soprattutto se attuati nel quadro delle «smart
  specialisation strategies». Il contributo comunitario sostiene inoltre i progetti per il trasferimento dell'
  innovazione dai soggetti che si occupano di ricerca nelle aree della «smart specialisation» ad imprese e
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  domande al 31/5

  Umbria, 2,5 milioni per le energie rinnovabili
  La Regione Umbria concede contributi a fondo
  perduto per il sostegno agli investimenti nelle
  energie rinnovabili e nel risparmio energetico
  nelle aree rurali. Lo prevede il bando del piano
  di sviluppo rurale 2014­2020 che attua l'
  intervento 7.2.2 stanziando allo scopo 2,5
  milioni di euro. I beneficiari del bando sono i
  comuni ed altri enti pubblici. Sono finanziabili
  investimenti per la realizzazione e la
  conversione di impianti di cogenerazione
  alimentati a biomasse agroforestali, finalizzati
  alla produzione di energia termica e/o elettrica,
  con potenza nominale complessiva installata
  compresa tra 100 kw e 1mw e la distribuzione
  a strutture di interesse pubblico. Il comune o l'
  ente beneficiario del contributo devono avere il
  possesso delle strutture, terreni o fabbricati,
  oggetto di intervento.
  Sono inoltre ammissibili le spese per la
  realizzazione di strutture per lo stoccaggio
  delle biomasse. Ai fini del bando, sono
  riconosciute eleggibili a contributo le spese
  effettivamente sostenute dal beneficiario a
  partire dalla data di presentazione della
  domanda di sostegno, fatte salve le spese
  generali effettuate nei 24 mesi prima della
  presentazione della domanda stessa e
  propedeutiche alla sua presentazione.
  Non sono ammissibili a contributo i costi per l' acquisizione di terreni e immobili ove verranno realizzati
  gli interventi e gli interventi di sola manutenzione ordinaria.
  L' aliquota di sostegno è pari al 80% della spesa riconosciuta ammissibile a finanziamento.
  Le domande di sostegno devono essere presentate entro il 31 maggio 2018.
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  Le novità delle linee di indirizzo sul personale firmate dal ministro Marianna Madia

  P.a., fabbisogni anticorruzione
  I piani triennali vanno calibrati sul principio di legalità

  Il ministro per la semplificazione e la p.a.,
  Marianna Madia, ha sottoscritto lo scorso 8
  maggio 2018 un decreto che definisce, ex art.
  6­ter, co. 1, del dlgs n.165/2001 (inserito dall'
  art. 4, comma 3, del dlgs75/2017), le linee d'
  indirizzo, volte ad orientare le p.a. nella
  predisposizione dei piani dei fabbisogni di
  personale. Tali linee guida tratteggiano la
  metodologia operativa che le amministrazioni
  dovranno armonizzare in sede applicativa.
  Esse dispongono che la pianificazione d e i
  fabbisogni di personale, processo strategico
  chiave della gestione delle risorse, deve
  essere coerente, oltre che con i principi
  generali di legalità, con la disciplina in materia
  di anticorruzione e tener conto che, nella
  programmazione e nell' esecuzione delle
  procedure di reclutamento, occorre applicare
  normativa e pratiche di prevenzione della
  corruzione. L' obiettivo è una definizione dei
  fabbisogni di competenze professionali idonee
  ad una p.a. evoluta, rispettosa dei principi di
  merito, trasparenza e imparzialità. In questa
  ottica, la predisposizione dei piani triennali dei
  fabbisogni del personale, nella prospettiva di
  coniugare l' ottimale impiego delle risorse
  pubbliche disponibili e gli obiettivi di
  performance organizzativa, efficienza,
  economicità e di assicurare il rispetto degli equilibri di finanza pubblica, andrà calibrato al Piano
  performance, a sua volta adeguato alle disposizioni anticorruzione e, quindi, coordinato con il Piano
  anticorruzione e per la trasparenza. Gli strumenti di programmazione dovranno dunque scambiarsi
  costantemente informazioni per raggiungere il comune traguardo della prevenzione e del contrasto
  della corruzione in un apparato privo di «zone d' ombra» della gestione (target: trasparenza), in cui la
  corretta scelta delle competenze professionali deve essere strumento di lotta alla mala
  amministrazione, allarme di condotte illegali in fieri.

                                                                                    PIETRO ALESSIO PALUMBO

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  edilizia

  Per gazebo e dehor serve la Scia
  Il recente glossario delle opere edili realizzabili
  in regime di attività di edilizia libera, approvato
  con decreto del ministero delle infrastrutture e
  dei Trasporti del 2 marzo, pubblicato sulla
  Gazzetta Ufficiale n. 81 del 7 aprile ed in
  vigore dal 23, non si applica per chioschi,
  gazebo e dehor non installati per soddisfare
  esigenze contingenti e temporanee, come nel
  caso di bar e ristoranti.
  Il glossario riprende alcuni degli interventi
  edilizi inclusi nella tabella A del dlgs n.
  222/16 riportando il relativo regime giuridico a
  cui sono sottoposti. In particolare, sia l'
  intervento di cui al punto 16) sia l' intervento di
  cui al punto 26) vengono considerati
  fattispecie di edilizia libera, non sono invece
  incluse nell' elenco di opere edili oggetto di
  semplificazione l' intervento quelle indicate al
  punto 15): per l' installazione di dehor o
  gazebo o chiosco intesi quali manufatti
  destinati a luogo di lavoro, proprio come nel
  caso di strutture a servizio di bar e ristoranti,
  resta quindi necessaria un' autorizzazione
  espressa, ovvero il permesso di costruire o la
  Scia alternativa a questo.

                              PIPPO SCISCIOLI

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  La Corte conti Campania ha ravvisato il danno erariale

  Il fondo risorse decentrate non va fatto a fine anno
  Comporta danno erariale la costituzione a fine
  anno del fondo delle risorse decentrate, e in
  particolare la parte connessa agli incentivi per
  il risultato dei dipendenti.
  La sentenza della Corte dei conti, sezione
  giurisdizionale della Campania 27 aprile 2018,
  n. 137, ripropone in tutta la sua gravità il
  rilevante disallineamento tra le posizioni delle
  sezioni regionali di controllo della stessa
  magistratura contabile e le sezioni giudicanti,
  in merito alle modalità da rispettare per la
  legittima erogazione dei premi di risultato.
  Le sezioni regionali di controllo si limitano ad
  una lettura piuttosto formale dei principi
  contabili fissati dall' allegato 4/2, punto 5.2 al
  dlgs 118/2011, sulla base della quale nella
  sostanza non vi sono problemi (di natura
  contabile) se nell' anno di riferimento non
  intervenga la stipulazione del contratto
  decentrato, ma quanto meno sia formalmente
  costituito il fondo per la contrattazione
  decentrata. Tale interpretazione apre alla
  possibilità che il fondo possa essere costituito
  senza particolari scadenze che non sia la fine
  dell' anno finanziario di riferimento e che la
  sottoscrizione del contratto possa avvenire
  senza ripercussioni anche l' anno successivo.
  La visione delle sezioni giurisdizionali è molto
  diversa. Non basta, secondo le decisioni giurisdizionali, l' esecuzione formale degli adempimenti: sono
  decisivi, invece, la tempistica, il merito e i contenuti della contrattazione decentrata.
  Con riferimento proprio ai tempi, la sentenza della sezione Campania 137/2018, ricordando gli spunti
  essenziali della giurisprudenza contabile, evidenzia che «i contratti decentrati non possono prevedere
  criteri di ripartizione della parte variabile del fondo destinata alla incentivazione del personale a
  gestione ormai scaduta».
  Nel caso esaminato, i giudici contabili hanno stigmatizzato il fatto che la deliberazione formale di
  costituzione del fondo fosse stata adottata solo nell' ottobre dell' anno di riferimento (era il 2010),
  quando nella sostanza i progetti di miglioramento, fonti dell' assegnazione del premio di risultato, erano
  già stati in gran parte conseguiti, venendo a mancare proprio la programmazione finalizzata a spingere i
  dipendenti ad attività meritevoli di una valutazione positiva a consuntivo.
  L' indicazione indiretta è chiara: la determinazione del fondo va fatta all' inizio dell' anno, perché occorre
  da subito avviare la gestione operativa rivolta al conseguimento degli obiettivi ai quali si subordina l'
  erogazione dei premi di produttività La sentenza, inoltre, si segnala perché censura altri due tipici

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