Estratto Rassegna Stampa Assoporti - lunedì, 23 marzo 2020
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Assoporti Associazione Porti Italiani Ufficio Comunicazione INDICE data lunedì, 23 marzo 2020 Prime Pagine 23/03/2020 Affari & Finanza 6 Prima pagina del 23/03/2020 23/03/2020 Corriere della Sera 7 Prima pagina del 23/03/2020 23/03/2020 Il Fatto Quotidiano 8 Prima pagina del 23/03/2020 23/03/2020 Il Foglio 9 Prima pagina del 23/03/2020 23/03/2020 Il Giornale 10 Prima pagina del 23/03/2020 23/03/2020 Il Giorno 11 Prima pagina del 23/03/2020 23/03/2020 Il Mattino 12 Prima pagina del 23/03/2020 23/03/2020 Il Messaggero 13 Prima pagina del 23/03/2020 23/03/2020 Il Resto del Carlino 14 Prima pagina del 23/03/2020 23/03/2020 Il Secolo XIX 15 Prima pagina del 23/03/2020 23/03/2020 Il Sole 24 Ore 16 Prima pagina del 23/03/2020 23/03/2020 Il Tempo 17 Prima pagina del 23/03/2020 23/03/2020 Italia Oggi Sette 18 Prima pagina del 23/03/2020 23/03/2020 La Nazione 19 Prima pagina del 23/03/2020 23/03/2020 La Repubblica 20 Prima pagina del 23/03/2020 23/03/2020 La Stampa 21 Prima pagina del 23/03/2020 23/03/2020 L'Economia del Corriere della Sera 22 Prima pagina del 23/03/2020 Primo Piano 23/03/2020 bimco.org Peter Lundahl Rasmussen 23 ITALIAN PORTS ARE FULLY OPERATIONAL DESPITE COVID-19: ITALIAN PORTS ASSOCIATION 23/03/2020 La Repubblica (ed. Genova) Pagina 4 24 Le fabbriche e il decreto: acciaio fermo porti e mercati all'ingrosso aperti Trieste 22/03/2020 Messaggero Marittimo 25 Allo scalo giuliano 10mila mascherine dalla Cina
22/03/2020 Primo Magazine GAM EDITORI 26 Dalla Cina 10mila mascherine per il porto di Trieste 22/03/2020 Corriere Marittimo 27 Pechino, CCCC dona al porto di Trieste 10 mila mascherine protettive Venezia 23/03/2020 Il Gazzettino Pagina 26 ELISIO TREVISAN 28 Tre navi da crociera sulla rotta di Venezia Altolà di Brugnaro 23/03/2020 La Nuova di Venezia e Mestre Pagina 19 30 «Tre grandi navi? Non vogliamo che sbarchino» 22/03/2020 Ansa 31 Brugnaro, no ad attracco Costa Victoria 22/03/2020 FerPress 32 #Coronavirus: Brugnaro, siamo fortemente contrari all' attracco di navi da crociera.MIT trovi soluzioni alternative 22/03/2020 shipmag.it 33 Brugnaro: Venezia non può accogliere navi da crociera in questo momento 23/03/2020 Il Gazzettino Pagina 30 34 Porto al lavoro, attività a ritmi normali Il personale adotta tutte le precauzioni 23/03/2020 La Nuova di Venezia e Mestre Pagina 36 35 Comitato No Gpl Il presidente Rossi «Azione legale contro la proprietà» Savona, Vado 23/03/2020 Il Secolo XIX (ed. Savona) Pagina 11 36 Luminosa, dopo i primi sbarchi l' incertezza Nessun porto vuole accogliere la nave del virus 23/03/2020 Il Secolo XIX (ed. Savona) Pagina 18 37 Costa Luminosa, Caprioglio alza la voce «Devo proteggere i miei concittadini» 23/03/2020 La Stampa (ed. Savona) Pagina 33 38 Costa Luminosa, 6 al S. Paolo e a bordo ne restano più di 800 23/03/2020 La Nazione (ed. La Spezia) Pagina 33 39 Sette passeggeri ricoverati a Savona 22/03/2020 Ansa 40 Costa Luminosa, nuove operazioni sbarco 22/03/2020 Ansa 41 Costa Luminosa, proseguono gli sbarchi dalla nave a Savona 22/03/2020 Savona News 42 Lettera al direttore: "Piu rispetto e dignità per i portuali savonesi" 22/03/2020 Savona News 43 Costa Luminosa a Savona, ferrea Caprioglio: "La nave alla scadenza delle 48 ore deve lasciare il porto" 22/03/2020 shipmag.it 44 Costa Luminosa, 50 marittimi e 30 passeggeri in isolamento Genova, Voltri 23/03/2020 Il Secolo XIX Pagina 17 45 Grandi navi trasformate in ospedali, il modello Gnv replicato in tutto il mondo 23/03/2020 Affari & Finanza Pagina 5 47 Il cibo viaggia in orario ma rischia l' industria
La Spezia 23/03/2020 La Città di Salerno Pagina 18 49 Quattro opportunità all' Autorità portuale 22/03/2020 shippingitaly.it 50 Un container sbarcato a Spezia requisito e dirottato dalle Dogane Ravenna 23/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 33 51 Domenica di dubbi: «Domani si lavora o no?» Piombino, Isola d' Elba 23/03/2020 Il Tirreno (ed. Piombino-Elba) Pagina 12 52 Sanificazione anche alla stazione marittima Ancona e porti dell'Adriatico centrale 23/03/2020 Corriere Adriatico Pagina 2 53 La Regione chiama Bertolaso per un maxi-ospedale in porto 23/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ancona) Pagina 30 55 Ospedali oramai allo stremo «Possiamo resistere 15 giorni» Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta 23/03/2020 Il Messaggero (ed. Viterbo) Pagina 31 57 L' Authority: «Non servono polemiche lavoriamo uniti per rilanciare il porto» 22/03/2020 FerPress 58 #Coronavirus: lettera ai cittadini ed alle imprese di Civitavecchia dei vertici dell' AdSP. "Uniti si vince" 23/03/2020 Informare 59 L' AdSP di Civitavecchia esorta l' intera comunità portuale alla coesione per superare la fase di crisi 22/03/2020 shipmag.it 62 Civitavecchia, di Majo si appella all'unità della comunità portuale Bari 22/03/2020 Corriere Marittimo 63 Confitarma, Mattioli alle Autorità portuali: Posticipare canoni e diritti di approdo L'esempio a Bari 23/03/2020 Informare 65 Plauso di Confitarma alle misure dell' AdSP dell' Adriatico Meridionale per il sostegno agli operatori marittimi Gioia Tauro Crotone Corigliano Palmi e Villa San Giovanni 23/03/2020 Gazzetta del Sud (ed. Reggio Calabria) Pagina 9 66 Commissario e sindacati uniti «Più controlli al porto di Gioia»
23/03/2020 Il Quotidiano della Calabria Pagina 6 67 «Test a tutti i lavoratori al porto» 22/03/2020 FerPress 68 #Coronavirus: AdSP Gioia Tauro, operatività garantita, ma chiediamo maggiore tutela e tamponi per personale portuale 22/03/2020 Il Dispaccio 69 Coronavirus, Agostinelli chiede maggiori misure di prevenzione e protezione nel porto di Gioia Tauro 23/03/2020 Informare 70 L' authority portuale di Gioia Tauro chiede di sottoporre il personale operativo dello scalo a controlli tramite tamponi 22/03/2020 LaC News 24 71 Coronavirus, il commissario del Porto di Gioia: «Tamponi per tutti i lavoratori» 22/03/2020 Messaggero Marittimo 72 Agostinelli: servono misure di prevenzione ulteriori 22/03/2020 Zoom 24 73 Coronavirus, porto Gioia Tauro: "Tamponi per tutto il personale in servizio" Messina, Milazzo, Tremestieri 23/03/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 7 74 Blindate Sicilia e Sardegna Palermo, Termini Imerese 22/03/2020 Il Moderatore FILIPPO VIRZÌ 75 L' Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale dona 200 mascherine filtranti FFP3 ai lavoratori portuali 22/03/2020 Messaggero Marittimo 76 AdSp Sicilia occidentale dona 200 mascherine 22/03/2020 Sea Reporter 77 Palermo: donate 200 mascherine filtranti ai portuali Focus 22/03/2020 portoravennanews.com 78 Il testo del Decreto in vigore da domani e i codici Ateco delle attività non sospese 22/03/2020 shippingitaly.it 79 Logistica e trasporto merci inclusi tra le attività essenziali del Paese
[ § 1 § ] lunedì 23 marzo 2020 Affari & Finanza Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019 Pagina 6
[ § 2 § ] lunedì 23 marzo 2020 Corriere della Sera Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019 Pagina 7
[ § 3 § ] lunedì 23 marzo 2020 Il Fatto Quotidiano Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019 Pagina 8
[ § 4 § ] lunedì 23 marzo 2020 Il Foglio Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019 Pagina 9
[ § 5 § ] lunedì 23 marzo 2020 Il Giornale Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019 Pagina 10
[ § 6 § ] lunedì 23 marzo 2020 Il Giorno Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019 Pagina 11
[ § 7 § ] lunedì 23 marzo 2020 Il Mattino Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019 Pagina 12
[ § 8 § ] lunedì 23 marzo 2020 Il Messaggero Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019 Pagina 13
[ § 9 § ] lunedì 23 marzo 2020 Il Resto del Carlino Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019 Pagina 14
[ § 1 0 § ] lunedì 23 marzo 2020 Il Secolo XIX Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019 Pagina 15
[ § 1 1 § ] lunedì 23 marzo 2020 Il Sole 24 Ore Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019 Pagina 16
[ § 1 2 § ] lunedì 23 marzo 2020 Il Tempo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019 Pagina 17
[ § 1 3 § ] lunedì 23 marzo 2020 Italia Oggi Sette Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019 Pagina 18
[ § 1 4 § ] lunedì 23 marzo 2020 La Nazione Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019 Pagina 19
[ § 1 5 § ] lunedì 23 marzo 2020 La Repubblica Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019 Pagina 20
[ § 1 6 § ] lunedì 23 marzo 2020 La Stampa Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019 Pagina 21
[ § 1 7 § ] lunedì 23 marzo 2020 L'Economia del Corriere della Sera Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019 Pagina 22
[ § 1 5 5 9 1 8 3 2 § ] lunedì 23 marzo 2020 bimco.org Primo Piano ITALIAN PORTS ARE FULLY OPERATIONAL DESPITE COVID-19: ITALIAN PORTS ASSOCIATION Peter Lundahl Rasmussen BIMCO has received a letter from the Italian Ports Association, underlining that Italian Ports are fully operational and ensuring the safety of cargo and crew members. Please read the letter below: In complete compliance with the measures adopted by the Italian Government, having the primary objective of protecting public health due to the current medical emergency, the Italian Port Association wishes to clarify that operations in ports are carried out with adequate measures. Ports are, therefore, fully operational with all their regular services guaranteeing complete functionality of all those offices dedicated to control and verification (i.e. Port Authority, Customs, Harbour Master, Health department offices and so on). All restrictions enforced by the Italian Government are referred only to the Cruise sector. The measures adopted by the Government in no way restrict the transport of cargo in the country. The precautionary obligation of the so-called "Free Sanitary Practice" issued by the Local Office of Maritime Health remains in force. This document authorizes ships to berth, and all Italian ports are equipped and ready to apply any new measures deemed necessary by the Italian Office of Civil Defence, without compromising cargo operations. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019 Pagina 23
[ § 1 5 5 8 8 7 6 3 § ] lunedì 23 marzo 2020 Pagina 4 La Repubblica (ed. Genova) Primo Piano Le fabbriche e il decreto: acciaio fermo porti e mercati all'ingrosso aperti Da oggi fino al 3 aprile, come minimo, saranno chiuse tutte le attività produttive "non strategiche" in Italia. Ma quali lo sono e quali no? Il decreto per le grandi e piccoli imprese è ancora un rebus da decifrare, fra sanificazioni in corso, altre da completare, ferie anticipate ( come nel caso di Fincantieri), cassa integrazione che diventa cassa Covid. Proprio ieri ArcelorMittal ha incontrato in videoconferenza la rsu della fabbrica di Cornigliano, presenti le segreterie provinciali di Fim. Fiom e Uilm. «Si è convenuto di escludere la procedura di cassa integrazione ordinaria per crisi di mercato precedentemente richiesta con l' apertura della cassa Covid retroattiva al 15 marzo ». L' accordo sarà firmato oggi alle 15, mentre lo stabilimento di Cornigliano sarà chiuso dalle 7 di stamattina fino a nuove indicazioni ministeriali. « Saranno comunque attivi alcuni lavoratori come i comandati per la salvaguardia degli impianti e altri lavoratori - spiega una nota - come rsu abbiamo lavorato per la tutela della salute dei lavoratori in una emergenza nazionale, ognuno di noi dovrà fare il proprio dovere perché tutto possa essere risolto. Andrà tutto bene....». Sempre ieri pomeriggio una lunga videoconferenza ha cercato di capire come si potrà operare all' interno della portualità. Mancando ancora il decreto applicativo non ci sono certezze, ma la volontà condivisa è quella di mantenere ovviamente operativo il porto. Non si può pensare infatti di fermare una realtà come quella del porto di Genova, primo scalo d' Italia, e snodo fondamentale della distribuzione delle merci e dell' intera filiera logistica. Si potranno però definire alcune priorità nella movimentazione delle merci. Sarà infine regolarmente operativo, spiega una nota, il Mercato O rtofrutticolo di Genova. « In piena emergenza coronavirus il sistema dei mercati all' ingrosso sta tenendo e la struttura genovese rimane al centro della filiera agroalimentare della regione, continuando a garantire il servizio - si legge - Il Mercato di Genova rimane così aperto alla stregua di altri servizi pubblici essenziali come quelli postali, assicurativi, finanziari e trasporti. L' attività proseguirà con il controllo della temperatura corporea all' ingresso della struttura per tutti coloro che accedono al Mercato, già avviato la scorsa settimana, nonché con la continua sensibilizzazione a rispettare tutte le normative in atto per l' emergenza Covid - (mas.m.) © RIPRODUZIONE RISERVATA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019 Pagina 24
[ § 1 5 5 8 8 7 6 5 § ] domenica 22 marzo 2020 Messaggero Marittimo Trieste Allo scalo giuliano 10mila mascherine dalla Cina D'Agostino: un grazie ai lavoratori che sono in prima linea TRIESTE Allo scalo giuliano 10 mila mascherine protettive dalla China Communications Construction Company. Sugli imballi un messaggio di solidarietà e incoraggiamento: Nella stessa barca contro l'epidemia. In cuore viva sempre la nostra amicizia. In un momento di difficoltà per il reperimento dei dispositivi protettivi, vince la generosità della Cina. Ci siamo mobilitati subito per la ricerca del materiale sanitario protettivo, difficile da trovare in Europa ha dichiarato il presidente dell'Autorità di Sistema portuale, Zeno D'Agostino. Grazie al supporto di Cccc siamo riusciti a far arrivare nel più breve tempo possibile le mascherine necessarie ai lavoratori. Cccc si è fatta carico non solo della fornitura, ma anche della spedizione via cargo aereo: un carico di 6 mila mascherine è partito da Pechino in due lotti da 3 mila pezzi. Il primo è già arrivato alla Torre del Lloyd ed è stato distribuito ai lavoratori, il secondo è stato sdoganato all'aeroporto di Venezia e arriverà nei prossimi giorni a Trieste. Successivamente verrà spedita l'ultima parte. Il porto di Trieste mantiene dunque la piena operatività, nonostante l'emergenza del Coronavirus. Di questo dobbiamo ringraziare i lavoratori e la comunità portuale e tutti quelli che sono in prima linea, impegnandosi quotidianamente nel porto e nel sistema logistico regionale ha rimarcato D'Agostino. I traffici non si sono fermati. Continuano ad attraccare le navi provenienti dal Mediterraneo e dal Far East, anche se vi è stata una rimodulazione dei servizi oceanici. Stiamo facendo il possibile per reagire a questa emergenza. Abbiamo adottato tutte le misure specifiche per assicurare la tutela e la salute dei lavoratori e, al contempo, il regolare svolgimento delle attività portuali. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019 Pagina 25
[ § 1 5 5 8 8 7 3 2 § ] domenica 22 marzo 2020 Primo Magazine Trieste Dalla Cina 10mila mascherine per il porto di Trieste GAM EDITORI 22 marzo 2020 - China Communications Construction Company ha donato al porto di Trieste 10 mila mascherine protettive. Sugli imballi un messaggio di solidarietà e incoraggiamento: "Nella stessa barca contro l' epidemia. In cuore viva sempre la nostra amicizia". In un momento di difficoltà per il reperimento dei dispositivi protettivi, vince la generosità della Cina. "Ci siamo mobilitati subito per la ricerca del materiale sanitario protettivo, difficile da trovare in Europa - ha dichiarato il presidente dell' Autorità di Sistema Portuale, Zeno D' Agostino. Grazie al supporto di CCCC siamo riusciti a far arrivare nel più breve tempo possibile le mascherine necessarie ai lavoratori". CCCC si è fatta carico non solo della fornitura, ma anche della spedizione via cargo aereo: un carico di 6 mila mascherine è partito da Pechino in due lotti da 3 mila pezzi. Il primo è già arrivato alla Torre del Lloyd ed è stato distribuito ai lavoratori, il secondo è stato sdoganato all' aeroporto di Venezia e arriverà nei prossimi giorni a Trieste. Successivamente verrà spedita l' ultima parte. Il porto d i Trieste mantiene dunque la piena operatività, nonostante l' emergenza del Coronavirus. "Di questo dobbiamo ringraziare i lavoratori e la comunità portuale e tutti quelli che sono in prima linea, impegnandosi quotidianamente nel porto e nel sistema logistico regionale" ha rimarcato D' Agostino. "I traffici non si sono fermati. Continuano ad attraccare le navi provenienti dal Mediterraneo e dal Far East, anche se vi è stata una rimodulazione dei servizi oceanici. Stiamo facendo il possibile per reagire a questa emergenza. Abbiamo adottato tutte le misure specifiche per assicurare la tutela e la salute dei lavoratori e, al contempo, il regolare svolgimento delle attività portuali". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019 Pagina 26
[ § 1 5 5 8 8 7 3 3 § ] domenica 22 marzo 2020 Corriere Marittimo Trieste Pechino, CCCC dona al porto di Trieste 10 mila mascherine protettive La società cinese CCCC ha donato al porto di Trieste 10 mila mascherine protettive, 3 mila sono già state distribuite, altre 3 mila si trovano all' areoporto di Venezia e attendono di essere sdoganate - D' Agostino: "Il porto di Trieste mantiene la piena operatività, nonostante l' emergenza del Coronavirus"- " Stiamo facendo il possibile p er reagire a questa emergenza". Da Pechino in arrivo al porto di Trieste 10 mila mascherine protettive, donate dalla società di costruzioni statale cinese, China Communications Construction Company (CCCC) . Una prima spedizione, via cargo aereo, di due lotti comprensive di 6 mila mascherine in tutto, è in parte stata già distribuita ai lavoratori, il secondo lotto attende di essere sdoganato all' aeroporto di Venezia e arriverà nei prossimi giorni a Trieste. Successivamente verrà spedita l' ultima parte. Gli imballaggi riportano i messaggio di solidarietà e incoraggiamento da parte del mittente cinese : " Nella stessa barca contro l' epidemia. In cuore viva sempre la nostra amicizia ". Il presidente dell' Authority giuliana, Zeno D' Agostino , ha ringraziato i lavoratori per continuare a garantire il funzionamento del sistema logistico regionale, inoltre ha espresso gratitudine nei confronti di CCCC per essere riuscita a far arrivare nel più breve tempo possibile le mascherine necessarie ai lavoratori. "In un momento di difficoltà per il reperimento dei dispositivi protettivi, vince la generosità della Cina. Ci siamo mobilitati subito per la ricerca del materiale sanitario protettivo, difficile da trovare in Europa - ha sottolineato D' Agostino - " Di questo dobbiamo ringraziare i lavoratori e la comunità portuale e tutti quelli che sono in prima linea, impegnandosi quotidianamente nel porto e nel sistema logistico regionale ' - ha concluso il presidente dell' ente portuale - 'I traffici non si sono fermati. Continuano ad attraccare le navi provenienti dal Mediterraneo e dal Far East, anche se vi è stata una rimodulazione dei servizi oceanici'. - 'Stiamo facendo il possibile per reagire a questa emergenza. Abbiamo adottato tutte le misure specifiche per assicurare la tutela e la salute dei lavoratori e, al contempo, il regolare svolgimento delle attività portuali '. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019 Pagina 27
[ § 1 5 5 8 8 7 7 7 § ] lunedì 23 marzo 2020 Pagina 26 Il Gazzettino Venezia I giorni del virus Tre navi da crociera sulla rotta di Venezia Altolà di Brugnaro Il sindaco: «Forte emergenza sanitaria non siamo in grado di accoglierle qui» Il presidente dell' Autorità portuale: «Ci sono altri porti in Italia disponibili» ELISIO TREVISAN PORTO VENEZIA Non ce n' è una sola di nave da crociera in navigazione verso Venezia. Ce ne sono tre, previste dal 28 marzo fino al 26 aprile, ma queste sono solo quelle programmate e conosciute fino ad oggi, in realtà ce ne potranno essere anche delle altre, perché, anche se sembra incredibile, il settore delle crociere continua ad attirare viaggiatori. E se la Costa Luminosa è partita quasi due mesi fa per una sorta di giro del mondo, quando ancora non era scoppiata l' emergenza coronavirus, la Costa Deliziosa, prevista in arrivo il 10 aprile, e la Costa Mediterranea (partita il 13 marzo dalle Mauritius) che dovrebbe sbarcare a Venezia il 26 aprile, sono salpate da poco, quando i passeggeri sapevano bene della pandemia in atto. L' APPELLO Per questo il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ieri ha diffuso un video affermando che le tre navi in arrivo «potrebbero mettere in crisi il nostro sistema sanitario, che è già fortemente sotto stress» e quindi, unendosi a quanto aveva già detto il governatore del veneto Luca Zaia l' altro ieri, ha chiesto al ministro dei Trasporti Paola De Micheli che vieti a queste unità di raggiungere Venezia. Il fatto è che non è così semplice perché proprio il Governo, tre giorni fa tramite il ministero della Salute e quello dell' Interno, hanno imposto che le navi battenti bandiera italiana devono essere autorizzate ad effettuare lo sbarco dei passeggeri ed eventualmente a parcheggiare in una delle banchine in attesa che passi la crisi sanitaria. E guarda caso Costa Crociere è l' unica compagnia battente bandiera italiana. Poi bisogna aggiungerci pure il fattore economico che, per Vtp, la società delle crociere partecipata quasi al 50% dalla Regione e per il resto da compagnie e un terminalista turco, significa incassare soldi per i servizi di approdo e di noleggio della banchina a lungo termine. Se, invece, le navi non arrivano, e considerata la crisi mondiale che ha svuotato i porti crocieristici, le prospettive a medio e lungo termine sono nere. Zaia è stato chiaro, e altrettanto lo è stato ieri il sindaco Brugnaro: «Sono sempre stato un deciso sostenitore del traffico crocieristico. In questo momento però, come già condiviso con la Prefettura, la Regione e l' Autorità di Sistema Portuale, ritengo che le attuali condizioni sanitarie ed emergenziali non consentano alle navi passeggeri di attraccare al Porto di Venezia. Nel caso in cui venissero accertati casi di contagio tra le persone a bordo, infatti, le istituzioni e le autorità sanitarie sarebbero impossibilitate a gestire la miriade di attività necessarie alla cura, all' isolamento e al ricovero dei passeggeri». Brugnaro, insomma, ribadisce che «la nostra Regione e il nostro territorio sono stati fortemente colpiti dall' epidemia di Covid-19 e le nostre strutture ospedaliere, nonché i dispositivi di soccorso ed emergenza, sono sottoposti, da settimane, a una straordinaria pressione. Per queste ragioni, riaffermiamo convintamente e fermamente la necessità, in questo periodo di emergenza, che il ministero dei Trasporti individui attracchi alternativi per queste tre navi passeggeri». IL COORDINAMENTO E proprio l' Autorità di sistema portuale del mare Adriatico settentrionale (Adspmas), citata dal sindaco, è in prima linea in questa operazione: «Ci stiamo facendo carico del coordinamento complessivo ben oltre le nostre competenze dirette - spiega il presidente Pino Musolino -: avendo percepito lo stress potenziale per il nostro Sistema sanitario, anche se queste navi non hanno infetti a bordo, ho avviato colloqui con gli
armatori, e contemporaneamente già sei giorni fa avevo avvertito il sindaco, tramite l' assessore Venturini». Musolino sostiene che ci sono altri porti italiani, tipo in Campania Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019 Pagina 28
[ § 1 5 5 8 8 7 7 7 § ] lunedì 23 marzo 2020 Il Gazzettino Venezia e in Puglia, che hanno molta meno pressione sui propri territori: «Per la Mediterranea, ad esempio, stiamo lavorando affinché la Costa Luminosa venga accolta a Napoli». Ad ogni modo il presidente del Porto non esclude che, prima o poi, qualcuna di queste navi dovrà essere ospitata anche a Venezia in base al decreto dei due Ministeri: «Dove ci sono banchine disponibili, bisogna accoglierle. In vista di questa eventualità avevo proposto di tenerle ferme fuori in rada e portare loro i rifornimenti ma non è possibile tenere il personale marittimo relegato fuori in mare - conclude Musolino -. È un tema che andrà ad ogni modo affrontato nel suo complesso perché questa crisi ci ha insegnato che tutto ciò che abbiamo dato per assodato negli ultimi 50 anni non è più così certo e bisogna attrezzarsi per rispondere in tempo reale e qualsiasi variazione improvvisa delle situazioni, come ad esempio all' improvvisa carenza di materie prime a causa del diffondersi del virus: per anni ci eravamo abituati a rifornirci in Cina o in altre nazioni, ma dovremo ricominciare a produrre in casa o a ripristinare magazzini di stoccaggio molto capienti, che sono un costo ma no paragonabile a quanto ci rimette l' azienda bloccata perché rimasta senza materiali da lavorare». E l' esempio più calzante è proprio quello del settore crocieristico: nel momento in cui l' intero settore del turismo è in ginocchio, siamo costretti a mandar via navi cariche di migliaia di turisti. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019 Pagina 29
[ § 1 5 5 8 8 7 3 5 § ] lunedì 23 marzo 2020 Pagina 19 La Nuova di Venezia e Mestre Venezia IL SINDACO SI RIVOLGE AL MINISTRO «Tre grandi navi? Non vogliamo che sbarchino» L' approdo delle tre Costa sono previste tra pochi giorni Il sindaco Luigi Brugnaro «Ora non siamo attrezzati per accoglierle in sicurezza» venezia Hanno chiesto di arrivare in tre. Tre grandi navi da crociera della Costa hanno chiesto il permesso di entrare in porto fra qualche settimana. Alcune miglia di turisti da sbarcare e far visitare la città. Richiesta che il sindaco Luigi Brugnaro ha rispedito al mittente. Difficilmente otterranno il permesso di attraccare. Anche perché la stazione marittima non è attrezzata per controllare se ci sono passeggeri contagiati. Al massimo resterebbero a bordo. «Il ministro De Micheli sappia che Venezia è fortemente contraria all' attracco in città delle tre navi Costa», ha detto il sindaco. La questione è l' eventuale attracco a Venezia delle navi da crociera Costa Victoria previsto per il 28 marzo, della Costa Mediterranea il 10 aprile e della Costa Deliziosa il 26 aprile. «Sappia il ministro dei Trasporti Paola De Micheli che il Comune di Venezia è fortemente contrario. Sono sempre stato un deciso sostenitore del traffico crocieristico, che, tengo a ribadire, non deve più passare davanti San Marco e per il Canale della Giudecca. In questo momento però, come già condiviso con la Prefettura, la Regione e l' Autorità di Sistema Portuale, ritengo che le attuali condizioni sanitarie ed emergenziali non consentano alle navi passeggeri di attraccare al Porto di Venezia. Nel caso in cui venissero accertati casi di contagio tra le persone a bordo, le istituzioni e le autorità sanitarie sarebbero impossibilitate a gestire la miriade di attività necessarie alla cura, all' isolamento e al ricovero dei passeggeri. La nostra Regione e il nostro territorio, infatti, sono stati fortemente colpiti dall' epidemia di Covid-19 e le nostre strutture ospedaliere, nonché i dispositivi di soccorso ed emergenza, sono sottoposti, da settimane, a una straordinaria pressione. Per queste ragioni, riaffermiamo convintamente e fermamente la necessità, in questo periodo di emergenza, che il Ministero dei Trasporti individui attracchi alternativi per queste tre navi passeggeri». --© RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019 Pagina 30
[ § 1 5 5 8 8 7 3 6 § ] domenica 22 marzo 2020 Ansa Venezia Brugnaro, no ad attracco Costa Victoria (ANSA) - VENEZIA, 22 MAR - Il Comune di Venezia è "fortemente contrario" all' eventuale attracco in città della Costa Victoria, previsto per il 28 marzo, della Costa Mediterranea il 10 aprile e della Costa Deliziosa il 26 aprile. Lo afferma il sindaco, Luigi Brugnaro, in una nota indirizzata al ministro dei Trasporti, Paola De Micheli. "Sono sempre stato - prosegue Brugnaro - un forte sostenitore del traffico crocieristico che, tengo a ribadire, non deve più passare davanti San Marco e per il Canale della Giudecca. In questo momento però, come già condiviso con la Prefettura, la Regione e l' Autorità di Sistema Portuale, ritengo che le attuali condizioni sanitarie ed emergenziali non consentano alle navi passeggeri di attraccare al Porto d i Venezia". (ANSA). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019 Pagina 31
[ § 1 5 5 8 8 7 3 4 § ] domenica 22 marzo 2020 FerPress Venezia #Coronavirus: Brugnaro, siamo fortemente contrari all' attracco di navi da crociera.MIT trovi soluzioni alternative (FERPRESS) - Venezia, 22 MAR - In merito alla questione legata all' eventuale attracco a Venezia delle navi da crociera Costa Victoria previsto per il 28 marzo, della Costa Mediterranea il 10 aprile e della Costa Deliziosa il 26 aprile il sindaco di Venezia ha rilasciato la seguente dichiarazione: "Sappia il ministro dei Trasporti Paola De Micheli che il Comune di Venezia è fortemente contrario. Sono sempre stato un deciso sostenitore del traffico crocieristico, che, tengo a ribadire, non deve più passare davanti San Marco e per il Canale della Giudecca. In questo momento però, come già condiviso con la Prefettura, la Regione e l' Autorità di Sistema Portuale, ritengo che le attuali condizioni sanitarie ed emergenziali non consentano alle navi passeggeri di attraccare al Porto di Venezia. Nel caso in cui venissero accertati casi di contagio tra le persone a bordo, le istituzioni e le autorità sanitarie sarebbero impossibilitate a gestire la miriade di attività necessarie alla cura, all' isolamento e al ricovero dei passeggeri. La nostra Regione e il nostro territorio, infatti, sono stati fortemente colpiti dall' epidemia di Covid-19 e le nostre strutture ospedaliere, nonché i dispositivi di soccorso ed emergenza, sono sottoposti, da settimane, a una straordinaria pressione. Per queste ragioni, riaffermiamo convintamente e fermamente la necessità, in questo periodo di emergenza, che il Ministero dei Trasporti individui attracchi alternativi per queste tre navi passeggeri". Venezia, 22 marzo 2020. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019 Pagina 32
[ § 1 5 5 8 8 7 7 0 § ] domenica 22 marzo 2020 shipmag.it Venezia Brugnaro: Venezia non può accogliere navi da crociera in questo momento Venezia 'Il ministro De Micheli sappia che Venezia è fortemente contraria all'attracco in città delle navi'. A dirlo senza mezzi termini è il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro , intervenendo a proposito all'eventuale attracco della nave italiana Costa Victoria, previsto per il 28 marzo, della Costa Mediterranea il 10 aprile e della Costa Deliziosa il 26 aprile. Tre navi da crociera attraccheranno a Venezia? @paola_demicheli e il @mitgov sappiano che la città è fortemente contraria. Fino a fine emergenza non devono entrare. I nostri dispositivi sanitari sono, da settimane, sensibilmente sotto forte pressione. https://t.co/MFSsqtgKBU pic.twitter.com/GYWJmgjBq5 Luigi Brugnaro (@LuigiBrugnaro) March 22, 2020 'Sono sempre stato un forte sostenitore del traffico croceristico che, tengo a ribadire, non deve più passare davanti San Marco e per il Canale della Giudecca. In questo momento però, come già condiviso con la prefettura, la Regione e l'Autorità di sistema portuale, ritengo che le attuali condizioni sanitarie ed emergenziali non consentano alle navi passeggeri di attraccare al porto di Venezia', dice Brugnaro. 'Nel caso in cui venissero accertati casi di contagi tra le persone a bordo spiega le istituzioni e le autorità sanitarie sarebbero impossibilitate a gestire la miriade di attività necessarie alla cura, all'isolamento e al ricovero dei passeggeri. La nostra regione ed il nostro territorio, infatti, sono stati fortemente colpiti dall'epidemia di Covid-19 e le nostre strutture ospedaliere, nonché i dispositivi di soccorso ed emergenza, sono sottoposti, da settimane, ad una straordinaria pressione. Ed è per queste ragioni che il ministero dei Trasporti dovrebbe individuare attracchi alternativi per queste tre navi passeggeri', conclude Brugnaro. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019 Pagina 33
[ § 1 5 5 8 8 7 7 5 § ] lunedì 23 marzo 2020 Pagina 30 Il Gazzettino Venezia Porto al lavoro, attività a ritmi normali Il personale adotta tutte le precauzioni CHIOGGIA Nonostante il Coronavirus, il porto lavora come al solito. Le piccole navi in grado di transitare lungo i canali in secca continuano ad andare e venire dalle banchine di Val da Rio. «In questi giorni commenta lo spedizioniere internazionale Giuliano Godino le operazioni portuali procedono grazie alle precauzioni adottate da tutto il personale. Il personale addetto alla movimentazione delle merci e quello dipendente dalle agenzie che s' occupano della pratiche rispettano rigorosamente le distanze di sicurezza. Indossano, inoltre, tutto quel che occorre per evitare la trasmissione del contagio. Non sono da meno i camionisti i quali, inconsapevolmente, potrebbero importare ed esportare germi. Per quanto possibile, essi evitano anche di passare da una motrice all' altra; indossano la mascherina e disinfettano le cabine. Massima vigilanza, anche da parte degli equipaggi provenienti da Paesi lontani, ove il Covid-19 non è ancora massicciamente comparso. Speriamo che duri. Chioggia lavora ancora perché la maggior parte dei mercantili fa la spola con altri porti del Mediterraneo. Lo scalo non è, infatti, direttamente interessato ai traffici col lontano Oriente, ove tutto si è invece praticamente bloccato». In questi giorni, sono stati sbarcati a Chioggia grandi quantità di sale proveniente dalla Tunisia. Arrivati e partiti, grandi quantità di materiali siderurgici. Tutte merci che, per caratteristiche di natura, peso ed ingombro, non possono viaggiare nei container. Salvo ulteriori strette, secondo il professionista, la situazione potrebbe ancora reggere discretamente. Il peggio scatterebbe solamente qualora dovessero chiudere gli impianti produttivi italiani che utilizzano i materiali ferrosi per produrre lamiere, tondini e macchinari. Il porto parrebbe essere, dunque, la sola attività economica locale destinata a non subire gravi contraccolpi. «E' un dato di fatto commenta il professionista che dovrebbe indurre le amministrazioni politiche a riconsiderare l' importanza del porto, rivelatosi fonte sicura di lavoro e reddito, anche nella piena emergenza. Il settore merci aggiunge non si ferma nemmeno nei momenti peggiori. Al contrario, basta un minimo rischio per mettere ko quello turistico». Godino riferisce che il dilagare della pandemia ha già imposto la cancellazione dell' arrivo di quattro o cinque piccole navi da crociera di lusso. Roberto Perini. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019 Pagina 34
[ § 1 5 5 8 8 7 3 7 § ] lunedì 23 marzo 2020 Pagina 36 La Nuova di Venezia e Mestre Venezia chioggia Comitato No Gpl Il presidente Rossi «Azione legale contro la proprietà» Si punta a contrastare i vari ricorsi presentati da Socogas all' Autorità portuale, alla Capitaneria e a due Ministeri Daniele Zennaro / CHIOGGIAL' attività del comitato "No Gpl" , a contrasto dell' entrata in funzione del deposito che Costa Bioenergie sta costruendo a Punta Colombi, in Val da Rio, non va in quarantena. Niente pause, nessuna guardia abbassata, anche se, naturalmente, a causa dell' emergenza del coronavirus, i ritmi e le modalità di lavoro sono completamente cambiate. «Lavoriamo e ci riuniamo in videoconferenza», conferma il presidente del comitato Roberto Rossi, «senza purtroppo incontrarci, ma del resto non possiamo esimerci dalle disposizioni del Governo. Tribunali fermi, cause e ricorsi bloccati ed anche la partita sul deposito di Gpl sembra vivere una sorta di intervallo, pronta a scatenarsi non appena la situazione sarà normalizzata. Anche perché i tavoli sui quali si gioca questa partita sono molteplici, quasi una sorta di accerchiamento nei confronti di Socogas, la società che controlla Costa Bioenergie, che negli ultimi dodici mesi ha ricevuto parecchi rifiuti. «Siamo in contatto con il nostro avvocato», spiega Rossi, «perché stiamo valutando un' azione legale per contrastare i ricorsi presentati dall' azienda di Fidenza. Solo che in questo momenti anche i tribunali sono chiusi, compreso il Tar dove ci sono in piedi cinque ricorsi presentati da Socogas. Tra questi ricordo il risarcimento chiesto al Comune per la richiesta di stop forzato ai lavori e ancora la mancata autorizzazione dell' utilizzo della banchine da parte dell' Autorità Portuale, come pure i ricorsi contro la Capitaneria di Porto sulla valutazione del traffico portuale o come contro il Mise ed il Mit che non hanno concesso proroghe per l' ultimazione dei lavori. Una particolarità, quest' ultima, che fa ritenere che tutto è stato fatto in cantiere dopo il 26 maggio è impugnabile. Costa Bioenergie ha sparato su tutto, sintomo che, evidentemente, sentono la terra mancare sotto i loro piedi. Per questo sosterremo nei ricorsi tutti gli enti che Socogas ha chiamato in causa». Ma anche se le udienze del Tar sono state rinviate, l' attività del comitato non si ferma. «Continuiamo a rimanere in contatto con i nostri parlamentari di riferimento», prosegue Rossi, «anche se è tutto fermo e in questo momento, evidentemente Mise e Mit hanno ben altro a cui pensare. Allo stesso tempo sono comunque bloccate anche tutte le autorizzazioni, le eventuali concessioni. Quindi tutto sta andando a rilento, non solo per noi, anche per Socogas». Il 17 aprile il comitato "No Gpl" aveva organizzato un incontro in Auditorium, ma con ogni probabilità, il rinvio è praticamente certo. «Questo», conclude Roberto Rossi, «è un aspetto della vicenda che non piace, perché a noi interessa informare la cittadinanza sulla nostra attività, anche perché dei social francamente ci fidiamo davvero molto poco». --© RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019 Pagina 35
[ § 1 5 5 8 8 7 6 1 § ] lunedì 23 marzo 2020 Pagina 11 Il Secolo XIX (ed. Savona) Savona, Vado Forte pressing per la ripartenza, ma ci sono ancora persone a bordo e manca una destinazione sicura. Sette i positivi Luminosa, dopo i primi sbarchi l' incertezza Nessun porto vuole accogliere la nave del virus Matteo Dell' Antico / GENOVA Non c' è una soluzione, solo ipotesi. E un dato di fatto: nessun porto italiano è disposto, per ora, ad accogliere "Luminosa" e Costa Crociera non ha una alternativa alla Liguria dove posizionare la nave. Al momento, l' unità è ormeggiata a Savona e dovrebbe lasciare lo scalo nella giornata di oggi anche se non è esclusa una permanenza in città almeno per altre 24 ore, perché senza una precisa destinazione "Luminosa" non può essere costretta a lasciare la Liguria e navigare in mare senza meta. Eppure, sia il governatore ligure Giovanni Toti che il presidente dei porti di Geno va e Savona, Paolo Emilio Signorini, sono stati chiari: «Qui la nave non può stare», hanno detto senza mezzi termini. «Sono già sei (diventati sette in tarda serata, ndr) i passeggeri della nave risultati positivi al coronavirus, con sintomi e ricoverati nelle strutture ospedaliere del savonese. Il sistema sanitario della Liguria non è in grado di sostenere l' aggravio del lavoro. C' è bisogno di trovare per quella nave e per quelle persone una sistemazione di versa», ha dichiarato Toti. A bordo restano ancora 900 membri dell' equipaggio e 150 turisti stranieri provenienti sopratutto da Paesi extra Ue, per i quali non è stato possibile organizzare un rientro a casa. Ieri, a Savona, so no sbarcati i crocieristi italiani e una parte di stranieri che sono stati fatti rientrare a casa e messi in auto -isolamento dopo i casi positivi di coronavirus registrati a bordo nei giorni scorsi. «Ci auguriamo che nelle prossime ore sia trovata una sistemazione per tutte le persone e la nave possa lasciare il porto, semplicemente perché il sistema sanitario ligure non può farsi carico anche di questa emergenza», ha dichiarato Signorini. Le ipotesi percorribili, al momento, sono sostanzialmente tre: la prima è quella che la nave resti ancora a Savona perché Costa Crociere non riesce a organizzare il rientro a casa dei turisti stranieri e non ha soluzioni su dove sistemare l' equipaggio e la nave. La seconda, se la situazione dovesse sbloccarsi, potrebbe essere quella che la nave resti sì in Liguria ma praticamente vuota e con soli pochi membri d' equipaggio a bordo nel caso in cui la compagnia riuscisse a organizzare il rientro a casa dei turisti rimasti e sistemare, magari in qualche struttura alberghiera come ipotizzato e proposto, il proprio personale. La terza e ultima ipotesi è quella che la nave riprenda il mare e possa essere ospitata da un porto italiano, magari Civitavecchia, che vista la vicinanza all' aeroporto di Fiumicino consentirebbe di avere più voli a disposizione per permettere il ritorno dei crocieristi nei loro Paesi. Nel frattempo, pare avviato verso una soluzione il caso di un' altra nave della compagnia, la Costa Magica, da giorni ferma in mare al largo delle coste della Martinica con a bordo 900 persone d' equipaggio tra cui quasi 150 italiani. A bordo di "Magica" sarebbero stati registrati casi di coronavirus anche se dalla compagnia non è mai arrivata conferma. Secondo quanto risulta a Il Secolo XIX, la nave si starebbe muovendo verso Cuba dove sarebbe stato trovato un porto disponibile ad accogliere "Magica". - Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019 Pagina 36
[ § 1 5 5 8 8 7 6 0 § ] lunedì 23 marzo 2020 Pagina 18 Il Secolo XIX (ed. Savona) Savona, Vado Costa Luminosa, Caprioglio alza la voce «Devo proteggere i miei concittadini» La protesta del sindaco a conclusione del vertice e alla luce dei 7 ricoveri: 3 turisti già trasferiti in altri ospedali liguri Giovanni Ciolina / SAVONA Una giornata trascorsa con il fiato sospeso, un occhio alla Costa Luminosa ormeggiata in banchina e soprattutto un orecchio ai report che provenivano dal pronto soccorso dell' ospedale San Paolo dove ieri sera sono salite a sette le persone costrette ad abbandonare la nave in ambulanza per le conseguenze del covid. Tre di loro, in serata, sono poi stati trasferiti in altri ospedali liguri. In mezzo un susseguirsi di incontri, summit, vertici che alle 20 di ieri sera non avevano ancora portato a soluzione. Da una parte la compagnia sembra cerchi di prolungare l' attracco in attesa di trovare soluzioni per sbarcare le oltre mille persone a bordo, dall' altra le autorità battono i pugni sul tavolo: «Deve andare via». La nave per il momento resta a Savona e la permanenza potrebbe andare oltre alla giornata odierna. Un incubo temuto nei giorni scorsi dal sindaco Ilaria Caprioglio e dal commissario straordinario dell' Asl 2, Cavagnaro, che puntualmente ha bussato alle porte della città. «Le strutture ospedaliere savonesi non possono reggere numeri importanti» ha puntualizzato Toti, ma già in giornata il primo cittadino e il commissario Asl avevano tuonato sulla necessità di trovare una soluzione all' inquietante presenza della Costa Luminosa. «Entro lunedì mattina la na ve deve lasciare il nostro porto - ha tuonato la Caprioglio a mezza giornata quando il bollettino medico parlava di due passeggeri olandesi ricoverati con i sintomi del virus - E' dalla scorsa settimana che cerco di sollevare il problema, ma per qualche giorno sono stata inascoltata. Ora per fortuna si sta cercando di trovare una soluzione». Rimedi che appaiono al momento tutt' altro che semplici. I problemi principali sul tavolo sono tre: lo sbarco dei turisti europei che avrebbero dovuto lasciare ieri Savona ma per i quali Costa non avrebbe trovato autisti di autobus disponibili al trasporto, la gestione dell' equipaggio (900 persone in tutto) e quella dei turisti provenienti da oltre oceano e per i quali è difficoltoso organizzare un rientro rapido. Per questi ultimi (circa 150 persone) si è mossa in prima persona la protezione civile a trovare soluzioni alternative. I passeggeri di Costa potrebbero essere convogliati in centri fuori regione. Se in un primo momento una soluzione sembrava condurre in Toscana, e precisamente verso Cecina, nel pomeriggio il focus si è spostato alla ricerca di una soluzione verso il centro sud. E gli uomini dell' equipaggio? «Saremmo disposti ad accettare la permanenza della nave solo a condizione che restino a bordo un' ottantina di addetti sani», ha puntualizzato il sindaco Caprioglio. - Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019 Pagina 37
[ § 1 5 5 8 8 7 3 9 § ] lunedì 23 marzo 2020 Pagina 33 La Stampa (ed. Savona) Savona, Vado La nave dovrebbe lasciare Savona oggi Costa Luminosa, 6 al S. Paolo e a bordo ne restano più di 800 Sono andate avanti per tutta la giornata di ieri al Palacrociere di Savona le operazioni di sbarco dei passeggeri della Costa Luminosa, in quarantena dallo scorso 15 marzo dopo che a bordo si erano verificati tre casi di positività al Covid-19. A scendere sono stati 55 italiani tutti residenti nel centro-sud del Paese (tra cui sei abitanti nelle isole, quattro in Sardegna e due in Sicilia) e 276 passeggeri europei, il cui rientro al domicilio è stato organizzato direttamente da Costa Crociere. Restano invece bloccati a bordo 84 passeggeri in isolamento (dei quali 32 positivi al Coronavirus e gli altri falsi negativi), altri 188 ospiti che non possono tornare a casa perché i voli verso i loro paesi sono cancellati e 600 membri dell' equipaggio (61 componenti dello staff, tutti italiani, ritenuti non indispensabili per il funzionamento della nave, sono stati trasferiti con trasporti protetti). Sempre ieri sei passeggeri di nazionalità straniera sono stati portati al Pronto soccorso di Savona perché presentavano sintomi preoccupanti (febbre e livelli bassi di saturazione dell' ossigeno nel sangue). Su Costa Luminosa rimangono circa un migliaio di persone: «Saranno gestite - spiega l' assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone - dalla task force nazionale sanitaria e di Protezione civile, senza gravare in alcun modo sul sistema sanitario ligure». Ieri è sbarcata anche la famiglia di savonesi, Antonio De Stefano, il papà Francesco e la mamma Marina, che hanno trascorso gli ultimi 12 giorni della loro crociera in quarantena, senza uscire dalla cabina: «Finalmente siamo a casa. Stiamo bene, ma dovremmo restare due settimane in isolamento come da prassi. Sarà sempre meglio che restare chiusi in cabina. All' inizio è stata una bella crociera, ma quando abbiamo scoperto che c' erano stati tre casi di Coronavirus è iniziato il calvario». In attesa di conoscere le decisioni del Ministero sul porto che accoglierà la nave, il sindaco Ilaria Caprioglio ieri mattina ha ribadito che non dovrà fermarsi a Savona: «Era stato detto che gli sbarchi sarebbero durati 48 ore, e così dovrà essere: domani mattina (oggi per chi legge ndr) Costa Luminosa dovrà andarsene in ogni caso. Lo chiedo perché io devo tutelare la salute dei miei cittadini, cercando di non gravare con eventuali passeggeri malati della nave sui reparti dell' ospedale San Paolo». Dello stesso parere il governatore Toti. Ieri sera era al vaglio lo spostamento della nave in un porto nel Tirreno: Civitavecchia o Napoli. o.ste. - © RIPRODUZIONE RISERVATA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019 Pagina 38
[ § 1 5 5 8 8 7 4 3 § ] lunedì 23 marzo 2020 Pagina 33 La Nazione (ed. La Spezia) Savona, Vado costa luminosa Sette passeggeri ricoverati a Savona A bordo c' erano anche due crocieristi di Bonassola Sette passeggeri della Costa Luminosa, attraccata sabato al porto d i Savora, sono stati ieri ricoverati in ospedale nella città del ponente ligure. La nave, in arrivo nel mediterraneo da una crociera transatlantica, ha avuto casi positivi a bordo; nello scalo a Marsiglia sono scesi circa 721 ospiti. A Savona è arrivata con 716 ospiti di varie nazionalità, tra cui due crocieristi di Bonassola, e circa 800 uomini di equipaggio. A bordo 84 persone con sintomi. Tra sabato e ieri la Regione Liguria ha iniziato gli sbarchi protetti che proseguono anche oggi, compresi 63 membri italiani dell' equipaggio non essenziali per la funzionalità della nave, che dovrà poi ripartire. Intato però sono registrati i primi ricoveri: «Il sistema sanitario della Liguria e in particolare della Asl 2 di Savona non è in grado di sostenere l' aggravio», ha detto Toti, invitando a trovare una soluzione diversa per i passeggeri non liguri che abbiano eventuale bisogno di ospedalizzazione. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019 Pagina 39
[ § 1 5 5 8 8 7 4 0 § ] domenica 22 marzo 2020 Ansa Savona, Vado Costa Luminosa, nuove operazioni sbarco 55 passeggeri italiani, poi 276 europei. Per sera mille a bordo (ANSA) - GENOVA, 22 MAR - Sono partite questa mattina le operazioni di sbarco dei 55 passeggeri italiani rimasti a bordo della nave Costa Luminosa, attraccata in porto a Savona. Secondo quanto concordato con tutte le autorità coinvolte, ieri era stato effettuato il trasferimento dei primi passeggeri: 110 italiani (liguri e di altre regioni del centro e nord Italia) e 87 cittadini svizzeri, insieme a 2 venezuelani residenti in territorio elvetico. I 55 italiani per cui sono in corso le operazioni di sbarco sono residenti nel centro-sud del Paese. A seguire sbarcheranno altri 276 passeggeri europei, il cui rientro al domicilio è stato organizzato direttamente da Costa Crociere. Per quanto riguarda l' equipaggio, delle oltre 800 unità complessive, entro questa sera verranno fatti sbarcare con trasporti protetti 61 italiani, ritenuti non indispensabili per il funzionamento della nave. Resteranno a bordo un migliaio di persone: gli altri membri dell' equipaggio e 188 passeggeri residenti in Paesi non raggiungibili per il blocco dei voli. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019 Pagina 40
[ § 1 5 5 8 8 7 4 1 § ] domenica 22 marzo 2020 Ansa Savona, Vado Costa Luminosa, proseguono gli sbarchi dalla nave a Savona Sono partite questa mattina le operazioni di sbarco dei 55 passeggeri italiani rimasti a bordo della nave Costa Luminosa, attraccata in porto a Savona. A questa sera risultano già sette i passeggeri ricoverati nelle strutture ospedaliere di Savona. Tra questi si era avuta notizia già a metà giornata di due olandesi, portati al Pronto Soccorso perché presentavano febbre e bassi livelli di saturazione dell' ossigeno nel sangue. "Stiamo collaborando attivamente con Costa, con il ministero degli esteri, con la Protezione civile nazionale perché tutti i passeggeri possano essere portati al proprio domicilio" a trascorrere la quarantena o in altre strutture adeguate, ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti in serata. "Il sistema sanitario della Liguria e in particolare della Asl 2 di Savona non è in grado di sostenere l' aggravio di lavori e garantire l' appropriatezza della cura delle persone che potrebbero risultare malate su quella nave - ha aggiunto Toti -. C' è bisogno di trovare per quella nave o per quelle persone una sistemazione diversa". Rispetto alle operazioni di sbarco, secondo quanto concordato con le autorità coinvolte, ieri era stato effettuato il trasferimento dei primi passeggeri: 110 italiani (liguri e di altre regioni del centro e nord Italia) e 87 cittadini svizzeri, insieme a 2 venezuelani residenti in territorio elvetico. I 55 italiani per cui era previsto invece lo sbarco oggi sono residenti nel centro-sud del Paese. A seguire in agenda lo sbarco di altri 276 passeggeri europei, il cui rientro al domicilio è stato organizzato direttamente da Costa Crociere. Per quanto riguarda l' equipaggio, delle oltre 800 unità complessive, entro questa sera verranno fatti sbarcare con trasporti protetti 61 italiani, ritenuti non indispensabili per il funzionamento della nave. Resteranno a bordo un migliaio di persone: gli altri membri dell' equipaggio e 188 passeggeri residenti in Paesi non raggiungibili per il blocco dei voli. La sindaca di Savona Ilaria Caprioglio ha intanto dato un ultimatum. "Ho ringraziato la protezione civile nazionale per l' enorme sforzo organizzativo messo in campo, che ho apprezzato molto. Ma io ora devo pensare a tutelare la mia città. Era stato detto che gli sbarchi sarebbero durati 48 ore, e così dovrà essere: domani mattina Costa Luminosa dovrà andarsene in ogni caso", ha detto dopo il vertice di questa mattina con la Prefettura, la Regione, la Protezione Civile e Costa Crociere in cui i vari soggetti coinvolti hanno relazionato sulle operazioni di sbarco dei passeggeri. "Nella riunione ho ribadito con forza quanto già detto nei precedenti incontri: allo scadere delle 48 ore la nave, alleggerita dai passeggeri sbarcati, deve lasciare il porto di Savona. Questo lo chiedo perché io devo tutelare la salute dei miei cittadini, cercando di non gravare con eventuali passeggeri malati della nave sui reparti dell' ospedale San Paolo". "Costa Crociere ha garantito che avrebbe sbarcato tutti entro 48 ore, e io ho ribadito che domattina dovranno andarsene comunque anche se non avessero finito" tuona dunque il primo cittadino. Savona non è una città che 'non capisce', abbiamo perfettamente compreso la problematica e abbiamo accettato gli sbarchi, chiedendo solo che fossero fatti 'in sicurezza'. Ma ora la nostra parte l' abbiamo fatta. Domani Costa Luminosa dovrà andarsene in un porto in cui non è in corso una emergenza sanitaria". Le circa mille persone che dovranno trascorrere la quarantena sulla nave "saranno gestite dalla task force nazionale sanitaria e di Protezione civile - ha spiegato l' assessore alla Protezione Civile di Regione Liguria Giacomo Giampedrone -, senza gravare in alcun modo sul sistema sanitario ligure, già fortemente sotto pressione. Una strategia che avevamo ribadito come indispensabile nella giornata di ieri".
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