Estratto Rassegna Stampa Assoporti - lunedì, 23 marzo 2020

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Estratto Rassegna Stampa Assoporti - lunedì, 23 marzo 2020
Estratto Rassegna Stampa Assoporti
        lunedì, 23 marzo 2020
Estratto Rassegna Stampa Assoporti - lunedì, 23 marzo 2020
Assoporti
Associazione Porti Italiani
 Ufficio Comunicazione                                                    INDICE
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 lunedì, 23 marzo 2020

                              Prime Pagine

                               23/03/2020   Affari & Finanza                                                            6
                               Prima pagina del 23/03/2020
                               23/03/2020   Corriere della Sera                                                         7
                               Prima pagina del 23/03/2020
                               23/03/2020   Il Fatto Quotidiano                                                         8
                               Prima pagina del 23/03/2020
                               23/03/2020   Il Foglio                                                                   9
                               Prima pagina del 23/03/2020
                               23/03/2020   Il Giornale                                                                10
                               Prima pagina del 23/03/2020
                               23/03/2020   Il Giorno                                                                  11
                               Prima pagina del 23/03/2020

                               23/03/2020   Il Mattino                                                                 12
                               Prima pagina del 23/03/2020

                               23/03/2020   Il Messaggero                                                              13
                               Prima pagina del 23/03/2020

                               23/03/2020   Il Resto del Carlino                                                       14
                               Prima pagina del 23/03/2020
                               23/03/2020   Il Secolo XIX                                                              15
                               Prima pagina del 23/03/2020
                               23/03/2020   Il Sole 24 Ore                                                             16
                               Prima pagina del 23/03/2020
                               23/03/2020   Il Tempo                                                                   17
                               Prima pagina del 23/03/2020
                               23/03/2020   Italia Oggi Sette                                                          18
                               Prima pagina del 23/03/2020
                               23/03/2020   La Nazione                                                                 19
                               Prima pagina del 23/03/2020
                               23/03/2020   La Repubblica                                                              20
                               Prima pagina del 23/03/2020
                               23/03/2020   La Stampa                                                                  21
                               Prima pagina del 23/03/2020
                               23/03/2020   L'Economia del Corriere della Sera                                         22
                               Prima pagina del 23/03/2020

                              Primo Piano

                               23/03/2020   bimco.org                                        Peter Lundahl Rasmussen   23
                               ITALIAN PORTS ARE FULLY OPERATIONAL DESPITE COVID-19: ITALIAN
                               PORTS ASSOCIATION

                               23/03/2020   La Repubblica (ed. Genova) Pagina 4                                        24
                               Le fabbriche e il decreto: acciaio fermo porti e mercati all'ingrosso aperti

                              Trieste

                               22/03/2020   Messaggero Marittimo                                                       25
                               Allo scalo giuliano 10mila mascherine dalla Cina
Estratto Rassegna Stampa Assoporti - lunedì, 23 marzo 2020
22/03/2020    Primo Magazine                                                GAM EDITORI    26
 Dalla Cina 10mila mascherine per il porto di Trieste
 22/03/2020    Corriere Marittimo                                                           27
 Pechino, CCCC dona al porto di Trieste 10 mila mascherine protettive

Venezia

 23/03/2020    Il Gazzettino Pagina 26                                    ELISIO TREVISAN   28
 Tre navi da crociera sulla rotta di Venezia Altolà di Brugnaro
 23/03/2020    La Nuova di Venezia e Mestre Pagina 19                                       30
 «Tre grandi navi? Non vogliamo che sbarchino»
 22/03/2020    Ansa                                                                         31
 Brugnaro, no ad attracco Costa Victoria
 22/03/2020    FerPress                                                                     32
 #Coronavirus: Brugnaro, siamo fortemente contrari all' attracco di navi da
 crociera.MIT trovi soluzioni alternative
 22/03/2020    shipmag.it                                                                   33
 Brugnaro: Venezia non può accogliere navi da crociera in questo momento
 23/03/2020    Il Gazzettino Pagina 30                                                      34
 Porto al lavoro, attività a ritmi normali Il personale adotta tutte le precauzioni
 23/03/2020    La Nuova di Venezia e Mestre Pagina 36                                       35
 Comitato No Gpl Il presidente Rossi «Azione legale contro la proprietà»

Savona, Vado

 23/03/2020    Il Secolo XIX (ed. Savona) Pagina 11                                         36
 Luminosa, dopo i primi sbarchi l' incertezza Nessun porto vuole accogliere la
 nave del virus
 23/03/2020    Il Secolo XIX (ed. Savona) Pagina 18                                         37
 Costa Luminosa, Caprioglio alza la voce «Devo proteggere i miei concittadini»
 23/03/2020    La Stampa (ed. Savona) Pagina 33                                             38
 Costa Luminosa, 6 al S. Paolo e a bordo ne restano più di 800

 23/03/2020    La Nazione (ed. La Spezia) Pagina 33                                         39
 Sette passeggeri ricoverati a Savona

 22/03/2020    Ansa                                                                         40
 Costa Luminosa, nuove operazioni sbarco

 22/03/2020    Ansa                                                                         41
 Costa Luminosa, proseguono gli sbarchi dalla nave a Savona
 22/03/2020    Savona News                                                                  42
 Lettera al direttore: "Piu rispetto e dignità per i portuali savonesi"
 22/03/2020    Savona News                                                                  43
 Costa Luminosa a Savona, ferrea Caprioglio: "La nave alla scadenza delle 48 ore
 deve lasciare il porto"
 22/03/2020    shipmag.it                                                                   44
 Costa Luminosa, 50 marittimi e 30 passeggeri in isolamento

Genova, Voltri

 23/03/2020    Il Secolo XIX Pagina 17                                                      45
 Grandi navi trasformate in ospedali, il modello Gnv replicato in tutto il mondo
 23/03/2020    Affari & Finanza Pagina 5                                                    47
 Il cibo viaggia in orario ma rischia l' industria
Estratto Rassegna Stampa Assoporti - lunedì, 23 marzo 2020
La Spezia

 23/03/2020   La Città di Salerno Pagina 18                                              49
 Quattro opportunità all' Autorità portuale
 22/03/2020   shippingitaly.it                                                           50
 Un container sbarcato a Spezia requisito e dirottato dalle Dogane

Ravenna

 23/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 33                               51
 Domenica di dubbi: «Domani si lavora o no?»

Piombino, Isola d' Elba

 23/03/2020   Il Tirreno (ed. Piombino-Elba) Pagina 12                                   52
 Sanificazione anche alla stazione marittima

Ancona e porti dell'Adriatico centrale

 23/03/2020   Corriere Adriatico Pagina 2                                                53
 La Regione chiama Bertolaso per un maxi-ospedale in porto

 23/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ancona) Pagina 30                                55
 Ospedali oramai allo stremo «Possiamo resistere 15 giorni»

Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta

 23/03/2020   Il Messaggero (ed. Viterbo) Pagina 31                                      57
 L' Authority: «Non servono polemiche lavoriamo uniti per rilanciare il porto»
 22/03/2020   FerPress                                                                   58
 #Coronavirus: lettera ai cittadini ed alle imprese di Civitavecchia dei vertici dell'
 AdSP. "Uniti si vince"
 23/03/2020   Informare                                                                  59
 L' AdSP di Civitavecchia esorta l' intera comunità portuale alla coesione per
 superare la fase di crisi
 22/03/2020   shipmag.it                                                                 62
 Civitavecchia, di Majo si appella all'unità della comunità portuale

Bari

 22/03/2020   Corriere Marittimo                                                         63
 Confitarma, Mattioli alle Autorità portuali: Posticipare canoni e diritti di approdo
 L'esempio a Bari

 23/03/2020   Informare                                                                  65
 Plauso di Confitarma alle misure dell' AdSP dell' Adriatico Meridionale per il
 sostegno agli operatori marittimi

Gioia Tauro Crotone Corigliano Palmi e Villa San Giovanni

 23/03/2020   Gazzetta del Sud (ed. Reggio Calabria) Pagina 9                            66
 Commissario e sindacati uniti «Più controlli al porto di Gioia»
Estratto Rassegna Stampa Assoporti - lunedì, 23 marzo 2020
23/03/2020    Il Quotidiano della Calabria Pagina 6                                        67
 «Test a tutti i lavoratori al porto»
 22/03/2020    FerPress                                                                     68
 #Coronavirus: AdSP Gioia Tauro, operatività garantita, ma chiediamo maggiore
 tutela e tamponi per personale portuale

 22/03/2020    Il Dispaccio                                                                 69
 Coronavirus, Agostinelli chiede maggiori misure di prevenzione e protezione nel
 porto di Gioia Tauro
 23/03/2020    Informare                                                                    70
 L' authority portuale di Gioia Tauro chiede di sottoporre il personale operativo
 dello scalo a controlli tramite tamponi

 22/03/2020    LaC News 24                                                                  71
 Coronavirus, il commissario del Porto di Gioia: «Tamponi per tutti i lavoratori»

 22/03/2020    Messaggero Marittimo                                                         72
 Agostinelli: servono misure di prevenzione ulteriori
 22/03/2020    Zoom 24                                                                      73
 Coronavirus, porto Gioia Tauro: "Tamponi per tutto il personale in servizio"

Messina, Milazzo, Tremestieri

 23/03/2020    Il Sole 24 Ore Pagina 7                                                      74
 Blindate Sicilia e Sardegna

Palermo, Termini Imerese

 22/03/2020    Il Moderatore                                                FILIPPO VIRZÌ   75
 L' Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale dona 200
 mascherine filtranti FFP3 ai lavoratori portuali

 22/03/2020    Messaggero Marittimo                                                         76
 AdSp Sicilia occidentale dona 200 mascherine
 22/03/2020    Sea Reporter                                                                 77
 Palermo: donate 200 mascherine filtranti ai portuali

Focus

 22/03/2020    portoravennanews.com                                                         78
 Il testo del Decreto in vigore da domani e i codici Ateco delle attività non sospese

 22/03/2020    shippingitaly.it                                                             79
 Logistica e trasporto merci inclusi tra le attività essenziali del Paese
Estratto Rassegna Stampa Assoporti - lunedì, 23 marzo 2020
[ § 1 § ]

            lunedì 23 marzo 2020
                                                   Affari & Finanza

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Estratto Rassegna Stampa Assoporti - lunedì, 23 marzo 2020
[ § 2 § ]

            lunedì 23 marzo 2020
                                                 Corriere della Sera

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Estratto Rassegna Stampa Assoporti - lunedì, 23 marzo 2020
[ § 3 § ]

            lunedì 23 marzo 2020
                                                 Il Fatto Quotidiano

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Estratto Rassegna Stampa Assoporti - lunedì, 23 marzo 2020
[ § 4 § ]

            lunedì 23 marzo 2020
                                                         Il Foglio

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Estratto Rassegna Stampa Assoporti - lunedì, 23 marzo 2020
[ § 5 § ]

            lunedì 23 marzo 2020
                                                        Il Giornale

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[ § 6 § ]

     lunedì 23 marzo 2020
                                                  Il Giorno

                            Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019   Pagina 11
[ § 7 § ]

            lunedì 23 marzo 2020
                                                        Il Mattino

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[ § 8 § ]

            lunedì 23 marzo 2020
                                                     Il Messaggero

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[ § 9 § ]

     lunedì 23 marzo 2020
                                         Il Resto del Carlino

                            Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019   Pagina 14
[ § 1 0 § ]

              lunedì 23 marzo 2020
                                                        Il Secolo XIX

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[ § 1 1 § ]

              lunedì 23 marzo 2020
                                                       Il Sole 24 Ore

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[ § 1 2 § ]

              lunedì 23 marzo 2020
                                                           Il Tempo

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[ § 1 3 § ]

              lunedì 23 marzo 2020
                                                     Italia Oggi Sette

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[ § 1 4 § ]

     lunedì 23 marzo 2020
                                                La Nazione

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[ § 1 5 § ]

              lunedì 23 marzo 2020
                                                      La Repubblica

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[ § 1 6 § ]

              lunedì 23 marzo 2020
                                                          La Stampa

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[ § 1 7 § ]

              lunedì 23 marzo 2020
                                     L'Economia del Corriere della Sera

                                     Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019   Pagina 22
[ § 1 5 5 9 1 8 3 2 § ]

                          lunedì 23 marzo 2020

                                                                                    bimco.org
                                                                                     Primo Piano

                          ITALIAN PORTS ARE FULLY OPERATIONAL DESPITE COVID-19: ITALIAN PORTS
                          ASSOCIATION

                                                                                                                              Peter Lundahl Rasmussen

                          BIMCO has received a letter from the Italian Ports Association, underlining
                          that Italian Ports are fully operational and ensuring the safety of cargo and
                          crew members. Please read the letter below: In complete compliance with the
                          measures adopted by the Italian Government, having the primary objective of
                          protecting public health due to the current medical emergency, the Italian Port
                          Association wishes to clarify that operations in ports are carried out with
                          adequate measures. Ports are, therefore, fully operational with all their regular
                          services guaranteeing complete functionality of all those offices dedicated to
                          control and verification (i.e. Port Authority, Customs, Harbour Master, Health
                          department offices and so on). All restrictions enforced by the Italian
                          Government are referred only to the Cruise sector. The measures adopted by
                          the Government in no way restrict the transport of cargo in the country. The
                          precautionary obligation of the so-called "Free Sanitary Practice" issued by
                          the Local Office of Maritime Health remains in force. This document
                          authorizes ships to berth, and all Italian ports are equipped and ready to apply
                          any new measures deemed necessary by the Italian Office of Civil Defence,
                          without compromising cargo operations.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019               Pagina 23
[ § 1 5 5 8 8 7 6 3 § ]

                          lunedì 23 marzo 2020
                          Pagina 4

                                                                      La Repubblica (ed. Genova)
                                                                                      Primo Piano

                          Le fabbriche e il decreto: acciaio fermo porti e mercati all'ingrosso aperti

                          Da oggi fino al 3 aprile, come minimo, saranno chiuse tutte le attività
                          produttive "non strategiche" in Italia. Ma quali lo sono e quali no? Il decreto
                          per le grandi e piccoli imprese è ancora un rebus da decifrare, fra
                          sanificazioni in corso, altre da completare, ferie anticipate ( come nel caso di
                          Fincantieri), cassa integrazione che diventa cassa Covid. Proprio ieri
                          ArcelorMittal ha incontrato in videoconferenza la rsu della fabbrica di
                          Cornigliano, presenti le segreterie provinciali di Fim. Fiom e Uilm. «Si è
                          convenuto di escludere la procedura di cassa integrazione ordinaria per crisi
                          di mercato precedentemente richiesta con l' apertura della cassa Covid
                          retroattiva al 15 marzo ». L' accordo sarà firmato oggi alle 15, mentre lo
                          stabilimento di Cornigliano sarà chiuso dalle 7 di stamattina fino a nuove
                          indicazioni ministeriali. « Saranno comunque attivi alcuni lavoratori come i
                          comandati per la salvaguardia degli impianti e altri lavoratori - spiega una
                          nota - come rsu abbiamo lavorato per la tutela della salute dei lavoratori in
                          una emergenza nazionale, ognuno di noi dovrà fare il proprio dovere perché
                          tutto possa essere risolto. Andrà tutto bene....». Sempre ieri pomeriggio una
                          lunga videoconferenza ha cercato di capire come si potrà operare all' interno della portualità. Mancando ancora il
                          decreto applicativo non ci sono certezze, ma la volontà condivisa è quella di mantenere ovviamente operativo il porto.
                          Non si può pensare infatti di fermare una realtà come quella del porto di Genova, primo scalo d' Italia, e snodo
                          fondamentale della distribuzione delle merci e dell' intera filiera logistica. Si potranno però definire alcune priorità nella
                          movimentazione delle merci. Sarà infine regolarmente operativo, spiega una nota, il Mercato O rtofrutticolo di
                          Genova. « In piena emergenza coronavirus il sistema dei mercati all' ingrosso sta tenendo e la struttura genovese
                          rimane al centro della filiera agroalimentare della regione, continuando a garantire il servizio - si legge - Il Mercato di
                          Genova rimane così aperto alla stregua di altri servizi pubblici essenziali come quelli postali, assicurativi, finanziari e
                          trasporti. L' attività proseguirà con il controllo della temperatura corporea all' ingresso della struttura per tutti coloro
                          che accedono al Mercato, già avviato la scorsa settimana, nonché con la continua sensibilizzazione a rispettare tutte
                          le normative in atto per l' emergenza Covid - (mas.m.) © RIPRODUZIONE RISERVATA

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019             Pagina 24
[ § 1 5 5 8 8 7 6 5 § ]

                          domenica 22 marzo 2020

                                                                          Messaggero Marittimo
                                                                                         Trieste

                          Allo scalo giuliano 10mila mascherine dalla Cina
                          D'Agostino: un grazie ai lavoratori che sono in prima linea

                          TRIESTE Allo scalo giuliano 10 mila mascherine protettive dalla China
                          Communications Construction Company. Sugli imballi un messaggio di
                          solidarietà e incoraggiamento: Nella stessa barca contro l'epidemia. In cuore
                          viva sempre la nostra amicizia. In un momento di difficoltà per il reperimento
                          dei dispositivi protettivi, vince la generosità della Cina. Ci siamo mobilitati
                          subito per la ricerca del materiale sanitario protettivo, difficile da trovare in
                          Europa ha dichiarato il presidente dell'Autorità di Sistema portuale, Zeno
                          D'Agostino. Grazie al supporto di Cccc siamo riusciti a far arrivare nel più
                          breve tempo possibile le mascherine necessarie ai lavoratori. Cccc si è fatta
                          carico non solo della fornitura, ma anche della spedizione via cargo aereo: un
                          carico di 6 mila mascherine è partito da Pechino in due lotti da 3 mila pezzi. Il
                          primo è già arrivato alla Torre del Lloyd ed è stato distribuito ai lavoratori, il
                          secondo è stato sdoganato all'aeroporto di Venezia e arriverà nei prossimi
                          giorni a Trieste. Successivamente verrà spedita l'ultima parte. Il porto di
                          Trieste mantiene dunque la piena operatività, nonostante l'emergenza del
                          Coronavirus. Di questo dobbiamo ringraziare i lavoratori e la comunità
                          portuale e tutti quelli che sono in prima linea, impegnandosi quotidianamente nel porto e nel sistema logistico
                          regionale ha rimarcato D'Agostino. I traffici non si sono fermati. Continuano ad attraccare le navi provenienti dal
                          Mediterraneo e dal Far East, anche se vi è stata una rimodulazione dei servizi oceanici. Stiamo facendo il possibile
                          per reagire a questa emergenza. Abbiamo adottato tutte le misure specifiche per assicurare la tutela e la salute dei
                          lavoratori e, al contempo, il regolare svolgimento delle attività portuali.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019    Pagina 25
[ § 1 5 5 8 8 7 3 2 § ]

                          domenica 22 marzo 2020

                                                                                 Primo Magazine
                                                                                          Trieste

                          Dalla Cina 10mila mascherine per il porto di Trieste

                                                                                                                                GAM EDITORI

                          22 marzo 2020 - China Communications Construction Company ha donato al
                          porto di Trieste 10 mila mascherine protettive. Sugli imballi un messaggio di
                          solidarietà e incoraggiamento: "Nella stessa barca contro l' epidemia. In cuore
                          viva sempre la nostra amicizia". In un momento di difficoltà per il reperimento
                          dei dispositivi protettivi, vince la generosità della Cina. "Ci siamo mobilitati
                          subito per la ricerca del materiale sanitario protettivo, difficile da trovare in
                          Europa - ha dichiarato il presidente dell' Autorità di Sistema Portuale, Zeno D'
                          Agostino. Grazie al supporto di CCCC siamo riusciti a far arrivare nel più
                          breve tempo possibile le mascherine necessarie ai lavoratori". CCCC si è
                          fatta carico non solo della fornitura, ma anche della spedizione via cargo
                          aereo: un carico di 6 mila mascherine è partito da Pechino in due lotti da 3
                          mila pezzi. Il primo è già arrivato alla Torre del Lloyd ed è stato distribuito ai
                          lavoratori, il secondo è stato sdoganato all' aeroporto di Venezia e arriverà
                          nei prossimi giorni a Trieste. Successivamente verrà spedita l' ultima parte. Il
                          porto d i Trieste mantiene dunque la piena operatività, nonostante l'
                          emergenza del Coronavirus. "Di questo dobbiamo ringraziare i lavoratori e la
                          comunità portuale e tutti quelli che sono in prima linea, impegnandosi quotidianamente nel porto e nel sistema
                          logistico regionale" ha rimarcato D' Agostino. "I traffici non si sono fermati. Continuano ad attraccare le navi
                          provenienti dal Mediterraneo e dal Far East, anche se vi è stata una rimodulazione dei servizi oceanici. Stiamo
                          facendo il possibile per reagire a questa emergenza. Abbiamo adottato tutte le misure specifiche per assicurare la
                          tutela e la salute dei lavoratori e, al contempo, il regolare svolgimento delle attività portuali".

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019    Pagina 26
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                          domenica 22 marzo 2020

                                                                               Corriere Marittimo
                                                                                          Trieste

                          Pechino, CCCC dona al porto di Trieste 10 mila mascherine protettive

                          La società cinese CCCC ha donato al porto di Trieste 10 mila mascherine
                          protettive, 3 mila sono già state distribuite, altre 3 mila si trovano all'
                          areoporto di Venezia e attendono di essere sdoganate - D' Agostino: "Il porto
                          di Trieste mantiene la piena operatività, nonostante l' emergenza del
                          Coronavirus"- " Stiamo facendo il possibile p er reagire a questa emergenza".
                          Da Pechino in arrivo al porto di Trieste 10 mila mascherine protettive, donate
                          dalla società di costruzioni statale cinese, China Communications
                          Construction Company (CCCC) . Una prima spedizione, via cargo aereo, di
                          due lotti comprensive di 6 mila mascherine in tutto, è in parte stata già
                          distribuita ai lavoratori, il secondo lotto attende di essere sdoganato all'
                          aeroporto di Venezia e arriverà nei prossimi giorni a                               Trieste.
                          Successivamente verrà spedita l' ultima parte. Gli imballaggi riportano i
                          messaggio di solidarietà e incoraggiamento da parte del mittente cinese : "
                          Nella stessa barca contro l' epidemia. In cuore viva sempre la nostra amicizia
                          ". Il presidente dell' Authority giuliana, Zeno D' Agostino , ha ringraziato i
                          lavoratori per continuare a garantire il funzionamento del sistema logistico
                          regionale, inoltre ha espresso gratitudine nei confronti di CCCC per essere riuscita a far arrivare nel più breve tempo
                          possibile le mascherine necessarie ai lavoratori. "In un momento di difficoltà per il reperimento dei dispositivi
                          protettivi, vince la generosità della Cina. Ci siamo mobilitati subito per la ricerca del materiale sanitario protettivo,
                          difficile da trovare in Europa - ha sottolineato D' Agostino - " Di questo dobbiamo ringraziare i lavoratori e la comunità
                          portuale e tutti quelli che sono in prima linea, impegnandosi quotidianamente nel porto e nel sistema logistico
                          regionale ' - ha concluso il presidente dell' ente portuale - 'I traffici non si sono fermati. Continuano ad attraccare le
                          navi provenienti dal Mediterraneo e dal Far East, anche se vi è stata una rimodulazione dei servizi oceanici'. - 'Stiamo
                          facendo il possibile per reagire a questa emergenza. Abbiamo adottato tutte le misure specifiche per assicurare la
                          tutela e la salute dei lavoratori e, al contempo, il regolare svolgimento delle attività portuali '.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019         Pagina 27
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                          lunedì 23 marzo 2020
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                                                                              Il Gazzettino
                                                                                   Venezia

                          I giorni del virus

                          Tre navi da crociera sulla rotta di Venezia Altolà di Brugnaro
                          Il sindaco: «Forte emergenza sanitaria non siamo in grado di accoglierle qui» Il presidente dell' Autorità portuale: «Ci
                          sono altri porti in Italia disponibili»

                                                                                                                             ELISIO TREVISAN

                          PORTO VENEZIA Non ce n' è una sola di nave da crociera in navigazione
                          verso Venezia. Ce ne sono tre, previste dal 28 marzo fino al 26 aprile, ma
                          queste sono solo quelle programmate e conosciute fino ad oggi, in realtà ce ne
                          potranno essere anche delle altre, perché, anche se sembra incredibile, il
                          settore delle crociere continua ad attirare viaggiatori. E se la Costa Luminosa è
                          partita quasi due mesi fa per una sorta di giro del mondo, quando ancora non
                          era scoppiata l' emergenza coronavirus, la Costa Deliziosa, prevista in arrivo il
                          10 aprile, e la Costa Mediterranea (partita il 13 marzo dalle Mauritius) che
                          dovrebbe sbarcare a Venezia il 26 aprile, sono salpate da poco, quando i
                          passeggeri sapevano bene della pandemia in atto. L' APPELLO Per questo il
                          sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ieri ha diffuso un video affermando che le
                          tre navi in arrivo «potrebbero mettere in crisi il nostro sistema sanitario, che è
                          già fortemente sotto stress» e quindi, unendosi a quanto aveva già detto il
                          governatore del veneto Luca Zaia l' altro ieri, ha chiesto al ministro dei
                          Trasporti Paola De Micheli che vieti a queste unità di raggiungere Venezia. Il
                          fatto è che non è così semplice perché proprio il Governo, tre giorni fa tramite
                          il ministero della Salute e quello dell' Interno, hanno imposto che le navi battenti bandiera italiana devono essere
                          autorizzate ad effettuare lo sbarco dei passeggeri ed eventualmente a parcheggiare in una delle banchine in attesa
                          che passi la crisi sanitaria. E guarda caso Costa Crociere è l' unica compagnia battente bandiera italiana. Poi bisogna
                          aggiungerci pure il fattore economico che, per Vtp, la società delle crociere partecipata quasi al 50% dalla Regione e
                          per il resto da compagnie e un terminalista turco, significa incassare soldi per i servizi di approdo e di noleggio della
                          banchina a lungo termine. Se, invece, le navi non arrivano, e considerata la crisi mondiale che ha svuotato i porti
                          crocieristici, le prospettive a medio e lungo termine sono nere. Zaia è stato chiaro, e altrettanto lo è stato ieri il
                          sindaco Brugnaro: «Sono sempre stato un deciso sostenitore del traffico crocieristico. In questo momento però,
                          come già condiviso con la Prefettura, la Regione e l' Autorità di Sistema Portuale, ritengo che le attuali condizioni
                          sanitarie ed emergenziali non consentano alle navi passeggeri di attraccare al Porto di Venezia. Nel caso in cui
                          venissero accertati casi di contagio tra le persone a bordo, infatti, le istituzioni e le autorità sanitarie sarebbero
                          impossibilitate a gestire la miriade di attività necessarie alla cura, all' isolamento e al ricovero dei passeggeri».
                          Brugnaro, insomma, ribadisce che «la nostra Regione e il nostro territorio sono stati fortemente colpiti dall' epidemia
                          di Covid-19 e le nostre strutture ospedaliere, nonché i dispositivi di soccorso ed emergenza, sono sottoposti, da
                          settimane, a una straordinaria pressione. Per queste ragioni, riaffermiamo convintamente e fermamente la necessità,
                          in questo periodo di emergenza, che il ministero dei Trasporti individui attracchi alternativi per queste tre navi
                          passeggeri». IL COORDINAMENTO E proprio l' Autorità di sistema portuale del mare Adriatico settentrionale
                          (Adspmas), citata dal sindaco, è in prima linea in questa operazione: «Ci stiamo facendo carico del coordinamento
                          complessivo ben oltre le nostre competenze dirette - spiega il presidente Pino Musolino -: avendo percepito lo stress
                          potenziale per il nostro Sistema sanitario, anche se queste navi non hanno infetti a bordo, ho avviato colloqui con gli
armatori, e contemporaneamente già sei giorni fa avevo avvertito il sindaco, tramite l' assessore Venturini». Musolino
sostiene che ci sono altri porti italiani, tipo in Campania

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                          lunedì 23 marzo 2020

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                                                                                       Venezia

                          e in Puglia, che hanno molta meno pressione sui propri territori: «Per la Mediterranea, ad esempio, stiamo
                          lavorando affinché la Costa Luminosa venga accolta a Napoli». Ad ogni modo il presidente del Porto non esclude
                          che, prima o poi, qualcuna di queste navi dovrà essere ospitata anche a Venezia in base al decreto dei due Ministeri:
                          «Dove ci sono banchine disponibili, bisogna accoglierle. In vista di questa eventualità avevo proposto di tenerle ferme
                          fuori in rada e portare loro i rifornimenti ma non è possibile tenere il personale marittimo relegato fuori in mare -
                          conclude Musolino -. È un tema che andrà ad ogni modo affrontato nel suo complesso perché questa crisi ci ha
                          insegnato che tutto ciò che abbiamo dato per assodato negli ultimi 50 anni non è più così certo e bisogna attrezzarsi
                          per rispondere in tempo reale e qualsiasi variazione improvvisa delle situazioni, come ad esempio all' improvvisa
                          carenza di materie prime a causa del diffondersi del virus: per anni ci eravamo abituati a rifornirci in Cina o in altre
                          nazioni, ma dovremo ricominciare a produrre in casa o a ripristinare magazzini di stoccaggio molto capienti, che sono
                          un costo ma no paragonabile a quanto ci rimette l' azienda bloccata perché rimasta senza materiali da lavorare». E l'
                          esempio più calzante è proprio quello del settore crocieristico: nel momento in cui l' intero settore del turismo è in
                          ginocchio, siamo costretti a mandar via navi cariche di migliaia di turisti. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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                          lunedì 23 marzo 2020
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                                                                     La Nuova di Venezia e Mestre
                                                                                         Venezia

                          IL SINDACO SI RIVOLGE AL MINISTRO

                          «Tre grandi navi? Non vogliamo che sbarchino»
                          L' approdo delle tre Costa sono previste tra pochi giorni Il sindaco Luigi Brugnaro «Ora non siamo attrezzati per
                          accoglierle in sicurezza»

                          venezia Hanno chiesto di arrivare in tre. Tre grandi navi da crociera della
                          Costa hanno chiesto il permesso di entrare in porto fra qualche settimana.
                          Alcune miglia di turisti da sbarcare e far visitare la città. Richiesta che il
                          sindaco Luigi Brugnaro ha rispedito al mittente. Difficilmente otterranno il
                          permesso di attraccare. Anche perché la stazione marittima non è attrezzata
                          per controllare se ci sono passeggeri contagiati. Al massimo resterebbero a
                          bordo. «Il ministro De Micheli sappia che Venezia è fortemente contraria all'
                          attracco in città delle tre navi Costa», ha detto il sindaco. La questione è l'
                          eventuale attracco a Venezia delle navi da crociera Costa Victoria previsto
                          per il 28 marzo, della Costa Mediterranea il 10 aprile e della Costa Deliziosa
                          il 26 aprile. «Sappia il ministro dei Trasporti Paola De Micheli che il Comune
                          di Venezia è fortemente contrario. Sono sempre stato un deciso sostenitore
                          del traffico crocieristico, che, tengo a ribadire, non deve più passare davanti
                          San Marco e per il Canale della Giudecca. In questo momento però, come
                          già condiviso con la Prefettura, la Regione e l' Autorità di Sistema Portuale,
                          ritengo che le attuali condizioni sanitarie ed emergenziali non consentano alle
                          navi passeggeri di attraccare al Porto di Venezia. Nel caso in cui venissero accertati casi di contagio tra le persone a
                          bordo, le istituzioni e le autorità sanitarie sarebbero impossibilitate a gestire la miriade di attività necessarie alla cura,
                          all' isolamento e al ricovero dei passeggeri. La nostra Regione e il nostro territorio, infatti, sono stati fortemente colpiti
                          dall' epidemia di Covid-19 e le nostre strutture ospedaliere, nonché i dispositivi di soccorso ed emergenza, sono
                          sottoposti, da settimane, a una straordinaria pressione. Per queste ragioni, riaffermiamo convintamente e
                          fermamente la necessità, in questo periodo di emergenza, che il Ministero dei Trasporti individui attracchi alternativi
                          per queste tre navi passeggeri». --© RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019             Pagina 30
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                          domenica 22 marzo 2020

                                                                                       Ansa
                                                                                       Venezia

                          Brugnaro, no ad attracco Costa Victoria

                          (ANSA) - VENEZIA, 22 MAR - Il Comune di Venezia è "fortemente contrario"
                          all' eventuale attracco in città della Costa Victoria, previsto per il 28 marzo,
                          della Costa Mediterranea il 10 aprile e della Costa Deliziosa il 26 aprile. Lo
                          afferma il sindaco, Luigi Brugnaro, in una nota indirizzata al ministro dei
                          Trasporti, Paola De Micheli. "Sono sempre stato - prosegue Brugnaro - un
                          forte sostenitore del traffico crocieristico che, tengo a ribadire, non deve più
                          passare davanti San Marco e per il Canale della Giudecca. In questo
                          momento però, come già condiviso con la Prefettura, la Regione e l' Autorità
                          di Sistema Portuale, ritengo che le attuali condizioni sanitarie ed emergenziali
                          non consentano alle navi passeggeri di attraccare al Porto d i Venezia".
                          (ANSA).

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019   Pagina 31
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                          domenica 22 marzo 2020

                                                                                      FerPress
                                                                                         Venezia

                          #Coronavirus: Brugnaro, siamo fortemente contrari all' attracco di navi da crociera.MIT
                          trovi soluzioni alternative

                          (FERPRESS) - Venezia, 22 MAR - In merito alla questione legata all'
                          eventuale attracco a Venezia delle navi da crociera Costa Victoria previsto
                          per il 28 marzo, della Costa Mediterranea il 10 aprile e della Costa Deliziosa il
                          26 aprile il sindaco di Venezia ha rilasciato la seguente dichiarazione: "Sappia
                          il ministro dei Trasporti Paola De Micheli che il Comune di Venezia è
                          fortemente contrario. Sono sempre stato un deciso sostenitore del traffico
                          crocieristico, che, tengo a ribadire, non deve più passare davanti San Marco
                          e per il Canale della Giudecca. In questo momento però, come già condiviso
                          con la Prefettura, la Regione e l' Autorità di Sistema Portuale, ritengo che le
                          attuali condizioni sanitarie ed emergenziali non consentano alle navi
                          passeggeri di attraccare al Porto di Venezia. Nel caso in cui venissero
                          accertati casi di contagio tra le persone a bordo, le istituzioni e le autorità
                          sanitarie sarebbero impossibilitate a gestire la miriade di attività necessarie
                          alla cura, all' isolamento e al ricovero dei passeggeri. La nostra Regione e il
                          nostro territorio, infatti, sono stati fortemente colpiti dall' epidemia di Covid-19
                          e le nostre strutture ospedaliere, nonché i dispositivi di soccorso ed
                          emergenza, sono sottoposti, da settimane, a una straordinaria pressione. Per queste ragioni, riaffermiamo
                          convintamente e fermamente la necessità, in questo periodo di emergenza, che il Ministero dei Trasporti individui
                          attracchi alternativi per queste tre navi passeggeri". Venezia, 22 marzo 2020.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019   Pagina 32
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                          domenica 22 marzo 2020

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                                                                                         Venezia

                          Brugnaro: Venezia non può accogliere navi da crociera in questo momento

                          Venezia 'Il ministro De Micheli sappia che Venezia è fortemente contraria
                          all'attracco in città delle navi'. A dirlo senza mezzi termini è il sindaco di
                          Venezia, Luigi Brugnaro , intervenendo a proposito all'eventuale attracco della
                          nave italiana Costa Victoria, previsto per il 28 marzo, della Costa
                          Mediterranea il 10 aprile e della Costa Deliziosa il 26 aprile. Tre navi da
                          crociera attraccheranno a Venezia? @paola_demicheli e il @mitgov sappiano
                          che la città è fortemente contraria. Fino a fine emergenza non devono entrare.
                          I nostri dispositivi sanitari sono, da settimane, sensibilmente sotto forte
                          pressione. https://t.co/MFSsqtgKBU pic.twitter.com/GYWJmgjBq5                         Luigi
                          Brugnaro (@LuigiBrugnaro) March 22, 2020 'Sono sempre stato un forte
                          sostenitore del traffico croceristico che, tengo a ribadire, non deve più
                          passare davanti San Marco e per il Canale della Giudecca. In questo
                          momento però, come già condiviso con la prefettura, la Regione e l'Autorità di
                          sistema portuale, ritengo che le attuali condizioni sanitarie ed emergenziali
                          non consentano alle navi passeggeri di attraccare al porto di Venezia', dice
                          Brugnaro. 'Nel caso in cui venissero accertati casi di contagi tra le persone a
                          bordo spiega le istituzioni e le autorità sanitarie sarebbero impossibilitate a gestire la miriade di attività necessarie alla
                          cura, all'isolamento e al ricovero dei passeggeri. La nostra regione ed il nostro territorio, infatti, sono stati fortemente
                          colpiti dall'epidemia di Covid-19 e le nostre strutture ospedaliere, nonché i dispositivi di soccorso ed emergenza,
                          sono sottoposti, da settimane, ad una straordinaria pressione. Ed è per queste ragioni che il ministero dei Trasporti
                          dovrebbe individuare attracchi alternativi per queste tre navi passeggeri', conclude Brugnaro.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019             Pagina 33
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                          lunedì 23 marzo 2020
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                                                                                   Il Gazzettino
                                                                                         Venezia

                          Porto al lavoro, attività a ritmi normali Il personale adotta tutte le precauzioni

                          CHIOGGIA Nonostante il Coronavirus, il porto lavora come al solito. Le
                          piccole navi in grado di transitare lungo i canali in secca continuano ad andare
                          e venire dalle banchine di Val da Rio. «In questi giorni commenta lo
                          spedizioniere internazionale Giuliano Godino le operazioni portuali procedono
                          grazie alle precauzioni adottate da tutto il personale. Il personale addetto alla
                          movimentazione delle merci e quello dipendente dalle agenzie che s' occupano
                          della pratiche rispettano rigorosamente le distanze di sicurezza. Indossano,
                          inoltre, tutto quel che occorre per evitare la trasmissione del contagio. Non
                          sono da meno i camionisti i quali, inconsapevolmente, potrebbero importare
                          ed esportare germi. Per quanto possibile, essi evitano anche di passare da
                          una motrice all' altra; indossano la mascherina e disinfettano le cabine.
                          Massima vigilanza, anche da parte degli equipaggi provenienti da Paesi
                          lontani, ove il Covid-19 non è ancora massicciamente comparso. Speriamo
                          che duri. Chioggia lavora ancora perché la maggior parte dei mercantili fa la
                          spola con altri porti del Mediterraneo. Lo scalo non è, infatti, direttamente
                          interessato ai traffici col lontano Oriente, ove tutto si è invece praticamente
                          bloccato». In questi giorni, sono stati sbarcati a Chioggia grandi quantità di sale proveniente dalla Tunisia. Arrivati e
                          partiti, grandi quantità di materiali siderurgici. Tutte merci che, per caratteristiche di natura, peso ed ingombro, non
                          possono viaggiare nei container. Salvo ulteriori strette, secondo il professionista, la situazione potrebbe ancora
                          reggere discretamente. Il peggio scatterebbe solamente qualora dovessero chiudere gli impianti produttivi italiani che
                          utilizzano i materiali ferrosi per produrre lamiere, tondini e macchinari. Il porto parrebbe essere, dunque, la sola attività
                          economica locale destinata a non subire gravi contraccolpi. «E' un dato di fatto commenta il professionista che
                          dovrebbe indurre le amministrazioni politiche a riconsiderare l' importanza del porto, rivelatosi fonte sicura di lavoro e
                          reddito, anche nella piena emergenza. Il settore merci aggiunge non si ferma nemmeno nei momenti peggiori. Al
                          contrario, basta un minimo rischio per mettere ko quello turistico». Godino riferisce che il dilagare della pandemia ha
                          già imposto la cancellazione dell' arrivo di quattro o cinque piccole navi da crociera di lusso. Roberto Perini.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019            Pagina 34
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                          lunedì 23 marzo 2020
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                                                                    La Nuova di Venezia e Mestre
                                                                                        Venezia

                          chioggia

                          Comitato No Gpl Il presidente Rossi «Azione legale contro la proprietà»
                          Si punta a contrastare i vari ricorsi presentati da Socogas all' Autorità portuale, alla Capitaneria e a due Ministeri

                          Daniele Zennaro / CHIOGGIAL' attività del comitato "No Gpl" , a contrasto
                          dell' entrata in funzione del deposito che Costa Bioenergie sta costruendo a
                          Punta Colombi, in Val da Rio, non va in quarantena. Niente pause, nessuna
                          guardia abbassata, anche se, naturalmente, a causa dell' emergenza del
                          coronavirus, i ritmi e le modalità di lavoro sono completamente cambiate.
                          «Lavoriamo e ci riuniamo in videoconferenza», conferma il presidente del
                          comitato Roberto Rossi, «senza purtroppo incontrarci, ma del resto non
                          possiamo esimerci dalle disposizioni del Governo. Tribunali fermi, cause e
                          ricorsi bloccati ed anche la partita sul deposito di Gpl sembra vivere una
                          sorta di intervallo, pronta a scatenarsi non appena la situazione sarà
                          normalizzata. Anche perché i tavoli sui quali si gioca questa partita sono
                          molteplici, quasi una sorta di accerchiamento nei confronti di Socogas, la
                          società che controlla Costa Bioenergie, che negli ultimi dodici mesi ha
                          ricevuto parecchi rifiuti. «Siamo in contatto con il nostro avvocato», spiega
                          Rossi, «perché stiamo valutando un' azione legale per contrastare i ricorsi
                          presentati dall' azienda di Fidenza. Solo che in questo momenti anche i
                          tribunali sono chiusi, compreso il Tar dove ci sono in piedi cinque ricorsi presentati da Socogas. Tra questi ricordo il
                          risarcimento chiesto al Comune per la richiesta di stop forzato ai lavori e ancora la mancata autorizzazione dell'
                          utilizzo della banchine da parte dell' Autorità Portuale, come pure i ricorsi contro la Capitaneria di Porto sulla
                          valutazione del traffico portuale o come contro il Mise ed il Mit che non hanno concesso proroghe per l' ultimazione
                          dei lavori. Una particolarità, quest' ultima, che fa ritenere che tutto è stato fatto in cantiere dopo il 26 maggio è
                          impugnabile. Costa Bioenergie ha sparato su tutto, sintomo che, evidentemente, sentono la terra mancare sotto i loro
                          piedi. Per questo sosterremo nei ricorsi tutti gli enti che Socogas ha chiamato in causa». Ma anche se le udienze del
                          Tar sono state rinviate, l' attività del comitato non si ferma. «Continuiamo a rimanere in contatto con i nostri
                          parlamentari di riferimento», prosegue Rossi, «anche se è tutto fermo e in questo momento, evidentemente Mise e
                          Mit hanno ben altro a cui pensare. Allo stesso tempo sono comunque bloccate anche tutte le autorizzazioni, le
                          eventuali concessioni. Quindi tutto sta andando a rilento, non solo per noi, anche per Socogas». Il 17 aprile il comitato
                          "No Gpl" aveva organizzato un incontro in Auditorium, ma con ogni probabilità, il rinvio è praticamente certo.
                          «Questo», conclude Roberto Rossi, «è un aspetto della vicenda che non piace, perché a noi interessa informare la
                          cittadinanza sulla nostra attività, anche perché dei social francamente ci fidiamo davvero molto poco». --©
                          RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019            Pagina 35
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                          lunedì 23 marzo 2020
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                                                                        Il Secolo XIX (ed. Savona)
                                                                                     Savona, Vado

                          Forte pressing per la ripartenza, ma ci sono ancora persone a bordo e manca una destinazione
                          sicura. Sette i positivi

                          Luminosa, dopo i primi sbarchi l' incertezza Nessun porto vuole accogliere la nave del
                          virus

                          Matteo Dell' Antico / GENOVA Non c' è una soluzione, solo ipotesi. E un dato
                          di fatto: nessun porto italiano è disposto, per ora, ad accogliere "Luminosa" e
                          Costa Crociera non ha una alternativa alla Liguria dove posizionare la nave. Al
                          momento, l' unità è ormeggiata a Savona e dovrebbe lasciare lo scalo nella
                          giornata di oggi anche se non è esclusa una permanenza in città almeno per
                          altre 24 ore, perché senza una precisa destinazione "Luminosa" non può
                          essere costretta a lasciare la Liguria e navigare in mare senza meta. Eppure,
                          sia il governatore ligure Giovanni Toti che il presidente dei porti di Geno va e
                          Savona, Paolo Emilio Signorini, sono stati chiari: «Qui la nave non può stare»,
                          hanno detto senza mezzi termini. «Sono già sei (diventati sette in tarda serata,
                          ndr) i passeggeri della nave risultati positivi al coronavirus, con sintomi e
                          ricoverati nelle strutture ospedaliere del savonese. Il sistema sanitario della
                          Liguria non è in grado di sostenere l' aggravio del lavoro. C' è bisogno di
                          trovare per quella nave e per quelle persone una sistemazione di versa», ha
                          dichiarato Toti. A bordo restano ancora 900 membri dell' equipaggio e 150
                          turisti stranieri provenienti sopratutto da Paesi extra Ue, per i quali non è stato
                          possibile organizzare un rientro a casa. Ieri, a Savona, so no sbarcati i crocieristi italiani e una parte di stranieri che
                          sono stati fatti rientrare a casa e messi in auto -isolamento dopo i casi positivi di coronavirus registrati a bordo nei
                          giorni scorsi. «Ci auguriamo che nelle prossime ore sia trovata una sistemazione per tutte le persone e la nave possa
                          lasciare il porto, semplicemente perché il sistema sanitario ligure non può farsi carico anche di questa emergenza», ha
                          dichiarato Signorini. Le ipotesi percorribili, al momento, sono sostanzialmente tre: la prima è quella che la nave resti
                          ancora a Savona perché Costa Crociere non riesce a organizzare il rientro a casa dei turisti stranieri e non ha
                          soluzioni su dove sistemare l' equipaggio e la nave. La seconda, se la situazione dovesse sbloccarsi, potrebbe
                          essere quella che la nave resti sì in Liguria ma praticamente vuota e con soli pochi membri d' equipaggio a bordo nel
                          caso in cui la compagnia riuscisse a organizzare il rientro a casa dei turisti rimasti e sistemare, magari in qualche
                          struttura alberghiera come ipotizzato e proposto, il proprio personale. La terza e ultima ipotesi è quella che la nave
                          riprenda il mare e possa essere ospitata da un porto italiano, magari Civitavecchia, che vista la vicinanza all'
                          aeroporto di Fiumicino consentirebbe di avere più voli a disposizione per permettere il ritorno dei crocieristi nei loro
                          Paesi. Nel frattempo, pare avviato verso una soluzione il caso di un' altra nave della compagnia, la Costa Magica, da
                          giorni ferma in mare al largo delle coste della Martinica con a bordo 900 persone d' equipaggio tra cui quasi 150
                          italiani. A bordo di "Magica" sarebbero stati registrati casi di coronavirus anche se dalla compagnia non è mai arrivata
                          conferma. Secondo quanto risulta a Il Secolo XIX, la nave si starebbe muovendo verso Cuba dove sarebbe stato
                          trovato un porto disponibile ad accogliere "Magica". -

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019          Pagina 36
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                          lunedì 23 marzo 2020
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                                                                                      Savona, Vado

                          Costa Luminosa, Caprioglio alza la voce «Devo proteggere i miei concittadini»
                          La protesta del sindaco a conclusione del vertice e alla luce dei 7 ricoveri: 3 turisti già trasferiti in altri ospedali liguri

                          Giovanni Ciolina / SAVONA Una giornata trascorsa con il fiato sospeso, un
                          occhio alla Costa Luminosa ormeggiata in banchina e soprattutto un orecchio
                          ai report che provenivano dal pronto soccorso dell' ospedale San Paolo dove
                          ieri sera sono salite a sette le persone costrette ad abbandonare la nave in
                          ambulanza per le conseguenze del covid. Tre di loro, in serata, sono poi stati
                          trasferiti in altri ospedali liguri. In mezzo un susseguirsi di incontri, summit,
                          vertici che alle 20 di ieri sera non avevano ancora portato a soluzione. Da una
                          parte la compagnia sembra cerchi di prolungare l' attracco in attesa di trovare
                          soluzioni per sbarcare le oltre mille persone a bordo, dall' altra le autorità
                          battono i pugni sul tavolo: «Deve andare via». La nave per il momento resta a
                          Savona e la permanenza potrebbe andare oltre alla giornata odierna. Un
                          incubo temuto nei giorni scorsi dal sindaco Ilaria Caprioglio e dal commissario
                          straordinario dell' Asl 2, Cavagnaro, che puntualmente ha bussato alle porte
                          della città. «Le strutture ospedaliere savonesi non possono reggere numeri
                          importanti» ha puntualizzato Toti, ma già in giornata il primo cittadino e il
                          commissario Asl avevano tuonato sulla necessità di trovare una soluzione all'
                          inquietante presenza della Costa Luminosa. «Entro lunedì mattina la na ve deve lasciare il nostro porto - ha tuonato la
                          Caprioglio a mezza giornata quando il bollettino medico parlava di due passeggeri olandesi ricoverati con i sintomi
                          del virus - E' dalla scorsa settimana che cerco di sollevare il problema, ma per qualche giorno sono stata inascoltata.
                          Ora per fortuna si sta cercando di trovare una soluzione». Rimedi che appaiono al momento tutt' altro che semplici. I
                          problemi principali sul tavolo sono tre: lo sbarco dei turisti europei che avrebbero dovuto lasciare ieri Savona ma per i
                          quali Costa non avrebbe trovato autisti di autobus disponibili al trasporto, la gestione dell' equipaggio (900 persone in
                          tutto) e quella dei turisti provenienti da oltre oceano e per i quali è difficoltoso organizzare un rientro rapido. Per questi
                          ultimi (circa 150 persone) si è mossa in prima persona la protezione civile a trovare soluzioni alternative. I passeggeri
                          di Costa potrebbero essere convogliati in centri fuori regione. Se in un primo momento una soluzione sembrava
                          condurre in Toscana, e precisamente verso Cecina, nel pomeriggio il focus si è spostato alla ricerca di una soluzione
                          verso il centro sud. E gli uomini dell' equipaggio? «Saremmo disposti ad accettare la permanenza della nave solo a
                          condizione che restino a bordo un' ottantina di addetti sani», ha puntualizzato il sindaco Caprioglio. -

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                                                                                     Savona, Vado

                          La nave dovrebbe lasciare Savona oggi

                          Costa Luminosa, 6 al S. Paolo e a bordo ne restano più di 800

                          Sono andate avanti per tutta la giornata di ieri al Palacrociere di Savona le
                          operazioni di sbarco dei passeggeri della Costa Luminosa, in quarantena dallo
                          scorso 15 marzo dopo che a bordo si erano verificati tre casi di positività al
                          Covid-19. A scendere sono stati 55 italiani tutti residenti nel centro-sud del
                          Paese (tra cui sei abitanti nelle isole, quattro in Sardegna e due in Sicilia) e
                          276 passeggeri europei, il cui rientro al domicilio è stato organizzato
                          direttamente da Costa Crociere. Restano invece bloccati a bordo 84
                          passeggeri in isolamento (dei quali 32 positivi al Coronavirus e gli altri falsi
                          negativi), altri 188 ospiti che non possono tornare a casa perché i voli verso i
                          loro paesi sono cancellati e 600 membri dell' equipaggio (61 componenti dello
                          staff, tutti italiani, ritenuti non indispensabili per il funzionamento della nave,
                          sono stati trasferiti con trasporti protetti). Sempre ieri sei passeggeri di
                          nazionalità straniera sono stati portati al Pronto soccorso di Savona perché
                          presentavano sintomi preoccupanti (febbre e livelli bassi di saturazione dell'
                          ossigeno nel sangue). Su Costa Luminosa rimangono circa un migliaio di
                          persone: «Saranno gestite - spiega l' assessore regionale alla Protezione
                          civile Giacomo Giampedrone - dalla task force nazionale sanitaria e di Protezione civile, senza gravare in alcun modo
                          sul sistema sanitario ligure». Ieri è sbarcata anche la famiglia di savonesi, Antonio De Stefano, il papà Francesco e la
                          mamma Marina, che hanno trascorso gli ultimi 12 giorni della loro crociera in quarantena, senza uscire dalla cabina:
                          «Finalmente siamo a casa. Stiamo bene, ma dovremmo restare due settimane in isolamento come da prassi. Sarà
                          sempre meglio che restare chiusi in cabina. All' inizio è stata una bella crociera, ma quando abbiamo scoperto che c'
                          erano stati tre casi di Coronavirus è iniziato il calvario». In attesa di conoscere le decisioni del Ministero sul porto che
                          accoglierà la nave, il sindaco Ilaria Caprioglio ieri mattina ha ribadito che non dovrà fermarsi a Savona: «Era stato
                          detto che gli sbarchi sarebbero durati 48 ore, e così dovrà essere: domani mattina (oggi per chi legge ndr) Costa
                          Luminosa dovrà andarsene in ogni caso. Lo chiedo perché io devo tutelare la salute dei miei cittadini, cercando di non
                          gravare con eventuali passeggeri malati della nave sui reparti dell' ospedale San Paolo». Dello stesso parere il
                          governatore Toti. Ieri sera era al vaglio lo spostamento della nave in un porto nel Tirreno: Civitavecchia o Napoli.
                          o.ste. - © RIPRODUZIONE RISERVATA

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                          lunedì 23 marzo 2020
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                                                                       La Nazione (ed. La Spezia)
                                                                                     Savona, Vado

                          costa luminosa

                          Sette passeggeri ricoverati a Savona
                          A bordo c' erano anche due crocieristi di Bonassola

                          Sette passeggeri della Costa Luminosa, attraccata sabato al porto d i
                          Savora, sono stati ieri ricoverati in ospedale nella città del ponente ligure.
                          La nave, in arrivo nel mediterraneo da una crociera transatlantica, ha
                          avuto casi positivi a bordo; nello scalo a Marsiglia sono scesi circa 721
                          ospiti. A Savona è arrivata con 716 ospiti di varie nazionalità, tra cui due
                          crocieristi di Bonassola, e circa 800 uomini di equipaggio. A bordo 84
                          persone con sintomi. Tra sabato e ieri la Regione Liguria ha iniziato gli
                          sbarchi protetti che proseguono anche oggi, compresi 63 membri italiani
                          dell' equipaggio non essenziali per la funzionalità della nave, che dovrà
                          poi ripartire. Intato però sono registrati i primi ricoveri: «Il sistema
                          sanitario della Liguria e in particolare della Asl 2 di Savona non è in grado
                          di sostenere l' aggravio», ha detto Toti, invitando a trovare una soluzione
                          diversa per i passeggeri non liguri che abbiano eventuale bisogno di
                          ospedalizzazione.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019   Pagina 39
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                          domenica 22 marzo 2020

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                                                                                      Savona, Vado

                          Costa Luminosa, nuove operazioni sbarco
                          55 passeggeri italiani, poi 276 europei. Per sera mille a bordo

                          (ANSA) - GENOVA, 22 MAR - Sono partite questa mattina le operazioni di
                          sbarco dei 55 passeggeri italiani rimasti a bordo della nave Costa Luminosa,
                          attraccata in porto a Savona. Secondo quanto concordato con tutte le autorità
                          coinvolte, ieri era stato effettuato il trasferimento dei primi passeggeri: 110
                          italiani (liguri e di altre regioni del centro e nord Italia) e 87 cittadini svizzeri,
                          insieme a 2 venezuelani residenti in territorio elvetico. I 55 italiani per cui sono
                          in corso le operazioni di sbarco sono residenti nel centro-sud del Paese. A
                          seguire sbarcheranno altri 276 passeggeri europei, il cui rientro al domicilio è
                          stato organizzato direttamente da Costa Crociere. Per quanto riguarda l'
                          equipaggio, delle oltre 800 unità complessive, entro questa sera verranno fatti
                          sbarcare con trasporti protetti 61 italiani, ritenuti non indispensabili per il
                          funzionamento della nave. Resteranno a bordo un migliaio di persone: gli altri
                          membri dell' equipaggio e 188 passeggeri residenti in Paesi non raggiungibili
                          per il blocco dei voli.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promo---press 2013-2019   Pagina 40
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                          domenica 22 marzo 2020

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                                                                                Savona, Vado

                          Costa Luminosa, proseguono gli sbarchi dalla nave a Savona

                          Sono partite questa mattina le operazioni di sbarco dei 55 passeggeri italiani
                          rimasti a bordo della nave Costa Luminosa, attraccata in porto a Savona. A
                          questa sera risultano già sette i passeggeri ricoverati nelle strutture
                          ospedaliere di Savona. Tra questi si era avuta notizia già a metà giornata di
                          due olandesi, portati al Pronto Soccorso perché presentavano febbre e bassi
                          livelli di saturazione dell' ossigeno nel sangue. "Stiamo collaborando
                          attivamente con Costa, con il ministero degli esteri, con la Protezione civile
                          nazionale perché tutti i passeggeri possano essere portati al proprio
                          domicilio" a trascorrere la quarantena o in altre strutture adeguate, ha detto il
                          presidente della Regione Liguria Giovanni Toti in serata. "Il sistema sanitario
                          della Liguria e in particolare della Asl 2 di Savona non è in grado di sostenere
                          l' aggravio di lavori e garantire l' appropriatezza della cura delle persone che
                          potrebbero risultare malate su quella nave - ha aggiunto Toti -. C' è bisogno di
                          trovare per quella nave o per quelle persone una sistemazione diversa".
                          Rispetto alle operazioni di sbarco, secondo quanto concordato con le autorità
                          coinvolte, ieri era stato effettuato il trasferimento dei primi passeggeri: 110
                          italiani (liguri e di altre regioni del centro e nord Italia) e 87 cittadini svizzeri, insieme a 2 venezuelani residenti in
                          territorio elvetico. I 55 italiani per cui era previsto invece lo sbarco oggi sono residenti nel centro-sud del Paese. A
                          seguire in agenda lo sbarco di altri 276 passeggeri europei, il cui rientro al domicilio è stato organizzato direttamente
                          da Costa Crociere. Per quanto riguarda l' equipaggio, delle oltre 800 unità complessive, entro questa sera verranno
                          fatti sbarcare con trasporti protetti 61 italiani, ritenuti non indispensabili per il funzionamento della nave. Resteranno a
                          bordo un migliaio di persone: gli altri membri dell' equipaggio e 188 passeggeri residenti in Paesi non raggiungibili per
                          il blocco dei voli. La sindaca di Savona Ilaria Caprioglio ha intanto dato un ultimatum. "Ho ringraziato la protezione
                          civile nazionale per l' enorme sforzo organizzativo messo in campo, che ho apprezzato molto. Ma io ora devo
                          pensare a tutelare la mia città. Era stato detto che gli sbarchi sarebbero durati 48 ore, e così dovrà essere: domani
                          mattina Costa Luminosa dovrà andarsene in ogni caso", ha detto dopo il vertice di questa mattina con la Prefettura, la
                          Regione, la Protezione Civile e Costa Crociere in cui i vari soggetti coinvolti hanno relazionato sulle operazioni di
                          sbarco dei passeggeri. "Nella riunione ho ribadito con forza quanto già detto nei precedenti incontri: allo scadere delle
                          48 ore la nave, alleggerita dai passeggeri sbarcati, deve lasciare il porto di Savona. Questo lo chiedo perché io devo
                          tutelare la salute dei miei cittadini, cercando di non gravare con eventuali passeggeri malati della nave sui reparti dell'
                          ospedale San Paolo". "Costa Crociere ha garantito che avrebbe sbarcato tutti entro 48 ore, e io ho ribadito che
                          domattina dovranno andarsene comunque anche se non avessero finito" tuona dunque il primo cittadino. Savona non
                          è una città che 'non capisce', abbiamo perfettamente compreso la problematica e abbiamo accettato gli sbarchi,
                          chiedendo solo che fossero fatti 'in sicurezza'. Ma ora la nostra parte l' abbiamo fatta. Domani Costa Luminosa dovrà
                          andarsene in un porto in cui non è in corso una emergenza sanitaria". Le circa mille persone che dovranno trascorrere
                          la quarantena sulla nave "saranno gestite dalla task force nazionale sanitaria e di Protezione civile - ha spiegato l'
                          assessore alla Protezione Civile di Regione Liguria Giacomo Giampedrone -, senza gravare in alcun modo sul
                          sistema sanitario ligure, già fortemente sotto pressione. Una strategia che avevamo ribadito come indispensabile
                          nella giornata di ieri".
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