Unione della Romagna Faentina - venerdì, 08 novembre 2019 - Unione Romagna Faentina
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Unione della Romagna Faentina venerdì, 08 novembre 2019 Prime Pagine 08/11/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna 5 Prima pagina del 08/11/2019 08/11/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) 6 Prima pagina del 08/11/2019 08/11/2019 Il Sole 24 Ore 7 Prima pagina del 08/11/2019 08/11/2019 Italia Oggi 8 Prima pagina del 08/11/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 08/11/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42 9 Dispositivo salva bimbi, è corsa all' acquisto 08/11/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 47 10 «Mazzette per gli appalti» Chiesto il processo per i 7 08/11/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49 11 Confcommercio provinciale, Mambelli nuovo presidente 08/11/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 51 12 Cinghiali, proteste a Roma 08/11/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 54 13 Ravaioli, trent' anni di impiantistica 08/11/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 55 14 'Cambiare Faenza' finalmente ha capito 08/11/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 57 15 Prima pagina Faenza-Lugo 08/11/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 58 16 Castel Raniero, un appello al Premier Conte 08/11/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 58 17 Oncologia, oggi un convegno 08/11/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 58 18 Scuole, lavori di adeguamento 08/11/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 59 19 Bufera in municipio: Piroddi si è dimesso 08/11/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 59 20 Manifestazioni, sono rimaste quattro 08/11/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 61 21 Sanità, Piolanti nuovo direttore del Distretto 08/11/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 67 22 Pinacoteca, taglio del nastro per la mostra sui maestri incisori 08/11/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 67 23 Il nuovo romanzo di Franco Ferlini alla Bottega Bertaccini 08/11/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 70 24 Faenza cerca un successo esterno
Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 08/11/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 2 CHIARA BISSI 25 Pd, Bagnari si ritira Risiko candidature con l' incognita Rontini 08/11/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 3 26 Caos Faenza, Piroddi se ne va E la Lega ora lo corteggia 08/11/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 3 28 «Situazione disastrosa del Pd faentino: ora è sotto gli occhi di tutti» 08/11/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 5 29 «Tangenti in cambio di lavori» Parte il processo, Hera si costituisce parte civile 08/11/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 7 30 A Roma per denunciare l' emergenza cinghiali 08/11/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 13 31 Mauro Mambelli presidente provinciale di Confcommercio 08/11/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38 32 «Premier Conte, aiutaci a salvare l' ex colonia di Castel Raniero» 08/11/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38 33 Alla scoperta di "Grani e melograni" a Oriolo dei Fichi 08/11/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38 34 Il Museo Malmerendi raccontato da un paleontologo 08/11/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 39 35 I produttori si riuniscono: nasce Consorzio per lo zenzero 08/11/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 39 36 Dialogo tra le culture e le religioni 08/11/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 39 37 Ampliato l' accesso alla Saint Gobain 08/11/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 17 SANDRO CAMERANI 38 «Che bello sentire lo speaker urlare il mio nome dopo il gol» 08/11/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 22 39 Bleu Line, big-match con il Ponte Felcino 08/11/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 22 ALESSANDRO GIULIANI 40 Viserba A, Riccione e Bagnacavallo vincono al "Palmieri" Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 08/11/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 9 41 Sindaci scrivono a Conte: preoccupa stretta sui conti 08/11/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 29 Cristiano Dell' Oste 42 Aliquota al 10% per calamità solo nei Comuni individuati 08/11/2019 Italia Oggi Pagina 37 FRANCESCO CERISANO 43 Spese correnti a rischio 08/11/2019 Italia Oggi Pagina 37 FRANCESCO CERISANO 44 Dadone incontra Lorusso 08/11/2019 Italia Oggi Pagina 37 45 Un miliardo alle regioni per disabili e inclusione 08/11/2019 Italia Oggi Pagina 37 46 Intesa tra governo e Friuli sulla finanza locale 08/11/2019 Italia Oggi Pagina 38 PAGINA A CURA DI MATTEO BARBERO 47 Esenzioni Tari cum grano salis
08/11/2019 Italia Oggi Pagina 38 48 Tre nuovi prospetti contabili da allegare al rendiconto 08/11/2019 Italia Oggi Pagina 38 GIUSEPPE ALESSANDRI 49 Tutti vogliono i segretari onorari 08/11/2019 Italia Oggi Pagina 40 51 No ai consiglieri politici 08/11/2019 Italia Oggi Pagina 41 PAGINA A CURA DI MASSIMILIANO FINALI 52 Cooperazione, risorse agli enti 08/11/2019 Italia Oggi Pagina 41 54 Friuli, 3 milioni per installare sistemi di videosorveglianza 08/11/2019 Italia Oggi Pagina 41 55 Veneto, 25 milioni per l' efficienza degli edifici pubblici 08/11/2019 Italia Oggi Pagina 42 CHRISTIAN AMADEO 56 Tassa rifiuti, serve una proroga 08/11/2019 Italia Oggi Pagina 42 TOMMASO VENTRE* 58 Tributi locali, gli enti hanno bisogno di tempo
[ § 1 § ] venerdì 08 novembre 2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 5
[ § 2 § ] venerdì 08 novembre 2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 6
[ § 3 § ] venerdì 08 novembre 2019 Il Sole 24 Ore Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 7
[ § 4 § ] venerdì 08 novembre 2019 Italia Oggi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 8
[ § 1 4 9 6 3 5 8 2 § ] venerdì 08 novembre 2019 Pagina 42 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Dispositivo salva bimbi, è corsa all' acquisto Molte le richieste e telefonate di genitori ai punti vendita dopo che il sistema anti abbandono per i seggiolini è diventato legge I dispositivi anti abbandono per i seggiolini dei bambini diventano legge, e così anche a Ravenna ieri c' è stata la corsa all' acquisto da parte dei genitori. Tante le chiamate per richiedere informazioni in merito arrivate nei principali negozi di articoli per l' infanzia e anche nelle rivendite di autoricambi, e tanti anche gli acquisti. «Parecchi genitori oggi, soprattutto durante i servizi che facciamo all' entrata e all' uscita di scuola, ci hanno chiesto informazioni» spiegano dalla polizia locale. Il dispositivo è obbligatorio da ieri, ma gli agenti intendono dare tempo ai genitori di acquistarlo prima di iniziare a fare multe: «Questo primo periodo è solo per dare informazioni - proseguono dalla polizia locale - e noi ora riceveremo disposizioni in merito anche dalla Prefettura. Aspetteremo qualche settimana per iniziare a fare sanzioni. Le multe ammonteranno a 81 euro, con rimozione di 5 punti dalla patente. Se il conducente del veicolo viene nuovamente trovato senza dispositivo entro due anni gli viene sospesa la patente per un periodo da 15 giorni a 2 mesi». Intanto ieri tanti genitori si sono precipitati all' acquisto. Le sedi del Toys center del territorio, a Ravenna e anche a Faenza, sono state prese d' assalto. Chiamando a Faenza addirittura il nastro registrato, come primissima informazione, dà informazioni sul nuovo dispositivo anti abbandono: «Il nostro 'bimbo store' ha il dispositivo per adeguarsi alla normativa» si sente dall' altro capo del filo. Un' informazione che interessa a tanti: «Stiamo lavorando moltissimo in tutti i punti vendita - spiegano dal Bimbo store del Toys center - e anche nel nostro negozio di Ravenna va allo stesso modo. Siamo stati assaliti di clienti venuti apposta per il dispositivo fin dalle prime ore dell' apertura. Il negozio è stato inondato di persone, e il telefono ha squillato continuamente per tutto il giorno. Molti genitori sono stati colti dalla notizia un po' alla sprovvista, mentre altri ne erano a conoscenza ma ancora sprovvisti». Due le opzioni acquistabili: il dispositivo universale da applicare ai seggiolini già in possesso e i seggiolini col proprio dispositivo integrato: «Il dispositivo costa dai 39,99 agli 80 euro. È un prodotto che da era richiesto già da un po' di tempo, e che è in commercio dal 2013 - proseguono dal Bimbo store del Toys center -. Il seggiolino col dispositivo integrato, che non può essere utilizzato però su seggiolini differenti, costa oltre 500 euro». Per spiegare al meglio tutte queste informazioni il 30 novembre prossimo al Bimbo store di Faenza ci sarà un incontro pubblico e gratuita al riguardo in cui il responsabile del reparto infanzia del Bimbo store Massimo Montanari approfondirà i temi della sicurezza in strada, dei sistemi di sicurezza in auto e la legge anti abbandono. Per partecipare occorre chiamare in negozio (0546 060288) e lasciare il proprio nome e numero di telefono. Altri genitori si sono rivolti agli autoricambi: «Anche noi vendiamo i dispositivi - dice Romeo Mordenti all' Autoricambi Far -. Lo Stato ha promesso un contributo di 30 euro a chi deve acquistarlo, quindi per ora alcuni hanno chiamato per chiedere informazioni ma solo in due hanno acquistato: tanti altri aspettano di sapere come ottenere il contributo. E fin tanto che non è definito il rimborso anche noi non sappiamo cosa consigliare. Il dispositivo costa sui 70 euro, e oggi (ieri, ndr) ne abbiamo venduti due». Sara Servadei © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 9
[ § 1 4 9 6 3 5 7 6 § ] venerdì 08 novembre 2019 Pagina 47 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) «Mazzette per gli appalti» Chiesto il processo per i 7 Hera si è costituita parte civile contro tutti i dipendenti indagati Lo stesso ha fatto l' imprenditore che denunciò: «Danni da 450 mila euro» Sono sette, tutti all' epoca dei fatti dipendenti di Hera o con cariche in società del Gruppo. La procura ne ha chiesto il rinvio a giudizio nell' ambito della clamorosa indagine della guardia di Finanza su presunte mazzette e appalti pubblici. E nella prima udienza preliminare di ieri mattina davanti al gup Andrea Galanti, non a caso proprio Hera spa si è costituita parte civile con l' avvocato Filippo Sgubbi per via del fatto che - si legge nell' atto - «i gravi reati contestati nell' espletamento delle funzioni e dei loro incarichi» abbiano «causato un grave e irreparabile pregiudizio all' immagine e alla reputazione delle singole società del Gruppo» e di Hera stessa. L' obiettivo è «ottenere il risarcimento dei danni non patrimoniali» patiti dalla spa, «danni che ci si riserva di quantificare all' esito del giudizio». Chi invece ha abbozzato una cifra per «rilevanti danni patrimoniali e non», è la seconda delle parti civili a essersi costituita (con l' avvocato Mirco Morganti): si tratta dell' imprenditore edile 52enne di Brisighella dalla cui denuncia dell' aprile 2014 alle Fiamme Gialle di Faenza, era scattata l' inchiesta coordinata dai pm Alessandro Mancini e Monica Gargiulo. La richiesta, distribuita sui sette imputati a seconda degli addebiti mossi, ammonta in totale a oltre 450 mila euro. L' uomo del resto aveva lamentato di fronte agli inquirenti di essere stato obbligato nel solo 2006 a consegnare tra Brisighella, Massa Lombarda e Faenza diverse decine di migliaia di euro tra contanti e assegni, oltre ad altre regalie come tre chili di tartufi e persino un livellatore laser. Perché se così non avesse fatto - aveva specificato -, gli erano stati prospettati problemi nelle certificazioni della contabilità di alcuni lavori appaltati da Hera. Dopo oltre due anni di serrate verifiche, la prima svolta era giunta a metà gennaio 2018 con l' arresto ai domiciliari di Andrea Galliani, 53 anni, di Casola Valsenio e già direttore lavori per Hera. E di Roberto Gambetti, 62 anni, di Massa Lombarda, città nella quale in passato aveva ricoperto la carica di assessore comunale e qui tirato in ballo come assistente di cantiere sempre per Hera. A quelli dei due, al momento della chiusura inchiesta notificata nella primavera 2018, si erano aggiunti i nomi di altri cinque indagati, tutti sempre rimasti a piede libero. Tranne che in un caso nel quale è stata contestata l' estorsione, i sette devono rispondere a vario titolo di concussione e di induzione indebita a dare o promettere utilità. Dei 21 capi d' imputazione, cinque sono per Galliani, con fatti collocati tra Faenza, Bologna, Imola, Brisighella e Casola in un arco di tempo che va dal dicembre 2004 al dicembre 2015. Per Gambetti sono 11, con fatti collocati tra Imola, Massa Lombarda, Faenza, Brisighella, Conselice e Ravenna tra il 2006 e il novembre 2015. Nella lista stilata dalla procura, troviamo poi un 53enne di Faenza, un 64enne di Castel Bolognese, due coetanei di Imola e un 61enne di Casalfiumanese. Tra gli avvocati del Foro di Ravenna figurano Lorenzo Valgimigli, Enrico Ferri e Giorgio Guerra. Nella maggior parte dei casi, gli accusati si sono detti pronti a difendersi nel dibattimento mentre il settimo è orientato verso la richiesta di un rito abbreviato. Andrea Colombari. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 10
[ § 1 4 9 6 3 5 8 1 § ] venerdì 08 novembre 2019 Pagina 49 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Confcommercio provinciale, Mambelli nuovo presidente Eletto vice Fausto Mazzotti, già presidente per Lugo Seimila le imprese associate con 30mila occupati Mauro Mambelli, già presidente di Confcommercio Ravenna, rappresenterà anche l' associazione a livello provinciale. Lo ha deciso per acclamazione il consiglio provinciale Confcommercio cha ha eletto alla vicepresidenza vicaria Fausto Mazzotti, presidente a Lugo. Il nuovo comitato di presidenza è composto, oltre che da Mauro Mambelli e Fausto Mazzotti, da Paolo Caroli, Presidente Confcommercio Faenza, Andrea Passanti, Vice Presidente Vicario Confcommercio Ravenna e Nazario Fantini neo Presidente Confcommercio Cervia. Mambelli, dopo aver ringraziato Paolo Caroli, che per cinque anni ha retto l' associazione provinciale, per i risultati raggiunti nel corso del suo mandato, ha dato il benvenuto al neo Presidente di Cervia Nazario Fantini che per la prima volta entra nel Comitato di Presidenza. Confcommercio provincia di Ravenna ha quattro sedi principali sul territorio: Cervia, Faenza, Lugo e Ravenna con 250 dipendenti e 18 milioni di fatturato totale. Associa oltre 6.000 imprese con circa 30.000 occupati, elabora ogni mese oltre 15.000 cedolini paghe, presenta 10.000 dichiarazioni redditi annui, applica 35 contratti collettivi nazionali. Nel corso del suo discorso di insediamento, Mambelli ha fatto il punto sulla situazione economica in provincia di Ravenna, partendo dal costante calo delle imprese attive presso il Registro Imprese della Camera di commercio. Negli ultimi 10 anni si sono perse oltre 3.400 imprese, passando dalle 38.028 imprese attive in provincia alle circa 34.600. Tra i settori più colpiti, il commercio, le costruzioni e l' agricoltura. Numerosi i temi affrontati nel corso della relazione, a partire dal turismo con le 'Destinazioni' sulle quali c' è bisogno di uno sforzo ulteriore per farle funzionare, il porto di Ravenna con la partenza dell' hub portuale e dell' approfondimento fondali, senza dimenticare il blocco delle attività off-shore che rischia di far perdere a Ravenna centinaia di posti di lavoro a causa di una politica miope sul futuro, le crociere, i collegamenti stradali e ferroviari, la rigenerazione dei centri storici e le chiusure delle attività, i giovani e la formazione per facilitare le assunzioni stagionali. Mambelli, infine, si è detto soddisfatto per i rapporti che in questi anni sono stati si sono instaurati con le amministrazioni locali e le altre associazioni. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 11
[ § 1 4 9 6 3 5 8 0 § ] venerdì 08 novembre 2019 Pagina 51 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Cinghiali, proteste a Roma Più che raddoppiati negli ultimi dieci anni, sono ormai 2 milioni i cinghiali presenti sul nostro Appennino, configurando un pericolo concreto per la tenuta economia ed idrogeologica del territorio. A denunciarlo, durante il blitz di questa mattina davanti a Montecitorio a Roma, migliaia di agricoltori, allevatori ed esponenti istituzionali, molti dei quali giunti proprio dalla collina ravennate con tanto di cartelli che recitavano 'Il cinghiale campa, il campo crepa , 'Invasi dai cinghiali, ma noi non molliamo'. «Chi si è visto distruggere più volte il campo di mais, il castagneto o il vigneto dai cinghiali - ha affermato Nicola Grementieri, castanicoltore e Responsabile Coldiretti per l' alta collina faentina - sceglie alla fine di non seminare più, si arrende e abbandona il territorio. Il rischio è che via via venga meno la presenza degli agricoltori e con essa quella costante opera di manutenzione che garantisce la tutela dal dissesto idrogeologico». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 12
[ § 1 4 9 6 3 5 8 7 § ] venerdì 08 novembre 2019 Pagina 54 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Ravaioli, trent' anni di impiantistica L' azienda di San Pietro in Vincoli si è specializzata nel ramo elettrico, gli enti locali tra la clientela Ravaioli Impianti nasce a San Pietro in Vincoli nel febbraio del 1989 come ditta individuale specializzata negli impianti elettrici, con Raul Ravaioli titolare, e col papà Edgardo come collaboratore famigliare che seguiva piccoli lavori edili. Nel corso degli anni Ravaioli Impianti si è trasformata in srl, specializzandosi nel ramo degli impianti elettrici. «Realizziamo impianti elettrici civili e industriali di qualsiasi genere, dalla lampadina fino all' illuminazione pubblica. I nostri clienti sono gli enti locali come Comune, Provincia, ma anche istituzioni private come case di cura, nonché impianti su edilizia civile. Ultimamente i lavori più importanti sono stati effettuati alla casa di cura Domus Nova, dove abbiamo installato l' impiantistica nelle nuove quattro sale operatorie. Abbiamo effettuato lavori anche al museo San Domenico di Forlì e alle Ceramiche di Imola a Faenza, così come l' illuminazione della rotonda di Pinarella all' innesto con la Statale 16 e una parte della tangenziale di Forlì nel 2014. Ci occupiamo anche di impianti speciali, ovvero impianti antintrusione e impianti di rivelazione fumi e incendi». Ravaioli Impianti impiega 8 unità operative oltre ad una impiegata amministrativa. «Due di loro - ha proseguito Raul Ravaioli - sono i collaboratori storici, ovvero Luca Morigi, che è con noi da 25 anni, e Massimiliano Quercetani, in azienda da 22 anni». Raul Ravaioli ha fatto anche una considerazione legata al mercato: «Oggi come oggi il mercato richiede un certo impegno dal punto di vista commerciale e di investimento economico. Il mercato ha fatto la propria selezione naturale dal punto di vista delle aziende. Alla fine noi siamo riusciti a sopravvivere grazie alla qualità del lavoro che ci ha sempre premiato. Fin dall' inizio abbiamo sempre guardato prima di tutto il lavoro, con l' obiettivo di fornire un buon servizio, senza guardare la parte economica. Avessimo guardato subito ai riscontri economici, ci sarebbe stato da avvilirsi, invece abbiamo fatto un investimento sulla qualità». Questo approccio si è rivelato vincente: «La nostra miglior pubblicità, ovvero il nostro miglior veicolo promozionale, è stato un approccio altamente qualitativo del lavoro. Ci siamo costruiti una reputazione, che poi nel tempo è diventata il nostro biglietto da visita. Per qualità del lavoro si intende qualità dei materiali utilizzati, che sono sempre all' avanguardia, ma si intende anche la professionalità e la serietà. Teniamo tantissimo alla puntualità nella consegna dei lavori, perché è testimonianza di organizzazione del lavoro. L' organizzazione è importantissima per ottimizzare le risorse. Questo approccio ci ha sempre premiato». La sede di Ravaioli Impianti è nella zona artigianale di San Pietro in Vincoli, in un capannone di 300 metri quadrati. Il parco automezzi è costituito da 6 furgoncini e da un autocarro con gru. «Per il futuro - ha concluso Raul Ravaioli - puntiamo sul consolidamento, ma anche sullo sviluppo in determinati settori, come l' offshore». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 13
[ § 1 4 9 6 3 5 7 8 § ] venerdì 08 novembre 2019 Pagina 55 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Politica 'Cambiare Faenza' finalmente ha capito La situazione disastrosa del Pd faentino ora è sotto gli occhi di tutti. Quello che da tempo bolliva in pentola è esploso come un fuoco d' artificio dopo il ritiro delle deleghe in ambito urbanistico ed edilizio, da parte del Sindaco, all' Assessore Piroddi. Che il sindaco fosse 'teleguidato' da chi ha messo gli occhi sulla possibile candidatura a primo cittadino del centrosinistra, era cosa nota a tutti, ma ora è certificato dalla lista civica che fino ad ieri era parte organica della maggioranza manfreda. Finalmente Insieme per Cambiare, dopo quasi 10 anni, ha capito che con questo Pd o si è subalterni o si viene castigati. Andrea Liverani, Lega. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 14
[ § 1 4 9 6 3 6 0 5 § ] venerdì 08 novembre 2019 Pagina 57 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima pagina Faenza-Lugo Prima pagina Faenza-Lugo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 15
[ § 1 4 9 6 3 5 7 9 § ] venerdì 08 novembre 2019 Pagina 58 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Castel Raniero, un appello al Premier Conte Per ristrutturare il complesso, ed evitare che collassi, sono necessari 5 milioni «Ma ne servono urgentemente 1,2 per mettere in sicurezza il tetto» «Innamoratevi di Castel Raniero, abbiamo bisogno al più presto di 1,2 milioni di euro», è l' appello lanciato da M5S e Pd alle istituzioni dello Stato per dare una mano a recuperare l' ex colonia sulle prime colline di Faenza. La richiesta di auto arriva attraverso una lettera indirizzata al presidente del consiglio, Giuseppe Conte e al ministro dei beni culturali Dario Franceschini, una missiva sottoscritta dal sindaco Giovanni Malpezzi, Massimo Bosi, capogruppo in consiglio comunale del M5S e dei consiglieri regionali Manuela Rontini (Pd) e Andrea Bertani (M5S). Nella lunga missiva si illustra il complesso monumentale della colonia di Castel Raniero, importante per il territorio sia sotto l' aspetto architettonico che paesaggistico. «Se il parco è già stato recuperato - si legge -, ed è oggi sede di visite guidate, concerti, letture e spettacoli da parte dell' associazione 'Adottiamo Castel Raniero bene comune', non ultimo durante le Giornate del Fai, l' edificio non è agibile. L' associazione da anni svolge un ruolo fondamentale per promuovere e valorizzare il complesso e per sensibilizzare il recupero dell' edificio. L' Asp, azienda servizi alla persona (ex Opere Pie) che ne è proprietaria, non è economicamente in grado di provvedere alla ristrutturazione generale, per la quale è stimato un costo di cinque milioni di euro, ma è solo in grado di assicurare interventi per evitare che l' edificio collassi. Ora però si sta evidenziando la necessità di mettere in sicurezza al più presto il tetto, per il quale sono necessari circa 1,2 milioni di euro che bisogna reperire urgentemente. La lettera si conclude con la richiesta di invitare il presidente del consiglio, Giuseppe Conte e il ministro Dario Franceschini a «visitare questo 'bene comune' e ad ascoltare le testimonianze che queste pietre, e le persone che le hanno popolate, saranno felici di raccontare, certi che, dopo aver visto questi luoghi sarete senza dubbio al nostro fianco per dare il vostro contributo per restituire questo complesso monumentale alla sua comunità». a.v. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 16
[ § 1 4 9 6 3 5 8 5 § ] venerdì 08 novembre 2019 Pagina 58 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) salute Oncologia, oggi un convegno Nella sala del consiglio si parlerà di tumori gastroenterici È in programma per oggi, nella sala del consiglio comunale di Palazzo Manfredi, un convegno scientifico dal titolo 'Tumori gastroenterici ed epatobilio pancreatici'. La giornata di studi partirà alle 9 con la registrazione. A seguire, Stefano Tamberi, responsabile dell' Unità Operativa di Oncologia dell' ospedale di Faenza introdurrà l' argomento. Dalle 9,30 fino alle 13 circa la prima sessione dei lavori; dopo la pausa pranzo, alle 14,30 si ripartirà sino alle 16. Moderatori della giornata Paolo Soliani, Mario Luciano Brancaccio, Luigi Cavanna, Giampaolo Ugolini, Gianluca Garulli, Luca Ansaloni. Chiusura dei lavori affidata a Stefano Tamberi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 17
[ § 1 4 9 6 3 5 8 9 § ] venerdì 08 novembre 2019 Pagina 58 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Casola Valsenio Scuole, lavori di adeguamento A Casola Valsenio affidati i lavori di adeguamento sismico per la scuola d' infanzia e quella materna. Nel 2015 il Comune del paese collinare aveva presentato una richiesta di finanziamento alla Regione sul bando per l' edilizia scolastica per realizzare interventi di miglioramento sismico e per una maggiore efficienza dell' edificio dell' asilo nido 'Lo Scoiattolo' per un importo di poco superiore i 220mila euro; l' amministrazione aveva ricevuto un primo finanziamento di oltre 61mila euro. Con l' ulteriore finanziamento assegnato, di 160mila euro, si otterrà l' adeguamento sismico della scuola materna Sant' Apollinare. Nel frattempo l' attività scolastica dell' asilo nido e della materna, non potendo svolgersi nei locali sottoposti all' intervento, è stata trasferita al primo piano della nuova ala dell' ex scuola media, in via Roma 10, dove sono stati eseguiti gli interventi di adeguamento dei locali. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 18
[ § 1 4 9 6 3 5 7 7 § ] venerdì 08 novembre 2019 Pagina 59 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Bufera in municipio: Piroddi si è dimesso La civica 'Insieme per cambiare': «Nel tempo si sono susseguiti atti di arroganza politica, culminati col ritiro delle deleghe all' urbanistica» Domizio Piroddi si è dimesso. La figura di più alto profilo della lista civica 'Insieme per cambiare' non è più assessore della giunta Malpezzi, avendo restituito le deleghe allo Sviluppo economico e ritirato il sostegno della propria lista alla giunta. «Ringraziamo il sindaco per le parole di apprezzamento e di gratitudine nei confronti dell' assessore Piroddi - esordisce un durissimo comunicato a firma della lista civica -. Purtroppo non possiamo fare altrettanto nei suoi confronti. Nel tempo si sono susseguiti e intensificati atti di prevaricazione e arroganza politica di cui il ritiro non motivato, arbitrario ed unilaterale delle deleghe in ambito urbanistico ed edilizio rappresenta solo il più recente esempio, che probabilmente non sarà nemmeno l' ultimo. Tale scelta non è stata condivisa o anche solo preventivamente comunicata alle forze politiche o a i gruppi consiliari che sostengono la maggioranza». «Ricordiamo a Malpezzi - prosegue Insieme per cambiare -, che non è l' amministratore unico di una società unipersonale bensì il sindaco di Faenza, che è sostenuto da una maggioranza ampia e non dai pochi che lo consigliano (male), e infine che il suo ufficio è nella residenza municipale e non all' interno del prospiciente palazzo del Podestà». Lunedì 4 novembre era stato calendarizzato un incontro fra le forze politiche, finalizzato ad esaminare le possibili prospettive in vista delle prossime elezioni amministrative: è su quel tema che la diga è tracimata. «Insieme per Cambiare - prosegue il comunicato -, avrebbe confermato la totale indisponibilità a sostenere la candidatura della consigliera regionale Manuela Rontini alla carica di sindaco per il 2020, ultimamente ripetutamente sbandierata. 'Insieme per Cambiare' paga quindi questo rifiuto, oltre a subire la volontà di ridimensionarne la visibilità. Diamo atto e ringraziamo coloro che hanno avuto lo spessore e l' onesta intellettuale necessari per stigmatizzare una sgraziata reazione politica (il riferimento è ai capigruppo di Pd e Mdp in consiglio comunale, ndr), ammantata con un atto amministrativo formalmente legittimo. Per dignità, coerenza, senso del dovere e rispetto per coloro che rappresentiamo, non dobbiamo, non possiamo e non vogliamo consentire che l' andamento dell' amministrazione comunale e l' interesse della città possano essere condizionati da beghe elettorali individuali e che, ancora una volta, si perpetrino forzature politiche irricevibili». Al sindaco Malpezzi - che, contattato, preferisce non commentare l' addio di Piroddi - 'Insieme per Cambiare' rende anche la delega allo Sviluppo economico, e ritira la propria rappresentanza in giunta, «a dimostrazione - concludono i civici -, dell' assenza di qualsivoglia 'attaccamento alle poltrone'. Usciamo da questa maggioranza non accettando il metodo e il merito delle scelte di chi ne rappresenta il vertice. Siamo senza dubbio delusi, ma senza rimpianti. Abbiamo sostenuto una figura politica che negli anni si è progressivamente appannata e che oggi non somiglia minimamente a quella che abbiamo inizialmente conosciuto. Questo ci amareggia ma non ci impedisce di prenderne atto». f.d. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 19
[ § 1 4 9 6 3 6 0 6 § ] venerdì 08 novembre 2019 Pagina 59 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) DOVE TUTTO è INIZIATO Manifestazioni, sono rimaste quattro Inizialmente erano sette: una è stata respinta e due sono decadute Ufficialmente, tutto è nato dall' esigenza del sindaco di gestire in prima persona il dossier su eventuali nuove urbanizzazioni. Ma sulla decisione di revocare le deleghe e Piroddi si allargano le nubi. Delle sette manifestazioni d' interesse arrivate in primavera, una è stata respinta, mentre due - quelle concernenti la realizzazione di un autoparco da 15 ettari nella zona nord della città e l' urbanizzazione di 40mila ettari di terreni agricoli nell' area della Graziola - sarebbero decadute in quanto i proprietari non avrebbero presentato le integrazioni richieste entro il termine ultimo. Le 4 proposte rimaste sono quelle riferite all' ampliamento di un sito produttivo e a tre urbanizzazioni poste su via Santa Lucia, via Sant' Orsola e via Firenze. Una notevole «sforbiciata» rispetto a quanto paventato in primavera, e che dà concretezza a coloro che hanno visto nel ritiro delle deleghe all' Urbanistica (considerando che il Pug non vedrà la luce entro la legislatura) una decisione prevalentemente politica. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 20
[ § 1 4 9 6 3 5 8 8 § ] venerdì 08 novembre 2019 Pagina 61 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Sanità, Piolanti nuovo direttore del Distretto Succede a Marisa Bianchin, ha ricoperto numerosi incarichi riguardanti cure primarie, anziani e disabili nei territori di Ravenna e Faenza 'Cambio della guardia' alla guida del Distretto di Lugo dell' Ausl, il cui nuovo direttore è Maurizio Piolanti, che succede a Marisa Bianchin. Il nuovo direttore del Distretto è stato presentato ieri da Stefano Busetti, direttore sanitario dell' Ausl Romagna, e Davide Ranalli, sindaco di Lugo e presidente dell' Unione dei Comuni della Bassa Romagna. Laureato in medicina e chirurgia a Bologna nel 1981, Piolanti ha conseguito la specializzazione in Igiene e medicina preventiva nel 1988 a Firenze ed ha quindi conseguito vari master, in questi anni ha svolto diversi incarichi nei disterri di Ravenna e Faenza, nel settore anziani e disabili, dei servizi sanitari di base e delle cure primarie. Il Distretto, ha spiegato il sindaco, «è il ramo dell' Ausl che si occupa del rapporto tra il settore socio- sanitario e il territorio, ed è inoltre il punto privilegiato delle relazioni fra Ausl ed enti locali, in particolare per il settore delle cure primarie e dell' integrazione fra servizi sociali e sanitari. Il direttore è dunque una figura di primo piano con cui nelle prossime settimane avvieremo un dialogo strettissimo su progetti che intendiamo realizzare: affrontare il problema sempre più diffuso della solitudine di persone con problemi di salute, e realizzare le Case della Salute: quella di Lugo sarà nell' area dell' ex acetificio Venturi, dove a breve si comincerà a costruire, e quella di Voltana, da completare». Le Case della Salute sono strutture molto importanti per il Distretto, perchè devono rispondere alle necessità del territorio gestibili all' esterno dell' ospedale, contribuendo ad alleggerire servizi come il pronto soccorso e i servizi ospedalieri in genere. Il Distretto di Lugo, ha evidenziato Piolanti, «conta una popolazione di circa 102mila abitanti distribuiti nei 9 Comuni che costituiscono l' Unione. Si caratterizza per una diminuzione della natalità, per un aumento considerevole della popolazione anziana e per una significativa presenza di popolazione straniera. Questi elementi sono già orientativi delle politiche di welfare da perseguire». Lo stato di salute della popolazione del Distretto, ha proseguito, «riflette in linea di massima l' andamento regionale e quello più specifico della Ausl della Romagna: a fianco di un basso rischio di mortalità infantile si osserva un aumento della incidenza delle patologie neoplastiche, delle malattie del sistema circolatorio e più in generale delle patologie croniche, fattore, quest' ultimo, correlabile al progressivo invecchiamento della popolazione». Le risposte della sanità territoriale a questi scenari, ha proseguito, «sono rappresentate da un forte investimento su forme di associazionismo medico. Un punto di forza determinante è l' approccio multidisciplinare al paziente, in forte integrazione con il mondo del sociale, del volontariato e con il terzo settore, tutti elementi che nel territorio del distretto di Lugo risultano fortemente consolidati. In particolare sono già attivi percorsi diagnostico-terapeutici per i pazienti diabetici, per i pazienti affetti da broncopneumopatia ostruttiva cronica e presto anche per i pazienti con scompenso. L' obiettivo è anticipare le necessità dei pazienti e andarli a cercare senza attendere che siano loro a presentarsi, come succede, in ospedale». Lorenza Montanari. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 21
[ § 1 4 9 6 3 5 8 6 § ] venerdì 08 novembre 2019 Pagina 67 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pinacoteca, taglio del nastro per la mostra sui maestri incisori L' inaugurazione oggi alle 17.30, resterà aperta fino all' 8 dicembre Inaugura oggi alle 17.30 nella Pinacoteca Comunale la mostra 'Maestri incisori a Faenza', organizzata dall' Associazione Liberi Incisori. L' iniziativa, giunta alla sua decima edizione, ha scelto Faenza dopo aver esposto in spazi di notevole interesse e rilevanza a Bologna, Reggio Emilia e Parma. Tra le 48 opere esposte, ce ne sono ben dodici che gli artisti dell' Associazione hanno espressamente realizzato per l' occasione e dedicato alla città di Faenza, con i monumenti più importanti e richiami alla tradizione identitaria della città, quella della lavorazione artigianale della ceramica. Quindi, ancora una volta, l' arte, l' incisione e le sue tradizioni hanno saputo raccontare l' identità di Faenza. La mostra in Pinacoteca resterà aperta fino a domenica 8 dicembre nei consueti orari di apertura (sabato e domenica dalle 10 alle 18, giorni feriali escluso lunedì dalle 10 alle 13). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 22
[ § 1 4 9 6 3 5 8 4 § ] venerdì 08 novembre 2019 Pagina 67 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il nuovo romanzo di Franco Ferlini alla Bottega Bertaccini Alla Bottega Bertaccini di Faenza, questa sera alle 21 Franco Ferlini presenta il suo nuovo romanzo 'Liberi tutti' (Capire Edizioni). Un romanzo singolare e nello stesso tempo corale, un tuffo nella provincia romagnola degli anni Sessanta. Un racconto dai colori abbaglianti, a tratti ironico e divertente, a tratti introspettivo e triste. L' autore corre indietro nel tempo e abbracciando i ricordi si getta negli anni e nei luoghi della sua infanzia. In particolare nel 'Palazzone', un posto che ha una forza propria e una sua capacità comunicativa. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 23
[ § 1 4 9 6 3 5 8 3 § ] venerdì 08 novembre 2019 Pagina 70 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Basket serie B La Rekico dopo l' ottima prova con Jesi ha un nuovo importante obiettivo Faenza cerca un successo esterno Oboe: «Sul campo imbattuto di Civitanova dovremo imporre il nostro ritmo» Riscattatasi con una grande prestazione, la Rekico ha un nuovo obiettivo: la prima vittoria in trasferta. Domenica sarà sul campo di Civitanova Marche, formazione imbattuta in casa e che ha giocatori di esperienza come Valerio Amoroso, con esperienze in A1 e A2. Non proprio uno degli avversari più abbordabili, ma con lo stesso spirito mostrato contro Jesi, ci sono possibilità che i faentini piazzino il colpo grosso. La svolta nel gioco della Rekico è stato l' apporto offensivo delle guardie, micidiali da 3, importante alternativa ai punti dei lunghi da cui di solito passa la maggior parte del fatturato in attacco. Tra i nuovi cecchini c' è Francesco Oboe, cresciuto molto nelle ultime settimane. «Abbiamo perso tre partite fuori casa - sottolinea la guardia - e vogliamo interrompere questa serie negativa. Ci attende una gara molto dura, ma siamo pronti a giocarcela a viso aperto e col giusto entusiasmo. Contro Jesi è arrivata una vittoria di squadra e tutto è funzionato alla perfezione». Sotto quale aspetto siete cresciuti maggiormente? «Volevamo riscattarci e ognuno è sceso in campo con grandi motivazioni. Abbiamo attaccato molto bene la difesa a zona come non avevamo mai fatto e ci siamo sempre aiutati. Abbiamo compiuto un bel passo avanti». C' è da chiedersi come si può sbancare Civitanova. «Bisognerà imporre il nostro ritmo - spiga Oboe - bloccando i loro punti di forza. Hanno giocatori d' esperienza come i fratelli Amoroso, e tirano molto bene da 3: dovremo essere sempre concentrati». Contro Jesi Oboe ha segnato 3 triple consecutive in un momento delicato. «Dopo 7 giornate i meccanismi di gioco sono oliati e ognuno ha trovato la propria dimensione nello scacchiere tattico. Non rinuncio mai ad un tiro se mi trovo un una buona posizione e ringrazio i compagni che mi stanno dando fiducia, ma il mio primo pensiero è mettermi al servizio della squadra». Luca Del Favero. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 24
[ § 1 4 9 6 3 6 0 2 § ] venerdì 08 novembre 2019 Pagina 2 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) ACQUE AGITATE IN CASA DEM E LE ELEZIONI SI AVVICINANO Pd, Bagnari si ritira Risiko candidature con l' incognita Rontini L' ex sindaco di Fusignano lascia scoperta un' area come la Bassa Romagna che custodisce il maggior bacino di consensi CHIARA BISSI RAVENNA Entro il 20 di novembre il Pd scioglierà le riserve sui candidati alle elezioni regionali e per Ravenna potrebbero esserci sorprese. Del destino dei tre consiglieri uscenti ancora non c' è la conferma ufficiale e si fa sempre più insistente la voce che vuole Mirco Bagnari intenzionato a non ricandidarsi. Una scelta si dice personale, maturata in questi ultimi mesi; dal Pd provinciale infatti anche per lui era arrivato esplicito l' invito a ricandidarsi, con la fiducia piena dei circoli. Sarebbe in corso da qualche tempo un confronto con il segretario provinciale Alessandro Barattoni, figura di garanzia, abituato a soppesare ogni decisione e a vincere le competizioni elettorali. Il 26 gennaio in tanti si aspettano di veder eletti solo due consiglieri dem, come avveniva in passato e non tre come nell' ultima tornata elettorale. Un elemento capace di complicare ancor più il quadro nella scelta tra candidati e aprire il campo alla competizione per le preferenze. BAGNARI Un appassionato legame con la Bassa Romagna, un passato da sindaco di Fusignano e tanto impegno a favore delle politiche sociali, sanitarie e agricole in assemblea regionale, Bagnari rappresenta appieno la Romagna del fare, tutto pragmatismo e cuore. Una mossa quella della rinuncia tutta personale, che il diretto interessato al momento non conferma e non smentisce, lasciandogli altri due consiglieri Gianni Bessi e la faentina Manuela Rontini in una situazione dall' orizzonte cambiato. Per entrambi la fiducia del Pd è piena, anche se Rontini vive in un territorio, quello faentino, percorso da sommovimenti (vedi altro articolo a pagina 3 ndr) che lasciano presagire una campagna elettorale per le comunali della prossima primavera già da ora incandescente. Per aiutare Stefano Bonaccini nella corsa alla riconferma il Pd non può sbagliare candidati, affidandosi a figure capaci di attrarre consenso, lasciando da parte tatticismi e rappresentanze territoriali stabilite con il bilancino. Lo schema che si voleva fino a qualche mese fa assodato, ovvero la riconferma dei tre candidati più un nome al femminile di area cervese potrebbe essere superato dagli eventi. Per quella che la Lega già definisce la madre di tutte le battaglie per riconquistare la guida del Paese si moltiplicano i sondaggi, le previsioni, i timori e le speranze. I CANDIDATI In città Gianni Bessi ha rappresentato con tenacia le istanze dei lavoratori del comparto industriale, ha accompagnato la protesta dell' Oil & gas contro i provvedimenti governativi dei mesi scorsi e si è occupato di politiche agricole. Parte quindi da una posizione consolidata. Bagnari in caso di rinuncia lascia scoperta un' area come la Bassa Romagna che custodisce il maggior bacino di consensi verso il Pd ma che ha impiegato le figure più rappresentative nelle elezioni comunali della scorsa primavera in 7 municipi. Rontini ha raccolto l' apprezzamento della segreteria provinciale per il lavoro svolto in Regione, anche se poi nelle ultime settimane è stata coinvolta nella ricerca del candidato sindaco di Faenza, tra polemiche e nervosismi. Una disponibilità la sua, offerta anche per il ruolo di primo piano ricoperto da faentina, ma tutta da verificare tra le forze in campo. Intanto domani a Bologna l' assemblea regionale dei dem ragionerà di candidature e della lunga campagna elettorale che si prospetta. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 25
[ § 1 4 9 6 3 5 9 7 § ] venerdì 08 novembre 2019 Pagina 3 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Caos Faenza, Piroddi se ne va E la Lega ora lo corteggia "Insieme per cambiare" esce dalla maggioranza. Il contrasto nato dopo che la lista non aveva acconsentito a candidare la Rontini a sindaco FAENZA «Per dignità, coerenza, senso del dovere e rispetto per coloro che rappresentiamo, non vogliamo consentire che l' andamento dell' amministrazione comunale e l' interesse della città possano essere condizionati da beghe elettorali individuali e che, ancora una volta, si perpetrino forzature politiche irricevibili. Pertanto "Insieme per cambiare" rende al sindaco Malpezzi anche la delega allo Sviluppo economico e ritira la propria rappresentanza in giunta a dimostrazione, come si suol dire, che "non siamo attaccati alle poltrone"». È con queste parole che il gruppo consigliare della lista civica, rappresentato a Palazzo Manfredi dai consiglieri Paolo Cavina e Massimiliano Penazzi, ha ufficializzato ieri la sua decisione di uscire dalla maggioranza che sostiene l' attuale amministrazione guidata dal sindaco Giovanni Malpezzi (che ieri non ha voluto commentare le ultime novità, rimandando una propria valutazione a oggi o domani). La decisione di Ixc oramai era nell' aria e si aspettava soltanto l' ufficializzazione, dopo che giorni fa il primo cittadino aveva tolto le deleghe all' Edilizia e Urbanistica all' assessore Domizio Piroddi. «Usciamo da questa maggioranza non accettando il metodo ed il merito delle scelte di chi ne rappresenta il vertice. Siamo delusi senza dubbio, ma senza rim Domizio Piroddi pianti - viene sottolineato -. Abbiamo sostenuto una figura politica che negli anni si è progressivamente appannata e sbiadita e che oggi non somiglia minimamente a quella che abbiamo inizialmente conosciuto». E Piroddi? Per il momento non entra nel merito, si limita a dire: «Ora tornerò a fare l' avvocato a tempo pieno, a occuparmi della mia professione». Ma di cose ne ha da dire, e lo farà nei prossimi giorni: «Ho intenzione di organizzare una conferenza stampa la prossima settimana, per parla re soprattutto di questioni urbanistiche e di quanto in questi mesi mi sono occupato, credo di aver fatto un lavoro importante, riconosciuto da molti». LA LEGA SI FA AVANTI A livello politico la Lega intanto tende la mano a "Insieme per cambiare": «Ora Piroddi dovrà trovare una nuova casa e nuovi amici - dice Gabriele Padovani, capogruppo consigliare della Lega-:osi presenterà alle prossime elezioni da solo con la sua lista civica oppure si dovrà per forze di cose avvicinarsi a noi. Vedremo nei prossimi giorni, ne parleremo». «C' è la fila per parlare con noi, ma è prematuro ipotizzare scenari futuri - afferma Piroddi -. Come sempre noi non guardiamo al colore politico dei nostri interlocutori, ma alle persone e alle cose da fare. Certo che se qualcunoci martella, come è successo in questi giorni, ne prendiamo atto e lo consideriamo per il futuro». La lista civica rimette così in gioco gli equilibri politici faentini in vista delle elezioni amministrative che distano ormai pochi mesi, seppure al momento l' attuale maggioranza in consiglio comunale non corre rischi: i numeri sono ancora dalla sua parte. «Nel tempo si sono susseguiti ed intensificati atti di prevaricazione ed arroganza politica di cui il ritiro non motivato, arbitrario ed unilaterale delle deleghe in ambito urbanistico ed edilizio rappresenta solo il più recente esempio, che probabilmente non sarà nemmeno l' ultimo - si rimarca ancora con forza -. Ricordiamo a Malpezzi che non è l' amministratore unico di una società unipersonale bensì il sindaco di Faenza, che è sostenuto da una maggioranza ampiae non dai po chiche lo consigliano (male)». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 26
[ § 1 4 9 6 3 5 9 7 § ] venerdì 08 novembre 2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) LO SCONTRO SULLA RONTINI "Insieme per cambiare" fa poi capire chiaramente che la mossa di Malpezzi sarebbe stata una sorta di ritorsione dopo che la lista civica non avrebbe acconsentito alla candidatura a sindaco di Manuela Rontini: «Lunedì era stato calendarizzato un incontro fra forze politiche, finalizzato ad esaminare le possibili prospettive in vista delle prossime elezioni amministrative. Nella circostanza sarebbe stato ufficializzato quanto informalmente ampiamente anticipato, circa la totale indisponibilità di "Insieme per cambiare" a sostenere la candidatura di Manuela Rontini alla carica di sindaco per il 2020, ultimamente ripetutamente sbandierata. "Insieme per cambiare" paga quindi questo rifiuto, oltre a subire lavolontà di ridimensionarne la visibilità, anche dovuta all' ottimo operato dell' assessore Domizio Piroddi che in questi anni ha saputo armonizzare il rispetto delle regole urbanistiche, le esigenze di tecnici, imprese e cittadini, ripristinando un punto di equilibrio che mancava da tempo». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 27
[ § 1 4 9 6 3 5 9 2 § ] venerdì 08 novembre 2019 Pagina 3 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) «Situazione disastrosa del Pd faentino: ora è sotto gli occhi di tutti» FAENZA «La situazione disastrosa del Pd faentino ora è sotto gli occhi di tutti»: non fa sconti al partito di maggioranza il consigliere regionale della Lega, Andrea Live rani, intervenuto per commentare la decisione di "Insieme per cambiare" di uscire dalla maggioranza. «Quello che da tempo bolliva in pentola è esploso come un fuoco d' artificio dopo il ritiro delle deleghe in ambito urbanistico ed edilizio, da parte del sindaco, all' assessore Piroddi - dichiara Liverani -. Finalmente "Insieme per cambiare", dopo quasi 10 anni, ha capito che con questo Pd o si è subalterni o si viene castigati e, ripeto, finalmente ha staccato la spina ad una maggioranza incapace di avere un progetto per il futuro di Faenza. Il Pd ha sempre guardato dall' alto al basso non Andrea Liverani solo la minoranza, ma anche gli alleati, con la spocchia di chi pensa di avere tutte le verità in tasca. Ora la situazione è chiara, gli elettori hanno tutti gli strumenti per capire. Il Pd abbia le decenza di non cercare ancora di arrampicarsi sugli specchi con elucubrazioni che lasciano il tempo che trovano, saranno i faentini a motivare con il voto la loro definitiva uscita dal governo della città». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 28
[ § 1 4 9 6 3 5 9 3 § ] venerdì 08 novembre 2019 Pagina 5 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) «Tangenti in cambio di lavori» Parte il processo, Hera si costituisce parte civile RAVENNA Li avrebbero spinti a dargli migliaia e miglia di euro in denaro, oppure a eseguire degli interventi edili dentro casa, a fornirgli impianti condizionatori o televisori e, in un caso, addirittura a sponsorizzare forzatamente un evento del Partito Democratico a Massa Lombarda. Fu un giro di presunte tangenti notevole quello scoperto l' anno scorso dentro gli uffici ravennati di Hera dalla guardia di finanza, la cui indagine ha portato a processo ieri sette persone per i quali è iniziata l' udienza preliminare. Il procedimento davanti al giudice Corrado Schiaretti, si è chiuso con un rinvio a gennaio, ma tuttavia si è trovato il tempo per l' ammissione della società - difesa dall' avvocato bolognese Filippo Sgubbi - come parte civile nel procedimento penale per estorsione, concussione e induzione indebita a dare o promettere utilità. Ipotesi di reato pesantissime, che vedono alla sbarra il 53enne di Faenza Giorgio Garavini (difeso dagli avvocati Francesca Rossi e Alessandro Monteleone), in relazione alla posizione di direttore dei lavori per la ristrutturazione degli immobili della diocesi di Faenza-Modi gliana, il 53enne di Faenza Andrea Galliani (avvocato Benedetto Bevilacqua di Bologna), in qualità di dipendente di Hera, poi ancora il 62enne di Massa Lombarda ed ex consigliere comunale Roberto Gambetti (avvocato Giorgio Guerra), quale dipendente e assistente di cantiere, il 64enne di nazionalità argentina Giovanni Sandei (legale Giovanni Focaccia), dipendente sempre del Gruppo Hera, il 61enne di Casalfiumanese Ezio Zeppi (avvocati Carmela e Giovanna Cappello di Bologna), quale dipendente, il 63enne di Pennabilli Bruno Larghetti (avvocato Lorenzo Valgimigli), in qualità di assistente di cantiere della società Hera Imola- Faenza srl, ed infine il 64enne di Imola Maris Beneficati (avvocato Enrico Caliendo di Bologna), assistente ai lavori. LA DENUNCIA L' operazione delle fiamme gialle era scattata in seguito alla denuncia di un appaltatore di Hera, stufo delle continue richieste di denaro fatte dai dipendenti del Gruppo. È da qui che sarebbe emerso un quadro fatto di minacce continue di non procedere all' asseverazione dei lavori già eseguiti, o di escluderlo da future commesse della società, o comunque di altri danni ingiusti. Per poter continuare a lavorare l' unica opzione paventata dagli imputati sarebbe stata una: pagarli. A volte attraverso denaro contante o sponsorizzazione di eventi, altre volte fornendogli materiale edile, altre volte ancora eseguendogli dei lavori in casa. Tutti e sette ora dovranno rispondere della accuse in tribunale, ma nel frattempo Hera - che dal primo giorno si è dichiarata estranea ai fatti - li ha licenziati tutti in tronco. A.CIC. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 29
[ § 1 4 9 6 3 5 9 4 § ] venerdì 08 novembre 2019 Pagina 7 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) A Roma per denunciare l' emergenza cinghiali RAVENNA Più che raddoppiati negli ultimi dieci anni, sono ormai 2 milioni i cinghiali presenti in Appennino, configurando un pericolo concreto per la tenuta economia e idrogeologica del territorio. A denunciarlo, durante il blitz di ierimattina davanti a Montecitorio a Roma, migliaia di agricoltori, allevatori ed esponenti istituzionali, molti dei quali giunti proprio dalla collina ravennate con cartelli che recitavano "Il cinghiale campa, il campo crepa", "Invasi dai cinghiali, ma noi non molliamo", "Difendiamo il nostro territorio". Nella dorsale appenninica le popolazioni di cinghiali guadagnano terreno rispetto alla presenza umana con una concentrazione media di un animale ogni cinque abitanti in una fascia territoriale segnata già dalla tendenza allo spopolamento per l' indebolimento delle attività tradizionali. Proprio per sensibilizzare l' opinione pubblica sulla gravità del problema - l' eccessiva presenza di selvatici rappresenta infatti un rischio per il nostro agroalimentare visto che proprio nei piccoli comuni sotto i 5mila abitanti si concentra il 92% delle produzioni tipiche nazionali - gli agricoltori della Coldiretti, affiancati anche dai rappresentanti dei sindacati Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, dell' ambientalismo e delle associazioni dei consumatori, hanno mostrato le foto degli incidenti provocati sulle strade dai cinghiali oltre, ovviamente, a quelle dei danni nelle campagne. «Chi si è visto distruggere più volte il campo di mais, il castagneto oil vigneto dai cinghiali - ha affermato Nicola Grementieri, responsabile Coldiretti per l' alta collina faentina - sceglie alla fine di non seminare più, si arrende e abbandona il territorio». «Serve responsabilità nella difesa degli allevamenti e del lavoro dei nostri allevatori - ha aggiunto il direttore di Coldiretti Ravenna Assuero Zampini -, dei tanti imprenditori agricoli che con coraggio continuano a presidiare anche i territori più isolati e a garantire la bellezza del paesaggio e il futuro del nostro patrimonio, del nostro Made in Italy agroalimentare». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 30
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