COMUNE DI RUSSI Venerdì, 10 agosto 2018

Pagina creata da Luigi Napolitano
 
CONTINUA A LEGGERE
COMUNE DI RUSSI Venerdì, 10 agosto 2018
COMUNE DI RUSSI
 Venerdì, 10 agosto 2018
COMUNE DI RUSSI Venerdì, 10 agosto 2018
COMUNE DI RUSSI
                                                           Venerdì, 10 agosto 2018

Prime Pagine
 10/08/2018 Prima Pagina
 Corriere di Romagna (ed. Ravenna)                                                                                           1
 10/08/2018 Prima Pagina
 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)                                                                                          2
Cronaca
 10/08/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 39
 In trasferta da Ravenna per spacciare Sgominata batteria di pusher tunisini                                                 3
Cultura e Turismo
 10/08/2018 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 27
 RUSSI                                                                                                                       4
 10/08/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 51
 Un concerto all'oratorio di Santa Rosa per omaggiare Edith Piaf                                                             5
 09/08/2018 Ravenna Today
 "Sous le Ciel de Paris", l' omaggio di Sara Jane Ghiotti e Giacomo...                                                       6
 09/08/2018 Ravenna Today
 Tombole, fuochi, cuccagne, musical e Festa del mare nel Weekend di San...                                                   7
Infrastrutture, viabilità, trasporti
 09/08/2018 Ravenna24Ore.it
 Anche a Russi il parcheggio si paga con lo smartphone                                                                       9
sport
 10/08/2018 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 17
 Ufficializzati i quattro gironi romagnoli                                                                                   10
 10/08/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 69
 Alfonsine, 'avvio difficile' Massa, 'girone equilibrato'                                                                    11
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
 10/08/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 6                                                                          Luigia Ierace
 Petrolio, il tesoro delle royalties che le Regioni...                                                                       12
 10/08/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 18
 Novità per dirigenti e burocrazia: in cantiere la riforma Bongiorno                                                         14
 10/08/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 22                                                                      Giuseppe Latour
 Riforma incisiva per il codice appalti: si...                                                                               15
 10/08/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 23                                                                    Patrizia Maciocchi
 Contratti anche non scritti per le municipalizzate                                                                          17
 10/08/2018 Italia Oggi Pagina 26                                                                FRANCESCO CERISANO
 Siti web della p.a. accessibili ai disabili                                                                                 19
 10/08/2018 Italia Oggi Pagina 29                                                                        FRANCO RICCA
 Controllata: è soggetto passivo                                                                                             20
 10/08/2018 Italia Oggi Pagina 33                                                                         ENRICO SANTI
 Mef: equo indennizzo solo ai vigili dei capoluoghi                                                                          23
 10/08/2018 Italia Oggi Pagina 33                                                                    ANDREA MASCOLINI
 Un Codice appalti concertato                                                                                                24
 10/08/2018 Italia Oggi Pagina 34
 La programmazione dei fabbisogni vale solo dal triennio 2019-2021                                                           26
 10/08/2018 Italia Oggi Pagina 34                                                         PAGINA A CURA DI LUIGI OLIVERI
 Legali, niente incarichi fiduciari                                                                                          28
 10/08/2018 Italia Oggi Pagina 34
 Non va adottato alcun atto di recepimento del nuovo Ccnl                                                                    30
 10/08/2018 Italia Oggi Pagina 35                                                    PAGINA A CURA DI ANDREA MASCOLINI
 Professionisti, bandi trasparenti                                                                                           32
 10/08/2018 Italia Oggi Pagina 35
 Valutazione ex post per le grandi opere                                                                                     34
 10/08/2018 Italia Oggi Pagina 35
 Niente collegamenti tra imprese concorrenti                                                                                 36
 10/08/2018 Italia Oggi Pagina 36
 Sì ai gruppi unipersonali                                                                                                   37
 10/08/2018 Italia Oggi Pagina 37                                                                 MASSIMO VENTURATO
 Ai revisori compensi adeguati                                                                                               38
 10/08/2018 Italia Oggi Pagina 37                                                                    PATRIZIO BATTISTI -
 Il massimario della Rgs è una bussola per evitare...                                                                        40
 10/08/2018 Italia Oggi Pagina 38
 Agevolazioni in pillole                                                                                                     42
 10/08/2018 Italia Oggi Pagina 38
 Bando da 1,8 mln per l' assistenza a soggetti bisognosi                                                                     43
COMUNE DI RUSSI Venerdì, 10 agosto 2018
10/08/2018 Italia Oggi Pagina 38   PAGINA A CURA DI MASSIMILIANO FINALI
Dalle regioni fondi allo sport                                            44
COMUNE DI RUSSI Venerdì, 10 agosto 2018
10 agosto 2018
                 Corriere di Romagna
                    (ed. Ravenna)
                                    Prima Pagina

                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

                                                                             1
COMUNE DI RUSSI Venerdì, 10 agosto 2018
10 agosto 2018
                 Il Resto del Carlino (ed.
                         Ravenna)
                                     Prima Pagina

                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

                                                                              2
COMUNE DI RUSSI Venerdì, 10 agosto 2018
10 agosto 2018
Pagina 39                        Il Resto del Carlino (ed.
                                         Ravenna)
                                                         Cronaca

  DROGA OPERAZIONE DEI CARABINIERI DI RIMINI, 12 PERSONE NEI GUAI

  In trasferta da Ravenna per spacciare Sgominata
  batteria di pusher tunisini
  QUASI tutti in trasferta da Ravenna, avevano
  scelto la zona tra via Montescudo e via
  Coriano, nel riminese, per non dare troppo
  nell' occhio. Ed erano riusciti a mettere su una
  redditizia attività di spaccio: sei da una parte e
  sei dall' altra, tutti tunisini a eccezione di un
  40enne napoletano che faceva da tassista. I 12
  si erano divisi l' area senza mai darsi fastidio.
  Anzi, collaboravano: quando una gang era
  sprovvista di roba o non poteva fare le
  consegne, ci pensava l' altra ad aiutare i
  colleghi.
  A certificare l' alleanza, ci pensavano anche le
  fotografie postate su Facebook nelle quali si
  vedono i componenti dei due gruppi a cena o
  feste insieme. Uno di loro, un tunisino
  residente a Villa Verucchio, usava sui social lo
  pseudonimo di Al Patchino Scarface. E proprio
  quelle foto li hanno incastrati. I dieci tunisini
  (uno è morto lo scorso anno in un incidente
  stradale) e il napoletano non avevano però
  tenuto conto dell' attività dei carabinieri
  riminesi. E mercoledì mattina cinque
  magrebini (uno a Godo, due a Lido Adriano,
  uno a Ravenna e l' altro a Villa Verucchio) sono stati arrestati (sono difesi perlopiù dagli avvocati Luca
  Donelli e Francesco Furnari). Altri cinque risultano latitanti mentre al napoletano è stata applicata la
  misura dell' obbligo di firma.
  Solo tra il gennaio e il novembre 2017, gli inquirenti avevano registrato duemila cessioni di eroina con
  un prezzo che variava dai 20 ai 45 euro al grammo. Erano quasi sempre clienti fedelissimi che si
  rifornivano due-tre volte alla settimana. Ma i pusher tunisini, tra i 29 ed i 39 anni, hanno presto capito di
  avere il fiato sul collo dei carabinieri e hanno pensato bene di cambiare aria. In due si sono riciclati
  come venditori d' auto usate nel Ravennate. Ultimamente lo spaccio si era allargato ad altre zone tra il
  Cesenate e il Ravennate. Ma non è servito a evitare l' arresto.
  © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

                                                                                                                  3
COMUNE DI RUSSI Venerdì, 10 agosto 2018
10 agosto 2018
Pagina 27                          Corriere di Romagna
                                   (ed. Ravenna-Imola)
                                                   Cultura e Turismo

  RUSSI
  CONCERTI NELLE CORTI La rassegna
  continua nell' Oratorio S. Rosa di via Palazza a
  Cortina, con il concerto "Sous le ciel de Paris".
  Ore 21, libero. Info: comune.russi.ra.it.

                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

                                                                                               4
COMUNE DI RUSSI Venerdì, 10 agosto 2018
10 agosto 2018
Pagina 51                        Il Resto del Carlino (ed.
                                         Ravenna)
                                                    Cultura e Turismo

  RUSSI

  Un concerto all'oratorio di Santa Rosa per
  omaggiare Edith Piaf
  PROSEGUE fino a fine mese 'Concerti nelle
  corti', rassegna itinerante che toccherà le
  location più suggestive del territorio comunale
  di Russi. Domani alle 21 all' oratorio di Santa
  Rosa in via Palazza - Cortina, sarà la volta di
  'Sous le Ciel de Paris', titolo dell' omaggio
  musicale che Sara Jane Ghiotti e Giacomo
  Rotatori tributeranno a Edith Piaf e alla
  Chanson Française d' autore. I due
  presenteranno il loro progetto musicale, nato
  quasi per gioco intorno a una serata a lume di
  candela dedicata allo champagne. 'L'
  accordeoniste' è stato il primo brano
  interpretato dal duo, un' esecuzione che li ha
  proiettati nel mondo della chanson, gettando
  così le basi attorno ad un progetto che vuole
  omaggiare i grandi interpreti francesi: dalla
  Piaf a Charles Trenet, da Serge Gainsgbourg
  a Michel Fugain. Un lavoro musicale che, nel
  più profondo rispetto filologico, viene suonato
  in acustico. L' ingresso all' evento è libero. Per
  info: tel. 0544-587641.

                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

                                                                                                5
COMUNE DI RUSSI Venerdì, 10 agosto 2018
9 agosto 2018
                                          Ravenna Today
                                                   Cultura e Turismo

  "Sous le Ciel de Paris", l' omaggio di Sara Jane
  Ghiotti e Giacomo Rotatori a Edith Piaf
  La rassegna itinerante "Concerti nelle Corti"
  che unisce musica e luoghi caratteristici
  giunge venerdì 10 agosto, ore 21.00, al quarto
  appuntamento nell' Oratorio S. Rosa di via
  Palazza a Cortina (Russi), con il concerto
  "Sous le ciel de Paris". "Sous le Ciel de Paris"
  è il titolo dell' omaggio musicale che Sara Jane
  Ghiotti e Giacomo Rotatori tributeranno a Edith
  Piaf e alla Chanson Française d' autore.
  Raffinata cantante jazz la Ghiotti ed eclettico
  fisarmonicista, Giacomo Rotari, presenteranno
  il loro progetto musicale, nato quasi per gioco
  intorno ad una serata a lume di candela
  dedicata allo champagne. "L' accordeoniste", è
  stato il primo brano interpretato dal duo, un'
  esecuzione che li ha magicamente proiettati
  nel mondo della chanson, gettando così le
  basi attorno ad un progetto che vuole
  omaggiare i grandi interpreti francesi: dalla
  Piaf a Charles Trenet, da Serge Gainsgbourg
  a Michel Fugain. Passione, profondità d'
  interpretazione, drammaticità ma anche ironia,
  gioco e improvvisazione sono gli elementi
  chiave di questo un lavoro musicale che, nel
  più profondo rispetto filologico, viene suonato
  in acustico. Attendere un istante: stiamo
  caricando la mappa del posto... Caricamento
  in corso... Auto A piedi Bici.

                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

                                                                                               6
COMUNE DI RUSSI Venerdì, 10 agosto 2018
9 agosto 2018
                                          Ravenna Today
                                                   Cultura e Turismo

  Tombole, fuochi, cuccagne, musical e Festa del mare
  nel Weekend di San Lorenzo
  Tanti divertimenti nella Notte di San Lorenzo, tra Fiere, spettacoli, picnic e celebrazioni.
  Molti concerti in spiaggia, un musical in piazza, le sagre e un assaggio di neve

  1 Tombole, fuochi, cuccagne, musical e Festa
  del mare nel Weekend di San Lorenzo 1 / 2
  continua a leggere l' articolo SAN LORENZO:
  LE STELLE I FUOCHI E LA CUCCAGNA Il
  weekend delle stelle ha inizio: venerdì sera è
  la Notte di San Lorenzo e si fa festa grande a
  Cervia con la tombola in piazza, i concerti e i
  fuochi d' artificio. Divertimento in onore del
  Santo anche a Casal Borsetti con street food,
  palo della cuccagna e i fuochi artificiali della
  Fiera di San Lorenzo . Il momento è solenne e
  religioso al Mausoleo di Galla Placidia dove
  venerdì si tiene la messa per San Lorenzo . E
  poi al parco del Tondo di Lugo si tiene un
  Picnic sotto le stelle , con storie, musica e
  telescopi. MARE, FRUTTA, CALICI E DELIZIE
  VARIE Largo ora alle sagre e alle occasioni
  mangerecce. Da venerdì iniziano la Festa del
  Mare a Marina di Ravenna, dove la
  gastronomia marittima incrocia lo sport, e la
  Festa della Madonna di Sulo a Filetto, con
  tagliatelle, pozzo delle sorprese e tanto altro.
  Venerdì e sabato doppio appuntamento
  degustante con i Calici sotto la torre di Oriolo
  dei Fichi. Ultima possibilità questo weekend
  per assaggiare i vini romagnoli di Dop on the
  Beach nelle spiagge cervesi. Sabato e
  domenica ci sono tante bontà fresche alla
  Festa della Frutta di Punta Marina. ASSAGGI DI NEVE, NOTTE DELLE FAVOLE E ALTRE CURIOSITA'
  A parte la Notte di San Lorenzo ci sono tanti altri eventi mondani da non perdere. Sabato, infatti, Milano
  Marittima si gode un assaggio di neve direttamente da Madonna di Campiglio, mentre a Casola vecchia
  si vive la magia dei racconti dimenticati con la Notte delle Favole . Da venerdì a domenica va in scena
  la celebrazione artistica della Laguna di Marina Romea con la performance Placenta di Laura Rambelli
  e non dimenticate che tutti i venerdì ci sono i tour e le visite in giro per Ravenna con Mosaico di Notte .
  FUNKY, MUSICAL E TANTI LIVE SULLA SPIAGGIA Il weekend propone anche un fitto intrattenimento
  musicale, insomma ci sono concerti a destra e a manca. Venerdì i cantanti lirici di New York cantano i
  migliori successi di Broadway in piazza San Francesco a Ravenna, si balla sotto le stelle con i
  Follakzoid e la Festa anni Zero dell' Hanabi di Marina di Ravenna, al bagno Kuta di Punta Marina si
  ascolta il ritmo funky dei Lehmanns Brothers e all' Oratoria Santa Rosa di Cortina di Russi c' è l'

                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

                                                                                                Continua -->    7
9 agosto 2018
                                         Ravenna Today
9 agosto 2018
                                       Ravenna24Ore.it
                                         Infrastrutture, viabilità, trasporti

  Anche a Russi il parcheggio si paga con lo
  smartphone
  Attiva l' app MyCicero

  MyCicero, l' app diffusa su tutto il territorio
  nazionale, comprese città come Bologna,
  Cervia, Cesena, Modena e Ravenna, arriva
  anche a Russi. A partire da venerdì 10 agosto
  2018, l' app permette di pagare la sosta, ma
  anche acquistare i biglietti del treno e scoprire
  itinerari e orari dei mezzi pubblici direttamente
  dal proprio smartphone. Il servizio, già attivo in
  più di 100 città italiane, arriva in città grazie
  alla collaborazione con il Comune di Russi. L'
  applicazione offre agli utenti la possibilità di
  sostare sulle strisce blu in modo facile e
  pratico, usando lo smartphone e superando
  così il problema delle monete che non bastano
  mai, oltre a permettere di pagare solo i minuti
  effettivi in cui si rimane parcheggiati. Il
  parcheggio si attiva e disattiva direttamente da
  app, riconoscendo la zona grazie alla
  localizzazione GPS e fornendo quindi
  automaticamente anche la tariffa da applicare.
  Nel caso invece sia necessario rimanere più
  del dovuto, non c' è bisogno di tornare all' auto
  per prolungare la durata della sosta: basta
  modificarla dal proprio smartphone. E chi non
  dispone di uno smartphone può utilizzare
  comunque la piattaforma con una chiamata o
  un sms. Tutte le informazioni sono disponibili
  s u l       s i t o      m y C i c e r o :
  https://www.mycicero.it/z/russi/ . Per utilizzare myCicero si deve solo scaricare l' app gratuita
  (disponibile per iOS e Android) e scegliere tra i tanti metodi di pagamento messi a disposizione, dalla
  carta di credito, a Masterpass, al conto corrente (con Satispay), fino al contante presso tutte le
  ricevitorie SisalPay. Con la stessa app è anche possibile pianificare i propri spostamenti con i mezzi
  pubblici in tutta Italia oltre ad acquistare i biglietti del treno. " Muoversi ogni gi orno può essere
  complicato per diversi motivi, - afferma Giorgio Fanesi, presidente di myCicero - ma myCicero permette
  di risolvere in modo pratico questi problemi e concentrarsi su tutto il resto. La comodità e la semplicità
  sono fattori fondamentali per gli utenti e che mettiamo al primo posto nello sviluppare il servizio" .

                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

                                                                                                               9
10 agosto 2018
Pagina 17                          Corriere di Romagna
                                   (ed. Ravenna-Imola)
                                                           sport

  Ufficializzati i quattro gironi romagnoli
  RIMINI I comitati provinciali di Ravenna, Forlì -
  Cesena e Rimini hanno ufficializzato i gironi di
  2ª categoria per la prossima stagione.
  Saranno 4 raggruppamenti di 14 squadre. Il
  Coppa Emilia scatterà il 2 settembre per
  igironiL e N, il 9 per O e P, il 16 per il Q.
  Girone N Atletico Lugo, Bagnara, Biancanigo,
  Castel del Rio, Frugesport, Godo, Mordano
  Bubano, Palazzuolo, Pol.Fossolo, Real
  Fusignano, San Rocco 2001, San Pancrazio,
  Sant' Agata Sport, Santerno.
  Girone P Alfero, Bagno di Romagna,
  Borghigiana, Borgo Marina, Corpo lò, Dis
  mano United, Junior Gambettola, Perticara,
  Pol. Aurora, Rubicone Calisese, San Carlo,
  Soglianese, Villa Verucchio, Villamarina.
  Girone Q Accademia Rimini, Asar 1972,
  Bellariva Virtus, Colonnella, Delfini,
  Mulazzano, Promo sport, Rimini United, San
  Bartolo Gabicce,          San L o r e n z o , San
  Patrignano, Spontricciolo, Superga 63, Torre
  Pedrera.
  Due imolesi nel girone L Due le squadre
  imolesi inserite nel girone L insieme alle
  bolognesi, Amarano Castel Guelfo e Tozzona.

                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

                                                                                               10
10 agosto 2018
Pagina 69                       Il Resto del Carlino (ed.
                                        Ravenna)
                                                           sport

  Calcio Eccellenza I commenti al calendario

  Alfonsine, 'avvio difficile' Massa, 'girone equilibrato'
  Ravenna «LA VIRTUS Castelfranco nel nostro
  girone non è una sorpresa, sapevamo che ci
  sarebbe stato da 'pedalare'». Gli addetti ai
  lavori del calcio ravennate di Eccellenza sono
  concordi. All' indomani dell' uscita di gironi e
  calendari del massimo campionato regionale
  (al via domenica 2 settembre), le reazioni sono
  secondo le aspettative. Il girone B di
  Eccellenza - orfano del Classe, approdato in
  D, nonché di Cervia, S.Pietro in Vincoli e
  Russi, retrocesse in Promozione - si presenta
  al via con 4 conferme (Alfonsine, Faenza,
  Massa Lombarda, Sanpaimola) e la novità del
  Cotignola. Fra le avversarie ci sono 3
  neopromosse (Medicina, Copparese e
  Cattolica, però ancora 'sub judice') oltre a 2
  squadre dirottate dal girone A: l' ambiziosa
  Virtus Castelfranco e il Sant' Agostino. «Ho
  sempre detto che avrei preferito evitare big e
  neopromosse in avvio - commenta Mattia Gori
  (foto a sinistra), tecnico dell' Alfonsine - ma il
  calendario ci ha riservato subito le ambiziose
  Progresso, Castrocaro e Virtus Castelfranco
  nelle prime 3 gare casalinghe, poi le matricole
  Medicina, Cotignola e Copparese nelle prime 3 trasferte. Il nostro calendario è subito impegnativo. Il
  nostro obiettivo resta comunque migliorare il 6° posto dello scorso anno a -1 dalla 4ª posizione».
  Marignanese in casa, Riccione fuori e Alfonsine in casa: anche l' avvio della matricola Cotignola non è
  semplice: «È una partenza col botto - spiega il ds cotignolese Roberto Serra - anche perché, per noi, è
  tutto nuovo. Ci caliamo in questa realtà con entusiasmo, ma anche con rispetto e umiltà. L' inizio è bello,
  ma difficile». Il Faenza ha 2 trasferte nelle prime 3 giornate (Corticella e Argentana) inframezzate dal
  debutto interno col Cattolica. Il Sanpaimola ha in inizio difficile, ma non impossibile (Cattolica, Diegaro,
  Granamica, Corticella, Faenza, Argentana). Stesso discorso per il Massa: «Cominciamo in trasferta col
  Diegaro, una buona squadra - dice Giampiero Aresu (foto a destra), presidente bianconero - poi
  avremo Copparese e Corticella, ma non è tanto il calendario che ci fa stare con gli occhi aperti. Ad
  impegnarci a fondo sarà piuttosto un girone molto equilibrato. Il nostro obiettivo resta la salvezza, da
  conseguire con qualche giornata di anticipo rispetto alla passata stagione».

                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

                                                                                                                 11
10 agosto 2018
Pagina 6                                      Il Sole 24 Ore
                                     Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  SVILUPPO

  Petrolio, il tesoro delle royalties che le Regioni
  «dimenticano» al Mise
  Irrisolto il contenzioso del 2015 legato ai criteri di calcolo delle royalties

  Royalties delle estrazioni petrolifere addio.
  Una valanga di soldi (si veda Sole 24 Ore del
  7 agosto) che fa discutere, ancor più quando
  sono mal spesi, perduti o dimenticati. È il caso
  di circa 47 milioni destinati alle regioni
  estrattive, ma finiti nel calderone del bilancio
  dello Stato. Per il mancato impegno
  finanziario, alle Regioni non arriverà nulla di
  una parte di royalties sulle produzioni di
  idrocarburi del 2015, in particolare quel 3%
  che le compagnie petrolifere hanno versato
  per alimentare il Fondo per la promozione di
  misure di sviluppo economico e l' attivazione
  di una social card nei territori interessati dalle
  estrazioni di idrocarburi liquidi e gassosi (ex
  art.45 L.99/2009).
  È rimasta indivisa nel bilancio la somma
  versata allo Stato (entro il 30 giugno di ogni
  anno), e che avrebbe dovuto essere ripartita
  tra le Regioni estrattive. E in tre anni nessuna
  delle Regioni beneficiarie (che pur hanno
  incamerato con Stato e Comuni fino al 7%
  delle produzioni su terraferma e in mare), l' ha
  rivendicata (a partire dalla Basilicata che ne
  avrebbe ricevuto oltre l' 80%, poco più di 40
  milioni ). Il quadro dei versamenti è registrato
  sul sito del Ministero dello Sviluppo economico.
  Nel frattempo è stato versato il Fondo sulle produzioni 2016 (22 milioni, ripartiti con decreto a fine luglio)
  e quello del 2017 (35,2 milioni , da ripartire entro il 15 ottobre). Ma cosa è successo al Fondo 2015?
  Dietro il mancato impegno e la sua perdita, una lunga querelle giudiziaria, che continua anche davanti
  alla Corte europea di giustizia, tra i ministeri dello Sviluppo economico e dell' Economia e finanze, l'
  Autorità per l' energia e il gas, le compagnie petrolifere, Assomineraria, Regione e Comuni delle aree
  estrattive. Sotto accusa, il valore di riferimento adottato dal Mise per quantificare le royalties sulla
  produzione di gas: secondo il Qe (il Quoziente energetico che lega il prezzo della materia prima all'
  andamento del petrolio e suoi derivati, ma abolito dal Decreto Monti) o secondo il Pfor (basato sul
  riferimento alle quotazioni trimestrali del gas sul mercato di breve periodo).
  La sentenza del Tar Lombardia a giugno 2016 che ha dato ragione alle compagnie petrolifere favorevoli
  al Pfor con rischio per Stato, Regione e Comuni di dover restituire parte delle royalty, ha suscitato gravi
  preoccupazioni. Poi il Consiglio di Stato ha capovolto tutto riformando la sentenza del Tar, ma nella
                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

                                                                                                 Continua -->      12
10 agosto 2018
Pagina 6                                      Il Sole 24 Ore
10 agosto 2018
Pagina 18                                     Il Sole 24 Ore
                                     Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  riassetto della pa

  Novità per dirigenti e burocrazia: in cantiere la
  riforma Bongiorno
  Un "riassetto" della macchina pubblica ispirato
  alla "concretezza", nato dalla constatazione
  che ci sono realtà molto eterogenee e dall'
  esigenza di dare un sostegno tangibile,
  attraverso diverse misure, a quelle più in
  affanno. È questo il progetto a cui sta
  lavorando la ministra Giulia Bongiorno. Il
  pacchetto dovrebbe essere pronto dopo l'
  estate. In ballo ci sono tante questioni, dalla
  riforma della dirigenza alla semplificazione
  burocratica. Insomma anche il governo giallo-
  verde è intenzionato a mettere mano alla Pa.
  L' operazione, come si può immaginare, è
  complessa. Forse anche per questo il piano
  "Concretezza" viaggerà non nella cornice del
  decreto ma in quella più morbida del disegno
  di legge. Giusto l' altro giorno il premier
  Giuseppe Conte aveva spiegato come la
  manovra sarà accompagnata da «riforme
  strutturali», inclusa la «semplificazione
  normativa e burocratica» per liberare un
  Paese «imbrigliato dai vincoli, lacci e
  lacciuoli».
  Per ora di ufficiale c' è solo il titolo del piano
  Bongiorno ma i capisaldi dell' azione del
  ministero sono noti: estendere le buone
  pratiche con un approccio che combina rigore e premi. Gli argomenti sul piatto poi non mancano.
  Bongiorno ha sempre detto che per dare una scossa al sistema bisogna partire dalla dirigenza. Il
  nemico dichiarato è la pagella unica o pre-compilata: voto, e quindi anche premio, massimo per tutti. E
  lo stesso vale per le posizioni inamovibili. La ministra vuole così aprire al giudizio di commissioni
  "neutre" e dei cittadini. I sindacati dei dirigenti mettono però già le mani avanti: secondo l' Unadis «deve
  essere il superiore diretto a valutare, perché ha il polso del lavoro. Solo una parte della valutazione può
  essere esterna».
  Quanto al capitolo semplificazioni, ci sarebbero già diversi tavoli attivi, l' obiettivo è rendere più veloce e
  certa l' azione amministrativa. Per andare a segno non è esclusa una revisione dei "contenitori"
  normativi (tra dpr, dpcm e decreti ministeriali). Ma i cambiamenti potrebbero riguardare anche la
  "governance" e lo sfoltimento degli organismi considerati "inutili" o "doppioni".
  © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

                                                                                                                    14
10 agosto 2018
Pagina 22                                    Il Sole 24 Ore
                                    Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  CONTRATTI PUBBLICI

  Riforma incisiva per il codice appalti: si parte da 29
  capitoli
  Appalto integrato, subappalti e «soft law»: Dlgs 50 verso la revisione

  La riforma del codice appalti, dopo settimane
  di ipotesi e indiscrezioni, inizia ad assumere
  concretezza. Il ministero delle Infrastrutture,
  guidato da Danilo Toninelli, ha messo on line
  la consultazione che, fino al prossimo 10
  settembre, consentirà agli operatori del
  mercato di dare le proprie indicazioni sulla
  revisione in arrivo. E la notizia più rilevante è
  che si tratterà di una riscrittura molto profonda.
  Nel documento, infatti, vengono individuati i
  capitoli del codice appalti (il Dlgs 50/2016)
  messi sotto analisi dall' esecutivo e dal gruppo
  di esperti che, su mandato di Palazzo Chigi,
  ha iniziato a lavorare alla riforma. Sono, in
  totale, 29 punti che toccano tutti i passaggi
  principali del codice del 2016: qualificazione di
  stazioni appaltanti e imprese, prerogative dell'
  Anac, subappalti, in house, gravi illeciti
  professionali, appalto integrato.
  Partendo da quest' ultimo punto, proprio il
  divieto di        affidamento c o n g i u n t o d i
  progettazione ed esecuzione dei lavori dà, più
  di altre questioni, il senso delle modifiche allo
  studio. Quella previsione così rigida aveva, a
  giudizio di molti, ingessato il mercato. L'
  intenzione, invece, è di snellire e semplificare,
  soprattutto a beneficio delle amministrazioni più piccole, allargando il perimetro delle deroghe. Sempre
  nell' ottica della semplificazione, sarà messo in discussione l' assetto delle linee guida Anac, la
  cosiddetta «soft law», uno dei principali veicoli di attuazione del codice. La consultazione, adesso, parla
  di «semplificazione delle disposizioni attuative del codice, con particolare riferimento alla natura e alla
  vincolatività delle stesse». In questo caso, il problema è che il sistema attuale rischia di essere troppo
  parcellizzato, disorientando gli operatori: ancora una volta, una semplificazione è necessaria. Sull'
  Autorità anticorruzione, però, resta l' intenzione di tenere intatti i suoi poteri.
  Un' attenzione particolare andrà ai temi che, nei mesi scorsi, sono finiti nel mirino dei giudici comunitari.
  La consultazione cita, in diversi passaggi, questioni rimesse alla Corte di giustizia Ue. Solo per indicare
  le principali: limitazioni al subappalto, rito accelerato in materia di cause di esclusione dalle gare e
  illeciti professionali degli operatori.
  Tutti punti che saranno oggetto di limature. Così come sarà ritoccato il meccanismo di qualificazione
  delle stazioni appaltanti, pensato per ridurre il numero di centri di costo della Pa ma rimasto inattuato. E
                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

                                                                                                Continua -->      15
10 agosto 2018
Pagina 22                                    Il Sole 24 Ore
10 agosto 2018
Pagina 23                                    Il Sole 24 Ore
                                    Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  Forniture di servizi

  Contratti anche non scritti per le municipalizzate
  Le Sezioni unite valorizzano la natura imprenditoriale dell' attività svolta

  roma Le municipalizzate non sono tenute a
  rispettare la forma scritta nei loro contratti.
  Arriva dalle Sezioni unite della Cassazione l'
  ok per una libertà nella manifestazione della
  volontà negoziale nei contratti di
  somministrazione di beni o servizi p e r l e
  aziende speciali comunali. I giudici, con la
  sentenza 20684 di ieri, hanno dato il via libera
  a patti "alternativi": da quelli per fatti
  concludenti a quelli raggiunti con l' esecuzione
  della prestazione, come previsto dall' articolo
  1327 del Codice civile.
  La decisione prende le mosse da un rinvio
  pregiudiziale della prima sezione, impegnata a
  dirimere una querelle tra l' Eni e l' Azienda di
  servizi energetici di Catania, che contestava
  un aumento nella fornitura di gas. La modifica
  del prezzo, decisa in assenza di contratto
  scritto, non poteva valere per il Tribunale, ma
  andava bene per la Corte d' appello.
  E la scelta della corte territoriale è in linea con
  la decisione adottata dalle Sezioni unite. I
  giudici hanno, infatti, valorizzato la natura
  imprenditoriale dell' attività svolta dall' azienda
  speciale. E proprio in virtù di questa la
  municipalizzata deve potersi confrontare con il
  mercato, assumendo decisioni e concludendo contratti con la stessa rapidità ed elasticità concessa ad
  imprese private e "similari".
  Le municipalizzate godono del resto di autonomia gestionale e organizzativa rispetto all' ente d i
  riferimento. Per le Sezioni unite le aziende speciali, non possono essere considerate Pa in senso stretto
  ai fini della normativa sulla forma dei contratti, malgrado appartengano al sistema con il quale la
  pubblica amministrazione locale gestisce i servizi pubblici per la produzione di beni e attività tese a
  soddisfare fini sociali e a promuovere lo sviluppo economico e civile delle comunità.
  Per il Supremo collegio è corretta la lettura fornita dalla Corte d' appello, che aveva sottolineato come la
  natura pubblica deve influenzare solo il piano interno dell' organizzazione, mentre per le relazioni
  intersoggettive deve entrare in gioco il diritto privato. Partendo da questi presupposti non era passata la
  tesi dei ricorrenti che avevano invocato la giurisprudenza di legittimità che considera la forma scritta
  parte integrante dei principi costituzionali del buon andamento e imparzialità della pubblica
  amministrazione.
  L' unica forma che, ad avviso dei ricorrenti, consentirebbe di identificare con precisione le obbligazioni
  assunte e di rendere agevole il controllo dell' atto. Per le Sezioni unite, così non è. Ferma restando l'
                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

                                                                                                Continua -->     17
10 agosto 2018
Pagina 23                                     Il Sole 24 Ore
10 agosto 2018
Pagina 26                                         Italia Oggi
                                     Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  Siti web della p.a. accessibili ai disabili
  I siti web o le applicazioni mobili delle
  pubbliche amministrazioni dovranno essere
  accessibili ai disabili. Dovranno garantire
  fruibilità delle informazioni e facilità d' uso, ma
  gli enti pubblici potranno sempre svincolarsi
  da tali obblighi quando essi rappresentino un
  «onere sproporzionato», ossia un onere
  organizzativo o finanziario eccessivo per i
  soggetti erogatori. Se ci sono parti del sito
  web non accessibili se ne dovrà motivare la
  ragione. E sui portali bisognerà inserire un link
  che consenta di raccogliere il feedback degli
  utenti che dovrà essere comunicato, oltre che
  agli enti pubblici, anche all' Agenzia per l' Italia
  digitale. In questo modo gli utenti dei siti web e
  delle app istituzionali della p.a. potranno
  chiedere agli enti informazioni, servizi e
  documenti che dovranno essere fornite «in
  modo adeguato e opportuno entro un
  ragionevole periodo di tempo».
  È quanto prevede il decreto legislativo di
  recepimento della direttiva Ue 2016/2102
  (relativa all' accessibilità dei siti web e delle
  applicazioni mobili degli enti pubblici)
  approvato ieri in via definitiva dal consiglio dei
  ministri (si veda ItaliaOggi del 16 maggio
  scorso). Il provvedimento introduce modifiche
  mirate alla cosiddetta legge Stanca (legge
  n.4/2004) sull' accesso dei disabili agli strumenti informatici, riaffermando il principio dell' accessibilità
  dei siti web delle p.a., peraltro già sancito anche dal Codice dell' amministrazione digitale (Cad). Nella
  dichiarazione di accessibilità gli enti pubblici dovranno motivare le ragioni per cui alcune parti del sito
  web o dell' applicazione mobile non sono accessibili per onere sproporzionato. La dichiarazione di
  accessibilità sarà verificata dall' Agenzia per l' Italia digitale che ne valuterà la conformità al modello e ai
  casi di inaccessibilità. In caso di contestazione sulla dichiarazione di inaccessibilità, l' Agid effettuerà
  una segnalazione al difensore civico digitale, figura individuata dal Cad (dlgs 82/2005) quale autorità
  nazionale competente. L' Agid, sentite le associazioni rappresentative delle persone con disabilità,
  nonché le case produttrici di software per l' accessibilità dei siti web, diffonderà apposite linee guida con
  i requisiti tecnici e le metodologie per la verifica dell' accessibilità.
  © Riproduzione riservata.

                                                                                           FRANCESCO CERISANO

                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

                                                                                                                     19
10 agosto 2018
Pagina 29                                         Italia Oggi
                                     Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  CORTE DI GIUSTIZIA UE/2 Le più importanti sentenze del 2017-2018 in materia di Iva

  Controllata: è soggetto passivo
  Conta la mancata integrazione nella struttura comunale

  La società interamente controllata da un
  comune, che su incarico dell' ente svolge
  dietro corrispettivo una serie di prestazioni di
  pubblica utilità, è un soggetto passivo dell' Iva
  se non dispone delle prerogative proprie della
  pubblica a u t o r i t à , n é è i n t e g r a t a n e l l '
  organizzazione dell' amministrazione c h e l a
  possiede. Questa l' indicazione che emerge da
  una delle sentenze della puntata di oggi,
  dedicata al tema della soggettività passiva.
  Interessante, anche nell' ottica dell' imminente
  avvio del regime del «gruppo Iva», la
  pronuncia che riconosce soggetto passivo la
  holding che concede in locazione immobili alle
  partecipate, mentre la terza sentenza fornisce
  indicazioni per l' accertamento dello status di
  soggetto passivo ai fini dell' insorgenza del
  diritto alla detrazione.
  Società partecipata dalla p.a.
  Secondo la sentenza 22 febbraio 2018, C-
  182/17, la società che svolge compiti pubblici
  in forza di un contratto stipulato con un
  comune, il quale ne detiene l' intero capitale,
  effettua prestazioni di servizi a titolo oneroso ai
  fini Iva. Tale società, operando in autonomia e
  senza alcun impiego d i pubblici poteri, non
  può fruire dell' esclusione soggettiva dall'
  imposta prevista per gli enti pubblici c h e
  agiscono in veste autoritativa. La società, costituita da un comune per lo svolgimento, dietro compenso
  forfetario annuo, di alcune attività, tra cui la gestione di alloggi e della rete viaria pubblica, l a
  disinfestazione, la manutenzione dei parchi e degli spazi pubblici, aveva ritenuto di non qualificarsi
  soggetto passivo dell' Iva, ma l' amministrazione finanziaria ungherese aveva proceduto all'
  accertamento dell' imposta.
  Chiamata a pronunciarsi in merito alla sussistenza, nella fattispecie, dei presupposti impositivi, la Corte
  ricorda in primo luogo di avere chiarito che la possibilità di ravvisare un' attività di prestazione di servizi
  a titolo oneroso presuppone unicamente l' esistenza di un nesso diretto tra tale prestazione e un
  compenso realmente ricevuto, nesso che sussiste quando tra il prestatore e il committente intercorre un
  rapporto giuridico nell' ambito del quale avvenga uno scambio di reciproche prestazioni e il compenso
  ricevuto dal prestatore costituisca il controvalore effettivo del servizio prestato al destinatario. Una simile
  attività si considera economica se esercitata per ricavarne introiti stabili. L' esistenza del nesso diretto
  tra prestazione e controprestazione non è inficiata dal fatto che il contratto contenga clausole che
                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

                                                                                                  Continua -->      20
10 agosto 2018
Pagina 29                                            Italia Oggi
       21
10 agosto 2018
Pagina 29                                          Italia Oggi
10 agosto 2018
Pagina 33                                        Italia Oggi
                                    Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  Il Caso

  Mef: equo indennizzo solo ai vigili dei capoluoghi
  Nuovo stop al riconoscimento dell' equo
  indennizzo al personale della polizia locale a
  causa di servizio. La reintroduzione di questo
  istituto operata dalla legge di conversione del
  decreto legge n. 14/2017 vale soltanto per il
  personale della polizia locale delle Città
  metropolitane e dei comuni capoluoghi di
  provincia.
  Lo afferma il ministero dell' economia e delle
  finanze con una nota del 24 maggio 2018
  indirizzata in risposta all' istanza del comune
  di Irsina (Mt).
  L' equo indennizzo è un beneficio riconosciuto
  a chi ha perso l' integrità fisica per causa di
  servizio e corrisponde allo stipendio tabellare
  o a una sua percentuale a seconda della
  gravità della menomazione. La questione della
  cancellazione di questo istituto per i dipendenti
  comunali si concretizza con il decreto legge
  salva-Italia, approvato il 6 dicembre 2011 e
  convertito in legge con modificazioni dalla
  legge n. 214 del 22 dicembre 2011. L' art. 6,
  comma 1, aveva abrogato per il personale
  della polizia locale l' equo indennizzo, il
  rimborso delle spese di degenza, l' infermità
  da causa di servizio e la pensione privilegiata.
  Successivamente, la legge di conversione del
  decreto legge sicurezza n.
  14/2017 ha ripristinato per i vigili urbani le tutele previste dai due istituti dell' equo indennizzo e del
  rimborso delle spese di degenza. Tali somme sono rimborsate ai comuni richiedenti sulla base delle
  certificazioni inviate entro il 31 marzo di ogni anno. Ora, con la nota del 24 maggio 2018 indirizzata al
  comune di Irsina, il Mef afferma che l' equo indennizzo è riconosciuto soltanto al personale della polizia
  locale delle Città metropolitane e dei comuni capoluoghi di provincia, con esclusione, pertanto, dei vigili
  degli altri comuni. Questa inedita presa di posizione, però, non sembra trovare oggettivo riscontro nei
  lavori parlamentari della legge di conversione del decreto legge n. 14/2017, dai quali non emergerebbe
  una differenziazione basata sulla classificazione dei comuni.
  Nemmeno nella stessa relazione del Mef al disegno di legge S-2754 per la conversione in legge.

                                                                                               ENRICO SANTI

                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

                                                                                                                23
10 agosto 2018
Pagina 33                                         Italia Oggi
                                     Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  Sarà online fino al 10 settembre la consultazione lanciata dal ministero delle infrastrutture

  Un Codice appalti concertato
  Limiti ai ribassi, compensi, soft law, linee guida Anac

  Limite ai ribassi sul prezzo, compensi dei
  commissari di gara, possibili deroghe al
  principio dell' affidamento dei lavori sulla base
  del progetto esecutivo, riflessione sulla soft
  law e sulle linee guida Anac. E ancora,
  affidamenti i n house, qualificazione delle
  stazioni appaltanti e delle imprese di
  costruzioni, rivisitazione delle attività
  incentivabili per i tecnici delle pubbliche
  amministrazioni. Sono alcuni dei temi più caldi
  che saranno al centro, fino al 10 settembre,
  della consultazione on line lanciata dal
  ministro delle infrastrutture e dei trasporti
  Danilo Toninelli per «un futuro intervento di
  riforma del Codice dei Contratti pubblici» che,
  peraltro il premier Conte in conferenza stampa
  mercoledì scorso ha confermato sarà pronta
  per il mese di settembre.
  La consultazione è centrata su 29 «primi temi
  di riflessione», separatamente proposti col
  riferimento ad argomenti indicati
  sinteticamente, preceduti dalla puntuale
  indicazione del riferimento normativo all'
  interno del Codice. Si tratta di argomenti che
  costituiscono altrettanti punti di emersione di
  criticità più urgenti rilevate durante la costante
  opera di monitoraggio effettuata dal ministero
  nei primi due anni di vigenza del Codice,
  ovvero segnalate nel tempo al ministero da un' ampia platea di stakeholders.
  Sostanzialmente già la scelta dei temi offre indicazioni importanti su come si concretizzerà il «primo
  intervento» sul decreto 50/2016, in attesa di una riforma più ampia.
  Buona parte degli argomenti sono stati approfonditamente discussi ed esaminati già all' epoca della
  legge delega, primo fra tutti quello della cosiddetta «soft law».
  Assai delicato è il tema del cosiddetto «appalto integrato» (affidamento all' impresa della progettazione
  esecutiva e della realizzazione dell' opera) oggi possibile nei settori speciali (acqua, energia e trasporti)
  e in limitati casi (complessità tecnologica o innovativa dei lavori). Il ministero intende verificare se siano
  «possibili deroghe all' obbligo di appaltare sempre i lavori sulla base di un progetto esecutivo».
  Altrettanto delicato è il tema del cosiddetto in house orizzontale (una società pubblica controllata da un
  ente pubblico affida attività a un' altra società controllata dallo stesso ente) argomento sul quale si
  ipotizza una «disciplina più ristrettiva» rispetto alla normativa europea e alla giurisprudenza della Corte
  di giustizia che richiedono solo la sussistenza del controllo analogo e non anche l' attività prevalente del
                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

                                                                                                 Continua -->      24
10 agosto 2018
Pagina 33                                         Italia Oggi
10 agosto 2018
Pagina 34                                         Italia Oggi
                                     Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  La programmazione dei fabbisogni vale solo dal
  triennio 2019-2021
  Nessun divieto di assunzione scatterà nel
  2018 per le amministrazioni che abbiano
  adottato i piani di fabbisogno del personale
  prima della pubblicazione d e l l e l i n e e d i
  indirizzo della Funzione Pubblica. S u l l a
  Gazzetta Ufficiale 173 del 27 luglio 2018 è
  stato pubblicato il decreto del ministero della
  funzione pubblica 8 maggio 2018, che approva
  le «Linee di indirizzo per la predisposizione
  dei piani dei fabbisogni di personale da parte
  delle amministrazioni pubbliche», previste
  dagli articoli 6 e 6-ter, del dlgs 165/2001.
  Presso molte amministrazioni è s c a t t a t o l '
  allarme: infatti, ai sensi dell' articolo 22,
  comma 1, del dlgs 75/2017 si verifica la
  condizione perché si applichi il divieto di
  assunzione incombente su chi non abbia
  adottato la programmazione dei fabbisogni
  secondo quanto stabilito le linee di indirizzo.
  Trascorsi 60 giorni dalla pubblicazione in G.U.
  il divieto risulterà operativo. Molte
  amministrazioni, quindi, si stanno precipitando
  a definire il nuovo sistema della
  programmazione, anche in assenza di schemi
  e moduli operativi, per evitare di incappare nel
  blocco derivante dalla mancata attuazione dell'
  obbligo imposto dalla legge. Tuttavia, si tratta
  di un allarme a vuoto, almeno per quegli enti
  che abbiano già adottato la programmazione dei fabbisogni per il 2018 con provvedimenti antecedenti
  al 27 luglio. Il nuovo sistema della programmazione dei fabbisogni introdotto lo scorso anno dalla
  riforma Madia, infatti, vale solo per il futuro e, quindi, per la programmazione del triennio 2019-2021,
  attualmente oggetto degli atti di pianificazione generali, consistenti, per gli enti locali, nell' adozione del
  Documento unico di programmazione (Dup), nel quale far confluire tale programmazione. A meno di
  situazioni patologiche, gli enti hanno già programmato le assunzioni connesse al 2018 e hanno
  provveduto quando le linee di indirizzo non erano vigenti. Applicando il principio tempus regit actum,
  quindi, gli atti di programmazione «vecchia maniera» non possono considerarsi adottati in violazione di
  linee di indirizzo non efficaci. Quindi, le assunzioni effettuate nel 2018 attuando le programmazioni già
  adottate non sono nulle e non sono soggette al divieto previsto dall' articolo 6, comma 6, del dlgs
  165/2001, che scatterà, invece, solo per le assunzioni previste per il 2019. Del resto, sul punto sono
  molto chiare le stesse linee di indirizzo: nel paragrafo 2.3 «sanzioni», infatti, precisano che il divieto di
  assumere «scatta sia per il mancato rispetto dei vincoli finanziari e la non corretta applicazione delle
  disposizioni che dettano la disciplina delle assunzioni, sia per l' omessa adozione del Piano triennale
                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

                                                                                                  Continua -->      26
10 agosto 2018
Pagina 34                                         Italia Oggi
10 agosto 2018
Pagina 34                                      Italia Oggi
                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  Il Consiglio di stato concorda con l' Anac nell' escluderli dall' applicazione del Codice

  Legali, niente incarichi fiduciari
  Per la difesa in giudizio della pubblica amministrazione

  La pubblica amministrazione non può affidare
  ad avvocati esterni incarichi per la difesa in
  giudizio per via fiduciaria.
  La Commissione speciale del Consiglio d i
  stato, espressasi con parere pubblicato i l 3
  agosto scorso sullo schema di Linee guida
  dell' Anac per l' affidamento dei servizi legali
  (si veda ItaliaOggi del 7/8/2018) elimina
  definitivamente ogni possibile dubbio sulla
  permanenza della legittima possibilità delle
  amministrazioni d i s c e g l i e r e l ' a v v o c a t o
  fiduciariamente, anche quando il tipo di
  contratto che si stipula non è un vero e proprio
  appalto, m a u n a p r e s t a z i o n e d ' o p e r a
  intellettuale.
  Palazzo Spada concorda con quanto
  evidenzia l' Anac in merito alla circostanza che
  i servizi legali previsti dall' articolo 17, comma
  1, lettera d), del dlgs 50/2016 siano da
  considerare come contratti esclusi dal campo
  di applicazione del codice, ma non estranei.
  Dunque, tali affidamenti debbono rispettare i
  principi posti dall' articolo 4 del dlgs 50/2016. Il
  che, osserva la Commissione, impone «la
  procedimentalizzazione nella scelta del
  professionista al quale affidare l' incarico di
  rappresentanza in giudizio (o in vista di un
  giudizio) dell' amministrazione, evitando scelte
  fiduciarie oppure motivate dalla "chiara fama" (spesso non dimostrata) del professionista».
  Dunque, occorre sempre e comunque una procedura selettiva, per quanto non soggetta alle regole
  stringenti del codice, per individuare il legale.
  Secondo il Consiglio di stato è opportuno che le amministrazioni selezionino i professionisti
  preventivamente inseriti in uno specifico albo, utilizzando almeno tre parametri: esperienza e
  competenza tecnica, pregressa e proficua collaborazione con la stessa stazione appaltante per la
  stessa questione; e anche il costo del servizio, smentendo i molti che ritengono non corretto o
  impossibile considerare questo elemento.
  Le amministrazioni non possono fare a meno di confrontare una short list di avvocati sulla base di
  parametri che consentano una scelta che deve comunque essere discrezionale, purché sorretta da una
  solida motivazione che appunto i parametri selettivi consentono di elaborare in modo compiuto.
  Secondo Palazzo Spada non deve mai essere consentita la scelta per estrazione a sorte.
  Allo stesso modo, l' affidamento diretto per casi di urgenza dovrebbe essere un' ipotesi solo astratta.
                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

                                                                                             Continua -->   28
10 agosto 2018
Pagina 34                                           Italia Oggi
10 agosto 2018
Pagina 34                                          Italia Oggi
                                      Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  Non va adottato alcun atto di recepimento del nuovo
  Ccnl
  Non va adottato alcun atto di recepimento del
  Ccnl 21 maggio 2018, immediatamente
  vincolante e da attuare al più presto. Molte
  amministrazioni locali stanno subordinando l'
  applicazione delle disposizioni del Ccnl
  Funzioni locali a deliberazioni di giunta, il cui
  oggetto è il recepimento oppure il dare
  mandato agli uffici di attuare le previsioni
  contrattuali. Si tratta, però, di atti da un lato
  i n u t i l i , d a l l ' a l t r o i l l e g i t t i m i . S u l piano
  strettamente amministrativo, il recepimento è
  un atto normativo che esprime la volontà di far
  entrare, in un certo ordinamento, disposizioni
  di una normativa di un ordinamento diverso
  dal proprio, con o senza modifiche ed
  adattamenti.
  Naturalmente, occorre disporre di un potere di
  regolazione interna autonoma molto forte ed
  ampio. Non a caso, propriamente sono le
  Nazioni aderenti alla Ue a recepire le direttive
  di quest' ultima, nei casi regolati dal Trattato.
  Gli enti locali n o n d i s p o n g o n o d i u n
  ordinamento proprio, indipendente e, quindi,
  non hanno nulla da recepire. In particolare, la
  cosa vale per il contratto collettivo nazionale di
  lavoro, che va solo attuato, adempiendo ad
  obbligazioni immediatamente vincolanti. Sul
  punto, l' articolo 2 del Ccnl 21/5/2018 è
  chiarissimo: al comma 2 dispone che «gli effetti decorrono dal giorno successivo alla data di
  stipulazione, salvo diversa prescrizione del presente contratto. L' avvenuta stipulazione viene portata a
  conoscenza delle amministrazioni mediante la pubblicazione nel sito web dell' Aran e nella Gazzetta
  Ufficiale della Repubblica italiana».
  E il successivo comma 3 aggiunge che «gli istituti a contenuto economico e normativo con carattere
  vincolato ed automatico sono applicati dalle amministrazioni entro trenta giorni dalla data di stipulazione
  di cui al comma 2». Come si nota, il Ccnl enuncia esplicitamente la propria forza auto esecutiva. L'
  efficacia delle disposizioni non è condizionata a nessun atto provvedimentale di nessun genere. L' Aran
  ha stipulato con le parti sociali in diretta ed immediata rappresentanza delle amministrazioni locali,
  sicché non occorre nessuna deliberazione di nessun organo politico come atto di recepimento o di
  espresso mandato all' apparato tecnico di attuare le previsioni contrattuali. Per altro, all' inutilità di questi
  atti si può aggiungere anche, come rilevato sopra, un' illegittimità anche pericolosa. Infatti, subordinare l'
  applicazione del contratto a iniziative regolative interne per un verso vìola il principio di non
  aggravamento del procedimento amministrativo posto dalla legge 241/1990. Ma, a meglio vedere,
                                     Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

                                                                                                    Continua -->      30
10 agosto 2018
Pagina 34                                        Italia Oggi
10 agosto 2018
Pagina 35                                         Italia Oggi
                                     Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  Le regole Anac per l' affidamento dei servizi di ingegneria e architettura oltre i 100 mila euro

  Professionisti, bandi trasparenti
  Disciplinare tipo per evitare anomalie negli atti di gara

  Approvato il bando-tipo Anac per l'
  affidamento di servizi di ingegneria e
  architettura oltre i 100 mila euro, con
  procedura aperta e aggiudicazione con l'
  offerta economicamente più vantaggiosa;
  previste indicazioni ispirate a trasparenza e
  concorrenza per evitare le anomalie degli atti
  di gara.
  È questa la natura dell' articolato Bando tipo n.
  3 predisposto dall' Autorità nazionale
  anticorruzione (delibera n. 723 del Consiglio
  dell' Autorità del 31 luglio 2018, pubblicata sul
  sito Anac il 3 agosto) relativo agli incarichi di
  servizi di ingegneria e architettura. Il
  provvedimento è di fatto è un vero e proprio
  disciplinare-tipo in considerazione del fatto
  che è nel disciplinare e non nel bando che si
  concentrano le esigenze più avvertite dalle
  stazioni appaltanti di orientamento e
  standardizzazione; entrerà in vigore 15 giorni
  dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
  Il disciplinare prende in considerazione la sola
  procedura aperta di cui all' art.
  60 del codice dei contratti pubblici, con
  applicazione del criterio dell' offerta
  economicamente più vantaggiosa individuata
  sulla base del miglior rapporto qualità prezzo,
  di cui all' art. 95, comma 2, del Codice.
  Sarà applicabile alle procedure di affidamento bandite dalle amministrazioni che operano nei settori
  ordinari e nel settore dei beni culturali, mentre nei settori speciali, alla luce di quanto previsto dagli
  articoli 8 e 114, commi 1 e 2, il disciplinare-tipo non è vincolante per gli enti aggiudicatori ma è
  obbligatorio per le amministrazioni aggiudicatrici quando affidano servizi e forniture non connesse con
  le attività di cui agli articoli da 115 a 121 del Codice (acqua, energia e trasporti).
  L' Anac precisa anche che «in caso di gara telematica le stazioni appaltanti apporteranno le opportune
  modifiche al testo».
  Il disciplinare è corredato di due allegati, volti a declinare e suggerire alle stazioni appaltanti possibili
  criteri qualitativi per l' individuazione dell' offerta economicamente più vantaggiosa (all.
  1), nonché a fornire un corrispondente schema di presentazione per l' offerta tecnica (all. 2), nonché di
  una nota illustrativa e infine da una relazione Air che motiva le scelte effettuate rispetto alle osservazioni
  degli stakeholders che hanno partecipato alla consultazione pubblica.
  Il Bando tipo n. 3 «sarà oggetto di una ulteriore verifica di impatto della regolazione, a dodici mesi dalla
                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

                                                                                                 Continua -->      32
10 agosto 2018
Pagina 35                                          Italia Oggi
10 agosto 2018
Pagina 35                                          Italia Oggi
                                      Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  Vanno giudicati obiettivi e funzionalità degli interventi

  Valutazione ex post per le grandi opere
  Valutazione ex post sulle grandi opere già
  prevista dal 2017, anche su quelle in corso di
  esecuzione; valutabili il conseguimento degli
  obiettivi, la funzionalità dell' intervento e il
  servizio offerto alla collettività, la
  comparazione di impatti diretti e indiretti.
  Saranno questi i parametri per effettuare la
  valutazione costi-benefici sulle grandi opere di
  cui dovranno tenere conto il nuovo capo della
  Struttura tecnica di missione, Alberto Chiovelli
  e gli altri consulenti nominati dal ministro
  Danilo Toninelli (primo fra tutti il professore
  Marco Ponti) alla luce delle linee guida
  ministeriali del 2017 predisposte dall' allora
  capo della struttura Ennio Cascetta e varate
  dall' ex ministro Delrio.
  Le linee guida Mit affrontano il problema «a
  monte», a partire dalla definizione del Dpp
  (Documento di programmazione pluriennale),
  ma prevedono anche che i ministeri siano
  «obbligati a procedere sistematicamente all'
  attività di valutazione ex-post, con l' obiettivo di
  misurare l' impatto delle opere realizzate e di
  verificare l' eventuale scostamento dagli
  obiettivi e dagli indicatori previsti nella fase di
  programmazione e progettazione». Quindi, per
  le opere in corso, il Dpp può essere soggetto
  ad aggiornamenti annuali debitamente
  motivati. Questo per le opere nuove, ma come è noto il ministro Toninelli ha annunciato in questi giorni
  che la valutazione sarà effettuata anche per le opere in corso di realizzazione, quelle con le cosiddette
  «obbligazioni giuridiche vincolanti». In questo caso può essere utile ricordare che le linee guida
  approvate da Delrio precisano espressamente che «è prevista la possibilità di effettuare una valutazione
  anche di opere in via di realizzazione o non entrate ancora in funzione. In tal caso, l' attività valutativa da
  svolgere assumerà più i connotati di valutazione in itinere e sarà focalizzata prevalentemente sull'
  avanzamento dei lavori, secondo i dati di monitoraggio».
  In generale le linee guida prevedono che le attività di valutazione ex post devono riguardare «singole
  opere pubbliche, ovvero, qualora utile e pertinente, raggruppamenti di opere accomunate da legami
  funzionali, settoriali e territoriali» e sono finalizzate a «misurare i risultati e l' impatto di opere pubbliche
  collaudate funzionanti, nonché l' economicità della loro realizzazione e l' efficienza della loro
  implementazione».
  Dal punto di vista metodologico, il tipo di valutazione dipende dal momento in cui interviene (ad es. se l'
  opera è stata o meno realizzata) e dipende della tipologia di opera in esame. Sono possibili i seguenti

                                     Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

                                                                                                    Continua -->      34
10 agosto 2018
Pagina 35                                            Italia Oggi
10 agosto 2018
Pagina 35                                         Italia Oggi
                                     Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  tar lombardia

  Niente collegamenti tra imprese concorrenti
  In una gara di appalto pubblico è ravvisabile
  un «centro decisionale unitario» laddove tra
  imprese concorrenti vi sia intreccio parentale
  tra organi rappresentativi o tra soci o direttori
  tecnici, contiguità di sede, utenze in comune
  (indici soggettivi), oppure, anche in aggiunta,
  identiche modalità formali di redazione delle
  offerte, strette relazioni temporali e locali nelle
  modalità di spedizione dei plichi, nonché
  significative vicinanze cronologiche tra gli
  attestati Soa o tra le polizze assicurative a
  garanzia delle offerte.
  È quanto afferma il Tar Lombardia, Milano,
  sezione prima con la sentenza del 1° agosto
  2018 n. 1918. Per i giudici è quindi legittima l'
  esclusione dei concorrenti quando vi sia
  ricorrenza di questi indici «in numero
  sufficiente e legati da nesso oggettivo di
  gravità, precisione e concordanza tale da
  giustificare la correttezza dello strumento
  presuntivo». Il semplice collegamento fra due
  concorrenti può quindi dar luogo all'
  esclusione da una gara d' appalto solo dopo
  puntuali verifiche compiute con riferimento al
  caso concreto. In particolare l' accertamento
  deve essere mirato ad accertare se la
  situazione rappresenti anche solo un pericolo
  che le condizioni di gara vengano alterate. Se
  quindi si verifica la sussistenza di un unico centro decisionale, questo elemento «costituisce motivo in
  sé sufficiente a giustificare l' esclusione delle imprese dalla procedura selettiva, non essendo
  necessario verificare che la comunanza a livello strutturale delle imprese partecipanti alla gara abbia
  concretamente influito sul rispettivo comportamento nell' ambito della gara, determinando la
  presentazione di offerte riconducibili ad un unico centro decisionale». Per il Tar ciò che rileva è, infatti, il
  dato oggettivo, autonomo e svincolato da valutazioni a posteriori di tipo qualitativo, rappresentato dall'
  esistenza di un collegamento sostanziale tra le imprese, con la necessaria precisazione che lo stesso
  debba essere dedotto da indizi gravi, precisi e concordanti. Il collegio giudicante concorda nel ritenere
  che è questa «l' unica via percorribile al fine di garantire la giusta tutela ai principi di segretezza delle
  offerte e di trasparenza delle gare pubbliche nonché della parità di trattamento delle imprese
  concorrenti».
  © Riproduzione riservata.

                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

                                                                                                                     36
Puoi anche leggere