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CSV FC ASSIPROV Lunedì, 27 febbraio 2017 Prime Pagine 27/02/2017 Prima Pagina Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) 1 27/02/2017 Prima Pagina Il Resto del Carlino (ed. Forlì) 2 27/02/2017 Prima Pagina Il Resto del Carlino (ed. Cesena) 3 27/02/2017 Prima Pagina La Voce di Romagna 4 ambiente e protezione civile 27/02/2017 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Pagina 48 FRANCESCO FAENZA Non c' è accordo sui lupi, slitta l' approvazione del piano 5 27/02/2017 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 85 SARA FERRERI La rivoluzione dell' Interporto Polo strategico di emergenza pronto a... 7 27/02/2017 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 84 MARIA GLORIA FRATTAGLI Giampieri, la strategia dei 6 porti «Crediamo nella blue economy per... 9 27/02/2017 La Voce di Romagna Pagina 29 Studenti a scuola di terremoto In classe c' è la Protezione 11 csv e scenario locale 27/02/2017 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Pagina 8 Le nuove regole del Terzo settore 12 27/02/2017 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 38 MARCO DI MAIO, PAOLO ZOFFOLI La riforma del terzo settore 13 27/02/2017 La Voce di Romagna Pagina 10 San Patrignano fa festa ai primi 6 laureati 14 27/02/2017 La Voce di Romagna Pagina 31 Assistenza a domicilio per i malati 16 volontariato 27/02/2017 Corriere della Sera Pagina 10 Le Acli introducono il «ticket sociale» Patronati in crisi... 18 27/02/2017 Corriere della Sera Pagina 11 ALESSANDRO TROCINO Voucher, patto per evitare il referendum 20 27/02/2017 Il Sole 24 Ore Pagina 21 . BONIFICI ALLA ONLUS NEL 2016DA DEDURRE IN UNICO 2017. 22 27/02/2017 Italia Oggi Sette Pagina 1 A CURA DI BRUNO PAGAMICI Il leasing immobiliare abitativo 23 27/02/2017 Italia Oggi Sette Pagina 7 Arma in più è saper far rete: la case history emiliana 37 27/02/2017 Italia Oggi Sette Pagina 204 SABRINA IADAROLA Un Mediterraneo su cui puntare 39 27/02/2017 Italia Oggi Sette Pagina 207 DANIELE CIRIOLI Misure alternative con polizza 41 27/02/2017 La Repubblica Pagina 45 FRANCESCO SAVERIO INTORCIA Pediatri, cuochi, attori porno le Nazionali più bizzarre da 300... 43
27 febbraio 2017 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1
27 febbraio 2017 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2
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27 febbraio 2017 La Voce di Romagna Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4
27 febbraio 2017 Pagina 48 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) ambiente e protezione civile ANIMALISTI E ALLEVATORI DIVISI Non c' è accordo sui lupi, slitta l' approvazione del piano Dopo i rinvii le regioni esprimono contrarietà all' abbattimento legale Sull' appennino faentino tanti i danni causati agli allevamenti ovicaprini FAENZA FRANCESCO DONATI Contrastanti vedute hanno contribuito al rinvio del piano del Governo su tutela e gestione del lupo. La questione è stataaffrontata giovedì nell' ambito della Conferenza Stato regioni dove, a stragrande maggioranza è stata espressa contrarietà al Piano ministeriale che consentirebbe la possibilità di abbattimento legale dei lupi. A questo punto anche il Wwf che ha mobilitato oltre un milione di cittadini, chiede «una rapida approvazione del Piano nazionale, stralciando il capitolo relativo alle deroghe di tutela, dando la priorità alla prevenzione». Suggerisce «equi risarcimenti agli allevatori, lotta al bracconaggio, contrasto del randagismo, verifiche sull' incidenza dei danni alla zootecnia». Il piano dovrebbe inoltre contenere «le fonti per il finanziamento, considerato che i costi non possono essere a totale carico delle regioni». La questione vede da una parte schierati animalisti e ambientalisti, contrari all' abbattimento selettivo, seppure in casi eccezionali, e dall' altra allevatori e agricoltori che per via dei continui assalti agli allevamenti chiedono soluzioni drastiche come la cattura, la sterilizzazione e anche l' abbattimento. Lupi nel faentino L' Appennino faentino non è immune dalla problematica: lupi e cani inselvatichiti sono un dato di fatto, perciò vi sono diverse aspettative e divergenti posizioni. Alla Regione Emilia Romagna, Giulia Gibertoni del M5s ha chiesto una bocciatura definitiva della piattaforma governativa "perché cancellerebbe gli sforzi finora fatti a salvaguardia del predato re, inoltre la prevista la soppressione controllata di un numero di lupi fino al 5% (azione 22) comporterebbe una destrutturazione dei branchi di origine e spingerebbei lupi superstiti ad attaccare gli allevamenti, con effetti ancora più devastanti». L' esponente grillina ha chiesto in una risoluzione «metodi di allevamento compatibili con la presenza del predatore, adeguate misure di prevenzione, previsione delle compensazioni peri danni arrecat». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 5
27 febbraio 2017 Pagina 85 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) ambiente e protezione civile La rivoluzione dell' Interporto Polo strategico di emergenza pronto a soccorrere le imprese Sara Ferreri JESI (Ancona) L' INTERPORTO delle Marche, alle prese con non poche difficoltà già dalla sua progettazione (anni '90), è destinato a cambiare volto. Giorni decisivi per l' infrastruttura nata per sviluppare l' intermodalità del Centro Italia. L' estate scorsa, dopo 17 anni ai vertici, l' ex assessore provinciale e comunale Roberto Pesaresi, ha lasciato la presidenza della società che per il 63% è della Regione Marche. Ma dopo poche settimane, cambiato il cda, è emerso un buco di dieci milioni con gli stipendi dei dipendenti a rischio. Ora sono rimasti in cinque e avranno per sei mesi un orario ridotto fino a che il nuovo progetto non decollerà. A sanare le difficoltà di bilancio è stata l' Asur che ha acquistato per 15 milioni la palazzina all' uscita dello svincolo della superstrada, tra Jesi e Monsano. IL PROGETTO è pronto: portare qui, pur mantenendo l' intermodalità, 118, Protezione civile e il deposito farmaci e materiali sanitari. Praticamente un polo logistico dell' emergenza che andrebbe ad aggiungersi alla struttura di scambio per trasporti intermodali, inaugurata quasi nove anni fa e collegata con il Porto di Ancona, l' aeroporto Sanzio di AnconaFalconara e posto in prossimità della Strada statale 16 Adriatica e dell' autostrada A14, della ferrovia RomaAncona e della Statale 76 della Val d' Esino. L' ex assessore provinciale Roberto Pesaresi ha ricostruito le tappe: «Quando nel 1999 l' allora presidente della giunta regionale, Vito D' Ambrosio, mi invitò a guidare l' Interporto, mi invitò anche a buttare le chiavi se non fossi riuscito a risollevarne le sorti. Oggi consegno una struttura perno intermodale dell' Italia centrale. Entro l' anno ospiterà il nuovo 112 e 118 e il prossimo diverrà polo della logistica sanitaria». I tempi si sono allungati anche per il sisma e la nevicata che hanno colpito le Marche impegnando le istituzioni regionali. LA QUESTIONE in questi giorni è sul tavolo della giunta Ceriscioli. Gli obiettivi sono stati raggiunti aveva aggiunto Pesaresi il raccordo alla linea ferroviaria e all' autostrada, il riconoscimento nel 2013 di infrastruttura di interesse comunitario, la piena operatività. Sono 30, ad oggi, le aziende che hanno trovato sede nel centro direzionale, oltre 250 gli addetti, 800 i mezzi che entrano ed escono ogni giorno, 150 le coppie di treni gestiti ogni anno, in crescita il lavoro intorno all' entrata ed uscita dei cereali, 54 gli ettari di proprietà su cui sono stati fatti investimenti per 53 milioni di euro. Entro l' anno aveva annunciato il presidente a cui è succeduta poi Federica Massei dovrebbero prendere il via il polo unico regionale della protezione civile e il polo logistico sanitario regionale per Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 7
27 febbraio 2017 Pagina 84 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) ambiente e protezione civile Giampieri, la strategia dei 6 porti «Crediamo nella blue economy per il futuro della costa adriatica» Maria Gloria Frattagli ANCONA NON può essere guidato da vecchi schemi economici e non può contare solo sulle forze dei traffici commerciali e turistici. Gli scali portuali dopo anni trascorsi a essere 'repubbliche' di se stessi, sono parte fondamentale delle città. E Rodolfo Giampieri, presidente della nuova Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale a poche settimane dal suo insediamento ha lanciato un input ben preciso: «Dobbiamo collaborare con le Amministrazioni». Presidente, un tempo i porti facevano il bello e il cattivo tempo delle città, ora si ritrovano a chiedere collaborazione. Cosa è cambiato? «Le ragioni di questa nuova necessità sono tutte nella riforma della portualità che ha l' obiettivo di mettere nella prima pagina dell' interesse economico di un territorio la risorsa mare. In quest' ottica è chiaro che anche il ruolo delle Autorità si va modificando. Sono molto più imprese di un tempo e diventano fondamentali nella ripresa di territori fortemente colpiti dalla crisi». Ancona, Pesaro, Falconara, San Benedetto, Pescara e Ortona, sei porti con caratteristiche spesso diverse da loro e territori che hanno cercato di accaparrarsi la leadership. Difficile metterle d' accordo su una strategia unitaria? «L' elemento di competizione è unico, c' è una semplificazione negli iter autorizzativi e i campanilismi vanno superati. Per rendere l' idea stiamo lavorando sodo per risolvere un problema sul porto di Pesaro, che porta con sè un grande investimento privato, accorciando tempi che sarebbero stati molto più lunghi.In altri tempi ci sarebbe voluto almeno un anno. I vecchi comitati portuali erano composti da 2728 persone mentre oggi c' è una spartizione di ruoli che è chiara: tra pubblico e privato non c' è più commistione di decisioni». Tutti dovranno fare la loro parte... «Tutti dovranno contribuire alla strategia comune che porterà crescita dei territori stessi e crescita dell' occupazione». Ma i porti come fanno a integrarsi con le città se spesso si sono creati un loro territorio invalicabile? «Innanzitutto c' è bisogno di infrastrutture. Devono essere raggiungibili, devono avere una viabilità scorrevole e puntare su investimenti che abbiano mercati di riferimento. Dobbiamo poi creare delle infostrutture utili». Cosa sono le infostrutture? «Se sta pensando all' informatizzazione che brucerà posti di lavoro si sbaglia. In una portualità contemporanea c' è bisogno di comunicare velocemente, di attrarre con altrettanta celerità, di mostrarsi, di sponsorizzare il territorio sul quale il porto si trova. Quindi ripercorrere la storia, scoprire tutte le parti che riportano al passato e consentire, laddove Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 9
27 febbraio 2017 Pagina 84 Il Resto del Carlino (ed.
27 febbraio 2017 Pagina 29 La Voce di Romagna ambiente e protezione civile UNIONE DEI COMUNI AL VIA LE LEZIONI PER 2600 ALUNNI DI ELEMENTARI, MEDIE E SUPERIORI CON GLI ESPERTI E I VOLONTARI DI TUTTI I PAESI DEL FORLIVESE Studenti a scuola di terremoto In classe c' è la Protezione civile Torna sul territorio forlivese l' iniziativa "A Scuola di terremoto", importante progetto di formazione, prevenzione e partecipazione avviato alcuni anni fa dal Comune di Forlì e portato avanti con l' indispensabile collaborazione dell' Ufficio Scolastico provinciale e grazie all' istituzione del neonato Servizio associato di Protezione Civile dell' Unione di Comuni della Romagna forlivese. Il programma di incontri sarà infatti esteso a tutti i Comuni dell' Unione e quindi, attraverso il rapporto con le scuole e le famiglie, andrà ad interagire con l' intera popolazione in un' ottica di condivisione delle problematiche delle emergenze. Tutti i Comuni dell' Unione forlivese sono classificati sismici di seconda categoria e quindi è bene che gli studenti siano opportunamente formati sul problema. Per l' iniziativa sono stati coinvolti anche tutti gli uffici d i Protezione Civile dei 15 Comuni associati nonché le singole realtà del volontariato locale di protezione civile che hanno sostenuto un corso preliminare di formazione. Complessivamente verranno incontrati, nel 2017, oltre 2600 studenti per 55 classi di scuole elementari, 49 classi scuole medie e 21 classi di scuole superiori. Promotore dell' iniziativa è l' Associazione forlivese "Servizio operativo di soccorso di Forlì Fir Cb Ser", un' associazione di volontari di Protezione Civile referente locale della campagna nazionale "Io Non Rischio" promossa dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, che sarà affiancata dalle associazioni di tutti i paesi. I volontari coinvolti saranno oltre 50 cui vanno aggiunti i referenti comunali di protezione civile che presenzieranno alle lezioni. I Comuni che hanno aderito in questo primo anno di attività condivisa sono Forlì, Forlimpopoli, Bertinoro, Meldola, Civitella di Romagna, Galeata, Santa Sofia, Predappio, Premilcuore, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Dovadola, Rocca San Casciano. L' iniziativa si pone il duplice obiettivo di diventare attività formativa da ripetersi negli anni e di avvicinare i giovani al mondo del volontariato, in particolar modo a quello della Protezione Civile. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 11
27 febbraio 2017 Pagina 8 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) csv e scenario locale Le nuove regole del Terzo settore Pubblico e terzo settore. Un'al leanza per superare la crisi è il titolo del convegno che si terrà oggi alle 18 nella sala consiliare della Provincia (in piazza Morgagni), organizzato da Ass.I.Pro.V. Centro di servizi per il volontariato d e l l a Provincia d i F o r l ì C e s e n a , c o n i l patrocinio della Provincia di ForlìCesena. Il convegno sarà incentrato sul tema della riforma del terzo settore che vuole riconoscere e dare un ruolo alla società civile attiva. Fra i relatori: la deputata Donata Lenzi, componente della Commissione affarisociali; ilsenatore Stefano Collina, Marco Di Maio, Paolo Zoffoli consigliere Regione Emilia Romagna, Luigi Russo, giornalista e sociologo e presidente del Csv Salento. Per informazioni: tel 0547 612612 0543 36327 i nfo@assiprov.it Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 12
27 febbraio 2017 Pagina 38 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) csv e scenario locale La riforma del terzo settore «PUBBLICO eterzo settore. Un' alleanza per superare la crisi» è il tema del convegno promosso d a Assiprov oggi alle ore 18 nella sala consiliare della Provincia i n piazza Morgagni 9 a Forlì. L' incontro è incentrato sul tema della riforma del 'terzo settore'. Tra i relatori i parlamentari Donata Lenzi, Stefano Collina, Marco Di Maio, il consigliere regionale Paolo Zoffoli. MARCO DI MAIO, PAOLO ZOFFOLI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 13
27 febbraio 2017 Pagina 10 La Voce di Romagna csv e scenario locale San Patrignano fa festa ai primi 6 laureati CORIANO La Comunità e Uninettuno hanno consegnato i primi diplomi dopo aver seguito le lezioni a distanza Sei ragazzi, che hanno fatto il percorso di recupero nella Comunità San Patrignano e che qui hanno scelto di fermarsi per offrire il loro aiuto ad altri ragazzi, hanno ricevuto per la prima volta il diploma di laurea triennale dall' Università Telematica Internazionale Uninettuno. Le sedute di laurea e la proclamazione si sono svolte all' interno della Comunità, in presenza del sottosegretario al Ministero dell' Istruzione, dell' Università e della Ricerca, Gabriele Toccafondi; del Rettore di Uninettuno, Maria Amata Garito e della co fondatrice della Fondazione San Patrignano, Letizia Mo ratti. Un traguardo importante, quello raggiunto dai sei neo laureati, che mette in pratica l' idea di riabilitazione dell' individuo attraverso un reinserimento a pieno titolo nella società. La laurea di questi studenti, ex tossicodipendenti, testimonia infatti che l' istruzione può contribuire alla riuscita del loro percorso di recupero, dando un' opportunità per progettare la vita che verrà dopo la comunità. Grazie all' accordo tra Uninettuno e San Patrignano, i cinque iscritti alla Facoltà di Psicologia hanno potuto seguire le lezioni del corso di laurea triennale tramite la piattaforma didattica on line dell' Ateneo e sostenere, quindi, gli esami nel Polo creato da Uninettuno all' interno della Comunità. Da anni, infatti, San Patrignano e Uninettuno collaborano per sostenere lo studio e la formazione accademica dei ragazzi accolti in Comunità. Dal 2012 anno di attivazione del "Polo Tecnologico Comunità di San Patrignano Onlus" le iscrizioni all' Ateneo telematico sono state 36. La Facoltà di Psicologia è quella che ha raccolto il maggior numero di studenti: il 72,2% del totale (26 iscrizioni); seguono le facoltà di Economia, con il 13,9%, le facoltà di Scienze della Comunicazione e di Ingegneria, che registrano una percentuale uguale e pari al 5,6% e quella di Giurisprudenza, con il 2,8% del totale. Orientamento nelle carceri, relazioni di aiuto in Comunità, abuso sessuale e tossicodipendenza, dislessia evolutiva, gioco e dipendenza e, infine, empowerment e processi formativi sono stati i temi scelti dagli studenti per sviluppare le loro tesi e discuterle davanti alla commissione di laurea, composta da docenti e ricercatori della Facoltà di Psicologia di Uninettuno e presieduta dal Rettore. "La soddisfazione è per me doppia: per la personale vicinanza a San Pa trignano e per l' esperienza da Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 14
27 febbraio 2017 Pagina 10 La Voce di Romagna
27 febbraio 2017 Pagina 31 La Voce di Romagna csv e scenario locale Assistenza a domicilio per i malati di diabete NUOVO SERVIZIO Per i pazienti non autosufficienti è nato di recente il progetto: "Portiamo un sorriso a casa" Diabete Romagna On lus avvia il progetto "Portiamo il sorriso a casa", per offrire l' assistenza medica domiciliare al paziente con diabete non autosufficiente. Il diabete è una patologia cronica, per la quale non esiste guarigione e sono sempre più le persone che non lo possono gestire in autonomia, per cui risulta difficile, se non impossibile, recarsi presso il centro diabetologico di riferimento e il cui carico assistenziale grava su famiglie messe in grande difficoltà perché costrette ad assumersi responsabilità troppo grandi per poterle gestire da sole. Per risolvere questa vera e propria emergenza silenziosa e nascosta è nato il progetto "Portiamo il sorriso in casa". Per fare una casa i mattoni non bastano ed è stata la generosità di alcuni sostenitori come Carlo e Filippo Venturini, Consulenti Finanziari di Fideuram, con sede a Forlì, e il Lions Club Rubicone, che ha permesso di posare la prima pietra di questo progetto. Il servizio, che si sta sviluppando proprio in questi mesi, prevede l' assistenza medica domiciliare di un diabetologo per quei pazienti che non sono più in grado di gestire una malattia così complessa. Il medico, con competenze specifiche e capace di valutare gli eventuali interventi di altri professionisti di supporto, come lo psicologo, il dietista o il podo logo, si reca, dopo essersi consultato con il medico di medicina generale di riferimento, a casa del paziente e lo visita come lo visiterebbe al centro diabeto logico. L' assistenza che viene offerta restituisce quella dignità che troppo spesso la malattia toglie a persone che vengono seguite, con la stessa professionalità del centro diabetologico , all' interno delle proprie mura di casa, circondati dall' affetto dei propri cari. "Ho risposto subito con grande gioia ai ragazzi di Diabete Romagna Onlus, quando mi hanno proposto questo ambizioso progetto." Queste le parole della dottoressa Giuseppina Chierici, responsabile per Diabete Romagna Onlus del progetto di assistenza medica domiciliare al paziente con diabete non autosufficiente "Portiamo il sorriso in casa". I volontari di Diabete Romagna, con l' aiuto della voce ra diofonica Daniele Tigli, hanno realizzato anche un breve video per raccontare la giornata tipo di una persona con diabete e far capire cosa possa voler dire non poterlo più gestire in autonomia. Protagonisti sono stati gli stessi volontari dell' associazione, tutti giovani con diabete che hanno aperto le loro case e i momenti più intimi della loro vita con questa Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 16
27 febbraio 2017 Pagina 31 La Voce di Romagna
27 febbraio 2017 Pagina 10 Corriere della Sera volontariato Le Acli introducono il «ticket sociale» Patronati in crisi dopo i tagli dei governi Da marzo contributi da 12 a 24 euro per alcuni servizi in materia assistenziale e previdenziale Chiamiamolo «ticket sociale». Ed era inevitabile arrivarci, dal momento che anche i patronati devono fare i conti con i (pesanti) tagli imposti dai governi Tremonti e Renzi. Ogni volta uno scossone, il tentativo di stare comunque in piedi con le proprie forze, ma adesso le Acli nazionali hanno deciso: dal primo marzo per alcuni dei servizi offerti in materia assistenziale e previdenziale (non su quella fiscale: 730 e simili, per intenderci, che sono già commerciali dal 1994) agli utenti verrà chiesto un contributo: da 12 a 24 euro a seconda delle possibilità e con ovviamente un occhio di riguardo per chi versa in condizioni di grave difficoltà. Il presidente milanese Paolo Petracca ha scelto di comunicare con trasparenza questa novità e puntualizza: «Non chiediamo la copertura del costo totale, ma un piccolo contributo solo per i servizi per i quali lo Stato non ci riconosce alcune remunerazione. E lo facciamo per poter continuare a garantire questo servizio, anche in maniera più moderna e con un' organizzazione su appuntamento, più efficiente». La novità incide su Milano e sull' area metropolitana parecchio, visto che da sola rappresenta un decimo del «valore» dei servizi offerti nel Paese. Parliamo infatti di 40 mila consulenze, 240 mila prestazioni sociali e di 280 mila persone che ogni anno si avvicinano ai 90 punti Acli (22 sportelli nell' area metropolitana cui si aggiungono i recapiti dove sono collocati gli operatori che raccolgono le pratiche e fissano appuntamenti). Alle Acli lavorano 60 persone intorno alla quali ruotano 300 volontari riconosciuti con competenze e ruoli specifici e altri 300 che si occupano dell' orientamento, dell' accoglienza e così via. Il contributo verrà chiesto solo per 30 dei 90 servizi offerti (restano gratuiti ad esempio quelli che riguardano il tema delle pensioni di vecchiaia e anzianità). «Sappiamo di avere una grande responsabilità aggiunge Petracca perché in questi anni la burocrazia statale ha alleggerito i propri costi chiudendo diversi sportelli e costringendo i cittadini a provvedere da soli al disbrigo di pratiche complesse puntando sulle compilazioni telematiche». E quindi, «per poter continuare a sostenere il 70 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 18
27 febbraio 2017 Pagina 10 Corriere della Sera
27 febbraio 2017 Pagina 11 Corriere della Sera volontariato Voucher, patto per evitare il referendum ROMA Matteo Orfini ha spiegato al Corriere che, «a nome del Pd», «possiamo discutere con la Cgil una norma che raccolga le istanze dei referendum, così da renderli inutili». E in effetti i lavori per cercare di evitare il referendum su voucher e responsabilità solidale degli appalti sono già a un punto avanzato. Si sta lavorando a un patto che potrebbe coinvolgere Pd, Forza Italia, Lega e 5 Stelle. Il punto di svolta sarà mercoledì, quando in commissione Lavoro della Camera, si proverà ad arrivare a un testo unico. Che potrebbe tradursi in un decreto governativo. La proposta Eccolo, dunque, il piano: tornare al 2003, ovvero alla legge Biagi. La proposta di Cesare Damiano, presidente della Commissione, prevede proprio questo: tornare a utilizzare i voucher, cioè i buoni lavoro a ore, per lavori meramente occasionali. Di proposte di legge in materia ne sono state presentate otto. Spiega Damiano: «Quelle di M5S, di Forza Italia e della Lega sono pressoché identiche alla mia. L' obiettivo è quello di un testo unificato che ci consenta di proseguire l' iter parlamentare con un largo schieramento di forze». La proposta pd conferma il valore di 10 euro per ogni buono, prevede un tetto di 5 mila euro per ogni lavoratore (attualmente è 7 mila euro) e di 2 mila euro per ogni committente. Anche i 5 Stelle vogliono tornare allo spirito del 2003, ma chiedono di innalzare il valore del buono da 10 a 15 euro e propongono il rafforzamento delle sanzioni: i dipendenti pagati in maniera impropria con i voucher dovranno essere assunti a tempo indeterminato. Il no di Sel Cercheranno una mediazione anche i 5 Stelle stavolta? A leggere Alessandro Di Battista no: «In questo Parlamento è meglio abolirli del tutto i voucher, con un referendum». Ma in commissione ci sono Tiziana Ciprini (firmataria della proposta) e Claudio Cominardi che sembrano più dialoganti. Chiusura totale, invece, da Sel, che è per l' abolizione totale. In queste ore sta lavorando a una mediazione Patrizia Maestri, bersaniana ancora indecisa se lasciare il Pd: «Non ho ancora deciso, ma credo sia importante trovare un accordo intanto su questo testo». Tra i punti d' intesa finora, l' esclusione totale dei voucher da alcuni settori, a cominciare dall' edilizia e dall' agricoltura (a parte studenti e pensionati per i lavori stagionali). Si valuta anche la possibilità di riservarli solo a ditte individuali e associazioni no profit (ma qui la Lega potrebbe obiettare). E dentro il Pd? La proposta Damiano risale al febbraio del 2016, quando ancora di referendum non si parlava. Allora nasceva come forma di mediazione tra la sinistra «governativa» e l' allora minoranza pd. La proposta è stata sottoscritta da 107 parlamentari dem. Tra loro tutto il gotha della sinistra, poi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 20
27 febbraio 2017 Pagina 11 Corriere della Sera
27 febbraio 2017 Pagina 21 Il Sole 24 Ore volontariato . BONIFICI ALLA ONLUS NEL 2016DA DEDURRE IN UNICO 2017. [775][371660] BONIFICI ALLAONLUS N E L 2016DA DEDURRE IN UNICO 2017Ho effettuato un bonifico bancario a favore di una Onlus in data 30 dicembre 2016, ma la mia banca lo indicherà nell' estratto conto di gennaio, in data 2 gennaio 2017, con valuta 30 dicembre 2016. Ai fini fiscali, nella dichiarazione dei redditi di quale anno potrò indicare tale importo in deduzione dal reddito nel quadro RP: Redditi 2017 o 2018? Preciso che sarò comunque a credito e la cosa sarà ininfluente per le mie tasche. E.D.SONDRIO La data che fa fede per fruire del beneficio fiscale è quella di effettuazione del bonifico bancario (quindi, 30 dicembre 2016). In osservanza del "principio di cassa", vigente ai fini Irpef, il lettore dovrà quindi indicare il relativo importo nel quadro RP del modello Redditi PF/2017 (relativo ai redditi 2016). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 22
27 febbraio 2017 Pagina 1 Italia Oggi Sette volontariato Il leasing immobiliare abitativo Detrazione fiscale del 19% a valere sui canoni di leasing fino a 8 mila euro annui e sul prezzo di riscatto fino 20 mila euro. Sono questi gli incentivi concessi ai giovani sotto i 35 anni e con reddito annuo non superiore a 55 mila euro, che intendono approfittare dei vantaggi economici e fiscali offerti dal leasing immobiliare abitativo. Minori, ma pur sempre interessanti, sono gli incentivi a favore dei soggetti con età uguale o superiore a 35 anni, ai quali spetta la detraibilità pari al 19% dei canoni di leasing (fino a un importo massimo di 4 mila euro annui) e la detraibilità pari al 19% del prezzo del riscatto (fino a un importo massimo di 10 mila euro). La disciplina del leasing immobiliare abitativo (introdotta dalla legge di stabilità 2016) prevede diversi incentivi sull' acquisto o la costruzione di immobili da adibire ad abitazione principale. In particolare, le agevolazioni Irpef sono a favore di tutti coloro che stipulano, fino al 31 dicembre 2020, contratti di leasing aventi per oggetto immobili, anche da costruire, da adibire ad abitazione principale entro un anno dalla consegna. Il leasing abitativo è un contratto a metà tra l' affitto e la compravendita, mediante il quale un soggetto (concedente) offre in locazione a un altro soggetto (utilizzatore) un' abitazione acquistata o fatta costruire proprio su indicazione di quest' ultimo. Si avvicina molto alla forma contrattuale del «rent to buy», che prevede la concessione di un immobile in affitto, con la successiva possibilità di acquisto, anche se il leasing abitativo offre all' utilizzatore, fra l' altro, la possibilità di sospendere i pagamenti in caso di oggettive difficoltà economiche, senza perdere l' immobile. Per la corretta applicazione delle agevolazioni fiscali previste a favore degli utilizzatori del leasing immobiliare abitativo, è intervenuta l' Agenzia delle entrate con alcune circolari esplicative (prima casa, registrazione del contratto, verifica dei requisiti quali età, redditi ecc.). La locazione finanziaria. In generale, con un' operazione di locazione finanziaria (leasing), a fronte della stipula del contratto: il bene è acquistato, o fatto costruire, dalla società di leasing (concedente) su scelta e indicazione del cliente (utilizzatore); la società di leasing mette a disposizione dell' utilizzatore il bene acquistato o fatto costruire per un determinato periodo di tempo e l' utilizzatore si impegna a pagare periodicamente dei canoni; l' utilizzatore ha la facoltà di acquistare il bene (riscatto), a un prezzo predeterminato alla scadenza del contratto. Il cliente, anche se non proprietario, assume tutti i rischi e benefici legati all' utilizzo del bene (per questo motivo, di norma, nel contratto di leasing, è previsto l' obbligo a carico dell' utilizzatore di stipulare apposita polizza assicurativa per i danni subiti dall' immobile o causati a terzi). Da un punto di vista sostanziale, il leasing immobiliare consiste in un' Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 23
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27 febbraio 2017 Pagina 7 Italia Oggi Sette volontariato Arma in più è saper far rete: la case history emiliana In un mercato del lavoro sempre più flessibile aumenta l' importanza fra imprenditori del sapere fare rete. La rete consiste in un fenomeno economico e giuridico in cui più imprese, indipendenti, agiscono in modo coordinato, dando vita a operazioni economiche e organizzative eterogenee. Il contratto di rete è quindi un contratto di collaborazione fra imprenditori, in forza del quale due o più imprenditori, perseguono lo scopo di accrescere, individualmente e collettivamente, la propria capacità innovativa e la propria competitività nel mercato di riferimento. In un moderno sistema di relazioni industriali il contratto di rete rappresenta uno strumento elastico che le imprese possono confezionare su misura adattandolo senza limiti alle proprie esigenze organizzative e produttive. È in questo scenario che un gruppo di 12 imprese della EmiliaRomagna operanti nel settore agroalimentare hanno deciso di unire le forze per dare vita a una rete di imprese accomunate dall' intenzione di volere realizzare processi innovativi di filiera nella produzione di macchine agricole e nel packaging alimentare in un' ottica sia di superamento del particolarismo distrettuale sia con l' obiettivo di creare forme certe di collaborazione e coordinamento tra le medesime, nella prospettiva di conseguire e assicurare stabili sinergie in grado di apportare vantaggi alle propria organizzazione aziendale in termini di «Qualità», «Innovazione» ed «Economicità» (si veda la tabella). Le imprese aderenti alla rete hanno utilizzato vari driver di competitività quali l' utilizzo nelle creazioni dei prodotti di materiali di prima scelta Made in Italy, l' utilizzo di meccanismi di produzione ad alto livello tecnologico accompagnato da management aziendali c.d. Wealth. Uno degli aspetti focali del contratto di rete sottoscritto è stato la costituzione da parte di ciascuna impresa di una Governance trasparente particolarmente attenta al benessere del proprio personale dipendente e alla sostenibilità del territorio operativo di riferimento. Molti i vantaggi per le imprese e per il territorio. Innanzitutto la creazione di una rete di imprese ha consentito alle aziende aderenti la possibilità di generare un risparmio derivante da un regime fiscale particolarmente favorevole nonché il beneficio di poter avviare convenzioni con istituti bancari per ottenere facilitazioni di accesso al credito permettendo così alle stesse di investire in knowhow e formazione del capitale umano. Le aziende operando in rete hanno alimentato quindi non solo un costante flusso di informazioni e prestazioni da condividere all' interno del network ma hanno condiviso e avviato processi di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 37
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27 febbraio 2017 Pagina 204 Italia Oggi Sette volontariato Molte le opportunità di sviluppo per le imprese italiane, secondo gli studi d' affari Un Mediterraneo su cui puntare Boom di m&a che assecondano le evoluzioni di industria 4.0 Mediterraneo «terra promessa» per gli investimenti. L' area che produce il 13,7% del Pil mondiale recupera una nuova centralità per gli investitori e registra nel 2015 il miglior afflusso di investimenti diretti esteri dal 2008. Nel recente Rapporto BaroMed 2017, elaborato da EY, analizzando i dati relativi a scambi commerciali, investimenti diretti esteri e flussi migratori all' interno dei 28 Paesi della regione Euromed (includendo Europa meridionale, Medioriente e Paesi del Golfo) si parla di 771 miliardi di dollari, nell' arco temporale 20112015, di importo totale degli investimenti diretti esteri rivolti all' area e di un aumento del 27% del numero di fusioni e acquisizioni. Che tendono ad assecondare le evoluzioni dell' industria 4.0 nelle sue varie declinazioni, ovvero logistica e infrastrutture, energia e ambiente, servizi finanziari, turismo, agroalimentare. Tra il 2011 e il 2015 la popolazione nell' area è cresciuta del 2% in più l' anno. Il costo del lavoro è decisamente competitivo. A fronte di un salario minimo mensile di 225 euro in Marocco e 424 euro in Turchia, svantaggiati nel confronto risultano essere ad esempio Germania e Spagna (rispettivamente con 1.440 euro e 1.457 euro di salario minimo). L' area diviene sempre più «techintensive». Tanto da individuare negli investimenti hightech il terzo settore dell' economia euro mediterranea per i progetti greenfied e il secondo per fusioni e acquisizioni. Nei Paesi del Golfo, soprattutto negli Emirati Arabi Uniti, la stessa crisi petrolifera ha rappresentato un' occasione favorevole per incentivare gli investimenti. Se l' area rappresenta un' opportunità non trascurabile per le imprese cinesi, che al netto dei Paesi europei oggi equivalgono al 10% delle M&A (Merger & Acquisition), o per gli stessi Paesi del Golfo, potrebbe diventare un' opportunità sempre più interessante, da non trascurare, anche per le imprese italiane nei diversi settori, in particolare immobiliare, lusso, abbigliamento, agroalimentare e high tech. «Negli anni ad esempio la Turchia si è rivelato un Paese di grande interesse per le imprese italiane, sia grandi che piccole e medie , rimasto costante negli anni nonostante le difficoltà geopolitiche spiega l' avvocato Gianmatteo Nunziante, socio fondatore dello Studio Nunziante Magrone. «Un interesse che si è talvolta ribaltato: pensiamo ai tentativi di acquisizione di aziende italiane da parte dei turchi. La Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 39
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27 febbraio 2017 Pagina 207 Italia Oggi Sette volontariato La novità prevista nella legge di Bilancio 2017 è illustrata in una circolare dell' Istituto Misure alternative con polizza Condanne a lavori di pubblica utilità: copertura Inail I condannati per guida in stato d' ebbrezza a lavori di pubblica utilità vanno assicurati all' Inail. Come pure i tossicodipendenti condannati per lievi reati sulle droghe e gli imputati ammessi alla prova in un processo penale. La novità, prevista dalla legge Bilancio del 2017, è illustrata dall' Inail nella circolare n. 8/2017 (si veda ItaliaOggi del 18/2/2017). La condanna alla «pubblica utilità». La novità tocca l' ambito applicativo del lavoro di pubblica utilità, che l' art. 1, comma 86, della legge n. 232/2016 (Bilancio 2017) ha esteso a nuove ipotesi, quale misura "di riparazione in favore della collettività". Due le caratteristiche del lavoro di pubblica utilità, previste dall' art. 1, comma 1, del decreto 26 marzo 2001 (recante norme per la determinazione delle modalità di svolgimento del lavoro di pubblica utilità): a) il lavoro di pubblica utilità consiste nell' attività non retribuita a favore della collettività da svolgere presso Stato, regioni, province, comuni o presso enti o organizzazioni di assistenza sociale o di volontariato, a norma dell' art. 54, comma 6, del dlgs n. 274/2000; b) il lavoro di pubblica utilità ha ad oggetto: prestazioni di lavoro a favore di organizzazioni di assistenza sociale o volontariato operanti, in particolare, nei confronti di tossicodipendenti, persone affette da infezione da HIV, portatori di handicap, malati, anziani, minori, exdetenuti o extracomunitari; prestazioni di lavoro per finalità di protezione civile, anche mediante soccorso alla popolazione in caso di calamità naturali, di tutela del patrimonio ambientale e culturale, ivi compresa la collaborazione a opere di prevenzione incendi, di salvaguardia del patrimonio boschivo e forestale o di particolari produzioni agricole, di recupero del demanio marittimo e di custodia di musei, gallerie o pinacoteche; prestazioni di lavoro in opere di tutela della flora e della fauna e di prevenzione del randagismo degli animali; prestazioni di lavoro nella manutenzione e nel decoro di ospedali e case di cura o di beni del demanio e del patrimonio pubblico ivi compresi giardini, ville e parchi, con esclusione di immobili utilizzati dalle Forze armate o dalle Forze di polizia; altre prestazioni di lavoro di pubblica utilità pertinenti la specifica professionalità del condannato. Le nuove ipotesi. In un primo tempo, il lavoro di pubblica utilità era limitato ai procedimenti di competenza del giudice di pace. Successivamente il suo ambito applicativo è stato esteso alle seguenti ipotesi: a) sentenza di condanna per reati in materia di violazione del Codice della strada previsti dall' Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 41
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27 febbraio 2017 Pagina 45 La Repubblica volontariato Pediatri, cuochi, attori porno le Nazionali più bizzarre da 300 partite all' anno Giocano per beneficenza e si sfidano spesso fra loro Gli agenti immobiliari: "Il nostro sogno? Immobile..." Non esistono soltanto gli azzurri di Ventura. C' è l' Italia degli antennisti e degli agenti di viaggio. E don Bonifacio, portiere dei preti, porta un rosario nei pantaloncini FORSE era inevitabile: in un Paese con 60 milioni di commissari tecnici, una Nazionale sola non poteva bastare. Ce ne sono tante altre insospettabili, per beneficenza tutte insieme giocano quasi trecento partite l' anno. La nazionale Cantanti è la più famosa. Quella degli attori nacque da un' idea di Pasolini, oggi ci sono diverse rappresentative (Nazionale Attori, ItalianAttori). Quella degli scrittori, Osvaldo Soriano Football Club, l' ha fondata Baricco. Esiste però anche una nazionale degli agenti immobiliari. Uno se l' immagina tipo con un difensore libero al rogito e un attaccante ottimo investimento. Antonio Parmigiani, presidente e fondatore nel 2004, sorride: «Giochiamo per una buona causa e dimostriamo che anche gli agenti immobiliari hanno un cuore... Non capisco nulla di calcio, ma questa squadra è stata l' occasione per avvicinare i tre principali sindacati di categoria, far nascere amicizie, vivere esperienze indimenticabili. Nel 2006 abbiamo affrontato i pompieri di New York, siamo saliti in cima all' Empire con le maglie dell' Italia campione del mondo, ci guardavano ammirati. Il nostro sogno? Prendere Immobile... È più facile chiudere l' acquisto di un fuoriclasse che di un appartamento». In estate il gruppo storico va in ritiro a Ceparana, ma la rosa, allenata dal capitano Gerardo Gentile, è fluida: in base alla sede della partita, giocano gli agenti di zona. C' è la nazionale preti, dove si entra per (con)vocazione. Si fa chiamare Seleçao, ha la maglia verdeoro, è stata a Sanremo e il 15 marzo, a Desio, nella manifestazione "Un pallone per un sorriso" sfiderà gli agenti immobiliari e altre nazionali insolite per raccogliere fondi per Amatrice. L' ha creata nel 2002 un laico, Moreno Buccianti, toscano di Follonica: ne è anche l' allenatore. Sua moglie è Emanuela Maccarani, ct della nazionale di ginnastica ritmica. Lui, ex giocatore, una volta organizzò una partita per sacerdoti a Tivoli e non ha più smesso. A novembre i preti vanno in ritiro, tecnico e spirituale: «Ho citofonato di canonica in canonica cercando sacerdoti bravi con i piedi, come quando lavoravo per i grandi club. La mia è una squadra particolare, gioca da dio, ma se i miei giocatori subiscono un brutto fallo, fidatevi, anche loro dicono delle cose di cui pentirsi ». Raccontano che in un' amichevole contro la Palestina il piccolo portiere don Bonifacio Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 43
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