Media Monitoring per 09-06-2018 - Rassegna stampa del 08-06-2018 - Ruggi d'Aragona
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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1 "Il Servizio Sanitario Nazionale, a che punto siamo?" Convegno a Salerno .................... 1 Ospedale Ruggi, Uil Flp Salerno: ''Assunzioni, segno maturità manager Azienda'' ................................................................................................................................................ 2 Percorso ictus, il seminario al Ruggi. ..................................................................................... 3 WEEKEND DEDICATO ALLA DONAZIONE SANGUE ................................................................. 4 Altri 80 infermieri negli ospedali dell'Asl .............................................................................. 5 Infermieri e operatori, 100 in arrivo ...................................................................................... 7 Parcheggiatori abusivi al Riesame scattano le prime scarcerazioni ................................. 8 Per l' emergenza estiva arrivano 80 infermieri in più ....................................................... 10 Salerno nella top 400 delle giovani Università ................................................................... 11 Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 13 Paziente deceduta clinica condannata a risarcimento da un milione ............................ 13 Sanità Campania ............................................................................................................................. 15 Aias, si decide sui poli di Nusco e Calitri ............................................................................. 15 Asl, l' atto aziendale e il manager nel mirino di Conte (LeU) ........................................... 17 «Tagli e dismissioni, così la Sanità sta boccheggiando» .................................................. 19 Car -Giver per ammalate di tumore al seno ........................................................................ 20 Caro De Luca, mio marito vittima di un pessimo servizio di riabilitazione .................... 22 Guardie mediche, 33 unità a rischio in arrivo i tagli con i nuovi parametri .................. 24 Il Governo impugna la legge regionale ................................................................................ 26 In «coma» aspettando l'ospedale unico ............................................................................... 27 Ospedale, Vignola: «Attrezzature trasferite al Criscuoli» ................................................ 29 Ospedali Asl 1, carenza di anestesisti vengono garantite solo le urgenze ................... 30 Sanità, la furia di Cuomo: «In penisola è uno schifo» ....................................................... 31 Sanità nazionale ............................................................................................................................. 33 Alleanza educativa contro l' Aids .......................................................................................... 33 «Portiamo la gioia in corsia Così si riduce l' ansia» ........................................................... 34 Baby pazienti, le maschere contro la paura ....................................................................... 35 Basta con i ciarlatani: le fake news sui tumori si stanano con un click ......................... 37 C' è speranza: il cancro si batte senza chemio ................................................................... 39 Camici bianchi in guerra per il controllo del sindacato ..................................................... 42 Istituto Tumori, i fiori sbocciati ............................................................................................ 44 Neonato morì cadendo di mano Medici indagati ................................................................ 46 Sanità integrativa, quasi un must ........................................................................................ 47 Sanità online liste più brevi Ecco le novità ......................................................................... 49 Sanità, nel contratto poco spazio al sistema premiale ..................................................... 51 Sanità: uno spreco da 24 miliardi ......................................................................................... 52
07/06/2018 agro24.it EAV: € 420 Lettori: 933 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web "Il Servizio Sanitario Nazionale, a che punto siamo?" Convegno a Salerno “L’evoluzione dei Sistemi Sanitari a 40 anni dall’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale”. E’ questo il tema di un Convegno organizzato per venerdì 8 giugno, dalle 9:30 alle 18:30, dall’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Salerno, in collaborazione con l’area Sud della Società Italiana di Sociologia della Salute. L’iniziativa si terrà nella Sala Convegni dell’Ordine di Salerno, in via Santi Martiri Salernitani, 31. La presentazione dei lavori sarà affidata ai due responsabili scientifici del convegno: Franca Grosso e Giovanni D’Angelo, presidente dell’Ordine. La prima sessione, moderata da Francesco Panza e Cosimo Maiorino, sarà articolata tre relazioni: “L’evoluzione del SSN alla luce della 833 e delle sue modifiche”, a cura di Guido Quici, “Un approccio sociologico nella direzione di un distretto socio- sanitario: esperienze”, svolta da Marilyna Aloia, e “Le problematiche della comunicazione socio sanitaria”, analizzate da Ferdinando Tramontano. Dopo una breve pausa, la discussione riprenderà, con la moderazione di Matilde Ansanelli e Franco Benevento e altre due relazioni: “Salute e dipendenze nei ser.D.: una prospettiva sociologica di genere Dati epidemiologici delle dipendenze nella ASL Salerno”, a cura di Paolo Guzzo e Antonio De Luna, e “Genere e Salute”, di Giuseppina Cersosimo. La seconda sessione prenderà il via alle 13.50 con la relazione “La professione del sociologo tra esigenze di certificazione e istanze di collocazione”, che sarà tenuta da Anna Maria Perino. A seguire, tavola rotonda sui temi: “Quale è l’evoluzione del Sistema Assistenziale nei prossimi anni? – Sistema Salute: livello Nazionale – livello Regionale; è opportuna la riunificazione? – Riusciremo a preservare gli aspetti etici e universalistici del SSN; con quali risorse?”. Conduce il giornalista Antonio Manzo. Intervengono: Ivan Cavicchi, Antonio Giordano, Paola Adinolfi, Lucia Lispi, Giuseppe Longo, Silvestro Scotti, Franca Grosso. Conclusioni affidate al presidente dell’Ordine, Giovanni D’Angelo. Sito di informazione con servizi giornalistici video e testuali 24 ore su 24 dall'Agro Nocerino Sarnese, Area Vesuviana, Monti Lattari, Valle dell'Orco, Valle Metelliana e Salerno Nord. Contattaci: tittizurro@gmail.com Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
07/06/2018 salernonotizie.it EAV: € 872 Lettori: 10.300 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Ospedale Ruggi, Uil Flp Salerno: ''Assunzioni, segno maturità manager Azienda'' “La decisione del manager dell’Asl Salerno di assumere nuovo personale e fronteggiare così l’emergenza estiva dimostra un grande apertura da parte dell’Azienda sanitaria che non possiamo non apprezzare”. Così Donato Salvato, segretario generale della Uil Fpl Salerno, commenta l’esito dell’incontro tenutosi oggi presso la direzione generale di via Nizza, a Salerno. “E’ stato un confronto positivo e proficuo, dove ci è stato comunicato che saranno assunti 80 infermieri a tempo determinato e 20 operatori socio sanitari. In questo modo, sul fronte della sanità, l’estate dovrebbe essere più tranquilla per chi è tenuto a garantire il diritto alla salute”. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
07/06/2018 gazzettadisalerno.it EAV: € 207 Lettori: 167 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Percorso ictus, il seminario al Ruggi. Comunicare, formare, condividere. Questi gli obiettivi del seminario di due giorni svoltosi nella Struttura Semplice Dipartimentale ‘Stroke Unit’ dell’AOU “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno ad opera del Gruppo di Borsisti multidisciplinare impegnato nel Progetto denominato “Percorso riabilitativo unico integrato per persone con ictus”. Il team ha incontrato il personale infermieristico della SSD Stroke Unit, altamente specializzato nell’assistere il paziente con tale patologia, al fine di affrontare e approfondite tutte le tematiche che orbitano intorno al paziente con ictus: neurologica, fisioterapica, fisiatrica, logopedica, informatica. Particolare cura è stata posta sul Progetto Riabilitativo Individuale, ovvero la necessità di creare, per ogni singolo paziente, uno specifico progetto riabilitativo volto al recupero dell’autonomia nelle attività di vita quotidiana e lavorative. Finalita’ del PRI sono: ridurre tempo di degenza ottimizzazione dei percorsi riabilitativi riduzione mobilità passiva (migrazione extra regionale dei pazienti) Al personale è stato illustrato anche il software, punto di forza del Progetto denominato CLIC (Cloud ictus) in grado di rilevare le diverse attività e momenti assistenziali del paziente con ictus a partire già dalla fase di ricovero ospedaliero nell’interno dell’Ospedale ‘Ruggi’. Il sistema, nato per supportare la Struttura Semplice Dipartimentale Stroke Unit, diretta dalla dottoressa Rosa Napoletano ed afferente al Dipartimento Integrato Assistenziale delle Scienze Mediche diretto dal professore Paolo Barone, a breve sarà esteso su tutto l’ambito provinciale grazie alla sottoscrizione di un protocollo di intesa con l’ASL Salerno. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
07/06/2018 tvoggisalerno.it EAV: € 298 Lettori: 467 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web WEEKEND DEDICATO ALLA DONAZIONE SANGUE L’AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie – Linfomi – Mieloma) sez. “Marco Tulimieri” di Salerno, che nel 2018 compie venti anni dì attività, rinnova l’appuntamento con la Campagna di sensibilizzazione per la Donazione Sangue. L’Iniziativa avrà luogo sabato 9 e domenica 10 giugno 2018 dalle 8:30 alle 12:30 presso il Centro Trasfusionale dell’Ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno. Il sangue che quotidianamente si impiega per la cura dei pazienti proviene dalla donazione volontaria e gratuita di molte persone. In quest’ultimo periodo, c’è una carenza di donatori in Campania e anche all’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, dove sono stati rinviati alcuni interventi. Per tale ragione, anche Renzo Arbore ha fatto uno spot per la regione Campania “Donate il sangue”, Pertanto, è assolutamente necessario che un numero sempre maggiore di persone in buona salute, di età compresa tra i 18 e i 65 anni, doni generosamente il proprio sangue. Per ogni donazione verranno eseguite le analisi previste per legge e al donatore verrà inviata copia dell’esito degli esami, nonché un tesserino riportante il gruppo sanguigno. Come di consueto, la Capitaneria di Porto di Salerno, a seguito del coinvolgimento da parte dell’Associazione DivertiVento, ha sposato la causa con grande sensibilità e sarà presente con una propria delegazione in una data ad essa riservata nella prima metà di giugno. I numerosi volontari dell’AIL accoglieranno e accompagneranno le persone durante l’intero percorso e al termine offriranno loro una deliziosa colazione. L’AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie – Linfomi – Mieloma) sez. “Marco Tulimieri” celebrerà il ventesimo anniversario con il convegno “Vent’anni di impegno nella lotta contro le leucemie, i linfomi ed il mieloma” che avrà luogo il prossimo venerdì 29 giugno presso il Grand Hotel Salerno. ail donazione sangue GRUPPO SANGUIGNO ospedale ruggi salerno Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/06/2018 Pagina 7 La Città di Salerno Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Altri 80 infermieri negli ospedali dell'Asl Marcella Cavaliere Dopo l'allarme lanciato per la carenza di personale al Ruggi di Salerno, la stessa emergenza era stata avvertita per gli ospedali che dipendono dall'Asl. Le richieste dei sindacati, dopo un incontro con il direttore generale Antonio Giordano , sono state ascoltate e ieri è stato annunciato che nei presìdi ospedalieri del Salrnitano arriveranno ottanta nuovi infermieri, cioè la figura professionali di cui si ha maggiormente bisogno soprattutto in vista dell'emergenza estiva. C'è l'ok del dg dell'Azienda ospedaliera universitaria, Giuseppe Longo , e dunque l'Asl potrà attingere dalle graduatorie del Ruggi d'Aragona gli infermieri che saranno assunti a tempo determinato per 6 mesi. Una boccata d'ossigeno per il personale degli ospedali dell'Asl, spesso sottoposto a turni stressanti a causa della mancanza delle unità di cui necessiterebbero i presìdi. «Non solo, il direttore generale dell'Asl ha anche predisposto che per luglio e agosto saranno pianificati gli stessi accorpamenti di reparti in tutti gli ospedali, per creare uniformità organizzativa tra i vari presìdi ospedalieri senza creare difformità selvagge dichiara Pasquale Adesso , segretario provinciale Cgil e da settembre i due direttori dell'Azienda Ruggi e dell'Asl di Salerno istituiranno un unico piano di emergenza per definire la dotazione organica di volta in volta ». Sarà cioè verificato periodicamente il fabbisogno di personale negli ospedali, per rinforzare la pianta organica quando sarà necessario, creando cosi condizioni dignitose sia per chi lavora sia per chi viene assistito. Soddisfazione è stata espressa anche dal segretario generale della Cisl, Pietro Antonacchio . «Oltre agli ottanta infermieri arriveranno anche venti operatori socio sanitari puntualizza È la garanzia che il manager Giordano ha dato alle organizzazioni sindacali durante l'incontro tenutosi presso la direzione generale dell'Azienda. Siamo soddisfatti dell'apertura del manager dopo le nostre richieste». Secondo Antonacchio l'arrivo delle nuove unità servirà a evitare quella situazione d'emergenza che, da mesi, ormai era stata preannunciata per il periodo estivo. «Il dg Giordano, durante l'incontro, ha dato riprova di essere al corrente dello stato di salute dell'Azienda, effettuando una disamina molto chiara di quello che sta succedendo all'interno dell'Asl». ha sottolineato il sindacalista. Non solo, a suo avviso è stato avviato un proficuo percorso di collaborazione con l'azienda Ruggi: «Si è preso atto ha spiegato della necessità di relazionarsi in tempi brevi con i vertici dell'azienda ospedaliera, per elaborare un piano strutturale di Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
integrazione dei servizi utile a garantire i livelli di assistenza essenziale ai cittadini di Salerno». La graduatoria degli infermieri sarà ripubblicata entro metà giugno. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/06/2018 Pagina 32 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 4.089 Lettori: 133.364 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Infermieri e operatori, 100 in arrivo In arrivo 80 infermieri e 20 operatori socio sanitari per fronteggiare l' emergenza estiva legata alla carenza di personale e alla necessità di metter mano a un piano di accorpamenti di reparto e riduzione dei servizi. Ad annunciarlo, nel corso del faccia con le parti sociali, il manager dell' azienda sanitaria Antonio Giordano, che ha anche assicurato che dal prossimo primo settembre e fino al termine del 2018 sarà ridefinito il fabbisogno organico dell' Asl. Il reclutamento delle 100 unità a tempo determinato e in maniera straordinaria, fino al 31 dicembre prossimo e senza possibilità di revoca, rientra nell' ambito dei posti autorizzati. Si attingerà dalla graduatoria dell' azienda ospedaliera universitaria. Il nuovo personale sarà dislocato in quota percentuale rispetto al reclutamento di mobilità, attualmente in corso. Giordano ha anche assicurato che la graduatoria degli infermieri sarà ripubblicata entro metà giugno. A breve il manager dovrebbe incontrare anche il direttore generale del Ruggi per definire con l' azienda ospedaliera universitaria un unico piano di emergenza, strutturale di integrazione dei servizi, per garantire i livelli di assistenza essenziale. Unanime la soddisfazione di Cgil, Cisl e Uil, che plaudono all' apertura dei vertici dell' Asl, anche per gli adeguamenti contrattuali riferiti agli arretrati e all' adeguamento degli stipendi. sa.ru. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/06/2018 Pagina 33 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 7.821 Lettori: 133.364 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Parcheggiatori abusivi al Riesame scattano le prime scarcerazioni I giudici del Tribunale del riesame di Salerno rimettono in libertà alcuni parcheggiatori abusivi. Solo alcuni di quelli che non risultano recidivi e le cui condotte sarebbero state minime mentre chi era già stato attinto da una prima misura custodiale (quella scattata lo scorso anno) è rimasto agli arresti domiciliari. Ora bisognerà attendere di leggere cosa hanno scritto i giudici del riesame per capire cosa abbia influito nella decisione: di sicuro l' assenza di recidiva e un comportamento meno aggressivo nei confronti degli automobilisti. Una delle persone che è stata rimessa in libertà è stato Mario Esposito (difeso dall' avvocato Vincenzo Faiella) mentre a rimanere ancora ai domciliari sono Francesco Liguori e Giovanni Vinciguerra così come i fratelli Abate, Carmine Monetta, solo per citare alcuni degli indagati. La seconda retata contro i parcheggiatori abusivi è scattata a maggio scorso quando 32 persone sono finite agli arresti: le indagini dei carabinieri della compagnia di Salerno hanno dimostrato che, una volta messo a segno il primo blitz (luglio 2017), da una parte c' è stata una sorta di turn-over con altre persone che si sono sostituite alle precedenti; dall' altra - una volta attenuata la misura, dopo un periodo in carcere o ai domiliciliari - il ritorno alla libertà è coinciso con la ripresa del vecchio lavoro. E nessuna delle aree adibite a parcheggio pubblico veniva tralasciata dagli abusivi anche quelle in cui è prevista la sosta a pagamento legale attraverso il grattino o tiket: nei mesi estivi l' accentramento era nelle aree vicino ai lidi balneari (tutta l' area che da Mercatello si estende a sud della città) mentre nei mesi invernali nel centro della città: da via Roma a via Porto, piazza Amendola, piazza Vittorio Veneto (difronte la stazione ferroviaria), le aree nei pressi della clinica del Sole e Tortorella e di Forte la Carnale. E, ancora, l' area vicino al Polo nautico, in viale Verdi al parco Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Arbostella, via San Leonardo (difronte all' ospedale). Per poi rispostarsi, nelle zone più periferiche come via Allende, via Fratelli Bandiera-stadio Arechi, in occasione di manifestazioni sportive o nei fine settimana quando le persone più frequentemente si recano al cinema o in locali dove si balla e si organizzano serate. E «indipendentemente dalle modalità con le quali si chiede il pagamento della somma di denaro», si legge in uno dei passaggi della misura cautelare notificata il mese scorso agli indagati, «l' unica ragione per la quale l' utente paga è collegato agli effetti del proprio rifiuto». Ed è proprio su questo punto che si è fondata la contestazione dell' ipotesi estorsiva in alcuni casi anche aggravata in quanto l' obolo sarebbe stato chiesto a persone di oltre 65 anni. an.tro. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/06/2018 Pagina 2 EAV: € 808 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Per l' emergenza estiva arrivano 80 infermieri in più Ottanta infermieri a tempo determinato e venti operatori socio sanitari. E' la garanzia che il manager dell' Azienda sanitaria Salerno, Antonio Giordano, ha dato ieri mattina alle organizzazioni sindacali di categoria durante l' incontro tenutosi presso la direzione generale dell' Azienda. Una decisione che ha trovato il plauso delle organizzazioni sindacali di categoria. Il nuovo personale sarà dislocato in quota percentuale rispetto al reclutamento di mobilità, attualmente in corso. "Siamo soddisfatti dell' apertura del manager dopo le nostre richieste - ha affermato il segretario provinciale della Cisl Pietro Antonacchio al termine del confronto. - Siamo sicuri che l' aumento di personale eviterà quella situazione d' emergenza che, da mesi, ormai avevamo preannunciato per il periodo estivo. Giordano, durante l' incontro, ha dato riprova di essere al corrente dello stato di salute dell' Azienda, effettuando una disamina molto chiara di quello che sta succedendo all' interno dell' Asl. La decisione di oggi è la condivisione di un percorso. Giordano ci ha assicurato che la graduatoria degli infermieri sarà ripubblicata entro metà giugno. Inoltre, sembrerebbe che l' Asl abbia completato gli adeguamenti contrattuali riferiti agli arretrati e alla messa in regime degli stipendi attesa da 9 nove da circa 5.600 operatori sanitari". Ha concluso Antonacchio. "La decisione del manager dell' Asl Salerno di assumere nuovo personale e fronteggiare così l' emergenza estiva dimostra un grande apertura da parte dell' Azienda sanitaria che non possiamo non apprezzare. - ha aggiunto - Donato Salvato, segretario generale della Uil Fpl Salerno - In questo modo, sul fronte della sanità, l' estate dovrebbe essere più tranquilla. Inoltre, ci auguriamo che le promesse sul fabbisogno organico dell' Asl diventino realtà da settembre". Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/06/2018 Pagina 10 La Città di Salerno Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Salerno nella top 400 delle giovani Università Rosita Sosto Archimio Conquistando il 69esimo posto, l'Università degli Studi di Salerno si colloca nella top 400 dei giovani atenei mondiali, quarta tra le italiane e prima nel Centro Sud. È quanto risulta dai dati, diffusi nelle scorse ore, della classifica Times higher education world university rankings 2018, la più importante pubblicazione internazionale che, ogni anno, valuta le prestazioni delle università con meno di 50 anni di attività. Prendendo in esame migliaia di atenei nel mondo, The Times ne rileva le performances, in tutte le loro mission principali: didattica, ricerca, trasferimento delle conoscenze e prospettive internazionali. Entrata da solo un anno in classifica, Unisa esordisce nel ranking 2018 posizionandosi al quarto posto tra gli atenei italiani, preceduta, in ordine, dalla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, dall'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, dalla Free University di Bolzano e a pari merito con l'Università Milano-Bicocca. La classifica, che raccoglie tredici indicatori di performance raggruppati in ciqnue macro-aree (didattica, ricerca, citazioni, internazionalizzazione e finanziamenti dall'industria), per quanto riguarda l'Università di Salerno mette in risalto un segno più su tutti gli indicatori, con un particolare picco di crescita nel punteggio relativo al fattore ricerca. «The Times rappresenta, ad oggi, la più vasta attività di valutazione e monitoraggio del mondo universitario dichiara il rettore Aurelio Tommasetti , strizzando l'occhio anche alla recente indagine pubblicata da Il Sole 24Ore, che ha visto Unisa al 15esimo posto della classifica generale sui 61 atenei nazionali censiti, registrando la crescita più alta e confermandosi come primo ateneo del Centro Sud. «Questi risultati ci inorgogliscono e ci motivano fortemente, confermando la bontà delle scelte finora fatte sul piano strategico ma anche la positiva vivacità che deriva dal lavoro di squadra profuso dalla nostra comunità: studenti, docenti, ricercatori, personale tecnico» prosegue il rettore. E, a proposito di nuovi traguardi, aggiunge: «L'internazionalizzazione è la vera sfida per il sistema università. Il lavoro che Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
stiamo portando avanti, in termini di nuovi accordi internazionali, programmi di mobilità, scambi interculturali e percorsi di laurea a doppio titolo, è un piano ben preciso, frutto di un impegno continuo che serve non solo a far crescere la qualità del nostro ateneo, a migliorare la sua reputazione all'estero, ma soprattutto a disegnare concrete e nuove prospettive occupazionali per i nostri giovani». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/06/2018 Pagina 32 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 8.438 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Salerno e provincia Paziente deceduta clinica condannata a risarcimento da un milione Pasquale Sorrentino Un milione di euro come risarcimento per la morte di una paziente. Si tratta della cifra che la clinica, Casa di Cura Cobellis, di Vallo della Lucania, dovrà pagare ai cinque figli di Maria Cammarano. È quanto deciso dal tribunale civile di Vallo della Lucania. In sede penale la vicenda si è chiusa con l' archiviazione di medici e della clinica. LA STORIA Maria Cammarano, 84 anni, morì nel 2010 a circa 35 giorni dalla operazione in clinica, dopo che firmò le dimissioni dalla per essere ricoverata e operata per altre due volte al San Luca. In seguito alla morte e alla denuncia dei parenti è stata disposta anche la riesumazione del cadavere per ulteriori accertamenti. In sede penale tutto è stato archiviato. In sede civile la famiglia di Cammarano, tutelata dall' avvocato Michele Capano, in seguito a due nuove perizie, ha ottenuto, in primo grado, il risarcimento di 918mila euro. La clinica Cobellis tutelata in sede di appello civile dall' avvocato Bartolo de Vita si è vista respingere la richiesta di sospensione del pagamento ma ha presentato appello avverso la sentenza. Tutto ha avuto inizio il 4 ottobre del 2010 quando Maria Cammarano venne ricoverata nella clinica privata, dopo una visita e degli accertamenti pre-ricovero, per poi essere sottoposta il 7 ottobre a un intervento chirurgico di colecistectomia laparoscopica. Secondo quanto emerso, successivamente all' intervento, dato l' aggravarsi del quadro clinico, la signora Cammarano venne trasportata (dimissioni firmate dai parenti della donna) all' Ospedale San Luca di Vallo della Lucania, laddove veniva sottoposta d' urgenza ad un primo intervento di laparotomia esplorativa e, poi, ad un secondo intervento. IN OSPEDALE L' aggravarsi delle condizioni di salute condussero, però, la paziente al decesso il 13 novembre 2010. Il procedimento penale è stato archiviato dal Gip del Tribunale di Vallo della Lucania il 10 aprile 2013, in base a quanto emerso dalla Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
perizia del medico legale. Ma il procedimento civile è iniziato un anno e mezzo dopo e i figli di Cammarano si sono affidati all' avvocato Michele Capano. Al termine del primo grado di giudizio è stato sentenziato il risarcimento di quasi un milione di euro. Le motivazioni sono state pubblicate nei giorni scorsi. Il legale dei figli ha poi annunciato: «Vorremmo che venisse riaperto anche il procedimento penale in seguito alle nuove perizie emerse». Il legale della nota clinica nell' appello ha però annunciato nuove documentazioni non considerate nel primo grado del processo civile, come il consenso della paziente a sottoporsi all' intervento nonostante la consapevolezza dei possibili rischi. LA DIFESA Dice il legale della clinica De Vita: «Il documento è stato trovato nel fascicolo sequestrato dalla Procura. Un documento nel quale emerge l' accettazione del rischio da parte della paziente». La difesa di De Vita si basa su questi documenti e sull' iter seguito dal personale sanitario nell' accettazione, nell' operazione e nella degenza fino alle dimissioni volontarie della donna. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/06/2018 Pagina 31 EAV: € 6.580 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania Aias, si decide sui poli di Nusco e Calitri LA SANITA' Sequestri Aias, stamane scadono i termini per la convalida del sequestro preventivo d' urgenza firmato dal procuratore aggiunto Vincenzo D' Onofrio. I sequestri delle sedi Aias di Nusco e Calitri e di una decina di conti correnti riconducibili ai 12 indagati nel procedimento sono avvenuti lo scorso 28 maggio. Provvedimento necessario ed utile - ad avviso della Procura di Avellino che indaga sulla Onlus «Noi con loro» - e che mira a far chiarezza sui finanziamenti pubblici erogati all' Aias. LE IPOTESI DI ACCUSA Truffa aggravata ai danni dello Stato e peculato mediante profitto dell' errore altrui, queste le due ipotesi di reato avanzate dalla Procura di Avellino che da mesi conduce l' indagine sulla gestione dell' associazione Aias che si occupa di assistenza ai disabili, e sugli accreditamenti con gli uffici della sanità della Regione Campania. Nel decreto firmato lo scorso 28 maggio risultano diversi sequestri, tra i quali: circa 84mila euro nei confronti dell' associazione Noi con Loro Onlus, presieduta da Annamaria Scarinzi, moglie di De Mita, e della Hs Soluzioni Srl degli imprenditori Marco e Massimo Preziuso, nonché il sequestro di 3120 euro dai conti personali di Lady De Mita e di quasi 6000 euro dai conti di Simona De Mita, una delle figlie dell' ex presidente del Consiglio. È indagata insieme alla sorella Floriana, per la quale è stato disposto un sequestro di 3750 euro: le due avrebbero svolto un' attività di consulenza informatica fittizia nell' ambito di un progetto finanziato con fondi pubblici. Le sorelle De Mita, ad avviso degli inquirenti sarebbero state «prive delle cognizioni tecniche necessarie per la consulenza». Disposti anche sequestri per circa 1.350.000 euro nei confronti dei conti di Aias Avellino e di alcune ditte coinvolte nelle indagini. Sequestrati, inoltre, 120.000 euro all' ex presidente dell' Aias Avellino Gerardo Bilotta. Quest' ultima cifra, ad avviso della pubblica accusa che da mesi indaga sui conti e sui movimenti di denaro pubblico destinato alla Onlus, sarebbero stati «distratti e utilizzati per la costruzione di un immobile». Gli inquirenti puntano a Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
fare luce anche sul ruolo svolto da alcuni funzionari pubblici tenuti al controllo delle procedure e dell' impiego dei finanziamenti. I difensori degli indagati, intanto attendono, l' eventuale convalida per poter impugnare il provvedimento dinanzi al tribunale reale di Avellino. al.mon. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/06/2018 Pagina 29 Il Mattino (ed. Benevento) EAV: € 7.017 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania Asl, l' atto aziendale e il manager nel mirino di Conte (LeU) LA SANITÀ LA SANITÀ L' Asl di Benevento nel mirino del deputato di «Liberi e Uguali» Federico Conte, che mette in discussione l' atto aziendale del 16 aprile e i requisiti del manager Franklin Picker. In un' interrogazione al neoministro della salute Grillo, Conte evidenzia che, contrariamente a quanto affermato dal direttore generale l' atto aziendale proposto non ottempererebbe alle prescrizioni degli organi di verifica della Regione Campania. I RILIEVI I fattori di contrasto, rileva il deputato, sono noti: ci sono più unità operative di quelle consentite per l' Asl di Benevento. Inoltre la riproposizione di un dipartimento sanitario centrale e di un dipartimento tecnico-amministrativo centrale, con unità operative poste alle dirette dipendenze dei rispettivi dirigenti, è stata già censurata dalla Regione. Infatti andrebbe evitata l' eventuale intromissione dell' organo politico nella gestione, considerato che le unità operative delle «tecnostrutture aziendali» afferiscono direttamente al direttore generale quale componente della direzione strategica, il che è vietato dalla norma. Lo stesso modello organizzativo della sanità penitenziaria sarebbe in difforme dalle linee guida regionali. IL CURRICULUM Infine, per Conte va chiarita la posizione del direttore generale. «È risaputo - spiega - che per ricoprire tale incarico occorre avere una comprovata esperienza dirigenziale, almeno quinquennale, nel settore sanitario (...), con autonomia gestionale e diretta responsabilità delle risorse umane, tecniche e o finanziarie. Si tratta di un requisito di vertice riconducibile alla struttura organizzativa della unità operativa complessa di una Asl. Ma l' incarico professionale ricoperto da Picker nell' Asl di provenienza (Asl Na3Sud) è quello di dirigente medico con incarico di struttura semplice». Conte ha pertanto chiesto al Governo quali siano i suoi orientamenti al fine di evitare un impiego scorretto e dispersivo delle risorse pubbliche; se intenda assumere iniziative volte a evitare l' incremento dei costi per il mantenimento di unità operative complesse in esubero con la relativa retribuzione al Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
personale dirigenziale; se intenda assumere iniziative normative per assicurare che la nomina dei vertici amministrativi delle strutture sanitarie sia fondata sulla valutazione oggettiva delle qualità e capacità professionali da essi dimostrate, come esplicitato nella sentenza 34/2010 dalla Corte costituzionale. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/06/2018 Pagina 13 EAV: € 800 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania «Tagli e dismissioni, così la Sanità sta boccheggiando» NAPOLI. «Ambulatori chiusi, consultori chiusi e liste d' attesa ai limiti della vergogna. Questi sono i risultati di una politica di tagli e dismissioni portata avanti dalla Asl Napoli 1 centro negli ultimi anni, una politica che non si è preoccupata di colmare i vuoti che si andavano aprendo tra gli Specialisti territoriali Sumai a causa dei pensionamenti». A denunciare le condizioni «critiche» nelle quali versa l' assistenza pubblica territoriale è Gabriele Peperoni, segretario provinciale del Sumai. «L' Asl ha costruito un sistema - dice Peperoni - indegno per una città europea. Ci si è rifiutati di premiare e incentivare il lavoro sul territorio, non si è provveduto a organizzare i nuovi modelli territoriali (che tanti risultati hanno garantito nelle altre Regioni) né ad adeguare le attrezzature tecnico -informatiche e il personale tecnico e infermieristico di supporto». Nella denuncia del Sumai sono queste le ragioni per le quali «oggi l' assistenza pubblica territoriale di fatto è stata ridotta al lumicino». Secondo Peperoni, i vertici Asl avrebbero preferito puntare surrettiziamente sui centri accreditati, una «scelta sciagurata che diviene fallimen tare ogni volta chesi raggiungono i tetti di spesa». Il Sumai contesta «la politica degli annunci», riferendosi alla promessa, ritenuta impossibile da mantenere, di voler aprire anche di pomeriggio gli ambulatori «in mancanza di strutture, di medici, di infermieri, di strumentazioni degne del nostro tempo». Il segretario provinciale del Su mai invita dunque i cittadini di Napoli a far sentire la loro voce, rivolgendosi alle istituzioni comunali e regionali «affinché questi episodi non abbiano più a ripetersi per salvaguardare la salute, la dignità e il diritto di cittadinanza». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/06/2018 Pagina 13 EAV: € 1.097 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania Car -Giver per ammalate di tumore al seno FERDERFARMA Una App e un numero telefonico per tutte le informazioni e un filo diretto col medico NAPOLI. Un numero telefonico, un servizio di Car - Giver, terapie domiciliari e un App per smartphone: sono queste le iniziative messe in campo dall' Associazione "Noi ci siamo", che dal 2016 è al fianco delle donne affette da tumore al seno metastatico. I dettagli del progetto, realizzato grazie al contributo del Rotary Napoli Posillipo e con la partecipazione di Federfarma, dell' Istituto Nazionale Tumori - Fondazione Pascale e della società Bourelly Health Service srl, sono stati presentati nella sede di Federfarma Napoli. «L' obiettivo - come spiega Stefania Pisani, referente campana di Noi ci siamo, che ha vissuto sulla sua pelle la malattia e si è fatta promotrice dell' iniziativa - è attivare percorsi facilitati e dedicati alle donne con tumore al seno avanzato attraverso l' attuazione di servizi che possano migliorare la qualità della vita delle pazienti e nel contempo anche alleggerire le strutture oncologiche e favorire le famiglie che assistono le donne malate». Ecco dunque che, in primis, ver rà attivato un numero telefonico, +39.3669949915, distribuito attraverso le farmacie a cui chiamare e raccontare la propria storia, i disagi e le prime necessità e uno specialistica in oncologia che ascolta e aiuterà a non andare lontano dalla speranza. Saranno anche disponibili specialisti, psico- oncologi, nutrizionisti, anestesisti per la terapia del dolore e tanti specialisti per assistere alle problematiche post chemioterapie e supporti sullo screening per le mutazioni genetiche. Poi, il programma prevede la possibilità di accompagnare le donne che ne faranno richiesta presso i centri oncologici di loro riferimento per effettuare visite, esami diagnostici di controllo e chemioterapie. Oltre agli indubbi vantaggi per la paziente sola, un sostegno per le famiglie, favorendo lo snellimento delle sale di attesa dove sostano gli accompagnatori per ore e quello dei parcheggi laddove disponibili negli ospedali. Ancora, in un prossimo futuro, si spera di attivare Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
un servizio di terapie oncologiche domiciliari portando medici e infermieri specialisti a domicilio per allevare i disagi di donne in gravi condizioni ma soprattutto effettuando a casa terapie oncologiche che non necessitano di ospedalizzazione. Così da creare un alleggerimento delle liste di attesa, delle lunghe file negli ambulatori con la possibilità di fornire più spazi di accessi a chi non può purtroppo attendere co me le metastatiche che hanno bisogno di percorsi diagnostici e terapeutici più rapidi per la velocità con cui si manifestano i sintomi dell' evoluzione della malattia. Infine, c' è l' intenzione di sviluppare un' App per smartphone per favorire la comunicazione diretta medico -paziente. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/06/2018 Pagina 12 EAV: € 62.594 Lettori: 704.603 Argomento: Sanità Campania Caro De Luca, mio marito vittima di un pessimo servizio di riabilitazione Maria Teresa Masucci - Napoli Invio per conoscenza a "Repubblica", la lettera che ho mandato al presidente della Regione, Vincenzo De Luca: " Pregiatissimomo presidente,sono un medico. Oncologo. Dipendente, quale dirigente medico, dell' Ospedale di riferimento oncologico cittadino. Vivo a Napoli. Le scrivo in nome e per conto dei vari "Ciro Esposito", "Gennaro Esposito" e pincopallini della nostra regione. A mio marito, 58 anni, dirigente della pubblica amministrazione, ad inizio ottobre 2016 fu diagnosticato un tumore cerebrale maligno di grandi dimensioni, all' emisfero sinistro. Sottoposto, pochi giorni dopo, ad intervento chirurgico subtotale, gli esiti -previsti e prevedibili- dell' intervento furono emiparesi destra ed afasia. In pratica, mio marito aveva perso l' uso del braccio e dell' arto inferiore destri e non poteva più parlare. Trasferito dopo un mese nell' Ospedale oncologico cittadino, praticò chemio e radio terapia, cominciando riabilitazione motoria e logopedia. Rientrato a casa alla fine di dicembre, era in grado di camminare con l' ausilio del girello. Nella prima metà di gennaio 2017, ha cominciato Terapia riabilitativa presso il DH della Clinic Center, effettuando 5 sedute/settimana di Fisioterapia neuroriabilitativa, 5 sedute/settimana di Logopedia, 3 sedute/settimana di terapia occupazionale per la riacquisizione dei movimenti fini della mano destra. Questa riabilitazione, validissima, lo metteva in grado di muoversi in autonomia e di camminare senza l' ausilio del girello, sia pure in equilibrio ancora non perfetto e di esprimersi con parole isolate o, addirittura, frasi minime. Terminato il periodo di riabilitazione post-acuzie, nell' aprile 2017, era costretto a passare alla Riabilatazione articolo ex-26, quindi alla "tutela" del sistema sanitario regionale. Contro ogni principio di continuità terapeutica, passava ad altro centro di Riabilitazione, abbandonando gli operatori con i quali si era creato un rapporto empatico e con i quali aveva raggiunto risultati insperati ed ottimali. Per di Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
più, una dottoressa, fisiatra della Asl Napoli 1, ambulatorio di via San Gennaro ad Antignano al Vomero, sentenziava la non necessità della fisioterapia, attestando che mio marito - paretico a destra! - camminava (!!!) e che, se avesse dovuto dare la fisioterapia a tutti, il bilancio del servizio sanitario nazionale sarebbe "saltato". Ad ulteriore conferma del suo pensiero, asseriva che mai avrebbe dato fisioterapia ad un ottantenne, se si fosse fratturato il femore (nota bene: aspettativa di vita del povero 80enne, almeno 10 anni, da trascorrere in carrozzina o a letto e con le piaghe da decubito!!!). Da quel momento mio marito è stato in carico presso altri centri convenzionati inutili se non dannosi, il cui personale è spesso composto da giovani, talvolta inesperti, medici ed operatori , penosamente ricattati da note famiglie del business della riabilitazione. Peraltro, l' ultimo centro presso cui mio marito è stato in carico, dal mese di novembre 2017 al mese di dicembre 2017, ha allontanato tutti i pazienti del DH perchè la convenzione regionale non era stata rinnovata. A metà aprile 2018 ancora nulla si sapeva in proposito. Concludo: mio marito ha praticato fisioterapia e logopedia domiciliare continua e privata, solo perché in grado di affrontarne economicamente i costi e per le competenze professionali della moglie. Cosa sarebbe successo al tal dei tali "Gennaro Esposito"? Le rispondo: a letto, muto, con articolazioni rigide, incapace di deambulare e con piaghe da decuibito! Quale presidente della Regione, responsabile del sistema sanitario regionale, onorevole De Luca, Le chiedo di vigilare sulle strutture di riabilitazione convenzionate, su coloro che ne sono proprietari e sui fisiatri della nostra Regione. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/06/2018 Pagina 34 EAV: € 6.145 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania Guardie mediche, 33 unità a rischio in arrivo i tagli con i nuovi parametri VALLE CAUDINA Pasquale Pallotta La sanità nei comuni irpini della Valle Caudina è sempre più in emergenza. Si continuano a tagliare i servizi e, a farne le spese sono i cittadini che vedono il diritto alla salute, sancito dalla costituzione, come qualcosa di sempre più effimero. Nel territorio dell' Azienda Sanitaria di Avellino, tranne l' Alta Irpinia, considerata zona disagiata, è partito il processo di ridimensionamento della continuità assistenziale, ossia, dell' ex guardia medica. Sino ad oggi, il rapporto medico- popolazione doveva essere di un medico ogni 1500 abitanti, ora invece sarà di un medico ogni seimila abitanti e , si passerà dai 73 medici, attualmente, in servizio ad appena 40 unità. Magari in realtà grandi come Avellino, Mercogliano o Atripalda, molto vicine ai poli ospedalieri, il ridimensionamento non produrrà grossi scossoni. Ma non sarà così nei comuni di Rotondi, Cervinara, San Martino Valle Caudina e Roccabascerana, Il punto di continuità assistenziale si trova a San Martino Valle Caudina e sino a pochi giorni fa poteva contare su sette medici. L' Asl ha già ridotto l' organico di una persona, quindi, al momento sono sei e da qui, a pochi giorni, se ne perderanno altri due, quindi, l' organico passerà a quattro medici. Questo vuol dire che ce ne sarà uno per turno, In questo ridimensionamento non si tiene conto della realtà territoriale. Se un medico, durante le notte o in un giorno festivo viene chiamato, ad esempio, a Roccabascerana dovranno passare ore prima che possa rispondere ad una chiamata che arriva da Rotondi. Si dirà che per l' emergenza c' è sempre il 118. Ma questo servizio dovrebbe essere attivato solo nel caso in cui non si può fare a meno del ricovero in ospedale. Anzi, secondo le nuove linee che muovono il pianeta sanità proprio i medici di base e quelli di continuità assistenziale, con la loro opera, dovrebbero ridurre al massimo i ricoveri in ospedale. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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08/06/2018 Pagina 7 La Città di Salerno Argomento: Sanità Campania Il Governo impugna la legge regionale (gi.ro.) Il Consiglio dei ministri impugna un'altra legge della Regione. E tra le prime due norme contro cui ricorre il governo targato M5s-Lega, ce ne è una proposta proprio dal gruppo regionale pentastellato, su cui il Consiglio aveva trovato una delle rare unanimità: Interventi regionali per il recupero, il reimpiego e la donazione ai fini del riutilizzo di medicinali inutilizzati in corso di validità, votata lo scorso 30 marzo e promulgata l'11 aprile. Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro per gli affari regionali Erika Stefani, ha deliberato l'impugnazione davanti alla Consulta, in quanto alcune disposizioni sarebbero in contrasto con i principi fondamentali in materia di tutela della salute, in violazione dell'articolo 117, terzo comma, della Costituzione e del principio di uguaglianza sancito dall'articolo 3 della Carta. In serata, il gruppo regionale M5s ha avviato contatti con esponenti grillini dell'esecutivo, per trovare una soluzione al conflitto di attribuzione rilevato da Palazzo Chigi. La legge regionale era stata definita dal primo firmatario Vincenzo Viglione «Una norma di civiltà fondamentale in una regione come la Campania, che sconta una spesa farmaceutica tra le più alte in Italia e che questa legge può contenere in maniera sostanziale, oltre che operare nella direzione del contrasto alla povertà sanitaria». Nella graduatoria delle spese sanitarie elaborata dall'istituto Demoskopika, in Campania 225mila famiglie rinunciano alle cure per disagio economico. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/06/2018 Pagina 45 Il Mattino (ed. Circondario Sud) EAV: € 6.765 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania In «coma» aspettando l'ospedale unico ANTONINO SINISCALCHI SORRENTO Antonino Siniscalchi Il miraggio dell' ospedale unico della penisola sorrentina, non può e non deve attenuare l' attenzione sul dissesto dell' offerta sanitaria da Vico Equense e Massa Lubrense, senza trascurare il fronte di Positano e dintorni sul versante della costiera amalfitana. Il coma lento quanto impietoso, che caratterizza le condizioni strutturali e funzionali degli ospedali di Sorrento e Vico Equense è stato ribadito ieri, nel corso di una conferenza stampa nella sala consiliare del comune di Sorrento, indetta dal Tribunale dei diritti del malato di Cittadinanza Attiva, rappresentato da Giuseppe Staiano. All' incontro, moderato dal giornalista Antonino Pane, sono intervenuti il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo e il consigliere regionale Flora Beneduce. MANCA TUTTO Tutti d' accordo sulla precaria quotidianità che sono costretti a subire i cittadini della zona, pur consapevoli delle difficoltà di confrontarsi con gli interlocutori giusti. Mancano primari, medici, infermieri. Mancano soprattutto le condizioni di accoglienza dei pazienti in divisioni e reparti, sia al Santa Maria della Misericordia di Sorrento che al De Luca e Rossano di Vico Equense. Carenza di manutenzione delle camere, ma non solo. Ambienti angusti, condizioni pietose, nonostante le due strutture siano localizzate in un comprensorio di 75mila abitanti, con almeno cinque milioni di presenze turistiche l' anno. Una situazione da rabbrividire, appena attenuata dalla buona volontà dei residui di personale sanitario. «Di fronte a questo sfascio totale ha spiegato Giuseppe Staiano - risulta impossibile tutelare i cittadini-utenti perché anche gli interlocutori, quelli che dovrebbero dare spiegazioni e risolvere problemi e carenze, balbettano risposte interlocutorie, tirate fuori a proprio uso e consumo». «Siamo consapevoli della precarietà delle strutture sanitarie del territorio ha detto il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo - siamo favorevoli all' ospedale unico, ma dobbiamo migliorare l' esistente». Nel suo intervento, Flora Beneduce ha ribadito l' impegno di Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
farsi carico delle aspettative per tentare di arginare un' autentica emorragia che investe la sanità in costiera. Preoccupazioni e perplessità sollevate anche da un gruppo di volontarie che assistono i malati oncologici. «Non basta agitare il vessillo dell' ospedale unico finanziato ha concluso Giuseppe Staiano - Quanto tempo ci vorrà per progetti esecutivi, appalti, completamento delle opere, comprare attrezzature? E quanta gente dovrà prima morire?». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/06/2018 Pagina 35 EAV: € 4.374 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania Ospedale, Vignola: «Attrezzature trasferite al Criscuoli» Attrezzature e arredi del presidio ospedaliero «Landolfi» in uscita per essere trasferiti all' ospedale di Sant' Angelo dei Lombardi. Il sindaco Michele Vignola informato del caso scrive al commissario Vincenzo De Luca. «Fonti ospedaliere -spiega - evidenziano che si tratta di attrezzature di particolare valore d' uso ed economicamente costose, quali l' urodinamica ed il Pelveen care, entrambe complete di lettino paziente, oltre gli arredi a supporto del collegamento paziente- macchina. Notizie giornalistiche attribuiscono alla 'Regione'' l' appoggio e la condivisione dell' operato del direttore generale Morgante rispetto al presidio ospedaliero 'Landolfi''. Altre notizie rendono noto come la dottoressa Morgante abbia attribuito all' avvocato Postiglione il pieno sostegno alla di lei azione. La riunione, nel corso della quale si è registrata la posizione della Regione, si è svolta alla presenza di soggetti che non possono essere interessati a tutelare l' offerta di sanità del comprensorio. Lo spostamento di attrezzature impoverisce il presidio di Solofra. Chiedo l' intervento del governatore e commissario sanità De Luca per imporre il rispetto degli obblighi posti in capo a tutti i soggetti coinvolti nel processo di accorpamento del Landolfi al Moscati in ossequio al decreto commissariale». an.pa. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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