Unione della Romagna Faentina - sabato, 07 marzo 2020

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Unione della Romagna Faentina - sabato, 07 marzo 2020
Unione della Romagna Faentina
     sabato, 07 marzo 2020
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Unione della Romagna Faentina
                                                    sabato, 07 marzo 2020

Prime Pagine

 07/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna                                                 4
 Prima pagina del 07/03/2020

 07/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)                                                      5
 Prima pagina del 07/03/2020
 07/03/2020   Il Sole 24 Ore                                                                               6
 Prima pagina del 07/03/2020
 07/03/2020   Italia Oggi                                                                                  7
 Prima pagina del 07/03/2020

Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

 07/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 37                                                 8
 Quanti sono i letti in Terapia Intensiva
 07/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 37                                                 9
 Rinviati gli interventi chirurgici non urgenti
 07/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49                                                11
 Prima pagina Faenza-Lugo
 07/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49                              Beppe Sangiorgi   12
 Di chi e cosa diffidare
 07/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50                                                13
 Scuola dell' obbligo 'evasa' Sei genitori denunciati

 07/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50                                                15
 «Insidiosi i nuovi dissuasori sulle ciclabili», Legambiente si unisce alla protesta

 07/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 51                                                16
 Muore travolto da un camion nella notte

 07/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 51                                                18
 Schianto in auto, salvati dal residente
 07/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 53                                                19
 Valentina Minzoni in 'Don Matteo' «Terence Hill? Gentile e disponibile»
 07/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 53                                                21
 Nidi, fatturazione provvisoria
 07/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 70                                                22
 Ufficiale, la Romagna in campo

Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

 07/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 5                         ANDREA TARRONI     23
 Scuole chiuse: trovato l' accordo per gli operatori del mondo cooperativo
 07/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 6                                            25
 Due agriturismi pensano agli anziani Pranzi a domicilio per chi non esce
 07/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 9                         MICHELE DONATI     26
 Dalla Cina a Israele stop a mostre e incontri, duro colpo per la ceramica faentina
Unione della Romagna Faentina - sabato, 07 marzo 2020
07/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 10                        FRANCESCO DONATI          28
 Si conclude il triduo di preghiere per la liberazione dal coronavirus

 07/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 10                           MICHELE DONATI         29
 Virus, sposo bloccato in aeroporto E a Faenza salta il matrimonio
 07/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 30                                                  30
 Travolto da un camion sulla Romea Muore un 33enne faentino
 07/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 31                               CHIARA BISSI       32
 Candidato sindaco Pd: slitta a lunedì la decisione
 07/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 31                                                  33
 Niente scuola per i bambini: sei denunce
 07/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 26                                                  34
 Cresce l' attesa per "BeMe" Il raduno del fan club di Laura Pausini a Faenza
 07/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 22                                                  35
 Il Romagna riparte a porte chiuse contro Poggibonsi

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 07/03/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 3                                           Marzio BartoloniMarco Mobili     36
 Sanità, 20mila assunzioni. Lo Stato potrà requisire alberghi e macchinari
 07/03/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 4                                                         Giorgio Santilli   38
 Raggi: «Ai sindaci subito poteri modello Genova per accelerare le opere»
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[ § 1 § ]

     sabato 07 marzo 2020
                            Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna

                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 4
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[ § 2 § ]

            sabato 07 marzo 2020
                                   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)

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[ § 3 § ]

            sabato 07 marzo 2020
                                                    Il Sole 24 Ore

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[ § 4 § ]

            sabato 07 marzo 2020
                                                       Italia Oggi

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[ § 1 5 5 2 1 3 4 6 § ]

                          sabato 07 marzo 2020
                          Pagina 37

                                                                  Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          I numeri

                          Quanti sono i letti in Terapia Intensiva

                          Secondo il sindaco Michele de Pascale il nostro territorio ha un buon
                          rapporto tra abitanti e posti in Terapia Intensiva, comprendenti tra i 26 e i
                          28 letti nei reparti dei tre ospedali pubblici di Ravenna, Faenza e Lugo,
                          altri 15 letti per i post-operatori e recovery room e infine una ventina al
                          Maria Cecilia Hospital di Cotignola.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 8
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[ § 1 5 5 2 1 3 4 7 § ]

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                                                                   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Rinviati gli interventi chirurgici non urgenti
                          L' intenzione è di concentrare spazi e operatori sul Coronavirus. Intanto ieri sono arrivati da Piacenza due malati,
                          destinati alla Rianimazione

                          Una mano tesa dalla Romagna all' Emilia. Ieri pomeriggio al Santa Maria
                          delle Croci sono arrivati due pazienti da Piacenza: si tratta di due persone
                          ricoverate in Terapia Intensiva. Con l' aumento dei casi nella città
                          emiliana, infatti, il territorio piacentino ha chiesto aiuto al resto della
                          regione per poter liberare dei posti letto da destinare ad altri malati. Ieri
                          pomeriggio, di conseguenza, due ambulanze hanno portato i due malati,
                          che si trovano ora nei posti letto di Terapia Intensiva già destinati all'
                          emergenza e isolati rispetto agli altri pazienti. «Occorre essere solidali a
                          livello regionale, perché ci sono situazioni complicate - spiega il sindaco
                          Michele de Pascale -. Anche qui la situazione può cambiare da un
                          momento all' altro, ma nell' ambito di Ravenna fortunatamente abbiamo
                          tra i 26 e i 28 posti letto in Terapia Intensiva tra i tre ospedali pubblici di
                          Ravenna, Faenza e Lugo, e altri circa 20 posti letto si trovano al Maria
                          Cecilia Hospital di Cotignola. Inoltre ci sono altri 15 posti riservati ai post
                          chirurgici e recovery room: il rapporto tra letti e abitanti è molto buono».
                          Del resto i 'post chirurgici' sono destinati a diminuire: la direttiva, ora, è rinviare tutte le operazioni non urgenti. «Tutte
                          quelle che possono essere rinviate - specifica il sindaco -. Per esempio, un intervento per una protesi all' anca può
                          attendere. Chiaro che invece chi ha un tumore non può aspettare, e verrà operato subito comunque». Nei giorni
                          scorsi il direttore sanitario dell' ospedale di Ravenna Paolo Tarlazzi aveva spiegato che, in caso di emergenza anche
                          nel nostro territorio, si valuta di separare fisicamente il reparto di Terapia Intensiva in due sezioni (da una parte
                          pazienti col virus, dall' altra tutti gli altri) oppure di destinare l' intero reparto al Coronavirus, portando gli altri pazienti a
                          Lugo e Faenza. «È una delle ipotesi, e attualmente tutti e tre i casi di persone con Coronavirus (i due pazienti da
                          Piacenza e il 40enne della Bassa Romagna in Malattie infettive, ndr) sono al Santa Maria delle Croci - aggiunge il
                          sindaco -. Nel nostro ospedale abbiamo un' ottima Rianimazione e Infettivologia, e anche Pneumologia si sposta da
                          Ravenna a Lugo. Qui sono concentrati tutti i servizi più importanti per combattere il virus». Ieri la Regione in
                          conferenza stampa ha annunciato le necessità di dedicare alcuni ospedali dell' Emilia-Romagna esclusivamente all'
                          emergenza Coronavirus, ma al momento non sembra che tra questi rientrino le strutture del Ravennate. Un altro
                          capitolo importante è quello che riguarda il triage al Pronto soccorso: nei punti più critici della Regione è stata
                          allestita una tenda fuori dagli ospedali per accogliere i pazienti con sintomi compatibili con quelli del virus. A
                          Ravenna questa misura non è stata adottata, ma è stato individuato

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                   Pagina 9
Unione della Romagna Faentina - sabato, 07 marzo 2020
[ § 1 5 5 2 1 3 4 7 § ]

                          sabato 07 marzo 2020

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          il punto in cui installarla al bisogno, lungo la strada che congiunge l' ingresso per le ambulanze e il parcheggio per il
                          Pronto soccorso: «Attualmente qui la situazione è tranquilla - aggiunge il sindaco - ma al bisogno è possibile allestire
                          il triage esterno in 12 ore». Restando sempre in tema ospedale, ieri Luca Lanzillotti della Uil Fpl ha scritto una lettera
                          al direttore sanitario dell' ospedale di Ravenna sul tema delle visite alle persone ricoverate, limitate a una sola
                          persona al giorno per paziente dall' inizio dell' allarme: «Ciononostante - si legge nella missiva - la scrivente
                          organizzazione sindacale è raggiunta da numerose segnalazioni riguardanti una non accuratezza nella gestione degli
                          afflussi in alcune aree di degenza che, viste le circostanze attuali (...) rischiano di mettere a repentaglio l' incolumità
                          dell' utenza e degli operatori». Il riferimento, secondo quanto scrive la Uil, è in particolare a Pediatria, con «porte d'
                          ingresso del reparto costantemente aperte, senza particolari vincoli di orario, che non consentono il monitoraggio e
                          la gestione dell' afflusso». Il sindacato chiede un maggiore controllo. Sara Servadei © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[ § 1 5 5 2 1 3 6 3 § ]

                          sabato 07 marzo 2020
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                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                           Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Prima pagina Faenza-Lugo

                          Prima pagina Faenza-Lugo

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[ § 1 5 5 2 1 3 6 2 § ]

                          sabato 07 marzo 2020
                          Pagina 49

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          La storia

                          Di chi e cosa diffidare

                                                                                                                             Beppe Sangiorgi

                          Un detto romagnolo ammonisce: «Argvêrdat da e' mar, da la bèsa, da la
                          dóna ch' la fes-cia», cioè diffida del ramarro perché non molla la presa;
                          della biscia considerata (a torto) velenosa e malefica e della donna che
                          fischia, ritenuta sfacciata. La tradizione consiglia di diffidare, ma non si
                          sa il motivo, anche di chi ha il naso all' insù, che è peggio della tempesta:
                          «Cvi ch' à e' nês völt a la tësta, j è pèz che la timpësta». In ogni caso, per
                          stare tranquilli mettendosi al sicuro da qualcuno, la saggezza popolare
                          consigliava: «Cun lò, l' è mej mèta-s spès a l' òjum», con quello è meglio
                          mettersi al riparo dietro il tronco di un olmo. Un albero che trasmetteva
                          un senso di sicurezza al contadino per le grandi dimensioni della chioma
                          e del tronco.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019      Pagina 12
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                          sabato 07 marzo 2020
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                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Scuola dell' obbligo 'evasa' Sei genitori denunciati
                          La decisione al termine delle indagini della polizia locale: i figli non andavano alle elementari con assenze ripetute

                          Sei persone denunciate per non aver mandato i propri figli alla scuola
                          dell' obbligo. Tra i compiti della polizia locale della Romagna Faentina c'
                          è anche quello di raccogliere le segnalazioni del personale della scuola
                          dell' obbligo relativamente alle assenze degli studenti, un vero e proprio
                          reato sanzionabile penalmente. In questi giorni di stop delle attività
                          didattiche a causa dell' emergenza coronavirus, il lavoro della polizia
                          locale non si ferma. L' attività, messa in essere, in maniera continuativa,
                          ormai da diversi anni dagli uomini della 'polizia locale' faentina, richiede
                          una sensibilità particolare, nel gestire delicati episodi che afferiscono la
                          sfera delle scelte educative dei figli. Così, con riferimento allo scorso
                          anno, al termine delle attività d' indagine particolarmente laboriose e
                          delicate, i vigili del comando di via Baliatico hanno denunciato alla
                          Procura della Repubblica per l' inosservanza dell' obbligo di istruzione dei
                          minori, sei persone che non hanno fatto frequentare il percorso
                          scolastico delle primarie (elementari, ndr) ai propri figli. L' attività degli
                          agenti ha preso le mosse dalle segnalazioni dagli istituti scolastici manfredi che, a seguito delle ripetute assenze
                          dalle lezioni, hanno indicato i giovanissimi che non partecipavano senza giustificato motivo alle lezioni della scuola
                          dell' obbligo. «La normativa -dicono dal comando - consente d' intervenire solo per la mancata frequenza delle
                          scuole elementare perché, per altri gradi di scolarizzazione, pur prevedendone l' obbligo non è prevista alcun tipo di
                          azione sanzionatoria». «L' intento - continuano dal comando dei vigili dell' Unione - non è ovviamente quello di
                          denunciare gli adulti ma di indurli a far rientrare i bimbi nel circuito scolastico; l' iter per la denuncia arriva solo in casi
                          davvero particolari e quando le famiglie, o chi ne esercita la potestà, disattende le diffide verbali e attraverso atti
                          formali, che vengono notificate. La scuola è l' ente principale d' inclusione della società per i bambini ed è per questo
                          che la polizia locale mette il massimo impegno in queste delicate operazione». Nel 2019 le segnalazioni per bambini
                          che non frequentavano le elementari hanno interessato 20 nuclei familiari, mentre quest' anno scolastico il numero è
                          sotto la decina. «Le storie che sottendono ad ognuna di queste situazioni -dicono infine dal comando - sono diverse,
                          ma il comune denominatore purtroppo è la scarsa percezione dell' utilità della frequenza della scuola dell' obbligo,
                          che si percepisce spesso in famiglie di bassa estrazione sociale e riguarda più le bimbe che i maschietti». a.v.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 13
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                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                            Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

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                          sabato 07 marzo 2020
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                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Insidiosi i nuovi dissuasori sulle ciclabili», Legambiente si unisce alla protesta
                          Critiche anche sulla rete dei percorsi per bici: «Quello sul cavalcavia autostradale di via Granarolo è stato
                          ridimensionato a una pista solo pedonale. Perché»?

                          «Consideriamo corrette le critiche ai dissuasori apparsi in corso Marconi
                          e nel percorso promiscuo pedonale e ciclabile per Borgo Tuliero,
                          argomento che, ha sollevato polemiche e riaperto, seppure in modo
                          confuso, un minimo dibattito sulla mobilità a Faenza». Sul caso che sta
                          tenendo banco in città - con i dissuasori di Borgo Tuliero che ieri sono
                          stati divelti da ignoti vandali (foto) - interviene Legambiente. «Quei
                          dissuasori potrebbero - sostengono gli ambientalisti - addirittura
                          accentuare la pericolosità degli incroci. Tuttavia, tra le novità di recente
                          introdotte nel mondo della ciclabilità a Faenza, ve ne è un' altra che, a
                          nostro parere, è stata sottaciuta: ci riferiamo alla programmata ciclabile
                          sul cavalcavia autostradale di via Granarolo. Progettata con un importo
                          di 150mila euro è stata ridimensionata a una pista solo pedonale. Quali le
                          ragioni? A chi imputare la decisione? In un lungo tratto centrale la
                          larghezza della pista supera di poco il metro, quindi ampiamente al di
                          sotto dei limiti stabiliti dalle normative: se questa fosse la ragione, come
                          è stato possibile non tenerne conto in fase di progettazione? E se si sapeva da subito che quella non sarebbe potuta
                          essere se non una pista pedonale, perché definirla 'attraversamento A14 pista ciclopedonale di collegamento'?».
                          Legambiente punta poi il dito sulla conformazione delle ciclabili mettendo in luce come il decreto ministeriale che ne
                          definisce le caratteristiche parli di "continuità" e "riconoscibilità" dell' itinerario", privilegiando "i percorsi più brevi e
                          diretti e sicuri». Per Legambiente è «esattamente l' opposto di quanto attuato a Faenza: frammentazione, piste
                          iniziate per terminare dopo poche centinaia di metri, assenza di assi cittadini di attraversamento».

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 15
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                          sabato 07 marzo 2020
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                                                                   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Muore travolto da un camion nella notte
                          Stefano Mengozzi, 33enne di Faenza, ha perso la vita a Lido degli Estensi, sulla Romea. Il dolore del compagno: «Era
                          il mio diamante»

                          Stava camminando sul ciglio della Statale, da solo e con uno zainetto
                          sulle spalle. Aveva trascorso la serata con il compagno Simonpietro e
                          poi era uscito per una passeggiata, come spesso faceva. Ma la strada
                          che ha imboccato l' altra notte si è rivelata senza ritorno. Stefano
                          Mengozzi aveva 33 anni. Era nato a Colombo, capitale dello Sri Lanka, ed
                          era cresciuto a Faenza dove aveva lavorato in alcuni ristoranti dopo il
                          diploma all' istituto alberghiero 'Artusi' di Riolo Terme. Da qualche tempo
                          si era trasferito ai lidi. Aveva trovato lavoro in un bar e si preparava ad
                          andare a convivere con il fidanzato. Ma a spazzare via la sua vita e i suoi
                          sogni è stato un camion che transitava lungo la Romea nella notte tra ieri
                          e giovedì. L' impatto con il mezzo pesante non gli ha lasciato scampo. A
                          nulla sono valsi gli sforzi del personale del 118 per rianimarlo. Ben presto
                          i sanitari hanno dovuto arrendersi all' evidenza di quella giovane vita
                          spezzata troppo presto sul ciglio della Statale. Ma facciamo un passo
                          indietro. È notte inoltrata. Stefano Mengozzi sta camminando lungo la
                          Romea. I suoi passi lo conducono verso il ponte che collega il Lido degli Estensi con Porto Garibaldi. A quell' ora il
                          servizio di traghetto non è attivo e l' unico modo per arrivare sull' altra sponda del portocanale è la Romea. Un
                          passaggio insidioso se percorso a piedi, soprattutto nel buio della notte. Pochi minuti prima dell' una, il ragazzo
                          imbocca la rampa che porta sul ponte. Qui, secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri della compagnia di
                          Comacchio, Stefano decide di attraversare la strada, forse per poter camminare nel senso inverso a quello del
                          traffico, in modo da vedere i veicoli che si dirigono verso di lui. In quegli stessi istanti, però, sulla stessa carreggiata
                          viaggia un autoarticolato condotto da un camionista polacco di 43 anni. Quest' ultimo si trova il ragazzo davanti e
                          non può fare nulla per evitarlo. L' impatto è violentissimo. Il 33enne rimane ucciso sul colpo. L' allarme scatta subito
                          e i soccorritori arrivano sul posto velocemente. I sanitari del 118 iniziano le manovre di rianimazione ma ogni
                          tentativo risulta ben presto vano. Il cuore di Stefano ha cessato di battere negli istanti immediatamente successivi
                          all' urto. Parallelamente, i carabinieri avviano tutti gli accertamenti necessari a ricostruire l' esatta dinamica dell'
                          accaduto. Per prima cosa ascoltano il conducente del mezzo pesante e ne verificano le condizioni psicofisiche. I
                          test effettuati sul luogo dell' incidente escludono sin da subito che si trovi in stato di alterazione. Al termine dei rilievi,
                          il 43enne polacco viene indagato per omicidio stradale. Il mezzo pesante viene invece posto sotto sequestro, a
                          disposizione per ulteriori verifiche.

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 16
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                          sabato 07 marzo 2020

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                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          La notizia della morte di Stefano ha sconvolto Simonpietro, che lo aspettava a casa. «Ancora non mi sembra vero -
                          dice con voce rotta dal pianto -. Io lo chiamavo il mio 'diamante grezzo'. Era una ragazzo che brillava di una luce
                          propria». Stefano e Simonpietro si conoscevano da dieci mesi e avevano intrecciato una relazione di quelle costruite
                          su obiettivi e sogni da coronare insieme. «Avevamo dei progetti - prosegue -. Eravamo fidanzati e pronti a fare un
                          passo in più. Lui aveva trovato lavoro qui e si era integrato bene a Comacchio. Tutti gli volevano bene, sia ai lidi
                          ferraresi che a Faenza». Il dolore mette alla prova anche i ricordi. «Ora lui sarà sempre con me - conclude -. E adesso
                          si è ritrovato con la sua migliore amica, Paola, recentemente scomparsa». Federico Malavasi © RIPRODUZIONE
                          RISERVATA.

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                          sabato 07 marzo 2020
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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          IN VIA SANT' ANDREA

                          Schianto in auto, salvati dal residente
                          L' uomo ha estratto due persone dall' abitacolo della vettura

                          L' auto fuori strada e l' intervento di un residente che ha salvato gli
                          occupanti della vettura prima che le fiamme la distruggessero. L'
                          incidente è avvenuto giovedì verso le 20.30, sulla provinciale Sant'
                          Andrea all' altezza del civico 96. Sull' auto, una Mercedes, viaggiavano un
                          36enne e una 46enne, della Romania. Per cause in corso di
                          accertamento dalla Polizia dell' Unione della Romagna Faentina, il mezzo
                          è uscito di strada finendo contro la recinzione di una casa. Nell' impatto i
                          due all' interno del mezzo hanno perso i sensi. Un residente di 33 anni si è
                          reso conto che dal motore si era sviluppato un incendio; così ha aperto
                          gli sportelli dell' auto e ha trascinato il 36enne e la 46enne fuori dall' auto
                          prima che fosse distrutta dalle fiamme. Un altro incidente è avvenuto ieri
                          verso le 13.40, al chilometro 84 della Brisighellese tra Ponte Nono e
                          Fognano. Una Yaris, con direzione Faenza-monte, condotta da una
                          20enne di Marradi, è entrata in collisione con una bici da corsa di un
                          73enne di Forlì, trasportato all' ospedale di Cesena con codice di media
                          gravità.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 18
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                          sabato 07 marzo 2020
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                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Valentina Minzoni in 'Don Matteo' «Terence Hill? Gentile e disponibile»
                          L' attrice, originaria di Castel Bolognese, è comparsa nella puntata di giovedì della popolarissima fiction: «Esperienza
                          accattivante. Quello delle serie tv è un mondo di alta professionalità e fascino»

                          Bella sorpresa per gli appassionati della serie tv 'Don Matteo' con
                          protagonista il sacerdote in bici, interpretato da Terence Hill impegnato a
                          dare una mano a risolvere i casi di cronaca del suo amico maresciallo dei
                          carabinieri Nino Cecchini interpretato dall' attore Nino Frassica. L' ultima
                          puntata andata in onda giovedì, 'Non dire falsa testimonianza', l' ottava
                          delle dieci della 12esima stagione, è stata come sempre campione di
                          ascolti, con 6,6 milioni di 'media spettatori' pari al 26,3% di share. E tanti
                          faentini e residenti di Castel Bolognese saranno rimasti colpiti dalla
                          presenza di Valentina Minzoni, originaria della cittadina sulla via Emilia
                          che da anni calca moltissimi palchi. Minzoni interpreta una donna che all'
                          inizio della puntata viene aggredita in un capannone e attorno a questo
                          ruota la puntata, alla ricerca del colpevole. La parte vede più interazioni
                          con Don Matteo e il maresciallo Cecchini. Se la biografia di Minzoni
                          racconta del diploma in recitazione all' Accademia di arti sceniche 'The
                          Theatre' di Forlì nel 2010 e di importanti partecipazioni in ambito teatrale,
                          all' Atelier di Commedia dell' arte, diretto da Michele Monetta e a numerosi allestimenti tra cui 'Le Convulsioni' di
                          Francesco Albergati Capacelli, per la regia di Mauro Avogadro e Martino D' Amico ed 'Essere Elettra', da Sofocle, per
                          la regia di Giulia Randazzo, in finale al Premio Parados, noi del Carlino la ricordiamo quale nostra collaboratrice.
                          Valentina è sempre stata innamorata della recitazione, anche se ha dovuto faticare per portarla avanti con l'
                          università (è laureata in Linguistica italiana e civiltà letterarie europee a Bologna, ndr). «L' esperienza in 'Don Matteo' -
                          racconta - è stata accattivante; quello della fiction è un mondo di alta professionalità e fascino. Per la puntata ho
                          partecipato a cinque giornate di riprese a Spoleto e poi a Formello, vicino Roma. L' esperienza con gli attori è stata
                          interessante: sia Terence Hill che Nino Frassica sono davvero gentili e disponibili». Valentina però ha una profonda
                          formazione teatrale e da tempo è impegnata in un progetto per diffondere la cultura della legalità: «Dal 2015 faccio
                          parte del progetto 'Il palcoscenico della legalità' che al suo interno contempla rappresentazioni e laboratori con
                          studenti, anche in zone 'difficili'. Lo spettacolo quest' anno prende il nome di 'Se dicessimo la verità' e nel corso dei
                          laboratori, prima della rappresentazione, in qualche modo avviciniamo i ragazzi al testo che portiamo in scena, storie
                          non sempre di facilissima interpretazione». Valentina, oltre che come attrice, ha lavorato come

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 19
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                          sabato 07 marzo 2020

                                                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          aiuto-regista e autrice. «Lo scorso anno - dice - ho portato in teatro a Roma un monologo scritto da me, durante un
                          laboratorio con Lucia Calamaro, al quale avevo partecipato, un testo intimista nato da una mia esperienza personale
                          'Appena prima' che parla anche un po' della mia Romagna». Antonio Veca © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019         Pagina 20
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                          sabato 07 marzo 2020
                          Pagina 53

                                                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          UNIONE DEI COMUNI

                          Nidi, fatturazione provvisoria

                          L' Unione dei Comuni della Romagna Faentina, nel corso di un incontro
                          avvenuto ieri pomeriggio con i soggetti gestori dei nidi comunali e
                          convenzionati, ha concordato, per il mese di febbraio, una fatturazione
                          provvisoria alle famiglie relativamente alle rette dei nidi comunali e
                          convenzionati, che considera le tre settimane del mese di febbraio nel
                          quale il servizio è stato normalmente erogato. Si è inoltre avviato un
                          confronto tecnico per l' individuazione di misure di compensazione per i
                          servizi educativi e scolastici non fruiti dalle famiglie nelle settimane
                          successive al mese di febbraio. «Abbiamo sollecitato Anci Emilia-
                          Romagna - riferisce il presidente dell' Unione Giovanni Malpezzi -
                          affinché si possano adottare in tempi brevi misure omogenee sul
                          territorio regionale che possano compensare famiglie, lavoratrici e
                          lavoratori nel settore educativo dai disagi causati a seguito dei recenti
                          provvedimenti di Regione Emilia-Romagna e Governo, resi necessari nell'
                          ambito delle azioni di contenimento della diffusione del Coronavirus».

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 21
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                          sabato 07 marzo 2020
                          Pagina 70

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Pallamano A2

                          Ufficiale, la Romagna in campo
                          Oggi alle 18.30 in un PalaCattani senza pubblico riceve la Poggibonsese, terz' ultima della classe

                          FAENZA Pallamano a porte chiuse, ma almeno in campo, per quanto
                          riguarda serie A1 e A2 maschile e femminile. Questa la decisione della
                          Figh che ha fermato, però, tutti i campionati di area. In ogni caso oggi
                          (ore 18,30) al PalaCattani si scende in campo e la Pallamano Romagna si
                          troverà di fronte la Poggibonsese, terz' ultima della classe. Il 2020 si sta
                          rivelando un anno magico per gli arancioblù: 7 partite giocate e 5 vittorie,
                          una sconfitta e un pari contro il Bologna United. Per un totale di ben 11
                          punti, un bottino importante, visto che la squadra ha incontrato quasi
                          tutte le prime della classe, fermandosi sabato scorso per l' emergenza
                          coronavirus: «Veniamo da un buon periodo - dice il presidente del
                          sodalizio, Vito Sami - e sicuramente avremmo preferito continuare a
                          giocare perché la trasferta che ci attendeva a Chiaravalle non era
                          proibitiva. Se dovessi fare un bilancio di questo inizio di anno direi che è
                          stato molto positivo. Anche l' impegno con la Poggibonsese è alla nostra
                          portata: stanno lottando per la salvezza e se noi ci sapremo esprimere ai
                          livelli che abbiamo fatto vedere nel 2020 non ci dovrebbero essere problemi. Resta comunque il fatto che ogni
                          partita vive di una storia a sé e nell' ultima gara disputata la Poggibonsese ha perso solo di un gol, appena 36-37,
                          contro l' Ambra, una delle nostre rivali in classifica». Ambra che precede i ravennati di 2 punti in graduatoria. Visto l'
                          obbligo di giocare a porte chiuse, la società ha approntato una diretta streaming per consentire ai propri sostenitori di
                          assistere comunque alla gara, seppur da casa. Programma (24ª giornata): Sassari-Parma, Fiorentina-2Agosto,
                          Ambra-Bologna Utd, Cingoli-Casalgrande, Romagna-Poggibonsese, Nuoro-Chiaravalle. Domani: Camerano-
                          Tavarnelle. Riposa: Secchia. Classifica: Cingoli 40; Secchia 34; Bologna Utd 33; Parma 30; Sassari 27; Ambra 26;
                          Romagna, 2Agosto 24; Camerano, Tavarnelle 19; Fiorentina 16; Casalgrande 11; Poggibonsese 7; Chiaravalle 2;
                          Nuoro -1. u.b.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 22
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                          sabato 07 marzo 2020
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Scuole chiuse: trovato l' accordo per gli operatori del mondo cooperativo
                          Per i servizi educativi di Faentino e Lughese si ricorre al Fondo di integrazione salariale

                                                                                                                               ANDREA TARRONI

                          RAVENNA Per educatori e lavoratori della scuola assunti dal ramo cooperativo
                          per ora le soluzioni sono due. Quelli che sono assunti per servizi erogati dal
                          Comune di Ravenna il problema non si porrà: percome era scritto ilcapitolato
                          che sostiene le convenzioni con le coop, le ore saranno pagate nella loro
                          totalità e quindi non siporrà il problema, perché le aziende potranno contare sui
                          budget previsti per corrisponderei salari ai lavoratori. Per gli educatori o gli
                          operai che lavorano a supporto dei servizi educativi assunti dai comuni della
                          Romagna Faentina o dalla Bassa Romagna, invece, il salario si comporrà
                          attraverso il ricorso al Fondo di integrazione salariale. Quindi qualcosa di molto
                          simile alla cassa integrazione, con una remunerazione pari all' 80% dello
                          stipendio normalmente riconosciuto. Questo l' impianto del patto siglato fra
                          sindacati e associazioni di categoria del mondo cooperativo per una realtà che
                          in senso complessivo impiega circa 700 lavoratori. Nella gran parte si tratta di
                          assunti dalle cooperative Il Cerchio e Zerocento, ma non mancano anche altri
                          gruppi come Progetto Crescita e cooperativa il Molino. La gran parte dei
                          lavoratori di Ravenna nel comparto educativo, a sostegno del servizio 0-6 anni
                          erogato dal Comune, è impiegato dal Cerchio: sono 147 gli educatori impiegati sul capoluogo. Altri 95 invece
                          lavorano a Lugo e 6 ad Alfonsine: per loro lo stipendio arriverà attraverso il Fondo di integrazione salariale. I 325
                          dipendenti della cooperativa Zerocento impiegati nel ramo sono invece per lo più impiegati in provincia, anche per
                          loro si attiverà l' ammortizzatore sociale. Stesso dicasi per i lavoratori di Progetto crescita, 158 persone, che
                          accederanno al Fis. Stesso dicasi per il Molino, 11 lavoratori, che vedranno il proprio stipendio giungere dall'
                          ammortizzatore sociale. Al tavolo erano presenti le tre centrali sindacali, rappresentate da Saverio Monno della Cgil,
                          da Patrizia Alvisi e Luca Poggiali della Uil e da Laura Chiarini della Cisl. Proprio Chiarini esprime «la soddisfazione per
                          questo primo accordo, ma anche la preoccupazione per l' evoluzione di questa emergenza - spiega la
                          rappresentante sindacale -. Al momento infatti il Fondo di integrazione salariale basta a coprire le esigenze dei
                          lavoratori tenuti a casa per la situazione evoluta col Coronavirus. Ma se la sospensione dell' attività scolastica
                          dovesse perdurare temiamo che possa esaurirsi e a quel punto si dovranno trovare altre soluzioni. Perché non si può
                          negare - conclude la dirigente cislina - che se il contagio non dovesse ridimensionarsi

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 23
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                          sabato 07 marzo 2020

                                                         Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                  Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          le scuole potrebbero rimanere chiuse anche fino ad aprile».

                                                             Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 24
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                          sabato 07 marzo 2020
                          Pagina 6

                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Due agriturismi pensano agli anziani Pranzi a domicilio per chi non esce
                          Iniziativa di Coldiretti con l'agriturismo Martelli di Ravenna e l'agriturismo La Cà Nova di Casola

                          RAVENNA Mentre Sergio Venturi, Commissario regionale per l' emergenza
                          coronavirus invita pubblicamente i cittadini, a partire dagli anziani, "a ridurre i
                          contatti sociali, a stare più a casa, perché questa è la migliore forma di
                          prevenzione", gli agriturismi ravennati aderenti a Campagna Amica-Terranostra,
                          il circuito dell' ospitalità contadina di qualità promosso da Coldiretti, lanciano il
                          servizio "Caro nonno ti cibo!" rivolto agli anziani e a tutte quelle famiglie che
                          vogliono evitare spostamenti e frequentazioni di luoghi pubblici, senza per
                          questo dover rinunciare al piacere di un sano pranzo della tradizione in famiglia.
                          Il servizio scatta a partire da questo fine settimana e offre la possibilità di
                          prenotare e ritira rei piatti pronti della tradizione contadina, già caldi e
                          confezionati in un apposito packaging salva freschezza, direttamente presso l'
                          agriturismo Martelli di Ravenna (viale Spinelli 10) e l' agriturismo La Cà Nova di
                          Casola Valsenio (via Breta 29) mentre già altre strutture di tutta la provincia si
                          stanno attrezzando. «Partendo da quella che è una certezza, ossia che il cibo
                          ad origine garantita e l' ospitalità agrituristica sono sinonimi di salute e
                          sicurezza dato che gli agriturismi sono proprio i luoghi più sicuri di tutti perché
                          situati in zone isolate e incontaminate della nostra bella campagna e in strutture familiari lontane dagli affollamenti
                          affermano Gianluca Martelli e Nicola Grementieri, rispettivamente titolari dell' agriturismo Martelli e dell' azienda
                          agrituristica La Cà Nova - abbiamo pensato di offrire questo ulteriore servizio perché anche il poter gustare in tutta
                          tranquillità e direttamente a domicilio pranzi e cene della tradizione romagnola Doc da consumare in famiglia e tra i
                          propri affetti, senza privazioni e rinunce, crediamo possa contribuire, nel suo piccolo, ad un più rapido ritorno alla
                          normalità». Per prenotazioni dei pranzi da asporto ecco i numeri a cui è possibile rivolgersi: Agriturismo Martelli 339
                          2206342. Agriturismo La Cà Nova 0546 75177; 339 4413702.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019         Pagina 25
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                          sabato 07 marzo 2020
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Dalla Cina a Israele stop a mostre e incontri, duro colpo per la ceramica faentina
                          Tra i progetti saltati anche gli Erasmus + che sono stati rinviati al prossimo autunno

                                                                                                                             MICHELE DONATI

                          FAENZA Fra i settori più colpiti dalle conseguenze del Coronavirus non ci sono
                          solo turismo e spettacolo: nella città di Faenza a fare i conti con l' epidemia c' è
                          anche il mondo della ceramica, che vede messi in bilico i numerosi rapporti
                          internazionali stretti con Paesi di tutto il mondo a cominciare dall' Oriente. Gli
                          eventi degli ultimi giorni hanno infatti provocato la sospensione di diverse
                          iniziative che proprio in questo periodo avrebbero dovuto vedere la luce. Salta
                          ad esempio il progetto Erasmus + che era stato messo in calendario dal 7 al 17
                          marzo prossimi: in queste date si attendeva l' arrivo di una quarantina di ragazzi
                          da Israele, Giordania, Lettonia, Francia e Germania, a Faenza per studiare le
                          diverse tecniche ceramiche. L' evento è spostato a data da destinarsi dal
                          momento che ieri è stata inoltrata all' Ue, finanziatrice del progetto, la richiesta
                          di rivedere le tempisti che. Rimandata anche la mostra di ceramisti faentini in
                          programma per il 25 marzo all' Istituto di Cultura Italiana di Tel Aviv (Israele): per
                          l' occasione sarebbe stato presente anche lo scrittore Roberto Matatia, ma lo
                          stato ebraico ha cancellato i voli in arrivo dall' Italia. La stessa sorte toccherà a
                          un altro progetto della Strada Europea della Ceramica: fra il 4 e il 7 maggio non
                          arriveranno più i dieci blogger internazionali che avrebbero dovuto raccontare la maiolica manfreda sulle loro
                          piattaforme. In Cina si ferma poi la collaborazione con la città di Fuping, dove Faenza sta contribuendo alla
                          formazione di una collezione di scultura ceramica contemporanea: ferme tutte le residenze d' artista e con esse i
                          cinque faentini che erano stati selezionati. «Ci aggiorneremo con le autorità cinesi fra circa due mesi - spiega
                          Massimo Isola, assessore alla cultura ma anche presidente di AiCC e della Strada Europea della Ceramica - per
                          decidere se continuare dopo l' interruzione ose stoppare il tutto. L' assemblea annuale della Strada non è stata
                          invece cancellata, masi terrà domani pomeriggio (oggi, ndr) via Skype». L' onda lunga del Coronavirus si ripercuote
                          anche nella città giapponese di Toki, da quarant' anni gemellata con Faenza: qui la mostra su Nino Caruso, alla cui
                          inaugurazione erano stati invitati sia Isola che diversi esponenti della ceramica faentina, è stata spostata al prossimo
                          ottobre. Nemmeno il Mic attraversa indenne il guado: «Oltre alle visite guidate - spiega Eugenio Emiliani, presidente
                          della Fondazione Mic - abbiamo interrotto tutte le attività didattiche. I turisti sono praticamente a zero, una sfortuna
                          che capita proprio durante la mostra di Picasso, uno degli appuntamenti principali». Corsi di formazione sospesi
                          anche per il FACC - Faenza Art Ceramic Center: «Non sappiamo quando si potrà riprendere regolarmente - racconta
                          la direttrice artistica Martha Pachon Rodriguez -

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 26
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                          sabato 07 marzo 2020

                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          . Sia mo riusciti a mantenere le residenze d' artista, ma ogni giorno disinfettiamo personalmente le varie
                          installazioni». Il rischio è che a subire più di tutti vi siano le botteghe artigiane: chi non si è dotato di un sistema di
                          consegna online ora teme che il forte calo degli arrivi turistici faccia precipitare le vendite.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 27
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                          sabato 07 marzo 2020
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Si conclude il triduo di preghiere per la liberazione dal coronavirus
                          Presiede, a porte chiuse, il vescovo Mario Toso Possibile collegarsi in diretta sui social

                                                                                                                            FRANCESCO DONATI

                          FAENZA Partito giovedì sera, si conclude oggi (dalle 20.45) il Triduo di preghiera
                          alla Madonna delle Grazie, patrona di Faenza, in occasione dell' emergenza
                          Coronavirus. La recita del Rosario è presieduta dal Vescovo, Mario Toso, a
                          porte chiuse, etra smessa in diretta dalla cattedrale sui canali social facebook
                          (Giovani e vocazioni, Faenza-Modigliana) e You Tube (sinodo dei giovani-
                          faenza). Si può comunque partecipare recitando il rosario, individualmente, a
                          casa propria, allo stesso orario. Il Triduo, indetto dalla Diocesi, invitai fedeli a
                          elevare una preghiera collettiva alla Madonna, il cui culto è molto radicato nel
                          territorio, proprio a difesa delle "pestilenze". Ogni paese dell' Unione Faentina
                          venera una sacra immagine della Beata Vergine, alla quale fu affidata in
                          passato la protezione dai flagelli delle malattie, dei terremoti e delle calamità in
                          genere. Così mentre a Faenza ci si rivolge alla Madonna delle Grazie, a Castel
                          Bolognese si prega la Madonna della Concezione, a Brisighella la Madonna del
                          Monticino, a Solarolo la Madonna della Salute. A Riolo Terme già nel 1600 si
                          fece ricorso alle preghiere per superare una tremenda carestia, chiedendo di
                          essere protetti anche da calamità future. A Casola, nell' abbazia di Valsenio, è
                          venerata una Madonna della Misericordia. Per quanto riguarda Faenza, la Madonna delle Grazie è la protettrice della
                          città e il suo culto si è diffuso ai primi del XV secolo. Una leggenda riportata nella Cronica Conventus Sancti Andreae
                          de Faventia cita: "nel1412, mentre lapestesconvolgeva la città, una matrona di nome Giovanna raccontò di aver visto
                          la Madonna che, con le braccia aperte e stringendo tre frecce spezzate per mano, le disse che la collera divina si
                          sarebbe ugualmente spezzata se il vescovo avesse indetto un digiuno universale ed una processione penitenziale
                          per tre giorni consecutivi". Il messaggio fu ascoltato e l' impegno assolto: la città fu liberata dal terribile morbo. Al
                          termine della pestilenza fu dipinta un' immagine della Madonna su un muro della chiesa di Sant' Andrea, come voto.
                          L' affresco, opera di ignoto, ma attribuito a un maestro di cultura tardogotica veneta, fu poi staccato dal muro e
                          trasportato in cattedrale. Fu probabilmente in quell' occasione che andò persa la metà inferiore del corpo e parte
                          delle braccia, lasciando comunque evidente l' iconografia tipica con sei frecce.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 28
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                          sabato 07 marzo 2020
                          Pagina 10

                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Virus, sposo bloccato in aeroporto E a Faenza salta il matrimonio
                          I due sarebbero dovuti convolare a nozze questa mattina ma lui è ancora a Londra senza un volo

                                                                                                                              MICHELE DONATI

                          RAVENNA «Questo matrimonio non s' ha da fare»: non saranno state proprio
                          queste le parole usate, e a pronunciarle di certo non un bravo al soldo del Don
                          Rodrigo di turno, ma la vicenda che vede protagonista una coppia di cittadini
                          stranieri - lui tedesco e residente in Gran Bretagna, lei nigeriana e residente a
                          Faenza - ricorda per certi versi alcune delle peripezie affrontate in tempo di
                          pestilenza da Renzo e Lucia nei "Promessi Sposi". I due sarebbero dovuti
                          convolare a nozze questa mattina in municipio ma a mettersi in mezzo è stato
                          niente di meno che il Coronavirus. Lo sposo è infatti bloccato a Londra e
                          impossibilitato a rientrare in Italia: sono centinaia i voli verso il nostro Paese
                          cancellati dalle linee aeree di tutto il mondo e così il sogno di una giornata da
                          ricordare per tutta la vita si sta trasformando in una trafila di rinvii e disdette. Se
                          l' organizzazione di un matrimonio richiede già di per se una notevole quantità di
                          passaggi tra fioraio, ricevimento echi più ne ha più ne metta, è difficile anche
                          solo immaginare il disagio generato da uno spostamento dell' ultimo minuto.
                          «Era tutto pronto per il matrimonio - fanno sapere dal Comune - che doveva
                          essere celebrato dal sindaco, ma stamattina (ieri, ndr) ci hanno telefonato
                          dicendo che lo sposo non riuscirà a lasciare l' Inghilterra. Al momento non hanno ancora chiesto una data
                          alternativa, aspettiamo aggiornamenti». L' augurio è che la sorte dei due promessi sposi possa essere meno
                          travagliata rispetto a quella degli innamorati di manzoniana memoria e che tutto possa risolversi a tempo debito con
                          il sospirato scambio degli anelli. A parte gli inconvenienti da romanzo come quello appena descritto, la celebrazione
                          di matrimoni civili in municipio prosegue regolarmente, anche se con le necessarie attenzioni: «Domenica -
                          sottolineano ancora dal Comune - si sposerà un' altra coppia. Le nozze non vengono naturalmente annullate, ma
                          verranno fatte rispettare con cura tutte le norme precauzionali indicate dal governo negli ultimi giorni. Lo stesso vale
                          anche per i matrimoni religiosi in chiesa e i funerali». È su quest' ultimo a spetto che la situazione assume contorni
                          molto più dolorosi: chi in questo periodo ha dato l' estremo saluto ad un proprio caro lo ha dovuto fare nel rispetto
                          delle misure di sicurezza attualmente in vigore, e dunque limitando la partecipazione alle esequie al numero minore
                          possibile di persone.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019         Pagina 29
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                          sabato 07 marzo 2020
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          TRAGEDIA A LIDO DEGLI ESTENSI

                          Travolto da un camion sulla Romea Muore un 33enne faentino
                          La vittima è Stefano Mengozzi. Apprezzato cameriere, aveva lavorato alla Pavona e all' agriturismo Trerè. Si era
                          trasferito per lavoro ai lidi ferraresi

                          FAENZA Tragedia nella notte tra giovedì e venerdì sulla statale Romea. All'
                          altezza di Lido Estensi, subito dopo il ponte sul canale Logonovo in direzione
                          Ravenna, un uomo di 33 anni che camminava lungo il ciglio della strada, è stato
                          travolto e ucciso sul colpo da un camion. È stato lo stesso autotrasportatore a
                          chiamare i soccorsi e le forze dell' ordine, insieme a un' altra persona che aveva
                          assistito alla scena. La vittima è Stefano Mengozzi, classe 1986, la cui famiglia
                          è residente a Faenza, mentre lui attualmente viveva ai Lidi lavorando come
                          cameriere in un locale della zona. L'INCIDENTE Probabilmente al momento dell'
                          impatto mortale il 33enne stava attraversando la strada per passare dalla parte
                          destra della Romea e arrivare agli Estensi attraverso la rampa di uscita della
                          statale. I carabinieri della stazione di Lido Estensi, intervenuti sul posto, oltre al
                          personale del 118, fanno questa ipotesi perché il camion guidato dall'
                          autotrasportatore (un 43enne di nazionalità polacca) presentava i segni nella
                          parte anteriore, praticamente al centro del mezzo pesante, e non lateralmente
                          come si potrebbe pensare. Come detto, è stato proprio l' autista del camion a
                          chiamare i soccorsi, assieme a un automobilista di passaggio. L'
                          autotrasportatore si è reso conto di aver investito qualcuno, ma inizialmente pensava a un grosso animale. Fermato
                          il camion nella prima piazzola disponibile, l' uomo è tornato indietro facendo la tragica scoperta. Il personale
                          sanitario sul posto non ha potuto far altro che constatare il decesso dell' uomo investito, oltre a fermare il
                          conducente del mezzo pesante (incensurato), indagato come avviene in questi casi per omicidio stradale. I primi
                          accertamenti hanno però escluso uno stato di alterazione psicofisica del conducente, così come dalla prima
                          ricostruzione dell' incidente è apparso evidente l' errore del 33enne, che probabilmente non ha visto il camion perché
                          arrivando da Venezia stava attraversando il ponte sul canale Logonovo. L' autoarticolato è stato sottoposto a
                          sequestro penale e fermato al Soccorso stradale Ferroni di San Giuseppe, mentre grazie ad un interprete il
                          camionista è stato ascoltato dai carabinieri e poi liberato nel pomeriggio. LA VITTIMA Stefano Mengozzi, adottato
                          da piccolo da una famiglia faentina, residente in zona Ponte Rosso, aveva studiato all' Istituto Alberghiero Artusi di
                          Riolo Terme, diventando un apprezzato cameriere. Nel Faentino aveva lavorato alla Pavona e all' Agriturismo Trerè.
                          Era conosciuto anche alla trattoria La Cartiera, dove fino a qualche tempo fa ha lavorato la sorella più piccola, pure
                          lei cameriera e pure

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019        Pagina 30
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                          sabato 07 marzo 2020

                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          lei figlia adottiva. «Spesso veniva a prendere la sorella dal lavoro con la macchina - lo ricordano alla trattoria -: ne
                          avevano solo una e lui si occupava di trasportare anche la ragazza. Era di una gentilezza unica, a volte arrivava prima
                          e aspettava socializzando con tutti. Era un bravo giovane, molto responsabile ed educato, un cameriere perfetto.
                          Siamo sconvolti: ci uniamo al dolore della famiglia che conosciamo». Oltre alla sorella lascia il babbo pensionato e la
                          mamma infermiera all' ospedale di Faenza.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 31
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                          sabato 07 marzo 2020
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          CENTROSINISTRA ANCORA SENZA UN NOME

                          Candidato sindaco Pd: slitta a lunedì la decisione
                          L' appello alla responsabilità delle Sardine: «Superare le logiche di potere e i personalismi. Insieme per far crescere la
                          nostra città»

                                                                                                                                    CHIARA BISSI

                          FAENZA Doveva essere oggi invece è convocata per lunedì sera la direzione del
                          Pd, al lavoro per scegliere il candidato sindaco che garantirà l' allargamento dell'
                          attuale coalizione di centrosinistra, secondo quello che il segretario Maurizio
                          Randi chiama «schema Bonaccini». Questa settimana le componenti interne del
                          partito faentino hanno dialogato per arrivare a una sintesi a partire dai quattro
                          nomi emersi nei giorni scorsi. Si tratta di profili e sensibilità diverse: dal
                          vicesindaco Massimo Isola, dalla provata esperienza amministrativa, fino al
                          giovane Davide Agresti senza tessera del partito, e ancora Andrea Fabbri e
                          Alberto Morini. Quella di lunedì sera potrebbe essere la serata risolutiva ma non
                          è detto; lo spera Randi, anche se rimangono posizione diverse e l' attuale
                          emergenza sanitaria obbliga ad altre priorità. «La sensazione è buona, c' è
                          voglia di costruire e trovare la figura giusta per affrontare la sfida
                          amministrativa degli ultimi anni. Nella coalizione siamo il punto di riferimento
                          ma ci sono anche le esigenze degli alleati da tenere presente e non vogliamo
                          essere autoreferenziali e imporre un candidato. I nomi in campo rappresentano
                          sensibilità e visioni diverse. Vorremmo superare questa fase e trovare una
                          persona di spessore ed esperienza giusta capace di esercitare un ruolo forte e rappresentare la città in ogni ambito,
                          dalla conferenza socio sanitaria, al Conami a Ravenna holding». Intanto le Sardine faentine lanciano un appello alle
                          forze politiche ancora senza candidato. «Nella giornata del 27 gennaio abbiamo scoperto che insieme si è forti.
                          Divisi si è deboli e irrilevanti. Sicuramente ciò che ci ha unito e ci unisce sono i valori della costituzione e dell'
                          antifascismo, Palazzo Manfredi con la volontà di costruire una società che partecipi attivamente per il bene comune.
                          Oggi, a 40 giorni di distanza, e vicini a una data importante per la nostra città, le Sardine di Faenza, coerenti nel loro
                          percorso apartitico, rivolgono un appello alla responsabilità in vista delle prossime elezioni comunali. Invitiamo
                          quindi le forze politiche a superare le logiche di potere e i personalismi per unirsi a guidare una comunità che già si
                          identifica e ritrova in questi valori. Insieme per far crescere la nostra città».

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 32
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                          sabato 07 marzo 2020
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                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                   Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Niente scuola per i bambini: sei denunce

                          FAENZA Gli uomini della Polizia locale della Romagna Faentina in questi giorni
                          sono impegnati a cercare i genitori di piccoli che risultano evasori all' obbligo
                          scolastico elementare, attività che richiede spesso una sensibilità particolare,
                          nel gestire delicati episodi che afferiscono la sfera delle scelte educative dei
                          figli. L' anno scorso, al termine di attività d' indagine anche molto laboriose, i
                          vigili hanno denunciato alla Procura per inosservanza dell' obbligo di istruzione
                          deiminori6persone che non hanno ottemperato all' obbligo. L' attività dei vigili
                          ha preso sempre le mosse da segnalazioni arrivate dagli istituti scolastici a
                          seguito delle ripetute assenze dalle lezioni. Purtroppo, la normativa attuale
                          consente d' intervenire a livello penale solo per la mancata frequenza delle
                          elementari. Le indagini in questi casi durano sempre diverse settimane, in
                          quanto lo scopo principale è cercare di far riprendere la frequentazione delle
                          scuole; la denuncia resta l' estrema ratio solo quando le famiglie continuano a
                          ignorare anche le diffide. Le indagini hanno interessato l' anno scorso ben 20
                          nuclei familiari; quest' anno il numero è sotto la decina. Le storie sono diverse,
                          mail comune denominatore è la scarsa percezione dell' utilità della scuola, che
                          si percepisce spesso in famiglie di bassa estrazione sociale e spesso riguarda le bimbe più che i bimbi.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 33
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                          sabato 07 marzo 2020
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          IL 5 SETTEMBRE AL PALAPAU

                          Cresce l' attesa per "BeMe" Il raduno del fan club di Laura Pausini a Faenza
                          Da martedì sondaggi su Instagram in cui tutti potranno votare il proprio pezzo preferito

                          FAENZA Si canterà a squarciagola, si accenderanno i telefonini e si oscilleranno
                          le braccia. Sarà come sempre un evento carico di emozioni quello che attende
                          il fan club ufficiale di Laura Pausini, il cui prossimo raduno è in programma a
                          Faenza il 5 settembre. Anche se mancano ancora sei mesi, inizia a prendere
                          forma la scaletta che promette grande coinvolgomento. Come aveva
                          promesso, Laura sta rivelando alcuni dettagli della serata BeMe che si terrà al
                          Pala Pau, dove festeggerà i primi 25 anni del suo fan club. L' appuntamento è
                          riservato solo agli iscritti: per loro Laura preparerà una lunga scaletta per
                          celebrare questi anni di musica ma anche di sintonia con il pubblico che la
                          segue ormai da ventisette anni, dopo la vittoria al Festival di Sanremo con La
                          solitudine. LE PRIME TRE CANZONI IN SCALETTA Siamo noi, Amori infiniti e
                          Simili. Sono queste le prime canzoni scelte dai fan. L' annuncio l' ha dato
                          proprio lei: «Come promesso, ecco il video che riassume le 3 telefonate con i
                          soci del mio fan club, con i quali abbiamo iniziato a fare la scaletta del concerto
                          di #pausinibeme. Fatemi sapere se le prime 3 scelte dai ragazzi che ho
                          chiamato vi piacciono!». Quello di Faenza sarà un concerto in piena regola, e i
                          fan si sono mobilitati immediatamente per prenotare un posto. «BeMe - ha specificato l' artista - significa soprattutto
                          "essere musica". Ecco perché oggi vi presento il vero significato del nostro raduno: sarà un concerto! Una scaletta
                          che farò una volta sola il 5 settembre al PalaPau e che non ripeterò mai più». Il raduno durerà dalle 21 a mezzanotte
                          del 5 settembre. Nelle prossime settimane Laura realizzerà dei sondaggi su Instagram in cui i follower potranno
                          selezionare il proprio pezzo preferito tra 2 titoli: «Tutti (anche i non iscritti) potranno scegliere le prossime 3 canzoni»
                          a partire dal prossimo martedì. L' ultima prova di studio di Laura Pausini risale al marzo 2018 con l' album Fatti
                          sentire. A CAMPOVOLO PER LE DONNE In vista dell' 8 marzo, Giornata internazionale della donna, è bene ricordare
                          anche che Laura Pausini sarà anche tra le artiste che prenderanno parte al concerto per sostenere le donne all'
                          Arena Campovolo di Reggio Emilia il 19 settembre: "Una. Nessuna. Centomila". Sul palco con lei ci saranno anche
                          Giorgia, Elisa, Emma, Alessandra Amoroso, Gianna Nannini e Fiorella Mannoia. È uno dei più grandi eventi della
                          musica italiana e il principale evento legato alla lotta contro le violenze sulle donne. Il concerto è organizzato da
                          Friends & Partners e i fondi raccolti verranno destinati ai centri antiviolenza.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 34
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