COMUNE DI RUSSI Martedì, 28 maggio 2019

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COMUNE DI RUSSI Martedì, 28 maggio 2019
COMUNE DI RUSSI
 Martedì, 28 maggio 2019
COMUNE DI RUSSI Martedì, 28 maggio 2019
COMUNE DI RUSSI
                                                           Martedì, 28 maggio 2019

Prime Pagine
 28/05/2019 Prima Pagina
 Corriere di Romagna (ed. Ravenna)                                                                         1
 28/05/2019 Prima Pagina
 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)                                                                        2
Cultura e Turismo
 28/05/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 61
 'Un fiume di genti' Torna l' escursione in bici lungo il Lamone                                           3
Economia e Lavoro
 28/05/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 48                         ANDREA TARRONI
 Mercatone Uno, il colosso torna in amministrazione straordinaria                                          4
 28/05/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 60
 Di Maio: «Chiederò la cassa integrazione»                                                                 6
Politica locale
 28/05/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 98
 La Lega vola ma vince Palli É la prima donna eletta sindaca                                               7
 28/05/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 48
 «Non c' è spazio per il cambiamento Ora un' opposizione di...                                             9
 28/05/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42
 «Premiata la qualità dei nostri candidati Ma c' è...                                                      10
 28/05/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42
 «Sono soddisfatta Ripartiamo dai consiglieri eletti»                                                      12
 28/05/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 43
 Il Pd riacciuffa i voti grillini. E rivede la luce                                                        14
 27/05/2019 RavennaNotizie.it
 Elezioni a Russi. Vince ancora il centrosinistra, Valentina Palli è...                                    16
 27/05/2019 RavennaNotizie.it
 Elezioni amministrative. La diretta dello spoglio nei 14 Comuni della...                                  17
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
 28/05/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 8                                                        Andrea Marini
 Riscossa dei sindaci Pd a Firenze, Bergamo e Bari                                                         19
 28/05/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 26
 POLITICHE FISCALI, PIÙ SPAZIO ALLE REGIONI                                                                21
 28/05/2019 Italia Oggi Pagina 36                                                     MATTEO BARBERO
 Quotate, l' incarico si paga                                                                              23
 28/05/2019 Italia Oggi Pagina 36
 Aiuti per formare detenuti e vittime                                                                      25
 28/05/2019 Italia Oggi Pagina 36
 Regioni, l' autonomia vale 10 mld                                                                         26
 28/05/2019 Italia Oggi Pagina 42                                                       MARCO NOBILIO
 Cosa hanno chiesto i sindacati e cosa dice oggi la normativa                                              27
 28/05/2019 Italia Oggi Pagina 43
 Concorso per direttori amministrativi Pronta la banca di 4 mila quesiti                                   29
 28/05/2019 Italia Oggi Pagina 43                                                       MARCO NOBILIO
 Presidi come gli altri dirigenti                                                                          30
 28/05/2019 Italia Oggi Pagina 45                                                    EMANUELA MICUCCI
 Arrivano i prevention ed emergency manager                                                                32
 28/05/2019 Italia Oggi Pagina 45                                                    EMANUELA MICUCCI
 Edilizia, enti                                                                                            34
COMUNE DI RUSSI Martedì, 28 maggio 2019
28 maggio 2019
                 Corriere di Romagna
                    (ed. Ravenna)
                                    Prima Pagina

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COMUNE DI RUSSI Martedì, 28 maggio 2019
28 maggio 2019
                 Il Resto del Carlino (ed.
                         Ravenna)
                                     Prima Pagina

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COMUNE DI RUSSI Martedì, 28 maggio 2019
28 maggio 2019
Pagina 61                        Il Resto del Carlino (ed.
                                         Ravenna)
                                                    Cultura e Turismo

  DA FAENZA A MARINA ROMEA

  'Un fiume di genti' Torna l' escursione in bici lungo il
  Lamone
  A PIEDI o in bici, tutti lungo lo stesso fiume,
  per condividere una giornata all' aria aperta
  scoprendo i tesori e i ritmi della natura di un
  paesaggio suggestivo. Tutto questo è 'Un
  fiume di genti', escursione non competitiva
  lungo il fiume Lamone che partirà da Faenza
  per arrivare a Marina Romea, domenica 9
  giugno. «Scopo dell' iniziativa giunta alla
  quarta edizione - spiega Maida Cattaruzza,
  coordinatrice di Strada della Romagna -, è di
  promuovere la fruizione degli argini e la
  conoscenza di tutte le realtà a ridosso del
  fiume, oltre che di spronare le istituzioni alla
  valorizzazione dei medesimi. Le rive del
  Lamone sono un luogo sicuro di cui possono
  godere indistintamente residenti e turisti. L'
  iniziativa, che nei primi tempi era aperta ai più
  sportivi per via del percorso di ben 52 km, si
  rivolge a tutti, grazie alla presenza di un
  secondo percorso da 30 km e alla 'partenza
  alla francese', ossia alla possibilità di
  cominciare da qualsiasi punto degli argini.
  Unico sarà invece il punto di destinazione: il
  Circolo nautico di Marina Romea dove il 'fiume
  di genti' arriverà a fine mattinata per condividere il pieno di emozioni, atmosfere e bellezza vissuto
  lungo la strada e far festa insieme».
  LA PARTENZA ufficiale dei due percorsi è prevista per le 6.30 da piazza della Libertà di Faenza. Cinque
  sono i punti ristoro in itinere per il percorso di 52 km: Ronco, Madrara, Villanova, San Romualdo e
  Casetto Quattrocchi. Solo tre - Ronco, Madrara e Villanova - per quello da 30 km; in tal caso è prevista
  anche la visita guidata al museo delle Erbe Palustri con piccola merenda alle 10.30. Le partenze dai vari
  punti - dai quartieri di Faenza, Reda e Granarolo a Russi, Bagnacavallo, Traversara, Villanova, Sant'
  Alberto e Ravenna - saranno programmate in modo che l' arrivo alla foce del Lamone sia collettivo,
  come si addice a un evento collettivo. All' arrivo a Marina Romea, i partecipanti saranno accolti da un
  buffet a base di pesce azzurro, pasta, dolci e vini del territorio. Non mancherà inoltre un punto relax, con
  pratiche di stretching guidato, a cura dell' associazione Mi-Chi di Ravenna. L' atmosfera sarà allietata
  dalle musiche e canti di Romagna del duo formato da Ivan Corbari e Gianluigi Tartaull, mentre sarà
  possibile visitare la mostra fotografica 'Il Lamone: storie di terre e di popoli' e ammirare l' opera d' arte al
  Lamone del maestro Luigi Berardi. Iscrizione (15 euro) entro lunedì 3 giugno, L' evento è organizzato
  dalla Strada della Romagna e in co-partecipazione con Ceas Ravenna.
  Roberta Bezzi.

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COMUNE DI RUSSI Martedì, 28 maggio 2019
28 maggio 2019
Pagina 48                          Corriere di Romagna
                                   (ed. Ravenna-Imola)
                                                  Economia e Lavoro

  Mercatone Uno, il colosso torna in amministrazione
  straordinaria
  Un' associazione di creditori fra le ipotesi di una nuova proprietà «Tornare a condizioni
  pre-Shernon»

  RAVENNA Spiragli di speranza peri lavoratori
  della Mercatone Uno, per la cassa
  integrazione e per un futuro aziendale. Ieri i
  sindacati hanno atteso a lungo assieme alle
  delegazioni dei lavoratori sotto la pioggia fuori
  dal Ministero dello Sviluppo economico. Alle
  16 il ministro Luigi Di Maio li ha ricevuti
  riportando loro l' impegno per «un percorso
  per la salvaguardia occupazionale». Il
  referente del dicastero ha confermato l'
  incontro per giovedì prossimo, che analizzerà
  la situazione dei creditori e fornitori per poi
  dare la parola ai commissari, che hanno
  riportato una notizia fondamentale: Mercatone
  Uno tornerà in amministrazione straordinaria.
  Aria di offerte Si prospetta poi un altro bando
  per poter vendere l' azienda, attivando nel
  frattempo la Cassa Integrazione. «Da quello
  che abbiamo percepito all' incontro, ci sarebbe
  un' associazione di creditori interessata all'
  acquisto - spiega Luigi D' Alessandro,
  rappresentante della Fisascat Cisl Romagna
  nella segreteria generale -.Noi però abbiamo
  esternato la rabbia dei dipendenti per una
  situazione che non ha precedenti in Italia e che
  testimonia l' assenza di controlli sull' operato di
  Shernon. La situazione poteva essere bloccata
  un mese fa, con un risparmio di 5/6 milioni di
  euro. Ora chiediamo un piano industriale
  affinché i dipendenti tornino alle condizioni
  contrattuali pre-Shernon».
  Cassa integrazione già partita Intanto questa mattina alle 9.30 nella sede della Cgil di Russi si terrà l'
  assemblea dei lavoratori che si sarebbe dovuta tenere ieri e che è stata posticipata per via della
  convocazione del tavolo a Roma: «Ieri era presente anche la assessora alle Attività produttive della
  Regione, Palma Costi. Anche lei come noi sindacalisti ha chiesto che si presenti un piano di
  reindustrializzazione e che se si evidenziasse la proposta di una nuova cordata questa volta
  sianoverificate approfonditamente le garanzie - spiega Daniele Casadio, della segreteria provinciale
  della Filcams Cgil -. La garanzia che ci è giunta è comunque quella della partenza della cassa
  integrazione sin da sabato scorso, cioè il primo giorno dal quale era stato sancito il fallimento della Sher

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COMUNE DI RUSSI Martedì, 28 maggio 2019
28 maggio 2019
Pagina 48                           Corriere di Romagna
COMUNE DI RUSSI Martedì, 28 maggio 2019
28 maggio 2019
Pagina 60                       Il Resto del Carlino (ed.
                                        Ravenna)
                                                  Economia e Lavoro

  Di Maio: «Chiederò la cassa integrazione»
  Mercatone Uno, ieri incontro al Ministero dopo il fallimento. «Cercare subito acquirenti»

  LUIGI Di Maio, ministro dello Sviluppo
  economico, si è preso l' impegno di chiedere
  la cassa integrazione per i circa 1.800
  lavoratori di Mercatone Uno, retrodatandola a
  sabato 25 maggio, data ufficiale di fallimento
  dell' azienda. «La priorità assoluta sono i
  lavoratori coinvolti, a cui è stata calpestata la
  dignità», si legge in una nota del ministro Di
  Maio e del Mise. «Occorre agire con rapidità
  per tornare alla amministrazione ordinaria -
  scrive l' assessore regionale alle Attività
  produttive Palma Costi -, per avviare da subito
  gli ammortizzatori sociali per i lavoratori. Lo
  stesso per clienti e fornitori». Ma i 55 punti
  vendita presenti sul territorio italiano
  resteranno chiusi. È quanto emerso ieri
  pomeriggio, durante il tavolo convocato dal
  ministero in anticipo rispetto alla data
  inizialmente prevista per il 30 maggio. Vi
  hanno preso parte oltre a Di Maio e ai
  funzionari del ministero, anche l' assessore
  regionale alle Attività produttive Palma Costi, i
  commissari, le parti sindacali e il curatore
  fallimentare. «Nessuno si aspettava una
  sentenza di fallimento così repentina da parte del tribunale di Milano - afferma Daniele Casadio di
  Filcams Cgil -. Ma c' è da dire che, durante l' incontro odierno (ndr, ieri), il curatore fallimentare ha
  spiegato che si è trattato di una scelta obbligata, per evitare un danno ancora maggiore per i creditori di
  Shernon Holding Srl, società di proprietà al 100 per cento della maltese Star Alliance Limited, che ha
  aveva acquisito i punti vendita Mercatone Uno l' estate scorsa. Shernon era diventato un bicchiere vuoto
  senza acqua». Il ministro Di Maio ha convocato un tavolo tecnico con i creditori per il prossimo 30
  maggio.
  «Già stamattina - aggiunge il sindacalista Casadio -, abbiamo saputo di molti clienti di Mercatone Uno
  che si sono rivolti ai nostri uffici di difesa dei consumatori per sapere cosa ne sarà del loro anticipo su
  merce che non verrà loro mai consegnata». Di Maio ha ricordato la necessità di ricercare subito nuovi
  soggetti economici in sinergia con le amministrazioni locali e le Regioni (Emilia Romagna, Lazio,
  Lombardia, Puglia e Abruzzo), presenti al tavolo di ieri. Più si aspetta e più il marchio Mercatone Uno
  rischia di perdere smalto. L' obiettivo è trovare un acquirente unico per tutto il gruppo. «In passato -
  ricorda Casadio -, alle prime due aste non si presentò nessuno. Alla terza Shernon. Qualche acquirente
  idoneo potrebbe esserci ma vedremo».
  Questa mattina i sindacati locali di categoria hanno indetto un' assemblea nella sede Cgil di Russi.
  Roberta Bezzi.

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COMUNE DI RUSSI Martedì, 28 maggio 2019
28 maggio 2019
Pagina 98                          Corriere di Romagna
                                   (ed. Ravenna-Imola)
                                                     Politica locale

  La Lega vola ma vince Palli É la prima donna eletta
  sindaca
  La lista civica di centrosinistra sostenuta dal Pd riesce a imporsi nonostante in mattinata
  il Carroccio avesse avuto la maggioranza relativa nel voto europeo

  RAVENNA La prima sindaca di Russi. Havinto
  contro ogni aspettativa, almeno stando agli
  scrutini del giorno prima che vedevano una
  Lega fortissima nel voto europeo. E invece
  Valentina Palli, avvocatessa 34enne, già
  capogruppo del Partito democratico ma in
  campo con una proposta pronunciata mente
  civica ha convinto molti elettori a "cambiare
  voto" nella scheda azzurra delle
  Amministrative rispetto a quella marrone delle
  Europee. La candidata sostenuta dalla lista'
  Insieme per Russi' ha raccolto 2.986 voti, pari
  al 45,64%. Si ferma al 32,65% invece Andrea
  Flamigni, della lista' Russi libera e sicura' con
  2.136 voti raccolti. Più staccati i civici di
  'Cambia Ross' che candidavano Gianluca
  Zannoni con 18,23% (1.193 voti). Bruno
  Cignani, candidato di Rifondazione Comunista
  -Partito Comunista Italiano, raccoglie 228 voti.
  La neo -eletta sindaco non nasconde la propria
  soddisfazione: «Sono felice, e mozionata e
  onorata-dichiara la Palli, quando ancora gli
  scrutini devono concludersi ma è già
  matematica la vittoria che la incorona prima
  cittadina -. Non ho problemi ad ammettere che
  ieri sera ero sconfortata, visti i risultati che
  negli scrutini per le Europee vedevano
  prevalere nel territorio del nostro Comune le
  forze vicine al Centrodestra. Poi oggi
  pomeriggio i primi dati ci hanno infuso
  immediata fiducia. Ora prevale la gioia, che condivido con la mia squadra, la vera chiave del nostro
  successo». Valentina Palli individua inoltre ne «l' idea di città, nella maniera aperta in cui ci siamo
  proposti» la sintonia nata con la cittadinanzarussianasulla sua candidatura ed ora auspica - anche in
  considerazione delle aspre polemiche che hanno caratterizzato la coda della campagna elettorale-un
  ritorno «ad un clima di rispetto. Che noi continueremo a garantire nei confronti di chi concorreva con noi
  alla guida del Comune e che spero venga ristabilito». Ora la sindaca russiana sa di doversi dedicare
  immediatamente a partite molto complesse: «Il mio pensiero in questi giorni di silenzio elettorale è
  andato ai lavoratori del Mercatone Uno che come quelli della Fornace Gattelli ora rischiano il posto di
  lavoro - spiega la Palli -. Ovviamente da parte mia c' è la piena disponibilità a raccogliere dal sindaco

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COMUNE DI RUSSI Martedì, 28 maggio 2019
28 maggio 2019
Pagina 98                           Corriere di Romagna
28 maggio 2019
Pagina 48                      Il Resto del Carlino (ed.
                                       Ravenna)
                                                     Politica locale

  FLAMIGNI LO SCONFITTO: «NULLA DA RECRIMINARE». SODDISFATTO ZANNONI
  (CAMBIA ROSS)

  «Non c' è spazio per il cambiamento Ora un'
  opposizione di buon senso»
  IERI pomeriggio mentre in corso Farini si
  festeggiava Valentina Palli, in via Trieste nella
  sede di Russi Libera e Sicura la delusione era
  palpabile. Andrea Flamigni ha raccolto 2.136
  voti, pari al 32,65%. Solo la Lega alle Europee
  ne aveva totalizzati 2.341, il 35,24%. «Non
  riusciamo a capacitarci - afferma un attivista -
  ieri sera eravamo al 60%, oggi siamo poco
  sopra al 30».
  «Onore ai vincitori, aspetto l' ufficializzazione
  sul sito per chiamare la Palli e congratularmi»
  - afferma Andrea Flamigni (foto), il candidato
  sindaco di Russi Libera e Sicura, lista formata
  da Lega, Forza Italia, Fratelli d' Italia, Udc e
  dai civici di Libera Russi. Elegge tre consiglieri
  comunali. «Non c' è spazio per il cambiamento
  - continua - mi auguro ci sia per il
  miglioramento. Siamo pronti per un'
  opposizione di buon senso, per il bene della
  comunità. Certo con la Lega al 35% - continua
  - e una coalizione che raccoglieva tutto il
  Centrodestra e i civici di LiberaRussi
  pensavamo di giocarcela. Invece abbiamo
  confermato lo scarto delle ultime elezioni, oltre
  900 voti.
  Credo che i voti dei Cinque stelle siano andati al Pd e a Cambia Ross, pochi a noi. La differenza fra
  Europee e voto locale è grande, faremo le analisi. Personalmente non ho nulla da recriminare, credo
  che abbiamo fatto una buona campagna». In un seggio a Godo ci sono stati problemi, pare che un' urna
  non fosse ben sigillata e che15 elettori abbiamo votato con schede non vidimate. «Il rappresentante di
  lista ha chiamato i carabinieri per un controllo, poi il seggio è stato riaperto».
  Soddisfatto Gianluca Zannoni di Cambia Ross, lista formata da esponenti storici della Sinistra che non
  si sono riconosciuti in Insieme per Russi, ma non hanno voluto ripresentarsi con il simbolo della falce e
  il martello, come cinque anni fa. Hanno raccolto 1.193 voti pari al 18,23%. «Abbiamo eletto due
  consiglieri - afferma il candidato sindaco Zannoni - una buona partenza per una sana opposizione sui
  temi fondamentali: la prima battaglia sarà sull' acqua. Ma intanto complimenti a Valentina Palli». Nessun
  consigliere invece per la lista di Rifondazione comunista guidata da Bruno Cignani, che ha raccolto 228
  voti, 3,48%.
  c. l.
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  DEMOCRATICI/ BARATTONI

  «Premiata la qualità dei nostri candidati Ma c' è
  molto da fare»
  ALESSANDRO Barattoni, segretario
  provinciale del Pd: passata la paura dei
  ballottaggi?
  «Andiamo in ordine. Innanzitutto dico che il
  risultato delle Europee, in generale, per noi
  non è stato positivo. C' è ancora molto da fare
  anche se a livello nazionale siamo il secondo
  partito, mentre a livello provinciale siamo il
  primo partito. Anche a Ravenna siamo tornati
  a essere i primi, dopo che eravamo stati
  superati».

  Come motiva il risultato alle
  amministrative?
  «Su questo versante ho sensazioni positive. E'
  stata premiata la qualità dei candidati sindaci
  e dei progetti per i singoli Comuni».

  La perdita di consensi dei Cinque Stelle ha
  favorito il transito di voti verso il Pd?
  «Per ottenere questo risultato non sarebbe
  bastato il voto perso dai Cinque Stelle.
  Abbiamo raccolto certamente un voto di
  opinione anti-Salvini, in maniera molto forte e
  uniforme sul territorio. La scelta di puntare su
  candidati di spessore, esperti, preparati, si è dimostrata vincente, così come quella di aprirci a ampie
  coalizioni».
  Nell' aria aleggiava il timore di ballottaggi a Lugo e Cervia, e che il centrosinistra potesse perdere
  Russi.
  «Non aver nessun ballottaggio è motivo di grande soddisfazione.
  Non perché temessimo di perdere, ma perché ora possiamo lavorare da subito su alcune criticità che
  sono emerse a livello provinciale.
  Siamo stati votati sulla base di bravi amministratori e di progetti per i nostri territori. Non dobbiamo
  sederci e dobbiamo fare la nostra parte anche sul piano nazionale».
  Alle Europee sono stati eletti Carlo Calenda, Elisabetta Gualmini (vice presidente della Regione) e
  Paolo De Castro, rimesso in 'pista' proprio dalla federazione ravennate.
  «Ritengo, per quanto ci riguarda, che sia stato raggiunto un risultato molto importante nella
  Circoscrizione del Nord Est. E' stato premiato il lavoro quotidiano di Gualmini in Regione e la lunga
  esperienza di De Castro a livello europeo. Per il mondo agricolo è un importante punto di riferimento. Il
  buon lavoro paga e ci inorgoglisce».
  lo. tazz.
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28 maggio 2019
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  «Sono soddisfatta Ripartiamo dai consiglieri eletti»
  IL QUARTIER generale dei vertici del
  centrodestra per la tornata amministrativa era
  collocato a Lugo. La città evidentemente
  considerata più attaccabile, dopo che cinque
  anni fa la coalizione di centrosinistra era stata
  portata al ballottaggio dai civici di Silvano
  Verlicchi. Invece, cos' è successo? Lo
  chiediamo a Samantha Gardin, segretaria
  provinciale della Lega.
  «Quando la competizione è con sindaci
  uscenti per chi è all' opposizione è sempre
  difficile riuscire a strappare la vittoria. Non è
  svanito nessun sogno. Piuttosto è un altro
  passo in avanti sulla strada di battere, un
  giorno, il Pd e i suoi alleati».

  Eppure il risultato delle Europee poteva
  farvi ben sperare, o no?
  «No. Il dato locale è generalmente in
  controtendenza rispetto a quello nazionale.
  Avevo questo timore, che poi si è
  concretizzato ieri.
  Però abbiamo buone basi per ripartire».

  Quali sono queste basi?
  «I cinque nuovi consiglieri comunali che abbiamo eletto a Lugo, i quattro di Bagnacavallo, altrettanti a
  Conselice e tre a Fusignano.
  Nella Bassa Romagna siamo andati bene».

  La Lega riparte da qui?
  «Certamente, nella consapevolezza che questa è una delle province più difficili, dove c' è un
  radicamento politico trasversale a tutti i settori».

  Russi doveva essere contendibile dal centrodestra. E' stata fatta una campagna elettorale molto
  intensa, ma non l' avete spuntata. Come lo spiega?
  «Non c' è una spiegazione politica. Si preferisce restare nella tradizione. Guardate Castel Bolognese...

  » E Cervia?
  «Lì c' è stata una situazione più complessa. E' mancata una lista di centrodestra, che si è vaporizzata
  all' ultimo. Però anche qui valorizziamo il risultato ottenuto. Abbiamo un nuovo gruppo consiliare che
  darà battaglia a tutto ciò che non va in questa città. L' ho già detto, si riparte dai nuovi consiglieri
  comunali eletti».
  Si aspettava di più?. «Non sono scontenta del risultato perché questo è un territorio difficile, con un Pd
  ancora radicatissimo. Però li aspetto tutti al varco: adesso i progetti promessi vanno realizzati.
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28 maggio 2019
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  Il Pd riacciuffa i voti grillini. E rivede la luce
  Brusco calo dei 5 Stelle. Il boom della Lega alle Europee le frutta solo Brisighella

  di LORENZO TAZZARI IL RITORNO a casa di
  voti Pd migrati un anno fa verso i Cinque Stelle
  alla fine pesa di più della positiva performance
  della Lega.
  Nella rete del partito di Salvini alla fine della
  conta dei voti per le amministrative rimane
  soltanto Brisighella. Cervia, Lugo, Russi,
  Bagnacavallo dati come contendibili dal
  centrodestra, restano saldamente nelle mani
  del centrosinistra così come tutti gli altri
  Comuni che hanno confermato le precedenti
  'storiche' maggioranze.
  UN' AVVISAGLIA che la strada per le
  amministrative non era così in discesa per la
  Lega si era avuta già leggendo domenica notte
  i risultati delle europee Comune per Comune,
  paragonandoli con quelli delle politiche di un
  anno fa. La Lega avanzava ovunque: a Russi
  guadagnava il 15% al pari di Cervia, a Lugo e
  Bagnacavallo del 13%. Contemporaneamente
  il Pd recuperava però terreno, non con la
  progressione leghista ma di quel 4/5% con
  punte dell' 8% a Bagnacavallo (dove non a
  caso ieri la candidata sindaco Eleonora Proni
  è stata confermata alla guida della città con una delle percentuali più alte della provincia, il 56,53%). Si
  aprivano così nuovi scenari a livello locale, dove il voto è molto 'personale', legato al giudizio sui
  candidati e sui loro programmi per lo sviluppo delle singole località.
  Ma il dato che doveva far ben sperare i democratici era il tracollo dei Cinque Stelle in tutti i Comuni
  ravennati. Insomma, c' erano tanti voti in libertà pronti a riabbracciare il partito 'storico' di queste parti. Il
  risultato delle amministrative di ieri riflette questo andamento e capovolge ogni prospettiva: i tre Comuni
  sopra i 15mila abitanti (Lugo, Cervia e Bagnacavallo) restano al centrosinistra.
  Lugo che 5 anni fa vide Silvano Verlicchi portare Davide Ranalli al ballottaggio, quest' anno non avrà
  bisogno dei tempi elettorali supplementari. Fino all' ultimo, i dirigenti del centrodestra hanno sperato nei
  seggi rimasti da scrutinare e collocati nel centro della città generalmente più favorevole alla coalizione
  di Solaroli. Invece il trend di Ranalli non è cambiato e lo ha portato a vincere al primo turno. Un altro
  dato è interessante. A Lugo e Bagnacavallo i candidati della Lega guadagnano voti sulle Europee,
  rispettivamente +5% Davide Solaroli e +3% Luca Zannoni. Ma la ripresa del Pd e il richiamo sull'
  elettorato delle liste di coalizione hanno reso questo sforzo inutile. A Cervia il candidato Dino Cellini ha
  perso invece il 5% rispetto al dato europeo.
  IL VOTO per il rinnovo del Parlamento di Bruxelles si presta ad altri confronti: Forza Italia e Fratelli d'
  Italia. Per il partito di Berlusconi tira una brutta aria. Paragonando sempre le europee di domenica con
  le politiche del 2018, gli azzurri perdono nel Ravennate dal 30 al 40% dei consensi. A Bagnacavallo

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28 maggio 2019
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27 maggio 2019
                                             RavennaNotizie.it
                                                              Politica locale

  Elezioni a Russi. Vince ancora il centrosinistra,
  Valentina Palli è il nuovo Sindaco
  N e l l e e l e z i o n i p e r i l C o m u n e d i Russi
  domenica 26 maggio ha votato il 72,64% degli
  aventi diritto (9.465), con un calo di 2 punti
  rispetto a cinque anni fa (era il 74,61%). È
  stato eletto Sindaco per la prima volta
  Valentina Palli della lista civica "Insieme per
  Russi" (centrosinistra) che ha conquistato il
  45,64% dei consensi e 2.986 voti. Distanziato il
  candidato di "Russi Libera e Sicura" Andrea
  Flamigni (centrodestra) con il 32,65% e 2.136
  voti. Ravenna-PageDetail728x90_320x50-1
  Buon risultato per la lista civica di sinistra
  "Cambia Ross" con Gianluca Zannoni che
  prende il 18,23% e 1.193 voti mentre la lista
  dei comunisti con Bruno Cignani si ferma al
  3,63% con 228 voti.

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27 maggio 2019
                                      RavennaNotizie.it
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  Elezioni amministrative. La diretta dello spoglio nei
  14 Comuni della provincia di Ravenna
  Alle 15 di quest' oggi, 27 maggio, ha avuto
  inizio lo spoglio delle schede per le elezioni
  amministrative 2019. Nella provincia di
  Ravenna si è votato in 14 comuni. Alle ore 16
  la situazione vede a Casola Valsenio eletto
  Giorgio Sagrini , candidato del centrosinistra
  di Uniti per Casola con il 59,36% delle
  preferenze; a Sant' Agata sul Santerno eletto
  sindaco Enea Emiliani (una sola lista in lizza).
  Ravenna-PageDetail728x90_320x50-1 ORE
  16.45: La diretta dello spoglio Alfonsine:
  Sezioni scrutinate 10 su 12 in testa Riccardo
  Graziani con il 51.13% seguito da Donatella
  Garavini con il 22.21%; Bagnacavallo: Sezioni
  scrutinate 11 su 19 è in testa Eleonora Proni
  con il 56.30% seguita da Luca Zannoni con il
  34%; Brisighella: Sezioni scrutinate 10 su 10
  eletto sindaco Massimiliano Pederzoli con il
  52,02% candidato del centrodestra; Castel
  Bolognese: Sezioni scrutinate 8 su 8, eletto
  sindaco con il 46,02% Luca Della Godenza
  (centrosinistra) Cervia: Sezioni scrutinate 11
  su 29 scrutinate Massimo Medri in testa con il
  54,44%; Conselice: Sezioni scrutinate 9 su 9,
  rieletta sidaco Paola Pula del centrosinistra
  con il 50,09%; Cotignola: Sezioni scrutinate 7
  su 7, rieletto sindaco Luca Piovaccari con il
  78,45%; Fusignano: Sezioni scrutinate 8 su 8:
  ri eletto sindaco Nicola Pasi, candidato del centro sinistra con il 61,92%; Lugo: scrutinate 23 sezioni su
  35 in testa Davide Ranalli con il 51.49% seguito da Davide Solaroli con 38,00%; Massa Lombarda:
  Sezioni scrutinate 10 su 10: rieletto Daniele Bassi candidato del centrosinistra con il 70,72%; Russi:
  Sezioni scrutinate 11 su 12; in testa Valentina Palli con il 46.74% Solarolo: eletto Stefano Briccolani,
  candidato della Lista civica Cittadini per Solarolo, con il 52,52% ORE 16 La diretta dello spoglio
  Alfonsine: Sezioni scrutinate 7 su 12 in testa Riccardo Graziani con il 50.98% seguito da Donatella
  Garavini con il 22,32%; Bagnacavallo: Sezioni scrutinate 6 su 19 è in testa Eleonora Proni con il 56.93%
  seguita da Luca Zannoni con il 33.21%; Brisighella: in aggiornamento; Castel Bolognese: in
  aggiornamento; Cervia: in aggiornamento; Conselice: Sezioni scrutinate 9 su 9, rieletta sidaco Paola
  Pula del centro sinistra con il 50,09%; Cotignola: Sezioni scrutinate 5 su 7, in testa Luca Piovaccari con
  il 76,96% seguito da Oriano Casadio con il 23,03%; Fusignano: Sezioni scrutinate 8 su 8: eletto sindaco
  Nicola Pasi, candidato del centro sinistra con il 61,92%; Lugo: scrutinate 2 sezioni su 35 in testa Davide
  Ranalli con il 50,53% seguito da Davide Solaroli con 38.51%; Massa Lombarda: Sezioni scrutinate 10
  su 10: eletto Daniele Bassi candidato del centro sinistra con il 70,72%; Russi: in aggiornamento;
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27 maggio 2019
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28 maggio 2019
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  comunali

  Riscossa dei sindaci Pd a Firenze, Bergamo e Bari
  I 5 stelle perdono Livorno e Avellino: restanto esclusi dal ballottaggio

  ROMA Se il Pd perde il Piemonte alle
  regionali, nelle comunali riesce a resistere.
  Conferma già al primo turno i suoi primi
  cittadini - tutti provenienti dalla pattuglia
  renziana - a Firenze, Bergamo e Bari, ed evita
  la tracimazione dell' onda verde leghista nelle
  regioni ( e x ) r o s s e d i T o s c a n a e d E m i l i a
  Romagna (la prima al voto per le regionali la
  prossima primavera, la seconda già in
  autunno). Male invece i 5 stelle, che perdono
  le due città capoluogo di provincia che
  amministravano: Livorno e Avellino. Qui,
  secondo i primi dati, sarebbero già fuori dai
  ballottaggi. Il centrodestra festeggia la
  conferma di Perugia e si avvia a strappare al
  centrosinistra già al primo turno Pavia. Inoltre
  parte in vantaggio ai ballottaggi per Potenza e
  Campobasso.
  Mentre lo spoglio dei voti è ancora in corso, il
  sindaco uscente renziano di Firenze, Dario
  Nardella, va verso la riconferma al primo turno
  con circa il 55% dei voti, più del doppio di
  quelli del candidato di centrodestra a trazione
  leghista Ubaldo Bocci. Altri sindaci g i à
  renziani che vanno verso la riconferma al
  primo turno sono il primo cittadino di Bergamo
  Giorgio Gori (55%), quello di Bari Antonio Decaro (vicino al 70%) e quello di Pesaro Matteo Ricci (57%).
  Anche Carlo Salvemini, sindaco uscente di Lecce, indipendente di centrosinistra sostenuto dal Pd,
  potrebbe vincere al primo turno. Mentre sfiora la riconferma il sindaco di Prato Matteo Biffoni (altro
  renziano) fermo sotto il 50%, che al ballottaggio ora se la dovrà vedere con il candidato del centrodestra
  a trazione leghista Daniele Spada.
  In Emilia Romagna il Pd riesce a fare argine alla valanga leghista. Il centrodestra dovrebbe solo sfiorare
  la vittoria al primo turno a Ferrara e a Forlì, fermandosi sotto il 50%, e ora il Pd e la sua coalizione
  potranno sperare nel secondo turno. Centrosinistra che vince al primo turno a Modena, mentre a Reggio
  Emilia per pochi voti è tutto rimandato al 9 giugno.
  Delusione per i 5 stelle, che si avviano a perdere sia Livorno che Avellino, rimanendo fuori dal
  ballottaggio. A Livorno se la giocheranno centrodestra e centrosinistra, mentre ad Avellino (dove il
  centrodestra era diviso) sarà una partita tra centrosinistra e un raggruppamento di liste civiche.
  Il centrodestra, invece, festeggia la riconferma al primo turno del sindaco uscente di Perugia Andrea
  Romizi (Fi), con oltre il 50% dei consensi. Le proiezioni davano ieri in vantaggio il centrodestra anche a
  Campobasso (se la dovrà vedere al ballottaggio o con il candidato del centrosinistra o con quello dei 5
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28 maggio 2019
Pagina 8                                      Il Sole 24 Ore
28 maggio 2019
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  FISCO E COSTITUZIONE

  POLITICHE FISCALI, PIÙ SPAZIO ALLE REGIONI
  Enrico De Mita - «L' ampliamento del regime
  di esenzione della tassa automobilistica non
  eccede l' autonomia impositiva regionale, non
  risultando in contrasto nemmeno con i principi
  dell' ordinamento tributario cui comunque,
  anche nei maggiori margini di manovrabilità, la
  legislazione regionale è vincolata». Nella
  sentenza 122/2019 del 20 maggio (si veda
  anche la 118/2017), analizzando la normativa
  della tassa automobilistica, la Corte ha
  evidenziato che alle Regioni è riconosciuto un
  più ampio margine di autonoma disciplina,
  limitato dal vincolo, unidirezionale, di non
  superare il limite massimo di manovrabilità
  stabilito dalla legge statale (si veda il Sole 24
  Ore del 21 maggio).
  La Corte richiama all' attuazione del
  federalismo fiscale, affermando che bisogna
  «evitare effetti che potrebbero amplificare la
  compressione dell' autonomia finanziaria delle
  Regioni e d e g l i enti locali». La sentenza
  statuisce che la legge regionale non può
  limitare la portata di esenzioni previste dalla
  legge statale; semmai può ampliarle. Proprio
  su questo ampliamento si attesta il valore
  politico della sentenza.
  Il legislatore regionale dell' Emilia Romagna aveva implicitamente introdotto un vincolo all' esenzione
  dal bollo auto per gli autoveicoli di «particolare» interesse storico, vincolo illegittimo che la Corte ha
  rimosso: i veicoli «di particolare interesse storico e collezionistico» (articolo 63, comma 2, della legge
  342/2000), per accedere all' esenzione, non necessitano di alcuna iscrizione nei registri previsti dall'
  articolo 60 del Codice della strada e dal relativo regolamento; secondo la legge statale, è sufficiente la
  mera individuazione dei requisiti mediante determinazione dell' Automobilclub storico (Asi) o della
  Federazione motociclistica (Fmi). Da ciò la declaratoria di illegittimità costituzionale dell' articolo 7,
  comma 2, della legge Emilia-Romagna 15/2012, che prevedeva tale vincolo per gli autoveicoli di
  particolare interesse storico e collezionistico, già esentati dalla legge statale: la tassa automobilistica
  resta pur sempre un tributo derivato, di modo che la Regione non può escludere esenzioni, detrazioni e
  deduzioni già previste dalla legge statale per i veicoli di particolare interesse storico.
  Al contrario, è del tutto legittimo ampliare l' ambito delle esenzioni agli altri veicoli di anzianità tra i 20 e i
  30 anni, subordinando l' esenzione a requisiti ulteriori.
  Ciò detto, la rilevanza politica della sentenza si attesta su un altro principio: «Nella parte in cui l'
  esenzione viene ampliata non si può ritenere che la norma regionale abbia valicato il limite massimo di
  manovrabilità stabilito dal principio di coordinamento di cui al comma 2 dell' articolo 8 del Dlgs 68 del

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28 maggio 2019
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28 maggio 2019
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  Lo ha chiarito l' Osservatorio sulla finanza locale del Mininterno

  Quotate, l' incarico si paga
  Per i pensionati non c' è obbligo di gratuità

  Il divieto di conferire incarichi pubblici retribuiti
  a pensionati è generale, ma non si applica alle
  società quotate. Il chiarimento arriva dal
  ministero dell' interno, che ha pubblicato atto
  di indirizzo ex art. 154, comma 2, del Tuel
  (Osservatorio finanza locale) riguardo all' art.
  11, comma 1, del dlgs 175/2016 (Tusp). Tale
  disposizione ha confermato quanto disposto
  dall' art. 5, comma 9, del dl 95/2012, ai sensi
  del quale «è fatto divieto alle pubbliche
  amministrazioni di cui all' articolo 1, comma 2,
  del decreto legislativo n. 165 del 2001, nonché
  alle pubbliche amministrazioni inserite nel
  conto economico consolidato della pubblica
  amministrazione, come individuate dall' Istituto
  nazionale di statistica (Istat) ai sensi dell'
  articolo 1, comma 2, della legge 31 dicembre
  2009, n. 196, nonché alle autorità indipendenti
  ivi inclusa la Consob di attribuire incarichi di
  studio e di consulenza a soggetti già lavoratori
  privati o pubblici collocati in quiescenza. Alle
  suddette amministrazioni è altresì fatto divieto
  di conferire ai medesimi soggetti incarichi
  dirigenziali o direttivi o cariche in organi di
  governo delle amministrazioni di cui al primo
  periodo e degli enti e società da esse
  controllati, ad eccezione dei componenti delle
  giunte degli enti territoriali e dei componenti o
  titolari degli organi elettivi degli enti di cui all' articolo 2, comma 2-bis, del decreto-legge 31 agosto
  2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125. Gli incarichi, le cariche e
  le collaborazioni di cui ai periodi precedenti sono comunque consentiti a titolo gratuito. Per i soli
  incarichi dirigenziali e direttivi, ferma restando la gratuità, la durata non può essere superiore a un anno,
  non prorogabile né rinnovabile, presso ciascuna amministrazione. Devono essere rendicontati eventuali
  rimborsi spese, corrisposti nei limiti fissati dall' organo competente dell' amministrazione interessata. Gli
  organi costituzionali si adeguano alle disposizioni del presente comma nell' ambito della propria
  autonomia».
  Dalle due disposizioni, consegue che è fatto divieto alle amministrazioni pubbliche di conferire cariche
  in organi di governo delle società da esse controllate a «soggetti già lavoratori privati o pubblici collocati
  in quiescenza», se non «a titolo gratuito». Il Viminale precisa che tale disciplina, in quanto generalmente
  riferita a lavoratori in quiescenza, vale sia per i lavoratori dipendenti che per i lavoratori autonomi.
  Tuttavia, essa non si applica alle società quotate come definite all' art. 2, comma 1, lett. p), del Tusp,
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                                    Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  Dalla Cassa ammende 10 mln agli enti

  Aiuti per formare detenuti e vittime
  Dieci milioni di euro a disposizione di regioni e
  province a u t o n o m e p e r l a f o r m a z i o n e
  professionale e l' inclusione sociale e
  lavorativa dei detenuti, adulti e giovani adulti, e
  ulteriori 500 mila euro destinati ad enti pubblici
  territoriali per la realizzazione di programmi a
  sostegno delle vittime di reato, lo sviluppo
  della giustizia riparativa e la mediazione
  penale.
  È la somma che il                  Consiglio d i
  amministrazione della Cassa delle ammende
  ha deliberato di stanziare in attuazione dell'
  Accordo, stipulato nel luglio 2018, con la
  Conferenza delle regioni e d e l l e province
  autonome per la promozione condivisa di
  interventi in favore delle persone in esecuzione
  penale. L' iniziativa è frutto di una
  collaborazione con            regioni,     province
  autonome, Dipartimento dell' amministrazione
  penitenziaria e Dipartimento per la giustizia
  minorile e di comunità.
  Le aree di intervento a cui dovranno tendere i
  progetti in favore della popolazione detenuta
  riguardano i percorsi di formazione
  professionale, di inclusione sociale o di
  inserimento lavorativo nonché gli interventi di
  assistenza in caso di soggetti con figli minori.
  Inoltre avranno accesso ai finanziamenti anche
  quelle proposte che riguarderanno lo sviluppo di servizi pubblici per il sostegno alle vittime di reati, per
  la giustizia riparativa e la mediazione penale.
  A seguito di tale delibera e con una comunicazione diramata ieri, Cassa delle ammende ha quindi
  invitato regioni e province autonome a presentare, entro il prossimo 18 settembre, specifiche proposte
  progettuali della durata minima di 18 mesi, in accordo con i provveditorati regionali dell'
  amministrazione penitenziaria e gli Uffici interdistrettuali dell' esecuzione penale esterna, che abbiano
  come finalità una o più delle aree di intervento previste. Ogni proposta dovrà illustrare il fabbisogno dell'
  utenza del territorio e le azioni che si intendono realizzare per favorire l' inclusione sociale dei
  destinatari degli interventi.
  I programmi ammessi al finanziamento saranno sottoposti a monitoraggio da parte di regioni e province
  autonome nonché alla valutazione di Cassa delle ammende per la verifica dell' efficacia degli interventi
  realizzati.
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  indagine cna

  Regioni, l' autonomia vale 10 mld
  Il regionalismo differenziato comporterebbe un
  incremento dei bilanci di Lombardia, Veneto
  ed Emilia Romagna di 9,9 miliardi di euro tra
  spesa diretta e fondi agli enti locali. Nel 2017
  le spese finali del complesso delle tre regioni
  ammontavano a 46,1 miliardi: a seguito dell'
  attuazione dell' autonomia, la crescita sarebbe
  del 22% e gli effetti sarebbero apprezzabili
  soprattutto in Lombardia (+27%) e Veneto
  (+29%). È quanto emerge da un' indagine dell'
  Osservatorio economia e territorio e delle Cna
  di Lombardia, Emilia Romagna e Veneto.
  Lo studio conferma come le tre regioni, che
  con percorsi diversi hanno chiesto al governo
  maggiori spazi di autonomia ai sensi dell'
  art.116 della Costituzione, siano le regioni
  italiane più competitive d' Europa a livello
  economico, produttivo e commerciale. La
  Lombardia è al 4° posto in Europa per valore
  delle esportazioni (circa 121 miliardi di euro
  nel 2017), dietro solo ai grandi Länder
  tedeschi del Baden-Württemberg, della
  Baviera e del NordReno-Vestfalia.
  L' Emilia Romagna occupa la 6ª posizione in
  Europa per export per abitante (circa 13.500
  euro). Il Veneto figura invece all' 8° posto tra le
  principali regioni U e p e r q u o t a d e l l e
  esportazioni sul pil (oltre il 38%), livello
  leggermente inferiore solo a quello del Baden-Württemberg.
  Tuttavia se si considera la spesa media per abitante, le tre regioni si attestano tra i 2.300-2.400 euro, a
  fronte dei 4.700 euro dei Paesi Baschi e 4.400 euro del Baden-Württemberg e del Nordreno-Vestfalia. Il
  gap risulta ancora più accentuato con riferimento alle spese in conto capitale, che oscillano tra gli 88
  euro dell' Emilia-Romagna ai 132 per abitante in Veneto, ben poco rispetto ai 529 euro dei Paesi Baschi
  e dei 466 euro della Baviera.
  La dimensione dei bilanci regionali di Emilia Romagna, Lombardia e Veneto in rapporto al pil si colloca
  su livelli significativamente inferiori rispetto alla spesa media del complesso delle regioni; nel 2017 il
  rapporto spesa/pil del Veneto è -31% rispetto alla media nazionale, in Emilia-Romagna -35% e in
  Lombardia -39%.
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  proposte recepite il 24 maggio, alla vigilia del voto

  Cosa hanno chiesto i sindacati e cosa dice oggi la
  normativa
  Il concorso riservato ai precari con tre anni di
  servizio si farà. Lo ha fatto sapere il ministro
  dell' istruzione con un post pubblicato s u
  facebook il 24 maggio scorso. Bussetti ha
  spiegato che, a seguito del confronto
  costruttivo aperto insieme al presidente del
  consiglio Giuseppe Conte a Palazzo Chigi, lo
  scorso 24 aprile, con le organizzazioni
  sindacali, il governo ha deciso «di recepire nel
  primo veicolo normativo utile la proposta
  unitaria presentata dai sindacati» si legge nel
  comunicato « che troviamo concreta, di buon
  senso e in linea con il contratto di governo».
  Via libera del governo, dunque, a misure
  uniche e straordinarie per la stabilizzazione
  del precariato storico e sì a percorsi abilitanti
  aperti a tutti coloro che hanno acquisito
  adeguata esperienza, con selezione in uscita
  come nel 2013. La proposta unitaria avanzata
  dai sindacati Flc-Cgil, Cisl scuola, Uil scuola,
  Snals e Gilda-Unams si basa su un concorso
  al quale dovrebbero avere accesso tutti gli
  aspiranti docenti in possesso di almeno tre
  anni di insegnamento. Che dovrebbero essere
  ammessi senza il previo superamento di una
  selezione di ingresso.
  E che dovrebbero essere graduati all' esito
  della procedura concorsuale e immessi in
  ruolo scorrendo la relativa graduatoria.
  Non è ancora chiaro, alla luce di quanto detto ai sindacati, quale sarà la percentuale di posti e cattedre
  che sarà riservata ai candidati triennalisti, né la sequenza delle relative operazioni. Per saperlo
  bisognerà attendere l' emanazione di un atto normativo che recherà le disposizioni di dettaglio. Resta
  ferma la possibilità per i precari triennalisti di partecipare anche ai concorsi ordinari fruendo della quota
  di riserva (10%) e della valutazione dei titoli di servizio.
  Allo stato attuale, senza modifiche legislative, per accedere all' insegnamento con contratti a tempo
  indeterminato, bisogna partecipare e vincere un concorso ordinario al quale si accede con la laurea
  quinquennale (a ciclo unico o 3+2) e 24 Cfu (crediti formativi universitari) acquisiti in forma curricolare,
  aggiuntiva o extra curricolare nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e
  tecnologie didattiche, garantendo comunque il possesso di almeno sei crediti in ciascuno di almeno tre
  dei seguenti quattro ambiti disciplinari: 1) pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell' inclusione; 2)

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  preselettive a giugno: 100 domande in 100 minuti

  Concorso per direttori amministrativi Pronta la banca
  di 4 mila quesiti
  Simulazioni al via. Ai sensi dell' articolo 12
  comma 4 del Bando del concorso per dsga, di
  cui al Decreto direttoriale 2015 del 20
  dicembre 2018, il ministero dell' istruzione ha
  pubblicato la banca dati di 4.000 quesiti per la
  prova preselettiva. Il concorso è destinato al
  reclutamento di 2.004 Direttori dei Servizi
  generali e amministrativi per le Istituzioni
  scolastiche statali.
  La prova preselettiva si svolgerà nei giorni 11,
  12 e 13 giugno 2019 nelle sedi individuate
  dagli Uffici scolastici regionali. La prova avrà
  una durata massima di 100 minuti e consisterà
  nella somministrazione di 100 quesiti a
  risposta multipla, riguardanti le discipline
  previste per le prove scritte.
  Dal sito del ministero è possibile scaricare i
  quesiti per la prova preselettiva suddivisi per
  materie.
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  Dopo mesi di attesa l' ok della Bongiorno, ora verso la firma finale del contratto

  Presidi come gli altri dirigenti
  In arrivo 540 euro netti al mese per l' equiparazione

  Sono 540 euro netti al mese in più a regime,
  dal 2020, nelle buste paga dei dirigenti
  scolastici: 100 euro netti per effetto degli
  incrementi ordinari previsti per i rinnovi
  contrattuali dei dipendenti d e l pubblico
  impiego e 440 euro netti per effetto di risorse
  specifiche inserite nella legge di bilancio, per
  finanziare il maggiore carico di lavoro e le
  responsabilità derivanti dalla legge 107/2015.
  Il ministro per la pubblica amministrazione,
  Giulia Bongiorno, ha dato il via libera alla
  preintesa del contratto dell' area istruzione e
  ricerca, che interessa circa 8 mila dirigenti. L'
  accordo permetterà il quasi totale
  riallineamento della retribuzione dei dirigenti
  scolastici a quella percepita dalle altre
  categorie di dirigenti pubblici, obiettivo storico
  da sempre rivendicato al tavolo negoziale
  dalle organizzazioni sindacali che
  rappresentano la categoria.
  Con l' ok della Funzione pubblica il nuovo
  contratto potrà essere ratificato dal Consiglio
  dei ministri e, dopo i controlli della Corte dei
  conti, potrà essere sottoscritto in via definitiva,
  sarà pubblicato i n G a z z e t t a U f f i c i a l e e
  dispiegherà effetti. Il nuovo accordo giunge
  dopo un lungo periodo di sospensione della
  contrattazione collettiva di settore, che
  perdurava dal 2009. E riguarda 7.452 dirigenti scolastici e oltre 300 dirigenti degli enti di ricerca, delle
  università e delle accademie e dei conservatori. L' ipotesi di contratto, sulla quale è stato dato l' ok da
  parte della Funzione pubblica, è stata siglata il 18 dicembre scorso e prevede un nuovo e più funzionale
  sistema di relazioni sindacali.
  In particolare, le nuove disposizioni includono, come materie di contrattazione, l' individuazione delle
  posizioni dirigenziali i cui titolari debbano essere esonerati dallo sciopero, ai sensi della legge 146 del
  1990; i criteri generali per la determinazione della retribuzione di risultato; quelli per la corresponsione
  delle quote aggiuntive di retribuzione di risultato connesse ad incarichi aggiuntivi; i criteri per l'
  attribuzione di quote aggiuntive di retribuzione di risultato, a valere sulle risorse destinate a retribuzione
  di posizione, nel caso di affidamento di incarichi ad interim o reggenze per i periodi di sostituzione di
  altro dirigente; i criteri di riparto dei fondi tra quota destinata a retribuzione di posizione e quota
  destinata a retribuzione di risultato e quelli di riparto su base regionale delle risorse. Il nuovo accordo
  introduce, inoltre, misure a tutela dei dirigenti con gravi patologie e tutele per le donne vittime di
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  due master innovativi per la pianificazione strategica e integrata del territorio

  Arrivano i prevention ed emergency manager
  Al via il IV master universitario in prevention e
  in emergency manager. Nuove figure
  professionali da certificare a livello europeo,
  promosse in Italia e in Europa dall'
  associazione di promozione sociale Edimas e
  dai suoi partner nazionali, europei e
  internazionali per specializzare giovani laureati
  e professionisti con un approccio
  multidisciplinare attraverso due master
  universitari di II livello, presso l' Università
  degli studi dell' Aquila (dipartimento di
  ingegneria e scienze dell' informazione e
  matematica), nelle complesse attività della
  pianificazione integrata e strategica territoriale
  e la gestione di crisi ed emergenze, prima che
  gli eventi si verifichino. Criticità che non sono
  solo dovute a cause naturali, come terremoti o
  inondazioni, ma anche antropiche.
  Si va dalla tutela ambientale e del territorio,
  alla sicurezza sociale intesa come protezione
  e difesa civile, fino alle crisi socio-economiche
  e finanziarie. Della durata di 12 mesi, il master
  Odem (60 crediti Cfu) forma e aggiorna nel
  prevention, disaster ed emergency
  management attraverso 1.500 ore, di cui 150
  frontali e 150 di tirocinio formativo,
  esercitazioni pratiche, project work, alternando
  le lezioni frontali (9 moduli weekend, uno al
  mese, durante l' anno accademico) a corsi di formazione a distanza sulla piattaforma e-learning e
  approfondimenti integrativi.
  Un approccio che unisce il mondo del sapere accademico a quello del saper fare delle professioni, dai
  quali provengono i docenti dei master, anche grazie a intese e patrocini come quelli con
  Ferdermanagement, Federazione europea dei geologi, Anci, Lagautonomie. Stessa formula e modalità
  didattica per il master Emcp, che dura 24 mesi per 3 mila ore e rilascia 120 Cfu, con la formula
  weekend due volte al mese durante il biennio accademico. Di fatto, una certificazione unica in due
  ambiti, con un approccio più manageriale per il master Empc. Da Edimas il consiglio per i più giovani è
  il master Odem perché più spendibile e più immediatamente occupabile, permettendo di lavorare subito
  nei comuni come consulente. Gli sbocchi professionali di entrambi questi master, infatti, sono molteplici,
  sia nel settore pubblico che in quello privato.
  Certificate a livello accademico, queste figure professionali puntano a breve a ottenere anche la
  certificazione professionale europea.
  Tanto che giovedì i master sono stati presentati a Roma all' ufficio del Parlamento europeo in Italia,

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  Il rapporto sui risultati della task force attivata dall' Agenzia per la coesione territoriale

  Edilizia, enti locali a processo
  In ballo 2,1 miliardi, inerzia e ritardi nei rendiconti

  Non solo ritardi nell' esecuzione dei lavori. Le
  maggiori criticità nella realizzazione degli
  interventi di edilizia scolastica sono legate alla
  gestione della linea di finanziamento e, in
  particolare, alla rendicontazione delle spese.
  Ma è ricorrente anche l' inadeguatezza tecnica
  e l' inerzia degli enti, che fanno i conti con
  poco personale e ridotta specializzazione dei
  dipendenti pubblici. È quello che emerge nell'
  ultimo «Rapporto sulle attività e sui risultati
  della Task force edilizia scolastica» (Tfes),
  attivata fin del 2014 dall' Agenzia per la
  coesione territoriale per migliorare i processi
  di attuazione degli interventi sulle scuole
  (www.agenziacoesione.gov.it).
  Il rapporto riporta l' attività e i risultati dell'
  azione della Tfes che, dal 30 ottobre 2017 al
  31 dicembre 2018, ha visitato 1.547 enti e
  presidiato 2.533 progetti nel corso di oltre 2
  mila sopralluoghi, per un costo totale degli
  interventi ci oltre 2 miliardi e 100 milioni di
  euro stanziati complessivamente per l' edilizia
  scolastica. Un tema, l' edilizia scolastica, che
  si colloca all' incrocio di più ambiti di
  competenza relativi, in particolare, al governo
  del territorio, all' energia e alla protezione
  civile. Incidendo così sulla governance con un
  intreccio di responsabilità nelle fasi di
  programmazione, gestione e attuazione degli interventi. Evidenziando fragilità: primo fra tutti la pluralità
  di norme, spesso tra loro sovrapposte. Compito della Tfes, allora, è fornire un affiancamento e un
  supporto agli enti locali.
  Del resto, su 2.533 progetti sono stati classificati dalla Tfes 5.374 tipologie di intervento, perché il 60%
  dei singoli interventi è articolato in differenti sotto-interventi strutturali. Tra la durata prevista e quella
  effettiva degli interventi c' è uno scostamento superiore al 60%. Tuttavia, al 31 dicembre scorso, il 32%
  è concluso con certificato di fine lavori emesso. Mentre il 42% dei rimanenti interventi è in fase di
  realizzazione dell' opera e il 43% in progettazione e il 15% sta svolgendo la proceduta di affidamento
  dei lavori.
  Sono 951 gli interventi, il 36%, che presenta almeno una criticità, il 7,2% ne ha più di una e solo il 29%
  nessuna.
  La maggior parte riguarda problematiche in fase di rendicontazione (147) e inadeguatezza tecnica o
  inerzia dell' ente attuatore (142). Seguiti dal mancato o dal ritardato rilascio delle previste autorizzazioni
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