COMUNE DI RUSSI Martedì, 15 gennaio 2019
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COMUNE DI RUSSI Martedì, 15 gennaio 2019 Prime Pagine 15/01/2019 Prima Pagina Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 1 15/01/2019 Prima Pagina Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 2 Cronaca 15/01/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 5 Fuga di gas al pizza kebab Salta la vetrata d' ingresso 3 15/01/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44 Fiamme al kebab, esplode la vetrina 4 14/01/2019 Ravenna Today Polizia Municipale in festa per il patrono San Sebastiano 5 Cultura e Turismo 14/01/2019 Ravenna Today Una raccolta di scritti in vista della festa delle beate 6 15/01/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 32 Riondino, un diavolo che fa per tre 7 14/01/2019 Ravenna Today Con "Il maestro e Margherita" torna in scena Michele Riondino 8 sanità, sociale e servizi per l'infanzia 15/01/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44 Nuovo veicolo per i servizi di accompagnamento 9 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 15/01/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 5 Giorgio Pogliotti Domande, controlli, assegni: per il reddito due mesi a ostacoli 10 15/01/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 5 Marco Rogari Statali, subito la liquidazione: gratis sotto 50-60mila euro 12 15/01/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 6 G.Sa. Cantieri ancora fermi ma ripartono i bandi:+25% 14 15/01/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 6 Giorgio Santilli Subappalti, semplificazione in arrivo 16 15/01/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 8 G.Tr. Sicurezza e conti, correttivi al via 18 15/01/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 27 L.D.S. Commissioni benzinai, ok al codice tributo 19 15/01/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 27 Pasquale Mirto Stretta sullo sconto Imu per le locazioni 20 15/01/2019 Italia Oggi Pagina 31 MATTEO BARBERO Anticipi dalla Cdp 22 15/01/2019 Italia Oggi Pagina 31 PAGINA A CURA DI FRANCESCO CERISANO Decreto sicurezza senza ombre 23 15/01/2019 Italia Oggi Pagina 35 NICOLA MAVELLIA Fatturazione elettronica, freno al pil 25 15/01/2019 Italia Oggi Pagina 38 FRANCO BASTIANINI Impronte digitali e telecamere agli ingressi per controllare i dirigenti... 26 15/01/2019 Italia Oggi Pagina 40 EMANUELA MICUCCI Edilizia, corsa contro il tempo 28 15/01/2019 Italia Oggi Pagina 40 ANGELA IULIANO Presidi in campo con i sindaci La metà degli edifici è senza... 30 15/01/2019 Italia Oggi Pagina 41 EMANUELA MICUCCI Sostegno in mano ai generalisti 32
15 gennaio 2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 1
15 gennaio 2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 2
15 gennaio 2019 Pagina 5 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Cronaca Fuga di gas al pizza kebab Salta la vetrata d' ingresso Il titolare dell' attività si è messo in salvo evitando la fiammata, poi ha domato il fuoco con l' estintore RUSSI Una fiammata anomala all' accensione della piastra ha fatto scattare l' intervento dei vigili del fuoco a Russi. Nella tarda mattinata di ieri, verso le 12, i pompieri sono intervenuti al Romagnolo Pizza & Kebab di via Matteotti in seguito alla segnalazione di uno degli addetti, ma all' arrivo sul posto il principio d' incendio era già stato domato con l' estintore dal dipendente dell' attività. Stando a quanto ricostruito finora dai carabinieri di Russi (una pattuglia era in transito nella zona proprio mentre si è verificato l' incidente), l' uomo, subito dopo la fiammata, è riuscito a uscire dal locale e a chiudere il contatore centrale del gas. Porta "scollata" dal calore Nessuna deflagrazione, come invece ipotizzato in un primo momento né danni all' immobile e a quelli vicini, salvo la vetrata del kebab vicina alla piastra andata in frantumi perché, sempre stando ai primi accertamenti, il calore innescato dalla piastra ne avrebbe provocato lo scollamento facendola rompere una volta caduta. I presenti riferiscono però di uno scoppio, forse di entità minore rispetto a un' esplosione vera e propria, che potrebbe aver influito nei danni riportati dalla struttura. I vigili del fuoco sono intervenuti con due squadre dopo la segnalazione avvenuta attorno alle 11.37. Al loro arrivo hanno trovato una situazione tutto sommato sotto controllo, ma sono comunque rimasti fino alle 13.50 per eseguire i necessari accertamenti tecnici e per redarre la relazione sullo stato dell' edifico. Si parla di ingenti danni, che saranno presi in esame anche dai tecnici comunali. Spetta infatti a loro l' ultima parola sull' agibilità o meno dell' attività commerciale. Nessuno è rimasto ferito durante l' incendio. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 3
15 gennaio 2019 Pagina 44 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Cronaca RUSSI SOPRA ALL' ESERCIZIO SI TROVAVA UNA DONNA CON UN NEONATO Fiamme al kebab, esplode la vetrina Paura ieri mattina all' angolo tra le vie Matteotti e Garibaldi PAURA a Russi nella tarda mattinata di ieri per un' esplosione nella pizzeria kebab di via Matteotti, all' angolo con via Garibaldi, proprio di fronte all' ex ospedale. Il tutto si è risolto fortunatamente solo con un grande spavento per i gestori dell' attività e per la giovane mamma che abita proprio sopra il negozio, e con alcuni danni materiali all' attività. I titolari di 'Romagnolo Pizza & Kebab', due giovani pakistani, avevano da poco iniziato a lavorare preparando la cucina. Dai primi accertamenti e dal loro racconto pare che dall' olio bollente sul fornello sia partita una grande fiammata che a contatto con l' aria satura di vapore all' interno del negozio ha provocato la deflagrazione. Uno scoppio tanto violento da far saltare la vetrina con i suoi infissi. UN GRANDE spavento per i gestori che si sono subito precipitati fuori dal negozio. Ma la violenza della deflagrazione è stata avvertita anche nell' appartamento sopra il negozio dove si trovavano una giovane mamma, che stava allattando il suo bimbo di tre mesi, e sua madre. Affacciatesi alla finestra, le due donne hanno visto il fumo salire dal negozio e sono subito scese in strada. Sul posto sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco arrivati con due mezzi, i carabinieri e la polizia municipale di Russi. Il 'Romagnolo Pizza & Kebab' si affaccia sulla provinciale Brisighellese Ravennate, che attraversa il paese, proprio di fronte al semaforo. c. l. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 4
14 gennaio 2019 Ravenna Today Cronaca Polizia Municipale in festa per il patrono San Sebastiano La festa ha una valenza territoriale provinciale ed è organizzata col concorso di tutte le altre Polizie Locali del territorio 1 "Ero obeso e triste, viaggiare mi ha salvato. Ho scelto di essere felice, ma mi mancano i cappelletti..." 2 E' morto Stefano Evangelisti, storico allenatore del Classe: aveva 53 anni 3 Bimba ha la leucemia, la classe si vaccina contro l' influenza. "La scuola è una grande comunità" 4 Tutto pronto in Municipio per il matrimonio: ma gli sposi non si presentano Il 2 1 g e n n a i o r i c o r r e l a f e s t i v i t à d i San Sebastiano, patrono e protettore della Polizia Locale che quest' anno si celebra a Cervia. La festa ha una valenza territoriale provinciale ed è organizzata col concorso di tutte le altre Polizie Locali del territorio. Per tutti gli appartenenti al Corpo è un momento di incontro e celebrazione di ciò che rappresenta la Polizia Locale nella comunità dove quotidianamente è impegnata. La cerimonia inizia alle 10.00 con la Santa Messa, celebrata nel Duomo di Cervia dal Vescovo vicario di Ravenna Monsignor Alberto Brunelli e dall' Arciprete di Cervia Don Pierre Laurent Cabantous, alla presenza del Prefetto di Ravenna, del Sindaco di Cervia, del Comandante della Polizia locale di Cervia, con la partecipazione del Corpo di Polizia Provinciale e delle Polizie Locali di Ravenna, Cervia, Russi, dei Comuni dell' Unione della Bassa Romagna e dell' Unione della Romagna Faentina e delle autorità provinciali e locali. La giornata di San Sebastiano è anche il momento per ringraziare pubblicamente la Polizia Locale per il prezioso lavoro svolto, in un clima di profonda collaborazione e di serenità per garantire legalità e sicurezza ai cittadini e agli ospiti delle località. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 5
14 gennaio 2019 Ravenna Today Cultura e Turismo Una raccolta di scritti in vista della festa delle beate La Parrocchia S. Apollinare, in collaborazione con l' Associazione Culturale Ettore Masoni, Capit Ravenna e con il patrocinio del Comune di Russi, propone due appuntamenti per la celebrazione di beata Margherita Molli e della sua discepola e parente, beata Gentile Giusti. Venerdì 18 gennaio alle ore 20.45, presso il cine-teatro Jolly, in via Cavour 5, in preparazione alla festa delle beate verrà presentata la raccolta "Un cuore che ascolta", scritti, riflessioni e tracce per incontri di Mons. Mario Babini (nato a Russi nel 1925, morto dieci anni fa) curata dalle famiglie del gruppo Ancora; mentre domenica 27 gennaio alle ore 11.00, nella Chiesa Arcipretale di piazza Farini, si terrà la celebrazione solenne in memoria delle due beate alla presenza del Mons. Giorgio Orioli. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 6
15 gennaio 2019 Pagina 32 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Cultura e Turismo "IL MAESTRO E MARGHERITA" Riondino, un diavolo che fa per tre A Russi e a Cesena una delle più strazianti e straordinarie storie d' amore della letteratura RUSSI -CESENA Dopo Cattolica, dove l' artista e tutti i protagonisti hanno soggiornato in novembre per la messa a punto dell' opera, due nuove date in Romagna per Michele Riondino con il suo spettacolo Il maestro e Margherita di Michail Bulgakov per la regia di Andrea Baracco: questa sera al Comunale di Russi e da domani al Bonci di Cesena, dove resterà in scena fino al 20 gennaio. A firmare la drammaturgia dell' opera è Letizia Russo mentre affiancheranno il protagonista Riondino nel ruolo di Wo land (Satana), Francesco Bonomo (Maestro/Ponzio Pilato) e Federica Rosellini (Margherita), con musiche originali di Giacomo Vezzani. Una delle più strazianti e straordinarie storie d' amore della letteratura, Il Maestro e Margherita è un romanzo pieno di colori potenti e assoluti, tutti febbrilmente accesi, quasi allucinanti. Si passa in un attimo dal registro comico alla tirata tragica, dal varietà all' interrogarsi su quale sia la natura dell' uomo e dell' amore. Basso e alto convivono costantemente creando un gioco quasi funambolico, pirotecnico, in cui ci si muove sempre sulla soglia dell' impossibile, del grottesco, della miseria e del sublime. Dice la drammaturga: «Il Maestro e Margherita, tra i tanti temi che affronta, parla anche di come l' immaginazione umana sia un' arma potente e fragile, in grado di erigere strutture grandiose ma incapace di contenere davvero il Mistero. Nella versione teatrale che proponiamo, le tre linee narrative su cui si muove il racconto di Bulgakov saranno lette e restituite attraverso un meccanismo di moltiplicazione dei registri e dei ruoli, facendo dell' evocazione e dell' immaginazione le chiavi per immergersi in un racconto complesso e tragicomico come la vita». «Il romanzo di Bulgakov offre una triplice veste al diavolo - ha spiegato Riondino al Corriere Romagna -; Woland inizialmente ci appare nobile anche se decadente ma si rivelerà avere una triplice voce e un triplice corpo, cercando nel mio piccolo di modificarmi sia a livello fisico sia a livello vocale». www.ater.emr.it. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 7
14 gennaio 2019 Ravenna Today Cultura e Turismo Con "Il maestro e Margherita" torna in scena Michele Riondino Ad aprire l' anno della stagione teatrale di Russi mercoledì 16 gennaio, ore 20.45, arriva Il maestro e Margherita, il nuovo spettacolo di Michele Riondino. L' artista e tutti i protagonisti hanno soggiornato proprio in Romagna in novembre per la messa in scena del capolavoro di Michail Bulgakov, una produzione del Teatro Stabile dell' Umbria che o r a a p p r o d a a Russi. A f i r m a r e l a drammaturgia dell' opera Letizia Russo mentre affiancheranno il protagonista, Michele Riondino nel ruolo di Woland, Francesco Bonomo (Maestro/Ponzio Pilato), Federica Rosellini (Margherita), Giordano Agrusta, Carolina Balucani, Caterina Fiocchetti, Michele Nani, Alessandro Pezzali, Francesco Bolo Rossini, Diego Sepe, Oskar Winiarski, con musiche originali di Giacomo Vezzani. Un eterogeneo gruppo di attori dà vita alle straordinarie, magiche e perturbanti pagine di Michail Bulgakov; faremo palpitare i nostri cuori dando corpo ad una delle più strazianti e straordinarie storie d' amore della letteratura, quella tra il Maestro e Margherita e quel loro rimanere fatalmente impigliati, imprigionati quasi, l' uno nel corpo e nella mente dell' altra. Il Maestro e Margherita è un romanzo pieno di colori potenti e assoluti, tutti febbrilmente accesi, quasi allucinanti. Si passa in un attimo dal registro comico alla tirata tragica, dal varietà più spinto all' interrogarsi su quale sia la natura dell' uomo e dell' amore. Basso e alto convivono costantemente creando un gioco quasi funambolico, pirotecnico, in cui ci si muove sempre sulla soglia dell' impossibile, del grottesco, della miseria e del sublime. A volte si ride, a volte si piange, spesso si ride e piange nello stesso momento. Insomma, in questo romanzo, si vive, sempre. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 8
15 gennaio 2019 Pagina 44 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) sanità, sociale e servizi per l'infanzia Nuovo veicolo per i servizi di accompagnamento SABATO alle 11, in piazza Farini 1 a Russi, la società Progetto Mobilità Garantita Italia spa, con la responsabile del progetto Antonietta Schembri e il responsabile territoriale enti Gianluca Palazzotti, consegnerà al sindaco Sergio Retini e all' assessore alle Politiche socio-sanitarie Laura Errani le chiavi di un nuovo veicolo Ford Custom attrezzato per il trasporto di persone con difficoltà motorie. Il mezzo sarà di fondamentale importanza in quanto verrà utilizzato a favore della cittadinanza per servizi di accompagnamento rivolto a persone con difficoltà motorie, anziani e ragazzi frequentanti il centro ricreativo Paradiso. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 9
15 gennaio 2019 Pagina 5 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Domande, controlli, assegni: per il reddito due mesi a ostacoli Sussidio di cittadinanza. A febbraio l' Inps dovrà preparare i moduli per le richieste da far partire a marzo - Solo cinque giorni per verificare il possesso dei requisiti: dai redditi alla residenza Due mesi di "fuoco" per il decollo del reddito di cittadinanza. Èatteso dal consiglio dei ministri di giovedì - secondo il timing del vice premier Luigi Di Maio - il via libera al decreto legge che entrerà in vigore il giorno successivo alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Ma l' avvio è legato a una serie di adempimenti (decreti ministeriali, verifiche da parte di Inps e Comuni, circolari attuative) da varare in tempi strettissimi, pena lo slittamento dell' operatività della nuova misura. La macchina organizzativa sarà messa alla prova dal 1° marzo, quando una platea di 1,7 milioni di nuclei familiari (4,9 milioni di persone) potenzialmente beneficiaria del reddito di cittadinanza - i richiedenti potrebbero essere anche di più - si recherà agli uffici postali e ai Caf accreditati per chiedere informazioni. Il vicepremier Luigi Di Maio ha annunciato che verrà creato un sito ad hoc, e le domande potranno essere presentate anche in via telematica, ma c' è da attendersi che in molti preferiranno recarsi di persona. Prima ancora, dunque presumibilmente nella seconda decade di febbraio (entro 30 giorni dall' entrata in vigore del Dl), dovrà essere predisposto dall' Inps il modulo di domanda, sentito il ministero del Lavoro. In 5 giorni la verifica Inps Una volta presentata la richiesta (a Poste, Caf o sul sito), le informazioni contenute nella domanda saranno comunicate all' Inps entro 10 giorni lavorativi. Poi l' Inps dovrà verificare entro 5 giorni lavorativi dalla data di comunicazione il possesso dei requisiti d' accesso. C' è da chiedersi se l' Inps sarà in grado in tempi così stretti di fare le verifiche, e se lo saranno i Comuni che dovranno verificare i requisiti di residenza e di soggiorno, per comunicarne l' esito sulla nuova piattaforma informatica Siupl. Tra i soggetti coinvolti, i Caf da tempo chiedono un confronto con Governo e Inps, lamentando che la convenzione Isee 2019 non è ancora stata stipulata, e ritenendo insufficiente la dotazione finanziaria alla luce dei nuovi compiti. La card dovrà essere ritirata alle Poste. Coinvolti tutti gli over 18 Ma da maggio c' è un altro passaggio chiave, che può presentare delle criticità, visto che il sussidio è condizionato alla dichiarazione da parte di tutti i componenti del nucleo familiare Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 10
15 gennaio 2019 Pagina 5 Il Sole 24 Ore
15 gennaio 2019 Pagina 5 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali CANTIERE PENSIONI Statali, subito la liquidazione: gratis sotto 50-60mila euro Tra le ipotesi, la parziale copertura da parte statale degli interessi senza vincoli ROMA Rush finale per la limatura del capitolo pensioni del decreto su "quota 100" e reddito di cittadinanza. Proseguono senza sosta le riunioni tecniche in vista del varo del provvedimento atteso per giovedì. Uno degli ultimi da sciogliere sul versante previdenziale è quello del meccanismo per garantire le liquidazioni ai dipendenti pubblici c h e opteranno per le uscite anticipate. Il Governo punta tutto sul prestito bancario (ponte, sul quale si sta lavorando con l' Abi) per dare la possibilità agli statali di ottenere il Tfs in tempo reale al momento del pensionamento, compreso quello di "vecchiaia". Una delle ultime ipotesi sul tavolo prevede la garanzia totale dello Stato anche sugli interessi da corrispondere agli istituti di credito fino a un massimo di 50-60mila di liquidazione. Sopra questa soglia gli interessi sarebbero a carico dei lavoratori pubblici ma in una misura considerata contenuta (1,5- 1,6%). Questa soluzione consentirebbe di rendere sostanzialmente "gratuito" per gli statali " l ' anticipo" (rispetto alla tempistica convenzionale) del Tfs, o di una fetta cospicua, così come chiesto dalla ministra della Pa, Giulia Bongiorno, e al tempo stesso di contenere gli oneri a carico dello Stato che si farebbe carico degli interessi non in toto. Ma fino a ieri all' esame dei tecnici c' erano anche altre due o tre opzioni. Compresa quella di "copertura" dello Stato di una quota fissa degli interessi per l' anticipo del Tfs ovviamente senza "tetti". La decisione definitiva sarà presa tra oggi e domani in prossimità del varo del Dl. A questo punto sembra comunque improbabile che la situazione possa restare quella attuale: non meno di due anni di tempo per incassare il Tfs, previsto addirittura in tre rate se superiore ai 100mila euro lordi annui. Questa procedura si trascina dal 2010, da uno dei primi provvedimenti di taglio lineare che hanno preceduto le successive spending review. Un differimento che i sindacati hanno da tempo impugnato davanti alla Consulta contestando l' evidente disparità di trattamento rispetto ai lavoratori privati. Anche per questo motivo il finanziamento su convenzione Abi varrebbe per tutti i futuri pensionamenti nella Pa e non solo per "quota 100". L' altra questione aperta è il ricambio ai vertici dell' Inps. Il mandato dell' attuale presidente Tito Boeri scade a Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 12
15 gennaio 2019 Pagina 5 Il Sole 24 Ore
15 gennaio 2019 Pagina 6 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali DATI CRESME 2018 Cantieri ancora fermi ma ripartono i bandi:+25% Il codice varato nel 2015 funziona a pezzi, ma resta largamente inattuato ROMA Continua la fase di espansione degli appalti «di carta», mentre i cantieri sono ancora fermi. Il governo ha confermato nell' aggiornamento del Def l' ennesima riduzione della spesa in investimenti pubblici per il 2018 (a dispetto delle previsioni di crescita fatte fino a maggio dal precedente governo), ma l' anno appena concluso ha fatto registrare un boom dei bandi di gara delle stazioni appaltanti, con un incremento del 25% per importo rispetto al 2017: 29,7 miliardi contro 23,7. A diffondere questi dati è stato ieri il Cresme, istituto di ricerca del mondo dell' edilizia. Il mese di dicembre ha segnato un risultato mensile storico, sono stati pubblicati 3.140 bandi per 6,7 miliardi di euro, quasi il doppio di quanto messo in gara nel dicembre 2017. Crescono tutte le classi dimensionali di opere bandite, con l' eccezione di quella più grandi, sopra i 50 milioni (-4,7%), mentre il picco è raggiunto con le opere medio-alte fra 15 e 50 milioni di euro che hanno registrato una crescita del 74%. Anche sul piano territoriale, l' incremento dei bandi di gara è generalizzata: 20,8% nel nord-ovest, 30,3% nel nord-est, 55,6% al centro, 85,5% al sud, 25,6% nelle isole. La crescita delle procedure di gara si riflette sul trend delle aggiudicazioni, pure in forte ascesa: si è passati da 14 miliardi del 2017 a 17,2 miliardi del 2018, con un +23%. A spingere più forte sono stati i mercati più tradizionali e in particolare gli appalti di sola esecuzione (+113%) che fanno largamente ricorso al criterio del massimo ribasso e quindi scontano meno le difficoltà collegate alla composizione delle commissioni aggiudicatrici. I grandi enti di spesa hanno registrato tutti picchi alti di crescita delle aggiudicazioni: +97% i comuni, +162% le Fs, +115% le concessionarie autostradali. Unico grande committente ancora fermo è l' Anas (-2,3%). Un segnale che fa ben sperare per una ripresa effettiva della spesa nel 2019. Restano tuttavia numerosi problemi irrisolti a bloccare la cinghia di trasmissione fra l' aggiudicazione e l' apertura dei cantieri, a partire dal fenomeno dei ricorsi successivi all' aggiudicazione, per non parlare dell' ampia verifica del governo su numerose opere in corso. Quanto al codice degli appalti, che è stato il motivo principale del blocco nei tre anni passati, è presto per dire se la crisi sia finita. Le resistenze delle amministrazioni restano forti e sembra piuttosto che le regole abbiano preso a funzionare a pezzi, con alcune stampelle, ma abbiano bisogno comunque di una messa a punto. L' Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 14
15 gennaio 2019 Pagina 6 Il Sole 24 Ore
15 gennaio 2019 Pagina 6 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Subappalti, semplificazione in arrivo Riforma del codice. Le Pa non saranno più obbligate a prevedere l' indicazione di una «terna» delle imprese in gara Autostrade. Tra gli emendamenti convergenti Lega-M5S quello che elimina il tetto del 20% ai lavori in proprio dei concessionari ROMA Subappalto semplificato per le imprese senza più l' obbligo di indicare già in gara la terna dei possibili subappaltatori. Robusto sconto ai concessionari autostradali e di lavori pubblici che non dovranno più limitare al 20% i lavori realizzati «in proprio». Possibilità per le amministrazioni di appaltare tutti i lavori di manutenzione ordinaria sulla base di un progetto definitivo, in modo da rendere più celeri gli affidamenti. Semplificazioni delle procedure di approvazione di convenzioni e programmi da parte del Cipe. Aggiustamento dei meccanismi di esclusione automatica delle offerte anomale con l' eliminazione dal calcolo della media delle punte di ribasso maggiore e minore: in questo modo si ridurrà ulteriormente l' impatto sulla gara delle offerte più distanti dalla media. Sono queste le principali misure del primo pacchetto di correzioni al codice degli appalti condivise dalle due forze di maggioranza Lega e M5S: sono emendamenti al decreto semplificazioni, all' esame delle commissioni Affari costituzionali e Lavori pubblici d e l Senato. Correzioni attese soprattutto dalle imprese che chiedono di semplificare le regole del codice. Dopo le deroghe inserite nella legge di bilancio alle procedure di gara per le opere fino a 350mila opere, a Palazzo Madama dovrebbe passare il primo restyling del codice che riguarda per ora una decina di norme. Le convergenze Lega-M5s si ricavano dai due emendamenti principali presentati dai due gruppi all' articolo 5 del decreto legge: quello del Carroccio con prima firmataria Antonella Faggi e quello grillino che porta anche la firma del capogruppo Stefano Patuanelli. Ci sono poi anche altri emendamenti presentati dai due gruppi indipendentemente, che andranno verificati durante le votazioni (al via da oggi) per capire se potranno avere o meno il sostegno della maggioranza. Farà discutere certamente la proposta leghista (primo firmatario Claudio Barbaro) sulla società «Sport e salute», voluta dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti per sostituire Coniservizi e gestire gran parte dei fondi attribuiti al Coni. Se passasse l' emendamento Barbaro alla spa sarebbe attribuito la qualifica di centrale di committenza e potrebbe gestire gli appalti per conto delle amministrazioni aggiudicatrici o degli enti aggiudicatori operanti nel settore dello sport. Una Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 16
15 gennaio 2019 Pagina 6 Il Sole 24 Ore
15 gennaio 2019 Pagina 8 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali CONFRONTO GOVERNO-comuni Sicurezza e conti, correttivi al via Arriverà dopodomani in conferenza Stato-Città la proposta del governo per i correttivi alla manovra sui conti degli enti locali. Del tema si è discusso ieri nell' incontro fra il premier Conte e i sindaci dell' Anci, che aveva in cima all' ordine del giorno il confronto sul decreto sicurezza. Sul tema, la rottura si è ricomposta con l' assicurazione del governo a lavorare con circolari attuative sui punti più contestati dai sindaci. Tre, prima di tutto: mantenere l' accesso al sistema Sprar per i soggetti vulnerabili, che dovrebbe essere assicurato dal ministero dell' Interno anche attraverso l' utilizzo di fondi europei, l' applicazione di modalità uniformi per la presa in carico dei richiedenti asilo da parte delle Asl (a questo penserà una circolare congiunta di Viminale e ministero della Salute) e la trasmissione ai Comni dei dati su numero, età e sesso delle persone ospiti nei centri di accoglienza. Sui bilanci, al Mef si lavora per trovare più soldi da dedicare al fondo Imu-Tasi (passato a 190 milioni dai 300 dell' anno scorso) e a limare un po' gli obblighi di accantonamento sulle mancate riscossioni, premiando gli enti più puntuali nel trasformare in incassi le entrate accertate. © RIPRODUZIONE RISERVATA. G.Tr. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 18
15 gennaio 2019 Pagina 27 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali CARBURANTI Commissioni benzinai, ok al codice tributo Via libera al codice tributo 6896 da utilizzare per compensare in F24 il credito d' imposta del 50% sulle commissioni addebitate dal 1° luglio 2018 sugli incassi con le carte di credito agli esercenti di impianti di distribuzione di carburante. Il codice è stato introdotto dalla risoluzione 14 gennaio 2019, n. 3/E. L' agevolazione è riservata agli esercenti di impianti di distribuzione di carburante ed è un credito d' imposta del 50% sul totale delle commissioni addebitate per le transazioni effettuate dal 1° luglio 2018, tramite sistemi di pagamento elettronico mediante carte di credito, emesse da operatori finanziari. Il credito d' imposta può essere utilizzato esclusivamente in compensazione, in F24, dal periodo d' imposta successivo a quello di maturazione. Il credito d' imposta è stato introdotto per venire incontro ai distributori che, dallo scorso primo luglio, hanno visto aumentare notevolmente i pagamenti tracciati, in quanto da questa data il costo per l' acquisto di carburante per autotrazione e la relativa Iva sono rispettivamente deducibili e detraibili (anche se in parte), solo se il pagamento avviene con strumenti tracciabili. Dal primo gennaio 2019, va ricordato inoltre che, a questi fini, sono necessari anche la fattura elettronica e l' indicazione della targa del veicolo in fattura. Sempre ieri l' agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 4/E, ha istituito il codice tributo «APVE», per il recupero in compensazione, tramite modello «F24 Enti pubblici» (F24 EP), del credito riconosciuto dall' Inps, ai sensi dell' articolo 1, comma 177, della legge 11 dicembre 2016, n. 232. © RIPRODUZIONE RISERVATA. L.D.S. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 19
15 gennaio 2019 Pagina 27 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali IMMOBILI E FISCO Stretta sullo sconto Imu per le locazioni Solo le associazioni firmatarie possono rilasciare l' attestazione Il ministero delle Infrastrutture, con nota del 3 gennaio 2019, interviene sul nuovo mercato delle attestazioni di corrispondenza dei contratti di locazioni agli accordi territoriali per accedere alla riduzione del 25% di Imu e Tasi prevista per gli immobili locati a canone concordato. Con Dm 16 gennaio 2017 sono stati individuati i criteri generali per la realizzazione degli accordi territoriali per la stipula dei contratti di locazione a canone concordato. In particolare, l' articolo 1, comma 8, prevede che le parti contrattuali possano essere assistite a loro richiesta dalle rispettive organizzazioni della proprietà edilizia e d e i conduttori. Se le parti decidono di non farsi assistere è prevista comunque un' attestazione della rispondenza del contenuto del contratto, sia sotto il profilo economico che normativo, all' accordo territoriale, «anche con riguardo alle agevolazioni fiscali». Tale attestazione deve essere fornita da parte di «almeno una organizzazione firmataria dell' accordo». Proprio quest' ultima precisazione ha dato luogo alla richiesta di chiarimenti da parte di un Comune, il quale aveva ricevuto un' attestazione da un' organizzazione degli inquilini non firmataria dell' accordo territoriale. Ad avviso di tale organizzazione, la legittimità del proprio operato derivava dall' aver dichiarato unilateralmente al Comune la propria adesione all' accordo locale, essendo peraltro tra le organizzazioni sottoscrittrici della convenzione nazionale del 25 ottobre 2016. In particolare, il Comune formulava al ministero due quesiti chiedendo se le agevolazioni debbano ritenersi condizionate all' attestazione di rispondenza effettuata esclusivamente da una delle organizzazioni firmatarie dell' accordo territoriale, e se le organizzazioni non firmatarie possano rilasciare le attestazioni semplicemente notificando al Comune una propria unilaterale adesione all' accordo territoriale, senza un preventivo assenso o intensa con le altre organizzazioni firmatarie. Il Ministero conferma quanto previso nel Dm ovvero che la spettanza delle agevolazioni fiscali «restano condizionate alla prevista attestazione di rispondenza da rilasciarsi da parte di almeno una delle associazioni firmatarie dell' accordo territoriale». Sulla possibilità per un organizzazione non firmataria di rilasciare l' attestazione ad avviso del Ministero «è opportuno che la richiesta di adesione all' accordo territoriale sia condivisa dalle organizzazioni firmatarie mediante apposita clausola interpretativa». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 20
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15 gennaio 2019 Pagina 31 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Anticipi dalla Cdp Al via da oggi e fino al 28 febbraio le domande di regioni e d enti locali per ottenere dalla Cassa depositi e prestiti anticipazioni di liquidità da destinare al pagamento dei debiti commerciali. Le modalità operative sono state definite da via Goito con la circolare n. 1292/2019, ma rimangono i dubbi degli operatori rispetto agli altri possibili canali di approvvigionamento. La misura è quella prevista dai commi 849 e seguenti della legge n. 145/2018: tali disposizioni consentono agli enti territoriali di richiedere a banche, intermediari e istituzioni finanziarie dell' Ue, fra cui appunto la Cassa, anticipazioni di liquidità fino a 3/12 delle entrate correnti (per le regioni fino al 5% delle entrate del titolo I) accertate nel 2017, da destinare al pagamento di debiti, certi, liquidi ed esigibili, maturati alla data del 31 dicembre 2018, relativi a somministrazioni, forniture, appalti e a o b b l i g a z i o n i p e r p r e s t a z i o n i professionali. Si tratta di un meccanismo solo in parte analogo a quello a suo tempo introdotto dal dl 35/2013 e dal ddl 66/2014. Anche in tal caso, le risorse non costituiscono debito e vengono erogate solo in termini di cassa, per cui non possono coprire nuove spese. A differenza dei due precedenti provvedimenti però, le nuove anticipazioni dovranno essere rimborsate entro il prossimo 15 dicembre o anticipatamente in conseguenza del ripristino della normale gestione della liquidità, alle condizioni pattuite contrattualmente con gli istituti finanziatori. Alle anticipazioni sarà applicato un tasso pari all' Euribor a tre mesi maggiorato di uno spread dello 0,98%. Tale parametro dovrà essere posto alla base della valutazione di convenienza da parte degli enti rispetto ad altri possibili controparti, ivi compreso il tesoriere che può sempre erogare anticipazioni, per quest' anno fino a 4/12 delle entrate correnti accertate nel 2017. MATTEO BARBERO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 22
15 gennaio 2019 Pagina 31 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Il dl Salvini non cambierà. Confronto Anci-governo su quattro dossier e note interpretative Decreto sicurezza senza ombre Sanità garantita. Vulnerabili e minori nel sistema Sprar Il decreto sicurezza non cambierà, ma sarà integrato d a c i r c o l a r i i n t e r p r e t a t i v e c h e chiariranno gli aspetti più controversi e di più difficile applicazione per i sindaci. E' questa la promessa che l' Anci ha strappato ieri al presidente del consiglio, Giuseppe Conte, dopo l' incontro a palazzo Chigi sul decreto Salvini. L' interlocuzione col governo si muoverà su quattro fronti individuati nel Comitato direttivo riunito dall' Anci giovedì scorso. D' ora in avanti saranno comunicati ai municipi i nominativi delle persone domiciliate nei centri di accoglienza, un dato che prima gli enti acquisivano in automatico attraverso la residenza e di cui, invece, oggi non dispongono più, visto che, in assenza di iscrizione anagrafica il domicilio viene comunicato esclusivamente alla Questura. L' obbligo di comunicare e a g g i o r n a r e costantemente i dati delle presenze nelle strutture di accoglienza graverà sui prefetti che dovranno trasmettere ai comuni le informazioni su numero e tipologia delle persone ospitate nonché sul loro turnover. Ciò consentirà ai sindaci di programmare meglio l' erogazione dei servizi. Sarà inoltre garantita un' uniformità sul territorio nazionale nell' erogazione dell' assistenza sanitaria ai richiedenti asilo perché, come ha spiegato il presidente dell' Anci, Antonio Decaro, «ci sono ancora alcune Asl che fanno la presa in carico dei richiedenti asilo e altre che non la fanno». Tutto questo nonostante il dl 113/2018 chiarisca che l' accesso ai servizi sanitari va comunque garantito anche con il solo domicilio. Il terzo tema d' attenzione riguarda le persone vulnerabili. L' Anci ha chiesto di inserirle nel sistema Sprar perché nei Cas, i Centri di accoglienza straordinaria, «quelle persone non ricevono l' accoglienza di cui hanno bisogno e le problematiche si scaricano sulle comunità», ha chiarito Decaro. La soluzione proposta dai sindaci prevede un meccanismo che consenta di affiancare ai posti Sprar un numero di posti specificamente destinati ai «casi vulnerabili», finanziati da risorse europee (ex Fondi Asilo Migrazione e Integrazione). Infine, il governo ha assicurato l' Anci sul costo dei minori stranieri non accompagnati che verranno inseriti negli Sprar con oneri a carico di questi ultimi e non dei municipi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 23
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15 gennaio 2019 Pagina 35 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Fatturazione elettronica, freno al pil La fatturazione elettronica non comporterà benefici al pil del paese ma, al contrario, per i primi mesi del 2019 peserà negativamente, andando ad aggravare i tendenziali di fine 2018, già non positivi. Il sistema fattura elettronica, infatti, come previsto dall' Inr, ha dovuto pagare lo scotto di una introduzione brusca e non graduale, basata sull' errata convinzione che l' adempimento fosse del tutto analogo all' introduzione dell' obbligo di fattura elettronica verso la pubblica amministrazione ( c h e peraltro vide in un' introduzione graduale con l' obbligo di fatturazione elettronica verso la p.a. limitata, nel 2014, alle sole amministrazioni centrali, estesa, dal 2015, a tutte le rimanenti amministrazioni pubbliche). Analogia del tutto fuorviante sia per la drammatica diversità dei numeri di transazioni da gestire, sia per l' enorme eterogeneità di casistiche che i rapporti azienda vs. azienda (b2b) e azienda vs. consumatore (b2c) generano nelle concrete attività quotidiane. Da qui lo scenario che è sotto i nostri occhi: migliaia di imprese devono ancora capire quale sia la soluzione informatica ottimale, le società di software colmano giorno dopo giorno le lacune dei propri applicativi grazie alle segnalazioni delle aziende, la rete telematica ad alte prestazioni della Tim che entra in crisi nei primi giorni di attivazione, l' Agenzia delle entrate fatica a gestire la massa di richieste di informazione e supporto che piovono da tutta Italia. Tale clima genera un livello tale di incertezza da rallentare le ordinarie operazioni commerciali, oltre ad accrescere la tentazione di non fatturare nelle operazioni b2c. Certo non ha giovato l' approvazione della legge di Bilancio nelle ultime ore del 2018, costringendo molte realtà ad aspettare il nuovo anno per capire in che regime contabile si sarebbero trovate e quindi organizzarsi di conseguenza: regime forfetario, fattura elettronica no, regimi normali, fattura elettronica sì. NICOLA MAVELLIA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 25
15 gennaio 2019 Pagina 38 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali le misure contro l' assenteismo del governo conte sbarcano anche nella scuola. Con alcuni accorgimenti Impronte digitali e telecamere agli ingressi per controllare i dirigenti scolastici. Per docenti e Ata un decreto ad hoc Uno dei disegni di legge collegati alla legge n. 145 del 30 dicembre 2018 (di bilancio 2019), quello contenente interventi per la concretezza delle azioni delle pubbliche amministrazioni e la prevenzione dell' assenteismo, approvato dal Senato il 6 dicembre 2018, ha iniziato la settimana scorsa in sede referente il suo iter nelle Commissioni I (Affari costituzionali) e XI (Lavoro pubblico e privato) della Camera dei deputati. L' articolo 2 del provvedimento voluto dal ministro della pa, Giulia Bongiorno, definisce le misure per il contrasto all' assenteismo. Il comma 1 dispone in particolare che ai fini delle verifica dell' osservanza dell' orario di lavoro le amministrazioni dello Stato devono introdurre - seppure nel rispetto dei principi di proporzionalità, non eccedenza e gradualità sanciti dall' articolo 5, paragrafo 1, lett. c) del regolamento Ue 2016/679 - sistemi di verifica biometrica dell' identità e di videosorveglianza degli accessi, in sostituzione dei diversi sistemi di rilevazione automatica, attualmente in uso. Successivamente all' approvazione della legge sarà un decreto del presidente del consiglio dei ministri che dovrà individuare le modalità attuative per l' introduzione dei nuovi sistemi di verifica. I nuovi sistemi di verifica biometrica dell' identità e di sorveglianza si applicheranno, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica e con l' utilizzo delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente, anche agli istituti e scuole di ogni ordine e grado e alle istituzioni educative tenendo conto delle loro specificità organizzative e funzionali e nel rispetto dell' autonomia organizzativa e didattica, di ricerca e di sviluppo ad essi riconosciuta dalle vigenti disposizioni. Per i dirigenti scolastici il comma 2 dell' articolo 2 dispone tra l' altro che dovranno adeguare la propria prestazione lavorativa nella sede di lavoro alle esigenze dell' organizzazione e dell' incarico dirigenziale svolto, nonché a quelle connesse con la corretta gestione delle risorse umane. Per tali finalità anche ai Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 26
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15 gennaio 2019 Pagina 40 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Firmato il primo decreto del Viminale che stanzia 400 mln per la sicurezza delle scuole Edilizia, corsa contro il tempo Intanto Conte rilancia la struttura per la progettazione Ai comuni quasi 400 milioni per la sicurezza delle scuole per il 2019, ma anche per quella di strade, edifici pubblici e p a t r i m o n i o comunale. Il ministero dell' interno ha, infatti, adottato il decreto di riparto di 394.490.000 euro previsto entro il 10 gennaio dalla legge Bilancio, appena entrata in vigore. Tempi stretti anche per altri provvedimenti a favore dell' edilizia scolastica stabiliti dalla manovra. Entro oggi, 15 gennaio, il Viminale deve dare comunicazione a ciascun comune dell' importo che gli spetta di quelle risorse, così che possa iniziare i lavori entro il 15 maggio come prevede la manovra. Se non li inizierà entro quella data, la norma stabilisce che il ministero revochi il contributo in tutto o in parte entro il 15 giugno con un apposito decreto. Corsa contro il tempo per il ministro dell' interno Matteo Salvini anche per un altro decreto, quello che il Viminale dovrà emanare entro il 20 gennaio, di concerto con il Mef e previa intesa con Conferenza Stato-città e autonomie locali, con cui ripartire il contributo di 190 milioni di euro anni per ciascuno degli anni dal 2019 al 2030 ai comuni per finanziare piani di sicurezza pluriennali finalizzati alla manutenzione di scuole, oltre che strade e altre strutture di proprietà comunali. Fondi a titolo di ristoro del gettito non più acquisibile dai comuni a seguito dell' introduzione della Tasi. La manovra, poi, prevede altre risorse per la messa in sicurezza, tra l' altro, degli edifici comunali, in cui si sottolinea la «precedenza per gli edifici scolastici». Si tratta si contributi per il 2021-33 assegnati alle regioni: 135 milioni annui dal 2012 al 2025, 270 milioni per il 2026, 315 milioni annui dal 2027 al 2032 e 310 milioni per il 2033. Vanno nella direzione di «consentire l' assunzione tempestiva ed efficace di iniziative di investimento, con particolare riferimento» anche al settore dell' edilizia scolastica, le nuove 60 assunzioni all' Inail e l' istituzione di un suo nucleo di valutazione e verifica degli investimenti mobiliare e immobiliari. Infine, entro il 1 febbraio il premier Conte dovrà adottare un decreto per individuare un' apposita Struttura per la progettazione di beni ed edifici pubblici, dunque anche scuole, alla quale potranno rivolgersi enti locali ed amministrazioni centrali. Cancellata la Struttura di missione di Palazzo Chigi per l' edilizia scolastica e Italia Sicura, di renziana memoria, sembrerebbe nascerne una nuova gialloverde Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 28
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15 gennaio 2019 Pagina 40 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Presidi in campo con i sindaci La metà degli edifici è senza agibilità «Urgente intervenire destinando agli enti locali proprietari risorse economiche commisurate ai necessari interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici, così da adeguare il patrimonio edilizio scolastico alle normative vigenti». I presidi scendo in campo a fianco di comuni e province per la sicurezza delle scuole. Antonello Giannelli, presidente dell' Anp (associazione nazionale presidi), infatti, il 10 gennaio ha scritto una lettera ai ministri dell' istruzione Marco Bussetti e dell' interno Matteo Salvini «denunciando il grave problema della sicurezza nelle scuole» e della qualità delle strutture edilizie. A rischio è «l' incolumità di circa 8 milioni di studenti, per lo più minori, e circa un milione di lavoratori». «In assenza di un cospicuo piano di interventi», sottolinea Giannelli, «la questione della sicurezza delle scuole si riduce ad un improduttivo rituale di controlli e sanzioni, particolarmente gravoso per i dirigenti delle scuole che non hanno sulla materia competenze di intervento diretto, essendo queste poste in capo agli enti proprietari stessi». I presidi snocciolano i dati. Una media di 44 crolli all' anno, una scuola su 4 con manutenzione inadeguata. Oltre il 41% delle scuole si trova in zona sismica 1 e 2 e solo il 12,3% delle scuole presenti in queste aree risulta progettato o adeguato alla normativa tecnica di costruzione antisismica. La metà delle scuole non ha mai ricevuto dall' ente proprietario il certificato di idoneità statica, di collaudo statico, di agibilità e di prevenzione antincendi. Ed è proprio la vicenda dell' adeguamento degli edifici scolastici alla normativa antincendio a continuare ad «essere emblematica» per l' Anp, che ritiene «urgente e non più eludibile l' avvio di un percorso legislativo che permetta un adeguamento effettivo con scadenze certe alle norme di sicurezza antincendio nelle attività scolastiche». È, infatti, decorso il 31 dicembre scorso l' ennesimo termine per la messa a norma antincendio e, non essendo stata approvata nessuna proroga, sottolinea Giannelli, «resta solo l' obbligo dei dirigenti delle scuole di contenere il rischio attraverso misure meramente organizzative che non eliminano, però, le pesanti carenze strutturali e rischiano di produrre effetti solo temporanei e non risolutivi». Ci sono, poi, gli impianti elettrici completamente a norma in meno di un' aula su 4 e soltanto nel 15% delle palestre e nel 9% delle mense. Nel 18% delle scuole a più piani, non sono presenti scale di sicurezza, né vi sono uscite di sicurezza sui corridoi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 30
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15 gennaio 2019 Pagina 41 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Allarme dell' Istat. Ogni anno cambiano docente quattro bambini disabili su dieci Sostegno in mano ai generalisti Il 36% degli insegnanti è privo di specializzazione La specializzazione manca al 36% dei circa 156 mila insegnati di sostegno. La continuità didattica non è garantita al 41% alunni disabili che ogni anno si vede cambiare il docente di sostegno. Al palo l' uso della tecnologia per l' inclusione scolastica, nonostante la scuola digitale. Impietoso il quadro dipinto dall' Istat nel report sull' inclusione scolastica nell' anno scolastico 2017/18, pubblicato la scorsa settimana (www. istat.it). Circa 56.160 docenti di sostegno, il 36% del totale, vengono selezionati dalle liste curricolari, poiché la graduatoria degli insegnati specializzati per il sostegno non è sufficiente a soddisfare la domanda. Un fenomeno più frequente nelle regioni del Nord, dove la quota sale al 49%. Mentre si riduce considerevolmente nel Mezzogiorno scendendo al 21%. Il numero di ore settimanali di sostegno assegnate in media a ciascun alunno dei 272.167 con disabilità (il 3,1% del totale degli iscritti) ammonta complessivamente a 13,7. Dotazione maggiore nella primaria:15 ore, contro le 11,9 alle medie. Più ore nelle scuole del Mezzogiorno, mediamente 3 ore settimanali in più rispetto a quelle rilevate al Nord. Tuttavia, negli ultimi cinque anni le ore di sostegno settimanali hanno subito un incremento del 14%: 1,7 ore in più a settimana per entrambi gli ordini scolastici. Un incremento su tutto il territorio, ma più alto nelle regioni del Centro, dove supera il 18% (2,2 ore in più a settimana), e minimo nel Mezzogiorno (10%, 1,3 ore in più), che però registrava in partenza valori medi settimanali più elevati. «Nel complesso», osserva l' Istat, «malgrado l' aumento nella dotazione di ore a supporto della didattica, i bisogni degli alunni non sembrano ancora pienamente soddisfatti». Dall' indagine, infatti, emerge che il 5% delle famiglie degli alunni con sostegno ha presentato ricorso al Tribunale civile o al Tar, ritenendo l' assegnazione delle ore non idonea a soddisfare il bisogno dell' alunno. Non è solo una questione di ore. La continuità del rapporto tra docente per il sostegno e alunno, infatti, non risulta ancora garantita: il 41% degli alunni ha cambiato insegnante rispetto all' anno precedente e il 12% nel corso dell' anno scolastico. Per migliorare la qualità dell' apprendimento, poi, è importante che l' insegnante per il sostegno sia in Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 32
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