COMUNE DI RUSSI Martedì, 15 gennaio 2019

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COMUNE DI RUSSI Martedì, 15 gennaio 2019
COMUNE DI RUSSI
 Martedì, 15 gennaio 2019
COMUNE DI RUSSI Martedì, 15 gennaio 2019
COMUNE DI RUSSI
                                                           Martedì, 15 gennaio 2019

Prime Pagine
 15/01/2019 Prima Pagina
 Corriere di Romagna (ed. Ravenna)                                                                                               1
 15/01/2019 Prima Pagina
 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)                                                                                              2
Cronaca
 15/01/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 5
 Fuga di gas al pizza kebab Salta la vetrata d' ingresso                                                                         3
 15/01/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44
 Fiamme al kebab, esplode la vetrina                                                                                             4
 14/01/2019 Ravenna Today
 Polizia Municipale in festa per il patrono San Sebastiano                                                                       5
Cultura e Turismo
 14/01/2019 Ravenna Today
 Una raccolta di scritti in vista della festa delle beate                                                                        6
 15/01/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 32
 Riondino, un diavolo che fa per tre                                                                                             7
 14/01/2019 Ravenna Today
 Con "Il maestro e Margherita" torna in scena Michele Riondino                                                                   8
sanità, sociale e servizi per l'infanzia
 15/01/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44
 Nuovo veicolo per i servizi di accompagnamento                                                                                  9
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
 15/01/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 5                                                                          Giorgio Pogliotti
 Domande, controlli, assegni: per il reddito due mesi a ostacoli                                                                 10
 15/01/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 5                                                                            Marco Rogari
 Statali, subito la liquidazione: gratis sotto 50-60mila euro                                                                    12
 15/01/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 6                                                                                     G.Sa.
 Cantieri ancora fermi ma ripartono i bandi:+25%                                                                                 14
 15/01/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 6                                                                           Giorgio Santilli
 Subappalti, semplificazione in arrivo                                                                                           16
 15/01/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 8                                                                                      G.Tr.
 Sicurezza e conti, correttivi al via                                                                                            18
 15/01/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 27                                                                                   L.D.S.
 Commissioni benzinai, ok al codice tributo                                                                                      19
 15/01/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 27                                                                         Pasquale Mirto
 Stretta sullo sconto Imu per le locazioni                                                                                       20
 15/01/2019 Italia Oggi Pagina 31                                                                        MATTEO BARBERO
 Anticipi dalla Cdp                                                                                                              22
 15/01/2019 Italia Oggi Pagina 31                                                     PAGINA A CURA DI FRANCESCO CERISANO
 Decreto sicurezza senza ombre                                                                                                   23
 15/01/2019 Italia Oggi Pagina 35                                                                         NICOLA MAVELLIA
 Fatturazione elettronica, freno al pil                                                                                          25
 15/01/2019 Italia Oggi Pagina 38                                                                       FRANCO BASTIANINI
 Impronte digitali e telecamere agli ingressi per controllare i dirigenti...                                                     26
 15/01/2019 Italia Oggi Pagina 40                                                                       EMANUELA MICUCCI
 Edilizia, corsa contro il tempo                                                                                                 28
 15/01/2019 Italia Oggi Pagina 40                                                                          ANGELA IULIANO
 Presidi in campo con i sindaci La metà degli edifici è senza...                                                                 30
 15/01/2019 Italia Oggi Pagina 41                                                                       EMANUELA MICUCCI
 Sostegno in mano ai generalisti                                                                                                 32
COMUNE DI RUSSI Martedì, 15 gennaio 2019
15 gennaio 2019
                  Corriere di Romagna
                     (ed. Ravenna)
                                     Prima Pagina

                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

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COMUNE DI RUSSI Martedì, 15 gennaio 2019
15 gennaio 2019
                  Il Resto del Carlino (ed.
                          Ravenna)
                                      Prima Pagina

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                                                                               2
COMUNE DI RUSSI Martedì, 15 gennaio 2019
15 gennaio 2019
Pagina 5                            Corriere di Romagna
                                    (ed. Ravenna-Imola)
                                                          Cronaca

  Fuga di gas al pizza kebab Salta la vetrata d'
  ingresso
  Il titolare dell' attività si è messo in salvo evitando la fiammata, poi ha domato il fuoco
  con l' estintore

  RUSSI Una fiammata anomala all' accensione
  della piastra ha fatto scattare l' intervento dei
  vigili del fuoco a Russi.
  Nella tarda mattinata di ieri, verso le 12, i
  pompieri sono intervenuti al Romagnolo Pizza
  & Kebab di via Matteotti in seguito alla
  segnalazione di uno degli addetti, ma all'
  arrivo sul posto il principio d' incendio era già
  stato domato con l' estintore dal dipendente
  dell' attività. Stando a quanto ricostruito finora
  dai carabinieri di Russi (una pattuglia era in
  transito nella zona proprio mentre si è
  verificato l' incidente), l' uomo, subito dopo la
  fiammata, è riuscito a uscire dal locale e a
  chiudere il contatore centrale del gas.
  Porta "scollata" dal calore Nessuna
  deflagrazione, come invece ipotizzato in un
  primo momento né danni all' immobile e a
  quelli vicini, salvo la vetrata del kebab vicina
  alla piastra andata in frantumi perché, sempre
  stando ai primi accertamenti, il calore
  innescato dalla piastra ne avrebbe provocato
  lo scollamento facendola rompere una volta
  caduta.
  I presenti riferiscono però di uno scoppio,
  forse di entità minore rispetto a un' esplosione
  vera e propria, che potrebbe aver influito nei
  danni riportati dalla struttura. I vigili del fuoco
  sono intervenuti con due squadre dopo la
  segnalazione avvenuta attorno alle 11.37. Al
  loro arrivo hanno trovato una situazione tutto sommato sotto controllo, ma sono comunque rimasti fino
  alle 13.50 per eseguire i necessari accertamenti tecnici e per redarre la relazione sullo stato dell' edifico.
  Si parla di ingenti danni, che saranno presi in esame anche dai tecnici comunali. Spetta infatti a loro l'
  ultima parola sull' agibilità o meno dell' attività commerciale.
  Nessuno è rimasto ferito durante l' incendio.

                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

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COMUNE DI RUSSI Martedì, 15 gennaio 2019
15 gennaio 2019
Pagina 44                      Il Resto del Carlino (ed.
                                       Ravenna)
                                                       Cronaca

  RUSSI SOPRA ALL' ESERCIZIO SI TROVAVA UNA DONNA CON UN NEONATO

  Fiamme al kebab, esplode la vetrina
  Paura ieri mattina all' angolo tra le vie Matteotti e Garibaldi

  PAURA a Russi nella tarda mattinata di ieri per
  un' esplosione nella pizzeria kebab di via
  Matteotti, all' angolo con via Garibaldi, proprio
  di fronte all' ex ospedale. Il tutto si è risolto
  fortunatamente solo con un grande spavento
  per i gestori dell' attività e per la giovane
  mamma che abita proprio sopra il negozio, e
  con alcuni danni materiali all' attività.
  I titolari di 'Romagnolo Pizza & Kebab', due
  giovani pakistani, avevano da poco iniziato a
  lavorare preparando la cucina. Dai primi
  accertamenti e dal loro racconto pare che dall'
  olio bollente sul fornello sia partita una grande
  fiammata che a contatto con l' aria satura di
  vapore all' interno del negozio ha provocato la
  deflagrazione. Uno scoppio tanto violento da
  far saltare la vetrina con i suoi infissi.
  UN GRANDE spavento per i gestori che si
  sono subito precipitati fuori dal negozio. Ma la
  violenza della deflagrazione è stata avvertita
  anche nell' appartamento sopra il negozio
  dove si trovavano una giovane mamma, che
  stava allattando il suo bimbo di tre mesi, e sua
  madre. Affacciatesi alla finestra, le due donne
  hanno visto il fumo salire dal negozio e sono subito scese in strada.
  Sul posto sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco arrivati con due mezzi, i carabinieri e la
  polizia municipale di Russi. Il 'Romagnolo Pizza & Kebab' si affaccia sulla provinciale Brisighellese
  Ravennate, che attraversa il paese, proprio di fronte al semaforo.
  c. l.
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COMUNE DI RUSSI Martedì, 15 gennaio 2019
14 gennaio 2019
                                         Ravenna Today
                                                        Cronaca

  Polizia Municipale in festa per il patrono San
  Sebastiano
  La festa ha una valenza territoriale provinciale ed è organizzata col concorso di tutte le
  altre Polizie Locali del territorio

  1 "Ero obeso e triste, viaggiare mi ha salvato.
  Ho scelto di essere felice, ma mi mancano i
  cappelletti..." 2 E' morto Stefano Evangelisti,
  storico allenatore del Classe: aveva 53 anni 3
  Bimba ha la leucemia, la classe si vaccina
  contro l' influenza. "La scuola è una grande
  comunità" 4 Tutto pronto in Municipio per il
  matrimonio: ma gli sposi non si presentano Il
  2 1 g e n n a i o r i c o r r e l a f e s t i v i t à d i San
  Sebastiano, patrono e protettore della Polizia
  Locale che quest' anno si celebra a Cervia. La
  festa ha una valenza territoriale provinciale ed
  è organizzata col concorso di tutte le altre
  Polizie Locali del territorio. Per tutti gli
  appartenenti al Corpo è un momento di
  incontro e celebrazione di ciò che rappresenta
  la Polizia Locale nella comunità dove
  quotidianamente è impegnata. La cerimonia
  inizia alle 10.00 con la Santa Messa, celebrata
  nel Duomo di Cervia dal Vescovo vicario di
  Ravenna Monsignor Alberto Brunelli e dall'
  Arciprete di Cervia Don Pierre Laurent
  Cabantous, alla presenza del Prefetto di
  Ravenna, del Sindaco di Cervia, del
  Comandante della Polizia locale di Cervia, con
  la partecipazione del Corpo di Polizia
  Provinciale e delle Polizie Locali di Ravenna,
  Cervia, Russi, dei Comuni dell' Unione della
  Bassa Romagna e dell' Unione della Romagna Faentina e delle autorità provinciali e locali. La giornata
  di San Sebastiano è anche il momento per ringraziare pubblicamente la Polizia Locale per il prezioso
  lavoro svolto, in un clima di profonda collaborazione e di serenità per garantire legalità e sicurezza ai
  cittadini e agli ospiti delle località.

                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

                                                                                                              5
COMUNE DI RUSSI Martedì, 15 gennaio 2019
14 gennaio 2019
                                            Ravenna Today
                                                     Cultura e Turismo

  Una raccolta di scritti in vista della festa delle beate
  La Parrocchia S. Apollinare, in collaborazione
  con l' Associazione Culturale Ettore Masoni,
  Capit Ravenna e con il patrocinio del Comune
  di Russi, propone due appuntamenti per la
  celebrazione di beata Margherita Molli e della
  sua discepola e parente, beata Gentile Giusti.
  Venerdì 18 gennaio alle ore 20.45, presso il
  cine-teatro Jolly, in via Cavour 5, in
  preparazione alla festa delle beate verrà
  presentata la raccolta "Un cuore che ascolta",
  scritti, riflessioni e tracce per incontri di Mons.
  Mario Babini (nato a Russi nel 1925, morto
  dieci anni fa) curata dalle famiglie del gruppo
  Ancora; mentre domenica 27 gennaio alle ore
  11.00, nella Chiesa Arcipretale di piazza
  Farini, si terrà la celebrazione solenne in
  memoria delle due beate alla presenza del
  Mons. Giorgio Orioli.

                                     Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

                                                                                                 6
COMUNE DI RUSSI Martedì, 15 gennaio 2019
15 gennaio 2019
Pagina 32                         Corriere di Romagna
                                  (ed. Ravenna-Imola)
                                                  Cultura e Turismo

  "IL MAESTRO E MARGHERITA"

  Riondino, un diavolo che fa per tre
  A Russi e a Cesena una delle più strazianti e straordinarie storie d' amore della
  letteratura

  RUSSI -CESENA Dopo Cattolica, dove l'
  artista e tutti i protagonisti hanno soggiornato
  in novembre per la messa a punto dell' opera,
  due nuove date in Romagna per Michele
  Riondino con il suo spettacolo Il maestro e
  Margherita di Michail Bulgakov per la regia di
  Andrea Baracco: questa sera al Comunale di
  Russi e da domani al Bonci di Cesena, dove
  resterà in scena fino al 20 gennaio.
  A firmare la drammaturgia dell' opera è Letizia
  Russo mentre affiancheranno il protagonista
  Riondino nel ruolo di Wo land (Satana),
  Francesco Bonomo (Maestro/Ponzio Pilato) e
  Federica Rosellini (Margherita), con musiche
  originali di Giacomo Vezzani.
  Una delle più strazianti e straordinarie storie d'
  amore della letteratura, Il Maestro e Margherita
  è un romanzo pieno di colori potenti e assoluti,
  tutti febbrilmente accesi, quasi allucinanti. Si
  passa in un attimo dal registro comico alla
  tirata tragica, dal varietà all' interrogarsi su
  quale sia la natura dell' uomo e dell' amore.
  Basso e alto convivono costantemente
  creando un gioco quasi funambolico,
  pirotecnico, in cui ci si muove sempre sulla
  soglia dell' impossibile, del grottesco, della
  miseria e del sublime.
  Dice la drammaturga: «Il Maestro e
  Margherita, tra i tanti temi che affronta, parla
  anche di come l' immaginazione umana sia un'
  arma potente e fragile, in grado di erigere strutture grandiose ma incapace di contenere davvero il
  Mistero. Nella versione teatrale che proponiamo, le tre linee narrative su cui si muove il racconto di
  Bulgakov saranno lette e restituite attraverso un meccanismo di moltiplicazione dei registri e dei ruoli,
  facendo dell' evocazione e dell' immaginazione le chiavi per immergersi in un racconto complesso e
  tragicomico come la vita».
  «Il romanzo di Bulgakov offre una triplice veste al diavolo - ha spiegato Riondino al Corriere Romagna -;
  Woland inizialmente ci appare nobile anche se decadente ma si rivelerà avere una triplice voce e un
  triplice corpo, cercando nel mio piccolo di modificarmi sia a livello fisico sia a livello vocale».
  www.ater.emr.it.

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COMUNE DI RUSSI Martedì, 15 gennaio 2019
14 gennaio 2019
                                          Ravenna Today
                                                   Cultura e Turismo

  Con "Il maestro e Margherita" torna in scena Michele
  Riondino
  Ad aprire l' anno della stagione teatrale di
  Russi mercoledì 16 gennaio, ore 20.45, arriva
  Il maestro e Margherita, il nuovo spettacolo di
  Michele Riondino. L' artista e tutti i protagonisti
  hanno soggiornato proprio in Romagna in
  novembre per la messa in scena del
  capolavoro di Michail Bulgakov, una
  produzione del Teatro Stabile dell' Umbria che
  o r a a p p r o d a a Russi. A f i r m a r e l a
  drammaturgia dell' opera Letizia Russo
  mentre affiancheranno il protagonista, Michele
  Riondino nel ruolo di Woland, Francesco
  Bonomo (Maestro/Ponzio Pilato), Federica
  Rosellini (Margherita), Giordano Agrusta,
  Carolina Balucani, Caterina Fiocchetti, Michele
  Nani, Alessandro Pezzali, Francesco Bolo
  Rossini, Diego Sepe, Oskar Winiarski, con
  musiche originali di Giacomo Vezzani. Un
  eterogeneo gruppo di attori dà vita alle
  straordinarie, magiche e perturbanti pagine di
  Michail Bulgakov; faremo palpitare i nostri
  cuori dando corpo ad una delle più strazianti e
  straordinarie storie d' amore della letteratura,
  quella tra il Maestro e Margherita e quel loro
  rimanere fatalmente impigliati, imprigionati
  quasi, l' uno nel corpo e nella mente dell' altra.
  Il Maestro e Margherita è un romanzo pieno di
  colori potenti e assoluti, tutti febbrilmente
  accesi, quasi allucinanti. Si passa in un attimo dal registro comico alla tirata tragica, dal varietà più
  spinto all' interrogarsi su quale sia la natura dell' uomo e dell' amore. Basso e alto convivono
  costantemente creando un gioco quasi funambolico, pirotecnico, in cui ci si muove sempre sulla soglia
  dell' impossibile, del grottesco, della miseria e del sublime. A volte si ride, a volte si piange, spesso si
  ride e piange nello stesso momento. Insomma, in questo romanzo, si vive, sempre.

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                                      sanità, sociale e servizi per l'infanzia

  Nuovo veicolo per i servizi di accompagnamento
  SABATO alle 11, in piazza Farini 1 a Russi, la
  società Progetto Mobilità Garantita Italia spa,
  con la responsabile del progetto Antonietta
  Schembri e il responsabile territoriale enti
  Gianluca Palazzotti, consegnerà al sindaco
  Sergio Retini e all' assessore alle Politiche
  socio-sanitarie Laura Errani le chiavi di un
  nuovo veicolo Ford Custom attrezzato per il
  trasporto di persone con difficoltà motorie. Il
  mezzo sarà di fondamentale importanza in
  quanto verrà utilizzato a favore della
  cittadinanza per servizi di accompagnamento
  rivolto a persone con difficoltà motorie, anziani
  e ragazzi frequentanti il centro ricreativo
  Paradiso.

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  Domande, controlli, assegni: per il reddito due mesi
  a ostacoli
  Sussidio di cittadinanza. A febbraio l' Inps dovrà preparare i moduli per le richieste da far
  partire a marzo - Solo cinque giorni per verificare il possesso dei requisiti: dai redditi alla
  residenza

  Due mesi di "fuoco" per il decollo del reddito di
  cittadinanza. Èatteso dal consiglio dei ministri
  di giovedì - secondo il timing del vice premier
  Luigi Di Maio - il via libera al decreto legge che
  entrerà in vigore il giorno successivo alla
  pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Ma l'
  avvio è legato a una serie di adempimenti
  (decreti ministeriali, verifiche da parte di Inps e
  Comuni, circolari attuative) da varare in tempi
  strettissimi, pena lo slittamento dell' operatività
  della nuova misura.
  La macchina organizzativa sarà messa alla
  prova dal 1° marzo, quando una platea di 1,7
  milioni di nuclei familiari (4,9 milioni di
  persone) potenzialmente beneficiaria del
  reddito di cittadinanza - i richiedenti
  potrebbero essere anche di più - si recherà
  agli uffici postali e ai Caf accreditati per
  chiedere informazioni. Il vicepremier Luigi Di
  Maio ha annunciato che verrà creato un sito ad
  hoc, e le domande potranno essere presentate
  anche in via telematica, ma c' è da attendersi
  che in molti preferiranno recarsi di persona.
  Prima ancora, dunque presumibilmente nella
  seconda decade di febbraio (entro 30 giorni
  dall' entrata in vigore del Dl), dovrà essere
  predisposto dall' Inps il modulo di domanda, sentito il ministero del Lavoro.
  In 5 giorni la verifica Inps Una volta presentata la richiesta (a Poste, Caf o sul sito), le informazioni
  contenute nella domanda saranno comunicate all' Inps entro 10 giorni lavorativi. Poi l' Inps dovrà
  verificare entro 5 giorni lavorativi dalla data di comunicazione il possesso dei requisiti d' accesso. C' è
  da chiedersi se l' Inps sarà in grado in tempi così stretti di fare le verifiche, e se lo saranno i Comuni che
  dovranno verificare i requisiti di residenza e di soggiorno, per comunicarne l' esito sulla nuova
  piattaforma informatica Siupl. Tra i soggetti coinvolti, i Caf da tempo chiedono un confronto con Governo
  e Inps, lamentando che la convenzione Isee 2019 non è ancora stata stipulata, e ritenendo insufficiente
  la dotazione finanziaria alla luce dei nuovi compiti.
  La card dovrà essere ritirata alle Poste.
  Coinvolti tutti gli over 18 Ma da maggio c' è un altro passaggio chiave, che può presentare delle criticità,
  visto che il sussidio è condizionato alla dichiarazione da parte di tutti i componenti del nucleo familiare
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  CANTIERE PENSIONI

  Statali, subito la liquidazione: gratis sotto 50-60mila
  euro
  Tra le ipotesi, la parziale copertura da parte statale degli interessi senza vincoli

  ROMA Rush finale per la limatura del capitolo
  pensioni del decreto su "quota 100" e reddito
  di cittadinanza. Proseguono senza sosta le
  riunioni tecniche in vista del varo del
  provvedimento atteso per giovedì. Uno degli
  ultimi da sciogliere sul versante previdenziale
  è quello del meccanismo per garantire le
  liquidazioni ai dipendenti pubblici c h e
  opteranno per le uscite anticipate.
  Il Governo punta tutto sul prestito bancario
  (ponte, sul quale si sta lavorando con l' Abi)
  per dare la possibilità agli statali di ottenere il
  Tfs in tempo reale al momento del
  pensionamento, compreso quello di
  "vecchiaia". Una delle ultime ipotesi sul tavolo
  prevede la garanzia totale dello Stato anche
  sugli interessi da corrispondere agli istituti di
  credito fino a un massimo di 50-60mila di
  liquidazione. Sopra questa soglia gli interessi
  sarebbero a carico dei lavoratori pubblici ma
  in una misura considerata contenuta (1,5-
  1,6%).
  Questa soluzione consentirebbe di rendere
  sostanzialmente "gratuito" per gli statali " l '
  anticipo" (rispetto alla tempistica
  convenzionale) del Tfs, o di una fetta cospicua,
  così come chiesto dalla ministra della Pa, Giulia Bongiorno, e al tempo stesso di contenere gli oneri a
  carico dello Stato che si farebbe carico degli interessi non in toto.
  Ma fino a ieri all' esame dei tecnici c' erano anche altre due o tre opzioni.
  Compresa quella di "copertura" dello Stato di una quota fissa degli interessi per l' anticipo del Tfs
  ovviamente senza "tetti". La decisione definitiva sarà presa tra oggi e domani in prossimità del varo del
  Dl. A questo punto sembra comunque improbabile che la situazione possa restare quella attuale: non
  meno di due anni di tempo per incassare il Tfs, previsto addirittura in tre rate se superiore ai 100mila
  euro lordi annui. Questa procedura si trascina dal 2010, da uno dei primi provvedimenti di taglio lineare
  che hanno preceduto le successive spending review.
  Un differimento che i sindacati hanno da tempo impugnato davanti alla Consulta contestando l' evidente
  disparità di trattamento rispetto ai lavoratori privati. Anche per questo motivo il finanziamento su
  convenzione Abi varrebbe per tutti i futuri pensionamenti nella Pa e non solo per "quota 100". L' altra
  questione aperta è il ricambio ai vertici dell' Inps. Il mandato dell' attuale presidente Tito Boeri scade a
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  DATI CRESME 2018

  Cantieri ancora fermi ma ripartono i bandi:+25%
  Il codice varato nel 2015 funziona a pezzi, ma resta largamente inattuato

  ROMA Continua la fase di espansione degli
  appalti «di carta», mentre i cantieri sono
  ancora fermi. Il governo ha confermato nell'
  aggiornamento del Def l' ennesima riduzione
  della spesa in investimenti pubblici per il 2018
  (a dispetto delle previsioni di crescita fatte fino
  a maggio dal precedente governo), ma l' anno
  appena concluso ha fatto registrare un boom
  dei bandi di gara delle stazioni appaltanti, con
  un incremento del 25% per importo rispetto al
  2017: 29,7 miliardi contro 23,7. A diffondere
  questi dati è stato ieri il Cresme, istituto di
  ricerca del mondo dell' edilizia. Il mese di
  dicembre ha segnato un risultato mensile
  storico, sono stati pubblicati 3.140 bandi per
  6,7 miliardi di euro, quasi il doppio di quanto
  messo in gara nel dicembre 2017.
  Crescono tutte le classi dimensionali di opere
  bandite, con l' eccezione di quella più grandi,
  sopra i 50 milioni (-4,7%), mentre il picco è
  raggiunto con le opere medio-alte fra 15 e 50
  milioni di euro che hanno registrato una
  crescita del 74%. Anche sul piano territoriale, l'
  incremento dei bandi di gara è generalizzata:
  20,8% nel nord-ovest, 30,3% nel nord-est,
  55,6% al centro, 85,5% al sud, 25,6% nelle
  isole.
  La crescita delle procedure di gara si riflette sul trend delle aggiudicazioni, pure in forte ascesa: si è
  passati da 14 miliardi del 2017 a 17,2 miliardi del 2018, con un +23%.
  A spingere più forte sono stati i mercati più tradizionali e in particolare gli appalti di sola esecuzione
  (+113%) che fanno largamente ricorso al criterio del massimo ribasso e quindi scontano meno le
  difficoltà collegate alla composizione delle commissioni aggiudicatrici.
  I grandi enti di spesa hanno registrato tutti picchi alti di crescita delle aggiudicazioni: +97% i comuni,
  +162% le Fs, +115% le concessionarie autostradali. Unico grande committente ancora fermo è l' Anas
  (-2,3%). Un segnale che fa ben sperare per una ripresa effettiva della spesa nel 2019. Restano tuttavia
  numerosi problemi irrisolti a bloccare la cinghia di trasmissione fra l' aggiudicazione e l' apertura dei
  cantieri, a partire dal fenomeno dei ricorsi successivi all' aggiudicazione, per non parlare dell' ampia
  verifica del governo su numerose opere in corso. Quanto al codice degli appalti, che è stato il motivo
  principale del blocco nei tre anni passati, è presto per dire se la crisi sia finita.
  Le resistenze delle amministrazioni restano forti e sembra piuttosto che le regole abbiano preso a
  funzionare a pezzi, con alcune stampelle, ma abbiano bisogno comunque di una messa a punto. L'
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  Subappalti, semplificazione in arrivo
  Riforma del codice. Le Pa non saranno più obbligate a prevedere l' indicazione di una
  «terna» delle imprese in gara Autostrade. Tra gli emendamenti convergenti Lega-M5S
  quello che elimina il tetto del 20% ai lavori in proprio dei concessionari

  ROMA Subappalto semplificato per le imprese
  senza più l' obbligo di indicare già in gara la
  terna dei possibili subappaltatori. Robusto
  sconto ai concessionari autostradali e di lavori
  pubblici che non dovranno più limitare al 20% i
  lavori realizzati «in proprio». Possibilità per le
  amministrazioni di appaltare tutti i lavori di
  manutenzione ordinaria sulla base di un
  progetto definitivo, in modo da rendere più
  celeri gli affidamenti. Semplificazioni delle
  procedure di approvazione di convenzioni e
  programmi da parte del Cipe. Aggiustamento
  dei meccanismi di esclusione automatica delle
  offerte anomale con l' eliminazione dal calcolo
  della media delle punte di ribasso maggiore e
  minore: in questo modo si ridurrà
  ulteriormente l' impatto sulla gara delle offerte
  più distanti dalla media.
  Sono queste le principali misure del primo
  pacchetto di correzioni al codice degli appalti
  condivise dalle due forze di maggioranza Lega
  e M5S: sono emendamenti al decreto
  semplificazioni, all' esame delle commissioni
  Affari costituzionali e Lavori pubblici d e l
  Senato. Correzioni attese soprattutto dalle
  imprese che chiedono di semplificare le regole
  del codice. Dopo le deroghe inserite nella legge di bilancio alle procedure di gara per le opere fino a
  350mila opere, a Palazzo Madama dovrebbe passare il primo restyling del codice che riguarda per ora
  una decina di norme.
  Le convergenze Lega-M5s si ricavano dai due emendamenti principali presentati dai due gruppi all'
  articolo 5 del decreto legge: quello del Carroccio con prima firmataria Antonella Faggi e quello grillino
  che porta anche la firma del capogruppo Stefano Patuanelli.
  Ci sono poi anche altri emendamenti presentati dai due gruppi indipendentemente, che andranno
  verificati durante le votazioni (al via da oggi) per capire se potranno avere o meno il sostegno della
  maggioranza.
  Farà discutere certamente la proposta leghista (primo firmatario Claudio Barbaro) sulla società «Sport e
  salute», voluta dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti per sostituire
  Coniservizi e gestire gran parte dei fondi attribuiti al Coni. Se passasse l' emendamento Barbaro alla
  spa sarebbe attribuito la qualifica di centrale di committenza e potrebbe gestire gli appalti per conto
  delle amministrazioni aggiudicatrici o degli enti aggiudicatori operanti nel settore dello sport. Una
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  CONFRONTO GOVERNO-comuni

  Sicurezza e conti, correttivi al via
  Arriverà dopodomani in conferenza Stato-Città
  la proposta del governo per i correttivi alla
  manovra sui conti degli enti locali.
  Del tema si è discusso ieri nell' incontro fra il
  premier Conte e i sindaci dell' Anci, che aveva
  in cima all' ordine del giorno il confronto sul
  decreto sicurezza. Sul tema, la rottura si è
  ricomposta con l' assicurazione del governo a
  lavorare con circolari attuative sui punti più
  contestati dai sindaci. Tre, prima di tutto:
  mantenere l' accesso al sistema Sprar per i
  soggetti vulnerabili, che dovrebbe essere
  assicurato dal ministero dell' Interno anche
  attraverso l' utilizzo di fondi europei, l'
  applicazione di modalità uniformi per la presa
  in carico dei richiedenti asilo da parte delle Asl
  (a questo penserà una circolare congiunta di
  Viminale e ministero della Salute) e la
  trasmissione ai Comni dei dati su numero, età
  e sesso delle persone ospiti nei centri di
  accoglienza. Sui bilanci, al Mef si lavora per
  trovare più soldi da dedicare al fondo Imu-Tasi
  (passato a 190 milioni dai 300 dell' anno
  scorso) e a limare un po' gli obblighi di
  accantonamento sulle mancate riscossioni,
  premiando gli enti più puntuali nel trasformare
  in incassi le entrate accertate.
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  CARBURANTI

  Commissioni benzinai, ok al codice tributo
  Via libera al codice tributo 6896 da utilizzare
  per compensare in F24 il credito d' imposta
  del 50% sulle commissioni addebitate dal 1°
  luglio 2018 sugli incassi con le carte di credito
  agli esercenti di impianti di distribuzione di
  carburante. Il codice è stato introdotto dalla
  risoluzione 14 gennaio 2019, n. 3/E.
  L' agevolazione è riservata agli esercenti di
  impianti di distribuzione di carburante ed è un
  credito d' imposta del 50% sul totale delle
  commissioni addebitate per le transazioni
  effettuate dal 1° luglio 2018, tramite sistemi di
  pagamento elettronico mediante carte di
  credito, emesse da operatori finanziari. Il
  credito d' imposta può essere utilizzato
  esclusivamente in compensazione, in F24, dal
  periodo d' imposta successivo a quello di
  maturazione.
  Il credito d' imposta è stato introdotto per
  venire incontro ai distributori che, dallo scorso
  primo luglio, hanno visto aumentare
  notevolmente i pagamenti tracciati, in quanto
  da questa data il costo per l' acquisto di
  carburante per autotrazione e la relativa Iva
  sono rispettivamente deducibili e detraibili
  (anche se in parte), solo se il pagamento
  avviene con strumenti tracciabili. Dal primo gennaio 2019, va ricordato inoltre che, a questi fini, sono
  necessari anche la fattura elettronica e l' indicazione della targa del veicolo in fattura.
  Sempre ieri l' agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 4/E, ha istituito il codice tributo «APVE», per il
  recupero in compensazione, tramite modello «F24 Enti pubblici» (F24 EP), del credito riconosciuto dall'
  Inps, ai sensi dell' articolo 1, comma 177, della legge 11 dicembre 2016, n. 232.
  © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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  IMMOBILI E FISCO

  Stretta sullo sconto Imu per le locazioni
  Solo le associazioni firmatarie possono rilasciare l' attestazione

  Il ministero delle Infrastrutture, con nota del 3
  gennaio 2019, interviene sul nuovo mercato
  delle attestazioni di corrispondenza dei
  contratti di locazioni agli accordi territoriali per
  accedere alla riduzione del 25% di Imu e Tasi
  prevista per gli immobili locati a canone
  concordato. Con Dm 16 gennaio 2017 sono
  stati individuati i criteri generali per la
  realizzazione degli accordi territoriali per la
  stipula dei contratti di locazione a canone
  concordato. In particolare, l' articolo 1, comma
  8, prevede che le parti contrattuali possano
  essere assistite a loro richiesta dalle rispettive
  organizzazioni della proprietà edilizia e d e i
  conduttori.
  Se le parti decidono di non farsi assistere è
  prevista comunque un' attestazione della
  rispondenza del contenuto del contratto, sia
  sotto il profilo economico che normativo, all'
  accordo territoriale, «anche con riguardo alle
  agevolazioni fiscali». Tale attestazione deve
  essere fornita da parte di «almeno una
  organizzazione firmataria dell' accordo».
  Proprio quest' ultima precisazione ha dato
  luogo alla richiesta di chiarimenti da parte di
  un Comune, il quale aveva ricevuto un'
  attestazione da un' organizzazione degli inquilini non firmataria dell' accordo territoriale.
  Ad avviso di tale organizzazione, la legittimità del proprio operato derivava dall' aver dichiarato
  unilateralmente al Comune la propria adesione all' accordo locale, essendo peraltro tra le
  organizzazioni sottoscrittrici della convenzione nazionale del 25 ottobre 2016.
  In particolare, il Comune formulava al ministero due quesiti chiedendo se le agevolazioni debbano
  ritenersi condizionate all' attestazione di rispondenza effettuata esclusivamente da una delle
  organizzazioni firmatarie dell' accordo territoriale, e se le organizzazioni non firmatarie possano
  rilasciare le attestazioni semplicemente notificando al Comune una propria unilaterale adesione all'
  accordo territoriale, senza un preventivo assenso o intensa con le altre organizzazioni firmatarie.
  Il Ministero conferma quanto previso nel Dm ovvero che la spettanza delle agevolazioni fiscali «restano
  condizionate alla prevista attestazione di rispondenza da rilasciarsi da parte di almeno una delle
  associazioni firmatarie dell' accordo territoriale».
  Sulla possibilità per un organizzazione non firmataria di rilasciare l' attestazione ad avviso del Ministero
  «è opportuno che la richiesta di adesione all' accordo territoriale sia condivisa dalle organizzazioni
  firmatarie mediante apposita clausola interpretativa».
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                                    Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  Anticipi dalla Cdp
  Al via da oggi e fino al 28 febbraio le domande
  di regioni e d enti locali per ottenere dalla
  Cassa depositi e prestiti anticipazioni di
  liquidità da destinare al pagamento dei debiti
  commerciali.
  Le modalità operative sono state definite da
  via Goito con la circolare n. 1292/2019, ma
  rimangono i dubbi degli operatori rispetto agli
  altri possibili canali di approvvigionamento. La
  misura è quella prevista dai commi 849 e
  seguenti della legge n. 145/2018: tali
  disposizioni consentono agli enti territoriali di
  richiedere a banche, intermediari e istituzioni
  finanziarie dell' Ue, fra cui appunto la Cassa,
  anticipazioni di liquidità fino a 3/12 delle
  entrate correnti (per le regioni fino al 5% delle
  entrate del titolo I) accertate nel 2017, da
  destinare al pagamento di debiti, certi, liquidi
  ed esigibili, maturati alla data del 31 dicembre
  2018, relativi a somministrazioni, forniture,
  appalti e a o b b l i g a z i o n i p e r p r e s t a z i o n i
  professionali. Si tratta di un meccanismo solo
  in parte analogo a quello a suo tempo
  introdotto dal dl 35/2013 e dal ddl 66/2014.
  Anche in tal caso, le risorse non costituiscono
  debito e vengono erogate solo in termini di
  cassa, per cui non possono coprire nuove
  spese. A differenza dei due precedenti
  provvedimenti però, le nuove anticipazioni dovranno essere rimborsate entro il prossimo 15 dicembre o
  anticipatamente in conseguenza del ripristino della normale gestione della liquidità, alle condizioni
  pattuite contrattualmente con gli istituti finanziatori. Alle anticipazioni sarà applicato un tasso pari all'
  Euribor a tre mesi maggiorato di uno spread dello 0,98%. Tale parametro dovrà essere posto alla base
  della valutazione di convenienza da parte degli enti rispetto ad altri possibili controparti, ivi compreso il
  tesoriere che può sempre erogare anticipazioni, per quest' anno fino a 4/12 delle entrate correnti
  accertate nel 2017.

                                                                                               MATTEO BARBERO

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  Il dl Salvini non cambierà. Confronto Anci-governo su quattro dossier e note interpretative

  Decreto sicurezza senza ombre
  Sanità garantita. Vulnerabili e minori nel sistema Sprar

  Il decreto sicurezza non cambierà, ma sarà
  integrato d a c i r c o l a r i i n t e r p r e t a t i v e c h e
  chiariranno gli aspetti più controversi e di più
  difficile applicazione per i sindaci. E' questa la
  promessa che l' Anci ha strappato ieri al
  presidente del consiglio, Giuseppe Conte,
  dopo l' incontro a palazzo Chigi sul decreto
  Salvini. L' interlocuzione col governo si
  muoverà su quattro fronti individuati nel
  Comitato direttivo riunito dall' Anci giovedì
  scorso.
  D' ora in avanti saranno comunicati ai municipi
  i nominativi delle persone domiciliate nei centri
  di accoglienza, un dato che prima gli enti
  acquisivano in automatico attraverso la
  residenza e di cui, invece, oggi non
  dispongono più, visto che, in assenza di
  iscrizione anagrafica il domicilio viene
  comunicato esclusivamente alla Questura. L'
  obbligo di        comunicare e a g g i o r n a r e
  costantemente i dati delle presenze nelle
  strutture di accoglienza graverà sui prefetti che
  dovranno trasmettere ai comuni le informazioni
  su numero e tipologia delle persone ospitate
  nonché sul loro turnover.
  Ciò consentirà ai sindaci di programmare
  meglio l' erogazione dei servizi.
  Sarà inoltre garantita un' uniformità sul
  territorio nazionale nell' erogazione dell' assistenza sanitaria ai richiedenti asilo perché, come ha
  spiegato il presidente dell' Anci, Antonio Decaro, «ci sono ancora alcune Asl che fanno la presa in carico
  dei richiedenti asilo e altre che non la fanno».
  Tutto questo nonostante il dl 113/2018 chiarisca che l' accesso ai servizi sanitari va comunque garantito
  anche con il solo domicilio.
  Il terzo tema d' attenzione riguarda le persone vulnerabili. L' Anci ha chiesto di inserirle nel sistema
  Sprar perché nei Cas, i Centri di accoglienza straordinaria, «quelle persone non ricevono l' accoglienza
  di cui hanno bisogno e le problematiche si scaricano sulle comunità», ha chiarito Decaro. La soluzione
  proposta dai sindaci prevede un meccanismo che consenta di affiancare ai posti Sprar un numero di
  posti specificamente destinati ai «casi vulnerabili», finanziati da risorse europee (ex Fondi Asilo
  Migrazione e Integrazione).
  Infine, il governo ha assicurato l' Anci sul costo dei minori stranieri non accompagnati che verranno
  inseriti negli Sprar con oneri a carico di questi ultimi e non dei municipi.
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                                     Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  Fatturazione elettronica, freno al pil
  La fatturazione elettronica non comporterà
  benefici al pil del paese ma, al contrario, per i
  primi mesi del 2019 peserà negativamente,
  andando ad aggravare i tendenziali di fine
  2018, già non positivi.
  Il sistema fattura elettronica, infatti, come
  previsto dall' Inr, ha dovuto pagare lo scotto di
  una introduzione brusca e non graduale,
  basata sull' errata convinzione che l'
  adempimento fosse del tutto analogo all'
  introduzione dell' obbligo di fattura elettronica
  verso la pubblica amministrazione ( c h e
  peraltro vide in un' introduzione graduale con l'
  obbligo di fatturazione elettronica verso la p.a.
  limitata, nel 2014, alle sole amministrazioni
  centrali, estesa, dal 2015, a tutte le rimanenti
  amministrazioni pubbliche). Analogia del tutto
  fuorviante sia per la drammatica diversità dei
  numeri di transazioni da gestire, sia per l'
  enorme eterogeneità di casistiche che i
  rapporti azienda vs. azienda (b2b) e azienda
  vs. consumatore (b2c) generano nelle
  concrete attività quotidiane.
  Da qui lo scenario che è sotto i nostri occhi:
  migliaia di imprese devono ancora capire
  quale sia la soluzione informatica ottimale, le
  società di software colmano giorno dopo
  giorno le lacune dei propri applicativi grazie
  alle segnalazioni delle aziende, la rete telematica ad alte prestazioni della Tim che entra in crisi nei
  primi giorni di attivazione, l' Agenzia delle entrate fatica a gestire la massa di richieste di informazione e
  supporto che piovono da tutta Italia. Tale clima genera un livello tale di incertezza da rallentare le
  ordinarie operazioni commerciali, oltre ad accrescere la tentazione di non fatturare nelle operazioni b2c.
  Certo non ha giovato l' approvazione della legge di Bilancio nelle ultime ore del 2018, costringendo
  molte realtà ad aspettare il nuovo anno per capire in che regime contabile si sarebbero trovate e quindi
  organizzarsi di conseguenza: regime forfetario, fattura elettronica no, regimi normali, fattura elettronica
  sì.

                                                                                                NICOLA MAVELLIA

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                                                                                                                   25
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  le misure contro l' assenteismo del governo conte sbarcano anche nella scuola. Con alcuni
  accorgimenti

  Impronte digitali e telecamere agli ingressi per
  controllare i dirigenti scolastici. Per docenti e Ata un
  decreto ad hoc
  Uno dei disegni di legge collegati alla legge n.
  145 del 30 dicembre 2018 (di bilancio 2019),
  quello contenente interventi per la concretezza
  delle azioni delle pubbliche amministrazioni e
  la prevenzione dell' assenteismo, approvato
  dal Senato il 6 dicembre 2018, ha iniziato la
  settimana scorsa in sede referente il suo iter
  nelle Commissioni I (Affari costituzionali) e XI
  (Lavoro pubblico e privato) della Camera dei
  deputati.
  L' articolo 2 del provvedimento voluto dal
  ministro della pa, Giulia Bongiorno, definisce
  le misure per il contrasto all' assenteismo. Il
  comma 1 dispone in particolare che ai fini
  delle verifica dell' osservanza dell' orario di
  lavoro le amministrazioni dello Stato devono
  introdurre - seppure nel rispetto dei principi di
  proporzionalità, non eccedenza e gradualità
  sanciti dall' articolo 5, paragrafo 1, lett. c) del
  regolamento Ue 2016/679 - sistemi di verifica
  biometrica dell' identità e di videosorveglianza
  degli accessi, in sostituzione dei diversi
  sistemi di rilevazione automatica, attualmente
  in uso.
  Successivamente all' approvazione della legge
  sarà un decreto del presidente del consiglio
  dei ministri che dovrà individuare le modalità
  attuative per l' introduzione dei nuovi sistemi di
  verifica.
  I nuovi sistemi di verifica biometrica dell' identità e di sorveglianza si applicheranno, senza nuovi o
  maggiori oneri per la finanza pubblica e con l' utilizzo delle risorse umane, finanziarie e strumentali
  disponibili a legislazione vigente, anche agli istituti e scuole di ogni ordine e grado e alle istituzioni
  educative tenendo conto delle loro specificità organizzative e funzionali e nel rispetto dell' autonomia
  organizzativa e didattica, di ricerca e di sviluppo ad essi riconosciuta dalle vigenti disposizioni.
  Per i dirigenti scolastici il comma 2 dell' articolo 2 dispone tra l' altro che dovranno adeguare la propria
  prestazione lavorativa nella sede di lavoro alle esigenze dell' organizzazione e dell' incarico dirigenziale
  svolto, nonché a quelle connesse con la corretta gestione delle risorse umane. Per tali finalità anche ai

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  Firmato il primo decreto del Viminale che stanzia 400 mln per la sicurezza delle scuole

  Edilizia, corsa contro il tempo
  Intanto Conte rilancia la struttura per la progettazione

  Ai comuni quasi 400 milioni per la sicurezza
  delle scuole per il 2019, ma anche per quella
  di strade, edifici pubblici e p a t r i m o n i o
  comunale.
  Il ministero dell' interno ha, infatti, adottato il
  decreto di riparto di 394.490.000 euro previsto
  entro il 10 gennaio dalla legge Bilancio,
  appena entrata in vigore. Tempi stretti anche
  per altri provvedimenti a favore dell' edilizia
  scolastica stabiliti dalla manovra.
  Entro oggi, 15 gennaio, il Viminale deve dare
  comunicazione a ciascun comune dell' importo
  che gli spetta di quelle risorse, così che possa
  iniziare i lavori entro il 15 maggio come
  prevede la manovra. Se non li inizierà entro
  quella data, la norma stabilisce che il ministero
  revochi il contributo in tutto o in parte entro il
  15 giugno con un apposito decreto. Corsa
  contro il tempo per il ministro dell' interno
  Matteo Salvini anche per un altro decreto,
  quello che il Viminale dovrà emanare entro il
  20 gennaio, di concerto con il Mef e previa
  intesa con Conferenza Stato-città e autonomie
  locali, con cui ripartire il contributo di 190
  milioni di euro anni per ciascuno degli anni dal
  2019 al 2030 ai comuni per finanziare piani di
  sicurezza pluriennali finalizzati alla
  manutenzione di scuole, oltre che strade e
  altre strutture di proprietà comunali.
  Fondi a titolo di ristoro del gettito non più acquisibile dai comuni a seguito dell' introduzione della Tasi.
  La manovra, poi, prevede altre risorse per la messa in sicurezza, tra l' altro, degli edifici comunali, in cui
  si sottolinea la «precedenza per gli edifici scolastici».
  Si tratta si contributi per il 2021-33 assegnati alle regioni: 135 milioni annui dal 2012 al 2025, 270 milioni
  per il 2026, 315 milioni annui dal 2027 al 2032 e 310 milioni per il 2033. Vanno nella direzione di
  «consentire l' assunzione tempestiva ed efficace di iniziative di investimento, con particolare
  riferimento» anche al settore dell' edilizia scolastica, le nuove 60 assunzioni all' Inail e l' istituzione di un
  suo nucleo di valutazione e verifica degli investimenti mobiliare e immobiliari.
  Infine, entro il 1 febbraio il premier Conte dovrà adottare un decreto per individuare un' apposita
  Struttura per la progettazione di beni ed edifici pubblici, dunque anche scuole, alla quale potranno
  rivolgersi enti locali ed amministrazioni centrali. Cancellata la Struttura di missione di Palazzo Chigi per
  l' edilizia scolastica e Italia Sicura, di renziana memoria, sembrerebbe nascerne una nuova gialloverde
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  Presidi in campo con i sindaci La metà degli edifici è
  senza agibilità
  «Urgente intervenire destinando agli enti locali
  proprietari risorse economiche commisurate ai
  necessari interventi di messa in sicurezza
  degli edifici scolastici, così da adeguare il
  patrimonio edilizio scolastico alle normative
  vigenti». I presidi scendo in campo a fianco di
  comuni e province per la sicurezza delle
  scuole. Antonello Giannelli, presidente dell'
  Anp (associazione nazionale presidi), infatti, il
  10 gennaio ha scritto una lettera ai ministri dell'
  istruzione Marco Bussetti e dell' interno Matteo
  Salvini «denunciando il grave problema della
  sicurezza nelle scuole» e della qualità delle
  strutture edilizie. A rischio è «l' incolumità di
  circa 8 milioni di studenti, per lo più minori, e
  circa un milione di lavoratori». «In assenza di
  un cospicuo piano di interventi», sottolinea
  Giannelli, «la questione della sicurezza delle
  scuole si riduce ad un improduttivo rituale di
  controlli e sanzioni, particolarmente gravoso
  per i dirigenti delle scuole che non hanno sulla
  materia competenze di intervento diretto,
  essendo queste poste in capo agli enti
  proprietari stessi».
  I presidi snocciolano i dati. Una media di 44
  crolli all' anno, una scuola su 4 con
  manutenzione inadeguata. Oltre il 41% delle
  scuole si trova in zona sismica 1 e 2 e solo il
  12,3% delle scuole presenti in queste aree risulta progettato o adeguato alla normativa tecnica di
  costruzione antisismica.
  La metà delle scuole non ha mai ricevuto dall' ente proprietario il certificato di idoneità statica, di
  collaudo statico, di agibilità e di prevenzione antincendi. Ed è proprio la vicenda dell' adeguamento
  degli edifici scolastici alla normativa antincendio a continuare ad «essere emblematica» per l' Anp, che
  ritiene «urgente e non più eludibile l' avvio di un percorso legislativo che permetta un adeguamento
  effettivo con scadenze certe alle norme di sicurezza antincendio nelle attività scolastiche».
  È, infatti, decorso il 31 dicembre scorso l' ennesimo termine per la messa a norma antincendio e, non
  essendo stata approvata nessuna proroga, sottolinea Giannelli, «resta solo l' obbligo dei dirigenti delle
  scuole di contenere il rischio attraverso misure meramente organizzative che non eliminano, però, le
  pesanti carenze strutturali e rischiano di produrre effetti solo temporanei e non risolutivi».
  Ci sono, poi, gli impianti elettrici completamente a norma in meno di un' aula su 4 e soltanto nel 15%
  delle palestre e nel 9% delle mense. Nel 18% delle scuole a più piani, non sono presenti scale di
  sicurezza, né vi sono uscite di sicurezza sui corridoi.
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  Allarme dell' Istat. Ogni anno cambiano docente quattro bambini disabili su dieci

  Sostegno in mano ai generalisti
  Il 36% degli insegnanti è privo di specializzazione

  La specializzazione manca al 36% dei circa
  156 mila insegnati di sostegno. La continuità
  didattica non è garantita al 41% alunni disabili
  che ogni anno si vede cambiare il docente di
  sostegno. Al palo l' uso della tecnologia per l'
  inclusione scolastica, nonostante la scuola
  digitale.
  Impietoso il quadro dipinto dall' Istat nel report
  sull' inclusione scolastica nell' anno scolastico
  2017/18, pubblicato la scorsa settimana (www.
  istat.it).
  Circa 56.160 docenti di sostegno, il 36% del
  totale, vengono selezionati dalle liste
  curricolari, poiché la graduatoria degli
  insegnati specializzati per il sostegno non è
  sufficiente a soddisfare la domanda. Un
  fenomeno più frequente nelle regioni del Nord,
  dove la quota sale al 49%. Mentre si riduce
  considerevolmente nel Mezzogiorno
  scendendo al 21%.
  Il numero di ore settimanali di sostegno
  assegnate in media a ciascun alunno dei
  272.167 con disabilità (il 3,1% del totale degli
  iscritti) ammonta complessivamente a 13,7.
  Dotazione maggiore nella primaria:15 ore,
  contro le 11,9 alle medie. Più ore nelle scuole
  del Mezzogiorno, mediamente 3 ore
  settimanali in più rispetto a quelle rilevate al
  Nord. Tuttavia, negli ultimi cinque anni le ore di sostegno settimanali hanno subito un incremento del
  14%: 1,7 ore in più a settimana per entrambi gli ordini scolastici. Un incremento su tutto il territorio, ma
  più alto nelle regioni del Centro, dove supera il 18% (2,2 ore in più a settimana), e minimo nel
  Mezzogiorno (10%, 1,3 ore in più), che però registrava in partenza valori medi settimanali più elevati.
  «Nel complesso», osserva l' Istat, «malgrado l' aumento nella dotazione di ore a supporto della
  didattica, i bisogni degli alunni non sembrano ancora pienamente soddisfatti».
  Dall' indagine, infatti, emerge che il 5% delle famiglie degli alunni con sostegno ha presentato ricorso al
  Tribunale civile o al Tar, ritenendo l' assegnazione delle ore non idonea a soddisfare il bisogno dell'
  alunno. Non è solo una questione di ore.
  La continuità del rapporto tra docente per il sostegno e alunno, infatti, non risulta ancora garantita: il
  41% degli alunni ha cambiato insegnante rispetto all' anno precedente e il 12% nel corso dell' anno
  scolastico.
  Per migliorare la qualità dell' apprendimento, poi, è importante che l' insegnante per il sostegno sia in
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