COMUNE DI RUSSI Venerdì, 10 maggio 2019

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COMUNE DI RUSSI Venerdì, 10 maggio 2019
COMUNE DI RUSSI
 Venerdì, 10 maggio 2019
COMUNE DI RUSSI Venerdì, 10 maggio 2019
COMUNE DI RUSSI
                                                           Venerdì, 10 maggio 2019

Prime Pagine
 10/05/2019 Prima Pagina
 Corriere di Romagna (ed. Ravenna)                                                                                         1
 10/05/2019 Prima Pagina
 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)                                                                                        2
Cronaca
 10/05/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 7
 Auto della vigilanza notturna finisce contro la cabina del gas. Ferito...                                                 3
 10/05/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 41
 Auto contro colonnina del gas: ferito conducente                                                                          4
sanità, sociale e servizi per l'infanzia
 10/05/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 13
 Azalee dello Ior da donare per la Festa della mamma Ecco dove trovarle                                                    5
 09/05/2019 Ravenna24Ore.it
 Russi: L' associazione Connessioni organizza la serata-incontro 'Liberi...                                                6
sport
 10/05/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 26                                       SANDRO CAMERANI
 Il Godo a caccia della prima vittoria contro Castenaso                                                                    7
 10/05/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 71
 Tra Godo e Castenaso il derby delle matricole                                                                             8
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
 10/05/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 2
 Commissario per Tav e ritorno Province, l' offensiva della Lega                                                           9
 10/05/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 17                                                                    Dario Stevanato
 LE REGIONI NELLA TRAPPOLA DELLA SPESA STORICA                                                                             11
 10/05/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 25                                                                   Elisabetta Savino
 Reti di Comuni, chiamata Ue per i piccoli                                                                                 13
 10/05/2019 Italia Oggi Pagina 30                                                                     CARLA DE LELLIS
 Oltre il tetto di stipendio il lavoro è improduttivo                                                                      15
 10/05/2019 Italia Oggi Pagina 33                                                                FRANCESCO CERISANO
 Appalti più snelli per i comuni                                                                                           16
 10/05/2019 Italia Oggi Pagina 33
 Nessun taglio al fondo nazionale per il Tpl                                                                               18
 10/05/2019 Italia Oggi Pagina 34                                                                        LUIGI OLIVERI
 La mobilità non è più neutrale                                                                                            19
 10/05/2019 Italia Oggi Pagina 35                                                FRANCESCO CERISANO E MATTEO BARBERO
 Contabilità, enti fuori dal limbo                                                                                         21
 10/05/2019 Italia Oggi Pagina 35                                                                    MATTEO BARBERO
 Il comune in rosso non può applicare l' avanzo                                                                            23
 10/05/2019 Italia Oggi Pagina 37
 Il consiglio? È un diritto                                                                                                25
 10/05/2019 Italia Oggi Pagina 38                                                                    LUCIANO CATANIA
 Niente più disparità di trattamento tra ruolo e ingiunzione                                                               27
 10/05/2019 Italia Oggi Pagina 38                                                                    MATTEO BARBERO
 Revisori, giudici contabili divisi sull' incremento dei compensi                                                          29
 10/05/2019 Italia Oggi Pagina 39
 Il Lazio stanzia 2 mln per valorizzare i piccoli comuni                                                                   31
 10/05/2019 Italia Oggi Pagina 39
 Basilicata, 10 mln per riqualificare le aree produttive                                                                   32
 10/05/2019 Italia Oggi Pagina 39
 Efficienza energetica incentivata                                                                                         33
COMUNE DI RUSSI Venerdì, 10 maggio 2019
10 maggio 2019
                 Corriere di Romagna
                    (ed. Ravenna)
                                    Prima Pagina

                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

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COMUNE DI RUSSI Venerdì, 10 maggio 2019
10 maggio 2019
                 Il Resto del Carlino (ed.
                         Ravenna)
                                     Prima Pagina

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                                                                              2
COMUNE DI RUSSI Venerdì, 10 maggio 2019
10 maggio 2019
Pagina 7                            Corriere di Romagna
                                    (ed. Ravenna-Imola)
                                                          Cronaca

  Auto della vigilanza notturna finisce contro la cabina
  del gas. Ferito 45enne
  RAVENNA È stato portato in gravi condizioni
  all' ospedale "Bufalini" di Cesena l' addetto alla
  vigilanza coinvolto nell' incidente avvenuto la
  scorsa notte lungo la Faenti na, tra Godo e
  Russi.
  L' uomo, un 45enne che si trovava al lavoro
  alla guida dell' auto di servizio, è stato
  soccorso attorno alle 2 dal 118, intervenuto sul
  posto con un' ambulanza e l' auto
  medicalizzata assieme a una squadra dei vigili
  del fuoco.
  La sua auto infatti, si è finita fuori strada
  schiantandosi contro una cabina del gas
  posizionata su un manufatto di cemento al lato
  della carreggiata. La colonninaè stata
  parzialmente scardinata nell' urto con la
  vettura. Per questo si è reso necessario anche
  l' intervento dei tecnici di Hera, per mettere in
  sicurezza la zona.
  I carabinieri del Norm si sono occupati de i
  rilievi di rito e della ricostruzione della
  dinamica dell' incidente.
  Trasportato d' urgenza al nosocomio cesenate,
  i medici si sono riservati la prognosi sul
  45enne.

                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

                                                                                                3
COMUNE DI RUSSI Venerdì, 10 maggio 2019
10 maggio 2019
Pagina 41                        Il Resto del Carlino (ed.
                                         Ravenna)
                                                         Cronaca

  GODO DI RUSSI SCHIANTO NELLA NOTTE SULLA FAENTINA NORD

  Auto contro colonnina del gas: ferito conducente
  È DI UN 45ENNE in gravi condizioni il bilancio
  di un incidente stradale verificatosi nella notte
  tra mercoledì e ieri nei pressi di Godo d i
  Russi, sulla Faentina nord.
  Tutto è accaduto poco prima delle 2 quando l'
  uomo - si tratta di un addetto alla vigilanza
  privata -, per cause ancora al vaglio, è finito
  fuori strada abbattendo una colonnina del gas
  e finendo a sua volta fuori dall' abitacolo del
  mezzo. Secondo i primi rilievi, non ci
  sarebbero altri mezzi coinvolti nello schianto.
  Sul posto, oltre agli operatori del 118 con
  ambulanza e auto con medico rianimatore a
  bordo, sono intervenuti anche i vigili del
  Fuoco, le forze dell' ordine e i tecnici di Hera
  per il ripristino delle condizioni di sicurezza
  della colonnina abbattuta.
  Il 45enne, dopo essere stato stabilizzato sul
  posto, è stato infine portato all' ospedale
  'Bufalini' di Cesena con un codice di massima
  gravità.
  © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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COMUNE DI RUSSI Venerdì, 10 maggio 2019
10 maggio 2019
Pagina 13                        Corriere di Romagna
                                 (ed. Ravenna-Imola)
                                    sanità, sociale e servizi per l'infanzia

  SOSTEGNO ALLA RICERCA

  Azalee dello Ior da donare per la Festa della mamma
  Ecco dove trovarle
  RAVENNA Perla Festa della Mamma,
  cometradizione, lo Ior sarà inprima linea con
  550 volontari: acquistando un' azalea si
  contribuirà ai progetti di ricerca scientifica dell'
  Irst di Meldola.
  Ecco dove trovarle: a Ravenna oggi all'
  ospedale (ingressi via Missiroli e viale Randi),
  al Cmp e all' Hospice VillaAdalgisa, e anche
  alla Coop Gallery via Gramsci. Domani nella
  piazzetta Trebbo Poetico (Chiesa San
  Domenico), via Cavour, Esp, Conad Galilei,
  Eurospar di via Romea. Domenica in piazza
  San Francesco e in via Cavour. A Cervia oggi
  alle Coop di viale Roma e di via Mazzotti;
  domani alla Conad di via Caduti della Libertà.
  A Marina di Ravenna doma nie domenica in
  piazza Dora Markus vicino alla Farmacia. A
  Mezzano domani alla Coop di via Borghi, e al
  D Più di via Reale. A Pinarella domani alla
  Conad di via Platone. A Porto Volontarie in
  piazza S. Francesco Corsini domani alla
  Farmacia Comunale 3. APorto Fuori domani
  alla Conad di via Staggi. A Punta Marina
  domani alla Conad di viale dei Navigatori. A
  Russi o g g i , d o m a n i e d o m e n i c a
  inpiazzaFarini, oggi alla Coop e domani alla
  Conad. A San Pietro in Vincoli oggi in via
  Farini 89. A San Zaccaria domani alla Co nad.
  A Sant' Alberto domani alla Conad. A Savarna
  domani alla Coop. A Savio di Cervia domani
  all' Eurospar, a Savio di Ravenna domani alla Conad.

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                                                                                             5
COMUNE DI RUSSI Venerdì, 10 maggio 2019
9 maggio 2019
                                         Ravenna24Ore.it
                                       sanità, sociale e servizi per l'infanzia

  Russi: L' associazione Connessioni organizza la
  serata-incontro 'Liberi dalle catene del passato"
  Una 'serata-incontro" per analizzare i processi di costruzione dell' Identità personale

  L' associazione culturale Connessioni, con il
  Patrocinio del Comune di Ravenna, organizza
  una "serata-incontro" per analizzare i processi
  di costruzione dell' Identità personale e
  confrontarsi sui possibili percorsi di
  liberazione dai condizionamenti del passato
  per una completa espressione di sé. L'
  incontro "Liberi dalle catene del passato",
  guidato dalla dott.ssa Maria Chiara Giordani e
  dal dott. Francesco Michele Paolucci, si terrà
  venerdì 10 maggio dalle 20:45 alle 22:45
  presso Villa Bonarella a Russi . "L' esperienza
  che abbiamo di noi stessi - spiegano i docenti
  - oscilla continuamente tra l' essere e il dover
  essere . Il nostro mondo interno plasmato dal
  nostro vissuto influenza profondamente l'
  equilibrio tra queste due dimensioni, non
  permettendoci di vivere ma il più delle volte
  solo di sopravvivere. Se è vero che abbiamo
  attraversato steppe desertiche e pantani,
  terreni sassosi e torrenti scoscesi e nonostante
  tutto ce l' abbiamo fatta, siamo sopravvissuti,
  ora è giunto il momento di prendere in mano il
  timone della nostra vita e cambiare rotta. Per
  dare un nuovo significato al nostro vissuto, per
  sentire il passato non più come zavorra ma
  come una realtà vitale delle nostre capacità di
  trasformazione, impariamo a lasciare andare
  ciò che "ha fatto il suo tempo" portando con noi solo ciò che realmente ci appartiene e a iniziare
  finalmente quel processo di consapevole demolizione e di libera ricostruzione della nostra Identità". Nel
  corso della serata sarà presentato un nuovo modello interpretativo della condizione umana, che attinge
  alle fonti dei più illustri psicologi, sociologi e filosofi dal Novecento a oggi. Maria Chiara Giordani: attrice
  e sociologa Francesco Michele Paolucci : studioso di psicosomatica, di ricostruzione dell' identità e
  autore di numerose pubblicazioni sulla regolazione delle emozioni.

                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

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10 maggio 2019
Pagina 26                       Corriere di Romagna
                                (ed. Ravenna-Imola)
                                                        sport

  Il Godo a caccia della prima vittoria contro
  Castenaso
  GODO Dopo la settimana di riposo, causa il
  numero dispari di squadre iscritte alla serie
  A1, torna sul diamante il Baseball Godo, atteso
  dallo scontro con un' altra neopromossa,
  Castenaso, che nella volontà dei romagnoli
  potrebbe regalare al team di Marco Bortolotti
  la prima vittoria in campionato. Castenaso,
  comunque, ha attrezzato un roster piuttosto
  ambizioso, ma anche la formazione bolognese
  non ha ottenuto successi nelle prime quattro
  gare disputate.
  Questa sera alle ore 20.30 si scende sul
  diamante Casadio di Godo, domani alla stessa
  ora, invece, il match si sposterà a Castenaso,
  con eventuale recupero nella giornata di
  domenica in caso di maltempo.
  Questa sera a Godo toccherà ad Hernandez
  salire sul monte per dimostrare ulteriori
  progressi, ad un mese dal suo arrivo in Italia,
  dopo la prova deludente contro Parma e
  quella in crescita contro Nettuno. «Hernandez
  ha recuperato da un piccolo infortunio - dice il
  manager Bortolotti - ed in questo senso la
  settimana di sosta per noi è stata propizia.
  Quindi in garauno sarà regolarmente al
  proprio posto, mentre domani a Caste naso
  lancerà Galeotti».
  Evangelisti a ricevere Restando ai pitcher,
  Ciarla dovrebbe essere il rilievo designato per
  una partita possibilmente da portare a termine
  in vantaggio, ma sono pronti anche Luca Di Raffaele e Piumatti.
  Questa sera il catcher sarà Evangelista, sulle basi prenderanno posto Reda, Bucchi e Marco Servidei
  con Luca Servi dei come sempre interbase, mentre gli esterni di gara 1 saranno Lorenzo Di Raffaele,
  Gelli e Monari, con Meriggi battitore designato.

                                                                                            SANDRO CAMERANI

                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

                                                                                                              7
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10 maggio 2019
Pagina 71                       Il Resto del Carlino (ed.
                                        Ravenna)
                                                           sport

  Tra Godo e Castenaso il derby delle matricole
  Baseball serie A1 Stasera al diamante 'Casadio' si affrontano due squadre ancora alla
  ricerca del primo successo

  Godo TORNA in campo il Godo Baseball (4
  sconfitte e 0 vittorie fin qui) nella serie A1
  affrontando oggi e domani il Castenaso in una
  sfida tra squadre ancora a digiuno di successi.
  Ma nei giorni scorsi sono giunte dal settore
  nazionale due confortanti notizie per la società
  ravennate. La prima riguarda il lanciatore
  Alessandro Ciarla (nella foto col presidente
  Naldoni), convocato dal tecnico della
  nazionale maggiore Gilberto 'Gibo' Gerali per
  rinforzare il monte di lancio della nazionale
  maggiore, per il primo test match del 2019 in
  programma al 'Falchi' di Bologna mercoledì 15
  maggio alle 19 contro l' Unipol Bologna. La
  seconda è la convocazione di Marco Servidei,
  prima e terza base del Godo, da parte di
  Paolo Ceccaroli fra i 25 giocatori delle società
  italiane convocati per un primo raduno dei
  probabili olimpici tenutosi a Parma fino a ieri.
  TORNANDO al campionato la 4ª giornata
  propone per il Godo uno 'spareggio' col
  Castenaso per abbandonare l' ultimo posto: si
  gioca oggi alle 20.30 al 'Casadio' di Godo e
  domani alle 20.30 al 'Bondi' di Castenaso. Il
  manager Bartolotti si affiderà come partente nella gara del lanciatore italiano a Galeotti e in quella dello
  straniero al cubano Hernandez. Dietro casa base si schiereranno per una partita a testa lo statunitense
  Reda e il domenicano Evangelista.
  Nel primo confronto in prima base sarà schierato Marco Servidei, in seconda base Bucchi, in terza
  Lorenzo Di Raffaele e interbase Luca Servidei; gli esterni saranno Gelli al centro, Monari a destra e
  Davide Meriggi a sinistra con Evangelista battitore designato.
  Nella seconda ci sarà una rotazione: Reda in prima base, Marco Servidei in terza, esterno centro
  Monari, destro Gelli e Lorenzo di Raffaele a sinistra con Giacomo Meriggi battitore designato. I rilievi sul
  monte saranno Luca Di Raffaele, Piumatti, Ciarla, Alex e Mirco Sabbadini e Galli.
  SERIE C. Nell' ultimo turno di andata del gruppo G il Ravenna è in testa al girone assieme ad Imola.
  Domenica inizia la fase di intergirone con le squadre del gruppo G che incontrano quelle dell' H. Sfida al
  vertice per il Cral Enichem Ravenna che incontra a San Marino alle 15 la prima dell' altro girone, i Titano
  Bears, mentre il Godo affronta al Casadio, domenica alle 15, il Montegranaro che occupa attualmente l'
  ultimo posto del girone H.
  Mario Silvestri © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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  SBLOCCA-CANTIERI

  Commissario per Tav e ritorno Province, l' offensiva
  della Lega
  Appalti, M5s chiede una micro-tassa sulle gare per tutelare i subappaltatori

  Mauro Salerno - I corridoi internazionali, tra cui
  la Tav Torino Lione che ha diviso la
  maggioranza di governo per mesi.
  Ma anche i valichi alpini, le tratte ferroviarie
  internazionali, il porto di Pescara e, infine, le
  Ss 36 del Lago di Como e la Sp 72 (Lecco) da
  potenziare per i Giochi del 2026.
  Dopo il braccio di ferro che ha bloccato la
  maggioranza e lo stesso decreto per
  settimane, una prima lista delle opere da
  "stappare" con i commissari straordinari prova
  a entrare nel decreto Sblocca-cantieri
  attraverso un emendamento della Lega,
  destinato a far discutere più dentro che fuori
  dalla maggioranza.
  L' emendamento - uno degli oltre mille
  presentati - punta a individuare un elenco di
  interventi «prioritari ed emergenziali» sui quali
  cominciare a sperimentare i super-poteri e le
  deroghe che il decreto in vigore dal 19 aprile
  riconosce ai commissari, da nominare
  successivamente, che dovranno imporre un'
  accelerata alle opere in stallo. Tra queste,
  rientrerebbe proprio la Tav: tema che rischia di
  tornare urticante, dopo le polemiche ai tempi
  dell' analisi costi-benefici. Con lo stesso
  emendamento, la Lega chiede anche di sbloccare subito la realizzazione di uno dei lotti (il sesto) dell'
  Av Milano-Genova. Si tratta di lavori per 833 milioni, che al momento possono contare su fondi per 42 e
  che, se la correzione dovesse passare, potrebbero contare su un' iniezione di liquidità da 791 milioni a
  valere sul Fondo Investimenti previsto dalla Manovra del 2018.
  L' illustrazione degli emendamenti al Dl Sblocca-cantieri, cominciata ieri nelle commissioni Lavori
  pubblici e Ambiente del Senato, continuerà oggi. Il cuore delle correzioni riguarda il primo articolo del
  decreto (circa 600 emendamenti) in cui si concentrano le 81 modifiche al codice degli appalti, con cui il
  Governo punta a semplificare le gare e rilanciare gli investimenti stagnanti. Fanno riferimento a questo
  primo blocco le correzioni (emendamenti Lega ma anche Pd) che puntano a far rientrare le procedure
  negoziate a inviti, invece delle gare formali, nei lavori pubblici tra 150mila e un milione di euro, come
  prevedeva il codice prima dell' entrata in vigore del decreto. C' è poi la riduzione (dal 50% al 40%) della
  quota di lavori affidabili in subappalto, con percentuale stabilita gara per gara dalle Pa. Questa modifica
  è contenuta in un emendamento Cinque Stelle che elimina anche la possibilità per i concorrenti di
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  LE REGIONI NELLA TRAPPOLA DELLA SPESA
  STORICA
  Non si contano, ormai, le voci contrarie alle
  richieste di autonomia differenziata avanzate
  da alcune Regioni del Nord, che vengono
  soprattutto rivolte agli aspetti finanziari e fiscali
  del processo devolutivo, e alle relative ricadute
  sugli assetti costituzionali complessivi e sui
  diritti dei cittadini (da ultimo Vincenzo Visco sul
  Sole 24 Ore del 4 maggio).
  Si tratta tuttavia di un ventaglio di critiche che
  appaiono contraddittorie e tra loro
  inconciliabili, forse frutto, più che di una pacata
  e obiettiva analisi, di pregiudizi e di una
  visione conflittuale tra le istanze meridionaliste
  di statalizzazione dei centri di spesa in ottica
  redistributrice e le esigenze autonomistiche
  espresse non solo dalle rappresentanze
  politiche dei ceti del Nord, ma dalle stesse
  popolazioni che sono state chiamate (in due
  casi su tre) a esprimersi mediante un
  referendum.
  Il timore, o meglio l' accusa, è che le Regioni
  che chiedono maggiore autonomia vogliano in
  realtà soltanto appropriarsi di maggiori risorse,
  a scapito delle altre Regioni e dei diritti alle
  prestazioni pubbliche di tutti gli altri italiani.
  Alcuni commentatori sostengono che il
  passaggio dalla spesa storica ai fabbisogni standard, per le funzioni che verrebbero trasferite alle
  Regioni, darebbe luogo a un vulnus ai diritti sociali, giacché il gettito aggiuntivo per le tre Regioni del
  Nord andrebbe a scapito di tutte le altre. Eppure il criterio in questione appare privo di alternative,
  essendo lo stesso articolo 1 della legge 42/2009, che attua l' articolo 119 della Costituzione, a chiedere
  di «sostituire gradualmente, per tutti i livelli di governo, il criterio della spesa storica» a favore dei
  fabbisogni standard, così da far prevalere logiche di efficienza e responsabilità, nonché una maggiore
  equità di trattamento delle diverse popolazioni. Non si comprende, dunque, sotto quale profilo la norma
  finanziaria prevista nelle bozze di intesa, che indica proprio un percorso volto al superamento della
  spesa storica e all' approdo ai fabbisogni standard violerebbe i principi costituzionali.
  Oggi è proprio il finanziamento delle funzioni in base alla spesa storica a essere fonte di
  diseguaglianze, oltre che di inefficienze.
  Si sostiene che la spesa pro capite delle Regioni del Nord sarebbe superiore a quella delle regioni del
  Sud: se fosse vero, dovrebbe allora essere salutata con favore, proprio nella prospettiva meridionalista
  e redistributrice, la transizione verso i fabbisogni standard, posto che questi farebbero venir meno l'
  ingiusto privilegio di cui godono le Regioni richiedenti maggiore autonomia.
  Ma il punto è che quest' affermazione è tutta da dimostrare, atteso che i dati della spesa pro capite
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  EUROPA PER I CITTADINI

  Reti di Comuni, chiamata Ue per i piccoli enti
  A disposizione 187 milioni: il prossimo bando è in programma a settembre

  Commemorare i momenti storici più rilevanti,
  riflettere sulle cause dei regimi totalitari,
  promuovere la tolleranza e il dialogo
  interculturale, creare reti tra città gemellate e
  promuovere progetti della società civile.
  Questi i principali obiettivi di "Europa per i
  cittadini", il programma di finanziamento della
  Commissione europea che mette a
  disposizione oltre 187 milioni di euro per il
  periodo 2014-2020 (17,2 milioni per il solo
  2019). Si tratta di una grande opportunità,
  soprattutto per i Comuni di piccole dimensioni.
  Il programma, attraverso bandi con scadenza
  annuale (febbraio/marzo e settembre), si
  rivolge ad enti pubblici ed organizzazioni
  senza scopo di lucro attraverso il
  finanziamento, a fondo perduto, di progetti
  transazionali riferibili a due tematiche:
  Memoria europea (asse 1); Impegno
  democratico e partecipazione civica (asse 2).
  La prossima scadenza, fissata per il 1°
  settembre, è relativa al secondo asse e
  include i gemellaggi e le reti tra città.
  Il gemellaggio tra città riguarda sia quei
  comuni che hanno già firmato o che sigleranno
  accordi di gemellaggio, sia quelli che si
  avvalgono di altre forme di partenariato per promuovere la cooperazione e i legami culturali.
  Tra i progetti finanziabili può rientrare, quindi, l' organizzazione di uno o più eventi tra città destinati a
  promuovere la partecipazione civica e ad incoraggiare il volontariato, mobilitando i cittadini per
  discutere di temi concreti dell' agenda politica europea.
  La sovvenzione massima prevista è di 25mila euro per progetti che coinvolgano almeno due partner da
  due paesi ammissibili al programma (paesi Ue, Serbia, Montenegro, Albania, Bosnia-Erzegovina e
  Macedonia), uno dei quali deve essere un paese Ue, e prevedano la partecipazione di almeno 25
  partecipanti dalla città partner, per un evento che abbia una durata massima di 21 giorni.
  Le reti di città hanno l' obiettivo di promuovere lo scambio di esperienze su argomenti di comune
  interesse, coinvolgendo almeno quattro Paesi ammissibili al programma, due dei quali della Ue.
  Ciascun progetto deve prevedere almeno quattro eventi, con almeno il 30% dei partecipanti provenienti
  dalle città partner, e deve avere una durata massima di 24 mesi. I contributi Ue disponibili per singolo
  progetto arrivano sino ad un massimo di 150mila euro.
  I progetti delle società civile devono stimolare i dibattiti tra cittadini.
  Ogni progetto deve coinvolgere almeno tre paesi tra quelli ammissibili, due dei quali devono essere
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                                     Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  Oltre il tetto di stipendio il lavoro è improduttivo
  Lavoro «inutile», quello dei dipendenti pubblici
  che non percepiscono retribuzione avendo già
  raggiunto il tetto retributivo (240 mila euro).
  Questi periodi di attività, infatti, non possono
  essere valutati nell' anzianità contributiva per
  la pensione, né ai fini dell' indennità una
  tantum nei casi in cui non spetta una pensione.
  Lo precisa l' Inps nella circolare n. 64/2019 di
  ieri.
  Il tetto di retribuzione. I chiarimenti riguardano
  gli effetti ai fini pensionistici del tetto retributivo
  per chi, raggiunto il tetto, continui a lavorare
  senza retribuzione. Inizialmente pari a
  311.658,53 euro (valido dal 1° gennaio al 30
  aprile 2014), il limite è stato ulteriormente
  ridotto a 240 mila euro dal dl n. 66/2014,
  convertito dalla legge n. 89/2014, cioè in
  misura pari alla retribuzione del primo
  presidente della corte di cassazione, a partire
  dal 1° maggio 2014. Da tale data, inoltre, il
  tetto vale pure ai fini di tutti i trattamenti
  previdenziali, con riferimento alle anzianità
  contributive maturate dalla stessa data; e per
  «trattamenti previdenziali» s' intendono sia le
  pensioni sia i trattamenti di fine servizio (Tfs) e
  fine rapporto (Tfr).
  Se non c' è retribuzione. Nella circolare di ieri l'
  Inps prende in esame il caso del dipendente
  che lavori in assenza di retribuzione, avendo raggiunto il tetto.
  Sulla base delle indicazioni del ministero del lavoro, di quello della p.a. e della ragioneria dello stato, l'
  Inps spiega che questi periodi (di attività senza retribuzione) non concorrono a determinare alcuna
  anzianità contributiva ai fini pensionistici e previdenziali poiché, ai sensi della normativa vigente, i
  periodi non coperti da contribuzione non sono valutabili. Pertanto, qualora un lavoratore, per effetto del
  superamento del tetto, non h percepito alcun emolumento, la pensione è calcolata senza valorizzare,
  nell' anzianità contributiva utile, l' arco temporale durante il quale non c' è stata alcuna retribuzione.
  Fino al 30 aprile 2014. Infine, l' Inps precisa che dalla novità restano esclusi i lavoratori che hanno
  cessato il proprio rapporto di lavoro entro il 30 aprile 2014, poiché l' efficacia decorre dal 1° maggio
  2014.

                                                                                                CARLA DE LELLIS

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                                                                                                                   15
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                                    Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  Gli emendamenti M5S-Lega al dl sblocca-cantieri. Largo alla procedura negoziata

  Appalti più snelli per i comuni
  Niente gare fino a 1 mln. Salva pmi, contributo allo 0,2%

  Meno gare e più procedure negoziate nell'
  affidamento degli appalti pubblici per rilanciare
  gli investimenti dei comuni. Le procedure
  aperte si applicheranno solo ai lavori di
  importo superiore a un milione di euro, mentre
  al di sotto di tale soglia la regola sarà la
  procedura negoziata, diversamente articolata
  a seconda del valore dei contratti.
  E si fa più soft il contributo al Fondo salva-
  cantieri istituito per venire in aiuto delle
  imprese sub-appaltatrici e sub-fornitrici (con
  una copertura pari al 70% dei crediti non
  soddisfatti) in caso di crisi dell' appaltatore.
  Sono le due ipotesi su cui MoVimento 5 Stelle
  e Lega stanno discutendo nelle commissioni
  riunite lavori pubblici e ambiente del Senato
  per uscire dall' impasse sul decreto legge
  «sblocca-cantieri» (dl n.32/2019), arenatosi
  proprio sul balzello dello 0,5% a carico delle
  imprese aggiudicatarie (annunciato dal
  ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli) e
  sulle modifiche alle soglie di affidamento volte
  a non ingessare troppo gli appalti dei comuni.
  A mettere le cose a posto due emendamenti
  (firmati il primo dal capogruppo M5S Stefano
  Patuanelli e il secondo dal capogruppo della
  Lega Massimiliano Romeo), ma anche il lavoro
  di sintesi del relatore Agostino Santillo (M5S).
  «Stiamo mettendo a punto modifiche per aver il miglior provvedimento possibile», spiega Santillo a
  ItaliaOggi, annunciando tra le altre ipotesi di lavoro «la diminuzione della soglia del valore
  subappaltabile, che attualmente il decreto fissa al 50%, e l' esclusione della possibilità che il
  concorrente non aggiudicatario della gara possa rispuntare come subappaltatore».
  Fondo salva-cantieri L' emendamento Patuanelli abbassa allo 0,2% il contributo a carico delle imprese
  aggiudicatarie per il finanziamento del Fondo salva-cantieri che viene istituito presso il Mit con una
  dotazione iniziale di un milione di euro. La percentuale, inoltre, non sarà più calcolata sul valore del
  bando ma sul ribasso offerto dall' aggiudicatario rispetto alla base d' appalto. Il contributo non dovrà
  essere versato per tutte le gare ma solo per quelle di lavori di importo pari o superiore a 200 mila euro e
  per gli appalti di servizi e forniture di importo pari o superiore a 100 mila euro.
  Nuove soglie di affidamento Fermo restando l' affidamento diretto per gli appalti fino a 40 mila euro, i
  criteri di aggiudicazione contenuti nel decreto legge, e ritenuti troppo restrittivi per i comuni, dovrebbero
  essere rivisti. Le proposte della Lega, condivise anche dall' Anci, prevedono la procedura negoziata,
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  Nessun taglio al fondo nazionale per il Tpl
  Nessun taglio al Fondo nazionale per il Tpl.
  Ieri in Conferenza Stato-Regioni è s t a t o
  raggiunto un accordo che scongiura la
  decurtazione di 300 milioni di euro per il 2019.
  Il comparto del trasporto pubblico locale potrà
  così contare su uno stanziamento di 3,9
  miliardi (3.898.668.289,20 euro per la
  precisione) che rappresentano i fondi ripartiti
  tra le regioni a statuto ordinario dal decreto
  interministeriale firmato a febbraio dal ministro
  delle infrastrutture Danilo Toninelli. Si tratta
  dell' anticipazione dell' 80% del Fondo
  nazionale per il concorso finanziario dello
  Stato agli oneri del trasporto pubblico locale,
  anche ferroviario. La cifra anticipata è stata
  calcolata sul 100% della dotazione del fondo,
  come chiesto dal Mit al Mef.
  Ieri in Stato-Regioni il ministero dell' economia
  ha confermato che non ci sarà alcuna
  decurtazione di 300 milioni di euro per il 2019
  al Fondo Tpl, nemmeno a fine anno, perché le
  risorse verranno recuperate in sede di
  assestamento di bilancio. L' accordo rilancia l'
  attuazione del piano mobilità che porterà una
  dotazione di 2000 nuovi bus all' anno per
  regioni e comuni.

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                                      Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  Con il dl Crescita le immissioni in ruolo degli enti locali non sono soggette a vincoli specifici

  La mobilità non è più neutrale
  Consuma il plafond assunzionale al pari dei concorsi

  Col nuovo sistema di computo delle capacità
  degli enti locali di assumere nuovo personale
  va in pensione il concetto di neutralità delle
  assunzioni mediante mobilità.
  Nell' ordinamento antecedente l' articolo 33 del
  dl 34/2019, le assunzioni sono state consentite
  entro una certa percentuale del costo delle
  cessazioni dell' anno precedente: un turnover
  finanziario, più che per «teste». Nel 2019 era
  andato a regime la percentuale del 100% del
  costo delle cessazioni dell' anno precedente.
  Ma, agli enti è s e m p r e s t a t o p o s s i b i l e
  assumere non solo mediante concorsi,
  immettendo nuovo personale nel complesso
  della p.a., bensì anche attraverso mobilità,
  cioè per trasferimento di lavoratori già
  dipendenti pubblici da un ente all' altro.
  Questi trasferimenti potevano avvenire anche
  oltre i vincoli alle assunzioni, perché non
  consumavano spazi assunzionali ed erano
  ovviamente possibili entro il tetto alla spesa
  complessiva di personale corrispondente alla
  media del triennio 2011-2013 ed erano
  considerati neutrali dal punto di vista della
  spesa pubblica (in quanto il costo del singolo
  dipendente viene semplicemente spostato da
  un bilancio all' altro, senza creazione di nuova
  spesa), purché entrambi gli enti fossero
  soggetti appunto a tetti alle assunzioni.
  Per gli enti locali e le regioni col dl 34/2019 le cose cambiano. Le assunzioni non sono più soggette a un
  vincolo specifico: a ben vedere gli enti sono lasciati liberi di effettuare discrezionalmente tutta la spesa
  che ritengono di investire in nuove assunzioni, consentita dal meccanismo dell' articolo 39: cioè quel
  margine di spesa permesso se il singolo ente dimostri un rapporto tra totale della spesa di personale al
  lordo degli oneri, da un lato, e primi tre titoli dell' entrata al lordo del fondo crediti di dubbia esigibilità,
  dall' altro, inferiore ai valori-soglia che saranno definiti da un decreto della Funzione pubblica.
  Le assunzioni saranno ammesse entro la differenza in valori finanziari derivante dalla differenza tra
  rapporto-valore soglia e rapporto specifico dell' ente.
  La norma, quindi, consente di evidenziare una capacità di spesa complessiva per nuove assunzioni,
  che a questo punto non differenzia tra assunzioni per concorso o per mobilità.
  Di fatto, entrambe finiscono per consumare il plafond che si crea se il rapporto del singolo ente risulti
  inferiore al valore-soglia: l' assunzione mediante mobilità, infatti, comunque incrementa la spesa di
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                                    Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  La proroga sarà inserita nel dl crescita e potrebbe essere biennale. Anci: niente sanzioni

  Contabilità, enti fuori dal limbo
  In attesa del rinvio i revisori possono dare l' ok ai rendiconti

  La contabilità economico-patrimoniale dei
  piccoli comuni verrà rinviata nel decreto
  crescita.
  Sarà il dl n.34/2019, all' esame del senato, il
  veicolo normativo prescelto dal governo per
  ospitare in fase di conversione lo slittamento al
  2020 (ma c' è anche la concreta possibilità che
  la proroga arrivi al 2021) delle nuove regole
  contabili negli enti sotto i 5.000 abitanti. L'
  annuncio dei viceministri all' economia Laura
  Castelli e Massimo Garavaglia (si veda
  ItaliaOggi di ieri) fa uscire dal limbo i piccoli
  comuni che, dopo il via libera al rinvio da parte
  della Conferenza Stato-città (si veda ItaliaOggi
  del 25/4/2019) brancolavano nel buio in
  assenza di una norma che mettesse nero su
  bianco l' impegno assunto dal governo.
  Malgrado la volontà dell' esecutivo di trovare
  una soluzione normativa e i continui solleciti da
  parte dell' Anci, il tempo è infatti ampiamente
  scaduto, tenendo conto che i rendiconti 2018
  (in cui applicare la contabilità) dovevano
  essere approvati entro il 30 aprile scorso. E
  non è valsa a tranquillizzare i sindaci l a
  rassicurazione del sottosegretario al ministero
  dell' interno Stefano Candiani sul fatto che, in
  attesa dell' ufficializzazione della proroga, i
  prefetti non sarebbero intervenuti con le diffide
  che preludono al commissariamento.
  Per questo ieri l' Anci è tornata a chiedere di non sanzionare quei comuni di piccole dimensioni che,
  facendo affidamento sulla proroga, hanno proceduto all' elaborazione dei rendiconti 2018 senza la
  documentazione relativa alla contabilità economico-patrimoniale. «Sarebbe infatti paradossale che la
  mancata presentazione dei rendiconti economico-patrimoniali comportasse conseguenze sull'
  operatività dei comuni, evidentemente contrarie all' indirizzo politico, più volte espresso e ormai in fase
  di recepimento in una norma», ha osservato in una nota l' associazione guidata da Antonio Decaro.
  Intanto, in attesa di leggere l' emendamento che verrà inserito nel decreto crescita, vale la pena di
  sottolineare come l' organo di revisione, così come indicato dal Cndcec nel format di relazione, possa
  comunque rilasciare un «giudizio positivo limitatamente ai risultati della gestione finanziaria mentre
  riguardo al conto economico, in considerazione dei rilevi esposti, non si è in grado di attestarne la
  completezza e l' attendibilità». Tale formulazione risulta in linea anche con quanto osservato dalla
  Commissione Arconet e cioè che «l' adozione della contabilità economico patrimoniale con funzione
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  Il comune in rosso non può applicare l' avanzo
  La Consulta torna a mettere in discussione la
  possibilità per gli enti in rosso di applicare
  avanzo di amministrazione. Con la sentenza n.
  105/2019, infatti, i giudici delle leggi hanno
  lanciato un messaggio molto chiaro sull'
  unicità di tale posta contabile, il cui utilizzo non
  è compatibile con la presenza di passività
  scaglionate nel tempo.
  Per comprendere la questione, occorre
  premettere che il risultato della gestione
  contabile di regioni, città metropolitane,
  province e comuni è f r u t t o d i u n c a l c o l o
  articolato. In pratica, occorre sommare alle
  giacenze di cassa i residui attivi (assimilabili ai
  crediti) e sottrarre i residui passivi (ossia in
  pratica i debiti scaduti) e il fondo pluriennale
  vincolato (i debiti futuri). Se la somma è
  negativa, l' ente è in disavanzo e deve
  recuperarlo, di norma, entro i tre anni
  successivi.
  In alcuni casi, però, norme specifiche hanno
  consentito un periodo di rientro, fino ai 30 anni
  previsti per riassorbire il c.d. riaccostamento
  straordinario previsto dal dlgs 118/2011. Per
  chi rientra in una di queste fattispecie, la
  pronuncia della Corte rappresenta, come
  minimo, un segnale d' allarme.
  Ma non basta: il risultato di amministrazione
  deve essere, poi, scomposto ulteriormente individuando le quote accantonata, quelle vincolata e
  destinata agli investimenti. Ciò serve ad evidenziare qual è la componente libera, al netto delle somme
  che sono già «ipotecate« in base alla legge o alle regole di prudenza. Si pensi al caso del contenzioso:
  se un ente ha un avanzo di 100, ma è di fronte ad un rischio di soccombenza di 200, il suo risultato
  disponibile è in realtà di -100.
  Quid iuris in questi casi? Il tema è già stato affrontato dalla Corte dei conti, che ha affermato che quello
  che conta è il risultato finale al netto di accantonamento, vincoli e destinazioni. Per cui, nell' esempio di
  poco fa, l' ente non avrebbe avanzo applicabile. Ma la l 145/2018 ci ha messo una toppa, consentendo
  comunque di applicare una parte dell' avanzo, anche nel caso in cui esso sia negativo. Questa
  soluzione pare ora messa in bilico dalla sentenza n. 105 e con il suo portato dell' incompatibilità dell'
  avanzo con la presenza di disavanzi spalmati nel tempo. Pare evidente che sul tema occorra un nuovo
  intervento legislativo che faccia finalmente chiarezza. Il tema, peraltro, si intreccia con quello
  attualmente all' esame della Commissione Arconet e riguardante i nuovi meccanismi di verifica degli
  equilibri, che dopo la cancellazione del pareggio di bilancio saranno imperniati sulla disciplina del dlgs
  118/2011, con piena rilevanza di avanzo, debito e fondo pluriennale vincolato. È però allo studio un
  correttivo per inserire, tra le componenti rilevanti, anche lo stanziamento del fondo crediti di dubbia
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  Legittimo chiedere la riunione per esaminare mozioni e interrogazioni

  Il consiglio? È un diritto
  I motivi della convocazione sono insindacabili

  Si può chiedere la convocazione del consiglio
  comunale ai sensi dell' art. 39, comma 2, del
  decreto legislativo n.

  267/00 per poter esaminare atti di
  sindacato ispettivo?
  U n q u i n t o d e i consiglieri comunali d i
  minoranza di un ente ha depositato una
  mozione ed una interrogazione
  contestualmente alla istanza di convocazione
  ai sensi dell' art.
  39, comma 2, del decreto legislativo n.
  267/2000.
  In base al regolamento sul funzionamento del
  consiglio comunale è p r e v i s t o c h e l e
  interrogazioni e le mozioni presentate al
  protocollo dell' ente dovranno essere iscritte
  all' ordine del giorno in occasione della
  convocazione della prima adunanza del
  consiglio successiva alla loro presentazione.
  La medesima fonte normativa prevede che la
  convocazione richiesta ex citato art.
  39, comma 2, «deve contenere in allegato, per
  ciascun argomento indicato da iscrivere all'
  ordine del giorno, il relativo schema di
  deliberazione».
  Ad avviso del sindaco, in base al combinato
  disposto delle norme regolamentari
  surrichiamate, sarebbe escluso che la richiesta di convocazione formulata da un quinto dei consiglieri
  possa avere ad oggetto atti di sindacato ispettivo, dovendo ciascuna richiesta essere, indefettibilmente,
  corredata dal relativo «schema di deliberazione».
  Il diritto ex art. 39, comma 2, «è tutelato in modo specifico dalla legge con la previsione severa ed
  eccezionale della modificazione dell' ordine delle competenze mediante intervento sostitutivo del
  prefetto in caso di mancata convocazione del consiglio comunale in un termine emblematicamente
  breve di venti giorni» (Tar Puglia, sez. 1, 25 luglio 2001, n. 4278).
  L' orientamento che vede riconosciuto e definito «il potere dei consiglieri di chiedere la convocazione
  del consiglio medesimo» come «diritto» dal legislatore è, quindi, ormai ampiamente consolidato
  (sentenza Tar Puglia, Lecce, sez. I del 4 febbraio 2004, n.
  124).
  La questione sulla sindacabilità dei motivi che determinano i consiglieri a chiedere la convocazione
  straordinaria dell' assemblea, si è orientata nel senso che al presidente del consiglio spetti solo la
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  Niente più disparità di trattamento tra ruolo e
  ingiunzione
  Il decreto Crescita, approvato dal governo a
  metà aprile, limita la diversità di trattamento
  riservato ai contribuenti dei comuni c h e
  riscuotono tramite ruolo rispetto a quelli che
  riscuotono tramite ingiunzione fiscale. Mentre i
  primi potevano usufruire della cosiddetta
  «Rottamazione ter», i secondi non avevano
  forme agevolate per definire la propria
  posizione debitoria.
  Con l' entrata in vigore del decreto crescita, gli
  enti locali hanno 60 giorni per approvare la
  definizione delle ingiunzioni di pagamento
  notificate dal 2000 al 2017, aventi a oggetto le
  entrate proprie. Se il consiglio comunale
  decide di dotarsi di un regolamento per la
  rottamazione delle ingiunzioni fiscali, il
  contribuente potrà godere dell' eliminazione
  delle sanzioni, mentre gli interessi saranno
  comunque dovuti. Spetta al regolamento
  comunale definire il sistema di pagamento e di
  rateizzazione che non potrà, comunque,
  superare il limite temporale del mese di
  settembre del 2021.
  Un sistema analogo era stato previsto dall' art.
  6-ter del dl 22 ottobre 2016, n. 193
  (Disposizioni urgenti in materia fiscale e per il
  finanziamento di esigenze indifferibili),
  convertito con modificazioni dalla legge 1
  dicembre 2016, n. 225. Il provvedimento riguarda le entrate, anche tributarie, delle regioni, delle
  province, delle città metropolitane e dei comuni, non riscosse a seguito di provvedimenti di ingiunzione
  fiscale emessi ai sensi del rd 14 aprile 1910, n. 639, notificati, dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017,
  dagli enti stessi e dai concessionari della riscossione di cui all' art. 53 del dlgs 15 dicembre 1997, n.
  446. Gli enti locali, tramite regolamento approvato dal consiglio comunale, possono disciplinare l'
  esclusione delle sanzioni relative alle predette entrate, dando notizia dell' adozione del provvedimento,
  entro 30 giorni, mediante pubblicazione sul proprio sito internet istituzionale. Il regolamento comunale
  deve stabilire il numero di rate e la relativa scadenza, le modalità con cui il debitore manifesta la volontà
  di avvalersi della definizione agevolata, nonché i termini per la presentazione dell' istanza.
  Il regolamento può prevedere che sia il debitore a indicare in quante rate intende effettuare il
  pagamento. In caso di giudizi pendenti di fronte alla Commissione tributaria, il ricorrente deve assumere
  l' impegno a rinunciare alla controversia. Il regolamento deve stabilire il termine entro il quale l' ente
  territoriale o il concessionario della riscossione trasmette ai debitori la comunicazione indicante i termini
  specifici della definizione agevolata. La presentazione dell' istanza sospende i termini di prescrizione e
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  il caso

  Revisori, giudici contabili divisi sull' incremento dei
  compensi
  Enti locali incerti sull' incremento dei compensi
  ai revisori. Il recente dm 21 dicembre 2018 ha
  disposto l' aggiornamento dei limiti massimi
  degli emolumenti spettanti agli organi di
  revisione economico-finanziaria prevedendo,
  da un lato, che «l' eventuale adeguamento del
  compenso deliberato dal consiglio dell' ente in
  relazione ai nuovi limiti massimi fissati dal
  presente decreto non ha effetto retroattivo»
  (art. 1, comma 3) e, dall' altro, la decorrenza
  dei nuovi limiti massimi dal 1° gennaio 2019
  (art. 4, comma 1).
  Tale ultima previsione ha generato incertezze
  applicative alla luce dell' art.
  241, comma 7, Tuel, in base al quale «l' ente
  locale stabilisce il compenso spettante ai
  revisori con la stessa delibera di nomina». In
  questo contesto si sono formate, linee
  interpretative divergenti. Secondo il ministero
  dell' interno, non è possibile estendere gli
  aumenti agli incarichi già in essere alla luce
  della natura negoziale del rapporto
  intercorrente fra revisore ed ente locale. D i
  diverso avviso alcuni pareri della Corte dei
  conti. Secondo la sezione regionale di
  controllo per l' Emilia-Romagna (deliberazione
  n . 5 / 2 0 1 9 ) , i l consiglio comunale p u ò
  estendere anche ai revisori in carica gli
  aumenti, ma solo laddove, in sede di nomina, sia stata esplicitata la volontà di determinare il compenso
  nei massimi base stabiliti dal decreto ministeriale. Un secondo (e più permissivo) orientamento è quello
  della sezione ligure (deliberazione n. 20/2019), che ritiene ammissibile l' adeguamento nei limiti di
  quanto necessario per assicurare il rispetto del principio dell' equo compenso e, quindi, entro un
  parametro di congruità e adeguatezza, da determinarsi in rapporto alla prestazione professionale
  richiesta. Ancora più ampia l' apertura della sezione regionale di controllo per la Puglia (deliberazione n.
  38/2019), che ha rilevato come l' art.
  241, comma 7, Tuel, non ponga uno sbarramento alla possibilità di modifiche del compenso successive
  all' atto di nomina.
  Secondo i giudici pugliesi, dal vigente quadro normativo sembra desumersi l' indefettibilità di un
  coinvolgimento dell' organo consiliare nella materia in esame; coinvolgimento che, lungi dall' esaurirsi
  nel momento genetico del rapporto, potrà esprimersi durante il suo svolgimento. Ne consegue che,

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  entro il 27 maggio

  Il Lazio stanzia 2 mln per valorizzare i piccoli comuni
  La Regione Lazio ha stanziato 2 milioni di euro
  a sostegno dell' avviso pubblico per la
  valorizzazione del patrimonio culturale nei
  piccoli comuni. Il bando attua la legge
  regionale 11 agosto 2008, n. 14, articolo 1,
  comma 13-bis. È prevista la concessione di
  contributi regionali per proposte di intervento
  che dovranno essere ispirate al recupero e
  miglioramento di quelli che possiamo definire
  come luoghi della comunità ossia di quei beni,
  manufatti, siti e spazi urbani che rivestono un
  particolare valore storico e simbolico per la
  collettività locale e che possono, altresì,
  rappresentare un motivo di attrazione per
  visitatori e turisti. La domanda di contributo
  può essere presentata da piccoli comuni con
  popolazione residente fino a 5 mila abitanti.
  Saranno finanziati interventi di sistemazione di
  strade, piazze e giardini, interventi di
  adeguamento di edifici e spazi, nonché
  realizzazione e riqualificazione di collegamenti
  pedonali. L' avviso finanzia inoltre gli interventi
  di manutenzione e restauro di beni storici,
  artistici, architettonici, demo-etnoantropologici
  e di aree verdi di pregio ambientale e
  paesaggistico, oltre che gli interventi di
  valorizzazione degli spazi urbani ed extra-
  urbani attraverso la realizzazione di opere e
  installazioni d' arte. Il contributo regionale a fondo perduto sarà pari al 100% del costo totale
  ammissibile.
  Per ciascuna proposta ammissibile il contributo regionale non potrà superare comunque l' importo di 40
  mila euro. Ciascun piccolo comune potrà presentare non più di una proposta progettuale,
  eventualmente articolata in più interventi, entro il 27/5.

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  il bando scade il 31/5

  Basilicata, 10 mln per riqualificare le aree produttive
  La Regione Basilicata ha pubblicato l' avviso
  pubblico a f a v o r e d e i comuni p e r l a
  realizzazione di interventi di riqualificazione
  nelle aree produttive. L' avviso stanzia 10
  milioni di euro a valere sull' asse 3
  «competitività» azione 3b.3.2.1 e sull' asse 4
  «energia e mobilità urbana» azione 4b.4.2.1
  del Fesr 2014-2020. Le azioni sono finalizzati
  alla realizzazione, al recupero e alla
  riqualificazione di aree da destinare ad
  insediamenti produttivi, quali aree a
  destinazione industriale e/o artigianale o a
  destinazione mista, anche con presenza non
  prevalente di terziario, per la localizzazione di
  imprese industriali, artigiane di servizio ed alla
  realizzazione di interventi di qualificazione dell'
  offerta dei servizi anche infrastrutturali
  funzionali a progetti di riconversione delle aree
  produttive, di riqualificazione ambientale, di
  recupero ed efficientamento energetico dei siti
  produttivi. Il bando finanzia inoltre l'
  installazione di impianti da fonti rinnovabili la
  cui energia prodotta sia interamente destinata
  all' efficienza energetica di opere e installazioni
  p e r l ' illuminazione pubblica e s e r v i z i
  tecnologici di proprietà pubblica i n a r e e
  produttive. È prevista altresì la realizzazione di
  interventi finalizzati alla riduzione dei consumi
  energetici e delle emissioni di gas climalteranti nelle aree produttive, compresa l' installazione di
  impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile per l' autoconsumo, dando priorità alle tecnologie
  ad alta efficienza.
  Il contributo a fondo perduto copre fino al 100% delle spese ammissibili. La scadenza del bando è
  fissata al 31 maggio 2019.
  © Riproduzione riservata.

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  Il Gse ha pubblicato la guida operativa per l' accesso e l' utilizzo dei certificati bianchi

  Efficienza energetica incentivata
  Per illuminazione led, veicoli ibridi, teleriscaldamento

  MASSIMILIANO FINALI - Installazione di
  illuminazione a led, acquisto di flotte di veicoli
  ibridi o elettrici, reti di teleriscaldamento,
  efficientamento di reti elettriche, del gas e
  idriche sono solo alcuni degli interventi che gli
  enti pubblici possono finanziare grazie ai
  certificati bianchi.
  Il gestore servizi energetici (Gse) ha
  pubblicato la guida operativa per l' accesso e l'
  utilizzo dei certificati bianchi, in base alla
  normativa attuativa di cui al dm 11 gennaio
  2017, modificato dal dm 10 maggio 2018. L'
  obiettivo della guida è promuovere l'
  individuazione, la definizione e la
  presentazione di progetti, riportando le
  informazioni utili alla predisposizione delle
  richieste di accesso agli incentivi, la
  descrizione delle migliori tecnologie disponibili
  e un elenco non esaustivo degli interventi di
  efficienza energetica.
  Benefici anche per la                    pubblica
  amministrazione P o s s o n o a c c e d e r e a l
  meccanismo i distributori di energia elettrica e
  i distributori di gas naturale, oltre che i
  soggetti, sia pubblici che privati. In particolare,
  la pubblica amministrazione può beneficiare
  dei certificati bianchi per riqualificare servizi
  pubblici ad alto consumo energetico come l'
  illuminazione e i trasporti pubblici, facendosi supportare dalle società concessionarie dei servizi di
  distribuzione dell' energia o da esco certificate.
  Ammissibili progetti non ancora avviati Sono ammissibili i progetti di efficienza energetica da realizzarsi
  con data di avvio della realizzazione del progetto successiva alla data di trasmissione al Gse dell'
  istanza di accesso al meccanismo, costituiti da interventi realizzati da un unico soggetto titolare. I
  progetti, per essere ammessi, devono generare risparmi energetici addizionali, ovvero risparmi di
  energia primaria calcolati come differenza fra il consumo di antecedente e il consumo energetico nella
  configurazione post operam. Il calcolo va effettuato con riferimento al medesimo servizio reso e
  assicurando una normalizzazione delle condizioni che influiscono sul consumo energetico. I titoli sono
  scambiabili sul mercato Il certificato bianco, conosciuto anche come titolo di efficienza energetica (tee) è
  un documento attestante il risparmio energetico riconosciuto, avente una dimensione commerciale pari
  a una tonnellata equivalente di petrolio (tep). Il valore dei certificati bianchi, in quanto negoziabile sui
  mercati, è soggetto a oscillazioni anche nel corso dello stesso anno. Il sistema dei certificati bianchi è un
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