COMUNE DI RUSSI Venerdì, 10 maggio 2019
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COMUNE DI RUSSI Venerdì, 10 maggio 2019 Prime Pagine 10/05/2019 Prima Pagina Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 1 10/05/2019 Prima Pagina Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 2 Cronaca 10/05/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 7 Auto della vigilanza notturna finisce contro la cabina del gas. Ferito... 3 10/05/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 41 Auto contro colonnina del gas: ferito conducente 4 sanità, sociale e servizi per l'infanzia 10/05/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 13 Azalee dello Ior da donare per la Festa della mamma Ecco dove trovarle 5 09/05/2019 Ravenna24Ore.it Russi: L' associazione Connessioni organizza la serata-incontro 'Liberi... 6 sport 10/05/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 26 SANDRO CAMERANI Il Godo a caccia della prima vittoria contro Castenaso 7 10/05/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 71 Tra Godo e Castenaso il derby delle matricole 8 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 10/05/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 2 Commissario per Tav e ritorno Province, l' offensiva della Lega 9 10/05/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 17 Dario Stevanato LE REGIONI NELLA TRAPPOLA DELLA SPESA STORICA 11 10/05/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 25 Elisabetta Savino Reti di Comuni, chiamata Ue per i piccoli 13 10/05/2019 Italia Oggi Pagina 30 CARLA DE LELLIS Oltre il tetto di stipendio il lavoro è improduttivo 15 10/05/2019 Italia Oggi Pagina 33 FRANCESCO CERISANO Appalti più snelli per i comuni 16 10/05/2019 Italia Oggi Pagina 33 Nessun taglio al fondo nazionale per il Tpl 18 10/05/2019 Italia Oggi Pagina 34 LUIGI OLIVERI La mobilità non è più neutrale 19 10/05/2019 Italia Oggi Pagina 35 FRANCESCO CERISANO E MATTEO BARBERO Contabilità, enti fuori dal limbo 21 10/05/2019 Italia Oggi Pagina 35 MATTEO BARBERO Il comune in rosso non può applicare l' avanzo 23 10/05/2019 Italia Oggi Pagina 37 Il consiglio? È un diritto 25 10/05/2019 Italia Oggi Pagina 38 LUCIANO CATANIA Niente più disparità di trattamento tra ruolo e ingiunzione 27 10/05/2019 Italia Oggi Pagina 38 MATTEO BARBERO Revisori, giudici contabili divisi sull' incremento dei compensi 29 10/05/2019 Italia Oggi Pagina 39 Il Lazio stanzia 2 mln per valorizzare i piccoli comuni 31 10/05/2019 Italia Oggi Pagina 39 Basilicata, 10 mln per riqualificare le aree produttive 32 10/05/2019 Italia Oggi Pagina 39 Efficienza energetica incentivata 33
10 maggio 2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 1
10 maggio 2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 2
10 maggio 2019 Pagina 7 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Cronaca Auto della vigilanza notturna finisce contro la cabina del gas. Ferito 45enne RAVENNA È stato portato in gravi condizioni all' ospedale "Bufalini" di Cesena l' addetto alla vigilanza coinvolto nell' incidente avvenuto la scorsa notte lungo la Faenti na, tra Godo e Russi. L' uomo, un 45enne che si trovava al lavoro alla guida dell' auto di servizio, è stato soccorso attorno alle 2 dal 118, intervenuto sul posto con un' ambulanza e l' auto medicalizzata assieme a una squadra dei vigili del fuoco. La sua auto infatti, si è finita fuori strada schiantandosi contro una cabina del gas posizionata su un manufatto di cemento al lato della carreggiata. La colonninaè stata parzialmente scardinata nell' urto con la vettura. Per questo si è reso necessario anche l' intervento dei tecnici di Hera, per mettere in sicurezza la zona. I carabinieri del Norm si sono occupati de i rilievi di rito e della ricostruzione della dinamica dell' incidente. Trasportato d' urgenza al nosocomio cesenate, i medici si sono riservati la prognosi sul 45enne. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 3
10 maggio 2019 Pagina 41 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Cronaca GODO DI RUSSI SCHIANTO NELLA NOTTE SULLA FAENTINA NORD Auto contro colonnina del gas: ferito conducente È DI UN 45ENNE in gravi condizioni il bilancio di un incidente stradale verificatosi nella notte tra mercoledì e ieri nei pressi di Godo d i Russi, sulla Faentina nord. Tutto è accaduto poco prima delle 2 quando l' uomo - si tratta di un addetto alla vigilanza privata -, per cause ancora al vaglio, è finito fuori strada abbattendo una colonnina del gas e finendo a sua volta fuori dall' abitacolo del mezzo. Secondo i primi rilievi, non ci sarebbero altri mezzi coinvolti nello schianto. Sul posto, oltre agli operatori del 118 con ambulanza e auto con medico rianimatore a bordo, sono intervenuti anche i vigili del Fuoco, le forze dell' ordine e i tecnici di Hera per il ripristino delle condizioni di sicurezza della colonnina abbattuta. Il 45enne, dopo essere stato stabilizzato sul posto, è stato infine portato all' ospedale 'Bufalini' di Cesena con un codice di massima gravità. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 4
10 maggio 2019 Pagina 13 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) sanità, sociale e servizi per l'infanzia SOSTEGNO ALLA RICERCA Azalee dello Ior da donare per la Festa della mamma Ecco dove trovarle RAVENNA Perla Festa della Mamma, cometradizione, lo Ior sarà inprima linea con 550 volontari: acquistando un' azalea si contribuirà ai progetti di ricerca scientifica dell' Irst di Meldola. Ecco dove trovarle: a Ravenna oggi all' ospedale (ingressi via Missiroli e viale Randi), al Cmp e all' Hospice VillaAdalgisa, e anche alla Coop Gallery via Gramsci. Domani nella piazzetta Trebbo Poetico (Chiesa San Domenico), via Cavour, Esp, Conad Galilei, Eurospar di via Romea. Domenica in piazza San Francesco e in via Cavour. A Cervia oggi alle Coop di viale Roma e di via Mazzotti; domani alla Conad di via Caduti della Libertà. A Marina di Ravenna doma nie domenica in piazza Dora Markus vicino alla Farmacia. A Mezzano domani alla Coop di via Borghi, e al D Più di via Reale. A Pinarella domani alla Conad di via Platone. A Porto Volontarie in piazza S. Francesco Corsini domani alla Farmacia Comunale 3. APorto Fuori domani alla Conad di via Staggi. A Punta Marina domani alla Conad di viale dei Navigatori. A Russi o g g i , d o m a n i e d o m e n i c a inpiazzaFarini, oggi alla Coop e domani alla Conad. A San Pietro in Vincoli oggi in via Farini 89. A San Zaccaria domani alla Co nad. A Sant' Alberto domani alla Conad. A Savarna domani alla Coop. A Savio di Cervia domani all' Eurospar, a Savio di Ravenna domani alla Conad. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 5
9 maggio 2019 Ravenna24Ore.it sanità, sociale e servizi per l'infanzia Russi: L' associazione Connessioni organizza la serata-incontro 'Liberi dalle catene del passato" Una 'serata-incontro" per analizzare i processi di costruzione dell' Identità personale L' associazione culturale Connessioni, con il Patrocinio del Comune di Ravenna, organizza una "serata-incontro" per analizzare i processi di costruzione dell' Identità personale e confrontarsi sui possibili percorsi di liberazione dai condizionamenti del passato per una completa espressione di sé. L' incontro "Liberi dalle catene del passato", guidato dalla dott.ssa Maria Chiara Giordani e dal dott. Francesco Michele Paolucci, si terrà venerdì 10 maggio dalle 20:45 alle 22:45 presso Villa Bonarella a Russi . "L' esperienza che abbiamo di noi stessi - spiegano i docenti - oscilla continuamente tra l' essere e il dover essere . Il nostro mondo interno plasmato dal nostro vissuto influenza profondamente l' equilibrio tra queste due dimensioni, non permettendoci di vivere ma il più delle volte solo di sopravvivere. Se è vero che abbiamo attraversato steppe desertiche e pantani, terreni sassosi e torrenti scoscesi e nonostante tutto ce l' abbiamo fatta, siamo sopravvissuti, ora è giunto il momento di prendere in mano il timone della nostra vita e cambiare rotta. Per dare un nuovo significato al nostro vissuto, per sentire il passato non più come zavorra ma come una realtà vitale delle nostre capacità di trasformazione, impariamo a lasciare andare ciò che "ha fatto il suo tempo" portando con noi solo ciò che realmente ci appartiene e a iniziare finalmente quel processo di consapevole demolizione e di libera ricostruzione della nostra Identità". Nel corso della serata sarà presentato un nuovo modello interpretativo della condizione umana, che attinge alle fonti dei più illustri psicologi, sociologi e filosofi dal Novecento a oggi. Maria Chiara Giordani: attrice e sociologa Francesco Michele Paolucci : studioso di psicosomatica, di ricostruzione dell' identità e autore di numerose pubblicazioni sulla regolazione delle emozioni. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 6
10 maggio 2019 Pagina 26 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) sport Il Godo a caccia della prima vittoria contro Castenaso GODO Dopo la settimana di riposo, causa il numero dispari di squadre iscritte alla serie A1, torna sul diamante il Baseball Godo, atteso dallo scontro con un' altra neopromossa, Castenaso, che nella volontà dei romagnoli potrebbe regalare al team di Marco Bortolotti la prima vittoria in campionato. Castenaso, comunque, ha attrezzato un roster piuttosto ambizioso, ma anche la formazione bolognese non ha ottenuto successi nelle prime quattro gare disputate. Questa sera alle ore 20.30 si scende sul diamante Casadio di Godo, domani alla stessa ora, invece, il match si sposterà a Castenaso, con eventuale recupero nella giornata di domenica in caso di maltempo. Questa sera a Godo toccherà ad Hernandez salire sul monte per dimostrare ulteriori progressi, ad un mese dal suo arrivo in Italia, dopo la prova deludente contro Parma e quella in crescita contro Nettuno. «Hernandez ha recuperato da un piccolo infortunio - dice il manager Bortolotti - ed in questo senso la settimana di sosta per noi è stata propizia. Quindi in garauno sarà regolarmente al proprio posto, mentre domani a Caste naso lancerà Galeotti». Evangelisti a ricevere Restando ai pitcher, Ciarla dovrebbe essere il rilievo designato per una partita possibilmente da portare a termine in vantaggio, ma sono pronti anche Luca Di Raffaele e Piumatti. Questa sera il catcher sarà Evangelista, sulle basi prenderanno posto Reda, Bucchi e Marco Servidei con Luca Servi dei come sempre interbase, mentre gli esterni di gara 1 saranno Lorenzo Di Raffaele, Gelli e Monari, con Meriggi battitore designato. SANDRO CAMERANI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 7
10 maggio 2019 Pagina 71 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) sport Tra Godo e Castenaso il derby delle matricole Baseball serie A1 Stasera al diamante 'Casadio' si affrontano due squadre ancora alla ricerca del primo successo Godo TORNA in campo il Godo Baseball (4 sconfitte e 0 vittorie fin qui) nella serie A1 affrontando oggi e domani il Castenaso in una sfida tra squadre ancora a digiuno di successi. Ma nei giorni scorsi sono giunte dal settore nazionale due confortanti notizie per la società ravennate. La prima riguarda il lanciatore Alessandro Ciarla (nella foto col presidente Naldoni), convocato dal tecnico della nazionale maggiore Gilberto 'Gibo' Gerali per rinforzare il monte di lancio della nazionale maggiore, per il primo test match del 2019 in programma al 'Falchi' di Bologna mercoledì 15 maggio alle 19 contro l' Unipol Bologna. La seconda è la convocazione di Marco Servidei, prima e terza base del Godo, da parte di Paolo Ceccaroli fra i 25 giocatori delle società italiane convocati per un primo raduno dei probabili olimpici tenutosi a Parma fino a ieri. TORNANDO al campionato la 4ª giornata propone per il Godo uno 'spareggio' col Castenaso per abbandonare l' ultimo posto: si gioca oggi alle 20.30 al 'Casadio' di Godo e domani alle 20.30 al 'Bondi' di Castenaso. Il manager Bartolotti si affiderà come partente nella gara del lanciatore italiano a Galeotti e in quella dello straniero al cubano Hernandez. Dietro casa base si schiereranno per una partita a testa lo statunitense Reda e il domenicano Evangelista. Nel primo confronto in prima base sarà schierato Marco Servidei, in seconda base Bucchi, in terza Lorenzo Di Raffaele e interbase Luca Servidei; gli esterni saranno Gelli al centro, Monari a destra e Davide Meriggi a sinistra con Evangelista battitore designato. Nella seconda ci sarà una rotazione: Reda in prima base, Marco Servidei in terza, esterno centro Monari, destro Gelli e Lorenzo di Raffaele a sinistra con Giacomo Meriggi battitore designato. I rilievi sul monte saranno Luca Di Raffaele, Piumatti, Ciarla, Alex e Mirco Sabbadini e Galli. SERIE C. Nell' ultimo turno di andata del gruppo G il Ravenna è in testa al girone assieme ad Imola. Domenica inizia la fase di intergirone con le squadre del gruppo G che incontrano quelle dell' H. Sfida al vertice per il Cral Enichem Ravenna che incontra a San Marino alle 15 la prima dell' altro girone, i Titano Bears, mentre il Godo affronta al Casadio, domenica alle 15, il Montegranaro che occupa attualmente l' ultimo posto del girone H. Mario Silvestri © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 8
10 maggio 2019 Pagina 2 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali SBLOCCA-CANTIERI Commissario per Tav e ritorno Province, l' offensiva della Lega Appalti, M5s chiede una micro-tassa sulle gare per tutelare i subappaltatori Mauro Salerno - I corridoi internazionali, tra cui la Tav Torino Lione che ha diviso la maggioranza di governo per mesi. Ma anche i valichi alpini, le tratte ferroviarie internazionali, il porto di Pescara e, infine, le Ss 36 del Lago di Como e la Sp 72 (Lecco) da potenziare per i Giochi del 2026. Dopo il braccio di ferro che ha bloccato la maggioranza e lo stesso decreto per settimane, una prima lista delle opere da "stappare" con i commissari straordinari prova a entrare nel decreto Sblocca-cantieri attraverso un emendamento della Lega, destinato a far discutere più dentro che fuori dalla maggioranza. L' emendamento - uno degli oltre mille presentati - punta a individuare un elenco di interventi «prioritari ed emergenziali» sui quali cominciare a sperimentare i super-poteri e le deroghe che il decreto in vigore dal 19 aprile riconosce ai commissari, da nominare successivamente, che dovranno imporre un' accelerata alle opere in stallo. Tra queste, rientrerebbe proprio la Tav: tema che rischia di tornare urticante, dopo le polemiche ai tempi dell' analisi costi-benefici. Con lo stesso emendamento, la Lega chiede anche di sbloccare subito la realizzazione di uno dei lotti (il sesto) dell' Av Milano-Genova. Si tratta di lavori per 833 milioni, che al momento possono contare su fondi per 42 e che, se la correzione dovesse passare, potrebbero contare su un' iniezione di liquidità da 791 milioni a valere sul Fondo Investimenti previsto dalla Manovra del 2018. L' illustrazione degli emendamenti al Dl Sblocca-cantieri, cominciata ieri nelle commissioni Lavori pubblici e Ambiente del Senato, continuerà oggi. Il cuore delle correzioni riguarda il primo articolo del decreto (circa 600 emendamenti) in cui si concentrano le 81 modifiche al codice degli appalti, con cui il Governo punta a semplificare le gare e rilanciare gli investimenti stagnanti. Fanno riferimento a questo primo blocco le correzioni (emendamenti Lega ma anche Pd) che puntano a far rientrare le procedure negoziate a inviti, invece delle gare formali, nei lavori pubblici tra 150mila e un milione di euro, come prevedeva il codice prima dell' entrata in vigore del decreto. C' è poi la riduzione (dal 50% al 40%) della quota di lavori affidabili in subappalto, con percentuale stabilita gara per gara dalle Pa. Questa modifica è contenuta in un emendamento Cinque Stelle che elimina anche la possibilità per i concorrenti di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 9
10 maggio 2019 Pagina 2 Il Sole 24 Ore
10 maggio 2019 Pagina 17 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali LE REGIONI NELLA TRAPPOLA DELLA SPESA STORICA Non si contano, ormai, le voci contrarie alle richieste di autonomia differenziata avanzate da alcune Regioni del Nord, che vengono soprattutto rivolte agli aspetti finanziari e fiscali del processo devolutivo, e alle relative ricadute sugli assetti costituzionali complessivi e sui diritti dei cittadini (da ultimo Vincenzo Visco sul Sole 24 Ore del 4 maggio). Si tratta tuttavia di un ventaglio di critiche che appaiono contraddittorie e tra loro inconciliabili, forse frutto, più che di una pacata e obiettiva analisi, di pregiudizi e di una visione conflittuale tra le istanze meridionaliste di statalizzazione dei centri di spesa in ottica redistributrice e le esigenze autonomistiche espresse non solo dalle rappresentanze politiche dei ceti del Nord, ma dalle stesse popolazioni che sono state chiamate (in due casi su tre) a esprimersi mediante un referendum. Il timore, o meglio l' accusa, è che le Regioni che chiedono maggiore autonomia vogliano in realtà soltanto appropriarsi di maggiori risorse, a scapito delle altre Regioni e dei diritti alle prestazioni pubbliche di tutti gli altri italiani. Alcuni commentatori sostengono che il passaggio dalla spesa storica ai fabbisogni standard, per le funzioni che verrebbero trasferite alle Regioni, darebbe luogo a un vulnus ai diritti sociali, giacché il gettito aggiuntivo per le tre Regioni del Nord andrebbe a scapito di tutte le altre. Eppure il criterio in questione appare privo di alternative, essendo lo stesso articolo 1 della legge 42/2009, che attua l' articolo 119 della Costituzione, a chiedere di «sostituire gradualmente, per tutti i livelli di governo, il criterio della spesa storica» a favore dei fabbisogni standard, così da far prevalere logiche di efficienza e responsabilità, nonché una maggiore equità di trattamento delle diverse popolazioni. Non si comprende, dunque, sotto quale profilo la norma finanziaria prevista nelle bozze di intesa, che indica proprio un percorso volto al superamento della spesa storica e all' approdo ai fabbisogni standard violerebbe i principi costituzionali. Oggi è proprio il finanziamento delle funzioni in base alla spesa storica a essere fonte di diseguaglianze, oltre che di inefficienze. Si sostiene che la spesa pro capite delle Regioni del Nord sarebbe superiore a quella delle regioni del Sud: se fosse vero, dovrebbe allora essere salutata con favore, proprio nella prospettiva meridionalista e redistributrice, la transizione verso i fabbisogni standard, posto che questi farebbero venir meno l' ingiusto privilegio di cui godono le Regioni richiedenti maggiore autonomia. Ma il punto è che quest' affermazione è tutta da dimostrare, atteso che i dati della spesa pro capite Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 11
10 maggio 2019 Pagina 17 Il Sole 24 Ore
10 maggio 2019 Pagina 25 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali EUROPA PER I CITTADINI Reti di Comuni, chiamata Ue per i piccoli enti A disposizione 187 milioni: il prossimo bando è in programma a settembre Commemorare i momenti storici più rilevanti, riflettere sulle cause dei regimi totalitari, promuovere la tolleranza e il dialogo interculturale, creare reti tra città gemellate e promuovere progetti della società civile. Questi i principali obiettivi di "Europa per i cittadini", il programma di finanziamento della Commissione europea che mette a disposizione oltre 187 milioni di euro per il periodo 2014-2020 (17,2 milioni per il solo 2019). Si tratta di una grande opportunità, soprattutto per i Comuni di piccole dimensioni. Il programma, attraverso bandi con scadenza annuale (febbraio/marzo e settembre), si rivolge ad enti pubblici ed organizzazioni senza scopo di lucro attraverso il finanziamento, a fondo perduto, di progetti transazionali riferibili a due tematiche: Memoria europea (asse 1); Impegno democratico e partecipazione civica (asse 2). La prossima scadenza, fissata per il 1° settembre, è relativa al secondo asse e include i gemellaggi e le reti tra città. Il gemellaggio tra città riguarda sia quei comuni che hanno già firmato o che sigleranno accordi di gemellaggio, sia quelli che si avvalgono di altre forme di partenariato per promuovere la cooperazione e i legami culturali. Tra i progetti finanziabili può rientrare, quindi, l' organizzazione di uno o più eventi tra città destinati a promuovere la partecipazione civica e ad incoraggiare il volontariato, mobilitando i cittadini per discutere di temi concreti dell' agenda politica europea. La sovvenzione massima prevista è di 25mila euro per progetti che coinvolgano almeno due partner da due paesi ammissibili al programma (paesi Ue, Serbia, Montenegro, Albania, Bosnia-Erzegovina e Macedonia), uno dei quali deve essere un paese Ue, e prevedano la partecipazione di almeno 25 partecipanti dalla città partner, per un evento che abbia una durata massima di 21 giorni. Le reti di città hanno l' obiettivo di promuovere lo scambio di esperienze su argomenti di comune interesse, coinvolgendo almeno quattro Paesi ammissibili al programma, due dei quali della Ue. Ciascun progetto deve prevedere almeno quattro eventi, con almeno il 30% dei partecipanti provenienti dalle città partner, e deve avere una durata massima di 24 mesi. I contributi Ue disponibili per singolo progetto arrivano sino ad un massimo di 150mila euro. I progetti delle società civile devono stimolare i dibattiti tra cittadini. Ogni progetto deve coinvolgere almeno tre paesi tra quelli ammissibili, due dei quali devono essere Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 13
10 maggio 2019 Pagina 25 Il Sole 24 Ore
10 maggio 2019 Pagina 30 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Oltre il tetto di stipendio il lavoro è improduttivo Lavoro «inutile», quello dei dipendenti pubblici che non percepiscono retribuzione avendo già raggiunto il tetto retributivo (240 mila euro). Questi periodi di attività, infatti, non possono essere valutati nell' anzianità contributiva per la pensione, né ai fini dell' indennità una tantum nei casi in cui non spetta una pensione. Lo precisa l' Inps nella circolare n. 64/2019 di ieri. Il tetto di retribuzione. I chiarimenti riguardano gli effetti ai fini pensionistici del tetto retributivo per chi, raggiunto il tetto, continui a lavorare senza retribuzione. Inizialmente pari a 311.658,53 euro (valido dal 1° gennaio al 30 aprile 2014), il limite è stato ulteriormente ridotto a 240 mila euro dal dl n. 66/2014, convertito dalla legge n. 89/2014, cioè in misura pari alla retribuzione del primo presidente della corte di cassazione, a partire dal 1° maggio 2014. Da tale data, inoltre, il tetto vale pure ai fini di tutti i trattamenti previdenziali, con riferimento alle anzianità contributive maturate dalla stessa data; e per «trattamenti previdenziali» s' intendono sia le pensioni sia i trattamenti di fine servizio (Tfs) e fine rapporto (Tfr). Se non c' è retribuzione. Nella circolare di ieri l' Inps prende in esame il caso del dipendente che lavori in assenza di retribuzione, avendo raggiunto il tetto. Sulla base delle indicazioni del ministero del lavoro, di quello della p.a. e della ragioneria dello stato, l' Inps spiega che questi periodi (di attività senza retribuzione) non concorrono a determinare alcuna anzianità contributiva ai fini pensionistici e previdenziali poiché, ai sensi della normativa vigente, i periodi non coperti da contribuzione non sono valutabili. Pertanto, qualora un lavoratore, per effetto del superamento del tetto, non h percepito alcun emolumento, la pensione è calcolata senza valorizzare, nell' anzianità contributiva utile, l' arco temporale durante il quale non c' è stata alcuna retribuzione. Fino al 30 aprile 2014. Infine, l' Inps precisa che dalla novità restano esclusi i lavoratori che hanno cessato il proprio rapporto di lavoro entro il 30 aprile 2014, poiché l' efficacia decorre dal 1° maggio 2014. CARLA DE LELLIS Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 15
10 maggio 2019 Pagina 33 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Gli emendamenti M5S-Lega al dl sblocca-cantieri. Largo alla procedura negoziata Appalti più snelli per i comuni Niente gare fino a 1 mln. Salva pmi, contributo allo 0,2% Meno gare e più procedure negoziate nell' affidamento degli appalti pubblici per rilanciare gli investimenti dei comuni. Le procedure aperte si applicheranno solo ai lavori di importo superiore a un milione di euro, mentre al di sotto di tale soglia la regola sarà la procedura negoziata, diversamente articolata a seconda del valore dei contratti. E si fa più soft il contributo al Fondo salva- cantieri istituito per venire in aiuto delle imprese sub-appaltatrici e sub-fornitrici (con una copertura pari al 70% dei crediti non soddisfatti) in caso di crisi dell' appaltatore. Sono le due ipotesi su cui MoVimento 5 Stelle e Lega stanno discutendo nelle commissioni riunite lavori pubblici e ambiente del Senato per uscire dall' impasse sul decreto legge «sblocca-cantieri» (dl n.32/2019), arenatosi proprio sul balzello dello 0,5% a carico delle imprese aggiudicatarie (annunciato dal ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli) e sulle modifiche alle soglie di affidamento volte a non ingessare troppo gli appalti dei comuni. A mettere le cose a posto due emendamenti (firmati il primo dal capogruppo M5S Stefano Patuanelli e il secondo dal capogruppo della Lega Massimiliano Romeo), ma anche il lavoro di sintesi del relatore Agostino Santillo (M5S). «Stiamo mettendo a punto modifiche per aver il miglior provvedimento possibile», spiega Santillo a ItaliaOggi, annunciando tra le altre ipotesi di lavoro «la diminuzione della soglia del valore subappaltabile, che attualmente il decreto fissa al 50%, e l' esclusione della possibilità che il concorrente non aggiudicatario della gara possa rispuntare come subappaltatore». Fondo salva-cantieri L' emendamento Patuanelli abbassa allo 0,2% il contributo a carico delle imprese aggiudicatarie per il finanziamento del Fondo salva-cantieri che viene istituito presso il Mit con una dotazione iniziale di un milione di euro. La percentuale, inoltre, non sarà più calcolata sul valore del bando ma sul ribasso offerto dall' aggiudicatario rispetto alla base d' appalto. Il contributo non dovrà essere versato per tutte le gare ma solo per quelle di lavori di importo pari o superiore a 200 mila euro e per gli appalti di servizi e forniture di importo pari o superiore a 100 mila euro. Nuove soglie di affidamento Fermo restando l' affidamento diretto per gli appalti fino a 40 mila euro, i criteri di aggiudicazione contenuti nel decreto legge, e ritenuti troppo restrittivi per i comuni, dovrebbero essere rivisti. Le proposte della Lega, condivise anche dall' Anci, prevedono la procedura negoziata, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 16
10 maggio 2019 Pagina 33 Italia Oggi
10 maggio 2019 Pagina 33 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Nessun taglio al fondo nazionale per il Tpl Nessun taglio al Fondo nazionale per il Tpl. Ieri in Conferenza Stato-Regioni è s t a t o raggiunto un accordo che scongiura la decurtazione di 300 milioni di euro per il 2019. Il comparto del trasporto pubblico locale potrà così contare su uno stanziamento di 3,9 miliardi (3.898.668.289,20 euro per la precisione) che rappresentano i fondi ripartiti tra le regioni a statuto ordinario dal decreto interministeriale firmato a febbraio dal ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli. Si tratta dell' anticipazione dell' 80% del Fondo nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale, anche ferroviario. La cifra anticipata è stata calcolata sul 100% della dotazione del fondo, come chiesto dal Mit al Mef. Ieri in Stato-Regioni il ministero dell' economia ha confermato che non ci sarà alcuna decurtazione di 300 milioni di euro per il 2019 al Fondo Tpl, nemmeno a fine anno, perché le risorse verranno recuperate in sede di assestamento di bilancio. L' accordo rilancia l' attuazione del piano mobilità che porterà una dotazione di 2000 nuovi bus all' anno per regioni e comuni. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 18
10 maggio 2019 Pagina 34 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Con il dl Crescita le immissioni in ruolo degli enti locali non sono soggette a vincoli specifici La mobilità non è più neutrale Consuma il plafond assunzionale al pari dei concorsi Col nuovo sistema di computo delle capacità degli enti locali di assumere nuovo personale va in pensione il concetto di neutralità delle assunzioni mediante mobilità. Nell' ordinamento antecedente l' articolo 33 del dl 34/2019, le assunzioni sono state consentite entro una certa percentuale del costo delle cessazioni dell' anno precedente: un turnover finanziario, più che per «teste». Nel 2019 era andato a regime la percentuale del 100% del costo delle cessazioni dell' anno precedente. Ma, agli enti è s e m p r e s t a t o p o s s i b i l e assumere non solo mediante concorsi, immettendo nuovo personale nel complesso della p.a., bensì anche attraverso mobilità, cioè per trasferimento di lavoratori già dipendenti pubblici da un ente all' altro. Questi trasferimenti potevano avvenire anche oltre i vincoli alle assunzioni, perché non consumavano spazi assunzionali ed erano ovviamente possibili entro il tetto alla spesa complessiva di personale corrispondente alla media del triennio 2011-2013 ed erano considerati neutrali dal punto di vista della spesa pubblica (in quanto il costo del singolo dipendente viene semplicemente spostato da un bilancio all' altro, senza creazione di nuova spesa), purché entrambi gli enti fossero soggetti appunto a tetti alle assunzioni. Per gli enti locali e le regioni col dl 34/2019 le cose cambiano. Le assunzioni non sono più soggette a un vincolo specifico: a ben vedere gli enti sono lasciati liberi di effettuare discrezionalmente tutta la spesa che ritengono di investire in nuove assunzioni, consentita dal meccanismo dell' articolo 39: cioè quel margine di spesa permesso se il singolo ente dimostri un rapporto tra totale della spesa di personale al lordo degli oneri, da un lato, e primi tre titoli dell' entrata al lordo del fondo crediti di dubbia esigibilità, dall' altro, inferiore ai valori-soglia che saranno definiti da un decreto della Funzione pubblica. Le assunzioni saranno ammesse entro la differenza in valori finanziari derivante dalla differenza tra rapporto-valore soglia e rapporto specifico dell' ente. La norma, quindi, consente di evidenziare una capacità di spesa complessiva per nuove assunzioni, che a questo punto non differenzia tra assunzioni per concorso o per mobilità. Di fatto, entrambe finiscono per consumare il plafond che si crea se il rapporto del singolo ente risulti inferiore al valore-soglia: l' assunzione mediante mobilità, infatti, comunque incrementa la spesa di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 19
10 maggio 2019 Pagina 34 Italia Oggi
10 maggio 2019 Pagina 35 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali La proroga sarà inserita nel dl crescita e potrebbe essere biennale. Anci: niente sanzioni Contabilità, enti fuori dal limbo In attesa del rinvio i revisori possono dare l' ok ai rendiconti La contabilità economico-patrimoniale dei piccoli comuni verrà rinviata nel decreto crescita. Sarà il dl n.34/2019, all' esame del senato, il veicolo normativo prescelto dal governo per ospitare in fase di conversione lo slittamento al 2020 (ma c' è anche la concreta possibilità che la proroga arrivi al 2021) delle nuove regole contabili negli enti sotto i 5.000 abitanti. L' annuncio dei viceministri all' economia Laura Castelli e Massimo Garavaglia (si veda ItaliaOggi di ieri) fa uscire dal limbo i piccoli comuni che, dopo il via libera al rinvio da parte della Conferenza Stato-città (si veda ItaliaOggi del 25/4/2019) brancolavano nel buio in assenza di una norma che mettesse nero su bianco l' impegno assunto dal governo. Malgrado la volontà dell' esecutivo di trovare una soluzione normativa e i continui solleciti da parte dell' Anci, il tempo è infatti ampiamente scaduto, tenendo conto che i rendiconti 2018 (in cui applicare la contabilità) dovevano essere approvati entro il 30 aprile scorso. E non è valsa a tranquillizzare i sindaci l a rassicurazione del sottosegretario al ministero dell' interno Stefano Candiani sul fatto che, in attesa dell' ufficializzazione della proroga, i prefetti non sarebbero intervenuti con le diffide che preludono al commissariamento. Per questo ieri l' Anci è tornata a chiedere di non sanzionare quei comuni di piccole dimensioni che, facendo affidamento sulla proroga, hanno proceduto all' elaborazione dei rendiconti 2018 senza la documentazione relativa alla contabilità economico-patrimoniale. «Sarebbe infatti paradossale che la mancata presentazione dei rendiconti economico-patrimoniali comportasse conseguenze sull' operatività dei comuni, evidentemente contrarie all' indirizzo politico, più volte espresso e ormai in fase di recepimento in una norma», ha osservato in una nota l' associazione guidata da Antonio Decaro. Intanto, in attesa di leggere l' emendamento che verrà inserito nel decreto crescita, vale la pena di sottolineare come l' organo di revisione, così come indicato dal Cndcec nel format di relazione, possa comunque rilasciare un «giudizio positivo limitatamente ai risultati della gestione finanziaria mentre riguardo al conto economico, in considerazione dei rilevi esposti, non si è in grado di attestarne la completezza e l' attendibilità». Tale formulazione risulta in linea anche con quanto osservato dalla Commissione Arconet e cioè che «l' adozione della contabilità economico patrimoniale con funzione Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 21
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10 maggio 2019 Pagina 35 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Il comune in rosso non può applicare l' avanzo La Consulta torna a mettere in discussione la possibilità per gli enti in rosso di applicare avanzo di amministrazione. Con la sentenza n. 105/2019, infatti, i giudici delle leggi hanno lanciato un messaggio molto chiaro sull' unicità di tale posta contabile, il cui utilizzo non è compatibile con la presenza di passività scaglionate nel tempo. Per comprendere la questione, occorre premettere che il risultato della gestione contabile di regioni, città metropolitane, province e comuni è f r u t t o d i u n c a l c o l o articolato. In pratica, occorre sommare alle giacenze di cassa i residui attivi (assimilabili ai crediti) e sottrarre i residui passivi (ossia in pratica i debiti scaduti) e il fondo pluriennale vincolato (i debiti futuri). Se la somma è negativa, l' ente è in disavanzo e deve recuperarlo, di norma, entro i tre anni successivi. In alcuni casi, però, norme specifiche hanno consentito un periodo di rientro, fino ai 30 anni previsti per riassorbire il c.d. riaccostamento straordinario previsto dal dlgs 118/2011. Per chi rientra in una di queste fattispecie, la pronuncia della Corte rappresenta, come minimo, un segnale d' allarme. Ma non basta: il risultato di amministrazione deve essere, poi, scomposto ulteriormente individuando le quote accantonata, quelle vincolata e destinata agli investimenti. Ciò serve ad evidenziare qual è la componente libera, al netto delle somme che sono già «ipotecate« in base alla legge o alle regole di prudenza. Si pensi al caso del contenzioso: se un ente ha un avanzo di 100, ma è di fronte ad un rischio di soccombenza di 200, il suo risultato disponibile è in realtà di -100. Quid iuris in questi casi? Il tema è già stato affrontato dalla Corte dei conti, che ha affermato che quello che conta è il risultato finale al netto di accantonamento, vincoli e destinazioni. Per cui, nell' esempio di poco fa, l' ente non avrebbe avanzo applicabile. Ma la l 145/2018 ci ha messo una toppa, consentendo comunque di applicare una parte dell' avanzo, anche nel caso in cui esso sia negativo. Questa soluzione pare ora messa in bilico dalla sentenza n. 105 e con il suo portato dell' incompatibilità dell' avanzo con la presenza di disavanzi spalmati nel tempo. Pare evidente che sul tema occorra un nuovo intervento legislativo che faccia finalmente chiarezza. Il tema, peraltro, si intreccia con quello attualmente all' esame della Commissione Arconet e riguardante i nuovi meccanismi di verifica degli equilibri, che dopo la cancellazione del pareggio di bilancio saranno imperniati sulla disciplina del dlgs 118/2011, con piena rilevanza di avanzo, debito e fondo pluriennale vincolato. È però allo studio un correttivo per inserire, tra le componenti rilevanti, anche lo stanziamento del fondo crediti di dubbia Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 23
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10 maggio 2019 Pagina 37 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Legittimo chiedere la riunione per esaminare mozioni e interrogazioni Il consiglio? È un diritto I motivi della convocazione sono insindacabili Si può chiedere la convocazione del consiglio comunale ai sensi dell' art. 39, comma 2, del decreto legislativo n. 267/00 per poter esaminare atti di sindacato ispettivo? U n q u i n t o d e i consiglieri comunali d i minoranza di un ente ha depositato una mozione ed una interrogazione contestualmente alla istanza di convocazione ai sensi dell' art. 39, comma 2, del decreto legislativo n. 267/2000. In base al regolamento sul funzionamento del consiglio comunale è p r e v i s t o c h e l e interrogazioni e le mozioni presentate al protocollo dell' ente dovranno essere iscritte all' ordine del giorno in occasione della convocazione della prima adunanza del consiglio successiva alla loro presentazione. La medesima fonte normativa prevede che la convocazione richiesta ex citato art. 39, comma 2, «deve contenere in allegato, per ciascun argomento indicato da iscrivere all' ordine del giorno, il relativo schema di deliberazione». Ad avviso del sindaco, in base al combinato disposto delle norme regolamentari surrichiamate, sarebbe escluso che la richiesta di convocazione formulata da un quinto dei consiglieri possa avere ad oggetto atti di sindacato ispettivo, dovendo ciascuna richiesta essere, indefettibilmente, corredata dal relativo «schema di deliberazione». Il diritto ex art. 39, comma 2, «è tutelato in modo specifico dalla legge con la previsione severa ed eccezionale della modificazione dell' ordine delle competenze mediante intervento sostitutivo del prefetto in caso di mancata convocazione del consiglio comunale in un termine emblematicamente breve di venti giorni» (Tar Puglia, sez. 1, 25 luglio 2001, n. 4278). L' orientamento che vede riconosciuto e definito «il potere dei consiglieri di chiedere la convocazione del consiglio medesimo» come «diritto» dal legislatore è, quindi, ormai ampiamente consolidato (sentenza Tar Puglia, Lecce, sez. I del 4 febbraio 2004, n. 124). La questione sulla sindacabilità dei motivi che determinano i consiglieri a chiedere la convocazione straordinaria dell' assemblea, si è orientata nel senso che al presidente del consiglio spetti solo la Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 25
10 maggio 2019 Pagina 37 Italia Oggi
10 maggio 2019 Pagina 38 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Niente più disparità di trattamento tra ruolo e ingiunzione Il decreto Crescita, approvato dal governo a metà aprile, limita la diversità di trattamento riservato ai contribuenti dei comuni c h e riscuotono tramite ruolo rispetto a quelli che riscuotono tramite ingiunzione fiscale. Mentre i primi potevano usufruire della cosiddetta «Rottamazione ter», i secondi non avevano forme agevolate per definire la propria posizione debitoria. Con l' entrata in vigore del decreto crescita, gli enti locali hanno 60 giorni per approvare la definizione delle ingiunzioni di pagamento notificate dal 2000 al 2017, aventi a oggetto le entrate proprie. Se il consiglio comunale decide di dotarsi di un regolamento per la rottamazione delle ingiunzioni fiscali, il contribuente potrà godere dell' eliminazione delle sanzioni, mentre gli interessi saranno comunque dovuti. Spetta al regolamento comunale definire il sistema di pagamento e di rateizzazione che non potrà, comunque, superare il limite temporale del mese di settembre del 2021. Un sistema analogo era stato previsto dall' art. 6-ter del dl 22 ottobre 2016, n. 193 (Disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili), convertito con modificazioni dalla legge 1 dicembre 2016, n. 225. Il provvedimento riguarda le entrate, anche tributarie, delle regioni, delle province, delle città metropolitane e dei comuni, non riscosse a seguito di provvedimenti di ingiunzione fiscale emessi ai sensi del rd 14 aprile 1910, n. 639, notificati, dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017, dagli enti stessi e dai concessionari della riscossione di cui all' art. 53 del dlgs 15 dicembre 1997, n. 446. Gli enti locali, tramite regolamento approvato dal consiglio comunale, possono disciplinare l' esclusione delle sanzioni relative alle predette entrate, dando notizia dell' adozione del provvedimento, entro 30 giorni, mediante pubblicazione sul proprio sito internet istituzionale. Il regolamento comunale deve stabilire il numero di rate e la relativa scadenza, le modalità con cui il debitore manifesta la volontà di avvalersi della definizione agevolata, nonché i termini per la presentazione dell' istanza. Il regolamento può prevedere che sia il debitore a indicare in quante rate intende effettuare il pagamento. In caso di giudizi pendenti di fronte alla Commissione tributaria, il ricorrente deve assumere l' impegno a rinunciare alla controversia. Il regolamento deve stabilire il termine entro il quale l' ente territoriale o il concessionario della riscossione trasmette ai debitori la comunicazione indicante i termini specifici della definizione agevolata. La presentazione dell' istanza sospende i termini di prescrizione e Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 27
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10 maggio 2019 Pagina 38 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali il caso Revisori, giudici contabili divisi sull' incremento dei compensi Enti locali incerti sull' incremento dei compensi ai revisori. Il recente dm 21 dicembre 2018 ha disposto l' aggiornamento dei limiti massimi degli emolumenti spettanti agli organi di revisione economico-finanziaria prevedendo, da un lato, che «l' eventuale adeguamento del compenso deliberato dal consiglio dell' ente in relazione ai nuovi limiti massimi fissati dal presente decreto non ha effetto retroattivo» (art. 1, comma 3) e, dall' altro, la decorrenza dei nuovi limiti massimi dal 1° gennaio 2019 (art. 4, comma 1). Tale ultima previsione ha generato incertezze applicative alla luce dell' art. 241, comma 7, Tuel, in base al quale «l' ente locale stabilisce il compenso spettante ai revisori con la stessa delibera di nomina». In questo contesto si sono formate, linee interpretative divergenti. Secondo il ministero dell' interno, non è possibile estendere gli aumenti agli incarichi già in essere alla luce della natura negoziale del rapporto intercorrente fra revisore ed ente locale. D i diverso avviso alcuni pareri della Corte dei conti. Secondo la sezione regionale di controllo per l' Emilia-Romagna (deliberazione n . 5 / 2 0 1 9 ) , i l consiglio comunale p u ò estendere anche ai revisori in carica gli aumenti, ma solo laddove, in sede di nomina, sia stata esplicitata la volontà di determinare il compenso nei massimi base stabiliti dal decreto ministeriale. Un secondo (e più permissivo) orientamento è quello della sezione ligure (deliberazione n. 20/2019), che ritiene ammissibile l' adeguamento nei limiti di quanto necessario per assicurare il rispetto del principio dell' equo compenso e, quindi, entro un parametro di congruità e adeguatezza, da determinarsi in rapporto alla prestazione professionale richiesta. Ancora più ampia l' apertura della sezione regionale di controllo per la Puglia (deliberazione n. 38/2019), che ha rilevato come l' art. 241, comma 7, Tuel, non ponga uno sbarramento alla possibilità di modifiche del compenso successive all' atto di nomina. Secondo i giudici pugliesi, dal vigente quadro normativo sembra desumersi l' indefettibilità di un coinvolgimento dell' organo consiliare nella materia in esame; coinvolgimento che, lungi dall' esaurirsi nel momento genetico del rapporto, potrà esprimersi durante il suo svolgimento. Ne consegue che, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 29
10 maggio 2019 Pagina 38 Italia Oggi
10 maggio 2019 Pagina 39 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali entro il 27 maggio Il Lazio stanzia 2 mln per valorizzare i piccoli comuni La Regione Lazio ha stanziato 2 milioni di euro a sostegno dell' avviso pubblico per la valorizzazione del patrimonio culturale nei piccoli comuni. Il bando attua la legge regionale 11 agosto 2008, n. 14, articolo 1, comma 13-bis. È prevista la concessione di contributi regionali per proposte di intervento che dovranno essere ispirate al recupero e miglioramento di quelli che possiamo definire come luoghi della comunità ossia di quei beni, manufatti, siti e spazi urbani che rivestono un particolare valore storico e simbolico per la collettività locale e che possono, altresì, rappresentare un motivo di attrazione per visitatori e turisti. La domanda di contributo può essere presentata da piccoli comuni con popolazione residente fino a 5 mila abitanti. Saranno finanziati interventi di sistemazione di strade, piazze e giardini, interventi di adeguamento di edifici e spazi, nonché realizzazione e riqualificazione di collegamenti pedonali. L' avviso finanzia inoltre gli interventi di manutenzione e restauro di beni storici, artistici, architettonici, demo-etnoantropologici e di aree verdi di pregio ambientale e paesaggistico, oltre che gli interventi di valorizzazione degli spazi urbani ed extra- urbani attraverso la realizzazione di opere e installazioni d' arte. Il contributo regionale a fondo perduto sarà pari al 100% del costo totale ammissibile. Per ciascuna proposta ammissibile il contributo regionale non potrà superare comunque l' importo di 40 mila euro. Ciascun piccolo comune potrà presentare non più di una proposta progettuale, eventualmente articolata in più interventi, entro il 27/5. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 31
10 maggio 2019 Pagina 39 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali il bando scade il 31/5 Basilicata, 10 mln per riqualificare le aree produttive La Regione Basilicata ha pubblicato l' avviso pubblico a f a v o r e d e i comuni p e r l a realizzazione di interventi di riqualificazione nelle aree produttive. L' avviso stanzia 10 milioni di euro a valere sull' asse 3 «competitività» azione 3b.3.2.1 e sull' asse 4 «energia e mobilità urbana» azione 4b.4.2.1 del Fesr 2014-2020. Le azioni sono finalizzati alla realizzazione, al recupero e alla riqualificazione di aree da destinare ad insediamenti produttivi, quali aree a destinazione industriale e/o artigianale o a destinazione mista, anche con presenza non prevalente di terziario, per la localizzazione di imprese industriali, artigiane di servizio ed alla realizzazione di interventi di qualificazione dell' offerta dei servizi anche infrastrutturali funzionali a progetti di riconversione delle aree produttive, di riqualificazione ambientale, di recupero ed efficientamento energetico dei siti produttivi. Il bando finanzia inoltre l' installazione di impianti da fonti rinnovabili la cui energia prodotta sia interamente destinata all' efficienza energetica di opere e installazioni p e r l ' illuminazione pubblica e s e r v i z i tecnologici di proprietà pubblica i n a r e e produttive. È prevista altresì la realizzazione di interventi finalizzati alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti nelle aree produttive, compresa l' installazione di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile per l' autoconsumo, dando priorità alle tecnologie ad alta efficienza. Il contributo a fondo perduto copre fino al 100% delle spese ammissibili. La scadenza del bando è fissata al 31 maggio 2019. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 32
10 maggio 2019 Pagina 39 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Il Gse ha pubblicato la guida operativa per l' accesso e l' utilizzo dei certificati bianchi Efficienza energetica incentivata Per illuminazione led, veicoli ibridi, teleriscaldamento MASSIMILIANO FINALI - Installazione di illuminazione a led, acquisto di flotte di veicoli ibridi o elettrici, reti di teleriscaldamento, efficientamento di reti elettriche, del gas e idriche sono solo alcuni degli interventi che gli enti pubblici possono finanziare grazie ai certificati bianchi. Il gestore servizi energetici (Gse) ha pubblicato la guida operativa per l' accesso e l' utilizzo dei certificati bianchi, in base alla normativa attuativa di cui al dm 11 gennaio 2017, modificato dal dm 10 maggio 2018. L' obiettivo della guida è promuovere l' individuazione, la definizione e la presentazione di progetti, riportando le informazioni utili alla predisposizione delle richieste di accesso agli incentivi, la descrizione delle migliori tecnologie disponibili e un elenco non esaustivo degli interventi di efficienza energetica. Benefici anche per la pubblica amministrazione P o s s o n o a c c e d e r e a l meccanismo i distributori di energia elettrica e i distributori di gas naturale, oltre che i soggetti, sia pubblici che privati. In particolare, la pubblica amministrazione può beneficiare dei certificati bianchi per riqualificare servizi pubblici ad alto consumo energetico come l' illuminazione e i trasporti pubblici, facendosi supportare dalle società concessionarie dei servizi di distribuzione dell' energia o da esco certificate. Ammissibili progetti non ancora avviati Sono ammissibili i progetti di efficienza energetica da realizzarsi con data di avvio della realizzazione del progetto successiva alla data di trasmissione al Gse dell' istanza di accesso al meccanismo, costituiti da interventi realizzati da un unico soggetto titolare. I progetti, per essere ammessi, devono generare risparmi energetici addizionali, ovvero risparmi di energia primaria calcolati come differenza fra il consumo di antecedente e il consumo energetico nella configurazione post operam. Il calcolo va effettuato con riferimento al medesimo servizio reso e assicurando una normalizzazione delle condizioni che influiscono sul consumo energetico. I titoli sono scambiabili sul mercato Il certificato bianco, conosciuto anche come titolo di efficienza energetica (tee) è un documento attestante il risparmio energetico riconosciuto, avente una dimensione commerciale pari a una tonnellata equivalente di petrolio (tep). Il valore dei certificati bianchi, in quanto negoziabile sui mercati, è soggetto a oscillazioni anche nel corso dello stesso anno. Il sistema dei certificati bianchi è un Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 33
10 maggio 2019 Pagina 39 Italia Oggi
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