USTICA LINES Venerdì, 16 settembre 2016 - Liberty Lines

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USTICA LINES Venerdì, 16 settembre 2016 - Liberty Lines
USTICA LINES
Venerdì, 16 settembre 2016
USTICA LINES Venerdì, 16 settembre 2016 - Liberty Lines
USTICA LINES
                                                          Venerdì, 16 settembre 2016

Ustica Lines
 15/09/2016 GiornaleDiLipari
 Trapani ­ Egadi: su Libertylines e Caronte...                                                             1
Autorità portuali
 16/09/2016 Gazzetta del Sud Pagina 26
 E intanto si dibatte sui destini del porto                                                                3
 16/09/2016 Giornale di Sicilia (ed. Siracusa­Ragusa) Pagina 23
 Autorità portuale, Zappulla: no al rinvio                                                                 4
 16/09/2016 Giornale di Sicilia (ed. Trapani) Pagina 18
 Porto, Cofindustria: ben venga la moratoria                                                               5
 16/09/2016 La Sicilia (ed. Siracusa) Pagina 25
 Zappulla, Pd: «Nessun rinvio sull' Autorità                                                               6
Cantieristica navale
 16/09/2016 MF Pagina 17
 Cantieristica                                                                                             7
Trasporti Marittimi
 16/09/2016 L' Avvisatore Marittimo ­
 Msc, nuovo terminal in Costa d'Avorio                                                                     8
 16/09/2016 L' Avvisatore Marittimo ­
 Autostrade, investimenti sulla rete attuati al 69%: Tirrenica maglia nera                                 10
Trasporti marittimi
 16/09/2016 MF Pagina 16                                                                 NICOLA CAPUZZO
 Moby ritorna in rosso                                                                                     11
 16/09/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 10                                                    JACOPO GILIBERTO
 Venezia, ancora impasse sulle crociere                                                                    13
 15/09/2016 Adnkronos
 Assoagenti Campania chiede summit alle istituzioni                                                        15
 15/09/2016 Adnkronos
 Tirrenia è partner della seconda edizione della "Gran Fondo Nibali"                                       17
 15/09/2016 Ansa
 Unesco, a rischio parco spagnolo Donana patrimonio umanità                                                19
 15/09/2016 Ansa
 Bali, due morti per esplosione su traghetto, illesi gli italiani                                          20
 16/09/2016 Giornale di Sicilia (ed. Messina­Catania) Pagina 8
 Bali, esplode battello turistico: due italiani a bordo, sono salvi                                        21
 16/09/2016 MF Pagina 16
 nonsolomare                                                                                               23
Porti
 16/09/2016 Gazzetta del Sud (ed. Reggio Calabria) Pagina 26
 Sigilli a tre container pieni di rifiuti speciali                                                         24
 15/09/2016 GiornaleDiLipari
 Chiofalo: "nave Lippi sempre in ritardo, società modifichi orari"                                         25
 16/09/2016 La Repubblica Pagina 21                                                     GIUSEPPE FILETTO
 Jolly Nero, i silenzi della Capitaneria                                                                   26
 16/09/2016 Quotidiano di Sicilia Pagina 13
 Porto, si lavora sulla moratoria                                                                          28
 15/09/2016 TempoStretto                                                               REDAZIONE TIRRENO
 Milazzo, il Consiglio Comunale ribadisce: "L' accorpamento con                                            29
 15/09/2016 Trapani Oggi
 Vicenda porto, il senatore D' Alì dubbioso sull' esito della...                                           31
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15 settembre 2016
                                          GiornaleDiLipari
                                                        Ustica Lines

  Trapani ­ Egadi: su Libertylines e Caronte Tourist
  degustazioni prodotti agroalimentari Erice Doc
  set 15, 2016 I mezzi della Liberty Lines e
  Caronte e Tourist che ogni giorno collegano
  Trapani con le isole Egadi, ospiteranno, per
  tutto il mese di settembre, degustazioni dei
  prodotti agroalimentari dell' area dell' Erice
  Doc, winetasting dei vini della Casa vinicola
  Fazio condotte da sommelier e altre attività di
  promozione del territorio trapanese. La Casa
  vinicola Fazio aderisce a "Welcome to the
  Egadi Islands by Erice Doc", il progetto
  promosso dall' associazione Strada del Vino
  Erice Doc che mira alla promozione
  enoturistica delle eccellenze
  enogastronomiche di un territorio che va da
  Trapani a Favignana, passando lungo la costa
  per San Vito Lo Capo, Castellammare del
  Golfo, Scopello, Custonaci,e che comprende
  anche Erice, Segesta e Mozia. Il progetto
  rientra nell' ambito della campagna
  promozionale dell' Assessorato regionale all'
  Agricoltura "In Sicilia c' è un mare di sapori",
  volto alla promozione e diffusione dei prodotti
  d' eccellenza dell' Isola ai turisti che si recano
  nelle isole minori. L' obiettivo è, infatti, quello
  di promuovere la conoscenza e la diffusione
  delle risorse enogastronomiche prodotte nell'
  area dell' Erice Doc tra le migliaia di turisti che
  visitano le Egadi a bordo delle navi ed aliscafi
  che partono dal porto di Trapani. Il piano della Regione e della compagnia di navigazione è finalizzato
  anche a migliorare la percezione dei turisti sui servizi di accoglienza a bordo e l' immagine complessiva
  della Sicilia occidentale come destinazione turistica ospitale. Per tutto settembre a bordo dei traghetti
  Caronte e Tourist e degli aliscafi Liberty Lines sarà presente un angolo espositivo dove turisti e
  viaggiatori, guidati da hostess­sommelier, potranno degustare, durante la navigazione, alcuni dei più
  apprezzati bianchi delle cantine Fazio di Erice, tra cui il Calebianche Erice Doc, prodotto da uve
  catarratto in purezza. Un vino di punta della Fazio, proveniente da un vitigno autoctono coltivato in
  queste terre da tempi immemorabili. Ad accompagnare i vini ci sarà anche una selezione delle
  eccellenze gastronomiche prodotte nell' area Erice Doc che aderiscono al circuito dell' associazione: l'
  olio extravergine d' oliva Dop Valli trapanesi prodotto dai Premiati Oleifici Barbera, i prodotti di tonnara
  Nino Castiglione, il Sale marino di Trapani Igp prodotto dalle Saline della Laguna, il Pane artigianale da
  grani antichi del Forno Martinez. Sugli aliscafi Liberty Lines, durante tutta la traversata verso le Egadi
  sarà proiettato un video promozionale sull' Erice Doc e saranno distribuite brochure informative del
  territorio con le segnalazioni dei luoghi delle isole (ristoranti, enoteche e winebar) dove i turisti potranno
                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016

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15 settembre 2016
                                          GiornaleDiLipari
USTICA LINES Venerdì, 16 settembre 2016 - Liberty Lines
16 settembre 2016
Pagina 26                               Gazzetta del Sud
                                                    Autorità portuali

  I lavori dell' assemblea comunale

  E intanto si dibatte sui destini del porto
  «Mai con Gioia Tauro, l' Authority deve restare a Messina»

  E intanto i consiglieri sono tornati in
  aulaperparlare di portualità. U n a s e d u t a
  caratterizzata da numerose assenze nel corso
  della quale però è stata ribadita la posizione
  delle forze politiche. «L' accorpamento con
  Gioia Tauro non è la scelta giusta per il nostro
  porto», è stato detto, «rimarcando che le
  caratteristiche dello scalo mamertino sono
  molto diverse rispetto a quelle dello scalo
  calabrese. «L' asse marittimo su cui si
  sviluppa il porto è quello con Messina e
  Reggio» ­ ha sottolineato il consigliere Antonio
  Foti ­ il quale cifre alla mano, ha evidenziato l'
  importanza dello scalo mamertino nel contesto
  della portualità provinciale e regionale. L'
  attività di questo porto ha prodotto ben 8
  milioni di euro dalle tasse portuali grazie allo
  sdoganamento dei prodotti petroliferi e quindi
  l' eventuale accorpamento del porto di Milazzo
  a Gioia Tauro sarebbe una soluzione non
  ideale per la nostra città e il nostro scalo, ma
  funzionale ad altri bacini».
  Un altro aspetto messo in evidenza da Foti,
  riguarda la necessità di chiarezza relativa alla
  s e d e d e l l ' Autorità portuale, c h e p e r i l
  consigliere deve restare a Messina. Dopo gli
  interventi dei consiglieri Nino Italiano e Pippo
  Midili, il presidente Gianfranco Nastasi si è
  impegnato ad aprire un serio dialogo con l' Autorità portuale, la Capitaneria e con tutte le ditte e gli enti
  privati operanti nel Porto di Milazzo al fine di portare avanti una progettualità condivisa che permetta di
  rilanciare il waterfront e far sì che diventi occasione di sviluppo e di crescita per la città.3(a.i.
  )

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16 settembre 2016
Pagina 23                         Giornale di Sicilia (ed.
                                    Siracusa­Ragusa)
                                                    Autorità portuali

  Autorità portuale, Zappulla: no al rinvio
  OOO «Chiedo al presidente Crocetta di
  rivedere la richiesta di rinvio di 36 mesi della
  costituzione delle nuove Autorità portuali d i
  sistema siciliane e faccio appello al ministro
  Delrio di rigettarla almeno per quanto riguarda
  Augusta e Catania procedendo alla sua
  istituzione con la composizione degli
  organismi e l' elezione del presidente». Lo
  dice il deputato nazionale Pd, Pippo Zappulla,
  secondo cui con la proroga dell' ex autorità
  verrebbero sospesi per l' intero arco temporale
  i finanziamenti europei. La commissione
  europea infatti ha già comunicato a Governo e
  ministero che sospenderà i finanziamenti per
  tutti i porti che otterranno la deroga». (*CESA*)

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16 settembre 2016
Pagina 18                        Giornale di Sicilia (ed.
                                       Trapani)
                                                    Autorità portuali

  LA RIFORMA. Bongiorno: «Fare una proposta che sia frutto di concertazione tra le forze
  politiche e quelle imprenditoriali»

  Porto, Cofindustria: ben venga la moratoria
  OOO "L' auspicio, in prima istanza, è che la
  richiesta di moratoria di 36 mesi per l'
  attuazione della normativa sulla
  riorganizzazione dei porti e delle Autorità
  portualipresentata d a l l a R e g i o n e t r o v i
  accoglienza presso il Governo nazionale, e poi
  che la stessa Regione non metta ulteriore
  tempo in mezzo per arrivare ad una proposta
  che dia i giusti riconoscimenti al porto di
  Trapani che è stato e continua ad essere
  volano di sviluppo per l' intera provincia. Una
  proposta che sia frutto di concertazione tra le
  forze politiche e quelle imprenditoriali del
  territorio".
  Lo afferma, a nome di Confindu stria Trapani,
  il presidente Gregory Bongiorno ribadendo l'
  i n t e r e s s e d i t u t t i g l i o p e r a t o r i portuali,
  industriali, commerciali e turistici a che la
  riforma non comprometta le prospettive di
  crescita dell' intera provincia che potrebbero
  venire meno con l' accorpamento del porto di
  Trapani all' Autorità portuale di Palermo.
  Il senatore Antonio D' Alì, intanto, torna a
  ribadire la propria "ferma e chiara contrarietà"
  all' intero decreto Delrio (dal nome dell' attuale
  ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti,
  ndc) sulle nuove Autorità portuali di sistema
  che prevede , appunto, che il porto di Trapani sia accorpato all' Autorità portuale di Palermo, ritenendolo
  "inadatto, non utile e anzi dannoso e pure confuso". Il parlamentare di Forza Italia riprende, a proposito
  di queste ultime considerazioni una nota di commento della Cigl Sicilia.
  "E avendo speso e spendendo ancora in tutte le sedi sociali e politiche il mio pensiero sulla illegittimità
  della inclusione del porto di Trapani in quelle previsioni ­aggiunge ­, resto in attesa di vedere come
  andrà a finire l' intera vicenda, che, se non fosse una cosa veramente seria, direi che co mincia a
  colorarsi anche di commedia degli equivoci e delle passerelle".
  Nel sottolineare che l' iniziativa di chiedere la moratoria è stata assunta dal presidente della Regione "a
  seguito di una interlocuzione più tecnica che politica", D' Alì si augura, infine, che "sia corretta nei
  contenuti e nella forma e non possa dare il destro al Governo Nazionale di escludere il porto di Trapani
  dalla proroga. Sarebbe la beffa che si aggiunge al già patito originario danno della soppressione della
  autorità portuale di Trapani, anche quella opera di un governo di sini.

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Pagina 25                       La Sicilia (ed. Siracusa)
                                                    Autorità portuali

  Zappulla, Pd: «Nessun rinvio sull' Autorità portuale»
  AUGUSTA. «La richiesta, pare avanzata dal
  presidente della Regione, Crocetta al ministro
  Del rio, del rinvio di 36 mesi della costituzione
  degli organismi per le nuove Autorità portuali
  di sistema siciliane, se accolta, sferra un colpo
  pesantissimo al sistema portuale marittimo e
  rischia di impoverirei nostri scali in modo
  drammatico». Lo dichiara il deputato nazionale
  del Pd, Pippo Zappulla, evidenziando che ciò
  isolerebbe gli scali siciliani dai nuovi processi
  portuali previsti dalla riforma.
  «Una proroga ­ dice il parlamentare ­ ritar
  derebbe gli accorpamenti, la nomina dei nuovi
  presidenti e l' integrazione virtuosa dei vari
  porti, nel nostro caso di Augusta e Catania. Si
  bloccherebbero importanti investimenti
  mortificando le aspettative produttive e
  occupazionali degli operatori e delle
  comunità". Zap pulla chiede a Crocetta di
  rivedere la richiesta e fa appello al ministro
  Delrio affinché la rigetti almeno per quanto
  riguarda l' Autorità di sistema di Augusta e
  Catania "procedendo­ conclude ­ così come
  previsto».
  A.S.

                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016

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16 settembre 2016
Pagina 17                                                  MF
                                                  Cantieristica navale

  Cantieristica navale in crisi profonda
  I cantieri navali saranno la prossima vittima
  della crisi che da lungo tempo sta colpendo il
  trasporto marittimo di commodity secche, di
  container e l' industria offshore. A dirlo è
  Bimco, l' associazione internazionale dello
  shipping che fa notare come il 2016 farà
  segnare un nuovo record minimo di ordini di
  navi da almeno 20 anni a questa parte. Mentre
  i poli europei di costruzione hanno visto
  crescere il proprio portafoglio ordini grazie
  soprattutto alle crociere (+45,3% di stazza
  lorda compensata), nel primo semestre del
  2016 in Giappone, Cina e Corea del Sud il
  calo è stato rispettivamente dell' 86,7, del 49%
  e dell' 86,5%.
  L' analisi di Bimco entra nel dettaglio anche
  del cosiddetto «order cover», vale a dire il
  numero di anni con lavoro garantito). Un
  orizzonte temporale breve può essere il
  risultato sia di un' elevata capacità produttiva
  degli stabilimenti sia di un portafoglio ordini
  decrescente. La situazione più grave si trova
  in Corea dove l' order cover è inferiore ai 2
  anni, mentre l' Europa nel 2016 ha fatto il pieno
  di nuove costruzioni allungando notevolmente
  il periodo di lavoro che è concentrato fra le
  società già attive sul mercato (dunque ad
  esempio nelle crociere, fatta eccezione per il
  gruppo Werften, non ci sono nuovi entranti che insidiano la leadership di Fincantieri, STX France e
  Meyer Werft). L' analista di Bimco, Peter Sand, a questo proposito sottolinea che, «con un trend così
  basso di nuovi ordini, per i cantieri asiatici il peggio deve ancora venire». L' order cover dell' Europa è
  oggi di 5,3 anni anche se il totale dei nuovi ordini pesa per il 9,3% sul totale mondiale ed è limitato quasi
  esclusivamente a navi da crociera, rimorchiatori e traghetti. Bimco conclude la sua analisi sottolineando
  che in molti casi gli armatori, se non cancellano gli ordini, quantomeno chiedono ai cantieri di poter
  posticipare le consegne delle nuove navi e ciò non fa che aggravare lo stato di salute finanziario dei
  gruppi navalmeccanici che si trovano così a corto di liquidità per il mancato incasso del prezzo finale
  delle navi costruite.
  (riproduzione riservata)

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16 settembre 2016
                               L' Avvisatore Marittimo ­
                                                   Trasporti Marittimi

  Msc, nuovo terminal in Costa d'Avorio
  Consorzio con Bilal Group per un investimento da 500 milioni di dollari

  Msc investirà 200 milioni di dollari per un
  nuovo terminal container in Costa d'Avorio. Il
  governo ivoriano ha infatti sbloccato il progetto
  per la costruzione di un terminal nello scalo,
  che è il secondo più importante del paese ed è
  specializzato nella movimentazione di generi
  coloniali come caffè e cacao. La Costa
  d'Avorio ha assegnato il contratto a un
  consorzio formato dalla società elvetica Msc,
  guidata dalla famiglia Aponte, e dal gruppo
  Bilal, degli Emirati arabi uniti. Bruno Nabagné
  Koné, portavoce del governo, lo ha annunciato
  mercoledì scorso, dopo una seduta del
  consiglio dei ministri ad Abidjan presieduto dal
  capo dello Stato, Alassane Ouattara. Koné ha
  detto che Msc investirà 122 miliardi di franchi
  Cfa (209,14 milioni di dollari) mentre il Bilal
  Group metterà 186 miliardi di franchi Cfa
  (318,83 milioni di dollari). Il contratto
  assegnato è del tipo build­operate­transfer
  (Bot), che prevede che il vincitore costruirà
  l'infrastruttura, la gestirà e potrà
  successivamente cedere le quote. A San
  Pedro Msc è già titolare di una concessione di
  cinque ettari per la movimentazione di
  container. L'estensione porterà lo spazio
  dedicato ai container a 23 ettari. Secondo
  quanto riferito dal portavoce , «nel quadro
  della messa in opera del piano strategico del porto di San Pedro, che è compreso nel Piano nazionale
  di sviluppo 2016­ 2020, il governo ha accolto le offerte dei due gruppi di investitori, ossia Msc e Bilal,
  che dovranno effettuare i lavori di spostamento e di sviluppo del terminal container del porto, così come
  il prolungamento delle opere di protezione». Koné ha aggiunto che «questi lavori si realizzano in Bot
  senza garanzia da parte dello Stato della Costa d'Avorio. I costi sono stimati in 122 miliardi di franchi
  Cfa per Msc e di 190 miliardi di franchi Cfa per il gruppo Bilal». Di questo investimento la Costa
  d'Avorio parlava già dal 2010. Adesso finalmente il governo ha deciso di concretizzarlo. «Il Consiglio dei
  ministri ­ ha detto Koné ­ ha dato la propria approvazione per il proseguimento e la conclusione dei
  negoziati coi due gruppi in vista della partenza effettiva dei lavori entro settembre 2016». Lo scorso 9
  maggio 2016 Msc aveva presentato la propria manifestazione d'interesse per il progetto di estensione
  del porto di San Pedro, a conferma di un persistente interesse del mondo dello shipping per lo sviluppo
  dell'attività di scambio delle merci in Africa. San Pedro è situato nella parte sudoccidentale del Paese, a
  350 chilometri dalla capitale economica Abidjan. In quell'occasione, l'ambasciatore elvetico, Thomas
  Litscher, aveva accompagnato il rappresentante di Msc, Nicolas Houard, per incontrare il primo ministro

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16 settembre 2016
                                 L' Avvisatore Marittimo ­
16 settembre 2016
                               L' Avvisatore Marittimo ­
                                                  Trasporti Marittimi

  Autostrade, investimenti sulla rete attuati al 69%:
  Tirrenica maglia nera
  La percentuale di attuazione degli investimenti
  nelle autostrade in concessione è del 68,81%.
  È quanto emerge dalla Relazione del Ministero
  delle infrastrutture e trasporti sul settore
  autostrade in concessione, che evidenzia
  come, al 31 dicembre 2015, la spesa
  progressiva per investimenti nel periodo
  regolatorio 2008­2015 ammonta a 14,004
  miliardi e risulta inferiore rispetto alle
  previsioni riportate dai Piani finanziari operativi
  nello stesso periodo di riferimento, pari a
  20,352 miliardi. Tale differenza ­ spiega il
  rapporto ­ risulta in larga parte composta dai
  ritardi registrati nell'esecuzione di un limitato
  numero di opere tra cui l'Asti­Cuneo, la
  Valdastico, la Tirrenica, il Tibre (collegamento
  Tirreno­Brennero) e la terza corsia dell'A4 in
  gestione ad Autovie Venete. In particolare,
  maglia nera per la percentuale di attuazione va
  alla Sat (Società autostrada Tirrenica), al
  12,26%. Escludendo l'effetto dei ritardi la
  percentuale di attuazione risulterebbe
  prossima al 90%. Guardando lo stato di
  attuazione degli investimenti, risulta che ad
  aver attuato meno del 50% degli investimenti
  previsti sono: Autovie Venete (31,91%), Cisa
  (35,98%) e Asti­ Cuneo (45,63%). Hanno
  invece attuato tutti gli investimenti la Sitmb
  (Società per il traforo del Monte Bianco), e la Sitrasb (Società Italiana Traforo del Gran San Bernardo).
  Registrano invece una percentuale di attuazione superiore al 100%: Rav, raccordo autostradale Valle
  d'Aosta (151,89%), Autostrade meridionali (137,79%) e Ativa, Autostrada Torino Ivrea Valle d'Aosta
  (104,11%).

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                                                    Trasporti marittimi

  La battaglia contro Grimaldi sulla Sardegna affossa i ricavi

  Moby ritorna in rosso
  La semestrale si è chiusa con una perdita netta di 18,5 milioni di euro. Intanto però la
  compagnia di Vincenzo Onorato starebbe acquistando due traghetti

  La guerra dei traghetti sulle rotte verso la
  Sardegna come prevedibile sta costando cara
  a Moby. La compagnia d i navigazione parte
  del gruppo Onorato Armatori da circa un anno
  è coinvolta in un duro scontro che la vede
  contrapposta al Gruppo Grimaldi di Napoli a
  suon di tariffe al ribasso in particolare nel
  trasporto di carichi rotabili (camion e
  semirimorchi). La settimana scorsa MF
  Shipping & Logistica aveva riportato l'
  indiscrezione che forse le parti potrebbero
  decidere di seppellire l' ascia di guerra anche
  grazie alla mediazione di Gianluigi Aponte,
  patron di Msc e di Grandi Navi Veloci.
  Nel frattempo però la balena blu è tornata in
  rosso. Dalla semestrale appena pubblicata si
  apprende infatti che, dopo l' utile di bilancio
  riconquistato negli ultimi anni, nel primo
  semestre del 2016 i ricavi sono scesi del 13%
  a 216,5 milioni dai 249,5 milioni del semestre
  201), mentre nel solo secondo trimestre dell'
  anno la flessione delle entrate è stata pari a
  19,8 milioni (­14,1%).
  Per questo motivo l' ebitda di Moby è sceso
  nei primi sei mesi dell' anno di 14,3 milioni (dai
  43,6 del 2015 a 29,2 milioni), contribuendo a
  riportare il risultato netto in rosso per 18,5
  milioni di euro, mentre dodici mesi prima l'
  utile era stato di 973 mila euro. Guardando al secondo trimestre del 2016 la perdita è stata di 8,6 milioni
  di euro (utile di 1,5 milioni nello stesso periodo del 2015) e l' ebitda è crollato del 43,4% (da 26,7 a 15,1
  milioni di euro). Gli analisti fanno notare che il significativo calo dei ricavi nel trasporto merci è stato solo
  parzialmente compensato da una riduzione dei costi per materie prime e servizi.
  Dal 1° settembre scorso Tirrenia (compagnia sempre parte del gruppo Onorato Armatori) avrebbe
  dovuto lanciare una nuova linea dedicata al trasporto di carichi rotabili fra i porti di Livorno, Catania e
  Malta andando a concorrere direttamente proprio con Grimaldi ma a oggi l' avvio di questo
  collegamento risulta essere stato rinviato.
  Nel breve termine Moby è in procinto di acquistare due traghetti costruiti negli anni 80.
  Lo ha riferito nei giorni scorsi la rivista online Ship2Shore, precisando che si tratta delle navi Princess
  Maria e Princess Anastasia attualmente operative in Russia per la compagnia St Peter Line.
  (riproduzione riservata)
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16 settembre 2016
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16 settembre 2016
Pagina 10                                    Il Sole 24 Ore
                                                  Trasporti marittimi

  Grandi navi. Il decreto Clini­Passera prevede il divieto del passaggio con la deroga fino all'
  approvazione di un itinerario alternativo

  Venezia, ancora impasse sulle crociere
  Progetti bloccati in attesa della decisione del Governo: realmente in campo due percorsi

  Per pasticci di forma e per poca voglia di
  decidere, ancora per anni le grandi navi
  continueranno a passare per Venezia, ancora
  per anni saranno pubblicate fotografie truccate
  per far apparire ancora più gigantesche le navi
  da crociera già gigantesche, ancora per anni ci
  saranno interventi indignati di personalità della
  cultura e minacce dell' Unesco, ancora per
  anni le proteste di veneziani e soprattutto di
  non veneziani. Dopo quattro anni e mezzo dal
  decreto Clini­Passera (di cui oggi sono titolari i
  loro successori Galletti e Delrio), le
  odiosamate grandi navi continuano come
  prima a sfilare nel canale della Giudecca e
  davanti al palazzo ducale. Circa 600 navi l '
  anno, circa un milione di passeggeri l' anno i
  quali dall' alto del ponte solarium fanno ciao­
  ciao con la mano ai veneziani e ai turisti laggiù
  minuscoli sui vaporetti e tra le colonne di San
  Marco.
  I progetti per togliere le grandi navi da San
  Marco? Fermi nel pasticcio degli iter.
  Il decreto inapplicato Il decreto Clini­Passera
  della primavera del 2012 dice che è vietato l'
  ingresso in laguna alle grandi navi, ma che
  possono passare finché non ci sono
  alternative.
  Così in assenza di alternative oggi passano liberamente le navi sotto le 96mila tonnellate di stazza a
  patto che dal momento in cui si avvicinano a Venezia usino combustibile a basso impatto ambientale (si
  chiama blue flag) come accade nel Baltico e in accuni porti degli Usa.
  Tre progetti Formalmente, i progetti alternativi sono tre, nei fatti sono sopravvissuti due progetti
  concorrenti. I ministri del Comitatone per la salvaguardia di Venezia (coordinati da Giuliano Delrio,
  ministro delle Infrastrutture e trasporti, insieme con Dario Franceschini dei Beni culturali e Gian Luca
  Galletti dell' Ambiente) non riescono a darsi una data in cui incontrarsi e decidere come sciogliere il
  nodo della scelta, resa più facile dal nuovo codice degli appalti.
  La soluzione più semplice e disastrosa sarebbe però l' atto di forza, il divieto totale e istantaneo per
  appagare gli appetiti dei porti concorrenti e i turbamenti degli intellettuali (il 25 settembre a Venezia ci
  sarà una grande manifestazione internazionale antinave).
  L' iter: oggi due progetti sono sotto verifica della commissione di valutazione di impatto ambientale del
  ministero dell' Ambiente.
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16 settembre 2016
Pagina 10                                    Il Sole 24 Ore
15 settembre 2016
                                                 Adnkronos
                                                   Trasporti marittimi

  Assoagenti Campania chiede summit alle istituzioni
  L' estate si conclude con una grande
  preoccupazione sul futuro per gli agenti
  marittimi della Campania. L' entrata in vigore
  del dl di riforma del sistema portuale, la
  delibera della giunta regionale della Campania
  per l' assegnazione all' Autorità Portuale dei
  fondi per la realizzazione di interventi
  infrastrutturali, l' imminente nomina del
  presidente dell' AdSP sono solo alcune delle
  novità che caratterizzeranno a breve termine il
  quadro di insieme. "Abbiamo registrato da
  tempo, e con gradimento, una maggiore
  attenzione da parte degli organi di governo
  nazionale al contesto portuale napoletano, che,
  unita alla diffusa consapevolezza da parte di
  tutti della gravità della situazione, ha generato
  la necessità di azioni concrete e immediate",
  commenta Stefano Sorrentini, presidente di
  Assoagenti Campania. "Sono certo che l'
  imminente nomina del presidente dell' AdSP
  sarà indirizzata verso una figura che
  risponderà ai requisiti di alto profilo richiesti
  dalla circostanza; potremo, quindi, sperare di
  approssimarci alla stagione del rilancio della
  portualità locale. Auspico, tuttavia, che, in
  parallelo agli ormai acquisiti interventi
  normativi e di bilancio, gli operatori del
  sistema napoletano rispondano con azioni
  rivolte al miglioramento della produttività e dell' efficienza, nonché alla rimodulazione dei costi e delle
  tariffe, elementi questi altrettanto essenziali per il recupero del nostro deficit competitivo", avverte. Al
  centro delle preoccupazioni la perdita di traffico prevista per il 2017, con una netta riduzione degli
  approdi di navi d a crociera. "Assistiamo in maniera passiva all' ennesima perdita di traffico e alle
  conseguenti ricadute negative sull' economia del porto e dell' indotto; sarà opportuno, per il futuro,
  tentare di prevenire i cali di natura non fisiologica ­ continua Sorrentini ­ operando con programmazioni
  più adeguate e, soprattutto, adottate in tempo utile". "I dati degli ultimi anni, infatti, dimostrano che le
  politiche attendiste e gli interventi correttivi posti in essere solo in maniera tardiva e inefficace ­
  sottolinea ­ hanno manifestato tutti i propri limiti: il trend del traffico portuale napoletano è ormai
  orientato stabilmente in terreno negativo e deve essere ben chiaro che il processo involutivo che si è
  determinato diventerà irreversibile in tempi brevi". Da questa valutazione è nato il nuovo consiglio
  direttivo di Assoagenti, che rappresenta tutti i settori in ambito marittimo della Campania, con aziende
  storiche del territorio e agenti marittimi espressione professionale della categoria in questione. Agenti
  marittimi con deleghe ben precise, per rafforzare il dialogo con le istituzioni, i media e tutti gli operatori
  portuali. Da qui sono già partite richieste di incontri e summit con Direzione marittima, Autorità Portuale
  e Comuni per affrontare quei temi che continuano ad essere un limite per lo sviluppo dei porti
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15 settembre 2016
                                              Adnkronos
15 settembre 2016
                                                Adnkronos
                                                  Trasporti marittimi

  Tirrenia è partner della seconda edizione della "Gran
  Fondo Nibali"
  Milazzo, 15 settembre 2016 ­ Tirrenia è
  partner della seconda edizione della "Gran
  fondo Vincenzo Nibali", manifestazione
  ciclistica che si terrà a Milazzo il prossimo 18
  settembre. La Compagnia del Gruppo Onorato
  Armatori conferma ancora una volta il proprio
  sostegno alle più importanti manifestazioni
  culturali e sportive che si tengono in Sicilia,
  con l' obiettivo di diffondere e valorizzare l'
  immagine dell' Isola a livello internazionale. L'
  evento attraverserà 14 Comuni: Barcellona
  P.G. ­ Basicò Furnari ­ Francavilla di Sicilia ­
  Malvagna ­ Mazzarrà Sant' Andrea ­ Milazzo ­
  Mojo Alcantara ­ Montalbano Elicona ­ Novara
  Di Sicilia ­Roccella Valdemone ­ Rodì Milici ­
  Terme Vigliatore e Tripi. Tra i gli ospiti della
  kermesse siciliana ci saranno l' atleta Andrea
  Devicenzi, bronzo nel 2012 e argento nel 2013
  ai campionati europei di Paratriathlon, Claudio
  Chiappucci, fuoriclasse dello sport a due ruote
  e protagonista di grandissimi successi nelle
  strade di tutto il mondo, Valerio Agnoli, ciclista
  professionista e fedelissimo compagno di
  squadra di Nibali, e il campione di salto con l'
  asta Giuseppe Gibilisco. . Tirrenia, assieme a
  Moby, offre il più grande network di
  collegamenti e una vasta scelta di orari e porti
  di partenza, con la possibilità in alta stagione
  di viaggiare sia in notturna che in diurna grazie al potenziamento delle corse. Viaggiare con le
  Compagnie d e l Gruppo Onorato Armatori significa sentirsi completamente a proprio agio, in un
  ambiente piacevole con un' atmosfera di relax e divertimento: ristoranti à la carte, pizzerie, la zona
  shopping, le sale giochi, il cinema e le piscine con zona solarium. Moby, Tirrenia­CIN e Toremar sono
  compagnie del gruppo Onorato Armatori, leader del trasporto marittimo passeggeri e merci da cinque
  generazioni. Primo al mondo per numero di letti e primo in Europa per capacità passeggeri, il gruppo
  occupa fino a 4.000 dipendenti, tutti italiani, inclusi gli stagionali. Con le tre compagnie, il gruppo
  Onorato collega Sardegna, Sicilia, Corsica, Arcipelago Toscano e Tremiti con 47 navi, tutte bandiera
  italiana, con 41.000 partenze per 30 porti programmate per il 2016. I Fast Cruise Ferries del gruppo
  sono tra i primi al mondo per qualità: Moby è stata insignita del Sigillo di Qualità "Nr. 1 oro" 2015/2016
  dell' Istituto tedesco Qualità e Finanza per la qualità del servizio offerto, della prestigiosa Green Star
  sulle tre navi ammiraglie ed è stata eletta dai passeggeri migliore compagnia di traghetti all' Italia Travel
  Awards 2016. Il gruppo Onorato, che ha vinto il Business International Finance Award 2016 per l'
  innovativa operazione di rifinanziamento conclusa lo scorso febbraio, ha inoltre una flotta di 17
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15 settembre 2016
                                               Adnkronos
15 settembre 2016
                                                         Ansa
                                                   Trasporti marittimi

  Unesco, a rischio parco spagnolo Donana
  patrimonio umanità
  Zona umida Andalusia minacciata da dragaggi, pozzi e miniere

  Il parco naturale di Donana in Spagna, una
  zona umida in Andalusia che ospita 2.000
  specie di animali, potrebbe diventare il primo
  parco europeo a essere dichiarato "in pericolo"
  dall' Unesco. La riserva, considerata
  Patrimonio dell' umanità, ha perso l' 80% delle
  sue fonti di acqua a causa della bonifica di
  paludi, agricoltura intensiva e inquinamento da
  parte dell' industria mineraria. L' Unesco
  (riferisce il quotidiano britannico Guardian) ha
  reso noto che se il governo spagnolo non
  vieterà entro il 1/o dicembre tutte le attività
  industriali e di dragaggio nell' area, la Spagna
  potrebbe diventare il primo paese europeo
  dove un parco nazionale viene dichiarato a
  rischio. Donana è una distesa di lagune e dune
  sabbiose vasta 540 chilometri quadrati, e
  ospita fra gli altri fenicotteri, cavalli selvaggi e
  la rarissima lince iberica. Il WWF denuncia
  che la situazione del parco è diventata critica.
  A minacciarlo, sostiene la ong, ci sono oltre
  1.000 pozzi illegali scavati dai contadini. Il
  governo spagnolo ha autorizzato la ricerca di
  gas naturale nei pressi della riserva e progetta
  di far riaprire la vicina miniera di Aznalcollar,
  teatro nel '98 del peggior disastro ecologico
  del paese. L' autorità portuale di Siviglia vuole
  dragare il fiume Guadalquivir (che alimenta la
  zona umida) per permettere l' accesso a portacontainer e navi da crociera entro il 2018. "Ci auguriamo
  che il governo spagnolo risponda finalmente alla comunità internazionale ­ ha commentato la portavoce
  del WWF Eva Hernandez ­ dicendo che, in quanto sito patrimonio dell' umanità, ha la responsabilità di
  fronte al mondo intero di proteggere Donana". "Doñana non è l' unico caso ­ commenta in un
  comunicato il WWF Italia ­. Al momento ci sono almeno 12 siti naturali UNESCO in Europa altamente
  minacciati da attività economiche nocive (tre dei quali in Italia: le isole Eolie, il Delta del Po e la Laguna
  di Venezia). Tutti sono anche protetti da Uccelli e Habitat dell' Unione Europea (Direttive Natura UE) e
  fanno parte della rete europea Natura 2000 delle aree protette. La minaccia attuale è un segnale di
  mancanza di una corretta attuazione della legislazione esistente".

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15 settembre 2016
                                                         Ansa
                                                   Trasporti marittimi

  Bali, due morti per esplosione su traghetto, illesi gli
  italiani
  Ancora ignote cause deflagrazione, sembra escluso l' attentato

  Fumo sospetto, e poi lo scoppio: un'
  esplosione su un traghetto di turisti europei a
  Bali ha causato questa mattina due morti e
  circa venti feriti. Illesi invece i due italiani che
  si trovavano a bordo. La polizia ha subito
  escluso che si sia trattato di un attentato, ma
  non ha ancora identificato la causa dell'
  incidente. Secondo Sugeng Sudarso, capo
  della polizia distrettuale di Karangasem, la
  barca veloce "Gili Cat 2" è esplosa alle 9.30
  locali (le 3.30 in Italia) quando era a circa 200
  metri dalla riva di Padang Bai dopo la
  partenza alla volta dell' isola di Gili
  Trawangan. Alcuni testimoni hanno riferito di
  aver visto del fumo uscire dal motore poco
  prima dell' incidente. La polizia ipotizza che un
  cortocircuito a una batteria abbia fatto contatto
  con il serbatoio, causando l' esplosione che ha
  squarciato il retro dell' imbarcazione e
  frantumato i vetri delle finestre. A bordo, tutti al
  coperto, c' erano 35 turisti britannici, francesi,
  portoghesi, spagnoli, olandesi e irlandesi, oltre
  a quattro membri dell' equipaggio. Nella lista
  dei nomi diffusa dai media locali si nota una
  certa confusione tra le possibili nazionalità di
  alcuni passeggeri, in particolare tra italiani e
  spagnoli. Due turiste ­ un' austriaca e una
  donna inizialmente identificata come tedesca ­
  sono morte, mentre i feriti sono stati prima portati in una clinica locale, per essere poi trasferiti in
  strutture meglio equipaggiate a Denpasar. In un filmato, diversi di essi appaiono sotto shock ma
  coscienti, e presentano diverse ferite agli arti o alla testa. In una foto diffusa dalla stampa indonesiana,
  si vede che a un ferito portato via a braccia dalla nave mancano parte delle gambe. Incidenti a traghetti
  sono purtroppo frequenti in Indonesia, un arcipelago di 17 mila isole dove le condizioni di sicurezza
  sono spesso precarie, anche per colpa della mancanza di controlli rigorosi. La stessa "Gili Cat 2", per
  quanto di standard elevati rispetto a molte imbarcazioni in uso in Indonesia, era abilitata a trasportare
  34 passeggeri più tre membri dell' equipaggio, ma con un carico normale di soli 30 passeggeri. "Una
  barca costruita in Australia e gestita da australiani: non potrete essere più al sicuro di così!", si legge sul
  sito della compagnia che opera la tratta. Qualcosa, purtroppo, non è andato come nelle previsioni.
  (ANSA).

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                                    Messina­Catania)
                                                  Trasporti marittimi

  INDONESIA. Un cortocircuito a una batteria avrebbe fatto contatto con il serbatoio. Morte due
  donne

  Bali, esplode battello turistico: due italiani a bordo,
  sono salvi
  O OO Fumo sospetto, e poi lo scoppio: un'
  esplosione su un traghetto di turisti europei a
  Bali ha causato questa mattina due morti e
  circa venti feriti. Tra questi i due italiani che si
  trovavano a bordo provenienti da Catanzaro.
  La polizia ha subito escluso che si sia trattato
  di un attentato, ma non ha ancora identificato
  la causa dell' incidente.
  Secondo Sugeng Sudarso, capo della polizia
  distrettuale di Karangasem, la barca veloce
  «Gili Cat 2» è esplosa alle 9.30 locali (le 3.30
  in Italia) quando era a circa 200 me tri dalla
  riva di Padang Bai dopo la partenza alla volta
  dell' isola di Gili Trawangan.
  Alcuni testimoni hanno riferito di aver visto del
  fumo uscire dal motore poco prima dell'
  incidente. La polizia ipotizza che un
  cortocircuito a una batteria abbia fatto contatto
  con il serbatoio, causando l' esplosione che ha
  squarciato il retro dell' imbarcazione e
  frantumato i vetri delle finestre.
  A bordo, tutti al coperto, c' erano 35 turisti
  britannici, francesi, portoghesi, spagnoli,
  olandesi e irlandesi, oltre a quattro membri
  dell' equipaggio.
  Nella lista dei nomi diffusa dai media locali si
  nota una certa confusione tra le possibili
  nazionalità di alcuni passeggeri, in particolare tra italiani e spagnoli.
  Due turiste ­ un' austriaca e una donna inizialmente identificata come tedesca ­ sono morte, mentre i
  feriti sono stati prima portati in una clinica locale, per essere poi trasferiti in strutture meglio
  equipaggiate a Denpasar.
  In un filmato, diversi di essi appaiono sotto shock ma coscienti, e presentano diverse ferite agli arti o
  alla testa. In una foto diffusa dalla stampa indonesiana, si vede che a un ferito portato via a braccia dalla
  nave mancano parte delle gambe.
  Incidenti a traghetti sono purtroppo frequenti in Indonesia, un arcipelago di 17 mila isole dove le
  condizioni di sicurezza sono spesso precarie, anche per colpa della mancanza di controlli rigorosi. La
  stessa «Gili Cat 2», per quanto di standard elevati rispetto a molte imbarcazioni in uso in Indonesia, era
  abilitata a trasportare 34 passeggeri più tre membri dell' equipaggio, ma con un carico normale di soli
  30 passeggeri.

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  nonsolomare
  hanjin italia chiude Il fallimento della
  compagnia di navigazione sudcoreana Hanjin
  Shiping sommersa da quasi 6 miliardi di
  dollari di debiti non risparmia l' agenzia
  marittima Hanjin Italy controllata al 50% con il
  Gruppo Gastaldi di Genova. In settimana il
  Cda della società ha infatti deciso di mettere in
  liquidazione la società che forniva servizi di
  agenzia marittima e commerciale alle navi e ai
  container del gruppo. Hanjin Italy impiegava
  86 persone nel capoluogo ligure e altre 6 a
  Milano I sindacati hanno chiesto un incontro ai
  vertici dell' azienda oggi.
  eni investe sul gnl a gela Il gruppo Eni investe
  sul porto di Gela per il gas naturale liquefatto.
  A Roma, presso la sede del ministero dello
  Sviluppo Economico, il viceministro Teresa
  Bellanova e i rappresentanti della Regione
  Siciliana, del Comune di Gela e del gruppo Eni
  hanno sottoscritto una lettera d' intenti che
  stabilisce l' avvio di un tavolo di lavoro
  congiunto della durata di sei mesi con l'
  obiettivo di verificare la sostenibilità
  economica, organizzativa e autorizzativa, oltre
  che tecnica, della realizzazione di una base
  logistica per il gas naturale liquefatto a Gela.
  Tra le ipotesi, inquadrate nell' ottica dello
  sviluppo del mercato del gas­as­a­fuel (gas
  come carburante) principalmente per quanto riguarda il trasporto terrestre pesante e marittimo, vi è la
  realizzazione di un' infrastruttura logistica di ricezione, stoccaggio e distribuzione del Gnl o un impianto
  di liquefazione.

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                                                             Porti

  Gioia Tauro, in azione Finanza e Svad

  Sigilli a tre container pieni di rifiuti speciali
  Poste sotto sequestro oltre 34 tonnellate di rottami di auto

  GioacchinoSaccà GIOIA TAURO Q u a s i 3 4
  tonnellate e mezza di rottami metallici
  provenienti da parti diverse di autovetture
  rottamate sono state sequestrate al porto d i
  Gioia Tauro a conclusione di una operazione
  dei militari del Gruppo della Guardia di
  Finanza e dei funzionati dello Svad ­ Servizio
  antifrode della Dogana ­ e avviata dopo un
  controllo della documentazione di viaggio.
  I rottami, considerati rifiuti speciali,
  viaggiavano in tre container che secondo le
  carte di accompagnamento avrebbero dovtuto
  trasportare ricambi usati di autoveicoli.
  Due dei tre container provenivano da Genova
  ed erano in viaggio verso Dubai negli Emirati
  Arabi; il terzo era partito dal Belgio ed era
  diretto invece in Egitto a Porto Said.
  I tre container, sbarcati l' altro ieri a Gioia
  Tauro, dovevano ripartire per le due
  destinazioni con navi f e e d e r t r a q u a l c h e
  giorno. Una precisa normativa europea
  considera tut to il materiale che proviene da
  autovetture usate e rottamate alla stregua di
  rifiuti speciali per i quali è previsto il
  trattamento di bonifica per la tutela dell'
  ambiente.
  Un lungo controllo con verifiche sul posto,
  dopo l' apertura dei tre container, affidato ai
  funzionari dell' Arpacal del Dipartimento di Reggio, appositamente intervenuti su richiesta del
  Comandante delle Fiamme Gialle, colonnello Michele Cascavilla, e del dott.
  Saverio Marrari, che dirige la Dogana­Svad di Gioia Tauro, ha confermato che l' ingente quantitativo di
  rottami, esattamente 34 tonnellate e 435 chili, che viaggiavano nei tre container non era stato sottoposto
  ai trattamenti ­interventi speciali.
  Da qui il provvedimento di sequestro quali rifiuti speciali.
  I tre container si trovano adesso, sorvegliati avista, all' interno del porto in attesa delle disposizioni che
  arriveranno dall' autorità giudiziaria sulla loro destinazione. Non è improbabile che tutto il materiale
  metallico possa essere avviato in fonderia per essere riciclato e riutilizzato per gli usi ritenuti più
  opportuni.3.

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  Chiofalo: "nave Lippi sempre in ritardo, società
  modifichi orari"
  set 15, 2016 Riceviamo da Luca Chiofalo e
  pubblichiamo Giovedì 15 settembre 2016 la
  Filippo Lippi La nave Siremar, teoricamente in
  partenza alle 18,30, lascia il porto d i Milazzo
  alle 19. Sentiti alcuni passeggeri assidui, pare
  che il ritardo, anche per altre corse, sia ormai
  consuetudine. Allora, per rispetto dell' utenza,
  che già soffre i limiti dell' insularità, la
  compagnia abbia l' accortezza di modificare
  gli orari che non riesce a rispettare, evitando
  ad isolani e turisti attese snervarti e ritardi che
  ne condizionano i programmi.
  CORDIALMENTE LUCA CHIOFALO.

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  Jolly Nero, i silenzi della Capitaneria
  L' inchiesta sul crollo della Torre Piloti di Genova è passata nelle mani della Guardia di
  finanza. Il pm di Genova ipotizza la "mancata vigilanza" sull' efficienza delle navi. Si
  indaga su 15 guasti non segnalati tra il 2008 e il 2013

  GENOVA. Come è possibile che un mercantile
  da 40mila tonnellate perda il controllo e
  travolga le banchine? Le indagini sul crollo
  della Torre Piloti, investita dalla motonave Jolly
  Nero il 7 maggio 2013 con la morte di 9
  persone, adesso hanno preso una nuova pista
  dagli scenari inquietanti. Nel mirino ci sono le
  ispezioni condotte dalla Capitaneria di Porto,
  con ufficiali che avrebbero chiuso un occhio
  sulle condizioni delle navi della Compagnia
  Messina ­ armatore della "Jolly" ­ e sulle
  certificazioni del Rina, l' organismo che vigila
  sulla sicurezza della flotta civile. «Facevamo
  così, lo so che è sbagliato, ma le cose
  funzionano così... D' altra parte, io devo
  salvare il mio posto di lavoro», ha dichiarato a
  verbale Gianluca Donadio, responsabile dell'
  Ufficio Sicurezza della Navigazione della
  Capitaneria di Porto di Genova.
  Tra il 2008 e il 2013, prima del crollo della
  Torre Piloti, ben 15 avarie e guasti non
  sarebbero stati comunicati dall' armatore, né
  denunciati dal Rina. Ancor meno dal
  controllore: la Capitaneria di Porto, che si è
  occupata della prima parte di inchiesta sulla
  strage. Due alti ufficiali del corpo risultano
  indagati: il capitano di fregata Marco Noris e il
  capitano di vascello Antonio Sartorato. Quest' ultimo fino al 15 luglio del 2015 è stato distaccato al
  Ministero dei Trasporti, con un incarico delicato al Sesto Reparto Sicurezza della Navigazione: l' organo
  che controlla se le navi sono in grado di viaggiare e garantire l' incolumità di equipaggio e passeggeri.
  Insieme a Sartorato e Donadio ­ che non è indagato ­ facevano parte del team misto, composto da
  Capitaneria e Ministero, deputato alle ispezioni sulle navi. Con il sospetto che non abbiano compiuto il
  loro dovere. Così come tre funzionari del Rina, anch' essi indagati.
  Il pm Walter Cotugno per questo nuovo filone ipotizza un reato molto grave: l' omessa vigilanza da
  parte della Capitaneria. Tanto che lo scorso mese, dopo la pubblicazione delle prime indiscrezioni su
  Repubblica, il comandante generale, l' ammiraglio Vincenzo Melone, si sarebbe preoccupato, facendo
  in modo di parlare con Sartorato, nel frattempo trasferito alla direzione marittima di Napoli. Melone
  avrebbe incontrato l' ufficiale durante un convegno a Roma per discutere proprio del "caso Genova".
  Fondamentale è la cronologia della vicenda. Nei giorni dell' incidente, comandante della Capitaneria
  genovese è l' ammiraglio Felicio Angrisano. Scatta l' inchiesta, affidata alla stessa Guardia Costiera, ma
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Pagina 13                           Quotidiano di Sicilia
                                                            Porti

  La Regione ha ufficialmente inoltrato la richiesta per prorogare l' indipendenza dell' infrastruttura

  Porto, si lavora sulla moratoria
  Il Governo Crocetta ha raccolto l' appello lanciato da politica e imprenditoria locale

  TRAPANI ­ La Regione vuol mantenere l'
  autonomia gestionale del porto di Trapani, a
  rischio accorpamento con quello di Palermo
  dopo la riforma del Governo nazionale. Il
  presidente del Governo siciliano, Rosario
  Crocetta, ha ufficialmente inoltrato richiesta
  allo Stato di deroga all' attuazione della riforma
  della portualità e della logistica
  specificatamente per il porto trapanese.
  Entro i termini, quindi, la Regione è riuscita a
  inoltrare istanza e a questo punto il ministero
  dei Traporti e delle Infrastrutture dovrebbe
  prenderne atto e concedere i tre anni di
  congelamento del provvedimento. Ora il
  ministero avrà 15 giorni di tempo per valutare.
  Il governatore siciliano aveva più volte
  assicurato che la richiesta di deroga sarebbe
  stata inviata a Roma entro i tempi prestabiliti.
  Sono stati in molti a chiedere l' intervento di
  Crocetta sulla questione porto, tra cui anche
  del sindaco Vito Damiano, del deputato
  regionale Girolamo Fazio e del presidente di
  Confindustria Trapani Gregory Bongiorno.
  La moratoria era stata chiesta dagli operatori
  di settore ma anche dalle forze politiche e da
  singoli rappresentanti parlamentari. Forza
  Italia e il senatore Antonio D' Alì, per esempio,
  hanno fin dall' inizio mostrato tutta la loro
  contrarietà al decreto.
  Nei giorni scorsi, inoltre, il Consiglio comunale ha approvato una mozione con la quale si sollecitava
  proprio la Regione a chiedere una moratoria per tre anni. Tutto perché si teme il rischio concreto che il
  porto trapanese possa passare in secondo piano nelle scelte strategiche per investimenti futuri,
  considerando la presenza preponderante di Palermo.
  All' interno della struttura trapanese, infatti, ci sono esigenze infrastrutturali non indifferenti, come l'
  escavazione dei fondali, la rielaborazione del piano regolatore e il completamento delle nuove banchine
  e dei piazzali Asi e Ronciglio. La speranza è che i tre anni di moratoria possano riuscire a sbloccare
  questi progetti, ritenuti fondamentali per la crescita dell' economia trapanese.

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  tirreno

  Milazzo, il Consiglio Comunale ribadisce: "L'
  accorpamento con Gioia Tauro non è la scelta giusta
  per il nostro porto"
  I l f u t u r o d e l porto è s t a t o a l c e n t r o d e l
  Consiglio Comunale tenutosi ieri a Milazzo .
  All' ordine del giorno c' era il nuovo Piano
  regolatore del bacino portuale ; ma i temi
  affrontati hanno riguardato principalmente la
  paventata soppressione dell' Autorità portuale
  d i Messina e l' eventuale accorpamento a
  Gioia Tauro dello scalo mamertino. Ad Antonio
  Foti , consigliere di maggioranza, è andato il
  compito di leggere la relazione che mostra l'
  importanza del porto di Milazzo: "L' attività di
  questo scalo ha prodotto ben 8 milioni di euro
  dalle tasse portuali grazie allo sdoganamento
  dei prodotti petroliferi; l' eventuale
  accorpamento a Gioia Tauro sarebbe una
  soluzione poco adatta alla nostra città. L' asse
  Messina­Milazzo­ R e g g i o c o s t i t u i r e b b e u n
  percorso marittimo caratterizzato da un traffico
  costante per via della posizione geografica e
  strategica che occupa; da qui l' inutilità di un
  accorpamento con Gioia Tauro". Il consigliere
  ha continuato illustrando una serie di progetti
  che avrebbero un grande impatto sull'
  efficienza del porto: "Sarebbe importante unire
  porto e tessuto urbano attraverso un legame
  fra il lungomare Garibaldi e il molo Marullo,
  così da creare una simbiosi fra centro storico e
  porto storico, creando un posto ideale per l'
  accoglienza del crocierismo. Per farlo, bisognerebbe adibire a parcheggi il molo Marullo, creando un
  vero e proprio salotto della città. In questo contesto appare opportuna la rivalutazione dei Molini Lo
  Presti . Attenzione merita anche l' Ecoporto , infrastruttura importante a condizione però che venga
  realizzata contestualmente a servizi adeguati per l' accoglienza e la viabilità". A riportare con i piedi per
  terra il dibattito è stato il consigliere di opposizione Pippo Midili : "Nel nostro porto è impossibile
  imbarcare merci per via dell' assenza di security e per motivi legati alla normativa, e questo è un limite
  enorme. Il rilancio dei locali del Molo Marullo , proposto da Foti, è di difficile attuazione perché gli stessi
  sono di proprietà del Ministero, quindi destinati ad utilizzi alternativi. Ho delle perplessità sulla nascita
  dell' ecoporto, nonostante lo ritenga una buona idea, perchè sarebbe fondamentale garantire servizi e
  infrastrutture. Ribadisco infine la necessità di impegnarsi nel rispettare le opere inserite nel piano
  triennale, e l' urgenza di un dialogo con la giunta e il sindaco per discutere della creazione del
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                                           TempoStretto
15 settembre 2016
                                              Trapani Oggi
                                                             Porti

  Vicenda porto, il senatore D' Alì dubbioso sull' esito
  della richiesta di moratoria
  Il senatore Antonio d' Alì torna a parlare della
  vicenda "porto di Trapani" , dopo la richiesta di
  moratoria di tre anni per l' entrata in regime del
  sistema portuale formalizzata, in questi giorni,
  dal presidente della Regione Rosario
  Crocetta. "Ribadisco ­ afferma il parlamentare
  trapanese ­ la mia ferma e chiara contrarietà
  all' intero decreto Delrio, inadatto, non utile e
  anzi dannoso e pure confuso, come commenta
  la nota sindacale della Cigl Sicilia. E avendo
  speso e spendendo ancora in tutte le sedi
  sociali e politiche il mio pensiero sulla
  illegittimità della inclusione del porto d i
  Trapani in quelle previsioni, resto in attesa di
  vedere come andrà a finire l' intera vicenda,
  che, se non fosse una cosa veramente seria,
  direi che comincia a colorarsi anche di
  commedia degli equivoci e delle passerelle".
  "Spero che l' iniziativa del Presidente della
  Regione, assunta principalmente a seguito di
  una interlocuzione più tecnica che politica, sia
  corretta nei contenuti e nella forma e non
  possa dare il destro al Governo nazionale di
  escludere il porto d i Trapani dalla proroga.
  Sarebbe la beffa che si aggiunge al già patito
  originario danno della soppressione della
  Autorità portuale di Trapani, anche quella
  opera di un governo di sinistra".

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