USTICA LINES Venerdì, 16 settembre 2016 - Liberty Lines
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USTICA LINES Venerdì, 16 settembre 2016 Ustica Lines 15/09/2016 GiornaleDiLipari Trapani Egadi: su Libertylines e Caronte... 1 Autorità portuali 16/09/2016 Gazzetta del Sud Pagina 26 E intanto si dibatte sui destini del porto 3 16/09/2016 Giornale di Sicilia (ed. SiracusaRagusa) Pagina 23 Autorità portuale, Zappulla: no al rinvio 4 16/09/2016 Giornale di Sicilia (ed. Trapani) Pagina 18 Porto, Cofindustria: ben venga la moratoria 5 16/09/2016 La Sicilia (ed. Siracusa) Pagina 25 Zappulla, Pd: «Nessun rinvio sull' Autorità 6 Cantieristica navale 16/09/2016 MF Pagina 17 Cantieristica 7 Trasporti Marittimi 16/09/2016 L' Avvisatore Marittimo Msc, nuovo terminal in Costa d'Avorio 8 16/09/2016 L' Avvisatore Marittimo Autostrade, investimenti sulla rete attuati al 69%: Tirrenica maglia nera 10 Trasporti marittimi 16/09/2016 MF Pagina 16 NICOLA CAPUZZO Moby ritorna in rosso 11 16/09/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 10 JACOPO GILIBERTO Venezia, ancora impasse sulle crociere 13 15/09/2016 Adnkronos Assoagenti Campania chiede summit alle istituzioni 15 15/09/2016 Adnkronos Tirrenia è partner della seconda edizione della "Gran Fondo Nibali" 17 15/09/2016 Ansa Unesco, a rischio parco spagnolo Donana patrimonio umanità 19 15/09/2016 Ansa Bali, due morti per esplosione su traghetto, illesi gli italiani 20 16/09/2016 Giornale di Sicilia (ed. MessinaCatania) Pagina 8 Bali, esplode battello turistico: due italiani a bordo, sono salvi 21 16/09/2016 MF Pagina 16 nonsolomare 23 Porti 16/09/2016 Gazzetta del Sud (ed. Reggio Calabria) Pagina 26 Sigilli a tre container pieni di rifiuti speciali 24 15/09/2016 GiornaleDiLipari Chiofalo: "nave Lippi sempre in ritardo, società modifichi orari" 25 16/09/2016 La Repubblica Pagina 21 GIUSEPPE FILETTO Jolly Nero, i silenzi della Capitaneria 26 16/09/2016 Quotidiano di Sicilia Pagina 13 Porto, si lavora sulla moratoria 28 15/09/2016 TempoStretto REDAZIONE TIRRENO Milazzo, il Consiglio Comunale ribadisce: "L' accorpamento con 29 15/09/2016 Trapani Oggi Vicenda porto, il senatore D' Alì dubbioso sull' esito della... 31
15 settembre 2016 GiornaleDiLipari Ustica Lines Trapani Egadi: su Libertylines e Caronte Tourist degustazioni prodotti agroalimentari Erice Doc set 15, 2016 I mezzi della Liberty Lines e Caronte e Tourist che ogni giorno collegano Trapani con le isole Egadi, ospiteranno, per tutto il mese di settembre, degustazioni dei prodotti agroalimentari dell' area dell' Erice Doc, winetasting dei vini della Casa vinicola Fazio condotte da sommelier e altre attività di promozione del territorio trapanese. La Casa vinicola Fazio aderisce a "Welcome to the Egadi Islands by Erice Doc", il progetto promosso dall' associazione Strada del Vino Erice Doc che mira alla promozione enoturistica delle eccellenze enogastronomiche di un territorio che va da Trapani a Favignana, passando lungo la costa per San Vito Lo Capo, Castellammare del Golfo, Scopello, Custonaci,e che comprende anche Erice, Segesta e Mozia. Il progetto rientra nell' ambito della campagna promozionale dell' Assessorato regionale all' Agricoltura "In Sicilia c' è un mare di sapori", volto alla promozione e diffusione dei prodotti d' eccellenza dell' Isola ai turisti che si recano nelle isole minori. L' obiettivo è, infatti, quello di promuovere la conoscenza e la diffusione delle risorse enogastronomiche prodotte nell' area dell' Erice Doc tra le migliaia di turisti che visitano le Egadi a bordo delle navi ed aliscafi che partono dal porto di Trapani. Il piano della Regione e della compagnia di navigazione è finalizzato anche a migliorare la percezione dei turisti sui servizi di accoglienza a bordo e l' immagine complessiva della Sicilia occidentale come destinazione turistica ospitale. Per tutto settembre a bordo dei traghetti Caronte e Tourist e degli aliscafi Liberty Lines sarà presente un angolo espositivo dove turisti e viaggiatori, guidati da hostesssommelier, potranno degustare, durante la navigazione, alcuni dei più apprezzati bianchi delle cantine Fazio di Erice, tra cui il Calebianche Erice Doc, prodotto da uve catarratto in purezza. Un vino di punta della Fazio, proveniente da un vitigno autoctono coltivato in queste terre da tempi immemorabili. Ad accompagnare i vini ci sarà anche una selezione delle eccellenze gastronomiche prodotte nell' area Erice Doc che aderiscono al circuito dell' associazione: l' olio extravergine d' oliva Dop Valli trapanesi prodotto dai Premiati Oleifici Barbera, i prodotti di tonnara Nino Castiglione, il Sale marino di Trapani Igp prodotto dalle Saline della Laguna, il Pane artigianale da grani antichi del Forno Martinez. Sugli aliscafi Liberty Lines, durante tutta la traversata verso le Egadi sarà proiettato un video promozionale sull' Erice Doc e saranno distribuite brochure informative del territorio con le segnalazioni dei luoghi delle isole (ristoranti, enoteche e winebar) dove i turisti potranno Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 1
16 settembre 2016 Pagina 26 Gazzetta del Sud Autorità portuali I lavori dell' assemblea comunale E intanto si dibatte sui destini del porto «Mai con Gioia Tauro, l' Authority deve restare a Messina» E intanto i consiglieri sono tornati in aulaperparlare di portualità. U n a s e d u t a caratterizzata da numerose assenze nel corso della quale però è stata ribadita la posizione delle forze politiche. «L' accorpamento con Gioia Tauro non è la scelta giusta per il nostro porto», è stato detto, «rimarcando che le caratteristiche dello scalo mamertino sono molto diverse rispetto a quelle dello scalo calabrese. «L' asse marittimo su cui si sviluppa il porto è quello con Messina e Reggio» ha sottolineato il consigliere Antonio Foti il quale cifre alla mano, ha evidenziato l' importanza dello scalo mamertino nel contesto della portualità provinciale e regionale. L' attività di questo porto ha prodotto ben 8 milioni di euro dalle tasse portuali grazie allo sdoganamento dei prodotti petroliferi e quindi l' eventuale accorpamento del porto di Milazzo a Gioia Tauro sarebbe una soluzione non ideale per la nostra città e il nostro scalo, ma funzionale ad altri bacini». Un altro aspetto messo in evidenza da Foti, riguarda la necessità di chiarezza relativa alla s e d e d e l l ' Autorità portuale, c h e p e r i l consigliere deve restare a Messina. Dopo gli interventi dei consiglieri Nino Italiano e Pippo Midili, il presidente Gianfranco Nastasi si è impegnato ad aprire un serio dialogo con l' Autorità portuale, la Capitaneria e con tutte le ditte e gli enti privati operanti nel Porto di Milazzo al fine di portare avanti una progettualità condivisa che permetta di rilanciare il waterfront e far sì che diventi occasione di sviluppo e di crescita per la città.3(a.i. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3
16 settembre 2016 Pagina 23 Giornale di Sicilia (ed. SiracusaRagusa) Autorità portuali Autorità portuale, Zappulla: no al rinvio OOO «Chiedo al presidente Crocetta di rivedere la richiesta di rinvio di 36 mesi della costituzione delle nuove Autorità portuali d i sistema siciliane e faccio appello al ministro Delrio di rigettarla almeno per quanto riguarda Augusta e Catania procedendo alla sua istituzione con la composizione degli organismi e l' elezione del presidente». Lo dice il deputato nazionale Pd, Pippo Zappulla, secondo cui con la proroga dell' ex autorità verrebbero sospesi per l' intero arco temporale i finanziamenti europei. La commissione europea infatti ha già comunicato a Governo e ministero che sospenderà i finanziamenti per tutti i porti che otterranno la deroga». (*CESA*) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4
16 settembre 2016 Pagina 18 Giornale di Sicilia (ed. Trapani) Autorità portuali LA RIFORMA. Bongiorno: «Fare una proposta che sia frutto di concertazione tra le forze politiche e quelle imprenditoriali» Porto, Cofindustria: ben venga la moratoria OOO "L' auspicio, in prima istanza, è che la richiesta di moratoria di 36 mesi per l' attuazione della normativa sulla riorganizzazione dei porti e delle Autorità portualipresentata d a l l a R e g i o n e t r o v i accoglienza presso il Governo nazionale, e poi che la stessa Regione non metta ulteriore tempo in mezzo per arrivare ad una proposta che dia i giusti riconoscimenti al porto di Trapani che è stato e continua ad essere volano di sviluppo per l' intera provincia. Una proposta che sia frutto di concertazione tra le forze politiche e quelle imprenditoriali del territorio". Lo afferma, a nome di Confindu stria Trapani, il presidente Gregory Bongiorno ribadendo l' i n t e r e s s e d i t u t t i g l i o p e r a t o r i portuali, industriali, commerciali e turistici a che la riforma non comprometta le prospettive di crescita dell' intera provincia che potrebbero venire meno con l' accorpamento del porto di Trapani all' Autorità portuale di Palermo. Il senatore Antonio D' Alì, intanto, torna a ribadire la propria "ferma e chiara contrarietà" all' intero decreto Delrio (dal nome dell' attuale ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ndc) sulle nuove Autorità portuali di sistema che prevede , appunto, che il porto di Trapani sia accorpato all' Autorità portuale di Palermo, ritenendolo "inadatto, non utile e anzi dannoso e pure confuso". Il parlamentare di Forza Italia riprende, a proposito di queste ultime considerazioni una nota di commento della Cigl Sicilia. "E avendo speso e spendendo ancora in tutte le sedi sociali e politiche il mio pensiero sulla illegittimità della inclusione del porto di Trapani in quelle previsioni aggiunge , resto in attesa di vedere come andrà a finire l' intera vicenda, che, se non fosse una cosa veramente seria, direi che co mincia a colorarsi anche di commedia degli equivoci e delle passerelle". Nel sottolineare che l' iniziativa di chiedere la moratoria è stata assunta dal presidente della Regione "a seguito di una interlocuzione più tecnica che politica", D' Alì si augura, infine, che "sia corretta nei contenuti e nella forma e non possa dare il destro al Governo Nazionale di escludere il porto di Trapani dalla proroga. Sarebbe la beffa che si aggiunge al già patito originario danno della soppressione della autorità portuale di Trapani, anche quella opera di un governo di sini. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5
16 settembre 2016 Pagina 25 La Sicilia (ed. Siracusa) Autorità portuali Zappulla, Pd: «Nessun rinvio sull' Autorità portuale» AUGUSTA. «La richiesta, pare avanzata dal presidente della Regione, Crocetta al ministro Del rio, del rinvio di 36 mesi della costituzione degli organismi per le nuove Autorità portuali di sistema siciliane, se accolta, sferra un colpo pesantissimo al sistema portuale marittimo e rischia di impoverirei nostri scali in modo drammatico». Lo dichiara il deputato nazionale del Pd, Pippo Zappulla, evidenziando che ciò isolerebbe gli scali siciliani dai nuovi processi portuali previsti dalla riforma. «Una proroga dice il parlamentare ritar derebbe gli accorpamenti, la nomina dei nuovi presidenti e l' integrazione virtuosa dei vari porti, nel nostro caso di Augusta e Catania. Si bloccherebbero importanti investimenti mortificando le aspettative produttive e occupazionali degli operatori e delle comunità". Zap pulla chiede a Crocetta di rivedere la richiesta e fa appello al ministro Delrio affinché la rigetti almeno per quanto riguarda l' Autorità di sistema di Augusta e Catania "procedendo conclude così come previsto». A.S. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6
16 settembre 2016 Pagina 17 MF Cantieristica navale Cantieristica navale in crisi profonda I cantieri navali saranno la prossima vittima della crisi che da lungo tempo sta colpendo il trasporto marittimo di commodity secche, di container e l' industria offshore. A dirlo è Bimco, l' associazione internazionale dello shipping che fa notare come il 2016 farà segnare un nuovo record minimo di ordini di navi da almeno 20 anni a questa parte. Mentre i poli europei di costruzione hanno visto crescere il proprio portafoglio ordini grazie soprattutto alle crociere (+45,3% di stazza lorda compensata), nel primo semestre del 2016 in Giappone, Cina e Corea del Sud il calo è stato rispettivamente dell' 86,7, del 49% e dell' 86,5%. L' analisi di Bimco entra nel dettaglio anche del cosiddetto «order cover», vale a dire il numero di anni con lavoro garantito). Un orizzonte temporale breve può essere il risultato sia di un' elevata capacità produttiva degli stabilimenti sia di un portafoglio ordini decrescente. La situazione più grave si trova in Corea dove l' order cover è inferiore ai 2 anni, mentre l' Europa nel 2016 ha fatto il pieno di nuove costruzioni allungando notevolmente il periodo di lavoro che è concentrato fra le società già attive sul mercato (dunque ad esempio nelle crociere, fatta eccezione per il gruppo Werften, non ci sono nuovi entranti che insidiano la leadership di Fincantieri, STX France e Meyer Werft). L' analista di Bimco, Peter Sand, a questo proposito sottolinea che, «con un trend così basso di nuovi ordini, per i cantieri asiatici il peggio deve ancora venire». L' order cover dell' Europa è oggi di 5,3 anni anche se il totale dei nuovi ordini pesa per il 9,3% sul totale mondiale ed è limitato quasi esclusivamente a navi da crociera, rimorchiatori e traghetti. Bimco conclude la sua analisi sottolineando che in molti casi gli armatori, se non cancellano gli ordini, quantomeno chiedono ai cantieri di poter posticipare le consegne delle nuove navi e ciò non fa che aggravare lo stato di salute finanziario dei gruppi navalmeccanici che si trovano così a corto di liquidità per il mancato incasso del prezzo finale delle navi costruite. (riproduzione riservata) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 7
16 settembre 2016 L' Avvisatore Marittimo Trasporti Marittimi Msc, nuovo terminal in Costa d'Avorio Consorzio con Bilal Group per un investimento da 500 milioni di dollari Msc investirà 200 milioni di dollari per un nuovo terminal container in Costa d'Avorio. Il governo ivoriano ha infatti sbloccato il progetto per la costruzione di un terminal nello scalo, che è il secondo più importante del paese ed è specializzato nella movimentazione di generi coloniali come caffè e cacao. La Costa d'Avorio ha assegnato il contratto a un consorzio formato dalla società elvetica Msc, guidata dalla famiglia Aponte, e dal gruppo Bilal, degli Emirati arabi uniti. Bruno Nabagné Koné, portavoce del governo, lo ha annunciato mercoledì scorso, dopo una seduta del consiglio dei ministri ad Abidjan presieduto dal capo dello Stato, Alassane Ouattara. Koné ha detto che Msc investirà 122 miliardi di franchi Cfa (209,14 milioni di dollari) mentre il Bilal Group metterà 186 miliardi di franchi Cfa (318,83 milioni di dollari). Il contratto assegnato è del tipo buildoperatetransfer (Bot), che prevede che il vincitore costruirà l'infrastruttura, la gestirà e potrà successivamente cedere le quote. A San Pedro Msc è già titolare di una concessione di cinque ettari per la movimentazione di container. L'estensione porterà lo spazio dedicato ai container a 23 ettari. Secondo quanto riferito dal portavoce , «nel quadro della messa in opera del piano strategico del porto di San Pedro, che è compreso nel Piano nazionale di sviluppo 2016 2020, il governo ha accolto le offerte dei due gruppi di investitori, ossia Msc e Bilal, che dovranno effettuare i lavori di spostamento e di sviluppo del terminal container del porto, così come il prolungamento delle opere di protezione». Koné ha aggiunto che «questi lavori si realizzano in Bot senza garanzia da parte dello Stato della Costa d'Avorio. I costi sono stimati in 122 miliardi di franchi Cfa per Msc e di 190 miliardi di franchi Cfa per il gruppo Bilal». Di questo investimento la Costa d'Avorio parlava già dal 2010. Adesso finalmente il governo ha deciso di concretizzarlo. «Il Consiglio dei ministri ha detto Koné ha dato la propria approvazione per il proseguimento e la conclusione dei negoziati coi due gruppi in vista della partenza effettiva dei lavori entro settembre 2016». Lo scorso 9 maggio 2016 Msc aveva presentato la propria manifestazione d'interesse per il progetto di estensione del porto di San Pedro, a conferma di un persistente interesse del mondo dello shipping per lo sviluppo dell'attività di scambio delle merci in Africa. San Pedro è situato nella parte sudoccidentale del Paese, a 350 chilometri dalla capitale economica Abidjan. In quell'occasione, l'ambasciatore elvetico, Thomas Litscher, aveva accompagnato il rappresentante di Msc, Nicolas Houard, per incontrare il primo ministro Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 8
16 settembre 2016 L' Avvisatore Marittimo
16 settembre 2016 L' Avvisatore Marittimo Trasporti Marittimi Autostrade, investimenti sulla rete attuati al 69%: Tirrenica maglia nera La percentuale di attuazione degli investimenti nelle autostrade in concessione è del 68,81%. È quanto emerge dalla Relazione del Ministero delle infrastrutture e trasporti sul settore autostrade in concessione, che evidenzia come, al 31 dicembre 2015, la spesa progressiva per investimenti nel periodo regolatorio 20082015 ammonta a 14,004 miliardi e risulta inferiore rispetto alle previsioni riportate dai Piani finanziari operativi nello stesso periodo di riferimento, pari a 20,352 miliardi. Tale differenza spiega il rapporto risulta in larga parte composta dai ritardi registrati nell'esecuzione di un limitato numero di opere tra cui l'AstiCuneo, la Valdastico, la Tirrenica, il Tibre (collegamento TirrenoBrennero) e la terza corsia dell'A4 in gestione ad Autovie Venete. In particolare, maglia nera per la percentuale di attuazione va alla Sat (Società autostrada Tirrenica), al 12,26%. Escludendo l'effetto dei ritardi la percentuale di attuazione risulterebbe prossima al 90%. Guardando lo stato di attuazione degli investimenti, risulta che ad aver attuato meno del 50% degli investimenti previsti sono: Autovie Venete (31,91%), Cisa (35,98%) e Asti Cuneo (45,63%). Hanno invece attuato tutti gli investimenti la Sitmb (Società per il traforo del Monte Bianco), e la Sitrasb (Società Italiana Traforo del Gran San Bernardo). Registrano invece una percentuale di attuazione superiore al 100%: Rav, raccordo autostradale Valle d'Aosta (151,89%), Autostrade meridionali (137,79%) e Ativa, Autostrada Torino Ivrea Valle d'Aosta (104,11%). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 10
16 settembre 2016 Pagina 16 MF Trasporti marittimi La battaglia contro Grimaldi sulla Sardegna affossa i ricavi Moby ritorna in rosso La semestrale si è chiusa con una perdita netta di 18,5 milioni di euro. Intanto però la compagnia di Vincenzo Onorato starebbe acquistando due traghetti La guerra dei traghetti sulle rotte verso la Sardegna come prevedibile sta costando cara a Moby. La compagnia d i navigazione parte del gruppo Onorato Armatori da circa un anno è coinvolta in un duro scontro che la vede contrapposta al Gruppo Grimaldi di Napoli a suon di tariffe al ribasso in particolare nel trasporto di carichi rotabili (camion e semirimorchi). La settimana scorsa MF Shipping & Logistica aveva riportato l' indiscrezione che forse le parti potrebbero decidere di seppellire l' ascia di guerra anche grazie alla mediazione di Gianluigi Aponte, patron di Msc e di Grandi Navi Veloci. Nel frattempo però la balena blu è tornata in rosso. Dalla semestrale appena pubblicata si apprende infatti che, dopo l' utile di bilancio riconquistato negli ultimi anni, nel primo semestre del 2016 i ricavi sono scesi del 13% a 216,5 milioni dai 249,5 milioni del semestre 201), mentre nel solo secondo trimestre dell' anno la flessione delle entrate è stata pari a 19,8 milioni (14,1%). Per questo motivo l' ebitda di Moby è sceso nei primi sei mesi dell' anno di 14,3 milioni (dai 43,6 del 2015 a 29,2 milioni), contribuendo a riportare il risultato netto in rosso per 18,5 milioni di euro, mentre dodici mesi prima l' utile era stato di 973 mila euro. Guardando al secondo trimestre del 2016 la perdita è stata di 8,6 milioni di euro (utile di 1,5 milioni nello stesso periodo del 2015) e l' ebitda è crollato del 43,4% (da 26,7 a 15,1 milioni di euro). Gli analisti fanno notare che il significativo calo dei ricavi nel trasporto merci è stato solo parzialmente compensato da una riduzione dei costi per materie prime e servizi. Dal 1° settembre scorso Tirrenia (compagnia sempre parte del gruppo Onorato Armatori) avrebbe dovuto lanciare una nuova linea dedicata al trasporto di carichi rotabili fra i porti di Livorno, Catania e Malta andando a concorrere direttamente proprio con Grimaldi ma a oggi l' avvio di questo collegamento risulta essere stato rinviato. Nel breve termine Moby è in procinto di acquistare due traghetti costruiti negli anni 80. Lo ha riferito nei giorni scorsi la rivista online Ship2Shore, precisando che si tratta delle navi Princess Maria e Princess Anastasia attualmente operative in Russia per la compagnia St Peter Line. (riproduzione riservata) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 11
16 settembre 2016 Pagina 16 MF
16 settembre 2016 Pagina 10 Il Sole 24 Ore Trasporti marittimi Grandi navi. Il decreto CliniPassera prevede il divieto del passaggio con la deroga fino all' approvazione di un itinerario alternativo Venezia, ancora impasse sulle crociere Progetti bloccati in attesa della decisione del Governo: realmente in campo due percorsi Per pasticci di forma e per poca voglia di decidere, ancora per anni le grandi navi continueranno a passare per Venezia, ancora per anni saranno pubblicate fotografie truccate per far apparire ancora più gigantesche le navi da crociera già gigantesche, ancora per anni ci saranno interventi indignati di personalità della cultura e minacce dell' Unesco, ancora per anni le proteste di veneziani e soprattutto di non veneziani. Dopo quattro anni e mezzo dal decreto CliniPassera (di cui oggi sono titolari i loro successori Galletti e Delrio), le odiosamate grandi navi continuano come prima a sfilare nel canale della Giudecca e davanti al palazzo ducale. Circa 600 navi l ' anno, circa un milione di passeggeri l' anno i quali dall' alto del ponte solarium fanno ciao ciao con la mano ai veneziani e ai turisti laggiù minuscoli sui vaporetti e tra le colonne di San Marco. I progetti per togliere le grandi navi da San Marco? Fermi nel pasticcio degli iter. Il decreto inapplicato Il decreto CliniPassera della primavera del 2012 dice che è vietato l' ingresso in laguna alle grandi navi, ma che possono passare finché non ci sono alternative. Così in assenza di alternative oggi passano liberamente le navi sotto le 96mila tonnellate di stazza a patto che dal momento in cui si avvicinano a Venezia usino combustibile a basso impatto ambientale (si chiama blue flag) come accade nel Baltico e in accuni porti degli Usa. Tre progetti Formalmente, i progetti alternativi sono tre, nei fatti sono sopravvissuti due progetti concorrenti. I ministri del Comitatone per la salvaguardia di Venezia (coordinati da Giuliano Delrio, ministro delle Infrastrutture e trasporti, insieme con Dario Franceschini dei Beni culturali e Gian Luca Galletti dell' Ambiente) non riescono a darsi una data in cui incontrarsi e decidere come sciogliere il nodo della scelta, resa più facile dal nuovo codice degli appalti. La soluzione più semplice e disastrosa sarebbe però l' atto di forza, il divieto totale e istantaneo per appagare gli appetiti dei porti concorrenti e i turbamenti degli intellettuali (il 25 settembre a Venezia ci sarà una grande manifestazione internazionale antinave). L' iter: oggi due progetti sono sotto verifica della commissione di valutazione di impatto ambientale del ministero dell' Ambiente. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 13
16 settembre 2016 Pagina 10 Il Sole 24 Ore
15 settembre 2016 Adnkronos Trasporti marittimi Assoagenti Campania chiede summit alle istituzioni L' estate si conclude con una grande preoccupazione sul futuro per gli agenti marittimi della Campania. L' entrata in vigore del dl di riforma del sistema portuale, la delibera della giunta regionale della Campania per l' assegnazione all' Autorità Portuale dei fondi per la realizzazione di interventi infrastrutturali, l' imminente nomina del presidente dell' AdSP sono solo alcune delle novità che caratterizzeranno a breve termine il quadro di insieme. "Abbiamo registrato da tempo, e con gradimento, una maggiore attenzione da parte degli organi di governo nazionale al contesto portuale napoletano, che, unita alla diffusa consapevolezza da parte di tutti della gravità della situazione, ha generato la necessità di azioni concrete e immediate", commenta Stefano Sorrentini, presidente di Assoagenti Campania. "Sono certo che l' imminente nomina del presidente dell' AdSP sarà indirizzata verso una figura che risponderà ai requisiti di alto profilo richiesti dalla circostanza; potremo, quindi, sperare di approssimarci alla stagione del rilancio della portualità locale. Auspico, tuttavia, che, in parallelo agli ormai acquisiti interventi normativi e di bilancio, gli operatori del sistema napoletano rispondano con azioni rivolte al miglioramento della produttività e dell' efficienza, nonché alla rimodulazione dei costi e delle tariffe, elementi questi altrettanto essenziali per il recupero del nostro deficit competitivo", avverte. Al centro delle preoccupazioni la perdita di traffico prevista per il 2017, con una netta riduzione degli approdi di navi d a crociera. "Assistiamo in maniera passiva all' ennesima perdita di traffico e alle conseguenti ricadute negative sull' economia del porto e dell' indotto; sarà opportuno, per il futuro, tentare di prevenire i cali di natura non fisiologica continua Sorrentini operando con programmazioni più adeguate e, soprattutto, adottate in tempo utile". "I dati degli ultimi anni, infatti, dimostrano che le politiche attendiste e gli interventi correttivi posti in essere solo in maniera tardiva e inefficace sottolinea hanno manifestato tutti i propri limiti: il trend del traffico portuale napoletano è ormai orientato stabilmente in terreno negativo e deve essere ben chiaro che il processo involutivo che si è determinato diventerà irreversibile in tempi brevi". Da questa valutazione è nato il nuovo consiglio direttivo di Assoagenti, che rappresenta tutti i settori in ambito marittimo della Campania, con aziende storiche del territorio e agenti marittimi espressione professionale della categoria in questione. Agenti marittimi con deleghe ben precise, per rafforzare il dialogo con le istituzioni, i media e tutti gli operatori portuali. Da qui sono già partite richieste di incontri e summit con Direzione marittima, Autorità Portuale e Comuni per affrontare quei temi che continuano ad essere un limite per lo sviluppo dei porti Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 15
15 settembre 2016 Adnkronos
15 settembre 2016 Adnkronos Trasporti marittimi Tirrenia è partner della seconda edizione della "Gran Fondo Nibali" Milazzo, 15 settembre 2016 Tirrenia è partner della seconda edizione della "Gran fondo Vincenzo Nibali", manifestazione ciclistica che si terrà a Milazzo il prossimo 18 settembre. La Compagnia del Gruppo Onorato Armatori conferma ancora una volta il proprio sostegno alle più importanti manifestazioni culturali e sportive che si tengono in Sicilia, con l' obiettivo di diffondere e valorizzare l' immagine dell' Isola a livello internazionale. L' evento attraverserà 14 Comuni: Barcellona P.G. Basicò Furnari Francavilla di Sicilia Malvagna Mazzarrà Sant' Andrea Milazzo Mojo Alcantara Montalbano Elicona Novara Di Sicilia Roccella Valdemone Rodì Milici Terme Vigliatore e Tripi. Tra i gli ospiti della kermesse siciliana ci saranno l' atleta Andrea Devicenzi, bronzo nel 2012 e argento nel 2013 ai campionati europei di Paratriathlon, Claudio Chiappucci, fuoriclasse dello sport a due ruote e protagonista di grandissimi successi nelle strade di tutto il mondo, Valerio Agnoli, ciclista professionista e fedelissimo compagno di squadra di Nibali, e il campione di salto con l' asta Giuseppe Gibilisco. . Tirrenia, assieme a Moby, offre il più grande network di collegamenti e una vasta scelta di orari e porti di partenza, con la possibilità in alta stagione di viaggiare sia in notturna che in diurna grazie al potenziamento delle corse. Viaggiare con le Compagnie d e l Gruppo Onorato Armatori significa sentirsi completamente a proprio agio, in un ambiente piacevole con un' atmosfera di relax e divertimento: ristoranti à la carte, pizzerie, la zona shopping, le sale giochi, il cinema e le piscine con zona solarium. Moby, TirreniaCIN e Toremar sono compagnie del gruppo Onorato Armatori, leader del trasporto marittimo passeggeri e merci da cinque generazioni. Primo al mondo per numero di letti e primo in Europa per capacità passeggeri, il gruppo occupa fino a 4.000 dipendenti, tutti italiani, inclusi gli stagionali. Con le tre compagnie, il gruppo Onorato collega Sardegna, Sicilia, Corsica, Arcipelago Toscano e Tremiti con 47 navi, tutte bandiera italiana, con 41.000 partenze per 30 porti programmate per il 2016. I Fast Cruise Ferries del gruppo sono tra i primi al mondo per qualità: Moby è stata insignita del Sigillo di Qualità "Nr. 1 oro" 2015/2016 dell' Istituto tedesco Qualità e Finanza per la qualità del servizio offerto, della prestigiosa Green Star sulle tre navi ammiraglie ed è stata eletta dai passeggeri migliore compagnia di traghetti all' Italia Travel Awards 2016. Il gruppo Onorato, che ha vinto il Business International Finance Award 2016 per l' innovativa operazione di rifinanziamento conclusa lo scorso febbraio, ha inoltre una flotta di 17 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 17
15 settembre 2016 Adnkronos
15 settembre 2016 Ansa Trasporti marittimi Unesco, a rischio parco spagnolo Donana patrimonio umanità Zona umida Andalusia minacciata da dragaggi, pozzi e miniere Il parco naturale di Donana in Spagna, una zona umida in Andalusia che ospita 2.000 specie di animali, potrebbe diventare il primo parco europeo a essere dichiarato "in pericolo" dall' Unesco. La riserva, considerata Patrimonio dell' umanità, ha perso l' 80% delle sue fonti di acqua a causa della bonifica di paludi, agricoltura intensiva e inquinamento da parte dell' industria mineraria. L' Unesco (riferisce il quotidiano britannico Guardian) ha reso noto che se il governo spagnolo non vieterà entro il 1/o dicembre tutte le attività industriali e di dragaggio nell' area, la Spagna potrebbe diventare il primo paese europeo dove un parco nazionale viene dichiarato a rischio. Donana è una distesa di lagune e dune sabbiose vasta 540 chilometri quadrati, e ospita fra gli altri fenicotteri, cavalli selvaggi e la rarissima lince iberica. Il WWF denuncia che la situazione del parco è diventata critica. A minacciarlo, sostiene la ong, ci sono oltre 1.000 pozzi illegali scavati dai contadini. Il governo spagnolo ha autorizzato la ricerca di gas naturale nei pressi della riserva e progetta di far riaprire la vicina miniera di Aznalcollar, teatro nel '98 del peggior disastro ecologico del paese. L' autorità portuale di Siviglia vuole dragare il fiume Guadalquivir (che alimenta la zona umida) per permettere l' accesso a portacontainer e navi da crociera entro il 2018. "Ci auguriamo che il governo spagnolo risponda finalmente alla comunità internazionale ha commentato la portavoce del WWF Eva Hernandez dicendo che, in quanto sito patrimonio dell' umanità, ha la responsabilità di fronte al mondo intero di proteggere Donana". "Doñana non è l' unico caso commenta in un comunicato il WWF Italia . Al momento ci sono almeno 12 siti naturali UNESCO in Europa altamente minacciati da attività economiche nocive (tre dei quali in Italia: le isole Eolie, il Delta del Po e la Laguna di Venezia). Tutti sono anche protetti da Uccelli e Habitat dell' Unione Europea (Direttive Natura UE) e fanno parte della rete europea Natura 2000 delle aree protette. La minaccia attuale è un segnale di mancanza di una corretta attuazione della legislazione esistente". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 19
15 settembre 2016 Ansa Trasporti marittimi Bali, due morti per esplosione su traghetto, illesi gli italiani Ancora ignote cause deflagrazione, sembra escluso l' attentato Fumo sospetto, e poi lo scoppio: un' esplosione su un traghetto di turisti europei a Bali ha causato questa mattina due morti e circa venti feriti. Illesi invece i due italiani che si trovavano a bordo. La polizia ha subito escluso che si sia trattato di un attentato, ma non ha ancora identificato la causa dell' incidente. Secondo Sugeng Sudarso, capo della polizia distrettuale di Karangasem, la barca veloce "Gili Cat 2" è esplosa alle 9.30 locali (le 3.30 in Italia) quando era a circa 200 metri dalla riva di Padang Bai dopo la partenza alla volta dell' isola di Gili Trawangan. Alcuni testimoni hanno riferito di aver visto del fumo uscire dal motore poco prima dell' incidente. La polizia ipotizza che un cortocircuito a una batteria abbia fatto contatto con il serbatoio, causando l' esplosione che ha squarciato il retro dell' imbarcazione e frantumato i vetri delle finestre. A bordo, tutti al coperto, c' erano 35 turisti britannici, francesi, portoghesi, spagnoli, olandesi e irlandesi, oltre a quattro membri dell' equipaggio. Nella lista dei nomi diffusa dai media locali si nota una certa confusione tra le possibili nazionalità di alcuni passeggeri, in particolare tra italiani e spagnoli. Due turiste un' austriaca e una donna inizialmente identificata come tedesca sono morte, mentre i feriti sono stati prima portati in una clinica locale, per essere poi trasferiti in strutture meglio equipaggiate a Denpasar. In un filmato, diversi di essi appaiono sotto shock ma coscienti, e presentano diverse ferite agli arti o alla testa. In una foto diffusa dalla stampa indonesiana, si vede che a un ferito portato via a braccia dalla nave mancano parte delle gambe. Incidenti a traghetti sono purtroppo frequenti in Indonesia, un arcipelago di 17 mila isole dove le condizioni di sicurezza sono spesso precarie, anche per colpa della mancanza di controlli rigorosi. La stessa "Gili Cat 2", per quanto di standard elevati rispetto a molte imbarcazioni in uso in Indonesia, era abilitata a trasportare 34 passeggeri più tre membri dell' equipaggio, ma con un carico normale di soli 30 passeggeri. "Una barca costruita in Australia e gestita da australiani: non potrete essere più al sicuro di così!", si legge sul sito della compagnia che opera la tratta. Qualcosa, purtroppo, non è andato come nelle previsioni. (ANSA). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 20
16 settembre 2016 Pagina 8 Giornale di Sicilia (ed. MessinaCatania) Trasporti marittimi INDONESIA. Un cortocircuito a una batteria avrebbe fatto contatto con il serbatoio. Morte due donne Bali, esplode battello turistico: due italiani a bordo, sono salvi O OO Fumo sospetto, e poi lo scoppio: un' esplosione su un traghetto di turisti europei a Bali ha causato questa mattina due morti e circa venti feriti. Tra questi i due italiani che si trovavano a bordo provenienti da Catanzaro. La polizia ha subito escluso che si sia trattato di un attentato, ma non ha ancora identificato la causa dell' incidente. Secondo Sugeng Sudarso, capo della polizia distrettuale di Karangasem, la barca veloce «Gili Cat 2» è esplosa alle 9.30 locali (le 3.30 in Italia) quando era a circa 200 me tri dalla riva di Padang Bai dopo la partenza alla volta dell' isola di Gili Trawangan. Alcuni testimoni hanno riferito di aver visto del fumo uscire dal motore poco prima dell' incidente. La polizia ipotizza che un cortocircuito a una batteria abbia fatto contatto con il serbatoio, causando l' esplosione che ha squarciato il retro dell' imbarcazione e frantumato i vetri delle finestre. A bordo, tutti al coperto, c' erano 35 turisti britannici, francesi, portoghesi, spagnoli, olandesi e irlandesi, oltre a quattro membri dell' equipaggio. Nella lista dei nomi diffusa dai media locali si nota una certa confusione tra le possibili nazionalità di alcuni passeggeri, in particolare tra italiani e spagnoli. Due turiste un' austriaca e una donna inizialmente identificata come tedesca sono morte, mentre i feriti sono stati prima portati in una clinica locale, per essere poi trasferiti in strutture meglio equipaggiate a Denpasar. In un filmato, diversi di essi appaiono sotto shock ma coscienti, e presentano diverse ferite agli arti o alla testa. In una foto diffusa dalla stampa indonesiana, si vede che a un ferito portato via a braccia dalla nave mancano parte delle gambe. Incidenti a traghetti sono purtroppo frequenti in Indonesia, un arcipelago di 17 mila isole dove le condizioni di sicurezza sono spesso precarie, anche per colpa della mancanza di controlli rigorosi. La stessa «Gili Cat 2», per quanto di standard elevati rispetto a molte imbarcazioni in uso in Indonesia, era abilitata a trasportare 34 passeggeri più tre membri dell' equipaggio, ma con un carico normale di soli 30 passeggeri. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 21
16 settembre 2016 Pagina 8 Giornale di Sicilia (ed.
16 settembre 2016 Pagina 16 MF Trasporti marittimi nonsolomare hanjin italia chiude Il fallimento della compagnia di navigazione sudcoreana Hanjin Shiping sommersa da quasi 6 miliardi di dollari di debiti non risparmia l' agenzia marittima Hanjin Italy controllata al 50% con il Gruppo Gastaldi di Genova. In settimana il Cda della società ha infatti deciso di mettere in liquidazione la società che forniva servizi di agenzia marittima e commerciale alle navi e ai container del gruppo. Hanjin Italy impiegava 86 persone nel capoluogo ligure e altre 6 a Milano I sindacati hanno chiesto un incontro ai vertici dell' azienda oggi. eni investe sul gnl a gela Il gruppo Eni investe sul porto di Gela per il gas naturale liquefatto. A Roma, presso la sede del ministero dello Sviluppo Economico, il viceministro Teresa Bellanova e i rappresentanti della Regione Siciliana, del Comune di Gela e del gruppo Eni hanno sottoscritto una lettera d' intenti che stabilisce l' avvio di un tavolo di lavoro congiunto della durata di sei mesi con l' obiettivo di verificare la sostenibilità economica, organizzativa e autorizzativa, oltre che tecnica, della realizzazione di una base logistica per il gas naturale liquefatto a Gela. Tra le ipotesi, inquadrate nell' ottica dello sviluppo del mercato del gasasafuel (gas come carburante) principalmente per quanto riguarda il trasporto terrestre pesante e marittimo, vi è la realizzazione di un' infrastruttura logistica di ricezione, stoccaggio e distribuzione del Gnl o un impianto di liquefazione. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 23
16 settembre 2016 Pagina 26 Gazzetta del Sud (ed. Reggio Calabria) Porti Gioia Tauro, in azione Finanza e Svad Sigilli a tre container pieni di rifiuti speciali Poste sotto sequestro oltre 34 tonnellate di rottami di auto GioacchinoSaccà GIOIA TAURO Q u a s i 3 4 tonnellate e mezza di rottami metallici provenienti da parti diverse di autovetture rottamate sono state sequestrate al porto d i Gioia Tauro a conclusione di una operazione dei militari del Gruppo della Guardia di Finanza e dei funzionati dello Svad Servizio antifrode della Dogana e avviata dopo un controllo della documentazione di viaggio. I rottami, considerati rifiuti speciali, viaggiavano in tre container che secondo le carte di accompagnamento avrebbero dovtuto trasportare ricambi usati di autoveicoli. Due dei tre container provenivano da Genova ed erano in viaggio verso Dubai negli Emirati Arabi; il terzo era partito dal Belgio ed era diretto invece in Egitto a Porto Said. I tre container, sbarcati l' altro ieri a Gioia Tauro, dovevano ripartire per le due destinazioni con navi f e e d e r t r a q u a l c h e giorno. Una precisa normativa europea considera tut to il materiale che proviene da autovetture usate e rottamate alla stregua di rifiuti speciali per i quali è previsto il trattamento di bonifica per la tutela dell' ambiente. Un lungo controllo con verifiche sul posto, dopo l' apertura dei tre container, affidato ai funzionari dell' Arpacal del Dipartimento di Reggio, appositamente intervenuti su richiesta del Comandante delle Fiamme Gialle, colonnello Michele Cascavilla, e del dott. Saverio Marrari, che dirige la DoganaSvad di Gioia Tauro, ha confermato che l' ingente quantitativo di rottami, esattamente 34 tonnellate e 435 chili, che viaggiavano nei tre container non era stato sottoposto ai trattamenti interventi speciali. Da qui il provvedimento di sequestro quali rifiuti speciali. I tre container si trovano adesso, sorvegliati avista, all' interno del porto in attesa delle disposizioni che arriveranno dall' autorità giudiziaria sulla loro destinazione. Non è improbabile che tutto il materiale metallico possa essere avviato in fonderia per essere riciclato e riutilizzato per gli usi ritenuti più opportuni.3. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 24
15 settembre 2016 GiornaleDiLipari Porti Chiofalo: "nave Lippi sempre in ritardo, società modifichi orari" set 15, 2016 Riceviamo da Luca Chiofalo e pubblichiamo Giovedì 15 settembre 2016 la Filippo Lippi La nave Siremar, teoricamente in partenza alle 18,30, lascia il porto d i Milazzo alle 19. Sentiti alcuni passeggeri assidui, pare che il ritardo, anche per altre corse, sia ormai consuetudine. Allora, per rispetto dell' utenza, che già soffre i limiti dell' insularità, la compagnia abbia l' accortezza di modificare gli orari che non riesce a rispettare, evitando ad isolani e turisti attese snervarti e ritardi che ne condizionano i programmi. CORDIALMENTE LUCA CHIOFALO. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 25
16 settembre 2016 Pagina 21 La Repubblica Porti Jolly Nero, i silenzi della Capitaneria L' inchiesta sul crollo della Torre Piloti di Genova è passata nelle mani della Guardia di finanza. Il pm di Genova ipotizza la "mancata vigilanza" sull' efficienza delle navi. Si indaga su 15 guasti non segnalati tra il 2008 e il 2013 GENOVA. Come è possibile che un mercantile da 40mila tonnellate perda il controllo e travolga le banchine? Le indagini sul crollo della Torre Piloti, investita dalla motonave Jolly Nero il 7 maggio 2013 con la morte di 9 persone, adesso hanno preso una nuova pista dagli scenari inquietanti. Nel mirino ci sono le ispezioni condotte dalla Capitaneria di Porto, con ufficiali che avrebbero chiuso un occhio sulle condizioni delle navi della Compagnia Messina armatore della "Jolly" e sulle certificazioni del Rina, l' organismo che vigila sulla sicurezza della flotta civile. «Facevamo così, lo so che è sbagliato, ma le cose funzionano così... D' altra parte, io devo salvare il mio posto di lavoro», ha dichiarato a verbale Gianluca Donadio, responsabile dell' Ufficio Sicurezza della Navigazione della Capitaneria di Porto di Genova. Tra il 2008 e il 2013, prima del crollo della Torre Piloti, ben 15 avarie e guasti non sarebbero stati comunicati dall' armatore, né denunciati dal Rina. Ancor meno dal controllore: la Capitaneria di Porto, che si è occupata della prima parte di inchiesta sulla strage. Due alti ufficiali del corpo risultano indagati: il capitano di fregata Marco Noris e il capitano di vascello Antonio Sartorato. Quest' ultimo fino al 15 luglio del 2015 è stato distaccato al Ministero dei Trasporti, con un incarico delicato al Sesto Reparto Sicurezza della Navigazione: l' organo che controlla se le navi sono in grado di viaggiare e garantire l' incolumità di equipaggio e passeggeri. Insieme a Sartorato e Donadio che non è indagato facevano parte del team misto, composto da Capitaneria e Ministero, deputato alle ispezioni sulle navi. Con il sospetto che non abbiano compiuto il loro dovere. Così come tre funzionari del Rina, anch' essi indagati. Il pm Walter Cotugno per questo nuovo filone ipotizza un reato molto grave: l' omessa vigilanza da parte della Capitaneria. Tanto che lo scorso mese, dopo la pubblicazione delle prime indiscrezioni su Repubblica, il comandante generale, l' ammiraglio Vincenzo Melone, si sarebbe preoccupato, facendo in modo di parlare con Sartorato, nel frattempo trasferito alla direzione marittima di Napoli. Melone avrebbe incontrato l' ufficiale durante un convegno a Roma per discutere proprio del "caso Genova". Fondamentale è la cronologia della vicenda. Nei giorni dell' incidente, comandante della Capitaneria genovese è l' ammiraglio Felicio Angrisano. Scatta l' inchiesta, affidata alla stessa Guardia Costiera, ma Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 26
16 settembre 2016 Pagina 21 La Repubblica
16 settembre 2016 Pagina 13 Quotidiano di Sicilia Porti La Regione ha ufficialmente inoltrato la richiesta per prorogare l' indipendenza dell' infrastruttura Porto, si lavora sulla moratoria Il Governo Crocetta ha raccolto l' appello lanciato da politica e imprenditoria locale TRAPANI La Regione vuol mantenere l' autonomia gestionale del porto di Trapani, a rischio accorpamento con quello di Palermo dopo la riforma del Governo nazionale. Il presidente del Governo siciliano, Rosario Crocetta, ha ufficialmente inoltrato richiesta allo Stato di deroga all' attuazione della riforma della portualità e della logistica specificatamente per il porto trapanese. Entro i termini, quindi, la Regione è riuscita a inoltrare istanza e a questo punto il ministero dei Traporti e delle Infrastrutture dovrebbe prenderne atto e concedere i tre anni di congelamento del provvedimento. Ora il ministero avrà 15 giorni di tempo per valutare. Il governatore siciliano aveva più volte assicurato che la richiesta di deroga sarebbe stata inviata a Roma entro i tempi prestabiliti. Sono stati in molti a chiedere l' intervento di Crocetta sulla questione porto, tra cui anche del sindaco Vito Damiano, del deputato regionale Girolamo Fazio e del presidente di Confindustria Trapani Gregory Bongiorno. La moratoria era stata chiesta dagli operatori di settore ma anche dalle forze politiche e da singoli rappresentanti parlamentari. Forza Italia e il senatore Antonio D' Alì, per esempio, hanno fin dall' inizio mostrato tutta la loro contrarietà al decreto. Nei giorni scorsi, inoltre, il Consiglio comunale ha approvato una mozione con la quale si sollecitava proprio la Regione a chiedere una moratoria per tre anni. Tutto perché si teme il rischio concreto che il porto trapanese possa passare in secondo piano nelle scelte strategiche per investimenti futuri, considerando la presenza preponderante di Palermo. All' interno della struttura trapanese, infatti, ci sono esigenze infrastrutturali non indifferenti, come l' escavazione dei fondali, la rielaborazione del piano regolatore e il completamento delle nuove banchine e dei piazzali Asi e Ronciglio. La speranza è che i tre anni di moratoria possano riuscire a sbloccare questi progetti, ritenuti fondamentali per la crescita dell' economia trapanese. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 28
15 settembre 2016 TempoStretto Porti tirreno Milazzo, il Consiglio Comunale ribadisce: "L' accorpamento con Gioia Tauro non è la scelta giusta per il nostro porto" I l f u t u r o d e l porto è s t a t o a l c e n t r o d e l Consiglio Comunale tenutosi ieri a Milazzo . All' ordine del giorno c' era il nuovo Piano regolatore del bacino portuale ; ma i temi affrontati hanno riguardato principalmente la paventata soppressione dell' Autorità portuale d i Messina e l' eventuale accorpamento a Gioia Tauro dello scalo mamertino. Ad Antonio Foti , consigliere di maggioranza, è andato il compito di leggere la relazione che mostra l' importanza del porto di Milazzo: "L' attività di questo scalo ha prodotto ben 8 milioni di euro dalle tasse portuali grazie allo sdoganamento dei prodotti petroliferi; l' eventuale accorpamento a Gioia Tauro sarebbe una soluzione poco adatta alla nostra città. L' asse MessinaMilazzo R e g g i o c o s t i t u i r e b b e u n percorso marittimo caratterizzato da un traffico costante per via della posizione geografica e strategica che occupa; da qui l' inutilità di un accorpamento con Gioia Tauro". Il consigliere ha continuato illustrando una serie di progetti che avrebbero un grande impatto sull' efficienza del porto: "Sarebbe importante unire porto e tessuto urbano attraverso un legame fra il lungomare Garibaldi e il molo Marullo, così da creare una simbiosi fra centro storico e porto storico, creando un posto ideale per l' accoglienza del crocierismo. Per farlo, bisognerebbe adibire a parcheggi il molo Marullo, creando un vero e proprio salotto della città. In questo contesto appare opportuna la rivalutazione dei Molini Lo Presti . Attenzione merita anche l' Ecoporto , infrastruttura importante a condizione però che venga realizzata contestualmente a servizi adeguati per l' accoglienza e la viabilità". A riportare con i piedi per terra il dibattito è stato il consigliere di opposizione Pippo Midili : "Nel nostro porto è impossibile imbarcare merci per via dell' assenza di security e per motivi legati alla normativa, e questo è un limite enorme. Il rilancio dei locali del Molo Marullo , proposto da Foti, è di difficile attuazione perché gli stessi sono di proprietà del Ministero, quindi destinati ad utilizzi alternativi. Ho delle perplessità sulla nascita dell' ecoporto, nonostante lo ritenga una buona idea, perchè sarebbe fondamentale garantire servizi e infrastrutture. Ribadisco infine la necessità di impegnarsi nel rispettare le opere inserite nel piano triennale, e l' urgenza di un dialogo con la giunta e il sindaco per discutere della creazione del Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 29
15 settembre 2016 TempoStretto
15 settembre 2016 Trapani Oggi Porti Vicenda porto, il senatore D' Alì dubbioso sull' esito della richiesta di moratoria Il senatore Antonio d' Alì torna a parlare della vicenda "porto di Trapani" , dopo la richiesta di moratoria di tre anni per l' entrata in regime del sistema portuale formalizzata, in questi giorni, dal presidente della Regione Rosario Crocetta. "Ribadisco afferma il parlamentare trapanese la mia ferma e chiara contrarietà all' intero decreto Delrio, inadatto, non utile e anzi dannoso e pure confuso, come commenta la nota sindacale della Cigl Sicilia. E avendo speso e spendendo ancora in tutte le sedi sociali e politiche il mio pensiero sulla illegittimità della inclusione del porto d i Trapani in quelle previsioni, resto in attesa di vedere come andrà a finire l' intera vicenda, che, se non fosse una cosa veramente seria, direi che comincia a colorarsi anche di commedia degli equivoci e delle passerelle". "Spero che l' iniziativa del Presidente della Regione, assunta principalmente a seguito di una interlocuzione più tecnica che politica, sia corretta nei contenuti e nella forma e non possa dare il destro al Governo nazionale di escludere il porto d i Trapani dalla proroga. Sarebbe la beffa che si aggiunge al già patito originario danno della soppressione della Autorità portuale di Trapani, anche quella opera di un governo di sinistra". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 31
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