COMUNE DI RUSSI Mercoledì, 09 maggio 2018

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COMUNE DI RUSSI Mercoledì, 09 maggio 2018
COMUNE DI RUSSI
Mercoledì, 09 maggio 2018
COMUNE DI RUSSI Mercoledì, 09 maggio 2018
COMUNE DI RUSSI
                                                      Mercoledì, 09 maggio 2018

Prime Pagine
 09/05/2018 Prima Pagina
 Corriere di Romagna (ed. Ravenna)                                                                                               1
 09/05/2018 Prima Pagina
 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)                                                                                              2
Cronaca
 09/05/2018 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 2
 «Abbiamo ricevuto solo solidarietà Mi vergogno di essere...                                                                     3
 08/05/2018 Ravenna Today
 Le opere dei giovani artisti in "Nouvelle Vague"                                                                                5
 08/05/2018 Ravenna Today
 Meraviglie segrete: i giardini da scoprire a Russi                                                                              6
sport
 09/05/2018 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 21
 Colpo del Russi, Cral Mattei e Stella fanno valere il fattore campo                                                             7
 09/05/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 69
 Acsi, Russi e Bunge pronte per i playoff                                                                                        8
 09/05/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 69
 Colpaccio del Russi che questa sera può chiudere i conti col...                                                                 9
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
 09/05/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 9                                                                           Jacopo Giliberto
 I nuovi «termometri» per le utilities                                                                                           10
 09/05/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 19                                              Alessandro MastromatteoBenedetto Santacroce
 L' e­fattura dribbla l' accreditamento                                                                                          13
 09/05/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 19                                                                            Marco Magrini
 Split payment, fiduciarie all'...                                                                                               16
 09/05/2018 Italia Oggi Pagina 8                                                                           LUIGI GIORDANO *
 La semplificazione però semplifica la vita solo ai dipendenti                                                                   18
 09/05/2018 Italia Oggi Pagina 8                                                                          CARLO VALENTINI
 Mancano 2,5 milioni di dipendenti                                                                                               20
 09/05/2018 Italia Oggi Pagina 33                                                                     DOMENICO CHIOFALO
 Irregolarità catastali, atti sanabili                                                                                           22
 09/05/2018 Italia Oggi Pagina 34                                                                            FRANCO RICCA
 Split payment di larghe vedute                                                                                                  24
 09/05/2018 Italia Oggi Pagina 37                                                                              LUIGI OLIVERI
 Ccnl dirigenti, incarichi out                                                                                                   26
 09/05/2018 Italia Oggi Pagina 37                                                                   FRANCESCO CERISANO
 I revisori locali vigilano sull' invio dei dati alla Bdap                                                                       28
 09/05/2018 Italia Oggi Pagina 37                                                                        MATTEO BARBERO
 Sicurezza, entro il 15/6 le richieste di contributo                                                                             29
 09/05/2018 Italia Oggi Pagina 37                                                                        MATTEO BARBERO
 Tempi contingentati per le procedure di pre­dissesto                                                                            30
COMUNE DI RUSSI Mercoledì, 09 maggio 2018
9 maggio 2018
                Corriere di Romagna
                   (ed. Ravenna)
                                   Prima Pagina

                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2017

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COMUNE DI RUSSI Mercoledì, 09 maggio 2018
9 maggio 2018
                Il Resto del Carlino (ed.
                        Ravenna)
                                    Prima Pagina

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                                                                             2
COMUNE DI RUSSI Mercoledì, 09 maggio 2018
9 maggio 2018
Pagina 2                           Corriere di Romagna
                                   (ed. Ravenna­Imola)
                                                         Cronaca

  «Abbiamo ricevuto solo solidarietà Mi vergogno di
  essere ravennate»
  Non era presente ieri a Bologna all' ultima
  udienza del processo d' appello delle 38
  orfanelle irriducibili all' idea di non vedersi
  riconoscere come eredi legittime dei beni del
  conte Carlo Galletti Abbiosi così come stabilito
  dalla sentenza di primo grado. Cristina Rizzi,
  figlia di una delle ospiti dell' orfanotrofio
  attenderà la fine dell' anno per conoscere la
  sentenza che potrebbe ribaltare quanto
  disposto a Ravenna nel 2012 dal giudice
  civile.
  L' invettiva «Il governo irlandese ­ racconta
  Cristina Rizzi ­ha risarcito le donne sfruttate
  delle case Magdalene. Qui invece si è voluto
  insabbiare tutto. Mi vergogno di essere
  ravennate. Abbiamo ricevuto tanta solidarietà
  ma oltre ai tanti enti che si sono impossessati
  del patrimonio del conte voglio ricordare che
  anche tanti cittadini che hanno avuto contatti
  con la struttura e si sono impossessati di arre
  Cristina Rizzi di, quadri e gioielli. Mia madre è
  stata ospite dal 1945 per otto anni, un'
  esperienza da lager. I capitali da investire per
  il bene e la formazione delle orfane sono
  andati investiti altrove. Mia madre che tanto ha
  sofferto voleva lasciare nelpassato
  questastoria ma non è giusto e non lo è
  neanche nei confronti delle volontà del conte,
  notaio e figlio di notaio che aveva redatto un
  testamento inattaccabile. E io stessa mi sono
  sentita un' orfanella». Delle 131 ricorrenti ne sono rimaste poco meno di 40 a ricordare una vicenda
  lunga ol tre un secolo e Cristina Rizzi ha voluto raccogliere in un libro la lunga storia.
  La storia controversa Nel volume "Il testamento tradito.
  La beffa dopo l' inganno" prende corpo il caso che ha avuto un' eco nazionale con la ricostruzione dei
  fatti a partire dal 1867, anno della morte del conte Galletti Abbiosi.
  L' ingente patrimonio in assenza di figli fu destinato alla realizzazione di un orfanotrofio per bambine tra
  i 7 e i 12 anni gestito da un comitato formato dall' arcivescovo di Ravenna, dal canonico più anziano
  della diocesi metropolitana, dal sindaco, dal presidente della Cassa di Risparmio di Ravenna e dal
  primo massaro della Casa Matha.
  «Ci sono in gioco soggetti troppo potenti ­ asserisce Cristina Rizzi non ho ricevuto querele per il mio
  libro, ci sono atti dell' archivio di Stato e notizie già pubblicate. Il conte possedeva mezza Ravenna e
  terreni anche a Russi e la città gli ha reso ben poco onore, seppellendo la sua memoria».
                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2017

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COMUNE DI RUSSI Mercoledì, 09 maggio 2018
9 maggio 2018
Pagina 2        Corriere di Romagna
COMUNE DI RUSSI Mercoledì, 09 maggio 2018
8 maggio 2018
                                         Ravenna Today
                                                        Cronaca

  Le opere dei giovani artisti in "Nouvelle Vague"
  Sabato 12 maggio, alle ore 18, nell' ex Chiesa
  in Albis di piazza Farini, viene inaugurata la
  nuova edizione di "Nouvelle Vague", rassegna
  dedicata ai giovani artisti che si stanno
  formando presso l' Accademia di Belle Arti. In
  questa occasione, assieme ai giovani che
  provengono dalla Scuole di Pittura e di
  Scultura dell' Accademia di Bologna, anche gli
  allievi della storica Accademia comunale di
  Ravenna, che presentano opere musive frutto
  delle originali ricerche che da anni qualificano
  la Scuola ravennate. "Nuovelle Vague" è un'
  occasione per osservare le procedure
  attraverso le quali l' arte contemporanea si
  compie. E questo a cominciare dalle giovani
  generazioni. Giorni e orari di apertura: martedì
  e venerdì dalle 10.00 alle 12.30, sabato e
  domenica dalle 16.00 alle 18.30. La mostra
  prosegue fino a domenica 27 maggio presso l'
  ex Chiesa in Albis e lo spazio espositivo "Un
  Punto in Comune", entrambi in piazza Farini a
  Russi. Opere di: Zeno Bertozzi, Greta Di Poce,
  Isotta Folli, Daniele Gagliardi, Lucrezia
  Roncadi, Melissa Torelli, Rachele Torini,
  Davide Zulli, Roberta Maioli, Giona Colinelli.

                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2017

                                                                                              5
COMUNE DI RUSSI Mercoledì, 09 maggio 2018
8 maggio 2018
                                           Ravenna Today
                                                          Cronaca

  Meraviglie segrete: i giardini da scoprire a Russi
  "Meraviglie Segrete" è una manifestazione di
  giardini aperti nella campagna ravennate. Lo
  spirito che anima la rassegna è quello di
  evocare la meraviglia e lo stupore per un bel
  giardino nel pieno della fioritura, che incanta e
  suscita emozioni. Sabato 12 e domenica 13
  maggio, 76 giardini privati e pubblici saranno
  aperti al pubblico. Giardini privati, quindi, che
  diventano pubblici per un fine settimana all'
  insegna della cultura del verde, del tempo
  libero e della tradizionale ospitalità del nostro
  territorio. Un mondo che non vuole chiudersi in
  se stesso, ma aprirsi all' allegria dei visitatori.
  Gli appuntamenti peculiari per il territorio di
  Russi sono: Area di riequilibrio ecologico Villa
  Romana ­ via Fiumazzo 25/b Russi sabato 12
  e domenica 13 maggio: visita guidata gratuita
  ore 9.00 e ore 17.30, max 30 persone tel. 0544
  587660 (chiamare al mattino) Giardino Patrizia
  Dalla Valle ­ via Provinciale Prada 11, Prada
  domenica 13 maggio ore 17.00: D' arte, d'
  incanto e d' altre bellezze in giardino con
  Emanuela Fiori, direttrice del Museo Nazionale
  di Ravenna e Basilica di Classe, e Paolo
  Tasini, giardiniere Museo Vita Contadina in
  R o m a g n a ­ v i a X V I I N o v e m b r e 2 / a , San
  Pancrazio domenica 13 maggio: ore 10.00 ­
  Laboratorio sulla lavorazione del pane, ore
  14.00 ­ Partenza pedalata, ore 14.00 ­ Camminata ai giardini di San Pancrazio Parco Orto di Faentin ­
  via E. Farini 29, San Pancrazio Simulazione di aratura e semina con antichi strumenti agricoli.
  Esposizione di quadri e lavori su tavola di legno dell' artista Mauro Masetti L' essenza di Annetta ­ via
  Viazza 3, Prada sabato 12 maggio: ore 16.00 "Essenze aromatiche dal prato al giardino" con Sauro
  Biffi, direttore del Giardino delle erbe di Casola Valsenio domenica 13 maggio: Poli Hops, varietà di
  piante di luppolo. Il Sigillo, articoli per giardino realizzati con materiale di recupero. Gualtieri Agricolae
  Giovanni, pasta integrale 100% grano duro Senatore Cappelli.

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                                                                                                                   6
COMUNE DI RUSSI Mercoledì, 09 maggio 2018
9 maggio 2018
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                                    (ed. Ravenna­Imola)
                                                            sport

  PROMOZIONE / GARAUNO PLAY­OFF & PLAY ­OUT

  Colpo del Russi, Cral Mattei e Stella fanno valere il
  fattore campo
  I quarti di finale partono subito col botto per il
  Basket Club Russi, che sbanca il parquet del
  Castiglione Murri ipotecando il passaggio del
  turno. Vittorie casalinghe sofferte ma
  importanti per Cral Mattei e Stella che si
  impongono in volata sulle bolognesi Pgs
  Bellaria e Ghepard. Nei play ­out, invece,
  sconfitta esterna per il Massa a Sasso
  Marconi.

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COMUNE DI RUSSI Mercoledì, 09 maggio 2018
9 maggio 2018
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                                        Ravenna)
                                                           sport

  Volley serie D Tutti i verdetti per le ravennati in campo maschile e femminile

  Acsi, Russi e Bunge pronte per i playoff
  NELLA 26ª e ultima giornata del girone D
  femminile di serie D, l' Acsi in casa supera 3­1
  (20­25, 25­18, 25­18, 25­23) il Castel San
  Pietro ma manca l' aggancio alla vetta,
  rimanendo a una sola lunghezza di distanza
  dal Rimini. Nelle semifinali dei playoff le
  ravennati 'pescano' le piacentine del
  Carpaneto, quinte nel girone A. Saluti con
  sconfitte esterne invece per Alfonsine, ko a
  Imola in quattro set a Imola (25­20, 22­25, 25­
  15, 25­20), e la già retrocessa Olimpia Master,
  che a Budrio viene liquidata 3­0 (7, 10, 13).
  Classifica: Rimini 65 punti, Acsi Ra 64,
  Nettunia Bo 58, Pontevecchio Bo 54, Castel
  San Pietro 52, Budrio 51, Alfonsine 45, Imola
  41, San Lazzaro 39, Top Motor 22, Riccione
  21, Acerboli 16, Cesenatico 10, Olimpia
  Master 8. Verdetti: Rimini in C; Acsi, Nettunia,
  Pontevecchio e Castello ai playoff; Acerboli e
  Cesenatico ai playoff; Olimpia Master in Prima
  Divisione.
  GIRONE C FEMMINILE. Chiude in bellezza la
  neopromossa Massa, vittoriosa sul proprio
  campo sul Casalecchio in tre frazioni (15, 17,
  20), mentre il Russi la spunta al tiebreak a Vado (25­17, 19­25, 20­25, 26­24, 11­15) e accede alle
  semifinali playoff, dove se la vedrà con le reggiane dell' Everton, seconde del girone B. Perdono infine
  sia il fanalino di coda Teodora, a domicilio 3­1 contro l' Ostellato (11­25, 21­21, 13­25, 16­25), sia il
  Reda, in tre parziali a Castenaso contro il Villanova (28, 22, 22). Classifica: Massa 74 punti, Venturoli Bo
  e Forlì 59, Molinella 57, Russi 47, Casalecchio 40, Vado 38, Migliaro e Ostellato 34, Around T. Cesena
  33, Reda 25, Villanova Bo 24, Calderara 18, Teodora 4. Verdetti: Massa in C; Venturoli, Forlì, Molinella
  e Russi ai playoff; Villanova e Calderara ai playout; Teodora in Prima Divisione.
  Girone C maschile. Ennesima vittoria per la prima della classe Fulgur Burson, che espugna 3­1 Budrio
  25­23, 15­25, 16­25, 17­25) e raggiunge la brillante quota di 70 punti. Al PalaCosta i baby della Bunge
  la spuntano al tiebreak sui bolognesi della Zinella (24­26, 25­17, 25­22, 22­25, 17­25) e si piazzano
  terzi: i giovani ravennati nelle semifinali playoff sfideranno i modenesi dell' Unione90, quarti classificati
  nel girone B. Tonfo finale invece per la Scuola di Pallavolo, che comunque non vede rovinare una
  stagione positiva per via della sconfitta in tre set a Crevalcore (24, 20, 16). Classifica: Bagnacavallo 70
  punti, Viserba 61, Bunge 52, Yz Bo 50, Pontelagoscuro 44, Crevalcore 40, Scuola di Pallavolo 37,
  Ferrara e Bellaria 34, Sesto Imolese 31, San Lazzaro 26, Zinella Bo 25, Around T. Cesena 24, Budrio
  18. Verdetti: Bagnacavallo in C; Viserba, Bunge, Yz e Pontelagoscuro ai playoff; Around T. e Budrio in
  Prima Divisione.

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                                                           sport

  Basket Promozione Ok anche la Spem

  Colpaccio del Russi che questa sera può chiudere i
  conti col Castiglione Murri
  SONO iniziati all' insegna delle formazioni
  ravennati i playoff del campionato di basket di
  Promozione, con una doppia vittoria che
  potrebbe valere il derby in semifinale. Il colpo
  di giornata lo ha piazzato il Russi (Grazzi ne,
  Bagioni 1, Castellari, Samori 13, Beghi 11,
  Laghi 10, Montanari 2, Porcellini 22, Stefanelli,
  Balzani 6, Rosti 1, Spiriti 3. All. Tesei), che a
  sorpresa, ma con pieno merito, ha sbancato
  69­59 (parziali 17­17; 38­31; 53­44), il campo
  del Castiglione Murri Bologna, prima
  classificata del girone E. Ora i romagnoli
  dovranno chiudere la serie stasera, alle 21,
  davanti al pubblico amico in gara 2, per non
  doversi giocare tutto in trasferta domenica alle
  19.30 in gara 3.
  Vince soffrendo la Spem Ravenna
  (Bergamaschi 4, Bigazzi 2, Bruni 9, Cirillo 4,
  Gigante, Morigi 16, Piani 11, Tocchi 6, Vistoli
  9, Zudetich 4, Mazzott. All.
  Casciello), battendo al fotofinish 56­55 (14­13;
  30­30; 47­44) il Pgs Bellaria Bologna. La
  seconda sfida in terra emiliana è in
  programma stasera alle 21.30 e l' eventuale
  'bella' venerdì alle 21.30 alla Morigia.
  PASSANDO ai playout, il Massa (Ugulini 2, Montanari, Orselli, Lo Monaco, Berardi L. 12, Guardigli 2,
  Berardi R. 1, Asioli M. 3, Pinardi 5, Asioli G.M. 3, Valenti, Pongolini 7. All. Bertini) cade 35­47 (8­12; 16­
  25; 31­37) sul parquet del Csi Sasso Marconi: oggi alle 21.30 a Massa Lombarda ci sarà la seconda
  sfida, mentre l' eventuale gara 3 è in programma sabato alle 18.30.

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  I nuovi «termometri» per le utilities
  La raccolta dei rifiuti costa il 29% meno del previsto in Friuli­Venezia Giulia e il 36% in
  più a Palermo

  In Friuli­Venezia Giulia ­ dove la raccolta
  differenziata è pervasiva, dove le città hanno
  dimensioni ridotte e dove molta parte degli
  abitanti vivono in campagna ­ la nettezza
  urbana spende 240,93 euro per ogni tonnellata
  di spazzatura raccolta, il 29% in meno rispetto
  ai 337,26 euro teorici di quel tipo di zona. A
  Roma il servizio rifiuti spende 406,03 euro la
  tonnellata rispetto a una spesa teorica che per
  la città è stimata in 349,8 euro.
  Palermo ha il rapporto peggiore: il contesto
  palermitano consentirebbe di spendere 404,16
  euro per ogni tonnellata e invece il costo reale
  addirittura è 550,47 per tonnellata di rifiuti
  (+36%). Questi numeri sono un modo in cui gli
  economisti cercano termometri che possano
  misurare in modo chiaro la febbre delle
  aziende di servizi pubblici locali, quelle che
  una volta venivano chiamate in modo generico
  "municipalizzate".
  N e l settore d e i rifiuti e n e l settore d e g l i
  acquedotti ci sono molti strumenti di misura,
  ma non mostrano alcuna correlazione fra loro.
  Si sa quanto fattura un' azienda di rifiuti e
  quanta immondizia raccoglie, si sa quanto
  pervasiva sia la raccolta differenziata e si
  conosce l' indice di gradimento del servizio. Si analizzano gli investimenti di un acquedotto, le perdite
  dalle tubature, la presenza di colibatteri o solventi clorurati. Ma sono rilevazioni non correlate fra loro e
  di queste aziende non si conosce l' efficacia ed efficienza reale.
  Tre domande (una un po' spinosa) Domanda: gli investimenti in camion compattatori (rifiuti) e l' acquisto
  di tubazioni di gres (acqua potabile) sono stati ben indirizzati o sono soldi dissipati? Domanda: gli
  slogan come "bene comune" hanno senso reale o sono velleità per utopisti delle belle parole? Domanda
  abbastanza spinosa e rivelatrice: l' attività della "municipalizzata" è uno strumento il cui fine è il
  cittadino, oppure i termini sono invertiti e il cittadino è lo strumento per conseguire come fine l' azienda?
  Due economisti incrociano i diversi strumenti di lettura ­ economici, di efficienza, di qualità del servizio ­
  alla ricerca di un termometro di misurazione molto più aderente alla reale efficienza delle aziende di
  servizi pubblici locali. Ecco per il segmento dei rifiuti Massimo Beccarello (Università Bicocca) con lo
  studio «Il servizio di gestione della raccolta e smaltimento d e i rifiuti urbani in Italia: valutazioni di
  efficienza e proposte di regolamentazione», condotto insieme con Giacomo Di Foggia. Ed ecco per il
  settore idrico Andrea Gilardoni (Università Bocconi) con l' evento «L' industria idrica italiana in una
  prospettiva europea». Entrambi gli economisti hanno interrelato le loro analisi economiche e di mercato
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  Adempimenti. Per i gruppi di società il codice identificativo attribuito a un intermediario
  consente di gestire più posizioni

  L' e­fattura dribbla l' accreditamento
  Accesso al canale anche solo con la Pec e il servizio web dell' Agenzia

  L' ansia da fattura elettronica cresce e i
  contribuenti più intraprendenti vogliono subito
  sperimentare tutti i servizi messi a
  disposizione dal fisco per ottemperare all'
  obbligo imposto in due step: dal 1° luglio 2018
  per carburanti e subappalti Pa e poi dal 1°
  gennaio 2019 per tutte le altre operazioni.
  Come già vissuto con la fattura Pa la partenza
  è caratterizzata da dubbi e quesiti che
  nascono spontanei dalla rete e che trovano
  risposte puntuali nei meccanismi che
  informano il sistema di interscambio. È pur
  vero che l' agenzia delle Entrate negli ultimi
  mesi, per andare incontro agli operatori ha
  introdotto nuove funzionalità pienamente
  operative solo da fine maggio.
  Più in dettaglio i quesiti pervenuti dai lettori
  a l l a       c a s e l l a        e ­ m a i l
  ilmiogiornale@ilsole24ore.com riguardano per
  lo più le modalità di collegamento al sistema di
  interscambio ovvero le funzionalità di dialogo
  con il sito delle Entrate. Va ricordato che già
  da ora può rivelarsi utile seguire con
  attenzione le istruzioni formulate nelle
  specifiche tecniche allegate al provvedimento
  89757/2018, che distinguono puntualmente le
  diverse condizioni in cui possono trovarsi i contribuenti.
  L' abilitazione Il primo passo da fare è l' abilitazione del canale di trasmissione.
  In alternativa il dialogo con lo Sdi può essere: la posta elettronica certificata (Pec), un canale web
  fruibile attraverso il servizio «Fatture e corrispettivi»; un sistema di cooperazione amministrativa
  (servizio SdiCoop) e un servizio di trasmissione dati tra terminali interconnessi (servizio SdiFtp). Per
  ognuno di questi canali esiste una procedura di collegamento ovvero di accreditamento.
  Una delle domande pervenute si pone il problema di come ottenere il codice identificativo dallo Sdi e
  come si dialogherà con lo stesso tramite un intermediario. Parlando di codice identificativo è chiaro che
  si parla di uno dei servizi (SdiCoop e SdiFtp) per i quali è necessario un vero e proprio accreditamento
  al sistema.
  Il dubbio che pone il lettore è che cosa succede se al canale per le singole società di un gruppo si
  accredita un intermediario. In questo caso il codice identificativo viene attribuito all' intermediario e può
  essere abilitato per più posizioni (fino a 100). Pertanto a fronte di un unico codice identificativo si avrà a
  disposizione un accesso distinto per ogni impresa.
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  Rapporti tra le Pa. Per la circolare 9/E/2018 l' applicazione della scissione è legata all'
  intestazione sostanziale e non formale delle quote

  Split payment, fiduciarie all' esame­titolarità
  Le ulteriori interpretazioni dell' agenzia delle
  Entrate sullo split payment, con lo spirito della
  semplificazione ma anche della prevalenza
  della sostanza sulla forma, forniscono criteri
  innovativi per l' applicazione soggettiva dello
  specifico adempimento.
  In particolare, con la circolare 9/E/2018 le
  E n t r a t e a f f r o n t a n o i l t e m a d e l l e società
  fiduciarie e dei compensi del consulente
  tecnico d' ufficio del giudice, giungendo a delle
  conclusioni che impongono ai soggetti
  interessati di rivalutare la propria posizione
  rispetto all' obbligo di scissione dei pagamenti.
  Inoltre, la circolare riafferma l' efficacia delle
  novità che, in base al mutato quadro normativo
  e interpretativo, decorrono dalle operazioni in
  relazione alle quali la fattura sia stata emessa
  e la cui imposta sia divenuta esigibile dal 1°
  gennaio 2018 e permarranno fino al 30 giugno
  2020 o comunque fino a quando opererà la
  speciale misura di deroga rilasciata dal
  Consiglio della Ue ai sensi della direttiva in
  materia di Iva.
  Le società fiduciarie L' Agenzia propende per l'
  applicabilità o meno della disciplina dello split
  payment ancorata al presupposto sostanziale
  e non formale dell' intestazione delle quote di partecipazione.
  Di conseguenza, a prescindere della qualifica di proprietaria da parte della società fiduciaria, la verifica
  del requisito deve essere fatta sul soggetto a cui le quote devono essere ricondotte e se questo sia da
  ricondurre ai profili split payment in base alle ordinarie previsioni dei requisiti soggettivi della disciplina
  (Pa, fondazione e/o società controllata o partecipata da Pa o soggetto split payment). Alla luce delle
  indicazioni le società potenzialmente interessate dovranno valutare la loro posizione rispetto alla
  presenza o meno negli elenchi già pubblicati dal dipartimento Finanze.
  Compensi ai Ctu Per i compensi e onorari, relativi alle prestazioni rese dal Ctu, titolare passivo del
  rapporto di debito è la parte esposta all' obbligo di sopportare l' onere economico sulla base del
  provvedimento del giudice con la conseguenza che l' amministrazione giudiziaria non effettua alcun
  pagamento di corrispettivi ai Ctu a proprio effettivo carico. In base a tale presupposto il caso specifico
  viene escluso dall' applicazione della scissione dei pagamenti con l' obiettivo prioritario di ottenere una
  semplificazione del procedimento (in linea con altre fattispecie similari della circolare 27/E/2017)
  evitando un doppio passaggio di solo denaro e un onere operativo a carico dell' amministrazione
  giudiziaria, anche se la fattura è intestata a quest' ultima e la stessa è una Pa che, nei propri acquisti, è

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  La telematica è perentoria ma anche claudicante molto spesso

  La semplificazione però semplifica la vita solo ai
  dipendenti pubblici
  Semplificazione è un termine ormai
  inflazionato, che spesso sentiamo ripetere da
  ogni membro del governo che si avvicenda su
  una poltrona e che, come il capitano Achab,
  cerca di arpionare la balena bianca «pubblica
  amministrazione». La semplificazione non c' è
  mai stata, ovvero c' è stata verso una sola
  direzione, semplificare la vita ai dipendenti e ai
  dirigenti d e l l a p.a.. Noi professionisti lo
  sappiamo bene, soprattutto quelli che hanno a
  che fare con le piccole imprese, che nella
  battaglia di una crisi senza fine, cercano di
  operare aprendo una attività, con la speranza
  di poter portare a casa il minimo
  indispensabile, lasciato da una tassazione
  fuori dal normale.
  Prendiamo il caso delle cosiddette procedure
  telematiche del sito «Impresa in un giorno»,
  dove la preposizione «in», non ha luogo di
  esistere e dovrebbe essere sostituita dall'
  avverbio «forse».
  Una procedura cosi farraginosa e tecnica da
  destare perplessità anche in un informatico di
  professione. Impresa in un giorno, o Impresa
  forse un giorno, nasce con l' intento di
  presentazione della Scia (Segnalazione
  certificata di inizio attività) ai comuni, dovrebbe
  essere di facile utilizzo compilabile e fruibile
  da qualsiasi contribuente, ma anche in questo caso la presunta semplificazione, non solo viene
  burocratizzata e fagocitata dalla presentazione di svariata documentazione, autocertificazioni, diritti,
  comunicazioni ecc., ma la compilazione stessa diretta del modello Scia ha spesso blocchi, le schermate
  si fermano nella digitazione e talvolta si viene sbattuti fuori dal sito con l' obbligo di ricominciare tutta la
  procedura. In barba a qualsiasi tipo di semplificazione modelli e procedure sono contenuti in manuali,
  forse meglio dire in veri e propri libri, difficili da interpretare anche per chi ha fatto dell' informatica la
  sua professione.
  Si aggiunga che i siti di alcuni comuni, spesso non riportano l' insieme della documentazione da
  allegare, ci si deve recare ancora al vecchio sportello per avere contezza della volumetria di carte da
  scannerizzare (rigorosamente in formato Acrobat Pdf/A, più leggero, e non Acrobat Pdf, evidentemente
  per non riempire le caselle postali dei riceventi) per avere il quadro completo nel quale professionisti e
  cittadini devono districarsi. L' obiettivo finale sembra essere quello di semplificare il lavoro alla p.a.

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  Secondo l' Adapt (fondata da Marco Biagi) la pubblica amministrazione è troppo carente

  Mancano 2,5 milioni di dipendenti
  Avremmo il tasso d' occupazione migliore d' Europa

  Sorpresa. I pubblici dipendenti sono troppo
  pochi. A sostenerlo non è (come al solito) il
  sindacato ma l' Adapt, ovvero l' Associazione
  per gli studi sul lavoro e le relazioni industriali,
  strettamente collegata all' università di
  Modena­Reggio Emilia e ad altri atenei e
  fondata da Marco Biagi, il giuslavorista ucciso
  dalla Brigate Rosse perché stava lavorando
  quale consulente di Roberto Maroni (a quel
  tempo, 2001­2002, ministro del Welfare) alla
  riforma della legislazione sul lavoro, con l'
  obiettivo di promuoverne la flessibilità.
  L' autorevolezza della fonte (e la meticolosità
  dei dati raccolti) rendono importante il dossier,
  destinato a fare discutere. Sostiene l' equipe di
  Adapt (Maria Luisa Bianco, Bruno Contini,
  Nicola Negri, Guido Ortona, Francesco
  Scacciati, Pietro Terna, Dario Togati), tutti
  docenti delle università del Piemonte Orientale
  e di Torino: «Continuare a ignorare la
  necessità di una massiccia espansione dell'
  o c c u p a z i o n e n e l settore pubblico s t a
  diventando sempre più pericoloso. La
  soluzione di alcuni problemi, enormi, che
  molto dipendono da questa carenza (anche se
  ovviamente non del tutto) diventa ogni giorno
  più difficile. Ci riferiamo alla carenza di
  domanda interna, alla disoccupazione
  giovanile e all' inefficienza della pubblica amministrazione».
  La ricerca indica che in Italia gli occupati nella pubblica amministrazione sono 3.055.000, 48.9 per mille
  abitanti. Il nostro Paesi si ritrova all' ultimo posto nella classifica europea, capeggiata dalla Svezia
  (141,1 occupati nella pubblica amministrazione ogni mille abitanti) e seguita da Francia (83,2),
  Inghilterra (78), Spagna (60,5), Grecia (56,5), Germania (52,5). L' Italia è inoltre al penultimo posto nella
  percentuale (13,6) dei dipendenti della pubblica amministrazione rispetto al totale degli occupati.
  Solo la Germania ha un valore inferiore (10,6) mentre il gruppo degli altri Paesi registra il 28,6 della
  Svezia, il 21,4 della Francia, il 18 della Grecia, il 16,4 dell' Inghilterra, il 15,7 della Spagna.
  Commentano gli autori: «Se nella pubblica amministrazione ci fossero i circa 2.500.000 addetti che ci
  mancano per raggiungere le percentuali di Francia e Regno Unito il nostro tasso di occupazione
  passerebbe dal 62.3% (il penultimo in Europa) al 69%.
  In sostanza: la minore occupazione dell' Italia non dipende dalle caratteristiche del mercato del lavoro
  privato ma dal sottodimensionamento della produzione di servizi pubblici.
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  studio del consiglio nazionale del notariato

  Irregolarità catastali, atti sanabili
  È confermabile l' atto nullo per mancanza delle
  menzioni prescritte in tema di conformità
  catastale. Lo studio 9­2018/C approvato dalla
  Commissione studi civilistici del Consiglio
  nazionale del Notariato esamina alcuni aspetti
  operativi della nuova norma di cui al comma 1­
  ter dell' art. 29 della L. 27 febbraio 1985, n.
  52. Il legislatore ha infatti provveduto, sulla
  falsariga di quanto già previsto in materia
  urbanistica, a mitigare le gravi conseguenze
  sulla circolazione conseguenti ad un' ipotesi di
  nullità assoluta ed insanabile. Queste sono le
  cause di nullità che sono adesso considerate
  sanabili e che definiscono l' ambito di
  applicazione della nuova normativa: ­ la
  mancanza del riferimento alle planimetrie
  depositate in catasto; ­ la mancanza della
  dichiarazione, resa dagli intestatari, della
  conformità allo stato di fatto dei dati catastali e
  d e l l e planimetrie; ­ l a m a n c a n z a d e l l '
  attestazione di conformità rilasciata da un
  tecnico abilitato.
  La norma non fa riferimento esplicito alla
  mancanza dei dati di identificazione (ipotesi
  alquanto estrema ma pur sempre possibile),
  ma secondo l' interpretazione del Notariato si
  tratta di una mera svista del legislatore e non
  vi può essere dubbio che sulla base di un'
  interpretazione teleologicamente orientata (al fine di evitare i gravi problemi che possono derivarne per
  la sicurezza dei traffici giuridici) si debba ammettere la conferma anche nel caso in esame. La norma
  ovviamente mira a tutelare la certezza dei traffici giuridici per il caso di violazioni meramente formali e,
  quindi, la sanabilità dipende comunque dal fatto che sostanzialmente vi sia la conformità catastale. L'
  atto di conferma è infatti possibile solo qualora la mancanza di riferimento alle planimetrie, della
  dichiarazione di conformità o dell' attestazione del tecnico non siano dipese «dall' inesistenza delle
  planimetrie o dalla loro difformità dallo stato di fatto». Occorre quindi che si tratti di un difetto
  meramente formale del titolo e non di una mancanza sostanziale di conformità; ammettere un atto di
  conferma senza tali presupposti avrebbe di fatto vanificato la ratio della norma, consentendo la
  circolazione giuridica di immobili non conformi sotto il profilo catastale. L' atto nullo è dunque
  confermabile solo se: pur mancando il riferimento alle planimetrie depositate in catasto, esse comunque
  esistessero e fossero effettivamente depositate alla data dell' atto; pur mancando la dichiarazione di
  conformità o l' attestazione del tecnico, vi fosse alla data dell' atto la conformità allo stato di fatto; pur
  mancando i dati identificativi dell' immobile, tali dati comunque esistessero alla data dell' atto (e quindi il

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  Secondo le Entrate nelle fondazioni non è necessario il 70% per applicare il regime speciale

  Split payment di larghe vedute
  Conta il controllo pubblico, non la quota di partecipazione

  Split payment più ampio: nel sistema speciale
  di pagamento dell' Iva rientrano anche le
  fondazioni sottoposte al controllo pubblico
  attraverso la nomina degli organi di gestione,
  indipendentemente dalla quota di
  partecipazione pubblica al fondo di dotazione.
  Questa l' indicazione di maggiore rilievo
  contenuta nella circolare dell' agenzia delle
  entrate n.
  9/E del 7 maggio 2018 (si veda ItaliaOggi del
  8/05), per quanto riguarda l' oggetto principale
  delle modifiche apportate dal dl n. 148/2017,
  concernenti l' estensione dell' area di
  applicazione delle disposizioni dell' art.
  17­ter del dpr n. 633/72. Secondo avviso dell'
  agenzia, infatti, sebbene il punto 0b), inserito
  nel comma 1­bis dell' art. 17­ter del dpr n.
  633/72 dal citato dl 148/2017 con effetto dal 1°
  gennaio 2018, disponga letteralmente l'
  applicazione del sistema speciale alle
  operazioni effettuate nei confronti delle
  fondazioni partecipate d a amministrazioni
  pubbliche per una percentuale complessiva
  del fondo di dotazione non inferiore al 70%, lo
  spirito e la ratio della norma inducono a
  ricomprendere nella disciplina particolare
  anche le fondazioni soggette al controllo di
  soggetti pubblici attraverso la nomina degli
  organi di gestione dell' ente, come ad esempio le fondazioni degli Ordini professionali. L'
  interpretazione, spiega la circolare, è peraltro conforme al parere dell' Anac, secondo cui le fondazioni
  degli Ordini sono organismi di diritto pubblico rientranti nella gamma degli enti pubblici non economici,
  soggetti come tali al regime dei contratti pubblici di cui al dlgs n. 50/2016. Sempre sotto il profilo
  soggettivo, l' agenzia chiarisce inoltre che la menzione delle società controllate direttamente dalla
  presidenza del consiglio e dai ministeri «ai sensi dell' art. 2359, primo comma, n. 2), del codice civile»,
  contenuta nella lettera a) del comma 1­bis dell' art. 17­ter, deve intendersi riferita, per ragioni di
  coerenza logico­sistematica, non soltanto al controllo di fatto previsto dal n. 2), ma anche al controllo di
  diritto di cui al punto 1) dell' art. 2359, primo comma, c.c.
  Individuazione dei soggetti interessati. La (pur fondamentale) questione dell' individuazione dei requisiti
  soggettivi per l' assoggettamento allo split payment non rappresenta un problema per i fornitori,
  considerato che, a seguito delle innovazioni apportate sul punto dal dm 9 gennaio 2018, è rilevante la
  presenza o meno dei soggetti negli elenchi annualmente pubblicati e costantemente aggiornati dal
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  L' atto di indirizzo considera vigenti norme della riforma Madia cassate dalla Consulta

  Ccnl dirigenti, incarichi out
  La materia è sottratta alla contrattazione collettiva

  Una mini­riforma delle regole sugli incarichi
  dirigenziali in contrasto con le limitazioni
  espresse imposte alla contrattazione collettiva.
  L' atto di indirizzo rivolto dal Dipartimento della
  funzione pubblica all' Aran per il rinnovo del
  contratto collettivo dell' area dirigenza del
  comparto Funzioni centrali, nel paragrafo
  «modalità di conferimento degli incarichi»
  cerca di recuperare alcuni spunti della riforma
  della dirigenza impostata dal ministro Madia
  ma naufragata sotto i colpi della Corte
  c o s t i t u z i o n a l e , m a v a i n plateale e d
  irrimediabile contrasto con la stessa riforma
  Madia del pubblico impiego.
  Infatti, il dlgs 75/2017, nell' intento di
  disciplinare con chiarezza l' ambito di
  competenza della contrattazione collettiva, con
  l' articolo 11 ha integralmente modificato l'
  articolo 40, comma 1, del dlgs 165/2001, il cui
  testo vigente è oggi il seguente: «La
  contrattazione collettiva disciplina il rapporto di
  lavoro e le relazioni sindacali e si svolge con le
  modalità previste dal presente decreto. Nelle
  materie relative alle sanzioni disciplinari, alla
  valutazione delle prestazioni ai fini della
  corresponsione del trattamento accessorio,
  della mobilità, la contrattazione collettiva è
  consentita nei limiti previsti dalle norme di
  legge. Sono escluse dalla contrattazione collettiva le materie attinenti all' organizzazione degli uffici,
  quelle oggetto di partecipazione sindacale ai sensi dell' articolo 9, quelle afferenti alle prerogative
  dirigenziali ai sensi degli articoli 5, comma 2, 16 e 17, la materia del conferimento e della revoca degli
  incarichi dirigenziali, nonché quelle di cui all' articolo 2, comma 1, lettera c), della legge 23 ottobre 1992,
  n. 421».
  Come si nota, quindi, la materia del conferimento degli incarichi dirigenziali, oggetto specifico della
  direttiva di Palazzo Vidoni, è espressamente sottratta alla contrattazione collettiva. Sotto questo aspetto,
  la direttiva è da considerare radicalmente nulla e altrettanto varrebbe per il Ccnl se venisse sottoscritto
  applicando le indicazioni della direttiva medesima. Infatti, ai sensi dell' articolo 2, comma 2, del dlgs
  165/2001 tutte le disposizioni ivi contenute hanno carattere imperativo.
  Di conseguenza, ogni disposizione contrattuale che vada in contrasto con esse risulta affetta
  irrimediabilmente di nullità.
  Al di là degli evidenti e vizi di legittimità della direttiva, essa mira a creare di fatto parte degli obiettivi
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  in Gazzetta/1

  I revisori locali vigilano sull' invio dei dati alla Bdap
  I revisori degli enti locali dovranno vigilare sul
  corretto adempimento degli obblighi di
  trasmissione delle informazioni nelle banche
  dati. A cominciare dalla Bdap, la Banca dati
  d e l l e amministrazioni pubbliche. A questo
  scopo i revisori dovranno registrarsi nel
  s i s t e m a B d a p ­Bilanci a r m o n i z z a t i p e r
  accedere e visualizzare tutti i documenti
  contabili (schemi di bilancio, piano dei conti
  integrato, piano degli indicatori e dei risultati)
  relativi all' ente ( o a g l i enti) d i p r o p r i a
  competenza. In quest' ottica, il questionario
  finalizzato alla predisposizione delle relazioni
  sul bilancio di previsione degli enti locali per il
  triennio 2018­2020 non dovrà contenere
  duplicazioni di dati contabili reperibili sulla
  Bdap.
  Lo ha chiarito la sezione autonomie della Corte
  dei conti nella delibera n. 8 del 10 aprile 2018
  (pubblicata sul Supplemento ordinario n. 22
  allegato alla Gazzetta Ufficiale n. 105 dell' 8
  maggio 2018). Delibera che ha approvato le
  linee guida per la relazione dei revisori dei
  c o n t i (comunali, p r o v i n c i a l i e d e l l e c i t t à
  metropolitane) sui bilanci 2018­2020.
  I magistrati contabili richiamano i revisori a
  vigilare attentamente sulla corretta osservanza
  dei principi sanciti dal dlgs 118/2011, ormai a
  regime, nonché sulla correttezza e puntualità degli adempimenti, nel rispetto delle prescrizioni e dei
  termini di legge. La Corte raccomanda infine un' attenta verifica della corretta gestione del Fondo
  pluriennale vincolato e del Fondo crediti di dubbia esigibilità.
  © Riproduzione riservata.

                                                                                        FRANCESCO CERISANO

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                                                                                                             28
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  Sicurezza, entro il 15/6 le richieste di contributo
  I comuni hanno tempo fino al 15 giugno per
  richiedere al ministero dell' interno i contributi
  per le spese di progettazione di opere
  pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e
  del territorio. Lo prevede il dm 27/4/2018,
  pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 104 del 7
  maggio scorso, che ha anche approvato il
  modello per la domanda. Sul piatto ci sono 25
  milioni per quest' anno e 30 milioni per il 2019
  (in tal caso, la richiesta dovrà esser presentata
  entro il 15 giugno del prossimo anno). Intanto,
  nei giorni scorsi, il Viminale ha provveduto a
  versare ai sindaci il 66% dei circa 6,2 miliardi
  del fondo di solidarietà comunale, erogando
  una cifra che complessivamente vale circa 4
  miliardi di euro. Lo ha reso noto un comunicato
  dello stesso Viminale, che segue a ruota la
  pubblicazione del Dpcm di riparto del 7 marzo
  2018 sulla Gazzetta Ufficiale n. 83 del 10
  aprile scorso (si veda ItaliaOggi del 4/5/2018).
  Il provvedimento ha recepito l' accordo
  raggiunto fra Governo e associazioni
  rappresentative prima di Natale per distribuire
  le risorse destinati ai municipi delle 15 regioni
  a statuto ordinario, nonché di Sicilia e
  Sardegna (i territori a statuto speciale del Nord
  sono esclusi da questo meccanismo). Il fondo
  è suddiviso in due quote: la prima (che vale
  circa 3,7 miliardi) serve a compensare i mancati gettiti Imu e Tasi derivanti dalle detassazioni introdotte
  dalla legge di stabilità 2016, mentre la seconda (alimentata dagli tessi comuni con una quota dell' Imu
  pari a circa 2,7 miliardi) viene distribuita seconda una logica di «perequazione». Mentre nelle isole,
  quest' ultima guarda solo alla spesa storica, nelle altre regioni viene attribuito un peso ogni anno
  crescente alla componente «federalista» basata sul differenziale fra capacità fiscali e fabbisogni
  standard. Cattive notizie per gli enti in ritardo con la trasmissione dei questionari Sose sui fabbisogni
  standard e, in generale, con i numerosi adempimenti informativi verso l' amministrazione statale, che
  resteranno a secco finché non si metteranno in regola. Nessun problema, invece, per chi non ha ancora
  inviato il certificato al rendiconto 2017, visto che per l' invio c' è tempo fino al prossimo 31 maggio. Chi
  non rispetterà tale scadenza, si vedrà bloccato il versamento del saldo previsto entro la fine di ottobre.
  Rubinetti chiusi per gli enti con fondo negativo, i quali si vedranno decurtare i ritrasferimenti delle
  proprie entrate tributarie.

                                                                                               MATTEO BARBERO

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                                                                                                                 29
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  In Gazzetta/2

  Tempi contingentati per le procedure di pre­dissesto
  Procedure di pre­dissesto con tempi
  contingentati. È questa una delle più importanti
  indicazioni contenuta nella deliberazione n .
  5/2018, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale di
  ieri, con la quale la Corte dei conti, Sezione
  delle Autonomie, ha approvato le nuove linee
  guida e il relativo schema istruttorio per l'
  e s a m e d e l piano di riequilibrio finanziario
  pluriennale ai sensi dell' art. 243­quater del
  Tuel. L' intervento si è reso necessario in
  ragione della intensa evoluzione normativa che
  ha interessato l' istituto introdotto dal dl
  174/2012 per fornire un' alternativa al dissesto
  a g l i enti c h e p r e s e n t a n o g r a v i c r i t i c i t à
  finanziarie. Fra le modifiche più recenti,
  ricordiamo quelle introdotte dalla legge di
  bilancio 2018 (l 205/2017), che fra l' altro ha
  modificato la durata massima dei piani, i n
  origine stabilita in cinque anni, poi dilatata a
  dieci anni e ora compresa tra quattro e venti
  anni in ragione del rapporto tra le passività da
  ripianare nel medesimo e l' ammontare degli
  impegni di cui al titolo I della spesa del
  rendiconto dell' anno precedente.
  Da qui l' esigenza di una rivisitazione delle
  linee guida del 2012, in modo da poter offrire
  ancora a tutti gli attori un supporto chiaro che,
  da un lato, risolva (ove possibile) ex ante i
  dubbi interpretativi e, dall' altro, fornisca schemi contabili ed indici di valutazione sia della gravità della
  situazione di squilibrio che della sostenibilità delle manovre di risanamento e della loro congruità
  rispetto al fine di ripristinare stabilmente l' equilibrio dell' ente.

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                                                                                                                    30
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