COMUNE DI RUSSI Mercoledì, 09 maggio 2018
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COMUNE DI RUSSI Mercoledì, 09 maggio 2018 Prime Pagine 09/05/2018 Prima Pagina Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 1 09/05/2018 Prima Pagina Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 2 Cronaca 09/05/2018 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 2 «Abbiamo ricevuto solo solidarietà Mi vergogno di essere... 3 08/05/2018 Ravenna Today Le opere dei giovani artisti in "Nouvelle Vague" 5 08/05/2018 Ravenna Today Meraviglie segrete: i giardini da scoprire a Russi 6 sport 09/05/2018 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 21 Colpo del Russi, Cral Mattei e Stella fanno valere il fattore campo 7 09/05/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 69 Acsi, Russi e Bunge pronte per i playoff 8 09/05/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 69 Colpaccio del Russi che questa sera può chiudere i conti col... 9 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 09/05/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 9 Jacopo Giliberto I nuovi «termometri» per le utilities 10 09/05/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 19 Alessandro MastromatteoBenedetto Santacroce L' efattura dribbla l' accreditamento 13 09/05/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 19 Marco Magrini Split payment, fiduciarie all'... 16 09/05/2018 Italia Oggi Pagina 8 LUIGI GIORDANO * La semplificazione però semplifica la vita solo ai dipendenti 18 09/05/2018 Italia Oggi Pagina 8 CARLO VALENTINI Mancano 2,5 milioni di dipendenti 20 09/05/2018 Italia Oggi Pagina 33 DOMENICO CHIOFALO Irregolarità catastali, atti sanabili 22 09/05/2018 Italia Oggi Pagina 34 FRANCO RICCA Split payment di larghe vedute 24 09/05/2018 Italia Oggi Pagina 37 LUIGI OLIVERI Ccnl dirigenti, incarichi out 26 09/05/2018 Italia Oggi Pagina 37 FRANCESCO CERISANO I revisori locali vigilano sull' invio dei dati alla Bdap 28 09/05/2018 Italia Oggi Pagina 37 MATTEO BARBERO Sicurezza, entro il 15/6 le richieste di contributo 29 09/05/2018 Italia Oggi Pagina 37 MATTEO BARBERO Tempi contingentati per le procedure di predissesto 30
9 maggio 2018 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 1
9 maggio 2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 2
9 maggio 2018 Pagina 2 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Cronaca «Abbiamo ricevuto solo solidarietà Mi vergogno di essere ravennate» Non era presente ieri a Bologna all' ultima udienza del processo d' appello delle 38 orfanelle irriducibili all' idea di non vedersi riconoscere come eredi legittime dei beni del conte Carlo Galletti Abbiosi così come stabilito dalla sentenza di primo grado. Cristina Rizzi, figlia di una delle ospiti dell' orfanotrofio attenderà la fine dell' anno per conoscere la sentenza che potrebbe ribaltare quanto disposto a Ravenna nel 2012 dal giudice civile. L' invettiva «Il governo irlandese racconta Cristina Rizzi ha risarcito le donne sfruttate delle case Magdalene. Qui invece si è voluto insabbiare tutto. Mi vergogno di essere ravennate. Abbiamo ricevuto tanta solidarietà ma oltre ai tanti enti che si sono impossessati del patrimonio del conte voglio ricordare che anche tanti cittadini che hanno avuto contatti con la struttura e si sono impossessati di arre Cristina Rizzi di, quadri e gioielli. Mia madre è stata ospite dal 1945 per otto anni, un' esperienza da lager. I capitali da investire per il bene e la formazione delle orfane sono andati investiti altrove. Mia madre che tanto ha sofferto voleva lasciare nelpassato questastoria ma non è giusto e non lo è neanche nei confronti delle volontà del conte, notaio e figlio di notaio che aveva redatto un testamento inattaccabile. E io stessa mi sono sentita un' orfanella». Delle 131 ricorrenti ne sono rimaste poco meno di 40 a ricordare una vicenda lunga ol tre un secolo e Cristina Rizzi ha voluto raccogliere in un libro la lunga storia. La storia controversa Nel volume "Il testamento tradito. La beffa dopo l' inganno" prende corpo il caso che ha avuto un' eco nazionale con la ricostruzione dei fatti a partire dal 1867, anno della morte del conte Galletti Abbiosi. L' ingente patrimonio in assenza di figli fu destinato alla realizzazione di un orfanotrofio per bambine tra i 7 e i 12 anni gestito da un comitato formato dall' arcivescovo di Ravenna, dal canonico più anziano della diocesi metropolitana, dal sindaco, dal presidente della Cassa di Risparmio di Ravenna e dal primo massaro della Casa Matha. «Ci sono in gioco soggetti troppo potenti asserisce Cristina Rizzi non ho ricevuto querele per il mio libro, ci sono atti dell' archivio di Stato e notizie già pubblicate. Il conte possedeva mezza Ravenna e terreni anche a Russi e la città gli ha reso ben poco onore, seppellendo la sua memoria». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 3
8 maggio 2018 Ravenna Today Cronaca Le opere dei giovani artisti in "Nouvelle Vague" Sabato 12 maggio, alle ore 18, nell' ex Chiesa in Albis di piazza Farini, viene inaugurata la nuova edizione di "Nouvelle Vague", rassegna dedicata ai giovani artisti che si stanno formando presso l' Accademia di Belle Arti. In questa occasione, assieme ai giovani che provengono dalla Scuole di Pittura e di Scultura dell' Accademia di Bologna, anche gli allievi della storica Accademia comunale di Ravenna, che presentano opere musive frutto delle originali ricerche che da anni qualificano la Scuola ravennate. "Nuovelle Vague" è un' occasione per osservare le procedure attraverso le quali l' arte contemporanea si compie. E questo a cominciare dalle giovani generazioni. Giorni e orari di apertura: martedì e venerdì dalle 10.00 alle 12.30, sabato e domenica dalle 16.00 alle 18.30. La mostra prosegue fino a domenica 27 maggio presso l' ex Chiesa in Albis e lo spazio espositivo "Un Punto in Comune", entrambi in piazza Farini a Russi. Opere di: Zeno Bertozzi, Greta Di Poce, Isotta Folli, Daniele Gagliardi, Lucrezia Roncadi, Melissa Torelli, Rachele Torini, Davide Zulli, Roberta Maioli, Giona Colinelli. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 5
8 maggio 2018 Ravenna Today Cronaca Meraviglie segrete: i giardini da scoprire a Russi "Meraviglie Segrete" è una manifestazione di giardini aperti nella campagna ravennate. Lo spirito che anima la rassegna è quello di evocare la meraviglia e lo stupore per un bel giardino nel pieno della fioritura, che incanta e suscita emozioni. Sabato 12 e domenica 13 maggio, 76 giardini privati e pubblici saranno aperti al pubblico. Giardini privati, quindi, che diventano pubblici per un fine settimana all' insegna della cultura del verde, del tempo libero e della tradizionale ospitalità del nostro territorio. Un mondo che non vuole chiudersi in se stesso, ma aprirsi all' allegria dei visitatori. Gli appuntamenti peculiari per il territorio di Russi sono: Area di riequilibrio ecologico Villa Romana via Fiumazzo 25/b Russi sabato 12 e domenica 13 maggio: visita guidata gratuita ore 9.00 e ore 17.30, max 30 persone tel. 0544 587660 (chiamare al mattino) Giardino Patrizia Dalla Valle via Provinciale Prada 11, Prada domenica 13 maggio ore 17.00: D' arte, d' incanto e d' altre bellezze in giardino con Emanuela Fiori, direttrice del Museo Nazionale di Ravenna e Basilica di Classe, e Paolo Tasini, giardiniere Museo Vita Contadina in R o m a g n a v i a X V I I N o v e m b r e 2 / a , San Pancrazio domenica 13 maggio: ore 10.00 Laboratorio sulla lavorazione del pane, ore 14.00 Partenza pedalata, ore 14.00 Camminata ai giardini di San Pancrazio Parco Orto di Faentin via E. Farini 29, San Pancrazio Simulazione di aratura e semina con antichi strumenti agricoli. Esposizione di quadri e lavori su tavola di legno dell' artista Mauro Masetti L' essenza di Annetta via Viazza 3, Prada sabato 12 maggio: ore 16.00 "Essenze aromatiche dal prato al giardino" con Sauro Biffi, direttore del Giardino delle erbe di Casola Valsenio domenica 13 maggio: Poli Hops, varietà di piante di luppolo. Il Sigillo, articoli per giardino realizzati con materiale di recupero. Gualtieri Agricolae Giovanni, pasta integrale 100% grano duro Senatore Cappelli. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 6
9 maggio 2018 Pagina 21 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) sport PROMOZIONE / GARAUNO PLAYOFF & PLAY OUT Colpo del Russi, Cral Mattei e Stella fanno valere il fattore campo I quarti di finale partono subito col botto per il Basket Club Russi, che sbanca il parquet del Castiglione Murri ipotecando il passaggio del turno. Vittorie casalinghe sofferte ma importanti per Cral Mattei e Stella che si impongono in volata sulle bolognesi Pgs Bellaria e Ghepard. Nei play out, invece, sconfitta esterna per il Massa a Sasso Marconi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 7
9 maggio 2018 Pagina 69 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) sport Volley serie D Tutti i verdetti per le ravennati in campo maschile e femminile Acsi, Russi e Bunge pronte per i playoff NELLA 26ª e ultima giornata del girone D femminile di serie D, l' Acsi in casa supera 31 (2025, 2518, 2518, 2523) il Castel San Pietro ma manca l' aggancio alla vetta, rimanendo a una sola lunghezza di distanza dal Rimini. Nelle semifinali dei playoff le ravennati 'pescano' le piacentine del Carpaneto, quinte nel girone A. Saluti con sconfitte esterne invece per Alfonsine, ko a Imola in quattro set a Imola (2520, 2225, 25 15, 2520), e la già retrocessa Olimpia Master, che a Budrio viene liquidata 30 (7, 10, 13). Classifica: Rimini 65 punti, Acsi Ra 64, Nettunia Bo 58, Pontevecchio Bo 54, Castel San Pietro 52, Budrio 51, Alfonsine 45, Imola 41, San Lazzaro 39, Top Motor 22, Riccione 21, Acerboli 16, Cesenatico 10, Olimpia Master 8. Verdetti: Rimini in C; Acsi, Nettunia, Pontevecchio e Castello ai playoff; Acerboli e Cesenatico ai playoff; Olimpia Master in Prima Divisione. GIRONE C FEMMINILE. Chiude in bellezza la neopromossa Massa, vittoriosa sul proprio campo sul Casalecchio in tre frazioni (15, 17, 20), mentre il Russi la spunta al tiebreak a Vado (2517, 1925, 2025, 2624, 1115) e accede alle semifinali playoff, dove se la vedrà con le reggiane dell' Everton, seconde del girone B. Perdono infine sia il fanalino di coda Teodora, a domicilio 31 contro l' Ostellato (1125, 2121, 1325, 1625), sia il Reda, in tre parziali a Castenaso contro il Villanova (28, 22, 22). Classifica: Massa 74 punti, Venturoli Bo e Forlì 59, Molinella 57, Russi 47, Casalecchio 40, Vado 38, Migliaro e Ostellato 34, Around T. Cesena 33, Reda 25, Villanova Bo 24, Calderara 18, Teodora 4. Verdetti: Massa in C; Venturoli, Forlì, Molinella e Russi ai playoff; Villanova e Calderara ai playout; Teodora in Prima Divisione. Girone C maschile. Ennesima vittoria per la prima della classe Fulgur Burson, che espugna 31 Budrio 2523, 1525, 1625, 1725) e raggiunge la brillante quota di 70 punti. Al PalaCosta i baby della Bunge la spuntano al tiebreak sui bolognesi della Zinella (2426, 2517, 2522, 2225, 1725) e si piazzano terzi: i giovani ravennati nelle semifinali playoff sfideranno i modenesi dell' Unione90, quarti classificati nel girone B. Tonfo finale invece per la Scuola di Pallavolo, che comunque non vede rovinare una stagione positiva per via della sconfitta in tre set a Crevalcore (24, 20, 16). Classifica: Bagnacavallo 70 punti, Viserba 61, Bunge 52, Yz Bo 50, Pontelagoscuro 44, Crevalcore 40, Scuola di Pallavolo 37, Ferrara e Bellaria 34, Sesto Imolese 31, San Lazzaro 26, Zinella Bo 25, Around T. Cesena 24, Budrio 18. Verdetti: Bagnacavallo in C; Viserba, Bunge, Yz e Pontelagoscuro ai playoff; Around T. e Budrio in Prima Divisione. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 8
9 maggio 2018 Pagina 69 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) sport Basket Promozione Ok anche la Spem Colpaccio del Russi che questa sera può chiudere i conti col Castiglione Murri SONO iniziati all' insegna delle formazioni ravennati i playoff del campionato di basket di Promozione, con una doppia vittoria che potrebbe valere il derby in semifinale. Il colpo di giornata lo ha piazzato il Russi (Grazzi ne, Bagioni 1, Castellari, Samori 13, Beghi 11, Laghi 10, Montanari 2, Porcellini 22, Stefanelli, Balzani 6, Rosti 1, Spiriti 3. All. Tesei), che a sorpresa, ma con pieno merito, ha sbancato 6959 (parziali 1717; 3831; 5344), il campo del Castiglione Murri Bologna, prima classificata del girone E. Ora i romagnoli dovranno chiudere la serie stasera, alle 21, davanti al pubblico amico in gara 2, per non doversi giocare tutto in trasferta domenica alle 19.30 in gara 3. Vince soffrendo la Spem Ravenna (Bergamaschi 4, Bigazzi 2, Bruni 9, Cirillo 4, Gigante, Morigi 16, Piani 11, Tocchi 6, Vistoli 9, Zudetich 4, Mazzott. All. Casciello), battendo al fotofinish 5655 (1413; 3030; 4744) il Pgs Bellaria Bologna. La seconda sfida in terra emiliana è in programma stasera alle 21.30 e l' eventuale 'bella' venerdì alle 21.30 alla Morigia. PASSANDO ai playout, il Massa (Ugulini 2, Montanari, Orselli, Lo Monaco, Berardi L. 12, Guardigli 2, Berardi R. 1, Asioli M. 3, Pinardi 5, Asioli G.M. 3, Valenti, Pongolini 7. All. Bertini) cade 3547 (812; 16 25; 3137) sul parquet del Csi Sasso Marconi: oggi alle 21.30 a Massa Lombarda ci sarà la seconda sfida, mentre l' eventuale gara 3 è in programma sabato alle 18.30. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 9
9 maggio 2018 Pagina 9 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali I nuovi «termometri» per le utilities La raccolta dei rifiuti costa il 29% meno del previsto in FriuliVenezia Giulia e il 36% in più a Palermo In FriuliVenezia Giulia dove la raccolta differenziata è pervasiva, dove le città hanno dimensioni ridotte e dove molta parte degli abitanti vivono in campagna la nettezza urbana spende 240,93 euro per ogni tonnellata di spazzatura raccolta, il 29% in meno rispetto ai 337,26 euro teorici di quel tipo di zona. A Roma il servizio rifiuti spende 406,03 euro la tonnellata rispetto a una spesa teorica che per la città è stimata in 349,8 euro. Palermo ha il rapporto peggiore: il contesto palermitano consentirebbe di spendere 404,16 euro per ogni tonnellata e invece il costo reale addirittura è 550,47 per tonnellata di rifiuti (+36%). Questi numeri sono un modo in cui gli economisti cercano termometri che possano misurare in modo chiaro la febbre delle aziende di servizi pubblici locali, quelle che una volta venivano chiamate in modo generico "municipalizzate". N e l settore d e i rifiuti e n e l settore d e g l i acquedotti ci sono molti strumenti di misura, ma non mostrano alcuna correlazione fra loro. Si sa quanto fattura un' azienda di rifiuti e quanta immondizia raccoglie, si sa quanto pervasiva sia la raccolta differenziata e si conosce l' indice di gradimento del servizio. Si analizzano gli investimenti di un acquedotto, le perdite dalle tubature, la presenza di colibatteri o solventi clorurati. Ma sono rilevazioni non correlate fra loro e di queste aziende non si conosce l' efficacia ed efficienza reale. Tre domande (una un po' spinosa) Domanda: gli investimenti in camion compattatori (rifiuti) e l' acquisto di tubazioni di gres (acqua potabile) sono stati ben indirizzati o sono soldi dissipati? Domanda: gli slogan come "bene comune" hanno senso reale o sono velleità per utopisti delle belle parole? Domanda abbastanza spinosa e rivelatrice: l' attività della "municipalizzata" è uno strumento il cui fine è il cittadino, oppure i termini sono invertiti e il cittadino è lo strumento per conseguire come fine l' azienda? Due economisti incrociano i diversi strumenti di lettura economici, di efficienza, di qualità del servizio alla ricerca di un termometro di misurazione molto più aderente alla reale efficienza delle aziende di servizi pubblici locali. Ecco per il segmento dei rifiuti Massimo Beccarello (Università Bicocca) con lo studio «Il servizio di gestione della raccolta e smaltimento d e i rifiuti urbani in Italia: valutazioni di efficienza e proposte di regolamentazione», condotto insieme con Giacomo Di Foggia. Ed ecco per il settore idrico Andrea Gilardoni (Università Bocconi) con l' evento «L' industria idrica italiana in una prospettiva europea». Entrambi gli economisti hanno interrelato le loro analisi economiche e di mercato Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 10
9 maggio 2018 Pagina 9 Il Sole 24 Ore
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9 maggio 2018 Pagina 19 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Adempimenti. Per i gruppi di società il codice identificativo attribuito a un intermediario consente di gestire più posizioni L' efattura dribbla l' accreditamento Accesso al canale anche solo con la Pec e il servizio web dell' Agenzia L' ansia da fattura elettronica cresce e i contribuenti più intraprendenti vogliono subito sperimentare tutti i servizi messi a disposizione dal fisco per ottemperare all' obbligo imposto in due step: dal 1° luglio 2018 per carburanti e subappalti Pa e poi dal 1° gennaio 2019 per tutte le altre operazioni. Come già vissuto con la fattura Pa la partenza è caratterizzata da dubbi e quesiti che nascono spontanei dalla rete e che trovano risposte puntuali nei meccanismi che informano il sistema di interscambio. È pur vero che l' agenzia delle Entrate negli ultimi mesi, per andare incontro agli operatori ha introdotto nuove funzionalità pienamente operative solo da fine maggio. Più in dettaglio i quesiti pervenuti dai lettori a l l a c a s e l l a e m a i l ilmiogiornale@ilsole24ore.com riguardano per lo più le modalità di collegamento al sistema di interscambio ovvero le funzionalità di dialogo con il sito delle Entrate. Va ricordato che già da ora può rivelarsi utile seguire con attenzione le istruzioni formulate nelle specifiche tecniche allegate al provvedimento 89757/2018, che distinguono puntualmente le diverse condizioni in cui possono trovarsi i contribuenti. L' abilitazione Il primo passo da fare è l' abilitazione del canale di trasmissione. In alternativa il dialogo con lo Sdi può essere: la posta elettronica certificata (Pec), un canale web fruibile attraverso il servizio «Fatture e corrispettivi»; un sistema di cooperazione amministrativa (servizio SdiCoop) e un servizio di trasmissione dati tra terminali interconnessi (servizio SdiFtp). Per ognuno di questi canali esiste una procedura di collegamento ovvero di accreditamento. Una delle domande pervenute si pone il problema di come ottenere il codice identificativo dallo Sdi e come si dialogherà con lo stesso tramite un intermediario. Parlando di codice identificativo è chiaro che si parla di uno dei servizi (SdiCoop e SdiFtp) per i quali è necessario un vero e proprio accreditamento al sistema. Il dubbio che pone il lettore è che cosa succede se al canale per le singole società di un gruppo si accredita un intermediario. In questo caso il codice identificativo viene attribuito all' intermediario e può essere abilitato per più posizioni (fino a 100). Pertanto a fronte di un unico codice identificativo si avrà a disposizione un accesso distinto per ogni impresa. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 13
9 maggio 2018 Pagina 19 Il Sole 24 Ore
9 maggio 2018 Pagina 19 Il Sole 24 Ore
9 maggio 2018 Pagina 19 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Rapporti tra le Pa. Per la circolare 9/E/2018 l' applicazione della scissione è legata all' intestazione sostanziale e non formale delle quote Split payment, fiduciarie all' esametitolarità Le ulteriori interpretazioni dell' agenzia delle Entrate sullo split payment, con lo spirito della semplificazione ma anche della prevalenza della sostanza sulla forma, forniscono criteri innovativi per l' applicazione soggettiva dello specifico adempimento. In particolare, con la circolare 9/E/2018 le E n t r a t e a f f r o n t a n o i l t e m a d e l l e società fiduciarie e dei compensi del consulente tecnico d' ufficio del giudice, giungendo a delle conclusioni che impongono ai soggetti interessati di rivalutare la propria posizione rispetto all' obbligo di scissione dei pagamenti. Inoltre, la circolare riafferma l' efficacia delle novità che, in base al mutato quadro normativo e interpretativo, decorrono dalle operazioni in relazione alle quali la fattura sia stata emessa e la cui imposta sia divenuta esigibile dal 1° gennaio 2018 e permarranno fino al 30 giugno 2020 o comunque fino a quando opererà la speciale misura di deroga rilasciata dal Consiglio della Ue ai sensi della direttiva in materia di Iva. Le società fiduciarie L' Agenzia propende per l' applicabilità o meno della disciplina dello split payment ancorata al presupposto sostanziale e non formale dell' intestazione delle quote di partecipazione. Di conseguenza, a prescindere della qualifica di proprietaria da parte della società fiduciaria, la verifica del requisito deve essere fatta sul soggetto a cui le quote devono essere ricondotte e se questo sia da ricondurre ai profili split payment in base alle ordinarie previsioni dei requisiti soggettivi della disciplina (Pa, fondazione e/o società controllata o partecipata da Pa o soggetto split payment). Alla luce delle indicazioni le società potenzialmente interessate dovranno valutare la loro posizione rispetto alla presenza o meno negli elenchi già pubblicati dal dipartimento Finanze. Compensi ai Ctu Per i compensi e onorari, relativi alle prestazioni rese dal Ctu, titolare passivo del rapporto di debito è la parte esposta all' obbligo di sopportare l' onere economico sulla base del provvedimento del giudice con la conseguenza che l' amministrazione giudiziaria non effettua alcun pagamento di corrispettivi ai Ctu a proprio effettivo carico. In base a tale presupposto il caso specifico viene escluso dall' applicazione della scissione dei pagamenti con l' obiettivo prioritario di ottenere una semplificazione del procedimento (in linea con altre fattispecie similari della circolare 27/E/2017) evitando un doppio passaggio di solo denaro e un onere operativo a carico dell' amministrazione giudiziaria, anche se la fattura è intestata a quest' ultima e la stessa è una Pa che, nei propri acquisti, è Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 16
9 maggio 2018 Pagina 19 Il Sole 24 Ore
9 maggio 2018 Pagina 8 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali La telematica è perentoria ma anche claudicante molto spesso La semplificazione però semplifica la vita solo ai dipendenti pubblici Semplificazione è un termine ormai inflazionato, che spesso sentiamo ripetere da ogni membro del governo che si avvicenda su una poltrona e che, come il capitano Achab, cerca di arpionare la balena bianca «pubblica amministrazione». La semplificazione non c' è mai stata, ovvero c' è stata verso una sola direzione, semplificare la vita ai dipendenti e ai dirigenti d e l l a p.a.. Noi professionisti lo sappiamo bene, soprattutto quelli che hanno a che fare con le piccole imprese, che nella battaglia di una crisi senza fine, cercano di operare aprendo una attività, con la speranza di poter portare a casa il minimo indispensabile, lasciato da una tassazione fuori dal normale. Prendiamo il caso delle cosiddette procedure telematiche del sito «Impresa in un giorno», dove la preposizione «in», non ha luogo di esistere e dovrebbe essere sostituita dall' avverbio «forse». Una procedura cosi farraginosa e tecnica da destare perplessità anche in un informatico di professione. Impresa in un giorno, o Impresa forse un giorno, nasce con l' intento di presentazione della Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) ai comuni, dovrebbe essere di facile utilizzo compilabile e fruibile da qualsiasi contribuente, ma anche in questo caso la presunta semplificazione, non solo viene burocratizzata e fagocitata dalla presentazione di svariata documentazione, autocertificazioni, diritti, comunicazioni ecc., ma la compilazione stessa diretta del modello Scia ha spesso blocchi, le schermate si fermano nella digitazione e talvolta si viene sbattuti fuori dal sito con l' obbligo di ricominciare tutta la procedura. In barba a qualsiasi tipo di semplificazione modelli e procedure sono contenuti in manuali, forse meglio dire in veri e propri libri, difficili da interpretare anche per chi ha fatto dell' informatica la sua professione. Si aggiunga che i siti di alcuni comuni, spesso non riportano l' insieme della documentazione da allegare, ci si deve recare ancora al vecchio sportello per avere contezza della volumetria di carte da scannerizzare (rigorosamente in formato Acrobat Pdf/A, più leggero, e non Acrobat Pdf, evidentemente per non riempire le caselle postali dei riceventi) per avere il quadro completo nel quale professionisti e cittadini devono districarsi. L' obiettivo finale sembra essere quello di semplificare il lavoro alla p.a. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 18
9 maggio 2018 Pagina 8 Italia Oggi
9 maggio 2018 Pagina 8 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Secondo l' Adapt (fondata da Marco Biagi) la pubblica amministrazione è troppo carente Mancano 2,5 milioni di dipendenti Avremmo il tasso d' occupazione migliore d' Europa Sorpresa. I pubblici dipendenti sono troppo pochi. A sostenerlo non è (come al solito) il sindacato ma l' Adapt, ovvero l' Associazione per gli studi sul lavoro e le relazioni industriali, strettamente collegata all' università di ModenaReggio Emilia e ad altri atenei e fondata da Marco Biagi, il giuslavorista ucciso dalla Brigate Rosse perché stava lavorando quale consulente di Roberto Maroni (a quel tempo, 20012002, ministro del Welfare) alla riforma della legislazione sul lavoro, con l' obiettivo di promuoverne la flessibilità. L' autorevolezza della fonte (e la meticolosità dei dati raccolti) rendono importante il dossier, destinato a fare discutere. Sostiene l' equipe di Adapt (Maria Luisa Bianco, Bruno Contini, Nicola Negri, Guido Ortona, Francesco Scacciati, Pietro Terna, Dario Togati), tutti docenti delle università del Piemonte Orientale e di Torino: «Continuare a ignorare la necessità di una massiccia espansione dell' o c c u p a z i o n e n e l settore pubblico s t a diventando sempre più pericoloso. La soluzione di alcuni problemi, enormi, che molto dipendono da questa carenza (anche se ovviamente non del tutto) diventa ogni giorno più difficile. Ci riferiamo alla carenza di domanda interna, alla disoccupazione giovanile e all' inefficienza della pubblica amministrazione». La ricerca indica che in Italia gli occupati nella pubblica amministrazione sono 3.055.000, 48.9 per mille abitanti. Il nostro Paesi si ritrova all' ultimo posto nella classifica europea, capeggiata dalla Svezia (141,1 occupati nella pubblica amministrazione ogni mille abitanti) e seguita da Francia (83,2), Inghilterra (78), Spagna (60,5), Grecia (56,5), Germania (52,5). L' Italia è inoltre al penultimo posto nella percentuale (13,6) dei dipendenti della pubblica amministrazione rispetto al totale degli occupati. Solo la Germania ha un valore inferiore (10,6) mentre il gruppo degli altri Paesi registra il 28,6 della Svezia, il 21,4 della Francia, il 18 della Grecia, il 16,4 dell' Inghilterra, il 15,7 della Spagna. Commentano gli autori: «Se nella pubblica amministrazione ci fossero i circa 2.500.000 addetti che ci mancano per raggiungere le percentuali di Francia e Regno Unito il nostro tasso di occupazione passerebbe dal 62.3% (il penultimo in Europa) al 69%. In sostanza: la minore occupazione dell' Italia non dipende dalle caratteristiche del mercato del lavoro privato ma dal sottodimensionamento della produzione di servizi pubblici. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 20
9 maggio 2018 Pagina 8 Italia Oggi
9 maggio 2018 Pagina 33 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali studio del consiglio nazionale del notariato Irregolarità catastali, atti sanabili È confermabile l' atto nullo per mancanza delle menzioni prescritte in tema di conformità catastale. Lo studio 92018/C approvato dalla Commissione studi civilistici del Consiglio nazionale del Notariato esamina alcuni aspetti operativi della nuova norma di cui al comma 1 ter dell' art. 29 della L. 27 febbraio 1985, n. 52. Il legislatore ha infatti provveduto, sulla falsariga di quanto già previsto in materia urbanistica, a mitigare le gravi conseguenze sulla circolazione conseguenti ad un' ipotesi di nullità assoluta ed insanabile. Queste sono le cause di nullità che sono adesso considerate sanabili e che definiscono l' ambito di applicazione della nuova normativa: la mancanza del riferimento alle planimetrie depositate in catasto; la mancanza della dichiarazione, resa dagli intestatari, della conformità allo stato di fatto dei dati catastali e d e l l e planimetrie; l a m a n c a n z a d e l l ' attestazione di conformità rilasciata da un tecnico abilitato. La norma non fa riferimento esplicito alla mancanza dei dati di identificazione (ipotesi alquanto estrema ma pur sempre possibile), ma secondo l' interpretazione del Notariato si tratta di una mera svista del legislatore e non vi può essere dubbio che sulla base di un' interpretazione teleologicamente orientata (al fine di evitare i gravi problemi che possono derivarne per la sicurezza dei traffici giuridici) si debba ammettere la conferma anche nel caso in esame. La norma ovviamente mira a tutelare la certezza dei traffici giuridici per il caso di violazioni meramente formali e, quindi, la sanabilità dipende comunque dal fatto che sostanzialmente vi sia la conformità catastale. L' atto di conferma è infatti possibile solo qualora la mancanza di riferimento alle planimetrie, della dichiarazione di conformità o dell' attestazione del tecnico non siano dipese «dall' inesistenza delle planimetrie o dalla loro difformità dallo stato di fatto». Occorre quindi che si tratti di un difetto meramente formale del titolo e non di una mancanza sostanziale di conformità; ammettere un atto di conferma senza tali presupposti avrebbe di fatto vanificato la ratio della norma, consentendo la circolazione giuridica di immobili non conformi sotto il profilo catastale. L' atto nullo è dunque confermabile solo se: pur mancando il riferimento alle planimetrie depositate in catasto, esse comunque esistessero e fossero effettivamente depositate alla data dell' atto; pur mancando la dichiarazione di conformità o l' attestazione del tecnico, vi fosse alla data dell' atto la conformità allo stato di fatto; pur mancando i dati identificativi dell' immobile, tali dati comunque esistessero alla data dell' atto (e quindi il Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 22
9 maggio 2018 Pagina 33 Italia Oggi
9 maggio 2018 Pagina 34 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Secondo le Entrate nelle fondazioni non è necessario il 70% per applicare il regime speciale Split payment di larghe vedute Conta il controllo pubblico, non la quota di partecipazione Split payment più ampio: nel sistema speciale di pagamento dell' Iva rientrano anche le fondazioni sottoposte al controllo pubblico attraverso la nomina degli organi di gestione, indipendentemente dalla quota di partecipazione pubblica al fondo di dotazione. Questa l' indicazione di maggiore rilievo contenuta nella circolare dell' agenzia delle entrate n. 9/E del 7 maggio 2018 (si veda ItaliaOggi del 8/05), per quanto riguarda l' oggetto principale delle modifiche apportate dal dl n. 148/2017, concernenti l' estensione dell' area di applicazione delle disposizioni dell' art. 17ter del dpr n. 633/72. Secondo avviso dell' agenzia, infatti, sebbene il punto 0b), inserito nel comma 1bis dell' art. 17ter del dpr n. 633/72 dal citato dl 148/2017 con effetto dal 1° gennaio 2018, disponga letteralmente l' applicazione del sistema speciale alle operazioni effettuate nei confronti delle fondazioni partecipate d a amministrazioni pubbliche per una percentuale complessiva del fondo di dotazione non inferiore al 70%, lo spirito e la ratio della norma inducono a ricomprendere nella disciplina particolare anche le fondazioni soggette al controllo di soggetti pubblici attraverso la nomina degli organi di gestione dell' ente, come ad esempio le fondazioni degli Ordini professionali. L' interpretazione, spiega la circolare, è peraltro conforme al parere dell' Anac, secondo cui le fondazioni degli Ordini sono organismi di diritto pubblico rientranti nella gamma degli enti pubblici non economici, soggetti come tali al regime dei contratti pubblici di cui al dlgs n. 50/2016. Sempre sotto il profilo soggettivo, l' agenzia chiarisce inoltre che la menzione delle società controllate direttamente dalla presidenza del consiglio e dai ministeri «ai sensi dell' art. 2359, primo comma, n. 2), del codice civile», contenuta nella lettera a) del comma 1bis dell' art. 17ter, deve intendersi riferita, per ragioni di coerenza logicosistematica, non soltanto al controllo di fatto previsto dal n. 2), ma anche al controllo di diritto di cui al punto 1) dell' art. 2359, primo comma, c.c. Individuazione dei soggetti interessati. La (pur fondamentale) questione dell' individuazione dei requisiti soggettivi per l' assoggettamento allo split payment non rappresenta un problema per i fornitori, considerato che, a seguito delle innovazioni apportate sul punto dal dm 9 gennaio 2018, è rilevante la presenza o meno dei soggetti negli elenchi annualmente pubblicati e costantemente aggiornati dal Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 24
9 maggio 2018 Pagina 34 Italia Oggi
9 maggio 2018 Pagina 37 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali L' atto di indirizzo considera vigenti norme della riforma Madia cassate dalla Consulta Ccnl dirigenti, incarichi out La materia è sottratta alla contrattazione collettiva Una miniriforma delle regole sugli incarichi dirigenziali in contrasto con le limitazioni espresse imposte alla contrattazione collettiva. L' atto di indirizzo rivolto dal Dipartimento della funzione pubblica all' Aran per il rinnovo del contratto collettivo dell' area dirigenza del comparto Funzioni centrali, nel paragrafo «modalità di conferimento degli incarichi» cerca di recuperare alcuni spunti della riforma della dirigenza impostata dal ministro Madia ma naufragata sotto i colpi della Corte c o s t i t u z i o n a l e , m a v a i n plateale e d irrimediabile contrasto con la stessa riforma Madia del pubblico impiego. Infatti, il dlgs 75/2017, nell' intento di disciplinare con chiarezza l' ambito di competenza della contrattazione collettiva, con l' articolo 11 ha integralmente modificato l' articolo 40, comma 1, del dlgs 165/2001, il cui testo vigente è oggi il seguente: «La contrattazione collettiva disciplina il rapporto di lavoro e le relazioni sindacali e si svolge con le modalità previste dal presente decreto. Nelle materie relative alle sanzioni disciplinari, alla valutazione delle prestazioni ai fini della corresponsione del trattamento accessorio, della mobilità, la contrattazione collettiva è consentita nei limiti previsti dalle norme di legge. Sono escluse dalla contrattazione collettiva le materie attinenti all' organizzazione degli uffici, quelle oggetto di partecipazione sindacale ai sensi dell' articolo 9, quelle afferenti alle prerogative dirigenziali ai sensi degli articoli 5, comma 2, 16 e 17, la materia del conferimento e della revoca degli incarichi dirigenziali, nonché quelle di cui all' articolo 2, comma 1, lettera c), della legge 23 ottobre 1992, n. 421». Come si nota, quindi, la materia del conferimento degli incarichi dirigenziali, oggetto specifico della direttiva di Palazzo Vidoni, è espressamente sottratta alla contrattazione collettiva. Sotto questo aspetto, la direttiva è da considerare radicalmente nulla e altrettanto varrebbe per il Ccnl se venisse sottoscritto applicando le indicazioni della direttiva medesima. Infatti, ai sensi dell' articolo 2, comma 2, del dlgs 165/2001 tutte le disposizioni ivi contenute hanno carattere imperativo. Di conseguenza, ogni disposizione contrattuale che vada in contrasto con esse risulta affetta irrimediabilmente di nullità. Al di là degli evidenti e vizi di legittimità della direttiva, essa mira a creare di fatto parte degli obiettivi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 26
9 maggio 2018 Pagina 37 Italia Oggi
9 maggio 2018 Pagina 37 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali in Gazzetta/1 I revisori locali vigilano sull' invio dei dati alla Bdap I revisori degli enti locali dovranno vigilare sul corretto adempimento degli obblighi di trasmissione delle informazioni nelle banche dati. A cominciare dalla Bdap, la Banca dati d e l l e amministrazioni pubbliche. A questo scopo i revisori dovranno registrarsi nel s i s t e m a B d a p Bilanci a r m o n i z z a t i p e r accedere e visualizzare tutti i documenti contabili (schemi di bilancio, piano dei conti integrato, piano degli indicatori e dei risultati) relativi all' ente ( o a g l i enti) d i p r o p r i a competenza. In quest' ottica, il questionario finalizzato alla predisposizione delle relazioni sul bilancio di previsione degli enti locali per il triennio 20182020 non dovrà contenere duplicazioni di dati contabili reperibili sulla Bdap. Lo ha chiarito la sezione autonomie della Corte dei conti nella delibera n. 8 del 10 aprile 2018 (pubblicata sul Supplemento ordinario n. 22 allegato alla Gazzetta Ufficiale n. 105 dell' 8 maggio 2018). Delibera che ha approvato le linee guida per la relazione dei revisori dei c o n t i (comunali, p r o v i n c i a l i e d e l l e c i t t à metropolitane) sui bilanci 20182020. I magistrati contabili richiamano i revisori a vigilare attentamente sulla corretta osservanza dei principi sanciti dal dlgs 118/2011, ormai a regime, nonché sulla correttezza e puntualità degli adempimenti, nel rispetto delle prescrizioni e dei termini di legge. La Corte raccomanda infine un' attenta verifica della corretta gestione del Fondo pluriennale vincolato e del Fondo crediti di dubbia esigibilità. © Riproduzione riservata. FRANCESCO CERISANO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 28
9 maggio 2018 Pagina 37 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Sicurezza, entro il 15/6 le richieste di contributo I comuni hanno tempo fino al 15 giugno per richiedere al ministero dell' interno i contributi per le spese di progettazione di opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio. Lo prevede il dm 27/4/2018, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 104 del 7 maggio scorso, che ha anche approvato il modello per la domanda. Sul piatto ci sono 25 milioni per quest' anno e 30 milioni per il 2019 (in tal caso, la richiesta dovrà esser presentata entro il 15 giugno del prossimo anno). Intanto, nei giorni scorsi, il Viminale ha provveduto a versare ai sindaci il 66% dei circa 6,2 miliardi del fondo di solidarietà comunale, erogando una cifra che complessivamente vale circa 4 miliardi di euro. Lo ha reso noto un comunicato dello stesso Viminale, che segue a ruota la pubblicazione del Dpcm di riparto del 7 marzo 2018 sulla Gazzetta Ufficiale n. 83 del 10 aprile scorso (si veda ItaliaOggi del 4/5/2018). Il provvedimento ha recepito l' accordo raggiunto fra Governo e associazioni rappresentative prima di Natale per distribuire le risorse destinati ai municipi delle 15 regioni a statuto ordinario, nonché di Sicilia e Sardegna (i territori a statuto speciale del Nord sono esclusi da questo meccanismo). Il fondo è suddiviso in due quote: la prima (che vale circa 3,7 miliardi) serve a compensare i mancati gettiti Imu e Tasi derivanti dalle detassazioni introdotte dalla legge di stabilità 2016, mentre la seconda (alimentata dagli tessi comuni con una quota dell' Imu pari a circa 2,7 miliardi) viene distribuita seconda una logica di «perequazione». Mentre nelle isole, quest' ultima guarda solo alla spesa storica, nelle altre regioni viene attribuito un peso ogni anno crescente alla componente «federalista» basata sul differenziale fra capacità fiscali e fabbisogni standard. Cattive notizie per gli enti in ritardo con la trasmissione dei questionari Sose sui fabbisogni standard e, in generale, con i numerosi adempimenti informativi verso l' amministrazione statale, che resteranno a secco finché non si metteranno in regola. Nessun problema, invece, per chi non ha ancora inviato il certificato al rendiconto 2017, visto che per l' invio c' è tempo fino al prossimo 31 maggio. Chi non rispetterà tale scadenza, si vedrà bloccato il versamento del saldo previsto entro la fine di ottobre. Rubinetti chiusi per gli enti con fondo negativo, i quali si vedranno decurtare i ritrasferimenti delle proprie entrate tributarie. MATTEO BARBERO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 29
9 maggio 2018 Pagina 37 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali In Gazzetta/2 Tempi contingentati per le procedure di predissesto Procedure di predissesto con tempi contingentati. È questa una delle più importanti indicazioni contenuta nella deliberazione n . 5/2018, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale di ieri, con la quale la Corte dei conti, Sezione delle Autonomie, ha approvato le nuove linee guida e il relativo schema istruttorio per l' e s a m e d e l piano di riequilibrio finanziario pluriennale ai sensi dell' art. 243quater del Tuel. L' intervento si è reso necessario in ragione della intensa evoluzione normativa che ha interessato l' istituto introdotto dal dl 174/2012 per fornire un' alternativa al dissesto a g l i enti c h e p r e s e n t a n o g r a v i c r i t i c i t à finanziarie. Fra le modifiche più recenti, ricordiamo quelle introdotte dalla legge di bilancio 2018 (l 205/2017), che fra l' altro ha modificato la durata massima dei piani, i n origine stabilita in cinque anni, poi dilatata a dieci anni e ora compresa tra quattro e venti anni in ragione del rapporto tra le passività da ripianare nel medesimo e l' ammontare degli impegni di cui al titolo I della spesa del rendiconto dell' anno precedente. Da qui l' esigenza di una rivisitazione delle linee guida del 2012, in modo da poter offrire ancora a tutti gli attori un supporto chiaro che, da un lato, risolva (ove possibile) ex ante i dubbi interpretativi e, dall' altro, fornisca schemi contabili ed indici di valutazione sia della gravità della situazione di squilibrio che della sostenibilità delle manovre di risanamento e della loro congruità rispetto al fine di ripristinare stabilmente l' equilibrio dell' ente. MATTEO BARBERO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 30
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