In cammino con Maria - #19 - Chiesa di Rieti

Pagina creata da Stefano Stefani
 
CONTINUA A LEGGERE
In cammino con Maria - #19 - Chiesa di Rieti
#19
anno XXXII / 19 maggio 2017

€ 1,00
www.frontierarieti.com
redazione@frontierarieti.com
tel. 0746 25361

Soc. Coop. Massimo Rinaldi, Reg. Trib. di Rieti n. 1/91 del 16/3/1991. Direttore responsabile Carlo Cammoranesi. Sped. in a.p. – 45% – Art.2 Comma 20/b Legge 662/96 – Filiale di Rieti

     In cammino con Maria
In cammino con Maria - #19 - Chiesa di Rieti
Frontiera | anno XXXII n. 19 | 19 maggio 2017

2
              chiesa e territori
              Dalle zone del sisma
    L
          ’altare è stato quello
          semplice, realizzato da
          mani sapienti con mate-
    riali di risulta, che dal MeWe
    2016 in avanti costituisce
    l’elemento liturgicamente
    distintivo delle celebrazioni
    del vescovo nell’Amatriciano.
       Stavolta, a fare da pendant
    alla spartana mensa eucaristi-
    ca dei tempi del sisma è stato
    il piedistallo, fatto interamen-
    te di bancali sovrapposti, sul
    quale è stata collocata l’imma-
    gine della Madonna di Fatima,
    giunta ad Amatrice, intorno
    alle 11 di sabato 13 maggio,
    insieme ai malati e ai nume-
    rosi volontari della sezione
    romano-laziale dell’Unitalsi (e
    in particolare della sottosezio-
    ne reatina dell’associazione,
    guidati dalla presidente Maria
    Luisa Di Maio, dall’assistente
    diocesano don Franco Ange-
                                        Amatrice
                                        Scrivere diritto
    lucci e dal direttore della
    Pastorale della Salute diocesa-
    na, diacono Nazzareno
    Iacopini) che li hanno accom-

                                        sulle righe storte
    pagnati nel pellegrinaggio
    regionale.
       Dal suo singolare alloggio
    d’emergenza la statua della
    Vergine, in precedenza
    benedetta da papa Francesco,
    ha dominato visivamente la          Lo scorso sabato, l’immagine della Madonna di Fatima, benedetta da papa
    concelebrazione sobria e allo       Francesco, ha attraversato le terre della diocesi di Rieti colpite dal terremoto
    stesso tempo solenne che
    mons Domenico Pompili, a            nelle stesse ore vissute dal Santo Padre in Portogallo per la canonizzazione
    più riprese visibilmente
    commosso come del resto i
                                        dei pastorelli Francesco e Giacinta Marto. Un momento di fede che ha
    molti intervenuti, ha presie-       rimesso al centro l’idea che i malati sono un bene prezioso della Chiesa
    duto nel palazzetto dello sport
    del paese distrutto dal terre-
    moto. Il vescovo è giunto nel       incontrato Maria (insieme          non ce ne rendiamo conto, ma a       quei tre bambini che, mentre
    luogo della messa passando          all’altra pastorella, Lucia)       distanza di tempo, se ciascuno       imperversava l’«inutile strage»
    per la “zona rossa” e non ha        durante il primo conflitto         facesse riferimento anche alla       denunciata dal pontefice di
    potuto fare a meno di cogliere      mondiale. Un passaggio             propria esperienza personale,        allora, Benedetto XV, hanno
    un parallelo tra le macerie         drammatico per l’umanità e         dovrebbe riconoscere che             visto «crescere accanto a loro
    lasciate dal sisma e lo scenario    proprio per questo, agli occhi     proprio il momento in cui si è       una speranza che avrebbe
    delle apparizioni di Fatima.        di don Domenico, uno di            sotto scacco, proprio il momen-      cambiato la storia degli uomini.
    Francesco e Giacinta, i due         quegli snodi che possono           to del fallimento e della sconfit-   È accaduto più volte nella
    bambini che in contempora-          rivelarsi inaspettatamente         ta, diviene la condizione per        storia. Dio scrive diritto sulle
    nea Bergoglio stava canoniz-        creativi: «Quando siamo nel        una novità, per qualcosa di          righe storte degli uomini».
    zando in Portogallo, avevano        mezzo di una situazione di crisi   inedito». È quanto è accaduto a         Alla luce di questa convin-

                                                                                                  .2718 05
                                                                                            7 4 6
                                                                                           0 46.497121
                                                                                            07
       Via F.lli Sebastiani, 215/217 - 02100 Rieti
In cammino con Maria - #19 - Chiesa di Rieti
Frontiera | anno XXXII n. 19 | 19 maggio 2017

                                                                                                                                                3

Δ Leonessa

     Un dono inaspettato, quasi un miracolo
     «Grazie, mamma!»: aveva il sapore di queste parole il sentimento che i cuori dei cittadini di Leonessa
     hanno lasciato trasparire al passaggio della statua della Vergine di Fatima lo scorso sabato

    È
           stato un dono inaspettato la visita nelle zone colpite dal
           terremoto di una statua della Madonna di Fatima, giunta
           direttamente dalla piccola città del Portogallo.
       Ma l’Unitalsi del Lazio ha voluto visitare Amatrice, Accumoli
    e Leonessa portando con sé una riproduzione fedele dell’imma-
    gine originale, custodita nella spianata di Fatima a ricordo
    delle apparizioni avvenute, da maggio a ottobre dell’anno 1917,
    ai tre pastorelli Lucia, Francesco e Giacinta.
       Al seguito di alcuni fratelli disabili accompagnati da dame e
    barellieri dell’associazione di volontariato, la Madonna è stata
    portata, nella mattina del giorno in cui ricorreva il primo
    centenario delle apparizioni di Fatima, nella zona di Amatrice,
    dove alle 11 si è pregato il santo Rosario, seguito dalla messa
    presieduta dal vescovo.
       Nel pomeriggio i pullman e i pulmini dell’Unitalsi si sono
    recati a Grisciano di Accumoli per il santo Rosario presso la          Gianni Toni, ha offerto parole di esortazione per un cammino
    “Casa della comunità”, dono della Caritas nazionale, e alle ore        autentico di conversione e per aiutare a vivere concretamente
    18 i membri e gli assistiti dell’Associazione sono arrivati a          il messaggio di Fatima.
    Leonessa.                                                                 Poi è iniziato il santo Rosario meditato e guidato dal parroco
       Ad accogliere la carovana spirituale, su invito di Giacomina,       di Leonessa, fra Orazio Renzetti, animato dal coro parrocchia-
    Giancarlo e Luca, tre leonessati impegnati nell’Unitalsi, c’era        le “San Giuseppe da Leonessa”.
    una bellissima cornice di bambini, ragazzi e adulti di Leonessa           Momento intenso che ha creato in piazza silenzio e raccogli-
    e frazioni che, fiori alla mano, li hanno gettati al passaggio         mento, frutto di un evento che - dirà padre Orazio - «tutti
    della statua. In tanti hanno salutato la Madonna sentendosi            abbiamo sentito essere un miracolo per noi di Leonessa: avere qui
    davvero figli suoi.                                                    la Madonna di Fatima proprio nel giorno del centenario è stato un
       In maniera ordinata, pregando e cantando, attraverso il             dono immenso per noi tutti».
    corso San Giuseppe da Leonessa, cittadini, malati e volontari             Al termine, tra sventolio di fazzoletti, commozione e canti
    hnno raggiunto piazza 7 aprile per recitare il santo Rosario.          mariani, la statua della Madonna e tutti i fratelli e sorelle che
    Davanti a una bellissima immagine deposta a terra, realizzata          l’accompagnavano, ci hanno ringraziati e salutati. E una volta
    dalle catechiste della parrocchia “San Giuseppe da Leonessa”           ripartiti, ci hanno lasciato nel cuore un lieto messaggio divenu-
    con trucioli colorati, l’assistente regionale dell’Unitalsi, don       to sicuramente un segno di speranza!

zione il vescovo ha voluto poi          È questa una speranza alla          Soltanto l’offerta che           don Domenico – è sempre
interpretare la presenza             quale ci si può affidare, ha        ciascuno fa di se stesso,           impegnativa».
dell’Unitalsi ad Amatrice:           avvertito mons Pompili,             dunque, può fare la differenza         Nel pomeriggio la statua
«Non siete qui semplicemente         proprio «se crediamo – al di là     e Pompili non ha nascosto che       della Madonna di Fatima ha
per recare un gesto di vicinan-      dell’ottimismo della volontà –      sarebbe miope cullarsi nell’il-     preso la via di Leonessa. Prima
za, né per compiere una              che Dio scrive sulle righe          lusione che un miglioramento        di lasciare Amatrice, tuttavia,
passeggiata in montagna. Siete       storte» e che lo fa chiamando       della situazione possa venire       l’Unitalsi non ha mancato di
qui perché voi ve ne intendete       in causa gli uomini. Un             solamente dall’impegno, pur         testimoniare con le opere la
di cosa vuol dire raddrizzare le     appello, quello del vescovo, al     doveroso e imprescindibile,         propria vicinanza alla popola-
righe storte. Perché voi non vi      quale sembra fare eco la            delle istituzioni. Il vescovo,      zione della cittadina ferita dal
rassegnate alle storture dell’esi-   richiesta di Maria, che a           però, non ha declinato questa       terremoto e ha consegnato,
stenza, ma fate del vostro           Fatima è venuta a chiedere «di      chiamata alla responsabilità        per mano del suo assistente
servizio alle persone ciò che        offrire anche noi, noi stessi». È   soltanto in termini di dovere.      regionale don Gianni Toni, le
cambia i connotati alla realtà       infatti la capacità che ciascu-     Al contrario, l’ha piuttosto        chiavi di una casa prefabbri-
anche quando questo sembra           no ha di impegnare se stesso        descritta come uno scatto che,      cata alla famiglia di una
difficile». Letto in quest’ottica,   «ciò che passa tra la riscossa e    alimentato dalla fede, tutti        persona disabile. A questo
il pellegrinaggio del 13 mag-        la realizzazione. Quando Dio ci     devono compiere in una logica       gesto di solidarietà si è ag-
gio è parso molto più che un         chiama in causa, chiede a           inclusiva: «Nessuno deve            giunto quello del coro di Pofi
atto di amicizia. Esso è diven-      ciascuno di fare la differenza.     sentirsi escluso da questa          (Fr) che ha animato con grazia
tato piuttosto il segno del fatto    Dio ci prende così sul serio da     possibilità di trasformazione.      la liturgia, il cui maestro ha
che le scosse che hanno              attendersi da ciascuno di noi il    Ciascuno deve sapere che senza      consegnato al vescovo Dome-
tramortito il nostro territorio      contributo senza il quale le        il proprio contributo non è         nico un assegno da destinare
devono e possono diventare           righe storte non tornano            possibile passare dal sogno alla    alle esigenze delle zone
l’occasione per una «riscossa».      diritte».                           realtà. La fede – ha concluso       terremotate.
In cammino con Maria - #19 - Chiesa di Rieti
Frontiera | anno XXXII n. 19 | 19 maggio 2017

4
              chiesa e territori
              Dalle zone del sisma

                                        esperimenti pastorali
                                        E se san Francesco
                                        passasse ad Amatrice?
                     di David Fabrizi

    C
            i ancora le macerie, ma
            anche i primi scorci di
            primavera: i prati in
    fiore, i torrenti alimentati        Un interessante progetto video realizzato dal francescano padre Roberto e da
    dalla neve che si scioglie e il
    cielo azzurro, nel video
                                        Umberto Caraccia nei luoghi del terremoto
    realizzato tra le frazioni di
    Amatrice da padre Roberto,          ancora irrisolta. E le risposte        A fare da contrappunto            non corre più, appoggiata al
    uno dei frati impegnati nella       – tutte diverse – non mancano       poetico all’inchiesta, l’imma-       muro...». Corre invece ancora
    cura spirituale delle popola-       di semplice concretezza e           gine di Umberto che s’arram-         l’acqua di una fontanella,
    zioni colpite dal terremoto.        inaspettata profondità. C’è         pica dappertutto per scrutare        indifferente: non si è seccata
       Tanti piccoli segni della vita   infatti chi chiederebbe di          l’orizzonte – perché magari          come le lacrime della gente,
    che non si rassegna contrap-        «proteggere le bestie» o «una       Francesco torna davvero – e          che troppe ne hanno versate a
    puntati da un’ipotesi immagi-       grazia che ci aiuti a ricostruire   del frate che lo prega di            causa del terremoto. Il santo
    naria: un inaspettato ritorno       il più velocemente possibile»,      tornare a terra. Cosa che            batte il pugno sull’ultimo
    di san Francesco, di passaggio      ma non manca la voce di una         l’operatore Caritas fa solo per      muro rimasto in piedi e
    in quelle terre. Uno spunto         signora che dal santo si            correre verso il santo, quando       continua a non trovare una
    poetico per uscire fuori dalla      farebbe insegnare a «vedere le      ne scorge la figura in lonta-        risposta. Eppure il nome di
    dura quotidianità del terre-        cose come le ha viste lui, con la   nanza. Francesco sta infatti         quel paese era tutto un
    moto che insieme prova a            stessa percezione delle persone,    realmente attraversando a            programma: «Amatrice:
    cogliere i desideri, le speran-     della natura, degli animali».       piedi nudi i prati e i sentieri      “ama”. Ma come si può ama-
    ze, le emozioni di chi il sisma        Il perché lo spiega frate        dell’Amatriciano e, alla fine        re?».
    lo ha vissuto sulla sua pelle.      Massimo, un altro dei religiosi     del video, la voce fuori campo          Una domanda che ha in sé
       «Se viene qua san Francesco,     attivi sui Monti della Laga:        sembra mettere in versi i suoi       la risposta, perché amare «è
    che gli dici?», è la domanda        «Francesco è contemporaneo a        pensieri.                            l’unica cosa che possiamo, anzi
    ricorrente, rivolta da Umberto      questo nostro stare qui». Ha           Sono quelli di un uomo che,       che volgiamo fare». E chieden-
    Caraccia, operatore della           buona ragione il parroco don        camminando in mezzo alle             do ad Amatrice di non stan-
    Caritas diocesana, alle perso-      Savino, dunque, che al Pove-        macerie, si fa il segno della        carsi di amare, san Francesco
    ne che incontra nel suo             rello chiederebbe «di ricostrui-    croce e fatica a darsi una           si rivolge a Gesù: «Adesso falla
    quotidiano muoversi per             re la Chiesa, cioè la comunità»,    spiegazione. «Qui c’era una          fermare questa terra, e se
    intercettare e soddisfare i         come aveva fatto nell’Italia del    casa, più in là un letto ancora      proprio deve tremare, almeno
    bisogni di una situazione           suo tempo.                          sfatto, una bicicletta storta, che   non farla crollare».
In cammino con Maria - #19 - Chiesa di Rieti
Frontiera | anno XXXII n. 19 | 19 maggio 2017

                                                                                                                                         5

Δ Capricchia

                                                                                                     Anche se non hanno più nulla
                                                                                                     e trascorrono le maggior parte
                                                                                                     delle loro giornate nella
                                                                                                     stanza messa a disposizione
                                                                                                     dalla Pro Loco.
                                                                                                        Grazie ad associazioni
                                                                                                     private nel paesino sono
                                                                                                     arrivate le prime casette di
                                                                                                     legno e adesso la parola
                                                                                                     d’ordine è: ricominciare. Dalle
                                                                                                     piccole cose. Dal cucinare gli
                                                                                                     spaghetti all’amatriciana per
                                                                                                     chi va a far visita, all’orto, al
                                                                                                     desiderio di veder tornare i
                                                                                                     ragazzi da Roma e da Rieti a

«Il suono della speranza» in un video reportage                                                      trascorrere qualche giorno di
                                                                                                     vacanza lì. «I giovani sono la
                                                                                                     vita», dicono i capricchiari.

S
      ’intitola Il suono della    piccola-grande comunità che     volontà e lungimiranza di 21       Per questo stanno pensando
      speranza il video repor-    si autogestisce. Prodotto dal   persone che hanno deciso di        all’allestimento di un’area per
      tage girato a Capricchia,   web magazine www.passaggi-      non arrendersi al terremoto e      camper e tende che possa
frazione di Amatrice, che         mag.it, spiegano i promotori,   di restare, in alcuni casi di      ospitare, perché no, anche chi
racconta la tenacia di una        «evidenzia speranza, forza di   tornare, lì dove sono nati».       tanto giovane più non è.
In cammino con Maria - #19 - Chiesa di Rieti
Frontiera | anno XXXII n. 19 | 19 maggio 2017

6
              chiesa e territori
              Rieti e Montepiano reatino

                                        RicorrenzE
                 di Alfredo Pasquetti
                                        La città di Maria
    I
        cortei delle parrocchie
        della diocesi che, sul far
        della sera, affluiscono in
                                        Saranno i festeggiamenti per la Madonna del Popolo a chiudere il mese
    piazza Cesare Battisti al suono     mariano. L’appuntamento caro ai reatini da quest’anno coinciderà infatti con la
    gioioso delle campane; l’altare
    e la statua dell’Immacolata         festa della Visitazione della Beata Vergine Maria. E non è l’unica novità,
    che campeggiano nel pronao          perché alla messa delle 18 e alla tradizionale processione si somma il canto
    di Santa Maria, illuminato a
    festa come la svettante torre       dell’inno Akathistos, che sarà eseguito in Cattedrale dalle ore 20,30. Un modo
    campanaria del Duecento; il         per sottolineare un legame tra la Madre del Signore e la città che affonda le
    rosario e la messa vespertina
    celebrata all’aperto dall’allora    radici in un passato lontano e ha trovato, nel tempo, modi diversi di proporsi
    parroco della Cattedrale, il
    canonico mons Emidio De
    Sanctis; e infine Raffaele          cielo e della terra, noi, tuo      impartita dal vescovo, in cui       ripartire in pullman alla volta
    Baratta, il vescovo colto,          popolo di Rieti, prostrati         la città e la diocesi di Rieti      di Terni. Il 31 maggio, poi, la
    l’insigne giurista che di lì a      davanti a te, innalziamo a te il   furono consacrate al Cuore          consacrazione: un evento
    pochi mesi sarebbe stato            nostro cuore pieno di venera-      Immacolato di Maria. Il 29          atteso sebbene non esclusivo
    promosso alla sede arcivesco-       zione e di affetto filiale...».    aprile i reatini avevano            della nostra Chiesa, giacché
    vile di Perugia, che legge la          Le cronache del tempo ci        accolto la statua della Madon-      tutte le diocesi avrebbero
    formula di consacrazione            restituiscono così la serata       na di Fatima, giunta in elicot-     dovuto viverlo in preparazio-
    scritta di suo pugno: «O            memorabile del 1959, conclusa      tero, in quello che allora era il   ne della consacrazione nazio-
    beatissima Vergine, madre di        dal canto delle litanie e dalla    piazzale di Fiume de’ Nobili, e     nale destinata ad avere luogo
    Dio e madre nostra, Regina del      benedizione eucaristica            il giorno dopo l’avevano vista      a Catania, il 13 settembre
In cammino con Maria - #19 - Chiesa di Rieti
Frontiera | anno XXXII n. 19 | 19 maggio 2017

                                                                                                                                                7

                                    Δ Liturgia

dello stesso anno, in occasione                                                                              inizia il 29 maggio alle 17.30
del Congresso eucaristico                                                                                    con il santo rosario e, a
nazionale.                                                                                                   seguire, la celebrazione
   A distanza di 68 anni, in                                                                                 eucaristica presieduta dal
circostanze non altrettanto                                                                                  parroco di Sant’Agostino, don
solenni ma non per questo                                                                                    Marco Tarquini, e il giorno
meno sentite, il 31 maggio                                                                                   dopo si replica con mons
Rieti tornerà per una sera a                                                                                 Benedetto Falcetti, della
essere città di Maria. La Madre                                                                              parrocchia di San Michele
di Dio, si sa, vanta un’infinità                                                                             Arcangelo. Il 31 una messa
di titoli, ma è sempre la stessa.                                                                            solenne sarà celebrata alle 18
Se dunque la coincidenza tra il                                                                              dal vescovo Domenico, che
1959 e il 2017 non sarà perfet-
ta, non per questo risulterà
                                        L’inno Akathistos                                                    alle 20.30 sarà di nuovo in
                                                                                                             Cattedrale per guidare il
meno evocativa. Anziché                                                                                      momento più innovativo dei

                                        A
onorare Nostra Signora di                       kathistos non è il titolo originario dell’inno               festeggiamenti: prima della
Fatima, che pure è stata                        liturgico del V secolo alla Madre di Dio, ma una             tradizionale processione per le
protagonista del pellegrinag-                   rubrica: a-kathistos in greco significa “non-sedu-           vie della città, prevista per le
gio regionale dell’Unitalsi ad          ti”, perché la Chiesa ingiunge di cantarlo o recitarlo               21, il necessario clima di
Amatrice lo scorso 13 maggio,           “stando in piedi”, come si ascolta il Vangelo, in segno di           preghiera e di raccoglimento
si pregherà l’immagine                  riverente ossequio a Maria.                                          sarà convenientemente creato
nostrana della Madonna del                 La struttura metrica e sillabica del canto si ispira alla         dal canto dell’inno Akathistos
Popolo, la cui festa, in questa         celeste Gerusalemme descritta nel capitolo 21 dell’Apo-              a Maria. La composizione, che
edizione, conosce un nuovo              calisse, da cui desume immagini e numeri: Maria è                    la Schola Cantorum «Chiesa
spostamento: non più il                 cantata come identificazione della Chiesa, quale «Sposa»             di Rieti» eseguirà nella
Lunedì di Pasqua, non più la            senza sposo terreno, Sposa vergine dell’Agnello, in tutto            traduzione di padre Ermanno
domenica in albis, bensì,               il suo splendore e la sua perfezione.                                M. Toniolo su musica per coro
appunto, il 31 maggio.                     L’inno consta di 24 stanze (in greco oikoi), quante sono          a due voci e assemblea del
   Rispetto a quasi sette decadi        le lettere dell’alfabeto greco con le quali progressiva-             salesiano Luigi Lasagna, risale
fa, tutto è stato più semplice          mente ogni stanza comincia, ma fu concepito in due                   al V secolo ed è uno degli inni
per i canonici della Cattedra-          parti distinte, su due piani congiunti e sovrapposti,                più famosi e poeticamente
le, che hanno deciso il postici-        quello della storia e quello della fede, e con due prospet-          ispirati che la Chiesa ortodos-
po, e per don Paolo Maria               tive intrecciate e complementari, una cristologica e                 sa dedica alla Theotokos, la
Blasetti e i parroci del centro         l’altra ecclesiale, nelle quali è calato e si illumina il            Madre di Dio. Le sue 24 stanze,
storico, che la festa l’hanno           mistero della Madre di Dio.                                          nutrite alle Scritture e alle
organizzata con il supporto                Le due parti dell’inno a loro volta sono impercettibil-           fonti più pure della tradizione,
dell’Ufficio Liturgico. L’atto di       mente suddivise ciascuna in due sezioni di 6 stanze.                 abbracciano l’intero progetto
Baratta e dei suoi confratelli          Tuttavia, la composizione procede in maniera binaria, in             storico-salvifico di Dio, dalla
italiani nell’episcopato si             modo che ogni stanza dispari trovi il suo complemento                creazione all’ultimo termine,
inseriva nel contesto dram-             - metrico e concettuale - in quella pari che segue. Le               e sviluppano uno straordina-
matico della guerra fredda e            stanze dispari si ampliano con 12 salutazioni mariane,               rio percorso mistagogico sul
realizzava uno degli ultimi             raccolte attorno a un loro fulcro narrativo o dogmatico, e           mistero del Verbo incarnato e
desideri dello scomparso Pio            terminano con l’efimnio o ritornello di chiusa: «Gioisci,            salvatore.
XII, il quale nel 1942 aveva            sposa senza nozze!». Le stanze pari invece, dopo l’enun-                Tutto ciò in perfetta conso-
consacrato il mondo e nel 1952          ciazione del tema quasi sempre a sfondo cristologico,                nanza con quanto anche il
i popoli della Russia al Cuore          terminano con l’acclamazione a Cristo: «Alleluia!». Così             Vaticano II, con la Lumen
Immacolato di Maria, riponen-           l’inno si presenta cristologico insieme e mariano,                   Gentium, ci dice a proposito di
do nel gesto la speranza che da         subordinando la Madre al Figlio, la missione materna di              Maria, «la quale, per la sua
esso potesse «sorgere una               Maria all’opera universale di salvezza dell’unico Salvato-           intima partecipazione alla
nuova era, allietata dalla pace         re.                                                                  storia della salvezza, riunisce
cristiana e dal trionfo della              Quasi tutta la tradizione manoscritta trasmette                   per così dire e riverbera le
religione» (così nell’enciclica         anonimo l’Akathistos. La versione latina redatta dal                 esigenze supreme della fede».
Auspicia Quaedam del 1948). Il          vescovo Cristoforo di Venezia intorno all’anno 800, che              Qualcosa di simile lo aveva
clero reatino di oggi non ha            tanto influsso esercitò sulla pietà del medioevo occiden-            affermato anche Baratta
dovuto confrontarsi con simili          tale, porta il nome di Germano di Costantinopoli (733).              scrivendo, nella lettera con
scenari, né mobilitare i fedeli         Oggi però la critica è incline ad attribuirlo a uno dei              cui il 17 maggio annunciava
– come scriveva con un                  Padri di Calcedonia, riconducendolo così alla tradizione             alla diocesi la consacrazione
linguaggio ormai a dir poco             più antica della Chiesa ancora indivisa.                             del 31, che «il piano divino
datato il predecessore di                                                                                    della nostra salvezza è legato
«Frontiera», la «Voce», alla                                                                                 intimamente a Maria, senza
vigilia dei fatti del ‘59 – alla                                                                             della quale non è stata compiu-
difesa della «patria dal perico-                                                                             ta la redenzione». Prima e
lo del materialismo invadente,      rivitalizzare una festa antica e    vissuto in tutte le parrocchie       dopo il concilio dunque, il 31
ad opera del comunismo e di un      di darle uno spessore autenti-      di Rieti.                            maggio 2017 come il 31
laicismo gaudente e immorale».      camente cittadino ponendola           E che la festa un respiro          maggio 1959, ancora una volta
Il suo obiettivo è stato solo       a sigillo, nel giorno della         cittadino lo abbia, lo si coglie     di fronte a Cristo, nel nome
quello pastorale di cercare di      Visitazione, del mese mariano       subito dal programma. Si             della Vergine.
In cammino con Maria - #19 - Chiesa di Rieti
Frontiera | anno XXXII n. 19 | 19 maggio 2017

8
              chiesa e territori
              Amatrice,
              Rieti e Montepiano
                        Accumoli,reatino
                                  Cittareale

                                        frati Minori
                                        Proclamata a Greccio
           di Padre Ezio Casella Ofm

    I
        l 9 maggio 2017 nel san-

                                        la nuova provincia
        tuario di Greccio, alla
        presenza del ministro
    generale dei Frati minori, fra
    Michael Perry, è stata procla-
    mata la soppressione delle due
    province religiose dei Frati        A Greccio quasi 150 frati per l’accorpamento di quella del Lazio con quella
    minori del Lazio e dell’Abruz-
    zo e la nascita della nuova Pro-
                                        dell’Abruzzo. Dedicata a san Bonaventura, ha come ministro provinciale fra
    vincia intitolata a San Bona-       Luigi Recchia e come vicario provinciale fra Fabio Catenacci
    ventura, che unisce insieme
    tra loro i frati di Abruzzo e
    Lazio. Il ministro generale ha      ha poi approvato il sigillo della   Evangelii gaudium di papa           dietro per tenerlo unito. I frati
    inoltre nominato i membri del       provincia e presieduto la           Francesco, articolandola            – ha detto mons Sigismondi –
    governo della nascente              celebrazione eucaristica.           intorno a un ritornello: «Serve     ricordino di essere servi
    provincia, eleggendo come              La prima fase del capitolo,      una chiesa che…». Una chiesa        inutili, umili, desiderosi di
    ministro provinciale fra Luigi      che si è svolta a Greccio dal 7     che riceve tenendo le porte         servire, pronti a vivere la
    Recchia e come vicario              al 12 maggio ha visto la            aperte, una chiesa in uscita        carità pastorale a partire dalla
    provinciale fra Fabio Cate-         presenza, in diversi momenti,       verso i lontani, una chiesa in      cura delle loro vita interiore,
    nacci. I membri del definito-       di ben 4 vescovi: il nostro         assetto di missione perma-          poiché l’apostolato è il traboc-
    rio sono fra Luciano De             vescovo diocesano, don              nente che, riscoprendo le           care della vita interiore. Ha
    Giusti, fra Nando Simonetti,        Domenico, che ha presieduto         viscere di misericordia, sappia     ricordato infine le tre caratte-
    fra Alessandro Partini, fra         la celebrazione eucaristica del     accogliere e diventare casa di      ristiche di Francesco, uomo
    Riccardo Burattin, fra              10 maggio, il vescovo emerito       tutti e non il nido protettore di   cattolico e tutto apostolico:
    Daniele di Sipio e fra Carlo        di Viterbo, mons Lorenzo            un gruppetto di persone             semplice, umile e libero.
    Serri. Alla presenza di mini-       Chiarinelli, il vescovo di          selezionate. Una chiesa                Dopo mons Pompili è venuto
    stri provinciali di diverse         Foligno, mons Gualberto             “ospedale da campo” con             a farci visita l’arcivescovo
    fraternità d’Italia e a un          Sigismondi, che ha offerto ai       pastori che vanno davanti al        dell’Aquila, mons Giuseppe
    numero complessivo di quasi         frati una bellissima riflessio-     gregge per guidarlo, in mezzo       Petrocchi, che nell’omelia ci
    150 frati, il ministro generale     ne sull’esortazione apostolica      ad esso per incoraggiare,           ha ricordato l’importanza di
In cammino con Maria - #19 - Chiesa di Rieti
Frontiera | anno XXXII n. 19 | 19 maggio 2017

                                                                                                                                                  9

vivere il carisma nell’oggi.        Δ Qualche nota
   Il tema della testimonianza
di vita è stato ripreso e sinte-
tizzato in modo mirabile da
mons Pompili, il quale, facen-
do riferimento alle letture del        San Bonaventura: una biografia
giorno, ci ha ricordato che «il

                                       A
più esatto e conciso senso della               lcune notizie sul vescovo san Bonaven-       immediatamente all’opera, si recò in Inghil-
missione non è opera di marke-                 tura, la cui festa è stabilita dal calen-    terra, in Germania, visitando i conventi,
ting, né proselitismo, ma                      dario liturgico il 15 luglio, data del suo   predicando e incontrando maestri universita-
diffusione, contagio, attrazione.      transito. Riprendo le seguenti notizie dal           ri e vescovi, per ritirarsi poi, nel 1259, in
San Francesco ne era al punto          libretto di Renato Russo, San Bonaventura,           meditazione sul monte della Verna, in Tosca-
persuaso che a lui viene               dell’Editrice Velar, 2010. San Bonaventura è         na, dove nel 1224 san Francesco aveva ricevu-
attribuita la frase: “Predicate        considerato unanimemente una personalità             to le stimmate, e comprendere da quel luogo
sempre il Vangelo, e se fosse          di primissimo piano nella storia dei Frati           privilegiato la grandezza e l’attualità del
necessario, anche con le               minori, quasi un “secondo fondatore” dopo            carisma di san Francesco, per orientare
parole”». Il riferimento è alla        san Francesco. Nacque nel 1217 a pochi Km da         ancora l’Ordine francescano e vivificare la
Regola non bollata (1221), al          Bolsena, precisamente a Civita di Bagnoregio,        Chiesa. Nacque così un opera straordinaria:
capitolo XVI (FF, 43), dove si         un borgo antico dello stato pontificio, costrui-     l’Itinerario della mente a Dio, considerato il
indica uno stile di missione           to su uno sperone di roccia, accessibile,            capolavoro della mistica medievale. L’anno
caratterizzato da grande               ancora oggi, tramite un viadotto pedonale.           dopo, il 23 maggio 1260, Bonaventura tenne il
mitezza e forza straordinaria:         Proprio quest’anno ricordiamo l’ottavo               capitolo generale a Narbonne, in Francia,
prima sta la forma condivisa           centenario della sua nascita. Al fonte battesi-      dove furono approvate e promulgate le
con i fratelli nella gioia (senza      male fu chiamato Giovanni, nome che con-             costituzioni, cioè gli statuti che organizzava-
“liti” o “dispute”), nella             serverà fino al suo ingresso nell’Ordine             no e orientavano l’attività dei frati. Tornato in
condizione della minorità; poi         francescano; solo allora diventerà frate             Italia, visitò i luoghi dove san Francesco era
viene l’annuncio esplicito             Bonaventura. Suo padre, Giovanni di Fidanza,         vissuto, interrogò i primi discepoli del santo
laddove si sono create le              originario di Città di Castello, era medico, ma      ancora viventi, in particolare frate Leone e
condizioni per l’incontro. «Due        niente poté fare di fronte a una malattia            frate Egidio, per rendersi personalmente
preziose indicazioni per l’oggi        quasi mortale contratta da suo figlio quando         conto della spiritualità e della ricchezza del
della Chiesa», ha riconosciuto         aveva 9 o 10 anni; e qui iniziò, sia pure            fondatore e padre san Francesco. Nacque così
il vescovo ricordando che la           indirettamente, il rapporto tra Bonaventura e        la Legenda maior Sancti Francisci, una biogra-
prima ha trovato «una confer-          san Francesco, morto di recente: «Mia madre,         fia di grande valore letterario e teologico,
ma nella tragica esperienza del        quand’ero ancora ragazzino, fece voto per me a       oltre che storico, che si impose come biografia
terremoto grazie ad alcuni di          san Francesco perché ero malato molto grave-         ufficiale di san Francesco nel capitolo genera-
voi ad Amatrice». Quanto               mente: e io fui strappato dalle fauci stesse della   le di Parigi del 16 maggio 1266. Il papa Grego-
all’annuncio, «bisogna andare          morte e restituito, sano e salvo, al vigore della    rio X lo nominò cardinale-vescovo di Albano.
all’essenziale senza perdersi nei      vita» (FF 1392). Bonaventura conserverà              Partito da Parigi, Bonaventura raggiunse il
dettagli e riproporre l’annuncio       sempre nel cuore gratitudine e riconoscenza          papa a Firenze e con lui partì alla volta di
di Cristo morto e risorto. Oggi        per questo miracolo. Compiuti i primissimi           Lione, dove fu consacrato vescovo; si mise
non è più tempo di lasciarsi           studi, verso il 1235, Bonaventura si recò a          subito al lavoro, occupandosi della fase
ingolfare da altro».                   Parigi, considerata allora la capitale europea       preparatoria di un concilio, convocato in
   I frati si troveranno di            della cultura. Qui ebbe modo di conoscere i          quella città. Il concilio di Lione ebbe inizio il 7
nuovo riuniti a Greccio dal 4          frati che erano giunti missionari in Francia         maggio 1274; il 7 luglio Bonaventura si
al 10 giugno per riflettere            con frate Pacifico di Ascoli nel 1217 e vicino a     ammalò gravemente e, dopo pochi giorni di
ancora insieme sui vari                Vézelay, antica meta di pellegrinaggi, per la        malattia, morì la domenica 15 luglio 1274. Nel
aspetti della loro vita e missio-      presenza della tomba di santa Maria Maddale-         1482 Bonaventura fu proclamato santo da
ne nel nuovo territorio in cui il      na, era avvenuta la prima fondazione, il             Papa Sisto IV, mentre il 14 marzo 1588 Sisto V
Signore li chiama a seminare           convento de La Cordelle. In seguito nel 1234         lo nominò Dottore della Chiesa. Nei suoi
la parola del Vangelo: forma-          grazie all’interessamento del re san Luigi IX, i     scritti Bonaventura parla del libro della
zione, pastorale giovanile e           francescani avevano avuto la possibilità di          creazione, dove possiamo leggere e conoscere
vocazionale, minorità e                costruire a Parigi un convento. Molti erano i        la natura nella sua dimensione più alta, come
solidarietà…                           giovani frati che, provenienti da diverse            espressione, luce della sapienza divina, così
   Il Vangelo, ristampato in           nazioni, frequentavano l’università e ciò che        come si era venuta a cristallizzare nella
tante edizioni nelle vite dei          maggiormente colpiva e suscitava un entusia-         novità portata da Francesco d’Assisi, che
santi, sia la guida sicura per         smo incredibile tra la gente era quella loro         cantava le creature significazione di Dio.
questa nuova provincia                 forma nuova di vita religiosa che conciliava         Perché tutte le creature proclamano Dio. «E io
religiosa perché i frati, con la       l’ideale evangelico di minorità e semplicità         cosa farò?», si domanda Bonaventura. E
forza dello Spirito, sappiano          con lo studio della teologia, in vista dell’evan-    risponde: «Canterò insieme a tutte loro».
aprire, insieme a tanti fratelli,      gelizzazione. Qui Bonaventura conobbe un             Auguriamo alla neo provincia di San Bona-
nuovi sentieri di fiducia e di         maestro e un padre davvero speciale, Ales-           ventura dei Frati minori di poter intonare un
speranza per gli uomini e le           sandro di Hales, che, all’apice della sua            canto di lode a Dio, un canto che si possa
donne del nostro tempo, in             carriera, nel 1236 aveva preso l’abito france-       “ascoltare” con gli occhi di coloro che, incon-
questo nostro territorio.              scano e aveva trasferito la sua cattedra nel         trando i frati, verranno attratti all’amore di
Chiediamo al Padre, per la             convento dei frati. Ottenuto il titolo di Magi-      Cristo e della Chiesa attraverso la loro buona
nuova provincia, il dono di            ster, Bonaventura nel 1243 entrò nell’Ordine         testimonianza di vita evangelica, così che,
nuove vocazioni, perché,               dei frati Minori e il 2 febbraio 1257 fu eletto      anche attraverso di loro la Parola di Dio possa
mentre cresce il campo di              ministro generale. Bonaventura si mise               crescere e diffondersi.
lavoro, si moltiplichino anche
gli operai.
In cammino con Maria - #19 - Chiesa di Rieti
Frontiera | anno XXXII n. 19 | 19 maggio 2017

10
               chiesa e territori
               Dalle zone pastorali
     V
             enerata in suolo umbro,
             nata a Roccaporena il
             1381, per poi morire a
     Cascia come suora agostinia-
     na il 22 maggio 1487, Santa
     Rita, al secolo Margherita
     Lotti, fu una delle figure più
     emblematiche, e resta una
     delle sante più amate, di tutta
     la storia della cristianità.
     Ella, che ricevette una delle
     spine della corona di Cristo in
     uno slancio di amore verso
     quel Cristo sofferente, come si
     legge in una delle sue Passioni;
     ella, la cui canonizzazione
     sembrerebbe essersi persa
     nella storia della Chiesa, ma
     poi ritrovata e subito realizza-
     ta; ella, uno degli esempi di
     profonda misericordia; ella
     trova la sua venerazione
                                         Apoleggia
                                         Messa all’aperto per la
     anche nella Valle Santa.
        Diverse, infatti, sono le
     parrocchie in cui, nel mese

                                         santa dei casi impossibili
     mariano, risuona il nome Rita
     in celebrazioni eucaristiche,
     processioni e novene in suo
     onore. Il perché di tanto
     afflato devozionale è, senza        La figura di Rita, santa complessa e amatissima, sarà al centro delle iniziative
     dubbio, da ricercare nella sua
     tormentata vita, che però fu        pastorali della prossima settimana
     messa da subito al servizio
     dell’incredibile e del sorpren-     popolare.                          spirato.                            trionfo. Da quel giorno, i
     dente. Già infante, Margherita         Santa Rita fu, dunque, figlia   Ma la fama della santa di           parrocchiani di Apoleggia non
     Lotti, mentre i genitori erano      amata e ubbidiente, sposa          Roccaporena non si ferma ai         esitano a ricordarla, nel mese
     occupati a mietere, venne           docile, vedova di marito e di      prodigi che il Signore poté         delle rose, con una messa
     posta sotto un albero entro         figli tormentata e suora           operare mediante la sua             solenne, una processione per
     una cesta. Un contadino si ferì     agostiniana in odore di            serva: essi continuano a            le vie del Paese, attività
     con la falce e abbandonò il         santità: tre volte chiese alla     tutt’oggi, tanto che la si invoca   ricreative, novene e incontri
     lavoro per farsi medicare.          badessa di entrare in convento     con il titolo di Santa dei Casi     di preghiera, liturgie peniten-
     Passò davanti alla bambina e        e tre volte la sua richiesta       Impossibili.                        ziali e addobbi floreali per
     vide delle api intorno alla         venne disattesa. Una notte,           La sua tarda canonizzazione      tutto il paesino.
     cesta e, con la mano ferita,        dopo una lunga preghiera,          non la fa essere presente nel          Anche quest’anno, la festa
     tentò di allontanarle. La ferita    Margherita Lotti fu portata        Canone Romano, né era               non mancherà: il 22 maggio
     si rimarginò. Le api non            entro le mura monastiche in        presente nella vecchia edizio-      (festa liturgica) apre i festeg-
     punsero la piccola Rita, bensì      volo dai suoi vegliardi,           ne del Martyrologium.               giamenti ritiani la santa
     le depositarono il miele nella      sant’Agostino, san Giovanni           In una delle parrocchie          messa. Il triduo di preparazio-
     bocca. Lo straordinario?            Battista e san Nicola da           reatine, precisamente nella         ne si avrà i giorni 25, 26 e 27
     Questa razza di api non             Tolentino, dallo scoglio di        parrocchia di San Michele           maggio, mentre la santa
     produce miele.                      Roccaporena al Monastero di        Arcangelo in Apoleggia, il          messa solenne si avrà il giorno
        Come il padre, ella fu           Santa Maria Maddalena: al suo      culto della Santa dei Casi          28 maggio, all’aperto, a causa
     ricordata a Cascia per la sua       ingresso suonarono le campa-       Impossibili giunse dopo             della chiusura della chiesa per
     capacità di portare quell’odore     ne a festa, proprio come il        insistenti richieste della          gli eventi sismici di agosto e di
     di pace che nel XIV secolo          giorno della sua rinascita al      popolazione verso la fine della     ottobre 2016. È previsto anche
     scarseggiava: fu lei l’artefice     cielo.                             II Guerra Mondiale.                 un denso programma ricreati-
     della riappacificazione di due         Divenuta monaca con il          L’effige della santa fu acqui-      vo.
     famiglie blasonate di Cascia,       nome di Rita, ella si dedicò       stata dalle donne del paesino          Il comitato festeggiamenti è
     una filo-ghibellina e l’altra       alla preghiera e alla cura         di genesi romana e portata a        formato da sole donne, come
     filo-guelfi neri. Sposa di un       dell’orto e del giardino, senza    piedi da Cascia fino alla chiesa    da tradizione, le quali non
     uomo violento che seppe             mai disattendere ai suoi           patronale proprio durante i         hanno esitato a recarsi, prima
     addolcire, fu anche madre di        impegni monacali. Prima di         bombardamenti. Giunta               di iniziare i preparativi,
     due figli, che non esitò a          morire, si ricorda il suo          presso la porta della Chiesa, il    presso le reliquie della santa a
     offrire a Dio per evitare che       miracolo della rosa rossa e dei    sacerdote non volle farla           Cascia in pellegrinaggio, dove
     cadessero nel vortice della         due fichi in pieno inverno, il     entrare, sicché le campane si       hanno potuto beneficiare
     vendetta: poco prima il padre       suo profumo di rosa e la luce      misero a suonare inspiegabil-       anche del beneplacito delle
     era stato ucciso per una faida      che la avvolse poco dopo aver      mente: ella poté entrare in         monache agostiniane.
Δ Parrocchie                                                          Δ Beata Colomba

Tante iniziative per il mese mariano al                               Si concludono a Perugia
santuario diocesano di Santa Maria Apparì                             i festeggiamenti per i 550 anni dalla

L                                                                     nascita della Beata Colomba da Rieti
      o scorso 1 maggio, con
      una santa messa presie-
      duta da mons Fabio

                                                                      S
Fabene e concelebrata da                                                     i svolgerà il prossimo 20 maggio a Perugia la celebrazio-
mons Lorenzo Chiarinelli e                                                   ne del 550° anniversario della nascita della beata
dal rettore don Felice Batti-                                                Colomba da Rieti (febbraio 1467 – febbraio 2017). Una
stini, ha avuto inizio il mese                                        commemorazione che a partire dalle ore 11 vedrà, presso la
mariano presso il santuario                                           Civica Sala dei Notari, i discorsi del cardinale Gualtiero
diocesano di Santa Maria                                              Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, e del
Apparì in Petrella Salto.          Rieti, guidata dai parroci don     vescovo Domenico, oltre agli interventi di padre Bernard
Nell’omelia, il vescovo Fabene     Lorenzo Blasetti e don             Ardura O.Praem. (presidente del Pontificio Comitato di
ha richiamato alla centralità      Roberto D’Ammando.                 Scienze Storiche), di padre Aldo Tarquini (priore provinciale
della Pasqua e ha indicato in         Le celebrazioni conclusive si   dei Frati domenicani), dell’on. Ilaria Borletti Buitoni (sotto-
Maria un modello di disponi-       terranno sabato 27. Alle 20.30     segretario di Stato per i Beni e le Attività Culturali e il
bilità al servizio del bene.       si partirà dal Centro Sant’An-     Turismo), della prof.ssa Anna Benvenuti (Università degli
   Per tutto il mese di maggio,    drea di Petrella per raggiun-      Studi di Firenze), del prof. Rodney John Lokaj (Università
alle ore 17.45, nel santuario      gere il santuario, dove sarà       Kore di Enna), del prof. Massimiliano Bassetti (Università di
avranno luogo la recita del        celebrata una solenne liturgia     Verona, Fondazione CISAM), della prof.ssa Giovanna Casa-
santo Rosario e, a seguire,        presieduta dal vescovo             grande (Università degli Studi di Perugia) e del dott. Andrea
l’Eucaristia.                      Domenico.                          Maiarelli, curatore del poema Colombeide.
   In particolare, sabato 13          Domenica 28, alle ore 10.30,       La mattinata offrirà infatti anche l’occasione per presenta-
maggio si terrà una celebra-       saranno benedette le ciliege in    re il poema in latino, scritto negli anni settanta del Cinque-
zione in concomitanza del          ricordo del miracolo del 1562.     cento dal frate predicatore Niccolò Alessi (1510?-1585). In
centesimo anniversario della       Alle 11.15 sarà quindi celebra-    quel periodo il domenicano fu stabilmente a Perugia come
prima apparizione della            ta una santa messa solenne,        inquisitore generale dell’Umbria. Uomo di profonda cultura
Madonna a Fatima, mentre           seguita dalla processione che      e raffinato latinista, Alessi intese omaggiare Colomba e
sabato 20 maggio sarà presen-      riporterà nella chiesa di          rafforzare il suo culto attraverso un’opera poetica che ne
te al santuario la comunità        Sant’Andrea il simulacro           narrasse l’esemplarità di vita tramite l’eleganza della rinata
cristiana della parrocchia di      raffigurante l’apparizione di      poesia classica. Non a caso la Colombeide rievoca il poema
San Giovanni Battista in           Maria.                             virgiliano già nel titolo, e in tutti i nove libri che la compon-
                                                                      gono (per un totale di 6802 esametri) risuonano evidenti le
                                                                      reminiscenze dei maggiori poeti della classicità latina.
                                                                      L’unico testimone manoscritto noto della Colombeide è stato
                                                                      fortunosamente individuato alcuni anni fa presso la Bibliote-
Δ Parrocchie / 2                                                      ca Apostolica Vaticana e la sua edizione critica è stata pro-
                                                                      mossa dall’Associazione Beata Colomba da Rieti per il 550°
Nella festa di Santa Barbara il ringraziamento                        anniversario della nascita della beata.
                                                                         Le iniziative per la ricorrenza hanno avuto inizio nella
alle forze dell’ordine intervenute nei soccorsi                       città di Rieti lo scorso 4 febbraio, quando un gruppo di fedeli,
                                                                      accompagnati dal cardinale Gualtiero Bassetti, è giunto in
durante il sisma del 24 agosto                                        città per partecipare a una solenne concelebrazione eucari-
                                                                      stica nella cattedrale di Santa Maria Assunta. Una liturgia

A
        ndranno avanti dal 20      dell’emergenza. Con loro, sarà     preceduta dalla visita al monastero delle domenicane di
        maggio al 2 giugno le      infatti celebrata dal parroco,     Sant’Agnese (sorto proprio sulla casa della beata Colomba),
        iniziative che la par-     don Fabrizio Borrello la           agli affreschi della caserma ‘Attilio Verdirosi’, già convento
rocchia di Santa Barbara in        messa di sabato 20 maggio,         di San Domenico, e dalla visita guidata alla Cattedrale.
Agro ha programmato per            alle ore 18, al termine della      L’occasione offrì ai perugini anche la possibilità di far sentire
festeggiare la santa patrona.      quale il vescovo Domenico          la propria vicinanza e solidarietà ai luoghi della diocesi di
Un periodo durante il quale ai     consegnerà ai diversi corpi        Rieti provati dal terremoto.
momenti religiosi si affianca      delle targhe in segno di
un ricco calendario di iniziati-   riconoscenza.
ve ricreative. Non manche-           Anche la domenica succes-
                                                                      Δ Reatini
ranno, tuttavia, momenti di        siva avrà un sapore particola-
riflessione sullo scenario che     re, anche se di altro segno.       Il leonessano Antonio Paoletti ordinato
si è aperto con il sisma del 24    Avrà infatti luogo al centro
agosto. E in particolare,          giovanile un incontro dedica-      prete per la Chiesa perugina
essendo santa Barbara protet-      to alla memoria di Sara

                                                                      U
trice dei Vigili del Fuoco e di    Donati, Simone Franceschini               n sacerdote nativo del Leonessano nel clero dell’arci-
tutti i corpi che operano nel      e degli altri giovani della               diocesi di Perugia-Città della Pieve: è quello ordinato
pericolo, un’attenzione            parrocchia scomparsi prema-               lo scorso sabato pomeriggio nel santuario della
particolare verrà spesa            turamente. Culmine dei             Madonna di Fatima, nella cittadina pievana. Si tratta del
attorno a quanti hanno             festeggiamenti sarà la solenne     quarantenne don Antonio Paoletti, che dalla nativa Villa
servito lo Stato lavorando ai      processione in onore di santa      Bigioni – uno dei tanti paesini che costellano l’altopiano
soccorsi nelle zone terremota-     Barbara, in programma per il       leonessano – ha maturato la sua vocazione seguendo lo zio e
te nei momenti più difficili       2 giugno.                          conterraneo Giuseppe Chiaretti nella Chiesa perugina.
Frontiera | anno XXXII n. 19 | 19 maggio 2017

12
               chiesa e territori
               Dalle zone pastorali

     I
          l mese di aprile è uno tra i
          più cari ai devoti ad
          Agostina Pietrantoni. Il 18
     aprile 1999, infatti, papa
     Giovanni Paolo II la proclama
     santa e dal 29 aprile del 2003 è
     patrona degli Infermieri
     d’Italia.
        Non è un caso, allora, se il 27
     aprile di quest’anno si è svolta
     a Pozzaglia Sabina, città
     natale della santa, la premia-
     zione del concorso “Arte e
     Fede”, ormai giunto alla
     decima edizione e indetto sul
     tema “Santa Agostina: donna
     di accoglienza e di solidarie-
     tà”.
        Due giorni dopo, presso la
     cappella dell’ospedale San
     Camillo de Lellis di Rieti, il
                                          Pastorale della salute
                                          Un modello per tutto
     vescovo Domenico ha presie-
     duto la celebrazione eucaristi-
     ca in onore della santa.

                                          il personale sanitario
     Un’iniziativa giunta al terzo
     anniversario che ha visto
     l’omelia di mons Pompili
     prendere spunto da un passo
     degli Atti degli Apostoli, a
     partire dal quale ha messo a
     confronto le difficoltà e le         È stata celebrata alla fine di aprile, presso la cappella dell’ospedale provinciale
     tensioni presenti nelle comu-
     nità cristiane dei primi tempi
                                          San Camillo de Lellis, la figura di santa Agostina Pietrantoni, patrona degli
     con quelle vissute ai tempi          infermieri e originaria di Pozzaglia Sabina
     della Pietrantoni, fino ad
     arrivare alle contraddizioni
     dei nostri giorni.                   quella dei tubercolosi, «cerca-   (Onorare la competenza e la         possiamo incontrare, cioè di
        Esse esistono, bisogna            va di umanizzare l’ambiente» e    professionalità), e il nono (Non    fare l’abitudine alla sofferen-
     prenderne atto, ma non               «alla sera, prima di ritirarsi,   indurire il cuore con l’abitudine   za altrui, considerandola
     rassegnarsi. La fede aiuta il        non mancava di accostarsi al      al dolore altrui), ricavandone      semplicemente come corolla-
     cristiano a superarle. Bisogna       letto dei più gravi e dei più     suggerimenti di straordinaria       rio di un normalissimo lavoro,
     però riscoprire il messaggio         pericolosi; riaccomodava i        attualità e validi per tutti,       un lavoro come tanti.
     evangelico: quello che si            guanciali e diceva qualche        anche per coloro che non               Entrambi questi aspetti,
     preoccupa di amare l’altro,          parola buona».                    hanno una visione religiosa         anche squisitamente laici,
     anche passando oltre i limiti           Suor Fernanda ha invitato      della vita.                         oltre che profondamente
     della legge prodotta dagli           gli infermieri a prendere la         Ai due punti del decalogo        cristiani, sono tuttavia
     uomini.                              Santa come compagna di            corrispondono infatti aspetti       strettamente connessi tra
        Al termine della celebrazio-      viaggio per la vita, raccoman-    essenziali per la nostra            loro, poiché la preparazione e
     ne, ha preso la parola suor          dando ancora l’impegno per la     professione: la competenza e        la competenza sarebbero
     Fernanda Falcone, responsa-          diffusione e la devozione a       la preparazione sono qualità        destinate a venire meno
     bile della comunità delle            santa Agostina.                   che non derivano solo dagli         qualora il dolore altrui non
     Suore della Carità di Santa             La caposala Luisa Ciccaglio-   anni di studio e dal tirocinio,     interpellasse ogni giorno la
     Antida Thouret di Pozzaglia          ni, prendendo la parola in        ma soprattutto da una conti-        nostra coscienza e la nostra
     Sabina. Dopo aver ricordato          rappresentanza del Collegio       nua formazione sul campo, in        sensibilità.
     alcuni brevi tratti biografici       degli infermieri di Rieti, si è   ragione dei progressi e delle          Il decalogo di santa Agosti-
     della Santa, ha sottolineato la      soffermata sul decalogo degli     novità in campo medico e            na non proviene solo dal cuore
     sua azione quotidiana verso i        infermieri secondo gli inse-      delle sfide straordinarie che       di una religiosa consacrata,
     deboli e i malati: «In famiglia è    gnamenti di santa Agostina,       pone sul nostro cammino             ma anche di una vera infer-
     il braccio forte della mamma,        rilevando indicazioni precise     professionale la Bioetica, con      miera che ha saputo vedere
     l’infermiera del nonno e del         sia di carattere spirituale che   tutte le implicazioni scientifi-    nei malati soprattutto il volto
     papà, la maestra dei fratellini».    deontologico per tutto il         che, deontologiche, giuridiche      del Cristo sofferente.
        Destinata all’Ospedale            personale sanitario. In parti-    e morali che comporta.                 Un ideale alto e difficile, ma
     Santo Spirito di Roma, prima         colare ha proposto un attento        Il nono “comando” riguarda       anche incoraggiante e stimo-
     alla corsia dei bambini e poi a      confronto tra il quarto punto     il maggior pericolo che             lante.
Frontiera | anno XXXII n. 19 | 19 maggio 2017

                                                                                                                                            13

Δ Parrocchie / 1                                                     Δ Parrocchie / 2

«Gregge, non branco»:
prime comunioni e cresime a Villa Reatina

U
         na mattina di festa,
         quella di domenica 7
         maggio, per la comuni-
tà di San Giovanni Bosco, che
ha accompagnato 18 bambini
al loro primo incontro col
Corpo e Sangue di salvezza e
12 ragazzi verso il sacramento
della Confermazione. Un
momento di gioia che ha visto     prima, invitandoli a seguire il
                                                                     Cresimandi e comunicandi
la partecipazione di bambini e    pastore che chiama le sue          con don Valerio in ritiro spirituale a Cascia
ragazzi del catechismo e          pecore per nome, per essere

                                                                     U
dell’Acr insieme alle loro        gregge e non branco. I nostri              n ritiro spirituale guidato dal parroco don Valerio
famiglie, rappresentate da due    giovani, infatti, sono come                Shango che ha visto più di 80 persone tra bambini e
in particolare, che al momen-     Telemaco che attende speran-               ragazzi di Monte San Giovanni e Poggio Perugino che
to dell’offertorio hanno          zoso l’arrivo del padre Ulisse:    si preparano alla festa di prima comunione e di cresima, con
preparato la mensa, fino a        attendono il Padre per essere      la partecipazione delle loro famiglie ed amici, si è svolto
quel momento spoglia, a           guidati come le pecore dal         questo 14 maggio a Cascia e Roccaporena e ha avuto come
ricordarci che, come nella        pastore; a differenza della        culmine l’Eucaristia domenicale serale.
comunità domestica, anche         generazione precedente,               Al termine, il passaggio nella cella di santa Rita per un
nella comunità di fede che si     caratterizzata dal conflitto       momento silenzioso di preghiera. Ha colpito molto i bambini
riunisce a celebrare l’Eucari-    padre-figlio come nel mito di      e i ragazzi il secondo dialogo «sulla vocazione» con le suore di
stia, è prima di tutto l’amore    Edipo o incentrata su se stessa    clausura e i quesiti semplici posti alle suore. «Tutto è possibi-
degli sposi e dei genitori che    come Narciso. I nostri giovani     le… quindi, mai mettere limiti alla Provvidenza divina che
nutre ed edifica la mensa         vogliono essere guidati verso      chiama ogni battezzato. E ogni momento è buono per dare la
benedetta dal Signore.            la felicità, un invito per noi     propria risposta libera e generosa che dà senso alla vita». Tutti
   Il vescovo Domenico ha         adulti, genitori ed educatori,     i pellegrini sono ripartiti sereni, contenti e arricchiti nella
parlato direttamente ai           affinché non smettiamo di          fede per un impegno più serio e coraggioso a imitazione della
cresimandi, ricordando le         essere mediatori in questo         santa del «perdono», Rita da Cascia.
parole del Vangelo letto poco     percorso di felicità.

                                                                     Δ Lectio con i giovani
Δ Scuola cattolica
                                                                     Uscire di casa per ritrovarsi a casa

                                                                     P
Riuscita in pieno la Maratona di Primavera                                  ercorrendo la strada che conduce ad Amatrice, si
                                                                            scorgono da lontano i monti della Laga ancora innevati
                                                                            che quasi abbracciano il territorio sottostante. Non

S
      ono state 9 le scuole                                          scompaiono le tracce di quanto è accaduto mesi fa. Ma
      cattoliche che hanno                                           compaiono segni di una rinascita, del riscatto di una terra
      animato la tradizionale                                        che non si arrende alla stato delle cose. La strada è percorri-
Maratona di Primavera. Un                                            bile e in una bella giornata di sole il paesaggio manifesta
appuntamento giunto alla                                             tutta la sua bellezza. In questo scenario si è svolta la seconda
trentesima edizione, che                                             delle lectio del ciclo di Pasqua del vescovo Domenico, in una
anche quest’anno ha visto un                                         Casa della Comunità che si è rivelata il luogo più adatto ad
grande impegno da parte dei                                          accogliere quanti, nonostante le difficoltà, hanno accettato la
bambini e degli insegnanti,                                          proposta dell’itineranza di questi incontri. Con sorpresa, a
ma soprattutto dei genitori. Al                                      volte si può scoprire che allontanarsi dai luoghi familiari,
punto che l’iniziativa risulta    una liturgia presieduta dal        creando uno stacco anche fisico dalla propria vita quotidia-
essere, in fondo, una vera e      vescovo Domenico, che non          na, predispone maggiormente l’animo a fare spazio all’ascol-
propria festa della famiglia. A   ha mancato di ritrovare tutti i    to.
dettare il ritmo e il clima di    partecipanti negli spazi del          In questo spazio le parole di Gesù risuonano e ancora una
allegria hanno pensato la         pattinodromo per assistere         volta ci scuotono. In un’atmosfera quasi esoterica, in un
Banda musicale Città di Rieti     agli spettacoli realizzati dagli   linguaggio intimo, che è quello di persone che hanno tra loro
e le Majorettes cittadine, la     istituti Maria Bambina             un rapporto intenso e profondo. Come tra Lui e i suoi disce-
cui esibizione ha fatto da        (Canetra), Santa Croce (Passo      poli. A loro, egli consegna il senso della propria vita, trasmet-
apripista alle invenzioni         Corese), Regina Elena (Torri       te la sua eredità.
sceniche delle scuole, condotte   in Sabina), Rosa Venerini             «Io sono la via, la verità, la vita», afferma nel Vangelo di
quest’anno sul tema Cammi-        (Rieti), Santa Lucia (Rieti),      Giovanni. «L’Io iniziale – queste le parole del vescovo che
nare per ricostruire.             Divino Amore (Rieti), Scuole       hanno fatto da trama alla sua riflessione – non è un generico
   Ma questo nel pomeriggio,      dell’Infanzia S. Chiara            pronome personale, ma la rivelazione della consapevolezza di
mentre la mattina ha visto        Fiuggi (S. Rufina), Scuola         non essere solo un uomo. Egli è la via, non una delle tante
grandi e piccini radunati nella   Olga Piaceri (Canneto), E.         scorciatoie; è la verità, non una delle tante opinioni; è la vita in
basilica di Sant’Agostino per     Maraini (Rieti).                   quanto tale, non una delle possibili vite».
Puoi anche leggere