CSV FC - ASSIPROV Giovedì, 03 gennaio 2019
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CSV FC - ASSIPROV Giovedì, 03 gennaio 2019 Prime Pagine 03/01/2019 Prima Pagina Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) 1 03/01/2019 Prima Pagina Il Resto del Carlino (ed. Forlì) 2 03/01/2019 Prima Pagina Il Resto del Carlino (ed. Cesena) 3 ambiente e protezione civile 03/01/2019 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 7 Consolidato il ponte di Campigna A primavera nuovi interventi sulle strade 4 03/01/2019 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 46 Dal Comune notizie ai cittadini, via telefono 5 03/01/2019 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 47 Integrato il piano di protezione civile 6 03/01/2019 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 45 Ponte in Campigna, scongiurato il rischio crollo 7 03/01/2019 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 52 Urbanistica, ambientalisti all' attacco: «Pannelli solari, regole da... 8 csv e scenario locale 03/01/2019 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 6 MATTEO MISEORCCHI Volontari ripuliscono dalle erbacce il Castellaccio 9 03/01/2019 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 37 ANTONIO LOMBARDI Anziani: l' 11 03/01/2019 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 5 Befana e pattinaggio per l' Epifania a Ca' Ossi 13 02/01/2019 Forli Today Disabili, De Girolamo (M5S): "Diversi benefici nella nuova finanziaria" 14 02/01/2019 Forli Today Il 2019 di Santa Sofia inizia in positivo: arriva il finanziamento per la... 15 03/01/2019 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 48 Un corso per aiutare ad affrontare l'autismo 16 03/01/2019 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 5 Lotteria della Solidarietà Il grazie ai tanti sostenitori 17 volontariato 03/01/2019 Avvenire Pagina 1 LUIGINO BRUNI LA BUONA ITALIA DA NON UMILIARE 18 03/01/2019 Avvenire Pagina 2 LA BUONA ITALIA 20 03/01/2019 Avvenire Pagina 8 ANGELO PICARIELLO «Espulso con un' email senza firma» 22 03/01/2019 Avvenire Pagina 17 MAURIZIO CARUCCI Il Non profit contro la disoccupazione 24 02/01/2019 Corriere della Sera Pagina 19 Reyes, William, Roy, Sam, Jeffrey, Franklin, Jose e Harold sono riemersi. 25 02/01/2019 Corriere della Sera Pagina 23 Le donne seminano zafferano e futuro 27 03/01/2019 Corriere della Sera Pagina 11 FAUSTA CHIESA Tassa sulla bontà, il governo convoca il Terzo 29 03/01/2019 Italia Oggi Pagina 21 brevi 31 03/01/2019 La Repubblica Pagina 3 LUCA MONACO Senzatetto, allarme freddo clochard senza vita nel parco 32
3 gennaio 2019 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 1
3 gennaio 2019 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 2
3 gennaio 2019 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 3
3 gennaio 2019 Pagina 7 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) ambiente e protezione civile Consolidato il ponte di Campigna A primavera nuovi interventi sulle strade SANTA SOFIA Concluso l' intervento urgente di consolidamento del ponte di Campigna per consentire nuovamente la circolazione. L' opera siè resa necessaria a seguito del dissesto con spanciamento del muro di sostegno in pietrame avalle del piccolo ponte di Campigna, il cui crollo avrebbe provocato l' interruzione della viabilità locale con conseguente rischio per la pubblica incolumità. Il Comune di Santa Sofia, grazie al finanziamento di 75mila euro assegnato dalla Regione, si è avvalso per la progettazione e direzione lavori del Servizio Area Romagna dell' Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, c o m e concordato nella convenzione sottoscritta tra Regione e Comune. I lavori sono stati eseguiti dall' impresa Ambrogetti srl, con sede a Verghereto - Riofreddo. È stato effettuato il consolidamento del piccolo ponte in muratura media te il rafforzamento della volta in pietrame con l' esecuzione di una soletta in cemento armato, la realizzazione di 14 micropali adiacenti alle pareti murarie ortogonaliallavolta. Inoltre, ilmuro ammalorato divalle è stato sostituito con quello di sostegno in cemento armato in grado, più solido. Anche il parapetto è stato ricostruito in cemento armato. Essendo l' abitato di Campigna inserito nel Parco delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, per rispettare il paesaggio, tutti i muri in cemento armato sono stati interamente ricoperti con elementi in pietra arenaria. «Campignaè un luogo di grande importanza per Santa Sofia e per tutto il territorio -dice il sindaco Daniele Valbonesi - e per questo sono fondamentali la sua cura e il suo decoro. Per l' intervento appena concluso ci siamo avvalsi della Regione Emilia-Romagna che ha messo a disposizione il finanziamento e la direzione lavori. Dal canto nostro vogliamo continuare nella cura e, appena conclusa la stagione invernale, interverremo sulle strade di nostra competenza con una manutenzione straordinaria». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 4
3 gennaio 2019 Pagina 46 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) ambiente e protezione civile Dal Comune notizie ai cittadini, via telefono Si sta provando 'Alert System': informazioni su tempo, territorio e lavori in corso SI CHIAMA 'Alert System' il nuovo servizio di informazione telefonica che avvisa i cittadini in caso di allerta meteo, news dal territorio, variazione su servizi come chiusura temporanea per lavori di gas, luce, acqua e chiusura delle scuole. Quello che succederà viene spiegato dal sindaco di Savignano Filippo Giovannini: «Si tratta di un servizio che permette di creare e gestire le comunicazioni con la popolazione tramite messaggi vocali su telefoni fissi e mobili con un servizio garantito 24 ore su 24. L' iscrizione è aperta ai cittadini residenti e a tutti coloro che sono interessati ad avere informazioni dal territorio. Sono già stati inseriti 1.847 numeri di telefoni fissi presenti nell' elenco telefonico. E' possibile richiedere gratuitamente l' estensione del servizio sul cellulare o su altri numeri di rete fissa non presenti nell' elenco telefonico. Per iscriversi, è necessario compilare un modulo scaricabile dal sito del Comune, sezione 'Protezione Civile' e in distribuzione all' Urp». POI va riconsegnato al Comune tramite e-mail a alert@comune.savignano-sul-rubicone.fc.it con la scansione del modulo, allegando una copia di un documento di identità oppure consegnarlo a mano presso l' Urp del Comune di Savignano sul Rubicone. Un servizio che è stato adottato dai comuni dell' Unione Rubicone e mare. e presto entrerà in vigore. Una prima prova è stata effettuata il 29 dicembre scorso dal sindaco Filippo Giovannini, anche se molti cittadini all' inizio della spiegazione del servizio avevano creduto che il suo messaggio fosse uno spot elettorale in vista delle elezioni comunali di maggio: «Raggiungere i propri cittadini in situazioni di pericolo, allerta, o per importanti comunicazioni di servizio, ritengo sia compito e dovere di ogni amministrazione. Il nuovo servizio raggiunge questo obiettivo e nei prossimi mesi lo renderemo ancora più capillare suddividendo Savignano per quartieri e fornendo quindi un servizio ancora più puntuale e mirato. Tranquillizzo tutti che 'Alert System' verrà utilizzato solo ed esclusivamente per messaggi di servizio ai nostri cittadini e chiaramente non sarà usato per finalità politiche di qualunque tipo. Un esempio su tutti: l' apertura o la chiusura la mattina dopo delle scuole in caso di neve e maltempo». Ermanno Pasolini © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 5
3 gennaio 2019 Pagina 47 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) ambiente e protezione civile VALLE SAVIO Integrato il piano di protezione civile IL CONSIGLIO dell' Unione dei Comuni della Valle del Savio ha approvato l' integrazione e l' aggiornamento del Piano Intercomunale di Protezione Civile d e l t e r r i t o r i o d i p r o p r i a competenza. In particolare col provvedimento approvato si è provveduto ad integrare ed aggiornare parte del Piano relativamente alla revisione del modello di intervento 'Rischio incendi boschivi', il Piano di rischio valanghe per il territorio di Verghereto, oltre la revisione del modello di intervento per la frana Montanino-Palazza. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 6
3 gennaio 2019 Pagina 45 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) ambiente e protezione civile SANTA SOFIA CONCLUSO IL CANTIERE PER LA MESSA IN SICUREZZA Ponte in Campigna, scongiurato il rischio crollo SI È CONCLUSO l' intervento di consolidamento del piccolo ponte in Campigna il cui crollo avrebbe provocato l' interruzione della viabilità locale con conseguente rischio per la pubblica incolumità. Grazie al finanziamento di 75mila euro assegnato dalla Regione Emilia-Romagna, il Comune di Santa Sofia si è avvalso per la progettazione e direzione dei lavori del servizio area Romagna dell' Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, c o m e concordato nella convenzione sottoscritta tra Regione e Comune. I lavori sono stati eseguiti dall' impresa Ambrogetti srl, con sede a Verghereto-Riofreddo. Il consolidamento del piccolo ponte in muratura è stato effettuato mediante il rafforzamento della volta in pietrame con l' esecuzione di una soletta in cemento armato, la realizzazione di 14 micropali adiacenti alle pareti murarie ortogonali alla volta. Inoltre, il paramento murario deteriorato di valle è stato sostituito con un muro di sostegno in cemento armato in grado di fornire le necessarie garanzie di sicurezza strutturale. Precisa il sindaco Daniele Valbonesi: «Gli operai del reparto carabinieri forestali di Pratovecchio hanno provveduto a tagliare le piante a rischio crollo lungo alcuni tratti della Bidentina per evitare, in caso di neve copiosa, lo schianto sulla provinciale con il conseguente blocco della circolazione come è accaduto purtroppo lo scorso inverno». o.b. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 7
3 gennaio 2019 Pagina 52 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) ambiente e protezione civile Urbanistica, ambientalisti all' attacco: «Pannelli solari, regole da cambiare» Critiche di Legambiente a tutto campo: «Previsti troppi insediamenti» «FAENZA non deve perdere il treno della storia». E' questo, secondo gli ambientalisti, il rischio maggiore che grava sulla città dal punto di vista urbanistico. «Troppi edifici del centro urbano figurano nella classe energetica più bassa», lamenta Giorgio Della Valle, di Legambiente. «Tutto questo è sconfortante. È fondamentale un ripensamento soprattutto dei regolamenti legati alla collocazione di pannelli solari sui tetti del centro storico». Normativa a d i r p o c o s t r i n g e n t e , e c h e Legambiente giudica sorpassata dal precipitare dei parametri climatici, nazionali e globali. «E' falso che i pannelli in centro siano esteticamente sconvenienti. Le automobili allora? E l' inquinamento?». Non esisterà più un' estetica di qualche tipo in un pianeta assediato dalla CO2, è la convinzione degli ambientalisti. A porre vincoli è soprattutto la Soprintendenza, spiegano i dirigenti comunali. Nello specifico, il Rue prevede che i pannelli siano collocati in quegli edifici che hanno poco a che vedere con il tessuto storico - perché ricostruiti o pesantemente rimaneggiati - e solo in quelle coperture non visibili da luoghi pubblici. Pretese che alle orecchie degli ambientalisti suonano come le note dell' orchestra del Titanic, in una pianura padana ormai stabilmente ai primi posti della classifica dei luoghi più inquinati d' Europa. Co2 e polveri sottili non sono le sole minacce: secondo Legambiente è ormai necessario non solo non costruire in alcune specifiche aree - «quella della Colombarina o quella di via Sant' Orsola, ad esempio», evidenzia Vittorio Bardi - ma anche valutare la riclassificazione a zone agricole di terreni potenzialmente edificabili, ma nei quali i mattoni difficilmente troveranno mai dimora. «È ORA di ammettere che il numero di aree insediative previste dal Psc è palesemente esagerato». Italia Nostra propone un ulteriore tipo di indagine, oltre a quella insediativa. «Ad esempio», spiega Gianmarco Carcioffi, «sarebbe importante disporre di una mappa della biodiversità urbana». La quale non si limiterebbe al solo conteggio del verde cittadino, spingendosi invece fino ad indagare il numero di specie presenti, sia per quanto riguarda la flora che per quanto attiene alla frequentazione da parte degli animali selvatici. «Sarebbe importante avere anche una mappa di quei luoghi - non monumentali - che la popolazione giudica identitari. E' tempo di ragionare in un' ottica di urbanistica delle relazioni». Filippo Donati. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 8
3 gennaio 2019 Pagina 6 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) csv e scenario locale Volontari ripuliscono dalle erbacce il Castellaccio ROCCA SAN CASCIANO. Il "Castellaccio" è sempre più di Rocca San Casciano e dei suoi cittadini. Rosaria Tassinari, che guida il Comune della vallata del Montone, ha ringraziato pubblicamente nei giorni scorsi i volontari del rione Borgo che, durante le festività natalizie e di fine anno, hanno dedicato diverse ore del loro tempo libero per rimuovere erbacce e arbusti che rendevano difficile anche solo vedere la fortezza. Il ringraziamento «Vorrei ringraziare tutti i volontari del rione Borgo - ha spiegato la sindaca Tassinari - perché hanno rimosso sterpi ed arbusti che avevano invaso, nel tempo, l' area limitrofa al "Castellaccio", nascondendolo alla vista da diverse angolature. Ora il castello è visibile da tutta Rocca San Casciano. I cittadini sono intervenuti su una porzione di terreno che il Comune ha recentemente comprato perché limitrofa a quella della fortezza. Dopo aver ottenuto tutti i permessi e le autorizzazioni del caso, i partecipanti all' iniziativa, hanno così provveduto alla pulizia, risanando l' area circostante». La torre amata dal paese Una ulteriore dimostrazione di quanto i rocchigiani siano legati a questo rudere che è entrato nelle disponibilità del Municipio dopo una lunga ver tenza privata con un soggetto privato che lo aveva acquistato dal proprietario, senza che l' Amministrazione pubblica avesse la possibilità di esercitare il diritto di prelazione previsto dalle leggi nazionali in materia. «Il "Castellaccio" - conferma la guida della giunta - è divenuto di definitiva proprietà del Comune dopo la recente sentenza del Consiglio di Stato (che appunto ha riconosciuto al Municipio la possibilità di esercitare una prelazione sull' acquisto, ndr), fu oggetto di acquisto fra privati per il quale era stato pattuito un prezzo di 7mila euro nel 2004. Ci sono voluti ben 14 anni per arrivare, lo scorso ottobre, alla sentenza del Consiglio di Stato. Negli anni scorsi Comune aveva realizzato un primo intervento minimale di ristrutturazione dell' importo di 10mila euro e, successivamente, di altri 100mila per metterlo in sicurezza. Ora sono già pronti 190mila euro per intervenire nelle coperture e sulla stabilità del mastio. «È in corso la gara per l' affidamento di questo altro lotto dei lavori di consolidamento», sottolinea Tassinari. La giunta ha previsto un quarto intervento per concludere il recupero, chiedendo contributi sia al Gal "Altra Romagna" che a "Romagna Acque". L' obiettivo è riaprirlo per farne una delle mete di chi è appassionato di visite a rocche e castelli romagnoli, un patrimonio davvero ricco per questi territori. © RIPRODUZIONE R ISERVATA FORLIMPOPOLI Domenica prossima Forlimpopoli propone un doppio Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 9
3 gennaio 2019 Pagina 6 Corriere di Romagna
3 gennaio 2019 Pagina 37 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) csv e scenario locale Anziani: l' assistenza non basta Servono animazione e socialità Oltre ai 47 ospiti residenti nella struttura la cooperativa che la gestisce si occupa di diversi servizi fuori, dal centro diurno ai pasti a domicilio CESENATICO La casa protetta di via Magrini ha chiuso il 2018 con un partecipato pranzo natalizio e ora si prepara alle sfide che ha davanti nell' anno nuovo per confermarsi uno dei fiori all' occhiello di Cesenatico per qualità dei servizi erogati. Realizzata nel 1998, la residenza pubblica per anziani, per lo più non autosufficienti, dal 2014 è gestita per intero dalla cooperativa faentina "In Cammino", che a Cesenatico occupa 60 addetti. Ad animare la festa organizzata nel periodo natalizio sono stati ivolontari dall' associazione Anteas con il gruppo dei musicisti "Attenti a quei due... forse tre" e con le fedelissime Irma, Cinzia, Ester, Amedea e Rosa. Il tutto nell' ambito di una rete più ampia di collaborazioni e condivisioni, che coinvolge la Caritas, l ' Auser, la fondazione " La nuova famiglia", la cooperativa Ccils, il Centro sociale e grazie alla generosità di enti quali Romagna Banca Credito Cooperativo e la cooperativa "Casa del Pescatore", ma anche tanti singoli cittadini. Progetto per senzatetto La festa organizzata negli ultimi giorni del 2018 è stata anche l' occasione per presentare il progetto appena lanciato per assicurare un tetto di notte per gli homeless. È stato illustrato dal responsabile della Caritas Ettore Rossi e dall' assessore ai Servizi sociali Stefano Tappi, alla presenza del presidente della cooperativa "In Cammino" Elena Bartolotti e della famiglia Sacchetti, che ha dato un contributo concreto per questa iniziativa di grande civiltà. Collaborazioni preziose «La festa di Natale- sottolinea la coordinatrice Alessandra Diaz è stata preziosa anche per comunicare a utenti, familiari e altre realtà del territorio come attraverso collaborazioni e condivisioni è possibile rispondere adeguatamente ai bisogni di Cesenatico, ricordandoci che al di là di rigidi standard di servizio, la cosa più importante è essere vicini alle persone con le quali entriamo quotidianamente in contatto». Esigenza di animazione La presidente di "In cammino", Elena Bartolotti, aggiunge che «il nostro sforzo maggiore ora è volto alla continua qualificazione del personale, dagli infermieri ai fisioterapisti, dagli Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 11
3 gennaio 2019 Pagina 37 Corriere di Romagna
3 gennaio 2019 Pagina 5 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) csv e scenario locale Befana e pattinaggio per l' Epifania a Ca' Ossi FORLÌ Il Comitato volontari d e l P a r c o "Incontro" e il Comitato di Quartiere Ca' Ossi propongono domenica prossima dalle 14, in occasione della festa dell' Epifania, l' esibizione nel pattinodromo di via Ribolle degli atleti di Forlì Roller, Libertas artistico e Libertas Hockey e dela scuola di ballo The boys Rock Club di Farneti e Rosy. Al termine sarà distribuita la calza ai bambini presenti. Alle A Ca' Ossi arriva la Befana 16, poi, davanti al presepe i Pasqualotti di Fiumana presenteranno i loro Canti della Pasque la. Immancabili alla fine vin brulè il panettone. L' offerta libera sarà in parte devoluta in beneficienza e in parte rimpinguerà la dotazione di attrezzature dello stesso parco. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 13
2 gennaio 2019 Forli Today csv e scenario locale Disabili, De Girolamo (M5S): "Diversi benefici nella nuova finanziaria" "Questo governo e questa maggioranza hanno dimostrato di essere molto attenti alle esigenze delle persone con disabilità" "Questo governo e questa maggioranza hanno dimostrato di essere molto attenti alle esigenze delle persone con disabilità. Insieme agli altri interventi nella legge di bilancio andiamo a istituire un fondo presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti pari a 5 milioni di euro per l' anno 2019 per favorire l' accessibilità e la mobilità delle persone con disabilità". Così in una nota il deputato del Movimento 5 Stelle nella commissione Trasporti Carlo Ugo de Girolamo. "Il fondo finanzierà interventi riguardanti l' innovazione tecnologica delle strutture e la messa in opera di contrassegni e segnaletica per favorire la mobilità di persone con disabilità. La disabilità non riguarda soltanto le condizioni di salute delle persone, ma dipende da quanto le condizioni ambientali e infrastrutturali garantiscano la libera mobilità e un' adeguata qualità di vita. Con questa misura il Paese fa un importante passo avanti per garantire a tutte e tutti la possibilità di utilizzare liberamente gli spazi pubblici e privati", prosegue de Girolamo. "Dobbiamo ricordare tutto ciò che siamo riusciti ad ottenere con la manovra a sostegno dei disabili: rifinanziamo con 100 milioni di euro in tre anni il Fondo per la non autosufficienza; diamo 1.5 milioni per la formazione e la riqualificazione professionale dei disabili e delle vittime di infortuni sul lavoro; aumentiamo le detrazioni fiscali per i cani guida dei non vedenti; stanziamo 1.5 milioni per la UE Disability Card, che dà accesso a diversi servizi, strumenti e opportunità per i disabili; aumentiamo di 10 milioni per il 2019 il Fondo per il diritto al lavoro dei disabili e rifinanziamo l' assistenza agli alunni con disabilità con 75 milioni in 3 anni e diamo 500.000 euro per la loro formazione artistica e musicale. Il nostro impegno è evidente su diversi fronti: migliorare la vita di queste persone è una nostra priorità", conclude il deputato. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 14
2 gennaio 2019 Forli Today csv e scenario locale Il 2019 di Santa Sofia inizia in positivo: arriva il finanziamento per la "MilleLuci" Presto i lavori, poi l' utilizzo confidando nell' iniziativa dei giovani. Il 2018 a santa Sofia si è chiuso con una bella notizia: lo scorso 31 dicembre, infatti, è stata pubblicata la graduatoria definitiva del bando del Gal "L' Altra Romagna" sull' azione 7.4.02, rivolto agli enti locali e destinato a "strutture per servizi pubblici". Un bando aperto da dicembre 2017 a giugno 2018, a cui il comune di Santa Sofia, dopo confronti tra amministrazione comunale, associazioni e cittadini, partecipò presentando domanda per il restyling della sala "Milleluci", luogo simbolo per il comune bidentino. "Ancora una volta ci siamo mossi in sinergia con le associazioni di volontariato, specie con la Pro Loco Santa Sofia che ha redatto e donato all' amministrazione - e quindi alla comunità - il progetto per la risistemazione della Milleluci", dice il Sindaco Daniele Valbonesi. Ora, l' idea di dare nuova vita alla Milleluci si sta per trasformare in realtà: la graduatoria appena uscita trova al suo interno la richiesta del comune di Santa Sofia e, quindi, un finanziamento ammesso di 120.000 , a cui si aggiungono 35.000 finanziati sempre nel corso del 2018 dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì: un totale che consentirà di rendere agibile la sala "Milleluci" dopo decine di anni. "Non nascondiamo una grande soddisfazione - dichiara il sindaco - per il finanziamento ottenuto. La Milleluci non è un luogo qualsiasi, ma un simbolo per Santa Sofia, per il modo in cui è nata negli anni '50 e per quello che ha rappresentato fino agli inizi degli anni '80. Ora dovremo affrontare l' ultima fase progettuale ed eseguire i lavori nell' arco di 12-18 mesi ma, soprattutto, dovremo ragionare su come utilizzarla e cosa fare in uno spazio che ha grandi potenzialità, posizionato com' è lungo il nostro "giardino", il parco fluviale lungo il Bidente. Io penso che Santa Sofia debba mettere la Milleluci a disposizione delle giovani generazioni, di chi ha 20 anni - conclude Valbonesi. Sono loro che dovranno, coinvolgendo associazioni, attività private e chiunque ritengano utile, riprendere le fila della storia e raccogliere l' eredità dei numerosi ragazzi che, nel dopoguerra, manifestarono tanta voglia di ripartire!" Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 15
3 gennaio 2019 Pagina 48 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) csv e scenario locale Un corso per aiutare ad affrontare l'autismo LA COOPERATIVA la 'Vela di Cesenatico' organizza un corso di formazione sull' autismo e il metodo Aba che si è rivelato molto efficace con i bambini autistici e ha lo scopo di ridurre i comportamenti disfunzionali e di promuoverne altri appropriati e migliorare comunicazione e apprendimento. Quello proposto dalla coop è un corso di formazione base ideato dal vicepresidente, la dottoressa Laura Righi la quale punta sulla comunicazione: «Assieme a Valeria Mendozzi, psicologa e analista del comportamento, e Anna Serena Scholl, psicologa specializzata in psicoterapia sistemico famigliare, stiamo avviando un percorso formativo che abbia l' obiettivo di dare informazioni e nozioni pratiche su tecniche basate sull' analisi applicata del comportamento nei disturbi autistici». Il corso è aperto a un massimo di 20 partecipanti e indirizzato a educatori, insegnanti, terapisti, genitori. E' articolato in quattro incontri di 5 ore ciascuno e si terrà in via Cesare Battisti 11 dove ha sede la Consulta del Volontariato. La prima lezione venerdì 11 gennaio dalle 9 alle 14, la seconda venerdì 25 gennaio sempre dalle 9 alle 14. Partecipare costa 250 euro, il termine delle iscrizioni è domani: 0547 84870 o 349 2929844. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 16
3 gennaio 2019 Pagina 5 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) csv e scenario locale Lotteria della Solidarietà Il grazie ai tanti sostenitori FORLÌ È tempo dei primi ringraziamenti per gli organizzatori della Lotteria della Solidarietà promossa dall' associazione A m i c i d i d o n Dario, Consorzio solidarietà sociale di Forlì e Assiprov e i cui biglietti sono in vendita fino al 25 del mese. «I nostri ringraziamenti - specifica una nota -vanno a Roberto Pinza (presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi), al vescovo monsignor Livio Corazza, al campione di nuoto Fabio Scozzoli, al ciclista Matteo Montaguti, al deputato Marco Di Maio, a Gianni Lombardi (vice presidente Bcc Credito Cooperativo Ravennate Imolese Forlivese), Palma Mercurio (direttrice del carcere), Raoul Mosconi, (assessore a l welfare), Marianna Tonellato (sindaco di Castrocaro Terme Terra del Sole), don Antonino Nicotra (parroco di Roncadello) e Leonardo Belli (presidente Assiprov F o r l ì - Cesena). I biglietti sono acquistabili in vari negozi della città o nella degli Amici di don Dario in via Dandolo, 18 a Forlì (0543 21900; amicidisadurano@cssforli.it) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 17
3 gennaio 2019 Pagina 1 Avvenire volontariato ? LA BUONA ITALIA DA NON UMILIARE Per provare a comprendere un aspetto decisivo del dibattito politico dell' anno che si è appena concluso, occorre guardarlo da un punto di osservazione più alto e più distante dalla bagarre recente; e poi da lì tentare uno sguardo e una valutazione d' insieme. L' incidente del Governo sulla tassazione delle organizzazioni del Terzo settore, non è una questione minore o solo fiscale. La serietà di quella distrazione risalta immediatamente non appena ci domandiamo: come mai i nostri governanti dichiarano di voler aiutare gli italiani poveri, o addirittura di voler sconfiggere la povertà, e poi pensano di complicare la vita a quelle organizzazioni che la povertà vera la combattono e riducono da decenni se non da secoli? Questo (apparente) paradosso si svela se lo collochiamo accanto ad altri interventi e atteggiamenti collegati e coerenti tra di essi - quelli nei confronti delle cooperative e delle Ong (impegnate sulle rotte marine delle migrazioni), o la minaccia di riduzione del finanziamento ai giornali realizzati in cooperativa o da aziende non profit. E scorgiamo subito un tratto comune netto e significativo, che raggiunge anche il modo con cui è stato pensato (finora) il reddito di cittadinanza. L' Italia e l' Europa hanno risposto alle loro crisi epocali generando, dal basso, realtà associative che curavano le povertà inserendole dentro tessuti sociali e comunitari diversi. Dalle Misericordie nate dalla società toscana nel Duecento, ai Monti di pietà dei Francescani all' alba della modernità, fino al movimento cooperativo, passando per le opere di welfare ante-litteram degli ordini religiosi tra Seicento e Novecento. Il genio italiano ha risposto alle povertà generando società civile organizzata, attivando le persone e i loro i capitali comunitari, relazionali e soprattutto i capitali narrativi (le prime cure di malattie sociali e di emarginazioni iniziavano quando, insieme, eravamo capaci di narrarci altre storie che illuminavano le povertà e spalancavano orizzonti capaci di vedere e aprire un altro cielo). E lo ha fatto fino a pochi decenni fa, quando siamo stati capaci di rispondere alla crisi dello Stato sociale dando vita a migliaia di cooperative sociali che hanno curato le nostre fragilità mettendo a sistema la vocazione comunitaria del nostro Paese. Ora, nell' età dei social - il cui nome camuffa una radicale deriva individualistica - la politica ha iniziato a pensare di poter servire il Bene comune saltando la mediazione del 'civile' per dar vita a un governo dei sondaggi e dei like dei 'singoli'. Un mondo nuovo, dove però le povertà vere non si vedono, non si capiscono e quindi non si curano. Un grande limite dell' attuale proposta del Reddito di cittadinanza è, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 18
3 gennaio 2019 Pagina 1 Avvenire
3 gennaio 2019 Pagina 2 Avvenire volontariato Dalla prima pagina LA BUONA ITALIA D ietro l' articolo 2 ci sono, invisibili e realissimi, la Bibbia e tutto il Vangelo, molto pensiero greco e romano, Tommaso d' Aquino, Luigi Sturzo, Luigi Luzzatti, Antonio Gramsci, e la distruzione dei corpi intermedi perpetrata dal fascismo. Accanto a quelle parole c' era anche, scritta con inchiostro simpatico, una visione positiva della persona umana, uno sguardo buono e generoso sull' uomo che vedeva l' individuo capace di fiorire in pienezza solo diventando persona (individuo- in-relazione), quindi dentro famiglie, associazioni, partiti, cooperative, comitati editoriali, comunità spirituali e ideali. C' era l' etica delle virtù, la pietra miliare dell' antropologia occidentale, che vedeva gli esseri umani prima socievoli poi furbi, prima capaci di cooperare poi di evadere, prima buoni poi cattivi. Quando si inverte questo ordine, torniamo all' antropologia del lupo, alla guerra di tutti contro tutti, alla paura e alla rabbia che diventano il collante di individui non persone; e immediatamente iniziamo a guardare il vicino di casa come un evasore potenziale o effettivo, a vedere chi arriva sull' uscio di casa non come una possibile benedizione ma come una sciagura certa. La società civile di oggi non è più quella lasciataci in eredità dal Novecento. È ferita, colpita al cuore dalla globalizzazione, dai nuovi mercati e dai loro princìpi utilitaristici, da una politica che l' ha manipolata e consumata senza rigenerarla. Ma da essa dobbiamo ripartire per immaginare un Paese migliore, iniziando prima a vederla, poi stimarla e quindi curarne le ferite. Potremo - dobbiamo- riaprire i porti, perché ad accogliere non ci saranno soltanto il Governo, individui o la polizia: ieri e oggi la sola buona e sostenibile accoglienza è quella di comunità, di associazioni, chiese, fatte di persone che possono accogliere chi arriva dal mare perché ogni giorno si allenano nell' arte dell' accoglienza di persone in carne e ossa; perché sono esperti di corpi non di messaggi e di tastiere (e nella vita il corpo dice quasi tutto). Dimenticare e violare l' articolo 2 della Costituzione significa, inoltre, negare altri due princìpi cardini dell' Italia e dell' Europa: il principio personalista e quello di sussidiarietà (che deriva dal primo). Se l' individuo matura diventando persona, per salire (o scendere) bene dal singolo allo Stato occorre necessariamente passare per i corpi intermedi che danno vita, sinfonicamente, alla società civile, attraversare le formazioni sociali - perché è in questi passaggi dove impariamo a praticare la Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 20
3 gennaio 2019 Pagina 2 Avvenire
3 gennaio 2019 Pagina 8 Avvenire volontariato INTERVISTA AL SENATORE «Espulso con un' email senza firma» De Falco: ormai c' è una deriva autoritaria. Il mio futuro? A sinistra, dove il M5s è nato il coraggio di una firma. «Contro di me nessuno ci ha messo la faccia», dice Gregorio De Falco. Solo ieri mattina, spulciando fra centinaia di auguri di fine anno ha scovato la mail del benservito del Movimento. Espulso, come aveva già appreso dai giornali. «Ma per quello che so - dice - gli atti amministrativi sono composti da intestazione, premessa, motivazione, conclusioni e firma. Con tanto di data e luogo e della persona (o delle persone) che si assumono la responsabilità». Ma saprà i nomi dei probiviri... Nessuno mi ha informato, ma l' eventuale presenza di un ministro (sento parlare di Fraccaro) fra coloro che stanno decidendo il mio destino, sarebbe sintomo di approssimazione e di mancanza di quella cultura istituzionale che imporrebbe una rigorosa separazione fra i poteri: non si è mai visto un ministro espellere un parlamentare che non si allinea agli ordini del potere esecutivo. Invece? Invece è firmata solo 'i probiviri'. Ed è singolare che un atto che incide in modo così rilevante sulle facoltà di un parlamentare non presenti neanche Cosa pensa di fare? Sono al bivio: da un lato, anche per accertare le responsabilità, vorrei sapere chi ha assunto questa decisione. Dall' altro, se risultasse chiaro che la volontà dei vertici del Movimento è davvero questa, si configurerebbe una deriva autoritaria da cui prendere le distanze al più presto. Sulla sicurezza resta della sua idea? Con quel decreto si ottengono risultati opposti a quelli che ci si propone, come scriveva Avvenire. Non si può per gli immigrati invertire l' onere della prova di colpevolezza. Il diritto penale condanna i comportamenti, non le condizioni, non si può condannare la condizione di immigrato. E ora sono pronti a commettere un altro errore per inseguire Salvini: lo Stato deve garantire la sicurezza, non può lasciare che sia affidata a una legittima difesa dei cittadini che prescinda da una proporzionalità tra offesa e difesa. Sarebbe stato su questo il prossimo dissenso? Ancor prima ci sarà l' autonomia delle Regioni del Nord. Anzi, credo che l' aver dato conto della mia Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 22
3 gennaio 2019 Pagina 8 Avvenire
3 gennaio 2019 Pagina 17 Avvenire volontariato L' INIZIATIVA Il Non profit contro la disoccupazione U n p r o g e t t o n o n profit p e r r i d u r r e l a disoccupazione giovanile. Si chiama Generation ed è stato avviato da McKinsey & company. Sono circa 1,5 milioni i giovani senza lavoro e 600mila le posizioni aperte ogni anno difficili da coprire per le imprese. Per questo motivo, McKinsey & company ha deciso di avviare anche nel nostro Paese un progetto globale creato nel 2015 con l' obiettivo di contribuire a colmare questo divario. A tre anni dalla sua costituzione, Generation ha diplomato oltre 23mila studenti in 90 città in nove nazioni. In Italia, secondo Paese europeo dopo la Spagna in cui è stato avviato il programma, McKinsey ha costituito una fondazione non profit e lanciato a Roma il primo progetto pilota in ambito retail, con due classi del corso Eccellenza nel punto vendita in partnership con due importanti centri commerciali della città. I partecipanti sono stati selezionati tra oltre 800 candidature: 260 candidati hanno superato il test on line e 150 sono stati intervistati dal team di Generation. Cinquanta di questi - tra i 18 e 29 anni, metà uomini e metà donne, nove laureati e 41 diplomati - sono stati individuati per partecipare ai corsi, al termine dei quali hanno sostenuto colloqui per le posizioni aperte all' interno dei negozi partner dell' iniziativa. A quattro settimane dal completamento della formazione, l' 82% dei giovani ha ottenuto un contratto. «La disoccupazione giovanile rappresenta uno dei temi più rilevanti nel nostro Paese e riteniamo debba essere affrontato con assoluta priorità - ha affermato Massimo Giordano, Managing Partner McKinsey Mediterraneo -. Con il progetto Generation, McKinsey offre il proprio contributo per facilitare l' incontro tra imprese e giovani motivati e in possesso delle competenze richieste. In Italia abbiamo costituito una fondazione non profit che ha l' obiettivo di aiutare fino a 5mila ragazzi a trovare un' occupazione nei prossimi 3-4 anni. La metodologia utilizzata si differenzia poiché parte dalle esigenze delle aziende per identificare i gap formativi». RIPRODUZIONE RISERVATA MAURIZIO CARUCCI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 24
2 gennaio 2019 Pagina 19 Corriere della Sera volontariato Reyes, William, Roy, Sam, Jeffrey, Franklin, Jose e Harold sono riemersi. Reyes, William, Roy, Sam, Jeffrey, Franklin, Jose e Harold sono riemersi. Qualcuno di loro era malato, qualcun altro un tossicodipendente o un alcolista. Tutti avevano perso il lavoro e in breve tutti avevano perso la casa. «Homeless», come altri 553.742 americani su una popolazione totale di 325,7 milioni, secondo gli ultimi dati disponibili (gennaio 2017) elaborati dalla National Alliance to end Homelessness . Adesso queste otto storie sono definite «di successo» sul sito di « Front Steps» , l' associazione non profit che gestisce l'«Arch», «Austin Resource Center for the homeless», una delle strutture di assistenza più interessanti negli Stati Uniti. Natalie Freeburg, 55 anni, è la coordinatrice dei volontari. Mostra uno a uno gli avvisi affissi in bacheca, al secondo piano di questa palazzina d' angolo nella South Congress Avenue, una specie di distretto della solidarietà nel pieno centro di Austin, tra le città più innovative del Texas e dell' intero Paese. Sull' altro lato del marciapiede c' è l' edificio scuro dell' Esercito della Salvezza. Girato l' incrocio si apre una lunga sequenza di bar e di ristoranti. Particolare di grande importanza, come vedremo. Dunque, il «Women' s support group» si riunisce ogni mercoledì pomeriggio. Il «Men' s group» la mattina dello stesso giorno. Il martedì e il mercoledì «Flashpoint»: seminario su come «gestire la rabbia». Il venerdì «Streets of hope», incontri «spontanei» sulla riduzione dei danni fisici e psicologici causati da alcol e droghe. L'«Arch», spiega Natalie, è tante cose insieme: un consultorio, un ambulatorio medico, un centro di recupero per tossicodipendenti e alcolisti. Ma prima di tutto è un luogo speciale per le persone che dormono nei cartoni, sulle grate della metropolitana, nei locali bancomat delle banche. E che infatti arrivano qui da Dallas, da Houston, da Los Angeles, da San Francisco. A volte può bastare poco per ritro varsi per strada. Sam Mae, di Houston, per esempio, si era appena diplomato quando suo padre fu ucciso in un litigio. Era il 1987. La famiglia non era più in grado di pagare l' affitto e trovò riparo provvisorio in uno «shelter», un semplice dormitorio. Ben presto, però, Sam si ritrovò senza un tetto. Cercò di reagire: fece l' apprendista in un laboratorio di ceramica, poi il custode in una discarica, il lavapiatti nei ristoranti e per dieci anni il muratore ad Austin. Ma in tutti questi anni è rimasto sempre la carta di scarto nel gran mazzo dell' economia americana. Ai Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 25
2 gennaio 2019 Pagina 19 Corriere della Sera
2 gennaio 2019 Pagina 23 Corriere della Sera volontariato Le donne seminano zafferano e futuro L' idea per dare una mano in Afghanistan sembrava perfetta. Un modo per dare un lavoro onesto a chi ne ha più bisogno e allo stesso tempo ridurre il potere dei gruppi armati che spadroneggiano con la forza o con la scusa dell' Islam. L' idea era: sostituire i papaveri da oppio con i bulbi dello zafferano. Le due piante crescono nelle stesse condizioni, con poca acqua e terreni poco fertili; la polverina rossa che si ricava dai pistilli, lo zafferano appunto, ha un valore al grammo superiore all' oro e paragonabile a quello dell' eroina che si ricava dall' oppio; come l' oppio anche lo zafferano richiede un' enorme quantità di lavoro manuale e l' Afghanistan ne ha in abbondanza. Così la Costa Family Foundation, l' ong di Belluno «Insieme si può» e il Cisda (Coordinamento per il sostegno delle donne afghane, probabilmente l' onlus italiana con i migliori contatti nel Paese) hanno avviato nel 2017 un progetto pilota nella provincia di Herat per dare ad alcune donne in difficoltà la possibilità di guadagnarsi da vivere coltivando zafferano. All' inizio tutto bene. Le donne vengono selezionate secondo i consueti criteri socio- economici: hanno estremo bisogno di denaro e hanno famiglie abbastanza aperte da permettere loro di lavorare fuori casa; si individua un campo e dei contadini (maschi) disponibili a passare il know how alle donne, cosa niente affatto scontata in Afghanistan. Ad agosto parte la semina, le piantine crescono, a dicembre c' è anche un piccolo raccolto, ma a inizio 2018 il disastro. Le donne non vogliono più andare nel campo. Troppo lontano, dicono, e soprattutto troppo pericoloso. Nell' area si sono fatti vivi i talebani e hanno fatto capire due cose: non vogliono vedere donne lavorare, rendersi indipendenti, spostarsi da sole e, soprattutto, vogliono che quel campo torni a produrre oppio. Serve a loro per finanziare l' attività armata, serve per costringere i contadini a diventare fornitori della banda, legandoli così al successo talebano. Dal gruppo armato dipende il pagamento del raccolto di fine anno e quindi la fedeltà verso i taleb. Poteva essere la fine dell' iniziativa italiana come lo è stato per la maggior parte dei programmi pro zafferano lanciati da Onu e Nato tra 2001 e 2015. Non si può combattere gruppi paramilitari, talebani, Stato Islamico o semplici briganti che contano sulla droga per autofinanziarsi dando dei bulbi di zafferano ai contadini. E invece? «Abbiamo deciso - racconta Daniele Giaffredo, responsabile dei progetti per "Insieme si può" - di insistere. Concordi tutt' e tre le associazioni italiane che collaborano al progetto abbiamo finanziato l' affitto di un altro campo. L' abbiamo scelto più vicino ad Herat e in una Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 27
2 gennaio 2019 Pagina 23 Corriere della Sera
3 gennaio 2019 Pagina 11 Corriere della Sera volontariato Volontariato Tassa sulla bontà, il governo convoca il Terzo settore il 10 gennaio La data per l' incontro con il governo c' è: il Terzo settore è stato convocato per giovedì 10 gennaio. La telefonata per annunciarla è arrivata nel tardo pomeriggio di ieri alla segreteria generale del Forum nazionale. A promuovere l' atteso incontro, che ha l' obiettivo di trovare una soluzione per cancellare il raddoppio della tassazione, è stata la presidenza del Consiglio. Da giorni il mondo del non profit è con il fiato sospeso e sono tante le associazioni e gli enti preoccupati che l' aumento dell' Ires dal 12 al 24 per cento possa avere ripercussioni negative sui servizi erogati, perché le risorse a disposizione sarebbero inferiori. Il raddoppio dell' imposta è contenuto nella legge di Bilancio che è appena stata approvata e serve per portare quest' anno circa 120 milioni nelle casse dello Stato. La tassa a carico del volontariato ha provocato la levata di scudi del Terzo settore (complessivamente si tratta di circa 340 mila organizzazioni in Italia), che ha anche pensato di scendere in piazza, e lo stesso presidente del Consiglio Giuseppe Conte era intervenuto per dire che sarebbe stata rivista. La retromarcia del governo aveva avuto l' avallo anche dei due vicepremier, Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Ma mancava l' appuntamento per discuterne. La convocazione subito dopo le feste natalizie è, quindi, una buona notizia. La portavoce del Forum del Terzo settore Claudia Fiaschi è al lavoro da ieri sera per definire la delegazione che si presenterà a Palazzo Chigi. «Aspettavamo questo segnale - ha commentato Fiaschi - e siamo molto soddisfatti di poterci sedere a un tavolo per discutere di questo tema, ma anche in generale del tema del ruolo che può e deve avere il Terzo settore rispetto allo Stato». La convocazione da parte del governo arriva dopo che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel messaggio di fine anno non soltanto ha elogiato le realtà del non profit che rappresentano una «rete preziosa di solidarietà», ma ha anche fatto un riferimento specifico a che siano «evitate le tasse sulla bontà». Rimane da capire dove saranno reperite in alternativa le entrate previste dalla manovra. Dovrà scendere in campo il ministero dell' Economia e individuare un decreto che ripristini lo sconto sulla Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 29
3 gennaio 2019 Pagina 11 Corriere della Sera
3 gennaio 2019 Pagina 21 Italia Oggi volontariato brevi Unipol banca, per supportare le famiglie, gli operatori economici e le imprese che hanno subìto danni dal terremoto a Catania, ha stanziato un plafond di 10 milioni di euro per la concessione di finanziamenti a tasso zero, a condizioni agevolate, finalizzati al ripristino di beni immobili e mobili danneggiati. Generali ha completato la cessione dell' intera partecipazione detenuta in Generali Belgium ad Athora Holding, in linea con gli accordi annunciati al mercato in aprile. Net Insurance. È divenuta efficace la fusione per incorporazione di Archimede in Net Insurance. Ieri le azioni ordinarie Archimede e i warrant Archimede sono stati revocati dalle negoziazioni su Aim Italia: i titolari degli strumenti finanziari risultano titolari, per effetto del concambio, di azioni ordinarie e warrant Net Insurance. McKinsey ha lanciato anche in Italia Generation, progetto globale creato nel 2015 per contribuire a ridurre il fenomeno della disoccupazione giovanile. È stata costituita una fondazione non profit ed è stato avviato a Roma il primo progetto pilota in ambito retail. L' obiettivo è supportare fino a 5 mila giovani nella ricerca di lavoro nei prossimi tre-quattro anni. Total ha avviato la produzione presso il campo petrolifero Egina, il cui giacimento è situato a circa 1.600 metri di profondità e a 150 chilometri dalla costa della Nigeria. L' intero progetto frutterà 200 mila barili di greggio al giorno, circa il 10% della produzione nigeriana. Sears. Il fondo speculativo Esl, del presidente ed ex amministratore delegato della catena di grande distribuzione Sears, Edward Lampert, ha manifestato interesse per rilevare i beni immobiliari della società con un' offerta da 1,8 miliardi di dollari. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 31
3 gennaio 2019 Pagina 3 La Repubblica volontariato L' accoglienza Senzatetto, allarme freddo clochard senza vita nel parco Il polacco, 50 anni, aveva una baracca in piazzale Lotto, ma è morto su una panchina Cri: piano inadeguato. Il Comune apre metro e stazione in via Giolitti. Sos di Sant' Egidio Stanislao si è spento ieri su panchina in piazza Lorenzo Lotto, a Tor Marancia. L' uomo, senza dimora, aveva festeggiato il suo cinquantesimo compleanno il 29 agosto: «Gli avevamo portato una torta - ricorda Paolo Severi, il coordinatore dei volontari di zona di Sant' Egidio - avevamo organizzato una festicciola con la sua comunità » : il gruppo di clochard polacchi che abita da anni quel fazzoletto dell' VIII municipio nel quale Stanislao era sbarcato 10 anni fa. Pittore e muratore alla giornata, Stanislao con i suoi modi gentili si era fatto ben volere fin da subito nel quartiere, tanto che un negoziante della zona gli aveva concesso un giardino su piazza Lotto nel quale Stanislao si era costruito una baracca in legno e lamiera. A Natale aveva partecipato al pranzo organizzato da Sant' Egidio alla parrocchia di San Michele. Martedì scorso un volontario era passato a salutarlo, gli aveva consegnato come al solito dei panini, una bevanda calda. Poi la morte improvvisa. Forse, nonostante avesse la sua baracca, Stanislao si è addormentato su quella panchina ed è morto per il freddo. Sul corpo non ci sono segni di violenza. Don Lucas, il viceparroco della chiesa Nostra Signora di Lourdes in via Mantegna, si è attivato per rintracciare in Polonia il padre e il fratello. «La salma di Stanislao - spiega Severi - è a disposizione dell' autorità giudiziaria, non sappiamo ancora se verrà disposta un' autopsia o meno » . Una volta chiarito quest' aspetto, verrà fissata la data dei funerali e l' eventuale rimpatrio di Stanislao nel suo Paese, in funzione della volontà dei parenti. L' uomo, precisano in Campidoglio, «era conosciuto dal personale della Sala operativa sociale (Sos), ma non aveva mai accettato le diverse proposte di accoglienza». Oggi Stanislao verrà ricordato con una preghiera alla parrocchia di Sant' Eurosia: « Invitiamo tutti i cittadini del municipio - prosegue Severi - a portare lì, ogni giovedì alle 19.30, coperte, sacchi a pelo, indumenti e bevande calde per i senza dimora». Un appello che la Comunità di Sant' Egidio ha esteso a tutti i romani. «La morte di Stanislao invita tutti a non restare indifferenti nel tentativo di evitare che l' ondata di freddo provochi nuove vittime - dice la Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 32
3 gennaio 2019 Pagina 3 La Repubblica
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