UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA - Lunedì, 05 marzo 2018 - Unione dei Comuni della ...
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA Lunedì, 05 marzo 2018 Prime Pagine 05/03/2018 Prima Pagina Il Sole 24 Ore 1 05/03/2018 Prima Pagina Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) 2 05/03/2018 Prima Pagina Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 3 Il Resto del Carlino Ravenna 05/03/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 34 Lunghe code nel forese e a Fusignano 4 05/03/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 38 Sciolto il ghiaccio, proliferano le buche 6 05/03/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 41 Addio al partigiano Pompeo Graziani 7 05/03/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 41 Quasi pronti dodici alloggi per anziani vicino alla casa protetta 'Sassoli' 9 05/03/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 74 Liverani Castellari sola in vetta 10 05/03/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 74 Una Foris Index Cm scatenata 11 05/03/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 76 BRUNO ACHILLI Ciclismo, sui pedali una stagione da 55 gare 12 Corriere di Romagna Ravenna 05/03/2018 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 18 Atlas, colpo da terzo posto Foris Index frena San Marino 14 05/03/2018 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 21 Guarda chi si rivede: Sara Errani vince il torneo di Indian Wells 16 05/03/2018 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 38 A Daniela Pini, mezzo soprano di Bagnara l' edizione 2018 del premio... 17 05/03/2018 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 40 LUGO 18 05/03/2018 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 40 LUGO 19 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 05/03/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 2 Marco Rogari I costi dello Stato: la macchina dei ministeri vale 100 miliardi 20 05/03/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 3 M.Rog. Aumenta il ricorso alle polizze ma si spende meno per la carta 22 05/03/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 3 Riccardo Ferrazza Camere, Agenzie fiscali, Csm: trasferimenti per 10 miliardi 24 05/03/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 3 M.Rog. Tra leggi di bilancio e decreti una legislatura da 18mila commi 26 05/03/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 21 a cura diRosanna Acierno Prima casa, superficie sotto tiro 28 05/03/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 22 Gian Paolo Tosoni Terreni, Imu ridotta se c' è contratto 30 05/03/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 34 Gianluca Bertagna Accordi ai revisori entro dieci giorni 32 05/03/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 34 Arturo Bianco Integrativi territoriali estesi ai Comuni sotto i 30 34 05/03/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 34 G.Tr. Le regole incerte non frenano i ricavi 36 05/03/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 34 G.Deb. Ma il regolamento nega l' indennizzo 38 05/03/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 34 Giuseppe Debenedetto Tari, doppia via per i rimborsi 40 05/03/2018 Italia Oggi Sette Pagina 9 PAGINA A CURA DI SERGIO TROVATO Non profit, esenzioni limitate 42 05/03/2018 Italia Oggi Sette Pagina 18 Coinvolta la maggior parte dei lavoratori 44 05/03/2018 Italia Oggi Sette Pagina 18 PAGINA A CURA DI DANIELE CIRIOLI Polo unico, malattia in calo 45
5 marzo 2018 Il Sole 24 Ore Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 1
5 marzo 2018 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 2
5 marzo 2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 3
5 marzo 2018 Pagina 34 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna Lunghe code nel forese e a Fusignano Affluenza in calo del 4 %. I primi seggi del Senato vedono in testa Collina GIORNATA elettorale senza il temuto astensionismo ma con lo scrutinio dei voti molto a rilento. I primi seggi (5 su 544, comunicati verso l' 1 di notte) del collegio per il Senato uninominale vedevano in testa il candidato del centrosinistra, il senatore uscente Stefano Collina (Pd) con il 42,65% (coalizione di centrosinistra al 42,68%), Massimiliano Alberghini (Lega Nord) al 28,97% (coalizione di centrodestra al 29,18%), Alessandro Ruffilli (M5S) 20,01%, Alessandra Govoni (LeU) 3,78%, Franca Olivieri (Partito comunista) 1,62%, Giampaolo Babini (Popolo della famiglia) 0,69%, Luisa Babini (Pri) 0,54%). All' una ancora non si conosceva il dato esatto sull' affluenza. I seggi di Bagnara e Fusignano sono quelli arrivati per ultimi in piena notte. La media dei votanti dovrebbe aggirarsi sul 79%, inferiore di 4 punti percentuali rispetto alle ultime elezioni politiche del 2013. A Ravenna ha votato il 78,4% contro l' 82,6% del 2013 e l' 86% del 2008. Una curiosità: Bagnacavallo è stato l' unico comune della provincia a registrare affluenza in crescita rispetto al passato: l' 86,32% quest' anno rispetto all' 84,9% di cinque anni fa. A Faenza calo del 3% dei votanti, il 79,21% rispetto all' 82,47% del 2013. A Lugo 79.7% contro 84%. Ore di attesa per avere il primo seggio scrutinato. E dire che a un certo punto della serata, negli ambienti politici si era diffusa la convinzione di avere per l' 1,30 i risultati definitivi dell' Uninominale per il Senato e, quasi a ruota, quelli per la Camera. DURANTE la giornata elettorale non tutto è filato liscio. File per poter votare si sono registrate a Piangipane, Villanova di Bagnacavallo e Fusignano, uno degli ultimissimi comuni a comunicare (alle 0,45) il dato sull' affluenza delle 23. «Ho sempre votato e sono contenta di poterlo fare ancora per migliorare la vita del Paese». Così Margherita Marri alle soglie dei suoi 105 anni, ha commentato invece il voto espresso nel seggio speciale allestito alla residenza per anziani Sassoli di Lugo. La donna, nata nella vicina frazione di Passogatto il 19 aprile 1913, era accompagnata dal figlio Sante avuto dal marito con cui si era sposata a 21 anni diventando presto vedova. Nel seggio allestito nella scuola Don Minzoni, a Ravenna, un anziano elettore è arrivato trasportato in barella. Polemiche a Camerlona dove si è votato in un container. Gli elettori sono rimasti in fila per parecchi minuti prima di avere accesso al seggio, nonostante il freddo intenso. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 4
5 marzo 2018 Pagina 38 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna Sciolto il ghiaccio, proliferano le buche Voragini ovunque. Situazione più critica su Adriatica, Ravegnana e Romea SCIOLTO il ghiaccio, liquefatta la neve, le strade presentano il conto di questa nuova ondata di maltempo. Le buche, spesso anche profonde, sono proliferate a dismisura su tutto il territorio. Anche gli interventi di ripristino in emergenza su Adriatica, Ravegnana e Romea eseguiti da personale Anas dopo le forti piogge del 22 e 23 febbraio, si sono rivelati ben poca cosa al passaggio di Burian. Non a caso l' Adriatica venne addirittura chiusa alle 5 del 22 febbraio, creando uno sconquasso nella viabilità cittadina. Non serve una mappa delle buche: sono ovunque. Da Casal Borsetti a Lido di Savio alle vie del centro. La situazione più pesante è sulle statali Adriatica, Ravegnana e Romea (soprattutto in zona Bassette). In alcune occasioni, sono stati visti all' opera su queste 'statali' i mezzi comunali per cercare di 'alleggerire' la situazione. Sono le strade più trafficate, con una forte incidenza dei mezzi pesanti (al netto, ovviamente, dei divieti di circolazione nei giorni clou del maltempo). Numerosissimi gli automobilisti che segnalano la rottura di pneumatici a causa delle buche. Rispetto alle altre strade più trafficate, non appare disastroso lo stato della Reale fino ad Alfonsine. Giunti però alla rotonda della circonvallazione la situazione peggiora. Solo nei prossimi giorni sarà possibile una stima economica dei danni subiti dalla viabilità. l. t. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 6
5 marzo 2018 Pagina 41 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna Addio al partigiano Pompeo Graziani Aveva 90 anni. Fu coinvolto (e poi scagionato) nel caso dell' eccidio dei Conti Manzoni E' MORTO il partigiano Pompeo Graziani. Il 'compagno' Pompeo come ieri in molti lo hanno ricordato. Aveva 90 anni e da tempo aveva problemi di salute. Nato a Voltana, r i s i e d e v a a Lugo. Entrò nella Resistenza giovanissimo, a 16 anni, dopo l' 8 settembre 1943, e vi rimase fino alla Liberazione. IL SUO NOME fu legato per alcuni anni a una delle pagine più discusse dei mesi seguenti la Liberazione: l' eccidio dei Conti Manzoni. La notte tra il 7 e l' 8 luglio 1945 così Wikipedia ricostruisce l' episodio un gruppo di ex partigiani comunisti si recò a bordo di due automezzi in località Frascata, nel comune di Lugo. L' obiettivo era la villa dei conti Manzoni Ansidei. Circondato l' edificio, il gruppo sequestrò le cinque persone presenti: la contessa Beatrice Manzoni, i tre figli (Giacomo, Luigi e Reginaldo), la domestica della casa, Francesca Anconelli, e il cane di famiglia. Furono uccisi tutti. Nel 1948 i carabinieri avviarono le indagini e ritrovarono i cadaveri ad Alfonsine. N e l l ' inchiesta finì anche Pompeo Graziani. Negli anni delle indagini riparò in Unione Sovietica, mentre gli altri sei ormai ex partigiani scelsero la Cecoslovacchia. Per l' eccidio vennero accusati, e poi condannati, tredici ex partigiani. Pompeo Graziani fu scagionato e rientrò in Italia nel 1950. E' stato da sempre militante del Pci e fino all' ultimo ha frequentato la sezione del Pd «Era un uomo riservato racconta Ivano Artioli, presidente dell' Anpi ma sia nella nostra associazione che nel partito ha sempre avuto il carisma di chi aveva partecipato a fare la storia del Paese. La sua non è mai stata una vita facile. Negli anni in cui visse in Unione Sovietica imparò a leggere e scrivere in russo. E' stato il mio predecessore alla guida dell' Anpi provinciale e ho sempre ascoltato con grande attenzione i suoi consigli che riguardavano i vecchi partigiani». «Il Partito Democratico Unione Comunale di Lugo si legge in una nota esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di Pompeo Graziani, ricordando l' autorevolezza, il rigore morale, le qualità umane e intellettuali di cui ha dato prova nel suo lungo e ininterrotto percorso di militante e dirigente, protagonista della vita politica cittadina e punto di riferimento per la sinistra lughese e non solo». «Pompeo è stato un punto di riferimento per tanti di noi ha commentato su facebook il sindaco di Lugo, Davide Ranalli un uomo saggio e silenzioso. La corporatura alta e ormai piegata dall' età lo facevano sembrare uno di quegli alberi secolari, con il tronco robusto e le radici ben piantate sul terreno». Pompeo «era un uomo mite, ma deciso. La sezione la frequentava ogni giorno dal lunedì al sabato dalle 9,15 a mezzogiorno. In punto. Addio Pompeo. Addio compagno Pompeo». La salma verrà esposta da Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 7
5 marzo 2018 Pagina 41 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna LUGO INVESTIMENTO DI UN MILIONE DI EURO PER L' ASP CHE AD APRILE INAUGURERÀ LA STRUTTURA Quasi pronti dodici alloggi per anziani vicino alla casa protetta 'Sassoli' I LAVORI per la realizzazione si sono da poco conclusi e in questi giorni è in corso la fase dell' arredo, in vista del taglio del nastro che avverrà entro la fine del prossimo mese di aprile. Stiamo parlando del nuovo edificio, situato a Lugo nelle adiacenze della casa protetta 'Sassoli', che sarà in grado di ospitare fino a dodici anziani parzialmente autosufficienti. A realizzarlo è stata l' Asp (Azienda Servizi alla Persona) dei Comuni della Bassa Romagna, con un investimento che si aggira intorno al milione di euro. «Si tratta spiega il presidente Pier Luigi Ravagli di un servizio del tutto nuovo per la città, in grado di dare risposta a una fascia di utenza che si trova in una situazione, per così dire, intermedia. In sostanza, il servizio è rivolto a quelle persone anziane che incontrano difficoltà a restare a casa da sole, ma che nello stesso tempo non versano in condizioni gravi al punto tale da poter entrare in una casa protetta». DOPO la demolizione di un fabbricato di proprietà della stessa Asp, che si affacciava su via Fermini, un paio di anni fa sono iniziati i lavori per la costruzione dell' attuale edificio. Un complesso che può contare su quattro stanze 'doppie' per eventuali coppie, più altrettante a un solo letto. In totale quindi otto stanze in grado di ospitare, come detto, fino a dodici anziani. Senza dimenticare gli spazi comuni. «Una struttura osserva Ravagli ad alta prestazione energetica, con tutti i crismi delle più moderne tecnologie. La domotica è stato il tema principale sul quale si è lavorato per poter disporre del controllo delle varie attività che si svolgono all' interno. Abbiamo inoltre inserito un apparato che consente agli ospiti di rivolgersi, in caso di necessità, agli operatori della vicina casa protetta 'Sassoli'». Al momento le rette non sono ancora state definite. Attualmente l' Asp dei Comuni della Bassa Romagna ha in gestione le case protette 'Sassoli' di Lugo, 'Fratelli Bedeschi' di Bagnacavallo e 'Jus Pascendi' di Conselice, nonché la Comunità Alloggio 'Francesco Silvagni' di Voltana. Sempre a Bagnacavallo gestisce l' Rsa e il Centro Diurno. Luigi Scardovi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 9
5 marzo 2018 Pagina 74 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna Volley C femminile Ok la sfida diretta con la Banca San Marino Liverani Castellari sola in vetta Banca San Marino 1 Liverani Castellari Lugo 3 (1825, 2025, 2515, 1825) BANCA SAN MARINO: S. Pasolini 2, Benvenuti 3, Bacciocchi 12, Tomassucci 10, Fiorucci 4,Parenti 13, Ridolfi (libero), Jelenkovic, Vanucci 6. N.e. Piscaglia, A. Pasolini, Pasini, Para. All.: Nanni. LIVERANI CASTELLARI: Milesi 13, Dall' Olmo 2, Lauciello 2, Corrente 1, Grasso 12, Rizzo 16,Piovaccari 13, Capriotti 4, Gaddoni, Cavalli (libero). N.e. Martelli, Cavazza, Pignatta. All.: Marone. Note: Battute vincenti: San Marino 6, Lugo 5. Battute sbagliate: San Marino 8, Lugo 8. Muri: San Marino 6, Lugo 13. Lugo IMPRESA della Liverani Castellari Lugo che vince 31 sul campo della Banca San marino la sfida al vertice tra le due prime della classe e resta sola in testa. Muro e attacco le chiavi della vittoria. Dopo due set a lungo equilibrati fino allo strappo di Lugo. Musica diversissima nel terzo set quando Nanni cambia qualcosa schierando Vanucci al centro con Tomassucci; Fiorucci opposta alla palleggiatrice Benvenuti con Parenti e Bacciocchi di banda. Con questo assetto la Banca di San Marino prende fiducia e sale fino al 178, chiudendo 2515. All' inizio della quarta ripresa di gioco Lugo torna a macinare attacchi soprattutto con Piovaccari tanto che Nanni sul 26 chiama il primo timeout. Le ospiti hanno evidentemente deciso di "vendicare" il set precedente e murano e attaccano con una continuità impressionante (918). A partire da questo punteggio la Banca di San Marino reagisce, anche approfittando di qualche errore ma Lugo allunga e conquista la partita. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 10
5 marzo 2018 Pagina 74 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna Volley C maschile Con la Titan services una delle migliori prove Una Foris Index Cm scatenata Foris Index Cm Conselice 3 Titan Services S. Marino 0 (2519, 2523, 2518) FORIS INDEX CM: Vecchi 3, Babini 6, Fratucelli 8, Rizzi 9, Saiani 8, Belloni 19, Dirani (libero1), Pelloni (libero 2), Vespignani, Contarini. N.e. Roncacè, Garavini, Ciuffoli. All. : Valli. TITAN SERVICES: Rondelli 1, Peroni 11, Andrea Lazzarini 9, Elia Lazzarini 1, Togni, Farinelli 15, Paganelli 5, Cervellini (libero). N.e. Oliva, Tentoni, Di Michele, Bernardi. All.: Mascetti. Note: Battute vincenti: Conselice 7, San Marino 3. Battute sbagliate: Conselice 8, San Marino 5. Conselice UNA VITTORIA netta. La Foris Index Cm Conselice, in una delle sue migliori versioni stagionali, travolge con un secco 30 la Titan Services San Marino, quarta, e fa un passo avanti forse decisivo in chiave salvezza. Trascinati da un Belloni in granserata, i gialloblù hanno dominato primo e terzo set, riuscendo ad aggiudicarsi anche un secondo parziale nel quale i sammarinesi avevano rialzato la testa. Nel primo set, dopo un avvio equilibrato, i gialloblù prendono il largo nella parte centrale (1612) e non si fanno più riavvicinare dalla squadra ospite fino al 2519 conclusivo. Nel secondo set la Titan Services sembra scrollarsi di dosso le tensioni e, dopo un avvio problematico (5 8), riesce a mettere il naso avanti sul 1715. Nel finale, però, arriva la rimonta dei conselicesi che pareggiano a quota 22 e nel finale hanno qualcosa in più: 2523. Il terzo set si chiude appena iniziato. I gialloblù volano sul 102 e non c' è partita. La Titan Services prova a rientrare nel finale (2217) ma si deve arrendere con il punteggio di 2518. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 11
5 marzo 2018 Pagina 76 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna Ciclismo, sui pedali una stagione da 55 gare Calendario Già vissuta l' apertura a San Bernardino, domenica tocca a Belricetto. Il clou, il Giro eliteunder 23 Bruno Achilli Rimini CINQUANTACINQUE le gare di ciclismo in calendario, suddivise tra under 23 (7), juniores (12), allievi (10), esordienti (21), donne open (1), donne allieve (2), donne esordienti (2), in programma quest' anno in Romagna. Il clou sarà con le due giornate del Giro d' Italia dilettanti, al via da Forlì il 7 giugno (prologo) e poi il giorno seguente con il bis della 1ª tappa Riccione Forlì. NOVITÀ: l' inserimento di una prova donne open a Fiumana di Predappio il 2 giugno e di altre corse al femminile per esordienti e allieve ancora a Fiumana e a Misano Adriatico. Quattro poi sono quelle valevoli per l' assegnazione delle maglie di campione regionale per juniores e allievi, donne esordienti e allieve, che vedremo di seguito. INTANTO domenica scorsa a San Bernardino d i Lugo si è disputata la prima gara per dilettanti. Ieri invece, causa elezioni, non si è svolta la corsa di Belricetto d i Lugo: verrà recuperata domenica prossima. Quindi il successivo impegno sarà il 1° aprile a Reda di Faenza; poi, uno stacco di due mesi, fino al 3 giugno, giorno della corsa internazionale di Sant' Ermete di Rimini; a seguire il doppio appuntamento con il Giro, appunto il 7 e 8 giugno. Rispetto allo scorso anno all' appello manca solo la corsa di Capannaguzzo. JUNIORES: si inizia domenica 18 marzo a Faenza con la Cassani giovani, a seguire il 25 a Cassanigo di Cotignola, l' 8 aprile a San Giovanni in Marignano, il 15 a Reda di Faenza, il 25 a Savignano sul Rubicone, il 29 a Sant' Angelo di Gatteo; il 13 maggio ancora a Reda, il 20 a Forlì; il 10 giugno a Castelbolognese (campionato regionale); il 9 settembre a Ponte Abbadesse di Cesena, il 22 la Firenze Faenza; infine, il 14 ottobre la gara di San Marco di Ravenna. ALLIEVI: start il 2 aprile a San Mauro Pascoli, il 15 a Riccione, il 25 a Savignanosul Rubicone; il 1 maggio a Poggio Berni, il 20 a Cà di Lugo, il 27 a Cotignola; il 2 giugno a Barbiano di Lugo, il 24 a Savignano sul Rubicone (campionato regionale); il 2 settembre a Massalombarda; il 7 ottobre LugoSan Marino. ESORDIENTI, due prove per località, meno Errano di Faenza, gara unica: il 2 aprile aSan Mauro Pascoli, l' 8 a Villa Marina di Cesenatico, il 25 a Savignano sul Rubicone, il 29 a Poggio Berni; il 1 maggio a Santo Stefano di Ravenna; il 2 giugno a San Mauro Pascoli, il 17 a Errano di Faenza; il 1 luglio a Sala di Cesenatico; il 5 agosto a San Zaccaria di Ravenna; il 9 settembre a Fiumicino di Savignano e il 16 a Misano Adriatico. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 12
5 marzo 2018 Pagina 76 Il Resto del Carlino (ed.
5 marzo 2018 Pagina 18 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna Atlas, colpo da terzo posto Foris Index frena San Marino RIMINI Rinviata per il maltempo la sfida al vertice tra Modena Est e Romagna Banca Bellaria che dunque giocheranno in infrasettimanale la partita che può valere una stagione. Bella impresa dell' Atlas Conad Ville U n i t e Santo S t e f a n o c h e e s p u g n a i l PalaPanini, conquistando tre punti preziosi in chiave terzo posto in uno scontro diretto a tutti gli effetti per i playoff. I romagnoli si impongono 31 (2325, 3432, 2520, 2522) al termine di una vera e propria battaglia. Chi perde terreno è la Titan Services San Marino che incappa nella classica giornata storta e viene sconfitta 30(19, 23, 18) sul campo della Foris Index Cm Conselice che fa un passo avanti importante verso la salvezza. Del passo falso dei sammarinesi ne approfitta il Rubicone Involley che vince 31 (2523, 20 25, 2520, 2518) sul campo del Faenza e aggancia la squadra del Titano al quarto posto in classifica. Si avvicina anche il Volley Club Cesena che espugna con un sofferto 32 (22 25, 2624, 1925, 2520, 1513) il campo di un c o m b a t t i v o P a g n o n i San G i o v a n n i i n Marignano. La Zinella vince il derby bolognese con l' Atletico 32 (2125, 2523, 2518, 2225, 1512) e prosegue la risalita in classifica, mentre l' Anderlini Modena si regala un barlume di speranza vincendo il derby spareggio con l' Artestampa con un secco 30 (24, 19, 23). C donne La Liverani Lugo vince a San Marino il secondo big match consecutivo e si insedia, solitario, al primo posto in classifica. Lo scontro fra le prime due della classe va alla squadra di Marone che si impone in trasferta 31 (2518, 2520, 1525, 2518) al termine di un match che ha regalato meno emozioni di quanto si potesse pensare. Ferma la Gut Chemical, il Cattolica mantiene la quarta posizione nonostante la prestazione a corrente alternata sul campo di una buona Olimpia Cmc Ravenna che vince 32 (2519, 2325, 2025, 2512, 15 11). Il Rubicone Involley non ha problemi a battere 30 (17, 18, 19) la malcapitata Fenix Faenza e resta in corsa per un posto nei playoff. Si ferma la squadra più pazza del campionato, La Greppia Cervia che viene travolto con un secco 30 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 14
5 marzo 2018 Pagina 18 Corriere di Romagna
5 marzo 2018 Pagina 21 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna TENNIS Guarda chi si rivede: Sara Errani vince il torneo di Indian Wells Sotto 14 nella finale con Bondarenko, la romagnola piazza un parziale di 112: vince 6 4, 62 e torna nelle top 100 Sara Errani è tornata. Ieri sera, con una netta vittoria per 64, 62 ottenuta in un' ora e 20 minuti di gioco, sull' ucraina Kateryna Bondarenko, la romagnola si è aggiudicato l' Oracle Challenger Series, Torneo Wta 125k dotato di un montepremi di 150.000 dollari disputato sui campi in cemento di Indian Wells, in California. La trentenne di Massa Lombarda, numero 125 del ranking mondiale, passata attraverso le qualificazioni, ha dominato la 31enne ucraina, numero 84 Wta e quarta testa di serie. Era il settimo confronto tra le due e il bilancio era in parità (33) anche se le sfide finora erano tutte piuttosto datate (tra il 2007 e il 2012). Finale dai due volti Bondarenko vola subito in avvio sul 41 e sembra una passeggiata, ma qui succede l' evento che cambia il match. Nel sesto gioco l' ucraina fallisce per 6 volte la palla del 51 e dopo 23 punti, è Sara a vince il game ea dare il via alla rimonta. Sara inanella altri sei giochi consecutivi, salendo sul 64, 2 0. A quel punto la romagnola capisce di avere in mano l' incontro, continua a comandare il gioco, mostrando una condizione tecnica e fisica da top 50 del Mondo. Da lìa poco va a chiudere il match al secondo palla degli championship. Un torneo impressionante, quello di Sara, che ha vinto in California senza perdere un set nel tabellone principale, mentre l' unico che ha perso è stato nelle qualificazioni. Grazie a questo successo (il primo in questa categoria di tornei, assimilabile ai challenger maschili con i montepremi più alti) da oggi Sara Errani entrerà di nuovo nella top 100 (numero 93). La rincorsa continua. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 16
5 marzo 2018 Pagina 38 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna A Daniela Pini, mezzo soprano di Bagnara l' edizione 2018 del premio Pia Tassinari Il riconoscimento intitolato alla cantante deceduta nel 1995 consegnato nell' ambito di uno spettacolo dedicato alla lirica che ha attirato gli appassionati del bel canto FAENZA E' il mezzo soprano Daniela Pini di Bagnara di Romagna la vincitrice del premio lirico Pia Tassinari (giunto alla XVIII edizione) consegnato nella cornice del teatro Masini, dove sono accorsi gli amanti del bel canto. La cerimonia è avvenuta durante l' intermezzo di un concerto che ha visto anche altri protagonisti interpretare alcune tra le più belle arie del repertorio italiano e straniero. La serata Visibilmente emozionata la cantante ha molto apprezzato l' opera del ceramista Silvano Leoni, una scultura stilizzata della grande Pia Tassinari, scomparsa nel 1995 all' età di 91 anni. Il patron del premio, Tere sio Savini, ha voluto ricordare il debutto di Daniela Pini avvenuto vent' anni fa proprio a Faenza «nella sala della tombola del circolo Villa Franchi». Sul palco hanno preso la parola il vice sindaco Massimo Isola e ipromotori delle scuole di musica Sarti e di Arti e mestieri Pescarini. Il sindaco di Bagnara Riccardo Francone ha rimarcato la carriera di Daniela Pini «impegnata non solo nei teatri ma anche a livello formativo in iniziative legate al canto e alla musica». Prolungati applausi hanno poi accompagnato l' esibizione della cantante in una delle più belle arie della Cenerentola di Rossini da lei stessa dedicata al premio. Una voce cristallina e duttile la sua che le permette di spaziare tra diversi stili, dalla musica barocca alla contemporanea con un repertorio di oltre 50 titoli. Nella Cenerentola di Rossini è stata Angelina all' Opera Theatre di Seattle, in Colombia, a Francoforte, al Comunale di Bologna, al Verdi di Trieste al Lirico di Cagliari, al Regio di Torino. Molto apprezzati anche gli altri interpreti Valeria Causin (Soprano), Nicolò Dal Ben (tenore) e il baritono faentino Alberto Giovannini, accompagnati al pianoforte dal maestro Stefano Bernabei. Il premio ha avuto anche momenti strumentali e di ballo con le esibizioni alla guitarra flamenca di Francesco De Vita e Marco Perona e di Gianna Raccagni in deliziosi passi di flamenco. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 17
5 marzo 2018 Pagina 40 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna LUGO All' hotel Ala d' oro, alle 21, Bruno D' Amore presenta il suo libro "La matematica e la sua storia" (Dedalo). Introduce Angelo Vetturelli. Libero. Info: 0545 22388. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 18
5 marzo 2018 Pagina 40 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna LUGO Al teatro Rossini, alle 20.30, in scena l' ultima replica de "Il mondo non mi deve nulla" di Massimo Carlotto con Pamela Villoresi e Claudio Casadio. Info: teatrorossini.it Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 19
5 marzo 2018 Pagina 2 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali I costi dello Stato: la macchina dei ministeri vale 100 miliardi La spesa per il personale nei dicasteri rappresenta la voce più consistente Dalle utenze alla carta passando per le polizze assicurative, i supporti tecnologici, i leasing, le manutenzioni, la gestione di mezzi mobili, le consulenze e le retribuzioni dei dipendenti: supera i 100 miliardi (101,7 miliardi per la precisione) il "costo proprio" della delicata e controversa "macchina burocratica", al netto delle spese dirette per corpi di polizia e vigili del fuoco, che il Parlamento e il Governo figli della tornata elettorale di ieri saranno chiamati a far funzionare nel 2018. Poco più di 91,7 miliardi sono necessari per l' attività interna dei ministeri con portafoglio (esclusa quella di molte strutture periferiche). Altri 10 miliardi servono quest' anno, attraverso il meccanismo dei trasferimenti dal ministero dell' Economia, per garantire l' operatività della Presidenza del Consiglio e dei dicasteri senza portafoglio, con annessa gestione dei fondi collegati (1,12 miliardi), delle Camere (1,74 miliardi) e di altre amministrazioni centrali: dalle Agenzie fiscali alla Corte dei conti fino al Cnel (7,12 milioni), ancora in vita dopo essere giunto a un passo dal definitivo pensionamento. Il Governo che, sulla base della maggioranza espressa dal nuovo Parlamento e dell' incarico conferito dal capo dello Stato, succederà (in tempi probabilmente non rapidi) all' Esecutivo Gentiloni sarà chiamato a gestire una macchina complessa e costosa, anche se per molte voci meno che in passato grazie al processo di spending review e alle numerose manovre susseguitesi negli ultimi anni. Il costo del personale per i soli dicasteri resta consistente: è previsto (neanche tenendo conto in toto degli effetti degli ultimi rinnovi contrattuali che "al netto" pesano per circa 1,2 miliardi) in 78,8 miliardi, con un' incidenza dell' 85,9% sui "costi propri" (di funzionamento) delle amministrazioni centrali e del 14,62% sul totale generale dello Stato. Che, secondo il budget economico previsionale 20182010 elaborato dalla Ragioneria generale dello Stato tenendo conto dell' ultima legge di bilancio, supererebbe i 439 miliardi compresi i costi dislocati (trasferimenti) e i costi di gestione ma al netto dei fondi da assegnare e degli oneri finanziari (gli interessi sul debito). Considerando anche queste due voci, l' asticella sale a 539,1 miliardi per il 2018 (su un "fronte" di spesa complessivo esteso nel bilancio statale per oltre 850 miliardi) per poi scendere a 537,4 miliardi nel 2019 e risalire a 545,2 miliardi nel 2020. A evidenziare «l' altissima incidenza del costo del personale» (circa Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 20
5 marzo 2018 Pagina 2 Il Sole 24 Ore
5 marzo 2018 Pagina 3 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali BENI E SERVIZI Aumenta il ricorso alle polizze ma si spende meno per la carta Meno carta, tranne che per le Infrastrutture e la Giustizia, maggiore ricorso alle polizze assicurative e esborsi in calo ma ancora consistenti per le prestazioni professionali e specialistiche non consulenziali. A meno che il Governo che, dopo le elezioni, darà il cambio all' esecutivo Gentiloni non decida di ricalibrare i pesi delle singole spese per i beni d i c o n s u m o e l ' a c q u i s t o d i servizi, s i presenterà con questi tratti la fisionomia dei costi di gestione della macchina burocratica per l' anno in corso. A tracciarla è il budget previsionale per il 2018 elaborato dalla Ragioneria generale dello Stato tenendo conto dell' ultima legge di bilancio. Gli effetti delle spending review, e della centralizzazione degli acquisti Pa con il modello Consip, sono visibili, anche se non in toto. Per la carta e la cancelleria i ministeri con portafoglio dovrebbero spendere oltre 149 milioni contro i 151,8 milioni del 2017 (almeno sulla base del budget rivisto). Il "conto" collegato alle assicurazioni sale invece da 40,6 a 50,3 milioni. Grazie agli interventi restrittivi adottati negli ultimi anni continua a diminuire quello per le consulenze in senso stretto (dai 70,8 milioni dello scorso anno a 63,7 milioni di oggi), ma resta consistente il costo delle prestazioni specialistiche non consulenziali alle quali i ministeri ricorrono con maggiore frequenza da quando sono scattate le varie strette sui consulenti esterni, anche se in alcuni casi (come per la Giustizia) il passaggio è quasi obbligato. Questa voce dovrebbe assorbire 1,13 miliardi nel 2018 (il picco alla Giustizia con 805 milioni), una somma leggermente inferiore agli 1,21 miliardi del 2017. In tutto alla fine dell' anno consulenze e prestazioni specialistiche dovrebbero gravare sul budget dei ministeri con portafoglio per quasi 1,2 miliardi. A incidere sul funzionamento della macchina ministeriale sono anche i costi per noleggi e leasing e quelli per i canoni e le utenze. In quest' ultimo caso per il 2018 è prevista una spesa di 931 milioni, comunque inferiore ai quasi 1,1 miliardi dello scorso anno. A sostenere l' onere maggiore per utenze e canoni è il ministero della Difesa (288,6 milioni), seguito dal Viminale. Il costo stimato per leasing, noleggi e locazioni è di 836,4 milioni, in calo rispetto ai 921,3 nel 2017 con una "punta" di 220,3 milioni al ministero dell' Interno. E in calo risultano anche le tasse (imposte escluse) dovute per l' attività dei Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 22
5 marzo 2018 Pagina 3 Il Sole 24 Ore
5 marzo 2018 Pagina 3 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali LE AMMINISTRAZIONI Camere, Agenzie fiscali, Csm: trasferimenti per 10 miliardi Il Parlamento nato dal voto di ieri potrà contare per il suo primo anno di funzionamento su 1,743 miliardi di euro, una cifra leggermente superiore (appena 2,4 milioni) rispetto a quella assicurata dallo Stato nel 2017 a Camera e Senato. Una voce che rientra nei complessivi 10,02 miliardi che saranno trasferiti nel 2018 a tutte le amministrazioni centrali. Tra queste la voce più importante è quella delle Agenzie fiscali (4,23 miliardi, +1,55 miliardi sul 2017) ma nell' elenco compaiono anche gli enti di ricerca (541 milioni), la Corte dei conti (262 milioni), il Consiglio di Stato e i tribunali amministrativi regionali (175,9 milioni, 6,37 milioni in meno sul 2017), il Csm (Consiglio superiore della magistratura che in un anno perde circa venti milioni di euro) e le Autorità di controllo (25,77 milioni). Alla Presidenza del consiglio dei ministri che comprende i cinque ministeri senza portafoglio vanno 1,12 miliardi di euro (270 milioni rispetto al 2017). Il piano dei conti sarebbe stato diverso se al referendum costituzionale del dicembre 2016 avessero prevalso i sì. Tra le istituzioni cancellate dalla riforma c' era infatti il Cnel, il Consiglio nazionale dell' economia e del lavoro, «organo di consulenza delle Camere e del Governo» previsto dall' articolo 99 della Costituzione. Il Cnel, sopravvissuto alla sua abolizione, anche per il 2018 riceverà trasferimenti per 7,12 milioni, la stessa cifra avuta l' anno precedente. Il disegno istituzionale previsto dalla riforma mai nata stabiliva anche il ridimensionamento delle assemblee legislative: la sola Camera con potere legislativo e il Senato trasformato in un organo consultivo delle regioni. Il sistema è rimasto invariato, così come i trasferimenti: 1,743 miliardi per il 2018, circa tre milioni in più rispetto al 2017. C' è da ricordare che Camera e Senato, nel corso della legislatura appena conclusa hanno inaugurato una politica di restituzioni allo Stato: nel caso di Palazzo Madama 80 milioni di euro, in quello di Montecitorio un' identica cifra ma solo per il 2016 («Si tratta della restituzione più consistente mai operata dalla Camera dei deputati» fece notare il deputato questore di Montecitorio, Stefano Dambruoso), con una somma complessiva arrivata a 200 milioni. In entrambi i casi al conteggio manca ancora il dato del bilancio 2017. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 24
5 marzo 2018 Pagina 3 Il Sole 24 Ore
5 marzo 2018 Pagina 3 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali IL PARLAMENTO Tra leggi di bilancio e decreti una legislatura da 18mila commi Circa 18mila commi approvati: oltre 5mila saliti sul convoglio delle sole leggi di bilancio. Con un' incidenza del 42,3% di quelli contenuti nei testi coordinati dei decreti legge "convertiti" dalle Camere. È l' eredità lasciata dalla XVII legislatura al nuovo Parlamento uscito dalla tornata elettorale di ieri. Una produzione legislativa non proprio ai minimi termini, anche se delle 379 leggi che risultavano approvate al 1° gennaio 2018 secondo un dossier del Servizio studi della Camera (381 l' ultimo dato del Sanato aggiornato alla scorsa settima) quasi il 75% è d' iniziativa governativa, con un ricorso ancora massiccio alla decretazione d' urgenza: le leggi di conversione sono quasi il 22% del totale (21,90% per la precisione) precedute da quelle di "ratifica" di trattati internazionali (poco meno del 40%)e dalla cosiddette "altre leggi ordinarie" (circa il 30%). M a i l Parlamento l a s u a p a r t i t a s u i provvedimenti all' esame l' ha giocata fino in fondo. Anche se con una minore intensità rispetto alla XVI legislatura, quella cominciata nell' aprile 2008 e conclusasi nel marzo 2013, che ha attraversato la crisi economico finanziaria abbattutasi sul Paese. Una crisi che è stata affrontata all' insegna dei provvedimenti d' urgenza, in primis quelli varati a partire dalla fine del 2011 dal Governo Monti. Nel corso di quella legislatura il Parlamento ha approvato 391 provvedimenti dando l' ok a 17.766 commi (1.391 per quelle che all' epoca si chiamavano leggi Finanziarie e di Stabilità), il 53,5% dei quali occupati dai testi coordinati dei decreti legge. Notevolmente minore il numero delle leggi licenziate dai due rami del Parlamento nella legislatura precedente, la XV, a causa della sua breve durata, appena due anni (dal 20062008) con a Palazzo Chigi il secondo Governo Prodi: a ottenere il via libera delle Camere sono state 112 leggi con complessivi 5.886 commi, il 62,5% dei quali assorbiti da due leggi Finanziarie e il 30,5% dai testi coordinati dei decreti legge convertiti. Decreti legge che hanno suscitato un certo fascino anche nella legislatura appena conclusa. Le Camere hanno infatti cercato d' incidere prevalentemente in sede di conversione dei Dl (100 i testi presentati dal Governo, 83 quelli convertiti). E in particolare nella parte finale della legislatura, quando con il Governo Gentiloni a Palazzo Chigi e la fuoriuscita dal Pd dei parlamentari poi confluiti in Leu, i numeri della maggioranza sono diventati a dir poco ballerini. Non a caso rispetto ai testi originari di partenza dei Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 26
5 marzo 2018 Pagina 3 Il Sole 24 Ore
5 marzo 2018 Pagina 21 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Accertamento. Contestazioni basate sullo sforamento dei 240 metri prima dell' adozione del criterio catastale Prima casa, superficie sotto tiro Il Fisco contesta l' agevolazione negli atti Iva precedenti il 13 dicembre 2014 Nel mirino del Fisco finisce la qualifica di lusso delle abitazioni acquistate come "prima casa" direttamente dal costruttore da parte di persone fisiche. Quello che si concentra sulle compravendite immobiliari è un filone accertativo consolidato, che negli ultimi tempi stando alle segnalazioni arrivate al Sole 24 Ore pare essersi arricchito di un nuovo profilo: la negazione della qualifica di lusso in relazione atti stipulati fino al 13 dicembre 2014 (data di entrata in vigore del Dlgs 175/2014). I vantaggi, per i contribuenti persone fisiche che comprano una "prima casa", sono i seguenti: in caso di atti di trasferimento soggetti a imposta di registro, si applica l' aliquota del 2% (con il minimo di 1.000 euro), anziché quella del 9%, e le imposte ipotecaria e catastale nella misura fissa di 50 euro ciascuna; in caso di atti soggetti a Iva, si applica l' aliquota del 4% (anziché quella del 10% o del 22% a seconda dei casi) e l' imposta di registro fissa di 200 euro, oltre le imposte ipotecaria e catastale nella misura fissa di 200 euro ciascuna. Il punto che qui interessa è che, oltre agli altri requisiti fissati dalla normativa per accedere alla "prima casa", ne serve anche uno che è stato modificato di recente e in modo non contemporaneo per gli atti soggetti a registro e a Iva. Infatti, con la "vecchia" disciplina occorreva che l' abitazione non fosse qualificabile come di lusso in base ai criteri dettati dal Dm Lavori pubblici 2 agosto 1969; in base a quella "nuova", invece, la casa non deve essere ricadere nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9. In particolare: per gli atti soggetti a registro, la nozione catastale ha sostituito la "lussuosità" così come definita dal Dm 2 agosto 1969 a partire dal 1° gennaio 2014 (dall' entrata in vigore dell' articolo 10, comma 1, lettera a) del Dlgs 23/2011); per gli atti soggetti a Iva, invece, il cambio è scattato solo a partire dal 13 dicembre 2014 (dall' entrata in vigore del Dlgs 175/2014). Il Dm Lavori pubblici del 2 agosto 1969 classifica, tra l' altro, all' articolo 6 come "di lusso" «le singole unità immobiliari aventi superficie utile complessiva superiore a mq. 240 (esclusi i balconi, le terrazze, le cantine, le soffitte, le scale e posto macchine)». Proprio con riferimento agli atti stipulati fino al 12 dicembre 2014 e relativi ad acquisti di abitazioni "prima casa" direttamente dai costruttori, gli uffici si soffermano spesso a controllare a tavolino innanzitutto la superficie degli immobili acquistati, ad esempio partendo dalla superficie che risulta in Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 28
5 marzo 2018 Pagina 21 Il Sole 24 Ore
5 marzo 2018 Pagina 22 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Tributi locali. La Ctr Emilia Romagna, in caso di zone agricole ed edificabili, conferma la circolare 3/2012 ma ne restringe il campo Terreni, Imu ridotta se c' è contratto Serve un titolo affinché il prelievo «catastale» si estenda ai comproprietari del coltivatore Un terreno edificabile posseduto e condotto da un coltivatore diretto o imprenditore agricolo professionale (Iap), di cui il soggetto sia comproprietario con altre persone sprovviste di queste qualifiche, non sconta l' Ici come area agricola per l' intera superficie. Questo qualora non ci sia un contratto di concessione in uso. Lo precisa la Ctr Emilia Romagna con sentenza 3485/11 depositata il 15 dicembre 2017 (presidente Mancini, relatore Conti). Il principio (come vderemo più oltre) si applica anche all' Imu. La fattispecie riguarda un terreno in comproprietà tra tre persone, inserito nel piano regolatore del Comune come area edificabile, che i proprietari avevano assoggettato a Ici come terreno agricolo in quanto condotto direttamente da una comproprietaria in possesso della qualifica di Iap con regolare iscrizione nella previdenza agricola. In base all' articolo 2 del Dlgs 504/92, essendo il terreno destinato alla coltivazione agricola ai sensi dell' articolo 2135 del Codice civile, usufruiva dell' agevolazione come terreno agricolo, e quindi la base imponibile veniva determinata su base catastale e non sul valore di mercato. Il Comune riconosceva corretta la minore base imponibile soltanto per una quota del terreno e non per la parte di proprietà dei soggetti privi della qualifica professionale agricola. I proprietari invece sostenevano il principio espresso dalla Corte di cassazione con la sentenza 15566/2010, secondo la quale, in presenza di comproprietà, se almeno un comproprietario esercita la coltivazione diretta del fondo, il terreno va considerato agricolo anche per la quota degli altri cointestatari. Tale principio è stato fatto proprio anche dal ministero dell' Economia, dipartimento delle Finanze, con la circolare 3/2012 in materia di Imu. La Ctp accoglieva le istanze dei comproprietari, oltre che per vizi formali, anche per la circostanza che il terreno doveva comunque considerarsi agricolo, in quanto lo sfruttamento edilizio non poteva essere compatibile con tale utilizzo. Invece la Commissione regionale ha accolto l' appello del Comune, senza tuttavia disconoscere il principio che il terreno possa usufruire del beneficio fiscale come area agricola se condotto da un comproprietario in possesso dei requisiti; nella fattispecie, i giudici hanno valutato decisiva la Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 30
5 marzo 2018 Pagina 22 Il Sole 24 Ore
5 marzo 2018 Pagina 34 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Controlli. Le verifiche delle intese di secondo livello Accordi ai revisori entro dieci giorni I revisori dei conti continuano ad avere un ruolo fondamentale nella stipula dei contratti integrativi nelle amministrazioni locali. L ' ipotesi di contratto nazionale siglata il 21 febbraio, nel riscrivere regole e procedure della contrattazione aziendale, spiega nel dettaglio le modalità di rilascio del parere da parte dell' organo di revisione, necessario alla stipula definitiva. L' articolo 40bis, comma 1 del Dlgs 165/2001 prevede che il controllo sulla compatibilità dei costi della contrattazione integrativa con i vincoli di bilancio e la certificazione degli oneri siano effettuati dai revisori dei conti. La Ragioneria generale, con la circolare 20/2017, ha redatto un vademecum per la revisione contabile nelle Pa con riflessi importanti per gli enti locali. Le indicazioni della Ragioneria sono importanti, perché spiegano anche la natura delle verifiche che devono assumere le caratteristiche della collaborazione qualificata; nel senso che i revisori non possono assumere funzioni proprie dell' organo di amministrazione, i n q u a n t o r e s t e r e b b e annullata, o di molto attenuata, la dialettica a cui devono essere improntati i rapporti tra gli organi deliberanti e di controllo. La preintesa del 21 febbraio scorso, all' articolo 9 comma 6, spiega invece le modalità per realizzare concretamente il controllo. Innanzitutto, va ricordato che dopo l' ipotesi di contratto definito tra le parti l' amministrazione deve predisporre una relazione illustrativa e una relazione finanziaria, finalizzate a spiegare le azioni intraprese sia con riferimento ai vantaggi per i cittadini sia evidenziando nel dettaglio i costi. Questi documenti e l' ipotesi di decentrato vanno inviati ai revisori entro dieci giorni dalla sottoscrizione. A questo punto, possono avvenire due situazioni. L' organo di revisione non certifica in quanto sottopone all' amministrazione dei rilievi: entro cinque giorni, va ripresa la trattativa per "sistemare" quanto esposto nel parere. Se, invece, trascorrono quindici giorni senza che i revisori effettuino dei rilievi, la Giunta può autorizzare il presidente della delegazione trattante di parte pubblica alla sottoscrizione definitiva del integrativo. Il pregio del nuovo contratto nazionale è quindi quello di aver voluto riscrivere con chiarezza ciò che era già contenuto nei contratti del 1999, ma che poi nel tempo aveva avuto bisogno di chiarimenti alla luce dell' articolo 40bis del Dlgs 165/2001. L' obiettivo è anche quello di rendere più brevi i tempi che trascorrono dalla sigla dell' ipotesi a quella del decentrato definitivo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 32
5 marzo 2018 Pagina 34 Il Sole 24 Ore
5 marzo 2018 Pagina 34 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Contratto. Incentivi nelle gestioni associate Integrativi territoriali estesi ai Comuni sotto i 30 dipendenti Possibilità per i Comuni c o n dipendenti d i categoria D di conferire in via eccezionale incarichi di posizione organizzativa a personale di categoria C, remunerazione aggiuntiva fino al 30% per i titolari di questo incarico in forma associata e stimolo alla contrattazione decentrata con il superamento del tetto massimo di dipendenti che devono essere in servizio presso i singoli enti. Sono queste le più importanti indicazioni dettate dalla ipotesi di contratto nazionale del personale del comparto funzioni locali per il triennio 2016/2018 per i piccoli Comuni. In via ordinaria gli incarichi di posizione organizzativa vengono conferiti a dipendenti di categoria D. In assenza di personale inquadrato in questa categoria i Comuni possono conferire gli incarichi a dipendenti di categoria C e B, regola che conferma le indicazioni dettate dalla precedente contrattazione e che viene, a scanso di equivoci, qualificata come disposizione da applicare in via esclusiva. Viene inoltre confermata l' indicazione per cui nei Comuni privi di dirigenti questi incarichi remunerano il conferimento da parte del sindaco degli incarichi dirigenziali. Nel contempo, ed è qui la prima novità, l' articolo 17 dell' ipotesi di contratto prevede, in via eccezionale, che l' ente possa conferire gli incarichi a dipendenti di categoria C, anche se nell' ente c' è personale di categoria D. La deroga può essere applicata se si dimostra che i dipendenti di categoria D non hanno le competenze professionali per potere svolgere l' incarico, neppure se conferito ad interim. La deroga può essere applicata per una volta e la reiterazione è possibile solo se l' ente dimostra di aver avviato le procedure per l' assunzione del dipendente d i categoria. Importante la seguente precisazione: al dipendente di categoria C cui viene conferito l' incarico di posizione organizzativa spetta l' indennità di posizione organizzativa, ma non gli deve essere corrisposto alcun compenso aggiuntivo come remunerazione delle mansioni superiori. L' ipotesi di contratto modifica le regole per la definizione del compenso agli incaricati di posizione organizzativa in gestione associata. Fino ad oggi è prevista la possibilità di arrivare fino a 16mila euro come indennità di posizione, in tutti gli enti secondo l' ipotesi di contratto, e al 30% di questa voce come indennità di risultato. Con le nuove regole l' ente da cui si dipende continua a erogare la stessa indennità di posizione già assegnata, ovviamente con una riduzione proporzionale alla diminuzione dell' Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 34
5 marzo 2018 Pagina 34 Il Sole 24 Ore
5 marzo 2018 Pagina 34 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Utility. Valore della produzione +3,5% nelle aziende top Le regole incerte non frenano i ricavi L' incertezza endemica delle regole sulla Tari non ferma i risultati delle imprese attive nell' igiene urbana, almeno per quel che riguarda le realtà più grandi. La conferma arriva dalla nuova edizione del Top Utility, lo studio che ogni anno fa il punto sulle performance economiche e di servizio delle 100 più grandi aziende di servizi pubblici italiane. Nella platea messa sotto esame da Althesys ci sono 24 imprese di servizi ambientali, a cui si affiancano 32 multiutility che oltre all' igiene urbana sono attive in altri settori. Proprio queste ultime, come sempre, mostrano la dinamica più vivace, con un valore della produzione che ha segnato un +7,5% fra 2015 e 2016: ma la pluralità dei rami di attività, insieme alle dimensioni mediamente più grandi che in queste aziende permettono in genere una spinta maggiore agli investimenti, spiega in modo strutturale la marcia in più delle multiutility. Interessante allora la graduatoria delle aziende monosettore, c h e v e d e p r o p r i o l ' igiene ambientale in testa per ritmo di crescita, con un valore della produzione aumentato in un anno del 3,5 per cento. Si tratta di un tasso di crescita più che doppio rispetto a quello registrato nel servizio idrico (+1,6%), mentre l' energia vede ricavi quasi stabili (0,4%) nell' elettricità e un crollo dell' 11,1% per la riduzione della componente materia prima in tariffa. Per certi aspetti, la nebbia delle regole toglie vincoli alla crescita dei ricavi, perché per esempio la mancata applicazione dei fabbisogni standard evita di imbrigliare ritocchi tariffari ingiustificati dai livelli del servizio. Attenzione, però. L' aumento di valore della produzione non si traduce in automatico in redditività, come mostra il fatto che il rapporto fra l' Ebitda e i ricavi rimane buono (10,4%) ma si riduce di oltre un punto in due anni (era all' 11,5%$ nel 2014). Il quadro economico va però incrociato con quello dei livelli di servizio, un terreno su cui continua ad allargarsi la forbice fra le grandi aziende e il resto degli operatori. La raccolta differenziata fra le imprese maggiori arriva al 58%, cioè 5,5 punti sopra la media nazionale, e soprattutto è la diffusione dei sistemi porta a porta (realizzati dal 68% delle aziende più grandi) a fare la differenza. Quasi limitata a aziende mediograndi è poi l' applicazione della tariffa puntuale, che oggi riguarda solo il 3,5% dei Comuni italiani. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 36
5 marzo 2018 Pagina 34 Il Sole 24 Ore
5 marzo 2018 Pagina 34 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Problemi aperti. La disciplina locale in vigore (anche se illegittima) impedisce di dirottare risorse dai conti dell' amministrazione Ma il regolamento nega l' indennizzo Fra le due strade indicate dal dipartimento Finanze per i rimborsi della quota illegittima della Tari, la soluzione tecnicamente più corretta è quella dell' autotutela, per almeno due motivi: è a saldo zero per le casse comunali, e corregge un errore di ripartizione della quota variabile. Tuttavia, da un punto di vista pratico, è anche la più difficile da percorrere. Perché genera delle differenze a debito a carico dei soggetti privi di pertinenze e delle differenze a credito, ma di importo inferiore a quello determinato sulla base delle tariffe illegittime, a favore dei soggetti che invece hanno le pertinenze. Si tratterebbe quindi di coinvolgere l' intera platea delle utenze domestiche. La soluzione di attingere da fondi di bilancio è invece la più semplice da seguire, ma anche la più opinabile perché finirebbe per incidere sulla fiscalità generale, colpendo anche soggetti che non c' entrano nulla con la Tari. Per non parlare della sua praticabilità dal punto di vista delle regole di contabilità pubblica, che richiederebbe un parere della Corte dei Conti. In ogni caso il rimborso sarebbe impedito da un regolamento comunale efficace (ancorché illegittimo), che il funzionario dell' ente è tenuto ad applicare: per cui occorrerebbe prima rimuovere in autotutela i vizi di illegittimità. Il ministero esclude comunque la possibilità di caricare i rimborsi sul piano economico finanziario (Pef) del 2018. Questo per la semplice ragione che dal Dpr 158/99 non si evince espressamente la possibilità di includere nel Pef una posta contabile quale quella derivante dai rimborsi in esame. Si tratta peraltro di una strada non condivisa dalla recente giurisprudenza amministrativa (si veda Tar Lecce, sentenza 1826/2017). Bisognerebbe inoltre considerare la varietà di situazioni presenti nei Comuni potenzialmente interessati dall' operazione. Si potrebbe trattare di un errore commesso dall' ufficio in sede di applicazione delle delibere adottate, che non contengono alcuna prescrizione sulla quota variabile. Diverso è invece il caso in cui l' errore è ascrivibile agli atti deliberativi, che a rigore l' ufficio deve applicare anche se illegittimi, a meno che non si intervenga in autotutela per rettificare, ora per allora, regolamento e tariffe. Senza sottovalutare, poi, la situazione di quei Comuni che hanno già accertato le prime annualità di applicazione della Tari (ad esempio il 2014): in questo caso la posizione dei contribuenti che hanno ricevuto l' avviso di accertamento, senza impugnarlo, dovrebbe considerarsi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 38
Puoi anche leggere