Media Monitoring per 04-09-2018 - Rassegna stampa del 04-09-2018 - Ruggi
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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1 A SALERNO “DONO PER LA VITA ............................................................................................. 1 Da Fondi a Salerno in bici per la donazione di organi ......................................................... 2 Dono per la vita, tappa al Ruggi martedì 4. .......................................................................... 3 Reni policistici, testimonianza in biciletta: la storia di Giuseppe Iacovelli ..................... 4 Salerno, il mago dei parti impossibili: quotidiano Libero elogia il Dott. Petta ............... 5 Salerno, il mago dei parti impossibili: quotidiano Libero elogia il Dott. Petta ............... 6 Salerno, il quotidiano Libero elogia il Dott. Petta: il mago dei parti impossibili ............ 7 Sanità, il sistema dell'emergenza urgenza: se ne parla a Casaletto Spartano ............... 8 Tour "Dono per la Vita" arriva a Salerno ............................................................................... 9 "Dono per la vita", Iacobelli racconta la sua malattia ....................................................... 10 Al Ruggi quest'anno già 10 prelievi ...................................................................................... 11 «Solo promesse per l'ospedale» ........................................................................................... 13 Camici bianchi, sfida in 100 minuti al test 1.714 aspiranti per 130 posti ..................... 14 Donazione degli organi Raccolte 20mila adesioni ............................................................. 16 Ospedali, 396 medici tra i mille «fantasmi» delle piante organiche ............................... 18 Trapianti, approda il tour di Iacovelli ................................................................................... 20 Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 21 Ancora stop alle prestazioni dei laboratori convenzionati Pazienti in fuga verso Salerno .............................................................................................................................................. 21 «Da Snr atto di responsabilità: nessun aumento per le visite» ....................................... 23 «Sono vivo grazie al midollo ricevuto da mio fratello» ..................................................... 24 Laboratori Snr, esami senza pagamento ............................................................................. 26 Nel capoluogo hanno dato l'assenso 2.347 persone ......................................................... 27 Scontro tra auto ed ambulanza: cinque i feriti ................................................................... 28 Sanità Campania ............................................................................................................................. 29 «L' ospedale del Mare non si tocca» ..................................................................................... 29 «Troppo silenzio sul raid, non ci facciamo intimidire» ...................................................... 31 Direttori generali in campo per il presidio .......................................................................... 33 Lo sdegno dei camici bianchi «La mano di una testa calda» Arrivano i tutor dal Cardarelli ........................................................................................................................... 34 Ospedale del Mare sabotaggio per gestire cento posti di lavoro ................................... 36 Ospedale del mare, il giallo del lavandino ostruito con un tappo: indaga la Digos .............................................................................................................................................. 38 Pizzuti difende l' assetto: «Ora sistema più efficiente» .................................................... 40 Pronto soccorso allagato, pista interna ............................................................................... 42 Pronto soccorso, esplode la protesta ................................................................................... 44 Sicurezza, videosorveglianza in ritardo «Temevamo il furto delle telecamere» .......... 46 Sanità nazionale ............................................................................................................................. 48 «Per la malattia di Alfie c' era una terapia sperimentale» ............................................... 48 È già finita in una farsa la crociata grillina per ampliare l' aborto ................................. 49 Come ci siamo salvate io e la mia bimba ............................................................................. 51 Corse a piedi, in treno e in bici per conoscere e prevenire .............................................. 53 Così ricchi da essere allergici a quasi tutto ........................................................................ 55 Governo: stop al numero chiuso Si punta al modello francese ....................................... 57 Guarda c' è un dottore tra le stelle ...................................................................................... 59 Il cuore rinasce con lo stent .................................................................................................. 61 Il Genoma non mente mai: la nostra salute è legata agli altri ........................................ 63 Il rischio dell' infarto cresce quando si dorme solo cinque ore ....................................... 65 Ma in Italia non funzionerebbe ............................................................................................. 67 Ok negli Usa alla pillola anti-obesità "Fa scattare il senso di sazietà" .......................... 69
Partono i test all' università e fioccano le prime proteste "Scogli per il 40% dei corsi" .............................................................................................................................................. 71 Prova del nove per vista, udito apprendimento ................................................................. 73 Ricorso contro la ex Sigma Tau ............................................................................................. 75 Si infrange il mito dello scudo degli acidi omega-3 ........................................................... 77 Stamperemo organi su Marte ................................................................................................ 79
03/09/2018 tvoggisalerno.it EAV: € 306 Lettori: 467 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web A SALERNO “DONO PER LA VITA Giuseppe Iacovelli, 60 anni, di Fondi, ha scoperto a 25 anni di essere affetto da reni policistici. Era già sposato e aveva due figli. La sua malattia ha avuto una ricaduta naturale anche su tutta la famiglia che lo ha accompagnato in questo tremendo viaggio. Verso la fine del 2001 il medico gli ha dovuto togliere anche il secondo rene avviandolo a quella dialisi che sarebbe diventata la sua compagna fino a quando non fosse stato trovato un rene adatto a lui. La qualità della sua vita, che già era stata minata negli ultimi anni, ha avuto un lento declino. Alla fine Giuseppe era sempre stanco, riusciva a stento a continuare il suo lavoro di elettricista, non riusciva quasi più a camminare, sembrava che la sua fine fosse vicina e non vedeva spiragli di vita nonostante avesse solo 44 anni fino a quando il 14 dicembre del 2004 è arrivata la telefonata del Centro Trapianti dell’Aquila con questo grandioso dono che gli ha dato la possibilità di tornare ad una vita normale. Da allora Giuseppe Iacovelli ripete sempre il suo motto: ritornare a sorridere alla vita. La sua storia, lui, la mette a disposizione di tutti per sensibilizzare la popolazione sul tema della donazione organi, per far vedere praticamente come, da un grande dolore, quale può essere la morte di un proprio caro, possa nascere qualcosa di bello, il ritorno alla vita di un altro essere umano. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
03/09/2018 mn24.it EAV: € 424 Lettori: 1.433 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Da Fondi a Salerno in bici per la donazione di organi Giuseppe Iacovelli, 60 anni, di Fondi, ha scoperto a 25 anni di essere affetto da reni policistici. Era già sposato e aveva due figli. La sua malattia ha avuto una ricaduta naturale anche su tutta la famiglia che lo ha accompagnato in questo tremendo viaggio. Verso la fine del 2001 il medico gli ha dovuto togliere anche il secondo rene avviandolo a quella dialisi che sarebbe diventata la sua compagna fino a quando non fosse stato trovato un rene adatto a lui. La qualità della sua vita, che già era stata minata negli ultimi anni, ha avuto un lento declino. Alla fine Giuseppe era sempre stanco, riusciva a stento a continuare il suo lavoro di elettricista, non riusciva quasi più a camminare, sembrava che la sua fine fosse vicina e non vedeva spiragli di vita nonostante avesse solo 44 anni fino a quando il 14 dicembre del 2004 è arrivata la telefonata del Centro Trapianti dell’Aquila con questo grandioso dono che gli ha dato la possibilità di tornare ad una vita normale. Da allora Giuseppe Iacovelli ripete sempre il suo motto: ritornare a sorridere alla vita. La sua storia, lui, la mette a disposizione di tutti per sensibilizzare la popolazione sul tema della donazione organi, per far vedere praticamente come, da un grande dolore, quale può essere la morte di un proprio caro, possa nascere qualcosa di bello, il ritorno alla vita di un altro essere umano. Per questo, approfittando della sua grande passione per il ciclismo, ha deciso di organizzare questo tour chiamandolo proprio “Dono per la vita”, in cui Giuseppe Iacovelli, con la sua bicicletta, partendo da Fondi arriverà a lamezia terme in 4 tappe. La partenza è prevista per lunedì 3 settembre e l’arrivo il 7 settembre. Martedì 4, alle ore 12.30, Giuseppe arriverà nel piazzale del Plesso Ruggi dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno. Ad accoglierlo ci sarà la Direzione Strategica, il responsabile del centro Trapianti Paride de Rosa, il primario dell’UOC di Anestesia e Rianimazione Renato Gammaldi con la responsabile donazione organi Carmela Policastro, il consigliere comunale , presidente commissione Sport, dottor Corrado Naddeo e la coordinatrice del Centro Trapianti Cristina Vernieri con le Associazioni di volontariato... Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
03/09/2018 gazzettadisalerno.it EAV: € 220 Lettori: 167 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Dono per la vita, tappa al Ruggi martedì 4. Giuseppe Iacovelli, 60 anni, di Fondi, ha scoperto a 25 anni di essere affetto da reni policistici. Era già sposato e aveva due figli. La sua malattia ha avuto una ricaduta naturale anche su tutta la famiglia che lo ha accompagnato in questo tremendo viaggio. Verso la fine del 2001 il medico gli ha dovuto togliere anche il secondo rene avviandolo a quella dialisi che sarebbe diventata la sua compagna fino a quando non fosse stato trovato un rene adatto a lui. La qualità della sua vita, che già era stata minata negli ultimi anni, ha avuto un lento declino. Alla fine Giuseppe era sempre stanco, riusciva a stento a continuare il suo lavoro di elettricista, non riusciva quasi più a camminare, sembrava che la sua fine fosse vicina e non vedeva spiragli di vita nonostante avesse solo 44 anni fino a quando il 14 dicembre del 2004 è arrivata la telefonata del Centro Trapianti dell’Aquila con questo grandioso dono che gli ha dato la possibilità di tornare ad una vita normale. Da allora Giuseppe Iacovelli ripete sempre il suo motto: ritornare a sorridere alla vita. La sua storia, lui, la mette a disposizione di tutti per sensibilizzare la popolazione sul tema della donazione organi, per far vedere praticamente come, da un grande dolore, quale può essere la morte di un proprio caro, possa nascere qualcosa di bello, il ritorno alla vita di un altro essere umano. Per questo, approfittando della sua grande passione per il ciclismo, ha deciso di organizzare questo tour chiamandolo proprio “Dono per la vita”, in cui Giuseppe Iacovelli, con la sua bicicletta, partendo da Fondi arriverà a lamezia terme in 4 tappe. La partenza è prevista per lunedì 3 settembre e l’arrivo il 7 settembre. Martedì 4, alle ore 12.30, Giuseppe arriverà nel piazzale del Plesso Ruggi dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno. Ad accoglierlo ci sarà la Direzione Strategica, il responsabile del centro Trapianti Paride de Rosa, il primario dell’UOC di Anestesia e Rianimazione Renato Gammaldi con la responsabile donazione organi Carmela Policastro ed il consigliere comunale , presidente commissione Sport, dottor Corrado Naddeo. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
03/09/2018 salernotoday.it EAV: € 832 Lettori: 7.133 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Reni policistici, testimonianza in biciletta: la storia di Giuseppe Iacovelli Dono per la vita e testimonianza: ecco l'impegno e il progetto di Giuseppe Iacovelli, 60 anni, di Fondi, che in biciletta, martedì 4 settembre sarà a Salerno al "Ruggi" per testimoniare la sua esperienza. La storia Iacovelli ha scoperto a 25 anni di essere affetto da reni policistici. Era già sposato e aveva due figli. La sua malattia ha avuto una ricaduta naturale anche su tutta la famiglia che lo ha accompagnato in questo tremendo viaggio. Verso la fine del 2001 il medico gli ha dovuto togliere anche il secondo rene avviandolo a quella dialisi che sarebbe diventata la sua compagna fino a quando non fosse stato trovato un rene adatto a lui. La qualità della sua vita, che già era stata minata negli ultimi anni, ha avuto un lento declino. Alla fine Giuseppe era sempre stanco, riusciva a stento a continuare il suo lavoro di elettricista, non riusciva quasi più a camminare, sembrava che la sua fine fosse vicina e non vedeva spiragli di vita nonostante avesse solo 44 anni fino a quando il 14 dicembre del 2004 è arrivata la telefonata del Centro Trapianti dell’Aquila con questo grandioso dono che gli ha dato la possibilità di tornare ad una vita normale. Da allora Giuseppe Iacovelli ripete sempre il suo motto: ritornare a sorridere alla vita. L'obiettivo Mette la sua storia a disposizione di tutti per sensibilizzare la popolazione sul tema della donazione organi, per far vedere praticamente come, da un grande dolore, quale può essere la morte di un proprio caro, possa nascere qualcosa di bello, il ritorno alla vita di un altro essere umano. Approfittando della sua grande passione per il ciclismo, ha deciso di organizzare questo tour chiamandolo proprio “Dono per la vita”, in cui Giuseppe Iacovelli, con la sua bicicletta, partendo da Fondi arriverà a lamezia terme in 4 tappe. La partenza è prevista per lunedì 3 settembre e l’arrivo il 7 settembre. Martedì 4, alle ore 12.30, Giuseppe arriverà nel piazzale del Plesso Ruggi dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno. Ad accoglierlo ci sarà la Direzione Strategica, il responsabile del centro Trapianti Paride de Rosa, il primario dell’UOC di Anestesia e Rianimazione Renato Gammaldi con la responsabile donazione organi Carmela Policastro, il consigliere comunale, presidente commissione Sport dottor Corrado Naddeo e la coordinatrice del Centro Trapianti Cristina Vernieri con le Associazioni di volontariato. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
03/09/2018 salernotoday.it EAV: € 636 Lettori: 7.133 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Salerno, il mago dei parti impossibili: quotidiano Libero elogia il Dott. Petta Il dottore Raffaele Petta, ginecologo e direttore del reparto "Gravidanze a rischio" del Ruggi di Salerno, è "una storia da raccontare". Il quotidiano Libero, diretto da Vittorio Feltri, lo cita come eccellenza del Sud in un approfondimento giornalistico dedicato ai migliori chirurghi e cardiologi italiani. Gli elogi Il medico salernitano è "il mago dei parti impossibili - così Libero - come quello della donna di 183 chili che contro ogni previsione ha dato alla luce un bimbo o quello della bambina partorita dopo una doppia trasfusione di sangue, nonostante un gruppo diverso da quello della madre. Lo scorso Natale, l'angelo dei bimbi è finito pure nel presepe con una statuina intagliata a sua immagine e somiglianza dagli artigiani di San Gregorio Armeno". Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
03/09/2018 salernonotizie.it EAV: € 722 Lettori: 10.300 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Salerno, il mago dei parti impossibili: quotidiano Libero elogia il Dott. Petta Un riconoscimento senza dubbio che fa piacere alla classe medica del Sud Italia e soprattutto salernitana, spesso bistrattata. Il quotidiano Libero diretto da Vittorio Feltri ha dedicato un articolo al ginecologo del Ruggi di Salerno dott. Raffaele Petta. “L’angelo dei bimbi” come viene soprannominato Petta è il mago dei parti impossibili come quello della donna di 183 chili che contro ogni previsione ha dato alla luce un bimbo o quello della bambina partorita dopo una doppia trasfusione di sangue, nonostante un gruppo diverso da quello della madre. Lo scorso Natale, l’angelo dei bimbi è finito pure nel presepe con una statuina intagliata a sua immagine e somiglianza dagli artigiani di San Gregorio Armeno. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
03/09/2018 EAV: € 388 Lettori: 2.100 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Salerno, il quotidiano Libero elogia il Dott. Petta: il mago dei parti impossibili SALERNO. Un riconoscimento senza dubbio che fa piacere alla classe medica del Sud Italia e soprattutto salernitana. Il quotidiano Libero diretto da Vittorio Feltri ha dedicato un articolo al ginecologo del Ruggi di Salerno dott. Raffaele Petta. “L’angelo dei bimbi” come viene soprannominato Petta è il mago dei parti impossibili come quello della donna di 183 chili che contro ogni previsione ha dato alla luce un bimbo o quello della bambina partorita dopo una doppia trasfusione di sangue, nonostante un gruppo diverso da quello della madre. Lo scorso Natale, l’angelo dei bimbi è finito pure nel presepe con una statuina intagliata a sua immagine e somiglianza dagli artigiani di San Gregorio Armeno. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
03/09/2018 infocilento.it EAV: € 407 Lettori: 1.700 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Sanità, il sistema dell'emergenza urgenza: se ne parla a Casaletto Spartano CASALETTO SPARTANO. Si terrà questo pomeriggio alle ore 17.30, presso Piazza San Giovanni, un incontro dal titolo “Il Sistema dell’emergenza – urgenza e l’organizzazione dei servizi sanitari di prossimità”. Saranno presenti il sindaco di Casaletto Spartano, Giacomo Scannelli, Enrico Coscioni, consigliere del presidente De Luca agli affari sanitari, Mario Iervolino, commissario straordinario Asl Salerno, Giuseppe Luongo, direttore generale dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, Rocco Calabrese, direttore del distretto sanitario 81, Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
03/09/2018 EAV: € 1.161 Lettori: 19.200 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Tour "Dono per la Vita" arriva a Salerno Salerno. Giuseppe Iacovelli, 60 anni, di Fondi, ha scoperto a 25 anni di essere affetto da reni policistici. Era già sposato e aveva due figli. La sua malattia ha avuto una ricaduta naturale anche su tutta la famiglia che lo ha accompagnato in questo tremendo viaggio. Verso la fine del 2001 il medico gli ha dovuto togliere anche il secondo rene avviandolo a quella dialisi che sarebbe diventata la sua compagna fino a quando non fosse stato trovato un rene adatto a lui. La qualità della sua vita, che già era stata minata negli ultimi anni, ha avuto un lento declino. Alla fine Giuseppe era sempre stanco, riusciva a stento a continuare il suo lavoro di elettricista, non riusciva quasi più a camminare, sembrava che la sua fine fosse vicina e non vedeva spiragli di vita nonostante avesse solo 44 anni fino a quando il 14 dicembre del 2004 è arrivata la telefonata del Centro Trapianti dell’Aquila con questo grandioso dono che gli ha dato la possibilità di tornare ad una vita normale. Da allora Giuseppe Iacovelli ripete sempre il suo motto: ritornare a sorridere alla vita. La sua storia, lui, la mette a disposizione di tutti per sensibilizzare la popolazione sul tema della donazione organi, per far vedere praticamente come, da un grande dolore, quale può essere la morte di un proprio caro, possa nascere qualcosa di bello, il ritorno alla vita di un altro essere umano. Per questo, approfittando della sua grande passione per il ciclismo, ha deciso di organizzare questo tour chiamandolo proprio “Dono per la vita”, in cui Giuseppe Iacovelli, con la sua bicicletta, partendo da Fondi arriverà a Lamezia Terme in 4 tappe. La partenza è prevista per lunedì 3 settembre e l’arrivo il 7 settembre. Martedì 4, alle ore 12.30, Giuseppe arriverà nel piazzale del Plesso Ruggi dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno. Ad accoglierlo ci sarà la Direzione Strategica, il responsabile del centro Trapianti Paride de Rosa, il primario dell’UOC di Anestesia e Rianimazione Renato Gammaldi con la responsabile donazione organi Carmela Policastro ed il consigliere comunale , presidente commissione Sport, dottor Corrado Naddeo. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
04/09/2018 Pagina 6 EAV: € 661 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona "Dono per la vita", Iacobelli racconta la sua malattia Il 60enne Giuseppe Iacobelli di Fondi, ha scoperto a 25 anni di essere affetto da policisti del rene. A partire dal 2001, anno nel quale a seguito dell' asportazione di un rene e di un percorso di dialisi, con il passare del tempo Giuseppe accusava spesso di forte stanchezza e difficoltà deambulatorie: era giunto a perdere quasi ogni speranza di una positiva risoluzione del suo quadro clinico. Dopo aver ricevuto il trapianto di rene, Giuseppe ripete come un mantra il suo motto di speranza: è necessario ritornare a sorridere alla vita. Grazie alla sua passione per il ciclismo, Giuseppe Iacovelli ha deciso di diffondere il suo messaggio di speranza e di incentivo alla donazione degli organi in modo itinerante, con la sua bicicletta, partendo dal suo paese d' origine fino a giungere a Lamezia Terme, in un tour di quattro tappe. La partenza è prevista per lunedì 3 settembre e l' arrivo il 7 settembre. Stamane, a conclusione della prima tappa, alle ore 12.30, Giuseppe arriverà nel piazzale antistante il Ruggi. Ad accoglierlo ci saranno la direzione strategica, il responsabile del centro trapianti Paride de Rosa, il direttore dell' Unità Operativa Complessa di Anestesia e Rianimazione Renato Gammaldi, insieme alla responsabile donazione organi Carmela Policastro ed il consigliere comunale nonché presidente della commissione Sport Corrado Naddeo,dirigente cardiologo presso il nosocomio salernitano. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
04/09/2018 Pagina 2 La Città di Salerno Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Al Ruggi quest'anno già 10 prelievi Marcella Cavaliere SALERNO Cresce al Ruggi il numero di donazioni e quindi di prelievi multiorgani a cuore battente. Solo nel 2016 i prelievi effettuati grazie alla non opposizione, che nel gergo medico indica il consenso al prelievo da parte dei familiari, si contavano sulle dita di una mano. Per quest'anno, almeno finora, i prelievi sono stati dieci ma nel 2017 nel presidio di via San Leonardo ne sono stati eseguiti sedici «e questo ci ha consentito di essere secondi in Campania dopo il Cardarelli di Napoli, soprattutto grazie a un'ottima squadra composta dal personale medico e di comparto», dichiara il numero uno del reparto di Anestesia e Rianimazione, Renato Gammaldi, che dirige l'unità operativa impegnata a 360° nel complesso iter collegato al prelievo degli organi. Cuore, fegato, reni prelevati in via San Leonardo sono arrivati in ospedali dal Nord al Sud del Paese. I reni prelevati a volte vengono trapiantati anche al Ruggi. «In ospedale abbiamo un'unità operativa specializzata, esclusivamente per eseguire i trapianti di reni, insieme alla Federico II puntualizza il Cardarelli esegue i trapianti di fegato e il Monaldi quelli cardiaci ». Dove c'è un'emergenza li arrivano gli organi, spesso grazie alla collaborazione della polizia che fa la staffetta lungo la rete autostradale, e se non ci sono emergenze si valuta dov'è necessario. Come in tutti gli ospedali anche al Ruggi c'è un ritorno, nel senso che i reni andati fuori poi corrispondono ad altri futuri che arriveranno in ospedale in caso di bisogno (nel 2016 il Ruggi superò i 300 trapianti di rene). Quando Gammaldi è arrivato al Ruggi, nel 1998 il presidio era predisposto a effettuare i prelievi ma se si parlava di donazioni si rischiava anche l'aggressione fisica. Ora la cultura sta cambiando e si va verso una maggiore sensibilizzazione rispetto al consenso del prelievo. «Abbiamo una normativa estremamente garantista spiega Gammaldi verifichiamo che il paziente presenti lesioni encefaliche tali da non presentare attività e si procede a cuore battente, anche se per il futuro si sta aprendo pure un'altra strada, quella del trapianto a cuore fermo. Si tratta sempre di decesso, anche non encefalico bensì per arresto cardiaco, occorre però l'incannullamento dei vasi maggiori, una circolazione extracorporea per il mantenimento degli organi ed evitare ischemie e quindi la morte degli organi». Intanto per ora la parola d'ordine è che il cuore non si deve fermare. L'accertamento di morte cerebrale, precisa, dura sei ore, con la valutazione di un anestesista rianimatore, un medico legale, un neurofisiolgo o neurochirugo esperto in Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
elettroencefalografia. Poi al Ruggi arrivano le équipe provenienti dagli altri ospedali che dovranno eseguire a loro volta i trapianti ai pazienti nei propri presidi sanitari. L'ultimo prelievo multiorgano effettuato al Ruggi, iniziato all'una di notte è finito a mattinata inoltrata e il cuore è stato preso alle 7 del mattino. Il fegato è possibile prelevarlo dopo il cuore, i reni pure per ultimi. Le cornee anche in 24 ore. In tutto ciò occorre aspettare prima che i futuri trapiantati siano già pronti in sala operatoria nei rispettivi ospedali. Però più passa il tempo, più il cuore rallenta le scariche elettriche. Dunque quando si muove la macchina del prelievi è una corsa contro il tempo presso l'ospedale salernitano, specializzato, tra l'altro, nei follow up (fasi successive) dei pazienti trapiantati di rene e dei trapiantati di fegato. Ovviamente se al Ruggi il consenso al prelievo degli organi manca, si interrompe la ventilazione e alla morte cerebrale sopraggiunge quella del cuore. Costa 3mila euro al giorno mantenere il cuore battente e senza flusso di sangue al cervello i neuroni muoiono in nove minuti. «Noi, in Rianimazione, identifichiamo la morte encefalica del paziente sottoposto a terapia intensiva spiega Carmela Policastro coordinatrice per le donazioni di organi dopo l'identificazione, segnaliamo la morte encefalica presso la direzione sanitaria, che convoca un collegio per l'accertamento della morte, e ci occupiamo di mantenere un perfetto equilibrio emodinamico per consentire il prelievo di organi». A questo punto «comunichiamo la morte ai familiari. Spieghiamo che il loro congiunto è deceduto e procediamo con la proposta di donazione. Lo scorso anno c'è stata una buona percentuale di non opposizione, quest'anno ci sono stati meno consensi». Per mille ragioni, ipotizza, anche per motivi culturali o grado di parentela, un genitore nei confronti del figlio può essere più restio. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
04/09/2018 Pagina 12 La Città di Salerno Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona «Solo promesse per l'ospedale» Alfonsina Caputano Il gruppo di opposizione consiliare Responsabili per Cava, che ha come portavoce Marcello Murolo , parte dalla denuncia del sindacalista Cisl Gaetano Biondino sulla carenza di personale nella Farmacia dell'ospedale di Cava per denunciare la difficile situazione che vive quotidianamente il Santa Maria dell'Olmo. «Spesso capita di sentire la solita filastrocca della nostra amministrazione sul fatto che l'ospedale è stato salvato con 90 posti letto, ma poi ti svegli un bel mattino e ti accorgi che dei 90 posti non c'è nemmeno l'ombra sottolineano i componenti del gruppo Non si nasce più a Cava; la chirurgia di elezione è pressoché assente da oltre un anno; l'ambulatorio di ginecologia promesso alla città è stato chiuso per le ferie estive dell'anno scorso e non è stato più riaperto; gli anestesisti si autosospendono le ferie per non chiudere il reparto; la Farmacia ospedaliera chiude se si assentano gli unici due addetti e, infine, arrivano tre infermieri ma cinque andranno in pensione». Il gruppo, inoltre, pone l'accento sul fatto che «col tempo i cavesi si sono abituati a questo stato di cose e a questi disservizi e può succedere che anche un appello importante, fatto da chi lavora in ospedale, passi nell'indifferenza degli amministratori e degli stessi cittadini». Da qui la conclusione: «Ci chiediamo se è possibile sperare sempre nel sacrificio del solo personale ospedaliero. I cavesi hanno il diritto di avere una struttura che funziona e chi amministra ha il dovere di rispondere alle domande della popolazione. Per il momento, in tre anni, ci hanno propinato solo filastrocche e promesse. Alla fine il rischio che corriamo seriamente è quello di svegliarci un bel mattino e di trovare solo il nulla». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
04/09/2018 Pagina 25 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 9.308 Lettori: 133.364 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Camici bianchi, sfida in 100 minuti al test 1.714 aspiranti per 130 posti BARBARA LANDI L' UNIVERSITÀ Barbara Landi Cento minuti per decidere il futuro. È un numero di candidati record quello registrato in Italia per i test di accesso a numero chiuso programmato in Medicina e Chirurgia con un totale di 67.005 domande presentate (nel 2017 erano 66.907). A Salerno sono 1.714 gli aspiranti camici bianchi che hanno scelto come prima opzione il dipartimento di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria Scuola Medica Salernitana, con una leggera crescita rispetto ai 1.652 dello scorso anno. I TEMPI Le selezioni si svolgeranno in contemporanea in tutta Italia questa mattina alle ore 11, ma solo il 7per cento degli ammessi alle prove concorsuali riuscirà a conquistare uno dei 130 posti disposti dal Miur per l' ateneo salernitano, più 20 in Odontoiatria e Protesi Dentaria. Salerno resta infatti stabile nel numero di posti assegnati. Conferma così il proprio appeal la professione medica, tra le più ambite per le opportunità di occupazione post lauream e per le prospettive di progressione di carriera. Novità Unisa, in controtendenza rispetto agli excursus storici, è l' abbattimento del costo di ammissione ai test, in linea con la politica di tassazione definita dall' ateneo per sostenere le fasce di reddito più deboli e premiare il merito: se già lo scorso anno accademico il pagamento era stato portato da 100 ad 80 euro, in seguito anche alle diverse polemiche rispetto al business delle prove di selezione, per il 2018 Salerno abbatte ulteriormente i costi, definendo una quota di soli 50 euro. «Siamo orgogliosi del grande interesse che suscita nei giovani il nostro ateneo. I dati di prenotazione alle prove di accesso sono indice di un incremento generale delle immatricolazioni sottolinea il rettore Aurelio Tommasetti - Una testimonianza da parte di studenti e famiglie perché nei nostri campus si studia bene, con tutte le opportunità e i servizi a disposizione, oltre all' accompagnamento Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
costante lungo l' intera carriera universitaria. Avvertiamo un senso di forte responsabilità. Valore aggiunto della nostra Scuola Medica è poter disporre per la fase di clinicizzazione di un ospedale e non di un policlinico. Noi, da parte nostra, possiamo garantire massima serietà e trasparenza». Un' organizzazione ormai collaudata, con l' elaborazione di un' unica graduatoria nazionale in cui imparzialità e riservatezza sono garantiti dalla metodologia del sistema Cineca. Sessanta i quesiti con 5 opzioni di risposta: 2 di cultura generale, 20 di ragionamento logico, 18 di biologia, 12 di chimica e 8 di fisica e matematica. Alle ore 8.30 partirà l' identificazione dei candidati suddivisi nelle aule già assegnate al momento della domanda. LE REGOLE Cento minuti di tempo a disposizione, con il divieto assoluto di introdurre dispositivi elettronici, libri, smarthphone e orologi smart collegati in rete. Dopo l' inizio dello svolgimento non è più concesso lasciare l' aula prima dello scadere del tempo concesso: l' abbandono volontario anticipato comporta la rinuncia alla prova. Per facilitare l' orientamento all' interno del campus, è stata predisposto un servizio di mappatura interna, con consigli su dove parcheggiare. Tanti i suggerimenti su come affrontare le prove anche sul sito del Miur e sui portali specialistici dedicati con simulazioni online per esercitazioni e per imparare a gestire l' ansia da test. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
04/09/2018 Pagina 2 La Città di Salerno Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Donazione degli organi Raccolte 20mila adesioni Rosita Sosto Archimio SALERNO Solo nell'ultimo mese, a Salerno, si contano due prelievi di organi destinati a pazienti varie località italiane, a cui è stata salvata la vita. Sta nella semplicità dello slogan Dona gli organi, il trapianto è vita, la campagna informativa dell'Aido (Associazione italiana donatori organi) che, da 45 anni, propone di sensibilizzare la comunità sull'importanza di decidere in vita la donazione post mortem degli organi utili per il prelievo, ai fini del trapianto. E, per sensibilizzare le persone, è stato promosso un tour in bicicletta, da Fondi a Lametia Terme in 5 tappe. È Dono per la Vita ed ha per protagonista Giuseppe Iacovelli, sportivo e trapiantato di rene. Oggi, alle ore 12.30, Giuseppe arriverà nel piazzale dell'ospedale Ruggi. Ad accoglierlo ci sarà la Direzione strategica, il responsabile del Centro trapianti Paride de Rosa, il primario di Anestesia e Rianimazione Renato Gammaldi con la responsabile donazione organi Carmela Policastro, il consigliere comunale, presidente commissione Sport, Corrado Naddeo e la coordinatrice del Centro trapianti Cristina Vernieri con le Associazioni di volontariato. Negli anni la normativa italiana, in questo ambito, ha subito cambiamenti e miglioramenti e alla fine è stato introdotto il concetto di consenso o diniego esplicito, che determina la possibilità di manifestare la propria volontà, con diritto di revoca. All'Aido interessa, dapprima, registrare la testimonianza del cittadino che esprima il desiderio o meno a donare, lasciandogli la libertà di scelta della modalità che preferisce, invitandolo a decidere tra l'associazione stessa, il Comune e l'Asl, che fanno capo al sistema informatico nazionale, a sua volta in collegamento diretto col database del Ministero della Salute. Da qui, alcune iniziative volte a diffondere, con accurate informazioni, la conoscenza e la presa di coscienza civile sui temi della donazione e del trapianto, a partire dagli istituiti scolastici di ogni ordine e grado che hanno aperto le proprie porte a progetti ministeriali dedicati ai bambini ai colloqui con i giovani e le collaborazioni con i docenti universitari che si sono dimostrati disponibili ad accogliere il messaggio di solidarietà dell'Aido. La sezione provinciale di Salerno, fondata dal dottore Antonio De Sio l'11 settembre del 1977, raccoglie 7758 iscritti ad oggi, di cui 2200 tesserati nel capoluogo, e abbraccia, tra gli altri, i comuni di Vallo della Lucania, Battipaglia, Sapri e Nocera che hanno superato i 100 volontari, coprendo fino ai centri più piccoli. In un primo momento, se l'età media oscillava tra i 45-65 anni, i dati recenti hanno riscontrato un aumento di interesse da parte dei Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
giovani La provincia di Salerno non è più fanalino di coda per quanto riguarda il numero di donatori. Attualmente in 61 comuni su 158 le persone che hanno espresso il proprio consenso alla donazione sono 20.300. Le iscrizioni alla banca dati sono aperte a tutti, considerati potenzialmente idonei, senza limiti di età. La tecnologia sta compiendo passi da gigante, in Italia si vantano eccellenze nel campo che hanno permesso di affiancare la donazione cosiddetta samaritana, con donatore ancora vivente, insieme alla donazione multiorgano a seguito della morte cerebrale del paziente. Allo stato attuale è possibile prelevare tutti gli organi, tranne il cervello e innestare i tes- suti utili a quanti restano in attesa di risolvere un problema serio che riguarda la propria salute o, in molti casi, di rinascere. Tuttavia, il trapianto non è un diritto per tutti i cittadini che ne hanno bisogno per la propria sopravvivenza o per migliorare la propria qualità di vita. Favorire la donazione di organi, per l'Aido, è una necessità, considerata l'esistenza di malati terminali, per i quali il trapianto resta l'unica fiammella che alimenta la speranza. Superare le criticità, che possono essere le credenze religiose, la mancanza di fiducia nella sanità, i dinieghi di tipo familiare, è lo scopo dell'associazione. Il prelievo effettuato al Ruggi lo scorso 17 agosto ha dato la possibilità a due ciechi corneali di rivedere la luce grazie a Luigi un volontario iscritto all'Aido di Salerno fin dal 1980, quando aveva 28 anni la cui volontà di donare gli organi si è materializzata dopo la sua morte avvenuta a 61 anni. Per quanto riguarda l'incidenza nel miglioramento della qualità di vita post trapianto, a 5 anni dall'intervento si annovera il 95% di riuscita, a 10 anni il dato si aggira intorno all'85% di risposta positiva. «È soprattutto ai giovani, spesso distratti, che vorrei lanciare un appello, spiega Antonio De Sio, il papà del centro Aido di Salerno Di salvaguardare la propria vita, anzitutto, cercando di condurla con la testa sul collo. Allo stesso tempo, di essere pragmatici, accettandone l'imprevedibilità e, laddove il destino ci mettesse la propria mano, dare la possibilità a qualcuno di sopravvivere, scegliendo di portare avanti la macchina dell'amore, grazie alla donazione dei propri organi». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
04/09/2018 Pagina 25 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 11.747 Lettori: 133.364 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Ospedali, 396 medici tra i mille «fantasmi» delle piante organiche Sabino Russo La sanità, il personale `Il nuovo censimento delle carenze tra Ruggi e strutture dell' Asl Altri 20 giorni per i manager dell' azienda sanitaria e del Ruggi per presentare lo schema dettagliato del fabbisogno di personale, così come recitano le indicazioni ministeriali. Stando al confronto tra gli standard previsti nel decreto 67, che disegna l' esigenza di forza lavoro, e gli organici esistenti al 31 dicembre 2016 nelle strutture di Asl e azienda ospedaliera universitaria, erano un migliaio i dipendenti che mancano all' appello per far fronte alla carenza di personale negli ospedali salernitani. Di questi, nel dettaglio, 396 erano medici, 150 infermieri, 71 operatori socio- sanitari, una quarantina di operatori della riabilitazione, 30 farmacisti, 70 dirigenti sanitari, oltre agli amministrativi. Un buco di organico, in ogni caso, approssimato per difetto. I SETTORI Passando al setaccio il fabbisogno dell' Asl, il gap più significativo è rappresentato dai medici, dove a fronte di 1.777 camici bianchi previsti dal decreto ce ne sono 1593 (-184). Numeri questi ai quali andrebbe detratto quello degli specialisti ambulatoriali. Situazione simile anche per gli operatori socio sanitari, che sono 405 invece di 476 (-71), così come per gli operatori della riabilitazione, dove ne mancano 28 (116 a fronte di 144 necessari) e per i dirigenti sanitari (-40). Complessivamente il personale all' Asl è composto da 7.431 dipendenti a fronte di uno standard previsto di 7.622 (-191). Il gap tra i necessari e gli attuali, va sottolineato, è ridotto da alcune eccedenze che comunque sono presenti in organico, come gli infermieri (3102 invece di 2886), dove nel dato sono presenti anche puericultrici, infermieri generici e infermieri psichiatrici, per 158 unità. Per far fronte alla carenza di personale e al blocco del turn over l' Asl, così come altre aziende, ha dovuto far ricorso a prestazioni di lavoro straordinario, libera Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
professione, intramoenia, interinali, convenzioni, che ha comportato una spesa pari a un eccesso di dipendenti di circa 170 unità. Situazione analoga si registra anche al Ruggi, dove mancano 167 camici bianchi. A fronte di 630 medici e 45 convenzionati, stando allo standard della Regione e all' atto aziendale, ce ne dovrebbero essere 842. Stesso discorso vale anche per gli infermieri, in carenza di 156 unità (1448 invece di 1604), i dirigenti sanitari, i farmacisti e gli amministrativi. Anche all' azienda ospedaliera, così come all' Asl, con i costi dell' anno 2016, rapportati ai costi unitari del personale dipendente, la spesa per la specialistica ambulatoriale è stata equivalente a 58 medici dipendenti, quella per l' Alpi (lo straordinario dei medici) e per altre consulenze a 40 camici bianchi e quella per il lavoro interinale del personale infermieristico a 68 infermieri dipendenti. Se ai numeri del confronto tra il personale standard e quello esistente si aggiungono i correttivi maggiorativi delle prestazioni acquisite emerge un valore totale superiore di 461 unità rispetto al fabbisogno standard. La Regione, per dare una boccata d' ossigeno ai reparti in affanno, nei mesi scorsi, ha dato il via libera per l' arrivo di 160 unità al Ruggi, attraverso lo scorrimento delle graduatorie esistenti, e di 100 all' Asl. Al pronto soccorso di via San Leonardo, dal mese di settembre 2017 al mese di agosto, tra pensionamenti e concorsi vari, sono andati via 11 infermieri. LE STIME Altro caso preoccupante è broncologia, dove stando all' atto aziendale il reparto dovrebbe avere 15 posti letto, ma da 6/7 mesi, causa emergenza ed iperafflusso al pronto soccorso, arriva a 20 posti letto, con 2 infermieri per turno. Carenze di personale, in ogni caso, anche in cardiochirurgia reparto (degenze ordinarie), così come in quasi tutti i reparti dell' ospedale di via San Leonardo e dei presidi annessi. Per quanto riguarda l' Asl, invece, il reclutamento ha interessato 80 infermieri e 20 operatori socio-sanitari. Per gli oss, l' Asl ha provveduto alla formazione di una graduatoria di mobilità, dove si sono registrati dei rallentamenti a causa dei ritardi dovuti al mancato rilascio dei nullaosta da parte delle aziende sanitarie di appartenenza. Per gli infermieri, l' azienda sanitaria ha avviato una procedura di concorso, ma il grande numero di richieste a partecipare (circa 1800) ha rallentato notevolmente i lavori della commissione esaminatrice dei curriculum per la definizione della graduatoria finale. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
04/09/2018 Pagina 25 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 3.235 Lettori: 133.364 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Trapianti, approda il tour di Iacovelli Fa tappa al Ruggi il tour «Dono per la vita», per promuovere la cultura della donazione degli organi. Giuseppe Iacovelli, 60 anni, di Fondi, ha scoperto a 25 anni di essere affetto da reni policistici. Verso la fine del 2001 il medico gli ha dovuto togliere anche il secondo rene, avviandolo alla dialisi. Era sempre stanco, riusciva a stento a continuare il suo lavoro di elettricista, sembrava che la sua fine fosse vicina e non vedeva spiragli, nonostante avesse solo 44 anni, fino a quando il 14 dicembre del 2004 è arrivata la telefonata del Centro trapianti dell' Aquila. Per questo, approfittando della sua grande passione per il ciclismo, ha deciso di organizzare questo tour e con la sua bicicletta, partito da Fondi ieri, arriverà a Lamezia Terme, in 4 tappe, il 7 settembre. Oggi prima tappa nel piazzale Ruggi, dove ad accoglierlo ci sarà la direzione strategica, il responsabile del centro Trapianti Paride de Rosa, il primario di anestesia Renato Gammaldi, con la responsabile donazione organi Carmela Policastro. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
04/09/2018 Pagina 3 EAV: € 1.367 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Salerno e provincia Ancora stop alle prestazioni dei laboratori convenzionati Pazienti in fuga verso Salerno ANGELO AGRIPPA Il caso Ma De Luca aveva avvertito: non saranno tollerate interruzioni NAPOLI Il grido di allarme viene lanciato da Napoli e dalla provincia. A Napoli nord le prestazioni ambulatoriali e quelle dei laboratori di analisi sono sospese. Così come in altri distretti dell' area metropolitana. Il dramma del tetto di spesa e della trimestralizzazione dei rimborsi resta un cappio stretto intorno al collo di migliaia di cittadini. «In tanti, nostri clienti, da Pompei e dai Comuni vesuviani, in questi giorni si rivolgono ai laboratori del Salernitano per le analisi del sangue. E questo perché lì le prestazioni erogate dalle strutture accreditate non sono state sospese». Federlab, l' associazione che raduna il maggior numero di laboratori e centri convenzionati, accusa: «Tutte le prestazioni sono sospese. E questo da fine agosto. Non solo quelle di laboratorio, ma anche radiologia, cardiologia e tutte le branche della medicina ambulatoriale come l' oculistica. E non solo a Napoli Nord, bensì in tutte le Asl partenopee ed anche a Benevento ed Avellino, mentre a Caserta si va verso lo stop a metà ottobre. Diverso è il caso Salerno dove dallo scorso 28 agosto l' Asl ha comunicato che i laboratori di analisi possono riprendere ad erogare prestazioni. Ma non per le altre branche (radiologia, cardiologia, medicina ambulatoriale) per le quali i fondi sono esauriti e le prestazioni ferme. La settimana prossima, a Salerno, rischia di fermarsi anche la diabetologia». Eppure, pochi giorni fa il commissario per il piano di rientro dal debito sanitario, il governatore Vincenzo De Luca, aveva autorizzato le aziende sanitarie della Campania a finanziare in via di anticipazione con fondi propri le prestazioni di analisi dei laboratori accreditati. «Si evita così ogni eventuale interruzione dei servizi sanitari offerti ai cittadini - aveva annunciato -. Per coloro che avessero già fruito di prestazioni a pagamento per il superamento del budget è stato deciso il rimborso Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
previa presentazione al distretto di riferimento del relativo titolo di spesa. Non sarà tollerata nessuna interruzione delle prestazioni dei centri di laboratorio accreditati. I dirigenti delle Asl ne risponderanno personalmente. Occorre garantire il servizio ai cittadini per tutto l' anno. Nel frattempo si userà il pugno di ferro nei confronti delle residue e limitate aree speculative presenti nel mondo dei laboratori di analisi». Per Gennaro Lamberti, presidente Federlab, «De Luca fa il gioco delle tre carte. Annuncia il ripristino delle prestazioni, ma la verità è che finora, tranne l' avviso dell' Asl di Salerno per i laboratori di analisi di quella città, null' altro ci è stato ancora comunicato e noi siamo qua ad attendere come se nulla fosse accaduto. La verità? Fondi ulteriori non ce ne sono per coprire il reale fabbisogno delle prestazioni, né conta o è sufficiente recuperarli da quelle eventualmente erogate in eccedenza come si illude di fare lui chiedendoci di trasmettere alle Asl, quotidianamente, i flussi delle prestazioni specialistiche erogate. La verità è molto più semplice di quanto si creda: De Luca i soldi non li ha e continua a dire cose non vere». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
04/09/2018 Pagina 2 EAV: € 807 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Salerno e provincia «Da Snr atto di responsabilità: nessun aumento per le visite» Buone notizie, dal fronte sanità, in provincia di Salerno. Nonostante lo sforamento dei budget sanitari per i quali a quattro mesi dalla fine dell' anno tutti gli esami diagnostici di radiologia e medicina per immagini dovranno essere pagati per intero, nel salernitano, i medici e gli studi medici, convenzionati di Radiologia della Provincia di Salerno proseguiranno l' erogazione delle proprie prestazioni in convenzione con il Ssn alla popolazione, nonostante la comunicazione dell' Asl Salerno circa il presunto esaurimento del budget per il 2018. «Con decisone assunta lo scorso 30 agosto - scrivono in una nota i medici radiologi convenzionati l' Assemblea dei convenzionati aderenti al Snr -Sindacato Nazionale Area Radiologica - della provincia di Salerno - ha scelto la linea della responsabilità, nella ferma convinzione di tutelare l' interesse superiore dei propri pazienti, che resterebbero altrimenti penalizzati dalla sospensione delle prestazioni con quattro mesi di anticipo ri spetto alla fine dell' anno». Dunque, i pazienti continueranno a pagare la stessa cifra che avrebbero pagato in regime di convenzione per poter effettuare tutti i loro esami diagnostici e questo nonostante la Regione Campania non rimborsi la parte a carico del servizio sanitario nazionale. «Una mano tesa che arriva dai medici per arginare un disservizio causato dalla mancata programmazione della Regione Campania e da una gestione sanitaria regionale già sotto osservazione da parte del ministero competente. I soldi, De Luca, per nominare manager e primari li ha sempre trovati. Quelli per erogare prestazioni ai semplici cittadini no. Un andazzo che fa scivolare la Campania agli ultimi posti della sanità italiana», hanno poi dichiarato dal sindacato. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
04/09/2018 Pagina 3 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia «Sono vivo grazie al midollo ricevuto da mio fratello» Salvatore De Napoli SALERNO «Sono vivo grazie a una donazione, per me ormai non c'era più nulla da fare». Luigi D'Angelo di Nocera Inferiore, per tutti Gino, funzionario in pensione delle Poste, figura storica della sinistra democristiana in provincia di Salerno, impegnato in diverse iniziative sociali, culturali e sportive è uno dei volti noti dei trapiantati in Campania. Nel 1999, scoprì di essere affetto da Leucemia mieloide acuta M5, tra le peggiori in oncoematologia. «Mi diedero pochi mesi vita ricorda Gino e all'improvviso dovetti abbandonare il lavoro, il mio impegno di dirigente della Nocerina, di presidente del centro coordinamento club rossonero e della Pro loco. Tutta la mia vita andò in subbuglio, così quella della mia famiglia, già provata da un parente costretto al trapianto di cuore». Quale fu la sua reazione al momento? All'iniziale sconforto, con i miei familiari ed amici riuscimmo a trovare la forza di prendere di petto la malattia. Cominciai a peregrinare tra vari centri in Italia e trovai una disponibilità a trattare il grave caso clinico all'Humanitas di Rozzano. La maggior parte dei medici, compreso il primario, consigliò di ritornare a casa in attesa dell'inevitabile morte. Ormai avevo perso la memoria, non vedevo, pesavo 36 chili e stavo quasi sempre in Rianimazione. Una situazione drammatica e poi? Nel reparto oncoematologico dell'ospedale milanese, un giovane ricercatore medico, l'attuale professor Luca Castagna, cominciò ad applicare farmaci sperimentali e fece l'autotrapianto, innestando le mie cellule pulite. Per due volte l'esito fu negativo. A questo puntò si pensò al trapianto di midollo da familiare ma nessuno aveva un'alta compatibilità. Solo mio fratello Tonino aveva il 50 per cento e si sottopose ad un ciclo medico per aumentare la compatibilità ma senza grandissimi risultati. Si era però aperta una finestra e cominciava ad avere successo la terapia somministrata dal professor Castagna. Mi fu trapiantato il midollo di mio fratello e fui poi trasferito all'ospedale San Gerardo di Monza, al reparto aferesi e nuove tecnologie trasfusionali -laboratorio di criobiologia - Simt del professor Paolo Perseghin, dove mi Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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