Media Monitoring per 26-02-2019 - Rassegna stampa del 26-02-2019 - Ruggi

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Media Monitoring per 26-02-2019 - Rassegna stampa del 26-02-2019 - Ruggi
26-02-2019

Media Monitoring per

   Rassegna stampa del 26-02-2019
Media Monitoring per 26-02-2019 - Rassegna stampa del 26-02-2019 - Ruggi
AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1
      26/02/2019 - LA REPUBBLICA (ED. NAPOLI)
            Immigrato denuncia insulti, l' ospedale: " Non è razzismo, l' infermiera si riferiva a un
            collega" .................................................................................................................................. 1
      26/02/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Infermiera sotto accusa, «ma non è razzismo» ...................................................................... 3
      26/02/2019 - AVVENIRE
            L' intolleranza colpisce ancora ............................................................................................... 5
      26/02/2019 - IL ROMA
            L'immigrato aveva denunciato insulti, l'ospedale: nessun atto di razzismo ........................... 7
      26/02/2019 - CRONACHE DI SALERNO
            Nessun episodio di razzismo all' ospedale Curteri «Il caso è stato montato ad hoc da Rachidi»
             ................................................................................................................................................ 8
      26/02/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Nuovo malore, l' ivoriano al Ruggi «A Curteri non è stato curato» ....................................... 10
      26/02/2019 - IL SANNIO
            Ospedale, insultato migrante in barella ............................................................................... 12
      26/02/2019 - WWW.GAZZETTADISALERNO.IT
            Ruggi, nessun comportamento razzista da parte del personale a Mercato San Severino. ... 13
      26/02/2019 - WWW.SALERNOTODAY.IT
            Straniero insultato in ospedale, il Ruggi: "Le frasi offensive non erano rivolte a lui" .......... 14
      25/02/2019 - WWW.OTTOPAGINE.IT
            "Devi morire" in ospedale, per il Ruggi non è razzismo ........................................................ 15
      25/02/2019 - WWW.ZEROTTONOVE.IT
            Episodio al “Fucito” di Mercato San Severino: “Non emergono atti riferibili al razzismo” ...
            16
      25/02/2019 - WWW.ASALERNO.IT
            La versione dell’azienda ospedaliera: “Frasi verso altro operatore e non al paziente” ....... 17
      25/02/2019 - WWW.LIRATV.COM
            Presunto caso di razzismo in ospedale conclusa l’indagine interna: le frasi dirette ad un
            operatore sanitario .............................................................................................................. 18
      25/02/2019 - WWW.OCCHIODISALERNO.IT
            Razzismo in ospedale, direttore Aou: “Frasi rivolte a collega” ............................................ 19
Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 20
      26/02/2019 - CRONACHE DI SALERNO
            Cisl: "Prevenire ti salva la vita" ............................................................................................ 20
      26/02/2019 - CRONACHE DI SALERNO
            Pediatri uniti per discutere di ginecologia in età evolutiva .................................................. 21
Sanità Campania ............................................................................................................................. 22
      26/02/2019 - IL ROMA
            Al Cardarelli attivata l' Unità di crisi .................................................................................... 22
      26/02/2019 - LA REPUBBLICA (ED. NAPOLI)
            Ascierto: "Al Pascale un centro d' immunoterapia sperimentale" ........................................ 24
      26/02/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
            Borrelli (Verdi) «Tolto foraggio alla malavita» ..................................................................... 26
      26/02/2019 - IL MATTINO
            Ceikh, dal Senegal per riavere un volto «Aspetto Koulibaly» ............................................... 27
      26/02/2019 - LA REPUBBLICA (ED. NAPOLI)
            Concorso primari in psichiatria I sindacati "Revocate la selezione" ..................................... 29
      26/02/2019 - IL MATTINO (ED. AVELLINO)
            Congresso di Nefrologia, Capasso «presidente» .................................................................. 31
      26/02/2019 - IL MATTINO (ED. CIRCONDARIO SUD)
            In visita fuori orario aggredisce i medici .............................................................................. 32
      26/02/2019 - IL MATTINO (ED. AVELLINO)
            Moscati, rubati i medicinali anti -tumori .............................................................................. 33
      26/02/2019 - LA REPUBBLICA (ED. NAPOLI)
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Ortopedici in ferie arretrate assistenza a rischio al Cardarelli ............................................. 35
      26/02/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
            Sosta auto al San Giovanni Bosco: via tutti gli abusivi,ecco i vigilantes .............................. 37
      26/02/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
            Torna il gelo, ospedali in difficoltà ....................................................................................... 39
      26/02/2019 - LA REPUBBLICA (ED. NAPOLI)
            Vecchio Policlinico sarà ricostruito il corpo ustionato di bimbo senegalese ........................ 41
      26/02/2019 - IL MATTINO
            Vigilantes contro gli abusivi della sosta ............................................................................... 43
Sanità nazionale ............................................................................................................................. 45
      26/02/2019 - IL FATTO QUOTIDIANO
            "Appalto truccato" al Policlinico: primario agli arresti domiciliari. In cambio viaggi in Usa e a
            Dubai .................................................................................................................................... 45
      26/02/2019 - LA STAMPA
            "Cerco un bambino con gli orecchioni" Scoppia la polemica sul medico No Vax ................... 46
      26/02/2019 - LA STAMPA
            "Da anni non è iscritto all' Ordine Non può fare sperimentazione" ...................................... 48
      26/02/2019 - LA STAMPA
            "La macchina ci rende più umani" ........................................................................................ 50
      26/02/2019 - LA STAMPA
            Appena nati eppure già così attenti a osservare le geometrie dei volti ............................... 52
      26/02/2019 - CORRIERE DELLA SERA
            «Cerco bimbo con parotite per esperimenti» ....................................................................... 54
      26/02/2019 - IL GIORNO
            «Codice rosa in tutte le regioni» .......................................................................................... 56
      26/02/2019 - IL GIORNO
            Gene Jolie: ok all' invalidità post mastectomia ..................................................................... 58
      26/02/2019 - LA STAMPA
            I miracoli delle staminali ...................................................................................................... 59
      26/02/2019 - CORRIERE DELLA SERA
            Il dottore «titubante» che accomuna chi vaccina ai nazisti .................................................. 61
      26/02/2019 - LA STAMPA
            In 3 mila geni misteriosi si nasconde una chiave per capire perché invecchiamo ................ 63
      26/02/2019 - LA STAMPA
            La mini-scarica di una pila allevia i sintomi del Parkinson e aiuta contro la demenza ......... 65
      26/02/2019 - LA REPUBBLICA
            Le malattie rare nuovo business per Big Pharma ................................................................. 67
      26/02/2019 - AVVENIRE
            Medici e infermieri, no razzismo .......................................................................................... 69
      26/02/2019 - ITALIA OGGI
            Numero chiuso, le regioni frenano Lega-M5s intanto vanno avanti ..................................... 71
      26/02/2019 - LA REPUBBLICA
            Vaccini record, funziona l' obbligo l' Italia vicina alla soglia di immunità ............................ 73
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26/02/2019                                                                                                                Pagina 7

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                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

  Immigrato denuncia insulti, l' ospedale: " Non è razzismo, l'
             infermiera si riferiva a un collega"
 ANDREA PELLEGRINO
 L' ospedale Fucito ha aperto una
 indagine interna Ascoltato tutto il
 personale medico della struttura nel
 salernitano « Non erano riferite a
 Souleymane Rachidi le frasi dell'
 infermiera » . La direzione dell' azienda
 universitaria ospedaliera esclude episodi
 di razzismo dopo l' avvio dell' indagine
 interna alla struttura di Mercato San
 Severino disposta dopo la denuncia del
 20enne ivoriano che attraverso un video
 aveva ripreso, mentre si trovava su una
 barella, un' infermiera intenta, a suo
 avviso, ad insultarlo. Secondo il direttore
 generale Giuseppe Longo le frasi " tu
 devi morire, non ti voglio vedere più qui"
 sarebbero state rivolte dall' infermiera
 del " Fucito" non al giovane paziente ma
 ad un collega che si trovava in servizio,
 sabato notte, al pronto soccorso di
 Curteri. Per l' intera giornata è stato
 ascoltato tutto il personale medico della
 struttura sanitaria e sono state acquisite anche testimonianze di persone esterne
 presenti quella notte. Atti che ora, spiega il direttore generale Longo, saranno « in
 ogni caso trasmesse all' ufficio procedimenti disciplinari, in quanto le frasi proferite,
 pur non indirizzate al paziente bensì ad altro operatore sanitario, costituiscono
 atteggiamenti non ammissibili e passibili di censura». Ieri il 20enne ha trascorso l'
 intera giornata all' ospedale "Ruggi d' Aragona" di Salerno dopo aver accusato nuovi
 dolori al petto, dovuti, probabilmente, ad una forte bronchite. Nel corso della
 giornata numerosi sono stati gli attestati di solidarietà. A seguire con attenzione gli
 sviluppi della vicenda è stato il sindaco di Mercato San Severino Antonio Somma
 mentre da Pellezzano, suo comune di residenza, era arrivato il sostegno del primo
 cittadino Francesco Morra. Souleymane è impegnato, proprio nel comune della Valle
 dell' Irno, nella squadra di calcio " Valentino Mazzola" di Coperchia. È uno degli
 immigrati sbarcati sulle nostre coste e fin da subito ha trovato accoglienza in un
 centro di Saragnano di Baronissi. Ora però abita a Pellezzano dopo aver frequentato

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l' istituto alberghiero a Benevento. « Si tratta di un ragazzo completamente
integrato - spiega il sindaco Francesco Morra - con regolare contratto di lavoro in
una ditta che realizza infissi. È un atleta ed è anche uno studente». Il suo datore di
lavoro è Domenico Pecoraro che in più occasioni ha confermato la tesi di
Souleymane: « Mi ha riferito che quando è arrivato all' ospedale di Mercato San
Severino è stato accolto da un' infermiera che, vedendolo, ha affermato: " Ma Salvini
li fa ancora entrare questi?", prima di iniziare ad apostrofarlo con epiteti razzisti,
arrivando a dirgli " Devi morire". A quel punto mi ha telefonato, raccontandomi cosa
stesse succedendo. Quando sono arrivato era sconvolto, non voleva più essere
toccato dal personale sanitario. Ha aggiunto che l' infermiera si era anche rifiutata di
prestargli le cure». L' Ordine degli infermieri di Salerno, attraverso il presidente
Cosimo Cicia aveva già annunciato nella mattinata di lunedì provvedimenti «in
qualsiasi caso»: «Se si dovesse rivelare una montatura ad hoc - è strano infatti che,
al di là del comportamento professionale da tenere per qualunque professionista,
una persona cosciente della ripresa col cellulare abbia comunque fatto una simile
affermazione chiaramente identificabile - l' Ordine provvederà ad inoltrare denuncia
alle autorità competenti per diffamazione e calunnia della professione infermieristica
e chi ne è responsabile si farà carico delle dovute conseguenze ». Non è il primo
caso di razzismo denunciato da Souleymane. A settembre il giovane aveva lanciato
un appello per trovare casa dopo decine di rifiuti dovuti, a suo dire, a causa del
colore della sua pelle. Anche in questo caso aveva sollevato una mobilitazione sui
social. Solo qualche settimana dopo un giovane si è reso disponibile ad affittargli la
propria abitazione. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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26/02/2019                                                                                                                    Pagina 25
                                         Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                              EAV: € 6.892
                                                                                                                              Lettori: 133.364
                        Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

              Infermiera sotto accusa, «ma non è razzismo»
 Petronilla Carillo
 «Non ti devi far vedere più qui. Devi
 morire, devi morire, devi morire». Le
 frasi dell' infermiera dell' ospedale di
 Curteri di Mercato San Severino non
 erano rivolte a Souleymane Rachidi, l'
 ivoriano ventenne che domenica alle 3
 del     mattino     si     è     presentato
 accompagnato dal 118 per un dolore al
 petto. È quanto accertato a conclusione
 di una istruttoria avviata nella stessa
 giornata di domenica dal direttore
 generale dell' azienda ospedaliera
 universitaria Ruggi, Giuseppe Longo. In
 una nota, si precisa che «non emergono
 comportamenti o atti assunti dal
 personale in servizio riferibili ad episodi
 di razzismo». Ma il video c' è e le parole
 sono state proferite. Per questo motivo l'
 infermiera      sarà      sottoposta       a
 procedimento      disciplinare.    Non    è
 importante il colore della pelle, lasciano
 intendere dalla direzione del San
 Giovanni di Dio e Ruggi d' Aragona, ma
 certe cose non si dicono a nessuno.
 Soprattutto in ospedale. L' INDAGINE INTERNA Nella nota a firma del dg Longo, si
 precisa che «è stato ascoltato tutto il personale del pronto soccorso presente nel
 turno di servizio durante il quale si è registrato l' episodio, quindi altri testimoni, non
 dipendenti, presenti al momento del fatto. Gli atti contenenti le dichiarazioni,
 debitamente sottoscritte dai presenti, sono stati in ogni caso trasmesse all' Ufficio
 Procedimenti Disciplinari, in quanto le frasi proferite, pur non indirizzate al paziente
 bensì ad altro operatore sanitario, costituiscono atteggiamenti non ammissibili e
 passibili di censura». Questa è la versione ufficiale. In effetti, secondo la
 ricostruzione degli organi amministrativi dell' azienda, l' infermiera avrebbe litigato
 con uno degli operatori del 118 che ha portato il giovane in barella. Il ventenne, dal
 canto suo, era adagiato ancora sulla barella dell' ambulanza e non su quella dell'
 ospedale quando ha iniziato a girare il video. E le frasi non erano rivolte a lui,
 secondo quanto accertato. Ora la donna dovrà spiegare davanti alla commissione
 disciplinare il perché di quel litigio. Poi la stessa prenderà le dovute decisioni in
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merito alla sua posizione. Non si esclude anche il giovane ivoriano possa avere dei
problemi. Se è stato solo un scherzo, è stato comunque uno scherzo carico di
conseguenze. IL PERSONAGGIO Il profilo facebook di Souleymane Rachidi, quello
stesso sul quale è stato pubblicato il video, è aperto. Visibile a tutti. Ma il giovane
non risponde ai messaggi messenger. Potrebbe essere la stessa infermiera, ora, a
querelarlo per diffamazione. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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26/02/2019                                                                                                                  Pagina 10

                                                                                                                            EAV: € 24.331
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                      Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                               L' intolleranza colpisce ancora
 FULVIO FULVI
 Un giovane ricoverato preso di mira al
 pronto soccorso dell' ospedale: «Devi
 morire, torna al tuo Paese» Giocatore di
 basket      insultato    dagli    avversari:
 «Zingaro di m..». Ragazza contesta
 Salvini: offese sul web A ncora insulti,
 discriminazioni razziali e gesti di
 intolleranza: la spirale dell' odio
 generata da pregiudizi e paure non si
 ferma. Stavolta le vittime sono un
 giovane ivoriano, la fidanzata italiana di
 un profugo, un giocatore di pallacanestro
 di origini slave e cinque ragazzi stranieri
 che     sarebbero     stati   respinti   dai
 buttafuori all' ingresso di una discoteca.
 Il primo episodio si è verificato sabato
 notte nel corridoio di un pronto soccorso.
 «Devi morire, torna nel tuo Paese». La
 frase è stata rivolta a Souleymane
 Rachidi, 20 anni, nato in Costa d' Avorio
 ma residente in un Comune della Valle
 dell' Irno, quando si è presentato all' ospedale "Curteri" di Mercato San Severino, nel
 Salernitano, per un malore. Una voce femminile spunta in sottofondo nel video
 postato su facebook che il paziente ha girato col cellulare mentre era disteso su una
 barella. Il ragazzo ha poi scritto sul social: «Questa è l' Italia? Dove la vita umana
 non ha nessun valore, in un ospedale pubblico dove c' è un sanitario che ti dice
 "devi andare al paese tuo, devi morire perché sei nero"...». Per il momento, però,
 non risulterebbero denunce ai carabinieri. Dalla direzione dell' azienda ospedaliera si
 fa sapere «di avere dato avvio a una indagine interna al fine di accertare la realtà
 dei fatti e le eventuali responsabilità interne». Il direttore generale Giuseppe Longo,
 sottolinea inoltre che «qualunque sarà l' esito bisogna tener presente che nel settore
 sanitario è fondamentale ancor di più il rispetto della dignità e dei valori della
 persona umana». L' altra vicenda è avvenuta durante una partita di basket del
 campionato "under 18", nella gara tra Cus Bari e Mastria Vending Virtus di
 Catanzaro: due atleti del team pugliese avrebbero rivolto al giocatore Nicola
 Markovic «per tutta la gara, gravi insulti razzisti», come denuncia lo stesso team
 pugliese che chiama in causa anche gli arbitri i quali non avrebbero «interrotto il
 gioco e sanzionato tale inqualificabile condotta, antisportiva e incivile». Al cestista
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avrebbero detto «zingaro e slavo di m...». I giocatori catanzaresi, per solidarietà
verso il proprio compagno hanno smesso di giocare. Lo stesso Cus Bari Basket ha
preso le distanze e condannato il comportamento del proprio tesserato escludendolo
dalle attività agonistiche della società. Una valanga di offese sui social network,
anche di tipo sessuale, sono state rivolte invece a Martina Mondini, 25 anni,
educatrice al Centro di accoglienza di Stradella, in provincia di Pavia, fidanzata con
un cittadino nigeriano. La ragazza aveva criticato su Facebook le posizioni del leader
della Lega e vicepremier Matteo Salvini sul concetto di integrazione. «Ero arrabbiata,
ho scritto che Salvini prima di parlare di integrazione "dovrebbe sciacquarsi la
bocca". Non ho insultato nessuno ma solo manifestato il mio dissenso». Si sono
scatenati contro di lei. Il giovane nigeriano, Slim Joe, 32enne, è arrivato nel 2015 in
Italia su un barcone da richiedente asilo, è laureato in Statistica: nel 2017 è stato
assunto da una azienda con un contratto a tempo indeterminato. Sabato notte,
infine, a Lugo di Romagna, in provincia di Ravenna, cinque ragazzi di origine romena
e ucraina, hanno denunciato di essere stati respinti dai buttafuori davanti alla
discoteca Baccara «perché stranieri». RIPRODUZIONE RISERVATA LA SEQUENZA Gli
episodi sono accaduti in provincia di Salerno, in una partita giocata a Catanzaro e su
Facebook. In Romagna 5 giovani dell' Est Europa sarebbero stati respinti all' ingresso
di una discoteca «perché stranieri» A sinistra: Slim Joe e la fidanzata Martina
Mondini. A destra: il medico di origini camerunensi Andi Nganso con alcune attiviste
delle associazioni che per il 2 marzo hanno organizzato una iniziativa denominata
'People-Prima le persone'

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Media Monitoring per 26-02-2019 - Rassegna stampa del 26-02-2019 - Ruggi
26/02/2019                                                                                                               Pagina 9

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                   Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

    L'immigrato aveva denunciato insulti, l'ospedale: nessun
                       atto di razzismo

 SALERNO.            «Non          emergono
 comportamenti o atti assunti dal
 personale in servizio riferibili ad episodi
 di razzismo»: così il direttore generale
 dell' Azienda ospedaliera San Giovanni di
 Dio e Ruggi d' Aragona di Salerno,
 Giuseppe Longo, dopo l' indagine interna
 effettuata nell' ospedale di Mercato San
 Severino a seguito di un video pubblicato
 sui social da Souleymane Rachidi,
 20enne originario della Costa d' Avorio. Il
 giovane, residente da anni in Italia,
 aveva denunciato sui social presunti
 insulti razzisti da parte di un' infermiera
 all' interno della struttura di Mercato San
 Severino. Il video, nella giornata di
 domenica, era diventato virale. Si
 vedeva il giovane su una barella e in
 sottofondo una voce di donna che dice
 "devi morire, non ti voglio vedere più".
 La frase, secondo quanto accertato,
 sarebbe stata rivolta dall' infermiera non
 al giovane paziente ma ad un collega. «È
 stato ascoltato tutto il personale del
 Pronto Soccorso presente nel turno di servizio durante il quale si è registrato l'
 episodio, nonché soggetti esterni presenti al momento del fatto - continua Longo -
 gli atti contenenti le dichiarazioni, debitamente sottoscritte dalle persone presenti,
 sono stati in ogni caso trasmesse all' Ufficio Procedimenti Disciplinari, in quanto le
 frasi proferite, pur non indirizzate al paziente bensì ad altro operatore sanitario,
 costituiscono atteggiamenti non ammissibili e passibili di censura».

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26/02/2019                                                                                                               Pagina 2

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                   Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

  Nessun episodio di razzismo all' ospedale Curteri «Il caso è
              stato montato ad hoc da Rachidi»

 «Non emergono comportamenti o atti
 assunti dal personale in servizio riferibili
 ad episodi di razzismo». E' quanto
 emerso dall' indagine interna effettuata
 dall' azienda ospedaliera universitaria
 San Giovanni di Dio e Ruggi d' Aragona,
 su disposizione del direttore generale
 Giuseppe Longo per far chiarezza in
 merito a quanto denunciato, tramite un
 video pubblicato sui canali social, dall'
 ivoriano     Souleyman      Rachidi    che
 accusava un' infermiera di razzismo
 mentre era al pronto soccorso dell'
 ospedale Fucito di Mercato San Severino.
 «E' stato ascoltato tutto il personale del
 Pronto Soccorso presente nel turno di
 servizio durante il quale si è registrato l'
 episodio,     nonché    soggetti    esterni
 presenti al momento del fatto - ha
 spiegato ancora il direttore generale - Gli
 atti    contenenti     le    dichiarazioni,
 debitamente sottoscritte dalle persone
 presenti, sono stati in ogni caso trasmesse all' Ufficio Procedimenti Disciplinari, in
 quanto le frasi proferite, pur non in dirizzate al paziente bensì ad altro operatore
 sanitario, costituiscono atteggiamenti non ammissibili e passibili di censura».
 Dunque, l' infermiera ha davvero pronunciato quelle parole ma non nei confronti di
 Rachidi. Stando all' indagine interna infatti la dipendente ospedaliera si sarebbe
 rivolta ad una sua collega, ragion per cui il direttore Longo procederà con sanzioni
 disciplinari. In queste ore tanti sono stati i messaggi di solidarietà per il giovane
 ivoriano, come quello del sindaco di Pellezzano Francesco Morra: il 20enne residente
 a Baronissi, infatti, è impegnato nella Valentino Mazzola di Coperchia. Solidarietà
 aveva espresso anche +Europa e Potere al Popolo, attraverso i coordinatori cittadini.
 Ad avanzare dubbi e perplessità circa quanto accaduto all' alba di domenica è stato
 il gruppo di estrema destra Forza Nuova: «Il video di S. Rachidi si è propagato in
 poche ore con rapidità im pressionante nell' opinione pubblica procurando lo sdegno
 di tanta gente - ha dichiarato Forza Nuova - Ma a guardarlo bene più di un dubbio

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affiora sull' autenticita' di questo "insano comportamento"». Secondo il gruppo
estremista, infatti, molti sarebbero stati gli indizi che avrebbero potuto ricondurre
all' ipotesi di una «meschina messinscena imbastita ad arte per dare fiato alla
vigorosa campagna antirazzista che è in atto in Italia», come i toni degli improperi,
non espressi con il disprezzo e lo sdegno proprio di chi intende manifestare odio.
«Souleymani Rachidi è un personaggio pubblico con circa 10000 followers sulla sua
pagina fb. È nel suo interesse mettersi in luce in una qualunque misura e ricamarsi
così un profilo di vittimismo, molto utile per l' accrescimento ulteriore della propria
notorietà - ha dichiarato ancora FN - Detto ciò, c' è da auspicarsi un proficuo lavoro a
chi è chiamato per indagare sull' accaduto, affinché il tutto conduca agli sviluppi
desiderati e alla ve rità: si spera, più cristallina rispetto al torbido nel quale amano
tanto pescare i mazzieri nostrani». Intanto, l' ordine delle professioni infermieristiche
di Salerno si era già attivato per accertare eventuali responsabilità. Il presidente
Cosimo Cicia, infatti, aveva preannunciato l' intenzione di denunciare alle autorità
competenti il giovane ivoriano, per diffamazione e calunnia della professione
infermieristica, in caso di montatura ad hoc, come poi si è rivelata. Intanto, proprio
nella giornata di ieri Souleymane Rachidi è stato condotto nuovamente presso il
pronto soccorso del Ruggi d' Aragona, a causa del dolore al petto. I medici del
nosocomio hanno effettuato le analisi del caso, confermando la presenza di
bronchite e solo nella tarda serata di ieri è stato dimesso. Da parte del giovane
ivoriano, al momento, nessuna spiegazione in merito all' accaduto ma avrebbe più
volte affermato di essere impossibilitato a parlare a causa dei forti dolori al petto,
causati appunto dalla bronchite.

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26/02/2019                                                                                                                 Pagina 25
                                      Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                           EAV: € 10.821
                                                                                                                           Lettori: 133.364
                      Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

    Nuovo malore, l' ivoriano al Ruggi «A Curteri non è stato
                             curato»
 Antonio De Pascale
 LA DENUNCIA Dall' alba di ieri mattina,
 Souleymane       Rachidi,   il   ventenne
 originario della Costa d' Avorio e
 residente nella Valle dell' Irno che ha
 denunciato di essere rimasto vittima di
 un presunto episodio di razzismo presso
 l' ospedale di Mercato San Severino, è
 tenuto sotto osservazione presso l'
 ospedale Ruggi di Salerno, dove è stato
 accompagnato dal suo datore di lavoro.
 Ha avvertito, infatti, di nuovo il malore
 che lo aveva spinto a rivolgersi ai
 sanitari del nosocomio sanseverinese.
 Intanto, ieri mattina, la direzione
 sanitaria dell' ospedale Gaetano Fucito di
 Curteri di Mercato San Severino, ha
 completato la relazione interna sul
 presunto episodio di razzismo di cui
 sarebbe stato vittima, presso il pronto
 soccorso, il ragazzo africano nella notte
 tra sabato e domenica scorsi. La
 relazione è stata trasmessa alla
 direzione      generale   dell'    azienda
 ospedaliera universitaria San Giovanni di
 Dio e Ruggi d' Aragona di Salerno, di cui il Fucito fa parte. Ieri, in serata, il responso
 del direttore generale Giuseppe Longo. L' ORDINE L' Opi (Ordine delle professioni
 infermieristiche di Salerno) «sta accertando eventuali responsabilità di una propria
 iscritta nell' accaduto, come riportano alcuni media, che avrebbe pronunciato la
 frase devi morire nei confronti di un paziente». Lo sostiene il presidente dell' Ordine
 delle professioni infermieristiche di Salerno, Cosimo Cicia. Sul caso interviene anche
 il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli. «Le frasi razziste rivolte
 ad un giovane paziente africano all' interno dell' ospedale Fucito - dice Borrelli - sono
 di una gravità esponenziale. Ma è ancora più grave quanto riferito dal suo datore di
 lavoro che afferma che l' infermiera protagonista delle offese, si sarebbe rifiutata di
 prestare le cure al ragazzo. Abbiamo chiesto l' apertura di un' inchiesta interna che
 è stata immediatamente avviata. Ho parlato con il direttore dell' ospedale, Longo,

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che mi ha garantito l' avvio dell' inchiesta. Qualora emergano delle responsabilità,
occorrerà procedere con la massima severità». IL RACCONTO «Souleymane è una
persona squisita, che si trova regolarmente sul territorio italiano. Studia, lavora ed è
completamente autonomo. Nella notte tra sabato e domenica - spiega Domenico
Pecoraro, il suo datore di lavoro - ha accusato una forte tosse che lo ha indotto a
chiedere l' assistenza del 118. Mi ha riferito che quando è arrivato all' ospedale di
San Severino, è stato accolto da un' infermiera che, vedendolo, ha affermato Ma
Salvini li fa ancora entrare questi?, prima di iniziare ad apostrofarlo con epiteti
razzisti, arrivando a dirgli devi morire. A quel punto mi ha telefonato, raccontandomi
cosa stesse succedendo. Quando sono arrivato era sconvolto, non voleva più essere
toccato dal personale sanitario. Ha aggiunto che l' infermiera si era anche rifiutata di
prestargli le cure». «Ho cercato di convincerlo a restare - conclude Pecoraro - ma lui,
palesemente sconfortato, è uscito dal pronto soccorso. A quel punto, l' ho
accompagnato in auto all' ospedale Ruggi d' Aragona di Salerno, dove finalmente è
stato assistito dal personale medico. Attualmente, si trova ancora lì perché il
problema che lo aveva indotto a recarsi in ospedale si è ripresentato». IL SINDACO
Rachidi gioca anche al calcio. È un tesserato del Valentino Mazzola, storica e
blasonata società di Pellezzano, che milita in I categoria. «Un ragazzo perbene, ben
inserito nella società pellezzanese - dice il sindaco, Francesco Morra - Se l' indagine
interna all' ospedale ha verificato che non si tratta di razzismo, ciò non può che
sollevarci. Stamattina dovrei e vorrei incontrare Rachidi. O vado in ospedale, al
Ruggi, oppure, se viene dimesso, vorrei riceverlo in Comune. Rachidi è benvoluto
dagli amici di squadra. Un affetto che lui ricambia sinceramente. È un ragazzo-
modello, impegnato in tante attività. Pellezzano è una comunità tollerante e civile:
gli immigrati che vivono sul nostro territorio sono ben integrati e non hanno nessun
tipo di problema». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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26/02/2019                                                                                                                Pagina 5
                                                       Il Sannio
                                                                                                                          EAV: € 810
                                                                                                                          Lettori: 29.750
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                  Ospedale, insultato migrante in barella

 Denucia      pubblica     da    parte      di
 Souleymane Rachidi su un episodio di
 razzismo ai propri danni nel mentre era
 allettato in barella ed in attesa di cure
 presso il pronto soccorso dell' ospedale
 di Mercato San Severino. Ha postato un
 video nel quale si sente una voce di
 donna che gli augura la morte e gli
 chiede in malo modo di scendere dalla
 barella e tornare in Africa. «Questa è l'
 Italia? Dove la vita umana non ha nessun
 valore, in un ospedale pubblico dove il
 Dottore ti dice 'devi andare al paese tuo,
 devi morire perché sei nero' dopo questo
 episodio ho deciso di non curami più e
 sono andato via da questo ospedale. io
 sono fiero della mia razza e sono fiero
 del colore della mia pelle? Andate a dire
 a Salvini che sono ancora vivo», lo sfogo
 del ragazzo, dopo lo schock subito. Il
 giovane lavora come animatore turistico e operatore aberghierio grazie al diploma
 conseguito nel Sannio presso l' Istituto Alberghiero cittadino, venendo accolto dallo
 Sprar Caritas Benevento. Sconcerto nelle due comunità, quella scolastica e quella
 Caritas, e tra le persone che lo conoscono e lo apprezzano, per il brutto episodio
 occorso ai suoi danni. «Avvierò una serie di verifiche in primo luogo per sapere se il
 ragazzo ha sporto regolare denuncia sull' accaduto o se deve essere aiutato a farlo,
 e se sarà confermato l' inaccettabile comportamento chiederò la sospensione dei
 responsabili», il commento del consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio
 Borrelli, componente della Commissione Sanità. «Disapprovo e combatto
 fortemente, ogni forma di ingiustizia, prevaricazione e prepotenza. Oltremodo
 condanno qualunque forma di razzismo, manifestazione di ignoranza e mediocrità
 assoluta. Ovviamente verificherò a fondo la veridicità della video -denuncia che mi è
 stata inviata, l' effettivo episodio e il contesto in cui è avvenuto. Se la vicenda fosse
 confermata nel modo in cui ci è stata segnalata chiederemo interventi durissimi», ha
 concluso il consigliere regionale.

              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
26/02/2019
                                         gazzettadisalerno.it
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                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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       Ruggi, nessun comportamento razzista da parte del
               personale a Mercato San Severino.
 “Non emergono comportamenti o atti assunti dal personale in servizio riferibili ad
 episodi di razzismo” è quanto emerge, precisa il Direttore Generale della AOU di
 Salerno, dall’esito dell’indagine interna effettuata presso l’Ospedale Fucito di
 Mercato San Severino a seguito del video pubblicato sui social. “E’ stato ascoltato
 tutto il personale del Pronto Soccorso presente nel turno di servizio durante il quale
 si è registrato l’episodio, nonché soggetti esterni presenti al momento del fatto” –
 continua il Direttore Generale – “gli atti contenenti le dichiarazioni, debitamente
 sottoscritte dalle persone presenti, sono stati in ogni caso trasmesse all’Ufficio
 Procedimenti Disciplinari, in quanto le frasi proferite, pur non indirizzate al paziente
 bensì ad altro operatore sanitario, costituiscono atteggiamenti non ammissibili e
 passibili di censura”. L'articolo Ruggi, nessun comportamento razzista da parte del
 personale a Mercato San Severino. sembra essere il primo su Gazzetta di Salerno.

              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
26/02/2019
                                               salernotoday.it
                                                                                                                          EAV: € 794
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                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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  Straniero insultato in ospedale, il Ruggi: "Le frasi offensive
                    non erano rivolte a lui"

 Nessun caso di razzismo all’ospedale
 “Fucito” di Mercato San Severino. E’
 quanto emerge dall’indagine interna
 effettuata presso il nosocomio della Valle
 dell’Irno dopo il video pubblicato sui
 social network da un ragazzo di colore,
 Souleymane Rachidi, 20enne originario
 della Costa d'Avorio, con cui denunciava
 di essere stato insultato da una donna
 (forse un'infermiera). La precisazione Il direttore Giuseppe Longo, in una nota
 ufficiale dell’azienda ospedaliera-universitaria Ruggi d’Aragona afferma: “Non
 emergono comportamenti o atti assunti dal personale in servizio riferibili ad episodi
 di razzismo”. E ancora: “E’ stato ascoltato tutto il personale del Pronto Soccorso
 presente nel turno di servizio durante il quale si è registrato l’episodio, ma anche i
 soggetti esterni presenti al momento del fatto. Gli atti contenenti le dichiarazioni,
 debitamente sottoscritte dalle persone presenti, sono stati in ogni caso trasmesse
 all’Ufficio Procedimenti Disciplinari, in quanto le frasi proferite, pur non indirizzate al
 paziente bensì ad altro operatore sanitario, costituiscono atteggiamenti non
 ammissibili e passibili di censura”.

              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
25/02/2019

                                                                                                                          EAV: € 1.106
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                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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      "Devi morire" in ospedale, per il Ruggi non è razzismo

 L'azienda Ospedaliera comunica l'esito
 dell'istruttoria dopo la denuncia del
 giovane africano Salerno. Per l'Azienda
 Ospedaliera Ruggi di Salerno non è stato
 razzismo. Dopo 24 ore di istruttoria
 interna, avviata dalla direzione generale
 dell'ospedale, secondo l'esito delle
 indagini, il giovane Souleymane Rachidi,
 20enne studente della Costa d'Avorio,
 non è stato oggetto di razzismo. Il ragazzo aveva denunciato il caso sulla sua
 pagina facebook, allegando un video registrato su una barella dell'Ospedale Fucito di
 Mercato San Severino. Dal video si udiva, senza mai essere vista, una donna che
 diceva "Devi morire". Ebbene stando a quanto dichiara la direzione del Ruggi quelle
 parole "non erano dirette al paziente di colore, bensì ad un altro operatore
 sanitario". “Non emergono comportamenti o atti assunti dal personale in servizio
 riferibili ad episodi di razzismo” precisa il Direttore Generale della AOU di Salerno -
   “E’ stato ascoltato tutto il personale del Pronto Soccorso presente nel turno di
 servizio durante il quale si è registrato l’episodio, nonché soggetti esterni presenti al
 momento del fatto” – continua il Direttore - “gli atti contenenti le dichiarazioni,
 debitamente sottoscritte dalle persone presenti, sono stati in ogni caso trasmesse
 all’Ufficio Procedimenti Disciplinari, in quanto le frasi proferite, pur non indirizzate al
 paziente bensì ad altro operatore sanitario, costituiscono atteggiamenti non
 ammissibili e passibili di censura”.

              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
25/02/2019
                                                zerottonove.it
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                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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        Episodio al “Fucito” di Mercato San Severino: “Non
               emergono atti riferibili al razzismo”

 Il Direttore Generale della AOU di
 Salerno, esaminati i fatti accaduti e
 ascoltato il personale ospedaliero,
 asserisce      che    “Non       emergono
 comportamenti o atti assunti dal
 personale in servizio riferibili ad episodi
 di razzismo” Mercato San Severino –
 “Non emergono comportamenti o atti
 assunti dal personale in servizio riferibili ad episodi di razzismo“. È quanto emerge,
 precisa il Direttore Generale della AOU di Salerno, dall’esito dell’indagine interna
 effettuata presso l’Ospedale Fucito di Mercato San Severino a seguito del video
 pubblicato sui social. “È stato ascoltato tutto il personale del Pronto Soccorso
 presente nel turno di servizio durante il quale si è registrato l’episodio, nonché
 soggetti esterni presenti al momento del fatto” – continua il Direttore Generale – “gli
 atti contenenti le dichiarazioni, debitamente sottoscritte dalle persone presenti,
 sono stati in ogni caso trasmesse all’Ufficio Procedimenti Disciplinari, in quanto le
 frasi proferite, pur non indirizzate al paziente bensì ad altro operatore sanitario,
 costituiscono atteggiamenti non ammissibili e passibili di censura”.

              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
25/02/2019
                                                     asalerno.it
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                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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     La versione dell’azienda ospedaliera: “Frasi verso altro
                  operatore e non al paziente”

 “Non emergono comportamenti o atti
 assunti dal personale in servizio riferibili
 ad episodi di razzismo” è quanto
 emerge, precisa il Direttore Generale
 della    AOU     di    Salerno,  dall’esito
 dell’indagine interna effettuata presso
 l’Ospedale Fucito di Mercato San
 Severino a seguito del video pubblicato
 sui social.“E’ stato ascoltato tutto il
 personale del Pronto Soccorso presente nel turno di servizio durante il quale si è
 registrato l’episodio, nonché soggetti esterni presenti al momento del fatto” –
 continua il Direttore Generale – “gli atti contenenti le dichiarazioni, debitamente
 sottoscritte dalle persone presenti, sono stati in ogni caso trasmesse all’Ufficio
 Procedimenti Disciplinari, in quanto le frasi proferite, pur non indirizzate al paziente
 bensì ad altro operatore sanitario, costituiscono atteggiamenti non ammissibili e
 passibili di censura”.

              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
25/02/2019
                                                      liratv.com
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                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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   Presunto caso di razzismo in ospedale conclusa l’indagine
       interna: le frasi dirette ad un operatore sanitario
 “Non emergono comportamenti o atti assunti dal personale in servizio riferibili ad
 episodi di razzismo” è quanto emerge, precisa il Direttore Generale della AOU di
 Salerno, dall’esito dell’indagine interna effettuata presso l’Ospedale Fucito di
 Mercato San Severino a seguito del video pubblicato sui social. “E’ stato ascoltato
 tutto il personale del Pronto Soccorso presente nel turno di servizio durante il quale
 si è registrato l’episodio, nonché soggetti esterni presenti al momento del fatto” –
 continua il Direttore Generale – “gli atti contenenti le dichiarazioni, debitamente
 sottoscritte dalle persone presenti, sono stati in ogni caso trasmesse all’Ufficio
 Procedimenti Disciplinari, in quanto le frasi proferite, pur non indirizzate al paziente
 bensì ad altro operatore sanitario, costituiscono atteggiamenti non ammissibili e
 passibili di censura”.

              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
25/02/2019

                                                                                                                         EAV: € 437
                                                                                                                         Lettori: 2.100
                   Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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       Razzismo in ospedale, direttore Aou: “Frasi rivolte a
                            collega”

 Il direttore generale dell’Aou di Salerno
 ha spiegato che le frasi dell’infermiera
 non       erano      rivolte   all’ivoriano
 Souleymane ma a un collega: ecco
 quanto dichiarato dopo l’esito delle
 indagini. “Frasi dell’infermiera rivolte a
 un collega e non al ragazzo”: arriva la
 nota della Direzione Aou sul presunto
 caso di razzismo all’ospedale Curteri In
 seguito all’esito delle indagine interna
 effettuata presso l‘ospedale Fucito di Mercato San Severino e in merito al presunto
 caso di razzismo ai danni di un 20enne ivoriano, arriva la nota del direttore generale
 Aou di Salerno. “Non emergono comportamenti o atti assunti dal personale in
 servizio riferibili ad episodi di razzismo. È stato ascoltato tutto il personale del
 Pronto Soccorso presente nel turno di servizio durante il quale si è registrato
 l’episodio, nonché soggetti esterni presenti al momento del fatto. Gli atti contenenti
 le dichiarazioni, debitamente sottoscritte dalle persone presenti, sono stati in ogni
 caso trasmesse all’Ufficio Procedimenti Disciplinari, in quanto le frasi proferite, pur
 non indirizzate al paziente bensì ad altro operatore sanitario, costituiscono
 atteggiamenti non ammissibili e passibili di censura”. L'articolo Razzismo in
 ospedale, direttore Aou: “Frasi rivolte a collega” proviene da L'Occhio di Salerno.

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26/02/2019                                                                                                               Pagina 4

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                                 Argomento: Sanità Salerno e provincia

                           Cisl: "Prevenire ti salva la vita"

 RIPRENDONO LE GIORNATE DELLA
 PREVENZIONE            Riprendono        gli
 appuntamenti con le "Giornate della
 prevenzione" organizzati dalla Cisl
 Università      di    Salerno     e    dalle
 organizzazioni Amdos Banzano, Amdos
 Solofra (donne operate al seno) e
 dallOps! (Oasi della partecipazione
 studentesca). Dopo gli appuntamenti
 svoltisi presso i Comuni di Pagani e
 Contursi Terme, il 26, 27 e 28 febbraio
 prossimo - dalle ore 9.30 alle ore 17,00 -
 tocca al comune di Fisciano presso la
 struttura della Fondazione Universitaria
 dell' Università degli Studi di Salerno. Le
 giornate della prevenzione hanno come
 slogan: "Prevenire ti salva la vita" e si
 parte la mattina del 26 febbraio con tre
 specialisti: la dottoressa Rosaria Ingino,
 Nutrizionista - Genetista del San
 Giuseppe        Moscati    (Avellino);    la
 dottoressa Teresa Vigilante, Psicologo -
 Psicoterapeuta Specializzanda in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale; il dottor
 Stasio Vignola, Fisioterapista. Si prosegue mercoledì 27 febbraio con il Dott. Michele
 Ca passo, Cardiologo; per finire, giovedì 28 febbraio, con due specialisti: il Dott.
 Pasquale Zagarese, Senologo e Dott. Giuseppe Siano, Specialista in Radiologia -
 Ecografia. Le "Giornate della prevenzione" sono rivolte a tutti gli studenti e i
 lavoratori dell' Ateneo salernitano - ha dichiarato Pasquale Passamano, Responsabile
 Provinciale della Cisl università di Salerno - e siamo fiduciosi in una massiccia
 adesione da parte di tutti, anche alla luce dello sforzo organizzativo messo in campo
 dalle associazioni. Un ringraziamento particolare va a tutti i medici che da subito
 hanno dato la disponibilità a mettere a disposizione la propria professionalità al
 servizio dell' intera comunità universitaria di Salerno.

             Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
26/02/2019                                                                                                                Pagina 8

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                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

   Pediatri uniti per discutere di ginecologia in età evolutiva

 L' EVENTO / Parla Filomena Palòa dell'
 Asl di Salerno C' e' la "Ginecologia in eta'
 evolutiva" al centro del corso di
 formazione      dal    titolo     "SIPPS    &
 FIMPAGGIORNA 2019 - LE NUOVE
 FRONTIERE DELLA PEDIATRIA: dall'
 inquadramento clinico alla diagnosi al
 trattamento", in programma domani a
 Caserta. Pediatri di famiglia, pediatri
 ambulatoriali ed ospedalieri, ma anche
 medici chirurghi di ogni specialita' si
 confronteranno sui casi clinici in
 ginecologia      in       eta'      evolutiva,
 soffermandosi        sulle      problematiche
 ginecologiche nei bilanci di salute. L'
 evento in terra campana rientra nel
 Programma di Educazione Continua in
 Medicina del ministero della Salute e fa
 parte di numerosi incontri che fino al
 prossimo 15 maggio vedranno impegnati
 gli esperti della salute del bambino su
 numerose       tematiche       della    prima
 infanzia, attraverso un programma scientifico articolato ed assolutamente originale:
 dalle patologie oculistiche all' enuresi, dall' alimentazione complementare ai
 disordini gastrointestinali e alla gestione della bassa statura, fino al corretto impiego
 dei corticosteroidi inalatori nelle patologie respiratorie; senza dimenticare la febbre,
 le problematiche neuromuscolari e respiratorie in pazienti affetti da atrofia
 muscolare spinale, la vitamina D, la corretta salute orale, fino ai quadri iconografici
 dermatologici, i vaccini e le vaccinazioni e i principali quadri di patologia
 neurologica. Il primo meeting del Corso di formazione 2019 e' dunque incentrato
 sulla Ginecologia in eta' evolutiva. "Affronteremo l' argomento - spiega Filomena
 Palma, pediatra di libera scelta, referente Centri Vaccinali Distretto 65 ASL Salerno,
 socio e contributor SIPPS - dal punto di vista del pediatra di famiglia, che
 quotidianamente nel proprio ambulatorio deve saper distinguere tra manifestazioni
 assolutamente fisiologiche e segni e sintomi di patologia ginecologica; deve essere
 in grado, infine, di affrontare alcune malattie e, per altre, valutarne l' invio allo
 specialista ginecologo. In tutti i casi, tanto piu' precoce e' la diagnosi, tanto piu'
 efficace e' la cura".
              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
26/02/2019                                                                                                                Pagina 12

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                                          Argomento: Sanità Campania

                      Al Cardarelli attivata l' Unità di crisi

 NAPOLI. All' ospedale Cardarelli «l'
 enorme afflusso di pazienti al nostro
 pronto soccorso ha reso necessario
 attivare l' ormai collaudata Unità di crisi
 che consente alla direzione strategica di
 gestire e governare l' emergenza». Lo
 afferma il manager del nosocomio
 collinare, Anna Iervolino. «L' attivazione
 automatica dei protocolli definiti per le
 situazioni d' emergenza e la gestione
 della situazione grazie al lavoro dell'
 Unità di crisi - spiega - servirà a
 garantire la continuità assistenziale.
 Come da protocollo la direzione
 strategica ha intensificato i contatti con
 tutte le altre Aziende ospedaliere
 chiamate dalla Regione a contribuire per
 l' individuazione di ulteriori disponibilità
 di posti letto». Fino a poco prima delle
 16, al Carda relli (nella foto) erano 42
 pazienti in attesa di ricovero, 18 le
 barelle    in   medicina     d'    urgenza.
 «Lavoriamo per governare l' emergenza -
 evidenzia il direttore generale Iervolino -
 e per continuare a garantire assistenza a chi si affida a noi. L' obiettivo è ancora una
 volta quello di tornare nel più breve tempo possibile ad una normale condizione di
 accoglienza e di lavoro». E intanto, a lanciare l' allarme sul picco dell' influenza
 stagionale in Campania, sono i pediatri di famiglia della Federazione italiana dei
 medici pediatri (Fimp), che parlano di «centinaia di piccoli pazienti con virosi
 respiratorie e problemi gastrointestinali». Il vice presidente nazionale Antonio D'
 Avino spiega: «Se negli adulti il virus è stato tutto sommato nella media, nei bimbi al
 di sotto di un anno si è invece mostrato estremamente aggressivo». In particolare,
 nella settimana tra l' 11 e il 17 febbraio si sono registrati 663mila nuovi casi che
 porta il totale di italiani colpiti a quasi 6 milioni. «Nella fascia di età 0-4 anni l'
 incidenza è pari a 31,76 casi per mille assistiti» mentre nella fascia di età 5-14 anni
 a 17,89, nella fascia 15-64 anni a 9,92, e tra gli individui di età pari o superiore a 65
 anni a 4,57 casi per mille assistiti. «Uno dei rischi è che l' influenza venga
 sottovalutata - prosegue - Per i più piccoli il pericolo maggiore arriva dal continuo
              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
contatto viso -viso o mani viso». È molto frequente, infatti, «che gli adulti
"raffreddati" accarezzino il viso dei bimbi piccolissimi, il nasino o le guance in
prossimità della bocca». Secondo la Fimp «c' è un fenomeno che ormai è diventato
molto frequente: l' escursione termica tra le ore mattutine e quelle serali e giorni nei
quali le temperature scendono fino a livelli critici». I maggiori problemi «li stiamo
avendo a causa delle alte temperature del mattino e da quelle rigide della sera -
aggiunge Antonio Carpino, referente provinciale della Fimp Napoli Escursioni anche
di 10 gradi che colgono del tutto impreparati i ge nitori». I pediatri di famiglia
evidenziano anche la necessità di «di non correre inutilmente al pronto soccorso, per
non rischiare di esporre i bambini a rischi inutili e per non congestionare l' attività di
emergenza». In caso di febbre «la cosa migliore che si possa fare è sempre quella di
scegliere un contatto diretto con il proprio pe diatra di famiglia». FDL.

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26/02/2019                                                                                                               Pagina 12

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                                         Argomento: Sanità Campania

         Ascierto: "Al Pascale un centro d' immunoterapia
                           sperimentale"
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 Gli avevano offerto un ruolo prestigioso
 in uno dei più grandi centri europei di
 oncologia, ma ha detto no. Nonostante la
 cronica carenza di fondi che caratterizza
 la sanità e l' indifferenza dei governi nei
 confronti della ricerca, Paolo Ascierto,
 direttore di Oncologia Medica e Terapie
 Innovative del Pascale ha scelto di
 restare. Lo ha fatto perché, premette, «c'
 è in ballo un importante progetto che sto
 coordinando insieme alla mia équipe e a
 quella diretta da Antonello Pinto, il capo
 del dipartimento di Ematologia». Di cosa
 si tratta? «La posta in ballo è molto alta.
 Stiamo lavorando all' istituzione di un
 centro di immunoterapia sperimentale di
 valenza internazionale». Con quale
 obiettivo? «Trasferire l' esperienza
 maturata sul melanoma, sui tumori
 solidi, come quelli del polmone e dell'
 apparato gastrointestinale. E questo
 perché ormai abbiamo il riscontro dell'
 efficacia dei trattamenti immunologici, che proprio nel melanoma consentono nel 50
 per cento dei casi di rendere la malattia cronica». Quindi tutto è partito dai nuovi
 farmaci? «Proprio così. Si è visto dopo anni di studi che le Car-T cell ( chimeric
 antigen receptor T-cell) sono oggi una realtà terapeutica imprescindibile in alcune
 neoplasie ematologiche, come la leucemia linfatica acuta». Quale è il meccanismo d'
 azione? «In sostanza si tratta di cellule del sistema immunitario che, prelevate dal
 sangue del paziente, vengono poi geneticamente modificate in laboratorio.
 Insomma, noi le addestriamo a riconoscere, una volta reinfuse nell' organismo, le
 cellule tumorali e a distruggerle. In sintesi: prelevate, trattate e reimmesse in
 circolo». Ma anche nel nord le avrebbero dato la stessa possibilità? «Era stata un'
 offerta parziale, limitata alla ricerca solo ai trattamenti sperimentali sul melanoma».
 Invece, al Pascale? «Visti i risultati positivi, l' amministrazione ha messo a nostra
 disposizione gli strumenti necessari ad ampliare la sperimentazione anche ad altri
 tumori. Certo, l' impegno di spesa è maggiore, ma le prospettive per i pazienti

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