Media Monitoring per 26-02-2019 - Rassegna stampa del 26-02-2019 - Ruggi
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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1 26/02/2019 - LA REPUBBLICA (ED. NAPOLI) Immigrato denuncia insulti, l' ospedale: " Non è razzismo, l' infermiera si riferiva a un collega" .................................................................................................................................. 1 26/02/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Infermiera sotto accusa, «ma non è razzismo» ...................................................................... 3 26/02/2019 - AVVENIRE L' intolleranza colpisce ancora ............................................................................................... 5 26/02/2019 - IL ROMA L'immigrato aveva denunciato insulti, l'ospedale: nessun atto di razzismo ........................... 7 26/02/2019 - CRONACHE DI SALERNO Nessun episodio di razzismo all' ospedale Curteri «Il caso è stato montato ad hoc da Rachidi» ................................................................................................................................................ 8 26/02/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Nuovo malore, l' ivoriano al Ruggi «A Curteri non è stato curato» ....................................... 10 26/02/2019 - IL SANNIO Ospedale, insultato migrante in barella ............................................................................... 12 26/02/2019 - WWW.GAZZETTADISALERNO.IT Ruggi, nessun comportamento razzista da parte del personale a Mercato San Severino. ... 13 26/02/2019 - WWW.SALERNOTODAY.IT Straniero insultato in ospedale, il Ruggi: "Le frasi offensive non erano rivolte a lui" .......... 14 25/02/2019 - WWW.OTTOPAGINE.IT "Devi morire" in ospedale, per il Ruggi non è razzismo ........................................................ 15 25/02/2019 - WWW.ZEROTTONOVE.IT Episodio al “Fucito” di Mercato San Severino: “Non emergono atti riferibili al razzismo” ... 16 25/02/2019 - WWW.ASALERNO.IT La versione dell’azienda ospedaliera: “Frasi verso altro operatore e non al paziente” ....... 17 25/02/2019 - WWW.LIRATV.COM Presunto caso di razzismo in ospedale conclusa l’indagine interna: le frasi dirette ad un operatore sanitario .............................................................................................................. 18 25/02/2019 - WWW.OCCHIODISALERNO.IT Razzismo in ospedale, direttore Aou: “Frasi rivolte a collega” ............................................ 19 Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 20 26/02/2019 - CRONACHE DI SALERNO Cisl: "Prevenire ti salva la vita" ............................................................................................ 20 26/02/2019 - CRONACHE DI SALERNO Pediatri uniti per discutere di ginecologia in età evolutiva .................................................. 21 Sanità Campania ............................................................................................................................. 22 26/02/2019 - IL ROMA Al Cardarelli attivata l' Unità di crisi .................................................................................... 22 26/02/2019 - LA REPUBBLICA (ED. NAPOLI) Ascierto: "Al Pascale un centro d' immunoterapia sperimentale" ........................................ 24 26/02/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO Borrelli (Verdi) «Tolto foraggio alla malavita» ..................................................................... 26 26/02/2019 - IL MATTINO Ceikh, dal Senegal per riavere un volto «Aspetto Koulibaly» ............................................... 27 26/02/2019 - LA REPUBBLICA (ED. NAPOLI) Concorso primari in psichiatria I sindacati "Revocate la selezione" ..................................... 29 26/02/2019 - IL MATTINO (ED. AVELLINO) Congresso di Nefrologia, Capasso «presidente» .................................................................. 31 26/02/2019 - IL MATTINO (ED. CIRCONDARIO SUD) In visita fuori orario aggredisce i medici .............................................................................. 32 26/02/2019 - IL MATTINO (ED. AVELLINO) Moscati, rubati i medicinali anti -tumori .............................................................................. 33 26/02/2019 - LA REPUBBLICA (ED. NAPOLI)
Ortopedici in ferie arretrate assistenza a rischio al Cardarelli ............................................. 35 26/02/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO Sosta auto al San Giovanni Bosco: via tutti gli abusivi,ecco i vigilantes .............................. 37 26/02/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO Torna il gelo, ospedali in difficoltà ....................................................................................... 39 26/02/2019 - LA REPUBBLICA (ED. NAPOLI) Vecchio Policlinico sarà ricostruito il corpo ustionato di bimbo senegalese ........................ 41 26/02/2019 - IL MATTINO Vigilantes contro gli abusivi della sosta ............................................................................... 43 Sanità nazionale ............................................................................................................................. 45 26/02/2019 - IL FATTO QUOTIDIANO "Appalto truccato" al Policlinico: primario agli arresti domiciliari. In cambio viaggi in Usa e a Dubai .................................................................................................................................... 45 26/02/2019 - LA STAMPA "Cerco un bambino con gli orecchioni" Scoppia la polemica sul medico No Vax ................... 46 26/02/2019 - LA STAMPA "Da anni non è iscritto all' Ordine Non può fare sperimentazione" ...................................... 48 26/02/2019 - LA STAMPA "La macchina ci rende più umani" ........................................................................................ 50 26/02/2019 - LA STAMPA Appena nati eppure già così attenti a osservare le geometrie dei volti ............................... 52 26/02/2019 - CORRIERE DELLA SERA «Cerco bimbo con parotite per esperimenti» ....................................................................... 54 26/02/2019 - IL GIORNO «Codice rosa in tutte le regioni» .......................................................................................... 56 26/02/2019 - IL GIORNO Gene Jolie: ok all' invalidità post mastectomia ..................................................................... 58 26/02/2019 - LA STAMPA I miracoli delle staminali ...................................................................................................... 59 26/02/2019 - CORRIERE DELLA SERA Il dottore «titubante» che accomuna chi vaccina ai nazisti .................................................. 61 26/02/2019 - LA STAMPA In 3 mila geni misteriosi si nasconde una chiave per capire perché invecchiamo ................ 63 26/02/2019 - LA STAMPA La mini-scarica di una pila allevia i sintomi del Parkinson e aiuta contro la demenza ......... 65 26/02/2019 - LA REPUBBLICA Le malattie rare nuovo business per Big Pharma ................................................................. 67 26/02/2019 - AVVENIRE Medici e infermieri, no razzismo .......................................................................................... 69 26/02/2019 - ITALIA OGGI Numero chiuso, le regioni frenano Lega-M5s intanto vanno avanti ..................................... 71 26/02/2019 - LA REPUBBLICA Vaccini record, funziona l' obbligo l' Italia vicina alla soglia di immunità ............................ 73
26/02/2019 Pagina 7 EAV: € 68.026 Lettori: 704.603 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Immigrato denuncia insulti, l' ospedale: " Non è razzismo, l' infermiera si riferiva a un collega" ANDREA PELLEGRINO L' ospedale Fucito ha aperto una indagine interna Ascoltato tutto il personale medico della struttura nel salernitano « Non erano riferite a Souleymane Rachidi le frasi dell' infermiera » . La direzione dell' azienda universitaria ospedaliera esclude episodi di razzismo dopo l' avvio dell' indagine interna alla struttura di Mercato San Severino disposta dopo la denuncia del 20enne ivoriano che attraverso un video aveva ripreso, mentre si trovava su una barella, un' infermiera intenta, a suo avviso, ad insultarlo. Secondo il direttore generale Giuseppe Longo le frasi " tu devi morire, non ti voglio vedere più qui" sarebbero state rivolte dall' infermiera del " Fucito" non al giovane paziente ma ad un collega che si trovava in servizio, sabato notte, al pronto soccorso di Curteri. Per l' intera giornata è stato ascoltato tutto il personale medico della struttura sanitaria e sono state acquisite anche testimonianze di persone esterne presenti quella notte. Atti che ora, spiega il direttore generale Longo, saranno « in ogni caso trasmesse all' ufficio procedimenti disciplinari, in quanto le frasi proferite, pur non indirizzate al paziente bensì ad altro operatore sanitario, costituiscono atteggiamenti non ammissibili e passibili di censura». Ieri il 20enne ha trascorso l' intera giornata all' ospedale "Ruggi d' Aragona" di Salerno dopo aver accusato nuovi dolori al petto, dovuti, probabilmente, ad una forte bronchite. Nel corso della giornata numerosi sono stati gli attestati di solidarietà. A seguire con attenzione gli sviluppi della vicenda è stato il sindaco di Mercato San Severino Antonio Somma mentre da Pellezzano, suo comune di residenza, era arrivato il sostegno del primo cittadino Francesco Morra. Souleymane è impegnato, proprio nel comune della Valle dell' Irno, nella squadra di calcio " Valentino Mazzola" di Coperchia. È uno degli immigrati sbarcati sulle nostre coste e fin da subito ha trovato accoglienza in un centro di Saragnano di Baronissi. Ora però abita a Pellezzano dopo aver frequentato Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
l' istituto alberghiero a Benevento. « Si tratta di un ragazzo completamente integrato - spiega il sindaco Francesco Morra - con regolare contratto di lavoro in una ditta che realizza infissi. È un atleta ed è anche uno studente». Il suo datore di lavoro è Domenico Pecoraro che in più occasioni ha confermato la tesi di Souleymane: « Mi ha riferito che quando è arrivato all' ospedale di Mercato San Severino è stato accolto da un' infermiera che, vedendolo, ha affermato: " Ma Salvini li fa ancora entrare questi?", prima di iniziare ad apostrofarlo con epiteti razzisti, arrivando a dirgli " Devi morire". A quel punto mi ha telefonato, raccontandomi cosa stesse succedendo. Quando sono arrivato era sconvolto, non voleva più essere toccato dal personale sanitario. Ha aggiunto che l' infermiera si era anche rifiutata di prestargli le cure». L' Ordine degli infermieri di Salerno, attraverso il presidente Cosimo Cicia aveva già annunciato nella mattinata di lunedì provvedimenti «in qualsiasi caso»: «Se si dovesse rivelare una montatura ad hoc - è strano infatti che, al di là del comportamento professionale da tenere per qualunque professionista, una persona cosciente della ripresa col cellulare abbia comunque fatto una simile affermazione chiaramente identificabile - l' Ordine provvederà ad inoltrare denuncia alle autorità competenti per diffamazione e calunnia della professione infermieristica e chi ne è responsabile si farà carico delle dovute conseguenze ». Non è il primo caso di razzismo denunciato da Souleymane. A settembre il giovane aveva lanciato un appello per trovare casa dopo decine di rifiuti dovuti, a suo dire, a causa del colore della sua pelle. Anche in questo caso aveva sollevato una mobilitazione sui social. Solo qualche settimana dopo un giovane si è reso disponibile ad affittargli la propria abitazione. © RIPRODUZIONE RISERVATA Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
26/02/2019 Pagina 25 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 6.892 Lettori: 133.364 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Infermiera sotto accusa, «ma non è razzismo» Petronilla Carillo «Non ti devi far vedere più qui. Devi morire, devi morire, devi morire». Le frasi dell' infermiera dell' ospedale di Curteri di Mercato San Severino non erano rivolte a Souleymane Rachidi, l' ivoriano ventenne che domenica alle 3 del mattino si è presentato accompagnato dal 118 per un dolore al petto. È quanto accertato a conclusione di una istruttoria avviata nella stessa giornata di domenica dal direttore generale dell' azienda ospedaliera universitaria Ruggi, Giuseppe Longo. In una nota, si precisa che «non emergono comportamenti o atti assunti dal personale in servizio riferibili ad episodi di razzismo». Ma il video c' è e le parole sono state proferite. Per questo motivo l' infermiera sarà sottoposta a procedimento disciplinare. Non è importante il colore della pelle, lasciano intendere dalla direzione del San Giovanni di Dio e Ruggi d' Aragona, ma certe cose non si dicono a nessuno. Soprattutto in ospedale. L' INDAGINE INTERNA Nella nota a firma del dg Longo, si precisa che «è stato ascoltato tutto il personale del pronto soccorso presente nel turno di servizio durante il quale si è registrato l' episodio, quindi altri testimoni, non dipendenti, presenti al momento del fatto. Gli atti contenenti le dichiarazioni, debitamente sottoscritte dai presenti, sono stati in ogni caso trasmesse all' Ufficio Procedimenti Disciplinari, in quanto le frasi proferite, pur non indirizzate al paziente bensì ad altro operatore sanitario, costituiscono atteggiamenti non ammissibili e passibili di censura». Questa è la versione ufficiale. In effetti, secondo la ricostruzione degli organi amministrativi dell' azienda, l' infermiera avrebbe litigato con uno degli operatori del 118 che ha portato il giovane in barella. Il ventenne, dal canto suo, era adagiato ancora sulla barella dell' ambulanza e non su quella dell' ospedale quando ha iniziato a girare il video. E le frasi non erano rivolte a lui, secondo quanto accertato. Ora la donna dovrà spiegare davanti alla commissione disciplinare il perché di quel litigio. Poi la stessa prenderà le dovute decisioni in Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
merito alla sua posizione. Non si esclude anche il giovane ivoriano possa avere dei problemi. Se è stato solo un scherzo, è stato comunque uno scherzo carico di conseguenze. IL PERSONAGGIO Il profilo facebook di Souleymane Rachidi, quello stesso sul quale è stato pubblicato il video, è aperto. Visibile a tutti. Ma il giovane non risponde ai messaggi messenger. Potrebbe essere la stessa infermiera, ora, a querelarlo per diffamazione. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
26/02/2019 Pagina 10 EAV: € 24.331 Lettori: 339.084 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona L' intolleranza colpisce ancora FULVIO FULVI Un giovane ricoverato preso di mira al pronto soccorso dell' ospedale: «Devi morire, torna al tuo Paese» Giocatore di basket insultato dagli avversari: «Zingaro di m..». Ragazza contesta Salvini: offese sul web A ncora insulti, discriminazioni razziali e gesti di intolleranza: la spirale dell' odio generata da pregiudizi e paure non si ferma. Stavolta le vittime sono un giovane ivoriano, la fidanzata italiana di un profugo, un giocatore di pallacanestro di origini slave e cinque ragazzi stranieri che sarebbero stati respinti dai buttafuori all' ingresso di una discoteca. Il primo episodio si è verificato sabato notte nel corridoio di un pronto soccorso. «Devi morire, torna nel tuo Paese». La frase è stata rivolta a Souleymane Rachidi, 20 anni, nato in Costa d' Avorio ma residente in un Comune della Valle dell' Irno, quando si è presentato all' ospedale "Curteri" di Mercato San Severino, nel Salernitano, per un malore. Una voce femminile spunta in sottofondo nel video postato su facebook che il paziente ha girato col cellulare mentre era disteso su una barella. Il ragazzo ha poi scritto sul social: «Questa è l' Italia? Dove la vita umana non ha nessun valore, in un ospedale pubblico dove c' è un sanitario che ti dice "devi andare al paese tuo, devi morire perché sei nero"...». Per il momento, però, non risulterebbero denunce ai carabinieri. Dalla direzione dell' azienda ospedaliera si fa sapere «di avere dato avvio a una indagine interna al fine di accertare la realtà dei fatti e le eventuali responsabilità interne». Il direttore generale Giuseppe Longo, sottolinea inoltre che «qualunque sarà l' esito bisogna tener presente che nel settore sanitario è fondamentale ancor di più il rispetto della dignità e dei valori della persona umana». L' altra vicenda è avvenuta durante una partita di basket del campionato "under 18", nella gara tra Cus Bari e Mastria Vending Virtus di Catanzaro: due atleti del team pugliese avrebbero rivolto al giocatore Nicola Markovic «per tutta la gara, gravi insulti razzisti», come denuncia lo stesso team pugliese che chiama in causa anche gli arbitri i quali non avrebbero «interrotto il gioco e sanzionato tale inqualificabile condotta, antisportiva e incivile». Al cestista Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
avrebbero detto «zingaro e slavo di m...». I giocatori catanzaresi, per solidarietà verso il proprio compagno hanno smesso di giocare. Lo stesso Cus Bari Basket ha preso le distanze e condannato il comportamento del proprio tesserato escludendolo dalle attività agonistiche della società. Una valanga di offese sui social network, anche di tipo sessuale, sono state rivolte invece a Martina Mondini, 25 anni, educatrice al Centro di accoglienza di Stradella, in provincia di Pavia, fidanzata con un cittadino nigeriano. La ragazza aveva criticato su Facebook le posizioni del leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini sul concetto di integrazione. «Ero arrabbiata, ho scritto che Salvini prima di parlare di integrazione "dovrebbe sciacquarsi la bocca". Non ho insultato nessuno ma solo manifestato il mio dissenso». Si sono scatenati contro di lei. Il giovane nigeriano, Slim Joe, 32enne, è arrivato nel 2015 in Italia su un barcone da richiedente asilo, è laureato in Statistica: nel 2017 è stato assunto da una azienda con un contratto a tempo indeterminato. Sabato notte, infine, a Lugo di Romagna, in provincia di Ravenna, cinque ragazzi di origine romena e ucraina, hanno denunciato di essere stati respinti dai buttafuori davanti alla discoteca Baccara «perché stranieri». RIPRODUZIONE RISERVATA LA SEQUENZA Gli episodi sono accaduti in provincia di Salerno, in una partita giocata a Catanzaro e su Facebook. In Romagna 5 giovani dell' Est Europa sarebbero stati respinti all' ingresso di una discoteca «perché stranieri» A sinistra: Slim Joe e la fidanzata Martina Mondini. A destra: il medico di origini camerunensi Andi Nganso con alcune attiviste delle associazioni che per il 2 marzo hanno organizzato una iniziativa denominata 'People-Prima le persone' Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
26/02/2019 Pagina 9 EAV: € 724 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona L'immigrato aveva denunciato insulti, l'ospedale: nessun atto di razzismo SALERNO. «Non emergono comportamenti o atti assunti dal personale in servizio riferibili ad episodi di razzismo»: così il direttore generale dell' Azienda ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d' Aragona di Salerno, Giuseppe Longo, dopo l' indagine interna effettuata nell' ospedale di Mercato San Severino a seguito di un video pubblicato sui social da Souleymane Rachidi, 20enne originario della Costa d' Avorio. Il giovane, residente da anni in Italia, aveva denunciato sui social presunti insulti razzisti da parte di un' infermiera all' interno della struttura di Mercato San Severino. Il video, nella giornata di domenica, era diventato virale. Si vedeva il giovane su una barella e in sottofondo una voce di donna che dice "devi morire, non ti voglio vedere più". La frase, secondo quanto accertato, sarebbe stata rivolta dall' infermiera non al giovane paziente ma ad un collega. «È stato ascoltato tutto il personale del Pronto Soccorso presente nel turno di servizio durante il quale si è registrato l' episodio, nonché soggetti esterni presenti al momento del fatto - continua Longo - gli atti contenenti le dichiarazioni, debitamente sottoscritte dalle persone presenti, sono stati in ogni caso trasmesse all' Ufficio Procedimenti Disciplinari, in quanto le frasi proferite, pur non indirizzate al paziente bensì ad altro operatore sanitario, costituiscono atteggiamenti non ammissibili e passibili di censura». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
26/02/2019 Pagina 2 EAV: € 1.645 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Nessun episodio di razzismo all' ospedale Curteri «Il caso è stato montato ad hoc da Rachidi» «Non emergono comportamenti o atti assunti dal personale in servizio riferibili ad episodi di razzismo». E' quanto emerso dall' indagine interna effettuata dall' azienda ospedaliera universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d' Aragona, su disposizione del direttore generale Giuseppe Longo per far chiarezza in merito a quanto denunciato, tramite un video pubblicato sui canali social, dall' ivoriano Souleyman Rachidi che accusava un' infermiera di razzismo mentre era al pronto soccorso dell' ospedale Fucito di Mercato San Severino. «E' stato ascoltato tutto il personale del Pronto Soccorso presente nel turno di servizio durante il quale si è registrato l' episodio, nonché soggetti esterni presenti al momento del fatto - ha spiegato ancora il direttore generale - Gli atti contenenti le dichiarazioni, debitamente sottoscritte dalle persone presenti, sono stati in ogni caso trasmesse all' Ufficio Procedimenti Disciplinari, in quanto le frasi proferite, pur non in dirizzate al paziente bensì ad altro operatore sanitario, costituiscono atteggiamenti non ammissibili e passibili di censura». Dunque, l' infermiera ha davvero pronunciato quelle parole ma non nei confronti di Rachidi. Stando all' indagine interna infatti la dipendente ospedaliera si sarebbe rivolta ad una sua collega, ragion per cui il direttore Longo procederà con sanzioni disciplinari. In queste ore tanti sono stati i messaggi di solidarietà per il giovane ivoriano, come quello del sindaco di Pellezzano Francesco Morra: il 20enne residente a Baronissi, infatti, è impegnato nella Valentino Mazzola di Coperchia. Solidarietà aveva espresso anche +Europa e Potere al Popolo, attraverso i coordinatori cittadini. Ad avanzare dubbi e perplessità circa quanto accaduto all' alba di domenica è stato il gruppo di estrema destra Forza Nuova: «Il video di S. Rachidi si è propagato in poche ore con rapidità im pressionante nell' opinione pubblica procurando lo sdegno di tanta gente - ha dichiarato Forza Nuova - Ma a guardarlo bene più di un dubbio Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
affiora sull' autenticita' di questo "insano comportamento"». Secondo il gruppo estremista, infatti, molti sarebbero stati gli indizi che avrebbero potuto ricondurre all' ipotesi di una «meschina messinscena imbastita ad arte per dare fiato alla vigorosa campagna antirazzista che è in atto in Italia», come i toni degli improperi, non espressi con il disprezzo e lo sdegno proprio di chi intende manifestare odio. «Souleymani Rachidi è un personaggio pubblico con circa 10000 followers sulla sua pagina fb. È nel suo interesse mettersi in luce in una qualunque misura e ricamarsi così un profilo di vittimismo, molto utile per l' accrescimento ulteriore della propria notorietà - ha dichiarato ancora FN - Detto ciò, c' è da auspicarsi un proficuo lavoro a chi è chiamato per indagare sull' accaduto, affinché il tutto conduca agli sviluppi desiderati e alla ve rità: si spera, più cristallina rispetto al torbido nel quale amano tanto pescare i mazzieri nostrani». Intanto, l' ordine delle professioni infermieristiche di Salerno si era già attivato per accertare eventuali responsabilità. Il presidente Cosimo Cicia, infatti, aveva preannunciato l' intenzione di denunciare alle autorità competenti il giovane ivoriano, per diffamazione e calunnia della professione infermieristica, in caso di montatura ad hoc, come poi si è rivelata. Intanto, proprio nella giornata di ieri Souleymane Rachidi è stato condotto nuovamente presso il pronto soccorso del Ruggi d' Aragona, a causa del dolore al petto. I medici del nosocomio hanno effettuato le analisi del caso, confermando la presenza di bronchite e solo nella tarda serata di ieri è stato dimesso. Da parte del giovane ivoriano, al momento, nessuna spiegazione in merito all' accaduto ma avrebbe più volte affermato di essere impossibilitato a parlare a causa dei forti dolori al petto, causati appunto dalla bronchite. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
26/02/2019 Pagina 25 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 10.821 Lettori: 133.364 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Nuovo malore, l' ivoriano al Ruggi «A Curteri non è stato curato» Antonio De Pascale LA DENUNCIA Dall' alba di ieri mattina, Souleymane Rachidi, il ventenne originario della Costa d' Avorio e residente nella Valle dell' Irno che ha denunciato di essere rimasto vittima di un presunto episodio di razzismo presso l' ospedale di Mercato San Severino, è tenuto sotto osservazione presso l' ospedale Ruggi di Salerno, dove è stato accompagnato dal suo datore di lavoro. Ha avvertito, infatti, di nuovo il malore che lo aveva spinto a rivolgersi ai sanitari del nosocomio sanseverinese. Intanto, ieri mattina, la direzione sanitaria dell' ospedale Gaetano Fucito di Curteri di Mercato San Severino, ha completato la relazione interna sul presunto episodio di razzismo di cui sarebbe stato vittima, presso il pronto soccorso, il ragazzo africano nella notte tra sabato e domenica scorsi. La relazione è stata trasmessa alla direzione generale dell' azienda ospedaliera universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d' Aragona di Salerno, di cui il Fucito fa parte. Ieri, in serata, il responso del direttore generale Giuseppe Longo. L' ORDINE L' Opi (Ordine delle professioni infermieristiche di Salerno) «sta accertando eventuali responsabilità di una propria iscritta nell' accaduto, come riportano alcuni media, che avrebbe pronunciato la frase devi morire nei confronti di un paziente». Lo sostiene il presidente dell' Ordine delle professioni infermieristiche di Salerno, Cosimo Cicia. Sul caso interviene anche il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli. «Le frasi razziste rivolte ad un giovane paziente africano all' interno dell' ospedale Fucito - dice Borrelli - sono di una gravità esponenziale. Ma è ancora più grave quanto riferito dal suo datore di lavoro che afferma che l' infermiera protagonista delle offese, si sarebbe rifiutata di prestare le cure al ragazzo. Abbiamo chiesto l' apertura di un' inchiesta interna che è stata immediatamente avviata. Ho parlato con il direttore dell' ospedale, Longo, Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
che mi ha garantito l' avvio dell' inchiesta. Qualora emergano delle responsabilità, occorrerà procedere con la massima severità». IL RACCONTO «Souleymane è una persona squisita, che si trova regolarmente sul territorio italiano. Studia, lavora ed è completamente autonomo. Nella notte tra sabato e domenica - spiega Domenico Pecoraro, il suo datore di lavoro - ha accusato una forte tosse che lo ha indotto a chiedere l' assistenza del 118. Mi ha riferito che quando è arrivato all' ospedale di San Severino, è stato accolto da un' infermiera che, vedendolo, ha affermato Ma Salvini li fa ancora entrare questi?, prima di iniziare ad apostrofarlo con epiteti razzisti, arrivando a dirgli devi morire. A quel punto mi ha telefonato, raccontandomi cosa stesse succedendo. Quando sono arrivato era sconvolto, non voleva più essere toccato dal personale sanitario. Ha aggiunto che l' infermiera si era anche rifiutata di prestargli le cure». «Ho cercato di convincerlo a restare - conclude Pecoraro - ma lui, palesemente sconfortato, è uscito dal pronto soccorso. A quel punto, l' ho accompagnato in auto all' ospedale Ruggi d' Aragona di Salerno, dove finalmente è stato assistito dal personale medico. Attualmente, si trova ancora lì perché il problema che lo aveva indotto a recarsi in ospedale si è ripresentato». IL SINDACO Rachidi gioca anche al calcio. È un tesserato del Valentino Mazzola, storica e blasonata società di Pellezzano, che milita in I categoria. «Un ragazzo perbene, ben inserito nella società pellezzanese - dice il sindaco, Francesco Morra - Se l' indagine interna all' ospedale ha verificato che non si tratta di razzismo, ciò non può che sollevarci. Stamattina dovrei e vorrei incontrare Rachidi. O vado in ospedale, al Ruggi, oppure, se viene dimesso, vorrei riceverlo in Comune. Rachidi è benvoluto dagli amici di squadra. Un affetto che lui ricambia sinceramente. È un ragazzo- modello, impegnato in tante attività. Pellezzano è una comunità tollerante e civile: gli immigrati che vivono sul nostro territorio sono ben integrati e non hanno nessun tipo di problema». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
26/02/2019 Pagina 5 Il Sannio EAV: € 810 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Ospedale, insultato migrante in barella Denucia pubblica da parte di Souleymane Rachidi su un episodio di razzismo ai propri danni nel mentre era allettato in barella ed in attesa di cure presso il pronto soccorso dell' ospedale di Mercato San Severino. Ha postato un video nel quale si sente una voce di donna che gli augura la morte e gli chiede in malo modo di scendere dalla barella e tornare in Africa. «Questa è l' Italia? Dove la vita umana non ha nessun valore, in un ospedale pubblico dove il Dottore ti dice 'devi andare al paese tuo, devi morire perché sei nero' dopo questo episodio ho deciso di non curami più e sono andato via da questo ospedale. io sono fiero della mia razza e sono fiero del colore della mia pelle? Andate a dire a Salvini che sono ancora vivo», lo sfogo del ragazzo, dopo lo schock subito. Il giovane lavora come animatore turistico e operatore aberghierio grazie al diploma conseguito nel Sannio presso l' Istituto Alberghiero cittadino, venendo accolto dallo Sprar Caritas Benevento. Sconcerto nelle due comunità, quella scolastica e quella Caritas, e tra le persone che lo conoscono e lo apprezzano, per il brutto episodio occorso ai suoi danni. «Avvierò una serie di verifiche in primo luogo per sapere se il ragazzo ha sporto regolare denuncia sull' accaduto o se deve essere aiutato a farlo, e se sarà confermato l' inaccettabile comportamento chiederò la sospensione dei responsabili», il commento del consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione Sanità. «Disapprovo e combatto fortemente, ogni forma di ingiustizia, prevaricazione e prepotenza. Oltremodo condanno qualunque forma di razzismo, manifestazione di ignoranza e mediocrità assoluta. Ovviamente verificherò a fondo la veridicità della video -denuncia che mi è stata inviata, l' effettivo episodio e il contesto in cui è avvenuto. Se la vicenda fosse confermata nel modo in cui ci è stata segnalata chiederemo interventi durissimi», ha concluso il consigliere regionale. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
26/02/2019 gazzettadisalerno.it EAV: € 182 Lettori: 167 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Ruggi, nessun comportamento razzista da parte del personale a Mercato San Severino. “Non emergono comportamenti o atti assunti dal personale in servizio riferibili ad episodi di razzismo” è quanto emerge, precisa il Direttore Generale della AOU di Salerno, dall’esito dell’indagine interna effettuata presso l’Ospedale Fucito di Mercato San Severino a seguito del video pubblicato sui social. “E’ stato ascoltato tutto il personale del Pronto Soccorso presente nel turno di servizio durante il quale si è registrato l’episodio, nonché soggetti esterni presenti al momento del fatto” – continua il Direttore Generale – “gli atti contenenti le dichiarazioni, debitamente sottoscritte dalle persone presenti, sono stati in ogni caso trasmesse all’Ufficio Procedimenti Disciplinari, in quanto le frasi proferite, pur non indirizzate al paziente bensì ad altro operatore sanitario, costituiscono atteggiamenti non ammissibili e passibili di censura”. L'articolo Ruggi, nessun comportamento razzista da parte del personale a Mercato San Severino. sembra essere il primo su Gazzetta di Salerno. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
26/02/2019 salernotoday.it EAV: € 794 Lettori: 7.133 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Straniero insultato in ospedale, il Ruggi: "Le frasi offensive non erano rivolte a lui" Nessun caso di razzismo all’ospedale “Fucito” di Mercato San Severino. E’ quanto emerge dall’indagine interna effettuata presso il nosocomio della Valle dell’Irno dopo il video pubblicato sui social network da un ragazzo di colore, Souleymane Rachidi, 20enne originario della Costa d'Avorio, con cui denunciava di essere stato insultato da una donna (forse un'infermiera). La precisazione Il direttore Giuseppe Longo, in una nota ufficiale dell’azienda ospedaliera-universitaria Ruggi d’Aragona afferma: “Non emergono comportamenti o atti assunti dal personale in servizio riferibili ad episodi di razzismo”. E ancora: “E’ stato ascoltato tutto il personale del Pronto Soccorso presente nel turno di servizio durante il quale si è registrato l’episodio, ma anche i soggetti esterni presenti al momento del fatto. Gli atti contenenti le dichiarazioni, debitamente sottoscritte dalle persone presenti, sono stati in ogni caso trasmesse all’Ufficio Procedimenti Disciplinari, in quanto le frasi proferite, pur non indirizzate al paziente bensì ad altro operatore sanitario, costituiscono atteggiamenti non ammissibili e passibili di censura”. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
25/02/2019 EAV: € 1.106 Lettori: 19.200 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web "Devi morire" in ospedale, per il Ruggi non è razzismo L'azienda Ospedaliera comunica l'esito dell'istruttoria dopo la denuncia del giovane africano Salerno. Per l'Azienda Ospedaliera Ruggi di Salerno non è stato razzismo. Dopo 24 ore di istruttoria interna, avviata dalla direzione generale dell'ospedale, secondo l'esito delle indagini, il giovane Souleymane Rachidi, 20enne studente della Costa d'Avorio, non è stato oggetto di razzismo. Il ragazzo aveva denunciato il caso sulla sua pagina facebook, allegando un video registrato su una barella dell'Ospedale Fucito di Mercato San Severino. Dal video si udiva, senza mai essere vista, una donna che diceva "Devi morire". Ebbene stando a quanto dichiara la direzione del Ruggi quelle parole "non erano dirette al paziente di colore, bensì ad un altro operatore sanitario". “Non emergono comportamenti o atti assunti dal personale in servizio riferibili ad episodi di razzismo” precisa il Direttore Generale della AOU di Salerno - “E’ stato ascoltato tutto il personale del Pronto Soccorso presente nel turno di servizio durante il quale si è registrato l’episodio, nonché soggetti esterni presenti al momento del fatto” – continua il Direttore - “gli atti contenenti le dichiarazioni, debitamente sottoscritte dalle persone presenti, sono stati in ogni caso trasmesse all’Ufficio Procedimenti Disciplinari, in quanto le frasi proferite, pur non indirizzate al paziente bensì ad altro operatore sanitario, costituiscono atteggiamenti non ammissibili e passibili di censura”. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
25/02/2019 zerottonove.it EAV: € 387 Lettori: 1.833 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Episodio al “Fucito” di Mercato San Severino: “Non emergono atti riferibili al razzismo” Il Direttore Generale della AOU di Salerno, esaminati i fatti accaduti e ascoltato il personale ospedaliero, asserisce che “Non emergono comportamenti o atti assunti dal personale in servizio riferibili ad episodi di razzismo” Mercato San Severino – “Non emergono comportamenti o atti assunti dal personale in servizio riferibili ad episodi di razzismo“. È quanto emerge, precisa il Direttore Generale della AOU di Salerno, dall’esito dell’indagine interna effettuata presso l’Ospedale Fucito di Mercato San Severino a seguito del video pubblicato sui social. “È stato ascoltato tutto il personale del Pronto Soccorso presente nel turno di servizio durante il quale si è registrato l’episodio, nonché soggetti esterni presenti al momento del fatto” – continua il Direttore Generale – “gli atti contenenti le dichiarazioni, debitamente sottoscritte dalle persone presenti, sono stati in ogni caso trasmesse all’Ufficio Procedimenti Disciplinari, in quanto le frasi proferite, pur non indirizzate al paziente bensì ad altro operatore sanitario, costituiscono atteggiamenti non ammissibili e passibili di censura”. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
25/02/2019 asalerno.it EAV: € 273 Lettori: 633 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web La versione dell’azienda ospedaliera: “Frasi verso altro operatore e non al paziente” “Non emergono comportamenti o atti assunti dal personale in servizio riferibili ad episodi di razzismo” è quanto emerge, precisa il Direttore Generale della AOU di Salerno, dall’esito dell’indagine interna effettuata presso l’Ospedale Fucito di Mercato San Severino a seguito del video pubblicato sui social.“E’ stato ascoltato tutto il personale del Pronto Soccorso presente nel turno di servizio durante il quale si è registrato l’episodio, nonché soggetti esterni presenti al momento del fatto” – continua il Direttore Generale – “gli atti contenenti le dichiarazioni, debitamente sottoscritte dalle persone presenti, sono stati in ogni caso trasmesse all’Ufficio Procedimenti Disciplinari, in quanto le frasi proferite, pur non indirizzate al paziente bensì ad altro operatore sanitario, costituiscono atteggiamenti non ammissibili e passibili di censura”. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
25/02/2019 liratv.com EAV: € 180 Lettori: 167 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Presunto caso di razzismo in ospedale conclusa l’indagine interna: le frasi dirette ad un operatore sanitario “Non emergono comportamenti o atti assunti dal personale in servizio riferibili ad episodi di razzismo” è quanto emerge, precisa il Direttore Generale della AOU di Salerno, dall’esito dell’indagine interna effettuata presso l’Ospedale Fucito di Mercato San Severino a seguito del video pubblicato sui social. “E’ stato ascoltato tutto il personale del Pronto Soccorso presente nel turno di servizio durante il quale si è registrato l’episodio, nonché soggetti esterni presenti al momento del fatto” – continua il Direttore Generale – “gli atti contenenti le dichiarazioni, debitamente sottoscritte dalle persone presenti, sono stati in ogni caso trasmesse all’Ufficio Procedimenti Disciplinari, in quanto le frasi proferite, pur non indirizzate al paziente bensì ad altro operatore sanitario, costituiscono atteggiamenti non ammissibili e passibili di censura”. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
25/02/2019 EAV: € 437 Lettori: 2.100 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Razzismo in ospedale, direttore Aou: “Frasi rivolte a collega” Il direttore generale dell’Aou di Salerno ha spiegato che le frasi dell’infermiera non erano rivolte all’ivoriano Souleymane ma a un collega: ecco quanto dichiarato dopo l’esito delle indagini. “Frasi dell’infermiera rivolte a un collega e non al ragazzo”: arriva la nota della Direzione Aou sul presunto caso di razzismo all’ospedale Curteri In seguito all’esito delle indagine interna effettuata presso l‘ospedale Fucito di Mercato San Severino e in merito al presunto caso di razzismo ai danni di un 20enne ivoriano, arriva la nota del direttore generale Aou di Salerno. “Non emergono comportamenti o atti assunti dal personale in servizio riferibili ad episodi di razzismo. È stato ascoltato tutto il personale del Pronto Soccorso presente nel turno di servizio durante il quale si è registrato l’episodio, nonché soggetti esterni presenti al momento del fatto. Gli atti contenenti le dichiarazioni, debitamente sottoscritte dalle persone presenti, sono stati in ogni caso trasmesse all’Ufficio Procedimenti Disciplinari, in quanto le frasi proferite, pur non indirizzate al paziente bensì ad altro operatore sanitario, costituiscono atteggiamenti non ammissibili e passibili di censura”. L'articolo Razzismo in ospedale, direttore Aou: “Frasi rivolte a collega” proviene da L'Occhio di Salerno. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
26/02/2019 Pagina 4 EAV: € 699 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Salerno e provincia Cisl: "Prevenire ti salva la vita" RIPRENDONO LE GIORNATE DELLA PREVENZIONE Riprendono gli appuntamenti con le "Giornate della prevenzione" organizzati dalla Cisl Università di Salerno e dalle organizzazioni Amdos Banzano, Amdos Solofra (donne operate al seno) e dallOps! (Oasi della partecipazione studentesca). Dopo gli appuntamenti svoltisi presso i Comuni di Pagani e Contursi Terme, il 26, 27 e 28 febbraio prossimo - dalle ore 9.30 alle ore 17,00 - tocca al comune di Fisciano presso la struttura della Fondazione Universitaria dell' Università degli Studi di Salerno. Le giornate della prevenzione hanno come slogan: "Prevenire ti salva la vita" e si parte la mattina del 26 febbraio con tre specialisti: la dottoressa Rosaria Ingino, Nutrizionista - Genetista del San Giuseppe Moscati (Avellino); la dottoressa Teresa Vigilante, Psicologo - Psicoterapeuta Specializzanda in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale; il dottor Stasio Vignola, Fisioterapista. Si prosegue mercoledì 27 febbraio con il Dott. Michele Ca passo, Cardiologo; per finire, giovedì 28 febbraio, con due specialisti: il Dott. Pasquale Zagarese, Senologo e Dott. Giuseppe Siano, Specialista in Radiologia - Ecografia. Le "Giornate della prevenzione" sono rivolte a tutti gli studenti e i lavoratori dell' Ateneo salernitano - ha dichiarato Pasquale Passamano, Responsabile Provinciale della Cisl università di Salerno - e siamo fiduciosi in una massiccia adesione da parte di tutti, anche alla luce dello sforzo organizzativo messo in campo dalle associazioni. Un ringraziamento particolare va a tutti i medici che da subito hanno dato la disponibilità a mettere a disposizione la propria professionalità al servizio dell' intera comunità universitaria di Salerno. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
26/02/2019 Pagina 8 EAV: € 907 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Salerno e provincia Pediatri uniti per discutere di ginecologia in età evolutiva L' EVENTO / Parla Filomena Palòa dell' Asl di Salerno C' e' la "Ginecologia in eta' evolutiva" al centro del corso di formazione dal titolo "SIPPS & FIMPAGGIORNA 2019 - LE NUOVE FRONTIERE DELLA PEDIATRIA: dall' inquadramento clinico alla diagnosi al trattamento", in programma domani a Caserta. Pediatri di famiglia, pediatri ambulatoriali ed ospedalieri, ma anche medici chirurghi di ogni specialita' si confronteranno sui casi clinici in ginecologia in eta' evolutiva, soffermandosi sulle problematiche ginecologiche nei bilanci di salute. L' evento in terra campana rientra nel Programma di Educazione Continua in Medicina del ministero della Salute e fa parte di numerosi incontri che fino al prossimo 15 maggio vedranno impegnati gli esperti della salute del bambino su numerose tematiche della prima infanzia, attraverso un programma scientifico articolato ed assolutamente originale: dalle patologie oculistiche all' enuresi, dall' alimentazione complementare ai disordini gastrointestinali e alla gestione della bassa statura, fino al corretto impiego dei corticosteroidi inalatori nelle patologie respiratorie; senza dimenticare la febbre, le problematiche neuromuscolari e respiratorie in pazienti affetti da atrofia muscolare spinale, la vitamina D, la corretta salute orale, fino ai quadri iconografici dermatologici, i vaccini e le vaccinazioni e i principali quadri di patologia neurologica. Il primo meeting del Corso di formazione 2019 e' dunque incentrato sulla Ginecologia in eta' evolutiva. "Affronteremo l' argomento - spiega Filomena Palma, pediatra di libera scelta, referente Centri Vaccinali Distretto 65 ASL Salerno, socio e contributor SIPPS - dal punto di vista del pediatra di famiglia, che quotidianamente nel proprio ambulatorio deve saper distinguere tra manifestazioni assolutamente fisiologiche e segni e sintomi di patologia ginecologica; deve essere in grado, infine, di affrontare alcune malattie e, per altre, valutarne l' invio allo specialista ginecologo. In tutti i casi, tanto piu' precoce e' la diagnosi, tanto piu' efficace e' la cura". Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
26/02/2019 Pagina 12 EAV: € 1.218 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania Al Cardarelli attivata l' Unità di crisi NAPOLI. All' ospedale Cardarelli «l' enorme afflusso di pazienti al nostro pronto soccorso ha reso necessario attivare l' ormai collaudata Unità di crisi che consente alla direzione strategica di gestire e governare l' emergenza». Lo afferma il manager del nosocomio collinare, Anna Iervolino. «L' attivazione automatica dei protocolli definiti per le situazioni d' emergenza e la gestione della situazione grazie al lavoro dell' Unità di crisi - spiega - servirà a garantire la continuità assistenziale. Come da protocollo la direzione strategica ha intensificato i contatti con tutte le altre Aziende ospedaliere chiamate dalla Regione a contribuire per l' individuazione di ulteriori disponibilità di posti letto». Fino a poco prima delle 16, al Carda relli (nella foto) erano 42 pazienti in attesa di ricovero, 18 le barelle in medicina d' urgenza. «Lavoriamo per governare l' emergenza - evidenzia il direttore generale Iervolino - e per continuare a garantire assistenza a chi si affida a noi. L' obiettivo è ancora una volta quello di tornare nel più breve tempo possibile ad una normale condizione di accoglienza e di lavoro». E intanto, a lanciare l' allarme sul picco dell' influenza stagionale in Campania, sono i pediatri di famiglia della Federazione italiana dei medici pediatri (Fimp), che parlano di «centinaia di piccoli pazienti con virosi respiratorie e problemi gastrointestinali». Il vice presidente nazionale Antonio D' Avino spiega: «Se negli adulti il virus è stato tutto sommato nella media, nei bimbi al di sotto di un anno si è invece mostrato estremamente aggressivo». In particolare, nella settimana tra l' 11 e il 17 febbraio si sono registrati 663mila nuovi casi che porta il totale di italiani colpiti a quasi 6 milioni. «Nella fascia di età 0-4 anni l' incidenza è pari a 31,76 casi per mille assistiti» mentre nella fascia di età 5-14 anni a 17,89, nella fascia 15-64 anni a 9,92, e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 4,57 casi per mille assistiti. «Uno dei rischi è che l' influenza venga sottovalutata - prosegue - Per i più piccoli il pericolo maggiore arriva dal continuo Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
contatto viso -viso o mani viso». È molto frequente, infatti, «che gli adulti "raffreddati" accarezzino il viso dei bimbi piccolissimi, il nasino o le guance in prossimità della bocca». Secondo la Fimp «c' è un fenomeno che ormai è diventato molto frequente: l' escursione termica tra le ore mattutine e quelle serali e giorni nei quali le temperature scendono fino a livelli critici». I maggiori problemi «li stiamo avendo a causa delle alte temperature del mattino e da quelle rigide della sera - aggiunge Antonio Carpino, referente provinciale della Fimp Napoli Escursioni anche di 10 gradi che colgono del tutto impreparati i ge nitori». I pediatri di famiglia evidenziano anche la necessità di «di non correre inutilmente al pronto soccorso, per non rischiare di esporre i bambini a rischi inutili e per non congestionare l' attività di emergenza». In caso di febbre «la cosa migliore che si possa fare è sempre quella di scegliere un contatto diretto con il proprio pe diatra di famiglia». FDL. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
26/02/2019 Pagina 12 EAV: € 53.029 Lettori: 704.603 Argomento: Sanità Campania Ascierto: "Al Pascale un centro d' immunoterapia sperimentale" IMAGE_5_47_62 Gli avevano offerto un ruolo prestigioso in uno dei più grandi centri europei di oncologia, ma ha detto no. Nonostante la cronica carenza di fondi che caratterizza la sanità e l' indifferenza dei governi nei confronti della ricerca, Paolo Ascierto, direttore di Oncologia Medica e Terapie Innovative del Pascale ha scelto di restare. Lo ha fatto perché, premette, «c' è in ballo un importante progetto che sto coordinando insieme alla mia équipe e a quella diretta da Antonello Pinto, il capo del dipartimento di Ematologia». Di cosa si tratta? «La posta in ballo è molto alta. Stiamo lavorando all' istituzione di un centro di immunoterapia sperimentale di valenza internazionale». Con quale obiettivo? «Trasferire l' esperienza maturata sul melanoma, sui tumori solidi, come quelli del polmone e dell' apparato gastrointestinale. E questo perché ormai abbiamo il riscontro dell' efficacia dei trattamenti immunologici, che proprio nel melanoma consentono nel 50 per cento dei casi di rendere la malattia cronica». Quindi tutto è partito dai nuovi farmaci? «Proprio così. Si è visto dopo anni di studi che le Car-T cell ( chimeric antigen receptor T-cell) sono oggi una realtà terapeutica imprescindibile in alcune neoplasie ematologiche, come la leucemia linfatica acuta». Quale è il meccanismo d' azione? «In sostanza si tratta di cellule del sistema immunitario che, prelevate dal sangue del paziente, vengono poi geneticamente modificate in laboratorio. Insomma, noi le addestriamo a riconoscere, una volta reinfuse nell' organismo, le cellule tumorali e a distruggerle. In sintesi: prelevate, trattate e reimmesse in circolo». Ma anche nel nord le avrebbero dato la stessa possibilità? «Era stata un' offerta parziale, limitata alla ricerca solo ai trattamenti sperimentali sul melanoma». Invece, al Pascale? «Visti i risultati positivi, l' amministrazione ha messo a nostra disposizione gli strumenti necessari ad ampliare la sperimentazione anche ad altri tumori. Certo, l' impegno di spesa è maggiore, ma le prospettive per i pazienti Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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