Media Monitoring per 20-06-2019 - Rassegna stampa del 20-06-2019 - Ruggi
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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1 20/06/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) «Capisala, trasferimenti di favore» ........................................................................................ 1 19/06/2019 - WWW.ASALERNO.IT A Salerno colloqui con il dermatologo per chi soffre di dermatite atopica ............................. 3 19/06/2019 - WWW.SALERNONOTIZIE.IT All’Ospedale Ruggi di Salerno nuovi traguardi della cardiologia interventistica .................... 5 19/06/2019 - WWW.ANTEPRIMA24.IT Cardiologia Interventistica, al ‘Ruggi’ trattamento ‘transcatetere’ d’avanguardia ............... 6 19/06/2019 - WWW.GAZZETTADISALERNO.IT Cardiologia interventistica, invervento innovativo al Ruggi. ................................................. 8 19/06/2019 - SALERNO.OCCHIONOTIZIE.IT Cardiologia interventistica: nuovi traguardi all’ospedale di Salerno ..................................... 9 19/06/2019 - WWW.SALERNOTODAY.IT Cardiologia Interventistica: nuovi traguardi per l'ospedale Ruggi ....................................... 11 19/06/2019 - WWW.LIRATV.COM Cardiologia Interventistica: nuovi traguardi per l’ospedale Ruggi ....................................... 13 19/06/2019 - WWW.SALERNOTODAY.IT Incontri gratuiti con dermatologi per chi soffre di dermatite atopica a Cava ....................... 14 19/06/2019 - SALERNO.OCCHIONOTIZIE.IT Mercato San Severino, disagi al Fucito: troppi pazienti e poco personale ........................... 15 19/06/2019 - WWW.ZEROTTONOVE.IT Ospedale Ruggi, Nuovi traguardi della cardiologia interventistica ...................................... 16 19/06/2019 - WWW.MN24.IT Ospedale Ruggi, nuovi traguardi della cardiologia interventistica ....................................... 18 19/06/2019 - VOCEDISTRADA.IT Salerno, rete oncologica: intesa tra Asl e “Ruggi” | ............................................................. 20 19/06/2019 - WWW.DENTROSALERNO.IT Salerno: nuovi traguardi cardiologia interventistica ............................................................ 21 Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 22 20/06/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO Ospedale, brandine e niente letti nei reparti ....................................................................... 22 Sanità Campania ............................................................................................................................. 23 20/06/2019 - IL ROMA "La Neurochirurgia del Cardarelli ieri, oggi e...domani" ....................................................... 23 20/06/2019 - IL MATTINO «Io, mantovano, guarito dal pool del San Leonardo» ........................................................... 24 20/06/2019 - IL MATTINO «Sanità, ritorno alla normalità o denuncio tutti» ................................................................. 25 20/06/2019 - IL MATTINO (ED. CASERTA) Caos Policlinico cantiere di Tredici messo in vendita ........................................................... 27 20/06/2019 - IL ROMA Glicemia: sensori sottocutanei per pazienti del San Leonardo ............................................. 29 20/06/2019 - IL MATTINO Guerra delle ambulanze paziente a terra per ore ................................................................. 30 20/06/2019 - IL MATTINO (ED. CASERTA) L' ospedale scende in campo per le Universiadi in città ....................................................... 32 20/06/2019 - IL ROMA Mancanza di chirurghi per gli errori del passato .................................................................. 34 20/06/2019 - IL ROMA Medicina riproduttiva, oggi l' accordo Unversità-Merck ....................................................... 36 20/06/2019 - IL MATTINO Paziente aggredisce due guardie giurate caos in ospedale, protestano i sindacati ............. 37 20/06/2019 - IL MATTINO Pizzo sulle ambulanze camorrista arrestato ......................................................................... 38 20/06/2019 - IL MATTINO
Pronto soccorso potenziato così il Cto aiuta il Cardarelli ..................................................... 39 20/06/2019 - IL MATTINO Tumori, a Castellammare e Pollena i primi «centri chirurgici» d' eccellenza ........................ 41 Sanità nazionale ............................................................................................................................. 43 20/06/2019 - LA REPUBBLICA "Noi, il centro di gravità permanente della scienza in Italia" ............................................... 43 20/06/2019 - AVVENIRE A dieci anni senza vaccini Ora ha il tetano ........................................................................... 46 20/06/2019 - CORRIERE DELLA SERA Anche il selenio e la vitamina D non devono mancare ......................................................... 47 20/06/2019 - ITALIA OGGI Assunzioni ok già quest' anno .............................................................................................. 48 20/06/2019 - LIBERO Ci salveranno le donne Sono più brave ................................................................................ 49 20/06/2019 - IL GIORNALE Come aiutare i bambini cerebrolesi ...................................................................................... 51 20/06/2019 - CORRIERE DELLA SERA Confusione sulla prostata per il Psa alto oppure basso ....................................................... 52 20/06/2019 - CORRIERE DELLA SERA Gravidanza e terza età i momenti critici .............................................................................. 54 20/06/2019 - CORRIERE DELLA SERA I tempi incerti (e bui) dell' invalidità civile ........................................................................... 56 20/06/2019 - CORRIERE DELLA SERA Il burn-out sul lavoro ora è una vera malattia ...................................................................... 58 20/06/2019 - LA VERITÀ Il manifesto dei medici francesi contro la fecondazione senza limiti ................................... 59 20/06/2019 - CORRIERE DELLA SERA Il medico (ologramma) visita a distanza .............................................................................. 61 20/06/2019 - ITALIA OGGI In graduatoria 150 medici .................................................................................................... 62 20/06/2019 - IL GIORNALE Incinta di 8 mesi muore. I medici l' avevano dimessa .......................................................... 64 20/06/2019 - CORRIERE DELLA SERA La ghiandola del benessere ................................................................................................. 66 20/06/2019 - CORRIERE DELLA SERA Le istituzioni si ricordino dell' HIV ........................................................................................ 69 20/06/2019 - AVVENIRE Nasce la Biobanca italiana sulla Sla, spinta alla rete mondiale di ricerca ............................ 71 20/06/2019 - CORRIERE DELLA SERA Noduli frequenti Ma quasi sempre sono innocui .................................................................. 73 20/06/2019 - CORRIERE DELLA SERA Servizio sanitario nazionale una ricchezza per tutti ............................................................. 75 20/06/2019 - IL GIORNALE Tattoo-mania Quanto male fa alla pelle e alla salute ........................................................... 77 20/06/2019 - CORRIERE DELLA SERA Telemedicina e Intelligenza artificiale salvano i cuori .......................................................... 79 20/06/2019 - CORRIERE DELLA SERA Vale la pena fare anche altri test sul sangue? ..................................................................... 81
20/06/2019 Pagina 26 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 4.958 Lettori: 107.296 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona «Capisala, trasferimenti di favore» Sabino Russo «Assistiamo a strani trasferimenti interni ai vari presidi ospedalieri che si trasformano, poi, in incarichi di capisala facenti funzione». A denunciarlo, attraverso una missiva indirizzata direttamente ai vertici del Ruggi, è il segretario del sindacato degli infermieri Biagio Tomasco, che invita la direzione strategica a mettere un freno alla «brutta abitudine», predisponendo l' avvio dei bandi dei concorso. «Giungono numerose voci, tra l' altro già relazionate in numerosi incontri, secondo cui si attuano trasferimenti da e verso i presidi dell' azienda col solo fine di collocare unità infermieristiche nei ruoli di coordinamento facente funzione, cosa tra l' altro più volte vietata finanche per iscritto - segnala il segretario del Nursind di Salerno - Appare chiaro che la questione dei coordinamenti, o meglio ancora degli incarichi di funzione e/o organizzazione, non possa essere più procrastinata e giocoforza si debbano predisporre i dovuti atti conseguenziali, che sfocerebbero nel concorso apposito, onde sanare, tra l' altro, la brutta abitudine che sempre più sta dilagando, soprattutto nei plessi annessi». IL FACCIA A FACCIA Quella degli incarichi di caposala è una questione già venuta a galla nel corso di un faccia a faccia tra le parti, a metà maggio scorso. Allora, nonostante il rinnovato impegno del manager Giuseppe Longo per il conferimento dei 148 incarichi previsti dall' attuale atto aziendale - riservandosi altri approfondimenti e modifiche in relazione al nuovo atto, da adottare in attuazione del piano ospedaliero - il sindacato delle professioni infermieristiche bollò la decisione come «dilatatoria e contraddittoria». Fu proclamato lo stato di agitazione su una piattaforma di 21 punti, tra cui la carenza di personale, le criticità organizzative di vari reparti, la mancata deliberazione del piano dei fabbisogni 2018-2020 definitivo e di quello 2019-2021, di un concorso per infermieri e operatori socio-sanitari. Lo scorso anno, gli incarichi di capisala furono al centro anche di un esposto denuncia contro i privilegi di cui godevano alcuni dipendenti del Ruggi. Nella Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
segnalazione alla Finanza e alla Corte dei Conti si lamentava l' improprio pagamento dell' indennità di posizione organizzativa, da diversi anni, a 6-7 persone a cui non sarebbe spettata, perché nel frattempo sarebbero stati trasferiti ad altro ufficio o settore, continuando però a percepire le somme aggiuntive. L' indennità, infatti, stando al contratto nazionale, è legata alle maggiori responsabilità per la carica ricoperta e non alla persona fisica, quindi una volta spostati altrove la stessa sarebbe dovuta decadere. I SOLDI Si tratta di somme che in alcuni casi avrebbero raggiunto i 9mila euro. I fatti contestati risalirebbero addirittura alla gestione dell' allora direttore generale Attilio Bianchi, che individuò 68 posizioni organizzative, per un importo quantificato in 281mila euro. Da allora, alcuni dipendenti che nel corso degli anni avevano perso la carica di vertice organizzativa, avrebbero continuato a percepire indebitamente l' indennità. Questo perché, stando alla denuncia, tra tutti quelli che si erano succeduti nessuno aveva provveduto a predeterminare gli obiettivi da raggiungere per conseguire l' assegnazione della posizione organizzativa, né a eseguire le verifiche degli eventuali obiettivi richiesti posti a condizione dell' indennità. In questo modo uno strumento rivolto alla valorizzazione della cultura del lavoro per obiettivi e progetti sarebbe stato distorto in un beneficio personale concesso ad nutum dall' azienda, procurando anche un danno erariale. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
19/06/2019 asalerno.it EAV: € 361 Lettori: 633 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web A Salerno colloqui con il dermatologo per chi soffre di dermatite atopica SALERNO. La Campagna nazionale di sensibilizzazione sulla dermatite atopica dell’adulto, “Dalla parte della tua pelle” fa tappa a Salerno mercoledì 26 giugno.La Campagna, promossa dalla “Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse” (SIDeMaST), prevede incontri gratuiti su prenotazione in trenta centri ospedaliero-universitari in cui gli specialisti dermatologici saranno a disposizione per aiutare gli adulti che soffrono di dermatite atopica ad inquadrare la patologia cutanea e intraprendere il percorso di cura più adatto.La Dermatite atopica è una malattia infiammatoria cronica non contagiosa che si caratterizza per prurito intenso e costante, forte secchezza della cute, comparsa di rossore diffuso e vescicole su diverse aree del corpo. La patologia ha un forte impatto sulla qualità di vita dei pazienti. In Italia si registra un’alta incidenza di dermatite atopica negli adulti: l’8,1% degli intervistati ammette di soffrirne, a fronte di una media del 4,9% di altri paesi.Mercoledì 26 giugno presso la U.O.C. di Dermatologia Presidio Ospedaliero Santa Maria dell’Olmo di Cava dè Tirreni, dell’A.O.U. San Giovanni di Dio e Ruggi d’ Aragona, Salerno, chi soffre di dermatite atopica potrà prenotare un colloquio dermatologico gratuito telefonando al numero 3404279447dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 15,00.L’Unità Operativa di Dermatologia dell’A.O.U. San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, principale riferimento per la diagnosi e la cura delle patologie dermatologiche della provincia di Salerno e non solo, è in continua crescita ed aggiornamento nella gestione delle malattie cutanee infiammatorie croniche, quali la dermatite atopica. Nonostante, questa affezione ha il suo esordio di norma in età pediatrica e tende tipicamente a migliorare con l’età, una quota sempre più crescente di adulti manifesta forme particolarmente gravi e persistenti della patologia. Presso la nostra struttura è attivo un ambulatorio dedicato a questa dermatosi, così da offrire al paziente personale medico dedicato e terapie innovative.La Campagna “Dalla Parte della tua pelle” è promossa da SIDeMaST con il Patrocinio di ADOI (Associazione Dermatologi Venereologi Ospedalieri Italiani e della Sanità Pubblica) e di ANDEA (Associazione Nazionale Dermatite Atopica) e realizzata grazie al contributo Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
incondizionato di Sanofi Genzyme.Per ulteriori informazioni: www.dallapartedellatuapelle.it LA DERMATITE ATOPICALa dermatite atopica è una malattia infiammatoria cronica ad interesse sistemico non contagiosa che colpisce tra il 10 e il 20% in età pediatrica e circa il 5% in età adulta. La dermatite atopica è caratterizzata da un prurito intenso e costante, forte secchezza della cute, comparsa di rossore diffuso e vescicole su diverse aree del corpo che possono variare a seconda dell’ età del paziente.La patologia in età adulta colpisce principalmente le mani e i piedi, le pieghe dei gomiti e delle ginocchia, i polsi e le caviglie, il collo, il viso e il torace. Il decorso è cronico recidivante, si alternano periodi di remissione parziale a periodi di peggioramento. E’ una malattia sistemica, complessa e multifattoriale scatenata, oltre che dalla predisposizione genetica, da fattori ambientali come l’inquinamento, l’esposizione ad allergeni alimentari, irritanti e allergeni da contatto.L’impatto sulla qualità della vita dei pazienti è significativo: l’aspetto della cute arrossata e desquamante può infatti interferire con le relazioni sociali e il prurito forte e incessante può causare difficoltà di concentrazione, perdita di sonno, stanchezza. La dermatite atopica si associa spesso ad altre manifestazioni come asma, rino-congiuntivite allergica, rino-sinusite con polipi nasali e allergie alimentari Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
19/06/2019 salernonotizie.it EAV: € 897 Lettori: 10.300 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web All’Ospedale Ruggi di Salerno nuovi traguardi della cardiologia interventistica Nella mattina di martedì 18 giugno presso la A.O.U. San Giovanni di Dio e Ruggi di Salerno guidata dal DG Dr Giuseppe Longo è stato realizzato un importante traguardo nel trattamento dei pazienti con fibrillazione atriale cronica ad alto rischio di sanguinamento. In questa categoria di pazienti la necessità di assumere cronicamente la terapia anticoagulante orale, indispensabile per controllare il temibile ictus cerebrale su base cardioembolica, si scontra con la ricorrenza di episodi di emorragia a sede intestinale, genito-urinaria o, con esiti talora devastanti, a sede intracranica. Fino a poco tempo fa, l’unica strategia percorribile era la sospensione del trattamento anticoagulante orale con i rischi conseguenziali. Una rivoluzionaria alternativa a questa inerzia terapeutica è stata la procedura di esclusione della auricola, uno stretto budello a fondo cieco situato nell’ atrio sinistro in cui si formano i coaguli da cui si staccano i frammenti che embolizzano nella circolazione sistemica e si rendono responsabili del temibile ictus ischemico. Questa delicata e complessa procedura si effettua per via transcatetere, e non per via chirurgica, e solo nei Laboratori di Cardiologia Interventistica con consolidata esperienza di Interventistica Strutturale; da martedì anche a Salerno è possibile garantire in questi pazienti una solida risposta mediante un trattamento che consiste nel portare, mediante appropriati cateteri, un dispositivo che chiudel’auricola ed impedisce al suo imbocco l’uscita di materiale trombotico. Questa procedura è stata condotta con successo martedì mattina con la partecipazione di tutta la equipe di Cardiologia Interventistica diretta dal Dr Cesare Baldi, in sinergia con il Prof Carmine Vecchione e con il Dr Alberto Gigantino, primario della Cardiologia Ospedaliera ed è stata realizzata dal Dr AntonGiulio Maione come primo operatore, dal dr Rodolfo Citro, per il monitoraggio ecocardiografico, e dal Dr Massimo Simeone per la gestione dell’assistenza anestesiologica. Così a tutta la comunità salernitana viene assicurato, grazie al gruppo della Cardiologia Interventistica, un altro programma di trattamento transcatetere, non chirurgico, che si aggiunge a quelli già operativi da tempo (come il trattamento della Stenosi Aortica critica, della Insufficienza Mitralica severa, della chiusura del difetto Interatriale e del foramen ovale). Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
19/06/2019 anteprima24.it EAV: € 608 Lettori: 2.167 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Cardiologia Interventistica, al ‘Ruggi’ trattamento ‘transcatetere’ d’avanguardia Tempo di lettura: 2 minutiSalerno – Nella mattina di martedì 18 giugno presso la Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi di Salerno guidata dal DG Giuseppe Longo è stato realizzato un importante traguardo nel trattamento dei pazienti con fibrillazione atriale cronica ad alto rischio di sanguinamento. In questa categoria di pazienti la necessità di assumere cronicamente la terapia anticoagulante orale, indispensabile per controllare il temibile ictus cerebrale su base cardioembolica, si scontra con la ricorrenza di episodi di emorragia a sede intestinale, genito-urinaria o, con esiti talora devastanti, a sede intracranica. Fino a poco tempo fa l’unica strategia percorribile era la sospensione del trattamento anticoagulante orale con i rischi conseguenziali. Una rivoluzionaria alternativa a questa inerzia terapeutica è stata la procedura di esclusione della auricola, uno stretto budello a fondo cieco situato nell’atrio sinistro in cui si formano i coaguli da cui si staccano i frammenti che embolizzano nella circolazione sistemica e si rendono responsabili del temibile ictus ischemico. Questa delicata e complessa procedura si effettua per via transcatetere e non per via chirurgica e solo nei Laboratori di Cardiologia Interventistica con consolidata esperienza di Interventistica Strutturale; da martedì anche a Salerno è possibile garantire in questi pazienti una solida risposta mediante un trattamento che consiste nel portare, mediante appropriati cateteri, un dispositivo che chiude l’auricola ed impedisce al suo imbocco l’uscita di materiale trombotico. Questa procedura è stata condotta con successo martedì mattina con la partecipazione di tutta la equipe di Cardiologia Interventistica diretta dal Dr Cesare Baldi, in sinergia con il Prof Carmine Vecchione e con il Dr Alberto Gigantino, primario della Cardiologia Ospedaliera ed è stata realizzata dal Dr AntonGiulio Maione come primo operatore, dal dr Rodolfo Citro, per il monitoraggio ecocardiografico, e dal Dr Massimo Simeone per la gestione dell’assistenza anestesiologica.Così a tutta la comunità salernitana viene assicurato, grazie al gruppo della Cardiologia Interventistica, un altro programma di trattamento transcatetere, non chirurgico, che si aggiunge a quelli già operativi da tempo (come il trattamento della Stenosi Aortica critica, della Insufficienza Mitralica severa, della chiusura del difetto Interatriale e del foramen ovale).L'articolo Cardiologia Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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19/06/2019 gazzettadisalerno.it EAV: € 216 Lettori: 167 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Cardiologia interventistica, invervento innovativo al Ruggi. Nella mattina di martedì 18 giugno presso la A.O.U. San Giovanni di Dio e Ruggi di Salerno guidata dal DG Dr Giuseppe Longo è stato realizzato un importante traguardo nel trattamento dei pazienti con fibrillazione atriale cronica ad alto rischio di sanguinamento. In questa categoria di pazienti la necessità di assumere cronicamente la terapia anticoagulante orale, indispensabile per controllare il temibile ictus cerebrale su base cardioembolica, si scontra con la ricorrenza di episodi di emorragia a sede intestinale, genito-urinaria o, con esiti talora devastanti, a sede intracranica. Fino a poco tempo fa, l’unica strategia percorribile era la sospensione del trattamento anticoagulante orale con i rischi conseguenziali. Una rivoluzionaria alternativa a questa inerzia terapeutica è stata la procedura di esclusione della auricola, uno stretto budello a fondo cieco situato nell’ atrio sinistro in cui si formano i coaguli da cui si staccano i frammenti che embolizzano nella circolazione sistemica e si rendono responsabili del temibile ictus ischemico. Questa delicata e complessa procedura si effettua per via transcatetere, e non per via chirurgica, e solo nei Laboratori di Cardiologia Interventistica con consolidata esperienza di Interventistica Strutturale; da martedì anche a Salerno è possibile garantire in questi pazienti una solida risposta mediante un trattamento che consiste nel portare, mediante appropriati cateteri, un dispositivo che chiudel’auricola ed impedisce al suo imbocco l’uscita di materiale trombotico. Questa procedura è stata condotta con successo martedì mattina con la partecipazione di tutta la equipe di Cardiologia Interventistica diretta dal Dr Cesare Baldi, in sinergia con il Prof Carmine Vecchione e con il Dr Alberto Gigantino, primario della Cardiologia Ospedaliera ed è stata realizzata dal Dr AntonGiulio Maione come primo operatore, dal dr Rodolfo Citro, per il monitoraggio ecocardiografico, e dal Dr Massimo Simeone per la gestione dell’assistenza anestesiologica. Così a tutta la comunità salernitana viene assicurato, grazie al gruppo della Cardiologia Interventistica, un altro programma di trattamento transcatetere, non chirurgico, che si aggiunge a quelli già operativi da tempo (come il trattamento della Stenosi Aortica critica, della Insufficienza Mitralica severa, della chiusura del difetto Interatriale e del foramen ovale). L'articolo Cardiologia interventistica, invervento innovativo al Ruggi. sembra essere il primo su Gazzetta di Salerno. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
19/06/2019 salerno.occhionotizie.it Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Cardiologia interventistica: nuovi traguardi all’ospedale di Salerno Ancora un risultato importante per l’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno: fatto un passo avanti nella cardiologia interventistica. Ecco cosa è successo. Ancora traguardi importanti per l’ospedale di Salerno Nella mattina di martedì 18 giugno presso la A.O.U. San Giovanni di Dio e Ruggi di Salerno guidata dal DG Dr Giuseppe Longo è stato realizzato un importante traguardo nel trattamento dei pazienti con fibrillazione atriale cronica ad alto rischio di sanguinamento. In questa categoria di pazienti la necessità di assumere cronicamente la terapia anticoagulante orale, indispensabile per controllare il temibile ictus cerebrale su base cardioembolica, si scontra con la ricorrenza di episodi di emorragia a sede intestinale, genito-urinaria o, con esiti talora devastanti, a sede intracranica. Fino a poco tempo fa, l’unica strategia percorribile era la sospensione del trattamento anticoagulante orale con i rischi conseguenziali. Una rivoluzionaria alternativa a questa inerzia terapeutica è stata la procedura di esclusione della auricola, uno stretto budello a fondo cieco situato nell’ atrio sinistro in cui si formano i coaguli da cui si staccano i frammenti che embolizzano nella circolazione sistemica e si rendono responsabili del temibile ictus ischemico. Questa delicata e complessa procedura si effettua per via transcatetere, e non per via chirurgica, e solo nei Laboratori di Cardiologia Interventistica con consolidata esperienza di Interventistica Strutturale; da martedì anche a Salerno è possibile garantire in questi pazienti una solida risposta mediante un trattamento che consiste nel portare, mediante appropriati cateteri, un dispositivo che chiudel’auricola ed impedisce al suo imbocco l’uscita di materiale trombotico. Questa procedura è stata condotta con successo martedì mattina con la partecipazione di tutta la equipe di Cardiologia Interventistica diretta dal Dr Cesare Baldi, in sinergia con il Prof Carmine Vecchione e con il Dr Alberto Gigantino, primario della Cardiologia Ospedaliera ed è stata realizzata dal Dr AntonGiulio Maione come primo operatore, dal dr Rodolfo Citro, per il monitoraggio ecocardiografico, e dal Dr Massimo Simeone per la gestione dell’assistenza anestesiologica. Così a tutta la comunità salernitana viene assicurato, grazie al Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
gruppo della Cardiologia Interventistica, un altro programma di trattamento transcatetere, non chirurgico, che si aggiunge a quelli già operativi da tempo (come il trattamento della Stenosi Aortica critica, della Insufficienza Mitralica severa, della chiusura del difetto Interatriale e del foramen ovale). L'articolo Cardiologia interventistica: nuovi traguardi all’ospedale di Salerno proviene da L'Occhio di Salerno. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
19/06/2019 salernotoday.it EAV: € 790 Lettori: 7.133 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Cardiologia Interventistica: nuovi traguardi per l'ospedale Ruggi A tutta la comunità salernitana viene assicurato, grazie al gruppo della Cardiologia Interventistica, un altro programma di trattamento transcatetere, non chirurgico, che si aggiunge a quelli già operativi Un altro importante traguardo, all'ospedale Ruggi di Salerno, nell'ambito della Cardiologia Interventistica. Ieri, infatti, è stato compiuto un passo in avanti nel trattamento dei pazienti con fibrillazione atriale cronica ad alto rischio di sanguinamento. In questa categoria di pazienti la necessità di assumere cronicamente la terapia anticoagulante orale, indispensabile per controllare il temibile ictus cerebrale su base cardioembolica, si scontra con la ricorrenza di episodi di emorragia a sede intestinale, genito-urinaria o, con esiti talora devastanti, a sede intracranica. Fino a poco tempo fa, l’unica strategia percorribile era la sospensione del trattamento anticoagulante orale con i rischi conseguenziali. Una rivoluzionaria alternativa a questa inerzia terapeutica è stata la procedura di esclusione della auricola, uno stretto budello a fondo cieco situato nell’ atrio sinistro in cui si formano i coaguli da cui si staccano i frammenti che embolizzano nella circolazione sistemica e si rendono responsabili del temibile ictus ischemico.Tale delicata e complessa procedura si effettua per via transcatetere, e non per via chirurgica, e solo nei Laboratori di Cardiologia Interventistica con consolidata esperienza di Interventistica Strutturale. Da martedì anche a Salerno è possibile garantire in questi pazienti una solida risposta mediante un trattamento che consiste nel portare, mediante appropriati cateteri, un dispositivo che chiudel’auricola ed impedisce al suo imbocco l’uscita di materiale trombotico. La procedura è stata condotta con successo martedì mattina con la partecipazione di tutta la equipe di Cardiologia Interventistica diretta dal dottor Cesare Baldi, in sinergia con il professor Carmine Vecchione e con il dottor Alberto Gigantino, primario della Cardiologia Ospedaliera ed è stata realizzata dal dottor AntonGiulio Maione come primo operatore, dal dottor Rodolfo Citro, per il monitoraggio ecocardiografico, e dal dottor Massimo Simeone per la gestione dell’assistenza anestesiologica.Dunque, a tutta la comunità salernitana viene assicurato, grazie al gruppo della Cardiologia Interventistica, un altro programma di trattamento transcatetere, non chirurgico, che si aggiunge a quelli già operativi da tempo (come Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
il trattamento della Stenosi Aortica critica, della Insufficienza Mitralica severa, della chiusura del difetto Interatriale e del foramen ovale). Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
19/06/2019 liratv.com EAV: € 205 Lettori: 167 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Cardiologia Interventistica: nuovi traguardi per l’ospedale Ruggi Un altro importante traguardo, all’ospedale Ruggi di Salerno, nell’ambito della Cardiologia Interventistica. Ieri, infatti, è stato compiuto un passo in avanti nel trattamento dei pazienti con fibrillazione atriale cronica ad alto rischio di sanguinamento. Fino a poco tempo fa, l’unica strategia percorribile era la sospensione del trattamento anticoagulante orale con i rischi conseguenziali. Una rivoluzionaria alternativa a questa inerzia terapeutica è stata la procedura di esclusione della auricola, uno stretto budello a fondo cieco situato nell’ atrio sinistro in cui si formano i coaguli da cui si staccano i frammenti che embolizzano nella circolazione sistemica e si rendono responsabili del temibile ictus ischemico. Tale delicata e complessa procedura si effettua per via transcatetere, e non per via chirurgica. Da martedì anche a Salerno è possibile garantire in questi pazienti una solida risposta mediante un trattamento che consiste nel portare, mediante appropriati cateteri, un dispositivo che chiude l’auricola ed impedisce al suo imbocco l’uscita di materiale trombotico. La procedura è stata condotta con successo martedì mattina con la partecipazione di tutta la equipe di Cardiologia Interventistica diretta dal dottor Cesare Baldi, in sinergia con il professor Carmine Vecchione e con il dottor Alberto Gigantino, primario della Cardiologia Ospedaliera ed è stata realizzata dal dottor AntonGiulio Maione come primo operatore, dal dottor Rodolfo Citro, per il monitoraggio ecocardiografico, e dal dottor Massimo Simeone per la gestione dell’assistenza anestesiologica. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
19/06/2019 salernotoday.it EAV: € 787 Lettori: 7.133 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Incontri gratuiti con dermatologi per chi soffre di dermatite atopica a Cava La Campagna nazionale di sensibilizzazione sulla dermatite atopica dell’adulto, “Dalla parte della tua pelle” fa tappa a Salerno mercoledì 26 giugno. La Campagna, promossa dalla “Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse” (SIDeMaST), prevede incontri gratuiti su prenotazione in trenta centri ospedaliero-universitari in cui gli specialisti dermatologici saranno a disposizione per aiutare gli adulti che soffrono di dermatite atopica ad inquadrare la patologia cutanea e intraprendere il percorso di cura più adatto. La Dermatite atopica è una malattia infiammatoria cronica non contagiosa che si caratterizza per prurito intenso e costante, forte secchezza della cute, comparsa di rossore diffuso e vescicole su diverse aree del corpo. La patologia ha un forte impatto sulla qualità di vita dei pazienti. In Italia si registra un’alta incidenza di dermatite atopica negli adulti: l’8,1% degli intervistati ammette di soffrirne, a fronte di una media del 4,9% di altri paesi. Mercoledì 26 giugno presso la U.O.C. di Dermatologia Presidio Ospedaliero Santa Maria dell’Olmo di Cava dè Tirreni, dell’A.O.U. San Giovanni di Dio e Ruggi d’ Aragona, Salerno, chi soffre di dermatite atopica potrà prenotare un colloquio dermatologico gratuito telefonando al numero 3404279447dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 15,00. L’Unità Operativa di Dermatologia dell’A.O.U. San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, principale riferimento per la diagnosi e la cura delle patologie dermatologiche della provincia di Salerno e non solo, è in continua crescita ed aggiornamento nella gestione delle malattie cutanee infiammatorie croniche, quali la dermatite atopica. Nonostante, questa affezione ha il suo esordio di norma in età pediatrica e tende tipicamente a migliorare con l’età, una quota sempre più crescente di adulti manifesta forme particolarmente gravi e persistenti della patologia. Presso la nostra struttura è attivo un ambulatorio dedicato a questa dermatosi, così da offrire al paziente personale medico dedicato e terapie innovative. La Campagna “Dalla Parte della tua pelle” è promossa da SIDeMaST con il Patrocinio di ADOI (Associazione Dermatologi Venereologi Ospedalieri Italiani e della Sanità Pubblica) e di ANDEA (Associazione Nazionale Dermatite Atopica) e realizzata grazie al contributo incondizionato di Sanofi Genzyme. Per ulteriori informazioni: www.dallapartedellatuapelle.it Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
19/06/2019 salerno.occhionotizie.it Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Mercato San Severino, disagi al Fucito: troppi pazienti e poco personale Gravi disagi si registrano presso l’Ospedale “Fucito” di Mercato San Severino. A lanciare l’allarme sono stati si sindacati che hanno avuto modo di denunciare l’esubero di pazienti e la netta carenza di personale. Disagi al “Fucito” di Mercato San Severino Stando a quanto riportano le indiscrezioni, il pronto soccorso del Centro Ospedaliero della frazione di Curteri, mediamente assiste dai sessanta agli ottanta pazienti al giorno, eppure non può disporre più di diciotto infermieri. Due operatori sanitari sono a turno fisso, mentre tre a turno variabile per garantire la presenza di almeno cinque parasanitari in turno di lavoro. Tuttavia alcuni di loro sono in stato di malattia a lungo corso e il peso della loro mancanza si sente. Il perosnale sanitario viene completato da sei operatori socio-sanitari e sette medici, di cui due sono a turno fisso. Tuttavia, ciò non basta a garantire un servizio sanitario completo a queste masse di pazienti che si recano al presidio. «Non è possibile – Si evince dalle proteste del duo Gerardo Liguori e Gerardo Sessa – lasciare ancora chiuso il nuovo Pronto Soccorso di Curteri, unico riferimento sanitario del territorio». L'articolo Mercato San Severino, disagi al Fucito: troppi pazienti e poco personale proviene da L'Occhio di Salerno. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
19/06/2019 zerottonove.it EAV: € 452 Lettori: 1.833 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Ospedale Ruggi, Nuovi traguardi della cardiologia interventistica Ospedale Ruggi, Cardiologia interventistica: realizzato un importante traguardo nel trattamento dei pazienti con fibrillazione atriale cronica ad alto rischio di sanguinamento Salerno– Nella mattina di martedì 18 giugno presso la A.O.U. San Giovanni di Dio e Ruggi di Salerno guidata dal DG Dr Giuseppe Longo è stato realizzato un importante traguardo nel trattamento dei pazienti con fibrillazione atriale cronica ad alto rischio di sanguinamento. In questa categoria di pazienti la necessità di assumere cronicamente la terapia anticoagulante orale, indispensabile per controllare il temibile ictus cerebrale su base cardioembolica, si scontra con la ricorrenza di episodi di emorragia a sede intestinale, genito-urinaria o, con esiti talora devastanti, a sede intracranica. Fino a poco tempo fa, l’unica strategia percorribile era la sospensione del trattamento anticoagulante orale con i rischi conseguenziali. Una rivoluzionaria alternativa a questa inerzia terapeutica è stata la procedura di esclusione della auricola, uno stretto budello a fondo cieco situato nell’atrio sinistro in cui si formano i coaguli da cui si staccano i frammenti che embolizzano nella circolazione sistemica e si rendono responsabili del temibile ictus ischemico. Questa delicata e complessa procedura si effettua per via transcatetere, e non per via chirurgica, e solo nei Laboratori di Cardiologia Interventistica con consolidata esperienza di Interventistica Strutturale; da martedì anche a Salerno è possibile garantire in questi pazienti una solida risposta mediante un trattamento che consiste nel portare, mediante appropriati cateteri, un dispositivo che chiude l’auricola ed impedisce al suo imbocco l’uscita di materiale trombotico. Questa procedura è stata condotta con successo martedì mattina con la partecipazione di tutta la equipe di Cardiologia Interventistica diretta dal Dr Cesare Baldi, in sinergia con il Prof Carmine Vecchione e con il Dr Alberto Gigantino, primario della Cardiologia Ospedaliera ed è stata realizzata dal Dr AntonGiulio Maione come primo operatore, dal dr Rodolfo Citro, per il monitoraggio ecocardiografico, e dal Dr Massimo Simeone per la gestione dell’assistenza anestesiologica. Così a tutta la comunità salernitana viene assicurato, grazie al gruppo della Cardiologia Interventistica, un altro programma di trattamento transcatetere, non chirurgico, che si aggiunge a quelli già operativi da tempo (come il trattamento della Stenosi Aortica critica, della Insufficienza Mitralica severa, della Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
chiusura del difetto Interatriale e del foramen ovale). Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
19/06/2019 mn24.it EAV: € 409 Lettori: 1.433 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Ospedale Ruggi, nuovi traguardi della cardiologia interventistica Nella mattina di martedì 18 giugno presso la A.O.U. San Giovanni di Dio e Ruggi di Salerno guidata dal DG Dr Giuseppe Longo è stato realizzato un importante traguardo nel trattamento dei pazienti con fibrillazione atriale cronica ad alto rischio di sanguinamento. In questa categoria di pazienti la necessità di assumere cronicamente la terapia anticoagulante orale, indispensabile per controllare il temibile ictus cerebrale su base cardioembolica, si scontra con la ricorrenza di episodi di emorragia a sede intestinale, genito-urinaria o, con esiti talora devastanti, a sede intracranica. Fino a poco tempo fa, l’unica strategia percorribile era la sospensione del trattamento anticoagulante orale con i rischi conseguenziali. Una rivoluzionaria alternativa a questa inerzia terapeutica è stata la procedura di esclusione della auricola, uno stretto budello a fondo cieco situato nell’ atrio sinistro in cui si formano i coaguli da cui si staccano i frammenti che embolizzano nella circolazione sistemica e si rendono responsabili del temibile ictus ischemico. Questa delicata e complessa procedura si effettua per via transcatetere, e non per via chirurgica, e solo nei Laboratori di Cardiologia Interventistica con consolidata esperienza di Interventistica Strutturale; da martedì anche a Salerno è possibile garantire in questi pazienti una solida risposta mediante un trattamento che consiste nel portare, mediante appropriati cateteri, un dispositivo che chiudel’auricola ed impedisce al suo imbocco l’uscita di materiale trombotico.Questa procedura è stata condotta con successo martedì mattina con la partecipazione di tutta la equipe di Cardiologia Interventistica diretta dal Dr Cesare Baldi, in sinergia con il Prof Carmine Vecchione e con il Dr Alberto Gigantino, primario della Cardiologia Ospedaliera ed è stata realizzata dal Dr AntonGiulio Maione come primo operatore, dal dr Rodolfo Citro, per il monitoraggio ecocardiografico, e dal Dr Massimo Simeone per la gestione dell’assistenza anestesiologica. Così a tutta la comunità salernitana viene assicurato, grazie al gruppo della Cardiologia Interventistica, un altro programma di trattamento transcatetere, non chirurgico, che si aggiunge a quelli già operativi da tempo (come il trattamento della Stenosi Aortica critica, della Insufficienza Mitralica severa, della Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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19/06/2019 vocedistrada.it EAV: € 254 Lettori: 533 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Salerno, rete oncologica: intesa tra Asl e “Ruggi” | Salerno. Protocollo d’intesa tra l’Asl Salerno e l’azienda ospedaliera “San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona” per la rete oncologica campana. L’Asl Salerno ha aderito a tutti i tredici gruppi oncologici multidisciplinari, coordinati dal direttore del Corpus e dagli oncologi del “Ruggi”. L’azienda sanitaria locale ha proposto come unità operative chirurgiche da considerare nella rete oncologica quelle di: Urologia dell’ospedale di Nocera Inferiore, per i Percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali urologici (rene, prostata, vescica); Chirurgia di Pagani, per il Pdta colon-retto, con l’impegno a collaborare come equipe comune con l’unità ospedaliera di Chirurgia dell’ospedale di Eboli a causa della peculiare orografia del territorio; Neurochirurgia dell’ospedale di Nocera Inferiore per quanto riguarda il Pdta Snc/testa-collo. L’Asl Salerno e l’ospedale “Ruggi” si impegnano a incrementare anche le attività chirurgiche delle unità ospedaliere impegnate nella rete oncologica del 20 percento e, in ogni caso, a raggiungere nel triennio i valori soglia previsti dal tavolo tecnico. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
19/06/2019 dentrosalerno.it EAV: € 276 Lettori: 433 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Salerno: nuovi traguardi cardiologia interventistica Nella mattina di martedì 18 giugno presso la A.O.U. San Giovanni di Dio e Ruggi di Salerno guidata dal DG Dr Giuseppe Longo è stato realizzato un importante traguardo nel trattamento dei pazienti con fibrillazione atriale cronica ad alto rischio di sanguinamento. In questa categoria di pazienti la necessità di assumere cronicamente la terapia anticoagulante orale, indispensabile per controllare il temibile ictus cerebrale su base cardioembolica, si scontra con la ricorrenza di episodi di emorragia a sede intestinale, genito-urinaria o, con esiti talora devastanti, a sede intracranica. Fino a poco tempo fa, l’unica strategia percorribile era la sospensione del trattamento anticoagulante orale con i rischi conseguenziali. Una rivoluzionaria alternativa a questa inerzia terapeutica è stata la procedura di esclusione della auricola, uno stretto budello a fondo cieco situato nell’ atrio sinistro in cui si formano i coaguli da cui si staccano i frammenti che embolizzano nella circolazione sistemica e si rendono responsabili del temibile ictus ischemico. Questa delicata e complessa procedura si effettua per via transcatetere, e non per via chirurgica, e solo nei Laboratori di Cardiologia Interventistica con consolidata esperienza di Interventistica Strutturale; da martedì anche a Salerno è possibile garantire in questi pazienti una solida risposta mediante un trattamento che consiste nel portare, mediante appropriati cateteri, un dispositivo che chiudel’auricola ed impedisce al suo imbocco l’uscita di materiale trombotico.Questa procedura è stata condotta con successo martedì mattina con la partecipazione di tutta la equipe di Cardiologia Interventistica diretta dal Dr Cesare Baldi, in sinergia con il Prof Carmine Vecchione e con il Dr Alberto Gigantino, primario della Cardiologia Ospedaliera ed è stata realizzata dal Dr AntonGiulio Maione come primo operatore, dal dr Rodolfo Citro, per il monitoraggio ecocardiografico, e dal Dr Massimo Simeone per la gestione dell’assistenza anestesiologica.Così a tutta la comunità salernitana viene assicurato, grazie al gruppo della Cardiologia Interventistica, un altro programma di trattamento transcatetere, non chirurgico, che si aggiunge a quelli già operativi da tempo (come il trattamento della Stenosi Aortica critica, della Insufficienza Mitralica severa, della chiusura del difetto Interatriale e del foramen ovale). Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
20/06/2019 Pagina 15 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia Ospedale, brandine e niente letti nei reparti (m.c.) All'Asl di Salerno non mancano solo medici, infermieri e operatori socio- sanitari: nel reparto di Medicina generale- Gastroenterologia dell'ospedale Umberto I di Nocera inferiore non ci sono neanche i letti. Usano le brandine nell'unità operativa e a denunciarlo è il segretario territoriale del sindacato degli infermieri Nursind, Biagio Tomasco , che ha scritto una nota ai vertici del presidio. Il sindacalista parla di «costante presenza di degenti barellati, cosa disdicevole di per sé, ma anche foriera di rischi clinici per gli operatori e gli assistiti». Secondo legge, commenta Tomasco, i vertici del presidio sono i diretti responsabili «della sicurezza sui luoghi di lavoro e delle condizioni precarie in cui lavorano i dipendenti dell'ospedale, oltre che del disagio patito dai degenti, in particolar modo nella Medicina generale - Gastroenterologia ». Secondo il sindacalista è una scelta, quella delle barelle, non accettabile anche se nei corridoi del presidio la giustificazione più frequente è che «i pazienti preferirebbero essere ricoverati in barella pur di rimanere a Nocera e non emigrare negli ospedali limitrofi ». Di qui la richiesta del sindacalista di garantire un adeguato ricovero ai pazienti trasferendoli in ospedali che offrano condizioni dignitose. «Occorre garantite la sicurezza dei lavoratori e dei pazienti, trasferendoli magari all'interno del Dipartimento di Nocera, Scafati e Pagani - scrive il sindacalista - o verso altri nosocomi sia aziendali sia extra aziendali». Inoltre a ogni assistito del reparto non coincide la dotazione di un erogatore d'ossigeno e se dovesse occorrere a tutti i degenti, sarebbe un serio problema oltre che un rischio per il paziente. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
20/06/2019 Pagina 14 EAV: € 593 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania "La Neurochirurgia del Cardarelli ieri, oggi e...domani" OGGI IL CORSO NEL NOSOCOMIO PIÙ GRANDE DEL SUD NAPOLI."La Neurochirurgia del Cardarelli. Ieri, oggi e...domani". Questo il titolo del corso di aggiornamento che si terrà oggi all' ospedale Cardarelli curato dal professor Pasquale Caiazzo. Il corso è riservato a 90 partecipanti che si sono iscritti e riceveranno 7 crediti formativi. L' appuntamento è alle 8,3' quando le autorità daranno il loro saluto all' incontro. Sono previsti gli interventi di Anna Iervolino, commissario del Cardarelli, del presidente dell' ordine dei Medici Silvestro Scotti e del governatore della Campania Vincenzo De Luca. L' incontro è diviso in tre sessioni e terminerà intorno alle 17. Il percorso va dal fondatore e Caposcuola della Neurochirurgia a Napoli , il professor. Francesco Castellano, che sarà "raccontato" dal professor De Bellis e da un filmato, fino all' attualità operativa nelle diverse accezioni che saranno illustrate da un team di specialisti Si guarderà anche alle innovazioni sul futuro della ricerca , della diagnostica e della assistenza, con la relazione del dottor De Marinis. Di particolare rilievo il tema della "diagnostica interventistica" che avrà come relatore il professor Muto. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
20/06/2019 Pagina 33 EAV: € 2.339 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania «Io, mantovano, guarito dal pool del San Leonardo» L' anno scorso sono stati quasi un milione i pazienti che sono partiti per farsi curare in un' altra regione, soprattutto da Sud a Nord. Ma quello di R.P., 52 anni è un viaggio della speranza al contrario. Un viaggio che da Mantova lo ha portato a trovare l' eccellenza medica a Castellammare. È qui, all' ospedale San Leonardo dell' Asl Napoli 3 Sud, che il dottor Francesco Bianco ha preso in cura il 52enne garantendogli la rimozione di un cancro al colon retto. «All' inizio cercavo una struttura che potesse garantirmi il meglio ma l' operazione che mi proponevano non mi convinceva. Poi ho capito che dovevo cercare la persona e solo per un caso fortuito ho conosciuto il dottor Bianco - spiega il paziente - attraverso un medico di base napoletano in servizio a Mantova, con un collega di Nottingham sono venuto a conoscenza del lavoro del dottor Bianco. E grazie all' aiuto di una mia amica giornalista l' ho contattato». Comincia così uno scambio di mail tra il paziente e il medico, all' epoca in servizio al Pascale. «Non ero convinto, ho impiegato del tempo per decidermi. Ma ora sto bene, sono in via di guarigione e presto riprenderò la mia vita normale. Intanto, dato che questo intervento mi ha risparmiato molti mesi di convalescenza, ora mi godo la città. Posso dire che qui ho trovato una seconda famiglia, soprattutto in ospedale». maria elefante © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
20/06/2019 Pagina 32 EAV: € 5.175 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania «Sanità, ritorno alla normalità o denuncio tutti» LA SFIDA I toni istituzionali del giorno prima sono subito archiviati. Perché De Luca parte, ancora una volta, all' attacco del premier e dell' esecutivo se non gli verranno ridati i poteri ordinari sulla sanità. Appena qualche ora dopo la partenza di Conte che due giorni fa è stato a Napoli. «Ieri il presidente del Consiglio ha detto vediamoci. Vediamoci a Roma dal Papa, dove - attacca il governatore - diavolo vuoi tu basta che la facciamo finita. Se a luglio non si pone fine al commissariamento, io denuncio Conte, Tria e il ministro della Salute per abuso d' atto d' ufficio». L' ATTACCO «Andremo per ragioni di cortesia a parlare con il premier dopodiché il nostro auspicio è che a luglio si chiuda questo capitolo decennale altrimenti la Regione si difenderà sul piano penale e amministrativo - attacca ieri mattina al Cto - nel senso che considera il permanere di questa situazione un abuso d' atto d' ufficio e ricorreremo alla Corte costituzionale oltre che ai Tribunali amministrativi. Non accetteremo più neanche un minuto di commissariamento perché non c' è più nessun motivo oggettivo». «Basta con questo ricatto politico visto che non c' è alcuna questione di merito», aggiunge ancora chiarendo come «per quella data non dobbiamo dare nessun pretesto a Roma su anche un euro di disavanzo e mantenere rigorosamente i parametri». Minaccia di denunce e ricorsi che l' ex sindaco di Salerno ha fatto più volte in questi mesi senza che dall' esecutivo sia arrivato mai il via libera. Anzi. Tra il possibilismo della Lega disposta anche a far rientrare la Campania nel regime ordinario e le barricate dei grillini, a cominciare dal ministero della Sanità, che non ne vogliono affatto sapere. LE REGIONI E De Luca ne ha anche per le Regioni del Nord. «Mi pare che sia del tutto evidente che c' è un blocco di interessi territoriali, che riguarda la Lombardia, l' Emilia, il Veneto, che riguarda gran parte della sanità nazionale che trova perfino conveniente l' equilibrio finanziario che è in atto nel nostro Paese. Noi - continua De Luca - dobbiamo essere rigorosi ma dobbiamo pretendere che la sfida Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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