Unione della Romagna Faentina - giovedì, 28 febbraio 2019 - Unione Romagna Faentina

Pagina creata da Margherita Gori
 
CONTINUA A LEGGERE
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 28 febbraio 2019 - Unione Romagna Faentina
Unione della Romagna Faentina
    giovedì, 28 febbraio 2019
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 28 febbraio 2019 - Unione Romagna Faentina
Unione della Romagna Faentina
                                                     giovedì, 28 febbraio 2019

Prime Pagine

 28/02/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna
 Prima pagina del 28/02/2019                                                                                                        4

 28/02/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
 Prima pagina del 28/02/2019                                                                                                        5

Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

 28/02/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49
 Prima pagina Faenza-Lugo                                                                                                           6

 28/02/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50
 Società svuotate, in 10 nei guai                                                                                                   7

 28/02/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50
 I bambini festeggiano il Carnevale con le volontarie                                                                               8

 28/02/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50
 Scontro fra bici, donna finisce al Bufalini                                                                                        9

 28/02/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50
 Rettifica Nelle scuole il Calandari di Burdel                                                                                  10

 28/02/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50
 C. Bolognese Budini, chiude la mostra                                                                                              11

 28/02/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50
 Via Saviotti Il carnival' al centro sociale Borgo                                                                              12

 28/02/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 51
 Incendio, quattro intossicati                                                                                                  13

 28/02/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 51
 «Ruota panoramica? No grazie» Ecco la raccolta firme                                                                           14

 28/02/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 69
 «In Coppa ognuno di noi darà il massimo»                                                                                       15

Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

 28/02/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 1
 Prima Pagina                                                                                                                   16

 28/02/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 43
 «E' stato terribile, ci ha svegliati il bambino il corridoio era tutto invaso dal fumo»                                        17

 28/02/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 43
 Bambini delle elementari in visita alla caserma dei carabinieri                                                                18

 28/02/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 43
 "Faentino lontano" e "Faentino sotto la torre": assegnate le onorificenze                                                      19

 28/02/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 44                                               MICHELE DONATI
 Ruota panoramica: una petizione per dire di no                                                                                 20

 28/02/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 26                                                 LAURA GIORGI
 I territori del Sangiovese L' anteprima di una rinascita                                                                       21

 28/02/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 27                                                 LAURA GIORGI
 «I marchi territoriali valgono di più per la promozione dei nostri vini»                                                       22

 28/02/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 30                                                GIORGIA CANALI
 Si riaccendono i "lumi di marzo" e la tradizione dei sapori                                                                    23

 28/02/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 22                                            MATTEO MISEROCCHI
 Ecco Poggiali, un coach molto speciale per il "Gresini"                                                                        24

 28/02/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 33                                             FRANCESCA ANGELI
 L'Infinity Bio Faenza sa sempre rialzarsi Sabato arriva Palermo                                                                25

                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019                 Pagina 2
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 28 febbraio 2019 - Unione Romagna Faentina
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 28/02/2019   Il Sole 24 Ore Pagina 2                                                                      Davide Colombo
 Quota «100», a fine marzo già metà platea attesa nel 2019                                                                   26

 28/02/2019   Il Sole 24 Ore Pagina 39                                                                   Giampiero Falasca
 Clausole sociali limitate dalla libertà organizzativa                                                                       27

 28/02/2019   Italia Oggi Pagina 33
 Anticipato il fondo solidarietà                                                                                             28

 28/02/2019   Italia Oggi Pagina 33
 Riforma Tuel, governatori al tavolo                                                                                         29

                                             Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019               Pagina 3
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 28 febbraio 2019 - Unione Romagna Faentina
[ § 1 § ]

     giovedì 28 febbraio 2019
                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna

                                        Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019   Pagina 4
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 28 febbraio 2019 - Unione Romagna Faentina
[ § 2 § ]

            giovedì 28 febbraio 2019
                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)

                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019   Pagina 5
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 28 febbraio 2019 - Unione Romagna Faentina
[ § 1 3 5 1 5 7 1 9 § ]

                          giovedì 28 febbraio 2019
                          Pagina 49

                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                            Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Prima pagina Faenza-Lugo

                          Prima pagina Faenza-Lugo

                                                        Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019   Pagina 6
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 28 febbraio 2019 - Unione Romagna Faentina
[ § 1 3 5 1 5 7 1 7 § ]

                          giovedì 28 febbraio 2019
                          Pagina 50

                                                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Società svuotate, in 10 nei guai
                          Chiesto il rinvio a giudizio anche per noto immobiliarista manfredo

                          LA GUARDIA di Finanza lo aveva bloccato tra l' aeroporto di Bologna e
                          casa sua a Faenza nell' ambito di un' articolata indagine per bancarotta.
                          Ora per l' immobiliarista 53enne Stefano Gentilini, è arrivata la richiesta di
                          rinvio a giudizio. Lo stesso vale per altre 10 persone, tutte rimaste
                          sempre a piede libero. Gentilini invece a inizio dicembre 2013 era stato
                          fermato. Il gip poi non aveva convalidato escludendo il pericolo di fuga:
                          aveva però ritenuto che in quel momento l' uomo dovesse ugualmente
                          restare in carcere per pericolo di reiterazione del reato e di inquinamento
                          delle prove.
                          Gentilini è stato tirato in ballo come amministratore unico fino al 2008 e
                          poi come presidente del cda fino al fallimento datato febbraio 2013 della
                          Im.gest srl. Secondo l' accusa (pm Lucrezia Ciriello), c' era lui al centro
                          sia di ingenti distrazioni di danaro che del presunto sistema creato ai
                          danni di ignari consumatori. Secondo le verifiche delle Fiamme Gialle
                          funzionava così: gli acconti versati dai clienti per acquistare immobili,
                          sparivano per essere dirottati nei conti di altre società. Così le casse si
                          svuotavano e con il fallimento, gli investitori si erano ritrovati senza nulla
                          in mano: né la casa né la caparra.
                          Ieri mattina davanti al gup Andrea Galanti, è partita l' udienza preliminare:
                          nove aspiranti acquirenti di case mai consegnate, si sono costituiti parte
                          civile con gli avvocati Nicola Montefiori e Paolo Bontempi.
                          Tema principale dell' udienza, l' eventuale riunione del procedimento con altri quattro fascicoli tuttora aperti sempre nei
                          confronti di Gentilini e di alcuni degli altri imputati. Dato che il processo più vicino era già stato fissato per inizio
                          marzo sempre davanti al gup Galanti, il giudice ha scelto di aggiornare l' udienza proprio in quella data per valutare se
                          accogliere o meno l' istanza di riunione. Altri tre fascicoli risultano invece ancora in fase di indagine preliminare.
                          PER QUANTO riguarda quello principale, Gentilini è accusato di avere favorito alcuni creditori a discapito di altri.
                          Nella lista ci sono sia liberi professionisti che titolari di ditte del settore. Tra gli addebiti mossi, figura pure quello di
                          avere distratto oltre a danaro anche attrezzatura varia da cantiere come martelli demolitori, motogeneratori,
                          smerigliatrici, inchiodatrici, veicoli e perfino una gru per un totale di diverse decine di migliaia di euro.
                          Il 53enne deve rispondere pure di truffa per avere presumibilmente indotto in errore potenziali compratori di case
                          facendosi consegnare ingenti caparre poi perdute in seguito al fallimento societario. Nella lista dei reati ipotizzati,
                          troviamo infine l' emissione di fatture per operazioni inesistenti per evadere le imposte. L' indagine vedeva in totale 12
                          accusati: uno, di Brisighella, ha già patteggiato; mentre l' ultimo è morto.
                          a.col.
                          © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019                  Pagina 7
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 28 febbraio 2019 - Unione Romagna Faentina
[ § 1 3 5 1 5 7 1 4 § ]

                          giovedì 28 febbraio 2019
                          Pagina 50

                                                            Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          'CONDOMINIO SOCIALE' NEL COMPLESSO DI VIA FORNARINA TANTE ATTIVITÀ PER L'
                          AGGREGAZIONE

                          I bambini festeggiano il Carnevale con le volontarie

                          NEI GIORNI scorsi la sala condominiale di via Fornarina 10, nel
                          complesso di proprietà dell' Asp, si è svolta una piccola festa di carnevale
                          per i bambini, figli delle famiglie che abitano i palazzi recentemente
                          rinnovati, quello che una volta, con un termine non esattamente edificante
                          veniva individuato come l' ex Casbah di Faenza. Con l' intervento portato
                          a compimento dall' Asp le palazzine sono rinate.
                          Al loro interno hanno trovato posto sia persone assegnatarie di
                          appartamenti ad edilizia popolare che inquilini con affitti calmierati.
                          Ci sono poi alcune parti comuni, come per l' appunto la sala condominiale
                          che di volta in volta può trasformarsi e ospitare diverse attività, insomma
                          un luogo di aggregazione fondamentale per il progetto.
                          Tra i volontari che lavorano a diversi progetti c' è anche Sofia Khalil,
                          residente di una degli appartamenti. «Assieme ad altre due residenti Anna
                          Cassinelli e Selsy Mendez, stiamo portando avanti tanti piccoli progetti
                          che possano far diventare questo luogo, un' area per tutti e dove poter
                          vivere promuovendo l' integrazione e la convivenza. Oltre alle feste che
                          organizziamo, comprese quelle di compleanno dei bambini che abitano
                          con le famiglie, abbiamo messo in piedi un servizio di aiuto ai compiti,
                          laboratori didattici e uno spazio giochi.
                          In totale sono una trentina i bambini di tutte le nazionalità che affollano i
                          nostri spazi e si sviluppa un bel clima 'internazionale' e noi cerchiamo di stimolarli su diversi temi, dall' ambiente al
                          sociale». Oltre ai bimbi c' è poi chi si occupa anche delle parti verdi comuni. Anche in questo caso alcuni residenti si
                          occupano del giardinaggio e di tenere puliti i cortili.
                          Antonio Veca © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019               Pagina 8
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 28 febbraio 2019 - Unione Romagna Faentina
[ § 1 3 5 1 5 7 2 0 § ]

                          giovedì 28 febbraio 2019
                          Pagina 50

                                                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          L' INCIDENTE IERI SULLA ROTATORIA DI VIA FRATELLI ROSSELLI

                          Scontro fra bici, donna finisce al Bufalini

                          INCIDENTE ieri mattina nella rotatoria di via Fratelli Rosselli.
                          Una donna 54enne è stata ricoverata all' ospedale Bufalini di Cesena.
                          L' episodio è avvenuto attorno alle 8.30. Secondo una prima ricostruzione
                          da parte degli agenti della polizia locale dell' Unione, intervenuti sul posto
                          per i rilievi, sembra che la donna si trovasse in sella alla sua bicicletta e si
                          sarebbe scontrata contro un' altra due ruote.
                          Uno scontro che ha fato perdere l' equilibrio ed è caduta malamente sul
                          selciato. Scattato l' allarme sul posto due mezzi di Romagna Soccorso.
                          La donna dopo una prima valutazione da parte del personale medico al
                          pronto soccorso Manfredo, è stato deciso il trasferimento al Trauma
                          Center Bufalini di Cesena.

                                                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019   Pagina 9
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 28 febbraio 2019 - Unione Romagna Faentina
[ § 1 3 5 1 5 7 2 1 § ]

                          giovedì 28 febbraio 2019
                          Pagina 50

                                                         Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                  Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Rettifica Nelle scuole il Calandari di Burdel

                          NELL' ARTICOLO apparso ieri sul Calendario delle scuole Pirazzini e
                          Tolosano abbiamo impropriamente usato il nome 'Luneri di Burdèl'. Il
                          Luneri in realtà indica solo il 'Luneri di Smèmbar'.
                          Quello delle scuole è il Calanderi di Burdel.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019   Pagina 10
[ § 1 3 5 1 5 7 1 6 § ]

                          giovedì 28 febbraio 2019
                          Pagina 50

                                                         Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                  Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          C. Bolognese Budini, chiude la mostra

                          ULTIMI giorni per visitare la mostra di ceramiche sonore firmate
                          Gianfranco Budini nella chiesa di Santa Maria della Misericordia (via
                          Emilia 86/A) a Castel Bolognese. L' esposizione chiude lunedì.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019   Pagina 11
[ § 1 3 5 1 5 7 2 2 § ]

                          giovedì 28 febbraio 2019
                          Pagina 50

                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Via Saviotti Il carnival' al centro sociale Borgo

                          TEMPO di carnevale in borgo. Sabato c' è 'Il carnival' nella capannina del
                          centro sociale Borgo, in via Saviotti 1. La festa, tutta dedicata ai bambini,
                          inizierà alle 15 con giochi, animazioni, trucchi e sorprese. Info: 0546
                          32558.

                                                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019   Pagina 12
[ § 1 3 5 1 5 7 1 5 § ]

                          giovedì 28 febbraio 2019
                          Pagina 51

                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Incendio, quattro intossicati
                          È accaduto in via Fornarina. La palazzina è stata evacuata

                          UNA PALAZZINA è stata evacuata nella tarda serata di martedì in zona
                          Borgo a Faenza. La decisione è stata presa, visto il principio di incendio
                          che si è acceso in seguito all' esplosione di un elettrodomestico in uno
                          degli appartamenti. Quattro persone, due delle quali un bambino e una
                          ragazzina, sono rimaste lievemente intossicate.
                          «HO SENTITO un fragore e dalla finestra si è alzata una colonna di fumo
                          impressionante» racconta uno dei residenti di via Fornarina, proprio a
                          fianco alla Coop del Borgo, dove si è sviluppato il principio di incendio l'
                          altra notte. Il tutto è avvenuto attorno alle 23.30 quando uno scoppio è
                          partito da un appartamento al primo piano della palazzina al civico 96
                          della strada. Immediatamente si è alzata una colonna di fumo,
                          conseguenza di un principio d' incendio. Gli occupanti della casa, che
                          evidentemente dormivano, una famiglia composta da quattro persone,
                          padre, madre con un bambino di dieci anni e una ragazzina di 12, all'
                          improvvisov si sono ritrovati sommersi dal fumo. Scattato l' allarme, sul
                          posto sono arrivati due mezzi dei vigili del fuoco del distaccamento di
                          Faenza oltre a quelli del 118. Con loro è intervenuta anche una pattuglia
                          della Polizia di Stato del commissariato di Faenza e una dei carabinieri
                          del Radiomobile. I pompieri, muniti di autorespiratori, sono entrati nell'
                          appartamento scoprendo la causa delle fiamme, probabilmente un
                          malfunzionamento di un' asciugatrice che, andata in cortocircuito, ha fatto scoccare una scintilla mandando in fumo l'
                          elettrodomestico e innescando l' incendio. Incendio che è stato ben presto domato.
                          Nel frattempo però i vigili del fuoco, con l' aiuto delle forze dell' ordine, hanno fatto evacuare, in via precauzionale, l'
                          intera palazzina di via Fornarina, dove l' acre fumo stava saturando gli ambienti. Dopo alcune ore necessarie per le
                          verifiche del caso e per arieggiare gli ambienti, le famiglie sono potute rientrare. I quattro inquilini sono poi stati
                          accompagnati al pronto soccorso dell' ospedale manfredo per essere sottoposti a una serie di accertamenti. Per
                          fortuna hanno riportato lievi le conseguenze. Pesanti invece i danni all' interno dell' appartamento dove le fiamme
                          hanno intaccato gli arredi della stanza nella quale era collocato l' elettrodomestico, quelli del corridoio e il soffitto in
                          legno.
                          Antonio Veca © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019                Pagina 13
[ § 1 3 5 1 5 7 1 8 § ]

                          giovedì 28 febbraio 2019
                          Pagina 51

                                                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Ruota panoramica? No grazie» Ecco la raccolta firme

                          DOPO la notizia data dal Carlino sulla proposta da parte dell'
                          amministrazione comunale di Faenza di portare per l' autunno di quest'
                          anno una ruota panoramica in piazza della Libertà, tra la fontana
                          monumentale e il loggiato degli Orefici, adesso arriva la petizione per dire
                          no all' installazione, sottoscritta da alcuni faentini, per lo più commercianti
                          del centro storico.
                          L' iniziativa della ruota panoramica, proposta da un imprenditore di
                          attrazioni da luna park del forlivese all' amministrazione, sin da quando è
                          stata diffusa ha acceso un dibattito in città. Infatti l' amministrazione, con
                          il sostegno di parte delle associazioni di categoria dei commercianti e
                          diversi negozianti, è praticamente tutta schierata a favore dell' arrivo della
                          ruota, che dovrebbe rimanere per circa un mese tra settembre e ottobre.
                          Alcuni commercianti sono però nettamente contrari, convinti che la ruota
                          panoramica sia una bruttura assolutamente in contrasto con uno dei
                          salotti buoni della città, e hanno deciso di lanciare una raccolta firme.
                          «Abbiamo saputo dell' ipotesi dell' installazione della ruota panoramica in
                          piazza della Libertà - si legge nel testo della petizione indirizzata al
                          sindaco Giovanni Malpezzi -, un' attrazione alta trenta metri. Chiediamo di
                          impedire questo ennesimo sfregio al centro storico, alla storia e alla
                          cultura di Faenza. Non ci convincono le motivazioni addotte che
                          muoverebbero l' iniziativa, un indimostrabile richiamo turistico con ipotetiche ricadute positive sull' economia. Al
                          contrario siamo convinti che, come dimostrano le esperienze come Argillà, Faenza debba privilegiare un' offerta
                          turistica di qualità legata all' arte, alla storia e alla cultura». Le firme per sottoscrivere la petizione si raccolgono all'
                          edicola Ammirabile (piazza della Libertà), edicola Fantinelli (voltone corso Saffi), Bottega Bertaccini (corso Garibaldi
                          4), tabacchi Baldini (piazza della Libertà 8) e negozio di calzature Dune Buggy (piazza del Popolo 2).
                          © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019                 Pagina 14
[ § 1 3 5 1 5 7 1 3 § ]

                          giovedì 28 febbraio 2019
                          Pagina 69

                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «In Coppa ognuno di noi darà il massimo»
                          Basket serie B Domani inizia a Porto Sant' Elpidio la 'Final Eight': nei quarti la Rekico affronterà Caserta

                          Faenza «MOLTI di noi giocheranno la Coppa Italia per la prima volta e
                          nello spogliatoio comincia già ad esserci davvero tanta adrenalina».
                          Mattia Venucci non vede l' ora di scendere in campo domani, venerdì 1
                          marzo, a Porto Sant' Elpidio nel quarto di finale di Coppa contro la Decò
                          Caserta (palla a due alle 16.15, diretta sul canale You Tube della LNP),
                          una sfida affascinante che permetterà ai Raggisolaris di centrare un altro
                          record.
                          Quella faentina sarà infatti la prima formazione della provincia di
                          Ravenna, in ambito maschile, a giocare questa manifestazione nel terzo
                          campionato nazionale e per l' occasione ci saranno un centinaio di
                          faentini sugli spalti.
                          LE PREMESSE sono dunque delle migliori, nonostante Caserta sia una
                          delle squadre più attrezzate di tutta la serie B. «Ci attende una partita
                          molto stimolante - sottolinea il capitano della Rekico - nella quale
                          affronteremo giocatori abituati a disputare finali e a vincere campionati,
                          ma in gara unica può accadere di tutto e noi daremo il massimo per
                          vincere, questo posso assicurarlo. In queste occasioni chi ha più fame si
                          aggiudica il match e noi ne abbiamo davvero tanta. Poi ci saranno tanti
                          sostenitori faentini sugli spalti che si stanno sempre più immedesimando
                          con il nostro spirito».
                          VENUCCI illustra poi la 'ricetta' per mettere in difficoltà Caserta.
                          «Dovremo buttarci su ogni pallone e lottare dal primo all' ultimo minuto, mettendo in campo grande cattiveria
                          agonistica. Questo atteggiamento sarà fondamentale, poi ci saranno le soluzioni tattiche che abbiamo preparato.
                          Questa Coppa Italia è un motivo d' orgoglio per la società e per Faenza e la vogliamo onorare al meglio».
                          I RAGGISOLARIS hanno già partecipato ad una Final Eight nel 2015, ma era quella della serie C Gold e la compagine
                          faentina uscì in semifinale. In quella squadra c' era Silimbani, unico del roster attuale ad essere stato presente a quell'
                          evento. L' altro giocatore dei Raggisolaris ad aver disputato una Final Eight è Sgobba: nel 2017 partecipò alla finale di
                          Coppa di A1 con Brindisi (uscì al primo turno contro l' Olimpia Milano) e lo scorso anno quella di serie A2 con Biella,
                          dove arrivò fino alla semifinale contro Tortona, vincitrice poi del trofeo. Coach Friso è invece alla quinta
                          partecipazione: tre volte ha giocato quella dell' allora serie B1, vincendola nel 2003 con la FulgorLibertas Forlì, e lo
                          scorso anno quella di B con Barcellona, uscendo nei quarti con Piacenza.
                          Luca Del Favero © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019               Pagina 15
[ § 1 3 5 1 5 7 3 1 § ]

                          giovedì 28 febbraio 2019
                          Pagina 1

                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                               Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Prima Pagina

                          Prima Pagina

                                                            Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019   Pagina 16
[ § 1 3 5 1 5 7 3 2 § ]

                          giovedì 28 febbraio 2019
                          Pagina 43

                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          «E' stato terribile, ci ha svegliati il bambino il corridoio era tutto invaso dal
                          fumo»
                          Fiamme in un appartamento nella notte. L'intera famiglia intossicata in ospedale Il proprietario: «Tutto distrutto. Ora
                          non sappiamo dove andare, spero che qualcuno ci ospiti»

                          FAENZA Paura per un incendio avvenuto la scorsa notte in un
                          appartamento di via Fornarina. La chiamata ai vigili del fuoco è giunta alle
                          23.43 di martedì sera. Sul posto, oltre ai mezzi e agli uomini del
                          distaccamento di Faenza, si sono precipitati anche i soccorsi sanitari e le
                          forze dell'ordine. L'edificio, una palazzina, è stata completamente
                          evacuata per morivi di sicurezza. Al pronto soccorso Per la famiglia
                          coinvolta, residente nell'appartamento al secondo piano, dove ha avuto
                          origine il rogo, composta da padre madre e due figli, è stato necessario il
                          trasporto al pronto soccorso. Tutti i componenti il nucleo famigliare sono
                          stati sottoposti ad accertamenti in seguito ad inalazione di fumi e ad un
                          principio di intossicazione. Nulla di grave alla fine, ma poteva andare
                          molto peggio. Il racconto «Eravamo a letto e siamo stati svegliati
                          all'improvviso dal bambino spiega il proprietario, ancora scosso da
                          quanto accaduto: mia moglie lo ha sentito tossire e ci siamo allarmati. Ci
                          siamo alzati e abbiamo visto il corridoio già invaso dal fumo. E' stato
                          terribile: ci siamo precipitati fuori, abbiamo svegliato tutti. Poi ho dato
                          l'allarme. I danni all'abitazione sono ingenti: è andato tutto distrutto. E
                          adesso abbiamo anche il problema di dove andare, spero che qualcuno ci
                          ospiti. Sono qui con l'architetto, non sarà un lavoro da poco, ripristinare
                          l'agibilità». Le cause Da una prima verifica, l'incendio pare abbia avuto
                          origine da elettrodomestici, probabilmente il cattivo funzionamento di
                          un'asciugatrice, la prima ad essere andata a fuoco. Per domare le
                          fiamme i vigili del fuoco hanno lavorato fino all '1.20. Solo l'appartamento
                          coinvolto ha subito danni agli intonaci e agli arredi: è stato quindi
                          dichiarato momentaneamente inagibile e dovrà essere sottoposto a
                          opere di ristrutturazione prima di tornare ad essere abitato. Nessuna conseguenza per gli altri condomini che sono
                          potuti rientrare al termine dell'intervento.

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019              Pagina 17
[ § 1 3 5 1 5 7 2 5 § ]

                          giovedì 28 febbraio 2019
                          Pagina 43

                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Bambini delle elementari in visita alla caserma dei carabinieri
                          FAENZA Nell' ambito del progetto "La cultura della legalità" promosso
                          dall' Arma dei carabinieri, due classi delle scuole elementari della
                          Fondazione Marri-Sant' Umiltà hanno visitato la caserma della compagnia
                          manfreda di via Giuliano Da Maiano. Gli scolari, accompagnati dalle
                          insegnanti, sono stati ricevuti dal comandante, il capitano Antonietta
                          Petrone, e dai suoi militari, che hanno illustrato il lavoro e il ruolo del
                          carabiniere, l' importanza del numero unico di emergenza, il 112. Ai
                          bambini è stata illustrata l' importanza della centrale operativa, dove
                          arrivano le chiamate di emergenza per essere poi assegnate alle pattuglie
                          sul territorio.
                          Una delle tappe preferite è stata la visita all' autoradio dove gli scolari
                          hanno potuto mettersi al volante di uno dei mezzi in dotazione all' Arma.
                          Era presente, tra gli altri, anche il comandante della stazione forestale di
                          Brisighella, che ha illustrato l' importanza del loro lavoro a tutela dell'
                          ambiente e le immagini di alcune specie animali protette presenti nelle
                          nostre zone naturali.
                          La visita si è poi conclusa con la foto ricordo di gruppo.
                          «Gli incontri che organizziamo-ha commentato il comandante Antonietta
                          Petrone - hanno l' intento di avvicinare la figura degli operatori delle forze
                          dell' ordine, e dei carabinieri in particolare, ai bambini affinché
                          percepiscano il nostro lavoro in senso positivo oltre a sensibilizzarli alla
                          cultura della legalità. Nelle prossime settimane proseguiremo con gli
                          incontri con altri studenti ma anche con le associazioni e i centri sociali
                          perché il compito dell' Arma è anche quello di prossimità alla
                          cittadinanza».

                                                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019   Pagina 18
[ § 1 3 5 1 5 7 2 3 § ]

                          giovedì 28 febbraio 2019
                          Pagina 43

                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          "Faentino lontano" e "Faentino sotto la torre": assegnate le onorificenze

                          FAENZA La giunta comunale, preso atto delle valutazioni del "Comitato
                          del Faentino Lontano" in merito alle candidature presentate, ha assegnato
                          le onorificenze del "Faentino lontano" e del "Faentino sotto la torre" per l'
                          anno 2019.
                          Il primo riconoscimento è andato a Giuliano Ortelli, mentre il secondo a
                          Cesare Donati.
                          Ortelli, nato a Faenza il 16 febbraio del 1933, attualmente vive a Bollate
                          (Milano). Ha lavorato per la Montedison, per la Duco, per la Max Meyer
                          Vernici di Milano, poi alla Veneziani di Trieste.
                          Nel 1982 il presidente Sandro Pertini gli conferisce il titolo di "Cavaliere
                          della Repubblica" per meriti acquisiti sul lavoro.
                          Donati è nato a Faenza nel 1937. Ha lavorato come cuoco perle Ferrovie
                          dello Stato, per l' ospedale Sant' Orsola di Bologna, per l' Ausl di Faenza
                          e comprensorio, e per la Gemos, diventandone anche direttore generale.
                          Molto il tempo dedicato al volontariato, diventando anche presidente del
                          centro sociale Laderchi.
                          La cerimonia di consegna dei premi è in calendario per domenica 23
                          giugno, al teatro comunale Masini.

                                                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019   Pagina 19
[ § 1 3 5 1 5 7 2 9 § ]

                          giovedì 28 febbraio 2019
                          Pagina 44

                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Ruota panoramica: una petizione per dire di no
                          l primi firmatari: «A preoccuparci è soprattutto la sicurezza Vantaggi indimostrabili, si rischia che la piazza venga
                          deturpata»

                                                                                                                               MICHELE DONATI
                          FAENZA L' ipotesi di collocare temporaneamente una ruota panoramica
                          in piazza della Libertà registra la dura opposizione di uno schieramento di
                          commercianti del centro storico, che ha deciso di manifestare il proprio
                          disappunto nei confronti dell' amministrazione comunale organizzando
                          una petizione per dire no alla struttura.
                          Il progetto La ruota, alta trenta metri, dovrebbe essere posizionata tra fine
                          settembre e inizio novembre davanti a fontana e duomo: come affermato
                          dall' assessore Domizio Piroddi, l' iniziativa, che ha incassato l'
                          approvazione della giunta, è volta anche ad un rilancio turistico e
                          commerciale della zona. «Vantaggi indimostrabili - commenta Renzo
                          Bertaccini, proprietario della bottega -libreria in corso Garibaldi - anzi c' è
                          il rischio che la piazza venga deturpata. L' iniziativa ci è sembrata fin da
                          subito bizzarra. Piroddi ha affermato che la proposta è venuta da un
                          imprenditore di Cesenatico ma, quando serve, è necessario che gli
                          amministratori sappiano rifiutare».
                          La visuale e i rischi I contrari ritengono pessima la scelta della posizione,
                          e non solo perché il panorama godibile dalla ruota si limiterebbe alla
                          distesa, affascinante ma forse a lungo andare ripetitiva, dei tetti manfredi:
                          «A preoccuparci è soprattutto la sicurezza - afferma Giovanna
                          Todeschini, prima firmataria della petizione e proprietaria insieme al
                          marito Vito Ammirabile dell' edicola di fronte al duomo -. Ricordo che nel
                          2013 ci fu detto che la nuova pavimentazione della piazza era
                          particolarmente fragile, mi chiedo come sia possibile oggi pensare di
                          installare una ruota panoramica».
                          Meglio altre iniziative La sicurezza è una criticità anche secondo
                          Bertaccini: «L' impianto del centro storico è antico, non prevede interventi devastanti come questo. Faenza è inoltre
                          ricchissima di cavità sotterranee come ipogei e gallerie e si regge su un equilibrio delicatissimo. Una struttura di trenta
                          metri graverebbe su un terreno fragile. C' è poi il problema delle vie di fuga: insomma, se proprio si vuole installare
                          una ruota bisogna trovare una zona adatta, ma siamo convinti che, come dimostrano gli ultimi dati sulle presenze
                          turistiche nella nostra città e le esperienze come Argillà, Faenza debba privilegiare una offerta di Divisioni in città La
                          questione ha comunque generato una netta spaccatura in città: «Abbiamo proposto un questionario ai commercianti
                          del centro - spiega Chiara Venturi, referente della Confesercenti - ed è emersa una polarizzazione fra chi è molto
                          favorevole e chi, invece, decisamente contrario». La petizione al momento si può firmare presso Edicola Ammirabile,
                          Edicola Fantinelli, Bottega Bertaccini, Tabacchi Baldini e Dune Buggy Calzature.

                                                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019               Pagina 20
[ § 1 3 5 1 5 7 2 8 § ]

                          giovedì 28 febbraio 2019
                          Pagina 26

                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          ANTEPRIMA "VINI AD ARTE A FAENZA"

                          I territori del Sangiovese L' anteprima di una rinascita
                          Dodici sottozone raccontano le peculiarità di Sangiovesi molto diversi fra loro che i produttori romagnoli sempre più
                          sanno raccontare nella loro integrità di frutto

                                                                                                                                 LAURA GIORGI
                          FAENZA Ci sono diverse buone notizie per il Sangiovese romagnolo. La
                          prima è che un decennio di strada sulla via dell' identificazione dei territori
                          attraverso la definizione delle dodici sottozone di produzione identificate
                          dal 2011 nel disciplinare sta dando finalmente i primi frutti. Ricordare le
                          degustazioni di Sangiovese di Romagna anche solo di una decina di anni
                          fa e confrontarle con quello che si è offerto al palato dei degustatori a
                          Faenza il 16 e 17 febbraio scorsi a "Vini ad Arte" fa apprezzare una
                          considerevole differenza: due esperienze che sembrano lontane ere
                          geologiche. Ed è proprio la consapevolezza della ... geologia che ha
                          segnato il passo. Consentire ai territori di entrare in bottiglia per poi
                          uscirne nel bicchiere in maniera via via sempre più riconoscibile, sta
                          permettendo al Sangiovese quella crescita non facile, persino più dura su
                          un mercato nazionale egemonizzato dai "cugini" toscani, che
                          internazionale. Ovvio, ci sono ancora bottiglie da sfrondare di legni
                          abusati e ancora troppo opprimenti, ma quello che conta è che la
                          consapevolezza di una identità è diventato un obiettivo comune, e c' è da
                          credere che continuando su questa strada, per la quale il Consorzio vini di
                          Romagna sta lavorando, diventerà presto anche patrimonio comune
                          diffuso.
                          Le molte facce del Sangiovese A Faenza è stato possibile assaggiare
                          122 vini. Ci concentriamo sul Sangiovese espressione di tre annate molto
                          differenti, 2018, 2017 e 2016, e basiamo la lettura proprio su una
                          scansione per territori per cogliere le peculiarità di ciascuna. I Sangiovesi
                          insomma non sono tutti uguali, oggi lo sappiamo meglio, ma siamo anche
                          in grado di collocarli nella mappa della Romagna in base a caratteristiche
                          precise dei terreni su cui crescono. Eccole le 12 micro zone: Serra caratterizzata da argilla rossa e calcare nelle parti
                          più montuose; Brisighella dove la vite affonda in terreni di argilla, calcare e gessi; Marzeno appena sopra Faenza,
                          anche qui con terreni di argilla e calcare. Si sale poi a Oriolo: argille dilavate, ferrose e sabbie. Modigliana, la meno
                          vitata fra le cinque sottozone faentine, ma che grazie anche a una recente narrazione ad effetto ha guadagnato
                          sempre più punti, ma deve l' eleganza e la sapidità dei suoi vini all' altitudine e a un terreno in prevalenza di marne e
                          arenarie. Poi si passa la Forlivese Castrocaro, una sottozona non uniforme, fatta a tratti di terreni argillosi e calanchi
                          meno fertili alternati a spungone. Predappio sta volando alto coi suoi sangiovesi a u n tempo carichi di frutto e
                          mineralità che deriva dai che vanno dalle sabbie plioceni che allo spungone. Ma è in quel di Bertinoro che il suolo di
                          matrice tufaceo argillosa favoriscono il vitigno. Meldola è la piccola area chiusa fra Predappio e Bertinoro e oggi
                          produce poco, tre le sotto zone del Cesenate: Cesena, con suoli pluviali, Longiano (sabbia e argilla), San Vicinio. E
                          mentre in bottiglia i sangiovesi romagnoli migliorano, nel contempo la strada per l' identità è intrapresa.

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019               Pagina 21
[ § 1 3 5 1 5 7 2 4 § ]

                          giovedì 28 febbraio 2019
                          Pagina 27

                                                        Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                        Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          «I marchi territoriali valgono di più per la promozione dei nostri vini»

                                                                                                                                       LAURA GIORGI
                          FAENZA «Promuoversi con marchi territoriali, e non più per singole
                          aziende, ha un valore più alto e permette alla Romagna una
                          comunicazione più longeva». Francesco Bordini, enologo, oggi segue
                          dieci cantine in Romagna, più altre quattro in Italia e una persino in
                          Turchia, la sua "casa madre" è Villa Papiano in quel di Modigliana.
                          È stato fra i primi a parlare di sottozone del Sangiovese.
                          Arrivare alla modifica del disciplinare con l' introduzione delle sottozone
                          del Sangiovese in Romagna è stato un lavoro lungo e a tratti controverso.
                          «Se ne è cominciato a parlare nel 2008/9. Contribuì molto alla riflessione
                          un articolo di Giorgio Melandri e Fabio Giavedoni su "Gambero Rosso"
                          che parlava dei terreni del Sangiovese. La sotto zona crea di per sé
                          curiosità nel consumatore e ha un effetto a caduta su tutti i produttori di
                          quell' area. Certo, sono serviti compromessi, però qui si partiva da una
                          situazione poco strutturata, sarebbe stato più difficile farlo ad esempio in
                          Toscana. Ormai anche i produttori più scettici, che magari finora non
                          rivendicavano la dicitura, si stanno accorgendo che questa strada
                          produce riscontri anche economici».
                          Puntare sui territori ha innegabilmente modificato il modo di lavorare in
                          cantina. «Ancora intorno al 2010 i Sangiovesi romagnoli erano tutta
                          potenza e legno e questo appiattiva la diversità che invece qui c'è.
                          Portare in primo piano i territori ha consentito di alleggerire i vini e fare
                          emergere le peculiarità. Certo servono sottozone con almeno 5/6
                          produttori attivi affinché si possa apprezzare uno stile». Cosa succederà
                          proseguendo su questa strada? «Si capirà sempre meglio quali sono le
                          vocazioni delle aree: fruttati e fragranti senza affinamenti lunghi in legno
                          per la prima fascia fra la via Emilia e la collina, mentre la mineralità e l'austerità l'andremo a cercare nei vini dei territori
                          più alti, ma non dappertutto. Credo che mano a mano che le sottozone matureranno potranno frazionarsi
                          ulteriormente e arriveremo ad avere i Cru anche in Romagna». Quanto al mercato, che chance ha la Romagna oggi
                          dopo tutto questo lavoro? «Il gusto si sta liberando della voglia di residui zuccherini e morbidezza a tutti i costi, ma
                          ama il frutto. E questa è una buona notizia per la Romagna. Non esiste però più un gusto internazionale, anche
                          all'estero il vino italiano deve parlare sempre più di territorio». Però la Romagna soffre ancora sul mercato nazionale.
                          «Se c'è una cosa che funziona in questo momento è il fatto che l'Emilia Romagna tutta insieme viaggia forte come
                          territorio enogastronomico. Deve quindi essere veicolata come un pacchetto complessivo, ma bisogna anche
                          rimboccarsi le maniche e trovare grandi ambasciatori che sappiano argomentare bene e raccontare i territori».

                                                                     Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019                  Pagina 22
[ § 1 3 5 1 5 7 3 0 § ]

                          giovedì 28 febbraio 2019
                          Pagina 30

                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Si riaccendono i "lumi di marzo" e la tradizione dei sapori
                          Nelle aie, nei campi e nelle cascine di campagna si accendono i lumi propiziatori accompagnati da cibi e balli

                                                                                                                               GIORGIA CANALI
                          RAVENNA Tornano i fuochi "magici" contadini, che celebrano l' arrivo
                          della primavera. Non una, ma tante feste per celebrare l' antica tradizione
                          contadina di accendere fuochi propiziatori per salutare la primavera e
                          invocare un' annata favorevole per il raccolto nei campi, lasciando all'
                          inverno il freddo e il cattivo tempo. "Lòm a Merz", i lumi di marzo, sotto il
                          coordinamento del gruppo "Il Lavoro dei Contadini", diventa così una
                          festa diffusa per recuperare tradizioni e sapori della cultura contadina
                          romagnola. Sono oltre quaranta le aziende agricole, agrituristiche, musei,
                          ristoranti che nei giorni dei fuochi hanno aperto e apriranno le porte ai
                          "viandanti" che vorranno andare alla ricerca e alla scoperta delle tradizioni
                          e dei prodotti tipici della Romagna. L' edizione di quest' anno è stata
                          inaugurata con una dedica speciale alle donne romagnole a cui è dedicata
                          la mostra "Donne Romagnole: un secolo di storie" che sarà visita bile fino
                          a domenica 10 marzo, nel salone delle Bandiere del Comune di Faenza
                          che ospita le opere di diversi artisti, tra cui anche diverse tele di Tonino
                          Guerra.
                          Si accendono i fuochi Il primo fuoco di oggi si accenderà 18.30 alla
                          Cantina Dal monte Cesare e Francesco di Riolo Terme per una serata
                          che proseguirà all' insegna di giochi e polenta. Alle 19 si accenderanno i
                          falò della scuola primaria Tolosano a Faenza, dove si proseguirà con le
                          Zirudele di Luigi Franzoni, e quello dell' agriturismo Palazzo Baldini a
                          Bagnacavallo. Si terrà invece all' agriturismo Martelli a Borgo Montone la
                          serata organizzata da Slow Food Ravenna che accompagnerà la cena
                          con una chiacchierata con Patrizia Ceccarelli, cantante di musica
                          romagnola. Si accenderà alle 20 ma sarà preceduto da una gara per
                          mangiatori di peperoncino, il fuoco propiziatorio dell' azienda agricola Bartolini Alvaro "Spaderna".
                          Domani al Mercato della terra Il "lume" del Mercato della Terra di Imola (via Rivalta, apre dalle 16) organizzato dalla
                          condotta locale di Slow Food, si accenderà 18 e sarà accompagnata dalla musica del gruppo "Fragole e tempesta" e
                          sarà possibile cenare con i prodotti delle aziende agricole. Week end di ... fuoco Il programma si farà ancora più
                          intenso nel fine settimana. Tra le iniziative si segnalano quelle dell' agriturismo Camporosso a Civitella di Romagna
                          dove sia sabato che domenica sarà possibile, già dalla mattina fare visita all' azienda e partecipare ai laboratori
                          gratuiti, merende, esposizioni. Sabato è previsto il pranzo contadino e alla sera la cena sarà arricchita dallo
                          spettacolo La donna romagnola secondo Raffaello Baldini interpreta Lorenzo Scarponi. Il giorno dopo il menù del
                          sarà rigorosamente "quello della domenica", nel pomeriggio (ore 17) ci sarà Iuri Monti in: "Le donne di Romagna:
                          denominazione d' origine incontrollata". Alla Torre di Oriolo Nel parco e nelle stanze dell' antica torre medievale di
                          Oriolo dei Fichi l' appuntamento, uno dei più attesi del programma, coordinato dall' Associazione per la Torre d Oriolo,
                          è per domenica. Dalle 12.30 nel parco della torre sarà attivo un punto ristoro. Alle 14 partirà la passeggiata "Le erbe di
                          Oriolo" a cura di Luciana Mazzotti e i giochi popolari della tradizione romagnola. Comincia alle 15 l' incontro dedicato
                          al ruolo dell' azdòra romagnola nell' economia della campagna con il professor Mario Gurioli. Alle 17.45 comincia
                          "Cantì, Balì Burdel!", il concerto del contadino e musicista Pietro Bandini, in arte Quinzàn. Poco dopo, al calar del
                          sole, sarà acceso il grande falò propiziatorio. Alle ore 19.45 Mirco Villa, presenterà"A pancia piena si ragiona meglio",
                          mentre i canti e le danze attorno al fuoco continueranno fino alle ore 23.Il programma completo di tutte le inziative è
                          disponibile sul sito www.illavorodeicontadini.org

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019               Pagina 23
[ § 1 3 5 1 5 7 2 6 § ]

                          giovedì 28 febbraio 2019
                          Pagina 22

                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Ecco Poggiali, un coach molto speciale per il "Gresini"
                          Nuova avventura per il sammarinese: «Vedere vincere un pilota che segui regala sempre una grande emozione»

                                                                                                                             MATTEO MISEROCCHI
                          FAENZA Manuel Poggiali torna in MotoGp come coach dei piloti del
                          Gresini Racing. L' ex campione del mondo sammarinese (due titoli per lui
                          nel 2001 con la Gilera in 125 e nel 2003 con laAprilia 250) ha iniziato a
                          seguire i piloti della squadra faentina che erano impegnati nel campionato
                          italiano velocità (Nichola Spinelli, Riccardo Rossi e Luca Gresini), a metà
                          della scorsa stagione.
                          Tante squadre si stanno avvalendo della collaborazione di ex piloti da
                          affiancare non solo ai giovani. È noto che Valentino Rossi abbia avuto in
                          Luca Cadalora un "suggeritore" prezioso negli scorsi anni.
                          Collaborazione a tutto campo In questo 2019.la collaborazione fra Fausto
                          Gresini, anche lui due volte campione del mondo ma della 125, e Manuel
                          dovrebbe ampliarsi. «Seguirò tutti i piloti della scuderia - racconta
                          Poggiali - sia quelli impegnati nel Civ, che quelli di MotoE e della Moto3
                          mondiale, compreso Sam Lowes di Moto2. Hanno esperienze e bisogni
                          diversi, quindi proverò ad adattarmi a loro, provando anche a proporre un
                          metodo di preparazione comune».
                          I piloti per il Civ, quest' anno, sono Leonardo Taccini, l' imolese Luca
                          Gresini (figlio del patron) e Alessandro Morosi. Nella nuova MotoE
                          troviamo il riminese Matteo Ferrari e il cesenate Lorenzo Savadori,
                          mentre in Moto3 Gabriel Rodrigo e Riccardo Rossi.
                          «Stiamo lavorando tanto in gruppo - prosegue Poggiali - sia sugli
                          allenamenti in palestra, che su quelli in sella nelle piste di flat track. Tutti
                          vivono in Romagna, sulla costa. Certo, ci sono piloti esperti ed altri
                          giovanissimi, come ad esempio nel mondiale Moto3: una categoria dove
                          troviamo Rodrigo che deve affinarsi e gestirsi meglio in gara per puntare
                          al titolo, mentre Riccardo ha bisogno di imparare tanto. È un ragazzo che ha tanta voglia di emergere e sta
                          crescendo».
                          Rossi e il 54 Con Riccardo Rossi, Manuel ha un rapporto "speciale", come testimonia il fatto che Rossi ha scelto il
                          numero 54 per gareggiare nel mondiale. «È il numero che mi ha portato a tante vittorie ed è speciale- aggiunge
                          Manuel- lo scelsi quando arrivai nel team di mini moto di Luca Pasini (il babbo di Mattia costruttore ed ex pilota di
                          Superbike, ndr). All' inizio fui sfortunato e cercai un numero che potessi darmi la carica: il 54 aveva vinto tanto con
                          Luca nel campionato italiano Superbike e con Mattia nelle minimoto, così lo scelsi e mi portò fortuna». Fare il coach è
                          una nuova sfida per il sammarinese: «Vedere vincere il pilota che segui regala grande emozione, anche se
                          chiaramente non è paragonabile a quelle provate tagliando per primo il traguardo».

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019              Pagina 24
[ § 1 3 5 1 5 7 2 7 § ]

                          giovedì 28 febbraio 2019
                          Pagina 33

                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                   Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          L'Infinity Bio Faenza sa sempre rialzarsi Sabato arriva Palermo

                                                                                                                            FRANCESCA ANGELI
                          FAENZA L' Infinity Bio ha fatto quello che doveva. Rimettersi in piedi
                          dopo la caduta con Spezzina. Le manfrede hanno liquidato la pratica
                          Civitanova abbastanza in fretta, dopo il primo quarto, hanno rimesso in
                          equilibrio l' incontro e preso le redini, che hanno condotto fino al termine.
                          Un altro passo falso non sarebbe stato consentito dalla classifica se si
                          vuole puntare ai primi posti.
                          «Venivamo da una settimana dura - racconta il play Arianna Meschi -
                          sapevamo che avremmo avuto allenamenti tosti. Vincere era
                          fondamentale, dovevamo rifarci dopo la sconfitta. Nel primo tempo
                          abbiamo subito un break di 9-0, poi però abbiamo accorciato e messo la
                          freccia, a quel punto abbiamo condotto la gara senza troppe difficoltà
                          anche se la partita è stata comunque combattuta. Civitanova ha in
                          organico giocatrici che sono insieme da anni e quindi hanno meccanismi
                          oliati, inoltre non mollano mai. Era proprio questa loro amalgama che ci
                          preoccupava, temevamo si caricassero tra loro e invece siamo riuscite a
                          gestirle con un gioco più di squadra rispetto alla domenica precedente.
                          Inoltre abbiamo migliorato alcuni aspetti dell' attacco che con Spezia
                          erano mancati. In difesa, invece abbiamo disputato la solita gara accorta,
                          ultimamente è proprio in questa fase dove emergiamo».
                          Ora le ragazze di Simona Ballardini sono terze insieme a Bologna e
                          Spezzina, caduta con la capolista Campobasso, che è a +6. Davanti di
                          due lunghezze Palermo, avversario di sabato sera al PalaBubani. «All'
                          andata abbiamo vinto in Sicilia di un punto allo scadere - ricorda Meschi -
                          questa circostanza permette già di intuire con quale spirito verrà in
                          Romagna. Senza dimenticare che la passata stagione perse ai play-off
                          proprio con Faenza. Affronteremo un avversario agguerrito e che vorrà vendicare le ultime sconfitte. Noi ci faremo
                          trovare pronte a questa battaglia».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019             Pagina 25
[ § 1 3 5 1 5 7 3 5 § ]

                          giovedì 28 febbraio 2019
                          Pagina 2

                                                                                  Il Sole 24 Ore
                                                                   Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          la corsa alle pensioni

                          Quota «100», a fine marzo già metà platea attesa nel 2019
                          Oltre 20mila domande a settimana: nella scuola verso 45mila cattedre vuote

                                                                                                                                    Davide Colombo
                          roma Alla velocità attuale, ovvero oltre 20mila domande di
                          pensionamento anticipato con "quota 100" la settimana, quando il
                          decretone sarà definitivamente convertito in legge, a fine marzo, è lecito
                          aspettarsi di aver toccato il traguardo delle 150mila. È più della metà di
                          quanto si aspettava il Governo per quest' anno, ipotizzando una
                          propensione al pensionamento pari all' 85% degli aventi diritto del settore
                          privato e del 70% per gli statali. La metà del potenziale raggiunto in soli
                          due mesi.
                          Stando ai dati comunicati ieri da Inps le domande attuali (ore 16,00 di ieri;
                          ndr) sono 73.805. Di queste, 20.136 sono arrivate da donne e 53.669 da
                          uomini. Quanto all' età, invece, 24.649 sono state presentate da persone
                          fino a 63 anni, 34.281 da chi ha tra 63 e 65 anni e 14.875 da over65.
                          Oggi è l' ultimo giorno utile per la presentazione della domanda di
                          pensionamento da parte del personale della scuola che intende ritirarsi il
                          1° settembre prossimo. L' ultimo dato utile sul comparto è di 15.234
                          istanze presentate, di cui 12.157 presentate da professori. Numeri che si
                          aggiungono ai 27mila docenti e Ata che hanno già utilizzato la finestra
                          ordinaria (entro il 12 dicembre) sulla base dei requisiti generali validi fino
                          al 2018.
                          Secondo il ministero dell' Istruzione per il prossimo anno scolastico
                          potrebbero esserci circa 45mila cattedre vuote da riempire.
                          Come andrà a finire questa lunga e velocissima corsa verso il
                          pensionamento anticipato con le nuove regole in sperimentazione, lo ricordiamo, fino al 2021? E quali maggiori spese
                          effettivamente può innescare? Dare una risposta oggi è prematuro. Bisogna sapere innanzitutto quante pensioni
                          "quota 100" entreranno effettivamente in pagamento (e con quale importo medio) da lunedì 1° aprile.
                          Vale solo ricordare che sull' ipotesi di 290mila nuove pensioni quest' anno è stata impegnata una maggiore spesa per
                          3,7 miliardi, che salgono a 7,8 l' anno prossimo e a 8,3 nel 2021, anno di fine sperimentazione, con la promessa del
                          Governo di aver realizzato circa un milione di maggiori pensionamenti complessivi, se oltre ai quotisti si considerano
                          anche coloro che andranno in quiescenza prima grazie all' anticipo mantenuto a 42 anni e 10 mesi a prescindere dall'
                          età (41 e 10 se donne), e chi coglierà le opportunità date dal cumulo e dalle proroghe di "opzione donna" e l' Ape
                          sociale. Ma il consuntivo su quel milione di pensionati è lontano.
                          Dopo aprile farà invece notizia il primo monitoraggio sulla maggiore spesa innescata, anche in chiave prospettica,
                          come previsto dalle norme della legge di Bilancio. Allora avremo un primo riscontro sull' adeguatezza del budget
                          messo in campo per "quota 100" o se il governo dovrà invece cominciare a ponderare l' ipotesi prevista dalla legge di
                          Bilancio: utilizzare come "vasi comunicanti" i fondi stanziati per "quota 100" e quelli per il reddito di cittadinanza. Su
                          questa prima verifica di spesa saranno naturalmente puntati i riflettori della Commissione europea, che nel country
                          report di ieri ha esternato tutte le sue preoccupazioni sul costo delle nuove regole di pensionamento. Il ministro
                          Giovanni Tria ieri ha spiegato che alla riunione Ecofin non si è parlato di "quota 100" e reddito di cittadinanza
                          aggiungendo che le nuove norme sono garantite nell' evoluzione dei saldi di bilancio e del rapporto deficit-Pil «che
                          sono stati ritenuti soddisfare la compliance con le regole fiscali». Insomma, per ora tutto sembra sotto controllo.
                          Anche se in meno di un mese "quota 100" e le altre flessibilità prorogate e ampliate hanno dato risultati ben superiori a
                          quelli raggiunti in due anni dalle "flessibilità selettive" dei governi Gentiloni e Renzi: Ape sociale e le altre norme, in 24
                          mesi, non hanno generato più di 60mila nuovi pensionamenti anticipati.
                          © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019                 Pagina 26
[ § 1 3 5 1 5 7 3 4 § ]

                          giovedì 28 febbraio 2019
                          Pagina 39

                                                                                   Il Sole 24 Ore
                                                                     Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          APPALTI PUBBLICI

                          Clausole sociali limitate dalla libertà organizzativa
                          Le linee guida Anac tengono conto delle esigenze del subentrante

                                                                                                                                    Giampiero Falasca
                          Le clausole sociali possono essere inserite negli appalti pubblici, ma non
                          possono comprimere in maniera eccessiva la libertà organizzativa dell'
                          impresa subentrante. Questo il messaggio proveniente dalle linee guida
                          Anac sugli appalti pubblici «sopra soglia», approvate con delibera 114 del
                          13 febbraio 2019.
                          Il documento fornisce indicazioni alle pubbliche amministrazioni sui criteri
                          da seguire per dare attuazione all' articolo 50 del Codice appalti,
                          indicazioni che, pur non essendo vincolanti, sono particolarmente
                          autorevoli. Secondo questa norma, le stazioni appaltanti devono inserire
                          nella lex specialis di gara specifiche clausole volte a promuovere la
                          stabilità occupazionale del personale impiegato.
                          L' Anac, in linea con gli orientamenti maggioritari della giurisprudenza
                          amministrativa, si preoccupa di tutelare la libertà organizzativa delle
                          imprese che subentrano. In particolare, secondo le linee guida, la clausola
                          sociale è legittima solo se riguarda un contratto «oggettivamente
                          assimilabile» a uno preesistente, mentre non può essere inserita se tra i
                          rapporti sussista un' oggettiva e rilevante incompatibilità.
                          Inoltre l' applicazione della clausola sociale non può comportare un
                          indiscriminato e generalizzato dovere di assorbimento del personale
                          utilizzato dall' impresa uscente: tale obbligo deve essere armonizzato con
                          l' organizzazione aziendale prescelta dal nuovo affidatario, deve essere
                          compatibile con il fabbisogno richiesto dall' esecuzione del nuovo
                          contratto e con la pianificazione e l' organizzazione definita dal nuovo appaltatore.
                          L' Anac si preoccupa anche di garantire, ai soggetti che vogliono subentrare nell' appalto, di conoscere i dati del
                          personale da assorbire. Pertanto viene richiesto alla stazione appaltante di indicare gli elementi rilevanti per la
                          formulazione dell' offerta e i dati relativi al personale utilizzato nel contratto precedente (numero di unità, monte ore,
                          Ccnl applicato, qualifica, livelli retributivi, scatti di anzianità, sede di lavoro, eventuale indicazione degli assunti in base
                          alla legge 68/1999 o mediante agevolazioni contributive).
                          I concorrenti, inoltre, hanno il diritto di richiedere in modo analitico tutti gli ulteriori dati ritenuti necessari per mettere a
                          punto l' offerta.
                          Sempre nell' ottica di garantire un' applicazione "sostenibile" della clausola sociale, Anac chiarisce che il concorrente
                          deve allegare all' offerta un progetto di assorbimento per illustrare le concrete modalità di applicazione della clausola
                          sociale (numero dei lavoratori, inquadramento e trattamento economico).
                          Spesso i contratti collettivi già regolano la clausola: per garantire il loro coordinamento con i bandi di gara, le linee
                          guida stabiliscono che, in caso di sovrapposizione tra norme diverse, prevale l' applicazione prevista dal Ccnl
                          prescelto dall' operatore economico (se è più favorevole).
                          Il documento si chiude con una doppia indicazione: la mancata accettazione della clausola sociale comporta l'
                          esclusione dalla gara, ma un' esclusione non può mai fondarsi solo sulla richiesta di applicare la clausola nei limiti di
                          compatibilità con la propria organizzazione d' impresa.
                          © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                     Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019                   Pagina 27
[ § 1 3 5 1 5 7 3 3 § ]

                          giovedì 28 febbraio 2019
                          Pagina 33

                                                                                     Italia Oggi
                                                                    Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          ai comuni

                          Anticipato il fondo solidarietà

                          «Per dare una risposta concreta alle esigenze di cassa dei comuni italiani,
                          stiamo lavorando affinché la seconda tranche del Fondo di solidarietà
                          comunale, prevista in pagamento per fine maggio possa essere
                          anticipata a fine marzo». Lo ha dichiarato Laura Castelli, sottosegretario
                          all' Economia, a margine della Conferenza stato-città. «Cosa analoga è
                          già avvenuta all' inizio di febbraio, quando abbiamo ottenuto di anticipare
                          di due mesi la prima tranche. Stiamo cambiando il modo di approcciarci
                          anche alle esigenze delle diverse amministrazioni, in questo caso dei
                          comuni, andando a risolvere quelli che sono i problemi quotidiani. Cosa,
                          purtroppo, mai avvenuta negli anni recenti.
                          Questa ulteriore iniezione di liquidità consentirà ai comuni di operare
                          meglio e di garantire servizi più puntuali e migliori a tutti cittadini». «Siamo
                          soddisfatti. Ricordiamo al Governo, che sono molte le poste di spesa
                          corrente per le quali aspettiamo risposte. Non ultima quella dei 560 milioni
                          il cui taglio annuale doveva scadere nel 2019 e che invece non sono
                          tornati ai comuni», ha detto presidente dell' Anci e sindaco di Bari,
                          Antonio Decaro.
                          © Riproduzione riservata.

                                                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019   Pagina 28
Puoi anche leggere