Unione della Romagna Faentina - giovedì, 28 febbraio 2019 - Unione Romagna Faentina
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Unione della Romagna Faentina giovedì, 28 febbraio 2019 Prime Pagine 28/02/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna Prima pagina del 28/02/2019 4 28/02/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Prima pagina del 28/02/2019 5 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 28/02/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49 Prima pagina Faenza-Lugo 6 28/02/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50 Società svuotate, in 10 nei guai 7 28/02/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50 I bambini festeggiano il Carnevale con le volontarie 8 28/02/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50 Scontro fra bici, donna finisce al Bufalini 9 28/02/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50 Rettifica Nelle scuole il Calandari di Burdel 10 28/02/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50 C. Bolognese Budini, chiude la mostra 11 28/02/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50 Via Saviotti Il carnival' al centro sociale Borgo 12 28/02/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 51 Incendio, quattro intossicati 13 28/02/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 51 «Ruota panoramica? No grazie» Ecco la raccolta firme 14 28/02/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 69 «In Coppa ognuno di noi darà il massimo» 15 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 28/02/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 1 Prima Pagina 16 28/02/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 43 «E' stato terribile, ci ha svegliati il bambino il corridoio era tutto invaso dal fumo» 17 28/02/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 43 Bambini delle elementari in visita alla caserma dei carabinieri 18 28/02/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 43 "Faentino lontano" e "Faentino sotto la torre": assegnate le onorificenze 19 28/02/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 44 MICHELE DONATI Ruota panoramica: una petizione per dire di no 20 28/02/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 26 LAURA GIORGI I territori del Sangiovese L' anteprima di una rinascita 21 28/02/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 27 LAURA GIORGI «I marchi territoriali valgono di più per la promozione dei nostri vini» 22 28/02/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 30 GIORGIA CANALI Si riaccendono i "lumi di marzo" e la tradizione dei sapori 23 28/02/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 22 MATTEO MISEROCCHI Ecco Poggiali, un coach molto speciale per il "Gresini" 24 28/02/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 33 FRANCESCA ANGELI L'Infinity Bio Faenza sa sempre rialzarsi Sabato arriva Palermo 25 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 Pagina 2
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 28/02/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 2 Davide Colombo Quota «100», a fine marzo già metà platea attesa nel 2019 26 28/02/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 39 Giampiero Falasca Clausole sociali limitate dalla libertà organizzativa 27 28/02/2019 Italia Oggi Pagina 33 Anticipato il fondo solidarietà 28 28/02/2019 Italia Oggi Pagina 33 Riforma Tuel, governatori al tavolo 29 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 Pagina 3
[ § 1 § ] giovedì 28 febbraio 2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 Pagina 4
[ § 2 § ] giovedì 28 febbraio 2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 Pagina 5
[ § 1 3 5 1 5 7 1 9 § ] giovedì 28 febbraio 2019 Pagina 49 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima pagina Faenza-Lugo Prima pagina Faenza-Lugo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 Pagina 6
[ § 1 3 5 1 5 7 1 7 § ] giovedì 28 febbraio 2019 Pagina 50 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Società svuotate, in 10 nei guai Chiesto il rinvio a giudizio anche per noto immobiliarista manfredo LA GUARDIA di Finanza lo aveva bloccato tra l' aeroporto di Bologna e casa sua a Faenza nell' ambito di un' articolata indagine per bancarotta. Ora per l' immobiliarista 53enne Stefano Gentilini, è arrivata la richiesta di rinvio a giudizio. Lo stesso vale per altre 10 persone, tutte rimaste sempre a piede libero. Gentilini invece a inizio dicembre 2013 era stato fermato. Il gip poi non aveva convalidato escludendo il pericolo di fuga: aveva però ritenuto che in quel momento l' uomo dovesse ugualmente restare in carcere per pericolo di reiterazione del reato e di inquinamento delle prove. Gentilini è stato tirato in ballo come amministratore unico fino al 2008 e poi come presidente del cda fino al fallimento datato febbraio 2013 della Im.gest srl. Secondo l' accusa (pm Lucrezia Ciriello), c' era lui al centro sia di ingenti distrazioni di danaro che del presunto sistema creato ai danni di ignari consumatori. Secondo le verifiche delle Fiamme Gialle funzionava così: gli acconti versati dai clienti per acquistare immobili, sparivano per essere dirottati nei conti di altre società. Così le casse si svuotavano e con il fallimento, gli investitori si erano ritrovati senza nulla in mano: né la casa né la caparra. Ieri mattina davanti al gup Andrea Galanti, è partita l' udienza preliminare: nove aspiranti acquirenti di case mai consegnate, si sono costituiti parte civile con gli avvocati Nicola Montefiori e Paolo Bontempi. Tema principale dell' udienza, l' eventuale riunione del procedimento con altri quattro fascicoli tuttora aperti sempre nei confronti di Gentilini e di alcuni degli altri imputati. Dato che il processo più vicino era già stato fissato per inizio marzo sempre davanti al gup Galanti, il giudice ha scelto di aggiornare l' udienza proprio in quella data per valutare se accogliere o meno l' istanza di riunione. Altri tre fascicoli risultano invece ancora in fase di indagine preliminare. PER QUANTO riguarda quello principale, Gentilini è accusato di avere favorito alcuni creditori a discapito di altri. Nella lista ci sono sia liberi professionisti che titolari di ditte del settore. Tra gli addebiti mossi, figura pure quello di avere distratto oltre a danaro anche attrezzatura varia da cantiere come martelli demolitori, motogeneratori, smerigliatrici, inchiodatrici, veicoli e perfino una gru per un totale di diverse decine di migliaia di euro. Il 53enne deve rispondere pure di truffa per avere presumibilmente indotto in errore potenziali compratori di case facendosi consegnare ingenti caparre poi perdute in seguito al fallimento societario. Nella lista dei reati ipotizzati, troviamo infine l' emissione di fatture per operazioni inesistenti per evadere le imposte. L' indagine vedeva in totale 12 accusati: uno, di Brisighella, ha già patteggiato; mentre l' ultimo è morto. a.col. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 Pagina 7
[ § 1 3 5 1 5 7 1 4 § ] giovedì 28 febbraio 2019 Pagina 50 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 'CONDOMINIO SOCIALE' NEL COMPLESSO DI VIA FORNARINA TANTE ATTIVITÀ PER L' AGGREGAZIONE I bambini festeggiano il Carnevale con le volontarie NEI GIORNI scorsi la sala condominiale di via Fornarina 10, nel complesso di proprietà dell' Asp, si è svolta una piccola festa di carnevale per i bambini, figli delle famiglie che abitano i palazzi recentemente rinnovati, quello che una volta, con un termine non esattamente edificante veniva individuato come l' ex Casbah di Faenza. Con l' intervento portato a compimento dall' Asp le palazzine sono rinate. Al loro interno hanno trovato posto sia persone assegnatarie di appartamenti ad edilizia popolare che inquilini con affitti calmierati. Ci sono poi alcune parti comuni, come per l' appunto la sala condominiale che di volta in volta può trasformarsi e ospitare diverse attività, insomma un luogo di aggregazione fondamentale per il progetto. Tra i volontari che lavorano a diversi progetti c' è anche Sofia Khalil, residente di una degli appartamenti. «Assieme ad altre due residenti Anna Cassinelli e Selsy Mendez, stiamo portando avanti tanti piccoli progetti che possano far diventare questo luogo, un' area per tutti e dove poter vivere promuovendo l' integrazione e la convivenza. Oltre alle feste che organizziamo, comprese quelle di compleanno dei bambini che abitano con le famiglie, abbiamo messo in piedi un servizio di aiuto ai compiti, laboratori didattici e uno spazio giochi. In totale sono una trentina i bambini di tutte le nazionalità che affollano i nostri spazi e si sviluppa un bel clima 'internazionale' e noi cerchiamo di stimolarli su diversi temi, dall' ambiente al sociale». Oltre ai bimbi c' è poi chi si occupa anche delle parti verdi comuni. Anche in questo caso alcuni residenti si occupano del giardinaggio e di tenere puliti i cortili. Antonio Veca © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 Pagina 8
[ § 1 3 5 1 5 7 2 0 § ] giovedì 28 febbraio 2019 Pagina 50 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) L' INCIDENTE IERI SULLA ROTATORIA DI VIA FRATELLI ROSSELLI Scontro fra bici, donna finisce al Bufalini INCIDENTE ieri mattina nella rotatoria di via Fratelli Rosselli. Una donna 54enne è stata ricoverata all' ospedale Bufalini di Cesena. L' episodio è avvenuto attorno alle 8.30. Secondo una prima ricostruzione da parte degli agenti della polizia locale dell' Unione, intervenuti sul posto per i rilievi, sembra che la donna si trovasse in sella alla sua bicicletta e si sarebbe scontrata contro un' altra due ruote. Uno scontro che ha fato perdere l' equilibrio ed è caduta malamente sul selciato. Scattato l' allarme sul posto due mezzi di Romagna Soccorso. La donna dopo una prima valutazione da parte del personale medico al pronto soccorso Manfredo, è stato deciso il trasferimento al Trauma Center Bufalini di Cesena. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 Pagina 9
[ § 1 3 5 1 5 7 2 1 § ] giovedì 28 febbraio 2019 Pagina 50 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Rettifica Nelle scuole il Calandari di Burdel NELL' ARTICOLO apparso ieri sul Calendario delle scuole Pirazzini e Tolosano abbiamo impropriamente usato il nome 'Luneri di Burdèl'. Il Luneri in realtà indica solo il 'Luneri di Smèmbar'. Quello delle scuole è il Calanderi di Burdel. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 Pagina 10
[ § 1 3 5 1 5 7 1 6 § ] giovedì 28 febbraio 2019 Pagina 50 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) C. Bolognese Budini, chiude la mostra ULTIMI giorni per visitare la mostra di ceramiche sonore firmate Gianfranco Budini nella chiesa di Santa Maria della Misericordia (via Emilia 86/A) a Castel Bolognese. L' esposizione chiude lunedì. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 Pagina 11
[ § 1 3 5 1 5 7 2 2 § ] giovedì 28 febbraio 2019 Pagina 50 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Via Saviotti Il carnival' al centro sociale Borgo TEMPO di carnevale in borgo. Sabato c' è 'Il carnival' nella capannina del centro sociale Borgo, in via Saviotti 1. La festa, tutta dedicata ai bambini, inizierà alle 15 con giochi, animazioni, trucchi e sorprese. Info: 0546 32558. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 Pagina 12
[ § 1 3 5 1 5 7 1 5 § ] giovedì 28 febbraio 2019 Pagina 51 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Incendio, quattro intossicati È accaduto in via Fornarina. La palazzina è stata evacuata UNA PALAZZINA è stata evacuata nella tarda serata di martedì in zona Borgo a Faenza. La decisione è stata presa, visto il principio di incendio che si è acceso in seguito all' esplosione di un elettrodomestico in uno degli appartamenti. Quattro persone, due delle quali un bambino e una ragazzina, sono rimaste lievemente intossicate. «HO SENTITO un fragore e dalla finestra si è alzata una colonna di fumo impressionante» racconta uno dei residenti di via Fornarina, proprio a fianco alla Coop del Borgo, dove si è sviluppato il principio di incendio l' altra notte. Il tutto è avvenuto attorno alle 23.30 quando uno scoppio è partito da un appartamento al primo piano della palazzina al civico 96 della strada. Immediatamente si è alzata una colonna di fumo, conseguenza di un principio d' incendio. Gli occupanti della casa, che evidentemente dormivano, una famiglia composta da quattro persone, padre, madre con un bambino di dieci anni e una ragazzina di 12, all' improvvisov si sono ritrovati sommersi dal fumo. Scattato l' allarme, sul posto sono arrivati due mezzi dei vigili del fuoco del distaccamento di Faenza oltre a quelli del 118. Con loro è intervenuta anche una pattuglia della Polizia di Stato del commissariato di Faenza e una dei carabinieri del Radiomobile. I pompieri, muniti di autorespiratori, sono entrati nell' appartamento scoprendo la causa delle fiamme, probabilmente un malfunzionamento di un' asciugatrice che, andata in cortocircuito, ha fatto scoccare una scintilla mandando in fumo l' elettrodomestico e innescando l' incendio. Incendio che è stato ben presto domato. Nel frattempo però i vigili del fuoco, con l' aiuto delle forze dell' ordine, hanno fatto evacuare, in via precauzionale, l' intera palazzina di via Fornarina, dove l' acre fumo stava saturando gli ambienti. Dopo alcune ore necessarie per le verifiche del caso e per arieggiare gli ambienti, le famiglie sono potute rientrare. I quattro inquilini sono poi stati accompagnati al pronto soccorso dell' ospedale manfredo per essere sottoposti a una serie di accertamenti. Per fortuna hanno riportato lievi le conseguenze. Pesanti invece i danni all' interno dell' appartamento dove le fiamme hanno intaccato gli arredi della stanza nella quale era collocato l' elettrodomestico, quelli del corridoio e il soffitto in legno. Antonio Veca © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 Pagina 13
[ § 1 3 5 1 5 7 1 8 § ] giovedì 28 febbraio 2019 Pagina 51 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) «Ruota panoramica? No grazie» Ecco la raccolta firme DOPO la notizia data dal Carlino sulla proposta da parte dell' amministrazione comunale di Faenza di portare per l' autunno di quest' anno una ruota panoramica in piazza della Libertà, tra la fontana monumentale e il loggiato degli Orefici, adesso arriva la petizione per dire no all' installazione, sottoscritta da alcuni faentini, per lo più commercianti del centro storico. L' iniziativa della ruota panoramica, proposta da un imprenditore di attrazioni da luna park del forlivese all' amministrazione, sin da quando è stata diffusa ha acceso un dibattito in città. Infatti l' amministrazione, con il sostegno di parte delle associazioni di categoria dei commercianti e diversi negozianti, è praticamente tutta schierata a favore dell' arrivo della ruota, che dovrebbe rimanere per circa un mese tra settembre e ottobre. Alcuni commercianti sono però nettamente contrari, convinti che la ruota panoramica sia una bruttura assolutamente in contrasto con uno dei salotti buoni della città, e hanno deciso di lanciare una raccolta firme. «Abbiamo saputo dell' ipotesi dell' installazione della ruota panoramica in piazza della Libertà - si legge nel testo della petizione indirizzata al sindaco Giovanni Malpezzi -, un' attrazione alta trenta metri. Chiediamo di impedire questo ennesimo sfregio al centro storico, alla storia e alla cultura di Faenza. Non ci convincono le motivazioni addotte che muoverebbero l' iniziativa, un indimostrabile richiamo turistico con ipotetiche ricadute positive sull' economia. Al contrario siamo convinti che, come dimostrano le esperienze come Argillà, Faenza debba privilegiare un' offerta turistica di qualità legata all' arte, alla storia e alla cultura». Le firme per sottoscrivere la petizione si raccolgono all' edicola Ammirabile (piazza della Libertà), edicola Fantinelli (voltone corso Saffi), Bottega Bertaccini (corso Garibaldi 4), tabacchi Baldini (piazza della Libertà 8) e negozio di calzature Dune Buggy (piazza del Popolo 2). © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 Pagina 14
[ § 1 3 5 1 5 7 1 3 § ] giovedì 28 febbraio 2019 Pagina 69 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) «In Coppa ognuno di noi darà il massimo» Basket serie B Domani inizia a Porto Sant' Elpidio la 'Final Eight': nei quarti la Rekico affronterà Caserta Faenza «MOLTI di noi giocheranno la Coppa Italia per la prima volta e nello spogliatoio comincia già ad esserci davvero tanta adrenalina». Mattia Venucci non vede l' ora di scendere in campo domani, venerdì 1 marzo, a Porto Sant' Elpidio nel quarto di finale di Coppa contro la Decò Caserta (palla a due alle 16.15, diretta sul canale You Tube della LNP), una sfida affascinante che permetterà ai Raggisolaris di centrare un altro record. Quella faentina sarà infatti la prima formazione della provincia di Ravenna, in ambito maschile, a giocare questa manifestazione nel terzo campionato nazionale e per l' occasione ci saranno un centinaio di faentini sugli spalti. LE PREMESSE sono dunque delle migliori, nonostante Caserta sia una delle squadre più attrezzate di tutta la serie B. «Ci attende una partita molto stimolante - sottolinea il capitano della Rekico - nella quale affronteremo giocatori abituati a disputare finali e a vincere campionati, ma in gara unica può accadere di tutto e noi daremo il massimo per vincere, questo posso assicurarlo. In queste occasioni chi ha più fame si aggiudica il match e noi ne abbiamo davvero tanta. Poi ci saranno tanti sostenitori faentini sugli spalti che si stanno sempre più immedesimando con il nostro spirito». VENUCCI illustra poi la 'ricetta' per mettere in difficoltà Caserta. «Dovremo buttarci su ogni pallone e lottare dal primo all' ultimo minuto, mettendo in campo grande cattiveria agonistica. Questo atteggiamento sarà fondamentale, poi ci saranno le soluzioni tattiche che abbiamo preparato. Questa Coppa Italia è un motivo d' orgoglio per la società e per Faenza e la vogliamo onorare al meglio». I RAGGISOLARIS hanno già partecipato ad una Final Eight nel 2015, ma era quella della serie C Gold e la compagine faentina uscì in semifinale. In quella squadra c' era Silimbani, unico del roster attuale ad essere stato presente a quell' evento. L' altro giocatore dei Raggisolaris ad aver disputato una Final Eight è Sgobba: nel 2017 partecipò alla finale di Coppa di A1 con Brindisi (uscì al primo turno contro l' Olimpia Milano) e lo scorso anno quella di serie A2 con Biella, dove arrivò fino alla semifinale contro Tortona, vincitrice poi del trofeo. Coach Friso è invece alla quinta partecipazione: tre volte ha giocato quella dell' allora serie B1, vincendola nel 2003 con la FulgorLibertas Forlì, e lo scorso anno quella di B con Barcellona, uscendo nei quarti con Piacenza. Luca Del Favero © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 Pagina 15
[ § 1 3 5 1 5 7 3 1 § ] giovedì 28 febbraio 2019 Pagina 1 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Prima Pagina Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 Pagina 16
[ § 1 3 5 1 5 7 3 2 § ] giovedì 28 febbraio 2019 Pagina 43 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) «E' stato terribile, ci ha svegliati il bambino il corridoio era tutto invaso dal fumo» Fiamme in un appartamento nella notte. L'intera famiglia intossicata in ospedale Il proprietario: «Tutto distrutto. Ora non sappiamo dove andare, spero che qualcuno ci ospiti» FAENZA Paura per un incendio avvenuto la scorsa notte in un appartamento di via Fornarina. La chiamata ai vigili del fuoco è giunta alle 23.43 di martedì sera. Sul posto, oltre ai mezzi e agli uomini del distaccamento di Faenza, si sono precipitati anche i soccorsi sanitari e le forze dell'ordine. L'edificio, una palazzina, è stata completamente evacuata per morivi di sicurezza. Al pronto soccorso Per la famiglia coinvolta, residente nell'appartamento al secondo piano, dove ha avuto origine il rogo, composta da padre madre e due figli, è stato necessario il trasporto al pronto soccorso. Tutti i componenti il nucleo famigliare sono stati sottoposti ad accertamenti in seguito ad inalazione di fumi e ad un principio di intossicazione. Nulla di grave alla fine, ma poteva andare molto peggio. Il racconto «Eravamo a letto e siamo stati svegliati all'improvviso dal bambino spiega il proprietario, ancora scosso da quanto accaduto: mia moglie lo ha sentito tossire e ci siamo allarmati. Ci siamo alzati e abbiamo visto il corridoio già invaso dal fumo. E' stato terribile: ci siamo precipitati fuori, abbiamo svegliato tutti. Poi ho dato l'allarme. I danni all'abitazione sono ingenti: è andato tutto distrutto. E adesso abbiamo anche il problema di dove andare, spero che qualcuno ci ospiti. Sono qui con l'architetto, non sarà un lavoro da poco, ripristinare l'agibilità». Le cause Da una prima verifica, l'incendio pare abbia avuto origine da elettrodomestici, probabilmente il cattivo funzionamento di un'asciugatrice, la prima ad essere andata a fuoco. Per domare le fiamme i vigili del fuoco hanno lavorato fino all '1.20. Solo l'appartamento coinvolto ha subito danni agli intonaci e agli arredi: è stato quindi dichiarato momentaneamente inagibile e dovrà essere sottoposto a opere di ristrutturazione prima di tornare ad essere abitato. Nessuna conseguenza per gli altri condomini che sono potuti rientrare al termine dell'intervento. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 Pagina 17
[ § 1 3 5 1 5 7 2 5 § ] giovedì 28 febbraio 2019 Pagina 43 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Bambini delle elementari in visita alla caserma dei carabinieri FAENZA Nell' ambito del progetto "La cultura della legalità" promosso dall' Arma dei carabinieri, due classi delle scuole elementari della Fondazione Marri-Sant' Umiltà hanno visitato la caserma della compagnia manfreda di via Giuliano Da Maiano. Gli scolari, accompagnati dalle insegnanti, sono stati ricevuti dal comandante, il capitano Antonietta Petrone, e dai suoi militari, che hanno illustrato il lavoro e il ruolo del carabiniere, l' importanza del numero unico di emergenza, il 112. Ai bambini è stata illustrata l' importanza della centrale operativa, dove arrivano le chiamate di emergenza per essere poi assegnate alle pattuglie sul territorio. Una delle tappe preferite è stata la visita all' autoradio dove gli scolari hanno potuto mettersi al volante di uno dei mezzi in dotazione all' Arma. Era presente, tra gli altri, anche il comandante della stazione forestale di Brisighella, che ha illustrato l' importanza del loro lavoro a tutela dell' ambiente e le immagini di alcune specie animali protette presenti nelle nostre zone naturali. La visita si è poi conclusa con la foto ricordo di gruppo. «Gli incontri che organizziamo-ha commentato il comandante Antonietta Petrone - hanno l' intento di avvicinare la figura degli operatori delle forze dell' ordine, e dei carabinieri in particolare, ai bambini affinché percepiscano il nostro lavoro in senso positivo oltre a sensibilizzarli alla cultura della legalità. Nelle prossime settimane proseguiremo con gli incontri con altri studenti ma anche con le associazioni e i centri sociali perché il compito dell' Arma è anche quello di prossimità alla cittadinanza». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 Pagina 18
[ § 1 3 5 1 5 7 2 3 § ] giovedì 28 febbraio 2019 Pagina 43 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) "Faentino lontano" e "Faentino sotto la torre": assegnate le onorificenze FAENZA La giunta comunale, preso atto delle valutazioni del "Comitato del Faentino Lontano" in merito alle candidature presentate, ha assegnato le onorificenze del "Faentino lontano" e del "Faentino sotto la torre" per l' anno 2019. Il primo riconoscimento è andato a Giuliano Ortelli, mentre il secondo a Cesare Donati. Ortelli, nato a Faenza il 16 febbraio del 1933, attualmente vive a Bollate (Milano). Ha lavorato per la Montedison, per la Duco, per la Max Meyer Vernici di Milano, poi alla Veneziani di Trieste. Nel 1982 il presidente Sandro Pertini gli conferisce il titolo di "Cavaliere della Repubblica" per meriti acquisiti sul lavoro. Donati è nato a Faenza nel 1937. Ha lavorato come cuoco perle Ferrovie dello Stato, per l' ospedale Sant' Orsola di Bologna, per l' Ausl di Faenza e comprensorio, e per la Gemos, diventandone anche direttore generale. Molto il tempo dedicato al volontariato, diventando anche presidente del centro sociale Laderchi. La cerimonia di consegna dei premi è in calendario per domenica 23 giugno, al teatro comunale Masini. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 Pagina 19
[ § 1 3 5 1 5 7 2 9 § ] giovedì 28 febbraio 2019 Pagina 44 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Ruota panoramica: una petizione per dire di no l primi firmatari: «A preoccuparci è soprattutto la sicurezza Vantaggi indimostrabili, si rischia che la piazza venga deturpata» MICHELE DONATI FAENZA L' ipotesi di collocare temporaneamente una ruota panoramica in piazza della Libertà registra la dura opposizione di uno schieramento di commercianti del centro storico, che ha deciso di manifestare il proprio disappunto nei confronti dell' amministrazione comunale organizzando una petizione per dire no alla struttura. Il progetto La ruota, alta trenta metri, dovrebbe essere posizionata tra fine settembre e inizio novembre davanti a fontana e duomo: come affermato dall' assessore Domizio Piroddi, l' iniziativa, che ha incassato l' approvazione della giunta, è volta anche ad un rilancio turistico e commerciale della zona. «Vantaggi indimostrabili - commenta Renzo Bertaccini, proprietario della bottega -libreria in corso Garibaldi - anzi c' è il rischio che la piazza venga deturpata. L' iniziativa ci è sembrata fin da subito bizzarra. Piroddi ha affermato che la proposta è venuta da un imprenditore di Cesenatico ma, quando serve, è necessario che gli amministratori sappiano rifiutare». La visuale e i rischi I contrari ritengono pessima la scelta della posizione, e non solo perché il panorama godibile dalla ruota si limiterebbe alla distesa, affascinante ma forse a lungo andare ripetitiva, dei tetti manfredi: «A preoccuparci è soprattutto la sicurezza - afferma Giovanna Todeschini, prima firmataria della petizione e proprietaria insieme al marito Vito Ammirabile dell' edicola di fronte al duomo -. Ricordo che nel 2013 ci fu detto che la nuova pavimentazione della piazza era particolarmente fragile, mi chiedo come sia possibile oggi pensare di installare una ruota panoramica». Meglio altre iniziative La sicurezza è una criticità anche secondo Bertaccini: «L' impianto del centro storico è antico, non prevede interventi devastanti come questo. Faenza è inoltre ricchissima di cavità sotterranee come ipogei e gallerie e si regge su un equilibrio delicatissimo. Una struttura di trenta metri graverebbe su un terreno fragile. C' è poi il problema delle vie di fuga: insomma, se proprio si vuole installare una ruota bisogna trovare una zona adatta, ma siamo convinti che, come dimostrano gli ultimi dati sulle presenze turistiche nella nostra città e le esperienze come Argillà, Faenza debba privilegiare una offerta di Divisioni in città La questione ha comunque generato una netta spaccatura in città: «Abbiamo proposto un questionario ai commercianti del centro - spiega Chiara Venturi, referente della Confesercenti - ed è emersa una polarizzazione fra chi è molto favorevole e chi, invece, decisamente contrario». La petizione al momento si può firmare presso Edicola Ammirabile, Edicola Fantinelli, Bottega Bertaccini, Tabacchi Baldini e Dune Buggy Calzature. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 Pagina 20
[ § 1 3 5 1 5 7 2 8 § ] giovedì 28 febbraio 2019 Pagina 26 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) ANTEPRIMA "VINI AD ARTE A FAENZA" I territori del Sangiovese L' anteprima di una rinascita Dodici sottozone raccontano le peculiarità di Sangiovesi molto diversi fra loro che i produttori romagnoli sempre più sanno raccontare nella loro integrità di frutto LAURA GIORGI FAENZA Ci sono diverse buone notizie per il Sangiovese romagnolo. La prima è che un decennio di strada sulla via dell' identificazione dei territori attraverso la definizione delle dodici sottozone di produzione identificate dal 2011 nel disciplinare sta dando finalmente i primi frutti. Ricordare le degustazioni di Sangiovese di Romagna anche solo di una decina di anni fa e confrontarle con quello che si è offerto al palato dei degustatori a Faenza il 16 e 17 febbraio scorsi a "Vini ad Arte" fa apprezzare una considerevole differenza: due esperienze che sembrano lontane ere geologiche. Ed è proprio la consapevolezza della ... geologia che ha segnato il passo. Consentire ai territori di entrare in bottiglia per poi uscirne nel bicchiere in maniera via via sempre più riconoscibile, sta permettendo al Sangiovese quella crescita non facile, persino più dura su un mercato nazionale egemonizzato dai "cugini" toscani, che internazionale. Ovvio, ci sono ancora bottiglie da sfrondare di legni abusati e ancora troppo opprimenti, ma quello che conta è che la consapevolezza di una identità è diventato un obiettivo comune, e c' è da credere che continuando su questa strada, per la quale il Consorzio vini di Romagna sta lavorando, diventerà presto anche patrimonio comune diffuso. Le molte facce del Sangiovese A Faenza è stato possibile assaggiare 122 vini. Ci concentriamo sul Sangiovese espressione di tre annate molto differenti, 2018, 2017 e 2016, e basiamo la lettura proprio su una scansione per territori per cogliere le peculiarità di ciascuna. I Sangiovesi insomma non sono tutti uguali, oggi lo sappiamo meglio, ma siamo anche in grado di collocarli nella mappa della Romagna in base a caratteristiche precise dei terreni su cui crescono. Eccole le 12 micro zone: Serra caratterizzata da argilla rossa e calcare nelle parti più montuose; Brisighella dove la vite affonda in terreni di argilla, calcare e gessi; Marzeno appena sopra Faenza, anche qui con terreni di argilla e calcare. Si sale poi a Oriolo: argille dilavate, ferrose e sabbie. Modigliana, la meno vitata fra le cinque sottozone faentine, ma che grazie anche a una recente narrazione ad effetto ha guadagnato sempre più punti, ma deve l' eleganza e la sapidità dei suoi vini all' altitudine e a un terreno in prevalenza di marne e arenarie. Poi si passa la Forlivese Castrocaro, una sottozona non uniforme, fatta a tratti di terreni argillosi e calanchi meno fertili alternati a spungone. Predappio sta volando alto coi suoi sangiovesi a u n tempo carichi di frutto e mineralità che deriva dai che vanno dalle sabbie plioceni che allo spungone. Ma è in quel di Bertinoro che il suolo di matrice tufaceo argillosa favoriscono il vitigno. Meldola è la piccola area chiusa fra Predappio e Bertinoro e oggi produce poco, tre le sotto zone del Cesenate: Cesena, con suoli pluviali, Longiano (sabbia e argilla), San Vicinio. E mentre in bottiglia i sangiovesi romagnoli migliorano, nel contempo la strada per l' identità è intrapresa. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 Pagina 21
[ § 1 3 5 1 5 7 2 4 § ] giovedì 28 febbraio 2019 Pagina 27 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) «I marchi territoriali valgono di più per la promozione dei nostri vini» LAURA GIORGI FAENZA «Promuoversi con marchi territoriali, e non più per singole aziende, ha un valore più alto e permette alla Romagna una comunicazione più longeva». Francesco Bordini, enologo, oggi segue dieci cantine in Romagna, più altre quattro in Italia e una persino in Turchia, la sua "casa madre" è Villa Papiano in quel di Modigliana. È stato fra i primi a parlare di sottozone del Sangiovese. Arrivare alla modifica del disciplinare con l' introduzione delle sottozone del Sangiovese in Romagna è stato un lavoro lungo e a tratti controverso. «Se ne è cominciato a parlare nel 2008/9. Contribuì molto alla riflessione un articolo di Giorgio Melandri e Fabio Giavedoni su "Gambero Rosso" che parlava dei terreni del Sangiovese. La sotto zona crea di per sé curiosità nel consumatore e ha un effetto a caduta su tutti i produttori di quell' area. Certo, sono serviti compromessi, però qui si partiva da una situazione poco strutturata, sarebbe stato più difficile farlo ad esempio in Toscana. Ormai anche i produttori più scettici, che magari finora non rivendicavano la dicitura, si stanno accorgendo che questa strada produce riscontri anche economici». Puntare sui territori ha innegabilmente modificato il modo di lavorare in cantina. «Ancora intorno al 2010 i Sangiovesi romagnoli erano tutta potenza e legno e questo appiattiva la diversità che invece qui c'è. Portare in primo piano i territori ha consentito di alleggerire i vini e fare emergere le peculiarità. Certo servono sottozone con almeno 5/6 produttori attivi affinché si possa apprezzare uno stile». Cosa succederà proseguendo su questa strada? «Si capirà sempre meglio quali sono le vocazioni delle aree: fruttati e fragranti senza affinamenti lunghi in legno per la prima fascia fra la via Emilia e la collina, mentre la mineralità e l'austerità l'andremo a cercare nei vini dei territori più alti, ma non dappertutto. Credo che mano a mano che le sottozone matureranno potranno frazionarsi ulteriormente e arriveremo ad avere i Cru anche in Romagna». Quanto al mercato, che chance ha la Romagna oggi dopo tutto questo lavoro? «Il gusto si sta liberando della voglia di residui zuccherini e morbidezza a tutti i costi, ma ama il frutto. E questa è una buona notizia per la Romagna. Non esiste però più un gusto internazionale, anche all'estero il vino italiano deve parlare sempre più di territorio». Però la Romagna soffre ancora sul mercato nazionale. «Se c'è una cosa che funziona in questo momento è il fatto che l'Emilia Romagna tutta insieme viaggia forte come territorio enogastronomico. Deve quindi essere veicolata come un pacchetto complessivo, ma bisogna anche rimboccarsi le maniche e trovare grandi ambasciatori che sappiano argomentare bene e raccontare i territori». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 Pagina 22
[ § 1 3 5 1 5 7 3 0 § ] giovedì 28 febbraio 2019 Pagina 30 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Si riaccendono i "lumi di marzo" e la tradizione dei sapori Nelle aie, nei campi e nelle cascine di campagna si accendono i lumi propiziatori accompagnati da cibi e balli GIORGIA CANALI RAVENNA Tornano i fuochi "magici" contadini, che celebrano l' arrivo della primavera. Non una, ma tante feste per celebrare l' antica tradizione contadina di accendere fuochi propiziatori per salutare la primavera e invocare un' annata favorevole per il raccolto nei campi, lasciando all' inverno il freddo e il cattivo tempo. "Lòm a Merz", i lumi di marzo, sotto il coordinamento del gruppo "Il Lavoro dei Contadini", diventa così una festa diffusa per recuperare tradizioni e sapori della cultura contadina romagnola. Sono oltre quaranta le aziende agricole, agrituristiche, musei, ristoranti che nei giorni dei fuochi hanno aperto e apriranno le porte ai "viandanti" che vorranno andare alla ricerca e alla scoperta delle tradizioni e dei prodotti tipici della Romagna. L' edizione di quest' anno è stata inaugurata con una dedica speciale alle donne romagnole a cui è dedicata la mostra "Donne Romagnole: un secolo di storie" che sarà visita bile fino a domenica 10 marzo, nel salone delle Bandiere del Comune di Faenza che ospita le opere di diversi artisti, tra cui anche diverse tele di Tonino Guerra. Si accendono i fuochi Il primo fuoco di oggi si accenderà 18.30 alla Cantina Dal monte Cesare e Francesco di Riolo Terme per una serata che proseguirà all' insegna di giochi e polenta. Alle 19 si accenderanno i falò della scuola primaria Tolosano a Faenza, dove si proseguirà con le Zirudele di Luigi Franzoni, e quello dell' agriturismo Palazzo Baldini a Bagnacavallo. Si terrà invece all' agriturismo Martelli a Borgo Montone la serata organizzata da Slow Food Ravenna che accompagnerà la cena con una chiacchierata con Patrizia Ceccarelli, cantante di musica romagnola. Si accenderà alle 20 ma sarà preceduto da una gara per mangiatori di peperoncino, il fuoco propiziatorio dell' azienda agricola Bartolini Alvaro "Spaderna". Domani al Mercato della terra Il "lume" del Mercato della Terra di Imola (via Rivalta, apre dalle 16) organizzato dalla condotta locale di Slow Food, si accenderà 18 e sarà accompagnata dalla musica del gruppo "Fragole e tempesta" e sarà possibile cenare con i prodotti delle aziende agricole. Week end di ... fuoco Il programma si farà ancora più intenso nel fine settimana. Tra le iniziative si segnalano quelle dell' agriturismo Camporosso a Civitella di Romagna dove sia sabato che domenica sarà possibile, già dalla mattina fare visita all' azienda e partecipare ai laboratori gratuiti, merende, esposizioni. Sabato è previsto il pranzo contadino e alla sera la cena sarà arricchita dallo spettacolo La donna romagnola secondo Raffaello Baldini interpreta Lorenzo Scarponi. Il giorno dopo il menù del sarà rigorosamente "quello della domenica", nel pomeriggio (ore 17) ci sarà Iuri Monti in: "Le donne di Romagna: denominazione d' origine incontrollata". Alla Torre di Oriolo Nel parco e nelle stanze dell' antica torre medievale di Oriolo dei Fichi l' appuntamento, uno dei più attesi del programma, coordinato dall' Associazione per la Torre d Oriolo, è per domenica. Dalle 12.30 nel parco della torre sarà attivo un punto ristoro. Alle 14 partirà la passeggiata "Le erbe di Oriolo" a cura di Luciana Mazzotti e i giochi popolari della tradizione romagnola. Comincia alle 15 l' incontro dedicato al ruolo dell' azdòra romagnola nell' economia della campagna con il professor Mario Gurioli. Alle 17.45 comincia "Cantì, Balì Burdel!", il concerto del contadino e musicista Pietro Bandini, in arte Quinzàn. Poco dopo, al calar del sole, sarà acceso il grande falò propiziatorio. Alle ore 19.45 Mirco Villa, presenterà"A pancia piena si ragiona meglio", mentre i canti e le danze attorno al fuoco continueranno fino alle ore 23.Il programma completo di tutte le inziative è disponibile sul sito www.illavorodeicontadini.org Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 Pagina 23
[ § 1 3 5 1 5 7 2 6 § ] giovedì 28 febbraio 2019 Pagina 22 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Ecco Poggiali, un coach molto speciale per il "Gresini" Nuova avventura per il sammarinese: «Vedere vincere un pilota che segui regala sempre una grande emozione» MATTEO MISEROCCHI FAENZA Manuel Poggiali torna in MotoGp come coach dei piloti del Gresini Racing. L' ex campione del mondo sammarinese (due titoli per lui nel 2001 con la Gilera in 125 e nel 2003 con laAprilia 250) ha iniziato a seguire i piloti della squadra faentina che erano impegnati nel campionato italiano velocità (Nichola Spinelli, Riccardo Rossi e Luca Gresini), a metà della scorsa stagione. Tante squadre si stanno avvalendo della collaborazione di ex piloti da affiancare non solo ai giovani. È noto che Valentino Rossi abbia avuto in Luca Cadalora un "suggeritore" prezioso negli scorsi anni. Collaborazione a tutto campo In questo 2019.la collaborazione fra Fausto Gresini, anche lui due volte campione del mondo ma della 125, e Manuel dovrebbe ampliarsi. «Seguirò tutti i piloti della scuderia - racconta Poggiali - sia quelli impegnati nel Civ, che quelli di MotoE e della Moto3 mondiale, compreso Sam Lowes di Moto2. Hanno esperienze e bisogni diversi, quindi proverò ad adattarmi a loro, provando anche a proporre un metodo di preparazione comune». I piloti per il Civ, quest' anno, sono Leonardo Taccini, l' imolese Luca Gresini (figlio del patron) e Alessandro Morosi. Nella nuova MotoE troviamo il riminese Matteo Ferrari e il cesenate Lorenzo Savadori, mentre in Moto3 Gabriel Rodrigo e Riccardo Rossi. «Stiamo lavorando tanto in gruppo - prosegue Poggiali - sia sugli allenamenti in palestra, che su quelli in sella nelle piste di flat track. Tutti vivono in Romagna, sulla costa. Certo, ci sono piloti esperti ed altri giovanissimi, come ad esempio nel mondiale Moto3: una categoria dove troviamo Rodrigo che deve affinarsi e gestirsi meglio in gara per puntare al titolo, mentre Riccardo ha bisogno di imparare tanto. È un ragazzo che ha tanta voglia di emergere e sta crescendo». Rossi e il 54 Con Riccardo Rossi, Manuel ha un rapporto "speciale", come testimonia il fatto che Rossi ha scelto il numero 54 per gareggiare nel mondiale. «È il numero che mi ha portato a tante vittorie ed è speciale- aggiunge Manuel- lo scelsi quando arrivai nel team di mini moto di Luca Pasini (il babbo di Mattia costruttore ed ex pilota di Superbike, ndr). All' inizio fui sfortunato e cercai un numero che potessi darmi la carica: il 54 aveva vinto tanto con Luca nel campionato italiano Superbike e con Mattia nelle minimoto, così lo scelsi e mi portò fortuna». Fare il coach è una nuova sfida per il sammarinese: «Vedere vincere il pilota che segui regala grande emozione, anche se chiaramente non è paragonabile a quelle provate tagliando per primo il traguardo». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 Pagina 24
[ § 1 3 5 1 5 7 2 7 § ] giovedì 28 febbraio 2019 Pagina 33 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) L'Infinity Bio Faenza sa sempre rialzarsi Sabato arriva Palermo FRANCESCA ANGELI FAENZA L' Infinity Bio ha fatto quello che doveva. Rimettersi in piedi dopo la caduta con Spezzina. Le manfrede hanno liquidato la pratica Civitanova abbastanza in fretta, dopo il primo quarto, hanno rimesso in equilibrio l' incontro e preso le redini, che hanno condotto fino al termine. Un altro passo falso non sarebbe stato consentito dalla classifica se si vuole puntare ai primi posti. «Venivamo da una settimana dura - racconta il play Arianna Meschi - sapevamo che avremmo avuto allenamenti tosti. Vincere era fondamentale, dovevamo rifarci dopo la sconfitta. Nel primo tempo abbiamo subito un break di 9-0, poi però abbiamo accorciato e messo la freccia, a quel punto abbiamo condotto la gara senza troppe difficoltà anche se la partita è stata comunque combattuta. Civitanova ha in organico giocatrici che sono insieme da anni e quindi hanno meccanismi oliati, inoltre non mollano mai. Era proprio questa loro amalgama che ci preoccupava, temevamo si caricassero tra loro e invece siamo riuscite a gestirle con un gioco più di squadra rispetto alla domenica precedente. Inoltre abbiamo migliorato alcuni aspetti dell' attacco che con Spezia erano mancati. In difesa, invece abbiamo disputato la solita gara accorta, ultimamente è proprio in questa fase dove emergiamo». Ora le ragazze di Simona Ballardini sono terze insieme a Bologna e Spezzina, caduta con la capolista Campobasso, che è a +6. Davanti di due lunghezze Palermo, avversario di sabato sera al PalaBubani. «All' andata abbiamo vinto in Sicilia di un punto allo scadere - ricorda Meschi - questa circostanza permette già di intuire con quale spirito verrà in Romagna. Senza dimenticare che la passata stagione perse ai play-off proprio con Faenza. Affronteremo un avversario agguerrito e che vorrà vendicare le ultime sconfitte. Noi ci faremo trovare pronte a questa battaglia». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 Pagina 25
[ § 1 3 5 1 5 7 3 5 § ] giovedì 28 febbraio 2019 Pagina 2 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali la corsa alle pensioni Quota «100», a fine marzo già metà platea attesa nel 2019 Oltre 20mila domande a settimana: nella scuola verso 45mila cattedre vuote Davide Colombo roma Alla velocità attuale, ovvero oltre 20mila domande di pensionamento anticipato con "quota 100" la settimana, quando il decretone sarà definitivamente convertito in legge, a fine marzo, è lecito aspettarsi di aver toccato il traguardo delle 150mila. È più della metà di quanto si aspettava il Governo per quest' anno, ipotizzando una propensione al pensionamento pari all' 85% degli aventi diritto del settore privato e del 70% per gli statali. La metà del potenziale raggiunto in soli due mesi. Stando ai dati comunicati ieri da Inps le domande attuali (ore 16,00 di ieri; ndr) sono 73.805. Di queste, 20.136 sono arrivate da donne e 53.669 da uomini. Quanto all' età, invece, 24.649 sono state presentate da persone fino a 63 anni, 34.281 da chi ha tra 63 e 65 anni e 14.875 da over65. Oggi è l' ultimo giorno utile per la presentazione della domanda di pensionamento da parte del personale della scuola che intende ritirarsi il 1° settembre prossimo. L' ultimo dato utile sul comparto è di 15.234 istanze presentate, di cui 12.157 presentate da professori. Numeri che si aggiungono ai 27mila docenti e Ata che hanno già utilizzato la finestra ordinaria (entro il 12 dicembre) sulla base dei requisiti generali validi fino al 2018. Secondo il ministero dell' Istruzione per il prossimo anno scolastico potrebbero esserci circa 45mila cattedre vuote da riempire. Come andrà a finire questa lunga e velocissima corsa verso il pensionamento anticipato con le nuove regole in sperimentazione, lo ricordiamo, fino al 2021? E quali maggiori spese effettivamente può innescare? Dare una risposta oggi è prematuro. Bisogna sapere innanzitutto quante pensioni "quota 100" entreranno effettivamente in pagamento (e con quale importo medio) da lunedì 1° aprile. Vale solo ricordare che sull' ipotesi di 290mila nuove pensioni quest' anno è stata impegnata una maggiore spesa per 3,7 miliardi, che salgono a 7,8 l' anno prossimo e a 8,3 nel 2021, anno di fine sperimentazione, con la promessa del Governo di aver realizzato circa un milione di maggiori pensionamenti complessivi, se oltre ai quotisti si considerano anche coloro che andranno in quiescenza prima grazie all' anticipo mantenuto a 42 anni e 10 mesi a prescindere dall' età (41 e 10 se donne), e chi coglierà le opportunità date dal cumulo e dalle proroghe di "opzione donna" e l' Ape sociale. Ma il consuntivo su quel milione di pensionati è lontano. Dopo aprile farà invece notizia il primo monitoraggio sulla maggiore spesa innescata, anche in chiave prospettica, come previsto dalle norme della legge di Bilancio. Allora avremo un primo riscontro sull' adeguatezza del budget messo in campo per "quota 100" o se il governo dovrà invece cominciare a ponderare l' ipotesi prevista dalla legge di Bilancio: utilizzare come "vasi comunicanti" i fondi stanziati per "quota 100" e quelli per il reddito di cittadinanza. Su questa prima verifica di spesa saranno naturalmente puntati i riflettori della Commissione europea, che nel country report di ieri ha esternato tutte le sue preoccupazioni sul costo delle nuove regole di pensionamento. Il ministro Giovanni Tria ieri ha spiegato che alla riunione Ecofin non si è parlato di "quota 100" e reddito di cittadinanza aggiungendo che le nuove norme sono garantite nell' evoluzione dei saldi di bilancio e del rapporto deficit-Pil «che sono stati ritenuti soddisfare la compliance con le regole fiscali». Insomma, per ora tutto sembra sotto controllo. Anche se in meno di un mese "quota 100" e le altre flessibilità prorogate e ampliate hanno dato risultati ben superiori a quelli raggiunti in due anni dalle "flessibilità selettive" dei governi Gentiloni e Renzi: Ape sociale e le altre norme, in 24 mesi, non hanno generato più di 60mila nuovi pensionamenti anticipati. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 Pagina 26
[ § 1 3 5 1 5 7 3 4 § ] giovedì 28 febbraio 2019 Pagina 39 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali APPALTI PUBBLICI Clausole sociali limitate dalla libertà organizzativa Le linee guida Anac tengono conto delle esigenze del subentrante Giampiero Falasca Le clausole sociali possono essere inserite negli appalti pubblici, ma non possono comprimere in maniera eccessiva la libertà organizzativa dell' impresa subentrante. Questo il messaggio proveniente dalle linee guida Anac sugli appalti pubblici «sopra soglia», approvate con delibera 114 del 13 febbraio 2019. Il documento fornisce indicazioni alle pubbliche amministrazioni sui criteri da seguire per dare attuazione all' articolo 50 del Codice appalti, indicazioni che, pur non essendo vincolanti, sono particolarmente autorevoli. Secondo questa norma, le stazioni appaltanti devono inserire nella lex specialis di gara specifiche clausole volte a promuovere la stabilità occupazionale del personale impiegato. L' Anac, in linea con gli orientamenti maggioritari della giurisprudenza amministrativa, si preoccupa di tutelare la libertà organizzativa delle imprese che subentrano. In particolare, secondo le linee guida, la clausola sociale è legittima solo se riguarda un contratto «oggettivamente assimilabile» a uno preesistente, mentre non può essere inserita se tra i rapporti sussista un' oggettiva e rilevante incompatibilità. Inoltre l' applicazione della clausola sociale non può comportare un indiscriminato e generalizzato dovere di assorbimento del personale utilizzato dall' impresa uscente: tale obbligo deve essere armonizzato con l' organizzazione aziendale prescelta dal nuovo affidatario, deve essere compatibile con il fabbisogno richiesto dall' esecuzione del nuovo contratto e con la pianificazione e l' organizzazione definita dal nuovo appaltatore. L' Anac si preoccupa anche di garantire, ai soggetti che vogliono subentrare nell' appalto, di conoscere i dati del personale da assorbire. Pertanto viene richiesto alla stazione appaltante di indicare gli elementi rilevanti per la formulazione dell' offerta e i dati relativi al personale utilizzato nel contratto precedente (numero di unità, monte ore, Ccnl applicato, qualifica, livelli retributivi, scatti di anzianità, sede di lavoro, eventuale indicazione degli assunti in base alla legge 68/1999 o mediante agevolazioni contributive). I concorrenti, inoltre, hanno il diritto di richiedere in modo analitico tutti gli ulteriori dati ritenuti necessari per mettere a punto l' offerta. Sempre nell' ottica di garantire un' applicazione "sostenibile" della clausola sociale, Anac chiarisce che il concorrente deve allegare all' offerta un progetto di assorbimento per illustrare le concrete modalità di applicazione della clausola sociale (numero dei lavoratori, inquadramento e trattamento economico). Spesso i contratti collettivi già regolano la clausola: per garantire il loro coordinamento con i bandi di gara, le linee guida stabiliscono che, in caso di sovrapposizione tra norme diverse, prevale l' applicazione prevista dal Ccnl prescelto dall' operatore economico (se è più favorevole). Il documento si chiude con una doppia indicazione: la mancata accettazione della clausola sociale comporta l' esclusione dalla gara, ma un' esclusione non può mai fondarsi solo sulla richiesta di applicare la clausola nei limiti di compatibilità con la propria organizzazione d' impresa. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 Pagina 27
[ § 1 3 5 1 5 7 3 3 § ] giovedì 28 febbraio 2019 Pagina 33 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali ai comuni Anticipato il fondo solidarietà «Per dare una risposta concreta alle esigenze di cassa dei comuni italiani, stiamo lavorando affinché la seconda tranche del Fondo di solidarietà comunale, prevista in pagamento per fine maggio possa essere anticipata a fine marzo». Lo ha dichiarato Laura Castelli, sottosegretario all' Economia, a margine della Conferenza stato-città. «Cosa analoga è già avvenuta all' inizio di febbraio, quando abbiamo ottenuto di anticipare di due mesi la prima tranche. Stiamo cambiando il modo di approcciarci anche alle esigenze delle diverse amministrazioni, in questo caso dei comuni, andando a risolvere quelli che sono i problemi quotidiani. Cosa, purtroppo, mai avvenuta negli anni recenti. Questa ulteriore iniezione di liquidità consentirà ai comuni di operare meglio e di garantire servizi più puntuali e migliori a tutti cittadini». «Siamo soddisfatti. Ricordiamo al Governo, che sono molte le poste di spesa corrente per le quali aspettiamo risposte. Non ultima quella dei 560 milioni il cui taglio annuale doveva scadere nel 2019 e che invece non sono tornati ai comuni», ha detto presidente dell' Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 Pagina 28
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