Flash 3 rinascita - Un suicidio durato vent'anni Generazione perduta Ai neofiti dell'emigrazione L'Europa e la gestione dei rifiuti Bilancio di ...

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rinascita
  anno 21° N. 3/2013

                                        flash
bimestrale di informazione in Baviera

                                        Un suicidio durato vent’anni
                                        Generazione perduta
                                        Ai neofiti dell’emigrazione
                                        L’Europa e la gestione dei rifiuti
                                        Bilancio di una guerra umanitaria
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editoriale

              Sommario
                                                     Il governo delle larghe contese
                                                     Abbiamo aspettato settimane sperando che fosse possibile
Editoriale				pag. 2                                 mettere insieme un governo che esprimesse il volere de-
                                                     gli italiani, per poi doverci accontentare di dieci cosiddetti
Un suicidio durato vent’anni		             pag. 3    saggi, molti dei quali pescati nel variegato luna-park della
                                                     vecchia politica. Poi abbiamo ancora atteso, nello stillici-
Inediti d’autore. Tra rivoluzioni e                  dio di ben sei, incomprensibili votazioni, e i grandi elettori
cambiamenti reali			                       pag. 5    hanno partorito un ennesimo riflusso della storia, un Presi-
                                                     dente della Repubblica uscente che si immola sugli scranni
Un’esperienza politica - alcune riflessioni          della responsabilità, parola ripetuta in tutta la fase di pa-
dopo le elezioni				                        pag. 6   temi d’animo e ormai divenuta sinonimo di acquiescenza e
                                                     strane cospirazioni.
Generazioni perdute			                     pag. 8    Adesso abbiamo un Presidente della Repubblica e un
                                                     governo, entrambi avvolti in puro polietilene da riciclag-
Ai neofiti dell’emigrazione		              pag. 9    gio, con un anziano signore molto diplomatico il quale,
                                                     in quelli che sarebbero dovuti essere i suoi ultimi giorni
Carriera lavorativa ed essere madre:                 al potere, ha sfoderato uno spirito d’iniziativa da re-
in Germania un dualismo ancora difficile             pubblica presidenziale, e con un giovane Presidente del
da conciliare				pag. 11                             Consiglio che sembra ripartire dalla prima repubblica e
                                                     dalla democrazia cristiana.
Lo zoo					pag. 13                                   La nuova compagine di governo accosta personalità diver-
                                                     se e lontane, per cultura, mentalità, obiettivi, che adesso
L’Europa e la gestione dei rifiuti         pag. 14   dovranno trovare un filo comune e mettersi all’opera per
                                                     realizzare la riforma elettorale, l’abolizione di tasse molto
Bilancio di una guerra umanitaria          pag. 16   discusse, delle province e del finanziamento pubblico ai
                                                     partiti, come si è premurato di farci sapere il nuovo capo
Hugo Chávez rimane vivo nel cuore dei                dell’esecutivo.
popoli dell’America Latina		          pag. 19        Enrico Letta, un po’ evasivo riguardo alle politiche del la-
                                                     voro e al rilancio dell’economia, ha dimenticato di parlarci
Gli italiani all’estero			                 pag. 19   di conflitto d’interessi, di diritti civili, di coppie di fatto, di
                                                     testamento biologico e, figuriamoci, d’inseminazione assi-
Magica gentilezza			                       pag. 20   stita; ha giusto accennato ad un’ipotesi di studio riguardo
                                                     alle richieste di una legge sul reddito minimo garantito e
È arrivata la Vegan-Mania!		               pag. 21   ha appena sfiorato il tema della giustizia e della corruzio-
                                                     ne, ben conscio delle forti remore di alcuni neoministri.
Fare lo yogurt in casa			                  pag. 22   Il governo delle larghe intese comincia a mostrare, dopo
                                                     solo un paio di giorni, le prime scontate incrinature: Berlu-
Una bella chioma			                        pag. 23   sconi parla già di farlo cadere, proprio lui che ministro non
                                                     è. Per assurdo, come opposti che si somigliano, ricorda
Appuntamenti				                           pag. 24   quasi Beppe Grillo, ombra lunga di riforme indispensabili,
                                                     che si è sgolato a infuocare le masse per poi trovare mille
                                                     cavilli contro l’ipotesi di governare.
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politica

Un suicidio durato vent’anni
Dalle elezioni del 25 febbraio sono         diventa improcrastinabile. Ai Demo-        di fronte a un M5S figlio illegittimo
passati cinquantaquattro giorni e la        cratici si offrono due opzioni: anda-      dell’insofferenza antipartitocratica e
nomina di un nuovo capo dello sta-          re allo scontro frontale con il M5S e      della democrazia parlamentare, Ber-
to, ma chi tornasse da due mesi di          quindi con una parte dell’elettorato       sani si perde dietro l’effetto anziché
assenza dall’Italia trovandovi Monti e      di sinistra che ne condivide punti del     provare a correggerne le cause. Inve-
Napolitano saldi al loro posto pense-       programma; oppure provare a fare           ce di trattare i grillini come il collet-
rebbe che il tempo si sia fermato. In       quello che nei vent’anni precedenti        tivo che essi s’impongono d’essere,
realtà è cambiato tutto. Il Pd che co-      non si sono mai abbassati a fare:          Bersani li affronta come se fossero
noscevamo come il maggiore partito          ascoltare. La seconda via è resa           normali parlamentari, cioè interlo-
di sinistra esiste ormai solo in parla-     ardua dalla mancanza di un interlo-        cutori individualmente responsabili
mento e chissà ancora per quanto.           cutore qualificato nel movimento, a        secondo l’Articolo 67 della Costi-
Non esiste certo più nel Paese, dove        parte Grillo, e dall’apparente intran-     tuzione. È un errore invitare a un
la pressione delle domande identita-        sigenza, dalla sfuggevolezza e dal         abboccamento riservato i soli porta-
rie e morali che gli ribollono in pancia    carattere lunatico di quest’ultimo.        voce Crimi e Lombardi per sondare
da due decenni, acuita dal martella-        Bersani dapprima prova una ter-            un appoggio esterno a un governo
mento ossessivo di Grillo e in ultimo       za strada, quella di non scegliere.        Pd, addirittura prima che Napolitano
anche della sua stessa base elettora-       Prova cioè a sottrarre il Pd al suo        assegni l’incarico esplorativo. È un
le, lo ha finalmente fatto esplodere,       destino anziché invitarlo a determi-       errore uguale e di segno contrario
sbriciolandone la maschera ipocrita         narne il corso. Sotto sotto spera di       reagire con una chiusura orgogliosa
del “voto utile” grazie a cui finora era    riuscire a disgregare il M5S, facendo      dopo lo sgarbo in diretta della citta-
riuscito a sopravvivere pur corrom-         leva sull’inesperienza dei suoi ne-        dina Lombardi (“mi sembra di essere
pendosi sempre più. Dietro quella           oparlamentari. S’intravede l’antico        a Ballarò”), che in quel momento
maschera il partito dei professioni-        riflesso del partito verso i movimen-      travalicava il mandato collettivistico
sti dell’opposizione in questi anni         ti: tattiche dilatorie e divisorie, ma-    dei suoi elettori per trasformarsi in
ha bruciato sull’altare dell’unitarietà     novre d’isolamento. Ma lo tradisce         monade in preda all’orgasmo del-
tutti i tentativi della società civile di   la fretta, provocata dalle turbolenze      la notorietà (il famoso “punto G” di
sollevarsi contro la dittatura del ma-      al suo interno, con un Matteo Renzi        Grillo) e che per questo sarebbe sta-
laffare, trattandoli come focolai di        che, anziché fare il sindaco di Firen-     to facile ricondurre all’ovile con una
ribellione anziché come invocazioni         ze come ha ripetutamente promesso          sola sferzante battuta (“No, signora.
all’ascolto dei cittadini.                  ai suoi concittadini e al suo partito,     Stiamo provando a dare un gover-
Fino al 25 febbraio 2013 il centro-         scalpita giorno e notte per succe-         no a questo Paese, anche ai cittadini
sinistra era sempre riuscito a emar-        dere al segretario e invoca subito         che hanno eletto lei”). Bersani non
ginare i movimenti, contando su             un governo con Berlusconi. Bersani         riesce a guardare oltre i limiti natu-
tattiche dilatorie e concedendo loro        diventa tenero boccone in un san-          rali della truppa a cinque stelle che,
colorate feste di piazza in cambio di       dwich fra Grillo e le correnti fratrici-   eletta via web in modo improvvisato
una non belligeranza alle elezioni.         de del Pd per un Paese affamato di         e oscuro, ovviamente non può offrire
Con il M5S questa pratica non è più         un capro espiatorio a cui far pagare       né preparazione né decoro istituzio-
possibile per due ragioni. La prima è       l’immobilismo della classe politica.       nale, ma solo l’arrogante rozzezza
che l’elettorato e i quadri grillini non    Intanto Berlusconi indossa un inu-         dei tribunali del popolo nelle post-
sono omogenei per estrazione politi-        suale aplomb da statista e si gode         dittature: prima li insegue e poi volta
ca, quindi il Pd non ha presa morale        lo spettacolo in tribuna.                  loro le spalle ferito, entra nel vortice
su di loro. La seconda ragione è che        In questa fase Bersani perde la bus-       delle loro giravolte fatte di smentite
il M5S fa boom e in Italia collezio-        sola e commette un errore dietro           e contro-smentite, di sudditanza a
na quasi nove milioni di voti, diven-       l’altro, probabilmente mal consigliato     un signore assoluto che si trasforma
tando il primo partito del Paese. Il        da una squadra che ha sì begli occhi       in anarchia per mancanza di ordini
giorno dopo il Pd si trova il “nemico”      e volti giovani, ma che nel mondo di       quando costui stacca il cellulare per
accampato nella sua cittadella isti-        “sangue e merda” che è la politica         farsi una vacanza. Come un ariete
tuzionale, il parlamento fino a quel        (cit. Rino Formica) paga l’essere stata    scornato Bersani prova a sfondare
momento monopolio dei partiti, e da         scelta più per la sua telegenia che per
allora la questione della sua identità      sapienza tattica. Il primo errore è che                            continua a pag. 4

rinascita flash 3/2013
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politica

con l’obiettivo massimo: quello di
un monocolore Pd guidato da lui.
Una proposta irricevibile in parten-
za dal M5S.
Se c’era un’arma per sciogliere la
cortina di ghiaccio del M5S era inve-
ce quella d’iniziative concrete e in-
confutabilmente riformatrici. Che la
compattezza del manipolo dei cinque
stelle sia solo un’opinione di Grillo lo
si è infatti visto ogni volta che esso
è stato sfidato su una questione di
merito, come al ballottaggio per la
carica di presidente del Senato fra
un simbolo di legalità e uno di coe-
sistenza mafiosa. Su questa strada
Bersani avrebbe dovuto continuare,
per esempio chiedendo a Napolitano
di offrire al M5S l’onere e l’onore di      Per questo un governo riformista e            segnale che il partito trasversale della
preparare una proposta per il gover-        indipendente dai partiti non avrebbe          conservazione attende e forse ciò che
no del Paese. Se a quel punto il movi-      mai ottenuto la fiducia del Pd e ne           finisce per segregare Napolitano altri
mento avesse nominato uno dei suoi,         avrebbe anzi accelerato una scissio-          sette anni sul colle, suo malgrado.
cioè un anonimo militante alla Crimi        ne: per lo stesso semplice motivo per         Questo venerando monumento della
o alla Lombardi, tutt’Italia avrebbe        cui Stefano Rodotà non sarebbe mai            cultura inciucista vanta un curricu-
riso per l’immaturità di questa gen-        potuto diventare presidente della re-         lum eccezionale, dai tempi dell’intel-
te; ma se avesse indicato uno o più         pubblica con i voti del centrosinistra.       ligenza con Craxi e delle scorribande
nomi autorevoli come poi ha fatto per       È qui che la questione identitaria del        milanesi dei miglioristi PCI, fino alla
il Quirinale, avrebbe potuto nascerne       Pd si è definitivamente rivelata come         grande ammucchiata del governo
un dialogo. Un’alternativa sarebbe          un non più conciliabile conflitto fra si-     del presidente nel novembre 2011,
stata utilizzare la strategia usata per     stemi di valori, stili di vita e soprattut-   passando per la tolleranza delle leggi
la presidenza delle Camere: proporre        to persone. A Bersani non era data la         ad personam, poi cestinate in se-
una rosa di personalità stimate e d’in-     possibilità di traghettare tutto il par-      rie dalla Consulta, e un conflitto isti-
discutibile levatura morale e mettere       tito sulla riva della terza repubblica,       tuzionale sollevato contro la Procura
i grillini davanti alla responsabilità di   e questa è un’attenuante. Gli è però          di Palermo per la gestione delle mai
dire no forzando la ricaduta nell’in-       anche mancato il coraggio storico di          chiarite conversazioni telefoniche con
ciucio, cosa che la loro base mai gli       rischiare una spaccatura forzando             l’imputato per concorso esterno in as-
avrebbe perdonato.                          una decisione, come a suo tempo               sociazione mafiosa Nicola Mancino. È
Ma Bersani non può fare nulla di tutto      toccò ad Achille Occhetto.                    il candidato ideale per chi come Ber-
ciò, perché se quello di Berlusconi è       Intanto la partita per il Quirinale in-       lusconi è uscito sconfitto alle elezioni,
un partito-azienda, il suo è un par-        combe e quella per il governo passa           perché ostile alle regole dell’alternan-
tito società per azioni. Il segretario      in secondo piano. Nel delicato mo-            za politica e favorevole a un’inclusio-
del Pd, al di là della retorica delle       mento di riflessione che sta mace-            ne di forze contrapposte fondata sul
primarie, è l’amministratore delegato       rando il Pd, salta a piedi uniti su uno       principio della spartizione.
di una società che si regge in piedi        dei piatti della bilancia Giorgio Napo-       In occasione dell’elezione del presi-
grazie ai grandi azionisti del partito.     litano, che nemmeno a pochi giorni            dente, il Pd mette drammaticamente
E costoro ora pretendono i dividen-         dalla fine del suo mandato si astiene         a nudo la sua spaccatura, non riesce
di, cioè cariche ministeriali, posti da     dall’elogiare il suo faro ideologico, il      a convenire su un nome comune, ad-
sottosegretario, presidenze di com-         governo di “larghe intese”, possibil-         dirittura umilia il suo asset Prodi can-
missioni e dirigenze nelle aziende di       mente perpetuo, versione aggiorna-            didandolo mentre si trova in missione
Stato, per sé e per i propri clientes.      ta del “centralismo democratico”. È il        ONU in Mali e poi impallinandolo con

                                                                                                                  rinascita flash 3/2013
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politica

Inediti d’autore. Tra rivoluzioni possibili e cambiamenti reali
La richiesta di cambiamento di una          ovvero un avvicendamento dettato          settimane di estenuante immobilità
società che ha perso il proprio pas-        dalla scelta e dalla ragione della        istituzionale, in un quasi immorale
so correndo dietro alla modernità,          Realpolitik e non dalla morte di un       gioco delle parti di pirandelliana e
che si è auspicata e che ha anche           sovrano assoluto seppur di Pietri-        attuale memoria, nel disintegrarsi
tecnologicamente realizzato l’u-            no trono. L’inatteso inizio di una        del residuo collante comune di uno
topia del proprio futuro a scapito          nuova era che, seppur nella sor-          Stato, raggiunge il suo apice para-
(forse) di un bene comune sottova-          presa, riserva inediti ed ancora          dossale alla sesta chiamata delle
lutato e della solidarietà tra gli uo-      imprevedibili sviluppi.                   elezioni presidenziali. L’inatteso ini-
mini, mai così disuguali come oggi          Dinanzi ad una crisi interna del-         zio di una nuova era che, seppure
(forse non nella teoria ma certa-           la politica, risultato di decenni di      nella sorpresa, riserva inediti ed
mente nella pratica del quotidiano)         mortificante mediocrità veramente         ancora imprevedibili sviluppi.
si è infranta davanti a improbabili         bipartisan, e di continuo e geome-        Nelle popolari e corali richieste di
cambiamenti reali.                          tricamente crescente depaupera-           mutamento si attendevano rivo-
Dinanzi ad una crisi interna del pa-        mento della nazione e delle fami-         luzioni possibili di giovani eroi, di
pato, che spesso è stato nella sua          glie a discapito di pochissimi furbi,     nuovi protagonisti, fuori dai giochi
millenaria storia in condizioni morali      il Paese assiste ad un nuovo inedi-       del passato. Invece, nei cambia-
assai peggiori di quella odierna, la        to. Un Parlamento spaccato in tre         menti reali, restii “vecchi”, riluttanti
possibile risoluzione è stata la scel-      tronconi, un’Italia disintegrata in       a nuovi o riconfermati incarichi, si
ta inedita, quasi a-storica, rasente        protesta a volte sciaguratamente          trovano ad accogliere, dare voce,
l’abiuro, il non-sense storiografico        individualista, molto più spesso di-      interpretare e mettere in atto la ri-
di una “rinuncia papale” che, pro-          speratamente corale, quasi sempre         chiesta di cambiamento di una so-
forma non è rifiuto o dimissione,           (purtroppo) voce di sconforto sen-        cietà che evidentemente non si sa
ma nei fatti nulla altro è che questo,      za impegno nel concreto che, dopo         rigenerare. (Marinella Vicinanza)
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politica
“Date poca cosa se date le vostre ricchezze. È quando date voi stessi che date veramente” da Il Profeta,
Kahlil Gibran

“Ci si salva e si va avanti se si agisce insieme e non solo uno per uno” Enrico Berlinguer

Un’esperienza politica – alcune riflessioni dopo le elezioni
La mia esperienza politica comincia
ufficialmente circa tre anni fa, nel
momento in cui lascio l’Italia per
trasferirmi in Germania dove accet-
to l’incarico di responsabile scuo-
la e cultura per l’Italia dei Valori e
culmina con la mia candidatura alla
Camera nelle liste di Rivoluzione
Civile in cui è confluita l’IdV. Deci-
do di impegnarmi in prima perso-
na perché voglio rendermi utile al
mio Paese anche se vivo all’estero,
restare più vicino ai miei connazio-
nali e soprattutto perché da troppo
tempo non si pone l’attenzione ai
diritti più essenziali e al bene co-
mune, facendo prevalere solo gli
interessi personali.
Mi sono accorta, durante questa
esperienza, di quante, ancora trop-
pe poche, persone credano che la
politica (quella vera) possa cam-
biare le cose e non si rendano con-
to di quanto sia necessario impe-
gnarsi in prima persona e difendere       personale. Non a caso Max Weber          mi stancherò mai di chiedere con-
quei valori per i quali, prima di noi,    definiva la politica come aspira-        fronti, collaborazioni e supporto su
si sono battuti e sacrificati tanti uo-   zione al potere e monopolio              questi temi sia a livello politico che
mini e donne.                             legittimo dell’uso della forza           su quello sociale e pubblico.
L’indifferenza, penso sia una delle       al contrario di Aristotele che, ben      Durante i miei anni dedicati all’inse-
cose peggiori da osservare nel ge-        prima di lui, intendeva la politica      gnamento ho sempre incoraggiato i
nere umano; l’individualismo che si       (legata al termine di “polis”, città)    miei alunni (e ora lo faccio con mio
è sviluppato nel mondo attuale non        come amministrazione della po-           figlio) a pensare con la loro testa e
fa onore a chi si definisce civile e      lis per il bene di tutti i soggetti      con il loro cuore, a battersi per le
non rende merito alle persone che         facenti parte di una società.            idee in cui credono, a non restare
sono state esempio di vita. Penso al      La solitudine che, come più volte in     indifferenti di fronte alle ingiustizie,
nostro amatissimo presidente Per-         passato, mi ha accompagnato nella        a battersi per la pace e per il rispet-
tini, a molte donne e uomini politici     mia lotta per dare voce ai bambini       to di ogni persona e della libertà.
che in passato sono stati esempio         e ai ragazzi (troppo spesso invisibili   I risultati di queste ultime elezioni
di onestà e merito e che oggi non         agli occhi degli adulti indifferenti)    non mi rendono felice e mi preoc-
hanno confronto con quelli attuali;       che sono oggetto dei più orribi-         cupano notevolmente, come penso
agli uomini e alle donne della no-        li soprusi; la difesa della famiglia     sia anche per molti italiani ed al-
stra cultura che hanno reso grande        come nostra prima e importante           tri cittadini europei. Come gli altri,
il nostro Paese in tutto il mondo.        istituzione e la tutela dei più de-      mi domando cosa succederà e se
Mi ha rattristato constatare che          boli di qualsiasi provenienza siano,     si riuscirà a formare un governo
la politica è diventata un campo          non mi farà mai desistere dal mio        in grado di affrontare questa crisi
di battaglia dove non si escludo-         impegno politico e civile che voglio     a vari livelli e non solo economi-
no colpi bassi agli avversari (an-        portare avanti ad ogni costo anche       ci. Forse è necessario arrivare ad
che all’interno dello stesso partito      in futuro, insieme alle splendide        un nuovo punto di partenza, dopo
o movimento) e dove primeggia             persone che professionalmente e          aver distrutto tutto, per capire che
il desiderio di potere e l’interesse      personalmente ho conosciuto. Non         bisogna imparare a collaborare e

                                                                                                          rinascita flash 3/2013
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politica

a condividere le ricchezze, senza      migliore, ma è necessario impara-         confluire le idee e la aspettative di
alimentare troppe differenze. For-     re ad essere consapevoli della re-        chi vuole veramente essere prota-
se è indispensabile cancellare tutto   sponsabilità che abbiamo, sia nei         gonista del cambiamento che, con
per riscrivere pagine nuove della      confronti degli altri che di noi stessi   queste elezioni, il popolo italiano
nostra storia, senza dimenticare       e del mondo che ci circonda.              ha chiesto a gran voce. Spetta a
il passato per non commettere gli      Il lavoro sarà lungo e faticoso ed è      noi e a tutti i politici ora decidere
stessi errori.                         necessario cominciare a pianificare       quale direzione prendere e dobbia-
Vorrei tanto riascoltare parole        le azioni anche su periodi più ampi,      mo essere consapevoli della nostra
come quelle che Pertini diceva ai      in una visione europea.                   responsabilità; dobbiamo fare in
giovani quando andavano a tro-         Mantenere un atteggiamento posi-          modo che la partecipazione al voto
varlo al Quirinale: “Camminiamo        tivo in questo momento, in Italia,        (soprattutto quello estero) aumenti
insieme, voi con le vostre vi-         è molto difficile sapendo che dopo        e diventi significativa, e soprattutto
sioni, noi con la nostra espe-         oltre quaranta giorni dalle elezioni,     dobbiamo contribuire a rendere re-
rienza, cerchiamo di cammi-            non si é riusciti a formare un go-        ale e concreto il progetto di un’Eu-
nare insieme sul sentiero della        verno, nonostante la situazione sia       ropa unita che pensa prima di tutto
vita. E finché un alito di vita        sempre più grave e che quelli che         al benessere del suo popolo.
mi animerà, io sarò al vostro          siedono in Parlamento non sono ri-        (Silvia Alicandro)
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politica

Generazioni perdute

Si parla molto in Italia della “genera-
zione perduta”, dopo l’infelice uscita
del nostro premier/ex premier, che
prima di entrare in politica era un “tec-
nico” e – molto “tecnicamente” come
può fare solo un ragioniere come lui
– ha definito così quella generazio-
ne che si trova oggi nell’età in cui un     un lavoro qualificante e remunerativo,      quali il sistema dà moltissimo (nien-
uomo o una donna dovrebbe essere            basta vedere coloro che sono andati         te burocrazia, poche tasse e tanto,
nel pieno dell’attività lavorativa, e in-   all’estero e che sono in costante au-       tanto spazio per avere successo). E
vece non lo è affatto, perché manca la      mento (le liste AIRE parlano chiaro).       nemmeno in Germania, dove lo Sta-
materia prima, cioè il lavoro.              Mi sembrano più che altro frasi fatte       to aiuta questo tipo di iniziative e ci
In effetti, il termine “Lost Genera-        da alcuni politici per scrollarsi di dos-   sono comunque paracaduti sociali
tion” fu coniato dal grande scrittore       so il senso di colpa. Senso di colpa        nel caso vadano male.
americano Hemingway per definire la         da parte di coloro che questa situa-        Non che uno start-up non funzioni,
generazione che si trovò maggioren-         zione l’hanno creata, ma anche da           per carità. Dico solo che consigliare a
ne dopo la prima guerra mondiale, un        chi non ha voluto, potuto o saputo          un giovane, oggi, in Italia, di fare uno
periodo fatto di macerie e rovine, pre-     prendere in mano la situazione per          start-up per vivere bene è come con-
ambolo alla grande depressione del          fare finalmente qualcosa.                   sigliare di diventare chitarrista rock.
1929. La nostra generazione perduta         Questo “qualcosa” è, capisco, diffici-      Può riuscire al due per mille. E non
in Italia esce da un disastro e vive il     le da definire, ma anche qui ci viene       tutti possono avere il background
futuro come l’anticamera di una nuo-        spesso ripetuto: “dateci voi un’idea su     sociale e culturale per avere successo,
va catastrofe, con queste analogie: la      cosa fare”. In due parole sintetizzerei:    vista l’alta competitività esistente.
crisi del ‘29 è oggi la crisi dell’Euro     defiscalizzazione degli stipendi dei        Quello che mi aspetto dal governo
e dell’Europa intera, mentre la prima       dipendenti più giovani. Bonus fisca-        che verrà è che metta il lavoro al pri-
guerra mondiale è il passato governo        le per chi assume a tempo indeter-          mo posto nella lista di cose da fare,
di centrodestra. Non c’è che dire.          minato. Alle aziende che cominciano         senza perdere altro tempo. Senza
Ma quello che fino ad ora mi ha più         solo adesso con un’attività, un forte       scorciatoie e senza idee creative ba-
colpito è l’inerzia con la quale il tema    sconto fiscale, magari anche per due        sate esclusivamente sullo scaricare
“lavoro” è stato (o meglio, “non è          anni, purché abbiano nei loro piani         alla parte in causa (cioè coloro che
stato”) affrontato. Da parte della po-      assunzioni permanenti sostenibili con       cercano lavoro) tutti gli oneri e ri-
litica, almeno quella che conosciamo,       un buon business plan. Almeno si            schi. È inutile abbassare lo spread
non si muove ancora nulla, includen-        possono occupare giovani che con            e pareggiare il bilancio se la genera-
do a malincuore anche i partiti del         il lavoro saranno portati a produrre        zione che verrà continuerà a restare
centrosinistra. È come se nessuno           idee nuove, che potranno rilanciare         a spasso senza occupazione. A par-
si fosse ancora accorto del dramma          la nostra economia, rinnovando an-          te l’impatto su tasse e contributi nei
e del dolore che i giovani stanno vi-       che quest’umore che oggi ha assunto         prossimi anni, dato il mancato introito
vendo nel non avere un piano, una           i colori più tetri possibili.               (chi non lavora non può pagare) che
prospettiva, un futuro, vivendo co-         Non ci venissero a dire coloro che          si farà inevitabilmente sentire come
stantemente alla giornata, rimandan-        stanno seduti comodi in parlamento,         un boomerang, ma anche semplice-
do tutto quello che ogni giovane vor-       con un lauto stipendio più rimborsi,        mente sapere di avere intorno a noi
rebbe avere: una casa propria, una          con un vitalizio garantito vita natural     una “generazione perduta” di alcuni
famiglia, dei bambini, una vita com-        durante, con un mucchio di attività         milioni di giovani, e per giunta aver-
pleta e un lavoro qualificante. Invece,     parallele di consulenze o altro, che        glielo anche detto, dovrebbe essere
nulla. E non tiriamo ora in ballo che è     la soluzione sta nell’inventarsi qual-      un motivo sufficiente per costringe-
finita l’era del posto fisso e che biso-    cosa da soli, magari uno start-up           re molti nostri politici ad una scelta:
gna essere flessibili negli spostamenti     o una Ich-AG. Non siamo in Ameri-           portare il lavoro on-top-of-the-list e
sia di lavoro che di sede. Io non ho        ca, dove queste attività sono la lin-       rilanciare l’occupazione, oppure farsi
trovato un solo giovane che non fosse       fa vitale del sistema (così sono nate       subito da parte.
disposto a trasferirsi altrove per fare     Apple, Google o Facebook) ma alle            (Massimo Dolce)
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lavoro

Ai neofiti dell’emigrazione
Alcuni consigli per chi decide di espatriare senza aver l’appoggio dello zio di turno
Questi spunti sono dedicati a tut-
ti coloro che per varie vicissitudini
hanno deciso di emigrare, mossi
da istanze personali. Voglia di fare
un’esperienza all’estero; alcuni
perché a casa si “annoiano”. Altri
per sprovincializzare ed allargare
l’orizzonte offerto dalla piazzetta
del borgo e del rione. Chi emigra
per sfuggire ai problemi (che co-
munque scendono dal treno in per-
fetta sintonia con i bagagli), oppu-
re figure anche losche che partono
per dileguarsi. Ma negli ultimi anni,
lo sprone che sembra dare impul-
so irrefrenabile al “vado via” è il
morso della crisi. L’Italietta pare
rinculare fino ai primi del ‘900.
Per quelle masse popolari, prese a
strattoni dai morsi della fame, la
scelta avveniva tra il brigantaggio     piatto o una pentola da pulire. Nien-   che per costoro ciò che conta è ri-
e l’approdo di Ellis Island, nel pun-   te di male se si deve far gavetta.      sparmiare, approfittando del fatto
to oltre la cui frontiera finivano i    Purtroppo però, come spesso acca-       che nessuno, appena arrivato, co-
sogni ed iniziava “Lammerica”.          de, è il modo “ch’ancor m’offende”.     nosce bene le regole del luogo. Per
L’Istat ci dice che negli ultimi anni   Frequentemente si sente dire che        addentrasi dentro le normative ci
la percentuale di coloro che hanno      “all’estro c’è lavoro”, che l’amico è   vuole la lingua. La prima cosa da
abbandonato l’Italia per cercare        andato a fare la stagione a Londra      fare, anche se è un processo lungo
una prospettiva all’estero è aumen-     o che il fratello è in Germania per-    e difficile che non potrà mai essere
tata fino a raggiungere percentuali     ché “giù” non si trova più niente.      perfezionato fino in fondo, è cer-
da terzo mondo. Giovani con tito-       Racconti in differita descrivono un     care di imparare il prima possibile
li acquisiti, “cacciati” dall’obbligo   mondo che però solo raramente           le basi della lingua; nello specifico
della scuola o dalle prospettive        trova accordo con la realtà. Molti      dare a vedere che la state impa-
sempre più ristrette offerte da un      partono armati di innocua speran-       rando. I vantaggi di ciò sono al-
appellativo accademico. La fa-          za. Il munifico “Paisà” (fortunata-     meno due. Il primo è che la lingua
scia d’età compresa tra i 18 e i 30     mente sono la minoranza) cerca          vi renderà man mano indipendenti.
anni, non colpita dal disincanto e      proprio costoro e li aspetta sem-       Tanto meglio la si parla, quanto più
che affronta ancora questa prima        pre sorridente. Brutto da dirsi, ma     si hanno armi per difendersi grazie
esperienza con la fiducia riposta al    bisogna armarsi di coraggio e di        all’acquisita capacità di esprimersi.
sicuro nello zaino, è quella che do-    diffidenza. È inutile enunciare la      Alcuni datori di lavoro approfitta-
vrebbe fare più attenzione al mes-      casistica dei raggiri nei quali sono    no di questo fatto per presentare
saggio qui affidato. Coloro che non     finiti ragazzi sprovvisti di tutto se   delle buste paga incomprensibili,
hanno una qualifica professionale       non della volontà di cominciare         certi che mai verranno tradotte.
specifica e che non hanno il capita-    una qualsiasi cosa. Il pericolo è un    Un giochino che potrebbe andare
le di un contratto nelle mani, van-     virus inestirpabile che si insinua      avanti per molto tempo, grazie al
no sempre a sbarcare nel “porto”        ovunque; solo l’esperienza riuscirà     quale egli potrebbe mettervi in re-
della ristorazione. Esso sembra l’u-    a neutralizzarlo ed a svezzarvi.        gola (“ammeldarvi”) per due ore e
nico attracco in grado di offrire una   Ci sono però degli accorgimenti in      mezza la settimana, ovvero il minimo
scialuppa, soprattutto a coloro che     grado di opporsi al raggiro. L’igno-    previsto dalla legislazione tedesca.
mestieranti non sono. Ovunque           ranza del novizio è la manna che
andiate troverete ad aspettarvi un      essi aspettano. Si sappia subito                            continua a pag. 10

rinascita flash 3/2013
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lavoro

Nel frattempo voi, al mese, potreste
lavorarne almeno 260. Perdereste i
contributi pensionistici e potreste
essere licenziati su due piedi senza
nessuna giustificazione, mentre lui
spiegherà all’ispettore del lavoro
che voi lavorate solo a chiamata e
di tanto in tanto. Naturalmente a
vostra insaputa; voi non sapreste
comunque spiegarvi.
Più il capo suppone che voi sappia-
te, meno tenterà di non farvi sape-
re ciò che invece dovete sapere. Al
limite, grottesco e senza nessuna
ironia, può capitare che non sarete
assunti. È già successo. La lingua,
arma micidiale, serve per capire
meglio le regole del gioco; mai che
l’ignoranza sia stato un capitale
sul quale qualcuno abbia investito.
Anzi. Oltre le Alpi, le garanzie che a
casa vi offre la legge italiana sono
addirittura molto più sviluppate e
sono tutte indirizzate alla tutela del
lavoratore. Sessanta euro per un         l’unica in grado di difendere i vo-     è sintomo di attaccamento alle
libro di grammatica e un vocabo-         stri diritti. E questo anche davanti    radici. Ma se non si riesce invece
lario, nonostante la scheda telefo-      alla gente del posto che vi ospita.     a fare a meno della compagnia di
nica sia anch’essa necessaria, non       Partiamo da una situazione svan-        un connazionale, allora è meglio
sono una spesa futile. Dovrebbero        taggiata, si è ospiti e non sempre      fare subito le valige e tornare a
essere piuttosto un’esigenza det-        graditi, almeno fino a prova con-       Sud delle Alpi.
tata dallo spirito di sopravvivenza,     traria. Le obiezioni che potreste       (Mariano Melenso)
lavoro

Carriera lavorativa ed essere madre: in Germania un dualismo
ancora difficile da conciliare
Nelle ultime settimane e, forse,           gli studenti di dottorato e i dottori      un’analisi sull’imprenditoria tede-
direi anche negli ultimi mesi, gior-       di ricerca (le donne sono, rispet-         sca, che sembra evidenziare una
nali e indagini statistiche, rapporti      tivamente, il 49 e il 46 percento).        situazione più positiva ed in netto
ed analisi di Commissioni, in Ger-         Inoltre, nella scala della carriera        miglioramento circa la presenza di
mania e più in generale in Euro-           universitaria, le donne rappresen-         donne ai vertici di imprese. Anche
pa, hanno focalizzato in crescendo         tano il 44 percento dei ricercatori        se riguardano essenzialmente l’am-
la loro attenzione sul ruolo della         con un dottorato nei primi gradi           bito della piccola e media impresa.
donna nell’ambito del lavoro, sulle        della carriera e soltanto il 20 dei        Il presidente dell’associazione del-
opportunità di carriera, di occupa-        ricercatori nei gradi più alti. L’insuf-   le imprese familiari tedesche, Lutz
re posti di comando in aziende, in         ficiente rappresentanza delle don-         Goebel, rivela che un quarto delle
Università, in politica. Ancora al         ne è ancora più evidente in campi          pmi (piccole e medie imprese,
centro poi la questione, a mio dire        quali la scienza e l’ingegneria, le        ndr) tedesche ha una donna ai
irrisolta, di come si possa conci-         donne rappresentano circa il 40            suoi vertici e che il trend è netta-
liare l’essere madre ed avere ruoli        percento dei ricercatori nel settore       mente in crescita.
lavorativi di primo piano e se, in         dell’istruzione superiore, il 40 nel       ”Oggi molti più padri ritengono le
questa scelta, per altro non facile,       settore delle amministrazioni pub-         loro figlie capaci di condurre un’a-
la donna sia sostenuta socialmen-          bliche e il 19 nelle imprese. Mentre       zienda”, ha aggiunto Goebel, che ha
te e negli stessi luoghi lavorativi        in tutti i settori il loro numero ha       respinto come “superflue” le quote
con politiche che agevolino questo         conosciuto una crescita più rapida         rosa su cui la politica tedesca liti-
complicato dualismo.                       rispetto ai loro colleghi maschi (un       ga da mesi e su cui il Bundestag
Ecco che allora leggiamo dell’inda-        aumento del 5,1 percento all’anno          (parlamento federale tedesco) ha
gine “She figures” prodotta dalla          per le donne contro un aumento             votato il 18 aprile, dando parere
Commissione europea – Direzione            del 3,3 per gli uomini dal 2002 al         negativo e facendo naufragare il
generale per la ricerca e l’innova-        2009), le ricercatrici incontrano an-      progetto presentato dall’opposizio-
zione ed Eurostat – in collabora-          cora difficoltà nel raggiungere in-        ne socialdemocratica e verde che
zione con i corrispondenti statisti-       carichi decisionali, con una media         prevedeva l’inserimento di un 30
ci del gruppo di Helsinki “Donne           di una sola donna ogni due uomini          percento di donne nei consigli di
e scienza”, la quarta pubblicazione        nei comitati scientifici e di gestio-      sorveglianza delle imprese (attual-
di una serie chiave di indicatori es-      ne in tutta l’UE. Le ricercatrici uni-     mente, ricordiamolo, le percentuali
senziali per comprendere la situa-         versitarie (sono soltanto il 33 per-       di presenza femminile si aggirano
zione delle donne nella scienza e          cento dei ricercatori europei, il 20       intorno al 4 percento nei cda delle
nella ricerca. Nel corso del tempo         dei professori ordinari e il 15,5 dei      200 aziende più importanti, a fron-
l’elenco degli indicatori utilizzati       direttori delle istituzioni nel settore    te di un 68 percento di donne oc-
per descrivere la partecipazione           dell’istruzione superiore) incontra-       cupate e un terzo dei deputati di
delle donne a tutti i livelli e in tutte   no ancora difficoltà nel raggiun-          sesso femminile).
le discipline scientifiche si è evolu-     gere incarichi decisionali, con una        A titolo di paragone: nessuna delle
to considerando l’istruzione supe-         media di una sola donna ogni due           30 aziende del Dax, l’indice di bor-
riore, il mercato del lavoro, com-         uomini nei comitati scientifici e di       sa che riunisce i big dell’economia
prendendo l’equilibrio lavoro/vita         gestione in tutta l’UE.                    e della finanza tedesca, è guidata
familiare; e questo non solo nei 27        La Commissione, che da tempo pro-          da una donna, una situazione ri-
Paesi dell’UE, ma anche in Croa-           muove la parità fra i sessi, ha chie-      masta immutata da anni (secondo
zia, nell’ex Repubblica iugoslava          sto agli Stati membri di eliminare gli     una recente indagine dell’istituto
di Macedonia, in Islanda, Israele,         ostacoli all’assunzione, al manteni-       economico berlinese Diw, invece,
Norvegia, Svizzera e Turchia.              mento e all’avanzamento professio-         la percentuale delle donne nei con-
Secondo l’indagine pubblicata, nel         nale delle ricercatrici e si impegna       sigli di amministrazione delle socie-
2010 la percentuale di studentesse         inoltre per rimediare agli squilibri di    tà del Dax è salita dal 3,7 percento
universitarie (55 percento) e lau-         genere nei ruoli decisionali.              del 2011 al 7,8 nel 2012).
reate (59 percento) ha superato            Spostandosi invece nell’ambito eco-        Se spostiamo poi l’attenzione al
quella degli uomini, ma questi ul-         nomico, ed in particolare nel mon-
timi sono in numero superiore tra          do dell’impresa, da poco è uscita                               continua a pag. 12

rinascita flash 3/2013
lavoro

dualismo tra la carriera lavorativa                                                   sfavorevoli non aiutano a concilia-
ed essere madre e guardiamo nella                                                     re lavoro, carriera professionale e
fattispecie al caso tedesco, stati-                                                   vita familiare costringendo alla ri-
stiche e studi elaborati nel settore                                                  nuncia ad avere figli o a ritardarne
dicono che sempre più donne sono                                                      il più possibile la nascita.
senza figli, nonostante tutte le po-                                                  Si aggiunga anche che la propen-
litiche per la famiglia attuate negli                                                 sione ai lavori part-time (46 per-
ultimi anni. Nei profili di alto livello,                                             cento delle donne con un lavoro,
come ad esempio ruoli accademici                                                      che in Germania sono il 66 percen-
e di alto management, il 30 per-                                                      to) è responsabile per due terzi del
cento ed anche più di donne ha                                                        divario retributivo, e, come è noto,
deciso di non avere figli in quanto                                                   i lavori part-time richiedono rara-
non sarebbe bene per il bambino                                                       mente responsabilità dirigenziali.
che la madre non possa occuparsi                                                      Del resto anche la propensione al
di lui a tempo pieno. Nella Germa-                                                    part-time è in qualche modo obbli-
nia dell’Ovest il 63 percento delle                                                   gata, vista la scarsa diffusione, so-
intervistate è di questa opinione                                                     prattutto ad ovest, di asili nido, che
mentre il 36 percento nella Ger-                                                      tra l’altro sono chiusi il pomeriggio
mania dell’Est ha una posizione più                                                   e costringono quindi ad orari di la-
ottimista, considerando favorevole                                                    voro ridotti o a rinunciare del tutto
l’ausilio nella cura del bambino di                                                   alla vita professionale.
strutture socio-pedadogiche, quali          di uguali diritti per tutte quelle for-   Si può quindi affermare che anche
gli asili nido. Quindi non sono solo        me o stili di vita diversi dalla fa-      per la Germania, come per l’ Italia
le considerazioni economiche, ma            miglia (madri single, coppie convi-       ed altri Paesi, la strada che por-
anche le circostanze sociali e cultu-       venti con figli, ecc).                    ta al cambiamento in direzione di
rali che impediscono alle donne di          Un recente studio ha dimostrato           politiche più equilibrate per offrire
diventare madre.                            come il 75 percento dei bambini           maggiori opportunità alle donne
I dati attuali indicano che mentre          crescano con genitori sposati, ma         è ancora lunga da percorrere, ma
le donne nel 1865 avevano ancora            vi è un notevole divario tra Germa-       si ha la consapevolezza che si stia
4,7 figli in media, nel 1965 questa         nia orientale ed occidentale. Nella       andando nella giusta direzione.
cifra era solo a 1,55. Dalla metà           parte orientale (tra cui Berlino) un       (Simona Viacelli)
costume

Lo zoo

C’erimo io, Peppetto de li Mon-           inosservata (non sia mai!) sventola-      di Repubblica che la rimproverava
ti, / Checco Cacca, Gigetto Ca-           va addirittura un tricolore, tanto per    aver votato in Parlamento essere
nipella.../ Chi antro c’era?...           insultare ancora una volta il Paese       Ruby in quella famosa notte la ni-
L’oste a via Rasella, / Stefeno           già messo in ginocchio a suo tempo        pote di Mubarak, ha replicato “Lei lo
er tornitore a Tor de Conti...            da quel mascalzone di suo nonno?          sa se lo era o non lo era?”, guada-
Verrebbe voglia di scrivere una           Ovviamente c’era anche Paolo Ro-          gnandosi il primo posto fra i video
parodia del celebre “Er morto de          mani, l’inventore di “Colpo grosso”,      più cliccati del giornale. E si pote-
campagna” di Cesare Pascarella            la trasmissione degli anni ‘80 in cui     va forse lasciare nella natia Pado-
a commento del raduno dei cento-          metteva in mutande le figuranti, in       va Giancarlo Galan, lui che è stato
cinquanta parlamentari del PdL rac-       attesa di diventare ministro di un        perfino ministro dei beni culturali,
coltisi davanti al palazzo di giustizia   governo che si sarebbe adoperato          lasciandosi immortalare in alcu-
di Milano per lamentare la pretesa        per mettere in mutande gli italiani.      ne fotografie nella quali indossa lo
persecuzione giudiziaria contro l’uo-     Né mancava Daniele Capezzone,             smoking con la stessa eleganza con
mo che ha fatto di loro delle vo-         che si potrebbe definire, col titolo di   cui Brighella indossa la sua livrea di
lenterose marionette. Qualcuno ha         una celebre pièce teatrale, A Man         domestico? Alla maschera del resto
scomodato il finale del Caimano di        for All Seasons, ma le cui sta-           l’ex ministro somiglia parecchio, sia
Nanni Moretti per commentare l’av-        gioni, sarebbero al massimo quelle        per l’accento sia per la dedizione al
venimento; ma l’adunata manca-            della famosa pizza, e quest’ultima,       suo Pantalone brianzolo. Infine non
va del tutto di quella drammaticità       riferendosi al significato gergale del    potevano mancare gli ultimi due
che il regista ha saputo fornire alla     termine, quella che gli ha assesta-       campioni della campagna acquisti
scena. Quelle figure, anzi quei figu-     to anni fa un anonimo e beneme-           berlusconiana: Razzi e Scilipoti, i
ri, possono al massimo recitare la        rito schiaffeggiatore, il quale è poi     quali se non altro hanno fatto capire
commedia dell’obbedienza servile,         purtroppo è fuggito, come ricordava       agli italiani che razza di reclutatore
a inscenare la quale basterebbero         Maurizio Crozza, senza neanche fer-       fosse Antonio Di Pietro e che fortu-
i fratelli Vanzina o un Neri Paren-       marsi per farsi stringere la mano. E      na abbiamo noi elettori a non averlo
ti nel consueto cinepanettone di          siccome ho nominato Crozza, devo          più in parlamento.
fine d’anno.                              menzionare fra i presenti anche           Insomma una passerella da avan-
E c’erano quasi tutti: dal fresco di      la sempre arcigna Laura Revetto,          spettacolo, fatta di mediocrissimi
condanna per corruzione Raffa-            quella che esibiva il suo cipiglio al     comici, incapaci di strappare una
ele Fitto, all’amica degli animali        bravo comico dicendo di non tro-          risata gioiosa, ma solo un sorri-
Michela Vittoria Brambilla con la         vare divertenti le sue battute, ma        so di commiserazione: bassa ma-
sua aria eternamente infastidita;         che certo si sbellica alle barzellette    novalanza scelta proprio in virtù
dall’indimenticabile, per via del da      squallide e sessiste dell’ometto sen-     della sua mediocrità, yes people
lei supposto tunnel fra il Cern e il      za il quale sarebbe rimasta nella na-     capaci solo di alzare la mano per
Gran Sasso, Maria Stella Gelmini,         tiva Cuneo. Città questa che ha dato      votare provvedimenti a favore del
all’ex ministro (senza portafoglio        i natali anche a Daniela Santanchè        loro demiurgo e di batterla contro
per nostra fortuna) Gianfranco Ro-        ovviamente presente al raduno, e          l’altra per applaudire l’uomo senza
tondi, incarnazione postdemocri-          sulla quale non dico nulla, perché        il quale galleggerebbero nel nulla
stiana dell’omino di burro di collo-      ironizzare sulla pasionaria pidielli-     dal quale provengono e nel quale,
diana memoria. E poteva mancare           na è ormai come sparare sulla croce       forse, possiamo sperare di vederli
la caricatura del Gasparri imitato da     rossa. E come non notare fra i fe-        presto tornare.
Neri Marcorè, vale a dire Gasparri        delissimi l’ossigenatissima Michaela      P.S. Il raduno si è poi concluso con
in persona? O ancora la proterva          Biancofiore, una che ha un nome da        l’arrivo di Angelino Alfano e a quel
Nunzia de Girolamo, sempre roca,          oratorio e che tutti ricordano sgana-     punto, forse a causa dei suoi tratti
quasi se ne venisse da una piazzata       sciarsi in una foto di qualche anno       ittici, la scena ha assunto l’aspetto
in una delle strade della nativa Be-      fa accanto al suo mentore mentre          di una di quelle tele fiamminghe del
nevento? E, visto che ho accennato        questo, con la consueta finezza,          XVII secolo, quelle che in Olanda
alla sguaiataggine, c’era forse da        solleva il dito medio. La poveretta,      chiamano Stilleven e che noi forse
sperare nell’assenza di Alessandra        ammesso sia mai stata lucida, non         con maggiore espressività definiamo
Mussolini, la quale, per non passare      sa più quello che dice. Al giornalista    nature morte. (Corrado Conforti)
ambiente

L’Europa e la gestione dei rifiuti

Dal 2001 ad oggi, in Europa la quan-        quanto più indirizzato al consegui-       nel settore sono circa 90 mila.
tità di rifiuti conferiti in discarica è    mento del maggior numero di van-          Il direttore del Consorzio Walter
costantemente diminuita, anche se           taggi, ambientali, sulla salute, eco-     Facciotto, commentando i dati dello
non ancora nella misura prevista            nomici ed occupazionali.                  studio, ha detto che il settore del
dalle norme emanate dall’Unione             Esiste una direttiva-quadro secondo       recupero degli imballaggi ha regi-
Europea. Sono invece aumentati              cui l’argomento è sottoposto a una        strato un incremento del 4,5 per-
sia i quantitativi di rifiuti inceneriti    sorta di gerarchia di priorità. In cima   cento nell’ultimo anno, portando la
a scopi energetici che i quantitativi       alla lista si trova la prevenzione nel-   quota del materiale recuperato al
dei materiali riciclati. Questa evo-        la produzione dei rifiuti, nel senso      65 percento per un totale di circa
luzione ha permesso tra il 2001 e           di tentare di produrne sempre di          7,2 milioni di tonnellate di imballag-
il 2010 la riduzione della emissione        meno. I rifiuti prodotti dovrebbero       gi riciclati.
di circa 38 milioni di tonnellate di        successivamente essere destinati          L’industria del settore è viva: si cre-
anidride carbonica, pari a circa il 56      verso il riciclo oppure essere ince-      sce, si cerca nuova tecnologia e
percento di gas serra complessiva-          neriti per scopi energetici. In fondo     nuove soluzioni, si sperimentano e si
mente provenienti dalla combustio-          alla lista, come ultima possibilità da    brevettano nuovi materiali ottenuti
ne dei rifiuti urbani.                      evitare quanto più possibile perché       dalla lavorazione e riciclo degli scar-
I dati sono stati recentemente diffusi      è la soluzione peggiore, lo smalti-       ti. Le discipline coinvolte per le quali
dall’Agenzia Europea dell’Ambiente          mento in discarica.                       si prevedono interessanti prospettive
(AEA) che ha analizzato i risultati         I vantaggi che possono essere re-         di occupazione sono quelle di ambito
di uno studio sui rifiuti solidi urbani     alizzati attraverso una gestione vir-     chimico, biologico, di ingegneria ge-
all’interno dei 27 membri dell’Unione       tuosa dei rifiuti sono di diverso tipo:   stionale e di diritto ambientale. Tut-
Europea e di Turchia, Croazia, Nor-         dalla salvaguardia dell’ambiente e        tavia, almeno per quanto riguarda
vegia, Islanda e Svizzera. Solo cin-        della salute attraverso minori emis-      sia l’Italia che altri Stati, l’università
que Paesi hanno raggiunto l’obiettivo       sioni nell’atmosfera di gas dannosi       stenta a dare una risposta immedia-
fissato per il 2020 di riciclare almeno     e soprattutto anidride carbonica, a       ta, nel senso che i corsi di studio non
il 50 percento dei rifiuti domestici. Le    vantaggi di tipo economico attra-         sempre sono rispondenti alle esigen-
percentuali più alte appartengono a         verso il risparmio delle materie pri-     ze del mercato.
Austria (63 percento), Germania             me utilizzate nei processi produttivi;    In Europa quasi il 30 percento delle
(62), Belgio (58), Paesi Bassi e Sviz-      una ulteriore possibilità, non ultima     risorse consumate viene trasforma-
zera (51 percento). L’Italia migliora,      in ordine di importanza, consiste         to in rifiuti o emissioni. Per risorse
con una certa differenza tra le regio-      nella positiva ripercussione sulle        si intendono le materie prime, il le-
ni. La Campania ha ottenuto l’incre-        possibilità occupazionali. I rifiuti      gno, i metalli, le materie utilizzate
mento più alto tra il 2008 e il 2010        danno lavoro.                             per la produzione di energia il cui
pari al 14 percento. Seguono Marche         Secondo le stime della Commis-            consumo è legato al funzionamento
e Sardegna con il 13.                       sione Europea, la piena attuazione        della moderna tecnologia, alle mo-
La questione dei rifiuti nella sua          della legislazione della Unione sulla     dalità di vita e ai modelli di consu-
complessità coinvolge problemi              gestione dei rifiuti permetterebbe        mo. Ciò significa che ogni cittadino
molto diversi, che vanno dall’inqui-        alle aziende coinvolte nel settore        dei Paesi membri dell’AEA è diret-
namento dell’atmosfera, del terreno         del riciclo e della gestione un in-       tamente o indirettamente coinvolto
e della falde acquifere, alle conse-        cremento di 42 miliardi di euro, con      nella produzione di quasi quattro
guenze sull’ambiente in generale e          un risparmio per la collettività di al-   tonnellate di rifiuti. Di questi, circa
sulla salute, alla perdita definitiva di    meno 72 miliardi di euro all’anno.        500 chilogrammi si possono consi-
risorse naturali e materie prime. Da        In proposito, il Consorzio Nazionale      derare rifiuti domestici. Secondo le
questo tipo di considerazioni, con-         degli imballaggi (CONAI) ha recen-        statistiche della Commissione Euro-
segue la necessità del riutilizzo o         temente diffuso i risultati di uno stu-   pea, infatti, ogni cittadino europeo
del riciclo, della gestione efficiente      dio secondo cui in Italia le aziende      produce in media una quantità di
di tutta la filiera, a partire dalla ine-   che operano nel campo dei riciclo         rifiuti urbani pari circa cinquecento
vitabile produzione dei rifiuti, fino       (raccolta e selezione, riuso e smal-      chili all’anno. La quantità dei ma-
all’ultima trasformazione, inserendo        timento) ammontano a circa un mi-         teriali utilizzati (combustibili fossili,
la filiera stessa in un ciclo virtuoso,     gliaio, mentre i lavoratori impiegati     biomassa, materiali da costruzione

                                                                                                              rinascita flash 3/2013
ambiente

e così via), se consideriamo i soli       differenze tra i vari Paesi. Polonia,      aumento delle tariffe sulla raccolta,
Paesi dell’Unione Europea, sale a         Norvegia e Irlanda sono i Paesi che        si sta dimostrando una scelta effi-
circa 15 tonnellate pro-capite, con       hanno prodotto più di tutti gli altri la   cace, anche se non ancora piena-
sensibili variazioni da Paese a Pae-      quantità di rifiuti urbani con percen-     mente compiuta. Il dato positivo è
se. Ad esempio, in Italia ogni citta-     tuali tra il 25 percento e il 39 per-      che la produzione media di rifiuti
dino utilizza 12 tonnellate di mate-      cento. Tra i Paesi che hanno ridotto       urbani da parte di ogni cittadino
riali all’anno e in Finlandia quasi 38    la quantità di rifiuti prodotti, invece,   europeo è diminuita nei dieci anni
tonnellate. Un terzo di questi rifiuti,   spiccano la Bulgaria (-18 percento),       del 3,6 percento.
come abbiamo visto, finisce diretta-      l’Estonia (-17), la Slovenia e il Re-      In Europa, nel solo 2010 è stato
mente nelle discariche.                   gno Unito (-12 percento).                  complessivamente riciclato il 35
Si tratta comunque di un dato ge-         La prevenzione nella produzione dei        percento dei rifiuti urbani: questo
nerale che necessita di essere ana-       rifiuti, è una strategia intelligente:     dato, che preso in sé non avreb-
lizzato: mentre alcuni Stati riescono     incoraggiare una minore formazione         be molto senso, è importante se lo
a produrre e gestire i rifiuti in modo    di rifiuti urbani, per esempio attra-      si paragona alla situazione di dieci
virtuoso, altri devono ancora per-        verso le politiche del riuso, attraver-    anni prima, quando la percentuale
correre molta strada per allinearsi       so la raccolta differenziata, oppure       era del 23.
allo standard richiesto dalle norme       con strumenti di impatto economico
dell’UE. In realtà ci sono sostanziali    come una maggiore tassazione o un                                continua a pag 16

rinascita flash 3/2013
mondo

                                               L’Iraq 10 anni dopo

                                               Bilancio di una guerra umanitaria
     Le politiche dell’Unione Europea          Nel marzo del 2003 iniziava la guerra        vittime e di danni, riducendo il Paese
     sono indirizzate verso uno sfrutta-       di una coalizione di Stati guidati da-       all’età della pietra.
     mento sempre minore delle risorse         gli USA contro l’Iraq. Doveva essere         Nel dicembre 2011 gli Americani si
     naturali non rinnovabili, incorag-        un’azione che riportava la normalità         sono ritirati dall’Iraq, anche se han-
     giando gli Stati ad utilizzarle meglio    e la pace in un Paese teatro da anni         no mantenuto una forte presenza
     e tentare di non consumarne una           di gravi conflitti sociali e militari. Dal   diplomatica, oltre a un cospicuo con-
     quantità maggiore di quante se ne         1980 all’88 era durata la guerra con-        tingente militare. Le risorse ener-
     rigenerino in modo naturale.              tro l’Iran e nel 1991 l’Occidente ave-       getiche nella regione sono troppo
     Le politiche agricole, la gestione del-   va attaccato militarmente il Paese in        importanti per la superpotenza, no-
     la pesca, le politiche energetiche e      seguito all’occupazione del Kuwait.          nostante le nuove tecniche di estra-
     dei trasporti sono tematiche la cui       Il pretesto della guerra del 2003,           zione del petrolio negli USA. Come
     legislazione è ancora in evoluzione,      di cui stiamo parlando, era invece           in più occasioni evidenziato, gli Stati
     esattamente come le politiche sulla       quello delle presunte armi atomiche          Occidentali si riservano dei diritti su
     produzione e la gestione dei rifiuti,     in possesso di Saddam Hussein. Tali          queste fonti. Già l’Atlantik-Charta
     le quali hanno una storia più lunga,      sospetti si rivelarono in seguito del        del 1941 conteneva la richiesta
     che parte dagli anni ‘70. Dal punto       tutto infondati e le armi distruttive di     dell’accesso da parte di tutti gli Stati
     di vista della visione generale del       massa nella dimensione immaginata            sovrani alle materie prime. Come ciò
     problema, da parte dell’Unione, ol-       non furono mai rinvenute. La guer-           venga realizzato e con quali conse-
     tre a una serie di provvedimenti che      ra intanto era iniziata e la sua logica      guenze si è visto fra l’altro in Iraq.
     riguardano la materia, negli ultimi       distruttiva portava a danni immensi          Quando i mezzi civili e legali non ba-
     anni è emerso sempre più chiara-          che perdurano fino a oggi. L’obiet-          stano, subentrano le armi.
     mente il proposito da parte della         tivo del conflitto armato era ovvia-         Cinquemila soldati americani han-
     Commissione di incoraggiare e so-         mente un altro e doveva segnare              no perso la vita nel conflitto, più di
     stenere gli Stati membri nella ge-        l’inizio di una fase nota sotto il nome      centomila iracheni – per lo più civili
     stione sostenibile dei rifiuti e delle    di nuovo ordine mondiale. Dopo la            –, molti più feriti e invalidi, nonché
     risorse naturali, nella prevenzione,      fine dell’equilibrio geopolitico e mili-     milioni di rifugiati politici. Dal 2003
     nel monitoraggio continuo. Questa         tare fra USA e URSS, la conclusione          un iracheno su cinque ha lasciato la
     politica si esplica soprattutto aiu-      della guerra fredda con la caduta del        propria abitazione e ha cercato ri-
     tando i Paesi a integrare e raziona-      muro e il crollo del socialismo reale,       paro altrove, all’estero o all’interno
     lizzare le proprie legislazioni, colle-   per la potenza indiscussa statuniten-        dei confini nazionali. Gli sfollati in-
     gandole e facendole interagire il più     se era arrivato il momento di stabili-       terni sono oggi costretti a vivere in
     possibile con le regole europee.          re un nuovo assetto internazionale.          sistemazioni abusive, prive di acqua
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