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rinascita anno 21° N. 3/2013 flash bimestrale di informazione in Baviera Un suicidio durato vent’anni Generazione perduta Ai neofiti dell’emigrazione L’Europa e la gestione dei rifiuti Bilancio di una guerra umanitaria
editoriale Sommario Il governo delle larghe contese Abbiamo aspettato settimane sperando che fosse possibile Editoriale pag. 2 mettere insieme un governo che esprimesse il volere de- gli italiani, per poi doverci accontentare di dieci cosiddetti Un suicidio durato vent’anni pag. 3 saggi, molti dei quali pescati nel variegato luna-park della vecchia politica. Poi abbiamo ancora atteso, nello stillici- Inediti d’autore. Tra rivoluzioni e dio di ben sei, incomprensibili votazioni, e i grandi elettori cambiamenti reali pag. 5 hanno partorito un ennesimo riflusso della storia, un Presi- dente della Repubblica uscente che si immola sugli scranni Un’esperienza politica - alcune riflessioni della responsabilità, parola ripetuta in tutta la fase di pa- dopo le elezioni pag. 6 temi d’animo e ormai divenuta sinonimo di acquiescenza e strane cospirazioni. Generazioni perdute pag. 8 Adesso abbiamo un Presidente della Repubblica e un governo, entrambi avvolti in puro polietilene da riciclag- Ai neofiti dell’emigrazione pag. 9 gio, con un anziano signore molto diplomatico il quale, in quelli che sarebbero dovuti essere i suoi ultimi giorni Carriera lavorativa ed essere madre: al potere, ha sfoderato uno spirito d’iniziativa da re- in Germania un dualismo ancora difficile pubblica presidenziale, e con un giovane Presidente del da conciliare pag. 11 Consiglio che sembra ripartire dalla prima repubblica e dalla democrazia cristiana. Lo zoo pag. 13 La nuova compagine di governo accosta personalità diver- se e lontane, per cultura, mentalità, obiettivi, che adesso L’Europa e la gestione dei rifiuti pag. 14 dovranno trovare un filo comune e mettersi all’opera per realizzare la riforma elettorale, l’abolizione di tasse molto Bilancio di una guerra umanitaria pag. 16 discusse, delle province e del finanziamento pubblico ai partiti, come si è premurato di farci sapere il nuovo capo Hugo Chávez rimane vivo nel cuore dei dell’esecutivo. popoli dell’America Latina pag. 19 Enrico Letta, un po’ evasivo riguardo alle politiche del la- voro e al rilancio dell’economia, ha dimenticato di parlarci Gli italiani all’estero pag. 19 di conflitto d’interessi, di diritti civili, di coppie di fatto, di testamento biologico e, figuriamoci, d’inseminazione assi- Magica gentilezza pag. 20 stita; ha giusto accennato ad un’ipotesi di studio riguardo alle richieste di una legge sul reddito minimo garantito e È arrivata la Vegan-Mania! pag. 21 ha appena sfiorato il tema della giustizia e della corruzio- ne, ben conscio delle forti remore di alcuni neoministri. Fare lo yogurt in casa pag. 22 Il governo delle larghe intese comincia a mostrare, dopo solo un paio di giorni, le prime scontate incrinature: Berlu- Una bella chioma pag. 23 sconi parla già di farlo cadere, proprio lui che ministro non è. Per assurdo, come opposti che si somigliano, ricorda Appuntamenti pag. 24 quasi Beppe Grillo, ombra lunga di riforme indispensabili, che si è sgolato a infuocare le masse per poi trovare mille cavilli contro l’ipotesi di governare.
politica Un suicidio durato vent’anni Dalle elezioni del 25 febbraio sono diventa improcrastinabile. Ai Demo- di fronte a un M5S figlio illegittimo passati cinquantaquattro giorni e la cratici si offrono due opzioni: anda- dell’insofferenza antipartitocratica e nomina di un nuovo capo dello sta- re allo scontro frontale con il M5S e della democrazia parlamentare, Ber- to, ma chi tornasse da due mesi di quindi con una parte dell’elettorato sani si perde dietro l’effetto anziché assenza dall’Italia trovandovi Monti e di sinistra che ne condivide punti del provare a correggerne le cause. Inve- Napolitano saldi al loro posto pense- programma; oppure provare a fare ce di trattare i grillini come il collet- rebbe che il tempo si sia fermato. In quello che nei vent’anni precedenti tivo che essi s’impongono d’essere, realtà è cambiato tutto. Il Pd che co- non si sono mai abbassati a fare: Bersani li affronta come se fossero noscevamo come il maggiore partito ascoltare. La seconda via è resa normali parlamentari, cioè interlo- di sinistra esiste ormai solo in parla- ardua dalla mancanza di un interlo- cutori individualmente responsabili mento e chissà ancora per quanto. cutore qualificato nel movimento, a secondo l’Articolo 67 della Costi- Non esiste certo più nel Paese, dove parte Grillo, e dall’apparente intran- tuzione. È un errore invitare a un la pressione delle domande identita- sigenza, dalla sfuggevolezza e dal abboccamento riservato i soli porta- rie e morali che gli ribollono in pancia carattere lunatico di quest’ultimo. voce Crimi e Lombardi per sondare da due decenni, acuita dal martella- Bersani dapprima prova una ter- un appoggio esterno a un governo mento ossessivo di Grillo e in ultimo za strada, quella di non scegliere. Pd, addirittura prima che Napolitano anche della sua stessa base elettora- Prova cioè a sottrarre il Pd al suo assegni l’incarico esplorativo. È un le, lo ha finalmente fatto esplodere, destino anziché invitarlo a determi- errore uguale e di segno contrario sbriciolandone la maschera ipocrita narne il corso. Sotto sotto spera di reagire con una chiusura orgogliosa del “voto utile” grazie a cui finora era riuscire a disgregare il M5S, facendo dopo lo sgarbo in diretta della citta- riuscito a sopravvivere pur corrom- leva sull’inesperienza dei suoi ne- dina Lombardi (“mi sembra di essere pendosi sempre più. Dietro quella oparlamentari. S’intravede l’antico a Ballarò”), che in quel momento maschera il partito dei professioni- riflesso del partito verso i movimen- travalicava il mandato collettivistico sti dell’opposizione in questi anni ti: tattiche dilatorie e divisorie, ma- dei suoi elettori per trasformarsi in ha bruciato sull’altare dell’unitarietà novre d’isolamento. Ma lo tradisce monade in preda all’orgasmo del- tutti i tentativi della società civile di la fretta, provocata dalle turbolenze la notorietà (il famoso “punto G” di sollevarsi contro la dittatura del ma- al suo interno, con un Matteo Renzi Grillo) e che per questo sarebbe sta- laffare, trattandoli come focolai di che, anziché fare il sindaco di Firen- to facile ricondurre all’ovile con una ribellione anziché come invocazioni ze come ha ripetutamente promesso sola sferzante battuta (“No, signora. all’ascolto dei cittadini. ai suoi concittadini e al suo partito, Stiamo provando a dare un gover- Fino al 25 febbraio 2013 il centro- scalpita giorno e notte per succe- no a questo Paese, anche ai cittadini sinistra era sempre riuscito a emar- dere al segretario e invoca subito che hanno eletto lei”). Bersani non ginare i movimenti, contando su un governo con Berlusconi. Bersani riesce a guardare oltre i limiti natu- tattiche dilatorie e concedendo loro diventa tenero boccone in un san- rali della truppa a cinque stelle che, colorate feste di piazza in cambio di dwich fra Grillo e le correnti fratrici- eletta via web in modo improvvisato una non belligeranza alle elezioni. de del Pd per un Paese affamato di e oscuro, ovviamente non può offrire Con il M5S questa pratica non è più un capro espiatorio a cui far pagare né preparazione né decoro istituzio- possibile per due ragioni. La prima è l’immobilismo della classe politica. nale, ma solo l’arrogante rozzezza che l’elettorato e i quadri grillini non Intanto Berlusconi indossa un inu- dei tribunali del popolo nelle post- sono omogenei per estrazione politi- suale aplomb da statista e si gode dittature: prima li insegue e poi volta ca, quindi il Pd non ha presa morale lo spettacolo in tribuna. loro le spalle ferito, entra nel vortice su di loro. La seconda ragione è che In questa fase Bersani perde la bus- delle loro giravolte fatte di smentite il M5S fa boom e in Italia collezio- sola e commette un errore dietro e contro-smentite, di sudditanza a na quasi nove milioni di voti, diven- l’altro, probabilmente mal consigliato un signore assoluto che si trasforma tando il primo partito del Paese. Il da una squadra che ha sì begli occhi in anarchia per mancanza di ordini giorno dopo il Pd si trova il “nemico” e volti giovani, ma che nel mondo di quando costui stacca il cellulare per accampato nella sua cittadella isti- “sangue e merda” che è la politica farsi una vacanza. Come un ariete tuzionale, il parlamento fino a quel (cit. Rino Formica) paga l’essere stata scornato Bersani prova a sfondare momento monopolio dei partiti, e da scelta più per la sua telegenia che per allora la questione della sua identità sapienza tattica. Il primo errore è che continua a pag. 4 rinascita flash 3/2013
politica con l’obiettivo massimo: quello di un monocolore Pd guidato da lui. Una proposta irricevibile in parten- za dal M5S. Se c’era un’arma per sciogliere la cortina di ghiaccio del M5S era inve- ce quella d’iniziative concrete e in- confutabilmente riformatrici. Che la compattezza del manipolo dei cinque stelle sia solo un’opinione di Grillo lo si è infatti visto ogni volta che esso è stato sfidato su una questione di merito, come al ballottaggio per la carica di presidente del Senato fra un simbolo di legalità e uno di coe- sistenza mafiosa. Su questa strada Bersani avrebbe dovuto continuare, per esempio chiedendo a Napolitano di offrire al M5S l’onere e l’onore di Per questo un governo riformista e segnale che il partito trasversale della preparare una proposta per il gover- indipendente dai partiti non avrebbe conservazione attende e forse ciò che no del Paese. Se a quel punto il movi- mai ottenuto la fiducia del Pd e ne finisce per segregare Napolitano altri mento avesse nominato uno dei suoi, avrebbe anzi accelerato una scissio- sette anni sul colle, suo malgrado. cioè un anonimo militante alla Crimi ne: per lo stesso semplice motivo per Questo venerando monumento della o alla Lombardi, tutt’Italia avrebbe cui Stefano Rodotà non sarebbe mai cultura inciucista vanta un curricu- riso per l’immaturità di questa gen- potuto diventare presidente della re- lum eccezionale, dai tempi dell’intel- te; ma se avesse indicato uno o più pubblica con i voti del centrosinistra. ligenza con Craxi e delle scorribande nomi autorevoli come poi ha fatto per È qui che la questione identitaria del milanesi dei miglioristi PCI, fino alla il Quirinale, avrebbe potuto nascerne Pd si è definitivamente rivelata come grande ammucchiata del governo un dialogo. Un’alternativa sarebbe un non più conciliabile conflitto fra si- del presidente nel novembre 2011, stata utilizzare la strategia usata per stemi di valori, stili di vita e soprattut- passando per la tolleranza delle leggi la presidenza delle Camere: proporre to persone. A Bersani non era data la ad personam, poi cestinate in se- una rosa di personalità stimate e d’in- possibilità di traghettare tutto il par- rie dalla Consulta, e un conflitto isti- discutibile levatura morale e mettere tito sulla riva della terza repubblica, tuzionale sollevato contro la Procura i grillini davanti alla responsabilità di e questa è un’attenuante. Gli è però di Palermo per la gestione delle mai dire no forzando la ricaduta nell’in- anche mancato il coraggio storico di chiarite conversazioni telefoniche con ciucio, cosa che la loro base mai gli rischiare una spaccatura forzando l’imputato per concorso esterno in as- avrebbe perdonato. una decisione, come a suo tempo sociazione mafiosa Nicola Mancino. È Ma Bersani non può fare nulla di tutto toccò ad Achille Occhetto. il candidato ideale per chi come Ber- ciò, perché se quello di Berlusconi è Intanto la partita per il Quirinale in- lusconi è uscito sconfitto alle elezioni, un partito-azienda, il suo è un par- combe e quella per il governo passa perché ostile alle regole dell’alternan- tito società per azioni. Il segretario in secondo piano. Nel delicato mo- za politica e favorevole a un’inclusio- del Pd, al di là della retorica delle mento di riflessione che sta mace- ne di forze contrapposte fondata sul primarie, è l’amministratore delegato rando il Pd, salta a piedi uniti su uno principio della spartizione. di una società che si regge in piedi dei piatti della bilancia Giorgio Napo- In occasione dell’elezione del presi- grazie ai grandi azionisti del partito. litano, che nemmeno a pochi giorni dente, il Pd mette drammaticamente E costoro ora pretendono i dividen- dalla fine del suo mandato si astiene a nudo la sua spaccatura, non riesce di, cioè cariche ministeriali, posti da dall’elogiare il suo faro ideologico, il a convenire su un nome comune, ad- sottosegretario, presidenze di com- governo di “larghe intese”, possibil- dirittura umilia il suo asset Prodi can- missioni e dirigenze nelle aziende di mente perpetuo, versione aggiorna- didandolo mentre si trova in missione Stato, per sé e per i propri clientes. ta del “centralismo democratico”. È il ONU in Mali e poi impallinandolo con rinascita flash 3/2013
politica Inediti d’autore. Tra rivoluzioni possibili e cambiamenti reali La richiesta di cambiamento di una ovvero un avvicendamento dettato settimane di estenuante immobilità società che ha perso il proprio pas- dalla scelta e dalla ragione della istituzionale, in un quasi immorale so correndo dietro alla modernità, Realpolitik e non dalla morte di un gioco delle parti di pirandelliana e che si è auspicata e che ha anche sovrano assoluto seppur di Pietri- attuale memoria, nel disintegrarsi tecnologicamente realizzato l’u- no trono. L’inatteso inizio di una del residuo collante comune di uno topia del proprio futuro a scapito nuova era che, seppur nella sor- Stato, raggiunge il suo apice para- (forse) di un bene comune sottova- presa, riserva inediti ed ancora dossale alla sesta chiamata delle lutato e della solidarietà tra gli uo- imprevedibili sviluppi. elezioni presidenziali. L’inatteso ini- mini, mai così disuguali come oggi Dinanzi ad una crisi interna del- zio di una nuova era che, seppure (forse non nella teoria ma certa- la politica, risultato di decenni di nella sorpresa, riserva inediti ed mente nella pratica del quotidiano) mortificante mediocrità veramente ancora imprevedibili sviluppi. si è infranta davanti a improbabili bipartisan, e di continuo e geome- Nelle popolari e corali richieste di cambiamenti reali. tricamente crescente depaupera- mutamento si attendevano rivo- Dinanzi ad una crisi interna del pa- mento della nazione e delle fami- luzioni possibili di giovani eroi, di pato, che spesso è stato nella sua glie a discapito di pochissimi furbi, nuovi protagonisti, fuori dai giochi millenaria storia in condizioni morali il Paese assiste ad un nuovo inedi- del passato. Invece, nei cambia- assai peggiori di quella odierna, la to. Un Parlamento spaccato in tre menti reali, restii “vecchi”, riluttanti possibile risoluzione è stata la scel- tronconi, un’Italia disintegrata in a nuovi o riconfermati incarichi, si ta inedita, quasi a-storica, rasente protesta a volte sciaguratamente trovano ad accogliere, dare voce, l’abiuro, il non-sense storiografico individualista, molto più spesso di- interpretare e mettere in atto la ri- di una “rinuncia papale” che, pro- speratamente corale, quasi sempre chiesta di cambiamento di una so- forma non è rifiuto o dimissione, (purtroppo) voce di sconforto sen- cietà che evidentemente non si sa ma nei fatti nulla altro è che questo, za impegno nel concreto che, dopo rigenerare. (Marinella Vicinanza)
politica “Date poca cosa se date le vostre ricchezze. È quando date voi stessi che date veramente” da Il Profeta, Kahlil Gibran “Ci si salva e si va avanti se si agisce insieme e non solo uno per uno” Enrico Berlinguer Un’esperienza politica – alcune riflessioni dopo le elezioni La mia esperienza politica comincia ufficialmente circa tre anni fa, nel momento in cui lascio l’Italia per trasferirmi in Germania dove accet- to l’incarico di responsabile scuo- la e cultura per l’Italia dei Valori e culmina con la mia candidatura alla Camera nelle liste di Rivoluzione Civile in cui è confluita l’IdV. Deci- do di impegnarmi in prima perso- na perché voglio rendermi utile al mio Paese anche se vivo all’estero, restare più vicino ai miei connazio- nali e soprattutto perché da troppo tempo non si pone l’attenzione ai diritti più essenziali e al bene co- mune, facendo prevalere solo gli interessi personali. Mi sono accorta, durante questa esperienza, di quante, ancora trop- pe poche, persone credano che la politica (quella vera) possa cam- biare le cose e non si rendano con- to di quanto sia necessario impe- gnarsi in prima persona e difendere personale. Non a caso Max Weber mi stancherò mai di chiedere con- quei valori per i quali, prima di noi, definiva la politica come aspira- fronti, collaborazioni e supporto su si sono battuti e sacrificati tanti uo- zione al potere e monopolio questi temi sia a livello politico che mini e donne. legittimo dell’uso della forza su quello sociale e pubblico. L’indifferenza, penso sia una delle al contrario di Aristotele che, ben Durante i miei anni dedicati all’inse- cose peggiori da osservare nel ge- prima di lui, intendeva la politica gnamento ho sempre incoraggiato i nere umano; l’individualismo che si (legata al termine di “polis”, città) miei alunni (e ora lo faccio con mio è sviluppato nel mondo attuale non come amministrazione della po- figlio) a pensare con la loro testa e fa onore a chi si definisce civile e lis per il bene di tutti i soggetti con il loro cuore, a battersi per le non rende merito alle persone che facenti parte di una società. idee in cui credono, a non restare sono state esempio di vita. Penso al La solitudine che, come più volte in indifferenti di fronte alle ingiustizie, nostro amatissimo presidente Per- passato, mi ha accompagnato nella a battersi per la pace e per il rispet- tini, a molte donne e uomini politici mia lotta per dare voce ai bambini to di ogni persona e della libertà. che in passato sono stati esempio e ai ragazzi (troppo spesso invisibili I risultati di queste ultime elezioni di onestà e merito e che oggi non agli occhi degli adulti indifferenti) non mi rendono felice e mi preoc- hanno confronto con quelli attuali; che sono oggetto dei più orribi- cupano notevolmente, come penso agli uomini e alle donne della no- li soprusi; la difesa della famiglia sia anche per molti italiani ed al- stra cultura che hanno reso grande come nostra prima e importante tri cittadini europei. Come gli altri, il nostro Paese in tutto il mondo. istituzione e la tutela dei più de- mi domando cosa succederà e se Mi ha rattristato constatare che boli di qualsiasi provenienza siano, si riuscirà a formare un governo la politica è diventata un campo non mi farà mai desistere dal mio in grado di affrontare questa crisi di battaglia dove non si escludo- impegno politico e civile che voglio a vari livelli e non solo economi- no colpi bassi agli avversari (an- portare avanti ad ogni costo anche ci. Forse è necessario arrivare ad che all’interno dello stesso partito in futuro, insieme alle splendide un nuovo punto di partenza, dopo o movimento) e dove primeggia persone che professionalmente e aver distrutto tutto, per capire che il desiderio di potere e l’interesse personalmente ho conosciuto. Non bisogna imparare a collaborare e rinascita flash 3/2013
politica a condividere le ricchezze, senza migliore, ma è necessario impara- confluire le idee e la aspettative di alimentare troppe differenze. For- re ad essere consapevoli della re- chi vuole veramente essere prota- se è indispensabile cancellare tutto sponsabilità che abbiamo, sia nei gonista del cambiamento che, con per riscrivere pagine nuove della confronti degli altri che di noi stessi queste elezioni, il popolo italiano nostra storia, senza dimenticare e del mondo che ci circonda. ha chiesto a gran voce. Spetta a il passato per non commettere gli Il lavoro sarà lungo e faticoso ed è noi e a tutti i politici ora decidere stessi errori. necessario cominciare a pianificare quale direzione prendere e dobbia- Vorrei tanto riascoltare parole le azioni anche su periodi più ampi, mo essere consapevoli della nostra come quelle che Pertini diceva ai in una visione europea. responsabilità; dobbiamo fare in giovani quando andavano a tro- Mantenere un atteggiamento posi- modo che la partecipazione al voto varlo al Quirinale: “Camminiamo tivo in questo momento, in Italia, (soprattutto quello estero) aumenti insieme, voi con le vostre vi- è molto difficile sapendo che dopo e diventi significativa, e soprattutto sioni, noi con la nostra espe- oltre quaranta giorni dalle elezioni, dobbiamo contribuire a rendere re- rienza, cerchiamo di cammi- non si é riusciti a formare un go- ale e concreto il progetto di un’Eu- nare insieme sul sentiero della verno, nonostante la situazione sia ropa unita che pensa prima di tutto vita. E finché un alito di vita sempre più grave e che quelli che al benessere del suo popolo. mi animerà, io sarò al vostro siedono in Parlamento non sono ri- (Silvia Alicandro)
politica Generazioni perdute Si parla molto in Italia della “genera- zione perduta”, dopo l’infelice uscita del nostro premier/ex premier, che prima di entrare in politica era un “tec- nico” e – molto “tecnicamente” come può fare solo un ragioniere come lui – ha definito così quella generazio- ne che si trova oggi nell’età in cui un un lavoro qualificante e remunerativo, quali il sistema dà moltissimo (nien- uomo o una donna dovrebbe essere basta vedere coloro che sono andati te burocrazia, poche tasse e tanto, nel pieno dell’attività lavorativa, e in- all’estero e che sono in costante au- tanto spazio per avere successo). E vece non lo è affatto, perché manca la mento (le liste AIRE parlano chiaro). nemmeno in Germania, dove lo Sta- materia prima, cioè il lavoro. Mi sembrano più che altro frasi fatte to aiuta questo tipo di iniziative e ci In effetti, il termine “Lost Genera- da alcuni politici per scrollarsi di dos- sono comunque paracaduti sociali tion” fu coniato dal grande scrittore so il senso di colpa. Senso di colpa nel caso vadano male. americano Hemingway per definire la da parte di coloro che questa situa- Non che uno start-up non funzioni, generazione che si trovò maggioren- zione l’hanno creata, ma anche da per carità. Dico solo che consigliare a ne dopo la prima guerra mondiale, un chi non ha voluto, potuto o saputo un giovane, oggi, in Italia, di fare uno periodo fatto di macerie e rovine, pre- prendere in mano la situazione per start-up per vivere bene è come con- ambolo alla grande depressione del fare finalmente qualcosa. sigliare di diventare chitarrista rock. 1929. La nostra generazione perduta Questo “qualcosa” è, capisco, diffici- Può riuscire al due per mille. E non in Italia esce da un disastro e vive il le da definire, ma anche qui ci viene tutti possono avere il background futuro come l’anticamera di una nuo- spesso ripetuto: “dateci voi un’idea su sociale e culturale per avere successo, va catastrofe, con queste analogie: la cosa fare”. In due parole sintetizzerei: vista l’alta competitività esistente. crisi del ‘29 è oggi la crisi dell’Euro defiscalizzazione degli stipendi dei Quello che mi aspetto dal governo e dell’Europa intera, mentre la prima dipendenti più giovani. Bonus fisca- che verrà è che metta il lavoro al pri- guerra mondiale è il passato governo le per chi assume a tempo indeter- mo posto nella lista di cose da fare, di centrodestra. Non c’è che dire. minato. Alle aziende che cominciano senza perdere altro tempo. Senza Ma quello che fino ad ora mi ha più solo adesso con un’attività, un forte scorciatoie e senza idee creative ba- colpito è l’inerzia con la quale il tema sconto fiscale, magari anche per due sate esclusivamente sullo scaricare “lavoro” è stato (o meglio, “non è anni, purché abbiano nei loro piani alla parte in causa (cioè coloro che stato”) affrontato. Da parte della po- assunzioni permanenti sostenibili con cercano lavoro) tutti gli oneri e ri- litica, almeno quella che conosciamo, un buon business plan. Almeno si schi. È inutile abbassare lo spread non si muove ancora nulla, includen- possono occupare giovani che con e pareggiare il bilancio se la genera- do a malincuore anche i partiti del il lavoro saranno portati a produrre zione che verrà continuerà a restare centrosinistra. È come se nessuno idee nuove, che potranno rilanciare a spasso senza occupazione. A par- si fosse ancora accorto del dramma la nostra economia, rinnovando an- te l’impatto su tasse e contributi nei e del dolore che i giovani stanno vi- che quest’umore che oggi ha assunto prossimi anni, dato il mancato introito vendo nel non avere un piano, una i colori più tetri possibili. (chi non lavora non può pagare) che prospettiva, un futuro, vivendo co- Non ci venissero a dire coloro che si farà inevitabilmente sentire come stantemente alla giornata, rimandan- stanno seduti comodi in parlamento, un boomerang, ma anche semplice- do tutto quello che ogni giovane vor- con un lauto stipendio più rimborsi, mente sapere di avere intorno a noi rebbe avere: una casa propria, una con un vitalizio garantito vita natural una “generazione perduta” di alcuni famiglia, dei bambini, una vita com- durante, con un mucchio di attività milioni di giovani, e per giunta aver- pleta e un lavoro qualificante. Invece, parallele di consulenze o altro, che glielo anche detto, dovrebbe essere nulla. E non tiriamo ora in ballo che è la soluzione sta nell’inventarsi qual- un motivo sufficiente per costringe- finita l’era del posto fisso e che biso- cosa da soli, magari uno start-up re molti nostri politici ad una scelta: gna essere flessibili negli spostamenti o una Ich-AG. Non siamo in Ameri- portare il lavoro on-top-of-the-list e sia di lavoro che di sede. Io non ho ca, dove queste attività sono la lin- rilanciare l’occupazione, oppure farsi trovato un solo giovane che non fosse fa vitale del sistema (così sono nate subito da parte. disposto a trasferirsi altrove per fare Apple, Google o Facebook) ma alle (Massimo Dolce)
lavoro Ai neofiti dell’emigrazione Alcuni consigli per chi decide di espatriare senza aver l’appoggio dello zio di turno Questi spunti sono dedicati a tut- ti coloro che per varie vicissitudini hanno deciso di emigrare, mossi da istanze personali. Voglia di fare un’esperienza all’estero; alcuni perché a casa si “annoiano”. Altri per sprovincializzare ed allargare l’orizzonte offerto dalla piazzetta del borgo e del rione. Chi emigra per sfuggire ai problemi (che co- munque scendono dal treno in per- fetta sintonia con i bagagli), oppu- re figure anche losche che partono per dileguarsi. Ma negli ultimi anni, lo sprone che sembra dare impul- so irrefrenabile al “vado via” è il morso della crisi. L’Italietta pare rinculare fino ai primi del ‘900. Per quelle masse popolari, prese a strattoni dai morsi della fame, la scelta avveniva tra il brigantaggio piatto o una pentola da pulire. Nien- che per costoro ciò che conta è ri- e l’approdo di Ellis Island, nel pun- te di male se si deve far gavetta. sparmiare, approfittando del fatto to oltre la cui frontiera finivano i Purtroppo però, come spesso acca- che nessuno, appena arrivato, co- sogni ed iniziava “Lammerica”. de, è il modo “ch’ancor m’offende”. nosce bene le regole del luogo. Per L’Istat ci dice che negli ultimi anni Frequentemente si sente dire che addentrasi dentro le normative ci la percentuale di coloro che hanno “all’estro c’è lavoro”, che l’amico è vuole la lingua. La prima cosa da abbandonato l’Italia per cercare andato a fare la stagione a Londra fare, anche se è un processo lungo una prospettiva all’estero è aumen- o che il fratello è in Germania per- e difficile che non potrà mai essere tata fino a raggiungere percentuali ché “giù” non si trova più niente. perfezionato fino in fondo, è cer- da terzo mondo. Giovani con tito- Racconti in differita descrivono un care di imparare il prima possibile li acquisiti, “cacciati” dall’obbligo mondo che però solo raramente le basi della lingua; nello specifico della scuola o dalle prospettive trova accordo con la realtà. Molti dare a vedere che la state impa- sempre più ristrette offerte da un partono armati di innocua speran- rando. I vantaggi di ciò sono al- appellativo accademico. La fa- za. Il munifico “Paisà” (fortunata- meno due. Il primo è che la lingua scia d’età compresa tra i 18 e i 30 mente sono la minoranza) cerca vi renderà man mano indipendenti. anni, non colpita dal disincanto e proprio costoro e li aspetta sem- Tanto meglio la si parla, quanto più che affronta ancora questa prima pre sorridente. Brutto da dirsi, ma si hanno armi per difendersi grazie esperienza con la fiducia riposta al bisogna armarsi di coraggio e di all’acquisita capacità di esprimersi. sicuro nello zaino, è quella che do- diffidenza. È inutile enunciare la Alcuni datori di lavoro approfitta- vrebbe fare più attenzione al mes- casistica dei raggiri nei quali sono no di questo fatto per presentare saggio qui affidato. Coloro che non finiti ragazzi sprovvisti di tutto se delle buste paga incomprensibili, hanno una qualifica professionale non della volontà di cominciare certi che mai verranno tradotte. specifica e che non hanno il capita- una qualsiasi cosa. Il pericolo è un Un giochino che potrebbe andare le di un contratto nelle mani, van- virus inestirpabile che si insinua avanti per molto tempo, grazie al no sempre a sbarcare nel “porto” ovunque; solo l’esperienza riuscirà quale egli potrebbe mettervi in re- della ristorazione. Esso sembra l’u- a neutralizzarlo ed a svezzarvi. gola (“ammeldarvi”) per due ore e nico attracco in grado di offrire una Ci sono però degli accorgimenti in mezza la settimana, ovvero il minimo scialuppa, soprattutto a coloro che grado di opporsi al raggiro. L’igno- previsto dalla legislazione tedesca. mestieranti non sono. Ovunque ranza del novizio è la manna che andiate troverete ad aspettarvi un essi aspettano. Si sappia subito continua a pag. 10 rinascita flash 3/2013
lavoro Nel frattempo voi, al mese, potreste lavorarne almeno 260. Perdereste i contributi pensionistici e potreste essere licenziati su due piedi senza nessuna giustificazione, mentre lui spiegherà all’ispettore del lavoro che voi lavorate solo a chiamata e di tanto in tanto. Naturalmente a vostra insaputa; voi non sapreste comunque spiegarvi. Più il capo suppone che voi sappia- te, meno tenterà di non farvi sape- re ciò che invece dovete sapere. Al limite, grottesco e senza nessuna ironia, può capitare che non sarete assunti. È già successo. La lingua, arma micidiale, serve per capire meglio le regole del gioco; mai che l’ignoranza sia stato un capitale sul quale qualcuno abbia investito. Anzi. Oltre le Alpi, le garanzie che a casa vi offre la legge italiana sono addirittura molto più sviluppate e sono tutte indirizzate alla tutela del lavoratore. Sessanta euro per un l’unica in grado di difendere i vo- è sintomo di attaccamento alle libro di grammatica e un vocabo- stri diritti. E questo anche davanti radici. Ma se non si riesce invece lario, nonostante la scheda telefo- alla gente del posto che vi ospita. a fare a meno della compagnia di nica sia anch’essa necessaria, non Partiamo da una situazione svan- un connazionale, allora è meglio sono una spesa futile. Dovrebbero taggiata, si è ospiti e non sempre fare subito le valige e tornare a essere piuttosto un’esigenza det- graditi, almeno fino a prova con- Sud delle Alpi. tata dallo spirito di sopravvivenza, traria. Le obiezioni che potreste (Mariano Melenso)
lavoro Carriera lavorativa ed essere madre: in Germania un dualismo ancora difficile da conciliare Nelle ultime settimane e, forse, gli studenti di dottorato e i dottori un’analisi sull’imprenditoria tede- direi anche negli ultimi mesi, gior- di ricerca (le donne sono, rispet- sca, che sembra evidenziare una nali e indagini statistiche, rapporti tivamente, il 49 e il 46 percento). situazione più positiva ed in netto ed analisi di Commissioni, in Ger- Inoltre, nella scala della carriera miglioramento circa la presenza di mania e più in generale in Euro- universitaria, le donne rappresen- donne ai vertici di imprese. Anche pa, hanno focalizzato in crescendo tano il 44 percento dei ricercatori se riguardano essenzialmente l’am- la loro attenzione sul ruolo della con un dottorato nei primi gradi bito della piccola e media impresa. donna nell’ambito del lavoro, sulle della carriera e soltanto il 20 dei Il presidente dell’associazione del- opportunità di carriera, di occupa- ricercatori nei gradi più alti. L’insuf- le imprese familiari tedesche, Lutz re posti di comando in aziende, in ficiente rappresentanza delle don- Goebel, rivela che un quarto delle Università, in politica. Ancora al ne è ancora più evidente in campi pmi (piccole e medie imprese, centro poi la questione, a mio dire quali la scienza e l’ingegneria, le ndr) tedesche ha una donna ai irrisolta, di come si possa conci- donne rappresentano circa il 40 suoi vertici e che il trend è netta- liare l’essere madre ed avere ruoli percento dei ricercatori nel settore mente in crescita. lavorativi di primo piano e se, in dell’istruzione superiore, il 40 nel ”Oggi molti più padri ritengono le questa scelta, per altro non facile, settore delle amministrazioni pub- loro figlie capaci di condurre un’a- la donna sia sostenuta socialmen- bliche e il 19 nelle imprese. Mentre zienda”, ha aggiunto Goebel, che ha te e negli stessi luoghi lavorativi in tutti i settori il loro numero ha respinto come “superflue” le quote con politiche che agevolino questo conosciuto una crescita più rapida rosa su cui la politica tedesca liti- complicato dualismo. rispetto ai loro colleghi maschi (un ga da mesi e su cui il Bundestag Ecco che allora leggiamo dell’inda- aumento del 5,1 percento all’anno (parlamento federale tedesco) ha gine “She figures” prodotta dalla per le donne contro un aumento votato il 18 aprile, dando parere Commissione europea – Direzione del 3,3 per gli uomini dal 2002 al negativo e facendo naufragare il generale per la ricerca e l’innova- 2009), le ricercatrici incontrano an- progetto presentato dall’opposizio- zione ed Eurostat – in collabora- cora difficoltà nel raggiungere in- ne socialdemocratica e verde che zione con i corrispondenti statisti- carichi decisionali, con una media prevedeva l’inserimento di un 30 ci del gruppo di Helsinki “Donne di una sola donna ogni due uomini percento di donne nei consigli di e scienza”, la quarta pubblicazione nei comitati scientifici e di gestio- sorveglianza delle imprese (attual- di una serie chiave di indicatori es- ne in tutta l’UE. Le ricercatrici uni- mente, ricordiamolo, le percentuali senziali per comprendere la situa- versitarie (sono soltanto il 33 per- di presenza femminile si aggirano zione delle donne nella scienza e cento dei ricercatori europei, il 20 intorno al 4 percento nei cda delle nella ricerca. Nel corso del tempo dei professori ordinari e il 15,5 dei 200 aziende più importanti, a fron- l’elenco degli indicatori utilizzati direttori delle istituzioni nel settore te di un 68 percento di donne oc- per descrivere la partecipazione dell’istruzione superiore) incontra- cupate e un terzo dei deputati di delle donne a tutti i livelli e in tutte no ancora difficoltà nel raggiun- sesso femminile). le discipline scientifiche si è evolu- gere incarichi decisionali, con una A titolo di paragone: nessuna delle to considerando l’istruzione supe- media di una sola donna ogni due 30 aziende del Dax, l’indice di bor- riore, il mercato del lavoro, com- uomini nei comitati scientifici e di sa che riunisce i big dell’economia prendendo l’equilibrio lavoro/vita gestione in tutta l’UE. e della finanza tedesca, è guidata familiare; e questo non solo nei 27 La Commissione, che da tempo pro- da una donna, una situazione ri- Paesi dell’UE, ma anche in Croa- muove la parità fra i sessi, ha chie- masta immutata da anni (secondo zia, nell’ex Repubblica iugoslava sto agli Stati membri di eliminare gli una recente indagine dell’istituto di Macedonia, in Islanda, Israele, ostacoli all’assunzione, al manteni- economico berlinese Diw, invece, Norvegia, Svizzera e Turchia. mento e all’avanzamento professio- la percentuale delle donne nei con- Secondo l’indagine pubblicata, nel nale delle ricercatrici e si impegna sigli di amministrazione delle socie- 2010 la percentuale di studentesse inoltre per rimediare agli squilibri di tà del Dax è salita dal 3,7 percento universitarie (55 percento) e lau- genere nei ruoli decisionali. del 2011 al 7,8 nel 2012). reate (59 percento) ha superato Spostandosi invece nell’ambito eco- Se spostiamo poi l’attenzione al quella degli uomini, ma questi ul- nomico, ed in particolare nel mon- timi sono in numero superiore tra do dell’impresa, da poco è uscita continua a pag. 12 rinascita flash 3/2013
lavoro dualismo tra la carriera lavorativa sfavorevoli non aiutano a concilia- ed essere madre e guardiamo nella re lavoro, carriera professionale e fattispecie al caso tedesco, stati- vita familiare costringendo alla ri- stiche e studi elaborati nel settore nuncia ad avere figli o a ritardarne dicono che sempre più donne sono il più possibile la nascita. senza figli, nonostante tutte le po- Si aggiunga anche che la propen- litiche per la famiglia attuate negli sione ai lavori part-time (46 per- ultimi anni. Nei profili di alto livello, cento delle donne con un lavoro, come ad esempio ruoli accademici che in Germania sono il 66 percen- e di alto management, il 30 per- to) è responsabile per due terzi del cento ed anche più di donne ha divario retributivo, e, come è noto, deciso di non avere figli in quanto i lavori part-time richiedono rara- non sarebbe bene per il bambino mente responsabilità dirigenziali. che la madre non possa occuparsi Del resto anche la propensione al di lui a tempo pieno. Nella Germa- part-time è in qualche modo obbli- nia dell’Ovest il 63 percento delle gata, vista la scarsa diffusione, so- intervistate è di questa opinione prattutto ad ovest, di asili nido, che mentre il 36 percento nella Ger- tra l’altro sono chiusi il pomeriggio mania dell’Est ha una posizione più e costringono quindi ad orari di la- ottimista, considerando favorevole voro ridotti o a rinunciare del tutto l’ausilio nella cura del bambino di alla vita professionale. strutture socio-pedadogiche, quali di uguali diritti per tutte quelle for- Si può quindi affermare che anche gli asili nido. Quindi non sono solo me o stili di vita diversi dalla fa- per la Germania, come per l’ Italia le considerazioni economiche, ma miglia (madri single, coppie convi- ed altri Paesi, la strada che por- anche le circostanze sociali e cultu- venti con figli, ecc). ta al cambiamento in direzione di rali che impediscono alle donne di Un recente studio ha dimostrato politiche più equilibrate per offrire diventare madre. come il 75 percento dei bambini maggiori opportunità alle donne I dati attuali indicano che mentre crescano con genitori sposati, ma è ancora lunga da percorrere, ma le donne nel 1865 avevano ancora vi è un notevole divario tra Germa- si ha la consapevolezza che si stia 4,7 figli in media, nel 1965 questa nia orientale ed occidentale. Nella andando nella giusta direzione. cifra era solo a 1,55. Dalla metà parte orientale (tra cui Berlino) un (Simona Viacelli)
costume Lo zoo C’erimo io, Peppetto de li Mon- inosservata (non sia mai!) sventola- di Repubblica che la rimproverava ti, / Checco Cacca, Gigetto Ca- va addirittura un tricolore, tanto per aver votato in Parlamento essere nipella.../ Chi antro c’era?... insultare ancora una volta il Paese Ruby in quella famosa notte la ni- L’oste a via Rasella, / Stefeno già messo in ginocchio a suo tempo pote di Mubarak, ha replicato “Lei lo er tornitore a Tor de Conti... da quel mascalzone di suo nonno? sa se lo era o non lo era?”, guada- Verrebbe voglia di scrivere una Ovviamente c’era anche Paolo Ro- gnandosi il primo posto fra i video parodia del celebre “Er morto de mani, l’inventore di “Colpo grosso”, più cliccati del giornale. E si pote- campagna” di Cesare Pascarella la trasmissione degli anni ‘80 in cui va forse lasciare nella natia Pado- a commento del raduno dei cento- metteva in mutande le figuranti, in va Giancarlo Galan, lui che è stato cinquanta parlamentari del PdL rac- attesa di diventare ministro di un perfino ministro dei beni culturali, coltisi davanti al palazzo di giustizia governo che si sarebbe adoperato lasciandosi immortalare in alcu- di Milano per lamentare la pretesa per mettere in mutande gli italiani. ne fotografie nella quali indossa lo persecuzione giudiziaria contro l’uo- Né mancava Daniele Capezzone, smoking con la stessa eleganza con mo che ha fatto di loro delle vo- che si potrebbe definire, col titolo di cui Brighella indossa la sua livrea di lenterose marionette. Qualcuno ha una celebre pièce teatrale, A Man domestico? Alla maschera del resto scomodato il finale del Caimano di for All Seasons, ma le cui sta- l’ex ministro somiglia parecchio, sia Nanni Moretti per commentare l’av- gioni, sarebbero al massimo quelle per l’accento sia per la dedizione al venimento; ma l’adunata manca- della famosa pizza, e quest’ultima, suo Pantalone brianzolo. Infine non va del tutto di quella drammaticità riferendosi al significato gergale del potevano mancare gli ultimi due che il regista ha saputo fornire alla termine, quella che gli ha assesta- campioni della campagna acquisti scena. Quelle figure, anzi quei figu- to anni fa un anonimo e beneme- berlusconiana: Razzi e Scilipoti, i ri, possono al massimo recitare la rito schiaffeggiatore, il quale è poi quali se non altro hanno fatto capire commedia dell’obbedienza servile, purtroppo è fuggito, come ricordava agli italiani che razza di reclutatore a inscenare la quale basterebbero Maurizio Crozza, senza neanche fer- fosse Antonio Di Pietro e che fortu- i fratelli Vanzina o un Neri Paren- marsi per farsi stringere la mano. E na abbiamo noi elettori a non averlo ti nel consueto cinepanettone di siccome ho nominato Crozza, devo più in parlamento. fine d’anno. menzionare fra i presenti anche Insomma una passerella da avan- E c’erano quasi tutti: dal fresco di la sempre arcigna Laura Revetto, spettacolo, fatta di mediocrissimi condanna per corruzione Raffa- quella che esibiva il suo cipiglio al comici, incapaci di strappare una ele Fitto, all’amica degli animali bravo comico dicendo di non tro- risata gioiosa, ma solo un sorri- Michela Vittoria Brambilla con la vare divertenti le sue battute, ma so di commiserazione: bassa ma- sua aria eternamente infastidita; che certo si sbellica alle barzellette novalanza scelta proprio in virtù dall’indimenticabile, per via del da squallide e sessiste dell’ometto sen- della sua mediocrità, yes people lei supposto tunnel fra il Cern e il za il quale sarebbe rimasta nella na- capaci solo di alzare la mano per Gran Sasso, Maria Stella Gelmini, tiva Cuneo. Città questa che ha dato votare provvedimenti a favore del all’ex ministro (senza portafoglio i natali anche a Daniela Santanchè loro demiurgo e di batterla contro per nostra fortuna) Gianfranco Ro- ovviamente presente al raduno, e l’altra per applaudire l’uomo senza tondi, incarnazione postdemocri- sulla quale non dico nulla, perché il quale galleggerebbero nel nulla stiana dell’omino di burro di collo- ironizzare sulla pasionaria pidielli- dal quale provengono e nel quale, diana memoria. E poteva mancare na è ormai come sparare sulla croce forse, possiamo sperare di vederli la caricatura del Gasparri imitato da rossa. E come non notare fra i fe- presto tornare. Neri Marcorè, vale a dire Gasparri delissimi l’ossigenatissima Michaela P.S. Il raduno si è poi concluso con in persona? O ancora la proterva Biancofiore, una che ha un nome da l’arrivo di Angelino Alfano e a quel Nunzia de Girolamo, sempre roca, oratorio e che tutti ricordano sgana- punto, forse a causa dei suoi tratti quasi se ne venisse da una piazzata sciarsi in una foto di qualche anno ittici, la scena ha assunto l’aspetto in una delle strade della nativa Be- fa accanto al suo mentore mentre di una di quelle tele fiamminghe del nevento? E, visto che ho accennato questo, con la consueta finezza, XVII secolo, quelle che in Olanda alla sguaiataggine, c’era forse da solleva il dito medio. La poveretta, chiamano Stilleven e che noi forse sperare nell’assenza di Alessandra ammesso sia mai stata lucida, non con maggiore espressività definiamo Mussolini, la quale, per non passare sa più quello che dice. Al giornalista nature morte. (Corrado Conforti)
ambiente L’Europa e la gestione dei rifiuti Dal 2001 ad oggi, in Europa la quan- quanto più indirizzato al consegui- nel settore sono circa 90 mila. tità di rifiuti conferiti in discarica è mento del maggior numero di van- Il direttore del Consorzio Walter costantemente diminuita, anche se taggi, ambientali, sulla salute, eco- Facciotto, commentando i dati dello non ancora nella misura prevista nomici ed occupazionali. studio, ha detto che il settore del dalle norme emanate dall’Unione Esiste una direttiva-quadro secondo recupero degli imballaggi ha regi- Europea. Sono invece aumentati cui l’argomento è sottoposto a una strato un incremento del 4,5 per- sia i quantitativi di rifiuti inceneriti sorta di gerarchia di priorità. In cima cento nell’ultimo anno, portando la a scopi energetici che i quantitativi alla lista si trova la prevenzione nel- quota del materiale recuperato al dei materiali riciclati. Questa evo- la produzione dei rifiuti, nel senso 65 percento per un totale di circa luzione ha permesso tra il 2001 e di tentare di produrne sempre di 7,2 milioni di tonnellate di imballag- il 2010 la riduzione della emissione meno. I rifiuti prodotti dovrebbero gi riciclati. di circa 38 milioni di tonnellate di successivamente essere destinati L’industria del settore è viva: si cre- anidride carbonica, pari a circa il 56 verso il riciclo oppure essere ince- sce, si cerca nuova tecnologia e percento di gas serra complessiva- neriti per scopi energetici. In fondo nuove soluzioni, si sperimentano e si mente provenienti dalla combustio- alla lista, come ultima possibilità da brevettano nuovi materiali ottenuti ne dei rifiuti urbani. evitare quanto più possibile perché dalla lavorazione e riciclo degli scar- I dati sono stati recentemente diffusi è la soluzione peggiore, lo smalti- ti. Le discipline coinvolte per le quali dall’Agenzia Europea dell’Ambiente mento in discarica. si prevedono interessanti prospettive (AEA) che ha analizzato i risultati I vantaggi che possono essere re- di occupazione sono quelle di ambito di uno studio sui rifiuti solidi urbani alizzati attraverso una gestione vir- chimico, biologico, di ingegneria ge- all’interno dei 27 membri dell’Unione tuosa dei rifiuti sono di diverso tipo: stionale e di diritto ambientale. Tut- Europea e di Turchia, Croazia, Nor- dalla salvaguardia dell’ambiente e tavia, almeno per quanto riguarda vegia, Islanda e Svizzera. Solo cin- della salute attraverso minori emis- sia l’Italia che altri Stati, l’università que Paesi hanno raggiunto l’obiettivo sioni nell’atmosfera di gas dannosi stenta a dare una risposta immedia- fissato per il 2020 di riciclare almeno e soprattutto anidride carbonica, a ta, nel senso che i corsi di studio non il 50 percento dei rifiuti domestici. Le vantaggi di tipo economico attra- sempre sono rispondenti alle esigen- percentuali più alte appartengono a verso il risparmio delle materie pri- ze del mercato. Austria (63 percento), Germania me utilizzate nei processi produttivi; In Europa quasi il 30 percento delle (62), Belgio (58), Paesi Bassi e Sviz- una ulteriore possibilità, non ultima risorse consumate viene trasforma- zera (51 percento). L’Italia migliora, in ordine di importanza, consiste to in rifiuti o emissioni. Per risorse con una certa differenza tra le regio- nella positiva ripercussione sulle si intendono le materie prime, il le- ni. La Campania ha ottenuto l’incre- possibilità occupazionali. I rifiuti gno, i metalli, le materie utilizzate mento più alto tra il 2008 e il 2010 danno lavoro. per la produzione di energia il cui pari al 14 percento. Seguono Marche Secondo le stime della Commis- consumo è legato al funzionamento e Sardegna con il 13. sione Europea, la piena attuazione della moderna tecnologia, alle mo- La questione dei rifiuti nella sua della legislazione della Unione sulla dalità di vita e ai modelli di consu- complessità coinvolge problemi gestione dei rifiuti permetterebbe mo. Ciò significa che ogni cittadino molto diversi, che vanno dall’inqui- alle aziende coinvolte nel settore dei Paesi membri dell’AEA è diret- namento dell’atmosfera, del terreno del riciclo e della gestione un in- tamente o indirettamente coinvolto e della falde acquifere, alle conse- cremento di 42 miliardi di euro, con nella produzione di quasi quattro guenze sull’ambiente in generale e un risparmio per la collettività di al- tonnellate di rifiuti. Di questi, circa sulla salute, alla perdita definitiva di meno 72 miliardi di euro all’anno. 500 chilogrammi si possono consi- risorse naturali e materie prime. Da In proposito, il Consorzio Nazionale derare rifiuti domestici. Secondo le questo tipo di considerazioni, con- degli imballaggi (CONAI) ha recen- statistiche della Commissione Euro- segue la necessità del riutilizzo o temente diffuso i risultati di uno stu- pea, infatti, ogni cittadino europeo del riciclo, della gestione efficiente dio secondo cui in Italia le aziende produce in media una quantità di di tutta la filiera, a partire dalla ine- che operano nel campo dei riciclo rifiuti urbani pari circa cinquecento vitabile produzione dei rifiuti, fino (raccolta e selezione, riuso e smal- chili all’anno. La quantità dei ma- all’ultima trasformazione, inserendo timento) ammontano a circa un mi- teriali utilizzati (combustibili fossili, la filiera stessa in un ciclo virtuoso, gliaio, mentre i lavoratori impiegati biomassa, materiali da costruzione rinascita flash 3/2013
ambiente e così via), se consideriamo i soli differenze tra i vari Paesi. Polonia, aumento delle tariffe sulla raccolta, Paesi dell’Unione Europea, sale a Norvegia e Irlanda sono i Paesi che si sta dimostrando una scelta effi- circa 15 tonnellate pro-capite, con hanno prodotto più di tutti gli altri la cace, anche se non ancora piena- sensibili variazioni da Paese a Pae- quantità di rifiuti urbani con percen- mente compiuta. Il dato positivo è se. Ad esempio, in Italia ogni citta- tuali tra il 25 percento e il 39 per- che la produzione media di rifiuti dino utilizza 12 tonnellate di mate- cento. Tra i Paesi che hanno ridotto urbani da parte di ogni cittadino riali all’anno e in Finlandia quasi 38 la quantità di rifiuti prodotti, invece, europeo è diminuita nei dieci anni tonnellate. Un terzo di questi rifiuti, spiccano la Bulgaria (-18 percento), del 3,6 percento. come abbiamo visto, finisce diretta- l’Estonia (-17), la Slovenia e il Re- In Europa, nel solo 2010 è stato mente nelle discariche. gno Unito (-12 percento). complessivamente riciclato il 35 Si tratta comunque di un dato ge- La prevenzione nella produzione dei percento dei rifiuti urbani: questo nerale che necessita di essere ana- rifiuti, è una strategia intelligente: dato, che preso in sé non avreb- lizzato: mentre alcuni Stati riescono incoraggiare una minore formazione be molto senso, è importante se lo a produrre e gestire i rifiuti in modo di rifiuti urbani, per esempio attra- si paragona alla situazione di dieci virtuoso, altri devono ancora per- verso le politiche del riuso, attraver- anni prima, quando la percentuale correre molta strada per allinearsi so la raccolta differenziata, oppure era del 23. allo standard richiesto dalle norme con strumenti di impatto economico dell’UE. In realtà ci sono sostanziali come una maggiore tassazione o un continua a pag 16 rinascita flash 3/2013
mondo L’Iraq 10 anni dopo Bilancio di una guerra umanitaria Le politiche dell’Unione Europea Nel marzo del 2003 iniziava la guerra vittime e di danni, riducendo il Paese sono indirizzate verso uno sfrutta- di una coalizione di Stati guidati da- all’età della pietra. mento sempre minore delle risorse gli USA contro l’Iraq. Doveva essere Nel dicembre 2011 gli Americani si naturali non rinnovabili, incorag- un’azione che riportava la normalità sono ritirati dall’Iraq, anche se han- giando gli Stati ad utilizzarle meglio e la pace in un Paese teatro da anni no mantenuto una forte presenza e tentare di non consumarne una di gravi conflitti sociali e militari. Dal diplomatica, oltre a un cospicuo con- quantità maggiore di quante se ne 1980 all’88 era durata la guerra con- tingente militare. Le risorse ener- rigenerino in modo naturale. tro l’Iran e nel 1991 l’Occidente ave- getiche nella regione sono troppo Le politiche agricole, la gestione del- va attaccato militarmente il Paese in importanti per la superpotenza, no- la pesca, le politiche energetiche e seguito all’occupazione del Kuwait. nostante le nuove tecniche di estra- dei trasporti sono tematiche la cui Il pretesto della guerra del 2003, zione del petrolio negli USA. Come legislazione è ancora in evoluzione, di cui stiamo parlando, era invece in più occasioni evidenziato, gli Stati esattamente come le politiche sulla quello delle presunte armi atomiche Occidentali si riservano dei diritti su produzione e la gestione dei rifiuti, in possesso di Saddam Hussein. Tali queste fonti. Già l’Atlantik-Charta le quali hanno una storia più lunga, sospetti si rivelarono in seguito del del 1941 conteneva la richiesta che parte dagli anni ‘70. Dal punto tutto infondati e le armi distruttive di dell’accesso da parte di tutti gli Stati di vista della visione generale del massa nella dimensione immaginata sovrani alle materie prime. Come ciò problema, da parte dell’Unione, ol- non furono mai rinvenute. La guer- venga realizzato e con quali conse- tre a una serie di provvedimenti che ra intanto era iniziata e la sua logica guenze si è visto fra l’altro in Iraq. riguardano la materia, negli ultimi distruttiva portava a danni immensi Quando i mezzi civili e legali non ba- anni è emerso sempre più chiara- che perdurano fino a oggi. L’obiet- stano, subentrano le armi. mente il proposito da parte della tivo del conflitto armato era ovvia- Cinquemila soldati americani han- Commissione di incoraggiare e so- mente un altro e doveva segnare no perso la vita nel conflitto, più di stenere gli Stati membri nella ge- l’inizio di una fase nota sotto il nome centomila iracheni – per lo più civili stione sostenibile dei rifiuti e delle di nuovo ordine mondiale. Dopo la –, molti più feriti e invalidi, nonché risorse naturali, nella prevenzione, fine dell’equilibrio geopolitico e mili- milioni di rifugiati politici. Dal 2003 nel monitoraggio continuo. Questa tare fra USA e URSS, la conclusione un iracheno su cinque ha lasciato la politica si esplica soprattutto aiu- della guerra fredda con la caduta del propria abitazione e ha cercato ri- tando i Paesi a integrare e raziona- muro e il crollo del socialismo reale, paro altrove, all’estero o all’interno lizzare le proprie legislazioni, colle- per la potenza indiscussa statuniten- dei confini nazionali. Gli sfollati in- gandole e facendole interagire il più se era arrivato il momento di stabili- terni sono oggi costretti a vivere in possibile con le regole europee. re un nuovo assetto internazionale. sistemazioni abusive, prive di acqua
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