Consiglio Nazionale dei Geologi - 21 novembre 2019 - Consiglio Nazionale ...
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Il Sole 24 Ore Giovedì 21 Novembre 2019 Le spine del governo Primo Piano Ilva: piano Conte I PROTAGONISTI Il bocconiano con scudo, Cig, che ha portato ArcelorMittal a Taranto e spa pubbliche Samuele Pasi ha contribuito Il nodo esuberi a costruire l’offerta per l’asta bandita da Calenda nel 2017 Paolo Bricco Samuele Pasi è uno dei protagoni- sti della vicenda Ilva. Prima, nei Domani l’incontro con Mittal. Per alcune controllate mesi della costruzione delle offer- te per l’asta. E dopo, quando Arce- ipotesi di ingresso nel capitale e progetti sul territorio Samuele Pasi. lor Mittal si è insediata a Taranto. Pasi è un prodotto doc della fi- Profumo: Cdp non può intervenire, statuto chiaro Oggi Country Head di nanza milanese e anglosassone che, a un certo punto, sviluppa una ArcelorMittal serie di rapporti politici per la sua Italia, a diretto Carmine Fotina non sono in realtà ritenute insormonta- Ex Ilva. società, appunto ArcelorMittal. riporto di Lucia Manuela Perrone bili. Un possibile punto di caduta sareb- Venerdì è Pasi, bocconiano allievo di Mauri- Morselli ROMA be intorno alle 2mila-2.500 unità che in programma zio Dallocchio, nasce nelle banche potrebbero essere temporaneamente il vertice d’affari e poi, come molti uomini No ai 5mila esuberi strutturali dichiarati coperte con la cassa integrazione, anche tra il premier della finanza, viene assorbito da da ArcelorMittal e rispetto degli impe- eventualmente con più proroghe. Ma Giuseppe Conte un cliente. In JP Morgan ha opera- gni sul piano industriale e ambientale, l’Esecutivo insiste soprattutto perché il e Lakshmi Mittal to per 16 anni e 10 mesi (come reci- con una spinta sulla transizione per la numero includa i quasi 1.400 lavoratori e Aditya Mittal ta il suo profilo Linkedin). E, in decarbonizzazione. In cambio tre aper- oggi già in Cig. Un’altra ipotesi è che in- questa veste, ha contribuito a co- ture: la disponibilità a coinvolgere alcu- vece questa platea, sempre con ricorso struire l’offerta (1,8 miliardi di eu- ne società pubbliche (anche sondando alla cassa integrazione, sia trasferita ro la componente economica) con l’ingresso nel capitale di una newco), sotto la parte Ilva in amministrazione cui Arcelor Mittal – nell’asta ban- come presidio di garanzia dello Stato straordinaria per eseguire attività di bo- dita e conclusa nel 2017, durante il sollecitato dalla multinazionale; il ripri- nifica e altri servizi. Non a caso si lavora LA TRATTATIVA Governo Gentiloni e con Carlo Ca- stino dell’immunità legale, ma genera- a un emendamento alla legge di bilan- lenda al ministero dello Sviluppo lizzata e non applicabile alla sicurezza sul lavoro; la revisione del canone di af- fitto. Oltre al segnale sull’altoforno 2 ar- cio per istituire un Fondo straordinario per il sostegno all’occupazione, desti- nato proprio alla riqualificazione dei la- Ancora tensione sull’indotto Economico – ha prevalso sulla cordata da 1,2 miliardi formata da Jindal, Arvedi, Leonardo Del Vec- L’azienda: ok ai pagamenti rivato dall’amministrazione straordi- voratori in amministrazione straordi- Carlo Calenda. chio e Cassa Depositi e Prestiti. Nel naria: entro questa settimana presente- naria (attualmente già 1.700). Ministro allo settembre del 2017, anche grazie al rà richiesta all’autorità giudiziaria di Ta- Se e soltanto se si raggiungesse Sviluppo rapporto di fiducia con il giovane ranto perché sia prorogato il termine del un’intesa sugli esuberi Conte sarebbe Economico nei Mittal, Aditya, Pasi diventa CFO – 13 dicembre fissato per la realizzazione pronto a giocare per decreto la carta del- governi Renzi e responsabile finanziario – di AM degli adeguamenti di sicurezza imposti la reintroduzione di uno scudo legale martedì sera), ArcelorMittal ha ri- scadenza ultima «per ricevere i pa- Gentiloni InvestCo, di cui cura pure le rela- dopo l’incidente mortale del 2015. erga omnes. Nel muro del M5S si sono Il 100% ai fornitori strategici tenuto quindi di dover fare ieri due gamenti dello scaduto complessi- zioni istituzionali. L’amministra- Prende forma il piano del Governo aperte molte brecce. E si confida che, mentre il 70 per cento a 163 passaggi distinti. vo». Ma già nella serata di martedì tore delegato della società è, in sull’ex Ilva in vista dell’incontro di do- scongiurando rischi di incostituzionali- Anche perchè, a partire da oggi, la proposta di sospendere la prote- quel momento, un uomo di side- tà (Patuanelli ha parlato di introdurre fornitori dell’autotrasporto la situazione rischiava di precipi- sta non era stata condivisa da di- rurgia pura – del tutto alieno al «elementi di chiarezza applicativa di al- tare trasformando il presidio di verse aziende. E infatti ieri mattina “contesto” italiano – come il fran- ESUBERI cune norme che traggono origine dal- Domenico Palmiotti protesta che le imprese e i traspor- i presidii davanti alla fabbrica sono cese Matthieu Jehl. Sono quelli tatori avevano organizzato da lu- Nell’aprile 2019, Pasi è avvi- l’articolo 51 del Codice penale), rimanga TARANTO passati da uno a tre. A quello da- strutturali 5mila dichiarati da ArcelorMittal soltanto il “no” di una manciata di par- lamentari tarantini. L’ipotesi della newco con le società ArcelorMittal lancia un nuovo se- gnale verso l’indotto-appalto side- nedì mattina sul piazzale della portineria D della fabbrica, in un vero e proprio blocco. In altri ter- vanti alla portineria C, con i ca- mion anche, se ne sono aggiunti altri due dei lavoratori dell’indot- cendato nel ruolo di CFO ma con- tinua a occuparsi del rapporto con le istituzioni, provando a col- pubbliche(si veda Il Sole 24 Ore di ieri) è rurgico. Ieri sera l’ad Lucia Morselli mini, se entro oggi, a mezzogior- to-appalto: portineria direzione e tivare direttamente le relazioni più ardua. Ma si è resa necessaria per la ha convocato i sindacati metalmec- no, ArcelorMittal non avesse di- portineria imprese. Perché il rilan- con i politici – soprattutto Carlo difficoltà di coinvolgere Cassa depositi canici ed ha dichiarato che l’azien- chiarato l’avvenuto pagamento cio della mobilitazione? Calenda, titolare del Mise - e di- mani con Lakshmi e Aditya Mittal. An- e prestiti a causa dei vincoli statutari ol- Segnale da ha pagato il cento per cento ai delle fatture scadute, anche le pre- Perché da una rapida consulta- sdegnando quelle con le strutture che se ufficialmente la linea è dura. tre che del faro di Eurostat. «Non è pos- distensivo fornitori ritenuti strategici per il ci- stazioni urgenti e quelle minime, zione tra le imprese, é emerso che tecniche. Le sue relazioni con la «Porterò al signor Mittal la determina- sibile, lo statuto è chiaro», ha ricordato dai commis- clo produttivo del siderurgico di funzionali all’attività degli im- nessuno aveva ricevuto bonifici da politica avvengono, naturalmen- zione di un presidente del Consiglio che il presidente dell’Acri, Francesco Profu- Taranto e il 70 per cento a 163 for- pianti, sarebbero state stoppate ArcelorMittal. Nell’incontro di te, anche con il cambio di Esecuti- rappresenta un Paese del G7, dove si ri- mo: «Non si possono mettere a rischio sari: chiesta nitori dell’autotrasporto. dalle imprese innescando una se- martedì sera era stata citata, come vo. All’indomani dell’annuncio spettano le regole e dove non ci si può i risparmi di 27 milioni di cittadini». An- alla procura In quest’ultimo caso é stato pa- rie di ripercussioni a catena. In se- azienda già pagata, la Semat, una del recesso dal contratto, il leghi- sedere, firmare un contratto dopo una che la strada di interessare alcune parte- proroga per gato un acconto su tutto il richie- rata non c’era ancora una risposta delle realtà appaltatrici più grandi sta Edoardo Rixi, già viceministro procedura di evidenza pubblica e dopo cipate statali, però, è irta di ostacoli: l’adegua- sto tra scaduto e in scadenza. Ana- da parte delle imprese. Una valuta- dello stabilimento, mentre in realtà del primo Governo Conte, dirà al qualche mese iniziare l’attività di di- qualsiasi tentativo dovrebbe misurarsi loga comunicazione è stata data zione dovrebbe essere compiuta dai controlli fatti era emerso che Corriere della Sera: «L’ultima smissione per andare via», ha sottoline- col fatto che si tratta di aziende quotate mento degli successivamente anche a Confin- stamattina, ma intanto è un primo non era così. Anzi, il fatto che nep- volta ho incontrato Pasi il 16 otto- ato il premier Giuseppe Conte. «Mi au- con core business lontani da quello del- impianti dustria Taranto. Non è stato preci- dato di fatto lo sblocco dei paga- pure le aziende che avevano conti- bre alla Camera, in occasione del- guro che possa capire e assumere un at- l’ex Ilva. Con il rischio che un eventuale altoforno 2 sato quale sia il numero dei forni- menti dopo giorni di tensione e nuato a lavorare per ArcelorMittal l’audizione del gruppo davanti teggiamento ben diverso rispetto a ingresso nell’equity dell’acciaieria non tori strategici. Si è però appreso dopo che le aziende associate a fossero state corrisposte, ha esa- alla commissione Attività pro- quello dell’incontro precedente». sarebbe compreso dal mercato. che sono molti. Fonti sindacali ag- Confindustria Taranto avevano sperato gli animi e fatto crescere la duttive. Con lui ci siamo scambia- Dietro le quinte, però, continua la Diverso è il caso di una chiamata a Secondo giungono che ArcelorMittal ha messo in mora ArcelorMittal. tensione. Ci si era ritrovati così nel- ti anche dei messaggini. Lunedì triangolazione tra Palazzo Chigi e i mi- raccolta delle partecipate di Cdp a soste- Arcelor motivato il ritardo nel pagamento La giornata di ieri non era co- l’individuare nelle ore 12 di oggi il scorso dopo il comunicato di Mit- nisteri dell’Economia e dello Sviluppo gno del rilancio del territorio. Oggi alle i ritardi alle imprese non con una crisi di minciata bene. Martedì sera, dopo punto limite per avere una risposta tal che annunciava la volontà di economico per avviare un negoziato e, 19 approderanno in Consiglio dei mini- liquidità, ma con la tempistica re- aver ascoltato da ArcelorMittal che dalla committenza. Che però ieri lasciare l’Italia, gli ho scritto: anche sull’onda della tempesta giudi- sulle fattu- sasi necessaria a seguito dell’in- i pagamenti erano stati avviati, sera si è fatta avanti ed ha specifi- “Quanto mi devo preoccupare?”. stri le prime proposte sul “Cantiere Ta- ziaria, convincere la multinazionale a ranto” lanciato dal premier. Per suggel- re non troduzione di un nuovo dispositi- Confindustria Taranto aveva invo- cato meglio cosa e a chi ha pagato. E lui: “Tanto”». Ordinaria ammi- restare a Taranto. Il primo nodo consi- lare quell’«impegno sulla rinascita», ol- sono stati vo di controllo amministrativo cato una tregua e chiesto alle im- Oggi si capirà se questo segnale nistrazione, in un Paese in cui la derato dirimente dal Governo è quello tre l’ex Ilva e oltre l’acciaio, invocato ieri determinati sulle fatture. A distanza di 24 ore prese la sospensione della prote- viene ritenuto sufficiente dall'in- politica è ovunque. E, in cui, la degli esuberi. A questo allude il ministro anche dal segretario dem Nicola Zinga- dall’ultimo incontro con sindacati sta, nonchè «la disponibilità a ga- dotto-appalto e quindi può aprirsi rappresentanza degli interessi e Stefano Patuanelli quando sostiene che da una e Confindustria Taranto (il capo rantire le attività di messa in sicu- una tregua nei rapporti tra fornito- il potere assumono plurime di- retti che nella città pugliese ha incontra- «se i Mittal vogliono tornare al tavolo to istituzioni locali e parti sociali. crisi di del personale, Arturo Ferrucci, li rezza degli impianti», fermo ri e committente. mensioni: lo scorso 4 aprile entra devono fare il primo passo». Le distanze © RIPRODUZIONE RISERVATA liquidità aveva incontrati congiuntamente restando la data di giovedì 21 come © RIPRODUZIONE RISERVATA nell’advisory board Amici della Lumsa, l’università pontificia, in cui si trovano fra gli altri Gianni Letta, Marco Carrai, Beniamino PATUANELLI ALLA CAMERA Gavio e Marco Tarquinio. Jehl, al culmine della crisi indu- Oggi Cdm su Taranto: legge speciale e progetti da 1 miliardo striale e di mercato (2,5 milioni di euro di perdite al giorno) e della rottura con l’ambiente politico ita- liano (l’eliminazione dello scudo ANSA tende proporre una legge speciale per neralità delle imprese che siedono ai penale), è sostituito da Lucia Mor- Il ministro: obiettivo Taranto, con la nomina di un com- tavoli di crisi, fermo restando che i selli. Così la società precisa, lo accelerare gli interventi missario ad hoc, sul modello di quan- titolari di marchi storici continue- scorso venerdì, il suo ruolo nei to fatto per Genova. L’obiettivo è ranno a godere di condizioni privile- nuovi assetti: «Pasi, general ma- già previsti per lo sviluppo quello di «dare risposte ai cittadini giate di accesso. nager di ArcelorMittal, ha assunto che da anni attendono anche ricadute La vertenza Ilva, così come i tavoli il ruolo di M&A a livello globale per Giorgio Pogliotti positive sul territorio». di crisi dell’industria preoccupano i il gruppo ArcelorMittal. Tra i suoi Lo stabilimento dell’ex Ilva figura sindacati dei metalmeccanici. I dele- incarichi, si occupa anche di que- Accelerare la realizzazione dei pro- tra i 149 tavoli aperti al Mise , un nu- gati di Fiom, Fim e Uil ieri si sono riu- sta fase di uscita del gruppo Arce- getti per la riconversione economica mero che «è in linea con gli ultimi 5 niti in un’assemblea nazionale uni- lorMittal dall’Italia e di operazioni di Taranto, finanziati con oltre 1 mi- anni, il cui dato medio è di 151». Nel taria a Roma proponendo a Cgil, Cisl di M&A a livello globale». La sua liardo di euro dal contratto istituzio- tracciare un bilancio delle crisi indu- Sindacati. Di e Uil l’avvio di una mobiltazione ge- posizione, a ieri, è invece così defi- nale di sviluppo. L’attuazione dei pro- striali pendenti al ministero, ieri in fronte allo stato nerale per spronare il governo. La nita sul sito della società: «Pasi, grammi avviata da 4 anni ha accumu- un’audizione alla Camera, Patuanel- di crisi «costruzione di un percorso per arri- general manager di ArcelorMittal, lato ritardi, il tavolo istituzionale per- li ha ricordato che «102 di questi ta- dell’industria, le vare ad un grande sciopero genera- è nominato country head per l’Ita- manente ha individuato quattro aree voli sono attivi da più di 3 anni, il 28% sigle dei le» proposta dal leader della Fim, lia, a riporto di Lucia Morselli. In tematiche a cui destinare le risorse (il da più di 7 anni». A livello regionale, meccanici, Fiom, Marco Bentivogli, accolta da applausi tale funzione, Samuele sarà re- piano di rigenerazione del territorio il maggior numero di tavoli riguarda Fim e Uilm hanno dalla platea, ha incassato il sostegno sponsabile delle relazioni istitu- urbano, l’innovazione, la salute e le aziende con sedi in Lombardia proposto a Cgil, dei numeri uno di Fiom e Uilm, ri- zionali e governative in Italia. Ol- bonifiche, la sanità e il sociale), ma (13,42% del totale), Abruzzo (7,38%), Cisl e Uil di indire spettivamente Francesca Re David e tre a tale incarico, avrà anche un complessivamente finora sono stati Campania, Piemonte, Lazio e Tosca- una mobilitazione Rocco Palombella. Più cauti i leader ruolo di primo piano nei progetti impegnati 700 milioni. na. Patuanelli ha anche annunciato generale , che delle confederazioni che ancora pre- di fusione e acquisizione a riporto Il dossier verrà portato oggi in un emendamento in legge di bilan- porti fino allo feriscono parlare di «mobilitazio- di Ondra Otradovec, vicepresiden- consiglio dei ministri dal titolare del cio sulla revisione del Fondo di so- sciopero generale ne», senza alcun riferimento allo te di ArcelorMittal e direttore delle Mise, Stefano Patuanelli, che per im- stegno per i marchi storici (30 milio- per spronare il sciopero generale. fusioni e acquisizioni». primere un colpo d’acceleratore in- ni per il 2020), da estendere alla ge- governo © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA
Il Sole 24 Ore Giovedì 21 Novembre 2019 CONTRATTI PUBBLICI De Micheli: regolamento appalti più snello entro il 19 dicembre delle ragioni per cui ho deciso di la- far saltare tutti i vincoli sui subaffi- Cantone: Sblocca cantieri sciare in anticipo l’Anticorruzione damenti (il tetto ora è al 40% del- schifezza da abrogare, - ha detto il magistrato -. Andrebbe l’appalto principale). «È oggettiva- chiamato blocca-cantieri: è una mente un problema - ha detto la i commissari non funzionano schifezza, che andrebbe abolita su- ministra -. L’Europa ci chiede di li- bito con un altro decreto legge». beralizzare, ma abbiamo specifici- Mauro Salerno Nel mirino soprattutto le norme sui tà di cui tenere conto. Il 2 dicembre commissari straordinari, incluso il sarò a Bruxelles, parleremo anche Partito il conto alla rovescia per il Mose. «Vediamo come funzione- di questo tema». nuovo regolamento appalti. C’è ranno, a Genova è andata bene per- Dalle imprese arriva la richiesta giusto un mese per arrivare a una ché nessuno si è sentito di fare ri- di fare chiarezza in fretta semplifi- bozza consolidata del provvedi- corsi, ma sono curioso di capire chi cando le norme di riferimento. «Gli mento chiamato a dare una bussola si prenderà la responsabilità di ag- appalti potrebbero rappresentare operativa alle migliaia di imprese e giudicare le gare sulla base di quelle uno straordinario moltiplicatore di amministrazioni che agiscono nel deroghe, con l’obbligo di rispettare Pil - ha detto Maurizio Gardini, mercato dei contratti pubblici: set- al contempo i principi europei» di presidente di Confcooperative - in- tore che smuove 139 miliardi all’an- trasparenza, concorrenza e parità vece la complicazione normativa no. «Contiamo di presentare un te- di trattamento. zavorra le imprese gravate da 31 sto definitivo entro il 19 dicembre» «Conto di usare pochissimo i miliardi di euro di costi della buro- ha detto la ministra Paola De Mi- commissari - ha replicato De Mi- crazia. Le aziende impiegano 238 cheli. Al momento la bozza «conta cheli -. Solo dove strettamente ne- ore, oltre 6 settimane di lavoro, per circa 250 articoli, ma la commissio- cessario. Ricordo che sono un mi- i 14 principali adempimenti fiscali. ne che sta lavorando al testo prove- nistro che ha votato contro il de- Abbiamo una macchina statale rà anche a snellirlo». creto Sblocca-cantieri». Sul rego- idrovora di risorse che diventa vin- De Micheli ha parlato alla pre- lamento la ministra ha aggiunto colo allo sviluppo». «Siamo preoc- sentazione del volume sul decreto che «ci sarà spazio per i temi sulla cupati per questo stato di confusio- Sblocca-cantieri curato dal consi- sicurezza del lavoro» e che i prov- ne - ha aggiunto Massimo Stronati gliere dell’Anac Michele Corradino vedimenti attuativi del codice sa- – presidente Confcooperative La- presso la sede di Confcooperative a ranno il modo con cui «il Governo voro Servizi -. Vogliamo un merca- Roma. Dove poco prima aveva pre- proverà a fare ordine nel sistema to con le regole, coordinato da sta- so la parola Raffaele Cantone che, degli appalti, senza nuovi inter- zioni appaltanti qualificate. Si sta da ormai ex presidente dell’Anac, si venti legislativi a breve». Dovrà invece affermando un modello di è scagliato contro il provvedimento aspettare anche la soluzione del statalizzazione dei servizi (vedi pu- approvato poco prima delle sue di- rebus-subappalti, nonostante i ri- lizie nelle scuole)». missioni. «Quel decreto è stata una petuti inviti arrivati dall’Europa a © RIPRODUZIONE RISERVATA
Giovedì 21 Novembre 2019 Il Sole 24 Ore Norme & Tributi Sconto in fattura, i nuovi codici tributo aprono la strada alle compensazioni data utile per iniziare a fruire delle I crediti utilizzabili in compen- CASA compensazioni era il 10 novembre sazione sono quelli risultanti dal- appena trascorso. le comunicazioni dei clienti di Una risoluzione consente esercizio dell’opzione per lo scon- alle imprese di inserire La risoluzione to, inviate all’agenzia delle Entra- Allora, spiega l’agenzia nella riso- te dai soggetti aventi diritto alle i crediti nei loro F24 luzione 96/E, «per consentire ai detrazioni. Il fornitore, prima di fornitori e agli eventuali cessionari utilizzare la compensazione, do- In caso di anomalie l’utilizzo in compensazione dei vrà confermare l’esercizio del- negli importi utilizzati suddetti crediti d’imposta, tramite l’opzione da parte del cliente che modello F24», si istituiscono i co- ha effettuato la comunicazione e c’è lo scarto automatico dici tributo 6908 (Ecobonus – Re- attestare di avere realizzato l’in- cupero dello sconto praticato dal tervento scontato. Giuseppe Latour fornitore) e 6909 (Sismabonus – L’agenzia delle Entrate effettue- Recupero dello sconto praticato rà controlli automatizzati per veri- Lo sconto in fattura diventa piena- dal fornitore). ficare che l’ammontare dei crediti mente fruibile anche per le imprese Il fornitore ha, infatti, la possibi- utilizzati in compensazione non fornitrici. È questo il senso della ri- lità di effettuare una cessione ulte- ecceda l’importo della quota dispo- soluzione 96/E, pubblicata ieri, che riore ai propri fornitori, tenendo nibile per ciascuna annualità. In istituisce i codici tributo grazie ai sempre fuori gli istituti di credito caso di anomalie, scatterà lo scarto quali il meccanismo, relativo agli dal circuito delle cessioni. del modello F24. interventi per la casa, attivato dal Sfruttando una possibilità previ- decreto crescita (articolo 10 del Dl sta proprio dal provvedimento del- 34/2019) e completato dall’agenzia IN BREVE l’agenzia delle Entrate, la quota di delle Entrate il 31 luglio scorso credito che non è utilizzata in com- (provvedimento 660057/2019) 1. Lo sconto in fattura pensazione nell’anno di fruibilità adesso è completamente operativo Si tratta del meccanismo potrà essere utilizzata negli anni in tutte le sue componenti. introdotto dal decreto successivi. In questo modo i bonus Il provvedimento delle Entrate crescita (Dl 34/2019) che saranno sfruttati completamente. prevede che il cliente interessato consente ai clienti di allo sconto in fattura debba effet- monetizzare Gli altri interventi tuare una comunicazione all’agen- immediatamente i propri Per completare il quadro delle ces- zia delle Entrate, via internet o bonus casa, cedendoli ai sioni di bonus, un’altra risoluzione compilando un modulo presso gli fornitori che effettuano pubblicata ieri (n. 94/E), introduce uffici dell’agenzia, indicando di gli interventi poi codici tributo relativi ad altri avere usufruito di un intervento due casi. Il primo è quello del si- per il quale è possibile esercitare 2. Il recupero del bonus smabonus per interventi di impre- l’opzione dello sconto in fattura. I fornitori possono, poi, se di costruzioni che poi vendano Per i lavori in casa che siano recuperare i crediti fiscali gli immobili: i beneficiari degli stati svolti nel corso del 2019, dopo attraverso la sconti possono cedere il loro credi- la data di entrata in vigore del de- compensazione in F24. Le to a chi ha effettuato gli interventi creto crescita(il 1° maggio), le pri- prime comunicazioni di messa in sicurezza. me comunicazioni potevano par- dei clienti sono partite lo Il secondo è quello degli inter- tire dal 16 ottobre, per arrivare al scorso 16 ottobre. Adesso, venti di risparmio energetico non massimo entro il 28 febbraio del con i codici tributo, le qualificato: il decreto crescita, nel 2020. Sulla base di questa comu- imprese potranno portare in pacchetto dedicato allo sconto in nicazione, le imprese possono av- compensazione i crediti fattura, prevede la possibilità di ce- viare la compensazione in cinque fiscali. Le detrazioni dere lo sconto ai fornitori. In en- anni con modalità accelerate, a non recuperate potranno trambi i casi viene istituito il codice partire dal giorno dieci del mese essere spalmate per l’utilizzo in compensazione da successivo a quello della comuni- sull’anno successivo parte dei cessionari. cazione. In altre parole, la prima © RIPRODUZIONE RISERVATA
21 Nov 2019 Appalti, De Micheli: regolamento va snellito. Cantone: Sblocca-cantieri «una schifezza» da abrogare Mauro Salerno Partito il conto alla rovescia per il nuovo regolamento appalti. C'è giusto un mese per arrivare a una bozza consolidata del provvedimento chiamato a dare una bussola operativa alle migliaia di imprese e amministrazioni che agiscono nel mercato dei contratti pubblici: settore che smuove 139 miliardi all'anno. «Contiamo di presentare un testo definitivo entro la scadenza del 19 dicembre» ha detto la ministra Paola De Micheli. Al momento la bozza «conta circa 250 articoli, mala commissione che sta lavorando al testoproverà anche a snellirlo». De Micheli è intervenuta alla presentazione del volume sul decreto Sblocca-cantieri curato dal consigliere dell'Anac Michele Corradino presso la sede di Confcooperative a Roma. Dove poco prima aveva preso la parola Raffaele Cantone che , da ormai ex presidente dell'Anac, si è scagliato contro il provvedimento approvato poco prima delle sue dimissioni. «Quel decreto è stata una delle ragioni per cui ho deciso di lasciare in anticipo l'Anticorruzione - ha detto il magistrato -. È stata la prima volta che si è deciso di non sentire subito l'Autorità su una materia di competenza». Oltre ai metodi, una bocciatura secca è arrivata anche sui contenuti. «Andrebbe chiamato decreto blocca-cantieri - ha detto Cantone - è una delle norme peggio scritte, una schifezza, che andrebbe abolita subito con un altro decreto legge». Nel mirino soprattutto le norme sui commissari straordinari, incluso il Mose. «Vediamo come funzioneranno, a Genova è andata bene perchè nessuno si è sentito di fare ricorsi, ma sono curioso di capire chi si prenderà la responsabilità di aggiudicare le gare sulla base dei quelle deroghe, con l'obbligo di rispettare al contempo i principi europei» di trasparenza, concorrenza e parità di trattamento. «Conto di usare pochissimo i commissari - ha replicato De Micheli -. Ricordo che sono un ministro che ha votato contro il decreto Sblocca-cantieri. Saranno usati soltanto dove strettamente necessario e dopo una valutazione attenta di tutte le alternative». «Tra pochi giorni - ha aggiunto la ministra - pubblicheremo sul sito del ministero il "contaopere" con l'indicazione dei cantieri che abbiamo già sbloccato senza ricorrere ai commissari». Sul regolamento la ministra ha aggiunto che «ci sarà spazio per i temi sulla sicurezza del lavoro» e che i provvedimenti attuativi del codice saranno il modo con cui «il Governo proverà a fare ordine nel sistema degli appalti, senza nuovi interventi legislativi a breve». Dunque nessuna nuova riforma organica alle porte. Dovrà aspettare anche la soluzione del rebus-subappalti, nonostante i ripetuti inviti arrivati dall'Europa a far saltare tutti i vincoli sui subaffidamenti (il tetto ora è al 40% dell'appalto principale). «La questione subappalto è oggettivamente un problema - ha detto la ministra -.
L'Europa ci chiede di liberalizzare, ma abbiamo specificità di cui tenere conto. Il 2 dicembre sarò a Bruxelles, parleremo anche di questo tema». Dalle imprese arriva intanto la richiesta di fare chiarezza in fretta semplificando le norme di riferimento. «Gli appalti potrebbero rappresentare uno straordinario moltiplicatore di Pil - ha detto Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative -, invece, la complicazione normativa che li regola lega le imprese zavorrate, complessivamente, da 31 miliardi di euro di costi della burocrazia. Le aziende impiegano 238 ore, oltre 6 settimane di lavoro, per i 14 principali adempimenti fiscali. Abbiamo una macchina statale idrovora di risorse che diventa vincolo allo sviluppo». «Siamo preoccupati per questo stato di confusione - ha aggiunto Massimo Stronati – presidente Confcooperative Lavoro Servizi. Vogliamo un mercato con le regole, coordinato da stazioni appaltanti qualificate. Si sta invece affermando un modello di statalizzazione dei servizi (vedi pulizie nelle scuole). Il public procurement è una leva che può ridurre le disparità territoriali oltre a creare nuova occupazione e garantire servizi per i cittadini. Occorrono regole certe e meno ricorsi, mettendo il lavoro al centro». P.I. 00777910159 - Copyright Il Sole 24 Ore - All rights reserved
21 Nov 2019 Ddl Bilancio/1. Il Movimento 5 Stelle sferra l'attacco alla centrale di progettazione Massimo Frontera Il Movimento 5 Stelle parte all'attacco della centrale di progettazione. La nuova struttura centralizzata al servizio delle amministrazioni pubbliche è stata istitutita dalla legge finanziaria 2019 ma non è mai stata attuata e - se sarà votato e approvato un emendamento depositato da alcuni senatori pentastellati - sarà seppellita prima ancora di nascere. L'emendamento - n.72.74, primo firmatario Agostino Santillo (vicepresidente del gruppo M5S al Senato) - è tra i 4.550 emendamenti che la commissione Bilancio selezionerà a partire da oggi. Se passerà il vaglio e sarà incluso nei circa 700 emendamenti (metà opposizione e metà maggioranza) "segnalati" alla Commissione dai gruppi parlamentari, sarà selezionato per la discussione e il voto. In caso contrario il tentativo di "smonraee" la centrale di progettazione resterà tale. La struttura era gradita in particolare all'ex ministro dell'Economia nel precedente governo Conte, Giovanni Tria, ma contesa nella sua gestione dell'allora ministro pentastellato delle Infrastrutture Danilo Toninelli. I contrasti tra i due dicasteri non hanno trovato una composizione da parte del premier, con il riusultato che i provvedimenti attuativi previsti - un Dpcm e poi anche un Dpr - non hanno mai visto la luce, nonsotante la prima scadenza attuativa fosse fissata al 30 gennaio 2019. Anche se l'emendamento Santillo non sarà discusso oppure se sarà votato e respinto, nulla cambierà nell'immediato perché la struttura è rimasta finora sulla carta e all'orizzonte non sembra di vedere simpatizzanti pronti a dare battaglia per un'idea che risale al precedente governo e dal costo iniziale di 100 milioni l'anno. E questo - ovviamente - non dispiace ai professionisti tecnici e alle società di progettazione, fin dall'inizio contrari all'istituzione di un organismo definito un inutile e anzi controproducente carrozzone pubblico, una struttura inadeguata e insufficiente a garantire una progettazione tempestiva, specializzata e di qualità. «Condividiamo del tutto questa proposta e plaudiamo alla maggioranza che si è fatta portatrice di questa iniziativa - ha detto il presidente dell'Oice, Gabriele Scicolone, a proposito della proposta emendativa - . Auspichiamo che attorno a questo emendamento si coaguli un consenso di tutto il mondo professionale e imprenditoriale perché è di palmare evidenza che soltanto chi è sul mercato e investe in innovazione e ricerca può proporre progetti di livello qualitativo». L'emendamento a firma Santillo, Cioffi Coltorti e altri P.I. 00777910159 - Copyright Il Sole 24 Ore - All rights reserved
20 Nov 2019 Ddl Bilancio/2. Si cambia sulle ritenute degli appalti Marco Mobili e Marco Rogari Limitare l'obbligo di ritenuta negli appalti o subappalti alla sola somministrazione di personale. Ampliare i vincoli per l'esenzione dalla stretta. Introdurre un tetto alle gare e semplificare la procedura per attestare direttamente all'agenzia delle Entrate l'avvenuto versamento delle ritenute. Si muove su queste direttrici l'ipotesi studiata dal Governo e dai tecnici del Mef per alleggerire la stretta sugli appalti prevista dal decreto fiscale. Non solo. Sulle compensazioni si punta a ridurre la sanzione di 1.000 euro in caso di deleghe di pagamento non eseguite, mentre è la stessa relatrice al Dl e presidente della commissione Finanze della Camera, Carla Ruocco (M5S), ad annunciare la volontà della maggioranza di approvare l'emendamento che introduce un credito d'imposta sugli airbag per le moto. Il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, da parte sua, alla Guardia di finanza ha ricordato l'impegno assunto dal Governo nel Dl per una «maggiore tracciabilità e trasparenza delle transazioni commerciali in chiave anti-evasione» con la promessa di «tagli drastici» delle commissioni sui pagamenti elettronici. Sul fronte della lotta al contante il Governo sta studiando un sistema a punti per rimborsare anche fino a 2mila euro le spese sostenute con carte e bancomat per determinati acquisti e prestazioni di servizi (ad esempio, idraulico, meccanico e parrucchiere). Intanto al Senato il Governo e la maggioranza provano ad arginare l'ondata dei 4.550 emendamenti alla manovra (di cui circa 1.800 delle stesse forze di Governo) limitando l'esame a circa un terzo dei ritocchi. La battaglia si sarebbe dovuta sviluppare su non più di 5-600 proposte di modifica del Ddl di Bilancio. Ma i gruppi parlamentari, dopo gli ultimi contatti, hanno deciso di non andare oltre quota 700: 350 della maggioranza e altrettanti dell'opposizione. La scrematura potrebbe scattare già domani con l'individuazione degli emendamenti "selezionati", considerati cioè strategici e prioritari dalle forze politiche, di cui si è discusso anche ieri sera tra i gruppi parlamentari a conclusione dei lavori dell'Aula. Il secondo strumento di selezione sarà quello delle "ammissibilità". Con la presidenza della commissione Bilancio che calerà la scure sui correttivi non compatibili con la manovra. A quel punto la partita entrerà nel vivo e si giocherà soprattutto su cinque capitoli: alleggerimento di plastic e sugar tax; allentamento della stretta sulle auto aziendali; pacchetto famiglia; nuove misure per gli enti locali; interventi ad hoc contro l'emergenza climatica. Non manca qualche emendamento bipartisan come quello che destina un milione l'anno fino al 2022 ai corsi per qualificare i docenti in materia di contrasto del bullismo. Spinta trasversale della maggioranza per la proroga al 2020 della cedolare secca sugli affitti dei negozi.Ieri il Pd ha presentato i principali emendamenti «a saldi invariati» depositati in commissione, a partire da quelli per rendere più soft le tasse su "plastica", "auto" e "bevande zuccherate".
Nel pacchetto anche un correttivo per far salire da 7 a 10 giorni il congedo obbligatorio per i papà, interventi contro la violenza femminile e sul fronte degli enti locali. Il segretario dem Nicola Zingaretti si è dichiarato ottimista sulla capacità della maggioranza di trovare una sintesi e si è detto sicuro che, anche grazie a questa manovra, «l'Italia ce la farà».Secondo l'attuale tabella di marcia il testo dovrebbe approdare in Aula a Palazzo Madama il 3 dicembre per ricevere il primo sì entro il 7. Da lunedì 9 toccherebbe alla Camera, che sarebbe chiamata a concedere il suo ok prima di Natale. Il nuovo passaggio a Palazzo Madama per l'approvazione definitiva si dovrebbe completare entro il 27-28 dicembre.Oggi riprenderà il cammino del decreto fiscale collegato alla manovra. Dopo il lavoro di messa a punto delle possibili modifiche l'idea è quella di partire con le votazioni, magari accantonando per il momento i temi più caldi come quello sugli appalti dove le linee di intervento sarebbero state già definite ma si resta in attesa delle quantificazioni della Ragioneria. Stesso percorso per il rilancio dei piani individuali di risparmio (Pir) su cui la maggioranza punta a superare i vincoli imposti con la legge di bilancio per il 2019 e che hanno penalizzato di fatto la raccolta. Mentre sulle manette agli evasori la presidente Ruocco sottolinea che al momento non sarebbero previste modifiche. P.I. 00777910159 - Copyright Il Sole 24 Ore - All rights reserved
20 Nov 2019 Investimenti/1. Il governo adotta un'opera da sbloccare per ogni Regione Giorgio Santilli Il governo prova a correre ai ripari rispetto ai tassi bassissimi di spesa del Fondo sviluppo coesione (900 milioni spesi su 63,8 miliardi programmati fanno l'1,4%) concentrando la propria strategia sullo sblocco di alcune grandi opere, una per ciascun regione. «Abbiamo già individuato - dice il sottosegretario a Palazzo Chigi con delega agli investimenti, Mario Turco- nove interventi prioritari per altrettante regioni, le otto del Sud più le Marche. Partiremo con un'opera fondamentale, ferma da trenta anni, come l'autostrada Ragusa-Catania». È un intervento da 700 milioni, ha un progetto definitivo che ha ridotto i costi rispetto agli 815 milioni previsti in origine, 68,7 chilometri. Si continuerà con la statale 7 ter Salentina da Bradanico a Salentino, con ammodernamento del tronco Manduria-Lecce e tratto Taranto-Lecce (50 milioni). Le altre opere su cui si concentreranno sforzi e risorse saranno la statale 372 Telesina in Capania (460 milioni), il secondo lotto della variante di Palizzi Marini sulla statale 106 Jonica in Calabria (97,9 milioni), la Carlo felice in sardegna (79,6 milioni), la statale 17 in Molise (130 milioni), la statale 18 Tirrena inferiore in Basilicata (48,9 milioni), la tangenziale sud dell'Aquila in Abruzzo (fino a 136,8 milioni), la statale 16 Adriatica nelle Marche (249,8 milioni). Queste opere saranno adottate dal governo. «Lavoreremo su queste opere - dice Turco - con la cabina di regia interministeriale insediata a Palazzo Chigi. Seguiremo l'opera passo passo, sugli aspetti finanziari e amministrativi, insieme al responsabile dell'opera, fino a sbloccarle».Un metodo nuovo nella consapevolezza che l'intero governo deve essere impegnato a risolvere il principale problema delle infrastrutture in Italia oggi, «i tempi eccessivi fra la programmazione delle opere e la spesa». La situazione del Fondo sviluppo coesione è drammatica: anche i livelli di appalto restano bassissimi, 3,4 miliardi, pari al 5,3% dei 63,8 miliardi programmati. Per questo il Cipe ha deciso di concentrare la spesa su alcune opere simbolo. «Il metodo che ci siamo dati - dice Turco - è scegliere ogni 20 giorni 7-8 opere prioritarie su cui concentrare l'attenzione».Si tenta di rimediare alle cause piccole e grandi che hanno prodotto una riduzione degli investimenti pubblici dell'ordine del 30% dal 2007 a oggi. È chiaro, però, che la strada è in salita. «La curva degli investimenti negli ultimi dodici anni - dice Turco - dimostra anzitutto che nel 2009 si fece un errore drammatico con la politica di austerità europea: si pensava di essere usciti definitivamente dalla crisi del 2007, mentre la crisi era appena cominciata. Questo ha portato non solo a un abbattimento della spesa ma anche a un impoverimento della capacità professionale delle amministrazioni. Un buco di capitale umano che ha impedito la staffetta generazionale e ha portato la perdita di professionalità dentro le amministrazioni.
Infine c'è il disastro del codice appalti che ha reso difficile e lungo anche realizzare una piccola opera».Turco propone, per altro, una modifica all'articolo 50 del codice appalti che risponda a un altro dei grandi problemi del momento, la crisi finanziaria di molte imprese appaltatrici. «Serve in sede di gara - dice - una certificazione, data dalle banche finanziatrici di un'opera o dal collegio dei revisori in caso di società quotata o da un professionista abilitato che accerti, sulla base degli stessi criteri della riforma fallimentare, che l'impresa non versi in stato di insolvenza o di crisi finanziaria». P.I. 00777910159 - Copyright Il Sole 24 Ore - All rights reserved
21 Nov 2019 Investimenti/3. Al via da oggi il «contatore degli appalti» del Mit M.Fr. Entra in vigore oggi il Dm n. 430/2019 firmato dalla ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli lo scorso 8 ottobre che rende operativo, di fatto il "contatore degli appalti" incardinato a Porta Pia che mira a rafforzare gli strumenti di controllo, trasparenza e monitoraggio degli appalti e degli investimenti in opere pubbliche. Il decreto, più precisamente, definisce le modalità con cui i soggetti di cui all'art. 13, comma 4 del Dl n.109/2018 - cioè, principalmente, Regioni, Province, Comuni, Anas, Rfi, concessionari autostradali, provveditorati, Demanio, autorità portuali - «rendono disponibili i servizi informatici di rispettiva titolarità in materia di opere pubbliche per la condivisione dei dati e delle informazioni all'interno dell'Archivio informatico nazionale delle opere pubbliche (Ainop)». L'"alimentazione" della banca dati sarà graduale, man mano che i soggetti stessi saranno in grado di fornire servizi informativi per la gestione dei dati. Viene istituito un tavolo tecnico permanente presso il Mit per coordinare il processo e le modalità di alimentazione dell'Ainop e garantire il rispetto dei tempi previsti. Il sistema per il momento è riservato ai soli soggetti coinvolti, ma il Mit assicura che «a seguito del consolidamento del processo di acquisizione, alcune informazioni saranno rese disponibili in modalità aperta, come dati aperti (opendata)». Il Dm attuativo del Mit P.I. 00777910159 - Copyright Il Sole 24 Ore - All rights reserved
21 Nov 2019 Responsabilità solidale negli appalti, il termine di due anni non vale per l'azione di recupero degli enti Luigi Caiazza In tema di appalti il termine decadenziale di due anni per la responsabilità solidale del committente, riguarda solo l’obbligo di quest’ultimo a corrispondere le retribuzioni e i contributi nei confronti dei lavoratori. L’azionedi recupero promossa da enti previdenziali non è soggetta a tale termine ma deve comunque rispettare la prescrizione quinquennale prevista dall’articolo 3, comma 9, della legge 335/1995. È sostanzialmente in tali termini che si è espresso l’Ispettorato nazionale del lavoro (Inl) nella nota 9943/2019 con cui ha fornito agli Ispettorati territoriali i chiarimenti in ordine al termine entro il quale è possibile far valere, da parte dell’Inps, la responsabilità solidale del committente per debiti contributivi, anche alla luce delle recenti pronunce della Corte di cassazione (da ultimo, la 18004/2019). Seppure letteralmente non coincidente con la terminologia usata dal legislatore con la formulazione dell’articolo 29, comma 2, del Dlgs 276/2003, anche nell’ultima versione dopo il D.L. n. 25/2017, convertito dalla legge n. 49/2017, è stato tuttavia posto in rilievo, in tale disposizione di legge, l'assenza di espresse regole relative alla pretesa contributiva. Trattasi di una circostanza non di poco rilievo se si considera che l'obbligazione contributiva non si confonde con l'obbligo retributivo, posto che la giurisprudenza della stessa Corte di legittimità ha da tempo consolidato il principio secondo cui il rapporto di lavoro e quello previdenziale, per quanto connessi, rimangono indipendenti. È vero, infatti, che l'obbligazione contributiva, facente capo agli Istituti, a differenza di quella retributiva, deriva dalla legge, ha natura pubblicistica e risulta, pertanto, indisponibile. La considerazione della diversa natura delle due obbligazioni ha indotto i giudici a ritenere applicabile al rapporto previdenziale la disciplina generale dell’obbligazione contributiva che non prevede alcun termine di decadenza per l’esercizio dell’azione di accertamento dell’obbligo contributivo, il quale è soggetto invece al termine prescrizionale di cinque anni previsto dall’articolo 3, comma 9, della legge 335/1995 Ciò comporta, come rileva la nota dell’Ispettorato, l’opportunità, da parte degli organi di vigilanza, di assicurare la massima tempestività nella trasmissione dei verbali ispettivi agli istituti competenti al fine di consentire loro l’attuazione delle procedure di recupero, entro i termini prudenzialmente idonei. P.I. 00777910159 - Copyright Il Sole 24 Ore - All rights reserved
21 Nov 2019 Dissesto idrogeologico, Sicilia Molise e Piemonte fanno il pieno di risorse M.Fr. Il ministro dell'Ambiente Sergio Costa ha trasmesso alla Presidenza del consiglio dei ministri il decreto per rendere immediatamente effettivo lo stanziamento di ulteriori 361 milioni di euro per 236 interventi sul territorio nazionale, volti a contrastare il dissesto idrogeologico e rientranti nel "Piano operativo sul dissesto idrogeologico per l'anno 2019". È quanto rende noto il ministero dell'Ambiente in un comunicato. «Si tratta di risorse ulteriori e immediatamente disponibili per la messa in sicurezza idrogeologica e per progetti immediatamente cantierabili - ha spiegato Costa -. Non lavoriamo sulla logica dell'emergenza, ma con una programmazione costante e interventi specifici per attenuare i rischi e le criticità sull'intero territorio nazionale». L'impegno finanziario complessivo del Piano ammonta esattamente a 361.896.975 euro di fondi Fsc 2014-2020 deliberate dal Cipe a favore del Piano Operativo "Ambiente". I fondi, ricorda il ministero, verranno erogati in via diretta, senza la stipula di successivi accordi di programma, come previsto dalla delibera Cipe n.64 (adottata il 1/08/2019). Gli interventi vanno dalla sistemazione di versanti franosi, al consolidamento e alla difesa idraulica, al ripascimento e difesa delle aree costiere, alla messa in sicurezza di abitati. I fondi odierni, destinati a ulteriori progetti cantierabili, vanno ad aggiungersi ai finanziamenti già erogati alle regioni attraverso il Piano stralcio sul dissesto idrogeologico. La quota maggiore delle risorse va alla Sicilia, con oltre 56,8 milioni per tre interventi. Al secondo posto si piazza il Molise con quasi 49,5 milioni per 27 interventi, e al terzo il Piemonte con 40 milioni. Il riparto regionale dei fondi e delle opere P.I. 00777910159 - Copyright Il Sole 24 Ore - All rights reserved
Opere pubbliche: Al via l'Archivio informatico nazionale con l’acronimo AINOP 21/11/2019 Entra in vigore oggi il Decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 8 ottobre 2019, n. 430 che ha completato positivamente l’iter finalizzato alla registrazione da parte dei competenti Organi di controllo. Con il Decreto è stata data attuazione all’articolo 13 del decreto-legge 28/09/2018, n. 109 (Cosiddetto “decreto Geonova”) convertito dalla legge 16 novembre 2018; si tratta del deceto relativo alla condivisione dei dati e delle informazioni relative alle opere pubbliche in Italia. Tutti coloro che, a vario titolo, gestiranno, manuterranno, controlleranno e supervisioneranno lo stato di salute delle opere stesse saranno chiamati ad una gestione razionale, coordinata e condivisa delle opere attraverso il nuovo archivio informatico. L'AINOP permetterà di censire l’ingente patrimonio di opere pubbliche presenti sull’intero territorio nazionale di competenza degli Enti e delle Amministrazioni centrali e periferiche dello Stato, delle Regioni, delle autonomie locali e di tutti i Comuni. Attraverso un’unica piattaforma sarà possibile identificare un’opera e la sua collocazione nel contesto territoriale, visualizzarne i dati, le informazioni e i documenti per un monitoraggio tecnico dell’opera che ne prevenga anche le criticità. Impostare quindi un flusso di lavoro che renda efficiente la creazione, la manutenzione, la gestione e la cessazione dell’opera. All’archivio sarà affiancato inoltre un Tavolo tecnico permanente, istituito presso il
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ne regolerà lo svolgimento e assicurerà il rispetto delle tempistiche previste. Si tratta di una vera rivoluzione in tema di gestione delle opere pubbliche che grazie a un monitoraggio continuo e la programmazione degli interventi, ne assicurerà sicurezza e risparmio. Il decreto contiene 8 articoli e l’allegato tecnico A. L’AINOP è strutturato nelle seguenti 9 sezioni: 1. Ponti, viadotti e cavalcavia stradali; 2. Ponti, viadotti e cavalcavia ferroviari; 3. Strade; 4. Ferrovie nazionali e regionali – metropolitane; 5. Aeroporti; 6. Dighe e acquedotti; 7. Gallerie ferroviarie e gallerie stradali; 8. Porti e infrastrutture portuali; 9. Edilizia pubblica. Ciascuna sezione è articolata in sottosezioni quali l’anagrafica, i dati Tecnici, i dati economico-finanziari, il monitoraggio tecnico dell’opera, le manutenzioni, i lavori in corso, i dati relativi al contesto territoriale, la documentazione fotografica, i dati di contesto e le segnalazioni. Mediante l'AINOP si intende censire l’ingente patrimonio delle opere pubbliche di competenza degli Enti e delle Amministrazioni centrali e periferiche dello Stato, delle Regioni, delle autonomie locali (Province Autonome, Province, Città metropolitane, ecc.) e di tutti i Comuni presenti sull’intero territorio nazionale. L'AINOP è gestito mediante una piattaforma con la quale sarà possibile: • identificare un’opera e la sua collocazione nel contesto territoriale, • visualizzare dati, informazioni e documenti dell’opera strutturati in una sorta di fascicolo virtuale, • ricevere informazioni che consentiranno il monitoraggio tecnico dell’opera, nell’ottica di prevenire criticità, anche attraverso sistemi intelligenti di alert sullo stato della infrastruttura, • individuare i possibili flussi di lavoro per rendere efficiente la creazione, manutenzione, gestione e cessazione dell’opera. Il “fascicolo dell’opera”, nella sua globalità, fornisce gli elementi per individuare le opere da porre in sicurezza con interventi ad hoc, classificandole anche in base alle
priorità d’urgenza. Nel rispetto delle norme vigenti in tema di privacy e di security, sono pubblicati, in modalità open, dati caratterizzanti le opere pubbliche, significativi nell’ottica di una migliore trasparenza delle attività di Governo. Sulla base dei dati forniti dal proprietario/gestore, l'AINOP genera un codice identificativo della singola opera (IOP), che contraddistingue e identifica in maniera univoca l'opera medesima riportandone le caratteristiche essenziali e distintive. L’alimentazione di AINOP consentirà un maggiore controllo delle Opere Pubbliche durante il loro intero ciclo di vita; controllo inteso sia in termini di monitoraggio dello stato dell'infrastruttura fisica per la sicurezza dei trasporti e dei cittadini, sia in termini di definizione di un piano di azione in relazione alle priorità di intervento e sia in termini di miglioramento della semplificazione, celerità, accuratezza delle attività e tempestività degli interventi manutentivi e, al contempo, efficientamento della spesa pubblica. In allegato il testo del decreto pubblicato ieri sul sito del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. A cura di Redazione LavoriPubblici.it © Riproduzione riservata Documenti Allegati Decreto 8 ottobre 2019, n. 430
De Micheli (MIT): 'Lo shock vero per le opere pubbliche è farle le cose e i progetti non mancano' 21/11/2019 “In legge di bilancio ci saranno 900 milioni da investire in un piano dell’abitare per infrastrutture verdi e inclusive. Le politiche abitative non possono essere sempre emergenziali ma hanno bisogno di una progettualità ed opere di grande respiro. Un piano verde, inclusivo che recuperi gli immobili per l’edilizia popolare pubblica consentendo trasformazioni urbanistiche in chiave sostenibile”. Queste le parole del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, nel corso del suo intervento alla XXXVI Assemblea nazionale Anci che si sta svolgendo al Centro Affari e Congressi di Arezzo. “Un Piano dell’abitare - ha proseguito il Ministro delle Infrastrutture - che determina la qualità della vita. E una grossa mano possono darcela le città che sono ormai entrate nella fase in cui assumono per dato e consolidato il concetto del consumo zero. Demolire pere ricostruire in modo sostenibile favorisce anche gli aspetti della sicurezza con evidenti conseguenze meno impattanti sull’ambiente”. Le risorse a disposizione Nel corso del suo intervento, il Ministro De Micheli ha parlato delle risorse in campo, molte delle quali “già stanziate e ricomprese nei progetti del piano di rinascita urbana” dove però “occorre intervenire confrontandoci con le regioni e
intervenire sulla normativa sia per attrarre investitori privati e sia per mettere i Comuni nelle condizioni di operare”. Sempre sugli stanziamenti disponibili, la De Micheli ha ricordato che per le infrastrutture “le risorse del biennio 2019-2021 sono di circa 4 miliardi mentre poco meno di 50 miliardi saranno disponibili fino al 2035. Ma sono risorse che devono essere subito trasformate in pro 19-20 circa 4 miliardi e dal 2020 al 35 poco meno 50 miliardi. Bisogna trasformare le risorse del passato in risorse subito spendibili, approfittando innanzitutto dello sblocca cantieri”. Alla domanda se all'Italia serva uno shock sulle opere pubbliche, il Ministro delle Infrastrutture ha risposto che "Lo shock vero è farle le cose e i progetti non mancano. Metteremo presto sul sito del Mit l’elenco delle opere sbloccate e lavoriamo per rendere più efficienti le principali stazioni appaltanti. Ma il punto vero non è spendere tutto e subito ma essere consapevoli che ci sono opere che non sono partite. Il 60 per cento di queste opere non sono partite per volontà politica, il 30 per problemi burocratici. E’ evidente che qui bisogna intervenire”. In riferimento alla fragilità del territorio italiano, la De Micheli ha concluso rilevando che “Ogni governo che arriva cambia le regole, con il risultato che si fa pochissimo per una grande sfida per il Paese e per i territori. Quello che ho chiesto al presidente Conte è di non modificare quello che già c’è in termini di norme ma di integrarlo per livelli di intervento, basati sulle criticità più stringenti che devono avere la precedenza”. A cura di Redazione LavoriPubblici.it © Riproduzione riservata
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